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22 FEBBRAIO 2002

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BUSQUIN INVOCA LA NECESSITÀ DI UN'AZIONE PER AFFRONTARE IL "PARADOSSO EUROPEO"

Bruxells, 22 febbraio 2002 - Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha chiesto l'adozione di misure volte a contrastare quello che definisce il "capovolgimento del paradosso europeo", fenomeno, quest'ultimo, che sta ad indicare l'incapacità dell'Europa di valorizzare appieno i risultati della ricerca e le nuove conoscenze a beneficio dell'industria e dell'economia. Intervenendo al secondo forum internazionale sul tema "Economia, ricerca e innovazione", tenutosi a Parigi il 14 febbraio, Busquin ha affermato che, malgrado il recente interesse dei politici nei confronti del suddetto fenomeno, "se è vero che esiste un paradosso, è vero anche che si sta capovolgendo: l'Europa sta cominciando a fare dei progressi sul fronte dell'innovazione [sebbene continui] ad investire molto meno nella produzione di conoscenza, ovvero nella ricerca e sviluppo tecnologico, rispetto a Stati Uniti e Giappone, i suoi principali partner e concorrenti". Busquin ha lanciato un monito, affermando che questo divario "è cresciuto notevolmente negli ultimi tempi e continuerà a crescere, fino al punto in cui il nostro sistema d'innovazione rischierà di perdere forza rispetto al sistema americano, il quale può contare su un corpus di R&S [ricerca e sviluppo] superiore al nostro". Attualmente, lo sforzo di ricerca dell'Unione europea è fermo all'1,9 per cento del Pil (prodotto interno lordo), contro una spesa del 2,6 per cento negli Stati Uniti e di quasi il 3 per cento in Giappone, in continua crescita in entrambi i paesi. Busquin ha posto l'accento, in particolare, sulla spesa per la R&S sostenuta dalle imprese, pari all'1,1 per cento del PIL in Europa e all'1,8 per cento negli Stati Uniti. Dal 1995, inoltre, gli investimenti delle imprese a favore della ricerca, negli Stati Uniti, sono cresciuti ad un ritmo tre volte superiore a quello dell'Europa. "Se questa tendenza proseguirà, non solo non raggiungeremo gli obiettivi di Lisbona, ma regrediremo", ha affermato Busquin. Il Commissario spera di invertire questa tendenza agendo su tre fronti: attirando l'attenzione dei decisori europei sul problema della ricerca, in occasione del Consiglio europeo di Barcellona del prossimo marzo, collaborando con gli Stati membri per costruire lo Spazio europeo della ricerca (Ser) e operando attraverso il sesto programma quadro di ricerca (6PQ). Secondo Busquin è necessario agire urgentemente, al fine di mobilitare gli strumenti per il finanziamento pubblico della ricerca nelle imprese. "Occorre intraprendere uno sforzo collettivo a livello europeo, al fine di utilizzare i diversi strumenti per finanziare la ricerca in modo efficace e sistematico". Il Commissario ha citato alcuni strumenti chiave di finanziamento, compresi gli aiuti diretti da parte dello Stato, gli incentivi e altri provvedimenti fiscali, i meccanismi di concessione delle garanzie e il capitale di rischio. In diversi settori sono stati compiuti dei progressi, ha affermato Busquin, puntando l'accento sulla promozione delle iniziative per il reperimento di capitali di rischio nel settore biotecnologico, elaborate nel quadro della strategia europea di biotecnologia lanciata nel gennaio di quest'anno, e il sistema incrementale di credito d'imposta varato in Francia a favore delle imprese che intraprendono attività di ricerca. "L'esperienza ha dimostrato come tutti questi strumenti possano funzionare al massimo delle potenzialità solo se utilizzati congiuntamente, nel quadro di politiche di ricerca e di finanziamento coerenti", ha dichiarato Busquin, esortando la Commissione e gli Stati membri a lavorare insieme per valutare l'impatto dei vari strumenti finanziari e attuare uno scambio delle migliori prassi, nonché per formulare nuove modalità di utilizzo di tali meccanismi a beneficio della ricerca e dell'innovazione in Europa. "Non abbiamo esaurito ancora tutte le formule possibili", ha spiegato il Commissario, "pertanto, invito i protagonisti ad utilizzare la propria immaginazione".

IL REGNO UNITO STA STUDIANDO L'IPOTESI DI CENSURARE LE PUBBLICAZIONI SULLA RICERCA BRITANNICA IN NOME DELLA SICUREZZA
Londra, 22 febbraio 2002 - Il Parlamento britannico sta dibattendo in questi giorni un ampliamento del progetto di legge sui controlli all'esportazione, che permetterebbe al governo di censurare le pubblicazioni sulla ricerca britannica. Le modifiche hanno l'obiettivo di impedire il trasferimento di conoscenze scientifiche che potrebbero minacciare la sicurezza nazionale. Il progetto di legge darebbe al governo l'autorità di allargare i controlli all'esportazione dai beni fisici a quelli "immateriali", quali i software, le pubblicazioni scientifiche e perfino i materiali didattici distribuiti agli studenti stranieri. Le limitazioni riguarderebbero molte materie di studio fondamentali nella scienza, nella medicina e nella tecnologia. Gli scienziati temono che il progetto di legge possa mettere a rischio la posizione attuale del Regno Unito nella comunità scientifica internazionale. Essi sostengono che gli scienziati e gli studenti stranieri sarebbero scoraggiati dal recarsi in Gran Bretagna a causa dei gravosi adempimenti burocratici imposti loro dalla nuova legislazione. Il professor Anderson dell'Università di Cambridge ha ammonito che potrebbero esserci gravi conseguenze sulla ricerca collaborativa al di là dei confini nazionali, incluse le ricerche finanziate dall'Ue, che attualmente costituiscono una proporzione notevole della base scientifica britannica". Paradossalmente, il dibattito si svolge nel momento in cui gli Stati Uniti stanno rinunciando a molti dei propri controlli limitativi all'esportazione dei beni immateriali.

BANDO DI GARA PER PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DELLE PMI AL PROCESSO DI NORMALIZZAZIONE
Bruxelles, 22 febbraio 2002 - La Dg Imprese della Commissione europea ha indetto un bando di gara per tutelare gli interessi e promuovere la partecipazione di Pmi e imprese artigianali nel processo europeo di normalizzazione. L'iniziativa consiste nella prestazione di un servizio stabile e regolare nel tempo, inteso a tutelare gli interessi ed a promuovere l'informazione e la partecipazione di Pmi e imprese artigianali nel processo europeo di normalizzazione. Il contraente selezionato dovrà instaurare stretti contatti non solo con le Pmi e le imprese artigianali europee e le loro organizzazioni rappresentative a livello nazionale ed europeo, ma anche con i tre principali organismi di normalizzazione europei (Cen, Cenelec, Etsi). Egli dovrà partecipare attivamente alla pianificazione del programma (definizione dell'ordine del giorno, documenti di sintesi, ecc.) per le riunioni del comitato tecnico di tali organizzazioni e partecipare in qualità di membro associato a tali riunioni. Il contraente selezionato dovrà altresì sostenere gli interessi delle Pmi e delle imprese artigianali durante la fase di elaborazione delle norme europee, mediante la formulazione e la comunicazione di soluzioni adatte a tali imprese. In molti casi, ciò implica inoltre un intervento a livello nazionale (Nso) e internazionale (Iso), qualora gli interessi delle PMI e delle imprese artigianali debbano essere presi in considerazione nella fase iniziale del processo di normalizzazione. Il servizio prevede l'informazione ex ante ed ex post delle Pmi e delle loro organizzazioni rappresentative a livello nazionale ed europeo in merito al processo di normalizzazione, nonché la valutazione sistematica dei risultati conseguiti. Per informazioni : Commissione europea Direzione generale delle Imprese rue de la Science 27, 4/38 B-1049 Bruxelles Fax +32-2-295 4590 Tel: +32-2-295 5155

CATASTO AI COMUNI: VIA AL DECENTRAMENTO
Roma, 21 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che, con una lettera inviata ai Sindaci di tutti i Comuni d'Italia, è stata avviata la fase operativa del processo di decentramento delle funzioni catastali. Tali funzioni, com'è noto, dovranno essere acquisite dai Comuni entro il 26 febbraio 2004. Alla lettera è allegato un documento (disponibile sul sito www.tesoro.it nella sezione "gli ultimi documenti pubblicati"), elaborato dall'Agenzia del Territorio, nel quale sono illustrati gli elementi essenziali del progetto di decentramento e i criteri per l'esercizio delle funzioni catastali in condizioni ottimali: scenari, contesto normativo, organizzazione del lavoro, sviluppo dell'architettura informatica, costi, piano per l'attivazione nonché implicazioni operative e possibili alternative di gestione del servizio catastale. L'iniziativa è diretta anche ad acquisire, per esigenze di programmazione, informazioni dai Comuni sulle modalità di esercizio delle funzioni catastali: forma singola o associata oppure, eventualmente, affidamento attraverso convenzione alla gestione dell'Agenzia del Territorio. Con l'attuazione del decentramento sarà possibile conseguire effetti benefici nell'equità e nella trasparenza dei meccanismi impositivi in campo immobiliare, grazie al coinvolgimento dei soggetti che hanno più diretta conoscenza del territorio; sarà garantita, altresì, una maggiore dinamicità della gestione dei dati e dei procedimenti. Ciò consentirà al sistema catastale di rispondere anche a esigenze, sempre più avvertite, non limitate alla fiscalità. Il processo di decentramento è stato impostato con il coinvolgimento, per gli ambiti di competenza, delle Associazioni delle realtà locali e delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori. A seguito della sottoscrizione di un protocollo d'intesa con le Organizzazioni sindacali, in particolare, è stato costituito l'Osservatorio per il decentramento, che ha lo scopo di verificare congiuntamente l'evolversi delle fasi sperimentali del processo di decentramento e di gestire le eventuali criticità. Per il personale che sarà coinvolto nel trasferimento delle funzioni catastali l'Agenzia svolgerà adeguate attività formative. L'Agenzia ha istituito, inoltre, due unità organizzative ad hoc: una centrale, denominata "Progetto Piano di Decentramento", volta a definire sotto il profilo tecnico e metodologico le linee guida; un'altra, la "Task Force Decentramento", costituita presso ciascun ufficio provinciale al fine di agevolare il processo di decentramento. E' stato definito anche un "Modello di Decentramento", a seguito di sperimentazioni in parte già avviate in alcune realtà locali, ed elaborato un "Manuale Operativo" di supporto ai soggetti interessati.

SUL SITO L'INTERVENTO DEL SOTTOSEGRETARIO VEGAS SULLA FINANZIARIA
Roma, 21 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è disponibile sul sito www.tesoro.it il testo integrale dell'intervento del Sottosegretario Giuseppe Vegas davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla riforma della Legge Finanziaria.

E-GOVERNMENT: ACCORDO MICROSOFT CON SAGA
Milano, 22 febbraio 2002 - "Le amministrazioni locali hanno un ruolo fondamentale all' interno del piano d' azione per l' e-government, rappresentando il punto privilegiato di erogazione di servizi e informazioni ai cittadini e alle imprese" , ha dichiarato Alessandro Adamo, Responsabile mercato Pubblica Amministrazione. " La partnership con Saga è finalizzata allo sviluppo, su tecnologia .Net, di un' offerta di soluzioni e servizi online che consentirà alla PAL di avviare in tempi rapidi e a costi contenuti un processo di innovazione e trasformazione in linea con le direttive e gli indirizzi del Governo centrale" . Saga sta sviluppando su piattaforma Microsoft .Net una serie di soluzioni che consentiranno ai Comuni di realizzare progetti di e-government finalizzati, da un lato, a migliorare l' efficienza operativa interna e l' integrazione con la Pubblica Amministrazione Centrale, dall' altro, ad offrire ai cittadini e alle imprese la possibilità di interagire in modo semplice e sicuro con la Cosa Pubblica. Inoltre, grazie a Visual Studio .Net e all' infrastruttura dei .Netr Enterprise Server, le pubbliche amministrazioni locali potranno facilmente gestire nativamente il linguaggio Xml e utilizzare Web Services basati su standard Internet attraverso la Rete Unitaria Nazionale semplificando l' interazione con sistemi informativi e piattaforme differenti. Le nuove soluzioni permetteranno di realizzare, in tempi rapidi e a costi ridotti, portali pubblici per consentire ai cittadini e alle imprese di fruire via Web di tutti i servizi offerti dalla PA, dalla richiesta di moduli e certificati ai pagamenti di imposte e tributi o rette scolastiche, dalla consultazione di calendari fiscali alla prenotazione di visite mediche o di servizi per il tempo libero. Per sensibilizzare gli amministratori pubblici e i responsabili dei sistemi informativi degli oltre ottomila comuni italiani sulle opportunità degli sviluppi legati alla gestione telematica delle informazioni e dei servizi della Pubblica Amministrazione, e su come realizzare progetti di e-government per partecipare ai nuovi bandi di finanziamento, Microsoft, Saga e Compaq hanno organizzato un Road Show sul tema "e-Government: la Pubblica Amministrazione che cambia . Il programma completo del Road Show prevede il seguente calendario: 26 febbraio - Bergamo ; 27 febbraio - Padova ; 1 marzo - Carpi ; 5 marzo - Catania ; 7 marzo - Salerno.

ASSOLOMBARDA E IL MARKETING ASSOCIATIVO:L'ASSOCIAZIONE FA LA FORZA E AIUTA LE IMPRESE A CRESCERE IN ITALIA E ALL'ESTERO
Milano, 22 febbraio 2002 - Ogni giorno Assolombarda, che con le sue oltre 5.300 imprese associate è la maggiore associazione territoriale di Confindustria, da voce alle esigenze di tutte le piccole, medie e grandi aziende dell'area milanese. Le aiuta a sviluppare il loro business, a fare affari con l'estero, aggiorna i loro manager, offre loro fidi e condizioni privilegiate con le banche e i fornitori di energia, le assiste nelle trattative sindacali, difende i loro interessi con il Comune, lo Stato, il fisco e così via. Per far meglio conoscere la vasta gamma delle opportunità e dei servizi storici e innovativi offerti, adesso, per la prima volta, Assolombarda ha deciso di aggiungere ai suoi tradizionali strumenti di comunicazione una campagna pubblicitaria. "Con questa iniziativa decisamente innovativa per un'associazione di Confindustria", ha spiegato Michele Perini, Presidente di Assolombarda, presentando in anteprima alla stampa la campagna pubblicitaria insieme al Vicepresidente Fabio Alessandro Filè e al Direttore generale Michele Porcelli, "vogliamo dare una puntuale informazione sulle tantissime opportunità offerte dall'associazione e far capire che, in un'economía fortemente competitiva e globalizzata, aderire ad Assolombarda è utile e vantaggioso e può permettere a tante piccole imprese di crescere e sviluppare il loro business ". Dal 25 febbraio al 10 marzo prossimi, i volti di diversi imprenditori milanesi (Silvia Corinaldi, Adriana Cremaschi, Gabriele Gibertini e Federico Morgantini) campeggeranno così sui muri di Milano e del Lodigiano in grandi poster di sei metri per tre, abbinati a slogan come "Bello risparmiare 10 milioni di euro di gas e di luce", "Comodo fare affari con Pechino senza muoversi da Cormano", o "Avere chi difende la tua azienda in Comune non è un servizio comune". Tutte parafrasi dei servizi dell'Associazione. Queste stesse immagini appariranno nelle maggiori stazioni di servizio sulle strade statali e provinciali e avranno anche una "voce" negli spot radiofonici previsti sui canali di Rai, Radio24 e Radio Italia Solo Musica Italiana, negli orari di maggiore ascolto per gli imprenditori. Nella casella della posta di oltre 20 mila piccoli e piccolissimi imprenditori arriveranno, poi, nei prossimi giorni gli stessi messaggi con un pieghevole accompagnato da una lettera personale del Presidente di Assolombarda. A disposizione di tutti gli interessati un call center, contattabile attraverso il numero verde 800-777-010; una casella e-mail info@assolombarda.it e il sito Internet www.assolombarda.it L'operazione di marketing di Assolombarda coinvolgerà, infine, anche la stampa. In apertura e in chiusura di campagna sono state infatti pianificate alcune inserzioni sui maggiori quotidiani con due precisi messaggi: il primo, accompagnato dall'immagine di Perini, afferma a chiare lettere "Dare voce alla vostra azienda è la nostra impresa". li secondo, affiancato da tanti volti di imprenditori associati, tra cui Diana Bracco, Massimo Moratti, e Marco Tronchetti Provera, recita: "Piccoli medi grandi imprenditori uniti". "E' un modo anche questo", commenta Michele Perini, "per sottolineare il carattere distintivo di Assolombarda che trae la sua forza proprio dalla capacità di unire e dare voce sia ai maggiori gruppi industriali del Paese sia a migliaia di piccole aziende di tutti i settori". Fra le aziende associate ad Assolombarda già oggi le piccole e medie imprese sono più del 95%. E accanto alle tante aziende manifatturiere, quelle dei settori terziario innovativo, trasporti, telecomunicazioni e turismo rappresentano ormai il 30% della base associativa. Base che negli ultimi cinque anni ha avuto un costante trend di crescita passando da 4.804 aziende iscritte nel 1997 alle attuali 5.331 (+9,8%). Oltre 165 mila sono invece ogni anno gli interventi di assistenza compiuti dagli esperti di Assolombarda nei confronti delle aziende associate, a cui si devono aggiungere i 450 seminari gratuiti di formazione per le imprese, i 10 mila stage per gli studenti promossi da Assolombarda e così via. 1 servizi specialistici in tutte le materie della gestione aziendale offerti da Assolombarda, tra l'altro, hanno ricevuto da tempo la certificazione di qualità Uni En Iso 9001. 1l nuovo impegno di Assolombarda sul fronte del marketing non si concluderà con la fine della campagna pubblicitaria", ha annunciato il Vicepresidente Fabio Alessandro Filè, "infatti abbiamo in cantiere molte iniziative per dare visibilità agli associati, favorendo alleanze e accordi fra loro, per aiutare lo start up di nuove aziende e, infine, per favorire l'imprenditoria femminile".

SI INAUGURA OGGI ORIENTAFINANZA ALLA PRESENZA DEL SOTTOSEGRETARIO ALLE FINANZE GIUSEPPE VEGAS. MOLTO RICCO IL PROGRAMMA DEI CONVEGNI PER LE IMPRESE E I RISPARMIATORI: SI INIZIA CON LA TREMONTI BIS
Milano, 12 febbraio 2002 - Oltre 6000 metri quadri di mostra, oltre 40 espositori (istituti di credito, banche d'affari, Sim, società di assicurazioni...), 16 convegni sui temi più attuali dedicati a imprenditori, risparmiatori e operatori. Alla presenza del sottosegretario alle finanze Giuseppe Vegas si inugura domani alle 11 a RiminiFiera la seconda edizione di Orienta Finanza (www.orientafinanza.it), il più importante salone italiano di servizi finanziari e tecnologie per gli investitori privati e le piccole e medie imprese. La manifestazione è in programma fino a domenica. La organizzano RiminiFiera ed Expoint in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Ecco il programma dei convegni della prima giornata. Ore 11, "Rapporti tra investitore e società di gestione: problematiche di trasparenza e comunicazione", a cura della sezione di Rimini dell'Università di Bologna. Tra i protagonisti, i docenti Giovanni Della Lunga (Università di Siena), Riccardo Cesari (Bologna), Davide Maspero (Bocconi) e Marcello Minnenna della Consob. Alle 14.30, a cura dell'Editoriale Investire - Eptasim appuntamento per gli operatori finanziari sul tema "Tecniche di trading". Alle 15, convegno dedicato alla legge Tremonti bis. Titolo: "La politica di sostegno alle imprese: Tremonti-bis, incentivi automatici e altri provvedimenti". Partecipano, tra gli altri, Gianluca Manzi (Studio San Michele), Marco Ferretti (Amministratore Network Consulting Group) e Mauro Limiti, direttore del Servizio Studi Artigiancassa. Alle 16,30, infine, convegno della Confcommercio di Rimini. Il direttore Alberto Rossini parla sul tema: "TravelSmart, la moneta elettronica per il turismo". L'ingresso è gratuito.

IL MERCATO IPOTECARIO ANALISI E PROSPETTIVE SINTESI DELLA SECONDA EDIZIONE TRIPLICANO I MUTI EROGATI DAL 96 AL 2001
Milano, 22 febbraio 2002 - Premessa Nel secondo Rapporto sul Mercato ipotecario vengono presentati alcuni dati dell'attività dell'Osservatorio, ed in particolare: l'evoluzione delle erogazioni in Italia, l'incidenza dell'inflazione, il loro peso all'interno dei vari contesti territoriali; la correlazione tra i tassi medi praticati dagli intermediari finanziari sui mutui ipotecari concessi e le erogazioni, con riferimento all'aspetto temporale, ossia al periodo necessario affinché una variazione dei tassi abbia effetto completo sulla domanda di mutui ipotecari; le caratteristiche dell' indebita mento privato per l'acquisto di un immobile residenziale in Italia e nei principali paesi europei; le caratteristiche dell'indebitamento privato per l'acquisto di un immobile residenziale nelle varie Regioni italiane e le variabili che incidono sull'indebitamento. E' evidente il trend di aumento delle erogazioni: dal 1996 al 2001 l'andamento trimestrale delle erogazioni rilevato da Bankitalia ha fatto registrare un passaggio da 2.230 milioni di Euro a 6.061 nel Y trimestre 2001. Nel corso dei 2000 si è assistito ad un rallentamento. E' importante sottolineare che, per ottenere un'informazione corretta in merito all'andamento delle erogazioni, occorre depurare le erogazioni dall'inflazione, in modo da utilizzare dati a valori costanti. Così facendo si elimina la distorsione creata sulle erogazioni, che rappresentano un valore di flusso, dall'aumento dei prezzi. A fronte di questa osservazione, nella prima metà dei 2001 solo l'Italia nord-orientale presenta una crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I fenomeni migratori possono rappresentare una spiegazione di questo particolare andamento in questa macro regione. L'Italia nord occidentale nel primo semestre 2001 rappresenta circa i 2/5 delle erogazioni, quello dei Nord Est 114, l'Italia Centrale 115. Un valore residuale (4,41%) l'Italia Meridionale e le Isole. Il forte aumento nell'erogazione di mutui ipotecari nel periodo 1996-1999 ed il successivo rallentamento è evidentemente collegato ad una prima consistente diminuzione dei tassi ed ad una successiva crescita nel corso dei 2000. Si evidenzia l'andamento ciclico delle erogazioni: stagionalità delle erogazioni (primo e terzo trimestre a bassa domanda, secondo e quarto trimestre a domanda elevata); maggiore concorrenzialità dei settore creditizio, quindi maggiore attenzione da parte dei consumatori a minime variazioni nelle condizioni d'offerta; andamento dei prezzi nel mercato immobiliare Le città italiane sono state disaggregate per gruppi caratteristici in base alla densità della popolazione: metropoli (oltre 500.000 ab.), grandi centri (250-500.000 ab.), centri intermedi (50-250.000 ab.), piccoli centri (meno di 50.000 ab.). Di ogni classe è stato calcolato l'erogato medio nel periodo considerato, e la variazione percentuale rispetto al trimestre precedente. Nel periodo considerato la variazione percentuale media delle erogazioni più elevata è stata nelie metropoli. La variazione percentuale media delle erogazioni più elevata è stata nelle metropoli (8,5%). Per quanto riguarda la deviazione standard, ossia la volatilità dei mercato, essa è maggiore nelle metropoli (deviazione standard 25,37) rispetto alle altre classi (deviazione standard18,78). Anche in questo caso i movimenti migratori della popolazione - che è molto più stanziale nelle città a bassa densità abitativa - forniscono una spiegazione a questa differenza. Il rapporto tra tassi e domanda di mutui è inversamente proporzionale, ossia ad un aumento dei tassi corrisponde una diminuzione delle erogazioni e viceversa. Essendo, tuttavia, il mutuo un bene complementare all'acquisto della casa, esiste un certo "ritardo" temporale della domanda di mutui rispetto alla variazione dei tassi. Ad consumatore è chiesto, infatti, di "spendere" un periodo di tempo per trovare l'immobile che desidera e, successivamente, il mutuo più adatto alle sue preferenze. Per tutte le classi di città "tipo" considerate (vedi par. prec.) si ottiene una risposta univoca: il ritardo consiste di due trimestri. Le differenze nell'importanza (dimensione) dei mercati dei mutui ipotecari in Europa sono illustrate dallo stock di prestiti per mutui ipotecari attualmente in essere in rapporto al Pil. Questo dato rappresenta infatti la consistenza dei debito privato per l'acquisto della casa di residenza. Dall'analisi di questi indicatori emerge che l'Italia è il penultimo paese in Europa come debito privato per l'acquisto della casa in percentuale dei PIL: il mercato italiano è quindi più propenso all'autofinanziamento per l'acquisto di immobili rispetto ai Paesi nord-europei, in cui la famigliarità con lo strumento "mutuo" per finanziare investimenti in beni durevoli (casa, automobile, ecc.) è maggiore. Si può notare come lo scarso indebitamento di Paesi come l'ItaHa non sia giustificato dai tassi d'interesse elevati. Questo indica anche che l'investimento privato viene in parte assorbito dai titoli di Stato nei Paesi in cui l'indebitamento pubblico è maggiore. Una ragione dei basso indebitamento privato in Italia è anche l'elevata percentuale di case occupate direttamente dal proprietario. Il dato sull'indebitamento privato, che ha fatto emergere una sostanziale differenza tra l'Italia ed altri Paesi europei, può essere anche analizzato all'interno dei nostro Paese. La precedente analisi formulata sulle erogazioni è estesa allo stock di mutui ipotecari. In questo caso si assiste, negli ultimi anni, ad un incremento costante nello stock di mutui. Esso è passato da 142.101,410 milioni € nel 1996 a 264.401,719 milioni € nel 2000 con un incremento di circa l'86%. Prendendo in considerazione lo stock di prestiti per mutui ipotecari attualmente in essere in rapporto al Pil risulta che la Liguria ha sempre l'indebitamento maggiore, passando dali'1 1,4% dei 96 al 15% dei 99, la Calabria quello minore (3,1 %). Cercando di dare una spiegazione a questi fatti si può affermare: non sembra esistere in Italia una relazione forte tra popolazione e domanda di mutui. Il diverso andamento sembra piuttosto spiegato in parte dal differenziale nei reddito procapite. La relazione tra reddito pro capite e stock di mutui è positiva fino ad un reddito di circa 20.000 € poi le maggiori possibilità d'autofinanziamento portano alla progressiva riduzione dell'indebitamento: la relazione tra il Pil e io stock di mutui è positiva; esiste una relazione negativa tra l'indebitamento percentuale del Pil e il rapporto tra popolazione residente e numero di compravendite nella regione. Questo implica che l'indebitamento rispetto al Pil è più elevato dove le famiglie acquistano gli immobili per il tempo libero. A fronte della diminuzione dei tassi avvenuta nel secondo semestre dei 2001, è prevedibile una crescita delle erogazioni nel 2002. Con riferimento alle caratteristiche della domanda, l'analisi ha sottolineato: 1) la stagionalità ricorrente nelle erogazioni; 2) l'importanza delle metropoli; 3) un preciso ritardo temporale nella risposta da parte dei consumatori ad una variazione dei tassi, pari a due trimestri. L'Italia è il penultimo Paese in Europa come indebitamento privato per l'acquisto di immobili residenziali in percentuale dei Pil, a causa di una forte propensione all'autofinanziamento. Le regioni con il maggiore indebitamento privato sono quelle in cui il reddito pro capite è maggiore ed in cui è più alta la domanda per la "seconda casa".

PRUMERICA FINANCIAL NOMINA JOSEPH D'ONOFRIO MANAGING DIRECTOR PER L'EUROPA E VICE DIRETTORE GENERALE DELLA JOINT-VENTURE ITALIANA
Milano, 21 febbraio 2002 - Prumerica Financial, marchio utilizzato in Italia e alcuni mercati al di fuori degli Stati Uniti da Prudential Financial Inc. (quotata al Nyse con la sigla Pru), ha annunciato ieri di aver nominato Joseph D'Onofrio Managing Director per l'Europa della consociata Prudential International Investments Financial Llc (con sede Newark, New Jersey, Usa) e Vice Direttore Generale di Bpb Prumerica Global Investments Sgr, S.p.A, la joint-venture tra Banca Popolare di Bergamo - Credito Varesino (Bpb - Cv) e Prumerica Financial la cui costituzione è stata finalizzata a gennaio 2002. D'Onofrio farà parte del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo di Bpb Prumerica. D'Onofrio avrà l'incarico di gestire le strategie aziendali a livello europeo e di disporre il trasferimento delle competenze di asset management relative a sviluppo prodotto, vendite e marketing nella nuova joint venture. D'Onofrio riporterà a Stephen Pelletier, Presidente di Prumerica Financial International Capital Group. In precedenza, D'Onofrio ha ricoperto la posizione di Presidente e Amministratore Delegato di Prudential Investments Japan. Prima di entrare nel gruppo nel 1998, D'Onofrio ha lavorato per Fidelity Management & Research Company, Boston, USA. D'Onofrio è stato anche Vice Presidente Esecutivo per Fidelity Brokerage Services. "L'esperienza nello sviluppo del business dei fondi di investimento in Giappone e la profonda conoscenza ed esperienza del mercato europeo di D'Onofrio ci aiuterà a sviluppare la nostra offerta nell'asset management sia in Italia che nel resto d'Europa" ha dichiarato Pelletier. "L'obiettivo di D'Onofrio è sempre stato quello di offrire il miglior servizio a clienti privati e istituzionali. Siamo molto contenti di poter contare su D'Onofrio nel nostro team europeo" ha aggiunto Pelletier. Prumerica Financial è presente in Italia da dieci anni tramite la sua consociata nel ramo assicurativo vita Prumerica Life SpA. Prumerica Financial ha costituito società di investimento in Giappone, Messico, Corea e Taiwan come parte della strategia di espansione globale della società. Prumerica e Prumerica Financial sono marchi di The Prudential Insurance Company of America (con sede a Newark, New Jersey, Usa) utilizzati da società di Prudential Financial Inc. e le sue associate in alcuni paesi al di fuori degli Stati Uniti. Con circa 590 miliardi di dollari tra patrimonio gestito e amministrato al 31 dicembre 2001, queste società offrono i propri servizi a milioni di clienti privati e istituzionali nel mondo e includono una delle maggiori compagnie del ramo vita negli Stati Uniti. Offrono un'ampia gamma di prodotti e servizi, che comprendono polizze vita e danni, fondi comuni, rendite e servizi pensionistici, servizi previdenziali con relativa amministrazione, risparmio gestito, servizi bancari e di amministrazione fiduciaria, intermediazione mobiliare, franchising di intermediazione immobiliare e servizi di rilocazione. Infolink:
www.prumerica.com

DICHIARAZIONE DI PETER R. KANN, EDITORE DI THE WALL STREET JOURNAL E PAUL E. STEIGER, MANAGING EDITOR DI THE WALL STREET JOURNAL PER LA MORTE DI DANIEL PEARL  
Milano, 22 febbraio 2002 - "Adesso siamo sicuri, in base ai rapporti del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e dei funzionari di polizia della provincia di Sind del Pakistan, che Danny Pearl è stato ucciso dai suoi rapitori. Siamo affranti per la sua morte. Danny è stato uno dei nostri più importanti colleghi, un grande cronista un caro amico per molti di noi al Giornale. La sua morte è un atto di barbarismo che rende ridicolo tutto ciò che i rapitori hanno rivendicato come "credo". Hanno dichiarato di essere nazionalisti pakistani ma le loro azioni sono per certo una vergogna per tutti i veri patrioti pakistani. Troveremo , nei prossimi mesi a venire, il modo di commemorare, pubblicamente e privatamente, il grande lavoro e gli ottimi servizi di Danny. Oggi però è un giorno soltanto di dolore. Questa perdita ovviamente è più dolorosa per la famiglia di Danny, nel suo Paese e altrove. Chiediamo ai nostri colleghi della stampa di rispettare la privacy della famiglia di Danny e di permetterle di vivere il suo dolore senza alcun disturbo. Il The Wall Street Journal è un' istituzione pubblica ma Pearl è un privato cittadino. Speriamo altresì che anche i nostri colleghi abbiano in futuro possibilità e spazio per iniziare il difficile processo di pace in nome di  questa tragica perdita"

STATEMENT BY PETER R. KANN, PUBLISHER OF THE WALL STREET JOURNAL, AND PAUL E. STEIGER, MANAGING EDITOR OF THE WALL STREET JOURNAL, ON THE DEATH OF DANIEL PEARL
Milano, 22 febbraio 2002 - "We now believe, based on reports from the U.S. State Department and  police officials of the Pakistani province of Sind, that Danny Pearl was  killed by his captors. We are heartbroken at his death. Danny was an outstanding colleague, a great reporter, and a dear  friend of many at the Journal. His murder is an act of barbarism that makes a mockery of everything Danny's kidnappers claimed to believe in. They claimed to be Pakistani nationalists, but their actions must surely bring shame to all true Pakistani patriots. We will, in coming months, find ways, public and private, to celebrate the great work and good works Danny did. But today is a day to grieve. This loss is, of course, most painful for Danny's family, in this country  and elsewhere. We ask our colleagues in the press to respect their privacy, and to permit them to grieve undisturbed. The Wall Street Journal is a public institution, but the Pearls are private citizens. We hope also that our colleagues, too, will be permitted some time and space to begin the very difficult process of making peace with this profound loss".

RINNOVATO ANCHE QUEST'ANNO L'APPUNTAMENTO TCI-CISET-FEEM CON LE PREVISIONI PER LA PROSSIMA STAGIONE TURISTICA DAL RAPPORTO EMERGONO LA COMPLESSIVA TENUTA DEI FLUSSI TURISTICI IN ITALIA NEL 2001 E PREVISIONI CAUTAMENTE OTTIMISTE PER LA STAGIONE 2002 
Milano - Bit, 22 febbraio 2002. Complessiva tenuta dei flussi turistici internazionali in Italia nel 2001 (+1,3), cauto ottimismo per la stagione 2002 (+0,9 e terzo posto dopo Francia e Spagna nel confronto con i paesi concorrenti), consapevolezza della crescente importanza economica e culturale del turismo. Sono queste in sintesi le valutazioni che emergono dall'ultimo Rapporto Tci-Ciset-Feem presentato oggi dal presidente Touring Roberto Ruozi, dal direttore Ciset Mara Manente, dal direttore generale Touring Guido Venturini e dal presidente Federturismo Giancarlo Abete. Il Rapporto era quest'anno particolarmente atteso da stampa, economisti e operatori pubblici e privati del turismo, che da 8 anni vi trovano analisi inedite degli scenari macroeconomici internazionali, valutazioni dei principali eventi congiunturali e -soprattutto - previsioni attendibili e sempre confermate dall'esperienza sugli arrivi dei turisti in Italia e nelle principali destinazioni concorrenti, in base alle quali formulare strategie a breve e lungo termine. Sotto il profilo macroeconomico, dal Rapporto 2002 si evince che - nonostante l'incertezza introdotta dagli avvenimenti dell'11 settembre in uno scenario già critico per l'economia internazionale - una serie di fattori positivi quali calo del prezzo del petrolio e diminuzione dell'inflazione autorizza a sperare in una ripresa nel corso del 2002. Questa avrà ripercussioni anche sul settore turistico, che nella prima parte dell'anno vedrà un periodo di assestamento e un aumento della fiducia e, nel secondo semestre, un ritorno dei flussi turistici ai tassi di crescita osservati prima dell'11 settembre (complessivamente, nel 2002 ci si attende un aumento dello 0,6% di arrivi dai 21 principali paesi di origine dei flussi turistici). Alla luce di questo scenario il Rapporto stima per l'Italia un +1,3% di arrivi mondiali nel 2001 (frutto di una crescita nella prima parte dell'anno e di un brusco rallentamento nell'ultimo quadrimestre) e prevede un +0,9% per il 2002, che risentirà di un perdurante rallentamento dei flussi dai paesi extraeuropei. Analoghe dinamiche sono previste per i 7 principali concorrenti europei dell'Italia, che potranno contare anch'essi sui turisti provenienti soprattutto dai Paesi geograficamente vicini, in particolare del Centro Europa. Rispetto a Francia, Spagna, Regno Unito, Austria, Grecia, Svizzera e Portogallo l'Italia si collocherà al terzo posto, aggiudicandosi una quota di mercato sulle partenze mondiali pari al 5,3% contro il 10,8% della Francia e l'8% della Spagna. Un invito all'ottimismo, dunque, e all'elaborazione di strategie che valorizzino l'ineguagliabile patrimonio ambientale e culturale d'Italia, ne rafforzino la capacità di proposta turistica, promuovano adeguatamente questo comparto economico che da solo contribuisce per circa il 6% al Pil nazionale. Come sempre, il Rapporto Tci-Ciset-Feem è contenuto nell'Annuario del Turismo Tci-Gist, realizzato quest'anno in collaborazione con Enit, Federturismo, Regione Lombardia, Sviluppo Italia e Viaggi del Ventaglio. Giunto alla sua quinta edizione, l'Annuario è unanimemente riconosciuto come strumento di informazione autorevole e come unico repertorio generale degli operatori, organismi, enti, istituzioni, media attivi nel settore. Indispensabile per chi studia e opera nel settore turistico, il volume rispetta la consueta suddivisione in due sezioni: la prima riporta dati e statistiche aggiornati sul turismo interno e internazionale e l'intero Rapporto Tci-Ciset-Feem, la seconda indicazioni e recapiti dei protagonisti del settore a livello locale, nazionale e mondiale, i principali appuntamenti del turismo in Italia e nel mondo e il repertorio della stampa turistica e dei soci del Gruppo Italiano Stampa Turistica. 

TURISMO: UNIONCAMERE PRESENTA RAPPORTO 2001 E PREVISIONI 2002 ALLA BORSA ITALIANA DEL TURISMO I DATI UNIONCAMERE-ISNART, AC NIELSEN CRA, SUI COMPORTAMENTI DEGLI ITALIANI IN VACANZA. QUASI UN MILIONE DI VACANZE È STATO SCELTO ATTRAVERSO INTERNET.
Milano, 22 febbraio 2002 - 27,2 milioni di italiani sono andati in vacanza durante lo scorso anno. E' quanto emerge dal rapporto 2001 dell'Osservatorio turistico nazionale - realizzato da Unioncamere con la collaborazione di Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) e AC Nielsen Cra (azienda specializzata nel monitoraggio dei consumi) - presentate ieri a Milano dal presidente dì Unioncamere, Carlo Sangalli, nell'ambito della Borsa italiana dei turismo. La ricerca analizza i comportamenti turistici dei nostri connazionali: qual è l'identikit dei turista italiano, quanti sono, quali sono le mete prescelte e, soprattutto, come cambiano le motivazioni. "Ne viene fuori - ha commentato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - una fotografia dettagliata degli italiani in vacanza. Oltre 27 milioni, a testimonianza di un comparto ricco di potenzialità per lo sviluppo dell'economia e delle nostre imprese e in grado di contribuire alla nuova occupazione in particolare nel Sud. Ma se i turisti italiani scelgono per il 90% la Penisola, occorre anche tener presente che l'andamento del turismo internazionale verso l'Italia mostra una tendenza negativa: l'Organizzazione mondiale del turismo ha recentemente rilevato che l'affluenza degli stranieri in Italia lo scorso anno è scesa addirittura del 5% contro I' incremento di Francia (+1,2%), Spagna (+3,4%) e Croazia (+12,2%). C'è bisogno di un disegno di promozione complessiva del nostro turismo., un disegno che abbia un approccio di sistema in grado di superare visioni troppo regionalistiche al pari di quanto il Governo sta facendo nella promozione all'estero dell'intero 'sistema paese" Gli italiani in vacanza sono soprattutto i più giovani e i residenti nel nord Italia, ma hanno uno spazio significativo anche gli over 65. La villeggiatura sembra essere un bene di consumo comune a tutte le fasce di reddito ed è semmai la variabile culturale a differenziare in misura maggiore i comportamenti: la quota di viaggiatori cresce in maniera direttamente proporzionale al titolo di studio conseguito. Sarebbero poi 7 milioni i viaggiatori frequenti, quelli che partono per più di due periodi l'anno. La Penisola è la destinazione della villeggiatura per il 90,6% dei turisti italiani, mentre il 9,4% ha scelto esclusivamente mete oltre confine; considerando che il 15% è andato in vacanza sia in Italia che all'estero, la quota dei nostri connazionali che ha raggiunto paesi stranieri sale al 24%. Tra le regioni, il turista italiano sceglie preferibilmente: l'Emilia Romagna (12,8%), il Lazio (10,4%), la Puglia (9,6%), la Toscana (9,3%) e la Sicilia (9,2%). Seguono nella classifica il Veneto (9%), la Campania (8,7%), la Lombardia (7,5%). In testa alle destinazioni straniere, la Francia e la Spagna; poi Austria, Croazia e Grecia. Le sollecitazioni che spingono gli italiani a scegliere una destinazione piuttosto che un'altra sono molteplici. In pochi sono disposti ad ammettere di aver subito l'influenza della pubblicità. Quasi un milione di vacanze è stato scelto attraverso internet. Il rapporto offre anche informazionì dettagliate sulle tipologie di vacanza: non solo le tradizionali e sempre graditissime ferie estive al mare, ma anche, per esempio, il turismo culturale (nel 2001 il 26,7% degli italiani si sono recati in città d'arte) o quello emergente enogastronomico, che ha fatto registrare lo scorso anno ben 540mila soggiorni. Le previsioni per la stagione in corso indicano un lieve incremento rispetto alla quota effettiva di turisti in vacanza nella stessa stagione dello scorso anno. La percentuale infatti nel 2000 si attestava al 20,9% della popolazione, mentre le previsioni per l'inverno 2001 segnano una quota pari al 21,6%. 

A ORIENTAFINANZA DI RIMINI IL LANCIO DELLA PRIMA CARD VACANZE PER PAGARE TUTTO: ALBERGO, GELATO, SPIAGGIA 
Milano, 22 febbraio 2002 - Oggi da RiminiFiera - Orientafinanza (salone servizi finanziari per investitori e piccola e media impresa) verrà presentata la prima Card Vacanze, un progetto europeo operativo dal prossimo marzo che consorzia Riviera Romagnola, Inghilterra, Spagna e Francia. Funziona così: un qualsiasi turista in vacanza a Rimini, Hampshire e le altre zone con consorziate, con questa unica card paga tutto: albergo, gelato, spiaggia, ristorante, negozi, discoteca. non solo, risparmia pure dal 5 al 15%. 

GUIDEGRATIS: NEI VIAGGI AZIENDALI L'ITALIA PRIMA META MA LA PAURA DEL TERRORISMO È SOLO PERSONALE, E LE AZIENDE SPOSTANO IN AVANTI BUDGET GIÀ ALLOCATI 
Milano 22 gennaio 2002 - Viaggi aziendali stabili per il 53% degli intervistati o in calo per il 37%. Questa l'analisi di Guidegratis, effettuata su un campione di oltre 2766 aziende e clienti business. Le motivazioni, alla luce degli avvenimenti dell'11 settembre, non sono poi così scontate: budget spostati in avanti (secondo il 34.8% degli intervistati) e ritrosia nei confronti delle convention, sia da parte dell'azienda (17%) che del cliente (31%); sono in secondo piano i tagli dei costi aziendali (10.2%) e il momento economico difficile (3.1%). Dalle stime emerge però che il trend è temporaneo e il settore è destinato ad una ripresa alla fine dell'ultimo trimestre del 2002 (solo il 4.8% degli intervistati pensa che avverrà prima). Cambiano le mete: dalla ricerca risulta che ben il 77.4% degli intervistati organizzerà più viaggi in Italia, mentre, secondo il sentiment degli intervistati, le aree colpite saranno America del Nord (92.4% delle risposte), Asia (64.8%), Africa (56.3%). Pesantemente influenzati anche Sud America (secondo il 28.3% degli intervistati) e Oceania (29.5%), mentre l'Europa è gettonata dal 43.1% delle persone. Alla luce di questi dati si apre quindi uno scenario nuovo per l'Italia che potrà essere finalmente luogo privilegiato di visite e convention, non più a scapito di luoghi più esotici e lontani. Ma quali saranno i nuovi diktat del business man italiano? A conferma del desiderio di quiete e sicurezza che ci ha accompagnato negli ultimi mesi, mete preferite saranno piccoli centri (secondo il 55.5% delle persone), laghi (39.8%), terme ( 38.1%), addirittura la campagna (35.7%). Stranamente leggera diminuzione per i grandi centri (secondo il 7.3% degli intervistati) e mare (8.3%). Per il settore turistico si tratterà però di una opportunità da cogliere al volo in quanto gli intervistati legano questi trend alla situazione contingente ( 41.4%) e al livello di soddisfazione che le strutture turistiche sapranno assicurare (42.3%). Si cerca una buona qualità delle strutture (32.2%), un giusto rapporto qualità prezzo (38.8%), ma anche itinerari insoliti (52.3%) che riportino ad una riscoperta dell'Italia e delle sue bellezze non solo paesaggistiche. Qui si aprono nuovi scenari che il settore turistico potrà contribuire a sfruttare meglio: il 70% del campione considera la qualità, reperibilità e aggiornamento delle informazioni sulle mete turistiche insufficiente o gravemente insufficiente. Le fonti sono infatti spesso non aggiornate/obsolete (61.9%) o di chiaro scopo solo pubblicitario (22.6%), poco organiche (54.3%), frammentarie ( 52.9%), scarse (56.3%) e difficili da ottenere (53.2%) a detta degli intervistati. 

RISULTATI COMMERCIALI 2001DI RENAULT TRUCKSLE VENDITE COMPLESSIVE DI RENAULT TRUCKS, NEL 2001, SI SONO MANTENUTE AD UN LIVELLO SODDISFACENTE, SOLAMENTE -1,9% IN RAPPORTO AL 2000 
Milano, 22 febbraio 2002 - Dopo il lancio nel 1999 della gamma leggera di distribuzione Renault Mascott (da 3,5 a 6,5 tonnellate) e quello, nel 2000 della gamma intermedia Renault Midium, che dispone dì una cinquantina di varianti dì base per tutti gli utilizzi e tutte le attività legate alla distribuzione e all'artigianato, Renault Trucks ha continuato, nel 2001, il rinnovamento dei suoi prodotti. Alla fine dei 2001 Renault Midium ha aggiunto una nuova versione da 18 tonnellate, che offre ai clienti un veicolo con bassa tara per dei carichi importanti, conservando allo stesso tempo i suoi pregi di maneggevolezza. Nel 2001 è stata lanciata, sempre nella famiglia Renault Midium, anche una versione 4x4 integrale e 4x4 fuori strada, che offrono una gamma particolarmente completa all'insieme degli utilizzatori. Nel settore delle +16 t, l'alto di gamma è stato completamente rinnovato con il lancio dei nuovo Renault Magnum, simbolo della Marca, che propone uno stile dinamico e moderno così come un nuovo concetto d'allestimento interno della cabina oltre che delle motorizzazioni di alta tecnologia. Un miglioramento sensibile, della posizione in Germania, con 1,9% dì mercato, malgrado un abbassamento generalizzato dei 12,5%. In Francia la penetrazione si è stabilizzata, nel 2001, al 36,7%, in progressione di 0,6 punti, in un mercato in leggera flessione a 57.559 veicoli immatricolati nel +5, tonn, dopo un 2000 da record. L'Europa dell'Est registra un totale di 2910 veicoli (contro 2958 nel 2000 a perimetro uguale). Una certa crescita delle vendite di Renault Trucks in Polonia (+5%), più marcata in Romania (+10%) e in forte progressione nella repubblica Ceca (+27%), un raddoppio delle vendite in Slovacchia. Sui mercati dell'Europa dell'Est sono tre le gamme che hanno notevolmente visto crescere il numero delle vendite : il Renault Mascott di - 5 tonn. (+70%), il Renault Premium (+30%) e la gamma Renault Kerax (+68%). Le vendite di Renault Trucks fuori dall'Europa Occidentale e dall'America dei Nord, nel 2001, si sono stabilizzate a 6962 camion di +5 tonn (escludendo la Turchia) con un aumento dei 23% in rapporto al 2000, nello stesso perimetro. Renault Trucks registra un aumento delle sue attività in Marocco (822 veicoli consegnati nel 2001), in Irak (70) e circa 400 veicoli ciascuno in Sudan, in Algeria e in Tunisia. Prestazioni buone in Iran, Camerun, Israele, E.A.U., Congo, Arabia, Kuwait, Egitto e Ciad con numero di vendite comprese fra 200 e 300 veicoli. Oltre 100 veicoli sono stati venduti in Australia e in Venezuela. La crescita delle vendite è stata dei +57%, tenendo conto solo delle consegne Built-Up. La gamma Renault Kerax è stata la punta di diamante delle vendite alla grande esportazione con oltre 3000 veicoli consegnati. Renault MidIum sta riscontrando un buon successo con oltre 1000 unità vendute. Renault Trucks ha saputo mantenere un volume soddisfacente di vendite nel 2001, malgrado la congiuntura, facendo progredire le sue parti dei mercati. Le gamme dei veicoli di Renault Trucks sono state tutte rinnovate e contribuiscono a far progredire l'immagine della marca quale innovatrice, efficace e calorosa, riconosciuta come tale dai suoi clienti di tutto il mondo. Renault Trucks ha dimostrato, ancora una volta, la sua capacità d'innovazione per soddisfare le nuove esigenze dei trasportatori stradali. Renault Trucks ha accompagnato l'introduzione dei motori Euro 3, nei 2001, con un nuovo visualizzatore sul cruscotto che apporta, attraverso informazioni specifiche, un notevole aiuto alla guida su tutta la gamma. Le vendite complessive, consolidate, di Renault V.I., in calo dei 1,9% in rapporto al 2000, ammontano a 64.247 veicoli nel 2001. La gamma dei veicoli utilitari ha realizzato una buona performance, segnando un successo per la gamma Mascott lanciata nel 1999 (della quale la flessione si è limitata al 1 %), e quello più marcato dei Master venduto dalla rete Renault Trucks (+ 17%). Nel complesso la gamma ha progredito dei 5% con 18.894 veicoli venduti. Le vendite dei veicoli di oltre 7,5 tonnellate si sono attestate a 45.353 veicoli con un calo dei 4% in rapporto al 2000. La gamma Midium, nel 2001, è sempre più identificata come il veicolo di distribuzione per eccellenza, segnando un aumento di penetrazione pari a 2,2 punti che la posiziona al 10,7 % dei mercato. La parte di mercato di Renault Trucks ha progredito di 0,8 punti, passando dall'1 1, 1 % all'1 1,9% nei veicoli di oltre 5 tonn; in un mercato europeo in regresso dei 4% a 336.000 immatricolazioni, dopo un anno 2000 da record. Nella gamma alta (+16 t), Renault Trucks guadagna 0,2 punti, passando a 12,3% di parte di mercato. Nell'Europa dei Sud, che costituisce un polo forte per Renault Trucks nei veicoli di + 5 t è in leggera progressione in Spagna (18,2%), aumenta di un punto in Italia (9,9%) e si abbassa in Portogallo (14,5%), che mantiene la posizione di leader dei mercato per il secondo anno consecutivo. Nell'Europa dei Nord, Renault Trucks progredisce con regolarità. il progresso di Renault Trucks sul mercato britannico, terzo mercato europeo, continua con un guadagno di 1,2 punti che la posiziona al 7,2% di parte di mercato di + 5 t, grazie ai Renault Premium e Renault Midium. Un miglioramento sensibile, della posizione in Germania, con 1,9% di mercato, malgrado un abbassamento generalizzato dei 12,5%. In Francia la penetrazione si è stabilizzata, nel 2001, al 36,7%, in progressione di 0,6 punti, in un mercato in leggera flessione a 57.559 veicoli immatricolati nel +5, tonn, dopo un 2000 da record. L'Europa dell'Est registra un totale di 2910 veicoli (contro 2958 nel 2000 a perimetro uguale). Una certa crescita delle vendite di Renault Trucks in Polonia (+5%), più marcata in Romania (+10%) e in forte progressione nella repubblica Ceca (+27%), un raddoppio delle vendite in Siovacchia. Sui mercati dell'Europa dell'Est sono tre le gamme che hanno notevolmente visto crescere il numero delle vendite : il Renault Mascott di - 5 tonn. (+70%), il Renault Premium (+30%) e la gamma Renault Kerax (+68%). Le vendite di Renault Trucks fuori dali'Europa Occidentale e dall'America dei Nord, nel 2001, si sono stabilizzate a 6962 camion di +5 tonn (escludendo la Turchia) con un aumento dei 23% in rapporto al 2000, nello stesso perimetro. Renault Trucks registra un aumento delle sue attività in Marocco (822 veicoli consegnati nel 2001), in Irak (70) e circa 400 veicoli ciascuno in Sudan, in Algeria e in Tunisia. Prestazioni buone in Iran, Camerun, Israele, E.A.U., Congo, Arabia, Kuwait, Egitto e Ciad con numero di vendite comprese fra 200 e 300 veicoli. Oltre 100 veicoli sono stati venduti in Australia e in Venezuela. La crescita delle vendite è stata dei +57%, tenendo conto solo delle consegne BuiltUP. La gamma Renault Kerax è stata la punta di diamante delle vendite alla grande esportazione con oltre 3000 veicoli consegnati. Renault MidIum sta riscontrando un buon successo con oltre 1000 unità vendute. 

CONSUNTIVO ENERGIA ELETTRICA ANNO 2001: 305,4 MILIARDI DI kWh L'ENERGIA RICHIESTA, +2,3% RISPETTO AL 2000.
Roma, 22 febbraio 2002 - La richiesta complessiva di energia elettrica registrata nel 2001 è stata pari a 305,4 miliardi di kwh, con un incremento del 2,3% rispetto al 2000. Se si tiene conto che l'anno 2000 era bisestile, la crescita risulterebbe pari a + 2,6%. Il 2001 è stato anche caratterizzato dalla nuova punta di potenza massima richiesta, 51.980 megawatt, raggiunta martedì 11 dicembre 2001 alle ore 17 (+2,9% rispetto alla precedente punta di 50.492 megawatt del 27 novembre 2001). L'incremento è da attribuire soprattutto al clima particolarmente rigido che ha interessato l'intero Paese nella seconda decade del mese di dicembre. Inoltre, analogamente a quanto avviene nei Peasi di maggiore sviluppo economico, anche in Italia si osserva ormai da quache anno una notevole crescita della punta di richiesta massima di energia elettrica in estate (48.684 megawatt nel corso del mese di luglio 2001), connessa al sensibile aumento dell'utilizzo della climatizzazione ambientale. La richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta per l'84,2% dalla produzione netta nazionale destinata al consumo (+1,1% rispetto al 2000). Per il restante 15,8% si è fatto ricorso alle importazioni (+9,1% rispetto al 2000). In particolare, nel 2001 la produzione termoelettrica, anche se in calo rispetto al 2000 (-0,6%), ha contribuito alla copertura della domanda per il 64,7%. La quota percentuale della produzione idroelettrica (+8,2% rispetto al 2000) è stata del 17,8%. Quella della produzione geotermoelettrica, eolica e fotovoltaica dell'1,7%. In particolare si segnala l'incremento della produzione eolica rispetto al 2000: +45,2% Cresciuta nel 2001 l'importazione di energia elettrica dall'estero, che ha superato i 48 miliardi di kilowattora. Il dato è stato influenzato dalla notevole richiesta di accesso alla rete di interconnessione da parte dei clienti idonei e dal potenziamento della rete suddetta che ha portato la massima capacità di trasporto della rete d'interconnessione con l'estero dai 5.400 megawatt di gennaio 2000, ai 5.700 megawatt di gennaio 2001, ai 5.900 megawatt di ottobre 2001. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.grtn.it, alla voce "Dati esercizio", link "Dati Provvisori d'Esercizio anno 2001". 

TUTELA DEL CONSUMATORE E NUOVE RESPONSABILITÀ: IL MERCATO DELL'ENERGIA RIDEFINISCE REGOLE E RUOLI QUATTRO APPUNTAMENTI ITINERANTI (MILANO, NAPOLI, ROMA E VENEZIA) ORGANIZZATI DAL CSC (CHLORIDE SILECTRON CONSULTING). 
Castel Guelfo (Bo), febbraio 2002 - Il produttore e il fornitore di energia elettrica sono tenuti, oggi, ad operare nel nuovo quadro di responsabilità previste dalla Legislazione Nazionale e Comunitaria che fissa criteri tesi, finalmente, a tutelare il consumatore - utilizzatore. Ma possono questi soggetti erogatori, oltre a rispondere dei disservizi causati, migliorare la qualità del loro servizio e garantire la continuità? Si può attivare un costo dell'energia in base alla qualità? Come interviene l'Autorità e quale tutela riesce a garantire? Per approfondire questi temi cruciali, Chloride Silectron promuove e organizza quattro giornate di studio - che si terranno a Milano, Napoli, Roma e Venezia - confermando la sua missione che ha contribuito a renderla leader di questo mercato: supportare il Cliente finale con un servizio che non si esaurisce nello sviluppo e realizzazione di soluzioni di power protection all'avanguardia, ma che segue con puntualità tutte le esigenze espresse dall'utente professionale nell'ambito dell'energia elettrica. Nel corso degli incontri, si cercherà poi di definire i nuovi ambiti di competenze di progettisti - che devono predisporre impianti che rispondano a tutte le norme di sicurezza e che tengano conto della massima affidabilità, della continuità, del risparmio energetico e dei costi - e installatori - che, calando i progetti nella realtà, acquisiscono nuove e diverse responsabilità -. La prima giornata di studio si terrà a Milano il 26 febbraio prossimo presso Fast - Aula Maggiore in piazza Morandi 2. L'inizio del convegno è fissata per le 9.00 con la registrazione dei partecipanti. Le altre date sono fissate per il 12 marzo a Napoli (Università Federico II - Aula Magna Ingegneria; ore 9.00); il 19 aprile a Roma e il 10 maggio a Venezia. Date, luoghi e orari delle giornate di studio di Roma e Venezia saranno presto a disposizione sul sito Chloride www.silectron.it alla sezione "seminari Csc". 

SABRE: AGENCY FEE 
Milano, 22 febbraio 2002 - Accogliendo le richieste ricevute dai propri clienti, Sabre ha sviluppato una procedura per la riscossione dei diritti di Agenzia, che prevede l'utilizzo del biglietto aereo come ricevuta per il passeggero. Le operazioni di emissione di biglietteria non subiranno particolari variazioni poichè la procedura prevede l'inserimento della fee e delle informazioni di carattere fiscale nel campo nome/remarks attraverso un sistema di "Maschere guidate". La procedura non pregiudicherà la garanzia della tariffa aerea applicata da Sabre ed è subordinata all'approvazione delle Compagnie Aeree interessate. Va ricordato che la Agency Fee è applicabile solo ed esclusivamente sulla biglietteria Nazionale. 

SEAT PG: PAOLO AINIO E CARLO GUALANDRI LASCIANO IL GRUPPO 
Milano, 22 febbraio 2002 - Paolo Ainio e Carlo Gualandri, amministratori delegati di Matrix SpA e responsabili della divisione Internet di Seat Pagine Gialle, lasciano il Gruppo Seat. La decisione, presa di comune accordo con il vertice di Seat, chiude un rapporto che era iniziato nel 1999, con l'acquisizione da parte di Seat della maggioranza in via indiretta di Matrix, di cui Ainio e Gualandri erano stati i fondatori. La divisione a cui fanno capo anche Virgilio e Tin.it verrà affidata ad Harald Rosch, attualmente Chief Operating Officer della stessa divisione. 

DA IERI ANCHE A MERANO UNA SALA BINGOSNAI 
Merano 22 febbraio 2002 - Era prevista per le 18.00 di ieri 21 febbraio, l'inaugurazione della sala Bingosnai di Merano, la prima dell'Alto Adige: gestita dalla società Alpi Game 3 S.r.l., la sala Bingo Ariston Bingosnaiha sede in via delle Corse 27. Dopo l'ingresso a inviti previsto per oggi, da domani la sala Bingo sarà accessibile a tutti gli appassionati. La sala Bingo Ariston BingoSNAI osserverà un orario di apertura particolarmente ampio: le porte infatti si apriranno tutti i giorni, dalle ore 16.00 alle ore 24.00 dal lunedì al martedì e dalle ore 12.00 alle ore 02.00 dal mercoledì alla domenica. La semplicità e l'immediatezza del gioco permettono al Bingo di rivolgersi sia ai meranesi sia a tutti i turisti e a tutti i frequentatori delle Terme di Merano, grazie anche alla posizione della sala, nel centro cittadino. Realizzata con estrema attenzione per gli arredamenti e le dotazioni tecnologiche (pavimenti in marmo e moquette, tavoli in radica, inserti in ciliegio, nei colori dominanti blu, rosso e radica), la sala Bingo Ariston si sviluppa su una superficie di circa 750 metri quadri e offre al pubblico più di 300 postazioni di gioco, oltre a un ristorante con servizio diretto ai tavoli da gioco. All'interno della sala Bingo operano 21 persone addette al gioco vero e proprio, mentre sono sei gli addetti alla ristorazione. Tutte le figure professionali (direttore di sala, caposala, due capitavolo, due cassieri, oltre a venditori e locutori) sono state formate presso l'Accademia del Bingo di Montecatini, la prima scuola in Italia per la formazione di professionisti di sale Bingo: un'ulteriore garanzia di professionalità per gli appassionati di questo gioco. Le cartelle per partecipare al gioco del Bingo, come stabilito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, hanno un costo di 1,50 euro ciascuna. Ogni sala Bingo ha facoltà di effettuare, per un massimo di 12 volte al giorno, estrazioni "speciali" con cartelle del costo di 3,00 euro, offrendo la possibilità di vincite di importo superiore alla media. I premi pagati sono due: la "cinquina", cui viene destinato l'8% dell'importo di tutte le cartelle vendute per ogni estrazione, e il "bingo", cui viene destinato il 50% dell'importo complessivo delle cartelle vendute. Le vincite sono pagate immediatamente. 

FIDO NON SI FIDA: LA RIVOLTA DEI GOURMET A QUATTROZAMPE: CANI E GATTI IN PIAZZA CONTRO FRODI ALIMENTARI E VELENI NELLA CIOTOLA 
Milano, 22 febbraio 2002 - Sabato 23 febbraio alle ore 11.30 all'ingresso di via Palestro dei giardini di Palestro a Milano, cani, gatti e rispettivi accompagnatori scenderanno in piazza per uno "sciopero della ciotola", contro le sofisticazioni alimentari della pappa di Fido e micia. "Basta veleni nella scatoletta" e "via le frattaglie dalla ciotola" saranno gli slogan più gettonati dei manifestanti a quattrozampe, che improvviseranno un festoso picnic a base di polpette e crocchette biologiche. L'occasione della protesta per il cibo sano e sicuro nelle ciotole di cani e gatti è data dalla presentazione del libro "Fido non si fida - difendersi da scatoletta pazza", un documentato j'accuse contro l'industria alimentare per animali domestici che rifila ai nostri amati beniamini ogni sorta di porcheria: dagli scarti dei macelli agli olii esausti, dai cereali ammuffiti alle ossa tritate, il tutto condito con coloranti, conservanti, anti-ossidanti ed additivi chimici così potenti che alcuni di essi sono stati usati in Viet-nam come defolianti (Agente Orange). Il libro inchiesta, edito da Stampa Alternativa in questi giorni in libreria, è stato scritto da Stefano Apuzzo ed Edgar Meyer, giornalisti e combattivi esponenti dell'associazione Gaia, animali & ambiente www.gaiaitalia.it di Milano. "Al cane ed al gatto cosa importa se la crocchetta è verde, rossa o gialla?", affermano gli autori, "eppure le multinazionali del pet-food non rinunciano ad un veleno pur di vendere". Ai giornalisti sarà consegnata copia del libro ed una scheda che illustra la posizione dell'Assalzoo, l'associazione dei produttori di mangimi per animali domestici (rappresentanti delle multinazionali del pet-food). Saranno presenti cani e gatti alimentati da anni dai propri tutori solo con alimenti biologici. In caso di pioggia la presentazione del libro si terrà presso la sede di Gaia in via Dogana, 2, scala E - 4° piano a Milano. 

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