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13 MARZO 2002

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IN PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO DI BARCELLONA, PRODI FA APPELLO AD ULTERIORI SVILUPPI PER REALIZZARE LA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA

Bruxelles, 13 marzo 2002 - Il presidente della Commissione europea Romano Prodi ha invitato gli Stati membri dell'UE a concentrare i loro sforzi sulla ricerca, l'innovazione e le tecnologie di frontiera, al fine di raggiungere l'obiettivo fissato al vertice di Lisbona di fare dell'Europa la società della conoscenza più competitiva al mondo. In una lettera, redatta nell'ambito dei preparativi del Consiglio europeo di Barcellona in programma nel marzo 2002, Prodi ha dichiarato che, a tre anni dal lancio del programma di Lisbona, resta ancora molto da fare per promuovere la creazione dello Spazio europeo della conoscenza, realizzabile attraverso l'istituzione di collegamenti tra l'istruzione, la ricerca e l'innovazione. "Dobbiamo promuovere maggiori investimenti nella ricerca soprattutto da parte dalle aziende e trovare un modo per garantire che le buone idee vengano trasformate in prodotti e servizi innovativi", ha dichiarato Prodi. "L'Unione europea - ha proseguito - deve inoltre incoraggiare i propri scienziati e le proprie aziende a porsi all'avanguardia delle tecnologie di frontiera, attraverso la promozione delle scienze biologiche e delle tecnologie pulite". Il presidente Prodi si è inoltre espresso a favore di azioni volte a ridurre "il divario" che intercorre tra l'annuncio delle politiche e la loro concreta applicazione. Egli ha riferito che, quest'estate, la Commissione pubblicherà un piano d'azione per affrontare la questione, unitamente al Libro bianco sulla governance europea.

CONFERENZA INTERNAZIONALE E-GOVERNMENT PER LO SVILUPPO IL MINISTRO LUCIO STANCA,PRESENTERÀ UFFICIALMENTE IL PIANO INTERNAZIONALE DI E-GOVERNMENT PER LO SVILUPPO ELABORATO DAL GOVERNO ITALIANO
Roma, 13 marzo 2002 - La Presidenza del Consiglio dei Ministri annuncia che il 10 e 11 aprile prossimi si svolgerà a Palermo, Palazzo dei Normanni, la Conferenza Internazionale E-government per lo sviluppo organizzata dal Governo italiano in collaborazione con le Nazioni Unite. All'incontro partecipano ministri e delegazioni di alto livello provenienti da tutto il mondo, membri di organizzazioni internazionali non governative nonché imprese italiane e straniere. In questa occasione il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, che presiederà i lavori della Conferenza, presenterà ufficialmente il Piano Internazionale di e-government per lo sviluppo elaborato dal Governo italiano. Il Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi chiuderà i lavori della Conferenza, con un intervento previsto per il giorno 11 Aprile, alla presenza dei capi di Stato di un primo gruppo di Paesi con i quali l'Italia avvierà progetti concreti di applicazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per lo sviluppo dell'efficienza e la trasparenza delle loro Pubbliche Amministrazioni.

TREMONTI: NESSUN BENEFICIO PERSONALE DALLA RIFORMA FISCALE
Roma, 12 marzo 2002 - In merito alle affermazioni dell'Onorevole Vincenzo Visco sulla riforma fiscale presentata dal Governo, il Ministero dell'Economia e delle Finanze rende nota la seguente dichiarazione del Ministro Giulio Tremonti: "Nel corso di questa legislatura il Governo intende varare e varerà la riforma fiscale. Per quanto mi riguarda nel corso della stessa legislatura svolgerò il mio lavoro di Ministro, senza altri emolumenti se non quello (autoridotto) derivante dal mio incarico. Dunque con uno stipendio inferiore a quello percepito dall'On. Visco. Non vedo quali benefici personali mi discendano insomma dalla riforma. Una riforma che, deludendo forse l'On. Visco, partirà dal basso e non dall'alto".

ROLO BANCA: VIA LIBERA ALLA FUSIONE CON UNICREDITO ITALIANO PREVISTA NEL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
Milano, 13 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Rolo Banca 1473, riunitosi ieri, ha approvato all'unanimità il progetto di fusione per incorporazione di Rolo Banca 1473 in UniCredito Italiano, nell'ambito dell'operazione di ristrutturazione del Gruppo, denominata "Progetto S3", che interessa anche Banca Crt, Cariverona, Cassamarca, Caritro, Cr Trieste e Credit Carimonte. Il disegno di riorganizzazione societaria del Gruppo UniCredito prevede che le attività bancarie legate alla clientela delle società che verranno incorporate siano immediatamente scorporate in una banca unica e, a far data dal 1 gennaio 2003, da tale banca unica, vengano create tre banche nazionali specializzate per segmento (corporate, private, retail) che faranno capo alla Divisione Banche Italia della Capogruppo UniCredito Italiano. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il rapporto di concambio, fissato in 3,8 azioni UniCredito Italiano per ogni azione Rolo Banca 1473, in ciò supportato anche dalla relazione predisposta dall'Advisor Lehman Brothers, che ha assistito la società. Il Consiglio di Amministrazione di Rolo Banca 1473 ha pertanto deliberato di convocare l'Assemblea Straordinaria per sottoporre agli azionisti il citato progetto, dando mandato al Presidente di fissarne la data. L'operazione è subordinata all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni dell'Autorità di Vigilanza.

UNICREDITO: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO CONSOLIDATO 2001 DI GRUPPO MARGINE D'INTERMEDIAZIONE + 7,2% UTILE NETTO A 1.454 MILIONI DI EURO (+ 4,2%) VIA LIBERA ALLA RIORGANIZZAZIONE DELLE BANCHE "FEDERATE" E ALLA FUSIONE CON ROLO BANCA 1473
Milano, 13 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredito Italiano ha approvato oggi il progetto di bilancio consolidato 2001 di Gruppo. L'utile netto di pertinenza del Gruppo, pur in un contesto economico più sfavorevole, è risultato pari a 1.454 milioni di euro, mostrando una crescita del 4,2% rispetto al 2000 (1.395 milioni). Il ROE, anche a seguito di una maggiore patrimonializzazione del Gruppo, si assesta al 18% (19,2% nel 2000). Riaggiungendo all'utile le rettifiche di valore sugli avviamenti di competenza del Gruppo (242 milioni di euro nel 2001 e 103 milioni nel 2000) e gli accantonamenti straordinari relativi alla "Legge Ciampi" (113 milioni di euro nel 2000 di pertinenza degli esercizi '98 e '99), il Roe risulta pari al 21,0%, rispetto al 22,2% del 2000. L'utile netto per azione è pari a 28 centesimi di euro come nel 2000. Al netto delle rettifiche su avviamenti e della "Ciampi", sale a 33 centesimi, contro i 32 centesimi dell'esercizio 2000. Il numero di azioni tiene già conto di quelle che verranno emesse al servizio dell'OPS Zagrebacka Banka. Il patrimonio netto per azione si porta a 1,89 euro (1,72 a fine 2000), su un totale di 5.131.100.779 azioni. La composizione del Gruppo non ha registrato variazioni significative nel corso dell'anno, se non per la cessione di Fiditalia, società specializzata nel credito al consumo (con impieghi pari all'1,74% del consolidato a fine 2000), avvenuta in prossimità della chiusura d'esercizio. Un ulteriore fattore che influenza per alcune voci di conto economico i confronti con l'anno precedente è dato dall'acquisizione del Gruppo Pioneer, i cui risultati, nell'attuale configurazione, vengono consolidati dal 23 ottobre 2000, data di perfezionamento dell'operazione. Ciò comporta, oltre alla non omogeneità delle rettifiche su avviamenti tra gli ultimi due esercizi, anche una limitata comparabilità per le voci dei proventi da intermediazione e diversi e dei costi operativi, che viene peraltro sostanzialmente riassorbita a livello di risultato di gestione Grazie alla diversificazione della fonte dei ricavi il Gruppo è stato in grado di proteggere la crescita della redditività in presenza di uno scenario economico e finanziario in deterioramento nella ultima parte dell'anno. Il risultato di gestione, infatti, si è riportato sopra i livelli dell'esercizio precedente (+3,5%), raggiungendo i 4.726 milioni di euro. Il margine d'intermediazione è cresciuto del 7,2%. Il margine d'interesse ha raggiunto i 5.049 milioni di euro nell'intero esercizio, un livello superiore del 6,4% a quello conseguito nel 2000. Alla base del miglioramento vi è la significativa crescita dei volumi medi intermediati (+7% circa, grazie ad una situazione di inizio 2001 già superiore di circa il 5% rispetto alla media 2000), i cui effetti positivi sono stati in parte compensati da una più onerosa struttura patrimoniale conseguente all'aumento delle immobilizzazioni e delle passività subordinate, in presenza di un andamento dei tassi sostanzialmente neutrale. I proventi da intermediazione e diversi sono la componente del risultato di gestione che più è progredita nell'ultima parte dell'esercizio; nel complesso tali proventi si attestano a 4.940 milioni di euro, con un incremento dell'8,1% sull'anno precedente. Le commissioni nette registrano una riduzione dell'1,4% rispetto all'anno precedente, per effetto della flessione del comparto dei servizi di amministrazione e gestione tradizionale del risparmio. Tale flessione è stata in parte compensata dalla crescita delle commissioni su prodotti di risparmio gestito a più elevato valore aggiunto (gestioni patrimoniali a capitale protetto e prodotti assicurativi) e dai significativi incrementi registrati dalle commissioni sull'attività creditizia e sui servizi di incasso e pagamento. I profitti su operazioni finanziarie confermano invece il brillante andamento in atto ormai da più esercizi, con un incremento del 46,2% sull'anno precedente, dovuto principalmente alla crescente dinamica dell'attività per la gestione dei rischi della clientela corporate sviluppata da UBM. Il complesso dei costi operativi raggiunge i 5.263 milioni di euro, con un aumento del 7,2% su basi omogenee (cioè eliminando l'effetto dei diversi periodi di consolidamento del Gruppo Pioneer), e del 10,8% sui dati contabili. In particolare le spese del personale si incrementano del 6,2% su basi omogenee, per il potenziamento degli apparati commerciali e dei settori dell'investment banking e dell'asset management, oltre che per gli effetti delle tabelle contrattuali e degli adeguamenti della componente variabile legati ai favorevoli risultati dell'esercizio precedente. La dinamica delle altre spese amministrative (+7,6% su basi omogenee), è spiegata in particolare dall'andamento dei costi connessi con lo sviluppo e la riorganizzazione del Gruppo, quali le spese di consulenza, le spese di viaggio, anche per la crescita all'estero, ed i fitti passivi, legati anche allo sviluppo della rete. Il Cost/Income ratio si porta al 52,7% (51% nel 2000). Su basi omogenee, ossia depurando dai ricavi e dai costi l'effetto dei diversi periodi di consolidamento del Gruppo Pioneer, la differenza tra i due esercizi è meno marcata (51,5% nel 2001; 50,7% nel 2000). La formazione dell'utile netto - I maggiori accantonamenti e rettifiche di valore rispetto all'anno precedente (nel complesso 1.514 milioni di euro, rispetto ai 1.381 milioni del 2000) portano l'utile ordinario a 3.212 milioni, sopra i livelli dell'anno precedente. A tale risultato si perviene tenendo conto di: Rettifiche di valore su avviamenti per 277 milioni di euro (115 milioni nell'anno precedente) di cui circa 150 milioni relativi al Gruppo Pioneer e circa 70 milioni al Gruppo Pekao; Accantonamenti a fondi rischi ed oneri per 257 milioni (330 milioni nel corrispondente periodo dell'anno precedente) di cui 96 milioni (comprensivi della quota di terzi) a fronte di un possibile annullamento delle agevolazioni fiscali previste dal D.Lgs.153/99 (Legge Ciampi); Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni, al netto delle riprese, per 796 milioni di euro, oltre a 57 milioni accantonati a fondo rischi su crediti. Nel complesso 853 milioni di euro contro i 903 milioni del 2000; Rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie per 127 milioni di euro (33 milioni del 2000), in buona parte relative ai titoli immobilizzati. Alla formazione dell'utile lordo concorrono risultati straordinari per 231 milioni di euro, contro i 100 dell'anno precedente, dei quali 115 su cessione di partecipazioni (40 Montedison, 24 Fiditalia), circa 50 per imposte anticipate. Dopo le imposte sul reddito per 1.484 milioni, l'assegnazione dell'utile a terzi per 500 milioni, e tenuto conto della variazione di 5 milioni del Fondo rischi bancari generali, si perviene all'utile netto consolidato di pertinenza di UniCredit di 1.454 milioni di euro, in crescita del 4,2% rispetto ai 1.395 milioni del 2000. Gli impieghi - Per il sistema bancario italiano l'esercizio appena trascorso è stato caratterizzato da un progressivo rallentamento della domanda di credito, soprattutto nella componente a breve termine che risente maggiormente dell'andamento dell'attività produttiva. Tale dinamica è stata condivisa anche dalle banche italiane del Gruppo che, nel complesso, hanno mantenuto la quota di mercato di poco inferiore ai livelli di fine anno precedente (10,64% a fine 2000 e 10,52% a fine 2001). Il complesso dei crediti verso clientela ha raggiunto a fine anno un livello di oltre 117.600 milioni di euro, con un incremento del 2,1% nei dodici mesi. Tale incremento è stato limitato, oltre che dall'uscita di Fiditalia dall'area di consolidamento, anche da cessioni di crediti già in bilancio 2000 per circa 3.000 milioni di euro, connesse con le operazioni di securitisation di crediti in bonis effettuate nel periodo, e da minori operazioni finanziarie di pronti contro termine. Al netto di tali fattori l'aggregato registra infatti una crescita di circa il 6,7% su dicembre 2000, grazie soprattutto al contributo delle banche della Nuova Europa, che crescono del 16,4%, mentre quelle italiane realizzano un incremento del 5%. La qualità del credito si è mantenuta elevata e favorevolmente posizionata rispetto al Sistema: in base ai dati segnalati alla Banca d'Italia il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi delle unità operanti in Italia del Gruppo è infatti pari a fine dicembre al 2,81% contro il 4,69% del Sistema. Il complesso dei crediti dubbi verso clientela registra una riduzione rispetto a dicembre 2000, anche per effetto di un'operazione di securitisation di crediti in sofferenza, sia in valore assoluto, passando da 3.850 a 3.806 milioni di euro ai valori di bilancio, che in rapporto al totale dei crediti, 3,24% a fine 2001 contro il 3,34% di fine anno precedente. L'esposizione verso Paesi a rischio (in totale 138 milioni di euro) e verso clienti con rapporti critici (quale Enron) risulta di dimensioni limitate. La raccolta - In un mercato nel quale la raccolta delle banche italiane ha registrato una significativa accelerazione nell'ultima parte dell'anno, come conseguenza dell'aumentata avversione al rischio della clientela, il Gruppo mantiene la quota di mercato dei depositi sui livelli di fine 2000 (10,07% rispetto al 10,14% di dicembre 2000), a fronte di una riduzione di quella sullo stock di obbligazioni e di pronti contro termine, forme tecniche la cui dinamica è maggiormente correlata a quella della raccolta indiretta. Tali andamenti, che nel complesso determinano una riduzione della quota dal 10,41% al 9,79%, sono infatti anche da porre in relazione allo sviluppo del comparto del risparmio gestito, che ha consentito di realizzare un incremento della quota di mercato nei fondi d'investimento, passata, in termini di patrimonio netto, dal 13,33% di fine 2000 al 13,56% del dicembre scorso. A livello consolidato la raccolta diretta supera i 127 mila milioni di euro (+7,9% su fine anno precedente), per effetto di un incremento sia dei debiti verso clientela (+10%), sostenuti dall'apporto delle banche della Nuova Europa (+16,8%), sia dei debiti rappresentati da titoli (+2,8%), alimentati da CD emessi dalle filiali estere. La raccolta indiretta, ai valori di mercato, si mantiene di poco sopra i livelli di fine 2000 (circa 222 mila milioni di euro), pur in presenza di un andamento ancora non favorevole dei mercati azionari. In tale contesto il mantenimento dello stock di raccolta indiretta è stato realizzato anche grazie all'innovazione di prodotto (lancio prodotti a capitale garantito), ed è la risultante di una leggera crescita della componente amministrata (+1,7%), a fronte di una contenuta flessione (-1,1%) di quella gestita, che risente maggiormente dell'andamento delle quotazioni. Il complesso della massa amministrata della clientela sfiora pertanto i 350 mila milioni di euro, un livello di circa 10 mila milioni superiore a quello di fine 2000, con un incremento del 2,9% su base annua. Il patrimonio e la struttura - Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta al 31 dicembre 2001 a 9.535 milioni di euro, contro gli 8.644 milioni di euro di fine esercizio precedente. L'incremento è attribuibile all'utile di periodo, il cui effetto è stato in parte compensato dai dividendi dell'esercizio 2000 distribuiti nel corso dell'anno. A fine esercizio il Gruppo disponeva di un organico di 63.576 dipendenti, di una rete di 3.998 succursali bancarie e di 1.774 promotori. Rispetto a fine anno precedente il numero dei dipendenti diminuisce di 1.548 unità, grazie alla riduzione conseguita dalla Divisione Banche Estere, mentre la rete distributiva evidenzia un aumento di 67 sportelli e di 78 promotori. L'offerta su Zagrebacka banka - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha confermato, nella sua seduta odierna ed in ottemperanza al disposto dell'art. 2343 del Codice Civile, le valutazioni contenute nella relazione redatta, ai sensi del medesimo citato articolo, dal perito nominato dal Tribunale di Genova, stime aventi ad oggetto le azioni Zagrebacka banka conferite nell'ambito dell'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio (OPAS) promossa nelle settimane scorse. UniCredito Italiano comunica che, avvenuta la predetta conferma, l'offerta è divenuta efficace e gli azionisti e detentori di GDR di Zagrebacka banka riceveranno il corrispettivo, rappresentato da cassa ed azioni UniCredit, entro il 14 marzo p.v. Le nuove azioni emesse sono pari a 84.670.661. Inoltre, in ottemperanza alla normativa croata sulle offerte pubbliche, UniCredit lancera' un'offerta per cassa per la restante quota di capitale sociale con diritto di voto non attualmente posseduta da UniCredito Italiano e Allianz, pari al 20% circa. UniCredito Italiano sta finalizzando, con la Commissione di Borsa croata (Crosec), i contenuti della predetta OPA, che stima di promuovere venerdì, 15 marzo 2002, al prezzo di 238,57 USD per azione, con un esborso stimato complessivo di circa 130 milioni di dollari. Riorganizzazione delle banche "federate" e fusione con Rolo Banca 1473 - Nell'ambito del disegno di riorganizzazione societaria in 3 banche di segmento, il Consiglio di Amministrazione di UniCredito Italiano ha approvato nella seduta odierna il progetto di fusione per incorporazione in UniCredito Italiano di Rolo Banca 1473, Credit Carimonte, Banca CRT, Cariverona, Cassamarca, Caritro, Cr Trieste. Secondo le linee del citato disegno, le attività bancarie legate alla clientela delle società incorporate verranno immediatamente scorporate in una banca unica e, successivamente da tale banca unica verranno enucleate, il 1 gennaio 2003, le tre banche nazionali specializzate (segmento corporate, private e retail) che faranno capo alla Divisione Banche Italia della Capogruppo. Nell'ambito del predetto progetto, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato, sulla base dei dati e delle informazioni disponibili, i seguenti rapporti di concambio: 3,80 azioni UniCredit (Uci) per ogni azione ordinaria Rolo Banca; 0,68 azioni Uci per ogni azione ordinaria Credit Carimonte; 5,35 azioni Uci per ogni azione ordinaria Cariverona; 0,75 azioni Uci per ogni azione ordinaria e risparmio Caritro; 3,82 azioni Uci per ogni azione ordinaria Cr Trieste. Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha, pertanto, deliberato di convocare l'Assemblea Straordinaria - dando mandato al Presidente di fissarne le date in concomitanza con le adunanze dell'Assemblea Ordinaria chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2001 - per sottoporre ai Soci, previo ottenimento delle prescritte autorizzazioni dell'Autorità di Vigilanza, il citato progetto ed, in particolare, la proposta di un aumento di capitale di massimi Euro 564.365.740,50, mediante emissione di massime 1.128.731.481 azioni ordinarie da nominali Euro 0,50 cadauna, al servizio del concambio delle azioni delle società che verranno incorporate. Alla medesima Assemblea Straordinaria verrà sottoposta una modifica dello Statuto Sociale ai fini di consentire la destinazione di una parte degli utili di esercizio a iniziative di carattere sociale, assistenziale e culturale. L'ammontare, che non potrà eccedere l'1% dell'utile netto dell'esercizio e non potrà comunque superare i 10 milioni di euro, verrebbe annualmente deliberato dall'Assemblea Ordinaria in sede di approvazione del bilancio. Infine all'Assemblea Straordinaria verrà sottoposto il conferimento di una delega al Consiglio di Amministrazione per un aumento di capitale di massimi 17,5 milioni di euro riservato all'esercizio di diritti di sottoscrizione da assegnarsi nel corrente anno ad appartenenti al top management di UniCredit e delle altre banche e società del Gruppo. Si stima che il piano di stock option coinvolgerà circa 350 persone con l'assegnazione di un massimo di 35 milioni di diritti. Tali diritti, non cedibili, saranno esercitabili trascorsi almeno diciotto mesi dalla loro assegnazione subordinatamente al raggiungimento dell'obiettivo di Roe di Gruppo relativo all'esercizio 2003, ad un prezzo pari al valore normale dell'azione ordinaria (media dei trenta giorni precedenti) al momento dell'assegnazione delle opzioni.

CASSA DI RISPARMIO DI FOLIGNO S.P.A. (GRUPPO INTESABCI) APPROVATO IL BILANCIO 2001: UTILE A 3,39 MILIONI DI EURO (+86%)
Foligno, 13 marzo 2002. Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Foligno (Gruppo IntesaBci), presieduto dal Dott. Denio D'Ingecco, ha esaminato ed approvato la proposta di bilancio 2001, presentata dal Direttore Generale, Maurizio Parisini. Il totale della raccolta da clientela ha superato i 1.353 milioni di euro (+2,52%), di cui 638 milioni di diretta e 715 milioni di indiretta. Gli impieghi a clientela ammontano ad oltre 525 milioni di euro (+1%), con un'incidenza delle sofferenze, al netto delle svalutazioni, dello 0,06%, a conferma della qualità del portafoglio crediti. Per quanto concerne le principali poste del conto economico, il margine di interesse ha raggiunto i 27,9 milioni di euro, mettendo a segno una crescita del 10,24% rispetto al 2000. Il margine di intermediazione ammonta a 39,2 milioni (+2,53%). Il controllo rigoroso delle spese amministrative ha positivamente inciso sul livello dei costi operativi, che si sono ridotti di oltre l'11%, migliorando sensibilmente l'indice di efficienza. Il rendiconto economico della banca ha fatto segnare un utile netto di oltre 3,39 milioni di euro, in crescita dell'86,28% rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2001 la rete commerciale della banca, con l'apertura nel mese di novembre della filiale di Spello (Pg), era composta da 33 sportelli; l'organico era costituito da 279 dipendenti.

MEDIOFACTORING(GRUPPO INTESABCI)BILANCIO 2001 CRESCONO I VOLUMI (+31%) L'UTILE NETTO SFIORA I 30 MILIONI DI EURO
Milano, 13 marzo 2002. Il Consiglio di amministrazione di Mediofactoring (Gruppo IntesaBci), riunitosi sotto la presidenza di Enrico Fusi, ha esaminato e approvato il bilancio al 31 dicembre 2001, che evidenzia un utile netto di 29,8 milioni di euro, in crescita di oltre il 4% rispetto ai 28,5 milioni registrati nel 2000. Malgrado il contesto congiunturale particolarmente difficile, i volumi operativi (turnover) hanno superato i 27,7 miliardi di euro e segnano un incremento del 31% rispetto all'anno precedente, con oltre 5,6 miliardi di nuovi finanziamenti alla clientela (+39% rispetto al 2000); risultati questi che hanno consentito a Mediofactoring di consolidare la propria posizione in tutte le classifiche di settore e di confermarsi come primo operatore nel mercato italiano del factoring. In particolare, i volumi riguardanti l'attività internazionale hanno evidenziato un notevole sviluppo (+86% rispetto al 2000), determinato dall'espansione dell'operatività in regime di libera prestazione di servizi in diversi Paesi dell'Unione Europea. Nel corso dell'esercizio, la società ha inoltre affrontato una serie di attività straordinarie, quali l'integrazione del ramo d'azienda di Comit Factoring, il potenziamento tecnologico del sistema informativo e la realizzazione di un portale web che ora consente alla clientela di acquisire tempestivamente e in modo standardizzato tutte le informazioni concernenti il proprio rapporto. Nonostante questi impegni, Mediofactoring é riuscita ad operare un ulteriore contenimento dei costi operativi, facendo registrare a fine anno un rapporto cost/income pari al 32,4% (ca il 33% del 2000).

LUFTHANSA ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI PRELIMINARI PER IL 2001 L'UTILE OPERATIVO HA RAGGIUNTO I 20 MILIONI DI EURO. NON SONO PREVISTI DIVIDENDI. WOLFGANG MAYRHUBER NOMINATO VICE PRESIDENTE.
Milano, 13 marzo 2002 - Lufthansa ha annunciato i risultati finanziari preliminari relativi al 2001 che hanno registrato un utile operativo di 20 milioni di euro. "Nonostante il settore del trasporto aereo abbia registrato perdite in decine di miliardi di euro, Lufthansa ha raggiunto l'obiettivo ambizioso di chiudere l'anno in attivo. La strategia da noi adottata ha dimostrato la propria efficacia. Continueremo pertanto su questa linea per cercare di uscire rafforzati da questa crisi" ha affermato Jürgen Weber Presidente e Ceo di Lufthansa. Ieri il Comitato di Supervisione ha nominato Wolfgang Mayrhuber Vice Presidente con decorrenza 1° aprile 2002. "La decisione del Comitato di Supervisione mostra l'impegno a mantenere e rafforzare in futuro la nostra posizione di leader nel settore. Wolfgang Mayrhuber gode della mia completa fiducia e di quella del Consiglio d'Amministrazione" ha dichiarato Jürgen Weber. Wolfgang Mayrhuber è membro del Consiglio di Amministrazione della Deutsche Lufthansa AG dal 1° gennaio 2001 ed è responsabile operativo della divisione passeggeri. Gli attacchi terroristici e il rallentamento dell'economia mondiale hanno avuto ripercussioni negative sullo scorso anno finanziario. Il risultato è stato un utile operativo ben al disotto degli 1,04 miliardi di euro, registrati l'anno precedente. Modifiche nell'assetto delle società consolidate nei risultati di gruppo, hanno sospinto il fatturato del 10%, a 16,7 miliardi di euro. Non tenendo conto dei cambiamenti nelle società consolidate, il giro d'affari risulta leggermente inferiore a quello del 2000 (15,2 miliardi di euro nel 2000). Ammortamenti straordinari per circa 500 milioni di euro e accantonamenti su perdite contingenti per 180 milioni di euro nel settore del catering oltre agli interessi passivi hanno portato a una perdita di 754 milioni di euro nelle attività ordinarie (+1,2 miliardi di euro nel 2000). La perdita del Gruppo per il 2001 si è attestata a 591 milioni di euro (689 milioni di euro nel 2000). Il Comitato Esecutivo e di Supervisione hanno pertanto deciso di non procedere al pagamento dei dividendi agli azionisti per il 2001 (0,60 euro per azione nel 2000).

AIR DOLOMITI VOLA NEL CUORE DELLA SPAGNA: FINALMENTE UN COLLEGAMENTO DIRETTO VERONA - MADRID
Milano, 13 marzo 2002 - Da lunedì 8 aprile 2002 Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana partner di Lufthansa e quotata al Mta, offre da il primo collegamento diretto giornaliero Verona - Madrid - Verona. Il volo, operato esclusivamente con i nuovi aeromobili jet Bombardier CRJ 200er, ha i seguenti orari in collaborazione con Lufthansa: 

Verona - Madrid                     12345-7      12.00/14.15
                                           -----6-                13.30/15.50 

Madrid - Verona                      12345-7       14.45/17.05 
                                            -----6-                 16.45/19.05 

Il bacino d'utenza veronese può ora raggiungere la capitale spagnola in modo veloce e comodo, beneficiando di tutti i vantaggi dell'aeroporto scaligero: ottimale ubicazione, facilità di parcheggio, efficienza e rapidità delle operazioni di accettazione ed imbarco. Madrid, sita nel cuore della penisola iberica, è il centro delle attività economiche e culturali della Spagna e rappresenta una affascinante meta turistica grazie alla sua architettura e al forte rispetto delle tradizione della gente che la abita. Per festeggiare il nuovo volo e permettere a tutti i passeggeri di gustare la divertente atmosfera madrilena, Air Dolomiti ha ideato un conveniente pacchetto volo + 2 pernottamenti a Euro 280 + tasse. Il pacchetto è comprensivo di volo andata e ritorno, alloggio in albergo (categoria turistica, prima colazione inclusa) con minimo di permanenza il sabato notte. Con questa nuova offerta per Madrid Air Dolomiti si conferma la Compagnia di riferimento per i passeggeri in partenza da Bergamo a Vicenza con destinazione Spagna: il nuovo volo, infatti, si aggiunge alle tre frequenze giornaliere da Verona per Barcellona che consentono ottimali coincidenze con i voli Spanair, Compagnia del network Star Alliance. L'accordo con il vettore prevede interessanti tariffe per numerose destinazioni spagnole. Alcuni esempi: Bilbao a 260 Euro a/r + tax, Malaga a 269 Euro a/r + tax, Las Palmas a 361 Euro a/r + tax, Palma de Mallorca a 305 Euro a/r + tax, Tenerife a 370 Euro a/r + tax. Le tariffe sono soggette a condizioni e disponibilità dei posti: per informazioni contattare il Customer Service Air Dolomiti al numero verde 800 013366 oppure visitare il sito www.airdolomiti.it

GRUPPO CREMONINI: DATI PREVISIONALI RELATIVI ALL'ESERCIZIO 2003.
Milano, 13 marzo 2002 - Il Gruppo Cremonini prevede di realizzare nel 2003 un fatturato pari a circa 1.600 milioni di Euro, un Ebitda pari all'8% del fatturato, Ebit pari al 5% e Utile ante imposte pari al 2,5% del fatturato. Tali dati, comunicati durante la presentazione del Gruppo agli analisti, in occasione dell'evento organizzato da Borsa S.p.A. per il segmento Star, vengono confermati.

CREMONINI S.P.A.: ACQUISISCE LA GESTIONE DELLA RISTORAZIONE NELLA STAZIONE DI GENOVA PRINCIPE. FATTURATO PREVISTO PARI A 15 MILIONI DI EURO IN 6 ANNI.
Milano, 13 marzo 2002 - Cremonini S.p.A. ha acquisito la gestione di tutti i servizi di ristorazione del buffet di stazione di Genova Principe. L'area di ristorazione dello scalo ferroviario svilupperà un fatturato complessivo di circa 15 milioni di Euro in 6 anni. Con l'ingresso a Genova Principe salgono a 6, su un totale di 13, le Grandi Stazioni gestite in Italia da Cremonini. Il Gruppo Cremonini è presente complessivamente in 26 stazioni ferroviarie italiane e grazie al know how e alle competenze maturate con successo in questo settore, si conferma leader con una quota di mercato del 35,3%. " Con questa nuova acquisizione" - dichiara Vincenzo Cremonini Amministratore Delegato della Cremonini S.p.A - " continua la strategia di espansione del nostro Gruppo nel mercato della ristorazione in concessione mirata ad aumentare la presenza di Cremonini nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. " La Divisione Ristorazione di Cremonini S.p.A, che serve complessivamente 60 milioni di clienti con oltre 2.100 dipendenti, nel 2001 ha realizzato ricavi totali per 176,1 milioni di Euro in crescita del 19,4% rispetto al 2000. Cremonini, con oltre 4.300 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business: distribuzione al foodservice, produzione e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali per 1.364,9 milioni di Euro nel 2001, è leader assoluto in Italia nella commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari al foodservice, nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne nonché nella ristorazione a bordo treno e nelle stazioni ferroviarie.

PROGETTI DI FUSIONE UNICREDITO ITALIANO
Milano, 13 marzo 2002 - In data 11 marzo 2002 il Consiglio di Amministrazione di UniCredito Italiano ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Rolo Banca 1473, Credit Carimonte, Cassa di Risparmio di Torino, Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona Banca, Cassa di Risparmio della Marca Trevigiana, Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e Cassa di Risparmio di Trieste Banca nella Capogruppo. L'Assemblea straordinaria degli azionisti chiamata ad approvare il progetto di fusione verrà convocata presumibilmente tra fine aprile e inizio maggio. Sulla base dell'attuale corso di Borsa di UniCredito, il valore di mercato dell'entità aggregata è nell'ordine dei 29 miliardi di Euro (incluse le azioni emesse al servizio dell'Opoas su Zagrebacka Banka). Mediobanca è advisor di UniCredito Italiano per la fusione con Rolo Banca 1473 e con Credit Carimonte.

BANCA POPOLARE DI NOVARA - BANCA POPOLARE DI VERONA-BANCO S.GEMINIANO E S.PROSPERO
Milano, 13 marzo 2002 - In data 9 marzo 2002, le Assemblee straordinarie degli azionisti della Banca Popolare di Novara e della Banca Popolare di Verona (in seconda convocazione per entrambe le banche) hanno approvato il progetto di fusione per unione (prima operazione di questo tipo in Italia), tra i due istituti. Il progetto di fusione era stato approvato dai Consigli di Amministrazione delle due banche il 26 gennaio 2002. Il valore di mercato della nuova entità è nell'ordine di 5 miliardi di Euro sulla base degli attuali corsi di borsa. Mediobanca è advisor finanziario della Banca Popolare di Novara.

DYNAMO EVIDENZIA OGNI SEI MESI LE AZIONI MIGLIORI PER GLI INVESTITORI
Milano, 13 marzo 2002 - Gli investitori fai-da-te incontrano prodotti finanziari sempre più complessi e mercati sempre più imprevedibili. Le banche del Gruppo UniCredito Italiano si sono date una missione precisa: semplificare. Il risultato è Dinamo. E' un certificato collegato ad un portafoglio di 10 azioni selezionate in base a due diversi criteri scelti dall'investitore: Value, per chi preferisce l'analisi fondamentale; Momentum, per chi fa riferimento all'analisi quantitativa. Dynamo rende quindi la tecnica dello stock picking accessibile a tutti gli investitori, anche a coloro che non possono dedicare tempo all'analisi finanziaria. L'investimento minimo è pari ad un Dynamo, circa 10 Euro. Può essere acquistato o venduto come una qualsiasi azione e, per di più, in un orario esteso dalle 9 alle 22, sul mercato elettronico Tlx. Dynamo è dinamico. E' uno strumento capace di adattarsi ai mutamenti di mercato. Ogni sei mesi le azioni del portafoglio vengono riselezionate, così da "evidenziare" sempre e solo quelle più coerenti con lo scenario di mercato e lo stile di investimento scelto. Attualmente Dynamo Value è collegato a Axa, Basf, Bnp Paribas, DaimlerChrysler, Deutsche Bank, E.On, Eni, France Telecom, Société Générale, Vivendi; Dynamo Momentum a Ahold, Aventis, BNP Paribas, Carrefour, E.On, Eni, Sanofi Synthelabo, Suez, Totalfina Elf, Unilever. La prossima riselezione avverrà il 2 luglio. . Tutto quello che occorre per investire in Dynamo è contenuto in un comodo Kit: brochure analitica, schede delle società collegate in quel momento al Dynamo, calendario delle negoziazioni, possibilità di usufruire di servizi esclusivi come le newsletter dedicate. Così da offrire la massima informazione e trasparenza. A marzo partirà un roadshow per presentare Dynamo nelle città degli investitori. E' possibile negoziare Dynamo presso Banca Crt, Caritro, Cariverona, Cassamarca, Credito Italiano, Crtrieste, Rolo Banca, Xelion. Un'importante campagna pubblicitaria stampa e radio comunicherà il nuovo strumento finanziario, con il supporto di un numero speciale di MyMoney e di inserti sui periodici finanziari.

DIRECTA SIM INCONTRA I TRADER A VERONA
Torino, 13 marzo 2002. Directa Sim, il primo broker online in Italia, incontra per la prima volta i trader giovedì 21 marzo a Verona, presso il Grand Hotel, in C.so Porta Nuova 105. L'incontro avrà inizio alle ore 14.45 e si concluderà alle ore 17.30. Lo scopo è quello di presentare al pubblico i servizi di Directa, rivolti principalmente ai day trader. L'incontro prevede un collegamento sia al mercato italiano che ai mercati Usa, durante il quale saranno illustrati gli sviluppi della piattaforma di tol quali stop loss, multibook e il programma Visual Trader integrato con il Flash Trading. La partecipazione al seminario è gratuita, le iscrizioni sono aperte e saranno accettate fino a esaurimento dei posti disponibili. Gli interessati possono chiedere ulteriori informazioni ed iscriversi contattando Directa allo 011.53.01.01.Infolink:
www.directa.it

"MULTIMANAGER UNIT LINKED": LA NUOVA UNIT LINKED DI LOMBARD INTERNATIONAL ASSURANCE NATA DALLA COLLABORAZIONE CON ARCA E FRANK RUSSELL
Milano, 13 marzo 2002 - Lombard International Assurance, Compagnia di Assicurazione con sede in Lussemburgo, ha avviato a partire dal 20 febbraio il collocamento di Multimanager Unit-Linked, una nuova polizza unit linked creata in collaborazione con Arca Sgr e Frank Russell Company. In particolare, Arca Sgr e Frank Russell Company hanno contribuito alla realizzazione del prodotto creando i portafogli di investimento in base al metodo di diversificazione MultiAsset MultiStyle Multimanager che le Sicav Frank Russell offrono oggi in Italia per i prodotti ArcaCinqueStelle e ArcaMultiFondo. Multimanager Unit Linked è una polizza assicurativa Vita Intera a premio unico, che offre al sottoscrittore tutti i vantaggi di una polizza vita e la possibilità di investire in cinque comparti di investimento internazionali in base al proprio profilo di rischio/rendimento, dispensandolo dalla scelta in prima persona dell'asset allocation ottimale tra le centinaia di Fondi e Sicav presenti sul mercato. Il rendimento di Multimanager Unit Linked sarà pari al 100% del rendimento del comparto di investimento scelto dal sottoscrittore: Comparto A: Conservativo; Comparto B: Moderato Conservativo; Comparto C: Bilanciato; Comparto D: Moderato Dinamico; Comparto E: Dinamico. Il premio minimo e l'investimento minimo aggiuntivo sono pari rispettivamente a €50.000 e €15.000. E' possibile effettuare gratuitamente 4 switch all'anno tra un comparto e l'altro. La commissione di sottoscrizione della polizza è pari al 2%, mentre le spese di gestione sono pari all'1% annuo. Il contraente può riscattare in qualsiasi momento la polizza: il valore riconosciuto sarà pari al valore corrente delle quote detenute, meno un costo dello 0,1625% trimestrale, per ogni trimestre mancante al compimento dei 5 anni. In caso di premorienza dell'Assicurato, la Polizza garantisce il pagamento di una somma pari al 102,5% del valore corrente dei comparti di investimento. Tale capitale non è soggetto ad alcuna tassa di successione. Per ulteriori informazioni: Michelangelo Avello - Pasquale Iovine Tel.+39 02 5744 3405 Fax +39 02 5744 2242 Investor Relations Bayerische Vita S.p.A. - Via Pampuri, 13 - 20141 Milano E-mail: ir@bbv.it Website:
www.bbv.it

BAYERISCHE VITA S.P.A : APPROVATO DAL CDA IL PROGETTO DI BILANCIO 2001 PROPOSTA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI €0,08 AD AZIONE
Milano, 13 marzo 2002- Il Consiglio di Amministrazione di Bayerische Vita S.p.A., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe, riunitosi ieri in serata ha approvato il progetto integrale di bilancio al 31 dicembre 2001. Sono stati confermati i risultati preliminari già comunicati lo scorso 15 febbraio: in particolare è ribadito il nuovo record storico della raccolta a €682 milioni, con una crescita del 5% rispetto al 2000. La nuova produzione a premi annui si è attestata a €131 milioni, in flessione rispetto ai circa €209 milioni del 2000. Tali volumi hanno comunque consentito a Bayerische Vita di affermarsi quale leader dei nuovi Piani Pensionistici Individuali con una quota di mercato superiore al 33%. I nuovi premi unici sono stati pari a circa €31 milioni contro i circa €35 del 2000. L'incidenza delle spese generali sui premi emessi lordi è stata pari al 3%, risultando lievemente superiore a quella evidenziata nel 2000, pari al 2,5%, principalmente a seguito del rafforzamento della struttura organizzativa e dell'implementazione dell'It. L'utile d'esercizio ammonta a €16,95 milioni, al netto delle rettifiche di valore sugli investimenti, degli accantonamenti a fondi rischi e delle imposte di competenza. Al termine dell'esercizio 2001 il portafoglio investimenti di Bayerische Vita S.p.A. è pari a €2.197 milioni, in crescita del 31% rispetto al 31 dicembre 2000. Il Return on Equity (Roe) è pari al 10,1%, rispetto al 17% del 2000, tenuto conto dell'aumento di capitale dello scorso novembre. Il Roe calcolato su base omogenea sarebbe pari al 15%. Il Consiglio d'Amministrazione della Compagnia ha altresì deliberato un dividendo pari a circa €0,08 per azione (leggermente superiore al dividendo 2000 pari a circa €0,077). Detto dividendo verrà messo in pagamento in data 9 maggio p.v.

FINANZIAMENTI E INNOVAZIONE VIA E-MAIL CON F1RST
Milano, 13 marzo 2002 - Tutte le informazioni sui contributi regionali, nazionali ed europei a favore di innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico direttamente sul computer, via e-mail. E' il servizio gratuito offerto dalla newsletter elettronica F1rst, realizzata dalla nuova Aster-Scienza Tecnologia Impresa per il mondo delle aziende, degli enti di ricerca, degli istituti di credito, degli enti locali e delle università dell'Emilia-Romagna. Ogni settimana gli utenti di F1rst ricevono un notiziario sintetico e tempestivo che ciascun lettore può personalizzare selezionando, al momento dell'iscrizione, i temi e i settori di proprio interesse. La newsletter riporta per ogni notizia titolo, breve abstract, fonte, data e link al sito F1rst per un eventuale approfondimento. Tutte le informazioni sintetizzate nella mail infatti sono disponibili on line sul sito F1rst www2.aster.it/first dove è possibile iscriversi alla mailing list della newsletter. Su sito è possibile inoltre reperire schede illustrative sui programmi di finanziamento nei settori ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico, formazione e risorse umane e cooperazione tecnologica internazionale, link e documentazione (normativa, bandi di gara, documenti di lavoro e formulari). Per cercare ciò che fa al caso proprio è disponibile inoltre un motore di ricerca che aiuta a selezionare le opportunità più interessanti. Il servizio First, che è già molto apprezzato da alcune migliaia di utenti, è stato ora ulteriormente potenziato dalla Nuova Aster, il consorzio tra le quattro Università dell‚Emilia-Romagna (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma), il Cnr, l‚Enea, la Regione attraverso Ervet, Unioncamere e le principali associazioni imprenditoriali. L'invio della newsletter avviene almeno una volta alla settimana, ma novità particolarmente rilevanti vengono segnalate immediatamente agli utenti. Per facilitare imprenditori e ricercatori nell'individuazione delle linee di finanziamento più interessanti in ambito regionale, nazionale e comunitario, lo staff di F1rst offre inoltre agli utenti anche servizi di assistenza personalizzata ed assistenza tecnica per la presentazione di domande di finanziamento agli organi competenti. Lo staff di F1rst è a disposizione anche di associazioni di categoria, intermediari, consulenti, che possono utilizzare il sistema che è alla base di F1rst per informare i propri clienti e/o associati sulle ultime novità relative ai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali. Per ulteriori chiarimenti si può contattare la redazione
first@aster.it

AL VIA IL 15 MARZO "SEAMASTER", MASTER IN ECONOMIA, POLITICHE E DIRITTO DEL MARE SARÀ IL PRIMO CORSO DEI GENERE IN ITALIA E CONTERÀ SU UNA MASSICCIA PRESENZA FEMMINILE
Milano, 13 marzo 2002 Prenderà il via il 15 marzo "Seamaster" il primo Master in Economia, Politiche e Diritto dei Mare presso l'Università di Malta, Link Campus a Roma, cofinanziato dalla Regione Lazio, su proposta dello Ial Roma e Lazio, e dall'Unione europea, con il patrocinio di Ipsema -l'Istituto per la previdenza del settore marittimo - e Confitarma - Confederazione Italiana Armatori - che con lo staff universitario ne ha curato l'intera progettazione e la struttura didattica. "Nonostante il nostro sia un Paese di "Navigatori" - ha affermato Giovanni Montanari, Presidente della Confitarma, durante la conferenza stampa svoltasi oggi a Roma - è la prima volta che in Italia viene istituito un corso dedicato interamente allo shipping, così come già avviene nei principali paesi marittimi europei. 1n Italia - ha sottolineato Gian Maria Fara, Presidente dell'Ipsema - esiste la grande contraddizione di un paese a forte locazione marinara, che può trovare nel mare una forte prospettiva economica, ma che non riesce a darsi una politica seria e coerente in grado di valorizzare le enormi prospettive economiche ed occupazionali 'La Link Campus - University of Malta - ha aggiunto il Presidente Vincenzo Scotti- attraverso questo master, avviato nel Lazio, intende attivare un dipartimento di studi dedicato allo shipping ed al suo indotto. Con il progetto Seamaster ci prefiggiamo di formare nuove professionalità in un settore tanto importante per l'economia dei nostro Paese, quanto poco approfondito in ambito universitario e formativo in genere". Al corso parteciperanno gratuitamente laureati e diplomati disoccupati, selezionati in base alle domande pervenute a seguito dei bando pubblicato nel mese di dicembre 2001. "Il bando prevedeva il limite di iscrizione a 20 laureati e 5 diplomati - ha continuato il presidente Scotti - ma date le numerose richieste abbiamo richiesto alla Regione Lazio di ampliare 9 numero dei partecipanti a 32, provenienti praticamente da tutte le regioni italiane." Da sottolineare l'elevata partecipazione della componente femminile degli iscritti: 19 ragazze, pari 60% del totale, seguiranno i corsi del Seamaster" a conferma del grande impulso delle donne verso un mondo imprenditoriale, come quello marittimo, tradizionalmente maschile. Il corso prevede un impegno formativo complessivo di 700 ore (324 ore d'aula, 96 di esercitazioni, 40 di project work) e uno stage conclusivo di 240 ore da svolgere a tempo pieno presso aziende dei comparto marítbmo. In dicembre, al termine dei corso, si svolgeranno gli esami necessari per il conseguimento del relativo diploma. Seamaster propone un progetto formativo che avvicina le risorse dei mondo accademico alle esperienze delle imprese operanti nei settore dello shipping internazionale, nella consapevolezza che le maggiori questioni che si pongono a quanti operano nel comparto richiedono ìí contributo di diverse discipline per essere comprese appieno. Il corpo docente è quindi formato da: professori universitari specializzati in economia marittima e diritto dei trasporti, imprenditori e dirigenti di importanti società, nonché direttori generali delle associazioni dei settore (armamento, cantieristica, diporto, pesca, porti), dirigenti e funzionari dei Ministeri delle infrastrutture e trasporli e dell' economia e delle finanze, agenti marittimi e spedizionieri, avvocati marittimisti, assicuratori, operatori della logistica integrata. Gli obiettivi di Seamaster sono stati illustrati da Luca Sisto, dirigente Confotarma e da Vincenzo Rori, direttore dello Ial, rispettivamente direttore e coordinatore organizzativo dei progetto: Rendere visibili le vie marittime: il nostro Paese, circondato da 8.000 chilometri di coste, può utilizzare maggiormente e meglio il trasporto via mare. Si attende ormai da troppo tempo quello sviluppo annunciato attraverso le cosiddette autostrade dei mare. Contribuire ad aumentare la conoscenza teorica e pratica di un settore tanto strategico per l'economia di una nazione, quanto difficilmente apprezzabile per i non addetti. Il settore marittimo conta circa 300.000 occupati (diretti e indiretti) e genera un Pil di oltre 22 miliardi di Euro. Avvicinare i giovani studiosi al mare, all'economia ed ai mercati sottostanti, ad diritto ed alle regole dei navigare, alla comprensione delle scelte in tema di politica dei trasporti finora compiute ed alla progettazione di future e più coraggiose decisioni da parte dei Governo e dei Parlamento. Tutto ciò coniugando, in un contesto organico l'insegnamento teorico di alcune discipline con la viva testimonianza di chi opera nei settore marittimo. Centro motore dei progetto resta, comunque, la necessìtà di accrescere la cultura marittima in tutti coloro che si avvicinano, per caso o per passione, ai mondo dei lavoro ed alle professioni "di terra" legate al mare, valorizzando adeguatamente tali professionalità in Italia.

LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO !!! REFERTO PSICOGRAFICO IN AIUTO AL MANAGER DELLE RISORSE UMANE
Milano, 13 marzo 2002 - Sono sufficienti trenta righe manoscritte per ottenere "l'analisi" approfondita delle inclinazioni e capacità attitudinali, per selezionare, valutare, creare percorsi dì carriera e perseguire con maggior sicurezza gli obiettivi aziendali Agata Geraci, psicologa, grafologa dei Centro di Ricerche Psicologiche di Milano e consulente del tribunale, ha messo a punto il metodo di analisi Graf, basato su dati e tabelle standard, frutto del lavoro di molti anni di ricerca su migliaia di casi. L'analisi psicograrica Graf è parzialmente eseguita tramite un software che effettua le misurazioni tecniche dì tutti i segni grafici presenti nel manoscritto predisposto su carta non rigata e scannerizzato, Successìvamente ha luogo l'analisi vera e propria e la stesura dei referto psicografico curati dalla Dottoressa Agata Geraci. A seconda delle -necessità del richiedente, analisi preassunzione, o valutazione periodica lungo il percorso di carriera prestabilito, il numero delle caratteristiche analizzate può variare da un minimo dì dieci a oltre conto, spaziando tra creatività, determinazione, affidabilità, rigore metodologico, ottimismo, capacità organizzativa, onestà, socialità e cosi via. " La grafologia è lo studio del significato delle modificazioni che il soggetto apporta al modello calligrafico appreso a scuola " - afferma Agata Geraci - "Inoltre quando si scrive, il sistema nervoso imprime alla penna nove stimoli al secondo e 550 al minuto ed è impossibile controllarli tutti con la ragione e con la volontà ". E aggiunge: le grandi aziende e le importanti società di consulenza e selezione del personale ricorrono abitualmente ai test della scrittura perché danno risultati che superanodi gran lunga i risultati forniti dai normali test attitudinali o di personalità In un'epoca altamente tecnologica e scarsamente manuale, la grafologia è ancora uno strumento di analisi molto efficace non solo per la gestione delle risorse umane aziendali, ma anche per orientare i gjovaní ad un percorso formativo e di carriera coerente con la loro personalità. Infolink: www.grafcrp.com

DENTI PRESENTA DIMISSIONI DALLA DMAIL.IT
Milano, 13 marzo 200 2- Dopo solo qualche giorno dalla presentazione del bilancio l'amministratore delegato di Dmail.it ha presentato le proprie dimissioni dalla carica ricoperta nella societa'. Denti ha inoltre ceduto integralmente la propria partecipazione detenuta in Banfort Consultadoria e Servicoes Ltd. Lo comunica, in una nota, la stessa azienda attiva nelle vendite multicanale multiprodotto e quotata al Nuovo Mercato.

DADA: MODIFICATI I TERMINI DELL'ACQUISIZIONE DI CLARENCE
Firenze, 13 marzo 2002 - Dada S.p.A. comunica di aver modificato i termini dell'accordo per l'acquisizione di Clarence S.r.l., siglato e comunicato al mercato in data 1 agosto 2001. Con i nuovi accordi l'operazione per l'acquisizione di un ulteriore 96% delle quote di Clarence, di cui Dada già possiede il 2%, sarà così regolata: - Il 75% della società in conferimento a fronte di un'emissione di 558.600 azioni di Dada S.p.A. rinvenienti da un apposito aumento di capitale da deliberarsi nella Assemblea Straordinaria del 26 aprile; - Il 21% in cessione a fronte di una somma in contanti variabile al raggiungimento di determinati obiettivi, da corrispondere frazionatamente entro il febbraio 2005. Il controvalore dell'operazione, alla luce dell'attuale valore del titolo Dada potrà variare fino ad un massimo di circa 9,2 milioni di Euro al raggiungimento dei massimi obiettivi. Le azioni Dada S.p.A. a servizio dell'acquisizione saranno vincolate con una clausola di indisponibilità (lock-up) per un periodo massimo di 3 anni. Il C.d.A. di Dada riunito ieri ha convocato l'assemblea straordinaria dei soci per il giorno 26 aprile con all'ordine del giorno l'approvazione dei conferimenti relativi alle operazioni Clarence e Sconti.it

FOCUS SULLE PRINCIPALI SOCIETÀ VINICOLE ITALIANE Milano, 13 marzo 2002 - Mediobanca: Focus sulle principali società vinicole italiane (periodo 1996-2001) scaricabile dal sito dell'Ufficio Studi www.mbres.it

IL DISTRETTO DIGITALE-MULTIMEDIALE A BOLOGNA È REALTÀ
Milano, 13 marzo 2002 - Presentati martedì 12 marzo 2002, nella sala Rossa di palazzo Malvezzi, i risultati dell'indagine promossa dall'assessorato provinciale alle Attività produttive, in accordo con Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Camera di commercio, Università degli studi (i partner pubblici aderenti al Patto per il lavoro). Erano presenti tra gli altri gli assessori all'economia della Provincia, Nerio Bentivogli, e della Regione, Duccio Campagnoli, il professor Bruno Riccò dell'Università di Bologna, Roberto Calari in rappresentanza della Camera di commercio. Obiettivi dell'indagine erano: conoscere e rappresentare dimensione e potenziale delle aziende del settore, per la definizione delle relative strategie di ulteriore sviluppo del tessuto imprenditoriale e del territorio. L'Indagine (condotta fra luglio 2001 e gennaio 2002) ha rilevato, fra gli altri, i seguenti dati: 9.46% il costante trend di crescita negli ultimi dieci anni, per le oltre 3.400 aziende censite (+11.04% nel 2000). Buona la competitività sul mercato nazionale, vista la prevalenza di relazioni delle aziende intervistate (45%), rispetto al mercato regionale (29%). L'espansione, in questi ultimi anni, dell'economia di rete ha fatto sì che si moltiplicassero a livello nazionale i Distretti produttivi legati al 'mondo del Digitale'. Secondo i dati Federcomin (Federazione Nazionale Imprese di Telecomunicazioni-Radiotelevisione-Informatica-Confindustria) si contano circa 80 distretti a livello nazionale (tra emergenti, consolidati e a base locale). La cosiddetta rivoluzione digitale, che si va affermando come forza trainante di un nuovo tessuto produttivo, sollecita con forza una visione sempre più evoluta e politiche sempre più finalizzate. "L'Assessorato alle Attività Produttive - Provincia di Bologna, in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Camera di Commercio, Università degli Studi, ha promosso l'Indagine i cui risultati presentiamo oggi" ha esordito Nerio Bentivogli - Assessore alle Attività produttive e sviluppo economico del territorio - "con l'obiettivo di conoscere al meglio e valutare la realtà del Distretto Digitale-Multimediale di Bologna. Possiamo oggi affermare che si tratta di una realtà consolidata, anche a livello nazionale, che ha registrato un costante trend di crescita (9.46%) negli ultimi dieci anni del numero delle aziende. Una realtà per la quale investire, quindi, con la definizione di politiche industriali mirate. Crediamo che il nostro territorio, uno dei più avanzati in Europa, possa mantenersi sul fronte dello sviluppo, con il concorso di tutti gli attori, pubblici e privati, ciascuno per le proprie competenze". Pieno sostegno all'iniziativa della Provincia è arrivato dall'assessore regionale Duccio Campagnoli, che ha invitato a passare "dal virtuale al reale" aggiungendo che la Regione è disponibile ad aiutare la nascita di un Distretto "fisico" per le imprese che operano in particolare nel comparto cine, audio, visivo. "Il significato e la portata di: dati, informazioni, riflessioni forniti da tutti gli interlocutori coinvolti nell'Indagine (imprenditori ed esperti) - hanno aggiunto Bentivogli e Campagnoli - forniscono un contributo ed un supporto per le decisioni che i diversi soggetti istituzionali e della 'comunità degli affari' assumeranno nei prossimi mesi, per lo sviluppo dell'economia, del lavoro e delle imprese nella nostra provincia." "L'Indagine è stata articolata su tre distinti livelli informativi"(Scheda Tecnica - in allegato), hanno detto Rolando Gualerzi, Senior Partner Gmprgroup, e Pietro Rinaldi, ricercatore della stessa società che ha curato l'Indagine: rielaborazione d analisi dati Information Bank - Camera di Commercio di Bologna; indagine di opinione su un campione di 50 aziende attive sul territorio; colloqui 'in profondità' con 8 Opinion Maker; I tre distinti livelli informativi hanno consentito di rilevare, tra gli altri, risultati-aspetti quali (Sintesi dei risultati, in allegato): numero di aziende presenti (3.438) e loro trend di crescita, sulla base dei dati Cciaa; fatturato aziende intervistate (costante incremento indice di crescita del settore); aree di intervento, prodotto, servizio e sviluppo delle aziende intervistate (le aziende private rappresentano il 60%; le aziende pubbliche il 24%; i consumatori finali l'11%; altro 5%); evoluzione dei rapporti con altre aziende; forze e debolezze percepite rispetto ad opportunità e minacce del mercato. I principali macro-settori in cui operano le 3.438 aziende del Distretto sono: comunicazione/marketing/finanziario/commercio (26%); prodotti hardware (21%); prodotti software e contenuti (18%); cine-video-audio (10%); editoria hi-tech e grafica (10%), Tlc (5%), impianti elettrici (5%); formazione (3%); fiere (2%). Gli strumenti individuati, dalle aziende intervistate, come più importanti per competere nel settore Digitale-Multimediale sono, nell'ordine: formazione (63%), marketing (59%), informazione sui mercati (57%), credito (55%). Mentre i principali vincoli individuati per lo sviluppo delle aziende sono: debolezza commerciale (51%) ed elevati costi di investimento (36%). Il 58% delle aziende intervistate dichiara di avere difficoltà nel reperire personale qualificato. Secondo gli opinion maker, i settori destinati ad un principale sviluppo sono: prodotti software e contenuti; telecomunicazioni; formazione; marketing e comunicazione. Le priorità di intervento rilevate sono: le modalità di collaborazione e di integrazione interaziendale (basate proprio sulle tecnologie della comunicazione); la facilitazione dell'autoimprenditorialità e del networking; l'integrazione delle risorse del territorio; lo sviluppo di grandi imprese-con ruolo di guida-collante; l'attrazione di risorse umane; istruzione e formazione professionale; circuito dinamico fra Impresa-Università-Centri di Ricerca. "I risultati e le riflessioni illustrati" - ha concluso l'Assessore Bentivogli - "sono un contributo per strategie, azioni e strumenti per l'ulteriore consolidamento e per lo sviluppo di questa nuova generazione di esperienze e culture imprenditoriali. È inoltre in fase di valutazione di fattibilità la costituzione di un Osservatorio Permanente, che consenta di seguire nel tempo l'andamento del fenomeno e fornisca la 'misura dei risultati' delle azioni che ciascuno avrà attuato."

GEORGE BILICIC JOINS LAZARD AS MANAGING DIRECTOR
Milan, March 13, 2002 - Lazard announced that George W. Bilicic, Jr. has joined the firm as Managing Director. Bruce Wasserstein, Head of Lazard, said, "With George's appointment, Lazard adds one of the leading bankers in the energy and power industry, reinforcing our position in this important global sector." George Bilicic said, "In today's complex and dynamic energy and power industry, companies need the quality, objective advice that Lazard is uniquely positioned to provide. I am excited to join Lazard and look forward to building upon the invaluable experience I gained at both Merrill Lynch and Cravath." Mr. Bilicic has more than a decade of experience advising corporate clients with a focus on mergers and acquisitions. Most recently, he has represented, among others, RWE in its purchase of American Water Works Co. and Duke Energy in its acquisition of Westcoast Energy. In the past he has worked with Consolidated Edison in its acquisition of Orange and Rockland Utilities, its proposed merger with Northeast Utilities, the divestiture of its fossil fuel generation plants and the sale of its nuclear power plant. Mr. Bilicic also worked with FPL in its merger with Entergy and RWE in its acquisition of Thames Water. Prior to joining Lazard, Mr. Bilicic served as a managing director for mergers and acquisitions at Merrill Lynch, with a focus on the energy and power industry. Before joining Merrill Lynch, Mr. Bilicic was a partner at Cravath, Swaine & Moore, where he headed the law firm's utility and power practice. Mr Bilicic received a B.A. from DeSales University and a J.D. from Georgetown University. Lazard, the world's preeminent advisory investment bank, is present in 15 countries throughout the world. Lazard provides international financial advisory services and global transaction execution to corporations, partnerships, institutions, governments, and individuals. Services include mergers and acquisitions, asset management, capital markets execution, real estate investment banking, and alternative investment management.

STATISTICI PROVVISORI RELATIVI ALLE CONSEGNE A CLIENTI DI I DATI AUTOVEICOLI COMMERCIALI FINO A 3,5 TONN.
Milano, 13 marzo 2002 L'Anfia e l'Unrae comunicano statistici provvisori relativi alle consegne a clienti di i dati autoveicoli commerciali fino a 3,5 tonn. di p.t.t., per il mese di gennaio e per i primi due mesi dell'anno 2002 forniti dalle Case co- struttrici e importatrici loro Associate. 

marche

febbraio

gennaio/febbraio

    volumi

var. 

      percentuali

      volumi

 

var. 

    percentuali

2002

2001

%   

2002

2001

2002

2001

%   

2002

2001

 

BREMACH

26

13

100,00

0,14

0,07

41

30

36,67

0,11

0,09

FIAT AUTO

7186

7036

2,13

39,40

39,68

13993

13423

4,25

38,66

38,71

IVECO

1877

1591

17,98

10,29

8,97

3288

2884

14,01

9,08

8,32

PIAGGIO

498

310

60,65

2,73

1,75

758

604

25,50

2,09

1,74

ALTRE NAZIONALI

78

117

-33,33

0,43

0,66

150

212

-29,25

0,41

0,61

 

 

 

 

 

TOTALE NAZIONALI

9665

9067

6,60

52,99

51,14

18230

17153

6,28

50,36

49,47

 

 

 

 

CITROEN

617

646

-4,49

3,38

3,64

1289

1240

3,95

3,56

3,58

DAEWOO

43

249

-82,73

0,24

1,40

134

569

-76,45

0,37

1,64

DAIHATSU

28

0

    -

0,15

0,00

46

0

    -

0,13

0,00

FORD

1418

1327

6,86

7,77

7,48

2943

2599

13,24

8,13

7,50

HYUNDAI

257

369

-30,35

1,41

2,08

529

775

-31,74

1,46

2,24

ISUZU

42

93

-54,84

0,23

0,52

137

185

-25,95

0,38

0,53

KIA

21

0

    -

0,12

0,00

30

0

    -

0,08

0,00

LAND ROVER

31

28

10,71

0,17

0,16

59

52

13,46

0,16

0,15

MAZDA

37

36

2,78

0,20

0,20

75

77

-2,60

0,21

0,22

MERCEDES

1048

1060

-1,13

5,75

5,98

2335

2180

7,11

6,45

6,29

MITSUBISHI

540

565

-4,42

2,96

3,19

1085

1212

-10,48

3,00

3,50

NISSAN

1121

1307

-14,23

6,15

7,37

2085

2488

-16,20

5,76

7,18

OPEL

553

367

50,68

3,03

2,07

1163

798

45,74

3,21

2,30

PEUGEOT

556

453

22,74

3,05

2,55

1045

914

14,33

2,89

2,64

RENAULT ITALIA

1548

1172

32,08

8,49

6,61

3339

2461

35,68

9,22

7,10

RENAULT TRUCKS

125

234

-46,58

0,69

1,32

427

454

-5,95

1,18

1,31

SEAT

42

64

-34,38

0,23

0,36

101

137

-26,28

0,28

0,40

SKODA

0

4

-100,00

0,00

0,02

0

12

-100,00

0,00

0,03

SUZUKI

15

18

-16,67

0,08

0,10

29

37

-21,62

0,08

0,11

TATA

95

121

-21,49

0,52

0,68

214

224

-4,46

0,59

0,65

TOYOTA

82

124

-33,87

0,45

0,70

136

178

-23,60

0,38

0,51

VOLKSWAGEN

356

427

-16,63

1,95

2,41

766

928

-17,46

2,12

2,68

 

 

 

 

TOTALE IMPORTATE

8575

8664

-1,03

47,01

48,86

17967

17520

2,55

49,64

50,53

 

 

 

 

TOTALE MERCATO

18240

17731

2,87

100,00

100,00

36197

34673

4,40

100,00

100,00

 

 

 

E IN AZIENDA IL SCIUR BRAMBILLA CEDE IL POSTO A MISTER EURO
Milano, 13 marzo 2002. Coprono i settori di attività più disparati: dal commercio all'ingrosso di surgelati alla compravendita di immobili, dalla tavola calda all'agenzia di viaggi, dalle pulizie al facchinaggio, alle investigazioni private. Alla loro guida, imprenditori dai nomi in massima parte italiani, ma anche indiani, spagnoli, cinesi, mediorientali. Sono le imprese che, in omaggio all'Unione europea, hanno voluto inserire, nelle rispettive ragioni sociali, la parola Euro. Emerge da un'indagine realizzata dall'Euro Info Centre, l'azienda speciale della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese. Un piccolo esercito di Euro Cantieri, Euro Trasporti, Euro Bar, Euro Trading, Euro Foto, o, molto semplicemente, Euro 2002, di dimensioni allo stato attuale ancora modeste, ma che appare avviato sulla strada di una crescita non indifferente. Tanto che, a Milano, le imprese targate Euro hanno già conquistato un primato di tutto rispetto battendo, per 201 a 169, le "colleghe" forti del più classico dei cognomi imprenditoriali meneghini: Brambilla. Un bel record, tuttavia (almeno per ora) limitato al capoluogo lombardo: se infatti si considera la provincia milanese nel suo complesso (Milano inclusa), la parte del leone torna a farla il "vecchio" Brambilla, con 784 imprese contro 393. Analogamente, in tutta la Lombardia, le aziende targate Brambilla sono 1.155, mentre quelle targate Euro ammontano a 782. E, comunque, non è la nostra la regione che, allo stato attuale, fa registrare il maggior numero di imprese contrassegnate dalla parola Euro: al primo posto della classifica c'è il Lazio, con 855 aziende, seguito dalla Campania (839) e quindi dalla Lombardia. Nelle ultime posizioni, la Basilicata (58), il Molise (40) e la Valle d'Aosta (16). Complessivamente, in tutta Italia, le imprese che hanno deciso di chiamarsi Euro sono 6.229. Ma, tornando a Milano, se da un lato il cognome Brambilla sembra defilarsi, almeno in tema di nomi di imprese, davanti all'avanzata della parola Euro (abbreviazione del nome Europa o dell'aggettivo europeo?), dall'altro quest'ultima non sembra, almeno per ora, avere molte probabilità di vittoria contro un'altra classica, anzi classicissima componente delle ragioni sociali meneghine: Milano, appunto. Nel capoluogo, le aziende contraddistinte dal nome stesso della città sono 1.177, e passano a 1.527 se si considera anche la provincia. Un'ultima annotazione. Delle 201 imprese milanesi targate Euro, 119 (quasi il 60%) hanno la ragione sociale espressa completamente in inglese. Un must per un'azienda davvero europea.

DA UNA RICERCA DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO CERCASI EXTRACOMUNITARIO. OFFRESI 150.000 POSTI DI LAVORO LA DOMANDA PIÙ ALTA IN LOMBARDIA: 33.294 NUOVE ASSUNZIONI PREVISTE. TRA LE MAGGIORI CITTÀ: MILANO, ROMA, TORINO, BOLOGNA
Milano, 13 marzo 2002 - Sempre più ricercati gli extracomunitari. Ne vorrebbero quasi 150.000 le imprese italiane, soprattutto piccole e medie. Soprattutto da Milano, che ne domanda 16.465, il 10% del totale nazionale. Per lavori meno qualificati, come la raccolta dei rifiuti, ma anche tra gli infermieri, muratori, installatori. Il terzo settore ha più bisogno degli industriali: ben il 65% delle richieste di lavoro extracomunitario arriva da qui. E tra le professioni con maggiore richiesta c'è il cuoco, il barista, ma anche il cameriere. Mentre banche e assicurazioni preferiscono ancora gli indigeni. Seguono Roma (9.032 nuove assunzioni), Torino (6.733) Vicenza (5.438), Brescia (4.193 nuove assunzioni), Bologna (4.631). I dati sono stati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano sulla base del rapporto "Learning by programming" sui fabbisogni professionali delle imprese italiane e la politica di programmazione dei flussi migratori, di Unioncamere - Fondazione Ismu presentato questa mattina in Camera di Commercio. "Il fenomeno dell'immigrazione va governato tenendo conto delle richieste delle imprese - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano e di Unioncamere, l'Unione nazionale delle Camere di Commercio -. E le imprese lombarde nel 2001 hanno previsto oltre 33.000 assunzioni di extracomunitari, di cui la metà solo a Milano. In questo modo Milano si conferma la piazza italiana che assorbe più lavoro di extracomunitari". "Come Camera di Commercio di Milano - ha detto Sangalli - abbiamo attivato attraverso le 66 Camere di Commercio italiane all'estero una rete che permette di avere nei Paesi d'origine i dati delle richieste delle imprese lombarde e della provincia di Milano. Così da poter assicurare un'immigrazione accompagnata da un lavoro sicuro e quindi da più facile integrazione".  Il quadro complessivo in Italia. Sono 398.982 i lavoratori extracomunitari in Italia, di cui il 33% nel nord ovest, il 27,3% al centro e il 26% al nord-est, il 13,6% nel Sud e nelle isole. Un flusso annuale in forte crescita, dai 125.000 immigati nel '91 ai 166.000 nel '97: il secondo Paese in Europa dopo la Germania con 285.000 ingressi nel '98 e dati molto più bassi nel Regno Unito (42.000, in Francia 16.000, in Spagna 23.000). Il 30% viene dall'Europa dell'est, il 24% dall'Africa del nord, il 20% dall'Asia orientale, il 14% dall'Africa centro-sud e il 5,5% dall'America del sud. Il fabbisogno di personale proveniente da paesi extracomunitari da parte delle imprese italiane nel 2001 è di 149.468 unità, pari al 21% delle assunzioni complessive. Un dato che arriva al 26,4% nel Nord-Est (49.655 assunzioni previste), mentre si ferma al 20,3% nel Centro (26.672 assunzioni), al 21,3% nel Nord Ovest (48.707), e al 14,8% nel Sud e Isole (24.434). Per quanto riguarda i comparti, l'industria concorre al fenomeno con oltre 75.123 assunzioni (pari al 21,7% delle nuove assunzioni previste nel settore), seguita dai servizi (74.345 assunzioni, pari al 20,3% del totale). Oltre il 53% dei lavoratori stranieri è destinato a imprese con meno di 50 dipendenti. Oltre il 45,3% delle imprese, infine, ritengono necessaria una formazione dei lavoratori extracomunitari. La Lombardia. Con 33.294 assunzioni di extracomunitari previste (14.837 nell'industria e 18.457 nei servizi), i dati confermano la Lombardia come prima regione italiana per ricorso a manodopera straniera (la richiesta di extracomunitari per le aziende lombare nel 2001 è pari al 22,3% del dato nazionale). In due anni tale domanda è cresciuta di ben il 22,3%, la terza maggiore crescita in Italia, subito dopo la Basilicata (+32,5%) e la Puglia (+25%). L'incidenza di questo tipo di avviamenti sul complesso delle nuove assunzioni è in linea con il valore medio nazionale (il 21,7%; 21,3% nell'industria e 22,1% nei servizi). Il 41,3% delle assunzioni è prevista in imprese con meno di 50 addetti (60,5% nel solo settore industriale). Tra gli assunti extracomunitari il 41,5% ha già una precedente esperienza lavorativa, mentre il 56% necessita di una formazione specifica per il nuovo lavoro, quelli senza esperienza sono il 58,5%. Infine, il 27,8% ha meno di 25 anni. Le province italiane: prima Milano. A Milano sono previste 16.465 assunzioni di lavoratori extracomunitari, il più alto valore assoluto per l'Italia (pari all'11% del totale degli extracomunitari assunti in Italia). Seguono Roma (9.032 nuove assunzioni), Torino (6.733) Vicenza (5.438) Bologna (4.631). La seconda città lombarda è Brescia (4.193 nuove assunzioni), seguita da Bergamo (3.165). Se però si considera il peso delle assunzioni di extracomunitari sul totale delle assunzioni previste, Milano, con una percentuale del 21,1%, è in linea con il dato nazionale e regionale. Ai primi posti si collocano invece le province di: Parma (37%), Vicenza (31,5%), Modena (31%), Treviso (28%) e Bologna (26%). Le province lombarde con la più alta propensione a ricorrere a manodopera "d'importazione" sono invece: Mantova (29%), Cremona (28%), Lecco e Pavia (25%). Milano: la domanda di extracomunitari nell'industria. Per quanto riguarda l'industria, a Milano, con 4.863 richieste di extracomunitari, si segnala il primato delle macchine elettriche ed elettroniche (1.095) e delle costruzioni (1.003) pari al 22% del totale delle nuove assunzioni previste per i due settori, seguito dall'industria dei metalli (592 avviamenti; pari al 16,5%), dal settore editoria (462 assunzioni; pari al 22%). Nell'estrazione dei minerali la quota di lavoratori extracomunitari richiesti sul totale raggiunge quasi il 40%. Milano: la domanda di extracomunitari nei servizi. Nel settore dei servizi, a Milano, con 11.602 richieste di assunzioni, il primato spetta al comparto alberghi, ristoranti e servizi turistici (3.100 nuove assunzioni, pari al 42% del totale delle nuove assunzioni nel comparto). Segue il comparto dei servizi operativi e altri servizi alle imprese (2.493 nuove assunzioni, pari al 39,4% del totale delle nuove assunzioni nel comparto), seguita dal comparto commerciale (1.329 assunzioni, pari addirittura al 46,9%) e quello dei trasporti e attività postali (1.190 assunzioni, pari al 28%). Molto basso il ricorso di questo tipo di manodopera da parte del credito e assicurazioni (solo 175 assunzioni, pari al 5,2% del totale). Milano: le figure professionali. Per quanto riguarda le singole figure professionali ricoperte dagli extracomunitari, prevalgono i lavori non qualificati: spiccano gli addetti ai servizi di pulizia e raccolta rifiuti (il 62,4% delle nuove assunzioni complessive è costituito infatti da cittadini stranieri) e il magazziniere (57%). Tra i tecnici prevalgono gli infermieri (38,1%); tra le professioni relative all'amministrazione e gestione troviamo il magazziniere (il 31,8%); tra le professioni relative alle vendite e ai servizi per la famiglie abbiamo i camerieri e operatori di mensa (45,4%), baristi e cuochi (35%); tra gli operai specializzati prevalgono gli addetti all'igiene e alla pulizia (48,5%), gli installatori (35%) ed i muratore (35%). Per quanto riguarda gli impianti industriali è il settore plastico pronto ad accogliere più immigrati (40%).

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