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2 APRILE 2002

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TELECOM ITALIA: PER IL 2002 CI SI ATTENDE UNA CRESCITA DEL RISULTATO OPERATIVO ALMENO IN LINEA CON QUELLA DEL 2001
Milano, 2 aprile 2002 - In riferimento alla comunicazione rilasciata il 26 marzo circa i risultati attesi per il 2002, Telecom Italia conferma che per il 2002 ci si attende una crescita del risultato operativo almeno in linea con quella del 2001. Tale indicazione è una conferma di quanto comunicato al mercato lo scorso 14 febbraio, cioè una crescita composta media annua del margine operativo lordo del 5-5,5% per il periodo 2001-2004. 

TISCALI APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO 2001: HA CHIUSO IL 2001 CON RICAVI PARI A 635,7 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 267% RISPETTO AI 173,1 MILIONI DI EURO REGISTRATI NELL'ESERCIZIO 2000
Cagliari, 2 aprile 2002. Il Consiglio di Amministrazione di Tiscali, la prima Internet Company Europea, ha approvato il 28 marzo il progetto di bilancio relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2001. Il 2001 è stato un anno di fondamentale importanza per Tiscali poiché ha coinciso con la totale riorganizzazione e integrazione di tutte le società acquisite e con l'affermazione della società quale leader europeo nell'offerta di servizi Internet. Tale processo ha consentito al Gruppo di consolidare la propria base clienti, di ampliare sensibilmente la propria quota di mercato e di generare importanti sinergie ed economie di scala grazie a una gestione centralizzata di tutte le attività e alla condivisione di un'unica primaria infrastruttura di rete. Il bilancio al 31/12/01 conferma i dati sia sul fronte dei ricavi che del risultato operativo lordo (Ebitda) comunicati in sede di approvazione dei risultati relativi al quarto trimestre 2001. Il gruppo Tiscali nel 2001 ha registrato una performance industriale di particolare rilievo raggiungendo: 1. la leadership nel mercato Internet europeo con una quota di mercato pari al 16%, con una posizione di mercato importante in tutti i principali paesi; 2. una base di 7,3 milioni di utenti attivi; 3. 10,4 miliardi di minuti di traffico Internet nel quarto trimestre 2001; 4. 14,7 milioni di unique visitors al portale che confermano Tiscali come la principale web property europea. Il Gruppo Tiscali ha chiuso il 2001 con ricavi pari a 635,7 milioni di Euro, in crescita del 267% rispetto ai 173,1 milioni di Euro registrati nell'esercizio 2000: tale crescita è riconducibile all'aumento della base utenti e dei volumi di traffico, dovuta sia alla crescita organica sia all'allargamento del perimetro di consolidamento. I costi operativi, passati da 216,2 milioni di Euro nel 2000 a 806,1 milioni di Euro nel 2001, mostrano una crescita del 273% attribuibile alla accresciuta dimensione internazionale del Gruppo. Tale variazione giustifica l'aumento della perdita a livello di Ebitda, che nel 2001 è stato pari a -170,4 milioni di Euro, contro un dato analogo relativo al 2000 pari a - 43,1 milioni di Euro. Tale risultato è principalmente dovuto alle perdite delle società ac quisite nel corso del 2001. Infatti a livello proforma l'Ebitda, che nel 2001 è negativo per - 227 milioni di Euro, presenta una riduzione del 66% rispetto al risultato del 2000 (- 670 milioni di Euro), evidenziando gli effetti dell'azione di ristrutturazione e razionalizzazione delle attività da parte del management di Tiscali. Questo risultato si evidenzia in maniera particolare dall'analisi dell'Ebitda trimestrale, che è stato pari a -7 milioni di euro nel 4° trimestre 2001, in diminuzione del 97% rispetto al 4° trimestre 2000. Tale processo ha permesso di registrare importanti economie di scala proprio a livello di costi operativi e, più in particolare, dei costi di interconnessione e acquisto traffico, del personale e dei costi generali. Il totale ammortamenti è stato pari a 481,5 milioni di Euro, in aumento del 369% rispetto al dato analogo del 2000. In tale voce rientra l'ammortamento della differenza di consolidamento pari a 358 milioni di Euro. Il risultato operativo (Ebit) prima dell'ammortamento del goodwill risulta negativo per 307,6 milioni di Euro. Il processo di ristrutturazione ha generato oneri straordinari per 202 milioni di Euro, principalmente dovuti alle riduzioni di personale, alla chiusura di contratti eccessivamente onerosi e alla ridefinizione di vari contratti di fornitura. Conformemente alla prassi internazionale, il CdA ha deciso di adeguare il valore delle partecipazioni acquisite tramite emissione di nuove azioni al valore attuale del titolo Tiscali. Tale operazione ha implicato una svalutazione delle partecipazioni pari a 815 milioni di Euro; ciò influenza il risultato netto della società per il solo esercizio 2001, non comporta inoltre alcun flusso monetario negativo e consentirà in futuro una migliore rappresentazione dei risultati di bilancio della società. Pertanto la gestione straordinaria provoca un ampliamento della perdita netta consolidata che ammonta a 1,664 milioni di Euro, contro un analogo dato relativo al 2000 pari a -181,4 milioni di Euro. Il patrimonio netto al 31/12/01 è pari a 1,150 milioni di Euro, contro un dato analogo relativo al 2000 pari a 2,224 milioni di Euro. Il Bilancio verrà sottoposto all'approvazione dell'assemblea dei soci che si terrà a Cagliari il 29 aprile 2002 alle ore 11.00 in prima convocazione e il 30 aprile, alla stessa ora, in seconda convocazione.

ITALMOBILIARE RISULTATI 2001: UTILE TOTALE DI 353,3 MILIONI DI EURO
Milano, 2 aprile 2002 - Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare Spa ha preso in esame ed approvato la relazione e il bilancio della società e del consolidato relativi all'anno 2001. Il Gruppo Italmobiliare ha realizzato ricavi per 4.206,7 milioni di euro (+6,2%) con un margine operativo lordo di 1.048,7 milioni di euro (+10,7%) e un risultato operativo di 653 milioni di euro in aumento del 24% (escludendo gli effetti dei maggiori ammortamenti effettuati da Italcementi Spa nel 2000, derivanti dalla rivalutazione volontaria di beni patrimoniali, l'incremento del risultato operativo sarebbe stato del 15,9%). L'esercizio si è chiuso con un utile totale di 353,3 milioni di euro, un risultato positivo, seppur inferiore, rispetto al 2000 (368,9 milioni di euro) quando furono contabilizzate plusvalenze significativamente superiori. L'esercizio 2001, inoltre, è stato influenzato anche da svalutazioni di partecipazioni in società quotate e da oneri straordinari di ristrutturazione di attività industriali. L'utile netto di competenza è stato di 143,1 milioni di euro rispetto ai 186,6 milioni di euro dell'anno precedente. Ai positivi risultati registrati ha contribuito, in particolare, il buon andamento del gruppo Italcementi che ha realizzato - come già comunicato lo scorso 13 marzo - un utile netto di gruppo pari a 201,3 milioni di euro, in crescita del 23,8% (escludendo gli effetti dei maggiori ammortamenti effettuati da Italcementi Spa nel 2000, derivanti dalla rivalutazione volontaria di beni patrimoniali, l'incremento del risultato operativo sarebbe stato del 9,4%). La Capogruppo Italmobiliare Spa ha ottenuto, nel 2001, un risultato netto di 66,8 milioni di euro che si raffronta con un utile di 75 milioni di euro del 2000. Al 31 dicembre 2001 le plusvalenze inespresse delle sole partecipazioni quotate di Italmobiliare Spa, calcolate in base alla media delle quotazioni rilevate nei sei mesi precedenti, ammontavano a 874,9 milioni di euro. Dividendo - Il Consiglio di amministrazione proporrà all'Assemblea degli azionisti, convocata in sede ordinaria e straordinaria per il 2 e 3 maggio prossimi, rispettivamente in prima e seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo invariato di 1,018 euro alle azioni di risparmio e di 0,94 euro alle azioni ordinarie, entrambe con pieno credito di imposta. Qualora la proposta di distribuzione dell'utile sia approvata dall'Assemblea, il dividendo sarà posto in pagamento dal prossimo 23 maggio. Il Gruppo - A livello consolidato Italmobiliare, ha realizzato ricavi per 4.206,7 milioni di euro (3.962,2 milioni di euro) con un margine operativo lordo di 1.048,7 milioni di euro (947,4 milioni di euro) e un risultato operativo di 653 milioni di euro (526,7 milioni di euro). Il cash flow realizzato dal Gruppo lo scorso anno è stato di 749 milioni di euro rispetto ai 789,6 milioni di euro dell'esercizio 2000. Il patrimonio netto totale a fine 2001 ammontava a 3.714 milioni di euro (3.500,3 milioni di euro) mentre il patrimonio netto parte di Gruppo era pari a 1.542,7 milioni di euro (1.432,9 milioni di euro a fine 2000). L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio ammontava a 1.701,9 milioni di euro (1.535,3 milioni di euro) e il gearing del Gruppo (rapporto tra posizione finanziaria netta, compresi i Tsdi, e patrimonio netto) era pari al 48,5% (47,3% al 31 dicembre 2000). Andamento dei principali settori di attività - Il gruppo Italcementi ha realizzato un fatturato di 4.062,7 milioni di euro (+6,6%), un margine operativo lordo di 1.028,8 milioni di euro (+10,2%) e un risultato operativo di 654,4 milioni di euro +22,7% (escludendo l'effetto dell'incremento degli ammortamenti nel 2000, derivanti dalla rivalutazione volontaria dei cespiti di Italcementi Spa, la crescita del risultato operativo sarebbe stata del 14,8%). L'utile netto del gruppo Italcementi è stato pari a 201,3 milioni di euro, in crescita del 23,8% (escludendo gli effetti dei maggiori ammortamenti effettuati da Italcementi Spa nel 2000, derivanti dalla rivalutazione volontaria di beni patrimoniali, l'incremento del risultato operativo sarebbe stato del 9,4%). Per quanto riguarda Sirap Gema, il gruppo ha registrato una perdita netta consolidata di 4,2 milioni di euro (+2,7 milioni di euro nel 2000) per effetto degli oneri di ristrutturazione del settore dei materiali per l'isolamento termico, solo parzialmente controbilanciati dai buoni risultati del settore packaging. Il gruppo SAB ha realizzato un utile di 9,6 milioni di euro (4,3 milioni di euro nel 2000) con un miglioramento dovuto ai proventi straordinari realizzati nel periodo. Italmobiliare Spa e le controllate finanziarie hanno dato un contributo positivo, anche se inferiore a quello dell'anno 2000 che, come già accennato, aveva beneficiato circostanze particolarmente favorevoli. Nell'esercizio in esame è stata realizzata una plusvalenza dalla cessione della partecipazione in Montedison di 89,5 milioni di euro (a livello consolidato) cui tuttavia si sono contrapposte, per effetto dell'andamento negativo dei mercati finanziari, cospicue svalutazioni di partecipazioni quotate (principalmente Intesabci per 19,5 milioni di euro e Hdp per 8,5 milioni di euro). Evoluzione della gestione del Gruppo - I risultati delle principali aziende industriali del Gruppo, salvo eventi non prevedibili, dovrebbero delinearsi complessivamente almeno in linea con quelli dell'esercizio 2001, mentre l'andamento dei mercati finanziari, ancora incerto, influenzerà in modo importante i risultati della Capogruppo Italmobiliare e delle società finanziarie interamente controllate. Considerando anche che l'esercizio 2001 è stato caratterizzato da considerevoli plusvalenze, il risultato consolidato dell'esercizio in corso dovrebbe essere inferiore a quello dell'esercizio precedente. La Capogruppo - Italmobiliare Spa ha realizzato, nel 2001, proventi e oneri finanziari pari a 122,8 milioni di euro (123,5 milioni di euro nel 2000); l'utile delle attività ordinarie è ammontato a 104,4 milioni di euro (110,8 milioni di euro) mentre il risultato ante imposte è stato di 104,3 milioni di euro (109,2 milioni di euro). Il patrimonio netto di 927,1 milioni di euro (897,6 milioni di euro a fine 2000) copre il 71,3% delle partecipazioni immobilizzate. La posizione finanziaria netta di Italmobiliare, unitamente alle società finanziarie controllate al 100%, era positiva a fine esercizio per 148,1 milioni di euro rispetto ai 102,3 milioni di euro di fine 2000. Evoluzione della gestione della Capogruppo - Il risultato dell'esercizio in corso di Italmobiliare Spa, qualora non venissero realizzate significative plusvalenze, dovrebbe essere inferiore a quello del 2001, esercizio fortemente influenzato dalle plusvalenze generate dalla cessione della partecipazione Montedison. 

ASSICURAZIONI GENERALI:ACQUISITE LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO ZURICH NELL'EUROPA CENTRO ORIENTALE L'ACCORDO RIGUARDA POLONIA, REPUBBLICA CECA, UNGHERIA E SLOVACCHIA IN POLONIA RADDOPPIERÀ LA RACCOLTA PREMI
Milano, 2 aprile 2002. Le Assicurazioni Generali, attraverso la controllata Generali Holding Vienna, hanno siglato un accordo con Zurich Group per l'acquisizione di tutte le attività possedute dal gruppo elvetico in Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia. L'operazione, soggetta all'autorizzazione delle autorità competenti nei rispettivi Paesi, dovrebbe concludersi entro la prima metà del 2002. L'accordo, che conferma la strategia di espansione del Gruppo Generali nel mercato dell'Europa centro orientale, prevede che Generali Holding Vienna assuma il controllo totalitario di cinque compagnie assicurative e di un fondo pensione. In particolare, in Polonia saranno rilevate la compagnia assicurativa Zurich na T.U Zycie operativa nel ramo vita, la Zurich T.U.S.A attiva nel settore danni ed il Fondo pensione Zurich. Ciò consentirà al Gruppo Generali di incrementare di più del doppio il volume dei premi attualmente raccolto nel Paese, posizionandosi nel settore vita al sesto posto, e di aumentare la capacità distributiva grazie a una rete di 800 agenti. Con il fondo pensione - quinto sul mercato polacco - le Generali entreranno invece in un settore che mostra forti prospettive di crescita. L'acquisizione delle tre compagnie nella Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia, tutte operanti nel settore danni, permetterà alle Generali di rafforzare la propria posizione in tali Paesi. In particolare, nella Repubblica Ceca si registrerà un incremento del volume dei premi di oltre il 30%. Con tale operazione, le Generali aumenteranno complessivamente la raccolta premi in questi Paesi di 83,4 milioni di euro (+20%) e gli attivi gestiti di 270 milioni di euro. Nel 2001, la raccolta registrata nei mercati dell'Europa centro orientale, che comprendono anche Romania e Slovenia, si è attestata a 420 milioni di euro con una crescita del 26,8%. 

ALITALIA: PROPOSTE DI OPERAZIONI SUL CAPITALE SOCIALE DELLA COMPAGNIA O SVILUPPO DELL'ALLEANZA ALITALIA - AIR FRANCE IL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2001 EVIDENZIA UN RISULTATO NETTO NEGATIVO DI € 907 MILIONI.
Roma, 2 aprile 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.A., riunitosi il 28 marzo scorso e in prosecuzione il 29 marzo presso la sede della Società, ha, tra l'altro, deliberato in ordine: 1. al progetto di bilancio al 31 dicembre 2001 della Compagnia, quello consolidato di Gruppo e la relazione di gestione; 2. alle proposte di operazioni sul capitale sociale della Compagnia; 3. allo sviluppo dell'Alleanza Alitalia - Air France; 4. alle proposte di fusione per incorporazione delle controllate Alitalia Team S.p.A. e Racom Teledata S.p.A.; 5. alla cessione della controllata Sigma S.p.A.; 6. alla convocazione dell'Assemblea Straordinaria ed Ordinaria 1. Il progetto di bilancio al 31 dicembre 2001 della Compagnia, quello consolidato di Gruppo e la relazione di gestione. Il conto economico consolidato al 31 dicembre 2001 evidenzia un risultato netto negativo di € 907 milioni. Detto risultato è costituito per circa il 60% da partite straordinarie prevalentemente connesse al processo di ristrutturazione, in coerenza con le linee del Piano Biennale 2002-2003. L'andamento dell'esercizio è risultato contrassegnato dai tragici accadimenti dell'11 settembre che hanno segnato la traumatica interruzione di una fase in cui si stava delineando, come già commentato nella Relazione Semestrale, una contenuta ripresa con la prospettiva di conseguire risultati operativi meno gravosi di quelli del 2000. Ciò, pur in un contesto di settore difficile in cui i principali concorrenti registravano un consistente degrado dei risultati economici per il non favorevole ciclo economico ed il permanere del prezzo del carburante su livelli elevati. Il trend di miglioramento rilevato nella Semestrale è stato vanificato dall'andamento del periodo successivo all'11 settembre. Nella situazione sopra delineata, il Valore della Produzione del Gruppo è ammontato a € 5.339 milioni (in flessione del 2,3% rispetto al 2000). Il Margine Operativo Lordo, pari a € 7 milioni, ha presentato un miglioramento di € 21 milioni rispetto all'anno precedente. Il Risultato prima delle componenti straordinarie e delle imposte è stato negativo per € 326 milioni con un peggioramento di € 83 milioni rispetto al 2000. Le partite straordinarie, alla cui significativa incidenza sul risultato netto si è già fatto cenno, registrano un saldo negativo di € 537 milioni, sostanzialmente rappresentativo degli oneri straordinari derivanti dalle azioni di ristrutturazione definite nel Piano 2002-2003 e delle altre obbligazioni e svalutazioni rilevate relativamente alla flotta di lungo raggio. Per quanto concerne la struttura patrimoniale, il capitale proprio si riduce da € 1.496 milioni a € 846 essenzialmente a seguito della perdita di periodo parzialmente bilanciata dal versamento in conto futuro aumento di capitale da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze pari a € 258 milioni. Relativamente all'indebitamento di medio - lungo termine, si registra un incremento netto di circa € 144 milioni (da € 787 milioni a € 931 milioni) da riferirsi all'accensione di nuovi finanziamenti parzialmente compensata dai rimborsi effettuati nel periodo. La posizione debitoria netta a breve è aumentata di € 96 milioni (€ 88 milioni per un maggiore indebitamento a breve e € 8 milioni per la riduzione delle disponibilità liquide e crediti finanziari). L'indebitamento netto di fine anno, pertanto è risultato pari a € 998 milioni contro i € 758 milioni dell'esercizio 2000. Con riferimento all'evoluzione registrata dalla gestione nell'ambito dell'esercizio, secondo quanto sopra accennato, nella prima parte dell'anno, si stavano attenuando gli effetti dei fattori negativi che avevano colpito più specificatamente la Compagnia nell'ultimo triennio. In effetti, Alitalia, dopo aver definito nel mese di luglio un quadro stabile di alleanze con Air France ed il conseguente ingresso in Sky Team, proprio nel mese di settembre, si apprestava a varare il Piano Industriale 2002 - 2006, finalizzato a guidare il recupero della redditività secondo linee di approfondita riconsiderazione del proprio assetto commerciale e produttivo in cui si mostrava la concreta prospettiva di riacquisizione di condizioni di redditività nel breve-medio termine in un quadro di sviluppo finanziariamente compatibile. Le conseguenze dell'11 settembre si sono manifestate immediatamente in tutta la loro gravità sia sotto il profilo economico che finanziario, quest'ultimo acuito dal deterioramento del merito di credito degli operatori del settore del trasporto aereo sul sistema bancario. In sostanza il Gruppo si è trovato improvvisamente a dover fronteggiare una caduta del fatturato dell'ordine del 25%, con l'imprescindibile necessità, peraltro comune a tutti i vettori, di dover varare immediatamente misure di emergenza atte a contenere l'impatto della violenta crisi ed a delineare un percorso sostenibile per il periodo, prevedibilmente di non breve durata, di riassorbimento del drammatico calo di domanda del trasporto aereo. Pertanto, nello stesso mese di settembre è stato predisposto un "Contingency Plan", con interventi di carattere economico e finanziario relativi ai successivi sei mesi che hanno riguardato il network, la flotta, il costo del lavoro e gli altri costi di struttura, nell'ottica di ridurre tali costi in misura, per quanto possibile, correlata alla perdita di fatturato. Successivamente, sono state svolte ulteriori valutazioni, assumendo uno scenario - ritarato alla luce degli andamenti nel frattempo rilevati sui mercati - con cali della domanda di trasporto aereo sui mercati di riferimento di Alitalia dell'ordine del 17% medio nel 2002 e del 4% medio nel 2003, rispetto ai valori del 2001 ante crisi dell'11 settembre, frutto anche dell'aspettativa di vedere completamente riassorbito lo shock solo a fine 2003. Con questi assunti, nelle circostanze determinatesi, è apparso doveroso formulare un nuovo Piano Biennale 2002-2003 che attivasse ogni possibile ulteriore linea di azione compatibile, ad un tempo: col più duro scenario ipotizzato in termini di ampiezza e durata della crisi; col sostanziale mantenimento del posizionamento strategico e delle potenzialità dell'Azienda; con l'obiettivo di perseguire comunque nell'arco del biennio condizioni di riequilibrio economico in un quadro finanziariamente sostenibile. Ciò, anche attraverso profonde azioni di ristrutturazione (radiazione anticipata di alcune tipologie di flotta, esodi incentivati, gestione di rilevanti esuberi) che hanno portato all'esigenza di appostare nel bilancio dell'esercizio 2001 appositi fondi per far fronte ai relativi oneri da sostenere. Peraltro il Piano Biennale, nel confermare sotto il profilo strategico il ruolo di vettore globale dell'Alitalia, evidenziava, sotto il profilo economico, una situazione ancora critica dell'attività di lungo raggio, resa ancor più evidente dall'accertata impraticabilità del pacchetto di misure di sostegno governativo che, destinato al supporto del settore traumaticamente colpito dagli eventi dell'11 settembre e delle loro conseguenze, avrebbe permesso anche al Gruppo di fronteggiare la delicatissima fase di uscita dalla crisi e di riposizionarsi - al prevedibile termine della stessa - nel solco delle azioni previste nel Piano Industriale 2002-2006. L'esame della situazione eseguita nell'ambito delle valutazioni di fine esercizio - ed in particolare le analisi riguardanti la redditività prospettica del settore lungo raggio - ha evidenziato l'emergere di un "valore d'uso" della flotta B-767 impiegata in detto settore, inferiore al valore contabile della stessa al 31 dicembre 2001, nonché l'evidenziarsi di una rilevante onerosità dei contratti di locazione in essere per la stessa tipologia di flotta, con la conseguente necessità di appostare, nel bilancio 2001, ulteriori fondi, in aggiunta a quelli correlati alla già citata ristrutturazione, derivanti dall'accantonamento delle obbligazioni inerenti i contratti di locazione in essere per la flotta B-767 unitamente alla svalutazione della flotta di proprietà della stessa tipologia. Il quadro precedentemente delineato si è riflesso pesantemente sui risultati del Gruppo determinando già a livello di risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte una perdita più elevata di quella consuntivata nell'esercizio 2000. Va comunque osservato che la maggiore perdita a tale livello è stata determinata dall'andamento del IV trimestre che peraltro presenta un peggioramento contenuto, date le circostanze, del margine operativo lordo (€.Mil. 17), mentre ha risentito in maniera più marcata del minore apporto di poste non ricorrenti - che nel 2000 includevano plusvalenze da alienazione flotta (€.Mil. 20) - e del peggioramento delle partite finanziarie (€. Mil. 28) soprattutto per un minor apporto degli utili sui cambi. Nel complesso i suddetti elementi hanno prodotto, nel trimestre in questione, una perdita prima dei componenti straordinari e delle imposte di €.Mil. 178 (€.Mil. 96 nel 2000). Agli esiti espressi dal risultato prima delle componenti straordinarie e delle imposte, si è poi aggiunto l'effetto degli oneri straordinari complessivamente pari a €.Mil. 537, in larga misura riferiti agli stanziamenti ed alle svalutazioni effettuate a fronte delle azioni di ristrutturazione previste nel Piano Biennale e delle altre obbligazioni rilevate alla flotta di lungo raggio, cui si è fatto cenno in precedenza. I suddetti oneri straordinari (€.Mil. 537) sono inoltre inclusivi di ulteriori poste per €.Mil.80 principalmente rappresentanti l'azzeramento di quote residue di oneri pluriennali ed imposte anticipate per €.Mil.28, essendo venuti meno nella prospettiva del nuovo Piano, i presupposti che ne avevano consentito la costituzione, nonché gli stanziamenti prudenziali di €.Mil.37 effettuati a fronte della sanzione comminata all'Alitalia dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) e di un altro procedimento aperto dalla stessa Autorità. Una parte degli oneri straordinari di cui sopra, approssimativamente €.Mil. 280, sono la principale causa dello scostamento del risultato netto consuntivo 2001 rispetto a quanto previsto dalla società per tale esercizio in novembre. Relativamente alla prevedibile evoluzione della gestione il bilancio evidenzia che il percorso delineato nel Piano 2002-2003 è finalizzato al superamento dell'attuale fase di emergenza e al perseguimento nel biennio dell'obiettivo del risanamento economico. Più in particolare per l'esercizio 2002, il percorso tracciato prevede di conseguire una drastica riduzione delle perdite sia pure con un significativo concorso di componenti straordinarie positive derivanti in larga parte dalle dismissioni di partecipate considerate non strategiche e dalla cessione dell'immobile sede della società. Detto obiettivo trova fondamento nell'azione concertata e convergente del Governo, delle O.O.S.S. ed associazioni professionali e della direzione aziendale tendente da un lato a salvaguardare - pur in un contesto di razionalizzazione e focalizzazione sui mercati più promettenti - un posizionamento strategico di Alitalia, che non determini in alcun modo un ridimensionamento della Compagnia, e, dall'altro, ad assicurare l'attuazione delle misure di risanamento previste nel Piano tra le quali rientrano la definizione del contributo del fattore lavoro, le misure di sostegno all'occupazione e gli altri strumenti economici e finanziari cui è impegnato l'Azionista di maggioranza. Tali aspetti sono stati ribaditi nell'Intesa firmata il 23 gennaio 2002 tra tutte le parti interessate, cui avrebbe dovuto seguire entro il successivo 15 febbraio l'accordo applicativo tra le O.O.S.S. ed associazioni professionali e l'azienda circa le modalità per realizzare le previste riduzioni del costo del lavoro. Rispetto alla tempistica ed alle modalità previste nel Piano e successivamente nell'Intesa, si sono determinate delle variazioni che tuttavia non appaiono tali da compromettere in modo sostanziale gli obiettivi di risanamento delineati. Sul fronte gestionale, l'Azienda è comunque fortemente impegnata nella ricerca di opportunità aggiuntive sotto il profilo commerciale - ed in tal senso appare incoraggiante l'andamento della domanda che si è collocato nel periodo gennaio-marzo ad un livello leggermente migliore rispetto all'ipotesi di Piano - e sotto il profilo dei costi operativi - per i quali il "rischio carburante" è comunque coperto per il 60% circa del fabbisogno. Anche gli elementi della gestione straordinaria stanno maturando secondo i tempi programmati ed, allo stato attuale, sono prevedibili apporti almeno in linea con quelli inclusi nel Piano. Ne consegue che l'obiettivo delineato nel Piano appare ancora, nel suo complesso perseguibile a condizione che lo scenario di settore e macroeconomico non vengano a subire ulteriori forti turbamenti. Nel corso dell'anno il Gruppo ha effettuato investimenti netti soprattutto riferiti alla flotta, per €.Mil. 586 (contro i €.Mil. 466 circa dell'anno precedente). Al 31 dicembre la flotta operativa complessiva di Gruppo risulta composta di 169 aeromobili di cui circa il 68% di proprietà. Alitalia Linee Aeree Italiane S.p.A. - Per quanto attiene alla capogruppo, l'esercizio 2001 evidenzia una perdita di € 905 milioni (contro € 248 milioni dell'analogo periodo del 2000), riflettendo sostanzialmente gli eventi già descritti per il Gruppo. Si segnala che nel bilancio 2001, è stato variato il criterio di valutazione delle partecipazioni in società controllate e collegate, adottando il metodo del patrimonio netto in sostituzione del costo d'acquisto, in conformità ai criteri indicati dall'art. 2426 nr. 4 del C.C. Ciò ha determinato l'appostazione delle plusvalenze derivanti dall'applicazione del nuovo criterio (€/mln 98) in una riserva non distribuibile del patrimonio netto al 31 dicembre 2001. Tra i fatti di maggior rilievo avvenuto nel corso dell'esercizio si segnalano: - In data 9 luglio 2001, Alitalia ha firmato due distinti Memoranda d'intesa con Air France e Delta Air Lines. Alle intese preliminari hanno fatto seguito i relativi accordi contrattuali, firmati in data 27 luglio 2001, e, in data 1 novembre 2001, a seguito della certificazione del raggiungimento di tutti i requisiti richiesti, l'ingresso a pieno titolo nell'Alleanza Globale SkyTeam di cui fanno parte Aeromexico, Air France, CSA Czech Airlines, Delta Air Lines e Korean Air. - In data 28 settembre il Consiglio di Amministraizone ha approvato il Contingency Plan, predisposto per fronteggiare con provvedimenti d'urgenza, la crisi determinatasi nel settore del trasporto aereo in conseguenza dei tragici eventi dell'11 settembre. Le misure immediatamente adottate hanno riguardato interventi sul network e sulla flotta del trasporto passeggeri e del trasporto merci. - In data 22 Novembre 2001 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano Biennale 2002-2003, riprevisione del primo biennio del Piano Industriale 2002-2006 formulato precedentemente agli eventi dell'11 settembre. - In data 11 dicembre 2001, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha provveduto al versamento in conto futuro aumento di capitale dell'importo di € 258 milioni corrispondente alla seconda tranche di aumento di capitale autorizzato con decisione della Commissione Europea del 15 luglio 1997 e del 18 luglio 2001. Tra i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio occorre segnalare che: - in data 23 gennaio 2002, le compagnie aeree Alitalia, Air France, Delta Air Lines e CSA Czech Airlines appartenenti all'alleanza SkyTeam hanno ricevuto dal Dipartimento dei Trasporti americano l'approvazione finale riguardo l'immunità antitrust che permette ai quattro vettori di perseguire un'alleanza globale. I quattro vettori saranno in grado di coordinare rotte, orari ed espandere le operazioni di marketing e vendite, creare sinergie per viaggiatori frequenti. Attualmente i quattro vettori operano con un gran numero di voli in codesharing. Con l'immunità antitrust, già conferita dalle autorità americane ad altre due alleanze, permetterà ai quattro vettori di creare un mercato più competitivo ed offrire una scelta più ampia ai propri clienti. - Sempre in data 23 gennaio 2002, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato firmato un Verbale d'Intesa che definisce importanti aspetti relativi all'attuazione del Piano Biennale sotto i profili industriale, finanziario, economico e sindacale. - In data 22 marzo 2002 il TAR del Lazio ha accolto parzialmente il ricorso dell'Alitalia, "... annullando la delibera impugnata limitatamente alla determinazione della sanzione pecunaria ..." comminata alla Compagnia dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato relativamente all'applicazione di schemi di incentivazione alle agenzie di viaggio. Si ricorda che la sanzione, notificata l'11 luglio 2001 era di importo pari a circa €/mln 27. 2. Proposte di operazioni sul capitale sociale della Compagnia Come già illustrato precedentemente per far fronte alla situazione di crisi del Gruppo, nel Piano Biennale 2002-2003 sono state sviluppate linee di azione per consentire ad Alitalia di recuperare in breve tempo condizioni di equilibrio economico e finanziario, salvaguardando il proprio posizionamento competitivo sui mercati a maggiore profittabilità e le possibilità di sviluppo nel medio e lungo termine, nonché il valore per gli azionisti. In sintesi, il Piano Biennale 2002-2003 prevede: la focalizzazione sul core business, con l'adozione di un modello industriale incentrato sul trasporto aereo passeggeri e merci; la dismissione aree di attività non strategiche ed esterne al core business, finalizzate alla generazione di cassa a sostegno del core business e del relativo piano di investimenti; il ridisegno del sistema di offerta e della rete di trasporto, così sintetizzabile: a) focalizzazione dell'offerta e miglioramento della qualità sui mercati di riferimento di Alitalia caratterizzati da una forte domanda non in connessione, ed in particolare lo sviluppo di prodotti di qualità sui flussi domestici e comunitari, razionalizzazione e sviluppo selettivo delle destinazioni, soprattutto intercontinentali, da/per Malpensa e Fiumicino su cui Alitalia gode di un vantaggio competitivo, b) copertura dei flussi di traffico internazionali e intercontinentali, in connessione "naturale" via hub italiani, massimizzando la complementarietà di Malpensa e Fiumicino; il miglioramento delle politiche di marketing e commerciali, finalizzate a sostenere il nuovo disegno del sistema di offerta, a migliorare la relazione con la clientela e ad aumentare l'efficacia del sistema di vendite e di distribuzione; un programma di riduzione dei costi, finalizzati a migliorare l'efficienza e la produttività delle risorse tecniche e umane e a modificare gli assetti operativi e produttivi della Società, garantendo la coerenza complessiva con il nuovo assetto di rete e accelerando il percorso di recupero di redditività; la massimizzazione della leva delle alleanze strategiche, attraverso l'ingresso nell'Alleanza globale SkyTeam e la costituzione di alleanze bilaterali con Air France e Delta Air Lines, che consentono alla Società di uscire da un contesto di "isolamento strategico" e di rafforzare il posizionamento di mercato, amplificando e integrando gli effetti e i benefici del nuovo assetto di rete e di prodotto; l'adeguamento ed il rinnovamento della flotta, perseguito secondo principi di standardizzazione e di riduzione del numero di famiglie di aeromobili e della capacità unitaria, elementi fondamentali per sostenere il nuovo sistema di offerta e per migliorare l'efficienza dei fattori della produzione. Il programma prevede sia la sostituzione degli aeromobili obsoleti esistenti sia l'inserimento in flotta di nuovi aeromobili strategicamente rilevanti per l'implementazione del nuovo sistema di offerta, in un quadro di compatibilità finanziaria di Alitalia. Al riguardo, si segnala che il Piano Biennale 2002-2003 si basa su un volume di investimenti di Euro 1,9 miliardi circa, essenzialmente costituiti dal descritto programma di adeguamento e rinnovamento della flotta, che verrà ulteriormente sviluppato nel successivo triennio 2004-2006. L'operazione di ricapitalizzazione, definita con l'aiuto della banca Lazard, illustrata di seguito, intende assicurare ad Alitalia: l'acquisizione di adeguate risorse a supporto del Piano Biennale 2002-2003, ed in particolare del programma di investimenti ivi contenuto; una struttura finanziaria che porti Alitalia ad allinearsi gradualmente con le compagnie di bandiera oggi ritenute più solide e non a rischio, e quindi più apprezzate dagli investitori; un merito di credito tale da poter garantire un futuro accesso al mercato del debito a condizioni favorevoli; una flessibilità finanziaria adeguata per far fronte a eventuali peggioramenti dello scenario del settore del trasporto aereo legati a potenziali shock esterni. Alla luce delle finalità sopra descritte e del riscontro di mercato ottenuto da primarie istituzioni finanziarie italiane ed estere è stata identificata la necessità di una operazione sul mercato dei capitali per un importo di circa 1,4 miliardi di Euro previo il completamento della operazione di ricapitalizzazione del 1997 (circa €.Mil. 370 milioni). Il Consiglio ha deliberato di sottoporre all'Assemblea: la riduzione del capitale sociale da nominali €.Mil. 805 a nominali €.Mil. 573 (con riduzione del valore nominale delle azioni da € 0,52 a € 0,37) per la copertura delle residue perdite risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2001 (non coperte dall'utilizzo delle riserve disponibili) e per l'arrotondamento del valore nominale delle azioni al centesimo di Euro; il contestuale aumento di capitale da nominali €.Mil. 573 milioni a nominali €.Mil. 716 riservata al Ministero dell'economia e delle finanze al prezzo di Euro 0,96 per azione comprensivo di sovrapprezzo, per un complessivo apporto di €.Mil. 370 (di cui €.Mil. 258 anticipatamente erogati a dicembre 2001); la delega al Consiglio di Amministrazione di aumentare il capitale sociale a pagamento fino a un massimo di €.Mil. 1.432, offerto in opzione ai soci; detto aumento sarà, per la metà, a servizio della sottoscrizione di azioni ordinarie di nuova emissione e, per l'altra metà, a servizio della conversione di obbligazioni convertibili in azioni, nel rapporto di un'azione per ogni obbligazione convertita. Le azioni e le obbligazioni saranno emesse ad un prezzo di € 0,37 ciascuna. Il prestito obbligazionario convertibile è previsto che abbia una durata compresa tra 5 e 7 anni ed un rendimento annuo a scadenza compreso tra il 1,5% ed il 3,5%. Su tale operazione, il Ministero dell'economia e delle finanze ha già manifestato la sua intenzione di partecipare per la sua quota. Inoltre, 3 primarie istituzioni finanziarie italiane ed estere hanno formalmente dichiarato la propria disponibilità a garantire, per la quota non sottoscritta dal Ministero dell'economia e delle finanze, il buon esito dell'operazione tramite la costituzione di un consorzio di garanzia; ulteriore delega al Consiglio di Amministrazione di aumentare, poi, il capitale sociale, entro il 31 dicembre 2002, a pagamento per un ammontare massimo di Euro 67 milioni ad un prezzo pari al nominale (Euro 0,37) al servizio di warrant riservati gratuitamente ai dipendenti. 3. Sviluppo dell'Alleanza Alitalia - Air France A seguito del mutamento radicale seguito ai tragici fatti del 11 Settembre, le parti hanno convenuto di rafforzare la partnership, sottoscrivendo un Alliance Co-ordination Agreement Enhancement Addendum che riassume il livello di implementazione della collaborazione e ne indica le aree di ulteriore sviluppo, enfatizzando la natura irreversibile della collaborazione e l'accelerazione dell'integrazione. Il contratto tratta quindi i seguenti punti. 1. Partecipazione azionaria: Alitalia ed Air France nomineranno degli advisor finanziari per identificare il percorso tecnico e temporale ottimale di uno scambio di partecipazioni non superiore al 3%. 2. Partecipazione ai rispettivi Consigli di Amministrazione: Si assicurerà, in tempi brevi, una presenza incrociata nei rispettivi Consigli di Amministrazione di rappresentanti delle due compagnie. 3. Stato dell'implementazione dell'Alleanza: Il procedimento, per gli aspetti antitrust avanti alla Commissione Europea è stato formalmente avviato ed è emerso un atteggiamento positivo. Gli organismi di governo dell'Alleanza sono stati formalmente costituiti. L'avvio della full joint venture sul fascio Italia/Francia è confermato per il 1° Aprile 2002. 4. Alliance Agreements: A gruppi di lavoro congiunti viene affidata la responsabilità di ampliare ed accelerare la definizione delle possibili sinergie di costi e proventi in varie aree di attività (quali Manutenzione, It, Fleet Planning and Purchasing, Technical Training, Ground Handling, Purchasing). 5. Proposte di fusione per incorporazione delle controllate Alitalia Team S.p.A. e Racom Teledata S.p.A. Il Consiglio ha inoltre deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti la fusione per incorporazione delle due controllate al 100% Alitalia Team S.p.A. e Racom Teledata S.p.A. nella capogruppo Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.A.. Tale operazione, finalizzata alla semplificazione della struttura del Gruppo, comporterà alcuni benefici in termini economici per gli anni futuri. 5. Cessione della controllata Sigma S.p.A. Il Consiglio di Amministrazione, nel prendere atto dello stato delle dismissioni previste nel Piano Biennale (Eurofly, Italiatour, Patrimonio immobiliare), ha approvato i termini dell'operazione di cessione della controllata Sigma S.p.A. a Cendant Corporation, uno dei principali operatori mondiali nel settore turistico ed immobiliare nonché controllante di Galileo International, società proprietaria del sistema di prenotazione globale (Gds) Galileo, distribuito in esclusiva per l'Italia dalla stessa Sigma. L'operazione, che è soggetta alla conclusione degli accordi definitivi inclusivi delle clausole usuali in tal genere di operazioni, consentirà, una volta perfezionata, un beneficio finanziario complessivo di oltre 100 milioni di Euro. 6. Convocazione dell'Assemblea Straordinaria ed Ordinaria Il Consiglio di Amministrazione, in relazione alle deliberazioni assunte nel corso della riunione, ha conferito mandato per la convocazione dell'Assemblea straordinaria e ordinaria degli Azionisti - per il 14 maggio 2002, in prima convocazione, e per il 28 maggio 2002, in seconda convocazione. Il Consiglio di Amministrazione esprime soddisfazione per l'accordo sindacale raggiunto nella notte quale elemento costitutivo della politica di implementazione del Piano Biennale 2002-2003.

FIDIA: RISULTATI 2001: IL GRUPPO HA REGISTRATO UN FATTURATO CONSOLIDATO PER 44,9 MILIONI DI EURO - DI CUI OLTRE IL 68% DESTINATO ALL'ESTERO
Milano, 2 aprile 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Fidia S.p.A., società quotata al Nuovo Mercato della Borsa Italiana e holding di un gruppo attivo nella progettazione e realizzazione di alta tecnologia destinata principalmente al settore della stampistica, ha esaminato oggi il progetto di bilancio al 31 dicembre 2001. Nel 2001 il Gruppo ha registrato un fatturato consolidato per 44,9 milioni di Euro - di cui oltre il 68% destinato all'estero - in crescita del +6,9% rispetto all'esercizio precedente (42,0 milioni di Euro al 31/12/2000), un margine operativo lordo di 4,3 milioni di Euro (8,4 milioni di Euro al 31/12/2000) e un risultato netto per 1,8 milioni di Euro (3,6 milioni di Euro al 31/12/2000). Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti, convocata per il 29 aprile 2002, la distribuzione di un dividendo di Euro 0,14 per azione ordinaria, invariato rispetto all'esercizio precedente, da mettere in pagamento con decorrenza 23 maggio 2002. Approfondendo l'analisi dei risultati, la crescita del fatturato si è concentrata soprattutto nel settore dei sistemi di fresatura ad alta velocità (+16,2%), mentre il rallentamento degli ordinativi di beni durevoli a livello internazionale e italiano, ha determinato una contrazione delle vendite di controlli numerici (-6,8%). Nel settore dei sistemi di fresatura ad alta velocità il Gruppo Fidia ha registrato un incremento del fatturato verso l'estero del 47%, assorbito prevalentemente da Germania, Cina e USA a fronte di una riduzione del 22,3% sul mercato italiano; nel settore dei controlli numerici, il Gruppo ha mantenuto pressochè invariate le vendite verso l'estero, mentre il fatturato sull'Italia si è ridotto del 16,5%. Al 31 dicembre 2001 il settore dei sistemi di fresatura rappresenta il 63,4% (58,2% nel 2000) del fatturato consolidato mentre il settore dei controlli numerici il 36,6% (41,8% al 31/12/2000). L'andamento del mercato dei beni strumentali ha determinato un cambiamento del mix produttivo a favore del segmento dei sistemi di fresatura ad alta velocità, caratterizzato da costi di produzione più elevati rispetto a quello dei controlli numerici. Il cambiamento di mix ha quindi prodotto un incremento di costi operativi che, unitamente ai maggiori investimenti in R&S e nel settore commerciale, pianificati dal management nell'ottica di una strategia di crescita per linee interne, ha influito negativamente sui margini e sul risultato netto. Il margine operativo lordo pari a 4,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2001 (8,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2000) è stato conseguito dopo aver spesato interamente in conto economico, costi di ricerca e sviluppo per 3,6 milioni di Euro, pari all'8,1% del fatturato consolidato (rispetto al 7,6% dell'esercizio precedente). Il Gruppo registra una posizione finanziaria netta consolidata positiva per 7,5 milioni di Euro al 31/12/2001 (12,1 milioni di Euro al 31/12/2000). A livello di capogruppo, Fidia S.p.A. ha conseguito al 31/12/2001 un fatturato per 31,4 milioni di Euro (29,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2000) e un risultato netto per 1,6 milioni di Euro (1,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2000). "Nonostante la difficile fase congiunturale internazionale - ha commentato Luigi Visconti, Amministratore Delegato di Fidia - il Gruppo ha saputo incrementare sensibilmente il fatturato sui mercati esteri più strategici e competitivi quali Stati Uniti, Germania e Cina, che rappresentano oltre il 45% del fatturato consolidato". "La dinamicità della domanda estera - prosegue Visconti - dimostra il successo dei nostri programmi di ricerca e sviluppo finalizzati a rendere più ampia e innovativa la gamma prodotti; la nostra politica di investimenti non ha mai subito ridimensionamenti, neanche in situazioni economiche difficili, proprio per consentirci di essere sempre pronti a rispondere alle esigenze del mercato".

FIDIA HA ACQUISITO UNA PARTECIPAZIONE DI MINORANZA NELLA FARMABIOS S.P.A
Milano, 2 marzo 2002 - Fidia - Fondo Interbancario D'Investimento Azionario Sgr S.p.A., società di gestione del Fondo Comune di Investimento Mobiliare Chiuso Prudentia, presieduta dall'ing. Sergio Pininfarina, comunica che il Fondo Comune di Investimento Mobiliare Chiuso Prudentia ha acquisito una partecipazione di minoranza nella Farmabios S.p.A. con un investimento pari a 16,7 milioni di euro. Farmabios, attiva nella produzione di principi attivi farmaceutici, è stata fondata nel 1961 e la lunga esperienza nelle sintesi degli Antibiotici Cefalosporanici, Corticosteroidi e Progestinici ha portato la Società ad acquisire prestigio presso le principali società farmaceutiche a livello internazionale. La Società ha sede a Gropello Cairoli ( Pavia) a 30 km da Milano. Farmabios, che nel 2001 ha riportato un fatturato pari a circa 43 milioni di euro, un margine operativo lordo di circa 12,6 milioni di euro, un risultato netto di circa 6,4 milioni di euro ed un patrimonio netto di circa 26,8 milioni di euro, è certificata dall'organismo di controllo americano Fda (Food and Drug Administration) ed è dotata di un impianto pilota completamente automatizzato e realizzato con le più sofisticate tecnologie. Lo staff tecnico - scientifico, altamente specializzato e con pluriennale esperienza, è composto da oltre 70 persone impegnate nella realizzazione di nuovi prodotti, nell'ottimizzazione dei processi e nell'effettuazione dei relativi controlli. Tutto il processo produttivo viene eseguito in accordo agli standard internazionali (Good Manufactoring Practices). La Società, anche alla luce del crescente sviluppo del mercato dei farmaci generici, si pone ambiziosi obiettivi di crescita, sia interna che esterna, ed intende valutare nei prossimi anni la possibilità di quotazione in un mercato regolamentato. 

PRIMA INDUSTRIE : APPROVATO DAL CDA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2001:IL FATTURATO CONSOLIDATO CRESCE A 112 MILIONI DI EURO (+24% SUL 2000), MENTRE, COME NOTO, LE PERDITE DELLE SOCIETA' USA PENALIZZANO LA REDDITIVITA' DELL'ESERCIZIO
Collegno (Torino), 2 aprile 2002 - Forte incremento del fatturato e flessione della redditività a causa dell'andamento delle controllate USA dopo gli eventi dell'11 settembre: questi i dati salienti che caratterizzano l'esercizio 2001 di Prima Industrie, società operante nel settore ad alta tecnologia dei sistemi laser per applicazioni industriali, il cui Consiglio di Amministrazione si è riunito oggi per l'approvazione del progetto di bilancio civilistico e consolidato al 31/12/01. A livello di Gruppo il fatturato ammonta a 111.895 migliaia di euro, in crescita del 24,4% rispetto alle 89.971 migliaia di euro del 2000, con un utile netto di 197 migliaia di euro, contro le 4.865 migliaia di euro dell'esercizio 2000. Il margine operativo lordo è di 4.313 migliaia di euro (3,9% sul fatturato), mentre era pari a 10.699 migliaia di euro nel 2000 (11,9% sul fatturato). Il risultato operativo passa dalle 8.554 migliaia di euro del 2000 (9,5% sul fatturato) a 2.113 migliaia di euro (1,9% sul fatturato). A livello di Società Capogruppo, il bilancio al 31/12/2001 registra un fatturato di 67.472 migliaia di euro (+6,4% sul 2000), un margine operativo lordo pari a 6.356 migliaia di euro (era pari a 7.769 migliaia di euro nel 2000) ed un risultato operativo di 5.526 migliaia di euro (6.715 migliaia di euro nel 2000). L'utile netto ammonta a 1.134 migliaia di euro (al 31/12/00 era pari a 4.155 migliaia di euro, comprensive di 1.177 migliaia di euro relative a contributi straordinari). Come già noto al mercato, tali risultati reddituali sono stati significativamente influenzati dal non positivo andamento delle controllate Usa di Prima Industrie, soprattutto in conseguenza dei tragici fatti dell'11 settembre. L'amministratore delegato, ingegner Carbonato, ha quindi aggiornato il Consiglio sulle misure già intraprese per operare una efficace azione di ristrutturazione delle società statunitensi: "Chiudiamo un esercizio che la crisi americana ha fortemente penalizzato colpendo le due Società recentemente acquisite mentre si trovavano ancora in una fase di riorganizzazione e integrazione. Abbiamo attuato con forza e tempestività un processo di ristrutturazione, anche con riduzioni di organico, allo scopo di riequilibrare la situazione a partire dal secondo trimestre dell'anno in corso. I forti investimenti effettuati in Ricerca e Sviluppo, e totalmente spesati per oltre 6 milioni di euro, l'inizio della produzione del nostro generatore laser in Convergent Prima e la quota di fatturato estero ormai prossima all'80% testimoniano la validità strategica delle iniziative intraprese per garantire al Gruppo forti prospettive di medio termine. Abbiamo inoltre registrato nelle ultime settimane alcuni segnali di ripresa del mercato USA (anche dal settore aeronautico) che ci confermano migliori prospettive in particolare per la seconda parte dell'esercizio in corso." Coerentemente con la politica passata e tenuto anche conto della situazione congiunturale tuttora in corso il Consiglio ha ritenuto di non proporre all'Assemblea distribuzione di dividendi. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre provveduto a redigere - in ossequio all'articolo IA.2.13 delle Istruzioni al Regolamento del Nuovo Mercato - una Relazione inerente il Codice di Autodisciplina della Prima Industrie S.p.A. (adottato con delibera dell'Assemblea Ordinaria del 11/5/2001) in termini di effettiva e soddisfacente applicazione nel corso dell'esercizio 2001. Tale Relazione sarà messa a disposizione dei soci insieme alla documentazione prevista per l'Assemblea dei soci. L'Assemblea degli Azionisti è stata convocata presso la sede sociale per il giorno 30 aprile 2002 alle ore 15.00 in prima convocazione ed, occorrendo, in seconda convocazione, presso l'Hotel Royal (Torino) per il giorno 14 maggio 2002 alle ore 11.00. Il tutto come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 68 del 21 marzo 2002. Il Consiglio ha inoltre proposto di rinnovare, per il triennio 2002-2004, l'incarico alla Società di revisione PricewaterhouseCoopers per l'audit dei bilanci delle Società del Gruppo e del bilancio consolidato. Infolink:
http://www.primaindustrie.com

ROTONDI EVOLUTION (TRUSSARDI): ULTERIORE CRESCITA NEL 2001 PER ROTONDI EVOLUTION: IL FATTURATO AUMENTA DEL 21% E L'UTILE DEL 57% PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,12 Euro (+26% SUL 2000)
Milano, 2 aprile 2002 -Crescita dei ricavi e della redditività, situazione finanziaria più che positiva a ulteriore consolidamento del trend di crescita ormai intrapreso da alcuni anni. Sono questi gli elementi che caratterizzano l'andamento dello scorso esercizio di Rotondi Evolution, la società del Gruppo Trussardi specializzata nella produzione e distribuzione di jeans e abbigliamento sportswear, che ha riunito oggi, sotto la Presidenza di Sandro Molinari, il proprio Consiglio di Amministrazione per esaminare e approvare il bilancio 2001. Nel 2001, Rotondi Evolution ha realizzato ricavi per 75,3 milioni di Euro (62,3 milioni nel 2000), con una crescita del 21% rispetto all'esercizio precedente, grazie anche all'intensificarsi della politica di sviluppo commerciale che ha portato da 81 a 99 i punti vendita (corner presso importanti punti vendita e negozi monomarca), il cui apporto al fatturato complessivo è stato di 11,7 milioni di Euro (8,2 milioni nel 2000). La società concentra la propria presenza in Italia e nei mercati europei per quasi il 90% del proprio fatturato, mentre realizza il rimanente 10% nel resto del mondo, con una buona presenza soprattutto nel Far East. L'utile ante imposte è cresciuto del 56%, passando dagli 8 milioni di Euro al 31 dicembre 2000 ai 12,4 milioni al 31 dicembre 2001. L'utile netto è cresciuto di 2,7 milioni di Euro, passando da 4,7 a 7,4 milioni di Euro, con una crescita del 57% rispetto all'esercizio 2000. La situazione finanziaria netta al 31 dicembre 2001 risulta positiva per 10,8 milioni di Euro (4,4 milioni al 31 dicembre 2000), consentendo così una significativa disponibilità di mezzi propri. Anche per quanto riguarda l'esercizio in corso, si confermano per Rotondi Evolution i risultati positivi in linea con l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2001. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti, convocata in data 29 Aprile 2002, la distribuzione di un dividendo di 0,12 Euro per ciascuna azione. Il pagamento del dividendo avverrà dal 9 Maggio 2002 (data dello stacco della cedola 06 Maggio 2002). Si allegano al presente comunicato stampa le sintesi delle situazioni patrimoniali ed economiche al 31 dicembre 2001. Infolink:
http://www.rotondievolution.it

DEUTSCHE BAHN LANCIA UN PROGRAMMA DI MODERNIZZAZIONE PIANO DI RECUPERO DEL SISTEMA FERROVIARIO DELLE FERROVIE TEDESCHE
Milano, 2 aprile 2002 - L' importante piano di modernizzazione del sistema ferroviario delle Ferrovie Tedesche prevede, entro il 2006, un investimento di circa 45 miliardi di euro. "Abbiamo intrapreso un compito a lungo termine, ma vogliamo terminarlo in pochi anni" commenta l'amministratore delegato delle Ferrovie Tedesche Hartmut Mehdorn "Die Bahn è stata trascurata a favore della rete stradale. Ora dobbiamo recuperare il tempo perduto". L'obiettivo è quello di proseguire con il piano di recupero delle ferrovie, attivato tra il 2000 e il 2001, attraverso l'utilizzo di tecniche all'avanguardia, per creare una rete ad alto rendimento, un parco vetture con elevati standard qualitativi e garantire viaggi in treno di maggior sicurezza e convenienza, tale da poter proporre il treno come miglior alternativa all'utilizzo dell'auto e dell'aereo. Già nel 2001, DB è riuscita a diventare più veloce "di circa 115 ore al giorno. Ciò è stato possibile aumentando enormemente l'operatività dei nostri cantieri. Con un incremento degli investimenti da circa 1,4 miliardi di euro del 2000 a 1,9 miliardi di euro nel 2001 e con quasi 600 cantieri in attività sulla rete abbiamo raggiunto un livello da record". L'attuale parco vetture conta più di 200 Ice in funzione sulle diverse tratte. La velocità del viaggio è aumentata e il tragitto in ferrovia è divenuto più confortevole e piacevole in molte regioni della Germania, permettendo il raggiungimento di ottimi parametri di puntualità, assistenza alla clientela e pulizia. "Attualmente stiamo lavorando con il massimo impegno a circa 50 stazioni passeggeri in fase di modernizzazione ed altri 60 progetti sono previsti nel breve termine. In questo compito siamo stimolati dalla soddisfazione riscontrata tra la nostra clientela, come dimostrano le recenti ricerche effettuate, nei confronti dell'offerta delle stazioni". 

RIUNITO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI INFERENTIA DNM SPA
Milano, 2 aprile 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Inferentia Dnm SpA, riunito il 28 marzo a Milano, ha deliberato il differimento dei termini di approvazione del bilancio di esercizio 2001 ai sensi dell'art 2364 del Codice Civile, 2° comma, e dell'art. 9 dello Statuto della Società. 

ISVAP: BUONA LA NOMINA DEL DR.GIANNINI A PRESIDENTE, PURCHE' SIA FINALIZZATA A TRASFORMARE L'ISTITUTO IN UN'AUTORITA' DI SETTORE CHE DETERMINI I TETTI DELLE TARIFFE ASSICURATIVE E GLI STANDARDS DI QUALITA' DEI SERVIZI OFFERTI.
Roma, 28 marzo 2002 - Secondo l' Adusbef, la nomina del dr. Giancarlo Giannini a Presidente Isvap,in sostituzione del prof. Giovanni Manghetti, è una buona designazione ,purchè sia finalizzata a trasformare definitivamente l'Istituto di Vigilanza in un'autorità di settore,che alla stessa stregua delle altre Authority di gas, energia e telefonia,determini le tariffe assicurative e gli standards di qualità dei servizi offerti,non sempre all'altezza delle richieste. Il dr. Giannini,la cui sensibilità sociale è nota,di assicurazioni certamente ne capisce e può essere l'uomo giusto per traghettare l'Isvap da un Istituto meramente notarile che ha finora ragioneristicamente certificato i conti economici delle compagnie abbondanti di riserve,a seria Autorità di settore che determini le tariffe con particolare riferimento a meccanismi di "price-cap" che rispettino i diritti e gli interessi degli assicurati anche in merito a rigorose condizioni di velocità di liquidazione dei sinistri. L'Isvap, che finora ha garantito gli esclusivi interessi delle Compagnie e la loro logica di patrimonializzazione con una smisurata lievitazione delle riserve,deve cambiare registro rispettando anche i diritti degli assicurati,se non vuole venga innescata una rivolta popolare contro gli aumenti infiniti delle tariffe obbligatorie ed il libero arbitrio delle assicurazioni. 

RISPARMIO: PER OPERAZIONI SPERICOLATE, CHE HANNO MANDATO IN FUMO £.435 MILIONI DI SUDATI RISPARMI, ADUSBEF DENUNCIA BANCA FIDEURAM ALLA PROCURA DI ROMA.
Roma, 2 aprile 2002 - E' possibile che il sudato risparmio di una vita,possa andare in fumo con movimentazioni spericolate eseguite disinvoltamente dentro una banca leader del risparmio gestito da un promotore finanziario neppure iscritto all'albo che aveva accesso e coperture dentro Banca Fideuram ? E' veramente accaduto ad una famiglia disperata e ridotta sul lastrico, che si è rivolta all'Adusbef per far valere i suoi diritti. Dopo aver invano tentato di far recuperare bonariamente il risparmio svanito con l'ufficio legale di Banca Fideuram, che aveva ammesso qualche responsabilità,Adusbef in un esposto-denuncia presentato oggi alla Procura della Repubblica di Roma,ed inviato alla Consob ed all'Ufficio di Vigilanza della Banca d'Italia,ha chiesto di fare luce su un comportamento gravissimo della banca. La vicenda: un sedicente promotore finanziario in forza alla rete Fideuram (in realtà un semplice procacciatore d'affari non iscritto nell'albo dei promotori tenuto da Consob) ha convinto una famiglia (già sua cliente) ad affidargli centinaia di milioni da investire in Fideuram. Di fatto, ha aperto un conto presso la banca sottoscrivendolo - a detta della famiglia colpita - con firme false, comunque autenticate da altro dipendente della banca, ed all'insaputa dei clienti. Per l'invio della corrispondenza ha avuto l'accortezza di non inserire l'indirizzo del cliente, ma quello di suo padre. Sul conto, il sedicente promotore ha fatto confluire le ingenti somme affidategli dal cliente e , sebbene, il contratto prevedesse espressamente il divieto di non consegnare carnet di assegni, il procacciatore si è procurato alcuni blocchetti di cheques: con questi e con ordini di bonifico a familiari e conoscenti, ha prosciugato il conto. La famiglia colpita è venuta a conoscenza della vicenda perché uno scrupoloso dipendente della banca ha cercato di informarsi sull'andamento del conto. Ma i soldi erano già spariti. Per queste ragioni Adusbef ha chiesto alla Procura di Roma l'apertura di un'indagine penale volta ad accertare i fatti,mentre a Consob e Bankitalia,l'invio di una immediata ispezione in Banca Fideuram, per verificare che non vi siano analoghi episodi che possano mettere a repentaglio il sudato risparmio degli italiani. Adusbef,oltre a sollecitare i risparmiatori di verificare se i loro risparmi non si siano per caso volatilizzati, ha inviato infine la denuncia,per conoscenza,alla Banca Centrale Europea per tutti quei provvedimenti necessari verso una banca che non sembra abbia brillato in correttezza e trasparenza verso il risparmiatore. 

PREVISIONI UNIONCAMERE-INDIS SULLE TENDENZE DEI PREZZI DOPO GELATE E CHANGEOVER LA DISCESA DELL'INFLAZIONE SLITTA A PRIMAVERA
Roma, 2 aprile 2002 - Gelate e changeover hanno rimandato la discesa dell'inflazione ma da aprile, si prevede una rapida discesa dell'inflazione che si stabilizzerà sotto al 2% nel secondo semestre anche se per il mese di marzo le nostre stime evidenziano un'inflazione pari al 2.5%. E' questa la previsione per l'anno in corso formulata nel numero di marzo dal Bollettino Tendenze dei Prezzi di Unioncamere-Indis (il testo integrale è disponibile sul sito www.indisunioncamere.it). "Nei primi mesi dell'anno l'inflazione è stata sostenuta dai rincari dell'ortofrutta e dagli aumenti tariffari ma hanno contribuito, in misura più limitata, anche gli effetti del changeover - afferma il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli -. La nostra previsione pone il tasso d'inflazione nel 2002 al 2%, mentre si manterrà al 2.5% ancora nel mese di marzo, spinta soprattutto dai prezzi prodotti alimentari freschi e dai prezzi dei servizi. Tra questi ultimi in particolare i servizi finanziari: le polizze assicurative degli autoveicoli risultano aumentate negli ultimi dodici mesi del 18% mentre i prezzi dei servizi bancari del 5%. Da aprile sperimenteremo una rapida decelerazione dell'inflazione fino a scendere sotto al 2% nella seconda metà del 2002". I rincari dell'ortofrutta - Le rilevazioni sui prezzi al consumo condotte dall'Istat nei primi mesi dell'anno hanno introdotto elementi di rilevante novità rispetto agli scenari prospettati dall'ultima indagine del 2001. Il primo è rappresentato dal forte aumento dei prezzi dell'ortofrutta a seguito delle gelate e della siccità in numerose aree di coltura. A gennaio, i prezzi dei prodotti alimentari sono rincarati in media dell'1.1% rispetto a dicembre e la dinamica tendenziale si è portata alle soglie del 5%. Al netto di questi andamenti, riconducibili alle avversità climatiche, l'inflazione per il settore alimentare rimane al di sopra del 3%. Dopo le conseguenze della BSE e delle gelate, la resistenza al rallentamento dei prezzi dei generi alimentari continua a costituire un fattore di rischio per i prossimi mesi. L'impatto del changeover - Dopo l'arrivo dell'euro, le rilevazioni sui prezzi hanno confermato che gli "arrotondamenti" hanno prodotto conseguenze trascurabili, confinate ai prezzi dei servizi. Resistenze al rallentamento anche a monte del consumo - Al perdurare di un livello di inflazione elevato contribuisce la vischiosità dei prezzi osservata nelle fasi a monte del consumo. Nonostante i beni intermedi siano in deflazione dallo scorso settembre, per i beni finali di consumo il rallentamento dell'inflazione sembra essersi arrestato, mentre la previsione dello scorso trimestre prefigurava una più veloce trasmissione degli impulsi favorevoli provenienti dalla prima fase della produzione. Composizione ed evoluzione del fenomeno - La maggiore inflazione dei primi mesi dell'anno rispetto alle attese è spiegata per circa tre decimi dal rialzo dei prezzi dell'ortofrutta e dal changeover, e per circa un decimo dal rialzo dei prezzi delle auto (dal mese di febbraio). Entriamo dunque nel 2002 con un profilo dell'inflazione più elevato e lo scalino di inizio anno, per quanto riassorbibile, produce una non trascurabile eredità in termini di media d'anno, la cui previsione si colloca quindi al 2%. In prospettiva, le tendenze per l'inflazione rimangono comunque in flessione: come conseguenza di un ciclo di domanda debole, di quotazioni delle materie prime stabili sui bassi livelli della seconda metà del 2001 e della moderazione salariale. Dal 2.5% di febbraio, si dovrebbe scendere sotto al 2% in giugno, chiudendo l'anno con un'inflazione all'1.5%. Giova sottolineare che l'inflazione al netto dei prodotti energetici e del fresco alimentare ha già iniziato a rallentare passando da valori prossimi al 3% della seconda metà del 2001 al 2.7% in febbraio. Le previsioni per il 2002 - Nei prossimi mesi, un marcato rallentamento dell'inflazione è atteso anche nei servizi privati, dove la debolezza della domanda di consumo eserciterà il suo effetto più rilevante. Anche per i prodotti non alimentari, il secondo trimestre dell'anno sarà foriero di un generale raffreddamento delle dinamiche dei prezzi al consumo: dal 2% attuale, si prevede che l'inflazione, a fine anno, scenda attorno all'1%. Un ruolo importante nel processo disinflazionistico sarà assolto dai prezzi dei prodotti alimentari, in particolare dalla componente non fresca: il confronto con la fase di forte aumento della prima metà del 2001 dovrebbe di per sé garantire un deciso ridimensionamento dei saggi di crescita. Nei prossimi mesi lo shock sui prezzi dell'ortofrutta è destinato a rientrare: dal 4.2% di febbraio l'inflazione alimentare tenderà a scendere rapidamente sino a portarsi in prossimità dell'1.5% a dicembre. 

ALLARME ATTENTATI: PASQUA ALL'INSEGNA DEL BUON SENSO, MA PRENOTAZIONI ANCORA IN CALO
Milano, 2 aprile 2002 - Abbiamo apprezzato, dichiara Bartolomeo Terranova Presidente dell'Unione Nazionale Alberghi Italiani (Unai/Confindustria), l'intervento del Ministero dell'Interno che ha inteso rassicurare sulle misure di prevenzione poste in essere e, peraltro, già adottate prima della nota del Governo Usa. Nella stessa direzione va la dichiarazione del Capo del Governo che ha raccolto le istanze del nostro settore che chiedevano azioni forti e persuasive, circa una maggiore serenità, necessaria a garantire quel clima di fiducia che contribuisce alla ripresa del movimento turistico. Sullo sfondo, però, rimane una crisi che ha origine l'11 settembre e che permane irrisolta da oltre 6 mesi sul settore turistico e su quello ricettivo in particolare. La ripresa in atto, è lenta e graduale, e lascia presumere che il completo recupero richiederà tempi non brevi. Per quanto riguarda il prossimo periodo pasquale, a differenza di quanto proposto in questi giorni dai media, i dati relativi alle prenotazioni certe, confrontati con i corrispondenti dati del 2001, registrano un calo compreso tra il -10 ed il - 15%. E' necessario che le Istituzioni e le Amministrazioni locali moltiplichino gli sforzi per valorizzare le iniziative in atto e l'impegno profuso dagli imprenditori a favore di un complessivo recupero di competitività dell'offerta alberghiera. E' importante, aggiunge Luigi A. Bianchi Presidente dell'Associazione Italiana Catena Alberghiere (Aica/Confindustria), ristabilire, a livello mondiale, un clima di fiducia che consenta la ripresa del settore che risente tuttora degli effetti e delle conseguenze degli atti terroristici dell'11 settembre. I segnali di allarme, lanciati dal Governo Usa nei giorni scorsi, debbono far riflettere sull'incidenza che hanno la serenità e la sicurezza della destinazione per il turista che intende porsi in viaggio, e sulla necessita di dare la rassicurazione necessaria perché questa serenità e fiducia vengano riconquistate e ristabilite. Ciò è doppiamente importante sia per non vanificare le azioni per il rilancio del settore ricettivo intraprese dalle aziende e da molte amministrazioni locali, sia perché la destinazione Italia possa recuperare le posizioni di performance compromesse a partire dai tragici eventi dell'11 settembre 2001. I dati dell'Osservatorio Aica sono chiari; a febbraio 2002 il Tasso medio di Occupazione Camere è inferiore del 6% rispetto all'equivalente periodo dell'anno 2001 e l'incremento del Ricavo Medio per Camera Occupata è irrilevante. Su alcune importanti piazze, quali Roma, Firenze, Venezia, Milano, la riduzione del Tasso di Occupazione (indice prioritario ai fini del risultato economico di un albergo), rispetto all'anno precedente, è preoccupante: Venezia vede ridotta la sua performance di quasi l'11% e Roma del 10%.

THE CARLYLE GROUP: VENDUTA LA PARTECIPAZIONE DEL 40% DI LE FIGARO A SOCPRESSE
Milano, 2 aprile 2002 - Si tratta dei primo disinvestimento di Carlyle Europe Partners, il fondo chiuso di 1 mliardo di Euro di CarIyIe specializzato in operazioni di management buyout in imprese europee di grandi dimensioni. The Carlyle Group, una delle più importanti società di private equity al mondo, annuncia il 27 marzo il primo disinvestimento da parte del fondo europeo di buyout, CarIyle Europe Partners. Facendo seguito all'acquisizione dei 30% di Socpresse del mese scorso da parte dei gruppo Dassault, The Carlyle Group e Socpresse hanno raggiunto un accordo definitivo attraverso il quale Socpresse acquisirà sia la partecipazione che l'obbligazione convertibile detenuta, dal luglio 1999, da CarIyle in Le Figaro. Attraverso questa operazione Socpresse deterrà il 100% di Le Figaro. "Questa operazione - ha dichiarato Jean-Pierre Millet, managing director di The Carlyle Group -segna la conclusione della nostra partnership con Socpresse, una partnership iniziata nel 1999 con l'obiettivo di contribuire alla ristrutturazione finanziaria della società. Siamo stati molto felici della relazione instaurata con il management team dì Le Figaro il quale ha evidenziato,'nel corso dei tempo, eccellenti professionalità e competenze nella gestione dei principale quotidiano nazionale francese." 'Ia partnership con The Carlyle Group - hanno affermato Yves de Chaisemartin e Míchel Senamaud, rispettivamente Presidente e Ceo di Socpresse/Le Figaro - ci ha permesso di superare con successo un momento particolarmente critico per Socpresse. Carlyle ha dimostrato in questi anni di essere un eccellente partner." Per Carlyle l'acquisizione nel luglio 1999 dei 40% dei Gruppo Le Figaro ha rappresentato la seconda operazione di buy-out in Francia e la terza in Europa. "Le condizioni di uscita - ha aggiunto Jean-Pierre Millet - sono ottime per i nostri investitori ed in linea con quanto da noi previsto in fase di investimento." The Carlyle Group, fondato a Washington D.C. nel 1987, è una delle più importanti società di private equìty al mondo. Con 12,5 miliardi di dollari (circa 14 miliardi di Euro) di capitale gestito raccolto tra 400 investitori istituzionali e privati di 50 diversi paesi, Carlyle svolge attività di management buy out, venture capital e real estate in America, Europa, Asia e Giappone. 

L'ORGANO DELIBERANTE DELLA COMUNITÀ MONTANA PASSA AL CONTRATTACCO SULLA DECISIONI ASSUNTE DAL TAR IN MERITO AL RICORSO DELL'ALLEANZA DI CENTRO
Milano, 2 aprile 2002 - La Giunta della Comunità montana ha deciso la sera del 28 marzo di affidare all'avv. Giovanni Ranci del Foro di Ancona la resistenza in giudizio per la difesa delle delibere di Consiglio di cui i componenti l'ex Giunta di Centrodestra, fiancheggiati da due consiglieri Cuprensi di Forza Italia, hanno chiesto l'annullamento in un nuovo ricorso al Tar. Nel merito della situazione venutasi a creare con questo nuovo episodio della guerra giudiziaria scatenata dal Centrodestra, la Giunta della C.M. ha rilasciato la seguente dichiarazione: "L' "Alleanza di centro" cerca di avere con le carte bollate ciò che non riesce ad ottenere con i normali strumenti della politica. Ricorrono al Tribunale perché non hanno nel Consiglio della Cm i 19 voti necessari per far tornare al potere la Giunta del Ribaltone di Centrodestra, nonostante l'appoggio (non disinteressato) di ben tre "transfughi" dal Centrosinistra. L'obiettivo è fin troppo evidente: vogliono mettere le mani sulla Cm per affrontare le elezioni amministrative al Comune di Fabriano da una posizione di forza, strumentalizzando l'Ente per finalità elettoralistiche d'alcuni sicuri candidati del Centrodestra, come peraltro hanno già fatto nei 55 giorni di governo con alcune Amministrazioni "amiche". La Giunta Esecutiva della Cm denuncia ai Cittadini questa "strategia" che punta irresponsabilmente al "tanto peggio, tanto meglio" e che, purtroppo, sta già producendo i primi risultati negativi. Infatti, di fronte alla richiesta - sottoscritta dai 17 Consiglieri di minoranza - di "non compiere ulteriori atti amministrativi" e di "bloccare" di fatto ogni attività dell'Ente, la Giunta si è attestata su una linea di prudenza che però ha comportato di soprassedere, fin da ieri sera, all'adozione d'atti importanti quali: a: la concessione della gestione del camping del Lago Fossi a Genga, pregiudicando così il funzionamento per la prossima stagione estiva di questa importante struttura turistica (e tra i 17 consiglieri che hanno chiesto "il blocco" della Cm ci sono pure il Sindaco ed un Consigliere della maggioranza comunale di Genga...); b: la cessione gratuita dei contenitori della Raccolta differenziata dei rifiuti ai Comuni di Cupramontana, Staffolo, Serra S. Quirico, Mergo e Rosora (e tra i 17 consiglieri che hanno chiesto il "blocco" ci sono il sindaco di Staffolo, i consiglieri della maggioranza comunale di Cupramontana e quelli di minoranza di Serra S. Quirico, Mergo e Rosora, che in questo modo rendono un bel servizio ai rispettivi Comuni...); c: l'approvazione del progetto definitivo per l'appalto di opere di completamento della ex Scuola di Castelletta nel Comune di Fabriano (e tra i 17 di cui sopra ci sono anche i consiglieri fabrianesi Tini e Meloni che sicuramente saranno "ringraziati" dai Cittadini di Castelletta...). 

AIR ONE: CINQUANTADUE VOLI EXTRA DI AIR ONE PER LA SARDEGNA DAL 27 MARZO FINO AL 3 APRILE
Milano, 2 aprile 2002 - Air One effettuerà 52 voli extra a partire da stasera fino al 3 aprile, per far fronte all'enorme richiesta per il periodo di Pasqua. "Molti dei nostri voli sono già al completo, pertanto riteniamo necessario venir incontro alle esigenze di quanti rischiavano di non poter raggiungere i loro cari o di rientrare a casa nel weekend di Pasqua" spiega Giorgio De Roni, direttore divisone passeggeri di Air One. "Air One assume spontaneamente questo impegno, consapevole di affrontare tutti gli oneri economici dell'iniziativa, non essendo i voli extra previsti dal regime di sovvenzionamento della 'continuità territoriale'". I primi voli extra sono partiti il 27 marzo da Roma per Alghero alle 21.45 e da Linate per Cagliari alle 22.15. Ci saranno 13 voli addizionali giovedì, 14 venerdì, 4 sabato, 12 il due aprile e 6 il 3 aprile. Saranno applicate le stesse tariffe degli altri voli già programmati. La rotta maggiormente potenziata è Milano-Cagliari, con 24 voli aggiuntivi (12 a/r), mentre i voli extra fra Roma-Alghero sono 16 e fra Milano e Alghero sono 12.

 GO SPONSORIZZA NUOVI TALENTI DEL DESIGN AL SALONE DEL MOBILE DI MILANO
Milano, 2 aprile 2002 - Direttamente dalle Università di Northumbria e Newcastle, gli ultimi lavori di alcuni giovani designers in mostra presso il British Council di Milano dal 10 al 15 aprile, in occasione del Salone del Mobile di Milano. 

AUSTRIAN AIRLINES AMPLIAMENTO STRATEGICO DELLA PRODUZIONE PER UN EFFETTIVO AUMENTO DELL'UTILE LE NOVITÀ PER L'ESTATE 2002
Milano, 2 aprile 2002 - Gli effetti economici dei tragici eventi dell'11 settembre 2001 hanno avuto pesantissime ripercussioni nel settore del trasporto aereo. Le compagnie aeree hanno ridotto gli organici di circa 200.000 posti e accusato perdite per un totale complessivo di circa 3,4 miliardi di Euro nel 2001. La domanda è calata improvvisamente del 10 -15 %, rendendo superflui da 600 a 800 velivoli a livello mondiale. Con cauto ottimismo per quanto riguarda lo sviluppo della domanda e la stabilità politico-economica, Austrian Airlines Group amplia il proprio prodotto per il programma dei voli estivi, seguendo chiari principi strategici e di adattamento al mercato. Il Presidente del Consiglio d'Amministrazione di Austrian Airlines Group, Vagn Soerensen, così riassume: "Per l'estate 2002 raggiungeremo oltre 110 destinazioni in 61 Paesi di tutti i cinque continenti effettuando settimanalmente più di 2.800 voli. Presupponendo una stabile situazione politica ed economica e un positivo andamento congiunturale, per la prossima stagione estiva sono cautamente ottimista. Pur considerando i nostri costanti tagli alle spese, con questo programma voli intendiamo migliorare efficacemente la situazione operativa delle rendite". Consolidamento della posizione sul mercato in Europa occidentale aumentando le frequenze - Novità Italia - Italia - Milano: Dall' 08 Aprile 2002, cinque voli giornalieri collegheranno Milano a Vienna, con l'introduzione di una rotta pomeridiana da Milano Malpensa. In questo modo Austrian Airlines offre 4 voli da Malpensa, suddivisi nell'arco della giornata, e un volo da Linate. Il 4° volo da Malpensa consente inoltre ottimi collegamenti per la Scandinavia, la Germania e alcune destinazioni in Medio Oriente. Nel complesso il passeggero italiano ha a disposizione un' offerta di 13 voli giornalieri per Vienna con partenze da sei città principali (Milano, Roma, Venezia, Verona, Bologna e Firenze). Novità Europa - Il programma voli Vienna-Ginevra passa da quattro a cinque voli giornalieri, mentre sulla rotta Vienna-Amsterdam si aggiunge un quarto volo giornaliero. Per Hannover il programma prevede il passaggio da tre a cinque voli giornalieri. A partire dal 19 luglio 2002 il collegamento con Oslo, verrà migliorato da uno a tre voli giornalieri. Rafforzamento dell'hub di Vienna quale transfer strategico est-ovest - Il direttore generale marketing della compagnia, Josef Burger afferma: "Austrian Airliens aumenta il numero di voli settimanali per l'Europa centrale e orientale con partenza da Vienna, da 279 del piano voli invernale 2001/02 a 312 del piano voli estivo 2002. In questo modo rafforziamo ulteriormente il nostro ruolo di leader nel traffico aereo tra Est e Ovest!" Inoltre Burger presenta nuove destinazioni fra cui Poznan, sede di fiere commerciali, che diventa la terza destinazione in Polonia (oltre a Cracovia e Varsavia) con quattro voli settimanali. In Croazia, oltre a Spalato e Zagabria, viene proposta Dubrovnik, la "perla dell'Adriatico" con tre voli a settimana. In Medio Oriente riprende, a partire dal 1 maggio il collegamento con Beirut, capitale libanese, quattro volte alla settimana. Con la stessa frequenza settimanale sarà raggiunta Larnaca, sull'isola di Cipro, mentre Dubai, polo commerciale e turistico degli Emirati Arabi Uniti, a partire dal 27 marzo sarà raggiunta da due voli di linea non-stop alla settimana. Concentrazione del traffico a lungo raggio - Giappone - Dal 31 marzo, con l'inizio del piano voli estivo, l'offerta prevede dieci voli settimanali, cinque su Tokio e cinque su Osaka. Con l'apertura di una nuova pista d'atterraggio all'aeroporto di Tokio-Narita, Austrian Airlines può finalmente realizzare i propri progetti, in corso da anni, per un intensificazione dei voli Vienna-Tokio. Dal 1 giugno 2002 per la prima volta anche su tratte interne giapponesi ci saranno numeri volo Austrian Airlines in code share su voli dell'ANA per Tokio-Haneda, Osaka-Itami, Fukuoka e Sapporo. Cina - Anche per i collegamenti con la Repubblica Popolare Cinese Austrian Airlines aumenterà le frequenze e ottimizzerà il programma voli. I voli non-stop Vienna-Pechino-Vienna saranno portati da tre a quattro, con partenza da Vienna il martedì e il giovedì alle 14.35 e il venerdì e la domenica alle 19.40. Australia/Malesia - Con l'entrata in servizio di un altro Boeing 777, a partire dal 27 maggio Austrian Airlines Group raggiungerà quotidianamente l'Australia e la Malesia (Kuala Lumpur). In Australia ci saranno cinque voli settimanali per Sydney e due per Melbourne. Thailandia - Dal 1 giugno l'offerta posti per la Thailandia, paradiso delle vacanze, verrà ampliata di 270 posti alla settimana, suddivisi nei tre voli settimanali per la destinazione di Bangkok, grazie al passaggio dal Boeing 767 al Boeing 777. Canada - Il programma voli per il Canada verrà ripreso a partire dal 1 maggio. Sia Montréal, sia Toronto saranno meta di tre voli alla settimana, in modo che tutti i giorni, tranne la domenica, sarà disponibile un collegamento non-stop Austria-Canada. Via Toronto e Montreal ci sono voli in code share con Air Canada, compagnia partner Star Alliance. Usa - In alta stagione verranno ripresi i voli giornalieri da Vienna a New York. La novità è la partenza da Vienna del sabato. Per il passeggero italiano il programma estivo prevede ottime coincidenze da sei scali quali Milano, Venezia, Verona, Bologna, Firenze e Roma. 

CENTO AGENTI DI VIAGGIO FRANCESI IN VISITA A GENOVA E AL SUO PORTO
Milano, 2 aprile 2002 - Cento agenti di viaggio francesi la mattina del 27 marzo in visita a Genova e al suo porto. Dopo un tour attraverso i luoghi più suggestivi e caratteristici della città, i tour operators sono statoi accolti nei saloni della restaurata Stazione Marittima di Ponte dei Mille prima di imbarcarsi sulla nave da crociera Rhapsody. Si tratta di una crociera - eductour realizzata dall'importante testata francese "Univers de voyages" in collaborazione con la Msc, compagnia armatrice della nave. L'accoglienza in città è stata organizzata e offerta unitamente da Genova Crociere e dall'Azienda di Promozione Turistica Genova (tra l'altro, uno dei partecipanti del Comitato) con lo scopo di incrementare il turismo, in particolare di quello crocieristico, a Genova. Nella splendida cornice di Stazione Marittima gli agenti di viaggio hanno quindi incontrato le autorità cittadine (il Segretario di Autorità Portuale e Coordinatore di Genova Crociere Fabio Capocaccia, il Direttore Generale di Apt Giancarlo Garassino, oltre a, naturalmente al Presidente di Stazioni Marittime Emilio Sacchi e la Responsabile della Mediterranean Shipping Cruise Carla Gotta Manzi) che hanno dato loro il benvenuto e presentato Genova e il suo porto passeggeri, entrambi in una fase di "ristrutturazione". Consistenti interventi, una parte dei quali sono stati programmati in occasione del G8, sono infatti al momento in attuazione presso il nostro scalo per potenziare la ricettività dei terminal, delle banchine (che adesso possono accogliere anche le moderne mega-ships da oltre 300 metri di lunghezza) e per riorganizzare la viabilità di tutta l'area. Tra questi interventi, la Stazione Marittima restaurata, diventata oggi uno dei gioielli di Genova. La realizzazione di queste opere e un'attenzione sempre maggiore della città verso il traffico passeggeri testimonia la consapevolezza dell'importanza del settore crocieristico per lo sviluppo della città e del suo territorio. Il notevole incremento di questo movimento è considerato parte integrante della più generale crescita di Genova, una città sorprendente da scoprire, ricca di storia, arte e cultura. E proprio in quest'ottica è nata nel '98 Genova Crociere. Il Comitato, formato da 22 partecipanti tra istituzioni pubbliche e operatori privati, si impegna attivamente nella crescita turistica legata sia al settore delle crociere che a quello dei traghetti. I partecipanti sono: Regione e Agenzia "In Liguria", Comune, Provincia, Camera di Commercio, Apt di Genova e del Tigullio, Autorità Portuale, Stazioni Marittime, Aeroporto, Fiera, Porto Antico, Acquario, Agenti Marittimi, Amt, i battellieri (Alimar e Cooperativa Battellieri), le associazioni dei commercianti Ascom con la Consulta del Turismo e Confesercenti, Palazzo Ducale, la Cooperativa dei taxisti, il Consorzio "Il Terminal" del terminal traghetti, il Palazzo del Principe. Attraverso Genova Crociere - come dimostra anche questa nuova iniziativa promossa ancora una volta congiuntamente all'Apt Genova - la città, con il suo territorio, dà un'immagine completa di sé, porto e territorio legati strettamente, offrendo un servizio di accoglienza per navi e passeggeri, oltre a creare valide offerte turistiche rivolte ad un mercato sempre più specializzato e in continua evoluzione. 

LE REGIONI INNOVATIVE SARANNO PREMIATE AL FORUM EUROPEO PER LE IMPRESE INNOVATIVE
Stoccolma, 2 aprile 2002 - Le regioni innovative saranno premiate in occasione del terzo Forum europeo per le imprese innovative, organizzato dalla Commissione europea, che si svolgerà a Stoccolma (Svezia) l'8 e il 9 aprile 2002. Il forum illustrerà le esperienze fatte dai settori dell'eccellenza nell'ambito di Paxis (azione pilota volta ad incoraggiare l'eccellenza nelle start-up innovative), dalle città europee e dagli specialisti dell'innovazione riconosciuti a livello internazionale e si concentrerà sugli aspetti locali della creazione di start-up. La conferenza tratterà le opportunità che gli attuali sviluppi economici stanno fornendo alle start-up, il modo in cui le università possono influenzare la crescita economica e cosa è necessario fare per creare nelle città ambienti economici favorevoli. Durante la manifestazione verranno consegnati i premi per l'eccellenza a favore delle regioni innovative, mentre i progetti e le reti Paxis verranno presentati nel corso di una mostra per mezzo di supporti video ed interattivi.
http://www.thirdforum.org

FORMAZIONE DI RICERCATRICI PER LA GESTIONE DEI PROGETTI DI R&S DELL'UE 
Bruxelles, 2 aprile 2002 - Il Centro di eccellenza Donne e scienza (Cews) e l'Associazione europea dei direttori e degli amministratori della ricerca (Earma) stanno organizzando un corso di formazione della durata di tre giorni destinato alla ricercatrici, nell'ambito del quale impareranno a gestire e ad amministrare i programmi quadro di R&S (ricerca e sviluppo) dell'Ue. I primi due giorni di corso si svolgeranno a Bonn (Germania) il 16 e 17 aprile, mentre il terzo ed ultimo giorno si svolgerà a Bruxelles il 17 maggio, durante il quale è prevista una visita alla Commissione europea. La prima giornata si concentrerà su come redigere una proposta competitiva per i programmi di R&S dell'Ue, la seconda su come negoziare, gestire ed amministrare un contratto di R&S dell'UE e la terza su come redigere un piano di attuazione della tecnologia. Infolink: http://www.hyperion.ie/proposalcontent.htm  http://www.hyperion.ie/managementcontent.htm 
http://www.hyperion.ie/tipcontent.htm

IL CONCORSO DEI GIOVANI SCIENZIATI MIRA A PROMUOVERE LO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA (SER) DI DOMANI
Milano, 2 aprile 2002 - Dal 22 al 28 settembre 2002, si terrà a Vienna (Austria) il concorso per giovani scienziati finanziato dall'Ue, volto a dare impulso allo Spazio europeo della ricerca (Ser) mediante la promozione della cooperazione e dell'interscambio fra le future generazioni di scienziati. La XIV edizione del Concorso dell'Unione europea per giovani scienziati, organizzato nell'ambito del programma "Accrescere il potenziale umano" del quinto programma quadro di ricerca e aperto ai giovani di età compresa fra i 15 e i 20 anni, vedrà il coinvolgimento di 37 paesi, inclusi i 15 Stati membri dell'Ue. Per partecipare al concorso europeo, gli aspiranti concorrenti devono superare una preselezione nazionale. Gregorio Medrano, capo dell'unità "Sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti della scienza; giovani e scienza" presso la Direzione "Scienza e società" della DG Ricerca, ha affermato che questo concorso rappresenta un'iniziativa "fondamentale" per incoraggiare gli scambi fra i giovani scienziati e promuovere gli ideali sui quali poggia lo Spazio europeo della ricerca. Questa manifestazione contribuisce "non solo a formare una nuova generazione di scienziati, ma anche ad individuare nuovi talenti in erba", ha aggiunto Medrano. Anche il commissario della Ricerca Philippe Busquin ha lodato l'iniziativa, poiché contribuisce ad avvicinare i giovani alla scienza, un altro degli obiettivi dello Spazio europeo della ricerca. Il programma del concorso prevede una serie di attività culturali nell'ambito delle quali gli studenti avranno l'occasione di incontrare i loro colleghi stranieri, nonché illustri scienziati. Oltre che per l'assegnazione dei premi in denaro, alcuni studenti meritevoli potranno essere selezionati per rappresentare l'Unione europea in occasione di manifestazioni internazionali o per partecipare a gruppi di ricerca impegnati in progetti organizzati dalle principali istituzioni scientifiche europee, come ad esempio il Centro di ricerca e di tecnologia dell'Agenzia spaziale europea, situato nei Paesi Bassi. Medrano ha affermato che il numero di paesi partecipanti al concorso è aumentato costantemente e che la manifestazione è diventata un "polo d'attrazione" per i paesi terzi. Nel 2003, la Cina si aggiungerà alla lista delle nazioni partecipanti. Infolink:
http://www.2002youngscientists.org

ANTHILL STIPULA UNA CONVENZIONE DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO CON IL POLITECNICO DI BARI
Matera, 2 aprile 2002 - Promuovere la riduzione del gap esistente fra il mondo scientifico ed accademico in genere e quello delle imprese è uno degli obiettivi a breve termine che Il Consorzio Anthill intende concretizzare. L'azienda, che nn è nuova ad esperienze di collaborazione con enti di formazione, ha sottoscritto nei giorni scorsi un accordo di collaborazione con il Politecnico di Bari, uno dei maggiori centri di Studio e Ricerca del sud Italia. La convezione stipulata dalle parti prevede, come primo step, che l'Azienda partecipi attivamente alla formazione di tirocinanti, che svilupperanno progetti operativi individuati dai tutor aziendali e universitari, sulla base di precisi obiettivi didattici. L'offerta formativa che risulta da questa collaborazione arricchisce i servizi che Anthill S.C.p.A. offre alle aziende del territorio in cui è inserita, che potranno contare sulla disponibilità di risorse umane altamente qualificate. Al contempo si offrirà ai giovani laureati e diplomati un'ottima piattaforma di placing presso le aziende, riducendo la distanza, ancora incolmata, fra accademia e lavoro. L'accordo stipulato fra Anthill S.C.p.A. e il Politecnico di Bari rappresenta la prima fase di un processo di collaborazione in divenire, che si declina lungo la direttrice dello sviluppo di progetti di R&D nel settore delle telecomunicazioni e della tecnologia in generale, allo sviluppo del quale sarà invitata a collaborare anche l'Università degli Studi di Basilicata. 

LA COMMISSIONE EUROPEA SOSTERRÀ UN PROGRAMMA CHE SI AVVALE DEL CYBER TRACKER PER IL MONITORAGGIO AMBIENTALE
Bruxelles, 2 aprile 2002 - La Commissione europea ha annunciato che parteciperà con la somma di 1,6 milioni di euro allo svolgimento di un programma di monitoraggio ambientale con l'uso del computer palmare Cyber Tracker, rivolto a 30 aree protette in Africa ed America Latina. Il progetto, che sarà finanziato a carico dell'articolo B7-6200 (ambiente, foreste tropicali) del bilancio comunitario per il periodo 2002 - 2004, monitorerà la situazione delle risorse naturali, il loro sfruttamento e le attività umane. Questo programma promuoverà altresì l'uso di Cyber Tracker come mezzo per integrare i nuovi strumenti di ricerca, quali il calcolo automatico degli indici di abbondanza e le analisi statistiche. 

SECONDO I RICERCATORI, IL RISCALDAMENTO GLOBALE ESPLICA GIÀ EFFETTI SU PIANTE ED ANIMALI
Bruxelles, 2 aprile 2002 - Un team di ricercatori della Germania, del Regno Unito e dell'Australia ha scoperto che il cambiamento climatico sta già influenzando lo sviluppo di piante ed animali. Gli scienziati, che stanno svolgendo uno dei maggiori studi ecologici mai effettuati, affermano che un aumento globale della temperatura di 0,6 gradi centigradi negli ultimi 100 anni è stato sufficiente per avere un impatto sui cicli riproduttivi degli anfibi, sulla situazione ecologica dell'Antartide, sulle migrazioni degli uccelli e sulle barriere coralline. Rientrano tra le prove di tale cambiamento l'arrivo sempre più precoce degli uccelli migratori e l'anticipo delle prime apparizioni di farfalle e piante. Si sono inoltre rivenuti dei muschi in zone dell'Antartide che prima erano ritenute troppo fredde e le malattie trasmesse dalle zanzare vengono rilevate in un'area geografica più ampia che in passato. "Sebbene ci troviamo solo nella fase iniziale delle tendenze pronosticate in materia di riscaldamento globale, sono già visibili le reazioni dell'ambiente al recente cambiamento climatico", hanno scritto i ricercatori sulla rivista "Nature".

APPALTO DI STUDIO RELATIVO ALL'ENERGIA ED AL CLIMA: CATTURA DI CARBONIO
Milano, 2 aprile 2002 - La Dg Ambiente della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio volto ad analizzare gli effetti a lungo termine della cattura e dello stoccaggio sotterraneo di biossido di carbonio, nonché a formulare raccomandazioni per una politica comunitaria in merito. Nel quadro del Gruppo di lavoro per il rifornimento di energia del programma europeo sul mutamento climatico, è stato preso in esame il tema relativo alla cattura ed allo stoccaggio sotterraneo di biossido di carbonio. È stato dimostrato che esistono opzioni tecnicamente realizzabili, ma che i costi risultano essere ancora alquanto elevati (stima compresa tra 40 e 60 euro per tonnellata di biossido di carbonio). Questi costi possono essere ridotti. Nei casi in cui il biossido di carbonio catturato venga utilizzato per il recupero assistito di idrocarburi o per produrre ammoniaca o fertilizzanti, la redditività della cattura e dello stoccaggio di biossido di carbonio aumenta. Il contributo di questa tecnologia per la riduzione delle emissioni nel periodo fino al 2010 sarà probabilmente molto limitato, ma potrebbe diventare più importante nel lungo termine. Per informazioni: Commissione europea ; Direzione generale dell'Ambiente (Dg Env) ; Unità Env.5, "Bilancio e finanze" ; BU-5 00/120 ; All'attenzione di: Gail Kent; B-1049 Bruxelles ; Fax: +32 2 299 4449. Per questioni amministrative e finanziarie: Tel: +32 2 296 0008 Per questioni tecniche: Tel: +32 2 295 7384 Termine ultimo per la richiesta del capitolato d'appalto: 24.04.2002. Termine ultimo per la presentazione delle offerte: 13.05.2002. Consultare il bando originale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europea GU n. S 62-048025 del 28-03-2002, pag. 55

APPALTO DI STUDIO SUL CONSUMO DI SOSTANZE CHE RIDUCONO LO STRATO DI OZONO
Bruxelles, 2 aprile 2002 - La DG Ambiente della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara relativo ad uno studio sul consumo di sostanze che riducono lo strato di ozono da parte di laboratori dell'UE e sulle sostanze alternative. Lo studio riguarderà anche la domanda e l'offerta di Cfc nei paesi in via di sviluppo e dovrà stabilire se sia motivata un'esenzione temporanea per l'utilizzo continuo di Cfc da parte di alcuni servizi militari della Comunità europea. L'appalto di studio, nell'ambito della protezione dello strato di ozono, comprende tre parti: 1) determinare la quantità di sostanze che riducono lo strato di ozono utilizzate a fini di laboratorio nella Ce e di sostanze alternative che non riducono lo strato di ozono e possono fungere da surrogato a tal fine; 2) determinare la domanda e l'offerta di Cfc nei paesi in via di sviluppo al fine di determinare la quantità adeguata che soddisfi il fabbisogno attuale e futuro; 3) determinare se un'esenzione temporanea possa essere motivata da un punto di vista tecnico ed economico per quanto riguarda l'utilizzo continuo di Cfc da parte di alcuni servizi militari della Comunità europea. Per informazioni : Commissione europea ; Direzione generale dell'Ambiente (Dg Env) ; Unità Env.5, "Bilancio e finanze" ; BU-5 00/120 ; All'attenzione di Gail Kent; B-1049 Bruxelles ; Fax +32 2 299 4449. Per questioni amministrative e finanziarie: Tel: +32 2 296 0008 Per questioni tecniche: Tel: +32 2 296 8752 Termine ultimo per la richiesta del capitolato d'appalto: 24.04.2002. Termine ultimo per la presentazione delle offerte: 13.05.2002. Prima di rivolgersi alla Commissione, di consultare il bando originale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee GU n. S 62-048024 del 28-03-2002, pag. 54 

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