QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

GIOVEDI'
4 APRILE 2002

pagina 1

 

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

A POCHI GIORNI DALL'ADOZIONE FORMALE DEL NOME DI DOMINIO ".EU" LE PIÙ GRANDI SOCIETÀ MONDIALI NON SONO PRONTE PER IL COMMERCIO ELETTRONICO IN EUROPA

Bruxelles, 4 aprile 2002 - Da parte del Consiglio "Telecomunicazioni", uno studio dell'Apco ha rivelato che quasi nessuno dei siti web delle 50 più grandi società mondiali è pronto a trattare affari in Europa. Lo studio afferma che solo la metà delle maggiori società mondiali ha risposto a richieste e-mail d'informazioni sulle loro attività in Europa, entro una settimana, e che la maggior parte dei siti web aziendali appartenenti alle 50 più grandi società non comunica in nessun'altra lingua al di fuori dell'inglese. Inoltre meno di un terzo di queste società ha indicato sul sito web aziendale il numero di telefono della propria sede responsabile per l'Europa. Lo studio è giunto altresì alla conclusione che l'Europa sta diventando sempre più una "società di partner", uno dei motivi per cui la Commissione ha proposto un nome di dominio ".eu". Il nuovo dominio dovrebbe promuovere il commercio elettronico europeo, permettendo ad una nuova generazione di siti web di operare a livello commerciale in tutta Europa. Infolink: http://www.digitalvigilance.com

IL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE INVOCA UNO STATUTO PER LE PMI
Bruxelles, 4 aprile 2002 - Il Comitato economico e sociale (Ces) ha lanciato un appello per la creazione di uno statuto societario europeo mirato specificamente alle piccole e medie imprese (Pmi). In un parere di propria iniziativa, adottato il 21 marzo, il Comitato sostiene che uno statuto per le piccole imprese "promuoverebbe l'imprenditorialità e la creazione delle nuove attività economiche, e costituirebbe un incentivo ai partenariati transnazionali all'interno del mercato unico". Uno statuto societario europeo per le Pmi offrirebbe un contesto giuridico più chiaro alle piccole imprese attive a livello europeo. Il Comitato ritiene che uno statuto specificamente rivolto alle piccole imprese sia necessario per evitare una discriminazione rispetto allo statuto della società europea, mirato alle società di maggiori dimensioni. Secondo il Ces lo statuto dovrebbe costituire un riferimento imprenditoriale di livello puramente europeo, indipendente dalla legislazione nazionale. 

FABBISOGNO SETTORE STATALE - MARZO 2002
Roma, 3 aprile 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nel mese di marzo 2002 si è registrato un fabbisogno del settore statale di circa 15.000 milioni di euro, a fronte di un fabbisogno di 11.925 milioni di euro di marzo 2001. Nel primo trimestre del 2002 si è dunque registrato complessivamente un fabbisogno di circa 22.800 milioni di euro, mentre nell'analogo periodo del 2001 si era avuto un fabbisogno pari a 17.335 milioni di euro. Il peggioramento del fabbisogno del primo trimestre 2002 rispetto a quello dell'analogo periodo del 2001 appare sostanzialmente riconducibile ai seguenti fattori: debole andamento dell'economia nei primi tre mesi del 2002; sfasamenti temporali di incassi e pagamenti di bilancio; peggioramento del saldo dei flussi con l'Unione Europea per 1.700 milioni di euro; tempistica di alcune operazioni già previste dalla legge finanziaria la cui realizzazione è programmata per i prossimi mesi (ad esempio la vendita degli immobili). 

APPROVATI I BILANCI DELLE SOCIETÀ WINTERTHUR IN ITALIA RACCOLTA PREMI CONSOLIDATA A 1.778 MILIONI DI EURO (+15%); RADDOPPIA L'UTILE DI WINTERTHUR ASSICURAZIONI (75,4 MIL. €)
Milano, 4 aprile 2002 - I consigli di amministrazione delle società del Gruppo Winterthur Italia (Winterthur Assicurazioni e Winterthur Vita) hanno approvato il bilancio 2001. La raccolta premi consolidata è stata di 1.778 milioni € (+15,1%); gli utili complessivi ammontano a 76,4 milioni € (+31%). Fabrizio Rindi, presidente delle due società, ha espresso grande soddisfazione perché "oggi constatiamo che i rilevanti investimenti effettuati a partire dal '96, quando iniziò la nostra fusione societaria, hanno permesso di ottenere ottimi risultati che confermano e migliorano le già buone performance del 2000. La crescita della raccolta premi nel vita, l'efficienza gestionale e la qualità del portafoglio danni sono gli elementi di maggior rilievo dell'esercizio 2001. Oggi siamo un gruppo medio-grande che ha l'ambizione di voler competere con i leader del settore. Lo faremo attraverso un ulteriore rafforzamento della crescita organica e, qualora si presentino occasioni favorevoli, con acquisizioni mirate o accordi di partnership che siano in linea con i nostri obiettivi di sviluppo". Winterthur Assicurazioni - La società ha consolidato i già positivi risultati dell'esercizio precedente e ha mostrato ulteriori progressi sul fronte della redditività e dell'efficienza. L'incremento dell'utile, che è passato da 36,7 a 75,4 milioni € (+105,4%) è stato ottenuto grazie soprattutto a: 1) un miglioramento della gestione tecnica, frutto a sua volta dell'aumento della raccolta premi, passata da 1.157 a 1.228 milioni €, e della diminuzione del costo totale dei sinistri (sceso da 908 a 892 milioni €); 2) una positiva gestione degli investimenti, nonostante l'andamento negativo dei mercati finanziari, con utili in crescita dell'11% anche per effetto delle plusvalenze nette conseguite; 3) il contenimento delle spese di gestione che evidenziano una diminuzione dell'incidenza sui premi (da 25,8% a 25,5%) nonostante i costi sostenuti per alcuni progetti speciali. Gestione tecnica. Ha fatto registrare nel suo complesso un utile di 124 milioni € (era stato di 37 nell'esercizio precedente). Raccolta premi. E' cresciuta del 6,1%, con performance positive in tutti i rami principali. Nei rami Auto, che rappresentano circa il 65% del portafoglio danni della società, la crescita è stata del 4,7% ed è stata conseguita attraverso un'elevata personalizzazione delle tariffe. Lo sviluppo dei rami Infortuni (+5,5%) e Malattia (+17,5%) è avvenuto grazie soprattutto all'acquisizione di nuovi affari. Negli altri rami danni particolare sottolineatura merita la crescita della Rc Generale (+15%) e quella del ramo Incendio (+9,5%). Sinistri. Il carico dei sinistri dell'esercizio si è ridotto dell'1,7%, con un miglioramento attribuibile in particolare al positivo andamento dei rami Auto, dove l'efficace lavoro svolto in fase di assunzione dei rischi ha permesso di abbassare la frequenza. E' cresciuto a livelli molto superiori all'inflazione il costo medio pagato dei sinistri nell'Auto (+10%) mentre si è ridotto del 3% quello del totale rami danni. Il rapporto sinistri/premi complessivo è migliorato dall'80,2% al 75,8%.. Investimenti. Sono passati da 1.922 a 2.100 milioni € con una redditività sul portafoglio pari a 5,5% (6,6% con i proventi da negoziazione straordinaria) Spese di gestione. Nonostante i costi sostenuti per alcuni importanti progetti speciali (il completamento della piattaforma tecnologica e l'avvio di WinCall, il call center per la gestione dei sinistri) l'incremento delle spese nel 2001 è stato contenuto al 4,6%. Ciò ha permesso di ridurre il rapporto ai premi dal 25,8% al 25,5%. Combined ratio. E' migliorata, passando dal 104,2% del 2000 al 98% del 2001. R.O.E. Con un return on equity del 28,7% (era del 16,2% nel 2000) Winterthur Assicurazioni si conferma una delle compagnie danni più redditizie del mercato italiano. Fabrizio Rindi, che di Winterthur Assicurazioni è anche amministratore delegato, parlando delle strategie di sviluppo del 2002 ha affermato che "la nostra è una delle compagnie più moderne ed avanzate del mercato sotto il profilo tecnologico, in grado di elaborare prodotti sempre più in linea con le esigenze dei clienti e di avviare iniziative innovative sul fronte della distribuzione, affidate a NewWin, ex Multiass, compagnia recentemente acquisita dal Gruppo Generali, e che ora gestisce Advenia (prodotti e servizi per il mondo ecclesiastico) e Intersicura (joint-venture con Inter per offrire polizze ad hoc ai tifosi nerazzurri). Per cogliere tutte le opportunità di cross selling sui propri clienti, la compagnia ha inoltre costituito Winterthur Sim, una società che distribuirà prodotti finanziari e che inizierà ad operare a breve attraverso promotori finanziari in agenzia". Winterthur Vita - Per la società il 2001 ha segnato un anno importante sotto il profilo della crescita, con un significativo incremento del 42% della raccolta premi, passata da 386,8 a 549,5 milioni €. Sul risultato finale, in utile per 1,1 milioni € rispetto ai 21,6 del 2000, ha influito in modo determinante la diminuzione dei proventi da investimenti, frutto dell'andamento dei mercati borsistici, in particolare nell'ultimo trimestre dell'anno. I fatti salienti del 2001, oltre alla già accennata crescita dei premi, sono costituiti da: 1) un significativo cambiamento del mix della raccolta, dove i prodotti di tipo tradizionale hanno fatto registrare un tasso di crescita del 94%, cui si è contrapposto il rallentamento dei prodotti unit e index linked; 2) una positiva riduzione della concentrazione delle vendite, con una buona tenuta del canale agenziale ed un forte aumento da parte dei Personal Banker di Credit Suisse Italy; 3) la riduzione delle spese di gestione; 4) le buone performance delle gestioni separate; 5) il contenimento del fenomeno dei riscatti. Raccolta premi. E' cresciuta del 42%, superando le previsioni di inizio anno e la "barriera" dei 1.000 miliardi di Lire (ha raggiunto i 1.064 mld). Tale performance è stata resa possibile in particolare dall'exploit dei prodotti "tradizionali" a premio unico, passati da 55 a 279,5 milioni €, che hanno costituito a fine anno oltre la metà (50,8%) delle polizze in portafoglio. Le vendite delle polizze unit e index-linked hanno invece scontato la volatilità e le turbolenze dei mercati finanziari e la nuova raccolta si è attestata a quota 121,9 milioni € rispetto ai 176 milioni del precedente esercizio. Distribuzione. Oltre al profondo cambiamento del mix di portafoglio, l'altro rilevante elemento di novità del 2001 è avvenuto sotto il profilo della distribuzione. Il canale agenziale continua a costituire un pilastro fondamentale per la Compagnia (con il 61,2% dei premi emessi complessivi) ma si è registrato uno straordinario aumento delle vendite da parte dei Personal Banker di Credit Suisse Italy che, con 180 milioni € di nuova raccolta (contro i 29 del 2000), sono arrivati ad una quota del 32,7% sul totale.. Spese di gestione. Sono fortemente diminuite da 43 milioni a 34,6 milioni €, per un duplice effetto: da un lato minori costi di acquisizione legati ad un diverso mix della nuova raccolta, dall'altro maggiori costi amministrativi per l'introduzione di nuovi progetti finalizzati ad una più efficace operatività della compagnia. L'incidenza delle spese sui premi è passata dall'11,1% del 2000 al 6,2% del 2001. Gestione finanziaria. Il rendimento medio delle gestioni separate (6,7%) è stato particolarmente soddisfacente. In particolare il fondo Vita In, con un rendimento dell'8% lordo, ha evidenziato una performance che lo pone al top delle classifiche ad oggi stilate. Pagamenti. Il totale, pari a 218,4 milioni €, è sostanzialmente in linea con i 216,9 dell'anno precedente e ha beneficiato di una positiva riduzione del fenomeno dei riscatti, passati da 142,6 milioni € a 127,5 milioni €. Giovanni Bossi, Ceo di Winterthur Vita, giudica il 2001 "un anno importante per lo sviluppo della compagnia, anche alla luce di importanti progressi conseguiti sul piano dell'efficacia gestionale. L'eccezionale crescita della raccolta ci conforta sotto il profilo delle caratteristiche qualitative dei nostri prodotti e delle potenzialità distributive. Nel corso del 2002 cercheremo di migliorare ulteriormente le nostre performance e di accrescere la nostra quota di mercato, riservando ovviamente una marcata attenzione allo sviluppo della profittabilità".

RAS: UTILE NETTO 402 MILIONI DI EURO (+5%) DIVIDENDI 2001: ORDINARIE 0,37 EURO (+19%); RISPARMIO 0,40 EURO (+18%)
Milano, 4 aprile 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Ras, riunitosi il 28 marzo sotto la presidenza di Giuseppe Vita, ha esaminato il bilancio della Capogruppo e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2001. All'Assemblea convocata per il 29 aprile 2002 sarà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,37 euro per le azioni ordinarie (+19% rispetto al 2000) e di 0,40 euro per le risparmio (+18%), da porsi in pagamento a partire dal 23 maggio 2002 con stacco della cedola in data 20 maggio 2002. Il payout ratio passa, a livello consolidato, dal 59% del 2000 al 68% del 2001. Redditività 2001 - Nel 2001 il risultato operativo (prima delle rettifiche di valore) è stato di 880 milioni di euro, in crescita del 21,2% rispetto ai 727 milioni di euro del 2000. Il risultato ordinario dell'esercizio 2001 si è attestato a 634 milioni di euro (+7,6%, se confrontato con i 589 milioni dell'anno precedente). Nel 2001 l'utile netto consolidato ha raggiunto 402 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto ai 383 milioni di euro del 2000. Per la Capogruppo il risultato operativo è passato dai 478 milioni di euro del 2000 ai 737 milioni di fine 2001, con un aumento del 54,2%. Il risultato ordinario (al netto delle rettifiche di valore) si è attestato a 684 milioni di euro rispetto ai 440 milioni del 2000, con una crescita del 55,5%. L'utile netto di Ras SpA ha raggiunto i 581 milioni di euro (era di 307 milioni nel 2000), con un incremento dell'89,3%. Andamento 2001 per aree di business - La raccolta premi consolidata ha toccato i 12.805 milioni di euro, +17,9% rispetto a quella dell'esercizio precedente (10.862 milioni di euro). I premi Vita hanno raggiunto i 6.631 milioni di euro (+29,7%), con un'accelerazione nell'ultimo trimestre (+67,3% rispetto allo stesso periodo del 2000). In Italia i premi Vita sono aumentati del 34,5%, a quota 4.997 milioni di euro (erano 3.714 milioni a fine 2000). Rilevante l'apporto della bancassurance che ha prodotto una raccolta di 3.420 milioni di euro (+57,9%). Particolarmente buono l'andamento dei premi Vita nel quarto trimestre 2001 (+81% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Il risultato tecnico Vita è passato da 216 milioni di euro a 105 milioni di euro, una flessione imputabile all'effetto dei mercati finanziari..A livello consolidato i premi Danni hanno registrato una crescita del 7,4% a 6.174 milioni di euro (erano 5.751 milioni al 31 dicembre 2000). Alla fine dell'esercizio 2001, il risultato tecnico Danni è passato da -432 milioni di euro a -268 milioni di euro. Il combined ratio (rapporto percentuale tra costo dei sinistri, spese di distribuzione e altri oneri sui premi) è passato dal 106,8% al 105,6%. Tale miglioramento è attribuibile a tutti i paesi, e in particolare all'Italia e alla Spagna. Per l'Italia Ras SpA ha registrato un combined ratio del 104,4% (era 105,5% nel 2000), grazie all'effetto congiunto della diminuzione della frequenza sinistri, dello sblocco delle tariffe Rc auto e della selezione del portafoglio messo in atto dalla Compagnia a partire dal '98. Per quanto riguarda gli altri paesi, la Spagna ha registrato un miglioramento del combined ratio dal 104,7% del 2000 al 99,5% del 2001, dovuto all'aumento delle tariffe attuato nel corso degli ultimi due anni. L'Austria è passata dal 117,6% al 110,1% e continua nella politica di riforma del portafogli avviata nel corso del 2000. Nei servizi finanziari, malgrado una congiuntura particolarmente sfavorevole, il patrimonio gestito e amministrato da Ras si è attestato al 31 dicembre 2001 a 11.402 milioni di euro (11.780 nel 2000). In particolare il solo patrimonio gestito è ammontato a 10.525 milioni di euro (11.032 nel 2000), con un aumento della quota di mercato sul sistema fondi comuni dall'1,88% del 2000 all'1,90% del 2001. I flussi netti di raccolta sono stati positivi per 511 milioni di euro, in un mercato che complessivamente ha registrato un saldo positivo di 553 milioni di euro. Al 31 dicembre 2001 il numero dei promotori finanziari era pari a 2.024, in crescita del 23% rispetto ai 1.645 di fine 2000. Dati patrimoniali - Nel 2001 gli investimenti hanno raggiunto i 32.502 milioni di euro (31.184 milioni nel 2000). Le plusvalenze non realizzate su titoli quotati sono passate dai 2.869 milioni di euro di fine 2000 ai 1.774 milioni di euro del 31 dicembre 2001 (erano 1.596 milioni al 30 settembre 2001). Le rettifiche di valore portate a conto economico sono state di 246 milioni di euro (138 milioni di euro a fine 2000). Le riserve tecniche nette sono passate da 30.113 milioni di euro del 2000 a 34.544 del 2001. Il patrimonio netto consolidato di pertinenza del gruppo è aumentato a 4.352 milioni di euro del 2001 dai 4.162 milioni di euro del 2000. Prospettive 2002 - "I dati disponibili sull'andamento del 2002", ha detto Mario Greco, Amministratore Delegato di Ras, "ci portano a prevedere un significativo aumento della redditività sia per quanto attiene alle previsioni di risultato operativo che di utile netto, a conferma dei target indicati nel piano triennale". Al 25 marzo 2002 Ras ha raccolto tramite il canale agenti e promotori premi di nuova produzione pari a 67,2 milioni di euro, con una crescita del 33,6% rispetto al 31 marzo 2001. Al 22 marzo 2002 i flussi netti di raccolta di risparmio gestito ammontavano a 258,9 milioni di euro con una crescita del 56% rispetto al 31 marzo 2001 

GRUPPO CRF: UTILE NETTO CONSOLIDATO A 93,4 MILIONI DI EURO LA RACCOLTA TOTALE CRESCE DEL 1,4% (25.167 MILIONI DI EURO)
Firenze, 4 aprile 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Firenze, presieduto da Aureliano Benedetti, ha approvato il 25 marzo il progetto di bilancio d'esercizio della società ed il bilancio consolidato per l'anno 2001 presentati dal Direttore Generale Lino Moscatelli ed ha preso atto dell'ulteriore consolidamento del Gruppo che oggi conta 416 sportelli ed una nuova rete di promotori finanziari già presente sul territorio con 9 spazi finanziari e 45 promotori. Il risultato in termini di utile netto consolidato è stato pari a Euro 93,4 milioni, stabile rispetto al 2000 nonostante il non favorevole contesto di mercato. Il margine di interesse, al netto dei dividendi, risulta pari a 559,4 milioni di Euro, in crescita di circa il 10%. Il margine di intermediazione (920 milioni di Euro) è salito del 2,7%. Grazie ad una forte azione di presidio dei costi operativi il risultato di gestione si attesta a Euro 289,2 milioni (+1,8%). L'andamento del mercato avrebbe potuto penalizzare in modo marcato il risultato economico ma, la struttura del Gruppo Banca CR Firenze ha consentito di contenerne gli effetti. In particolare, ad una riduzione degli utili da operazioni finanziarie e di quelli della partecipata Eptaconsors (asset management) ha fatto fronte l'incremento degli utili di Findomestic Banca e la forte crescita della raccolta netta del risparmio gestito che hanno contenuto la flessione della voce commissioni ed altri proventi netti nello 0,9%. L'utile netto della Capogruppo risulta pari a 84,9 milioni di Euro, in crescita del 6,3%. Il Roe risulta pari al 13,7% che diventa 11,3% se si tiene conto dell'ammortamento delle differenze positive di consolidamento (goodwill). La raccolta totale ammonta a 25.167 milioni di Euro, in crescita dell'1,4%. La raccolta diretta, 11.058 milioni di Euro, è cresciuta del 2,2%. All'interno della indiretta (+0,8%), il risparmio gestito è cresciuto del 14,4% a 8.047 milioni. La grande capacità di vendita della rete filiali e la qualità dei prodotti offerti è ulteriormente sottolineata dall'andamento della raccolta nel risparmio gestito il cui flusso netto di conferimenti è stato di 1.400 milioni di Euro. Nel dettaglio i fondi crescono del 37,4% e le riserve tecniche legate ai prodotti assicurativi del 17,7%. Gli impieghi alla clientela risultano pari a 11.455 milioni di Euro con un incremento del 3,9%; le sofferenze nette scendono a 197 milioni (-2,1%) con un indice di copertura del 52%; lo stesso indice sugli incagli è del 19,7%. Il rapporto sofferenze nette/impieghi netti si fissa a 1,7%. Il progetto di bilancio 2001 della Banca Cr Firenze Spa e la proposta di distribuzione del dividendo verranno portati all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti il prossimo 29 Aprile. Sotto il profilo degli investimenti strategici spicca l'acquisto di un'ulteriore quota in Findomestic Banca che ha portato il Gruppo a detenerne il 50% del capitale sociale mentre il restante 50% è detenuto da Cetelem S.a. del Gruppo Bnp Paribas. La società fiorentina, leader nel credito al consumo, ha chiuso il 2001 con un utile netto di 50,2 milioni di Euro (+61%) ed un Roe di oltre il 23%. Nel mese di Aprile è nata Cr Firenze Gestion Internationale S.a. (80% Cr Firenze, 20% Sanpaolo Imi), con sede a Lussemburgo, che gestisce il fondo multicomparto Giotto Lux, prodotto di punta del risparmio gestito di Gruppo. Prosegue l'impegno per una generosa politica dei dividendi: il Cda ha deciso di proporre all'Assemblea un dividendo di Euro 0,052 per azione con un pay-out ratio di oltre il 66%. La data di pagamento proposta è il 23 Maggio 2002 (stacco cedola il 20 Maggio 2002). 

CREDITO VALTELLINESE : ACQUISTO AZIONI DELLA BANCA REGIONALE SANT'ANGELO
Sondrio, 4 aprile 2002 - Il Credito Valtellinese S.c. a r.l. ha formalizzato in data odierna l'acquisto dalla Banca Popolare Sant'Angelo S.c. a r.l. di n. 999.900 azioni della Banca Regionale Sant'Angelo S.p.A., pari al 22,43% del capitale sociale, per un importo complessivo di euro 35.373.462,3. Tale operazione rientra nel complessivo progetto di riorganizzazione delle partecipazioni del Gruppo bancario Credito Valtellinese in Sicilia che porterà alla nascita di un'unica forte realtà bancaria del Gruppo sul territorio siciliano. A seguito dell'operazione, il Credito Valtellinese S.c. a r.l. e la controllata Credito Artigiano S.p.A. detengono, rispettivamente, il 22,43% e il 76,94% della Banca Regionale Sant'Angelo, e pertanto, complessivamente, il 99,37% del suo capitale sociale. 

ACI, COMPAQ E GEMPLUS LANCIANO ANCHE IN ITALIA LA PRIMA SOLUZIONE SMARTCARD A BASSO COSTO PER LA BANCA DI MEDIE DIMENSIONI
Milano, 4 aprile 2002 - Aci Worldwide, Compaq Computer e Gemplus International S.A. lanciano la prima soluzione facile, veloce e a basso costo per far migrare le banche di medie dimensioni verso la tecnologia Emv SmartCard. Si chiama "Emv Easy" il sistema sviluppato congiuntamente dalle tre aziende, per allineare le banche ai sistemi di transazione e di sicurezza già adottati dai principali istituti bancari mondiali e secondo gli standard Europay, MasterCard e Visa. "La partnership tra Aci, Compaq e Gemplus", afferma l'Ing. Gianfranco Botti, General Manager di Aci Worldwide (Italia), "dà un forte impulso a un ampio segmento di mercato che rischiava di rimanere indietro. La nostra soluzione guiderà le banche di medie dimensioni nella migrazione obbligata verso la tecnologia Emv e ridurrà i tempi di apprendimento con il supporto di team qualificati messi a disposizione dalle tre compagnie. Con una forte attenzione ai costi, alla semplicità e alla velocità di implementazione, gli utenti adotteranno il nuovo sistema prima di quanto possano aspettarsi." Studiato per banche che emettono fino a 750.000 carte di credito/debito e che possono sostenere fino a 20 transazioni al secondo, il sistema Emv Easy riduce i rischi di contraffazione e incoraggia il business legato alle carte di credito con conseguente crescita dei profitti. Di facile e veloce implementazione, Emv Easy abbassa le barriere d'ingresso nel mercato dei pagamenti elettronici e, con la sua formula "pacchettizata", garantisce il miglior rapporto qualità/prezzo oggi disponibile sul mercato. "Per la prima volta", commenta Enrico Ivaldi, Direttore della Divisione Enterprise Business & Solutions Group di Compaq Computer Italia, "anche banche più piccole avranno accesso alla migliore tecnologia, potendo così fornire un livello di sicurezza e prestazioni che, finora, sono stati esclusiva degli istituti finanziari più potenti." "Il progetto Emv Easy", prosegue Sophie Escand, Direttore Marketing Gemplus per l'area Finanza, "è in linea con le soluzioni Gemplus, che puntano a ridurre i costi e i tempi di implementazione nell'adozione della tecnologia Emv. Il pacchetto Emv Easy prevede ad esempio un servizio completo di consulenza e implementazione per accompagnare i nostri clienti nel processo di cambiamento. Potranno così distinguersi dai concorrenti per essere fra i primi a emettere SmartCard." Note tecniche su Emv Easy - La soluzione comprende: Il server NonStop Himalaya, che include processori hardware criptografici su cui girano software Emv compatibili con Eft, fornito da Compaq; Il software Base24 Eft, che include il simulatore Emv, fornito da Aci Emv Chip Card Gemviision (per utenti Visa) o GemShare (per utenti Europay/Mastercard), forniti da Gemplus 

INCARD POTENZIA LA PROPRIA GAMMA DI SMART CARD LANCIANDO LA NUOVA SIM CARD MOKARD JAVA CRYPTO. CHE OFFRE AL MERCATO DEI MOBILECOMMERCE LA SICUREZZA DELLA CRITTOGRAFIA
Milano, 4 aprile 2002 - Incard, azienda leader nel settore delle carte a microprocessore, lancia Mokard Java Crypto una nuova Sim che, basata su linguaggio Java, rappresenta lo stato dell'arte dal punto di vista tecnologico; sia per l'aspetto hardware sia per quel che concerne la conformità agli standard normativi Java. Mokard Java Crypto, una versione potenziata della smart card Mokard 64K, risponde alle attuali richieste dì mercato in materia di sicurezza dei dati, attraverso un sistema crittografico che li rende illeggibili a chi non è autorizzato ad accedervi e utilizzarli. La conformità agli standard Sun Microsystems, Etsi 3Gpp e la compatibilità agli standard Sun Compatíbily Rit, rende Mokard Java Sim completamente interoperabile. Questo significa che le applicazioni potranno essere istallate o aggiornate direttamente sulla Sim in qualunque momento tramite il protocollo cosidetto "over the air". "Mokard Java Crypto - ha dichiarato Simone Cavallo, Amministratore delegato di Incard - ci permette di offrire mercato le caratteristiche di sicurezza richieste in questo momento. Se il mercato dei mobile-commerce non è ancora decollato questo dipende dalla poco fiducia degli utenti nell' affidare gli estremi della propria carta di credito alla rete". "La nostra mission - ha continuato Cavallo - è quella di offrire un contributo importante nel garantire agli utenti, un ambiente operativo sicuro e affidabile per svolgere qualsiasi modalità di utilizzo dati e voce sia per l'uso privato che business". 'Siamo inoltre orgogliosi - ha concluso Cavallo - di poter affermare che Mokard Java Crypto è la prima, e attualmente l'unica, Java card ad aver superato con successo il test di conformità di Sun Microsytems." 

I PRINCIPALI RISULTATI DELLA TERZA RIUNIONE DEL (COMMITTEE OF EUROPEAN SECURITIES REGULATORS ) CESR
Milano, 4 aprile 2002 - La terza riunione del Committee of European Securities Regulators (Cesr), cui partecipa anche la Consob, ha avuto luogo a Parigi il 14 marzo 2002. Nel corso di tale riunione, il Cesr ha approvato il documento "Un regime europeo per la protezione dell'investitore: l'armonizzazione delle regole di condotta" (Ref. Cesr/01-014d). Questo fornisce un insieme di Standards e Rules armonizzati per la protezione dell'investitore al dettaglio nelle seguenti aree: regole generali di comportamento, informazioni da fornire ai clienti, informazioni da acquisire dai clienti ("know your customer") e obblighi di diligenza, contratti con la clientela, norme per la prestazione dei servizi di negoziazione (compresi gli standard di best execution) e di gestione di portafogli individuali. Il regime per gli operatori professionali e per le controparti, nonché i criteri per la categorizzazione degli investitori, saranno oggetto di ulteriori considerazioni da parte del Cesr. Il Cesr ha approvato inoltre il documento "Stabilizzazione e riparto, un approccio europeo per la vigilanza" (Ref. Cesr/02-020b). Questo documento fornisce standard armonizzati per le pratiche di stabilizzazione nel contesto di un'offerta pubblica nonché un regime informativo armonizzato ed alcuni principi di base relativi al processo di riparto. Tale lavoro non è stato elaborato su mandato formale della Commissione Europea nel contesto della proposta di Direttiva su Insider dealing e market manipulation, o della proposta di Direttiva sui Prospetti. Tuttavia, tali standard potranno rappresentare un rilevante contributo per qualsiasi futuro lavoro che dovesse essere intrapreso sugli stessi temi. I documenti citati saranno pubblicati sul sito internet del Cesr, www.europefesco.org . Il Cesr continuerà a contribuire ai lavori in corso avviati dalla Commissione Europea per la revisione della Direttiva sui Servizi di investimento (Dsi). Il lavoro sulla regolamentazione degli Alternative Trading System (Ats's) è prossimo alla conclusione. Il Cesr ha inoltre deciso di istituire un Gruppo di esperti sulla Trasparenza ed efficienza del mercato, con un mandato ad esplorare le interazioni tra quattro elementi: trasparenza, formazione dei prezzi, best execution e struttura dei mercati secondari. Claes Norgren, Direttore generale della Swedish Finansinspektionen, presiederà il gruppo. Un rapporto preliminare è atteso per la riunione del Cesr del prossimo giugno. Il Cesr ha ricevuto dalla Commissione Europea due richieste di parere su possibili misure attuative di disposizioni contenute nella proposta di Direttiva sul Market abuse e nella proposta di Direttiva sui Prospetti. Per preparare tali lavori sono stati istituiti due Gruppi di esperti: un Gruppo di esperti sul market abuse, presieduto da Stavros Thomadakis, Presidente della Hellenic Capital Market Commission; un Gruppo di esperti sui prospetti, presieduto dal Prof. Fernando Teixeira dos Santos, Presidente della Portuguese Comissão do Mercado de Valores Mobiliarios (Cmvm). Le richieste di parere possono essere consultate nel sito internet del Cesr (sezione Consultative Papers) e dovrebbero essere intese come una prima richiesta di contributi a tutte le parti interessate. Fatta salva la consultazione finale con la Commissione Europea, il Parlamento dell'Unione Europea e l'European Securities Committee, il Cesr ha deciso di istituire un panel ad alto livello per la consultazione dei partecipanti al mercato, con un numero limitato di membri designati a titolo personale. Sarà compito del panel: fornire commenti sul modo in cui il Cesr sta esercitando il suo ruolo, in particolare nel porre in atto la sua "Dichiarazione pubblica sulle pratiche di consultazione"; assistere il Comitato nella definizione delle priorità; segnalare al Cesr le incoerenze normative nel Mercato Unico e le più significative evoluzioni del settore finanziario. Si prevede che i membri del panel saranno nominati entro il giugno 2002. In vista dell'imminente presidenza danese dell'Unione, la prossima riunione del Cesr avrà luogo a giugno a Copenhagen. 

CONSOB: A PROPOSITO DELLA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO DEPOSITATA IL 27 FEBBRAIO 2002
Milano, 4 aprile 2002 - La Commissione prende atto con rispetto della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che annulla la delibera della Consob del 30 ottobre 2001 e il successivo provvedimento dell'8 gennaio 2002. Nota, peraltro, che l'annullamento disposto dal Tar del Lazio concerne il procedimento e la motivazione del provvedimento della Consob, relativo al controllo solitario di Pirelli spa su Olimpia e al controllo di fatto di Olimpia su Olivetti spa. La Commissione si riserva ogni ulteriore valutazione quando saranno rese note le motivazioni della sentenza. 

FINANZIAMENTO OPA DE AGOSTINI SU LOTTOMATICA
Milano, 4 aprile 2002 - Si è chiusa il 2 aprile con successo la prima fase della sindacazione del finanziamento a medio-lungo termine di complessivi Euro 650 milioni, organizzato ed inizialmente sottoscritto da BNP Paribas, Lehman Brothers International (Europe) e Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A., per finanziare l'offerta pubblica di acquisto lanciata dal Gruppo De Agostini tramite la controllata Tyche S.p.A. sulle azioni di Lottomatica S.p.A. nello scorso mese di febbraio. Tyche S.p.A. è controllata tramite la holding FinEuroGames S.à.r.l., della quale il Gruppo De Agostini detiene il 76,84% e il 23,16 % è detenuto da Investitori Associati III. Hanno aderito all'operazione, in qualità di Arranger, Banca di Roma S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Banca Popolare Commercio e Industria S.c.r.l., Banca Popolare di Novara S.c.r.l. e Unicredit Banca Mobiliare S.p.A., banche di relazione del Gruppo De Agostini. Lottomatica, con sede a Roma, è a capo di un gruppo operativo in Italia e all'estero nel mercato dei giochi, dei servizi automatizzati ai cittadini ed alle imprese e dei servizi di biglietteria. Dal 1993 gestisce, su concessione del Ministero delle Finanze, il gioco del Lotto, di cui ha realizzato la completa automazione attraverso la creazione di una rete di collegamento on-line. Per il Gruppo De Agostini si tratta di un investimento industriale di lungo periodo che rientra in una politica di diversificazione in settori diversi dalle proprie attività tradizionali; De Agostini intende inoltre valorizzare pienamente gli asset esistenti attraverso la creazione di sinergie tra le due società e diffondere nuovi servizi e giochi al grande pubblico tramite la rete esistente. I Mandated Lead Arranger, che hanno raccolto l'interesse da parte di diverse banche italiane ed estere, hanno in programma di lanciare la fase di sindacazione generale nella prima decade del prossimo mese di aprile. 

CONFERIMENTO IMMOBILI GENERALI E ALLEANZA
Milano, 4 aprile 2002 - In data 1 aprile 2002 ha avuto effetto il conferimento dei rami d'azienda immobiliari in Italia (relativi principalmente a immobili non strumentali) di Assicurazioni Generali e di Alleanza Assicurazioni nella società controllata Genimmobil. L'operazione di conferimento ha per oggetto immobili per un valore complessivo di mercato di circa 4.600 milioni di euro. L'atto di conferimento è stato stipulato in data 10 gennaio 2002, a seguito dell'approvazione dell'operazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali e Alleanza Assicurazioni il 13 settembre 2002 e dall'Assemblea Straordinaria di Genimmobil il 12 ottobre 2001. Mediobanca è advisor dell'operazione. 

LA TECNOLOGIA COMPAQ PER IL SISTEMA DI ADDESTRAMENTO DEL PIÙ AVANZATO AEREO MILITARE DEL MONDO SIGLATO CON EADS UN ACCORDO DI 25 ANNI DA 26 MILIONI DI DOLLARI (29,5 MILIONI DI EURO) PER EUROFIGHTER
Milano, 4 aprile 2002 - Compaq ha annunciato di aver siglato un contratto della durata di 25 anni con European Aeronautic Defence and Space Company (Eads). Compaq fornirà alla principale società aerospaziale europea 32 sistemi ad alte prestazioni AlphaServer GS160 e numerosi server ProLiant che verranno impiegati per la simulazione di avveniristici sistemi di armamento e di controllo dell'Eurofighter, il più avanzato aereo da combattimento del mondo. Inoltre Compaq metterà a disposizione la sua competenza per la gestione e il supporto dei sistemi. I sistemi di simulazione dell'armamento verranno installati in 32 località con sede in Inghilterra, in Germania, in Italia e in Spagna come supporto all'addestramento per gli equipaggi degli Eurofighter. Compaq fornirà, implementerà e gestirà le operazioni dei sistemi AlphaServer con sistema operativo Tru64 Unix e dei server Proliant basati su Intel. I sistemi AlphaServer di Compaq saranno utilizzati per host computing, i server ProLiant invece svilupperanno l'ambiente del software. Attraverso Compaq Global Services, inoltre, i servizi saranno disponibili presso le sedi in cui sono stati installati i sistemi. Torsten Zinn, direttore senior presso la divisione business di Eads e responsabile del velivolo militare, ha dichiarato: "La scelta di intraprendere una collaborazione a lungo termine con Compaq è per noi strategica, le tecnologie IT cambieranno infatti radicalmente nel corso dei prossimi 25 anni, periodo che corrisponde esattamente alla durata del progetto Eurofighter. Siamo sicuri che Compaq sarà in grado di gestire questo cambiamento garantendo la funzionalità e la qualità delle prestazioni nel tempo". Bob Haslam, direttore di Eurofighter GmbH, ha aggiunto: "Il programma Eurofighter è della massima importanza per le capacità di difesa dell'Europa e va a rafforzare ulteriormente la sicurezza dell'Unione Europea in linea con quanto necessario in questo periodo di grande incertezza. Il successo del programma Eurofighter dipende dai partner coinvolti e la tecnologia AlphaServer di Compaq fornisce la basi per un continuo sviluppo anche in futuro". 

SABIC RILEVA LE ATTIVITÀ PETROLCHIMICHE DI DSM
Milano, 4 aprile 2002 - Dsm e Sabic, il maggiore produttore petrolchimico del Medio Oriente, hanno raggiunto un accordo in merito all'acquisizione da parte di Sabic delle attività petrolchimiche di Dsm. La transazione comprende il trasferimento di tutte le azioni delle imprese facenti capo a Dsm Petrochemicals (Dpc), delle relative partecipazioni di Dpc nonché delle attività di vendita e delle disponibilità tecnologiche, dei brevetti e dei marchi interessati. Una volta conclusa,la transazione avrà effetto retroattivo a partire dal 1 gennaio 2002. Dsm e Sabic prevedono che la conclusione formale della transazione (il c.d. "closing") avverrà intorno al 30 giugno 2002. La transazione prevede un importo totale di Eur 2,250 mld, di cui la prima metà verrà versata al momento della conclusione e la seconda metà 4 anni e mezzo dopo il closing. Dsm rapporterà il ricavato netto della cessione (net present value) a partire dalla data di conclusione dell'operazione , sulla base del valore contante. In conformità alle vigenti disposizioni di legge è stato richiesto ai Consigli d'Azienda un parere in merito a questa transazione. Ove necessario,sono state informate anche le associazioni sindacali e di categoria. Inoltre, la cessione comporta anche l'approvazione delle Autorità garanti della concorrenza e del mercato della Ue. Probabilmente la transazione dovrà essere segnalata anche alle Autorità garanti della concorrenza e del mercato dei paesi non appartenenti alla Ue. Nella transazione Dsm è stata assistita da Credit Suisse First Boston, mentre JP Morgan Chase ha svolto attività di consulenza per Sabic. Con questa acquisizione Sabic compie un importante passo avanti nella implementazione della propria strategia finalizzata alla crescita dell'azienda verso un ruolo di global player di primo piano nel settore petrolchimico. La transazione vede un'ascesa di Sabic dalla 22a all'11a posizione nel ranking mondiale dell'industria petrolchimica e fa sì che Sabic divenga rispettivamente la terza e la quarta azienda mondiale nel ramo del polietilene e del polipropilene. Mohamed H. Al-Mady, Vicepresidente e Managing Director del Consiglio di Amministrazione di Sabic ha dichiarato: "Questa è una grande opportunità per la nostra azienda. L'acquisizione delle attività petrolchimiche di Dsm rappresenta per Sabic un ottimo passo sia in chiave strategica sia in chiave economica. In tal modo veniamo a occupare una solida posizione di partenza all'interno del mercato europeo e poniamo le basi per la realizzazione degli obiettivi di Sabic di divenire un leader mondiale del settore. La fusione di gruppi manageriali, di reparti di ricerca e sviluppo e di personale competente realizzata attraverso la acquisizione non ha pari nel mondo industriale. Tutto ciò rappresenta una buona notizia per i nostri clienti e i nostri fornitori e sta a significare continuità e opportunità di crescita per le attività di produzione petrolchimiche in Europa". Con la vendita delle proprie attività petrolchimiche Dsm dà consistenza alla strategia formulata alla fine del 2000 e finalizzata allo sviluppo dell'azienda nella direzione di una specialty company focalizzata sui prodotti biotecnologici e chimici di elevata qualità destinati all'industria life science e ai materiali di altissima qualità(Vision 2005: Focus and Value). Peter Elverding, presidente del Consiglio di Amministrazione di Dsm, ha commentato "Questa transazione rientra perfettamente nella nostra strategia 'Vision 2005: Focus and Value'. Sabic è un'azienda molto forte e molto impegnata nel settore petrolchimico. Nel corso degli anni Dsm Petrochemicals ha dato un ottimo contributo a Dsm e sono convinto che con questa transazione lo sviluppo futuro di questa unità sia assicurato. Adesso Dsm si concentrerà sull'ulteriore implementazione della strategia 'Vision 2005: Focus and Value' ". Nel 2001 Dsm Petrochemicals ha realizzato un giro di affari pari a EUR 2,4 mld e vende ogni anno circa 2,6 mln di tonnellate di polimeri, soprattutto in Europa. La prevista cessione delle attività petrolchimiche di Dsm a Sabic ha come oggetto principalmente Dsm Hydrocarbons B.V, Dsm Polyethylenes B.V, Dsm Polypropylenes B.V.(tutte con sede nei Paesi Bassi), Dsm Polyolefine GmbH (Dpo, Germania) , nonché Dsm Hydrocarbons Americas Inc e Dsm Polypropylenes North America Inc.(con sede negli Stati Uniti). In previsione della cessione tali attività erano già state inglobate dal 1 gennaio 2001 nel Gruppo Dsm Petrochemicals (Dpc). Oltre alle attività succitate nelle previste operazioni di cessione rientrano anche le interessenze di Dsm in Dsm Transport Maatschappij (Dtm Pipelines) e la rete di canalizzazione integrata presente nell'Europa nord-occidentale (Arg e Pall) nonché diverse partecipazioni di Dpc in Cina e in Malesia. Nella cessione sono incluse anche tutte le disponibilità tecnologiche interessate nonché le attività della licenziataria controllata Stamicarbon per Dpc e le attività che vengono espletate in maniera pressoché totale per Dsm Petrochemicals dai reparti di supporto di Dsm, quali le attività di Dsm Research inerenti la petrolchimica e le attività di vendita in Belgio, Danimarca, Francia, Spagna, Italia, Germania, nel Regno Unito e in Turchia che hanno luogo esclusivamente a uso di Dpc, nonché Dsm Sales International. In totale saranno circa 2300 i dipendenti di Dsm che passeranno a Sabic. Presso Dpc lavorano circa 2060 persone, di cui circa 1530 a Geleen (Paesi Bassi) e 530 a Gelsenkirchen (Germania). Le attività delle altre unità di Dsm che operano esclusivamente per conto di Dpc interessano circa 220 persone. I dipendenti di Dpc a Geleen verranno assorbiti di diritto da una nuova società, denominata De Petrochemicals Limburg B.V. Il contratto collettivo di lavoro attualmente vigente per Dsm Limburg B.V. rimarrà in vigore per tutta la sua durata (fino al 1 aprile 2003), ad eccezione di alcune disposizioni che sono direttamente connesse a Dsm N.V., quali per es. il piano di partecipazione agli utili annuali legato al risultato e la normativa aziendale per l' acquisto di opzioni da parte dei dipendenti Durante la concertazione con le associazioni sindacali verrà ricercata la possibilità di trovare alternative adeguate. Per quanto riguarda la sede di Gelsenkirchen il datore di lavoro (soggetto giuridico) Dsm Polyolefine GmbH rimarrà invariato; le azioni della società vengono trasferite a Sabic. Tale trasferimento non comporterà alcuna modifica delle condizioni di lavoro attualmente in vigore. Ciò vale anche per quanto attiene il passaggio a Sabic di quei dipendenti di Dsm che al momento non espletano attività lavorative all'interno di Dpc o di Dpo. La transazione avrà come effetto una forte partnership tra Dsm e Sabic. Soprattutto nella sede di Geleen i partner dipenderanno l'uno dall'altro per quanto riguarda la fornitura di materie prime, di prodotti, di servizi e di utilities. Dsm opera in tutto il mondo nel mercato dei prodotti life science,nei materiali di alto profilo e nei prodotti chimici industriali. Dsm ha un giro d'affari di Eur 8 mld e conta 22.000 dipendenti a livello mondiale (dati relativi al 31 dicembre 2001), attivi in oltre 100 sedi. In molte delle proprie attività Dsm è un'azienda di primissimo piano nella "élite industriale mondiale". La strategia del gruppo è focalizzata sulla realizzazione di un giro di affari che si attesti su circa Eur 10 mld nel 2005. Almeno l'80 % di tale giro di affari verrà realizzato con le cosiddette specialties, prodotti biotecnologici e chimici di elevata qualità per l'industria life science e materiali di alto profilo qualitativo. La strategia "Vision 2005" imprimerà una accelerazione alle operazioni, già avviate in precedenza, di concentrazione su posizioni mondiali di leadership in attività a più elevato valore aggiunto, su una forte crescita e su risultati più stabili. Il ricavato della cessione delle attività petrolchimiche di Dsm verrà impiegato per acquisizioni nei segmenti specialty della chimica, come già comunicato nel 2000 al momento dell'ufficializzazione della nuova strategia. Allora Dsm indicò che i disinvestimenti e le acquisizioni previsti non sarebbero probabilmente avvenuti contemporaneamente. Questo potrebbe verificarsi in questo caso. Dsm attribuisce massima importanza al fatto che si segua la direzione tracciata nella strategia "Vision 2005" e che venga completato il processo di trasformazione messo in atto. Per questo il ricavato della cessione delle attività petrolchimiche verrà dato in gestione alla controllata , denominata Dsm Vision 2005 B.V. Anche il ricavato dei disinvestimenti in Ebn (Energie Beheer Nederland) verrà dato, in linea di massima, in gestione a questa società. La società Dsm Vision 2005 B.V. emetterà azioni privilegiate per una Fondazione privilegiata. Per numerose delibere societarie, tra cui rientra anche l'utilizzo dei fondi dati in gestione alla società , per scopi diversi da quelli sanciti nella strategia "Vision 2005", sarà necessaria l'autorizzazione di questa Fondazione. In qualità di Amministratori della Fondazione verranno nominati 3 membri del Consiglio di amministrazione e 3 membri del Collegio sindacale di Dsm. Questa istituzione avrà una durata limitata , pari alla durata dell'implementazione della strategia, vale a dire al massimo fino alla fine del 2005. Sabic, la maggiore impresa petrolchimica del Medio Oriente, ha sede a Riad (Arabia Saudita) ed è stata fondata nel 1976. In quell'anno il Governo saudita decise di utilizzare come materia prima per la produzione di sostanze chimiche e di polimeri gli idrocarburi gassosi liberatisi durante l'estrazione del petrolio. Il 70 % delle azioni di Sabic è in mano al Governo dell'Arabia Saudita, mentre il restante 30% è detenuto da privati sauditi e di altri paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Le attività di Sabic sono organizzate in Strategic Business Units (SBU), le quali si articolano su cinque Industry Groups: Basic Chemicals, Polymers, Intermediates, Fertilizers e Metals. In Arabia Saudita Sabic dispone di due grandi sedi industriali (Al-Jubail e Yanbu) dotate di 16 impianti di produzione su scala mondiale. Una parte di questi vengono gestiti in collaborazione con partner multinazionali come Exxon Mobil, Shell, Fortum, Ecofuel/ENI e Mitsubishi Chemicals. Oltre a questo Sabic detiene anche partecipazioni in altri tre impianti di produzione nel Bahrein. Negli ultimi 16 anni la capacità di produzione totale di Sabic è aumentata notevolmente fino a raggiungere i 35 mln di mt annue nel 2001. Sabic occupa in tutto il mondo circa 14.500 dipendenti, per la maggior parte situati in Arabia Saudita. Nel 2001 l'azienda ha realizzato un giro di affari di circa SR 29 mld (EUR 8,9 mld) e un utile netto di circa SR 1,8 mld (Eur 550 mln). 

ASSOLOMBARDA: FEBBRAIO 2002: PROSEGUE LA RIPRESA DELLE INDUSTRIE MANIFATTURIERE MILANESI GLI IMPRENDITORI MILANESI PREFIGURANO UN'EVOLUZIONE FAVOREVOLE DELL'ECONOMIA ITALIANA PER I PROSSIMI MESI.
Milano, 28 marzo 2002 - Queste sono le principali indicazioni emerse dalla consueta Indagine Congiunturale Rapida condotta dal Centro Studi Assolombarda su un campione di circa trecento imprese manifatturiere. Di seguito viene sinteticamente commentato il trend fatto segnare dagli indicatori considerati nell'indagine, supportato da una visualizzazione grafica delle serie storiche dei saldi tra opposte indicazioni di tipo qualitativo sia destagionalizzati (depurati cioè degli effetti legati alla durata e alla composizione dei mesi*), sia di lungo periodo (ciclo-trend). I dati grezzi sulla produzione industriale hanno fatto registrare un saldo positivo tra opposte indicazioni pari al +24%. A livello settoriale, è stato soprattutto il comparto alimentare a far registrare le migliori performance; viceversa, la crescita è più contenuta nel comparto elettronico. Le previsioni fornite dagli imprenditori per i prossimi 3-4 mesi hanno fatto segnare un saldo positivo del 25%. Il saldo destagionalizzato ha fatto registrare il + 15,03%. È continuata a febbraio la crescita della domanda interna: il saldo relativo agli ordini interni è stato del +17%. Anche in questo caso, il settore alimentare ha fatto rilevare l'andamento più sostenuto e, al contrario, l'elettronica quello più cedente. Gli imprenditori si sono dichiarati ottimisti sullo scenario a breve: il saldo sulle previsioni relative agli ordinativi interni ha fatto registrare il +27%. Il saldo destagionalizzato ha fatto segnare il +16,92%. Positiva la situazione anche sul fronte della domanda estera: il saldo registrato è stato del +9%. Gli unici settori che hanno segnalato una diminuzione della domanda estera sono stati l'alimentare e la metallurgia. Il saldo sullo scenario previsivo a breve ha fatto registrare un +25%, mentre quello destagionalizzato è risultato pari allo 0,51%. Gli imprenditori milanesi hanno segnalato una crescita marcata per il fatturato interno: il saldo registrato è stato pari al +23%. Solo il comparto elettronico ha fatto registrare un saldo negativo, mentre il comparto alimentare ha segnalato l'incremento più elevato. Il saldo destagionalizzato è risultato pari al +11,30%. Le imprese hanno segnalato in crescita anche la situazione relativa al fatturato estero: il saldo registrato è stato pari al +17%. Metallurgia, elettronica ed alimentare sono stati gli unici comparti che hanno segnalato un decremento. Il saldo destagionalizzato è stato 5,72%. È risultata meno negativa la situazione relativa all'occupazione dipendente: il saldo è stato pari al -5%. I settori che hanno fatto registrare saldi positivi sono il chimico-gomma, la meccanica e il sistema moda. È continuato il trend di progressivo miglioramento del clima di fiducia: il saldo registrato è stato, infatti, pari al +13%. Questa situazione è risultata omogenea e ha riguardato tutti i comparti settoriali e le classi dimensionali oggetto d'indagine. 

BILANCIO 2001 GRUPPO WEBEGG: CRESCE IL FATTURATO CONSOLIDATO (+18%)
Milano, 4 aprile 2002 L¹Assemblea ordinaria degli azionisti di Webegg (gruppo Olivetti Telecom Italia) ha approvato il bilancio di Webegg S.p.A., per l¹esercizio 2001, chiuso con un fatturato di 39.1 milioni di euro ed un risultato di gestione di circa 900 mila euro. Dopo il risultato di gestione, sono stati spesati nell'anno oneri straordinari di IPO per circa 2 milioni di euro. La società presenta un patrimonio netto pari a 65.4 milioni di euro e una disponibilità finanziaria netta pari a 21.9 milioni di euro. L¹Assemblea ha anche esaminato il bilancio consolidato 2001 del Gruppo Webegg, caratterizzato da un patrimonio netto di 67.8 milioni di euro e una disponibilità finanziaria netta di 30.3 milioni di euro; le risultanze economiche evidenziano un fatturato pari a 91.7 milioni di euro rispetto ad un consolidato pro-forma 2000 di 74.9 milioni di euro (+ 18%) e un risultato di gestione pari a 7.5 milioni di euro. Il Gruppo Webegg (www.gruppowebegg.it), con circa 800 addetti a marzo 2002, e sedi a Milano, Torino, Bologna, Roma e uffici a San Francisco, indirizza , attraverso un approccio multidisciplinare, la consulenza strategica per il posizionamento delle aziende in Rete, integrando soluzioni proprie e derivanti dal suo network di partnership con società leader a livello mondiale. Partner principali del Gruppo Webegg sono: Applix, Digital Think, Kana, Documentum, Fame, Leading Market Technologies, Misys, Plumtree, Siebel, Sybase.

PROGRAMMA ESTATE 2002: AIR FRANCE CARGO AUMENTA L'OFFERTA DELL'8,5 % 
Milano, 4 aprile 2002 - Air France Cargo ha lanciato il nuovo programma estivo 2002 il 31 marzo scorso. Rispetto al programma estivo 2001, l'offerta di Air France Cargo, espressa in tonnellate chilometro offerte, risulta essere in aumento dell'8,5%, di cui +9,8% per i voli misti (merci nelle stive degli aeromobili passeggeri) e +7,3% sui voli cargo. L'offerta sugli Stati Uniti é stata migliorata grazie a: un'ottava frequenza cargo settimanale su New York-JFK, una settima frequenza cargo settimanale su Chicago. I due voli settimanali su Houston sono stati mantenuti. Inoltre é stata aumentata la capacità sulle Antille, con 2 frequenze cargo settimanali invece di una su Fort-de-France e Pointe-à-Pitre. Sull'America latina, Air France Cargo punta sulla stabilità dell'offerta, con 5 voli settimanali su Città del Messico, 2 voli settimanali su San Paulo, Buenos Aires, Montevideo e 1 volo settimanale su Bogotà. In Estremo-Oriente, Air France Cargo aumenta sensibilmente le frequenze sulla Cina, con un 3° volo settimanale su Shanghai e un 6° volo settimanale su Hong Kong. Sul Giappone, la capacità é stata mantenuta con 4 voli settimanali su Tokyo e 1 volo settimanale su Osaka. Verso l'India, Air France Cargo propone, senza cambiamenti rispetto all'estate scorsa, 2 voli settimanali su Delhi e 1 volo settimanale su Mumbaï. Il collegamento su Madras passa invece da 3 a 2 voli a settimana. Sul resto dell'Asia, Air France Cargo collega, con aeromobili cargo, Bangkok 3 volte a settimana, Singapore e Seoul con 2 voli settimanali. Mentre su Taipei Air France Cargo sospende il collegamento ma propone due voli a settimana su questa destinazione grazie ad un accordo con Eva Air che consente di disporre di una capacità di 40 tonnellate sugli Md11 di questa compagnia. La crescita dell'offerta sull'Africa é significativa, sia grazie all'aumento della capacità degli aeromobili passeggeri (con l'arrivo degli Airbus A330) che al mantenimento degli aeromobili cargo. In tal modo, per essere in grado di rispondere alla forte domanda del mercato, Air France assicura il collegamento settimanale di 7 città dell'Africa dell'Ovest e Centrale con un A300B4 cargo della compagnia olandese Farnair: Abidjan, Bamako, Bangui, N'Djamena, Niamey, Ouagadougou, Port-Harcourt. Il collegamento di Dakar é mantenuto con 4 voli settimanali in B747-200F di Air France Cargo. Infine, sempre un B747-200F assicura il collegamento dell'Africa dell'Est su Dar-es-Salam, Djibouti, Entebbe e 4 voli settimanali su Nairobi. La rete Africa é completata, sul Maghreb, da 3 voli settimanali su Casablanca con un A300B4 della Farnair e da 2 voli settimanali su Tunisi (invece di 1) in B737F della compagnia Aigle Azur. Per quanto riguarda l'oceano Indiano, Air France Cargo offre, ogni settimana, 4 voli cargo su Réunion e 2 voli su Antananarivo e Mauritius. Infine, verso il Medio-Oriente, la capacità su Beyrouth é stata notevolmente aumentata grazie alla sostituzione dell'A310 con un B777. Le altre destinazioni di questa regione sono state mantenute con, in particolare modo, Jeddah e Doha (1 frequenza settimanale), Dhahran e Koweit (2 frequenze settimanali). I nuovi B747-400Erf (Extended Range Freighter) saranno messi in servizio a partire dal prossimo ottobre 2002. 

NUOVI ORARI PER I VOLI DI LINEA SIGLATI AZZURRAAIR VERSO LE PIÙ IMPORTANTI CITTÀ EUROPEE, IN CODE SHARE CON ALITALIA.
Bergamo, 4 aprile 2002 In seguito al nuovo accordo di code-.share con Alitalia- che vede Azzurraair di nuovo protagonista nel settore dei voli di linea internazionali, è stato definito il nuovo orario dei voli europei siglati ZS, valido dal 31 marzo al 26 ottobre 2002. Fiore all'occhiello del timetable sono i voli che collegano Malpensa alle città di Oporto, Bilbao e Salonicco. Azzurraair, infatti, è l'unico vettore a disporre di un rolo senza scali intermedi per raggiungere queste tre località. Malpensa-Oporto: 10.30- 12.15; Malpensa-Bilbao: 19.55-21.15; Malpensa-Salonicco: 13-40-17.15 oppure 20.20 - 23.55. Tutti i collegamenti vengono effettuati quotidianamente da Malpensa - andata e ritorno- Oporto. Bilbao, Amburgo e Stoccolma sono servite una volta al giorno. Mentre Salonicco e Copenhagen due volte al giorno. Va ricordato, inoltre, che la compagnia aerea privata mantiene. con grande successo. il volo e la linea che da diversi anni collega lo scalo di Bergamo Orio al Serio a Roma. Gli orari particolarmente vantaggiosi sono : Bergamo-Roma 07.15-08.20 (escluso domenica)- Roma-Bergamo 19.05-20.10 (escluso sabato). 

"ENERGY SEMINAR" IL PRIMO WORKSHOP GRATUITO PER IMPARARE A OTTIMIZZARE LE PROPRIE RISORSE PERSONALI
Milano, 4 aprile 2002 - Hrd Training Group, società leader in Italia nella formazione, terrà presso la sua sede di Milano in C.so XXII Marzo 19 "Energy Seminar", il primo workshop gratuito per imparare a ottimizzare le proprie risorse personali. Il seminario, previsto per il giorno 9 aprile alle ore 10.00, avrà una durata di tre ore nell'arco delle quali sarà possibile imparare a migliorare l'approccio personale alle più importanti situazioni della vita professionale e privata. I principali argomenti del corso: Come comunicare efficacemente con se stessi e con gli altri; Come gestire lo stress: sfera di coinvolgimento, influenza e controllo; Come gestire i propri stati d'animo e costruire l'energia fisica per mettere in pratica le cose apprese. Per iscrizioni: Inviare propri dati (nome-azienda-ruolo-tel) all' indirizzo e-mail
g.lostimolo@hrdonline.it

L'AUSTRIA LANCIA IL PIÙ GRANDE PROGETTO GLOBALE DI RICERCA EUROPEA DEL 2002 L'ITALIA CONTRIBUISCE ALLA RICERCA ADERENDO AL PROGETTO "GLOBAL CLIMATIC WIND TUNNEL" 
Vienna, 4 aprile 2002 - L'Austrian Business Agency, l'agenzia austriaca di assistenza e consulenza per investitori stranieri, ha annunciato il lancio di quattro grandi programmi di ricerca che interessano diversi settori industriali. Questi progetti, a tecnologia avanzata, completano la serie di centri di ricerca europei e globali fondati da alcune multinazionali in Austria, per esempio nel campo delle biotecnologie (Boehringer Ingelheim, Roche, Baxter, Novartis, Eli Lilly), dell'elettronica (Sony, Ericsson, Siemens, IBM) o nel settore automobilistico (BMW, GM/Opel, Magna, Bombardier-Rotax). Tre grandi aziende italiane, Ansaldo, Breda e Firema, hanno aderito al progetto Global Climatic Wind Tunnel. Nella seconda metà del 2002 inizierà l'attività Rail Tec Arsenal, la più grande ed avanzata galleria climatica del vento, nata per testare gli effetti di condizioni climatiche estreme sulle prestazioni, sicurezza e comodità, di aerei, treni, metropolitane, automobili e altri sistemi e componenti di veicoli. Questo nuovo centro globale per la simulazione climatica, che ha richiesto un'investimento di più di 70 milioni di Euro, è una società pubblico-privata guidata dall'Arsenal Research, una società di ricerca austriaca che si occupa di innovazioni nel campo delle ferrovie, per il TGV, l'Eurostar e ICE. I principali produttori di materiale rotabile hanno puntato su questo progetto, tra cui Siemens e Adtranz (Germania), Alstom (Francia), Ansaldo, Breda e Firema (Italia) come anche Bombardier Rotax (Canada). Molti hanno insediato i rispettivi centri europei di competenza nell'attività ferroviaria in Austria, come Siemens (unità di alimentazione nel settore ferroviario), Bombardier (vetture metropolitane) and Adtranz (motori elettrici). 100 milioni di Euro per il Programma di Ricerca Austriaco Genoma A metà del 2002, verrà avviato il progetto di ricerca che rientra nel Programma di Ricerca Austriaco sul Genoma (GEN-AU) che prevede un investimento di 100 milioni di Euro nei prossimi nove anni e che sarà integrato nel programma di ricerche "Co-Gene" dell'Unione Europea. Il Consiglio Austriaco per la Ricerca e la Tecnologia dello Sviluppo, insieme a esperti internazionali, è nella fase finale di approvazione dei primi progetti nati per stimolare e supportare la ricerca di base sul genoma e sul post-genoma, che ha come scopo la ricerca di nuove terapie mediche e processi produttivi nelle biotecnologie e in chimica. Allo stesso tempo, Gen-Au servirà come un catalizzatore per i nuovi brevetti austriaci, spin-off, prodotti e start-up. Il Centro formazione di Vienna per l'Anti-Desease Effort Europeo in Africa La Vienna School of Clinical Research, un centro internazionale di formazione fondato nel 2001 per corsi post-laurea a dottori e ricercatori biomedici in Africa, nel Medio Oriente e nel Centro ed Est Europa, ha recentemente firmato un accordo per servire come centro di formazione europeo per un ambizioso programma da 200 milioni di Euro, finanziato dall'Unione Europea. L'istituzione che coordinerà la formazione e la preparazione dei dottori e dei ricercatori che partecipano al Edctp - the European & Developing Countries Clinical Trial Program - mira a promuovere le ricerche cliniche studiate per combattere le principali malattie connesse con la povertà (Aids, tubercolosi e malaria) che affliggono l'Africa. 300 milioni di Euro per il Centro Europeo Neutron Scattering Austron, un centro di eccellenza internazionale per la ricerca è attualmente in fase di studio e verrà probabilmente lanciato nel prossimo futuro in Austria. Il progetto sarà focalizzato sull'analisi della materia con la tecnica della dispersione di neutroni, una tecnica essenziale per sviluppare nuovi materiali, prodotti e processi in campi come ingegneria, biotecnologia, scienze naturali, biologia ed elettronica. Austron è un progetto multinazionale congiunto che include 300 ricercatori con un investimento di più di 300 milioni di Euro, aperto alla cooperazione con diverse nazioni del Centro ed Est Europa come Italia, Svizzera e Turchia. Il centro di ricerca, ideato per colmare le lacune conoscitive sui neutroni, sarà incluso nelle reti globali di ricerca come l'European Spallation Source, la Spallation Neutro Source negli Usa, il Japanese Joint Project e il Research Reactor Munich II. René Siegl, amministratore delegato dell'Austrian Business Agency, afferma: "Questi progetti, insieme alla continua fiducia di importanti multinazionali nell'Austria come business location, sottolineano il riconoscimento internazionale sempre più vasto per le grandi capacità di ricerca e sviluppo gestite dall'Austria". L'avanzata infrastruttura tecnologica austriaca comprende 300 reti e gruppi industriali high-tech, parchi tecnologici e industriali all'avanguardia, 2000 istituti di ricerca e sviluppo, centri d'innovazione e istruzione superiore. Inoltre il primo laboratorio certificato al mondo per misurare il livello di radionuclide nell'aria, uno strumento chiave per l'attuazione e il rispetto del Ctbt, il trattato internazionale sui test atomici, è stato aperto all'interno del Centro di Ricerche Austriaco Seibersdorf alla fine del 2001. Nel 2001 record di investimenti in Austria supportati da Austrian Business Agency Austria Business Agency offre gratuitamente ai potenziali investitori una vasta gamma di servizi di consulenza e assistenza nello sviluppo di progetti al fine di accelerare il loro ingresso nel mercato austriaco. Nel 2001, Aba ha ottenuto risultati da record fornendo il suo supporto a 120 aziende straniere, di cui 7 italiane, per un volume totale di investimenti di circa 590,95 milioni di Euro , il 6,7% in più rispetto al 2000. Attualmente, ABA fornisce consulenza a 265 società potenzialmente interessate ad investire in Austria. 

NAPOLI PREMIA IL DESIGN
Milano, 4 aprile 2002 - Al termine di una gara internazionale l'amministrazione partenopea ha scelto il progetto di arredo urbano che l'accompagnerà nel prossimo futuro. Questa scelta rappresenta una svolta che, nel suo ambito non è azzardato definire epocale. Napoli infatti è la prima città italiana per la quale è stato progettato un sistema d'arredo urbano tagliato su misura per il suo clima, la sua cultura, la sua gente. Fino ad ora la maggior parte dei "pubblici arredi" sono stati pensati per essere prodotti in serie a basso costo e per funzionare in qualsiasi città: stessi pali, stessi cartelli, stessi orologi, stesse fioriere, stessi cestini... su cui, al massimo, viene applicato lo specifico stemma cittadino. Se è vero che Bari non è come Baltimora, e Parigi è diversa da Palermo, che ogni città ha un'anima e una storia, appare sensato dire che l'arredo urbano deve cercare un dialogo con esse. È quanto ha fatto la Jolly Pubblicità progettando per Napoli una serie di manufatti realizzati con una qualità costruttiva riconosciuta a livello dei nostri acclamati vicini del Nord Europa, connotata però da soluzioni, colori, forme e materiali pensati per vivere insieme a un popolo che ama stare all'aperto e che reinventa di continuo il proprio modo di esistere. Il progetto è un lavoro in team fra uno specialista del settore, l'architetto Paolo Casti e uno studio di fama internazionale, l'Atelier degli architetti Alessandro e Francesco Mendini. Il sistema di arredi "a misura di Napoli" si basa su quattro linee guida: unicità, funzionalità, sicurezza, inserimento ecologico e armonico nell'ambiente. A loro volta le linee guida si esprimono in tre linguaggi: forma, colore, materiali e vivono in ognuno dei 12 elementi base che danno vita alla serie, dai grandi impianti per le affissioni, alle paline con orologio, ai cestini-anfora per i rifiuti. Gli elementi di spicco del progetto sono due: il sistema di attacco al suolo per 'i pali a stelo' e la colonna con bussola. L'innesto a terra è una novità, un'idea brevettata che l'arch. Casti covava da qualche anno e che finalmente è riuscito a mettere in atto: di un'hardware' indipendente, a forma di cilindro metallico inserito nel suolo per circa quaranta centimetri in modo da garantire stabilità al manufatto senza interferire con i sottoservizi. In superficie resta visibile un disco dorato che sembra una grande moneta. Il foro è grande come la spina del 'palo-software' che in questo modo può essere sfilato e agevolare anche l'eventuale sostituzione del manufatto: un orologio, per esempio, può essere cambiato con un cestino o con un parapedonale e in caso di rimozione il foro sarà tappato in attesa di essere riutilizzato. La colonna a 'totem' propone la sintesi di quattro funzionalità: panchina, infosystem, bussola e barometro. Si tratta di una seduta circolare composta da dodici conci di marmo rosso che bloccano a terra la colonna. Al centro svetta un cilindro costituito da tre pannelli retro-illuminati, raccordati e separati da elementi in alluminio. Sulla struttura di alluminio è posta una bussola che orienta gli astanti rispetto ai punti cardinali, ai venti e al paesaggio. Nessuna bussola è uguale all'altra in quanto la combinazione degli elementi varia a seconda di dove viene posto il totem. Per ognuno di essi sarà quindi realizzata una grafica speciale. Sopra la bussola sta una calotta semisferica trasparente e colorata. La nota cromatica muta in relazione alle previsioni meteo variando con una gamma di sfumature: dal rosso del cattivo tempo fino all'azzurro di quello buono. Questa 'mutazione' cromatica avviene attraverso un barometro digitale che elabora i parametri di umidità e pressione traducendoli in segnali informatici, a loro volta trasformati in frequenze cromatiche, convogliate verso l'alto da un proiettore che illumina la superficie interna della calotta. Altro punto di forza è la palina orologio. Il palo a stelo è di alluminio e sembra sfidare i principi della statica con il suo punto d'appoggio rastremato che va a innestarsi in un cilindro metallico inserito nel suolo in maniera permanente. 

AILOG PROMUOVE A PARMA UN CONVEGNO PER DISCUTERE E APPROFONDIRE LE TEMATICHE DELL'ORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO MERCI IN ITALIA
Milano, 4 aprile 2002. - Ailog (Associazione Italiana di Logistica e di Supply Chain Management) in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con l'Unione Parmense degli Industriali organizza a Parma il 17 maggio p.v. un convegno dal titolo: "Dalla nuova logistica la chiave per risolvere il problema del trasporto". Al convegno sarà presente portando una testimonianza concreta sui nuovi orientamenti e sulle strategie più attuali il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi. Al tavolo sono invitati istituzioni, operatori di settore e aziende leader italiane. La sede parmense si trova presso l'Auditorium-Centro Congressi Cariparma e Piacenza, via La Spezia, 138/A-località Cavagnari; la formula di partecipazione è gratuita e aperta i soci Ailog. "Ancora una volta - afferma Giorgio Maggiali, Presidente Ailog, - vogliamo affrontare un argomento di grande attualità focalizzato sull'utilizzo intelligente delle attuali infrastrutture per evitare in futuro paralisi totali delle merci." "Sappiamo - ricorda Maggiali - che il trasporto delle merci rappresenta oggi un grosso problema, soprattutto ove si pensi alla elevatissima percentuale di mezzi che viaggiano sulle strade. L'approccio tradizionale ha sempre privilegiato soluzioni dirette quali per esempio la costruzione di nuove vie di traffico, l'adozione di orari differenziati, la modernizzazione degli automezzi, etc. Con il Convegno di Parma del 17 maggio, intendiamo fornire ed evidenziare un'ulteriore possibilità per migliorare la situazione dei trasporti. Storicamente i trasporti hanno rappresentato il più importante braccio operativo della logistica, ora si rende necessario invertire il ragionamento: non è più la logistica che ha bisogno del trasporto, ma è il trasporto che, per funzionare meglio, ha bisogno di una nuova logistica. Si tratta di una logistica di "canale" che sempre più le imprese stanno cercando di mettere in pratica. Questo apparente paradosso verrà approfondito e discusso anche con il Ministro Lunardi, nostro ospite al Convegno." Infolink:
www.ailog.it

COAL ENTRA IN INTERDIS
Milano, 4 aprile 2002 . Con l'obiettivo di migliorare ulteriormente le condizioni d'acquisto per sostenere la sempre maggiore concorrenza di grandi gruppi italiani e stranieri e per rispondere con sofisticate strategie di marketing alle molteplici esigenze della propria clientela, la cooperativa Coal di Camerano (Ancona), ha scelto il modello vincente di Interdis, uno dei più innovativi gruppi della Distribuzione Organizzata in Italia. La decisone dei soci Coal di aderire al gruppo Interdis è stata assunta dopo una attenta analisi comparata delle più importanti organizzazioni della distribuzione italiana. La Coal soc. coop. a r.l. è un centro distributivo che conta 320 punti vendita (66 Supermercati, 102 Superette, 142 Negozi Tradizionali ed 10 Discount) ed e¹ presente con i propri punti vendita nelle Marche, Abruzzo, Umbria, Romagna e Lazio. Nel 2001 ha sviluppato un fatturato alla vendita di oltre 210 milioni di Euro ai quali vanno aggiunti altri 56 milioni di Euro derivanti dalla controllata Dea Market che opera nel settore Cash & Carry. "Per Coal questa operazione è sicuramente importante al fine di acquisire nuovi soci/affiliati e competere nel lungo periodo con performance eccellenti sul territorio", spiega Claudio Verdecchia, Presidente della Cooperativa. "Inoltre, con l'aiuto dei servizi della Sede Centrale, potremo sempre più affinare la capacità di fidelizzare in termini cognitivi i consumatori di tutti i nostri punti di vendita. Con questo ulteriore nuovo ingresso, Interdis inizia il nuovo anno con 21 imprese associate per un totale di 2.591 punti di vendita ed una superficie di vendita pari a 1.044.123 mq. Il fatturato del 2001, considerando le nuove aperture, si e¹ chiuso con un incremento del 4,8%, pari a 4.051 milioni di Euro. Interdis a fine 2001 ha inoltre aderito alla supercentrale Mecades (Metro, Sintesi-Despar, Sisa) che l¹ha proiettata tra i grandi della distribuzione italiana con un fatturato di circa 12 miliardi di Euro ed una quota di mercato grocery del 12,3% (Acnielsen Gnlc Gennaio 2002). 

PORTO DI GENOVA: TRAFFICI GENNAIO/FEBBRAIO 2002
Genova, 4 aprile 2002 - Il traffico contenitori nei primi due mesi dell'anno è stato di 226.921 teu (-6,5%) così suddivisi: VTte 122.267 (-6,1%), Sech 38.929 (-10,5%), Messina 36.226 (-12,9%) altri terminal (Grimaldi, Genoa Metal Terminal, Rebora e Grendi) 17.617 (+5,8%) e Multipurpose 11.882 (+10,9%) Da osservare che il rallentamento nel traffico contenitori è passato dal -10% del mese di gennaio al -6,5% di febbraio con un recupero di 4 punti e dalle prime indicazioni ricevute tale inversione di tendenza potrà essere consolidato dal prossimo mese di marzo. Si assiste inoltre ad un aumento, sempre nel mese di febbraio, del traffico contenitori pieni con oltre 5 mila teu rispetto al mese di gennaio mentre il traffico dei vuoti rimane stabile. Nel bimestre la movimentazione dei teu pieni è stata di 166.149 teu e 60.772 dei vuoti. Il traffico convenzionale, grazie alle 639.945 tonn. (+3,7%) movimentate a febbraio, chiude il bimestre con 1.265.365 tonn.(+0,9%) In particolare risultano fortemente in attivo i seguenti terminal: Forest (prodotti della foresta) con 22.336 tonn.(+8,4%), Terminal Frutta con 32.652 tonn.(+100,9%), Terminal Messina solo per la merce varia con 38.816 tonn.(+5,1%), Genoa Metal Terminal 29.351 tonn.(+108,7%) e Terminal Rebora con 6.680 tonn.(+7%) Nel comparto delle materie prime il Terminal Rinfuse di ponte San Giorgio ha movimentato nel periodo gennaio-febbraio 420.114 tonn.(+9,8%), il Porto Petroli 3.367.934 tonn. (+2,7%) mentre per le Acciaierie di Cornigliano si ha una diminuzione del 10,3% (928.445 tonn.) In forte aumento il numero delle navi arrivate con 1.147 unità (+9,8%) per una stazza lorda di 20.461.622 tonn.(+6,8%) Il traffico passeggeri nei due mesi è stato di 146.602 unità (-7,7%) di cui 132.115 (-10,5%) nel terminal traghetti e 14.487 unità (+28%) nel t5raffico croceristico. I carri ferroviari arrivati e partiti carichi sono stati nel bimestre 22.310 (-8,14%) di cui 13.428 (-15%) nel porto storico e 8.882 al Vte (+5%) Il traffico complessivo nel periodo gennaio/febbraio è stato di 8.363.810 tonn.(-1,6%) 

UN'INDAGINE EVIDENZIA INCOMPRENSIONI TRA SCIENZA E SOCIETÀ 
Bruxelles, 4 aprile 2002 - L'opinione pubblica si aspetta troppo dagli scienziati, i quali non sono molto abili nel trasmettere il loro messaggio. Queste sono due delle conclusioni cui è giunta un'indagine svolta nel Regno Unito da Mori (Market and opinion research international), la quale mette in rilievo il divario nella percezione della scienza tra l'opinione pubblica e la comunità scientifica. Secondo l'indagine, il 61 per cento dell'opinione pubblica si aspetta che la scienza "fornisca garanzie al 100 per cento sulla sicurezza della medicina", ma gli scienziati sostengono che non possono né dovrebbero fornire tali garanzie. Dall'altro lato, la difficoltà degli scienziati nel gestire la pubblicizzazione del proprio lavoro è dimostrata dal fatto che solo il sette per cento di essi considera spontaneamente i media un gruppo con cui è importante comunicare. I due terzi circa degli scienziati hanno ammesso di non aver parlato ai media nell'ultimo anno. L'opinione pubblica ha inoltre sostenuto che gli scienziati devono migliorare le loro capacità comunicative. Circa l'85 per cento del pubblico ha affermato che gli scienziati dovrebbero migliorare il modo in cui comunicano i risultati delle proprie ricerche al pubblico attraverso i media. Ciò è particolarmente importante, in quanto il 90 per cento degli intervistati fa affidamento sui media per le informazioni scientifiche ed il 65 per cento ha indicato specificamente la televisione come fonte di informazione. Nonostante l'evidente divario tra l'opinione pubblica e la comunità scientifica, il pubblico sostiene ancora ampiamente la scienza. Circa l'87 per cento degli intervistati ha affermato che la scienza ha un impatto positivo sulla società e solo il tre per cento non è d'accordo. I risultati dell'indagine sono serviti a sottolineare l'esigenza di creare centri che mettano in contatto il pubblico, i media e la comunità scientifica. Uno di questi centri, il "Science Media Centre", inaugurato il 2 aprile nel Regno Unito, ha lo scopo di rendere la scienza più accessibile al pubblico ed i media più accessibili agli scienziati. Il centro è stato istituito da scienziati consapevoli dell'esigenza di trasmettere meglio i risultati del loro lavoro e di ottenere un maggior interesse e sostegno da parte del pubblico. Fiona Fox, responsabile del nuovo centro, ha dichiarato: "Da un lato l'opinione pubblica sembra non comprendere bene il modo in cui la scienza lavora e dall'altro molti scienziati hanno difficoltà simili nell'intrattenere rapporti con i media". Infolink:
http://www.sciencemediacentre.org

LE ONG EUROPEE REAGISCONO ALLE NUOVE RICERCHE SULLE COLTURE GM
Bruxelles, 4 aprile 2002 - A seguito di nuovi risultati della ricerca pubblicati dall'Agenzia europea dell'Ambiente (Aea), tre Ong (organizzazioni non governative) ambientaliste hanno rivolto un appello ai governi degli Stati membri ed alla Commissione europea per impedire che nell'Ue vengano coltivate varietà geneticamente modificate (Gm) della barbabietola da zucchero e della colza. Secondo Greenpeace, Amici della terra e l'Ufficio europeo per l'ambiente, le nuove ricerche confermano che, se in Europa venissero coltivate le varietà Gm a fini commerciali, esisterebbe un forte rischio di contaminazione delle colture non Gm. Tale rischio non sarebbe controllabile, in particolare per la colza e la barbabietola, hanno dichiarato le Ong ambientaliste. In Francia, ricerche recenti svolte dall'Istituto nazionale per la ricerca agronomica (Inra) hanno rivelato che il gene inserito nella colza resistente ai diserbanti è stato riscontrato in una pianta infestante affine, il rafano selvatico, che poi fiorisce sviluppando una resistenza ai diserbanti. Per tale motivo il governo francese ha proibito nel 1998 l'uso della varietà GM della colza sul suolo francese. Secondo la relazione di ricerca dell'Aea sulla "rilevanza del flusso di geni tramite trasferimento del polline", citata dalle tre Ong ambientaliste, "anche la colza può essere definita ad alto rischio in termini di flusso di geni da coltura a coltura, nonché dalla specie coltivata alle piante affini selvatiche". Le tre Ong evidenziano il fatto che le varietà Gm non hanno attraversato uno sviluppo evolutivo, ossia non si sono sviluppate in un dato ecosistema circondate dai propri predatori naturali. Sono più resistenti ai predatori naturali oppure ai parassiti. Dato che si trovano in vantaggio rispetto alle varietà naturali locali, queste ultime potrebbero scomparire in futuro, portando ad una diminuzione della biodiversità. Le implicazioni della relazione dell'Aea, secondo le Ong, sono che la coltivazione della colza e della barbabietola Gm non dovrebbe essere consentita nell'Ue, e che la Commissione europea e gli Stati membri dovrebbero prendere misure per sospendere le varie autorizzazioni già concesse per la colza Gm. Le tre Ong hanno invocato il "principio cautelativo" per questo caso, un principio che, come esse sottolineano, è iscritto nel Trattato dell'Ue, "al fine di impedire danni irreversibili all'agricoltura ed alla biodiversità dell'Europa". 

IL SISTEMA ALIMENTARE IN EUROPA: LE STRATEGIE E LE PRESTAZIONI UN OSSERVATORIO SULL'INDUSTRIA ALIMENTARE EUROPEA REALIZZATO DA CECCARELLI PIMS E ASSOCIATI, SOCIETÀ DI CONSULENZA DI DIREZIONE E STRATEGIA D'IMPRESA
Milano, 4 aprile 2002 - L'industria alimentare europea è la prima al mondo con un numero di dipendenti pari a 2.6 milioni di unità (in 26.000 aziende) e un fatturato 2000 di circa 650 miliardi di euro. I prodotti alimentari europei sono esportati soprattutto negli Stati Uniti con una quota del 20% seguiti da Giappone, 8.2% e Svizzera, 6.3%. In Italia l'industria alimentare rappresenta il terzo settore economico, dopo il Metalmeccanico e il Tessile-Abbigliamento. Un ruolo di primo piano è rappresentato dall'export, dove il primato assoluto è detenuto dal comparto enologico che rappresenta circa un quarto delle esportazioni di tutto il food and drink italiano. La Comunità Europea accoglie circa 65% dell'export agroalimentare italiano e il paese leader è la Germania. Negli anni 2000 e 2001 l'industria alimentare italiana ha evidenziato tassi di crescita inferiori rispetto agli anni precedenti e in controtendenza rispetto alla produzione industriale. L'appiattimento della curva produttiva può essere in parte spiegato con il rallentamento dei consumi interni determinato probabilmente da un progressivo superamento, da parte delle famiglie, della spesa per i bisogni primari a favore di spese differenti come quelle per i viaggi e il tempo libero. Il "percorso virtuoso" che porta le imprese al successo - L'industria, in un momento di stagnazione dei consumi, deve concentrarsi soprattutto sull'innovazione di prodotto, sulla qualità percepita e sulla differenziazione delle variabili prodotto, comunicazione e promozione. Si deve attuare, quindi, un "percorso virtuoso" che porti l'impresa a rafforzare la propria posizione competitiva e a crescere in un mercato maturo come l'alimentare. La segmentazione consente di concentrarsi su porzioni definite di mercato (quelle più attrattive per l'azienda) focalizzandovi lo sforzo innovativo. L'innovazione può avvenire, oltre che con il lancio di nuovi prodotti, con l'adozione di nuove tecniche produttive, nuove tipologie di confezionamento (ad es.: il settore dei surgelati con l'introduzione dei piatti pronti) o con l'aggiunta di nuovi contenuti di servizio al prodotto (ad es.: Autogrill ha avviato un rapporto di collaborazione con i produttori di arance siciliane per la fornitura del prodotto e delle macchine spremitrici in modo da offrire spremute fresche). La crescente concorrenza tra produttori e la forte conflittualità con la grande distribuzione, impongono alle imprese una politica volta ad aumentare la qualità percepita del proprio prodotto. Le imprese che forniscono una qualità percepita relativa superiore ai concorrenti possono godere di molteplici vantaggi: una maggiore fedeltà del cliente; un maggior numero di acquisti ripetuti, una minore vulnerabilità alla guerra dei prezzi e minori costi di marketing e la conquista di nuovi clienti "insoddisfatti". Ne consegue un incremento della quota di mercato e un aumento della produttività. Il futuro: valorizzare la tipicità dei prodotti - Le imprese alimentari devono porre una particolare attenzione nella difesa della autenticità dei prodotti tipici italiani. Il patrimonio dei sapori tipici può, infatti, diventare l'ingrediente base della crescita economica di molte aree depresse della penisola. Inoltre, alla valenza sul comparto agroalimentare va sommato l'effetto su tutto l'indotto: non più solo cibi da assaggiare ma un autentico motivo di richiamo per i nuovi turisti del gusto, o food trotter, che si spingono in regioni e luoghi fino ad ora mai considerati. Questo fenomeno, inoltre, è in netta controtendenza con il processo di globalizzazione culturale e gastronomica in atto da alcuni anni. I prodotti tipici e tradizionali, dunque, si confermano una scelta produttiva vincente che deve essere sostenuta da servizi efficaci e un consolidamento dell'organizzazione culturale, economica, commerciale del patrimonio di tipicità del nostro Paese. 

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6

Titoli      Home    Archivio news