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27 MAGGIO 2002

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EUROCOMMERCE: RACCOMANDA L'ADOZIONE DI UNA DIRETTIVA, ANZICHÉ UN REGOLAMENTO, IN MATERIA DI COMUNICAZIONI COMMERCIALI 

Bruxelles, 27 maggio 2002 - EuroCommerce, la rappresentanza presso l'UE del commercio al dettaglio, all'ingrosso ed internazionale, ha proposto che la Commissione adotti una direttiva sull'armonizzazione delle comunicazioni commerciali invece di un regolamento, ritenendo che quest'ultimo potrebbe rivelarsi oneroso per alcune imprese, in particolare le Pmi (piccole e medie imprese). "EuroCommerce appoggia, in via di principio, gli obiettivi della Commissione sull'armonizzazione in materia di comunicazioni commerciali", afferma il documento che illustra la posizione dell'organizzazione. Quest'ultima riconosce la necessità di un'ulteriore liberalizzazione volta ad eliminare le barriere al funzionamento del mercato interno, ma solleva dubbi su "l'adeguatezza e la scarsa applicabilità dell'attuale proposta nell'attività commerciale quotidiana". La Commissione ha varato a marzo una consultazione pubblica sui principali ostacoli all'e-business nelle transazioni commerciali "business to business" (B2B). L'Esecutivo è preoccupato per la riluttanza del mondo imprenditoriale ad adottare queste nuove prassi ed intende affrontare il problema della mancanza di fiducia che ne è alla base. Il documento di posizione esprime il timore che l'imposizione alle imprese dell'obbligo di fornire informazioni ai consumatori costituisca per loro un onere eccessivo, soprattutto per le Pmi. Una direttiva, invece, consentirebbe un maggior grado di flessibilità nell'attuazione a livello nazionale. Alcuni membri di EuroCommerce hanno sollevato dubbi sull'attuazione del regolamento nella sua forma attuale, data l'assenza di una legislazione comunitaria di armonizzazione delle prassi di concorrenza leale nei rapporti fra aziende (business to business - B2B) e fra aziende e consumatori (business to consumer - B2C). Alcuni membri si sono chiesti, inoltre, fino a che punto gli obblighi in materia di informazione potrebbero contribuire a raggiungere gli scopi perseguiti, ovvero la concorrenza leale e la tutela dei consumatori. Il documento delinea talune riserve in merito all'obbligo di rivelare informazioni commerciali delicate, relative ai rapporti contrattuali con i fornitori. 

B2B: COMMISSION APPROVES THE CREATION OF THE INREON ONLINE REINSURANCE EXCHANGE
Brussels, 27 May 2002 -The Commission has approved a joint venture called inreon, an online business-to-business (B2B) reinsurance trading platform, which will enable insurers and insurance brokers to obtain bids from reinsurers on big property and catastrophic risks and conclude reinsurance contracts online. Inreon's parent companies, which include world reinsurance giants Swiss Re and Munich Re, notified the deal to seek reassurance that it would not violate competition rules in the European Union. The Commission has concluded that the notified operation does not currently restrict competition within the meaning of Article 81(1) of the EU treaty. inreon is a B2B electronic trading platform, created by Swiss Re and Munich Re together with consulting company Accenture and Internet Capital Group, a technology company. Participants on the platform can request quotes for coverage of property risks and of catastrophic risks (covering earthquakes, floods and other natural catastrophes). The exchange will provide a more efficient and transparent means for insurers and insurance brokers to request quotes and for reinsurance contracts to be concluded. Additional efficiency gains are expected to arise from the fact that all trading is done on standardised conditions. Currently, the two founding members, Swiss Re and Munich Re, and approximately 12 other reinsurers and some 50 insurers and insurance brokers are participating in the platform. Online marketplaces are Internet-based electronic forums which emerged in the last few years to allow business-to-business and business-to-consumers (B2C) communications and transactions online. They are becoming increasingly common. The Commission has already gained extensive experience in the assessment of such electronic marketplaces, whether they include suppliers, distributors, providers or buyers of business services. Such electronic exchanges are generally expected to be pro-competitive as they create more transparency between demand and supply and reduce costs. However, they can also present competition problems if the platform is used to exchange market-sensitive information, for example on prices or output, to shut competitors out of the market or to join buying or selling forces. After a detailed investigation, the Commission has considered that the notified operation , provides adequate safeguards to ensure that the parent companies and other participants in inreon do not have access to confidential information on their competitors. The admission criteria are clear, objective and non-discriminatory and both reinsurers and insurers are free to participate in other (online) exchanges. For participants the exchange will not facilitate joint buying or joint selling, since buyers cannot view the quote requests from other buyers, and sellers cannot view the quotes of their competitors, posted at the same time in response to a quote request. The agreement was notified to the Commission as the companies sought reassurance that it would not distort competition in the European Union. Because it was not a merger or acquisition, the transaction was examined under Regulation 17 of 1962, which created the procedures to apply article 81 (restrictive practices) and article 82 EC (abuses of dominant position). Under Regulation 17 companies can put in place their cooperation agreements without waiting for the Commission's decision.

SELEZIONATI I PAESI CANDIDATI CHE PARTECIPERANNO AL PROGRAMMA COMUNITARIO PER LE PMI
Bruxelles, 27 maggio 2002 - Repubblica Ceca, Lettonia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia sono state autorizzate dalla Commissione europea a partecipare al programma pluriennale comunitario a favore dell'imprenditoria e delle imprese. Tale programma, rivolto particolarmente alle Pmi (piccole e medie imprese), offre assistenza nella promozione di aree quali l'innovazione, la ricerca e sviluppo, le strutture di sostegno alle Pmi e la semplificazione delle procedure normative e burocratiche. Per l'inclusione dei paesi candidati nel programma è stata posta la condizione che questi provvedano ai propri costi di partecipazione, tuttavia la Commissione ha fatto presente che per tali costi è possibile attingere parzialmente dagli stanziamenti del programma Phare a favore di questi Stati. 

IL BREVETTO COMUNITARIO È ANCORA LONTANO 
Bruxelles, 27 maggio 2002 - L'ultima riunione del Consiglio "Mercato interno", tenutasi il 21 maggio, non ha segnato alcuna svolta nelle azioni volte ad ultimare i dettagli del brevetto comunitario. Mentre i dirigenti aziendali ed i rappresentanti del settore della ricerca e sviluppo hanno sottolineato l'importanza del brevetto, le divergenze politiche hanno impedito qualsiasi nuovo progresso. "Non si potrà giungere ad un accordo finché ogni dettaglio non sarà stabilito" si legge in una dichiarazione del Consiglio successiva alla riunione. Gli ostacoli al raggiungimento di un'intesa sono tradizionalmente legati al regime linguistico del brevetto, alla composizione giudiziaria delle controversie sui brevetti e al ruolo degli uffici nazionali dei brevetti. Se da un lato il Consiglio ha adottato conclusioni che accolgono la proposta di compromesso della Presidenza spagnola quale "base per continuare a lavorare", dall'altro si teme che le discussioni in materia di brevetto comunitario non saranno ultimate prima della fine della Presidenza spagnola. La reazione della Commissione europea al Consiglio è stata cauta. Il commissario per il Mercato interno, Frits Bolkestein, ha accolto favorevolmente i progressi in tema di regime linguistico, ma ha evidenziato che ciò comporterà costi aggiuntivi per le imprese. "La Commissione ritiene fermamente che le società avranno interesse a sostenere quest'onere soltanto se il brevetto comunitario offrirà una certezza giuridica". Il problema attuale, secondo il Commissario, è che tale certezza giuridica presuppone l'esistenza di un tribunale specificatamente competente in materia di decisioni e violazioni relative ai brevetti. Ciò comporterà sacrifici per alcuni Stati membri. "È tempo che tutti gli Stati membri antepongano gli interessi dell'industria agli interessi di un piccolo numero di magistrati ed avvocati specializzati che operano attualmente nei tribunali nazionali dei brevetti. La Commissione approverà esclusivamente un compromesso generale sul brevetto comunitario che consideri ogni aspetto e risolva tutte le questioni pendenti". 

BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE):CODICE DI CONDOTTA PER I MEMBRI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Bruxelles, 27 maggio 2002 - Il 16 maggio 2002 i membri del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) hanno adottato un "Codice di condotta per i membri del Consiglio direttivo". Esso riflette la loro responsabilità particolare di tutelare l'integrità e il prestigio dell'Eurosistema, nonché di assicurare l'efficacia delle operazioni effettuate da quest'ultimo. Il codice sottolinea che i membri del Consiglio sono tenuti ad agire nell'interesse generale dell'area dell'euro e definisce regole deontologiche alle quali essi devono aderire nell'esercizio delle funzioni ufficiali previste nel quadro del loro mandato. Il Codice di condotta per i membri del Consiglio direttivo, pubblicato in data odierna nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, è disponibile sul sito Internet della Bce. Nell'ottobre 2000 il Comitato esecutivo aveva adottato un codice di condotta applicabile a tutte le persone impiegate presso la Banca centrale europea, anch'esso consultabile sul sito della Bce. Infolink: http://www.ecb.int/pub/legal/c_07620010308it00120015.pdf 

SU INTERNET I RISULTATI DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN TEMPO REALE 
Roma, 27 maggio 2002 I dati sono diffusi via Intranet alla sala stampa del Viminale ed Extranet alla Presidenza della Repubblica, al Governo, alla Camera, a radio e televisioni e alle più importanti agenzie di stampa nazionali ed estere. . La complessa macchina elettorale si avvale di quaranta addetti, e di due elaboratori capaci di oltre trenta milioni di operazioni al secondo. Il complesso sistema di comunicazione e' alimentato dagli uffici territoriali di governo. I cittadini, quindi, potranno seguire l'andamento delle consultazioni direttamente dalle loro case, accedendo al sito internet del Viminale: www.interno.it  sul quale saranno aggiornati in tempo reale i risultati elettorali relativi a 10 province, 946 comuni, 4.493 liste ammesse e 91.340 candidati, provenienti dai 14.840 seggi elettorali. 

MINISTERO DELL' ECONOMIA E DELLE FINANZE: SUL SITO LA RELAZIONE GENERALE SULLA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE NEL 2001 
Roma, 27 maggio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che e disponibile sul sito www.tesoro.it  tra gli ultimi documenti pubblicati e nella sezione del Dipartimento del Tesoro, la Relazione Generale sulla situazione economica del Paese nell'anno 2001. Il documento è stato presentato oggi al Consiglio dei Ministri dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti. La Relazione illustra, con analisi approfondite e tavole dettagliate, l'evoluzione dell'economia internazionale e italiana nel 2001 (sintetizzata nella Relazione sull'andamento dell'economia nel 2001 e aggiornamento delle previsioni per il 2002 presentata al Parlamento il 18 aprile scorso) ed espone, con unico riferimento al 2001, i contenuti di finanza pubblica della Relazione trimestrale di cassa, pubblicata nello stesso giorno. Dal documento emerge che nel 2001 il quadro economico internazionale è stato caratterizzato da un forte rallentamento e anche l'economia italiana ha mostrato una decelerazione rispetto all'anno precedente (da 2,9 a 1,8 per cento). Tuttavia, l'occupazione ha continuato a registrare una forte crescita (1,6 per cento, in particolare nel settore terziario e nelle costruzioni) e il tasso di disoccupazione è sceso, in media d'anno, al 9,5 per cento. La Relazione fornisce ampie informazioni sul mercato del lavoro, sull'istruzione, sul settore previdenziale, sull'andamento dell'occupazione nell'ambito dei comparti del settore statale. I dati economici e finanziari contenuti nella Relazione mettono in luce, inoltre, segnali positivi per il Mezzogiorno, in particolare per l'occupazione cresciuta del 2,7 per cento rispetto al 2000. L'impegno del Governo a favore del Mezzogiorno è confermato dai risultati relativi alle erogazioni di risorse aggiuntive: si osserva un'accelerazione notevole, soprattutto con riferimento all'ultimo trimestre 2001, che determina nell'anno un aumento del 50 per cento rispetto al 2000. Un forte contributo a questo incremento deriva dall'azione di recupero del Quadro Comunitario di sostegno 1994-99 e dal buon andamento del Quadro Comunitario di sostegno 2000-06 . Dal lato della finanza pubblica, i dati di consuntivo 2001 confermano che il processo di risanamento è proseguito, nonostante il forte rallentamento dell'economia. Il disavanzo della Pubblica Amministrazione è risultato pari all'1,4 per cento del Pil e il rapporto tra il debito ed il Pil è sceso al 109,4 per cento. Viene riportata nel documento gran parte dell'analisi condotta nell'ambito della Relazione trimestrale di cassa assieme ad informazioni dettagliate sulla spesa per investimenti delle Amministrazioni pubbliche e delle imprese a partecipazione pubblica. 

KOÇ GROUP E UNICREDIT SOTTOSCRIVONO ACCORDO PER UNA PARTERNSHIP PARITETICA NEI SERVIZI FINANZIARI 
Milano, 27 maggio 2002 - A seguito della lettera d'intenti firmata dalle parti nel dicembre 2001, Koç Holding e altri azionisti collegati ("Gruppo Koç") e UniCredito Italiano ("UniCredit") hanno sottoscritto un accordo per la creazione di una partnership paritetica in Koç Financial Services ("Kfs"). Kfs è un importante gruppo operante nei servizi finanziari, con un ampio raggio di attività, dal bancario al leasing e factoring, dall'asset management all'investment banking. Alla fine del 2001 Kfs aveva 4,4 miliardi di dollari di attivo e 636 milioni di dollari di attività della clientela in gestione. UniCredit e il Gruppo Koc intendono consolidare e rafforzare in modo significativo la posizione di Kfs con l'obiettivo di farne uno dei gruppi finanziari leader in Turchia in grado di realizzare una significativa creazione di valore. Questo investimento rappresenta per i due partner una importante opportunità di crescita in un mercato chiave con un potenziale di sviluppo significativo, in un contesto caratterizzato da un rischio ridotto grazie alla forte posizione finanziaria di Kfs, in seguito alla sua ricapitalizzazione e riorganizzazione. Per effetto di questa riorganizzazione, che sarà completata prima del closing dell'operazione, Kfs controllerà direttamente sette società: Koçbank: la sesta principale banca privata turca in termini di totale attivo (3,8 miliardi di dollari) con una rete territoriale composta da 115 sportelli distribuiti su tutto il territorio nazionale. Koçbank detiene una quota di mercato di circa il 5% sia in termini di depositi (2,6 miliardi di dollari) e sia di impieghi alla clientela (1,2 miliardi di dollari). Koç Yatirim: società di intermediazione mobiliare indirizzata ad una vasta clientela di investitori istituzionali e retail. Gestisce il secondo maggior portafoglio di fondi comuni con una quota pari al 17% del mercato turco. Koç Asset Management: società avente ad oggetto attività di asset management e di gestione di fondi comuni d'investimento per la clientela istituzionale, retail e private turca. Koçlease: società leader nel settore del leasing in Turchia. Koç Factoring: la principale società di factoring turca in termini di volume d'attività e totale attivo Koç NV: banca olandese che offre servizi di international banking and trade finance a clientela turca. Fornisce inoltre prodotti bancari alla comunità turca residente in Olanda e Germania. Koç Azerbaijan: banca operante in Azerbaijan. A seguito di una prudente politica di accantonamento a fronte del rischio di credito e di un conseguente aumento di capitale da effettuarsi prima del closing, si prevede che il patrimonio netto consolidato di Kfs sarà pari ad almeno 330 milioni di dollari, cui corrisponde un coefficiente di patrimonializzazione pari a circa il 12% su base consolidata. Su tali basi, il valore attribuito al 100% di Kfs è stato di circa 480 milioni di dollari ed il corrispettivo a carico di UniCredit per l'acquisto del 50% di Kfs sarà pertanto pari a 240 milioni di dollari, fatte salve le eventuali rettifiche patrimoniali da effettuarsi alla data del closing. A tale corrispettivo, subordinatamente al raggiungimento di un ritorno minimo medio sull'investimento di UniCredit in Kfs del 20% nei prossimi tre anni, potrà aggiungersi un esborso aggiuntivo differito strutturato sottoforma di earn-out. A seguito delle crisi finanziarie avvenute in Turchia a cavallo tra il 2000 e il 2001, l'economia turca sta attualmente mostrando evidenti segni di ripresa grazie ad un quadro macroeconomico in via stabilizzazione, al radicale processo di ristrutturazione del sistema bancario intrapreso dal Governo, nonché al significativo sostegno da parte della comunità finanziaria internazionale. In tale contesto, si prevede che Kfs registri significativi tassi di crescita sia nel livello d'attività, sia in termini di rete di copertura territoriale, sia in termini di quote di mercato, grazie ad un approccio commerciale focalizzato su un ambizioso piano di sviluppo, compatibilmente con un approccio al rischio estremamente conservativo. UniCredit e il Gruppo Koc prevedono che Kfs raggiunga un Roe del 20% circa nel 2004. KFS sarà sotto il controllo congiunto di UniCredit e del Gruppo Koc, che saranno rappresentati in misura paritetica in tutti i principali organi di Governo. Poiché UniCredit non avrà il controllo esclusivo della partnership, la partecipazione non entrerà a far parte del Gruppo Bancario UniCredito Italiano. L'operazione è soggetta all'autorizzazione preventiva delle autorità di vigilanza italiane e turche (Banca d'Italia, Banca centrale turca, Dipartimento Investimenti Esteri in Turchia, etc.). Si prevede che l'operazione verrà perfezionata nel corso del mese di settembre 2002. Uci è stata assistita nell'operazione da Goldman Sachs in veste di unico advisor finanziario, da PricewaterhouseCoopers (Turchia) che ha svolto l'attività di due diligence e da White & Case and Derman Ortak Avukat Burosu che hanno fornito l'assistenza legale. Fondato nel 1926, il Gruppo Koç è il principale gruppo industriale turco con una presenza diversificata in numerosi settori (auto, elettrodomestici, energia, grande distribuzione, etc), per lo più realizzata attraverso la formazione di joint venture di successo con primari gruppi multinazionali (Ford, Allianz, Fiat, etc). Koc Holding è quotata alla borsa di Istanbul ed ha una capitalizzazione di mercato pari a circa 2,5 miliardi di euro al 30 aprile 2002. Nel 2001, Koc Holding ha registrato circa 9,1 miliardi di euro di ricavi consolidati e mostrava un totale attivo pari a circa 8,8 miliardi di euro. Il Gruppo Koc impiega circa 48.000 dipendenti in più di 100 società. 

UNICREDITO: "LA RIPRESA STATUNITENSE È IN ARRIVO, MA NON SARÀ ECCESSIVAMENTE SOSTENUTA" 
Milano, 27 maggio 2002 - Nel corso della presentazione della rivista " Market and Credit Trens" orientata ai tassi e ai crediti, edita da Ubm Unicredit Banca Mondiale e coordinata da David Keeble sono emerse alcune riflessioni sull'attuale stato dell'economia. Superata la paura che gli Usa possano entrare nuovamente in una fase di contrazione della crescita, lo scenario che si profila è di una ripresa lentissima per l'economia statunitense, come non si era mai vista nell'ultimo decennio. Qual è l'impatto di tutto questo sui mercati? La Fed avvierà il ciclo restrittivo non prima della fine dell'estate, i rendimenti obbligazionari saliranno velocemente subito dopo il primo rialzo dei tassi d'interesse, ma questo movimento non proseguirà oltre poiché verrà a mancare l'effetto derivante dalla minaccia di rischi inflazionistici. Il movimento di allargamento registrato sui mercati corporate si esaurirà e i livelli di premio raggiunti suggeriscono che adesso è il tempo giusto per comprare i crediti. Viene quindi consigliato di aumentare posizioni sui Telecom e le banche". "Credit products: è tempo di accumulare in attesa dei rally" Coerentemente con lo scenario di calo dei rendimenti governativi, la performace del mercato dei crediti sarà limitata nei prossimi tre mesi. Il rally atteso sul mercato dei crediti non è in ogni modo lontano. La strategia migliore, dunque, è quella di accumulare. Tra i vari settori viene suggerito di sovrappesare i telefonici e le banche e di sottopesare le utilities. Per quanto riguarda il settore auto, le attese di nuove emissioni e l'elevata percentuale di credit watch e outlook negativi lasceranno gli spread dei settore intorno ai livelli attuali per i prossimi tre mesi. Nel 30 trimestre i segnali più tangibili della ripresa economica dovrebbero favorire il restringimento degli spread verso il target di 85-90bps (dagli attuali 100bps). Per i prossimi tre mesi, risulta maggiormente positivo, di contro, l'outlook sul settore telefonico. Dopo le recenti azioni di rating negative e le revisioni al ribasso delle stime sui profitti, non si attendono ulteriori notizie negative che possano ostacolare la performance positiva degli spreads. I titoli non ciclici hanno esaurito il loro potenziale di restringimento. Il settore del tabacco, in particolare, potrà tornare a soffrire i rischi (seppur limitati) di ulteriori azioni legali. Le utilities continueranno a soffrire. L'attuale processo di liberalizzazione nel settore ha generato una serie di operazioni di M&A, che sono solitamente causa di riduzione dei rating e di nuove emissioni di bonds. Infine sul settore bancario, gli effetti residui degli ultimi default e gli attuali rischi di cause legali contro alcune banche americane, portano a preferire le banche con una forte base domestica, rispetto alle investment banks e alle banche globali. Tra gli strumenti subordinati, il T1 continuerà ad overperformare il LT2. 

AI NASTRI DI PARTENZA IL TERZO FONDO HEDGE DI GESTIELLE ALTERNATIVE DEL GRUPPO POPOLARE DI VERONA. 
Verona, 27 maggio 2002 - Novità nel settore dei fondi hedge. E' stato recentemente attivato da Gestielle Alternative Asset Management SGR, la società di gestione di fondi hedge del Gruppo Popolare di Verona, che lancerà il suo terzo fondo, denominato Gestielle Hedge High Volatility. Questo nuovo fondo appartiene alla categoria dei fondi di fondi ed esprime un profilo di rischio/rendimento elevato, che si rivolge pertanto alI' elite degli investitori. Si affiancherà agli altri due fondi di fondi hedge già presenti nella gamma Gestielle: Low Volatiliy e Multistrategy. Gestielle Hedge High Volatility seguirà strategie del tipo "long/short equity" e "global macro". L'obiettivo di rendimento annuo potrà variare tra il 12 ed i115% con una volatilità compresa tra il 10 ed il 12%. Long-Short Equity: il portafoglio del fondo è composto da posizioni lunghe (long: "acquistate") in azioni sottovalutate dal mercato bilanciate da posizioni corte (short: "vendute allo scoperto") in azioni sopravvalutate, allo scopo di sterilizzare le oscillazioni del mercato. Il rendimento del fondo dipende interamente dalla volatilità del mercato e dalla capacità del gestore di fare stock-picking (scegliere le azioni giuste) sia long che short. Global Macro: i gestori dei fondi appartenenti a questa categoria hanno la possibilità di investire teoricamente ovunque e in qualsiasi strumento finanziario, assumendo sia posizioni lunghe che corte. La denominazione "Macro" deriva dal fatto che questi fondi sono, in genere, interessati allo sviluppo di interi settori e paesi. " Gestielle Hedge High Volatility è il fondo che completa la nostra gamma prodotti di fondi di fondi hedge e presenta un profilo di rischio più sofisticato, accompagnato peraltro da maggiori potenzialità di performance " spiega Giovanni Maggi, direttore generale della società "Investiremo nei migliori gestori internazionali capaci di selezionare prodotti che presentano le strategie più innovative, con l'obiettivo di privilegiare comunque sempre la massima protezione al capitale investito dai nostri clienti. Una filosofia del resto coerente con la nostra modalità di fare finanza". Le sottoscrizioni sono possibili a partire da 1 milione di euro. Gestielle Hedge High Volatility, è proposto ad investitori istituzionali e alla clientela private più sofisticata. Attualmente Gestielle Hedge High Volatility può essere sottoscritto presso le filiali di private banking di Banca Aletti e presso Gestielle Alternative a Milano. La Sgr avrà la facoltà di applicare una commissione di sottoscrizione fino al 2% del controvalore lordo delle quote sottoscritte dai singoli investitori. La provvigione di gestione è pari alI'1,60% su base annua, la provvigione aggiuntiva (commissione di performance) è pari al 20% della differenza, se positiva, tra l'ultimo valore della quota del Fondo registrato a fine mese e quello massimo assoluto registrato alla fine di uno di uno qualsiasi dei mesi precedenti. Tale provvigione verrà calcolata ed applicata mensilmente. Gestielle Alternative Asset Management Sgr si avvale della consulenza di Union Bancaire Privèe, l'istituto elvetico con una esperienza più che ventennale nel campo della gestione di hedge fund, di cui è uno dei principali player a livello mondiale, vantando in questo segmento di mercato oltre 7 miliardi di dollari in gestione. 

COLT ACQUISTA OBBLIGAZIONI PROPRIE PER 11 MILIONI DI STERLINE 
Londra, 27 maggio 2002 - Colt Telecom Group plc (Colt), ha annunciato il 24 maggio l'acquisto di ulteriori bond Colt per 11 milioni di sterline, per un esborso cash pari a 6 milioni di sterline. L'operazione fa seguito ad analoghi acquisti di obbligazioni proprie dei giorni scorsi, tra cui l'acquisto di bond Colt del valore di 14 milioni di sterline lo scorso 20 maggio, con un esborso cash pari a 6 milioni di sterline. La società annuncia che in futuro potrebbe procedere con un nuovo acquisto di obbligazioni proprie. 

IL FONDO PRUDENTIA HA AFFIANCATO IL MANAGEMENT DELLA VETROARREDO S.P.A 
Milano, 27 maggio 2002 - Fidia - Fondo Interbancario D'Investimento Azionario Sgr S.p.A., società di gestione del fondo comune di investimento mobiliare chiuso Prudentia, comunica che il fondo Prudentia, congiuntamente ad altri investitori istituzionali, ha affiancato il management della Vetroarredo S.p.A. nell'acquisizione del 100% della Società acquisendo una partecipazione pari al 10,7% del capitale sociale con un investimento pari a circa 3 milioni di euro. Il gruppo Vetroarredo opera nel settore dei vetri tecnici ed in particolare è attivo nella produzione e vendita di mattoni in vetro per l'edilizia e l'arredo, vetri per illuminazione e vetri speciali di alta qualità. Nel corso del 2001 il Gruppo ha ulteriormente ampliato la propria offerta a seguito dell'acquisizione dell'intero pacchetto azionario di Dielve S.p.A, azienda leader in Italia nella produzione di isolatori in vetro per linee di trasmissione a medio e alto voltaggio. Nel 2001 il gruppo Vetroarredo ha riportato un fatturato consolidato pari a circa 71 milioni di euro in crescita di oltre il 46% rispetto al 2000 anche per effetto dell'integrazione di Dielve. Nel corso dell'esercizio 2001 l'utile operativo si è attestato a 9,5 milioni di euro in crescita del 66% rispetto all'esercizio precedente, l'utile netto è stato pari a 13 milioni di euro, anche per effetto di proventi straordinari, a fronte di un utile netto di 3,5 milioni di euro nel 2000. La produzione viene effettuata negli stabilimenti di Firenze, Settimo Torinese, Nusco, Duchov (Repubblica Ceca) e Tianjin (Cina). La sede del gruppo è a Firenze. Il numero totale dei dipendenti è 586. Il gruppo Vetroarredo si pone ambiziosi obiettivi di crescita, sia interna che esterna, ed intende valutare nei prossimi anni la possibilità di quotazione in un mercato regolamentato. Fidia - Fondo Interbancario D'Investimento Azionario Sgr S.p.A. è controllata pariteticamente da IntesaBCI, Unicredito Italiano, Banca di Roma e Mediobanca ed è presieduta dall'ing. Sergio Pininfarina.

CARTOLARIZZAZIONI: MELIORBANCA LANCIA ASTREA 
Milano, 27 maggio 2002 - Meliorbanca si appresta a lanciare sul mercato Astrea, una cartolarizzazione di crediti garantiti dalla Repubblica Italiana, selezionati da un portafoglio di circa 250 Mln di Euro. Astrea S.r.l. è il veicolo costituito ai sensi della legge 130/1999. L'emissione delle Note è prevista per il mese di giugno. La tranche unica avrà il rating della Repubblica Italiana (Aa2/AA-) da Moody's e Fitch. Tutti i mutui del portafoglio costituiscono una diretta obbligazione della Repubblica Italiana e sono direttamente rimborsati dal Ministero del Tesoro. La maggior parte del portafoglio è costituito da mutui a tasso fisso. Tali obbligazioni sono le prime, di originator diverso dallo Stato Italiano, ad avere ottenuto da parte di Banca d'Italia una ponderazione pari a 0%; si tratta quindi di un prodotto particolarmente indicato per gli investitori istituzionali. L'operazione rientra nella strategia più generale di Meliorbanca, già presente sul mercato come Lead Manager di operazioni di rilievo, che conferma ancora una volta il proprio interesse per il settore della cartolarizzazione. Astrea è strategica anche per la gestione di Tesoreria, rappresentando una nuova fonte di provvista meno onerosa, e costituendo uno strumento coerente con la volontà di originare dai propri asset il funding, liberando al contempo capitale di vigilanza. Arranger dell'operazione sono congiuntamente Meliorbanca, Ecs e Ubs Warburg. 

ALGOL S.P.A.- ESTINZIONE ANTICIPATA FINANZIAMENTO IN POOL 
Milano 27 maggio 2002 - Algol S.p.A. comunica che ha deciso di rimborsare anticipatamente il prestito di Euro 6.197.482,79 (originari Lit. 12.000.000.000) ottenuto il 31 gennaio 2001 come finanziamento a 18 mesi da un consorzio di quattro banche con capofila il Credito Italiano. Il prestito verrà rimborsato anticipatamente in data 14 giugno 2002 a fronte di una data di estinzione fissata a suo tempo al 30 luglio 2002. L'estinzione verrà effettuata utilizzando risorse generate dalla gestione del capitale circolante e non intaccherà la liquidità rinvenuta dal collocamento in Borsa avvenuta nel mese di giugno 2001. 

GRUPPO OLIVETTI - TELECOM ITALIA: SOTTOSCRITTO ACCORDO PER VALORIZZAZIONE E INTEGRAZIONE IMMOBILI CONFERITI BENI ED ATTIVITA' PER CIRCA 1.580 MILIONI DI EURO 
Roma, 27 maggio 2002 - Con la firma del "Progetto Tiglio" il Gruppo Olivetti-Telecom Italia conferirà immobili, aree e attività per un valore di circa 1.580 milioni di euro. In particolare, l'apporto di Olivetti sarà pari a circa 223 milioni di euro, con una plusvalenza lorda di circa 70 milioni di euro con un margine del 32% circa del valore dell'apporto; quello di Telecom Italia sarà pari a circa 1.304 milioni di euro, con una plusvalenza lorda di circa 170 milioni di euro, con un margine del 33% circa se si esclude il patrimonio di Im.Ser già oggetto di precedenti operazioni e conseguimento di plusvalenze; quello di Seat Pagine Gialle sarà di circa 53 milioni di euro, con una plusvalenza lorda di circa 4 milioni di euro, con un margine pari a circa l'8% del valore dell'apporto. Le parti daranno luogo all'implementazione delle operazioni necessarie alla realizzazione del progetto subordinatamente all'ottenimento di finanziamenti e al trasferimento nel Gruppo Telecom Italia del 40% degli immobili di Im.Ser (società posseduta al 60% da Beni Stabili e al 40% da Telecom Italia). In più fasi e alla fine del progetto, Olivetti e Telecom Italia realizzeranno liquidità netta rispettivamente per 211 e 692 milioni di euro. L'accordo prevede il conferimento, da parte di Olivetti, Telecom Italia e Seat Pagine Gialle, di immobili, aree e personale dedicato alle attività di asset management relative a tali immobili, a due società di nuova costituzione e il successivo apporto dei suddetti attivi ad un fondo immobiliare chiuso. L'accordo rappresenta un ulteriore passo avanti del progetto - approvato dai Consigli di amministrazione di Olivetti, Telecom Italia e Seat Pagine Gialle nel marzo scorso - volto all'integrazione degli attivi immobiliari e delle entità che prestano servizi immobiliari delle società stesse, al fine della loro migliore valorizzazione. 

LA FINANZA ITALIANA RIPRENDE A INVESTIRE NELL'INFORMATION TECHNOLOGY: NUOVA ENERGIA A FORMULA CON ARCA IMPRESA GESTIONI E ARCA MERCHANT 
Torino, 27 maggio 2002 Arca Impresa Gestioni Sgr e Arca Merchant S.p.A sostengono il piano industriale di Formula. Conclusa nei giorni scorsi l'operazione che ha visto la sottoscrizione di un accordo in base al quale le due società acquisiscono il 50,08% di Gruppo Formula S.p.A., attraverso una società interamente controllata - Progetto Integra S.p.A. - che nasce esclusivamente per supportare questa operazione. Le motivazioni che hanno spinto Arca Impresa Gestioni e Arca Merchant a concludere questo accordo sono riconducibili alla solidità della realtà Formula, alla sua redditività e alle sue prospettive di forte crescita nei prossimi tre anni. Il management di Formula ha svolto un ruolo attivo nell'operazione finanziaria, trovando in Arca Merchant e Arca Impresa Gestioni i partner finanziari da tempo ricercati in grado di sostenere l'ambizioso piano di sviluppo industriale messo a punto dal Gruppo. L'operazione finanziaria, conclusa per 36,2 milioni di Euro, è la più significativa in Italia dalla crisi di fiducia dei mercati azionari nel settore dell'Information Technology. Progetto Integra acquisterà il 47,46% di Gruppo Formula da Banca IntesaBci, venditrice per il 9,13% di un pacchetto intermediato e per il 38,33% della quota di DS DataSystems, che in questa operazione esce completamente dall'azionariato di Gruppo Formula S.p.A. Inoltre, una quota del 2% del capitale di Gruppo Formula sarà ceduto a Progetto Integra da Carlo Navone, Presidente e socio fondatore di Formula, mentre un pacchetto complessivamente rappresentativo lo 0,62 % viene ceduto da altri manager della società. Al termine dell'operazione la partecipazione di Progetto Integra in Gruppo Formula raggiunge così il 50,08% e un ulteriore pacchetto del 4,5% è oggetto di un contratto di put/call tra Progetto Integra e Carlo Navone. L'operazione - sottoposta al rilascio del nulla osta da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - prevede, inoltre, la partecipazione di alcuni manager di Gruppo Formula, tra cui l'Amministratore Delegato Roberto Camporesi e il Consigliere Delegato Renato Ottina nella compagine sociale di Progetto Integra attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale ad essi riservato. "I nuovi soci hanno dato fiducia al piano industriale elaborato dal management - commenta Roberto Camporesi, Amministratore Delegato di Gruppo Formula - che, avviato con l'inizio dell'esercizio, comincia a produrre i primi effetti e prevede il consolidamento della leadership anche con operazioni di acquisizione o integrazione con altre aziende operanti nel settore, alfine di costituire il più grande polo interamente italiano per 'informatica gestionale in grado di giocare un ruolo di primo piano nel mercato italiano Tale piano si basa sulla capacità di Gruppo Formula S.p.A. di fornire soluzioni in grado di competere con player di livello globale e di supportare sia le aziende italiane sia- quelle internazionali nell'area Extended Erp. Queste soluzioni integrano tecnologie, servizi, prodotti, e consulenza e sono in grado di soddisfare le esigenze dei clienti anche nelle "aree di firontiera", quali la Supply Chain, il Crm e l'e-business. In quest'ottica Formula è recentemente entrata nel capitale sociale di Exante con l'acquisizione di una quota pari al 82% del pacchetto azionario. Exante è una società attiva nel mercato dell'ebusiness consulting al quale offre soluzioni end-to-end complete. A conferma di un cammino già avviato da alcuni anni per meglio comprendere e soddisfare i processi di business dell'azienda italiana, Formula ha realizzato soluzioni verticali per diverse industry. Per rinforzare questo elemento strategico, la società ha incrementato il proprio controllo sul pacchetto azionario di Cedaf portandolo al 98%, che le consente di ampliare la propria offerta aggiungendo una nuova soluzione verticale per il settore della Pubblica Amministrazione Locale. " Il risultati di bilancio relativi al primo semestre FY 2001-2002 recentemente pubblicati - conclude Camporesi - sono la conferma della vitalità dì Formula nell'affrontare una nuova fase del ciclo di vita dell'azienda ". 

I SOCI DI RIFERIMENTO DI EPLANET CONVERTIRANNO ANTICIPATAMENTE IL 100% DEI PROPRI WARRANT 
Milano, 27 maggio 2002. ePlanet rende noto che il 22 maggio, Kabuto Servicos de Consultoria, l'Ing. Holger Van Den Heuvel, Fidicontrol, Cuneo e Associati e Alessandro Acerbi hanno sottoscritto una dichiarazione di impegni integrativa della scrittura privata del 29 giugno 2001, ai sensi dei quali sono tenuti a esercitare anticipatamente n. 22.776.367 warrant ePlanet pari al 100% dei warrant in loro possesso e a circa il 30% dei warrant esistenti. Gli impegni assunti sono superiori alla disponibilità manifestata dai soci in occasione del Consiglio di Amministrazione del 19 Aprile 2002 e garantiscono a ePlanet un importo minimo di Euro 18.221.095,20, oltre agli introiti che deriveranno dall'eventuale esercizio anticipato degli altri warrant in circolazione. Con lo scopo di favorire il buon esito dell'operazione, Sirti e i soci che hanno assunto gli impegni di sottoscrizione si sono anche impegnati a non vendere azioni ePlanet al di sotto di Euro 1.1 fino al termine del periodo di esercizio anticipato dei warrant. 

INDAGINE SIRMI: LE IMPRESE DELL'ITALIA IN TRASFORMAZIONE, L'ANALISI DELLE ESIGENZE E LE PREVISIONI PER IL FUTURO 
Milano, 27 maggio 2002 - Nel corso di un convegno svoltosi il 24 maggio presso Alssolombarda, Sirmi S.p.A. società di ricerche ha presentato un'indagine che riporta una fotografia dell'attuale stato delle imprese in via di trasformazione. Al fine di analizzare il livello di utilizzo della tecnologia, i progetti di implementazione e le esigenze delle aziende italiane, Sirmi Spa ha intervistato un campione di 610 imprese ivi localizzate appartenenti ai settori: Industria, Commercio e Servizi di tutte le dimensioni. I principali risultati derivanti dall'analisi sono i seguenti: L'organizzazione interna attuale delle aziende è ancora prevalentemente di tipo tradizionale ossia per funzioni (52,8%), se si passa a considerare le previsioni per il futuro le aziende sembrano avere l'intenzione di modificarla (la percentuale dell'organizzazione per funzioni scende al 43,8%), sale, tuttavia, la percentuale di mancate risposte (7,9%) a delineare l'esistenza di un certo livello di indecisione. La posizione della funzione Sistemi Informativi nell'organigramma aziendale è in staff alla Direzione Generale nel 61,6% delle aziende, a riporto dell'Amministrazione e Controllo nel 20,5%, a riporto della Direzione Organizzazione e Personale nel 4,9%, a riporto della Finanza nei 5,4% e di altre Direzioni nel 3,1%. Tra le aree di miglioramento dei Sistema Informativo indicate prevale l'innalzamento dei livello di servizio (40,8%), seguito dall'adeguamento all'evoluzione tecnologica e dei business (39,7%) e dall'apertura al Web (32,1%) e Molte aziende identificano quindi il Sistema Informativo come motore della generale evoluzione dell'attività attraverso la tecnologia. Le aree di miglioramento indicate coincidono sostanzialmente con gli obiettivi aziendali supportati dal Sistema Informativo maggiormente citati (connessione continua con clienti, fornitori e partner: 36,4%, efficienza come vantaggio competitívo: 23,1%, e adozione dei modello organizzativo customer oriented: 20%). Gli ostacoli dichiarati come frenanti lo sviluppo dell'uso della tecnologia sono principalmente di tipo culturale/psicologico (timore legato alla condivisione dei dati e delle informazioni all'interno e all'esterno dell'azienda: 29,8%, resistenza culturale: 25,4%) e, secondariamente, di tipo strutturale (costi: 23,4% e necessità di rivedere le proprie strategie e l'organizzazione interna 14,1%). Per quanto riguarda i fattori di successo di una politica customer oriented, la maggioranza delle aziende indica "soddisfare le esigenze della clientela" (38,7%), seguito da "impostazione della produzione secondo le richieste dei clienti" (27,4%) e da "curare servizi pre e post vendita" (25,9%); comportamenti più "strategici" come "mettere a punto quotazioni personalizzate" (5,9%) e "adottare il mezzo di comunicazione più adeguato" (4,3%) sono invece poco citati. Un certo livello di orientamento al cliente risulta comunque identificabile. La rete Internet risulta utilizzata nei rapporti con clienti e fornitori da una parte delle aziende per attività abbastanza elementari: trasferimento di documenti (48.9%), comunicazioni generiche con i fornitori (46,9%) e raccolta di informazioni su clienti (38,5%). Attività meno elementari e più strategiche sono invece meno citate: accesso a Marketplace o portali aziendali (24,9%), fornitura servizi a clienti (18%), acquisto di materie prime, prodotti e servizi (15,7%) e, infine, vendita prodotti o servizi in Rete (12,1%). In parziale contrasto con quanto appena riportato vengono invece ben identificati i vantaggi derivanti dall'uso di Internet; tra quelli maggiormente citati: semplificazione rapporto con clienti e fornitori (47,2%), riduzione tempi di contrattazione (43,9%), e comparazione delle offerte (22,8%). Un ultimo aspetto legato all'utilizzo di Internet è riconducibile alla possibilità di accedere alle applicazioni tramite la Rete: percentuali variabili di aziende comprese tra 1,11,8% e il 22,3% (riferito ai gestionali) hanno in atto un processo di cambiamento che porterà le stesse ad essere disponibili tramite la Rete, un ulteriore percentuale più elevata (dal 18,5% - approvvigionamento -al 28,9% - gestione delle relazioni con i clienti) ha pianificato tale processo di cambiamento; le aziende rimanenti, al momento attuale, non ci hanno ancora pensato. Alle aziende è stato chiesto di indicare le tre aree di attività, a loro parere, maggiormente importanti: le citazioni più frequenti sono riconducibili alla produzione e pianificazione (54,3%), al marketing e vendite (36,4%), alla gestione degli acquisti (32,5%), e alla logistica (32%). Indicare un'area come importante non implica necessariamente però l'averla automatizzata: il grado di automazione nella maggior parte dei casi è superiore ai 70%; customer service (66,1%), marketing e vendite (63,1%) e strategie e pianificazione (53,2%) rappresentano eccezioni in negativo perché automatizzate meno frequentemente. L'ultimo passo significativo dell'analisi riguarda la possibilità di utilizzare applicazioni in modalità Asp: il 29,3% delle aziende si dichiara abbastanza interessato a questa eventualità, il 23,1% poco interessato e il 6,9% molto interessato; il rimanente 31,5% non ha manifestato interesse.. Si noti che nel porre la domanda si è evitato di menzionare il termine "Asw" preferendo invece illustrarne il contenuto. In definitiva si può notare un'organizzazione aziendale di tipo tradizionale ma in evoluzione verso una concezione più avanzata, l'utilizzo di Internet parte dalle funzionalità più semplici per evolvere verso attività strategiche e come mezzo per rendere disponibili le applicazioni aziendali. Il Sistema Informativo è giudicato abbastanza importante per realizzare obiettivi di efficienza e apertura al Web; la citazione di quest'ultima anche come obiettivo ne denota la direzione d'uso in termini strategici. Emerge inoltre che considerare un'area di attività come importante non ne presuppone l'automazione. Gli ostacoli all'utilizzo della tecnologia sono più di carattere psicologico/culturale che strutturale. Esiste comunque un certo timore legato al cambiamento sia per quanto riguarda l'incertezza dei risultati sia per quanto riguarda la necessità di rivedere la propria organizzazione interna. In relazione ad Internet si può notare una generalmente diffusa percezione generale dei benefici, non sempre accompagnata, però, da un adeguato utilizzo di questo strumento per fini più evoluti della comunicazione via posta elettronica e della ricerca di informazioni. Le potenzialità della Rete non sono ancora state pienamente percepite: la possibilità di farne uno strumento di accesso alle applicazioni aziendali rappresenta il passo successivo dei processo evolutivo. Occorre che le aziende modifichino il modo di intendere la tecnologia: essa deve essere vista come strumento per migliorare la propria attività e non come fonte di difficoltà. 

ERNST & YOUNG PRESENTA LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO "WORLD ENTREPRENEUR OF THE YEAR": I 22 VINCITORI A LIVELLO NAZIONALE COMPETONO A MONTECARLO PER IL TITOLO MONDIALE 
Milano, 27 maggio 2002 - I migliori imprenditori di tutto il mondo, vincitori delle rispettive edizioni nazionali per il 2001 del Premio Imprenditore dell'Anno, si incontreranno a Montecarlo il prossimo 31 maggio e concorreranno per aggiudicarsi il Premio World Entrepreneur Of The Year, organizzato da Ernst & Young, Societa' internazionale leader nei servizi professionali. Istituito nel 1986 negli Stati Uniti, il Premio Imprenditore dell'Anno, che nel 2002 avra' luogo in ben 29 paesi, da sempre riconosce l'impegno degli imprenditori che, con perseveranza e ingegno, hanno contribuito al successo e alla crescita delle loro aziende e quindi dell'economia nel suo complesso. Il Premio World Entrepreneur of the Year, istituito nel 2001, ne costituisce il naturale proseguimento, confermando la vocazione di Ernst & Young a premiare modelli di business vincenti oltre i confini nazionali. La Giuria, presieduta da John Wall, Presidente del Nasdaq, si riunira' per valutare i ventidue imprenditori nei giorni che precedono la cerimonia di premiazione e, il 1° giugno, conferira' il prestigioso riconoscimento al vincitore mondiale. Silvano Pedrollo, Vincitore Nazionale del Premio L'Imprenditore dell'Anno 2001, rappresentera' l'imprenditoria italiana a Monaco. Amministratore Unico di Pedrollo S.p.A., azienda produttrice di elettropompe e motori elettrici, l'Imprenditore ha da sempre dimostrato una spiccata attenzione ai valori della solidarieta', per esempio con importanti investimenti nei paesi del Terzo Mondo: "Partecipo con orgoglio al Premio World Entrepreneur of the Year. Il riconoscimento conferitomi da Ernst & Young nel 2001 e' stato per me e per la mia azienda un'importante conferma del valore imprenditoriale dei progetti volti al miglioramento della qualita' della vita nei paesi meno fortunati", ha affermato Silvano Pedrollo, commentando la propria presenza tra i candidati al Premio. "Ritengo che per offrire il proprio contributo all'economia e al benessere mondiale sia necessario partire da bisogni concreti". "Obiettivo di Ernst & Young e' premiare l'eccellenza imprenditoriale nel mondo, pur con la consapevolezza dell'unicita' e delle connotazioni specifiche per cui singole realta', profondamente diverse per paese d'origine, tessuto socio-economico e cultura d'impresa, sono in grado di confrontarsi tra loro, di distinguersi e di affermarsi. Il nostro Paese recita in questo contesto un ruolo sempre piu' importante: basti pensare alla vittoria italiana di Paolo della Porta, Presidente di Saes Getters al World Entrepreneur Of The Year 2001", ha dichiarato Giorgio Mosci, Partner di Ernst & Young. "Con la stessa convinzione auguriamo un successo altrettanto importante a Silvano Pedrollo, che ci rappresentera' quest'anno." Infolink: www.ey.com 

INSEDIATO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ASNM PRESIDENTE LUIGI VIMERCATI AMMINISTRATORE DELEGATO FABIO TERRAGNI 
Sesto San Giovanni (Mi), 27 maggio 2002 - Si è insediato il 23 pomeriggio il nuovo Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia per la Promozione e lo Sviluppo Sostenibile dell'Area Metropolitana Nord Milano (Asnm), la società per azioni nata su iniziativa del Comune di Sesto San Giovanni per sostenere lo sviluppo economico e sociale dell'area Nord Milano (comprendente anche i Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo e Cologno Monzese). Il Consiglio uscente era decaduto con l'approvazione, avvenuta nell'Assemblea del 3 maggio scorso, del Bilancio 2001. La maggiore novità riguarda lo sdoppiamento delle cariche di Presidente e Amministratore Delegato, finora riunite nella figura di Fabio Terragni, che mantiene l'incarico di Amministratore Delegato con i poteri relativi all'operatività della società. Nuovo Presidente di Asnm è Luigi Vimercati, già Assessore alla Cultura a Sesto San Giovanni, che assume la rappresentanza legale e istituzionale e la delega a nuovi progetti speciali. La ripartizione delle cariche corrisponde a un maggior peso e a un maggiore impegno del Comune di Sesto San Giovanni nella società: l'aumento del capitale sociale di Asnm da 991.603 a 1.512.560 Euro, approvato lo scorso 28 marzo dall'Assemblea straordinaria e sottoscritto interamente dal Comune di Sesto mediante conferimento di un immobile destinato a nuovo incubatore di imprese, ha determinato un nuovo assetto societario in cui il Comune di Sesto San Giovanni diventa azionista di maggioranza relativa con il 48,63%; la Provincia di Milano passa al 14,38%, il Comune di Cinisello Balsamo, il Comune di Bresso, la Camera di Commercio di Milano e Finlombarda Spa vanno al 6,85%, Falck e il Comune di Cologno Monzese al 3,42%, Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni, Abb Spa, Brollo-Marcegaglia e Centro Edilmarelli allo 0,68%. Gli altri componenti del CdA di Asnm sono: Piergiorgio Monaci, in rappresentanza della Provincia di Milano; Alessandro Pasquarelli, in rappresentanza del Comune di Cinisello Balsamo; Sergio Brambilla Pisoni, in rappresentanza del Comune di Bresso; Erminio Giorgio Maria Viganò, in rappresentanza della Camera di Commercio di Milano; Alessandra Tabacco, in rappresentanza di Finlombarda. Con il nuovo assetto societario e il nuovo Consiglio di Amministrazione prende avvio una nuova fase della vita di Asnm, che - dalla sua costituzione nel 1996 - ha saputo utilizzare risorse provenienti dalla Provincia di Milano, dalla Regione Lombardia, dal Governo Nazionale e dall'Unione Europea per avviare progetti di sostegno allo sviluppo locale nel territorio del Nord Milano. Tra i progetti realizzati da Asnm, previsti dall'Accordo di Programma ai sensi della Legge Regionale 30/94 e dal Contratto di Programma con il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ai sensi della Legge 239/93, si possono ricordare: la costituzione del Bic La Fucina, società di servizi alle piccole e medie imprese, promossa in accordo con l'Unione Europea ed oggi partecipata direttamente da Provincia di Milano, Comuni del Nord Milano, Finlombarda, Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni e Unione Artigiani della Provincia di Milano e Associazione Industriali Nord Milano; la creazione di Proxima, centro di telelavoro, teleservizi e teleformazione che, avviato nel 1998, ha permesso la formazione di oltre 15000 lavoratori e cittadini del Nord Milano; l'avvio dell'Officina Multimediale Concordia, l'incubatore di nuove imprese che ha recentemente celebrato i due anni di attività, che ha permesso la nascita di 32 nuove aziende e ospita tre corsi post laurea dell'Università Statale di Milano; la nascita del Centro Risorse per l'Impresa Sociale, uno strumento di sostegno e di sviluppo del Terzo Settore, punto di riferimento per le politiche attive del lavoro, sede di servizi e di attività per il rilancio di un'economia solidale; la realizzazione dell'insediamento Nuovo Spazio Artigianale Breda; il Contratto di Quartiere di Sant'Eusebio a Cinisello, nuova modalità di approccio integrato alla riqualificazione urbana; l'elaborazione del Piano Strategico del Nord Milano, uno strumento innovativo per la costruzione di una visione condivisa del territorio e di un quadro di riferimento per le politiche sovracomunali; l'organizzazione di Concorsi internazionali d'Idee (Parco Falck a Sesto e Piazza Gramsci a Cinisello Balsamo). In corso di realizzazione: l'insediamento produttivo per piccole e medie imprese Campo Volo Bresso; il Fondo di Capitale di Rischio; il nuovo incubatore d'imprese Breda a Sesto San Giovanni; l'insediamento produttivo Falck Concordia a Sesto San Giovanni; l' Agenda 21 del Nord Milano; rapporti con le università milanesi per la creazione di nuove imprese innovative. La nuova fase sarà caratterizzata da un ancora maggiore protagonismo nelle trasformazioni in corso nel Comune di Sesto San Giovanni (Città della Comunicazione, Parco Audiovisivo Multimediale, Parco Scientifico Tecnologico sull'area Vulcano di Sesto collaborazione per la realizzazione del Museo del Lavoro e dell'Industria) e nella cooperazione territoriale del Nord Milano.

FINDOMESTIC: PIEMONTE UN UNIVERSO DI CONSUMO RICCO E DIVERSIFICATO CON UNO SPICCATO INTERESSE PER I PRODOTTI INNOVATIVI MITIGATO DA UN'INNATA SOBRIETA'SECONDO IL RAPPORTO FINDOMESTIC BANCA-CENSIS SU "CONSUMI E STILI DI VITA IN PIEMONTE" 
Torino, 27 maggio 2002 - In Piemonte gli acquisti sono caratterizzati da un'accentuata propensione ai consumi, da un'ampia diversificazione dei gusti, da un interesse crescente nei confronti dei prodotti più innovativi e delle marche migliori, di quanto possa garantire comfort e benessere, il tutto mitigato da uno stile pacato e sobrio. Il trait d'union è infatti costituito da un atteggiamento riflessivo negli acquisti, mai incline all'eccesso, si direbbe quasi innato e comunque raramente originato da una limitata disponibilità finanziaria. Queste sono le principali conclusioni cui è giunto il rapporto "Findomestic Banca-Censis" su "Stili di vita e consumi" in Piemonte che è stato presentato oggi a Torino presso l'hotel Jolly Hotel Principi di Piemonte dal Dr. Giuseppe De Rita, Presidente del Censis, dall'Avvocato Edoardo Speranza, Presidente di Findomestic alla presenza del Dr. Ferruccio Dardanello Presidente dell'Unione Regionale del Commercio e del Turismo del Piemonte. L'analisi del sistema dei consumi in Piemonte evidenzia fenomeni complessi che trovano riscontro in diversi fattori. In primis nell'attrazione crescente di un vasto numero di persone per le tecnologie consumer, cioè per i prodotti d'uso domestico, quali il computer, l'impianto Dvd, i sistemi audio e video sempre più sofisticati. Ciò che colpisce è la costante crescita di acquisti di prodotti tecnologici di ultima generazione, dal computer al collegamento Internet, dal telefono cellulare all'impianto Dvd: beni funzionali a stili di vita sempre più dinamici, in cui la possibilità di acquistare rapidamente informazioni è divenuto uno status symbol, un modo di sentirsi parte di una comunità indistinta. Il 60% dei piemontesi intervistati dispone di una dotazione alta o medio alta di beni durevoli, quasi a testimoniare il raggiungimento di un benessere largamente diffuso: il 99% delle famiglie piemontesi ha la lavatrice, il 96% la prima tv, l'89% la prima auto, il 58% la seconda TV, il 48% la seconda auto, il 72% il videoregistratore, il 79% il cellulare, il 45% pc, il 30% l'abbonamento a internet, il 18% l'antenna satellitare e il 7% il Dvd. Parallelamente si riscontra il permanere di un approccio tradizionale nei confronti di fattori come la marca, intesa come rilevante criterio di scelta di una vasta gamma di beni alimentari e durevoli. Il 93% del campione intervistato opta infatti per i prodotti di marca migliore, anche a costo di spendere di più e di limitare la quantità di oggetti posseduti. Si tratta di un atteggiamento diffuso in tutte le classi di età, così come nelle fasce di reddito medio alto che evidenzia la tendenza ad uno stile d'acquisto sempre più selettivo, improntato alla ricerca dell'elevata qualità dei singoli beni. Nella Regione è stata rilevata una positiva aspirazione a migliorare il proprio status, anche attraverso nuovi acquisti. In questo contesto si assiste ad una crescente diffusione del credito al consumo, cui ricorre il 23,7% degli intervistati, percentuale cui aggiungere un'ulteriore quota del 9% che prevede di farvi ricorso. Un quadro che si accorda con il fatto che il 40% dei piemontesi ha dichiarato di concedersi sempre più spesso piccoli e grandi lussi, percentuale che sale al 53% tra i più giovani. Il processo d'acquisto si sviluppa in modo articolato: l'80% dei piemontesi manifesta un comportamento d'acquisto auto referenziale, non chiedendo consiglio ad alcuno e basandosi quindi su propri criteri di valutazione. Viene prestata molta attenzione anche alla genuinità dei beni alimentari ed alla robustezza dei principali beni durevoli. Un altro aspetto particolare è la riaffermazione dell'importante ruolo svolto dalla piccola distribuzione tradizionale, considerata un fattore di sviluppo del territorio, soprattutto dalle persone anziane e da quelli che appartengono alle classi meno abbienti. La piccola distribuzione, secondo molti intervistati, svolge una funzione rilevante in grado di rispondere efficientemente a specifiche esigenze di consumo e di mantenere vive le aree più periferiche della regione. La continua mediazione tra risparmio e consumo ed il nuovo approccio al rischio di investimento fanno emergere alcuni aspetti molto interessanti tra i quali il dinamismo delle attività di investimento in titoli ed azioni: il 31% delle famigli intervistate investe in titoli a reddito fisso, il 19% possiede quote di fondi comuni, il 16% detiene titoli azionari ed il 26% ha fondi pensione: percentuali ben più elevate delle restanti famiglie italiane. La spinta al risparmio in Piemonte per motivi cautelativi ha attenuato ovunque la propensione ai consumi, anche se i piemontesi guardano al futuro con serenità manifestando per i prossimi mesi aspettative positive. L'atteggiamento rassicurante, improntato all'ottimismo ed alla praticità manifestato dai piemontesi, emerge anche nelle opinioni riguardanti l'euro e i gravi attentati terroristici verificatisi l'11 settembre a NY: eventi percepiti come ininfluenti relativamente propri comportamenti di consumo. A conferma dello stile pacato dei piemontesi c'è il riconoscimento della sfera degli affetti personali come unico vero punto fermo in un sistema di relazioni ben più vasto ed in rapido cambiamento: la famiglia, per il 60% degli intervistati, è l'unico vero punto di riferimento, seguono le associazioni di volontariato e le istituzioni locali. Se si osservano le diverse realtà provinciali è possibile affermare che: q Torino, Biella, Cuneo e Novara sono luoghi nei quali il benessere diffuso invoglia all'acquisto di prodotti e di servizi nuovi ed a maggiore contenuto tecnologico; - Verbanio, Cusio e l'Ossola sperimentano un modello di consumo ibrido, a cavallo tra la sobrietà piemontese ed il dinamismo della contigua Lombardia; - Asti, Alessandria e Vercelli rivelano invece un'alternanza continua tra l'accennata moderazione delle spese e l'irresistibile attrazione per le novità del mercato e per i prodotti di qualità elevata. Torino: l'alternanza virtuosa tra innovazione e tradizione. Ciò che colpisce della famiglie intervistate è il continuo oscillare tra comportamenti di consumo lontani da qualsiasi forma di eccesso e l'attrazione verso nuovi prodotti ad elevato o medio contenuto tecnologico. Torino ha la più alta percentuale di possesso di personal computer della Regione (50%) a fronte di una media regionale che si assesta sul 45,5%. Lo stesso vale anche per il telefono cellulare utilizzato dall'82% circa dei torinesi a fronte del 79% dei piemontesi. Anche la percentuale di videoregistratori è apprezzabile . Nella provincia do Torino è stata rilevata la maggiore percentuale di famiglie che si collega più o meno regolarmente al web . In questo contesto è in crescita anche il ricorso all'acquisto di prodotti tramite il commercio elettronico e l'home banking per via telematica. Cuneo: il lento incedere verso una società affluente. L'elevata propensione ai consumi funge da specchio del costante sviluppo economico manifestatosi negli ultimi decenni: il 67% della famiglie intervistate si contraddistingue per una dotazione alta o media alta di beni durevoli a fronte di una media regionale del 63%. A Cuneo si registrano percentuali maggiori della media regionali per ciò che concerne il possesso della seconda autovettura , del personal computer e di videoregistratori Più della metà degli intervistati di questa provincia ha un PC, il 28% ha dichiarato di utilizzare regolarmente il collegamento a Internet per visionare siti web o per la ricezione o l'invio di posta elettronica, per l'acquisto di prodotti e per piccole transazioni finanziarie a distanza (in misura ridotta). Il criterio che guida molte scelte d'acquisto è il rapporto tra la qualità e il prezzo: in ogni prodotto viene comunque anche ricercata la praticità e la funzionalità d'uso. Vercelli: un presente grintoso e un futuro brillante. L'area vive una fase di forte espansione delle spese delle famiglie che guardano al futuro con ottimismo e sembrano voler recuperare i ritardi accumulati con intenzioni d'acquisto ben più alte delle medie regionali in beni durevoli, istruzione, cultura e tempo libero. La prima e la seconda autovettura, il ciclomotore, il primo ed il secondo televisore, il telefono cellulare, il videoregistratore, l'impianto Dvd e la play station sono largamente diffusi. I prossimi acquisti sembrano focalizzarsi sugli impianti audio e video di alta qualità, sull'acquisto di personal computer, sui telefoni cellulari di ultima generazione. Anche Internet è per molti (24,5%) un modo per essere al passo con i tempi, per acquisire informazioni, inviare e ricevere posta elettronica, prenotare viaggi, acquistare prodotti per corrispondenza e fare l'home banking.. La spinta verso il nuovo si compensa con una grande concretezza da parte di questa provincia che infatti ha indicato come prima tipologia di spesa quella legata all'acquisto della casa e quelle per la salute e il benessere, così come per il 69% degli intervistati il più importante valore di riferimento è la famiglia. Alessandria: una provincia in chiaro scuro. Questa provincia registra performance apprezzabili dal punto di vista dei consumi, ma in tutti i casi meno brillanti della media regionale. Ciò vale per il possesso della prima autovettura, per la diffusione del Pc, per l'accesso a Internet . Per il 2002 la grande maggioranza delle famiglie non prevede l'aumento sostanziale delle proprie spese. Tra coloro che invece intendono effettuare acquisti si segnala una crescente attenzione per i prodotti legati alle tecnologie delle comunicazioni e dell'informazione: il 9% prevede di comperare un PC e un nuovo cellulare, il 7% si doterà di un accesso a Internet, il 5,8% di un impianto Dvd e il 13,6% ha intenzione di acquistare nuovi mobili. Nei prodotti vengono per lo più ricercate l'alta qualità, anche se nella realtà non poche persone appaiono costrette a considerare l'economicità o il rapporto qualità prezzo come principale criterio di scelta. Verbano, Cusio, Ossola: risparmi "versus" consumi. In questa provincia l'understatement, la parsimonia, la ricerca della piena funzionalità degli oggetti e l'aspirazione al miglioramento delle condizioni di vita appaiono fortemente compenetrate. Il raggiungimento di elevati standard di benessere spinge gran parte della popolazione a dosare con oculatezza la propria liquidità finanziaria tra nuovi acquisti ed il risparmio o i piccoli investimenti. Qui sono infatti state rilevate le percentuali più alte di persone che investono regolarmente in fondi intermediati ( 21%), in titoli a reddito fisso (38%) in azioni (21%) o in immobili (10,5%). Anche il risparmio per motivi precauzionali appare molto diffuso tanto che il 39,5% degli intervistati ha sottoscritto un fondo pensione su una media regionale del 26,6%. Si è di fronte ad una comunità locale affluente che non ostenta il proprio benessere, ma che anzi ha sviluppato un doppio comportamento di consumo: da un lato vi è infatti la spinta alla selezione, alla ricerca dei prodotti a più alto contenuto di innovazione e di più elevata qualità, dall'altro vi è un'eccessiva affermazione di atteggiamenti parsimoniosi. Biella: il fascino discreto del benessere. Gli abitanti di questa provincia optano quasi sempre per i prodotti di alta qualità, danno scarso peso alla marca, sono estremamente oculati negli acquisti (tanto da confrontare spesso o quasi sempre i prezzi di prodotti tra differenti esercizi commerciali), sono ormai dotati dei principali beni durevoli, hanno deciso di dedicare un livello crescente di spese al tempo libero, al benessere psico fisico e ad altri servizi legati alla cultura o al divertimento. Infatti per il 52% degli intervistati gli acquisti futuri si focalizzeranno sulla fruizione di nuovi servizi, piuttosto che sull'acquisto di nuovi beni. D'altra parte il 73% degli intervistati presenta una dotazione alta o medio alta di beni durevoli, su una media regionale del 63%. I nuovi prodotti, legati alle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, attirano molto l'attenzione dei consumatori di questa parte del Piemonte, tanto che buona parte delle spese previste per il 2002 riguarderanno questa vasta categoria merceologica (dagli impianti audio e video ad alta fedeltà, ai telefoni cellulari di nuova generazione) che contribuisce sempre più al miglioramento dell'ambiente domestico ed a una vita più comoda. Novara: equilibrio stabile in un contesto che cambia. I comportamenti di consumo della Provincia sono una commistione tra l'interesse per le novità del mercato ed un atteggiamento di grande moderazione, di elevata propensione al risparmio. Il benessere diffuso degli ultimi anni ha innescato meccanismi di spesa sempre più selettivi, orientati all'elevata qualità dei prodotti. Il consumatore della provincia di Novara attribuisce alla marca un valore simbolico rilevante: per il 30% degli intervistati essa costituisce infatti la principale garanzia di qualità. Sono tuttavia presenti elementi che rivelano l'esistenza di comportamenti di consumo e di meccanismi di scelta più articolati rispetto a quanto è possibile rilevare nella maggioranza delle province piemontesi. Qui l'estetica o il design evoluto dei principali beni durevoli e degli articoli di abbigliamento assumono, più che altrove, un peso rilevante nelle scelte d'acquisto. Anche l'interesse per le nuove tecnologie e per i sistemi audio e video per uso domestico è, infatti, molto diffuso: il 10% delle famiglie intervistate è in possesso di un impianto Dvd, il 42,5% ha il Pc, il 31,5% è collegato ad Internet, il 24% ha l'antenna satellitale, il 78% ha un videoregistratore. Gli abitanti della provincia manifestano un interesse spiccato ad effettuare acquisti nei grandi centri commerciali e nelle superfici specializzate. Asti: una moderata apertura all'innovazione. Questa Provincia esprime comportamenti di consumo improntati alla moderazione, in alcuni casi imposta da una congiuntura economica poco favorevole. Ciò nonostante tra gli intervistati appare molto diffusa la presenza di prodotti innovativi, legati al tempo libero e con un elevato contenuto tecnologico. L'impianto Dvd è presente nell'8% delle famiglie intervistate, l'abbonamento alla pay tv è stato attivato nel 14,3% dei casi e la playstation è posseduta dal 22% delle persone contattate. In questa provincia risultano abbastanza diffusi anche il PC (39%), l'accesso a Internet (31%), l'antenna satellitare o via cavo ( 16%), il telefonino cellulare, (75%). Nascosti da comportamenti di spesa che inizialmente possono apparire dimessi, i consumatori della provincia di Asti mostrano un atteggiamento aperto e positivo che si riflette in una scarsa autoreferenzialità al momento dell'acquisto.

ùCOMMERCIO CON L'ESTERO MARZO E APRILE 2002 
Roma, 27 maggio 2002 - Nel mese di aprile 2002 le esportazioni verso i paesi extra UE sono diminuite, rispetto allo stesso mese del 2001, del 4 per cento, mentre le importazioni sono diminuite dell'1,3 per cento. Si ricorda che a marzo 2002 le esportazioni e le importazioni hanno registrato, rispettivamente, una diminuzione tendenziale del 4,7 per cento e del 13,5 per cento. Nel mese di aprile il saldo commerciale con i paesi extra UE è risultato positivo per 39 milioni di euro, rispetto a quello positivo per 314 milioni di euro registrato nello stesso mese dell'anno precedente. Nel periodo gennaio-aprile 2002 il saldo è stato positivo per 632 milioni di euro, a fronte di un valore positivo di 48 milioni di euro nello stesso periodo del 2001. Rispetto a marzo 2002, al netto della stagionalità, le esportazioni sono diminuite del 2,4 per cento e le importazioni sono calate del 2,3 per cento. Nel mese di marzo 2002, rispetto allo stesso mese del 2001, le esportazioni verso i paesi UE sono diminuite dell'11,2 per cento, le importazioni dell'8,7 per cento. Il saldo commerciale è risultato negativo per 165 milioni di euro, a fronte di un valore positivo di 200 milioni di euro registrato nello stesso mese del 2001. Nel periodo gennaio-marzo 2002 il saldo è stato negativo per 630 milioni di euro, a fronte di un valore positivo di 48 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2001. Rispetto a febbraio 2002 i dati destagionalizzati registrano una diminuzione dello 0,2 per cento delle esportazioni e un aumento dell'1 per cento delle importazioni. Considerando l'interscambio complessivo, nel marzo 2002 le esportazioni sono diminuite dell'8,3 per cento e le importazioni sono calate del 10,8 per cento, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il saldo commerciale è risultato positivo per 1.343 milioni di euro, a fronte di un valore positivo di 801 milioni di euro registrato nello stesso mese del 2001. Nel periodo gennaio-marzo 2002 il saldo è stato negativo per 37 milioni di euro, rispetto a un valore negativo di 219 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2001. Nel confronto con febbraio 2002 i dati destagionalizzati indicano un decremento dello 0,3, per cento delle esportazioni e un incremento dello 0,8 per cento delle importazioni. 

INAUGURATO IL SECONDO STORE PRADA SPORT A ROMA 
Roma, 27 maggio 2002 - E' stato inaugurato sabato 25 maggio, nella centralissima via del Babuino a Roma, il nuovo negozio Prada Sport. "E' il secondo store in Italia dedicato alle nostre collezioni sportive - afferma Patrizio Bertelli, Presidente del Gruppo Prada - e l'apertura del negozio coincide con il varo di Luna Rossa e l'inizio delle regate preliminari per l'America's Cup. Le collezioni sportive firmate Prada hanno registrato un grandissimo successo e da ciò l'esigenza di dar vita a spazi di vendita autonomi in città che riteniamo strategiche per il marchio". Ospitato in un palazzo di fine Settecento, il nuovo negozio - il cui progetto è stato curato dall'Architetto Roberto Baciocchi - conta ben dieci vetrine, due delle quali affacciate su via del Babbuino, una su via Margutta e sette su via Aliberti. I serramenti a scomparsa, che vanno ad inserirsi direttamente nella muratura, esaltano le vetrine e conferiscono una nuova luminosità allo spazio. Il negozio si articola in sei differenti ambienti, per un totale di 390 metri quadrati lordi, e si caratterizza per il pavimento in resina, il soffitto e le pareti bianche. Gli scaffali e i banchi di vendita in noce e le sedute in pelle nera creano un piacevole contrasto con la luminosità delle pareti, conferendo all'ambiente una confortevole aria "tecno-minimal". Lo store Prada Sport di Roma aprirà con le collezioni abbigliamento complete Prada Sport Donna e Prada Sport Uomo Primavera/Estate 2002; una parte importante all'interno del negozio è riservata alle collezioni calzature e agli accessori. Le collezioni Prada Sport si caratterizzano per l'uso di tessuti altamente performanti, impermeabili, traspiranti, termosaldati, sottoposti a trattamento antigoccia e antimacchia, interpretati sia in chiave classica sia in versione più tecnologica per i modelli specificamente pensati per gli sport come il golf, il tennis, la vela. 

MARZOTTO E INTERNATIONAL TRADEMARKS INC. (ITI: ACCORDO PER L'ESTENSIONE AL MERCATO SPAGNOLO DELL'ATTUALE LICENZA RELATIVA ALL'ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI E CALZATURE DEL MARCHIO MARLBORO CLASSICS 
Milano, 27 maggio 2002 - Lo scorso 17 maggio Marzotto S.p.A. ha firmato con la International Trademarks Inc. (Iti) un contratto che prevede l'estensione al mercato spagnolo dell'attuale licenza relativa all'abbigliamento, accessori e calzature del marchio Marlboro Classics. Entro il 2006, Marzotto prevede di raggiungere in Spagna un livello di fatturato di circa 20 milioni di Euro. L'ingresso nel mercato spagnolo, con la prevista apertura iniziale di 2 Flagship Stores localizzati a Madrid e Barcellona, rappresenta un'importante opportunità di sviluppo del marchio a livello internazionale. Nel 2001 Marlboro Classics ha registrato complessivamente ricavi per oltre 130 milioni di Euro, con un margine operativo a doppia cifra. Nel corso del prossimo triennio Marzotto ritiene di poter ulteriormente incrementare il livello dei ricavi e della redditività anche tramite una selezionata espansione della rete con punti di vendita diretti. La Marzotto, che ha un contratto di licenza a lungo termine, gestisce il marchio Marlboro Classics oggi fortemente presente sul mercato dell'abbigliamento casual. Nel corso degli ultimi dieci anni Marlboro Classics ha mostrato un tasso di crescita medio annuo di circa il 20% sia dei ricavi che del risultato operativo. Nel 2001 il fatturato è stato realizzato per oltre il 40% con negozi esclusivi (163) e shop within the shop (310).

SOMMERGIBILE TOTI: PRECISAZIONI DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA "LEONARDO DA VINCI" 
Milano, 27 maggio 2002 - La redazione di Marketpress il 24 maggio ha ricevuto le seguenti precisazioni da parte della Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia " Leonardo da Vinci" di Milano: " La Presidenza e la Direzione della Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia prendono atto, a seguito di quanto riportato in data odierna dagli organi di informazione e di stampa, della posizione del Comune di Milano rispetto al trasporto del sommergibile Toti. Quanto riportato dai diversi organi di stampa rappresenta in modo inequivocabile la decisione di fatto presa dall'Amministrazione del Comune di Milano. Vogliamo puntualizzare che, per quanto ci è noto sulla base delle relazioni tecniche redatte dalla commissione presieduta dal professor Migliacci, non è vero che siano necessari interventi strutturali nella città della portata indicata dal Vicesindaco, Senatore De Corato. Non ci risulta quindi che ci siano sostanziali ragioni tecniche per non autorizzare il trasporto del sommergibile Enrico Toti. Coerentemente a queste constatazioni, anche gli aspetti finanziari così come riportati dagli organi d'informazione, non ci risultano realistici. Ci veniamo a trovare in una condizione in cui vediamo l'Amministrazione Comunale usare pretestuosamente argomenti tecnici per giustificare scelte politiche senza dichiararle come tali. In tutto questo leggiamo mancanza di coraggio, che non vogliamo confondere con l'eccesso di attenzione che un'impresa come quella del trasporto del sommergibile Toti deve suscitare, o con la valutazione - più che legittima da parte di amministratori della cosa pubblica - che la città di Milano abbia altre priorità d'intervento, o ancora più semplicemente, che l'Amministrazione Comunale abbia cambiato idea in merito a un'impresa di tale portata. Tali scelte diventano palesi a oltre sei mesi dal termine del lavoro della commissione presieduta dal professor Migliacci. In questo periodo la sorte del sommergibile Toti ha costantemente occupato le pagine dei giornali, trasformando un'impresa culturale, quale l'acquisizione di una parte significativa della storia tecnologica ed industriale del nostro Paese, nell'ennesima cronaca di querelle tra Amministrazioni ed Enti. Sarebbe stato possibile evitare un grave danno all'immagine di Milano e di una sua istituzione culturale di riconosciuto prestigio internazionale. Molte energie del Museo sono state spese per realizzare tutte le necessarie condizioni per portare il sommergibile nella nostra Sede, togliendo risorse preziose al rilancio di questo ente culturale a cui da un anno stiamo lavorando. A seguito di tale presa di posizione da parte dell'Amministrazione Comunale, ci vediamo costretti a comunicare alla Marina Militare che sono venute meno le condizioni sancite nella Convenzione che a lei ci lega per ricevere degnamente questo dono". 

VIA LIBERA ALLE DOMANDE DI COFINANZIAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI ALLOGGI E RESIDENZE PER STUDENTI UNIVERSITARI 
Roma, 27 maggio 2002 - Via libera alle domande di cofinanziamento per la realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari. Sono stati infatti pubblicati nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21 maggio 2002 i relativi decreti ministeriali di attuazione, in conformità con quanto disposto dalla legge 338/2000. Le richieste di cofinanziamento devono essere presentate dai soggetti interessati entro il 21 agosto 2002. Le leggi 14 novembre 2000 n. 338 (art. 1) e 23 dicembre 2000 n. 388 (art. 144, comma 18) hanno previsto il cofinanziamento, nella misura non superiore al 50%, della realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari, da parte di Università, Regioni, Provincie, Organismi regionali per il diritto allo studio, Collegi universitari legalmente riconosciuti nonché cooperative ed organizzazioni non lucrative operanti nel settore. Il testo dei decreti attuativi, il modello informatizzato necessario per la richiesta di cofinanziamento ed ogni utile informazione al riguardo sono reperibili all'indirizzo web del Ministero ( www.miur.it ) alla voce "Università". 

INDETTE AUDIZIONI PUBBLICHE DEGLI OPERATORI SULLA PROMOZIONE DELL'EFFICIENZA ENERGETICA 
Milano, 27 maggio 2002 - L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha indetto pubbliche audizioni sulla promozione dell'efficienza energetica negli usi finali con le associazioni dei consumatori e degli utenti, le associazioni ambientaliste, le associazioni sindacali delle imprese e dei lavoratori e con tutti gli operatori interessati che ne faranno richiesta. Le audizioni sono convocate per permettere ai soggetti interessati di formulare all'Autorità, prima dell'adozione dei relativi provvedimenti, osservazioni sulle proposte contenute nel documento di consultazione "Proposte per l'attuazione dei Decreti ministeriali del 24 aprile 2001 per la promozione dell'efficienza energetica negli usi finali" disponibile dallo scorso 12 aprile sul sito www.autorita.energia.it  o presso la sede dell'Autorità a Milano e l'ufficio di Roma. Per l'invio di osservazioni e pareri scritti era stato fissato il termine del 31 maggio 2002. Chi intende partecipare alle audizioni, che si svolgeranno nei giorni 13 e 14 giugno presso il Centro congressi Frentani, in via dei Frentani 4 a Roma, deve inviare una richiesta a mezzo raccomandata (all'indirizzo Autorità per l'energia elettrica e il gas, piazza Cavour 5, 20121 Milano), fax (al numero 02.65565.231) o e-mail (all'indirizzo audizioni@autorita.energia.it ) indicando i nominativi (non più di tre per richiedente) dei partecipanti. L'Autorità provvederà ad informare i richiedenti sull'orario esatto delle audizioni che si svolgeranno per gruppi omogenei di partecipanti. 

IAE NET-SERVICE: SEMINARIO GRATUITO DI AGGIORNAMENTO 
Milano, 27 maggio 2002 - Iae Net-Service organizza il 17 giugno 2002 a Milano ore 14,00-18,00 il Seminario gratuito di aggiornamento che svilupperà le seguenti tematiche: Riorganizzazione e progettazione ambienti di lavoro ed addestramento del personale ai fini della sicurezza; Cantieri; Acustica Dir 2000/14/Ce ; Prevenzione riduzione integrate dell'inquinamento Ippc. La partecipazione è gratuita ma è obbligatoria l'iscrizione al seminario dato il numero limitato di posti disponibili: Scarica la locandina con il programma del seminario: http://www.ambienteeuropa.it/Formazione/Programmi/MI_17_giugno_2002.pdf

ANZIANO A MILANO? MEZZA PENSIONE SOLO PER L'AFFITTO L'80% DEGLI IMMIGRATI PAGA MENO DI 258 EURO AL MESE PER L'AFFITTO, IL 70% DEGLI "IMMIGRATI DI LUSSO" (STUDENTI) SUPERA I 671 EURO
Milano, 27 maggio 2002. Una casa confortevole per loro è davvero un miraggio: un anziano ed un immigrato su 4, che risiedono a Milano, soffrono di disagi abitativi. L'affitto è la condizione abitativa più diffusa: così vivono il 65,8% degli immigrati, il 46,5% degli anziani, l'88% degli studenti nel comune di Milano. Ma con fatica, se gli immigrati spendono il 54% del loro reddito per la casa, gli anziani devono rinunciare al 42,7% della propria pensione. Solo il 4,6% degli immigrati e il 2,3% degli anziani riescono a trovare posto in strutture a loro dedicate. Meglio, anche se di poco, la situazione degli studenti: il 12% vive in un pensionato. Gli immigrati si devono accontentare di soluzioni provvisorie: l'11% trova posto in casa di amici e un altro 10% nel posto dove lavora. E gli studenti sono costretti dai prezzi a condividere un appartamento nel 71,9% dei casi. Anziani, famiglie immigrate, studenti universitari sono tre categorie che soffrono forti disagi nel mercato immobiliare di Milano e provincia. Come emerge dalla ricerca "Il fabbisogno abitativo delle categorie marginali a Milano: studenti, anziani ed immigrati" condotta da Osmi - Borsa Immobiliare, Azienda Speciale dalla Camera di Commercio di Milano e affidata al Certet-Bocconi. "Nell'attuale fase di espansione del mercato immobiliare milanese va rivolta una particolare attenzione alle esigenze e al ruolo che a Milano ricoprono già da qualche anno, categorie quali gli studenti, gli immigrati e gli anziani - ha dichiarato il dott. Giorgio Viganò Presidente di Osmi- Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano -. Le profonde trasformazioni sociali e demografiche degli anni recenti hanno avuto un notevole impatto sul mercato immobiliare: il progressivo invecchiamento della popolazione, i processi di migrazione internazionale, l'aumento nel livello di istruzione superiore incrementano il peso di talune categorie con esigenze particolari dal punto di vista abitativo, modificando in misura sensibile, soprattutto nelle grandi città, le caratteristiche della domanda di abitazioni. A questa crescente richiesta e a fronte di soluzioni abitative sempre meno accettabili, occorre una azione congiunta delle istituzioni per rispondere in modo e in tempi rapidi ed evitare aggravamenti di difficile risolvibilità". Il budget per l'affitto per alcuni è davvero limitato, a fronte di prezzi lievitanti: per il 34,6% degli immigrati, non può superare una cifra tra € 51, 65 - € 154.94 (cento e trecentomila lire) e per il 36,3% una quota tra € 154.94/258.23 (trecento e cinquecentomila lire). Mentre l'anziano si trova di fronte a un canone medio mensile di affitto di € 430 per un bilocale nella cerchia Bastioni, di € 356 nella Circonvallazione e € 279 in periferia. Difficile da pagare da solo, se non rinunciando a tutto il resto. Ecco allora che il 26% si trova ad abitare in case degradate. Il 70% degli studenti occupa un'abitazione il cui canone mensile è superiore a 516 euro, pagando così la difficoltà di trovare un posto dove stare. Solo nel 13% dei casi si devono accontentare di una soluzione che costa meno di 309 euro mensili (600 mila lire). Chi investe nel mattone è il 51,2% degli anziani che è nelle condizioni di farlo e tra gli immigrati il 4,7%. Le aree cittadine prescelte dagli immigrati sono le zone nord di Milano: Paolo Sarpi-Procaccini, Bovisa-Dergano, Istria-Maciachini, Buenos Aires-Vitruvio. Gli anziani si trovano invece nella zona a sud di Milano, Alzaia-Barona-Molise e a ovest risiedono in zona S. Siro: in queste aree il 40% della popolazione ha più di 65 anni. Quelle scelte dagli studenti sono più numerose e si trovano nelle vicinanze delle principali Università milanesi, la zona Augusto, Nirone-S. Ambrogio dove ha sede l'Università Cattolica del S. Cuore. Altra zona centrale dove si trovano gli studenti è quella di via Larga sede dell'Università degli Studi di Milano, zona Pacini-Ponzio, sede del Politecnico, Città degli Studi, la zona di viale Bligny, v. le Toscana, sede dell'Università Commerciale Luigi Bocconi, la zona Faenza-Famagosta-Barona dove si trova l'Università Iulm. Le tre categorie con maggiori difficoltà abitative nel Comune di Milano 
Elaborazione: Camera di Commercio di Milano 

Titolo di godimento

Immigrati

Anziani

Studenti

Casa in proprietà

4,7%

51,2%

-

Casa in affitto

65,8%

46,5%

88% (71,9% con altri, 12,9% appart. da solo, 3,2% camera da solo)

Strutture dedicate (immigrati, studenti, anziani)

4,6%

2,3%

     12%

Altro (11% ospite, 10% luogo lavoro)

24,9%

 

     

Totale

100%

100%

      100%

Aree della città scelte dalle tre categorie marginali nel Comune di Milano Elaborazione dati della Camera di Commercio di Milano 

Zone abitative scelte

Immigrati

Anziani (oltre 65 anni)

Studenti

Centro

 

 

a

Nord

a

 

a

Sud

 

a

a

Est

 

 

a

Ovest

 

a

 

Aree cittadine Centro: gli studenti scelgono la zona Augusto, Nirone-S. Ambrogio dove ha sede l'Università Cattolica del S. Cuore. Altra zona centrale dove si trovano gli studenti è quella di via Larga sede dell'Università degli Studi di Milano Nord: gli immigrati si concentrano nelle zone di Sarpi-Procaccini, Bovisa-Dergano, Istria-Maciachini, Buenos Aires-Vitruvio. Gli studenti sono presenti nella zona Fulvio Testi-Ca' Granda. Sud: Gli studenti si concentrano nella zona Bligny-Toscana ( Università Commerciale Luigi Bocconi) e Faenza-Famagosta-Barona ( dove si trova l'Università Iulm). Gli anziani si trovano invece nella zona Alzaia-Barona-Molise. Ovest: gli anziani risiedono in zona S. Siro Est: gli studenti si trovano in zona Pacini-Ponzio, sede del Politecnico, Città degli Studi. 
Spese di locazione sostenute da immigrati e studenti nel Comune di Milano Elaborazione dati della Camera di Commercio di Milano 

Spesa affitto in Euro

Immigrati

Studenti

Nulla

1,4%

 

 

31%

€ 0/51,65 (Lit. 100.000)

10,9%

€ 51,65/154,94 (Lit. 300.000)

34,6%

€154,94/258,22 (Lit. 500.000)

36,3%

€258,22/413,16 (Lit. 800.000)

13,9%

€413,16/516,45 (Lit. 1.000.000)

2,9%

€516,45/671,39 (Lit. 1.200.000)

 

36%

€671,39/826,33 (Lit. 13.600.000)

 

23%

Oltre € 823,33

 

10%

Totale

100%

100%

Tabella relativa alle spese di locazione espresse in euro per la città di Milano (costi medi, dal listino immobiliare di gennaio 2002)

Locazioni

 

Milano città

Monolocali

 

Canone mensile in euro

 Bilocali

 

Canone mensile in euro

 

 

Trilocali

 

Canone

Annuo a mq in euro

Quattro locali ed oltre

 

Canone annuo a mq in euro

Centro storico

346-532

423-635

77-129

67-119

Cerchia bastioni

289-398

356-506

 

57-103

52-88

Cerchia circonvallazione

263-372

289-423

36-67

41-62

 Periferia

196-263

238-320

36-57

34-52

Tabella riassuntiva 1

Percentuale di immigrati e anziani sottoposti a disagi abitatiti

    Immigrati

Anziani

 

24%

25,9%

  Tabella riassuntiva 2

Percentuale di reddito utilizzata per pagare le spese abitative

    Per gli

Immigrati

Per gli

Anziani

 

54%

42,7%

L'ARCHITETTO MARIO BOTTA PROGETTERÀ UN SCUOLA PER LA CARRON CAV. ANGELO S.P.A.
Milano, 27 maggio 2002 - Il noto architetto di fama internazionale Mario Botta ha avviato una collaborazione con la Carron Cav. Angelo Spa per la realizzazione della scuola materna di Rosà, in provincia di Vicenza. L'impresa di costruzioni di San Zenone, aggiudicatasi l'appalto del valore di circa 3.500.000 Euro, ha voluto affidare la progettazione dell'opera ad uno dei professionisti più noti e affermati nel campo dell'edilizia. Dopo le collaborazioni con altri importantissimi architetti quali Paolo Portoghesi per l'Università di Treviso e Klaus Kada per l'Accademia Europea di Bolzano, la Carron Cav. Angelo Spa ha voluto coinvolgere anche l'architetto svizzero per continuare nella filosofia interna che vuole coniugare la funzionalità delle sue opere edilizie con la qualità propria del lavoro di architetti di caratura mondiale. L'architetto e designer Mario Botta è famoso per lo stile molto determinato e personale che caratterizza la sua opera. Nato a Mendrisio (Ticino) nel 1943, si laurea in Architettura all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1969 con Carlo Scarpa relatore. Collabora nel 1965 con Le Corbusier e nel 1969 con Louis Kahn. Alterna l'attività progettuale a quella didattica insegnando negli Usa e alla Nuova Accademia di Architettura a Mendrisio da lui voluta. Fra le sue realizzazioni ricordiamo: la serie di case unifamiliari nel Canton Ticino, la Scuola Media di Morbio Inferiore, la Chiesa di Mogno, la Cappella al Monte Tamaro, il Nuovo Museo di Arte Contemporanea a S.Francisco, la Cattedrale a Evry, Le case a schiera e Villa a Bernareggio a Milano.

CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO: TIMIDA INVERSIONE DI TENDENZA SIGNIFICATIVI I DATI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE E DEL NON FOOD 
Roma, 27 maggio 2002 - Una prima timida inversione di tendenza che va verificata con le rilevazioni dei prossimi mesi e che va sostenuta con il rafforzamento di politiche di sostegno per la domanda: questo il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati sull'andamento delle vendite al dettaglio in marzo. La crescita del fatturato commerciale in quantità, cioè al netto della variazione dei prezzi, risulta pari all'1,1% rispetto a marzo del 2001, un incremento apprezzabilmente superiore ai modestissimi risultati di gennaio (+0,6%) e febbraio (+0,3%) dell'anno in corso. L'eventuale svolta del ciclo, tutta da verificare nei prossimi mesi, è confermata dal dato destagionalizzato, che consente il confronto rispetto al mese precedente. La crescita congiunturale in termini reali è, infatti, dello 0,2%, dopo il -0,4% di febbraio su gennaio. Permangono, tuttavia, ampie differenze negli andamenti, in relazione alla classe dimensionale delle imprese. È la grande distribuzione, cioè le imprese con almeno 6 addetti, ad evidenziare in marzo l'incremento di fatturato reale più elevato, pari al +4,1%, mentre le Pmi mostrano ancora segnali di serie difficoltà, come risulta dal +0,3% delle medie imprese (3-5 addetti) e addirittura dal -0,6% delle micro imprese (0-2 addetti). La stessa divaricazione, seppure con incrementi e decrementi più contenuti, si registra anche rispetto al periodo gennaio-marzo in confronto al primo trimestre del 2001. Rispetto alle tipologie merceologiche - conclude il Centro Studi - la crescita più sostenuta riguarda il comparto non alimentare (+1,0%), con punte del +4,6% per la grande distribuzione, mentre le piccole superfici evidenziano un modesto incremento dello 0,4%. Il comparto alimentare, invece, si muove su un profilo più contenuto (+0,6%), imputabile essenzialmente alla cattiva performance delle imprese che operano su piccole superfici (-0,8%), rispetto ad un elevato incremento della grande distribuzione (+3,9%). 

CANADA - NEL 2001 CRESCE L'INTERSCAMBIO E L'EXPORT ITALIANO. 
Milano, 27 maggio 2002 - L'interscambio Ta Canada e Italia è nettamente aumentato nel corso del 2001, al punto che l'anno scorso si è rivelato per l'export Italiano decisamente positivo, con una crescita del volume d'affari del 6,2% rispetto al 2000. A beneficiare maggiormente del buon volume di vendite di prodotti 'made in Italy' in Canada, che hanno consentito di guadagnare quote di mercato nel Paese, sono stati soprattutto i settori della pasta (+29,9%) e dei formaggi (+23,7%) insieme a prodotti del settore macchinari e pneumatici. In realtà, l'Italia ha risentito positivamente dell'aumento della richiesta canadese verso l'Ue, a discapito dei Paesi anglosassoni, imputabile soprattutto al forte apprezzamento del dollaro e della sterlina. D'altra parte nel 2001, dopo anni di crescita ininterrotta, anche il Canada ha registrato un significativo rallentamento dell'economia a seguito dello stesso andamento dell'economia americana e dei riflessi internazionali degli attentati dell'11 settembre. Lo scorso anno il Pil canadese è cresciuto dell1,6% contro il 4,4% registrato nel 2000. Il tasso annuale di inflazione si è attestato intorno al 2,8% mentre il livello di disoccupazione è salito dal 6,8% del 2000 all'8% del 2001. Per il 2002 è attesa una ripresa delle attività economiche, già intravista nell'ultimo scorcio del 2001 e nei primi mesi di quest'anno, grazie anche ad una crescita della spesa al consumo. In ogni caso, per stimolare la ripresa Ottawa ha deciso di abbassare i tassi di interesse e di adottare altre misure atte a sostenere l'economia. 

"TURISMO È SVILUPPO?" - FORUM INTERNAZIONALE SU TURISMO RESPONSABILE E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO. TORINO, 30/31 MAGGIO. 
Milano, 27 maggio 2002 - Con circa 700 milioni di arrivi internazionali all'anno registrati e quasi 500 miliardi di dollari di fatturato, il turismo è diventato la proncipale attività economica a livello mondiale, più dell'industria automobilistica e petrolifera. Per i Paesi in Via di Sviluppo (Pvs) Il turismo può presentare dei benefici come: l'ingresso di valuta pregiata, la creazione di posti di lavoro, la formazione professionale l'incremento del gettito fiscale, la costruzione di infrastrutture e l'effetto moltiplicatore della spesa turistica. Troppo spesso però i benefici sono a vantaggio di pochi investitori, per lo più stranieri, rispetto al forte impatto che questo ha invece sul bene comune come: ambiente, cultura e società. E allora: il turismo può essere considerato una reale occasione di sviluppo per i Paesi del Sud del mondo? E, in questo, quale può essere il ruolo delle organizzazioni non governative? Il convegno di Torino fa parte del progetto di Educazione allo Sviluppo "Turismo Responsabile: la solidarietà in viaggio", promosso dal Cisv con Aitr, Icei, Mlal e Cmsr, con il contributo del Ministero Affari Esteri. Tra le attività del progetto, sono stati realizzati incontri rivolti a studenti e a tutta la cittadinanza, pubblicate microguide su Paesi di Asia, Africa, America Latina, una videocassetta e un Cd-rom sul turismo responsabile. Infolink: www.viaggisolidali.it 

CONTRATTO PANIFICATORI, RINNOVO BIENNALE PER LA PARTE ECONOMICA 
Roma, 27 maggio 2002 - È stata rinnovata la parte economica del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori dipendenti delle aziende di panificazione anche per attività collaterali e complementari, nonché da negozi di vendita al minuto di pane, generi alimentari e vari delle 5000 imprese aderente ad Assopanificatori di Fiesa Confesercenti. Il contratto riguarda circa 17.500 addetti delle aziende associate ad Assopanificatori. L'intesa è stata raggiunta dalla delegazione Assopanificatori guidata dal Presidente Mario Partigiani con i sindacati di settore di Fai Cisl,Flai Cgil e Uila Uil. Le parti hanno concordato sulla la piena validità del protocollo del 23 luglio 1993, con particolare riferimento alla vigenza economica del presente Ccnl che si intende integralmente definita nel quadriennio di riferimento ( 4/07/2000 -29/02/2004). Le parti hanno ribadito altresì l'applicazione dei seguenti principi per la definizione degli aumenti retributivi che costituiranno i criteri guida anche per i successivi rinnovi economici: · Il trattamento economico da assumere come base di calcolo di riferimento per l'applicazione dei tassi di inflazione è formato da paga base nazionale, contingenza ed EDR, per ogni livello di inquadramento ; · Il tasso di inflazione da utilizzare come riferimento per l'adeguamento dei trattamenti retributivi sarà quello relativo ai soli periodi di vigenza contrattuale e , qualora l'arco temporale di riferimento sia inferiore all'anno lo stesso sarà espresso in dodicesimi. Gli aumenti retributivi concordati per le fasce medie sono di 60 euro per i panifici artigiani e 70 euro per quelli industriali. Le parti hanno concordato anche una dichiarazione congiunta che impegna imprenditori e sindacati ad affrontare congiuntamente i temi del lavoro notturno,del part-time e dell'apprendistato nella direzione di una maggiore elasticità per il mondo delle imprese.

UNIONE NAZIONALE RAPPRESENTANTI AUTOVEICOLI ESTERI(UNRAE): RAFFORZA LE SUE STRUTTURE OPERATIVE NUOVI INCARICHI PER TARDELLA E CERNICCHIARO 
Roma, 27 maggio 2002 - Nel quadro del potenziamento e dell'ampliamento delle attività e delle strutture dell'Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere, e della collegata società di servizi, Rae '88 S.r.l., sono stati messi a punto nuovi incarichi che consentiranno un'operatività sempre più adeguata alle esigenze delle Aziende associate e ad una maggiore e più funzionale copertura dei servizi richiesti dal settore.In tal senso, Antonio Cernicchiaro - che ha acquisito vasta esperienza all'interno dell'Associazione - è stato nominato Direttore delle Relazioni Istituzionali dell'Unrae, con l'obiettivo di consolidare e implementare i rapporti con le sedi istituzionali, pubbliche e private, e rendere più efficace e costante la partecipazione e l¹influenza dell'Unrae nell'analisi e nella formazione degli atti che disciplinano il settore.In considerazione della notevole crescita dell'attività e dei risultati economici della Rae '88 S.r.l., a Sirio Tardella, già Dirigente dei Servizi Statistico e Amministrativo dell' Unrae, è stato ora affidato l'incarico di Direttore Operativo della stessa Rae, allo scopo di coordinare e gestire direttamente la molteplicità dei servizi offerti agli associati, progettando e sviluppando quelli futuri.Le Case associate all'Unrae hanno costantemente visto crescere la loro presenza in Italia, e nel primo quadrimestre del 2002 hanno raggiunto il 67% del mercato dell'automobile, con notevoli quote anche nel settore dei veicoli commerciali, industriali, autobus e caravan/autocaravan.Dal 1998 il Presidente dell'Associazione è Salvatore Pistola, mentre, sempre dallo stesso anno, il Segretario Generale è Gianni Filipponi, al quale riportano sia Sirio Tardella che Antonio Cernicchiaro. 

MASTER HONORIS CAUSA DEL CUOA A ENNIO DORIS DI MEDIOLANUM 
Altavilla Vicentina (Vi), 27 maggio 2002 La cerimonia di conferimento del Master Honoris Causa in Banca & Finanza della Fondazione Cuoa del Veneto a Ennio Doris si svolgerà, oggi a Villa Valmarana Morosini ad Altavilla Vicentina (Vi). Il Master Honoris Causa della Fondazione Cuoa è stato conferito a Pietro Marzotto a Ivano Beggio, a Gianfranco Zoppas, a Renzo Rosso, Vittorio Coin e a Dino Marchiorello. "Ennio Doris è Presidente e Amministratore Delegato di Banca Mediolanum. Il suo percorso professionale - secondo quanto sottolineato nella motivazione - s'intreccia con lo sviluppo dell'industria dei financial services in Italia. Esprime un esempio emblematico di elaborazione e di attuazione d'idea imprenditoriale nel business finanziario, perseguite con determinazione e consapevolezza, ancorché con l'attenzione dovuta alle evoluzioni del contesto." Ennio Doris è nato a Tombolo, in provincia di Padova, il 3 luglio 1940. È coniugato e ha due figli. Dopo un inizio di carriera nel settore bancario presso la Banca Antoniana di Padova, nel quale dal 1960 al 1968 mise a frutto la sua esperienza di ragioniere, l'anno successivo è direttore della società "Officine Meccaniche Talin" di Cittadella. Il suo vero approccio con il risparmio gestito avviene nel 1969 quando inizia l'attività di Consulente Finanziario con Fideuram (Gruppo IMI), società nella quale opererà fino al 1971. Passa quindi alla Dival (Gruppo RAS), dove si fermerà per dieci anni, affermandosi al punto da arrivare a gestire un gruppo di 700 agenti. Nel febbraio del 1982 fonda, in società paritetica con Silvio Berlusconi, "Programma Italia", rete di intermediazione finanziaria di cui è Amministratore Delegato. Dal nucleo iniziale di Programma Italia si è quindi sviluppata la Divisione Assicurazioni e Prodotti Finanziari del Gruppo Fininvest che, passo dopo passo, si è arricchita di nuove realtà fino a comprendere compagnie assicurative Vita e Danni, alcune Società di Gestione di Fondi Comuni di Investimento, e, naturalmente, una delle principali Reti di Promotori Finanziari (Programma Italia Investimenti Sim, oggi trasformata in Banca Mediolanum). Dal gennaio 1996 Ennio Doris è Amministratore Delegato di Mediolanum S.p.A., la società, quotata in Borsa dal giugno 1996, controllata pariteticamente dal Gruppo Doris e dalla Fininvest, che raggruppa tutte quelle che erano le attività della Divisione Assicurazioni e Prodotti Finanziari del Gruppo Fininvest. Dalla quotazione in Borsa, Mediolanum S.p.A. non fa parte del Gruppo Fininvest. Dal giugno 1997 Ennio Doris è Presidente e Amministratore Delegato di Banca Mediolanum, posseduta al 100% da Mediolanum S.p.A. Inoltre Doris è Consigliere di Mediobanca e di Banca Esperia. 

LA PROSSIMA SETTIMANA I PORTI LIGURI SI PRESENTANO ALL'UNIONE INDUSTRIALE BIELLESE
Genova, 27 maggio 2002 - Nonostante il fitto calendario di appuntamenti internazionali che porteranno nei prossimi mesi le tre Port Authority a promuovere i loro servizi sulle maggiori rotte internazionali, Ligurian Ports riserva comunque un occhio di riguardo al panorama nostrano come riferimento irrinunciabile per il nostro sistema portuale. Dopo l'iniziativa che ad Aprile aveva visto protagonista Parma, giovedì 30 Maggio i rappresentanti di Genova, La Spezia e Savona, si sposteranno a Biella per presentare i propri servizi. L'incontro con gli operatori economici della zona, che si terrà nel tardo pomeriggio, è stato organizzato in collaborazione con l'Unione Industriali di Biella e con la Camera di Commercio. L'interesse suscitato dall'iniziativa di Ligurian Ports e l'impegno profuso dalle categorie economiche biellesi nell'organizzazione dell'incontro hanno già assicurato la presenza di alcuni tra i maggiori operatori nel settore della lana e dei filati in genere nonché della meccanica tessile. Ad oggi, i tre porti liguri sono scali polivalenti che dispongono di circa 50 terminal operativi privati, attrezzati per accogliere ogni tipo di nave per ogni tipo di merce: contenitori, merci varie, prodotti deperibili, metalli, forestali, rinfuse solide e liquide, prodotti petroliferi e passeggeri. Inoltre, i tre porti offrono una completa serie di servizi complementari dalle riparazioni navali alla telematica. Dal 1993 al 2001, sia il traffico merci che quello passeggeri sono sensibilmente aumentati. Lo scorso anno i porti liguri hanno movimentato circa 75 milioni di tonnellate di traffico generale. Di queste, 30 milioni erano di merce varia, 2,1 milioni di teu e 3,2 milioni di passeggeri. Negli ultimi sette anni il traffico complessivo è aumentato di oltre il 20% ed il traffico contenitori del 78%, collocando i porti liguri al primo posto non solo in Italia ma in tutto il Mediterraneo per quanto riguarda i porti di destinazione finale. Il rapido aumento del traffico è senza dubbio collegato al fatto che "il sistema Genova - La Spezia - Savona" è diventato punto di riferimento per le maggiori società di gestione dei servizi portuali inclusi alcuni dei più importanti gruppi armatoriali su scala mondiale. Gli ultimi anni hanno evidenziato la crescente internazionalizzazione dei porti di Genova, La Spezia e Savona legata all'ingresso nella gestione portuale Società quali Psa, il Gruppo Contship ed il gruppo olandese Steinweg. L'ingresso nell'attività portuale di queste importanti società internazionali private ha comportato, inoltre, un notevole afflusso di investimenti per il perfezionamento della aree e dei servizi portuali. Il piano d'investimenti privati ammonta a circa 110 milioni di dollari che affiancheranno i circa 130 milioni di dollari d'investimenti pubblici per i servizi comuni a tutto il porto. Per questa ragione è essenziale la creazione di un corretto ambiente portuale che favorisca ed attragga investimenti, promuovendo contestualmente lo sviluppo del sistema portuale ligure nel mercato globale che è sempre più competitivo. Dopo la presentazione di Biella, nelle prossime settimane i porti liguri proseguiranno gli incontri a Bergamo, Brescia e Novara.

UNA GIORNATA AL MARE COSTERA' FINO A 10 EURO IN PIU' RISPETTO LO SCORSO ANNO !! 
Roma, 27 maggio 2002 - Da qualche settimana le spiagge di tutta Italia cominciano ad affollarsi di bagnanti che il sabato e la domenica abbandonano le città per dedicare una giornata al mare e al sole. Tutto come gli anni scorsi: file in macchina, stress per trovare parcheggio, crema protettiva in quantità...ma c'è una cosa che differenzierà questa estate dalle precedenti: l'euro. L'introduzione della nuova moneta, come oramai noto, si è rivelata una vera e propria maledizione per i consumatori, a causa del fenomeno dell'arrotondamento selvaggio. E proprio tale fenomeno poteva lasciare immuni gli stabilimenti balneari? Certamente no! Ed eccolo ripresentarsi, l'arrotondamento selvaggio, nelle spiagge italiane. Il Codacons ha effettuato un'indagine in tutta Italia, contattando molti stabilimenti sparsi su tutto il territorio, ed ha scoperto che il prezzo di sdraio, lettini ed ombrelloni ha subito una levitazione non indifferente. Il prezzo medio di un lettino per un intero giorno, infatti, passa dalle vecchie 12.000£ del 2001 agli attuali 7 euro ( 13.553 lire); uguale quello degli ombrelloni, sempre per un giorno, che da 12.000£ passa a 7 euro; più contenuto invece l'aumento del prezzo di una sdraio, per la quale occorrono in media 5,50 euro ( 10.649 lire) contro le vecchie 10.000 lire del 2001. A questi dati bisogna inoltre aggiungere arrotondamenti al rialzo dei prezzi di gelati, bibite, acqua minerale, aumenti del costo dei parcheggi, ecc. Una giornata al mare, quindi, quest'anno potrà arrivare a costare complessivamente addirittura 10 euro in più rispetto lo scorso anno! Con la conseguenza che, due settimane di ferie estive al mare, aggraveranno le tasche dei consumatori di ben 140 euro!!!

SECONDO LIIKANEN LA POLITICA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE FAVORIRÀ L'INNOVAZIONE
Bruxelles, 27 maggio 2002 - Secondo il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione, Erkki Liikanen, la nuova politica della Commissione europea in materia di sostanze chimiche contribuirà a stimolare l'innovazione nell'industria europea del settore. Il 21 maggio, nel corso del suo intervento ad una conferenza sull'impatto della nuova politica, Liikanen ha dichiarato che durante l'ultimo decennio l'Europa ha perso terreno nei confronti degli Usa in termini di competitività e tenore di vita. "Come evidenziato nella relazione sulla competitività per il 2002 della Commissione, lo scarso rendimento dell'Europa in materia di innovazione ed un'introduzione più lenta delle nuove tecnologie sono all'origine del divario nei confronti degli Stati Uniti", ha affermato il Commissario. "Per migliorare il rendimento dell'Europa sono fondamentali maggiori attività innovative mirate allo sviluppo di nuovi prodotti e metodi di produzione più efficienti". Liikanen ha sostenuto che l'obiettivo della Commissione è di promuovere l'innovazione attraverso il nuovo sistema relativo alle sostanze chimiche. Egli ha aggiunto che le Pmi (piccole e medie imprese) sono una fonte importante di innovazione ed aiutarle a fronteggiare le nuove esigenze sarà una priorità assoluta. Liikanen ha affermato di aver richiesto, unitamente al commissario per l'Ambiente Margot Wallström, una valutazione dell'impatto commerciale delle nuove proposte di legge al fine di evitare che sulle imprese, in particolare le PMI, gravino eccessivi obblighi. "Le istituzioni europee sono fortemente responsabili della progettazione del nuovo sistema e dell'adozione di una legislazione efficace", ha concluso il Commissario. "Sarà un'impresa ardua. Ma la ricompensa per averla realizzata sarà ugualmente elevata". Il Libro bianco sulle sostanze chimiche, pubblicato il 13 febbraio 2001, mira a rivedere l'attuale legislazione in materia, attraverso l'introduzione di un sistema semplificato di registrazione, valutazione ed autorizzazione di tali prodotti. L'obiettivo del nuovo sistema, che dovrebbe restare in vigore per un periodo di 11 anni, è di fornire un livello più elevato di tutela della salute e dell'ambiente e di incoraggiare la sostituzione delle sostanze chimiche dannose con altre più sicure. Esso intende altresì promuovere la competitività e l'innovazione nell'industria europea delle sostanze chimiche. 

UNA CONFERENZA IN GERMANIA ESAMINERÀ LA SOSTITUZIONE DELLE SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE 
Amburgo, 27 maggio 2002 - Una conferenza sul tema "Sostituzione delle sostanze chimiche pericolose in prodotti e processi", sponsorizzata dalla Dg Ambiente e dalla Dg Salute e tutela dei consumatori della Commissione europea, si terrà il 13 e 14 giugno ad Amburgo (Germania). La manifestazione, organizzata da Ökopol GmbH e Kooperationsstelle Hamburg, gode altresì del patrocinio della città di Amburgo. La conferenza tratterà il tema della sostituzione delle sostanze chimiche pericolose, una delle proposte principali del Libro bianco della Commissione "Strategia per una politica futura in materia di sostanze chimiche". La manifestazione si propone di accrescere la consapevolezza, incoraggiare il dialogo e stimolare la creatività, rivolgendosi all'industria, ai politici, agli scienziati ed al grande pubblico. Tra i temi in discussione figureranno la cooperazione nella politica di sostituzione, le lezioni da trarre a partire da successi e fallimenti, nonché i provvedimenti e gli strumenti necessari per sostenere lo sviluppo e l'uso di sostanze chimiche più sicure in Europa. Le opinioni espresse nel corso della conferenza saranno relazionate ed utilizzate per la redazione di una guida per l'industria in materia di sostituzione. Infolink: http://www.kooperationsstelle-hh.de 

LA PREGHIERA DI PACE DI SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II DIVENTA UN'OPERA D'ARTE "POETRY FOR PEACE" 
Milano, 27 maggio 2002 - In occasione dei mondiali di calcio 2002, il mondo della cultura italiano sarà rappresentato dal progetto "Poetry for Peace", realizzato dall'artista veneziano Marco Nereo Rotelli. Il progetto "Poetry for Peace" rappresenterà l'Italia nell'ambito dell'International Flag Art Festival, evento culturale che si svolgerà a Seoul - in concomitanza con "2002 Fifa World Cup Korea/Japan" e curato per la sezione Europea da Paolo De Grandis - dal 30 maggio al 30 giugno nel parco antistante lo stadio di Seoul, per poi diventare itinerante e toccare le principali città asiatiche. Il progetto "Poetry for Pace" si definisce in un messaggio di pace e di augurio allo sport attraverso l'intreccio tra scrittura e immagine: alcuni tra i più significativi poeti italiani hanno donato versi poetici legati al tema della pace. I versi sono quindi stati utilizzati dall'artista Rotelli che ha creato 24 grandi stendardi con immagini del cosmo e del microcosmo, dando vita a messaggi di pace, espressi dall'unione dell'arte con lo sport. Gli stendardi verranno poi esposti, durante i mondiali di calcio, nel parco antistante lo stadio di Seoul unitamente a 24 sculture in mosaico realizzate dall'azienda vicentina Trend. Una preghiera di Sua Santità, Papa Giovanni Paolo II - "l'azione dello spirito infranga la durezza dei cuori" - sarà presente in uno dei 24 stendardi presentati a Seoul, oltre ad essere riportata in una installazione in mosaico vetroso e presentata in anteprima mondiale presso il Chiostro del Borromini, inserito nella Casa delle Letterature.. 

RIVOLUZIONE NELL'INFRAROSSO ! LE NUOVE VIDEOCAMERE FLIR 'SERIE E' DIVENTANO UNO STRUMENTO DI LAVORO STANDARD IN DOTAZIONE A TECNICI DELLA MANUTENZIONE, RESPONSABILI DELLA SICUREZZA, DIRETTORI DI CANTIERE, MEDICI, VETERINARI, INGEGNERI, PERITI CHE OPERANO NELL'IMPIANTISTICA, ECC. 
Milano, 27 maggio 2002 - L'enorme sviluppo che stanno avendo le tecnologie a raggi infrarossi in tutti i campi - diagnosi per la sicurezza e la manutenzione predittiva nell'industria e nell'artigianato; individuazione di patologie in medicina e veterinaria; rilevazione della dispersione termica degli edifici o della siccità in agricoltura o del rischio di valanghe in montagna; analisi della funzionalità degli impianti (acqua, luce, climatizzazione, aspirazione); prevenzione di incendi in magazzini, cisterne, boschi; ecc., rischiava di rimanere frenato dal costo delle videocamere Ir e dai limiti di praticità d'uso. Flir Systems Inc. (Nasdaq: Flir) - leader mondiale nei sistemi di rilevamento, indagine e diagnostica basati sulle tecnologie a raggi infrarossi - ha risposto a questa esigenza del mercato presentando una linea nuovissima di videocamere Ir di fascia entry - la Serie E - che per l'insieme delle sue caratteristiche rivoluziona completamente ciò che fino a oggi è stato offerto in questo campo, stabilendo molteplici nuovi primati a partire dal sostanziale dimezzamento del costo di accesso a questi utilissimi strumenti di lavoro. Interamente basate su tecnologie allo stato dell'arte, innovative anche nel design e nell'aspetto, impugnabili e utilizzabili come si trattasse di una normale torcia a batteria, le nuove videocamere Flir a raggi infrarossi della Serie E pesano meno di 700 grammi, sono dotate di uno speciale display a colori di grande luminosità, funzionano con batterie di lunga durata, e rappresentano le termocamere a infrarossi più piccole al mondo in grado di effettuare misurazioni di temperatura. Ergonomiche, compatte, robuste, con un elevato grado di protezione contro polvere e acqua (Ip54), le nuove videocamere Flir Serie E sono ideali per l'utilizzo in qualsiasi situazione e condizione ambientale, negli stabilimenti industriali come in uno studio veterinario o nel cantiere edilizio più remoto. Esse sono facilmente 'indossabili' da tecnici e operatori, agganciate alla cintura o in una tasca, come si usa per un amperometro o altri strumenti analoghi. "La creazione della linea di videocamere IR entry level Flir Serie E si inserisce in una strategia con la quale cerchiamo da sempre di recepire i bisogni di ciascun segmento di mercato, sviluppando per esso soluzioni il più possibili mirate e accessibili," dice Guy Pas, responsabile vendite worldwide Flir Systems. "In quest'ottica la nuova Serie E prevede l'immissione sul mercato di vari modelli con funzioni diversificate, per poter soddisfare qualsiasi esigenza tecnica ed economica dei clienti. Ad esempio, i modelli Thermacam E1 ed E2 rispondono già a questa logica: la E1 offre infatti sostanzialmente le stesse funzioni di rilevazione delle immagini termiche della E2, con l'eccezione della misurazione della temperatura e del salvataggio delle immagini nella memoria interna, che consente di abbatterne ulteriormente il prezzo di acquisto." "Con la commercializzazione della nuove videocamere Flir Serie E, lo scenario del settore è mutato a tal punto che ora spesso è sufficiente la rilevazione di un solo guasto in un impianto produttivo per ripagare l'investimento iniziale," - dice Roberto Colombo, Direttore Generale Flir Systems Italia. "Ciò significa che termocamere come queste possono diventare strumenti di dotazione standard per i tecnici operanti in molteplici settori, i quali riuscirebbero così a utilizzare le eccezionali potenzialità della termografia a infrarossi come prassi quotidiana in ogni situazione di lavoro, con grandi vantaggi pratici, economici e di sicurezza. Si aprirebbe in tal modo una potenziale fascia d'utenza di amplissime dimensioni, che genererebbe un mercato fino a oggi impensabile in questo campo." "Il costo accessibile delle Thermacam E1 ed E2 fa sì inoltre che aziende e operatori professionali ora possano permettersi più di una videocamera a infrarossi. I modelli Flir Serie E svolgono infatti la funzione di individuazione dei problemi più comuni - che per altro rappresentano la grande maggioranza degli interventi - mentre le analisi supplementari e di approfondimento, laddove siano richieste, possono venire effettuate avvalendosi dei sistemi Flir di fascia alta, con prestazioni più elevate." L'utilizzo della nuova Flir Thermacam E2 è di una facilità elementare. Basta puntarla sull'oggetto da analizzare e premere un pulsante: immediatamente appare - sul display LCD a colori da 2,5" - la relativa immagine termografica, chiara e senza distorsioni, con la nitidezza derivante dalla risoluzione di 160x120 pixel. Tale display elimina la necessità di usare un apposito visore, aumentando così la praticità, la velocità e la sicurezza d'impiego dello strumento, e consentendo all'operatore di tenere sotto controllo in ogni istante l'ambiente di lavoro. L'eccellente visualizzazione dell'immagine in qualsiasi condizione, sia all'interno sia all'esterno, è garantita da tre possibili opzioni per l'impostazione dell'intensità luminosa del display Lcd. Tutti i comandi della videocamera sono intuitivi e posizionati in modo da risultare facilmente accessibili. Per catturare e salvare le immagini basta ad esempio premere un solo tasto. Agendo su un solo pulsante si possono inoltre modificare la tavolozza dei colori, le impostazioni di emissività, gli intervalli di temperatura e altri strumenti di analisi. I sistemi di menu integrati assicurano un accesso semplificato a ogni funzionalità software. Il puntatore Laser LocatIRTM, integrato nella telecamera, consente la localizzazione esatta dei punti caldi individuati dalle rilevazioni all'infrarosso sull'oggetto da analizzare. Il raggio laser di precisione consente altresì il puntamento in sicurezza in ambienti pericolosi, come ad esempio nelle vicinanze di linee elettriche ad alta tensione. I puntatori mobili permettono di misurare e analizzare le temperature in un singolo punto. La Flir Thermacam E2 rileva all'infrarosso un'immagine completa della situazione, equivalente all'utilizzo contemporaneo di 19.200 pirometri. Per ciascuno dei 19.200 punti visualizzati, è possibile rilevare con precisione il valore della temperatura, in un intervallo che spazia da -20 a +250°C (su richiesta fino a 900°C), e con una sensibilità di 0,12°C. Questa nuova videocamera è infatti basata sull'evolutissima tecnologia Flir Systems con detector microbolometrico non raffreddato, che garantisce una rilevazione di immagini a infrarossi a onda lunga e una capacità di misurazione eccellenti pur a un costo notevolmente più accessibile. La Thermacam E2 consente di salvare nella propria memoria fino a 50 immagini in formato standard Jpeg, unitamente ai risultati della misurazione termica. In qualsiasi momento è possibile richiamare tali immagini e visualizzarle sul display Lcd della videocamera, oppure scaricarle su un Pc grazie al sofware Thermacam Connect di Flir Systems, fornito in dotazione standard con lo strumento. Le immagini termiche scaricate si possono condividere e inserire in relazioni create con i più diffusi programmi software di elaborazione testuale. La batteria Li-ion di Thermacam E2 garantisce un funzionamento continuo di circa 2 ore tra una ricarica e l'altra, e può essere ricaricata comodamente da qualsiasi presa di rete o dall'alimentazione a 12V dell'automobile. La durata di funzionamento della batteria può essere ulteriormente prolungata grazie alle funzionalità di risparmio energetico della videocamera, fra le quali figurano lo spegnimento automatico e la modalità di pausa (sleep).
Infolink: www.flir.it

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