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30 MAGGIO 2002

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(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

E-EUROPE 2005: LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE DELL'UE FA UN SALTO DI QUALITÀ NUOVI POSTI DI LAVORO, MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ E MODERNIZZARE I SERVIZI PUBBLICI, IN PARTICOLARE L'ISTRUZIONE, E INFINE OFFRIRE A TUTTI LA POSSIBILITÀ DI PARTECIPARE ALLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE GLOBALE. 

Bruxelles, 30 maggio 2002 - "eEurope 2005 rappresenta un decisivo passo avanti nella strategia di Lisbona volta a fare dell'Europa, entro il 2010, l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo," ha affermato Erkki Liikanen, commissario europeo per le imprese e la società dell'informazione. "Il piano d'azione permette di incentrare le nostre attività sui settori nei quali le pubbliche autorità sono in grado di creare un contesto più propizio agli investimenti e garantire che nei prossimi anni tutti i cittadini europei possano usufruire dei vantaggi della società dell'informazione. Le comunicazioni a banda larga produrranno una serie di vantaggi sia sociali che economici e contribuiranno all'integrazione, alla coesione sociale e alla diversità culturale. Potranno migliorare e semplificare la vita dei cittadini europei e cambiare il loro modo di interagire, non solo sul posto di lavoro, ma anche con gli amici, la famiglia, la comunità e le istituzioni, oltre che modificare il modo di funzionare delle imprese. È questo che interessa gli utenti ed è questo il punto di partenza di eEurope 2005." Mentre il precedente piano d'azione eEurope 2002 mirava ad aumentare il numero di connessioni ad Internet in Europa, eEurope 2005 intende invece trasformare tale incremento della connettività in maggiore produttività economica ed offrire a tutti i cittadini europei servizi migliori e più accessibili basati su un'infrastruttura a banda larga più diffusa e sicura. Il piano d'azione eEurope 2002 ha consentito di compiere progressi nella realizzazione degli obiettivi fissati a Lisbona che investono un largo fronte: dal raddoppio della percentuale di famiglie collegate ad Internet, fino al lancio della rete dorsale di ricerca più rapida al mondo. Il piano d'azione eEurope 2005, che dovrà essere presentato al Consiglio europeo di Siviglia nel mese di giugno, è più mirato e fissa gli obiettivi che l'Europa è chiamata a realizzare entro il 2005. Sono previsti due gruppi di azioni che si rafforzano a vicenda. Da un lato, servizi, applicazioni e contenuti per i servizi pubblici online e l'e-business; dall'altro, l'infrastruttura di base a banda larga e gli aspetti legati alla sicurezza. Entro il 2005 l'Europa deve dotarsi di: moderni servizi pubblici online, in particolare servizi di e-government (amministrazioni), e-learning (istruzione) e e-health (sanità); un ambiente dinamico di e-business ; ampia disponibilità di accesso a banda larga a prezzi competitivi; infrastruttura di protezione dell'informazione. "Queste priorità sono interdipendenti", sottolinea Erkki Liikanen, "e l'ampia diffusione dell'accesso a banda larga, ad esempio, presuppone che vengano proposti nuovi servizi e nuovi contenuti in materia di e-government, di e-health o di spettacoli e divertimento. Molti di questi servizi richiedono tuttavia una connessione di tipo 'always on', ossia permanente, necessitano della velocità di trasmissione offerta dalla banda larga ed esigono un maggiore livello di sicurezza. Dobbiamo inoltre guardare "oltre il PC" e considerare un accesso ad Internet che sia svincolato dal computer e si basi, ad esempio, sulla televisione digitale o sulle comunicazioni mobili di terza generazione. Tale approccio "multi-piattaforma" implica che al processo partecipino diversi settori industriali, dall'elettronica di consumo, alla telefonia mobile, alla radio-telediffusione. E benché sia il mercato a dover fornire la maggior parte dei servizi, molti problemi devono essere affrontati insieme per creare un ambiente più propizio agli investimenti." Diverse iniziative interesseranno contemporaneamente i due aspetti dell'equazione della domanda e dell'offerta. Le azioni in materia di e-government, e-health, e-learning e e-business, ad esempio, stimoleranno lo sviluppo di nuovi servizi, scopo che verrà perseguito anche mediante un impiego mirato del potere d'acquisto delle pubbliche autorità. Sul versante dell'offerta una serie di azioni incentrate sulla banda larga e sulla sicurezza, quali l'istituzione di una task force sulla sicurezza informatica e le attività nelle regioni più svantaggiate, dovrebbero facilitare l'installazione dell'infrastruttura. Il piano d'azione eEurope 2005 seguirà l'impostazione inaugurata con eEurope 2002, ossia definire obiettivi chiari e procedere all'analisi comparativa dei progressi compiuti nella loro realizzazione, coordinare ed accelerare l'adozione delle nuove misure legislative, riorientare i programmi esistenti in funzione delle nuove priorità. Inoltre, maggiore attenzione sarà dedicata alla promozione della buona prassi e al coordinamento generale delle attività. Il piano d'azione indica in che modo le varie iniziative comunitarie, quali i Fondi strutturali, il futuro programma eLearning e il programma eTen(1), potrebbero contribuire alla realizzazione degli obiettivi. Dal 2004 in poi gli indicatori permetteranno di misurare anche i progressi dei paesi candidati all'adesione. Il potenziale del piano d'azione è notevole e diversi sono i vantaggi che ne possono derivare: maggiore produttività delle imprese, miglioramenti nei settori dell'istruzione e della sanità, tutela del patrimonio culturale europeo e nuove opportunità commerciali per l'industria europea dei contenuti. L'obiettivo generale, ossia far sì che l'intera società possa trarre beneficio dai vantaggi della società dell'informazione, potrà essere realizzato solo se tutti vi partecipano e nessuno rimane sul ciglio della strada. Lo scopo è dar vita ad una società dell'informazione per tutti i cittadini europei e non creare nuove divisioni sociali. A tal fine, tutte le linee d'azione di eEurope 2005 mirano ad accrescere la cosiddetta e-partecipazione - o 'e-inclusion' per offrire nuove opportunità a tutti, migliorare le competenze e garantire che la società dell'informazione sia accessibile anche alle persone con esigenze particolari e a coloro che non hanno dimestichezza con il computer. 

INNOVAZIONE, ON LINE IL 2 GIUGNO IL PORTALE NAZIONALE DEL CITTADINO 
Roma, 30 maggio 2002 - Il Portale Nazionale del Cittadino - "Italia.gov.it" - sarà on line dal 2 giugno. Venerdì 31 maggio, alle ore 15.30, presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi, il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, presenterà il Portale ai giornalisti. "Italia.gov.it" - oltre mille pagine e quasi 1.500 link a informazioni e servizi - sarà il punto di aggregazione degli oltre tremila siti della P.A. fornendo tutte le informazioni relative al funzionamento dello Stato e tutti i servizi al cittadino già disponibili su Internet. Il Portale ha l'obiettivo di trasmettere al cittadino una visione chiara e organica della P.A., facilitare l'identificazione dei siti istituzionali (grazie all'introduzione del dominio di secondo livello ".gov.it"), facilitare in termini di accessibilità la logica di navigazione e - in prospettiva - consentire l'accesso ai servizi erogati in rete mediante l'utilizzo della Carta d'identità elettronica. Tra i servizi offerti da "Italia.gov": l'amministrazione dalla A alla Z - (attraverso la funzione "ricerca" il cittadino potrà conoscere i passi necessari per usufruire dei servizi); senza fila - (uno scaffale virtuale da cui scaricare i principali moduli, il cittadino potrà recarsi agli sportelli pubblici avendo già i documenti necessari); cerco lavoro - (una guida che grazie alla funzione "ricerca" fornisce informazioni su tutti i concorsi pubblici nazionali e locali, sulle borse di studio e sulle opportunità all'estero); l'esperto risponde - (servizio curato da Il Sole 24 Ore grazie al quale il cittadino può chiedere consigli utili via e-mail e ottenere risposta al massimo entro quindici giorni); la tua regione - (servizio curato dall'Ansa che fornisce tutte le informazioni e news a livello locale relative a Pubblica Amministrazione, sanità, scuola, viabilità, ecc.) 

SMAU 2002 - 39^ ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY(ICT) E ELETTRONICA DI CONSUMO- MILANO, 24/28 OTTOBRE. 
Milano, 30 maggio 2002 E' stata presentata ieri alla stampa e agli operatori economici la 39^ edizione di SMAU, la grande mostra del settore informatico ed elettronico fra le maggiori al mondo. "Sostenere le aziende che hanno voglia di crescere, offrire loro uno spazio privilegiato dove dare un nuovo impulso al proprio business e fornire nuovi stimoli al mercato per favorire la crescita della domanda. Questa è la missione di Smau 2002 E' nei momenti più delicati che un settore come quello dell'innovazione, che fa da motore trainante per lo sviluppo dell'economia, deve reagire, credere fino in fondo nella ripresa, Per le aziende e per l'nteresse generale del Paese. Per questo riteniamo molto importanti, e anzi li sollecitiamo, anche tutti quei segnali "forti" che possono arrivare dal mondo politico e dalle istituzioni. Segnali di fiducia che fanno bene al mercato e ridanno motivazioni alle imprese. Ci auguriamo quindi che il Presidente del Consiglio stesso accolga il nostro invito ad inaugurare la manifestazione Smau, che avrà luogo a FieraMilano dal 24 al 28 ottobre prossimo. Sarebbe un segnale forte per il mercato e le imprese e un messaggio chiaro e inequivocabile dell'attenzione e della fiducia del Governo nei confronti dell'Information & Communication Technology e della elettronica di consumo" Con questo appello al Governo a sostegno del settore, il Presidente Smau, Antonio Emmanuelli ha aperto oggi i lavori di "Spazio alla ripresa" , l'evento organizzato per la presentazione del prossimo Smau, significativamente al Palazzo della Borsa di Milano. Per fare il punto sulla situazione del mercato e per verificare come le strade della ripresa siano oggi sempre più aperte e passino per l'innovazione hanno partecipato Sergio Billè, Presidente Confcommercio, Enrico Bondi, Amministratore Delegato Telecom Italia, Massimo Capuano, Amministratore Delegato Borsa Italiana e altri esponenti del mondo bancario, poste e amministrazioni pubbliche (che fra l'altro dovranno introdurre sempre più ICT per migliorare l'efficienza e i servizio ai cittadini). Le novità e le iniziative della 39^ edizione di Smau, numerose ed interessanti, sono state presentate da Umberto Bena, Direttore Marketing Smau. Distribuito su una superficie di 100.000 metri quadrati, Smau 2002 si svolgerà dal 24 al 28 ottobre a Milano. La manifestazione, che è la seconda al mondo nel settore high-tech, sarà strutturata come ideale rappresentazione del mercato nella sua complessità: quattro grandi mercati di riferimento: Impresa e business - Cittadino e Istituzioni - Tecnologie e vita quotidiana - Comunicazioni e Internet. All'interno delle grandi aree, 24 ambienti specializzati rappresenteranno spazi di mercato omogenei e di grande interesse, sia che si tratti di mercati affermati o di nicchie emergenti. Numerose le novita' proposte per rendere piu' efficace e piu' esperienziale la visita alla manifestazione: dal Business Tour all'interno di Impresa e Business, al Concorso sull'immagine digitale, a Digital Home, il prototipo di casa intelligente interamente fruibile, alla mostra dedicata al Mondo del digitale. Ma non solo. Quest'anno Smau 2002 riserva uno spazio ad hoc al mondo dell'electronic entertainment e del videogioco. E' Smau ILP, punto di incontro ideale tra gioco e tecnologia che nasce con l'obiettivo di avvicinare il grande pubblico alla cultura del multiplayer. Oltre 1500 giocatori, professionisti e semplici appassionati, arriveranno a Smau 2002 per sfidarsi in un torneo all'ultimo click. E di tecnologia si parlera' naturalmente anche nella tradizionale mostra in Piazzale Italia, dal titolo quest'anno Dalla tecnologia alla tecnologia: un viaggio nel tempo alla scoperta del divenire tecnologico. Infine le cinque giornate di Smau 2002 saranno anche l'occasione per acq! uistare le ultime novita' dell'informatica e dell'elettronica di consumo in Smau Shop, collocato al padiglione 21. Novita' anche nel sistema di ingressi che e' stato perfezionato rispetto all'anno passato: viene infatti confermata la ripartizione in giornate operatori (giovedi' 24, venerdi' 25, lunedi' 28 ottobre) e giornate aperte al pubblico (sabato 26 e domenica 27 ottobre) con biglietti a tariffe differenziate, mentre i biglietti di invito veicolati dalle aziende saranno validi durante tutte e cinque le giornate di manifestazione. Infolink: http://www.smau.it 

UNO STUDIO DEFINISCE "TUTT'ALTRO CHE POSITIVO" L'AMBIENTE COMMERCIALE PER LE IMPRESE IN SETTE PAESI CANDIDATI 
Bruxelles, 30 maggio 2002 - Secondo i primi risultati di una relazione provvisoria redatta per conto della DG Imprese della Commissione europea sul tema "Politica dell'innovazione in sette paesi candidati: le sfide", l'ambiente per le aziende innovative in tali paesi continua ad essere "tutt'altro che positivo". Il documento esamina il quadro della politica d'innovazione, le misure volte a promuovere l'innovazione nelle imprese e le interfacce per l'innovazione delle aziende (come la cooperazione fra le imprese di piccole e grandi dimensioni e fra università e industria) in Bulgaria, Lettonia, Lituania, Malta, Slovacchia, Romania e Turchia. Gli autori della relazione affermano che i risultati non delineano un quadro migliore rispetto a quello tracciato da un precedente studio sull'innovazione in sei paesi candidati (Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Polonia e Slovenia), redatto per conto della Commissione europea. Secondo la relazione, nei sette paesi candidati presi in esame, l'ambiente giuridico e amministrativo è più ostile rispetto a quello dei sei paesi precedentemente analizzati. Malta guida la classifica per quanto riguarda l'adozione di misure volte a ridurre gli ostacoli per le imprese. Anche gli altri paesi hanno intrapreso azioni in quest'ambito, "ma il clima per lo sviluppo delle imprese in generale, e delle aziende innovative in particolare, continua ad essere tutt'altro che positivo", si legge nella relazione. Secondo lo studio, l'eccessiva regolamentazione costituisce un problema soprattutto in Romania, Bulgaria, Lituania e Turchia, mentre le aziende sono ostacolate da un debole sistema finanziario in tutti e sette i paesi. La relazione raccomanda la creazione, in ciascun paese, di un sistema di convalida delle azioni politiche a favore delle aziende. Nella maggior parte dei sette paesi (Bulgaria, Lettonia, Lituania e Slovacchia) la politica dell'innovazione viene gestita da un organismo ministeriale. Tuttavia, il documento sottolinea che i ministeri responsabili di tale settore in Bulgaria e in Slovacchia non possiedono una reale capacità di sviluppo di una politica dell'innovazione. Inoltre, se la politica dell'innovazione figura apparentemente fra le competenze degli enti ministeriali in Romania, a Malta e in Turchia, solo quest'ultima dispone di una struttura istituzionale con una lunga tradizione di sviluppo di politiche nel campo dell'innovazione. Oltre a ciò, nessuno dei sette paesi, ad eccezione della Turchia, possiede agenzie governative con competenze dirette in materia di politica d'innovazione. Sebbene i paesi abbiano cominciato a adottare nuove strutture di sostegno all'innovazione, come i parchi tecnologici (per esempio negli Stati baltici e in Turchia) e le strutture per il trasferimento delle tecnologie (in cinque dei sette paesi esistono Centri relais d'innovazione), la relazione sottolinea che i meccanismi di finanziamento dell'innovazione sono "molto scarsi" in tutti gli Stati esaminati. I finanziatori di capitali di rischio continuano ad investire nelle iniziative di grandi dimensioni o nelle attività di sviluppo, piuttosto che nell'avviamento o nelle fasi iniziali di attività delle aziende. I risultati della relazione provvisoria saranno presentati al Vertice delle imprese europee che si terrà a Bruxelles dal 6 all'8 giungo 2002. Presso lo stand di Cordis (il servizio comunitario d'informazione in materia di ricerca e sviluppo) saranno disponibili copie della relazione. 

IL QUADRO DI VALUTAZIONE DEGLI AIUTI DI STATO EVIDENZIA UN RIORIENTAMENTO DEI SUSSIDI VERSO LA R&S E LE PMI 
Milano, 30 maggio 2002 - La Commissione europea ha pubblicato la versione aggiornata del quadro di valutazione degli aiuti di Stato, il quale mostra una tendenza alla riduzione dei contributi e al loro riorientamento verso gli obiettivi orizzontali come la ricerca e sviluppo (R&S) e la crescita delle piccole e medie imprese (Pmi). Il quadro di valutazione degli aiuti di Stato mira ad incrementare la trasparenza e la consapevolezza della necessità di contenere gli aiuti, i quali, nel 2000, ammontavano a 82 miliardi di euro nell'Ue. Il Consiglio di Stoccolma del 2001 ha posto l'accento sulla necessità di ridurre i livelli globali di aiuti e di reindirizzare questi ultimi verso gli obiettivi orizzontali d'interesse comunitario volti a correggere le inefficienze del mercato. Tali obiettivi, confermati al Consiglio di Barcellona del 2002, prevedono, accanto alla R&S e allo sviluppo delle P mi, questioni come l'ambiente e la formazione. "Gli Stati membri devono ridurre ulteriormente i propri livelli di aiuti e portare avanti il processo di riorientamento degli stessi verso i settori d'interesse comune come l'ambiente, l'occupazione, la R&S e le piccole e medie imprese", ha affermato il commissario europeo per la Concorrenza Mario Monti. "La loro azione deve essere volta ad un riesame delle politiche nazionali di aiuti, al fine di determinare se la concessione delle sovvenzioni rappresenti sempre lo strumento più appropriato per correggere determinate imperfezioni del mercato e di valutare l'efficacia dell'aiuto concesso", ha aggiunto il Commissario. La quota degli aiuti comunitari erogata a favore degli obiettivi orizzontali è aumentata di oltre 13 punti percentuale dal periodo 1996-1998 al periodo 1998-2000. Tale tendenza è stata osservata, in misura diversa, in tutti gli Stati membri, con la sola eccezione dell'Austria, la cui quota relativamente elevata di aiuti ha subito una leggera flessione. Secondo la Commissione, gli aiuti di Stato a favore delle Pmi sono giustificati dal fatto che tali imprese tendono ad avere maggiori difficoltà ad accedere alle fonti esterne di finanziamento e alle informazioni, oltre a risentire particolarmente della pesantezza degli oneri amministrativi e dei cambiamenti regolamentari. Tuttavia, nella relazione relativa al quadro di valutazione, la Commissione mette in dubbio che gli aiuti pubblici costituiscano la soluzione più efficace per sostenere le Pmi. "In generale, i politici dovrebbero stabilire, caso per caso, se per affrontare le attuali imperfezioni del mercato che incidono sulle Pmi sia necessario ricorrere alla concessione di aiuti di Stato, alla fornitura di servizi di consulenza e d'informazione, all'intensificazione delle riforme strutturali, oppure ad una combinazione di tali misure. Occorrono ulteriori ricerche per valutare l'impatto e misurare l'efficacia degli aiuti alle Pmi rispetto ad altri strumenti politici", si legge nel quadro di valutazione degli aiuti di Stato. 

L'EURAB PROPONE UNA PROCEDURA PIÙ SEMPLIFICATA PER LA VALUTAZIONE DEL 6PQ 
Bruxelles, 30 maggio 2002 - Un nuovo orientamento sulle modalità con cui si dovrebbero valutare le proposte per il sesto programma quadro è stato presentato dal gruppo indipendente Eurab (Comitato consultivo europeo della ricerca). I proposti cambiamenti della procedura di valutazione sono stati accolti favorevolmente dal commissario europeo per la Ricerca, Philippe Busquin. Se da un lato l' Eurab suggerisce il mantenimento di alcuni elementi del precedente programma quadro, come ad esempio il seguito dei programmi specifici da parte di gruppi di esperti responsabili della valutazione degli inviti a presentare manifestazioni d'interesse, dall'altro richiede altresì alcuni cambiamenti chiari. Si dovrebbe eliminare l'anonimato delle proposte, poiché il registro dei proponenti è un elemento chiave della valutazione. Allo stesso modo andrebbe soppresso anche l'anonimato dei valutatori, in modo tale da renderli maggiormente responsabili. In effetti l' Eurab sostiene che i proponenti dovrebbero poter indicare (unitamente ad una giustificazione delle loro motivazioni) determinati valutatori ai quali non intendono affidare l'esame delle loro proposte. Secondo l' Eurab, i valutatori non dovrebbero recarsi necessariamente a Bruxelles e potrebbero svolgere la maggior parte della procedura di valutazione nei loro luoghi di residenza. La nomina di un valutatore principale e l'utilizzo della distribuzione elettronica delle proposte favorirebbero tale procedura. L'elenco dei valutatori disponibili dovrebbe risultare da una banca dati centrale costituita dalle università e dalle organizzazioni scientifiche ed industriali nazionali ed europee, con l'indicazione dei settori di valutazione in cui i valutatori sono maggiormente competenti. Essi dovrebbero essere equamente suddivisi fra mondo industriale e accademico, nazionalità e sesso. In termini di criteri di valutazione, l' Eurab ritiene che andrebbe incoraggiata la ricerca ad alto rischio e con un potenziale elevato. Esso propone altresì di includere l'innovazione quale criterio di valutazione delle proposte di ricerca applicata. In linea con questo parere, l' Eurab sottolinea che andrebbe prestata particolare attenzione all'utilizzo di valutatori non europei nell'esame delle proposte per le quali esiste concorrenza con l'Europa. Si dovrebbe altresì prestare una considerazione diversa alle proposte di ricerca applicata e di base. Infine, l' Eurab ammonisce che le attività di sensibilizzazione sono necessarie sia anteriormente sia successivamente alla procedura di valutazione. In via preliminare, occorre che gli Stati membri vengano a conoscenza degli eccellenti centri di ricerca dei paesi candidati all'adesione, cosicché l'introduzione di nuovi strumenti non implichi una minore partecipazione di tali paesi al programma quadro. Dopo la valutazione e la ricerca si dovrebbe procedere alla diffusione dei risultati e delle applicazioni. Ciò fornirebbe indicazioni precise sulle applicazioni della ricerca. L' Eurab, che è stato costituito nel giugno 2001, è composto da 45 rappresentanti del mondo scientifico ed industriale provenienti da tutta Europa. Infolink: http://europa.eu.int/comm/research/eurab/index_en.html

SANPAOLO IMI A SMAU TECNORAMA e SMAU ROMA
 Torino, 30 maggio 2002 - Sanpaolo Imi e' presente ad entrambi gli importanti appuntamenti fieristici dedicati alla tecnologia informatica e delle telecomunicazioni in programma in questi due mesi: Smau Tecnorama, a Bari dal 23 al 26 maggio, e Smau Roma, presso la Fiera di Roma dal 5 al 9 giugno. La banca proporra' a professionisti ed aziende la sua gamma di servizi e prodotti multicanale per le imprese, cui si accede attraverso il sito http://www.sanpaoloimi.com/imprese In particolare, sara' possibile conoscere o approfondire l'utilizzo di: -Links Sanpaolo, il remote banking via Internet per operare con la banca a distanza, in modo facile, veloce ed in assoluta sicurezza; -Casa.community, il motore di ricerca degli immobili, che offre alle imprese edili clienti la possibilita' di esporre i propri immobili in vendita. La presenza sul sito viene valorizzata attraverso la cartografia e la ricerca testuale avanzata; -Business & Balance Station, una stazione di lavoro accessibile tramite Links Sanpaolo, per gli operatori e i manager che vogliono analizzare l'andamento della propria azienda attraverso indici di bilancio, simulazioni e proiezioni; -F24Web, il nuovo servizio telematico per l'inoltro delle deleghe di pagamento delle imposte via Internet, particolarmente utile, oltre che alle imprese, agli studi professionali, ai commercialisti, alle associazioni di categoria e ai C.A.F. A Smau Roma lo stand Sanpaolo Imi si trovera' nel padiglione 23, dove sara' presente un team di esperti della Divisione Imprese della banca. Inoltre, i visitatori potranno usufruire di una confortevole area di accoglienza e, se lo desiderano, sperimentare l'ascolto di suoni olofonici, ovvero in 3 dimensioni. E' un'esperienza coinvolgente, che potranno ripetere anche a casa grazie al cd omaggio che Sanpaolo Imi offre ai visitatori del suo stand. 

ACCORDO BANCA DI ROMA INTESABCI SANPAOLOIMI A SOSTEGNO FINANZIARIO DEL PIANO STRATEGICO ED INDUSTRIALE DI FIAT 
Milano, 30 maggio 2002 - Fiat S.p.A. ("Fiat"), Banca di Roma, Intesabci e SanPaolo Imi (insieme, le "Banche") comunicano di aver raggiunto un accordo complessivo a sostegno finanziario del piano strategico ed industriale di Fiat. Tale accordo è aperto alle altre principali istituzioni creditizie. L'accordo si fonda su una ulteriore accelerazione del piano di rilancio del Gruppo Fiat e su un piano di ristrutturazione del portafoglio di business coerente con gli impegni finanziari. L'accordo, approvato dai Comitati o dai Consigli di Amministrazione delle banche e presentato alla Banca d'Italia, la quale è stata preventivamente e costantemente tenuta al corrente dell'operazione, si articola come segue: 1)Fiat conferma i propri obiettivi di piano di riduzione della posizione finanziaria netta che prevedono entro l'esercizio corrente un indebitamento netto non superiore a 3 mld. di euro al 31 dicembre 2002 rispetto agli attuali 6,6 mld.. Tali obiettivi verranno raggiunti anche mediante le già annunciate operazioni di quotazione di Ferrari ed altre operazioni di cessione attualmente in fase di predisposizione. 2) Fiat ha altresì comunicato che in caso di scostamento rispetto agli obiettivi annunciatì si è impegnata a cedere ulteriori assets al fine di rientrare nei parametri di indebitamento previsti. 3)   Le Banche si sono impegnate a garantire per un triennio un eventuale aumento di capitale di Fiat mediante emissione in opzione di azioni ordinarie per un controvalore fino a 3 mld. di euro. La garanzia prenderà la forma di un finanziamento di pari importo immediatamente erogato alla Fiat, prevalentemente mediante sostituzione di linee già in essere a breve termine, che verrà convertito in azionì che verranno poi offerte dalle Banche in opzione agli azionisti ai sensi dell'art- 2441, 7 comma, c.c. Il prezzo dì emissione di azioni ordinarie sarà pari alla media aritmetica tra 15,5 euro e la media ponderata degli ultimi 6 mesi di borsa precedenti la data di sottoscrizione. Fiat potrà ripagare anche parzialmente il finanziamento e pertanto non lanciare l'aumento di capitale in opzione agli azionisti qualora l'indebitamento finanziario nel periodo si fosse ridotto stabilmente ai livelli previsti nel piano. 4) Le Banche si sono offerte di acquistare il 51% delle attività di servizi finanziari di Fiat Auto, subordinatamente agli accordì in essere tra Fiat e General Moters. La cessione consentirebbe a Fiat di ridurre il proprio indebitamento finanziario lordo di oltre 8 mld. di euro a fronte dell'attività di "consumer credit" che rimarrebbero comunque gestita commercialmente da Fiat. La garanzia delle Banche per una eventuale ricapitalizzazione, l'immediata erogazione di mezzì finanziari a medio termine mediante sostituzione di linee già in essere, in particolare a breve termine, la sostanziale riduzione dell'indebitamento lordo conseguente alla cessione del 5 1 % delle attività di "consumer credít", la volontà di Fiat di eventualmente cedere attivìtà, ove necessario al raggiungimento degli obiettivi annunciati, consentiranno al Gruppo di concentrarsi sull'esecuzione ed il potenziamento dei suoi piani industriali.

IN EVIDENZA I PRODOTTI ASSICURATIVI DI SANPAOLO WM FRENANO I FONDI COMUNI 
Milano, 30 maggio 2002 Sanpaolo WM, la società dei Gruppo Sanpaolo attiva nel servizi di advisory e nella gestione dei risparmio (fondi, assicurazioni, previdenza), registra nel mese di aprile una raccolta netta complessiva pari a -82 milioni di euro, come evidenziato nella Tabella l. L'incertezza della ripresa economica, e conseguentemente dei mercati, ha fortemente penalizzato la raccolta dei fondi rispetto a marzo. Rimane invece sempre molto evidente la tendenza, in atto ormai da alcuni mesi, a riallocare gli investimenti secondo una strategia di wealth management: ancora una volta i prodotti assicurativi, specie quelli con un rendimento minimo o con la restituzione dei capitale a scadenza, hanno offerto un flusso di raccolta significativo (+453 milioni di euro), portando la raccolta netta da inizio anno a 1.546 milioni di euro. Nonostante il dato complessivamente negativo, la crescita dell'attività di advisory di Sanpaolo Wealth Management viene confermata anche dai dati di aprile: dal lato retail le gp multimanager hanno raccolto oltre 76 milioni di euro, da quello istituzionale vi è stato un incremento di 45 milioni di euro. Per quanto riguarda i soli fondi comuni, sia di diritto italiano che lussemburghese, la raccolta a marzo si è riversata ancora sui prodotti di liquidità. Le incertezze dei mercati, unite ai timori di un aumento dei tassi di interesse, hanno penalizzato le altre tipologie di fondi. Le attività internazionali di Sanpaolo WM (Sanpaolo Bank - Lussemburgo, Sanpaolo Bank Austria, SP Private Banking), anche grazie all'effetto della legge sullo scudo fiscale, hanno indirizzato un notevole flusso di capitali verso Sanpaolo Fiduciaria, che ha raccolto 326 milioni di euro, un ammontare più che triplicato rispetto al mese scorso. Mandati di gestione (asset gestiti per conto terzi). Ricordiamo infine che nella raccolta di Sanpaolo Wealth Management sono inclusi anche gli asset gestiti per conto terzi (Sanpaolo Invest Ireland Ud., Cr Firenze Gestion Internationale Sa, San Marino Gestion Internationale Sa). Su questi asset si è registrata una raccolta positiva di 100 milioni di euro (con un incremento di oltre il 22% rispetto all'inizio dell'anno). Chi è Sanpaolo Wealth Management è una sub-hoiding costituita nell'aprile 2001 e direttamente controllata da Sanpaolo Imi S.p.A. La Società incorpora 13 società specializzate nell'asset management (retail, institutional ed alternative), nella bancassurance, nel private banking internazionale e nell'offerta dei servizi amministrativi e finanziari a investitori privati e istituzionali. Il patrimonio A fine dicembre 2001, il patrimonio gestito totale di Sanpaolo Wealth Management era pari a 88,8 miliardi di euro. La distribuzione I prodotti e i servizi offerti dalle diverse società di Sanpaolo Imi Wealth Management sono distribuiti attraverso una molteplicità di canali: le filiali della Banca Capogruppo; dalle altre reti di Gruppo (Banco di Napoli, Cardine, Sanpaolo Invest, Cassa di Risparmio di Firenze, Cassa dei Risparmi di Forlì) Le principali cariche sociali: Presidente del consiglio di amministrazione: Luigi Maranzana; amministratore delegato Marco Mazzucchelli. 

HYPO TIROL BANK AG - IN CAMMINO VERSO IL SUD BOLZANO QUALE FORTE TESTA DI PONTE PER L'ULTERIORE PRESENZA SUL MERCATO ITALIANO.
Milano, 30 maggio 2002 - La Hypo Tirol Bank Ag è un'istituzione con elevata cultura bancaria e finanziaria, che opera quale unico istituto finanziario tra Monaco e Verona sia in Austria che in Italia con quattro aree di attività: banca, brokeraggio assicurativo (Hypo Tirol Consuit), private banking (Hypo Tirol Save) e leasing (Hypo Tirol Leasing Italia). Delle nicchie di mercato esistono a Vienna e Zurigo. La Hypo Tiroi Bank Ag è un forte Gruppo regionale di servizi finanziari nel cuore dell'Europa. Il suo forte è l'attenzione al cliente. Il totale di bilancio 2001 ammonta a 5.991,5 min di euro, pari ad un incremento dell'11 % rispetto all'e sercizio precedente. Rispetto al 2001 il risultato della gestione ordinaria è aumentato dei 26%, passando da 21,1 min.a 29,1 min di euro. A livello di Gruppo l'impresa segue complessivamente ca. 75.000 clienti e gestisce ca. 180.000 conti. Al 31.12.01, il volume totale della clientela è stato pari a 9.414,1 mid di euro, di cui l'88% nel Tirolo dei Nord e dell'Est, il 9% in Italia e il 3% a Vienna. La Hypo Tiroi Bank non offre operazioni in massa, bens11 consulenza individuale con prodotti innovativi, semplici e standardizzati. L'impresa persegue una chiara strategia, "Hypo Nova", che da quattro anni mette in pratica con coerenza e in modo mirato. La rinomata agenzia di rating Standard & Poor's ha riconosciuto il positivo andamento della Hypo Tirol Bank Ag confermando il rating AA+ nell'ottobre 2001 e sottolineando la solidità, competenza e posizionamento basato sulla fiducia della Hypo Tiro] Bank AG nel contesto internazionale delle imprese fornitrici di servizi finanziari. Con 700 dipendenti, la Hypo Tirol Bank, notevolmente impegnata nella sponsorizzazione di istruzione e scienza (elargizione della cattedra universitaria per Banking & Finance all'Università di lnnsbruck), è un allettante datore di lavoro della regione. Nel corso degli ultimi quattro anni sono stati creati ca. 100 posti di lavoro, di cui oltre la metà in Italia. Un'importante testa di ponte per l'Italia è costituito dalla regione Trentino-Alto Adige. Una considerevole e decisiva pietra miliare nella storia dell'impresa è stata la fondazione a Bolzano, nella primavera 2001, di una filiale con tutte le funzioni bancarie, che ha iniziato la sua attività con grande successo: i clienti apprezzano un'alternativa competente e discreta alla propria banca di riferimento. Nell'esercizio parziale 2001, i 16 dipendenti hanno già realizzato un fatturato di 60 mln di euro. 25 milioni di euro sono rientrati nella filiale in Italia con lo scudo fiscale. Per i prossimi tre anni è programmata l'inaugurazione di altre 8 sedi in Alto Adige e in Trentino. Da circa cinque anni, inoltre, una rete con un centinaio di promotori finanziari si occupa di clienti in tutta Italia. Centri polifunzionali di vendita si trovano a Milano, Brescia, Vicenza, Bologna e Firenze. I promotori finanziari, che vantano una preparazione eccellente e vengono continuamente aggiornati dall'impresa, riservano alla clientela un'assistenza ampia e personale. Oltre a ciò, i prodotti della Hypo Tirol sono distribuiti in 85 sportelli di 13 Banche di credito cooperativo.In italia l'impresa registra incrementi consistenti soprattutto nel ieasing. Un importante presupposto per questo sviluppo è l'intensa attività di informazione dei clienti circa i vantaggi derivanti dai ricorso alla Tremonti-bís- "Quest'anno proseguiremo sul cammino di successo intrapreso e ci attendiamo per l'anno in corso una nuova forte spinta positiva nei rendimento, come ci fanno già supporre le cifre del primo trimestre dei 2002. La massima priorità è riservata ali'intervento graduale nel nostro mercato cardine, le regioni dei Tirolo dei Nord, dell'Est e dei Trentino-Alto Adige, oltre alle nicchie di Zurigo e Vienna. Il successo, tuttavia, non è un fatto ovvio. Lo dobbiamo alla fiducia dei nostri clienti nonché all'impegno dei nostri collaboratori e partner. Con rispetto e stima ringraziamo anche tutti coloro che hanno contribuito in passato a rendere tanto solida la Hypo Tirol Bank. Cento anni di successo costituiscono delle valide fondamenta per il futuro, verso il quale voigiamo lo sguardo fisuciosi, risoluti e coerenti" - queste le parole di Josef Prader, presidente dei Consiglio direttivo della Hypo Tirol Bank Ag. 

INDUSTRI KAPITAL (PRIVATE EQUITY) SI PRESENTA AL MERCATO ITALIANO 
Milano, 30 maggio 2002 - Le attività di Industri Kapital, uno dei principali gruppi operanti nel private equity in Europa, hanno avuto inizio nel novembre 1988 con la raccolta del primo fondo, Industri Kapital 1989, che si è conclusa nel 1989. Nel 1993, a seguito del buy-out da S-E-Banken, il gruppo Industri Kapital è diventato indipendente, mantenendo gli accordi di gestione degli investimenti del primo fondo con il consenso di tutti i propri investitori. Successivamente, Industri Kapital ha concluso la raccolta di tre ulteriori fondi denominati Industri Kapital 1994, Industri Kapital 1997 e Industri Kapital 2000. Il Gruppo Industri Kapital ha un team di 33 professionisti di 9 nazionalità, con uffici a Londra (aperto nel 1989), Stoccolma (aperto nel 1993), Olso ed Amburgo aperti nel 1993 e 1996 rispettivamente. Dall'aprile del 2002, Stefano Sirolli è il responsabile dell'attività di Industri Kapital per l'Italia, a capo di un team esclusivamente dedicato al mercato italiano, con l'obiettivo di identificare nuove opportunità di investimento e sviluppo in società di medie e grandi dimensioni (fatturato a partire da 100 milioni di Euro). La missione di Industri Kapital è l'acquisizione e lo sviluppo di società con l'obiettivo di generare per gli investitori un ritorno sul capitale investito. Dalla sua creazione nel 1989, Industri Kapital gestisce quattro fondi per un controvalore di oltre 3 miliardi di Euro ed ha acquisito 45 società europee. Attualmente, attraverso i quattro fondi, Industri Kapital detiene partecipazioni in 25 aziende. 1 settori nei quali solitamente investe sono divisioni non-core o aziende medio-grandi di importanti gruppi, oltre ad imprese appartenenti a famiglie. Il fatturato aggregato delle società attualmente presenti nel portafoglio ammonta a circa 12 miliardi di Euro. Il principale obiettivo di Industri Kapital è creare valore per l'azienda in cui investe nel lungo periodo, concentrandosi sugli aspetti fondamentali della gestione economica: definizione della strategia, miglioramento dell'efficienza e ristrutturazione dell'attività produttiva. Considerando la media delle operazioni effettuate ad oggi, i profitti delle società nelle quali il gruppo svedese ha investito sono più che raddoppiati durante il periodo di proprietà del gruppo. La filosofia di investimento - L'obiettivo di Industri Kapital è di creare valore per l'azienda acquisita nel lungo periodo, attraverso il miglioramento delle performance grazie a strategie focalizzate, eccellenza nelle operazioni e nelle scelte di ristrutturazione aziendale. La creazione di valore in un'azienda passa attraverso un miglioramento dei risultati economico-finanziari. Industri Kapital lavora a stretto contatto con il management, sia sotto un punto di vista formale essendo nel Consiglio d'Amministrazione, sia in modo informale come risorsa per il management. La partnership viene ulteriormente consolidata nel caso in cui il management sia socio nell'azienda. Il Gruppo effettua normalmente solo operazioni amichevoli. Il venditore deve ricevere un giusto valore per l'azienda che cede. Durante il processo di negoziazione, viene normalmente chiesto al venditore di detenere una quota nell'azienda in qualità di socio di minoranza. Le aziende nelle quali Industri Kapital investe sono realtà europee che operano a livello internazionale. Per ogni mercato, esistono team dedicatí di professionisti che coprono i mercati europei dagli uffici di Londra, Stoccolma Amburgo ed Oslo. Dalla sua creazione nel 1989, Industri Kapital ha effettuato investimenti principalmente nei settori manifatturiero, dei servizi alle imprese, della distribuzione, dell'industria chimica ed alimentare. L'esperienza e le competenze maturate in quei settori sono una solida base per le decisioni d'investimento future, oltre ad essere di supporto nella gestione delle aziende acquisite. I professionisti di Industri Kapital vantano anche esperienze nella gestione di operazioni di finanziamento, di quotazioni in Borsa o di negoziazione di alleanze strategiche. Industri Kapital raccoglie il capitale effettivo per gli investimenti da investitori istituzionali internazionali, quali grandi istituti assicurativi e fondi pensione europei e americani. I professionisti di Industri Kapital appartengono ad un'ampía gamma di nazionalità e culture, con esperienze professionali molteplici. Il Gruppo unisce l'esperienza di gestione di aziende con disponibilità di risorse finanziarie, per poter soddisfare al meglio la mission di creazione del valore. Industri Kapital ha acquisito società europee di medie e grandi dimensioni in diversi settori merceologici. La maggioranza degli investimenti sono stati effettuati nelle seguenti aree di attività: manifatturiero (30%), dei servizi alle imprese (25%), della distribuzione (14%), alimentare (11%) e dell'industria chimica (9%). Le aziende che operano nel settore media rappresentano il 4% del totale degli investimenti effettuati e quelle che producono materiale per costruzioni rappresentano il restante 7%. Settore manifatturiero: Industri Kapital investe in società manifatturiere caratterizzate da un forte posizionamento in mercati di nicchia. Le aree che offrono le maggiori possibilità di creazione del valore sono spesso i servizi alla clientela, il marketing e la ristrutturazione aziendale. Settore della distribuzione: le società nelle quali il Gruppo investe godono di posizioni consolidate all'intemo del loro mercato di riferimento. Settore dei servizi alle imprese: Industri Kapital considera società di servizio specializzate come interessanti opportunità in cui investire. Capitalizzare sulle capacità di gestione dei servizi professionali, spesso attraverso l'industrializzazione dei processi, è un elemento fondamentale nella creazione del valore. Altre misure implementate in questo settore includono l'ottimizzazione delle operazioni e azioni di consolidamento del settore. Aziende leader di mercati di nicchia coprono la parte restante degli investimenti attuati dal Gruppo, tra cui compaiono il settore dell'industria chimica, alimentare e media. 

CSP INTERNATIONAL ENTRA IN CONTROMARCA L'ASSOCIAZIONE ITALIANA DELL'INDUSTRIA DI MARCA HA ACCOLTO LA DOMANDA DI AMMISSIONE DI CSP INTERNATIONAL CHE, INSIEME ALLE ALTRE 201 AZIENDE-MEMBRO, SI IMPEGNERÀ A FAVORE DEL "SISTEMA MARCA" 
Milano, 30 maggio 2002 - Csp International, il gruppo italiano leader nella produzione e distribuzione di collant, calze e intimo per uomo e donna con i marchi Oroblù, Sanpellegrino, Le Bourget e Lepel, rende noto il proprio ingresso in "Centromarca - Centro di studi e coordinamento tra Industrie di Beni di Consumo". Csp International è da oggi una delle 202 realtà del sistema industriale italiano che, attraverso Centromarca, si impegnano a favore dell'affermazione dei valori del "sistema marca", contribuendo a migliorare la distribuzione dei prodotti e promuovendo il progresso tecnico ed economico. L'ingresso in Centromarca è un riconoscimento significativo dell'importanza dei marchi rappresentati da Csp International sotto il profilo della notorietà e della penetrazione sul mercato, dell'esperienza e della capacità innovativa evidenziata dal Gruppo mantovano nella gestione dei rapporti con la Grande Distribuzione, oltre che della capacità di operare a favore della trasparenza e della sicurezza nei confronti dei consumatori. Massimiliano Retta, direttore generale di Csp International, ha dichiarato: "L'ingresso in Centromarca è un evento che ci rende particolarmente lieti e che ci porta ad un impegno ancora più intenso nella gestione dei rapporti con la rete distributiva nella direzione della massima lealtà e trasparenza, a vantaggio della fiducia dei consumatori. Questo evento è per noi un riconoscimento al percorso di crescita e di innovazione fin qui condotto dalla Società con grande serietà e impegno nei confronti sia della distribuzione sia dei consumatori". 

BLU:ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI AGGIORNATA AL 6 GIUGNO 
Roma, 30 maggio 2002 - L'Assemblea degli Azionisti di Blu, assenti il Gruppo Italgas ed il Gruppo Caltagirone, ha approvato all'unanimità il Bilancio della Società al 31 dicembre 2001 e la situazione patrimoniale al 31 marzo 2002, dalla quale risulta un netto patrimoniale ridottosi a 41,6 milioni di euro dopo la copertura di tutte le perdite fino a quella data. Per quanto riguarda i punti 3-4-5-6-7-8 dell'ordine del giorno, cioè quelli relativi alla ricapitalizzazione e rifinanziamento della Società, alle eventuali procedure liquidatorie e fallimentari e/o a quelle del processo di cessione di tutta o parti dell'Azienda, l'Assemblea ha deciso di rinviare le decisioni al 6 giugno 2002. L'aggiornamento si è reso necessario nel tentativo di conciliare le posizioni di alcuni Soci a quelle della maggioranza, per sostenere finanziariamente le esigenze della Società. L'Assemblea degli Azionisti ha anche deciso di aggiornare le decisioni inerenti il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Per quanto riguarda il processo di cessione, Blu conferma di aver ricevuto documentazione da parte di Tele2/StarCapital, Anthill e E-Do, che sarà nei prossimi giorni oggetto di attento studio, approfondimento e valutazione. 

OLIVETTI TECNOST SI AGGIUDICA LA GARA CONSIP PER IL NOLEGGIO DI 3000 FOTOCOPIATRICI DIGITALI ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 
Milano, 30 maggio 2002 Olivetti Tecnost, l'azienda del Gruppo Olivetti che opera nell'ambito dei prodotti per ufficio e nel settore dei sistemi informatici specializzati, si è aggiudicata la gara per la fornitura in noleggio di 3000 fotocopiatrici digitali bandita da Consip, società per azioni controllata dal Ministero dell'Economia che si occupa di stipulare convenzioni quadro con imprese fornitrici per i beni e servizi destinati alle Pubbliche Amministrazioni. La convenzione con Olivetti Tecnost ha durata annuale rinnovabile per ulteriori dodici mesi e vincola le amministrazioni centrali e periferiche dello Stato ad aderirvi, stipulando contratti quadriennali direttamente con l'azienda di Ivrea. L'accordo concerne il noleggio di 3000 fotocopiatrici digitali complete di materiali di consumo (tranne la carta) e dei servizi connessi, quali assistenza, ritiro e smaltimento dei vecchi modelli e dei materiali di scarto, installazione, disinstallazione e call center. In particolare, i servizi di post vendita saranno curati dai concessionari Olivetti, che integrano sia la flessibilità dell'operatore locale che l'affidabilità della grande azienda. Il modello con cui Olivetti Tecnost si è imposta sui concorrenti è la d-Copia 55, fotocopiatrice digitale dipartimentale da 55 copie/stampe al minuto, con tamburo a lunga durata che le permette di stampare fino a 500.000 pagine, con alimentatore e fronte/retro automatico, e con fascicolatore/pinzatore. Presentato recentemente a Cebit 2002, d-Copia 55 è un vero terminale digitale multifunzione, in grado di garantire alta qualità nelle prestazioni e di gestire carichi di lavoro degli uffici di grandi dimensioni, l'ampliamento delle sue prestazioni standard è garantito dalle unità opzionali di grande efficienza ed in particolare dalla scheda di collegamento in rete che permette la stampa dipartimentale e dalla scheda di scansione che trasforma d-Copia 55 in uno scanner di rete per la gestione documentale; l'unità tandem permette di raddoppiare la velocità di funzionamento per carichi di lavoro superiori. Olivetti Tecnost, con questa fornitura, si conferma tra i leader del mercato delle copiatrici, entrando anche nel segmento dalle 40 alle 59 copie per minuto, nel quale l'Azienda prevede di raggiungere nel 2002 una quota di mercato del 27%. Olivetti Tecnost (100% Olivetti S.p.A.) è specializzata in prodotti per ufficio, applicazioni verticali e sistemi per l'automazione di giochi, nella domotica e in nuovi servizi legati a Internet. L'azienda, con 4.800 dipendenti e un fatturato di circa 1,1 miliardi di euro, opera in oltre 70 Paesi, direttamente e tramite reti di concessionari, distributori e catene di mass merchandising. www.olivettitecnost.com e www.olivettitecnost.it 

AIR FRANCE: ESERCIZIO FISCALE 2001-02: UN OTTIMO RISULTATO MALGRADO LA CRISI 
Roissy, 30 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Air France, riunitosi il 28 maggio 2002 sotto la presidenza di Jean-Cyril Spinetta, ha approvato il bilancio d'esercizio al 31 marzo 2002. In questa occasione il Presidente ha così di seguito commentato i risultati: " L'industria del trasporto aereo ha attraversato la più grave crisi di tutta la sua storia. Al rallentamento economico si è sommato l'impatto negativo degli attentati dell'11 settembre. Ma abbiamo dimostrato la validità della strategia messa in atto da Air France da parecchi anni, che ci ha consentito di resistere grazie alla reattività e alla mobilitazione di tutto il personale della Compagnia. Contrariamente alle perdite annunciate da quasi tutte le compagnie aeree, il nostro esercizio risulta positivo con, al di fuori dei risultati straordinari, uno dei migliori trimestri (gennaio-marzo) mai avuti. Per l'esercizio corrente, la ripresa economica e il prezzo del petrolio rimangono ancora incerti. Dobbiamo anche affrontare costi aggiuntivi di assicurazione, sicurezza e tasse aeronautiche. Tuttavia il nostro obiettivo è quello di ottenere quest'anno un risultato operativo superiore a quello dell'esercizio 2001-02. [Per mostrare la nostra fiducia nel futuro del gruppo, durante l'Assemblea generale verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 10 centesimi di euro. " 

Risultati consolidati

 

4° trimestre

Esercizio

(in milioni di euro)

2002

2001

2002

2001

Evoluzione

Fatturato

3 040

2 995

12 528

12 280

+2,0%

EBITDAR

 

400

 

304

 

1 650

 

1 610

 

+2,5%

Risultato operativo

22

48

235

443

-47,0%

Risultato netto, di competenza del gruppo

1

(40)

153

421

-63,7%

Risultato netto per azione

 (in €)

-

-

0,69

1,91

-63,8%

Buona performance del 4° trimestre (gennaio - marzo 2002) con un risultato netto in pareggio - La ripresa del traffico verificatasi durante il 4° trimestre sia a livello passeggeri che a livello cargo si è tradotta in una buona tenuta dei ricavi unitari e in un aumento del fatturato, pari all'1,5% (3,04 miliardi di euro). Durante il trimestre sono stati inoltre registrati, in altri ricavi ed oneri, la compensazione di 28,6 milioni di euro versata dallo Stato a causa della chiusura degli spazi aerei americani e il rimborso di una parte delle misure di sicurezza adottate dopo gli attentati (24 milioni di euro). Gli oneri operativi sono aumentati del 2,6% dopo un calo del 20% del prezzo del carburante e una progressione di 26 milioni di euro delle spese di assicurazione. Il margine operativo lordo, locazioni operative escluse (Ebitdar) è cresciuto del 31,6% a 400 milioni d'euro. Il livello di ammortamenti è leggermente aumentato, attestandosi a 244 milioni di euro. Le detrazioni nette per deprezzamento sono ammontate a 27 milioni contro una ripresa netta di 81 milioni l'anno scorso, dovuta all'esito positivo di alcune liti giudiziarie. Dopo l'integrazione delle cessioni aeronautiche, il risultato operativo ammonta a 22 milioni contro i 48 milioni dell'anno scorso. Il risultato finanziario migliora a livello del risultato di cambio. In totale, il risultato netto di competenza del gruppo è in pareggio, contro una perdita di 40 milioni al 31 marzo 2001. Esercizio 2001-02: resistenza alla crisi Attività - Nel corso dell'esercizio, l'offerta espressa in posti chilometro offerti (Sko) è progredita del 3,5% e il traffico espresso in passeggero chilometro trasportato (Pkt) dell'1,6%. Il load factor ha quindi perso 1,5 punti scendendo al 76,6%. All'interno dell'associazione delle compagnie aeree europee (Aea), Air France ha tuttavia conquistato ulteriori quote di mercato, passando dal 15,4% al 16,9% in un anno, diventando la seconda compagnia aerea in Europa in termini di traffico. Malgrado il crollo del traffico e del load factor dopo l'11 settembre, il ricavo unitario per posto chilometro offerto (Rsko) ha resistito alla crisi con un calo limitato al 2,5%. Dopo aver preso in considerazione l'effetto cambio (pari a zero) e l'effetto mix rete (pari allo 0,2%), regredisce del 2,3%. Il ricavo unitario per passeggero chilometro trasportato (Rpkt) diminuisce dello 0,6% e dello 0,4% sulla base degli stessi effetti sopra menzionati. Questi dati dimostrano che la performance commerciale non ha influenzato negativamente la redditività. L'attività cargo ha risentito sia del rallentamento economico dall'inizio dell'anno che delle conseguenze dovute agli attentati. L'offerta espressa in tonnellata per chilometro offerta (Tko) regredisce del 2,2% e il traffico espresso in tonnellata per chilometro trasportata (Tkt) del 5,0%. Il ricavo unitario merci (Rtkt) ha invece resistito, progredendo dello 0,5%. Il polo regionale, costituito dalle filiali Régional, Brit Air e CityJet, passate in franchising totale Air France, ha registrato una progressione rispetto all'anno precedente. Queste compagnie hanno trasportato complessivamente oltre 4,7 milioni di passeggeri, con un contributo al fatturato di 727,6 milioni di euro. Nonostante l'impatto della crisi sul trasporto regionale, Brit Air e City Jet hanno ottenuti risultati positivi e Régional ha portato la sua perdita operativa da 61,9 milioni di euro a 45,6 milioni di euro. Risultati: 153 milioni di euro di risultato netto, di competenza del gruppo - Il fatturato è aumentato del 2% a 12,53 miliardi di euro. L'attività passeggeri rappresenta l'82,8% del fatturato e l'attività cargo l'11,6%. Gli oneri operativi si sono attestati a 12,37 miliardi di euro, in progressione del 3,7% e dell'1,9% a regola contabile costante. Le principali diminuzioni registrate riguardano le spese di carburante (-11,2%), i noleggi aeronautici (-13,8%), le spese commerciali e di distribuzione (-5,5%). I premi di assicurazione sono invece raddoppiati passando a 86 milioni di euro. Le spese di personale sono cresciute del 5,2% a regola contabile costante (+8,8% a regola contabile corrente) per un organico in aumento del 5,4% a regola contabile costante e dell'8,4% a regola contabile corrente. Grazie alle misure economiche prese durante il secondo semestre e al piano Performance 2003, i costi unitari espressi in Esko (equivalente posto chilometro offerto) sono diminuiti dello 0,4%. A regola contabile costante e dopo aver preso in considerazione l'effetto cambio, l'effetto mix rete, il calo del prezzo del petrolio e le spese assicurative supplementari, l'aumento si limita all'1%. Il margine operativo lordo, locazioni operative escluse (Ebitdar) registra una progressione del 2,5%, leggermente superiore a quella del fatturato, a 1,65 miliardi di euro. Il risultato operativo si attesta a 235 milioni. Prima delle cessioni aeronautiche (78 milioni di euro contro 88 milioni l'anno precedente), è di 157 milioni. La suddivisione per settore del risultato operativo (235 milioni di euro) è stata la seguente: l'attività passeggeri ha prodotto un risultato operativo di 128 milioni di euro contro 355 milioni al 31 marzo 2001;l'attività cargo ha generato un risultato operativo di 5 milioni di euro contro 34 milioni di euro per l'esercizio precedente; la manutenzione registra un utile operativo di 26 milioni di euro contro 19 milioni al 31 marzo 2001; il saldo, vale a dire 76 milioni di euro, rispecchia soprattutto i proventi derivanti da cessioni di aeromobili ed il risultato delle altre attività del gruppo (35 milioni al 31 marzo 2001). Il risultato finanziario migliora, passando da un onere di 137 milioni di euro al 31 marzo 2001 ad un onere di 112 milioni. Il risultato proveniente da operazioni a carattere straordinario è notevolmente diminuito, passando da 96 milioni a 24 milioni (cessione dei titoli Equant). Dopo l'integrazione di 31 milioni di risultato - proveniente dalle società valutate con il metodo del patrimonio netto - e di 16 milioni di ammortamento di scarti di acquisizione, il risultato netto del gruppo si stabilisce a 153 milioni di euro contro 421 milioni al 31 marzo 2001. Il risultato netto per azione è di 0,69 euro contro 1,91 euro al 31 marzo 2001 per 219.780.887 azioni. Situazione finanziaria - La riduzione degli investimenti e la riorganizzazione del loro finanziamento dopo gli attentati di settembre hanno permesso al gruppo Air France di conservare la stessa situazione di tesoreria e lo stesso tasso d'indebitamento. Gli investimenti sono ammontati a 1,47 miliardi di euro e sono stati finanziati mediante cash flow operativo per 1,02 miliardi e cessioni aeronautiche per 454 milioni. Il tasso d'indebitamento rimane limitato a 0,73 (0,74 al 31 marzo 2001) per dei fondi propri di circa 4 miliardi di euro e un indebitamento netto stabile di 2,9 miliardi di euro. Prospettive per l'esercizio in corso - Per l'esercizio in corso, Air France si basa su un'ipotesi di crescita dell'offerta del 4,0%, un ricavo unitario pari a quello del penultimo esercizio (2000-01) e un prezzo medio del petrolio, considerato l'hedging, di 23 dollari. Tenendo conto di questi elementi, l'obiettivo del gruppo Air France è generare un utile operativo (escluse le cessioni aeronautiche) superiore a quello dell'esercizio trascorso. 

CAIRO COMMUNICATION: INCREMENTO DEL FATTURATO TV A +13% 
Milano, 30 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Cairo Communication, riunitosi ieri ha esaminato ed approvato la relazione semestrale al 31 marzo 2002. Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) è stato pari a 5,2 milioni di Euro, con una riduzione rispetto ai 6,4 milioni di Euro dell'analogo periodo dell'esercizio precedente. La redditività operativa consolidata (Ebit) ha subito una contrazione risultando pari 2,5 milioni di Euro rispetto ai 3,9 milioni di Euro nello stesso periodo dell'anno precedente. Il decremento registrato dalla componente finanziaria attiva è riconducibile alla forte riduzione dei tassi d'interesse. A livello consolidato il Gruppo ha realizzato nel semestre ricavi complessivi per circa Euro 79,8 milioni rispetto a circa Euro 86,3 milioni realizzati nel primo semestre dell'esercizio 2000/2001. Nel trimestre gennaio-marzo 2002 il Gruppo Cairo Communication ha comunque ottenuto anche per la stampa risultati decisamente migliori del mercato nel segmento dei ricavi pubblicitari derivanti dai settimanali in concessione (78% dei ricavi pubblicitari complessivi stampa), che presentano un decremento del 4,7% a fronte di una flessione del mercato pubblicitario dei settimanali, ben maggiore, pari cioè al 12,7% (Dati Fcpfieg). La situazione semestrale consolidata al 31 marzo 2002, così come quella al 31 marzo 2001, è stata predisposta al lordo delle imposte e degli effetti fiscali. La posizione finanziaria netta consolidata a fine periodo risultava positiva per 98,8 milioni di Euro, con un incremento di 1,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2001, cui vanno aggiunti 1,8 milioni di Euro detenuti direttamente dalla Immobiledit S.r.l., società controllata al 100% non consolidata. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo al 31 marzo 2002 era pari a 132,3 milioni di Euro. 

FINMATICA ACQUISISCE MERCIA GROUP
Milano, 30 maggio 2002 - Finmatica, il principale produttore italiano di software applicativo nel settore Finance, e-Business e Security, ha siglato un accordo relativo all'acquisizione del 100% del capitale di Mercia Group, società inglese specializzata nello sviluppo e nella vendita di applicazioni di Demand & Supply Chain Planning. L'operazione che ha un valore che si aggira intorno ai 13 milioni di Sterline Inglesi, avverrà attraverso un aumento di capitale dedicato ai soci conferenti per il 49% e tramite pagamento cash per il 51%. Sono previste clausole di lock up per i tre anni successivi alla firma del closing, con un rilascio graduale delle azioni ad ogni scadenza. Secondo Pier Luigi Crudele, presidente di Finmatica, "Questa operazione è assolutamente strategica per la società in quanto con l'acquisizione di Mercia, Finmatica aggiunge un'altra importante componente alla sua suite di supply chain management Finechain , che si estende in questo modo verso l'automazione dei processi di previsione della domanda e della gestione strategica delle scorte. Con questa integrazione Finmatica si posiziona come un attore globale nell'ambito delle applicazioni strategiche di Supply Chain." MerciaLincs è la suite integrata dei prodotti Mercia composta dai seguenti moduli: Demand Forecasting, Strategic Inventory Planning, Manufacturing and Procurement Planning, Distribution Requirement Planning. Collegando le attuali soluzioni di Collaborative Manufacturing Planning, e di Supplier Relationship Management già in portafoglio al Gruppo Finmatica, con Mercialincs, Finmatica mette a disposizione del mercato una suite di prodotti software che attraverso la logica del Best of Breed, coprono l'automazione della catena del valore a partire dalla previsione della domanda del mercato, attraversando le fasi di pianificazione della produzione sino alla gestione della comunita' dei fornitori. Mercia è un gruppo di aziende costituito da una capogruppo, Mercia Software Limited ("Mercia Uk"), con sede a Birmingham, che controlla al 100% la società Software Australia Pty Limited ("Mercia Australia") e al 75% Mercia Software North America ("Mercia Us", il cui restante 25% è posseduto da Mercia Australia). Complessivamente Mercia conta su circa 130 collaboratori, localizzati per la maggior parte (83 persone) nella sede di Birmingham (Uk); le controllate Mercia Usa e Mercia Australia impiegano circa lo stesso numero di persone (rispettivamente 22 e 23). I dipendenti partecipano all'azienda con circa l'1,5% del capitale sociale. Il conto economico consolidato (non ancora approvato) di Mercia per l'esercizio annuale chiuso al 31 marzo 2002 evidenzia un fatturato di 8,82 milioni di sterline inglesi, un Ebitda di 2,20 milioni di sterline inglesi (24% del fatturato) e un Ebit di 1,57 milioni di sterline inglesi (18% del fatturato). Il 44% del fatturato deriva dalla vendita di licenze d'uso, il 28% da canoni di manutenzione e il 28% da servizi. Il 53% dei ricavi di Mercia è stato realizzato in UK, il 24% in Usa, il 23% in Australia. Ad oggi sono circa 300 le installazioni di Mercia effettuate in circa 40 paesi, con 200 clienti attivi, nei settori Food & Drink, Consumer Packaged Goods, Healthcare, Service Parts, Chemicals, Retail, Paper, Textiles e Building Suppliers. Tra i clienti figurano Unilever, Carlsberg, Coca Cola, Mars, Johnson & Johnson, Virgin Cosmetics, Procter & Gamble, Heinz, General Motors, Canon, Trw). L'acquisizione di Mercia rientra nel quadro della focalizzazione del Gruppo Finmatica nello sviluppo e nella vendita di soluzioni, con il modello di business basato sulla cessione di licenze d'uso, manutenzioni e servizi accessori (Isv-Independent Software Vendor). Inoltre rappresenta un passo avanti nella realizzazione dell'obiettivo strategico del Gruppo Finmatica di diventare uno dei leader europei nell'industria del software e di competere con i maggiori players globali del settore, nel quadro dell'attività di espansione dimensionale e di internazionalizzazione tramite apertura di nuovi mercati. Sempre nel quadro di tale focalizzazione Finmatica annuncia la cessione di Finmatica R@D (già Rem) al prezzo di 3,6 milioni di Euro (con una plusvalenza di circa 0,5 milioni di Euro rispetto al prezzo pagato nel 2000) e lo spin off dalla controllata Intesis del ramo d'azienda Media Integration valorizzato 3,6 milioni di Euro, comprensivo di 1,8 milioni di euro di avviamento. Queste due attività focalizzate esclusivamente nell'ambito di servizi e nella System Integration, anche di prodotti di terzi, sono state vendute in quanto non più in linea con la missione strategica del Gruppo Finmatica, orientato nella produzione e nella vendita di software. 

ENI: CONTINUA IL PROCESSO DI RAZIONALIZZAZIONE DEL PORTAFOGLIO. CEDUTA PARTECIPAZIONE IN QATAR
San Donato Milanese, 30 maggio 2002 - Eni ha firmato ieri l'accordo per la cessione a TotalFinaElf della propria partecipazione del 45% nel giacimento a olio di Al Khalij, situato nell'offshore del Qatar. Tale cessione si inquadra nel programma di razionalizzazione del portafoglio di Eni finalizzato a concentrare l'attività internazionale nelle aree che presentano significative potenzialità di crescita e in cui la Società è operatore. Il giacimento di Al Khalij è in produzione dal 1997 ed è l'unica partecipazione Eni (l'attuale produzione di spettanza Eni è di circa 12 mila barili giorno) nell'attività di Esplorazione e Produzione in Qatar. 

UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE DÀ VIA LIBERA ALL'AGENZIA PER LA SICUREZZA MARITTIMA
Bruxelles, 30 maggio 2002 - La commissione per i trasporti del Parlamento europeo ha adottato una proposta della Commissione relativa all'istituzione di un'Agenzia europea per la sicurezza marittima (Aesm) che fornirà assistenza tecnico-scientifica all'attuazione della legislazione comunitaria. L'Aesm appoggerà inoltre gli sforzi volti a contrastare l'inquinamento provocato dalle navi cisterna, monitorando nel contempo l'attuazione della legislazione e valutando i risultati dei provvedimenti in vigore. La proposta fa parte di un secondo pacchetto di misure presentate dalla Commissione in seguito al disastro ambientale provocato, nel 1999, dalla petroliera Erika al largo delle coste francesi. La raccomandazione verrà esaminata dal Parlamento nel corso della sessione plenaria di luglio. 

UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHIEDE DI VIETARE IMMEDIATAMENTE I PRODOTTI COSMETICI TESTATI SUGLI ANIMALI 
Bruxelles, 30 maggio 2002 - La Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori del Parlamento europeo ha chiesto la proibizione immediata della vendita di nuovi prodotti cosmetici sperimentati sugli animali qualora siano disponibili altri metodi di prova convalidati. Gli europarlamentari auspicano altresì il divieto assoluto di commercializzare qualsiasi nuovo prodotto cosmetico testato sugli animali dopo cinque anni, nonché il divieto di sperimentare i prodotti cosmetici sugli animali a decorrere dalla fine del 2004. Il voto della commissione parlamentare porterà verosimilmente ad una controversia tra il Parlamento ed il Consiglio, in quanto quest'ultimo ha già respinto il divieto di sperimentazione e quello di commercializzazione. Se il Consiglio non accetterà la posizione del Parlamento, la divergenza dovrà essere risolta tramite una procedura di conciliazione. La commissione parlamentare ritiene che la concessione all'industria di una dilazione per sviluppare metodi alternativi di prova abbia fallito nel suo scopo, il che giustificherebbe il divieto totale della sperimentazione animale. La messa al bando, secondo la commissione, darebbe impeto allo sviluppo di metodi alternativi. Per garantire che la sperimentazione animale non venga trasferita in paesi terzi, la commissione ha altresì concordato di introdurre la menzione obbligatoria nell'etichetta per i prodotti e gli ingredienti testati sugli animali. Si dovranno inoltre prendere provvedimenti per garantire che i prodotti così testati non possano essere immessi sul mercato comunitario dopo una determinata data e che i produttori possano pubblicizzare il non ricorso alla sperimentazione animale per lo sviluppo dei loro prodotti. Infine, la commissione ha deliberato, a titolo provvisorio in attesa dell'introduzione del divieto assoluto di commercializzazione, che debbano essere chiaramente etichettati con la dicitura "testato sugli animali" tutti i cosmetici così sperimentati. Il Parlamento europeo voterà a giugno in merito alla raccomandazione della commissione per l'ambiente.

"COSTITUENTE DELL'UNIONE DEI LIBERALI ITALIANI" NASCE IL NUOVO PARTITO LIBERALE 
Roma, 30 maggio 2002 - Come stabilito nell'ultima convention di Torino dello scorso 14 aprile, tutti i movimenti che allora aderirono di ispirazione liberale, si riuniranno per costituire l'unione dei Liberali Italia. Tra questi ha deciso di esprimere il proprio "si" anche il partito politico Nuova Italia. Umberto Faccini, responsabile per la Lombardia del gruppo, ha confermato: "il nostro movimento aderisce con entusiasmo all'iniziativa di costituzione del nuovo "partito liberale"". L'appuntamento, che segnerà la nascita di un nuova controparte politica ma dall'antica tradizione, è per sabato 15 giugno 2002 a Roma presso il Grand Hotel Parco dei Principi (via G. Frescobaldi 5 ). I lavori inizieranno alle ore 9.30 e si concluderanno nel tardo pomeriggio. Tra gli illustri oratori che interverranno, citiamo: Carla Martino; Alfredo Biondi; Raffaele Costa; Savino Melillo; Stefano de Luca; Paolo Pininfarina; Attilio Bastianini; Arturo Diaconale; Giulio Savelli; Pierluigi Florio; Pierluigi Marengo Per adesioni contattare: 06/69784879 - 06/67608683 Fax: 06/67608942 - 06/69549043 - 06/69549023 Indirizzo e-mail: ilduemila@galactica.it 

A BAZOLI L'ONORIFICENZA DI UFFICIALE DELLA LEGION D'HONNEUR 
Roma, 30 maggio 2002. Giovanni Bazoli è stato insignito dell'onorificenza di Ufficiale della Légion d'Honneur per "il suo contributo allo sviluppo dei rapporti con la Francia in ambito finanziario e culturale". Il prestigioso riconoscimento gli è stato consegnato oggi nella sede di Palazzo Farnese dall'Ambasciatore di Francia, Jacques Blot. La gloriosa insegna della stella bianca a cinque raggi doppi, istituita da Napoleone Bonaparte duecento anni fa, è la più alta onorificenza francese e viene conferita a militari per atti di valore e a personalità civili per meriti sociali conseguiti nell'ambito della propria attività. Giovanni Bazoli è nato il 18 dicembre 1932 a Brescia, dove risiede con la famiglia. E' figlio dell'on. avv. Stefano che fu membro dell'Assemblea costituente e della Camera dei deputati, nonché nipote dell'on. avv. Luigi, deputato del Regno d'Italia. E' avvocato e docente di istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di economia dell'Università Cattolica di Milano. E' attualmente presidente di IntesaBci, dopo esserlo stato, sin dalla fondazione nel 1982, del Nuovo Banco Ambrosiano e del Banco Ambrosiano Veneto. E' inoltre presidente della Mittel, vice presidente della Banca Lombarda e dell'Editrice "La Scuola" di Brescia. E' consigliere d'amministrazione dell'Abi, di Alleanza Assicurazioni, del Banco di Brescia. E' presidente della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e dell'Istud, membro dell'Ente Bresciano Istruzione Superiore, del Comitato esecutivo dell'Istituto Paolo VI, della Congregazione dei Conservatori della Biblioteca Ambrosiana e del Fai - Fondo per l'Ambiente Italiano. Giovanni Bazoli è Cavaliere del Lavoro. Quest'anno ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce "al merito della Repubblica Italiana". Nel 1997 gli è stata conferita la laurea honoris causa in Economia Bancaria dall'Università di Macerata e nel 2001 quella per la Conservazione dei Beni Culturali dall'Università di Udine. 

DIRECT LINE (ASSICURAZIONI) AMPLIA L'ORGANICO: 50 NUOVE ASSUNZIONI ENTRO GIUGNO 
Milano, 30 maggio 2002 - Direct Line, la compagnia di assicurazione diretta leader in Europa nel ramo auto e presente anche in Italia da fine gennaio con il caratteristico logo con il "telefono rosso sulle ruote", offre 50 nuove opportunità di impiego nella sede di Milano per il potenziamento del Customer Relationship Center. La compagnia, attiva da Milano su tutta l'Italia attraverso Call Center e Internet, ricerca 50 figure professionali, preferibilmente residenti a Milano o hinterland, da inserire nel Customer Relationship Center - Call Center di vendita- per elaborazione di preventivi e vendita di polizze. Le nuove figure andranno ad accrescere l'organico dell'azienda, che conta gia 350 dipendenti attualmente. Direct Line ha scelto di potenziare il proprio staff grazie alla crescente attenzione che in questi mesi di attività ha suscitato sul mercato assicurativo italiano, proponendosi come risposta veloce e affidabile alle urgenti richieste del consumatore in termini di prezzi competitivi e qualità del servizio. "Siamo lieti di poter offrire opportunità di lavoro a chi desidera inserirsi in un ambiente giovane e stimolante per contribuire al successo del nostro telefono rosso con le ruote, che offre prodotti più convenienti e si muove al fianco del consumatore. Le circa 6.000 telefonate che giungono giornalmente al nostro Customer Relationship Center dimostrano con quanta intensità il consumatore italiano chieda un rapporto sempre più diretto e trasparente con le aziende. Da qui la scelta di Direct Line di puntare sullo sviluppo del Call Center per rispondere ai bisogni e alle aspettative del mercato in modo efficace e tempestivo " dichiara Jamie Brown, amministratore delegato di Direct Line in Italia. Direct Line offre 50 assunzioni part-time in turni di 4 o 5 ore con contratto assicurativo a tempo indeterminato di 14 mensilità retribuite a diplomati, laureati o studenti universitari tra i 22 e i 30 anni, con buone conoscenze informatiche e spiccate attitudini alla comunicazione e alla vendita. I candidati prescelti frequenteranno un corso di formazione per 2 settimane e saranno coinvolti nel programma di incentivi previsto dall'azienda. Curriculum a: Direct Line, Direzione Risorse Umane, Rif 0504 P.za Monte Titano, 10 20132 Milano- www.directline.it  Tel. 02/21725.1- fax 02/21725.090

SPECIALE FRANCHISING UNA GIORNATA A MILANO E UNA A ROMA PER VALUTARE NUOVE OPPORTUNITA' 
Milano, 30 maggio 2002 - Ecomy, società di servizi reali alle imprese e casa editrice dell'omonima rivista di marketing e comunicazione aziendale, organizza due giornate Gratuite di incontro/formazione, a Roma il 6 Giugno 2002 presso il centro congressi Villa Aurelia, Via Leone XIII, 459 -Tel.06/66017458 e a Milano a fine Settembre (con data e sede da definirsi) in co-partnership tecnica con il portale leader sul franchising Infofranchising www.infofranchising.it Gli incontri e i seminari previsti durante le due giornate permetteranno a tutti coloro che sono potenzialmente interessati ad aprire attività in Franchising di approfondirne ogni aspetto dialogando con alcuni dei più importanti Franchisor italiani. L'adesione per i candidati è gratuita e verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Infolink: www.ecomy.com

BINGOSNAI: A PIOMBINO LA PRIMA SALA DELLA PROVINCIA DI LIVORNO 
Milano, 30 maggio 2002 - E' fissata per domani, giovedì 30 maggio, l'inaugurazione della prima sala bingo della provincia di Livorno: la sala Bingo Point - Bingosnai, situata a Piombino in località Salivoli, via San Quirico 5, aprirà al pubblico alle ore 17.00. In occasione dell'inaugurazione è prevista la presenza del Sindaco del Comune di Piombino, Luciano Guerrieri, e di alcuni esponenti della Giunta comunale. Grazie ai 900 metri quadrati di superficie complessiva, la sala Bingo Point - Bingosnai offre 600 postazioni di gioco, con una dotazione tecnologica che comprende due estrattori automatizzati, nove tabelloni elettronici affissi alle pareti e contenenti tutte le informazioni relative al gioco (numeri estratti con evidenziate le ultime tre palline, premio bingo, premio cinquina, ecc.), 16 monitor informativi e due videoproiettori. La sala Bingo Point - Bingosnai offre anche la possibilità di giocare tramite quattro terminali "Teo", riservati ai giocatori che, per ogni estrazione, acquistano almeno sei cartelle: è sufficiente digitare sul monitor touch-screen del terminale i numeri di serie delle cartelle e sarà compito dei "Teo", collegati direttamente con l'elaboratore che sovrintende ogni fase del gioco, contrassegnare sullo schermo i numeri progressivamente estratti e avvisare tempestivamente il giocatore in caso di cinquina o di bingo. La sala Bingosnai di Piombino è dotata, inoltre, di un ristorante - tavola calda con servizio ai tavoli da gioco, e di un ampio parcheggio capace di ospitare circa 150 posti auto. Presso la sala Bingo Point hanno trovato lavoro 27 persone: le principali figure professionali, destinate alla gestione delle fasi di gioco (direttore di sala, capotavolo, cassiere) sono state formate presso l'Accademia del Bingo, la prima scuola in Italia per la formazione di operatori di sale bingo, con sede a Montecatini, per garantire i più alti standard di professionalità. "Ci aspettiamo un pubblico di giocatori di tutte le età - ha affermato il titolare della sala Bingo Point, Roberto Cordoni - ma in particolare giovani sotto i 30 anni. Puntiamo molto anche sui turisti, grazie alla vicinanza con il comprensorio turistico di Piombino". Le regole del gioco del bingo sono estremamente semplici: si gioca con apposite cartelle, vendute all'interno della sala ai tavoli da gioco; il costo di ogni cartella - stabilito da norme ministeriali - è di 1,50 euro. La direzione della sala ha facoltà di mettere in vendita, per un massimo di dodici volte al giorno, cartelle speciali al prezzo di 3,00 euro ciascuna: in questo caso, ai giocatori è offerta la possibilità di vincite di importo superiore alla media. Sono premiati la cinquina e il bingo: alla prima viene assegnato (sempre secondo disposizioni ministeriali) l'8% dell'importo delle cartelle vendute per ogni estrazione, mentre la percentuale sale al 50% per il bingo. La sala Bingo Point - Bingosnai di Piombino sarà aperta dalle ore 17.00 alle ore 2.00, con chiusura settimanale nella giornata di martedì. Nel rispetto delle normative, l'ingresso alle sale bingo è vietato ai minori non accompagnati. Inoltre, i minorenni non possono in alcun modo partecipare al gioco del bingo. 

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