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18 GIUGNO 2002

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UNA RELAZIONE DI ANALISI COMPARATIVA DELL'EBUSINESS EVIDENZIA GLI INSEGNAMENTI TRATTI DALLE BUONE PRASSI POLITICHE

Bruxelles, 198 giugno 2002 - I risultati finali di una relazione pubblicata il 12 giugno dalla Commissione europea, dal titolo "Benchmarking national and regional e-business policies for SMEs (small and medium-sized enterprises)" - Analisi comparativa delle politiche nazionali e regionali di e-business per le Pmi (piccole e medie imprese), evidenzia una serie di insegnamenti che è possibile trarre dalle buone prassi politiche volte a promuovere l'utilizzo di Internet fra le piccole aziende. Nella prefazione del documento, il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha definito lo studio un trampolino di lancio per ulteriori azioni, affermando: "Intendiamo dar seguito agli insegnamenti appresi, condividendo e sviluppando le esperienze di diversi Stati membri e regioni". Liikanen ha annunciato la creazione di una rete di e-business per la condivisione e l'apprendimento delle buone prassi. Tale rete fungerà da follow-up all'iniziativa di benchmarking, riunendo gli attori a livello europeo, nazionale e regionale, al fine di rafforzare le azioni a sostegno dell'e-business per le Pmi. La relazione elenca 15 "insegnamenti" che è possibile trarre dalle buone prassi politiche volte ad aiutare le Pmi a "passare al digitale". Il primo insegnamento descritto nello studio riguarda la necessità di sostenere l'intervento politico con solide informazioni e attività di ricerca. "Se adeguatamente informati, i decisori e le principali parti interessate sono più inclini ad elaborare politiche lungimiranti, in grado di soddisfare le esigenze reali", sostengono gli autori. "Per individuare gli ostacoli, le aree di potenziale inefficienza del mercato e il tipo di intervento politico necessario, occorrono solide attività di ricerca e informazioni di riferimento". La relazione raccomanda inoltre un ampio e continuo processo di consultazione con le imprese, al fine di garantire politiche di e-business flessibili e adeguate. "In un settore dinamico e in evoluzione come quello dell'e-business, le esigenze delle Pmi sono destinate a cambiare nel corso del tempo, talvolta rapidamente...Le politiche dovranno essere in grado di reagire al cambiamento e non potranno basarsi semplicemente su dati statistici sporadici", si legge nel documento. Lo studio esorta altresì i governi a considerare attentamente la migliore "combinazione" di politiche, al fine di affrontare i loro problemi specifici, nonché il coordinamento degli strumenti politici nell'ambito di un chiaro quadro politico complessivo. Inoltre, si raccomanda l'adeguamento delle politiche di e-business a livello regionale per soddisfare le esigenze di regioni e settori diversi. Secondo la relazione, i partenariati pubblico-privato saranno fondamentali per la promozione dell'e-business. A tal proposito, sarà necessario apportare dei cambiamenti organizzativi radicali per integrare efficacemente le prassi di e-business e, sebbene le autorità pubbliche abbiano un ruolo da svolgere nella promozione dell'utilizzo dell'e-business da parte delle aziende, "la responsabilità finale dei cambiamenti strutturali spetta alle imprese, siano esse di piccole o grandi dimensioni". Lo studio spiega che i partenatiati pubblico-privato possono svolgere un ruolo importante in questo contesto, riflettendo gli interessi condivisi delle autorità pubbliche e delle imprese. Secondo la relazione, le Pmi necessitano, e al tempo stesso apprezzano, le consulenze indipendenti, e possono trarre vantaggio dalla condivisione di esperienze e suggerimenti di altre piccole aziende. Inoltre, il ricorso ai media e ad intermediari fidati come le camere di commercio si è rivelato utile per "divulgare" l'e-business. "Analogamente ad altre azioni di sostegno, le politiche di e-business a favore delle Pmi dovrebbero essere basate su obiettivi chiari", si legge ancora nella relazione, la quale spiega che, sebbene fissare obiettivi realistici e conseguibili rappresenti una sfida, "gli obiettivi dovrebbero essere, nei limiti del possibile, adattati alla realtà". Nel documento si chiede inoltre di sostenere le politiche con un piano d'azione chiaro e risorse sufficienti, nonché di avviare un processo di valutazione per analizzare i risultati delle politiche rispetto agli obiettivi prefissati. Anche la comunicazione viene considerata un fattore chiave ai fini del raggiungimento degli obiettivi dell'e-business. "In parole semplici, senza una valida attività di comunicazione, una politica non potrà raggiungere il target di utenti auspicato e pertanto non potrà risultare efficace", affermano gli autori della relazione, i quali chiedono che ciascuna azione a sostegno dell'e-business per le PMI disponga di un'apposita dotazione di bilancio in materia di comunicazione. Nella relazione si chiede altresì di fissare limiti chiari alle specifiche politiche di e-business, affinché possano essere dichiarate concluse una volta raggiunto l'obiettivo originariamente fissato o risolte le eventuali inefficienze del mercato. Lo studio sostiene che le iniziative politiche in materia di e-business dovrebbero mirare alla creazione di servizi che, una volta terminate le politiche, si rivelino autosostenibili. Inoltre, esorta i politici di tutti i livelli ad individuare le occasioni di apprendimento da altri progetti di successo, poiché "un'iniziativa politica vincente, indipendentemente dal luogo in cui è stata elaborata e attuata, è in grado di fornire insegnamenti, ispirando e generando idee per altre politiche di successo". 

APPREZZAMENTO DEL MINISTRO TREMONTI SUL RIALZO DEL RATING SUL DEBITO ASSEGNATO DA FITCH ALL'ITALIA 
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze esprime soddisfazione per la promozione dell'Italia decretata dall'agenzia internazionale Fitch. Fitch, infatti, ha rialzato il rating sul debito a lungo termine della Repubblica portandolo da "AA-" ad "AA". Si tratta di un nuovo rialzo dopo quello di Moody's che a metà maggio aveva assegnato al nostro Paese un innalzamento del rating ad Aa2. Si segnala, inoltre, che Fitch in una nota giudica positivi i progressi fatti sul fronte deficit e consolidamento del debito. Il Ministero rende noto, altresì, il seguente commento del Ministro Tremonti: quest'innalzamento è un dato positivo per il Paese, un dato che ci rende particolarmente soddisfatti perché coincide con il bilancio di un anno di attività dall'insediamento del Governo.

INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO MAGGIO 2002 
Roma, 18 iugno 2002 - Nel mese di maggio 2002, gli indici dei prezzi al consumo hanno presentato, rispetto al mese di aprile, una variazione di più 0,2 per cento ad eccezione dell'indice per l'intera collettività senza tabacchi che ha registrato una variazione di più 0,3 per cento. Nel confronto con il corrispondente mese dell'anno precedente gli indici per l'intera collettività hanno registrato una variazione di più 2,3 per cento con tabacchi e di più 2,4 per cento senza tabacchi, mentre quelli per le famiglie di operai e impiegati hanno registrato una variazione di più 2,2 per cento quello con tabacchi e di più 2,3 per cento senza tabacchi. 

ABI: LE OBBLIGAZIONI BANCARIE SONO TRASPARENTI COME QUELLE INDUSTRIALI 
Roma, 18 giugno 2002 Le informazioni che le banche sono tenute a dare sulle loro obbligazioni sono state fissate dalla Banca d'Italia e sono del tutto analoghe a quelle che le industrie sono tenute a dare sulle loro obbligazioni e che sono state fissate dalla Consob. Non corrisponde dunque al vero l'affermazione per la quale nei prodotti bancari venga negato il diritto dei risparmiatori alla trasparenza, all'informazione e alla tutela dei propri interessi. Non si deve confondere la differenza del soggetto regolatore (Banca d'Italia nel primo caso, Consob nel secondo) con una supposta ma inesistente differenza di contenuto informativo. Così Abi, con riferimento alle dichiarazioni di Assogestioni riportate oggi dalle agenzie di stampa. 

BPCI SMENTISCE VOCI DI AGGREGAZIONE CON POP BERGAMO 
Milano, 18 giugno 2002 - In relazione a recenti articoli comparsi sulla stampa economica in merito a progetti di aggregazione di Banca Popolare Commercio e Industria con altre banche popolari, si precisa che il Gruppo è concentrato sulla elaborazione del proprio piano industriale e sul rafforzamento del proprio posizionamento competitivo e che quindi ogni illazione è priva di fondamento. Quanto ad aggregazioni, Banca Popolare Commercio e Industria ha già effettuato un'importante aggregazione nel Sud, che ne fa un Gruppo a livello nazionale. Il progetto industriale di Gruppo verrà presentato ai mercati quanto prima. 

BNL INVESTIMENTI: IMPORTANTE ACCORDO CON JANUS E MELLON 
Milano, 18 giuqno 2002. Bnl Investimenti, la rete dei promotori finanziari dei Gruppo Bnl, ha concluso una importante partnership con "Janus lnternational" e Wellon Global lnvestments", due tra i più prestigiosi gestori internazionali. L'offerta di Bnl Investimenti si arricchisce così con due Sicav di diritto irlandese armonizzate Ue, con 33 comparti: 20 di Mellon Global Funds e 13 di Janus World Funds. L'accordo sottoscritto con i due partner rientra nel piano industriale di Bnl Investimenti (che vede tra l'altro l'acquisizione dello status di banca nel corso dell'estate) nell'ambito di un progetto di lavoro che prevede un sostanziale ampliamento e una specializzazione della gamma dell'offerta. Bnl Investimenti ha puntato a creare un rapporto privilegiato con due importanti gestori che intendono operare con pochi e selezionati partner di distribuzione in Europa, risultando nello stesso tempo per loro il primario partner italiano. La scelta è ricaduta su due prestigiose società americane con una politica di gestione attiva, decisamente dinamica. I prodotti di Janus e Mellon - che integrano in modo molto interessante l'offerta di Bnl Investimenti - sono complementari a quelli di Bnl Gestioni, la Sgr dei gruppo Bnl che vanta una gamma molto articolata nel risparmio gestito, e che mette a disposizione, tra gli altri prodotti, una Sicav con prevalenza di comparti con basso traking error e quindi con un approccio di tipo quantitativo. "E' un rapporto di partnership privilegiata - sottolinea Giovanni Dal Maschio Amministratore Delegato di BNL Investimenti - dove i prodotti, lo stile di gestione, l'analisi dei risultati e delle prospettive sono altamente focalizzate, in un'ottica di qualità dei servizio al cliente". Per far questo, continua, "avevarno bisogno di pochi rapporti, ma estremamente qualificati, soprattutto con case di gestione che avessero il nostro medesimo approccio alla collaborazione. Con Janus e Mellon ci siamo trovati perfettamente in sintonia, in quanto anche loro sono altamente selettiví nell'individuare le reti di distribuzione in Europa, per creare un forte e profondo rapporto di collaborazione e per costruire insieme strategie e politiche distributive efficaci'. Bnl Investimenti, in più di 20 anni di vita, è da sempre orientata ad una gamma di prodotti ampia e diversificata, con particolare attenzione all'innovazione. Ad esempio, è stata tra le prime società a lanciare sul mercato le Gpf multimarca, i fondi di fondi e le Sicav con comparti Index e la prima a proporre le metodologie quantitative personalizzate secondo le esigenze dei singolo cliente. La struttura distributiva di Bnl Investimenti si articola su una rete che conta 1.180 Promotori finanziari, 250 tra Agenzie e Salotti dell'investitore, al servizio di 134.000 clienti. La raccolta netta totale nel primo quadrimestre ammonta a 443.520,4 migliaia di Euro (dati Assoreti), che pone Bnl Investimenti al quarto posto nel mercato italiano. Il patrimonio, sempre al 30 aprile, ammonta a Euro 3.508.756.998. 

BANCA LOMBARDA: AL VIA DA MILANO IL ROADSHOW CHE TOCCHERÀ LE PRINCIPALI "PIAZZE" FINANZIARIE INTERNAZIONALI. L'OFFERTA GLOBALE DI SOTTOSCRIZIONE - DIRETTA DA MEDIOBANCA E GOLDMAN SACHS - SARÀ DI MASSIME 25.900.000 DI AZIONI ORDINARIE. 
Milano 18 giugno 2002- Parte oggi da Milano, con la presentazione agli investitori professionali italiani, il Roadshow di Banca Lombarda per l'aumento di capitale che proseguirà nelle principali piazze finanziarie internazionali. Queste in sintesi le principali caratteristiche dell'aumento di capitale che sarà di un massimo di 25.900.000 azioni, il cui Prospetto informativo ha ricevuto lo scorso 12 giugno dalla Consob il "Nulla Osta" al deposito e alla pubblicazione. L'Offerta Globale sarà suddivisa in: un'offerta pubblica di sottoscrizione rivolta al pubblico in Italia che comprenderà: una quota riservata al pubblico indistinto; una quota pari a massime n. 8.190.073 azioni riservate, in proporzione ai rispettivi; possessi azionari, agli azionisti di Banca Lombarda, tali alla data di deposito del Prospetto Informativo presso la Consob, avvenuto in data 13 giugno 2002, a seguito del nulla osta da parte della stessa; un'offerta istituzionale rivolta ad investitori professionali italiani ed istituzionali esteri, inclusi investitori qualificati negli Stati Uniti d'America ai sensi della Rule 144A dello United States Securities Act del 1933. E' inoltre prevista la concessione da parte della Società ai Coordinatori dell'Offerta Globale, anche in nome e per conto dei membri del consorzio per l'Offerta Istituzionale, di un'opzione Greenshoe per la sottoscrizione, al Prezzo di Offerta, di ulteriori massime n. 2.600.000 azioni pari al 10% circa del numero massimo di Azioni oggetto dell'Offerta Globale. Pertanto, in caso di integrale collocamento delle azioni oggetto dell'Offerta Globale e di esercizio della Greenshoe, l'aumento di capitale sarà di n. 28.500.000 azioni, pari al 9% del capitale sociale della banca post operazione. L'Offerta Globale è coordinata e diretta congiuntamente da Mediobanca e Goldman Sachs. L'Offerta Pubblica avrà luogo in Italia ed è coordinata e diretta da Mediobanca e Banca Lombarda che agiranno in qualità di Joint Lead Manager. Mediobanca svolgerà il ruolo di Responsabile del Collocamento per l'Offerta Pubblica. Mediobanca e Goldman Sachs svolgeranno il ruolo di Joint Lead Manager e Joint Bookrunner per l'Offerta Istituzionale. L'OPS prenderà il via il 24 giugno 2002 per terminare il 28 giugno. Banca Lombarda, uno dei principali gruppi italiani per totale attivo, opera con 1,2 milioni di clienti, 754 sportelli e 319 promotori finanziari con focus prevalentemente in Lombardia e Piemonte. Dopo una rapida fase di espansione dimensionale e di integrazione delle banche acquisite nell'ultimo triennio, le linee di sviluppo strategico del Gruppo puntano al consolidamento della posizione competitiva mediante l'ottimizzazione dell'attuale modello di business e lo sviluppo di specifiche aree di business. Il calendario sintetico dell'operazione prevede: Comunicazione del prezzo massimo: entro 23 giugno; Offerta Pubblica: 24 - 28 giugno; Comunicazione del prezzo di offerta: entro 30 giugno; Comunicazione di assegnazione delle azioni: entro 3 luglio; Pagamento delle azioni: 4 luglio. 

IMPORTANTI CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ PER I SERVIZI MULTICANALE OFFERTI DA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA 
Siena, 18 giugno 2002 - Un importante riconoscimento ha premiato la Banca Monte dei Paschi di Siena, una delle prime a varare una strategia mirata alla multicanalità, ovvero basata su una distribuzione che integra i nuovi canali (Internet, call center e mobile) con la più tradizionale rete delle filiali.. Si tratta della Certificazione di Qualità Iso 9001:2000, che l'organismo di certificazione indipendente Det Norske Veritas (Dnv) ha riconosciuto a Bmps per la "progettazione ed erogazione, mediante canale rtelefonico, Wap-Gsm e internet, di servizi dispositivi ed informativi di banca diretta: PaschiHome, PaschiInTel, PaschiInRete, PaschiInsieme, PaschiInAzienda". La certificazione Iso 9001:2000 è la più conosciuta e utilizzata, a livello internazionale, per la gestione della qualità in ambito aziendale, composta da norme che definiscono i diversi modelli di riferimento e da linee guida per l'assicurazione di qualità nella progettazione, sviluppo, produzione, installazione e assistenza di prodotti e servizi. "Le banche multicanale come Mps affrontano oggi l'importante sfida di far migrare quantità crescenti di clienti sui canali a distanza a minor costo, con il duplice obiettivo di aumentare la soddisfazione della clientela (nessuna coda agli sportelli, orari più ampi rispetto alle filiali, ecc.) e di ridurre i costi di distribuzione. La qualità dei servizi offerti - testimoniata dal riconoscimento raggiunto - è una tappa importante in questo percorso", ha dichiarato Ivan Niglio, E-banking Programme Manager al Corporate Center di Banca Monte dei Paschi di Siena. Un ulteriore riconoscimento all'attività svolta nell'ambito dei servizi di Banca Diretta, è arrivato con il conseguimento della Qualificazione Ebtrust per il sito istituzionale www.mps.it (relativamente a infrastruttura, sicurezza, processi e organizzazione), realizzato da Mps con la consulenza di Grey Interactive Italia. Ebtrust è un sistema di valutazione messo a punto da Dnv per garantire la credibilità, l'affidabilità e la capacità complessiva delle imprese di operare nell'e-business. Tale riconoscimento è esteso anche al sito wap. "Oggi più che mai le banche hanno necessità di individuare e sviluppare canali alternativi o complementari allo sportello, in grado di aumentare le possibilità di interazione con i clienti e di veicolare nuovi servizi e iniziative di marketing. Le potenzialità e le caratteristiche di Internet e del web ne fanno la scelta naturale e più moderna per la risoluzione di questo tipo di esigenze", spiega Gabriele Ronchini, Amministratore Delegato di Grey Interactive Italia. "Avendo ben presente questo obiettivo, il team di Grey Interactive Italia ha fornito alla Banca Monte dei Paschi di Siena consulenza nell'ambito del progetto per la multicanalità, valorizzandone appieno i nuovi contenuti". Numerosi sono i servizi nei quali è articolato il progetto di multicanalità di Banca Monte dei Paschi di Siena. PaschiHome è il servizio di Internet banking per eseguire operazioni bancarie dal computer di casa o dal lavoro. Per chi preferisce operare da un qualunque telefono, fisso o mobile, con il supporto dell'assistenza del personale specializzato del Monte dei Paschi, il servizio è PaschiInTel. Per gli utenti in movimento dotati di cellulare Gsm Wap o Gprs, è a disposizione il servizio di mobile banking PaschiInRete. Con PaschiInsieme, invece, i correntisti possono utilizzare filiali automatiche dotate di chioschi multimediali. Anche le aziende, infine, hanno un servizio disegnato per loro grazie a PaschiInAzienda, il Corporate Banking via Internet con il quale è possibile effettuare online le abituali operazioni bancarie, disporre e controllare i flussi che l'azienda scambia con la Banca Mps e con tutte le altre del sistema. 

AIAF E TXT E-SOLUTIONS METTONO A PUNTO GLI INDICATORI TECNICI DI RIFERIMENTO PER MIGLIORARE LE PRESTAZIONI DEI SITI DELLE SOCIETA' QUOTATE NASCONO I BENCHMARK TECNICI PER L'INFORMAZIONE FINANZIARIA ONLINE 
Milano, 18 giugno 2002 - La comunicazione finanziaria on line sta assumendo un ruolo di primaria importanza come canale e veicolo delle informazioni che le societa' quotate rivolgono al pubblico degli ''stakeholders'' (azionisti, investitori, analisti finanziari, dipendenti, fornitori, etc). Alla validita' dei contenuti si deve affiancare tuttavia la facilita' di fruizione degli stessi e la velocita' di accesso all'informazione. Le caratteristiche tecniche dei siti giocano in questo un ruolo fondamentale. A questo proposito Aiaf e Txt e-solutions hanno creato e rendono disponibili gratuitamente per la comunita' finanziaria i nuovi indicatori benchmark a cui gli investor relator e i tecnici delle Societa' quotate possono fare riferimento per gestire i propri siti con qualita' adeguata. Questi benchmark risultano Infatti indispensabili per una corretta valutazione comparativa e per il controllo e la gestione della qualita' dei propri siti rispetto alla situazione media di mercato. Il benchmark tecnico, che viene aggiornato ogni 24 ore, e' calcolato su un paniere di circa 150 siti web di Societa' quotate - limitatamente alla sezione investor relator - dei quali vengono calcolate le medie orarie dei tempi di accesso e di scaricamento dei dati negli ultimi 30 giorni. I benchmark sono disponibili sui siti internet http://www.aiaf.it e http://www.txt.it 

BANCA DI ROMA S.P.A. E BIPOP-CARIRE S.P.A. STIPULATI GLI ATTI DEPOSITATI PRESSO IL REGISTRO DELLE IMPRESE DI ROMA E DI BRESCIA
Roma, Brescia 18 giugno 2002 - Banca di Roma S.p.A. e Bipop-Carire S.p.A. informano che, in esecuzione di quanto deliberato dalle rispettive Assemblee Straordinarie tenutesi in data 16 maggio 2002, hanno proceduto il 14 giugno alla stipulazione dei seguenti atti, depositati presso il Registro delle Imprese di Roma e di Brescia in pari data: atto di scissione parziale proporzionale di Bipop-Carire S.p.A. a favore di Banca di Roma S.p.A., mediante trasferimento alla società beneficiaria della partecipazione totalitaria detenuta da Bipop-Carire ne Il Discorso S.p.A., con conseguente aumento di capitale di Banca di Roma per complessivi Euro 677.638.133 e assegnazione delle n. 677.638.133 azioni di nuova emissione, valore nominale di Euro 1 e godimento 1° gennaio 2002, agli azionisti di Bipop-Carire in applicazione del rapporto di cambio di n. 0,345 azioni ordinarie Banca di Roma per ogni azione Bipop-Carire; Bipop-Carire ha preventivamente conferito ne Il Discorso S.p.A., con effetto dalle ore 00,00 del 1° luglio 2002, il ramo d'azienda convenzionalmente denominato "Banca Tradizionale"; atto di fusione per incorporazione di Viale Tupini Finanziaria S.p.A. in Bipop-Carire S.p.A., con conseguente aumento di capitale della società incorporante per complessivi Euro 138.896.781,03 e assegnazione delle n. 1.543.297.567 azioni di nuova emissione, valore nominale Euro 0,09 e godimento 1° gennaio 2002, a Banca di Roma, unico azionista della società incorporata, in applicazione del rapporto di cambio di n. 4,2052 azioni ordinarie Bipop-Carire per ogni azione di Viale Tupini Finanziaria. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali della scissione decorreranno dalle ore 00,00 di lunedì 1° luglio 2002, mentre la fusione avrà efficacia, sotto il profilo giuridico, contabile e fiscale, in data 1° luglio 2002 a partire da un momento immediatamente successivo all'efficacia della scissione. 

I MERCATI DI CAPITALE A MAGGIO 2002 ANALISI DI UNION INVESTMENT 
Milano, 18 giugno 200 - Mercati Obbligazionari - Situazione piuttosto stabile per il settore obbligazionario senza cambiamenti significativi sul versante dei rendimenti. Stati Uniti - Stabilità: a maggio, il mercato obbligazionario Usa si é mantenuto stabile con rendimenti praticamente invariati rispetto al mese precedente; dati economici recentemente pubblicati, danno un'indicazione non univoca e, mentre la fiducia dei consumatori, le vendite al dettaglio e gli ordini all'industria sono in parte notevolmente migliorati, gli anticipatori del Conference Board Institute e l'indice responsabili degli acquisti Ism hanno perso invece terreno.Anche per ciò che riguarda il mercato del lavoro non abbiamo assistito a miglioramenti, ed il tasso di disoccupazione ad aprile in crescita al 6%. Alla luce di questo e dato l'attuale basso tasso di inflazione, i timori che la Fed possa presto alzare i tassi d'interesse sembrano svanire. Intatta la situazione dei bonds: nonostante la contradittorietà degli indicatori economici, le nostre stime prevedono un modesto recupero dell'economia Usa già quest'anno. Il tasso di crescita del primo trimestre 2002 pari ad un 5,6% annualizzato probabilmente non si ripeterà, la politica fiscale espansiva che vede un aumento della spesa pubblica e la diminuzione delle tasse sui ricavi dovrebbero dare ulteriore supporto all'economia. Complessivamente, un quadro positivo che non vede elementi che possano indurre a breve la Fed ad aumentare il tasso di riferimento, e ciò specialmente a causa degli utili delle aziende ancora modesti e per la mancanza di una vera e tangibile ripresa del mercato del lavoro. Dall'inizio dell'anno, il Fed Funds Target Rate é rimasto invariato all'1,75% e non prima del prossimo autunno (quando forse i dati economici si saranno stabilizzati) la Fed penserà di tornare ad adottare una politica di tipo restrittivo, e non dovremo sorprenderci nell'assistere a rialzi dei tassi della portata di 50 o 75 punti base entro la fine del 2002. Di conseguenza le scadenze a breve saranno duramente penalizzate, mentre per le emissioni a lungo termine presenti sul mercato, i cui rendimenti hanno già scontato in anticipo il miglioramento dei fondamentali, esiste un piccolo peicolo potenziale di ulteriori rialzi. Complessivamente, nei prossimi mesi, ci aspettiamo una situazione dell' obbligzionario Usa praticamente intatta e, attualmente, stiamo leggermente sovrappesando le emissioni a medio termine e sottopesando le scadenze a breve. Eurolandia - Rendimenti in lieve crescita: nel mese in esame, la situazione relativa alle brevi e medie scadenze si é fatta più difficile, mentre per il lungo termine la situazione é radicalmente cambiata rispetto al mese precedente; segnali favorevoli provenienti dagli indicatori - l'indice Ifo Business Climate come pure l'indice Reuters dei responsabili acquisti ambedue positivi a maggio - hanno concretizzato la possibilità di un imminente intervento della BCE sul mercato, soprattutto dato un tasso di inflazione più elvato di quanto la BCE vorrebbe. Nuove incertezze riguardanti la disciplina di budget degli stati membri UE sono risultate essere una piccola fonte di irritazione; in Germania, il rendimento medio attuale dei bonds é salito di 4 punti base ed é rimasto virtualmente invariato al 5% su base mensile. Tasso d'inflazione ancora sopra il target: nell'area Euro, segnali di una graduale ripresa economica sono in aumento: nel primo trimestre il Pil é cresciuto dello 0.2% rispetto al trimestre precedente, e dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2001, salvando la zona euro dalla recessione. Resta il fatto che il tasso d'inflazione non é ancora sceso dell'entità prevista dal mercato all'inizio del 2002. In aprile il dato era ancora al 2,4% rendendo più possibile che la BCE non riesca a rispettare il suo target annuale medio del 2% e per questo la Bce sarà probabilmente indotta ad adottare misure restrittive anticipando persino la sua corrispondente statunitense, la Fed. Entro la fine del 2002 ci aspettiamo che il tasso principale di rifinanziamento possa aumentare di 50 punti base, in linea con le attese di mercato - e con un'impatto negativo soprattutto sulle brevi scadenze. La forza dell'euro potrebbe sere vantaggiosa per i mercati obbligazionari: in maggio la valuta europea si é consolidata a quota 0.92 contro dollaro e, sino ad ora, esistono pochi segnali che indichino che si possa indebolire nell'immediato. Dunque gli investimenti in obbligazioni espresse in euro diveranno assolutamente più attraenti se la valuta aumenterà il suo valore. Resto dell'Europa - Mercato polacco in evidenza: nel periodo in esame, la maggior parte dei Paesi europei non appartenenti all'area euro non hanno registrato grossi cambiamenti e solo i bonds della Polonia hanno rappresentato una positiva eccezione grazie alla vivacità del mercato polacco determinato dalla rincorsa ai tagli del tasso ufficiale che si sono poi regolarmente verificati a fine mese. Sul versante ungherese, invece, i rendimenti sono nettamente cresciuti mentre le emissioni ceche sono rimaste complessivamente invariate rispetto al mese precedente. Presso i Paesi scandinavi, fatta eccezione per la Norvegia, i rendimenti si sono mossi di poco e in Gran Bretagna si é vissuta una certa tensione. I paesi non Euro restano interessanti: In Gran Bretagna, in seguito alla modesta crescita ed al contenuto tasso di inflazione, il mercato ha (per il momento) smesso di credere in un rialzo dei tassi d'interesse locali e, dunque, non vediamo motivo di cambiare il nostro punto di vista che punta ad enfatizzare le scadenze a breve e che sottopesa il lungo termine. Il gap dei tassi che si é venuto a creare tra il Regno Unito e Eurolandia si va riducendo. Tra gli stati dell'Est europa candidati all'ingresso nell'Uem guardiamo con favore a Polonia e Ungheria: l'immutato trend dei tassi d'interesse e la stabilità delle valute rendono questi due Paesi interessanti agli occhi degli investitori; inoltre, essi hanno conseguito sostanziali progressi nell'ambito dei negoziati per l'ingresso nell'Uem. Venendo invece alla Svezia, a maggio la Riksbank ha, per la seconda volta nel 2002, alzato il tasso d'interesse di 25 punti base in risposta ai crescenti rischi d'inflazione e noi abbiamo in parte ridotto il precedente sovrappeso a causa del peggioramento della situazione (in particolare per il diminuire dei consensi relativi all'adoione della moneta unica europea) e della negativa fase di mercato; nel medio termine restiamo però ottimisti per ciò che riguarda la valuta e il mercato dei bonds dato il potenziale derivante dalla convergenza. Mercati azionari internazionali - La situazione politica globale caratterizzata dai timori di un conflitto nucleare tra India e Pakistan, dalla temuta escalation in Medio Oriente (per non menzionare gli allarmi relativi a nuovi possibili attacchi terroristici negli Stati Uniti) ha determinato correzioni dei prezzi per la maggior parte dei mercati azionari globali. Stati Uniti - Forti fluttuazioni dei prezzi: a maggio, i mercati azionari Usa hanno sofferto di una forte volatilità determinata dal contrastante panorama economico diffuso tra gli operatori i quali hanno oscillato tra speranze di una crescita più forte e delusioni per un recupero economico troppo lento. Gli operatori di mercato hanno mantenuto una certa cautela verso investimenti di tipo azionario dati gli allarmi di nuovi attentati terroristici e di tutte le altre tensioni internazionali sopra citate. Oltre a tutto questo, sono giunte ancora notizie negative dal settore high-tech, settore che continua a soffrire per le incerte prospettive relative agli utili. La banca d'investimenti Goldman Sachs ha abbassato le previsioni degli utiili per ben 26 società di software, inclusi leaders come Symantec, Siebel Systems e Rational Software con ovvie e considerevoli conseguenze che hanno determinato le correzioni dei prezzi. Nel complesso l'indice altamente tecnologico Nasdaq in maggio ha perso un buon 4%, mentre l'indice Dow Jones Industrial Averages é rimasto praticamente invariato rispetto ai livelli di fine aprile (-0,2%). . Cauto ottimismo per la seconda metà del 2002: anche se possiamo pensare che l'economia USA abbia imboccato la ripresa, le rosee prospettive di forte ripresa così diffuse all'inizio di quest'anno si sono dimostrate troppo ottimistiche alla luce delle contrastanti indicazioni economiche. E' nostra opinione che un netto miglioramento economico non sarà possibile così presto come molti operatori di mercato sin'ora hanno creduto e ciò significa anche che le previsioni relative agli utili aziendali dovranno essere più precise e realistiche. Lo scenario non ci lascia escludere possibili ed ulteriori correzioni dei prezzi sui mercati USA ed un'elevata volatilità, specialmente in conseguenza alle discutibili pratiche di bilancio (vedi Enronitis) che potrebbero innescare pressioni di vendite. In generale nutriamo un moderato ottimismo circa la situazione dei mercati statunitensi e ci riteniamo fiduciosi per quanto riguarda l'ultima parte dell'anno in corso immaginando una crescita più sostenibile; al presente tuttavia, le azioni Usa rimangono sottopesate, nei portafogli dei nostri fondi, rispetto al peso dato dall'indice Msci World Index. Germania/Europa - Migliora il Trend: sulla scia di Wall Street, anche nel Vecchio Continente si sono avute forti fluttuazioni dei prezzi ed una certa incertezza nelle quotazioni; l'attività dei mercati é stata dominata dai dubbi circa la forza e la credibilità di una ripresa economica Usa e dai timori legati alle vicende politiche internazionali (come l'escalation in Kashmir). In Germania l'indice Dax é stato ulteriormente penalizzato dalla debolezza accusata dai service provider finanziari come Mlp che hanno vissuto grosse difficoltà a causa di voci che indicavano dubbie pratiche di bilancio; oltre a questo, i titoli di Deutsche Telekom hanno toccato nuovi livelli minimi con conseguenti ed ovvi impatti negativi sull'indice DAX e gravando ulteriormente sull'ormai ininterotta discesa del Neuer Markt di Francoforte. Altra società quotata nell'indice e che ha dichiarato bancarotta é la ditta fornitrice di accessori per automobili Sachsenring Automobiltechnik. Infine la Mobilcom ha registrato un consistente calo della quotazione dopo che si é diffusa la notizia secondo la quale il manager Schmid avrebbe violato le norme dello Stock Corporation Act. Concretizzando il risultato di questo non piacevole scenario riguardante l'indice Nemax All Share, la perdita risulta del 5% su base mensile, mentre il Dax ha bruciato un buon 4%. La situazione vista in miglioramento nella restante parte dell'anno: malgrado le speranze di una rapida ed imminente ripresa economica si siano praticamente dissolte in europa (soprattutto dopo i recenti dati macroeconomici), la situazione é prevista in graduale miglioramento nel corso della seconda metà del 2002: tale tesi viene supportata dai seganli indicanti una stabilizzazione del mercato del lavoro e di un calo dell'inflazione che dovrebbero preparare il terreno al processo di crescita - che nella seconda metà del 2002 potrebbe vedere anche una ripresa della domanda e dei consumi. Per queste ragioni, siamo convinti che vi sia, ancora una volta, un imminente ed interessante potenziale di crescita sui mercati azionari europei, con fasi debolezza a breve e con un trend che dovrebbe essere sostenuto da un'euro sempre più forte. Per ciò che riguarda la Germania, la riforma fiscale (estremamente benefica per le imprese), i piani pensionistici privati e l'elevata necessità di ristrutturazione tra i gruppi domestici, sono tutti motivi che lasciano pensare ad un buon andamento della piazza di Francoforte. Giappone - Il Nikkei spazza i 12.000 punti: in maggio, in contrasto al trend ribassista osservato sui principali listini, il mercato azionario Giapponese ha conseguito una buona performance, grazie anche a previsioni di una ripresa dell'economia locale; la forza dello yen contro dollaro si é mantenuta malgrado l'intervento operato dalla Bank of Japan (BoJ) sta facendo crescere le preoccupazioni riguardanti le società esportatrici tra le quali le note case produttrici d'automobili. E' anche abbastanza strano che il declassamento del credito operato da Moodys non abbia arrestato la crescita della valuta nipponica. Alla fine di maggio, il mercato é apparso un poco irregolare a causa dei dati di aprile relativi alla crescita della produzione industriale si sono rivelati inferiori alle attese, così alla fine del mese l'indice Nikkei aveva guadagnato oltre il 2% rispetto alla fine di aprile. Gli scivoloni economici sembrano appartenere al passato: in Giappone, i primi segni di stabilizzazione economica sono emersi attraverso la netta riduzione delle scorte ed un cautamente ottimistico outlook economico é stato emesso dalla BoJ in vista di possibili favorevoli sorprese circa gli utili di alcune aziende. Anche i consumi sembrano essere di nuovo in una fase di crescita: in aprile la spesa dei consumi é cresciuta dello 0,9% rispetto all'aprile 2001, e la crescita della domanda interna é il requisito più importante per una crescita economica sostenibile in Giappone. Nelle prossime settimane le possibilità di assisitere ad un tren positivo del mercato locale potranno crescere grazie al miglioramento dell'outlook macroeconomico e della fiducia sul trend di lungo termine. Per tutti questi motivi ci sembra sensato approfittare di fasi di debolezza e di rafforzare il peso dell'azionario giapponese ( precedentemente sottopesato) all'interno di un portafolgio internazionale portandolo ad una posizione di tipo neutrale. Asia - Il mercato della Tailandia si mantiene solido: in maggio, i mercati azionari asiatici sono stati prevalentemente deboli a causa delle incertezze economiche provenienti dagli USA e per tutte le minacce di possibili nuovi attentati terroristici: la borsa di Hong Kong non é stata risparmiata dalle correzioni tanto che su base mensile l'indice Hang Seng ha perso l'1,7%. La Tailandia é stata però una felice eccezione registrando un brillante rialzo delle quotazioni in risposta al nulla di fatto seguito alla mozione di sfiducia contro l'attuale primo ministro e ad un forte afflusso di capitali stranieri. Fase di consolidamento: dopo i forti rialzi osservati sin dall'inizio dell'anno (soprattutto sui mercati principali come Taiwan e Corea) i mercati dell'Asia si trovano ora in una fase di consolidamento anche se é nostra opinione che il calo del prezzo del petrolio, una buona liquidità interna e possibili dati incoraggianti circa l'andamento dell'economia USA dovrebbero garantire un buon trend per queste piazze subito dopo la fase di consolidamento: per tale ragione manteniamo un giudizio positivo (overweight) per il Far East. America Latina - Leggeri ribassi: gli scambi sul continente Sud americano sono stati caratterizzati perlopiù da fasi di debolezza: in maggio, l'indice argentino Merval , in particolare, ha sofferto un calo del 18% a causa di timori per un'imminente iper-inflazione o per un collasso del sistema bancario che hanno generato ingenti pressioni in vendita. Anche la piazza messicana é apparsa tra le più colpite, e ha visto l'indice Ipc scendere del 6% principalmente per timori legati alla debolezza del dollaro che potrebbe ritardare la ripresa nel Nord America: il Messico ha, infatti, stretti legami economici con gli Usa - circa l'85% dell esportazioni locali sono destinate agli Usa - e generalmente sia la valuta sia il mercato azionario messicani seguono fedelmente il trend proveniente da Wall Street. Il mercato della Colombia é stata una fortunata eccezione grazie probabilmente ai risultati elettorali. Manteniamo un giudizio neutrale: la situazione dell'Argentina resta tesa, e malgrado le misure di svaluazione il settore bancario resta in crisi, tanto che il Fmi é tutt'ora contrario a concedere nuovi aiuti finanziari e per tutti questi motivi il mercato di Buenos Aires resterà difficile. Per il Brasile, date le incertezze politiche derivanti dalle elezioni presidenziali che si terranno il prossimo ottobre, il mercato brasiliano resta soggetto ad una certa volatilità: la Banca Centrale locale ha mantenuto il tasso ufficiale invariato dato l'elevato tasso d'inflazione che ha impedito la riduzione attesa. Ad oggi, assegniamo all'intera regione Latino Americana un giudizio neutrale. Europa dell'Est - Mercati irregolari: la situazione dei mercati dell'europa dell'est é stata piuttosto varia con rialzi dei prezzi in Russia e Repubblica Ceca e, invece, brusche correzioni in Ungheria dove, un rialzo del tasso ufficiale di ben 50 punti ha generato prese di profitto e causato una perdita di quasi il 6% all'indice Bux. Per contro, una buona performance é stata osservata sul mercato della Polonia, dove la società telefonica locale Tpsa (Telekom Polska) ha presentato risultati superiori alle attese dando una spinta al mercato; inoltre, una mossa monetaria espansiva di 50 punti base ha dato ulteiore stimolo all'indice di Varsavia. Russia e Ungheria restano le favorite: nell'est europa, manteniamo la visione positiva circa il mercato della Russia pur considerandolo un po' "surriscaldato" al momento in seguito al trend rialzista degli ultimi mesi. Ci aspettiamo correzioni dei prezzi che però dovrebbero essere di entità contenuta nell'orinde di un 10-15%, ma siamo convinti che la bolla speculativa non debba esplodere dato il potenziale di crescita decisamente superiore ai rischi. Restiamo così ottimisti anche grazie alla sempre migliore situazione del debito russo e del sempre minore deflusso di capitali: l'economia russa ha solide basi - vantando anche un surplus commerciale - con il petrolio ora considerato più come un fattore di volatilità che come fattore critico. Il prezzo del greggio al barile viene computato nel budget statale a 18,5 dollari, ed ogni dollaro addizionale pagato al barile potrebbe aumentare il Pil dello 0,35% e le entrate statali di circa un miliardo di dollari. Queste risorse straordinarie potrebbero essere usate nel budget per creare una cosidetta 'zona di comfort economico', molto utile se pensiamo all'elevato prezzo attuale del petrolio: se gli Stati Uniti considereranno in futuro la Russia come un'economia di mercato, ciò permetterà liberi investimenti, e il settore petrolifero sarà il più favorito. Il tutto é retto da una solida struttura politica nella quale la Duma coopera con il Cremlino, le oligarchie stanno perdendo potere e la separazione tra stato e business diventa sempre più netta. Tornando al mercato azionario, le valutazioni ci sembrano accettabili - con un rapporto p/e di 6 calcolato sul 2003. Siamo anche positivi per l'Ungheria che si piazza davanti a Polonia e Repubblica Ceca in termini di fattori macroeconomici. Infine, in vista dell'atteso allargamento UE ad est, l'Ungheria ci sembra già rispettare più o meno i criteri di convergenza imposti e può brillantemente sostenere i negoziati per l'ingresso nell'Unione; il settore bancario locale é ancora quello da noi preferito in tutta la regione dell'est europa, e dovrebbe essere il primo a beneficiare dell'adozione dei criteri di convergenza con tassi d'interesse ed impieghi in grado di sostenere l'industria bancaria. In Russia, invece, diamo la preferenza ai settori petrolifero e delle utilities. 

NUOVO MODELLO DI REPORTING AZIENDALE PROPOSTO DALL'AMMINISTRATORE DELEGATO DI PRICEWATERHOUSECOOPERS SAM DIPIAZZA AVANZA LA PROPOSTA PER NUOVE NORME GAAP GLOBALI, FONDATE SU STANDARD DI CONTABILITA' BASATI SU PRINCIPI
Washington D.C. (Stati Uniti) 18 giugno 2002 - Sam DiPiazza, amministratore delegato di PricewaterhouseCoopers, ha proposto la creazione di un nuovo modello di reporting aziendale a tre livelli, comprensivo di standard di contabilita' globali. Il modello, proposto nel corso di un discorso tenutosi presso la Sala Stampa nazionale a Washington, si propone come obiettivo quello di fornire agli investitori e agli azionisti informazioni sulle imprese piu' affidabili e significative, contribuendo a ripristinare un clima di fiducia nei mercati azionari. Si tratta del primo programma dettagliato mirato alla riforma del modello di pubblicazione dei risultati contabili aziendali per le grandi imprese, sull'ondata delle conseguenze seguite al crollo della Enron. ''E' necessario elaborare un sistema di riforme per impedire che gli investitori perdano completamente la loro fiducia nei mercati; vero elemento portante di questo nuovo sistema e' il metodo di pubblicazione dei risultati contabili'', ha dichiarato Sam DiPiazza. ''L'immagine del sistema di reporting aziendale che ho in mente per il futuro si fonda su una concezione del tutto innovativa delle responsabilita' di ciascun attore che partecipa alla catena del processo di reporting aziendale, unita a modelli rinnovati sia per la pubblicazione delle informazioni aziendali che per gli standard contabili. E' responsabilita' di tutti, dirigenti, consiglio d'amministrazione, societa' di consulenza contabili, analisti di vendita e societa' di distribuzione delle informazioni, garantire agli investitori e agli altri azionisti informazioni piu' accurate e puntuali''. Modello di reporting aziendale a tre livelli - Ai fini di favorire lo sviluppo di un'atmosfera di fiducia, PricewaterhouseCoopers ha avanzato la proposta di dar vita a un modello di trasparenza societaria a tre livelli. Tali livelli comprendono: Un corpus di principi contabili generalmente accettati (norme Gaap globali), definiti su standard di reporting globali basati su principi e non regole. Standard di misurazione e divulgazione delle informazioni, che siano specifiche per i singoli settori commerciali e che risultino applicate omogeneamente. Linee guida per la redazione delle informazioni specifiche di un'impresa e che comprendano, tra l'altro, voci quali strategie, piani aziendali, pratiche di gestione a rischio, politiche di compensazione, direzione aziendale e misure della performance aziendale. Secondo questo modello a tre livelli le imprese non sono tenute semplicemente a rendere note le informazioni su tre livelli tra di loro indipendenti e non integrati; al contrario le imprese fornirebbero agli investitori e agli altri soggetti interessati un corpus organico e integrato di informazioni, capace di fornire un quadro complessivo e completo dell'impresa, dalle sue opportunita' di mercato alle strategie, dai volani del valore aziendale ai risultati finanziari. Elementi chiave della fiducia dei consumatori - Per Sam DiPiazza tre sono i fattori chiave che costituiscono gli elementi portanti del quadro tecnico di questo nuovo modello: trasparenza, contabilita' e integrita'. Spirito di trasparenza: Con il concetto di trasparenza si intende la capacita' di identificare e rendere note agli investitori le informazioni necessarie per adottare decisioni e non semplicemente per rispondere ai requisiti minimi imposti dalle norme di reporting. Cultura di contabilita': Non e' sufficiente fornire semplicemente informazioni. Tale attivita' deve essere accompagnata da un parallelo impegno di tutti i soggetti che partecipano alla catena di reporting aziendale a contribuire a tutti gli oneri contabili. Questo implica che ciascuno deve assumersi le proprie responsabilita' in funzione dell'incarico individuale. Integrita' individuale: Lo spirito di trasparenza e una cultura di contabilita' non sono in grado di conquistare di per se' automaticamente la fiducia dei consumatori. Entrambi i concetti dipendono dall'integrita' individuale nell'ambito delle singole imprese, ovvero la capacita' dei singoli attori di fare ''cio' che e' giusto'' e non semplicemente cio' che vantaggioso o ancora cio' che e' permesso a un'impresa. Standard contabili - ''La possibilita' di migliorare le procedure contabili per il futuro e' stata sempre frustrata da normative datate, regolamenti rigidi, normative legali punitive che scoraggiano l'implementazione di procedure innovative nei sistemi di reporting aziendale, nonche' dalla riluttanza stessa della categoria professionale dei ragionieri contabili di accettare un piu' ampio cartello di oneri, che comporterebbe altresi' un aumento dei rischi'', ha dichiarato Sam DiPiazza. ''Guardando avanti, la categoria dei ragionieri contabili deve farsi avanti assumendosi maggiori responsabilita' insieme alle altre figure della catena del sistema di reporting aziendale e supportata dai regolatori di mercato e dai soggetti incaricati a elaborare gli standard contabili ''. ''Gli investitori'' continua Sam DiPiazza, '' e altri azionisti, accetteranno di buon grado le proprie responsabilita', nel momento in cui saranno certi che le informazioni sulla base delle quali adottano le proprie decisioni sono preparate, approvate e revisionate in un clima di assoluta trasparenza''. Comunicazione dei risultati - Sam DiPiazza ha spiegato che lo spirito di trasparenza e la cultura di contabilita' trarrebbero grande giovamento non solo dall'approccio a tre livelli illustrato, ma anche dall'implementazione di una nuova piattaforma Internet-based per la pubblicazione delle informazioni contabili e di accesso ai dati chiamata XBRL. Grazie alla sua capacita' di schedare ogni singola informazione con una descrizione concettuale precisa, Xbrl giocherebbe un ruolo chiave nella ricerca della trasparenza aziendale incarnato dal modello a tre livelli. In questo modo non solo si migliorerebbero decisamente le capacita' d'accesso alle informazioni di un'impresa, ma si migliorerebbe la capacita' di convalidare le informazioni divulgate in conformita' con gli standard di contabilita', come le norme Gaap globali. ''Grazie alla piattaforma Xbrl si potrebbe aumentare drasticamente la velocita' di accesso da parte degli utenti alle informazioni'', ha aggiunto Sam DiPiazza. ''Gli azionisti possono, infatti, inoltrare una richiesta direttamente dal proprio software di analisi e in pochi secondi i dati richiesti verrebbero integrati nell'analisi, portando alla luce, ad esempio, politiche di riconoscimento dei redditi nascoste tra le note di un rapporto annuale di cento o piu' pagine. Riducendo i tempi e i costi per la raccolta delle informazioni, il sistema Xbrl contribuirebbe altresi' a rendere la competizione tra investitori e azionisti la piu' equa possibile''. Ulteriori dettagli relativi al nuovo sistema di reporting aziendale sono illustrati nel libro scritto a due mani da Sam DiPiazza e il Dott. Robert Eccles, dal titolo ''Building Public Trust: The Future of Corporate Reporting'', edito da John Wiley & Sons, Inc. e in uscita il prossimo 12 luglio 2002.Infolink: http://www.pwcglobal.com E' possibile ascoltare la versione integrale del discorso, collegandosi al seguente indirizzo: http://www.pwcglobal.com 

NEL 2001 CRESCE IN ITALIA IL NUMERO DI INDIVIDUI CON UN PATRIMONIO SUPERIORE A 1 MILIONE DI EURO SECONDO MERRILL L YNCII E CAP GEMINI ERAST & YOUNG, LA RICCHEZZA MONDIALE DEGLI HNWI E'A UMENTA TA DEL 3% PER UN TOTALE DI 29.350 MILIARDI DI DOLLARI 
Milano, 18 giugno - Merrill Lynch e Cap Gemini Ernst & Young, che ieri hanno pubblicato la Relazione Mondiale sulla Ricchezza del 2002, stimano che nel 2001 in Italia c'erano 135.000 High Net Worth Individuals (Hnwi), ossia gli individui che detengono beni finanziari investibili superiori a 1 milíone di Euro, cifra di poco superiore rispetto all'anno precedente. "Nel 2001, il numero degli Hnwi nell'Europa Occidentale, Centrale e dell'Est è rimasto invariato a 254 milioni" ha affermato Mario Dell'Oro, Managing Director e Responsabile del Private Banking di Merrill Lynch in Italia. Dell'Oro ha anche aggiunto: "Anche il loro patrimonio combinato è rimasto stabile a 9.480 miliardi di Euro." Una delle ragioni di questo trend è rappresentata dal fatto che tutti i maggiori indici di borsa europei hanno registrato generalmente una perdita: in Francia il Cac 40 è diminuito del 20%, in Gran Bretagna il Ftse 100 del 16,2% ed il Dax 30 tedesco del 19,8%, mentre l'Atx austriaco èstato il solo indice in Europa che abbia mostrato un risultato positivo, con un aumento del 6,25%. "Un impatto marginalmente positivo l'ha avuto invece l'aumento, anche se limitato, dell'1,7% del Pil dell'Unione Europea" ha aggiunto Dell'Oro. "Attraverso i rendimenti ottenuti dagli Hnwi sui depostiti, sui prodotti a reddito fisso, e sullo spostamento verso gli investimenti alternativi, gli Hnwi hanno compensato le perdite del mercato azionario." Gli Hnwi europei rappresentano il 32% della ricchezza globale della categoria. "Il loro patrimonio è cresciuto del 440% dal 1986 e si prevede un ulteriore aumento del 46%, per un totale di 13.061 miliardi di Euro entro la fine del 2006" ha continuato Dell'Oro. Crescita Globale del 3% per gli Hnwi - In finea generale, nonostante la volatilità dei mercati finanziari e la diffusa recessione economica che ha interessato diversi paesi, nel 2001 quasi 200.000 persone in tutto il mondo sono entrate a far parte della categoria degli Hnwi. Secondo la relazione, l'aumento di quasi il 3% porta il numero degli Hnwi a 7,1 milioni di persone nel mondo, oltre ad evidenziare che il loro patrimonio è complessivamente aumentato approssimativamente di cìrca il 3%, per un totale di 29.350 miliardi di Euro. "Questo aumento rappresenta la crescita di ricchezza più lenta che la Relazione Mondiale sulla Ricchezza abbia mai riportato sin dal 1997, anno in cui fu edita per la prima volta" ha proseguito Mario Dell'Oro, "Tuttavia, considerate le condizionì di estrema difficoltà dei mercati finanziari, tale aumento sottolinea la forza intrinseca dì questo segmento di mercato." "Anche la ricchezza degli Ultra High-Net Worth Indivìduals - ossia degli individui con patrimoni finanziari superiori a 26 milioni di Euro - è aumentata del 3%, per un totale di 8.888 miliardi di Euro," ha aggiunto Dell'Oro. "Alla fine dello scorso anno, il numero degli Hnwi era aumentato del 2,6%, ossia 57.000 persone." Secondo Dell'Oro "uno dei principali motivi di questo aumento, nonostante i mercati sempre più volatili, è stato che nel 2001 molti High-Net Worth Individuals hanno agito in modo intelligente, ricorrendo a consulenze specializzate per tutelare il proprio capitale. La crescita dimostra che un'allocazione appropriata del patrimonio ed una consulenza finanziaria altamente qualificata e professionale possono davvero fare la differenza." Calo del Pil e dei Mercati Azionari - Livio Palomba, Vice President, Responsabile Financial Services di Cap Gemini Ernst & Young in Italia, ha detto: "Come si poteva prevedere, le condizioni economiche del 2001 hanno avuto in tutto il mondo un impatto negativo sulla creazione della ricchezza. La crescita del prodotto interno lordo (Pil), che aveva iniziato la sua fase di calo nella seconda metà del 2000, nel 2001 ha continuato a diminuire." Secondo la Relazione Mondiale sulla Ricchezza "le economie di molti paesi si sono ridimensionate: già a marzo gli Usa sono scivolati nella recessione, mentre l'Europa è riuscita a conseguire solo una limitata crescita. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, il Pil reale a livello mondiale ha raggiunto a stento il 2,5%, poco più della metà del 4,7%, la percentuale raggiunta nell'anno precedente." "Anche il calo dei mercati finanziari ha avuto la sua parte di responsabilità nel compromettere la ricchezza degli Hnwi nel 2001; la capitalizzazione combinata delle maggiori borse mondiali è diminuita di oltre il 13%. Con qualche sola eccezione, come ad esempio la Corea del Sud e la Tailandia, gli indici azionari mondiali hanno terminato l'anno in misura sostanzialmente ridotta, e l'impatto dell'1 1 settembre ha dato un ulteriore scossone ai mercati azionari di tutto il mondo. Di conseguenza, i mercati sono crollati, diventando pericolosamente volatili, con molti investitori che hanno subito cominciato a vendere per ridurre le proprie perdite" ha ribadito Livio Palomba. Un impercettibile Mercato al Rialzo - La relazione ha riscontrato che in diversi mercati si è verificato un aumento sostanziale di valore di un numero consistente di azioni, aumento il cui effetto è stato annullato dalle pesanti perdite subite dalle Large Cap, soprattutto nel settore tecnologico. Negli Stati Uniti, ad esempio, nonostante la diminuzione dell'1 1,9% dell'indice S&P500 verificatasi nel 2001, oltre il 40% dei titoli dell'indice era aumentato di valore. Le Small Cap hanno registrato performance positive, con 600 titoli che alla fine dell'anno hanno evídenziato un aumento del 5,7% del relativo indice S&P. Mario Dell'Oro ha detto: "Alcuni dati suggeriscono che gli HNWI sono stati tra i primi a riconoscere e trarre vantaggio da un "impercettibile mercato al rialzo." Inoltre, ha proseguito Livio Palomba: 'Ta crescita del 3% nel patrimonio globale degli Hnwi (solo metà rispetto al 6% del 2000 e molto distante dal 18% registrato nel 1999) indica che una consistente minoranza degli Hnwi ha mantenuto troppo a lungo gran parte dei propri investimenti nell'azionario e, in special modo, nelle azioni ad alto rischio di tipo " Growth". "Gli eventi dell'anno scorso hanno avuto come effetto un irrigidimento degli investitori mondiali, anche se il "panic-selling" previsto da alcuni non si è mai verificato. L'agitazione del 2001 ha portato molti HNWI a ricercare la consulenza di esperti ed un più frequente contatto personale con il proprio consulente di investimento" ha continuato Mario Dell'Oro. Si prevede che la ricchezza continuerà a crescere - Per quanto riguarda il futuro, Dell'Oro di Merrill Lynch ha dichiarato: "Ci attendiamo una modesta ripresa economica nel corso del 2003, oltre ad una crescita del patrimonio degli Hnwi ad un tasso medio dell'8% annuo, che dovrebbe raggiungere i 40.883 miliardi di Euro entro la fine del 2006. Queste proiezioni riflettono la convinzione che, nonostante una fase difficile, il Pil globale ed i mercati azionari hanno mostrato notevoli poteri intrinseci di ripresa. Con tale ripresa, gli Hnwi ricominceranno ad investire con maggiore fiducia nei beni finanziari ad alto rischio e a maggiore rendimento, alimentando la crescita del proprio patrimonio sul lungo periodo." Dell'Oro ha concluso: "Con la ricchezza globale in continuo trend di crescita, gli investitori con bisogni finanziari complessi necessitano di soluzioni innovative, che possano combinare risorse globali ad expertise ed esperienza a livello locale". 

LE SOCIETA QUOTATE ALLA BORSA VALORI DI MILANO DAL 1861 AL 2000 PROFILI STORICI E TITOLI AZIONARI 
Milano, 18 giugno 2002 - La presentazione di questo volume offre l'occasione per riflettere sulla memoria storica dell'impresa, sulla facilità della sua dispersione, sulla necessità di garantime l'accumulazione e la valorizzazione. La Borsa costituisce un'istituzione economica ma, al tempo stesso, rappresenta il punto di raccolta di informazioni sul sistema imprenditoriale italiano e sulla sua evoluzione. 1 dati resi pubblici dalle società ai fini della quotazione formano percorsi di ricerca lungo i quali gli studiosi si muovono ricostruendo reticoli più estesi e disegni dai contorni più marcati. L'attività della Borsa lungo un arco temporale di 140 anni (dall'Unità d'Italia al 2000) diventa un osservatorio privilegiato su storie altrimenti destinate all'oblio. L'utilità della ricerca pubblicata non riguarda la conoscenza delle grandi imprese le cui vicende, gli intrecci proprietari e gli archivi sono oggi noti e fruibili, ma riguarda quella nutrita presenza di medie imprese che dominano il panorama imprenditoriale italiano ed emergono con la loro storia proprio per essersi quotate. 1 segni dell'istituzionalità imprenditoriale - i certificati azionari - si sono conservati accanto ai dati economici, ma con minore costanza: i titoli hanno rappresentato il blasone, il connotato distintivo dell'impresa osservata dal punto di vista più emblematico, quello della proprietà. Il segno grafico doveva trasmettere la solidità dell'azienda, l'affidabilità dei suoi fondatori, la qualità dei suoi prodotti, l'estensione degli stabilimenti, la dignità del mestiere. Il certificato azionario era sintesi di valori monetari, organizzativi, tecnologici, umani. Attraverso un approccio interdisciplinare, quest'opera ha voluto analizzare il significato e l'evoluzione del certificato azionario, accanto al racconto della vicenda economica. L'insieme delle storie raccolte nel volume è dunque un importante contributo alla ricerca storica ma è soprattutto il punto di partenza per la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio storico-documentale delle imprese. Monte Titoli SpA sta costruendo un archivio storico di certificati di Borsa. Il Centro per la cultura d'impresa, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Lombardia, sta costituendo un Archivio territoriale destinato alla salvaguardia degli archivi d'impresa. La Camera di Commercio di Milano conserva una importante collezione di titoli azionari e ha in deposito l'archivio del Comitato Direttivo degli Agenti di Cambio. Con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Centro per la cultura d'impresa ha realizzato la prima banca dati allineata - che sarà consultabile ori line - degli inventari degli archivi storici delle Borse di Milano, Torino, Genova e degli elenchi di consistenza per Trieste, Venezia, Firenze e Napoli. L'insieme di tali interventi ha permesso la formazione di un vasto patrimonio culturale che ha reso possibile la realizzazione del volume e soprattutto apre la via all'espansione della ricerca futura. 

INDAGINE R&S-IL SOLE 24 ORE SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ QUOTATE AL MARZO 2002 
Milano, 18 giugno 2002 - Indagine R&S-Il Sole 24 Ore sui bilanci delle 30 principali società quotate in Borsa e sulle aziende del Nuovo Mercato. Infolink: www.mbres.it 

TISCALI. ALCUNI DETTAGLI DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
Milano, 18 giugno 2002 - Tiscali ha presentato ieri a Milano l'emissione obbligazionaria in Euro finalizzata principalmente a incrementare la flessibilità finanziaria della società. L'importo dell'emissione sarà pari a 150 milioni di euro. Lo spread al prezzo di riofferta è previsto essere compreso tra 220-235 punti base sul tasso mid-swap a 2 anni o sul tasso 3 mesi Euribor. Il pricing definitivo come anche la scelta della struttura (tasso fisso ovvero variabile) verranno decisi al momento del lancio, previsto per i prossimi giorni. I titoli avranno durata biennale, saranno emessi da Tiscali Finance S.A., con garanzia di Tiscali S.p.A, e verrà richiesta la loro quotazione alla Borsa del Lussemburgo. I Joint Lead Manager capofila dell'operazione sono Caboto Intesabci (Sole Bookrunner) e Banca Akros - Gruppo Bpm. 

OSSERVATORIO SUI CONSUMI DI INFORMATION TECHNOLOGY : CAMBIA LO SCENARIO AL PERSONAL COMPUTER SI AFFIANCANO SEMPRE PIÙ LE NUOVE TECNOLOGIE DEL VIDEO E DELL'ENTERTAINMENT DIGITALE 
Milano, 18 giugno 2002. E' stata presentata ieri a Palazzo Mezzanotte la prima edizione di It.alia, l'osservatorio permanente sui consumi It promosso da Esprinet e Ispo. Angelo Tantazzi, Presidente di Borsa Italiana, ha aperto i lavori cui hanno partecipato, tra gli altri, Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Maria Pierdicchi, Responsabile di Nuovo Mercato, Renato Mannheimer, Presidente Ispo, e Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet. Il convegno ha visto la partecipazione di importanti figure dei top management di primari operatori dei mercato IT quali Canon, Cisco, Hp, Ibm e Microsoft. Obiettivo di Osservatorio It.alia è quello di offrire una serie di spunti e indicazioni circa l'andamento di un mercato di fondamentale importanza quale quello dell'It, affiancando ai dati storici e statistici alcuni indicatori attitudinali che permettano di individuare le tendenze della domanda. Disponibilità e propensione al consumo costituiscono infatti fattori chiave nella determìnazione dell'andamento dei mercato. Questa prima edizione illustra i dati principali emersi dall'analisi che, sebbene costituisca solo la fase iniziale di uno studio più sistematico e continuativo, può fare scaturire importanti considerazioni per gli operatori dei settore e presso l'opinione pubblica. Nelle fasì successive, l'Osservatorio darà modo di operare l'utile confronto tra i dati di previsione e gli andamenti reali dei mercato. "L'innovazione è uno dei principali fattori della crescita economica, sia a livello mícroeconomíco, perché consente alle imprese di migliorare la propria competítívità, sia a livello macroeconomíco, perché permette di accrescere l'efficíenza dei fattori di sviluppo di un Paese - ha dichiarato Lucio Stanca, Ministro per iInnovazione e per le Tecnologie. Il Governo, costituendo il Ministero per l'innovazíone e le Tecnologie, ha dimostrato la chiara volontà di accelerare i processi di ammodernamento e di recuperare il ritardo che abbiamo accumulato nei confronti di molte Nazioni europee. Favorire l'uso diffuso delle nuove tecnologie sia nel pubblico che nel privato, migliorare la competítívítà dei "Sistema Italia" accelerando lo sviluppo dell'economía della Rete, sono gli strumenti per realizzare una Società dell'Informazione che migliori la qualità della vita e prevenga esclusioni di natura sociale o economica". "L'Osservatorio Italia combina l'analisi "reale" del mercato con quella degli atteggiamenti psicologici dei consumatorí (aziende e individui) - ha dichiarato Renato Mannheimer, Presidente Ispo. Da questo punto di vista si tratta dunque di uno strumento estremamente innovativo. Per il prossimo futuro le previsioni non sono esaltanti, ma vi sono segni, nel medio periodo, di una possibile ripresa ". "Il settore dell'Information & Communication Technology rappresenta una componente molto importante del tessuto industriale italiano, partecipando per il 26% alla crescita del Pil. ha dichiarato Maria Pierdicchi, Responsabile Nuovo Mercato di Borsa Italiana Esso ha inoltre importanti ricadute su altri settori in termini di innovazione e occupazione. Il mercato azionario, e in particolare il Nuovo Mercato, in cui il settore pesa per oltre il 60% tra le società quotate, ha avuto un ruolo fondamentale nel sostenere la crescita delle aziende fornendo capitali, facilitando strategie di acquísizione, rafforzando la struttura manageriale e stimolando l'applicazíone di elevati standard di corporate governance e di trasparenza'. "Abbiamo voluto esplorare con Ispo gli atteggiamentí e i comportamend degli Italiani verso l'It, per dare vita ad un indicatore qualitatívamente signfficativo nei confronti di un tema focale per lo sviluppo del nostro Paese e per fornire una componente che crediamo determinante nell'indirizzo delle politiche di sviluppo dell'Informatíon Technology - ha dichiarato Alessandro Cattani, Amministratore Delegato Esprinet. Vogliamo consolidare in questo modo il ruolo del Distributore di It come punto di osservazione privilegiato del mercato, in grado di essere un elemento chiave del percorso del prodotto verso il consumatore finale'. Il principale risultato attiene a una stabilizzazione nelle intenzioni di spesa in It nel breve e medio periodo, evidentemente dovuta alla crescita dei consumi per fattori macro in anni recenti (tra tutti: millenniurn bug, boom di Internet, introduzione dell'Euro); per il 2003, gli indicatori attitudinali presuppongono invece un'intenzione di spesa nuovamente in salita, sia per le aziende che per i privati. Una seconda considerazione riguarda la tipoiogia dei consumi: il persona] computer - presente presso il 44% delle famiglie intervistate - è affiancato nelle scelte d'acquisto da altre apparecchiature e device digitali ormai entrati diffusamente nell'utilizzo quotidiano. Tra questi, la videocamera digitale, posseduta dal 28% dei campione, il lettore Dvd (21%), la fotocamera digitale (16%) e il computer palmare (10%). Si allarga dunque la gamma d'uso delle nuove tecnologie digitali che, non più vincolate al solo contesto lavorativo e professionale, trovano spazio nel tempo libero e nell'entertairiment. Se il 2001 ha visto un allargamento dell'universo dì possessori di tecnologia digitale nell'ordine dei 28%, è altrettanto vero che, nella "scala gerarchica" delle categorie di spesa, gli investimenti in Information Technology non costituiscono ancora una scelta prioritaria: essi infattì sono preceduti da una preferenza per beni "tradizionaV come arredamento (che risulta la prìma priorità per il 39% dei campione), automobili (24%) e elettrodomestici (16%). Un'analisi più dettagliata rivela come il computer sia il bene in cui prevalgono acquisti di sostituzione o upgrade (dei 9% degli intervistati che dichiarano l'intenzione di acquistare un Pc, il 43% ne è già dotato), mentre per le nuove tecnologie digitali (macchine fotografiche digitali, Dvd, palmare) molto più spesso si tratta di persone che per la prìma volta compiono un acquisto hi-tech, con percentuali che vanno dal 73% all'87%. E' questo un chiaro segnale di una ripartizione della popolazione intervistata: da una parte esiste una fascia di consumatori early adopter, un'utenza sofistica e attenta all'upgrading e al contenuto tecnologico dei nuovi prodotti; dall'altra, un'ampia porzione dei campione mostra ancora uno scarso interesse per i prodotti hí-tech. Le tecnologie user friendly, in questo caso, rappresentano spesso la prima occasione di spesa per gli "esordienti delle tecnologie". Per quanto concerne il mondo delle imprese, molti degli intervistati prevedono di ridurre nei prossimi mesi l'investimento in quest'area (45,5%), mentre èdecisamente in crescita la propensione all'acquisto per il 2003. Anche in questo caso, evìdentemente-le aziende scontano gli investimenti in tecnologia degli anni scorsi, dovuti in particolare al passaggio al 2000 e all'Euro change over. Per quanto riguarda le scelte di investimento, quasi un'azienda su 2 considera prioritaria la spesa per il miglioramento dell'apparato produttivo. La spesa per gli strumenti informatici è sostanzialmente alla pari di quella per il personale (formazione e/o assunzione) indicate come principali dal 22% dei campione. 

FRANCO TATÒ E FRANCESCO GIANNI ENTRANO NEL CDA DI PRADA 
Milano, 18 giugno 2002 - Il Gruppo Prada comunica che il Dottor Franco Tatò e l'Avvocato Francesco Gianni, dello Studio Gianni, Origoni, Grippo & Partners, entrano a far parte del Consiglio di Amministrazione di Prada Holding N.V. Pertanto il Consiglio di Amministrazione risulta così composto: - Patrizio Bertelli Chairman of the Management Board (Amministratore Delegato); Miuccia Prada Vice Chairman of the Management Board (Amministratore Delegato); Jacob Meint Buit; Francesco Gianni; Jens Peter Howaldt; Roberto Massardi; Marco Salomoni; Riccardo Stilli ; Franco Tatò. 

PRADA ANNUNCIA I RISULTATI RELATIVI AL PRIMO TRIMESTRE 2002 : FATTURATO NETTO CONSOLIDATO DI 409,1 MILIONI DI EURO 
Milano, 18 giugno 2002 - Prada Holding NV, la holding olandese a capo del Gruppo internazionale tra i leader mondiali nel design, nella produzione e nella distribuzione di pelletteria, calzature, capi di abbigliamento e accessori, ha annunciato ieri i dati relativi ai primi tre mesi del 2002. I dati del primo trimestre 2001 sono pro-forma in quanto non includono quelli relativi al gruppo Fendi ceduto nel novembre 2001. Il Gruppo Prada ha chiuso il primo trimestre 2002 con un fatturato netto consolidato di 409,1 milioni di Euro contro i 483,3 milioni di Euro registrati nel bilancio pro-forma del primo trimestre 2001. La riduzione di 74,2 milioni di Euro (-15,4%) è dovuta principalmente all'anticipo delle consegne a dicembre 2001 di una significativa quota degli ordini della Collezione Primavera/Estate 2002 per garantire così alla clientela un miglior livello di servizio e favorire quindi una maggiore penetrazione commerciale. Di conseguenza, il fatturato del primo trimestre 2002 non recepisce la quota di fatturato anticipata all'anno precedente. I costi operativi si sono ridotti del 5,7%, passando da 218,6 milioni di Euro nel primo trimestre 2001 (dati pro-forma) ai 206,1 milioni di Euro del primo trimestre 2002. La riduzione del 5,7% dei costi operativi è stata ottenuta grazie ad un ancora più attenta politica di contenimento dei costi, che ha consentito l'assorbimento delle spese legate all'apertura di alcuni negozi inaugurati tra la fine del 2001 e i primi mesi del 2002. I margini hanno subito una contrazione: l'Ebitda è passato da 115,3 milioni di Euro del primo trimestre 2001 (dati pro-forma) a 56,7 milioni di Euro nel primo trimestre 2002. Il risultato operativo è stato pari a 29,6 milioni di Euro rispetto ai 75,8 milioni di Euro dello stesso periodo del 2001 (dati pro-forma). La flessione dei margini è dovuta principalmente alla nuova strategia commerciale di anticipare a dicembre 2001 le consegne relative alla Collezione Primavera/Estate. Tale anticipo ha inoltre riguardato prevalentemente borse ed accessori categoria di prodotti a più elevato margine; le consegne dei primi tre mesi del 2002 hanno quindi riguardato prodotti a margine inferiore. Prada e Miu Miu, i due marchi storici del Gruppo, hanno realizzato insieme il 78,7% dei ricavi di vendita totali (al netto delle royalties) per complessivi 319,8 milioni di Euro. Gli altri marchi del Gruppo - Jil Sander, Church's, Helmut Lang, Genny, Car Shoe e Azzadine Aläia - hanno registrato una crescita elevata (+ 10,6%) passando da 78,6 milioni di Euro del 1^ trimestre 2001 (dati pro-forma) a 86,9 milioni di Euro nei primi tre mesi del 2002, il tutto al netto delle royalties. 

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA ART'E' ED "I QUINDICI" S.P.A
Villanova di Castenaso, 18 Giugno 2002 - La Società, leader in Italia nella commercializzazione di opere d'arte ed editoria di pregio, accederà immediatamente al database di oltre 120.000 clienti ed entrerà nel capitale sociale con una quota pari al 37%. Art'è, Società Internazionale di Arte e Cultura, ha annunciato di aver sottoscritto un accordo di collaborazione con "I Quindici" S.p.A. L'accordo siglato prevede l'avvio immediato della gestione del database di oltre 120.000 clienti attivi della società editoriale e la sottoscrizione da parte di Art'e' di un aumento di capitale riservato di 1,5 milioni di Euro, pari al 37% del capitale sociale. La Società "I Quindici", attiva sin dagli anni '60 nel settore della distribuzione di opere editoriali a carattere educazionale, ha fatto registrare nel 2001 un fatturato di oltre 10 milioni di Euro, con un utile operativo di esercizio di quasi 900.000 Euro. La rete commerciale de "I Quindici", composta da circa 400 promotori, vanta una lunga tradizione di qualità professionale, ed ha maturato profonde competenze nel settore dell'editoria per bambini. I vantaggi di questa operazione per Art'e'sono rappresentati dalle rilevanti opportunità di sviluppo legate al notevole rafforzamento della rete commerciale sul territorio ed alle sinergie derivanti dall'accesso diretto alla gestione del database de "I Quindici"..Nell'ambito dell'accordo è previsto inoltre che Art'e' possa esercitare sin dai prossimi mesi, una opzione per acquisire la maggioranza azionaria de "I Quindici" S.p.A.. Marilena Ferrari, Presidente di Art'e', ha dichiarato: "L'operazione conclusa con "I Quindici" è pienamente coerente con la strategia di sviluppo delineata sin dai mesi scorsi. Infatti l'utilizzo del database, previsto dall'accordo di co-marketing definito, potrà orientare, a breve, l'attività di vendita dei prodotti Art'e' verso un nuovo importante segmento di clientela potenziale. Inoltre, la rete commerciale de "I Quindici", che vanta una lunga tradizione di eccellenza nella vendita diretta, opera con tecniche e modalità assolutamente complementari a quelle di Art'e', in grado quindi di massimizzare la nostra capacità propulsiva verso il mercato." Fabio Tesei, Presidente de "I Quindici" ha sottolineato i benefici che l'imminente ingresso di Art'e' nel capitale societario porterà sia sul piano della stabilità gestionale, che degli equilibri finanziari e delle sinergie operative. 

PRECISAZIONI DI ART'È 
Villanova di Castenaso (Bo), 18 giugno 2002 - In merito al comunicato stampa diffuso ieri sulla sottoscrizione di un accordo di collaborazione con "I Quindici S.p.A.", si precisa che nell'ambito di tale accordo è prevista una opzione per acquisire la maggioranza azionaria de "I Quindici" S.p.A.. il cui valore sarà determinato dall'evoluzione della gestione in termini commerciali, reddituali e finanziari. 

THE WALL STREET JOURNAL EUROPE : CEO TROPPO PAGATI PER IL 70% DEGLI EUROPEI ITALIANI NEL CORO (61%) SECONDO LA RICERCA, SVOLTA DA GFK AD HOC RESEARCH 
Londra, 18 giugno - The Wall Street Journal Europe pubblica ieri i risultati di una ricerca che ha commissionato a Gfk Ad Hoc Research, in cui emerge un atteggiamento negativo degli Europei nei confronti dei Ceo delle aziende. La ricerca (13.000 interviste in 14 Paesi europei) è presentata in coincidenza con l'apertura dell'annuale Ceo Summit organizzato da The Wall Street Journal Europe, in calendario oggi e domani a Parigi. In Italia, la maggior parte degli intervistati (61%) ritiene che i Ceo siano sovrapagati: in particolare il 39% pensa che la retribuzione dei top manager sia alta, il 22% che sia decisamente alta. Solo 30 italiani su 100 pensano invece che la retribuzione dei propri top manager sia proporzionata alla carica. A livello europeo il 70% degli intervistati pensa che la retribuzione dei Ceo sia superiore all'equo (in particolare, il 36% la definisce alta, il 34% decisamente alta). Alla domanda "Gli executives dovrebbero essere obbligati dalla legge a rivelare i dettagli della loro retribuzione annuale e dei benefit correlati?", il 75% degli Italiani risponde affermativamente, a fronte di una media europea pari al 67%. Inoltre il 74% degli Italiani ritiene che il Governo debba intervenire nella regolamentazione dei compensi. Il nostro Paese si discosta dalla media europea di 15 punti percentuali (59%). La ricerca del Wsje/Gfk rivela che il 34% dei nostri connazionali (39% degli Europei) crede che all'aumentare del valore delle azioni delle società quotate, dovrebbe crescere la retribuzione degli impiegati non-executives; il 42% (38% in Europa) afferma che dovrebbe aumentare sia la paga degli impiegati, sia quella dei Ceo. Il dato più curioso riguarda la fiducia verso i Ceo: solo 1 europeo su 5 afferma infatti di credere nell'onestà della classe manageriale e l'83% riferisce che il proprio boss bada solo ai propri interessi. In Italia, il 22% apprezza l'onestà dei Ceo, il 78% li "accusa" di porre i propri interessi al di sopra di tutto. Infine, il 25% degli Italiani (18% degli Europei) ritiene che la classe manageriale dovrebbe avere la libertà di licenziare i propri dipendenti quando lo ritiene necessario, il 27% (30%) quando l'azienda rischia il fallimento, il 26%(32%) quando anche i sindacati concordano. La Danimarca è l'unico Paese fuori dal coro: oltre la metà dei danesi ritiene che la retribuzione dei propri Ceo sia giusta, mentre l'11% pensa che i top manager siano sottopagati. Anche in materia di intervento da parte del Governo, i danesi si discostano dalla media e oltre due terzi affermano di non gradire tale intromissione. Differenze evidenti si registrano anche tra Europa dell'Est e dell'Ovest: nei Paesi centro-orientali, è ancora più forte la convinzione che i Ceo siano sovrapagati (84% vs 67%), che occorra maggior trasparenza sui salari (74% vs 66%) e un intervento più incisivo e diretto dello Stato (76% vs 56%). 

RICONOSCIMENTO AIDDA PER LA PROMOZIONE DELL'IMMAGINE DEL MADE IN ITALY NEGLI USA 
Milano 19 giugno 2002 - Oggi si terrà a Milano, presso il Grand Hotel et de Milan, l'incontro dal titolo "Manager italiane e statunitensi a confronto - Riconoscimento per la promozione dell'immagine del made in Italy in Usa", un evento promosso da Aidda, Associazione Donne Imprenditrici e Dirigenti d'Azienda, Delegazione Lombardia, per valorizzare e illustrare le opportunità di collaborazione tra Usa e Made in Italy, ma soprattutto per evidenziare e premiare i risultati e il profilo di una delle trenta donne manager più importanti degli Stati Uniti, Cathleen Black, presidente di Hearst Magazines e il suo contributo alla promozione dell'immagine del Made in Italy tramite un programma triennale dell'Ice, Istituto per il Commercio Estero. Verranno illustrate le iniziative di Aidda per il Made in Italy e la cooperazione con gli Stati Uniti, oltre al calendario delle attività Aidda Lombardia 2002-2003. Fondata nel 1961 a Torino, Aidda, che opera da anni a favore dell'internazionalizzazione delle imprese, è un'associazione senza scopo di lucro, nucleo italiano della grande realtà mondiale Fcem (Femmes Chefs d'Entreprises Mondiales). Quest'ultima associazione ha oltre 100mila imprenditrici in cinque continenti. Aidda conta a livello nazionale oltre 1250 associate (90 per cento imprenditrici, 10 per cento dirigenti con potere di firma) di circa duemila imprese, per lo più piccole e medie che coprono tutti i settori merceologici, con un fatturato di 50mila miliardi l'anno e oltre 40mila addetti. "La nostra delegazione regionale", sottolinea Emanuela Palazzani, presidente di Aidda Lombardia, " punta sull'evoluzione della figura femminile in azienda e sulla valorizzazione del suo innovativo contributo verso la società, con un intenso calendario di attività 2002-2005. Italia Life in I Style è il programma promozionale dell' Istituto per il Commercio con l'Estero per la divulgazione del Made in Italy nel mondo. Hearst Magazines ha ideato e pubblicato negli Stati Uniti il magazine Italia Life in I Style, primo esempio di comunicazione globale e coordinata sul Sistema Italia. La diffusione di oltre un milione di copie ha prodotto un efficace ritorno sia in termini d'immagine che di mercato. Il riconoscimento Aidda Lombardia viene consegnato alla presidente di Hearst Magazines Usa, Cathleen Black, manager di elevata qualità, per il suo contributo alla diffusione dell'immagine del Made in Italy negli Stati Uniti". 

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L'IMPRESA COMUNE FRA CANAL DE ISABEL II E HIDROELÉCTRICA DEL CANTÁBRICO.
Bruxelles, 18 giugno 2002 La Commissione europea ha concesso il nulla osta alla proposta costituzione di un'impresa comune fra le società spagnole Canal de Isabel II e Hidroeléctrica del Cantábrico. Tramite la nuova società, Canal de Isabel II, attiva nel settore dell'approvvigionamento e della depurazione dell'acqua nella regione di Madrid, e Hidroeléctrica del Cantábrico, attiva nel settore elettrico, svilupperanno le attività di generazione, distribuzione e fornitura di elettricità nella regione di Madrid. Dall'analisi di mercato della Commissione è emerso che l'operazione non comporterà alcuna sovrapposizione di rilievo nelle attività delle società sul mercato dell'elettricità, né all'ingrosso né al dettaglio (vale a dire il mercato per le vendite ai clienti idonei). Quanto all'attività di distribuzione, la nuova società costituirà un'alternativa nei settori del nuovo sviluppo urbano, un mercato normalmente considerato "monopolio naturale". La Commissione ha analizzato anche l'impatto sulla concorrenza di un'eventuale fornitura di multiservizi (elettricità, gas, acqua e servizi di telecomunicazioni) da parte della nuova società ma, tenuto conto delle quote di mercato trascurabili detenute da Hidrocantábrico nel campo della fornitura di gas e di elettricità, nonché del fatto che i concorrenti potranno offrire prodotti simili (anche se non per l'acqua), si può escludere il rischio di creazione o rafforzamento di una posizione dominante. Canal de Isabel II (CYII) è una società pubblica che appartiene alla regione di Madrid. È attiva nel campo dell'approvvigionamento e della depurazione dell'acqua nella regione ed è presente anche nel settore idrico in alcuni paesi dell'America Latina. CYII è attiva anche, tramite le sue controllate, nella fornitura di servizi di telecomunicazioni e, tramite Hidráulica de Santillana, nel settore elettrico. Entrambe le attività vengono svolte anche nella regione di Madrid. Hidroeléctrica del Cantábrico è controllata da Electricidade de Portugal, S.A., EnBW e Caja de Ahorros de Asturias. Ha sede nelle Asturie (Spagna) e le sue attività fondamentali sono la generazione, distribuzione e fornitura di elettricità. È anche attiva, tramite le sue controllate, nella distribuzione e fornitura di gas naturale nelle Asturie, nonché nella fornitura di servizi di telecomunicazioni nelle regioni delle Asturie e di Castiglia-León. CYII e Hidrocantábrico acquisiranno il controllo congiunto di una nuova società che svilupperà le proprie attività nel settore energetico, in particolare nel campo della generazione, distribuzione e fornitura di elettricità sia ai consumatori sul mercato non liberalizzato che ai clienti idonei nella regione di Madrid. 

EDISON SODDISFATTA PER ACCORDO RAGGIUNTO 
Milano, 18 giugno 2002 - Edison prende atto con soddisfazione dell'avvenuto accordo tra gli azionisti di Italenergia che consolida gli assetti azionari dei prossimi anni, cruciali per lo sviluppo della società. Parte integrante di questi accordi è la conferma del prestito subordinato per un miliardo di euro da parte di Italenergia Bis che verrà accordato alla società non appena le competenti autorità avranno espresso il loro parere in merito alle intese raggiunte. Trova così definitiva attuazione il primo passo del piano finanziario di Italenergia/Edison annunciato nelle scorse settimane che prevede, in sintesi, oltre al già citato prestito subordinato per un miliardo di euro, un aumento di capitale per un ammontare di circa un miliardo di euro e l'emissione di obbligazioni per circa due miliardi di euro, di cui una prima tranche di 900 milioni da collocare sul mercato retail italiano è già stata approvata dal consiglio di amministrazione di Italenergia. L'attuazione del piano finanziario consente il riequilibrio del rapporto tra indebitamento e mezzi propri e tra indebitamento a breve e a medio-lungo termine. La società ha così a propria disposizione i mezzi finanziari per portare a compimento l'annunciato programma di investimenti che prevede nei prossimi tre anni la costruzione di nuova capacità produttiva per la generazione di energia elettrica per oltre 4.000 Mw. Unitamente alla capacità produttiva ottenuta con l'acquisizione di Eurogen, i nuovi investimenti consentiranno a Edison di disporre di una capacità complessiva pari a 14.000 Mw, consolidando la propria posizione di secondo produttore nazionale. Nel campo del gas, inizierà tra breve la costruzione del terminale per la rigassificazione del gas naturale liquefatto (Gnl) nell'off-shore di Rovigo e proseguirà il programma di investimenti per l'esplorazione e lo sfruttamento di campi metaniferi. 

SIGLATE LE INTESE FRA I SOCI DI ITALENERGIA 
Torino, 17 giugno 2002- Lo scorso 14 giugno a Torino i soci di Italenergia hanno raggiunto intese che consentono di ottenere una serie di importanti obiettivi. L'operazione costituisce il primo fondamentale passo per il rafforzamento finanziario del gruppo Italenergia/Edison e per la realizzazione dei programmi di sviluppo di quello che è già oggi il secondo gruppo elettrico italiano. contribuisce al consolidamento della base azionaria della società confermandone il controllo da parte di azionisti italiani. consente a Fiat di reperire risorse finanziarie fresche e di ridurre la propria posizione debitoria, oltre a fissare un valore minimo garantito per la propria partecipazione. mantiene per Fiat la possibilità di ottenere il controllo della società alla conclusione dell'operazione. conferma la partecipazione di Edf come partner strategico industriale. assicura, infine, alle tre banche azioniste (Banca di Roma, IntesaBci e Sanpaolo Imi) e alla Carlo Tassara una opzione d'uscita certa nel 2005 per l'intera partecipazione da loro posseduta. In sintesi ecco i punti chiave dell'accordo: varata Italenergia bis fra tutti gli attuali soci di Italenergia. Edison ricevera' un prestito subordinato di circa 1 miliardo di euro da parte di Italenergia bis. Fiat vendera' il 14% di Italenergia bis a Banca di Roma, IntesaBci, Sanpaolo Imi riducendo la propria partecipazione al 24,6%. con questa operazione fiat ridurra' il proprio indebitamento per 576 milioni di euro. Fiat ottiene da un consorzio bancario guidato da Citigroup un finanziamento per circa 1.150 milioni di euro assistito da una put option su Edf da esercitare nel marzo 2005 relativamente al 24,6% di Italenergia bis in suo possesso. possibilita' di uscita per le tre banche che potranno vendere con un put & call negoziato con Edf il 23% di Italenergia bis fra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2005 anche riguardo all'ulteriore 14% che sara' acquisito da Fiat, le banche hanno un'opzione di uscita certa nel 2005. possibilita' di uscita per la Carlo Tassara che potra' cedere il 20% di Italenergia bis con un put & call negoziato con Edf tra marzo e aprile 2005. nel marzo del 2005 Fiat sara' in grado di ottenere il controllo di Italenergia bis decidendo di non esercitare il put su Edf e avendo esercitato la prelazione sui trasferimenti delle partecipazioni delle banche e di tassara programmati a partire dall'inizio del 2005. tutte le intese di cui sopra saranno sottoposte al vaglio della consob che dovra' pronunciarsi sul rispetto della legge 301 del 2001 e ne sara' data informazione alle autorita' della concorrenza competenti. 

AUDIZIONE DEL GESTORE DELLA RETE AL CNEL SICUREZZA DEL SISTEMA ELETTRICO E SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA DI TRASMISSIONE NAZIONALE 
Roma, 18 giugno 2002 - Il Cnel, con l'intervento del Gestore della Rete, ha dato l'avvio ad un ciclo di audizioni su "Rete elettrica nazionale e sistema degli approvvigionamenti" nell'ambito di una indagine conoscitiva volta a comprendere lo stato del sistema elettrico. La relazione della società, rappresentata da Salvatore Machì, Matelda Grassi e Pier Luigi Parcu, rispettivamente Presidente, Vice Presidente e Amministratore Delegato, si è focalizzata sulle principali problematiche del sistema elettrico nazionale, con particolare riferimento ai temi della generazione e sullo stato della rete elettrica, nonché sui problemi per la realizzazione delle nuove linee. Per quanto riguarda la generazione di elettricità, i rappresentanti del Gestore della rete hanno ribadito che senza nuovi interventi nei prossimi anni il sistema produttivo italiano sarà inadeguato a far fronte alla crescente richiesta di energia elettrica. Richiesta che nel 2001 ha toccato un punta di 52.000 megawatt, a fronte di una capacità nazionale di 48.700 megawatt disponibili, che è stata soddisfatta grazie ai 6.000 megawatt di potenza provenienti dall'estero. Il Gestore della rete sottolinea che con una crescita della richiesta elettrica ad un tasso medio del 3% annuo, se non si costruiranno in tempi brevi nuove centrali di produzione il margine di riserva di cui ora disponiamo, già oggi esiguo, andrà sempre più a diminuire. E questo potrebbe compromettere la sicurezza della fornitura di energia al mercato. Sul versante della trasmissione di energia elettrica, il Gestore della rete ha sottolineato l'urgenza di potenziare la rete elettrica nazionale che oggi deve far fronte alle esigenze di un mercato liberalizzato. "Per gli anni 2002-2004 - hanno dichiarato Machì e Parcu - abbiamo elaborato un Piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale che prevede investimenti per 1400 milioni di euro. L'obiettivo è quello di realizzare nuove linee di interconnessione con i paesi esteri e nuovi elettrodotti per risolvere le "strozzature" che gravano sulla rete nazionale. E' necessario che tali investimenti si facciano e per questo abbiamo auspicato che nel disegno di legge che il Governo sta elaborando sul riassetto del sistema elettrico trovi posto un provvedimento "sblocca linee". 

UN CONSORZIO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI CAMPANI ITALDATA (GRUPPO SIEMENS BUSINESS SERVICES), UNIVERSITÀ DI NAPOLI FEDERICO II E NA.EL UNITE NEL CONSORZIO CORITED PER EROGARE SERVIZI DI FORMAZIONE, DI E-LEARNING E DI ASP 
Milano, 18 giugno 2002 - Nato nel 1995 con l'obiettivo di coadiuvare le attività delle amministrazioni locali nelle opere di recupero architettonico dei centri storici di Avellino e Salerno, oggi il Consorzio Corited si è trasformato in un prezioso strumento dedicato alla formazione del personale di pubbliche amministrazioni locali e piccole e medie imprese campane. Il Consorzio Corited, frutto della collaborazione tra Italdata (società del Gruppo Siemens Business Services), l'Università di Napoli Federico II (Dipartimento di Configurazione e Attuazione dell'Architettura) e Na.El. sviluppa attività di ricerca in cooperazione fra mondo industriale e mondo accademico allo scopo di promuovere, all'interno dei singoli ambiti conoscitivi, modelli formativi e applicativi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio edilizio del nostro Paese. In particolare, il Consorzio Corited mette a disposizione l'esperienza e la ricerca condotte nell'ambito della tutela, del recupero e della manutenzione edilizia attraverso i propri servizi di formazione, di e-learning e di Asp. Dalla sua nascita a oggi, il consorzio, espressione di un progetto di ricerca finanziato dal Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, è stato finalizzato allo sviluppo di sistemi e procedure intelligenti di diagnosi e tecniche per il controllo delle condizioni di degrado e per assicurare l'affidabilità degli interventi di recupero e manutenzione del patrimonio edilizio. Al fine di garantire la compatibilità tra superfici intonacate esistenti, supporti murari e nuovi materiali, la ricerca svolta dal Corited ha da un lato messo a punto strumenti di indagine delle caratteristiche e delle prestazioni relative ad intonaci e supporti esistenti e dall'altro ha sperimentato attrezzature e tecnologie innovative, come le reti neurali. "Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dal Consorzio Corited per il valore che essi rappresentano per le Città di Napoli, Avellino e Salerno, i loro Centri Storici e, in generale, per i progetti innovativi in ambito della Regione Campania. Il Corited continuerà nello sviluppo delle attività di ricerca, ma renderà un ulteriore servizio alle imprese sul territorio ed agli Enti pubblici locali offrendo tutte le sue competenze ed esperienze attraverso servizi di formazione e di e-learning in sinergia con le tecnologie ed i servizi Asp offerti al mercato da Italdata", ha spiegato Edmondo Gnerre, direttore generale di Italdata S.p.A. e presidente del Consorzio Corited. "Il carattere innovativo dell'attività di Ricerca posta in essere dal Corited è identificabile nell'insieme di sinergie tra cultura del recupero e della manutenzione edilizia e sistemi di conoscenza offerti dalle tecnologie informatiche", ha aggiunto la prof.ssa Gabriella Caterina, direttore della Scuola di Specializzazione in Manutenzione Edilizia dell'Università Federico II nonché docente presso la facoltà di Architettura del medesimo Ateneo. 

"I RUN FOR QUALITY" PERCHÉ TUTTI CE LA POSSONO FARE
Fabriano, 18 giugno 2002 - Per Merloni Elettrodomestici è già iniziata la Maratona di New York: saranno i due marchi storici Ariston e Indesit a correre nella Grande Mela il prossimo 4 novembre. Seguendo la propria vocazione internazionale, Merloni Elettrodomestici ha deciso di partecipare al più grande evento sportivo del mondo, portando una propria squadra di 15 atleti che correrà con lo slogan "I run for Quality". Dei 100 aspiranti maratoneti, dipendenti della Merloni Elettrodomestici, che hanno effettuato un pre-allenamento di un mese, si è tenuta ieri la selezione della squadra su un percorso cittadino di 15,5 km. Gli atleti provengono da ogni parte d'Italia e partecipano a una maratona per la prima volta. Per l'appuntamento di novembre avranno sostenuto 6 mesi di intenso allenamento, al termine del quale si saranno allenati per oltre 100 ore, in media 4-5 volte a settimana, e avranno percorso circa 1200 Km. E' una sfida impegnativa, considerata soprattutto la bassa preparazione da cui partono gli sportivi, che con costanza e tenacia si allenano per arrivare al traguardo. Per le strade di New York, con i loghi Ariston e Indesit, sfileranno i 15 maratoneti di Merloni Elettrodomestici in maglia azzurra, a testimoniare, come afferma lo slogan "I run for Quality", che ciascuno di noi ce la può fare, nella vita, come nella maratona, e che ogni traguardo è raggiungibile grazie a spirito di volontà e determinazione: tutti i partecipanti hanno infatti un obiettivo comune che con fatica e sforzo collettivo, dedizione e impegno può essere raggiunto. Questi gli atleti che hanno realizzato il miglior tempo e dunque correranno alla Maratona di New York: per la categoria Uomini under 30 Said Douirmi (54'14'', 20 anni, originario del Marocco), Fabio Renzaglia (58', 27 anni), Nicola Ramaccioni (1h 3', 28 anni), Nicola Fusco (1h 3'10'', 29 anni). Uomini 30-40 Giovanni Menditto (55'30'', 30 anni), Giuliano Palatroni (58', 30 anni), Alessandro Vanzella (1h, 34 anni), Valentino Bottino (1h 1', 35 anni). Uomini over 40 Angelo Chiacchio (1h 4', 46 anni), Luciano Cascia (1h 8'10'', 53 anni). Donne under 30 Sabina Rossi (1h 14'20'', 29 anni), Silvia Franci (1h 22'17'', 26 anni), Nadia Fiorucci (1h 34'40'', 27 anni). Donne over 30 Susi Natali (1h 7'30'', 32 anni), Anna Rita Trovarelli (1h 20'25'', 29 anni). 

"DALE CARNAGIE" IL PRIMO WORKSHOP GRATUITO PER IMPARARE A MIGLIORARE LE PROPRIE CAPACITA¹ DI LEADERSHIP 
Milano, 18 giugno 2002 Dale Carnagie Training, società leader nel mondo nella formazione, a grande richiesta terrà nuovamente presso la sede del Centro di formazione Hrd training Group di Milano in C.so XXII Marzo 19, "Dale Carnagie", il primo workshop gratuito in Italia per imparare a migliorare le proprie capacità di leadership. Tratto dal Dale Carnagie Course, il seminario svolto in 80 paesi del mondo e frequentato da oltre 4.500.000 persone tra cui alcuni dei più gradi manager del mondo, è previsto per il giorno 19 giugno alle ore 20.30. Sergio Borra, Amministratore Delegato di Dale Carnagie Italia, mostrerà la metodologia usata nei corsi Carnagie e le tecniche di base. I principali argomenti del corso: Come comunicare in modo chiaro, conciso ed efficace; Come applicare i 9 principi delle relazioni umane; Come farsi ben volere ed entrare in rapporto con gli altri; Come ispirare e motivare gli altri all¹azione; Come identificare gli obiettivi e creare un piano per raggiungerli; Come gestire stress e preoccupazioni. Per iscrizioni: Inviare propri dati (nome-azienda-ruolo-tel) all¹ indirizzo e-mail andrea.bruzzi@dalecarnagieitalia.com  oppure tel 54251516 

CONVEGNO: TURCHIA NUOVE OPPORTUNITA' ECONOMICHE UN MERCATO TRA EUROPA E ASIA 
Padova, 18 giugno 2002 - Organizzato dalla Camera di Commercio di Padova, in collaborazione con il Centro Estero Veneto, la Camera di Commercio Italiana di Istanbul e il Gruppo Cardine S.p.A., organizza il 27 giugno p.v., a partire dalle ore 9.00, presso l'Hotel Sheraton di Padova il convegno: "Turchia nuove opportunita' economiche un mercato tra Europa e Asia" per approfondire la conoscenza del Paese e le opportunità d'affari offerte dal mercato turco. L'iniziativa sarà così articolata: al mattino: un seminario di presentazione; al pomeriggio: incontri con i relatori. Infolink: http://www.pd.camcom.it

QATAR AIRWAYS INAUGURA I VOLI SU MILANO E ANNUNCIA LA NUOVA ROTTA SU SAANA 
Milano, 18 giugno 2002 - Qatar Air-ways ha aggiunto una nuova rotta al suo network in continua espansione: il volo Doha-Milano. Il volo di inaugurazione è arrìvato l'altro ieri all'aeroporto Malpensa. Ad accoglierlo le autorità ufficiali dell'aviazione civile, la stampa e i media. A capitanare la delegazione giunta da Doha con il volo inaugurale, Akbar Al Baker, il Ceo (Chíef Executive Officer) di Qatar Airways. Akbar Al Baker durante il suo discorso ha sottolineato l'importanza della nuova destinazione su Milano, fulcro industriale e commerciale d'Italia, uno dei più prestigiosi ',shopping centres" del mondo. Con questa nuova rotta Qatar Airways mira ad aumentare il traffico non solo dall'Italia ma anche dai Paesi limitrofi, 1 voli Qatar Aìrways su Milano opereranno quattro volte alla settimana. 1 giomi e gli orari dei voli su Milano sono stati scelti con criterio per assicurare coincidenze vantaggiose con altre rotte europee e americane. Le operazioni saranno effettuate con Airbus A300-600 R con una configurazione di 12 posti in First Class, 18 in Business e 194 in Economy. Il volo QR035 partirà mercoledì e domenica da Doha all'1.45 ora locale e giungerà a Mìlano alle 7.25 di mattina. L'altro volo, QR033, partirà lunedì e venerdì da Doha alle 12.45 e arriverà a Milano alle 18.30. Questi i voli di ritomo: QR036, che partirà domenica e mercoledì da Milano alle 11.45 ora locale per giungere a Doha alle 19.00 ora locale e QR034, che partirà lunedì e venerdì da Milano alle 22.15 e arriverà a Doha il mattino successivo alle 5.30. La nuova rotta su Milano è di poco successiva all' inaugurazione del volo su Francoforte (13 giugno) e sarà presto seguila (22 giugno) da una nuova destinazìone, Saana, su cui opereranno tre voli alla settimana. Qatar Airways è una delle compagnie aeree maggiormente in crescita al mondo ed è famosa per la sua puntualità e per l'alta qualità dei suoi servizi. La flotta della Qatar Airways è composta esclusivamente da aeromobili della famiglia Airbus, il meglio per comfort e modemità. Akbar Al Baker ha messo a punto un ambizioso piano di espansione secondo cui verranno raddoppiati gli aeromobili (da 15 a 3 1) e, entro la fine del 2005, aumentate le destinazioni fino a un numero di oltre 60. Qatar Airways ha recentemente firmato un accordo di 1.4 miliardi dì dollari amerìcani con la Airbus Industries grazìe al quale entreranno a far parte della sua flotta otto modemissimi Airbus 330-200. Il primo è già stato consegnato e l'arrivo del secondo, "che verrà utilìzzato sulle rotte europee, è prevìsto per il 19 luglio. Qatar Airways ha anche sviluppato un altro importante progetto: la costruzione di un nuovo aeroporto internazionale a Dolia, per il costo di oltre 1.6 miliardi di dollari americanì. Il modemo aeroporto sarà pronto prima dei Giochi Asiatici del 2006 che saranno ospitati dal Qatar. Qatar Airways dirige ffirettamente le sue compagnie sussìdiarie qualì Qatar Duty Free, Qatar Avìation Services, Qatar Holídays e Qatar Distribution Company. Inoltre, una nuova unità di catering aereo diventerà operativa alla fine di giugno 2002. 

IL RUOLO STRATEGICO DEI SISTEMI DI TRASPORTO E LOGISTICA NELLA GLOBALIZZAZIONE DEI MERCATI: UN MASTER E UN WORKSHOP ORGANIZZATI DA POLIEDRA - POLITECNICO DI MILANO PER RISPONDERE ALLA DOMANDA FORMATIVA E DELINEARE LE PROSPETTIVE DEL SETTORE 
Milano, 18 giugno 2002 - Liberalizzazione e regolamentazione del trasporto delle merci: il ruolo dell'offerta di fronte alle esigenze della domanda. E' questa la tematica principale del Workshop organizzato da Poliedra - Politecnico di Milano, che si terrà lunedì 24 giugno presso la sede di Piacenza del Politecnico di Milano, al quale parteciperanno i rappresentanti delle maggiori aziende operanti nel settore dei Trasporti e della Logistica tra le quali: Trenitalia, Ferrovie Nord Milano, Dhl, Omnia Logistica. Un Workshop gratuito sulle tematiche di attualità rilevanti per il mondo dei Trasporti e della Logistica Aperto ad aziende e istituzioni che operano in questo importante settore economico, che tende ad assumere un ruolo sempre più rilevante e strategico al crescere degli scambi internazionali e all'affermarsi di nuovi modelli di business come l'e-Commerce, l'incontro ha l'obiettivo di mettere a confronto idee ed esperienze degli operatori attivi nei diversi settori dei trasporti: ferroviario, marittimo, stradale e aereo, nonché quello dei servizi logistici integrati. L'incontro costituisce inoltre un'occasione di approfondimento delle problematiche e direttive di regolamentazione (a livello nazionale ed europeo) rilevanti per le diverse modalità di trasporto: l'avvio incerto in Italia della liberalizzazione del modo ferroviario, un possibile sviluppo del modo stradale che consenta allo stesso tempo la riduzione gli impatti negativi sulla collettività, la permanenza di regole d'uso delle infrastrutture non ancora completamente liberalizzate nel trasporto marittimo e aereo. Organizzato nell'ambito della prima edizione del Master in "Trasporti e Logistica", progettato e avviato nel 2001 da Poliedra per rispondere elle esigenze della domanda formativa in questo settore, il workshop sarà anche l'occasione per fare un bilancio del Master, e delineare le prospettive del secondo ciclo di lezioni che partirà a ottobre 2002, edizione che vedrà la collaborazione non solo della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica di La Spezia, ma anche del Freight Leaders Club. Il Master che forma manager per la progettazione e gestione dei sistemi logistici e di trasporto nell'ambito della Net Economy e della globalizzazione dei mercati Nella Net Economy si affermano nuovi modelli di business e molte aziende stanno scoprendo che per operare nel settore dell'e-commerce occorre anche saper progettare, realizzare e gestire i sistemi per garantire l'approvvigionamento e la distribuzione delle merci su scala locale ed internazionale. Il Master in "Trasporti e Logistica" di Poliedra forma manager in grado di affrontare le nuove sfide e le opportunità determinate dall'evolvere delle tecnologie Ict, dalla globalizzazione dei mercati e dalla terziarizzazione delle attività nel settore distributivo. In questo contesto, i sistemi logistici e di trasporto diventano strategicamente rilevanti, date le ripercussioni in termini di aumento di complessità e di costi. Le aziende che hanno finanziato borse di studio destinate ai partecipanti dell'edizione 2001 - 2002 del Master sono: Pirelli, Trenitalia, Als, Bt Cesab, Dhl, Kpmg Consulting, Federtrasporto, Ferrovie Nord Milano Esercizio, Fondazione di Piacenza e Vigevano, La Spezia Container Terminal. Alla nuova edizione 2002 - 2003, ad oggi, si sono già aggiunte: Provincia di Piacenza, Ambrosetti Autologistics, Replica Sistemi. 24 giugno 2002, ore 9.30-16.30 Aula Magna, Politecnico di Milano - Sede di Piacenza Via Scalabrini, 76 Piacenza La partecipazione al Workshop è gratuita, previa iscrizione via fax (02 2399.2883) o sul sito www.poliedra.polimi.it/m_trasporti.htm 

NASCE SHELL V-POWER DIESEL CONTINUA LA STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE DI SHELL ITALIA 
Milano, 18 giugno 2002 - Grazie alla politica di differenziazione intrapresa da Shell già Io scorso anno con l'introduzione di Shell V-Power, anche i clienti italiani possessori di auto diesel potranno scegliere tra il gasolio tradizionale e Shell V-Power Diesel, il gasolio innovativo, nato per un piacere di guida unico, per rispettare le differenti esigenze di guida di utenti possessori di auto diesel esigenti e attenti alla propria auto e alle prestazioni. E' finita l'era dei "vecchio" diesel dove nell'immaginario collettivo, il possessore di un'auto diesel non curava particolarmente le prestazioni di guida dei proprio veicolo. Oggi l'utente diesel può vantare le stesse richieste applicate al carburante senza piombo. Shell V-Power Diesel, prodotto esclusivo di Shell dalla formulazione innovatìva, e' stato sviluppato per dare prestazioni superiori ai motori diesel in modo che possano rispondere rapidamente quando hanno bisogno di maggior potenza. Offre agli automobilisti la possibilità di scegliere un gasolio in grado di meglio soddisfare le loro aspettative di potenza e di protezione dei motore. Shell V-Power Diesel consente un utilizzo più efficiente dell'energia sviluppata dalla combustione, maggiormente adeguato alle caratteristiche dei motori diesel di nuova generazione e garantisce protezione e pulizia dei motore. Sarà disponibile presso circa 100 stazioni di servizio di nuova generazione già dai prossimi giorni ed entro fine giugno le stazioni di servizio presso cui sarà possibile acquistare Shell V-Power Diesel saranno circa 250. Il prezzo consigliato alla pompa di Shelli V-Power Diesel sarà maggiorato di 10 centesimi di euro rispetto al gasolio tradizionale. Shell V-Power Diesel affiancherà il gasolio tradizionale integrando l'offerta al cliente coerentemente con la strategia di differenziazione perseguita da Shell. In particolare queste le caratteristiche di Shell V-Power Diesel: Più potenza grazie ad una combustione fluida ad alto contenuto energetico Shell V-Power Diesel &stata studiata per garantire una maggiore potenza nei motori diesel gia' dal primo rifornimento. Il giusto equilibrio delle caratteristiche di densità e viscosità, consente la massima efficienza dei processo di iniezione ed esalta le prestazioni dei motore, con un vantaggio in termini di accelerazione e di risposta immediata. Formulata per ottimizzare la combustione, Shell V-Power Diesel fornisce una combustione più rapida e completa, ad alto valore. Queste caratteristiche, oltre ad ottimizzarne la performance, contribuiscono a ridurre la rumorosità tipica dei motore Diesel grazie ad un'aumentata fluidità Maggior efficienza dei sistema di iniezione attraverso la rimozione dei depositi dannosi grazie ad uno speciale additivo Shell V-Power Diesel contiene uno speciale additivo che evita la formazione di depositi all'interno dei sistema di iniezione ed elimina i residui lasciati dagli altri carburanti. Con l'uso dei gasolio tradizionale, a causa della combustione incompleta, si formano residui all'interno dei motore. Questi residui si depositano nel sistema di iniezione con ripercussioni negative su accelerazione e potenza. Un uso costante di Shell V-Power Diesel permette al motore di tornare ad un livello di efficienza ottimale e di diminuire eventuali emissioni di fumo. Una efficace protezione del motore dai fenomeni di usura e corrosione L'additivo presente in Shell V-Power Diesel ha due ulteriori caratteristiche fondamentali per la protezione del motore: è antiusura e anticorrosione. I fenomeni di usura e corrosione si verificano normalmente coi tempo all'interno dei motore: l'utilizzo costante di Shell V-Power Diesel permette di proteggere le parti metalliche del motore e dei sistema di alimentazione, mantenendone le caratteristiche originarie nel tempo. Oltre a questo, Shell V-Power Diesel ha la particolare caratteristica di limitare la formazione di schiuma all'atto dei rifornimento. 

AD UN ANNO DAL LANCIO SCHELL V-POWER LA BENZINA AD ELEVATE PERFORMANCE E' UNA REALTÀ TANGIBILE PER MIGLIOINI D AUTOMOBILISTI E MOTOCICLISTI. SI CONFERMA VINCENTE LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE DI SHELL ITALIA 
Milano, 18 giugno, 2002 - Shell V-Power, la prima alternativa disponibile in Italia alla tradizionale benzina senza piombo a 95 ottani, si e' rivelata vincente riscuotendo ampio consenso da parte di alcuni milioni di automobilisti e motociclisti italiani. Dall'aprile dei 2001 è disponibile in tutte le stazioni di servizio Shell presenti in Italia. La strategia di differenziazione proposta da Shell, una delle piu' grandi compagnie petrolifere dei mondo, unita alla formulazione esclusiva di Shell V-Power, primo carburante senza piombo a 99 ottani di qualità superiore e tecnologicamente avanzato, ha raggiunto brillantemente i traguardi attesi: oggi 1 cliente Shell su 5 sceglie Shell V-Power. "Molti sono i fattori che hanno determinato il successo di Shell V-Power". ha dichiarato Guido Bonino, Presidente e Amministratore Delegato di Shell Italia. "In primo luogo la strada della differenziazione in un settore dove storicamente la possibilità di scegliere il carburante che meglio risponde alle esigenze e alle aspettative di chi guida è stato praticamente assente. Inoltre, la formulazione esclusiva, diversa da quella di tutti gli altri carburanti attualmente in commercio, che garantisce un prodotto di qualità superiore. Da ultimo e, non meno importante, il fattore emotivo dato dalla partnership con la Scuderia Ferrari di Formula 1 - Passione e Potenza ... un sogno che oggi &realta'. Shell V-Power e'un prodotto esclusivo risultato degli studi messi a punto per la Formula 1 e trasferiti al grande pubblico. In particolare queste le caratteristiche di Shell V-Power: Alto numero di ottani (99): prestazioni ottimali e massima potenza Shell V-Power è una benzina a 99 ottani, il valore piu' alto tra le benzine verdi disponibili in Italia (95 ottani) ed in Europa. Questo consente di ottenere una maggiore potenza dal processo di combustione, esaltando le prestazioni dei motore, con un evidente vantaggio in termini di accelerazione. Più vaporizzazione per una risposta immediata Shell V-Power e' una benzina con elevata capacità di vaporizzazione che, permette di ottenere una risposta immediata dei motore, brillante e senza esitazioni. Trasformandosi in vapore più facilmente rispetto alle altre benzine, Shell V-Power e'in grado di sfruttare ai massimo il processo di combustione, garantendo prestazioni eccezionali. Un esclusivo additivo per eliminare ogni residuo: motore pulito ed efficiente L'additivo speciale contenuto in Shell V-Power evita la formazione di depositi all'interno dei motore ed elimina i residui lasciati dagli altri carburanti. Un uso costante di Shell V-Power permette al motore di tornare ad un livello di efficienza ottimale.

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