QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

MARTEDI'
22 OTTOBRE 2001

pagina 1

 

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

DOPO IL "SI" IRLANDESE AL TRATTATO DI NIZZA, VIA LIBERA ALL'AMPLIAMENTO

Bruxelles, 22 ottobre 2002 - Il popolo irlandese ha detto un "si" deciso al trattato di Nizza, invertendo a grande maggioranza il voto espresso nella primavera del 2001, ha affermato il Presidente del Parlamento Pat Cox. I leader europei, in occasione della riunione del 24 e 25 ottobre a Bruxelles, dovranno prendere atto del fatto che non ci sono più ostacoli all'ampliamento e i preparativi per il vertice di Copenaghen offriranno l'opportunità di avvicinarsi a questo atto storico di conciliazione europea.

 PATTO DI STABILITÀ
Bruxelles, 22 ottobre 2002 - Il Presidente della Commissione Romano Prodi ha riferito all'Aula sugli sviluppi del Patto di stabilità, sottolineando che dopo il successo del referendum irlandese sul trattato di Nizza, il disegno dello sviluppo europeo assume una nuova dimensione. Il Patto di stabilità e di crescita è uno strumento prezioso per l'Unione Economica e Monetaria: questa richiede regole chiare ed efficaci, che però devono essere rispettate dagli Stati membri. La Commissione continuerà, come ha fatto nel passato, a sorvegliarne la corretta applicazione. Dopo aver superato i tempi della speculazione sulle monete nazionali e dei grandi disavanzi nazionali l'Uem ha portato grandi vantaggi ma anche enormi responsabilità, rendendo necessaria una comunanza di politiche monetarie e fiscali. Se è vero che occorrono limiti di applicazione del Patto è pur vero che non si può essere inflessibili o ciechi di fronte al mutare delle circostanze, ha proseguito Prodi. E' doveroso, d'altra parte, informare chiaramente i cittadini, eliminando ogni dubbio su quanto si discute e si decide. La realtà è complessa: il deterioramento del ciclo economico europeo e mondiale è stato talmente marcato da far emergere il pericolo di deflazione e alcuni Stati membri hanno adottato politiche fiscali non coerenti con il Patto di stabilità. Adottando un atteggiamento inflessibile verso i paesi con i disavanzi più alti, la Commissione avrebbe commesso l'errore di proporre soluzioni irrealistiche, perdendo il sostegno e la fiducia dei cittadini. La Commissione ha perciò deciso di suggerire obiettivi raggiungibili e percorsi realistici di consolidamento dei disavanzi, criteri che vanno a vantaggio di tutti i paesi dell'Unione. I miglioramenti suggeriti l'anno passato dalla Commissione europea erano: sviluppare l'informazione e l'analisi economica dell'area euro; rafforzare il sistema statistico; rendere più chiari i principi comuni delle politiche fiscali e strutturali; migliorare l'efficacia del sistema decisionale. Fra i nuovi suggerimenti figurano come migliorare la trasparenza e il rigore del Patto attraverso regole chiare, compatibili con la diversità dei livelli di debito e degli impegni finanziari nazionali, ma occorre trovare le capacità per mettere tali regole in atto e realizzare un coordinamento più intelligente e più efficace delle politiche economiche, assicurando coerenza e direzione al sistema. C'è bisogno di un'autorità, ha detto Prodi, che abbia il potere di guidare il sistema, che sia rigorosa e intelligente: solo con tale autorità forte si possono applicare severamente le regole. Considerando che le politiche di bilancio sono e resteranno responsabilità degli Stati membri, la Commissione, istituzione che agisce nell'interesse comune, è il candidato naturale ad esercitare il ruolo guida del sistema che deve garantire il coordinamento delle politiche economiche. La proposta di un "early warning" fatta qualche mese fa dalla Commissione al Consiglio in relazione ad un Paese membro, non fu accolta anche se lo Stato in questione ne condivideva le motivazioni. La Commissione ha proposto di evitare in futuro tali situazioni, certificando nel Trattato l'autorità per emettere questo tipo di avvertimento e emendando il Trattato per inserire in modo più compiuto il coordinamento delle politiche economiche nel quadro della collaborazione istituzionale garantita dal metodo comunitario. Occorre, infine, una rappresentazione unitaria dell'euro all'interno degli organismi internazionali: tutte queste proposte sono state avanzate alla Convenzione, ma nulla impedisce che siano accettate fin da ora. Le politiche economiche e monetarie non possono e non debbono più restare oggetto di discussioni riservate e devono costituire una componente essenziale di un dibattito politico aperto. Il Presidente ha concluso chiedendo al Parlamento di appoggiare la Commissione in questi sforzi. Il commissario responsabile per gli affari economici e monetari, Pedro SOLBES, ha dichiarato che questo è il momento opportuno per discutere della struttura della politica di bilancio. Egli condivide l'idea che il Patto di stabilità sia una struttura adeguata, offrendo regole rigorose e flessibili per affrontare le sfide a breve e lungo termine. La regola del pareggio di bilancio è il modo migliore per garantire che la politica di bilancio abbia un ruolo stabilizzatore, evitando politiche espansive quando la crescita economica è forte e politiche restrittive in epoche negative. La sfida politica ed economica nel medio termine consiste nella riforma fiscale e della spesa; un'interpretazione corretta delle norme del Patto fornisce in tal senso un buon orientamento per migliorare le finanze pubbliche. Il Patto ha dimostrato di essere in grado di far fronte alle sfide, soprattutto a quella dell'invecchiamento demografico. Molti Stati membri ne rispettano le disposizioni, ma si prevede una crescita più lenta del previsto (inferiore al 2% nel 2002). In alcuni Paesi hanno influito le previsioni troppo ottimistiche su entrate e spese e un certo lassismo delle politiche previste. I disavanzi hanno superato il 2% del Pil a fronte di una previsione dello 0,9. La Commissione ha quindi presentato una strategia in quattro punti per far fronte alle attuali sfide di bilancio: il limite del 3% del PIL che continuerà a essere vincolante e qualsiasi infrazione richiederà misure correttive rapide; l'obiettivo del Patto, cioè il pareggio di bilancio, deve essere interpretato in termini aggiustati ciclicamente; i Paesi che non hanno ancora raggiunto il pareggio dovrebbero arrivare a una riduzione del deficit strutturale pari a mezzo punto del Pil l'anno; la violazione della norma del pareggio di bilancio deve essere considerata come una sua infrazione. Soddisfatto del fatto che ministri della zona abbiano adottato tale proposta, il commissario ha affermato che tutti i paesi hanno accettato l'idea, con l'unica eccezione della Francia. La situazione di bilancio, ha proseguito Solbes, è grave in quattro paesi: Portogallo, Germania, Francia e Italia. I disavanzi sono pericolosamente vicini e in alcuni casi hanno superato il 3%, richiedendo aggiustamenti notevoli. Per il Portogallo si sa che il disavanzo esiste; la Germania supererà il limite del 3%; in Francia ci si avvicina in modo pericoloso e per l'anno prossimo non sono previsti cambiamenti; in Italia vi è un'interruzione apparente del declino del livello di debito, che resta molto alto. Se tali dati saranno confermati, come convenuto ad Amsterdam la Commissione europea applicherà le disposizioni previste dal Trattato

 CONFERENZA SULLA NECESSITÀ DI PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DEI PAESI CANDIDATI AI PROGRAMMI DI FINANZIAMENTO COMUNITARI
 Bruxelles, 22 ottobre 2002 - La prima conferenza Effe (European funding facilities for enterprises from the candidate countries - Strumenti europei di finanziamento per le imprese dei paesi candidati) è stata definita un successo, sebbene i partecipanti si siano trovati d'accordo nell'affermare che il processo d'integrazione è lungi dall'essere concluso. La manifestazione, della durata di due giorni, si è svolta a Bruxelles il 14 e 15 ottobre e ha visto la partecipazione di 200 rappresentanti del mondo delle imprese, dei governi e delle istituzioni finanziarie dell'UE e dei paesi candidati. La conferenza ha avuto come principale obiettivo la promozione di uno scambio di informazioni in merito alle opportunità offerte dagli strumenti finanziari europei, con particolare riferimento alle PMI (piccole e medie imprese). Peter Wragg, capo unità per i rapporti con i paesi candidati presso la DG Imprese della Commissione e presidente del gruppo di studio "meccanismi e servizi di sostegno" in seno alla manifestazione, ha affermato: "Questa conferenza rappresenta un piccolo ma significativo passo verso lo sviluppo della cooperazione con i paesi candidati. Dopo aver dedicato molto tempo e risorse all'introduzione della necessaria legislazione nei loro quadri giuridici, cominciano a prendere forma efficaci misure di questo tipo". I programmi e i fondi comunitari offrono reali opportunità di rafforzare le imprese nei paesi candidati. Per esempio, le aziende e gli istituti di ricerca dei paesi candidati avranno l'opportunità, per la prima volta, di concorrere all'assegnazione dei finanziamenti messi a disposizione nell'ambito del sesto programma quadro (per un totale di 17,5 miliardi di euro), su un piano di parità rispetto agli attuali Stati membri dell'UE. Tuttavia, considerata la complessità delle procedure di candidatura e la scarsità d'informazioni, si teme che le imprese dei paesi candidati, ed in particolare le PMI, non siano in grado di cogliere appieno tali opportunità. Oltre ad offrire una panoramica su più di 90 programmi finanziati dall'UE e a presentare ai delegati un ampio ventaglio di fonti informative, la conferenza Effe ha proposto una serie di misure per garantire che i paesi candidati all'adesione non vengano trascurati nel processo di finanziamento. Fra gli esempi di provvedimenti proposti figurano la necessità di un atteggiamento più proattivo da parte delle istituzioni europee nella fornitura delle informazioni sui programmi alle aziende dei paesi candidati, la semplificazione della legislazione sull'accesso ai finanziamenti, la formazione e la consulenza da parte di esperti sulla corretta redazione delle candidature dei programmi, nonché maggiori investimenti per le imprese nei paesi candidati da parte delle istituzioni finanziarie europee. I partecipanti e gli organizzatori hanno espresso pareri positivi al termine della conferenza, dichiarandosi ottimisti circa la futura partecipazione delle imprese dei paesi candidati. Per la prima volta, le parti interessate di tutta l'Europa si sono riunite, nello stesso momento e con un obiettivo comune, e si è avuta la sensazione che questo fosse l'inizio di un nuovo processo di comunicazione per le imprese europee.

ISRAELE VARA IL 6PQ
Shefayim, 22 ottobre 2002 - Il 27 ottobre a Shefayim (Israele) si terrà un convegno nel corso del quale sarà varato il 6PQ. Alla manifestazione, della durata di mezza giornata, interverranno l'ambasciatore Giancarlo Chevallard, capo della delegazione dell'UE in Israele ed i rappresentanti dell'Iserd (Comitato israeliano per il 6PQ). Le presentazioni si concentreranno sull'attuazione dei progetti integrati e delle reti di eccellenza, nonché sulle regole di partecipazione. http://www.iserd.org.il/newiserd/registration27Oct2002.htm

 ACCORDO FRA GOVERNO ITALIANO ED IL BANCO INTER-AMERICANO
 Roma, 22 ottobre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa che ieri è stato firmato l'accordo fra il Governo italiano ed il Banco inter-americano di Sviluppo per la realizzazione del meeting annuale del Banco in Italia. L'appuntamento è in programma per la prossima primavera a Milano. Alla cerimonia della firma, avvenuta nella Sala della Maggioranza del Ministero, sono intervenuti Mario Baldassarri, vice ministro dell'Economia ed Enrique Iglesias, presidente del Banco inter-americano di Sviluppo.

 KIRCHMEDIA: NON CAMBIA LA POSIZIONE DI MEDIASET
Cologno Monzese, 22 ottobre 2002 - Il Gruppo Mediaset non ha concluso alcun accordo per l'ingresso nel consorzio Tf1 - Haim Saban con l'obiettivo di presentare un'offerta di acquisto del Gruppo KirchMedia. Mediaset ribadisce di essere interessata a valutare, qualora ne sussistano le condizioni, tutte le opportunità in merito alla vicenda Kirch.

 BANCA WOOLWICH LANCIA MUTUO URANO: MUTUO A TASSO VARIABILE CON TASSO SCONTATO PER I PRIMI 12 MESI
Milano, 22 ottobre 2002 - Banca Woolwich lancia Mutuo Urano, un mutuo a tasso variabile con una durata di 20 o 25 anni, che prevede per i primi tre anni il pagamento dei soli interessi e per dieci rate una riduzione del 50% dello spread contrattuale. In particolare, la prima e la seconda rata saranno fisse, calcolate al tasso d'ingresso (3,89%). L'importo delle rate successive, fino alla 36a, sarà calcolato in base a un tasso variabile determinato dall'Euribor 1 mese più lo spread contrattuale: 1,70% per 20 anni, 1,90% per 25 anni. Dalla terza alla dodicesima rata sarà però applicato uno spread ridotto della metà: 0,85% per una durata di 20 anni, 0,95% per 25 anni. Mutuo Urano, particolarmente adatto a chi vuole usufruire di un periodo iniziale con rate più leggere, finanzia l'acquisto della prima o della seconda casa a partire da un importo minimo di 30 mila euro e fino a un massimo dell'80% del valore dell'immobile. Banca Woolwich, che dal 2000 fa parte del Gruppo Barclays, il quarto gruppo britannico per capitalizzazione, ha registrato nel primo semestre 2002 un utile netto pari a 13,38 milioni di euro (+88,5% rispetto al primo semestre 2001), mentre l'utile lordo di gestione ordinaria è più che raddoppiato: 22,81 milioni di euro (+104,8%). Le erogazioni dei mutui sono aumentate del 21,26% a 673 milioni di euro, per un totale di 7.833 contratti perfezionati (+10,5%), con un importo medio di circa 86 mila euro. Banca Woolwich è presente in Italia dal 1990 e opera attraverso 11 punti vendita diretti (Bergamo, Bologna, Brescia, Roma, Torino, Verona, Genova, due a Milano, due a Napoli) e una vasta rete commerciale indiretta composta da banche, sim, centri servizi casa convenzionati e agenzie immobiliari. Per maggiori informazioni sui prodotti di Banca Woolwich è possibile visitare il sito www.bancawoolwich.it

 GRUPPO LEADER IN ITALIA NELLE MACCHINE PER LO STAMPAGGIO AD INIEZIONE DI MATERIE PLASTICHE NEGRI BOSSI HA OTTENUTO UN FINANZIAMENTO IN POOL PER 27,500 MILIONI DI EURO
 Milano, 22 ottobre 2002 - Negri Bossi ha ottenuto oggi un finanziamento in pool per 27,500 milioni di euro. L'operazione, inizialmente prevista per 20 milioni di euro, ha registrato un over subscription di 7,5 milioni di euro. Capofila dell'operazione è Interbanca, mentre l'advisor è Mit.Fin S.p.A.. Il finanziamento ha una durata di tre anni. Grazie a questa operazione Negri Bossi migliora ulteriormente la composizione della propria posizione finanziaria, spostando l'indebitamento a medio termine anche alla luce delle recenti acquisizioni di Oima e Bmbiraghi. "Siamo molto soddisfatti dell'accordo concluso con il pool di istituti di credito guidato da Interbanca" - ha dichiarato Giovanni Natali, Direttore Finanziario di Negri Bossi - "l'entità delle risorse finanziarie messe a disposizione dell'azienda è una conferma della credibilità di cui Negri Bossi gode nel mercato e presso il sistema bancario."

 MARR (GRUPPO CREMONINI): SIGLATO ACCORDO CON IL GRUPPO LA CASCINA PER IL SERVIZIO DI FORNITURA DI PRODOTTI ALIMENTARI. FATTURATO PREVISTO PARI A 43 MILIONI DI EURO IN 3 ANNI
Castelvetro di Modena, 21 ottobre 2002 - Marr S.p.A., società del Gruppo Cremonini leader in Italia nel settore della vendita e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari, ha siglato un importante accordo con il Gruppo La Cascina. Il contratto, stipulato con La Cascina S.c.a.r.l. e la controllata Cater Roma S.p.A., prevede che Cater Roma acquisti parte dei prodotti alimentari da Marr, con l'obiettivo di ottimizzare la gestione dei propri flussi, nonchè la propria struttura dei prezzi d'acquisto. Il Gruppo La Cascina si colloca fra i primi 5 operatori italiani nel settore della ristorazione collettiva ed ha realizzato nel 2001 un fatturato di oltre 300 milioni di Euro. L'accordo avrà una durata di 3 anni a partire dal gennaio 2003 e genererà un volume d'affari pari a 43 milioni di Euro, di cui 10 milioni di Euro il primo anno, 15 milioni il secondo e 18 nel 2005. Questo accordo consolida la leadership di Marr nel settore di riferimento, coerentemente con i piani strategici di sviluppo del Gruppo Cremonini. MARR S.p.A. commercializza e distribuisce prodotti alimentari agli operatori della ristorazione attraverso una rete logistico-distributiva unica in Italia, costituita da 19 centri di distribuzione, da 4 cash & carry, e un'organizzazione di 450 agenti e di un parco di oltre 400 automezzi. L'azienda, leader assoluta in Italia nel mercato della distribuzione al foodservice, rifornisce circa 30.000 clienti all'anno ( ristoranti, catene alberghiere, fast food, pizzerie, mense aziendali, scuole, ospedali e istituzioni pubbliche) con una gamma completa di prodotti alimentari e non alimentari effettuando le consegne entro 24 ore dall'ordine ( 12 ore per i prodotti freschissimi). Il mix dei prodotti distribuiti da Marr è costituito per il 39% da prodotti ittici, per il 26% da carni, per il 32% da alimentari vari, per il 2% da ortofrutta fresca e per l'1% da generi non alimentari. Marr S.p.a. ha chiuso il 2001 con un fatturato consolidato di 614,7 milioni di Euro, in crescita del 12,2% rispetto ai 547,7 milioni di Euro dell'esercizio anno precedente. Il Gruppo La Cascina s.c.a r.l. con sede a Roma, è specializzato nella di ristorazione alle grandi collettività. La Cascina prepara ogni anno 70 milioni di pasti per oltre 800 punti di ristoro tra mense, bar, ristoranti, pizzerie ecc. Con il marchio "Break time" La Cascina gestisce, inoltre, il servizio sostitutivo di mensa in 25.000 esercizi pubblici convenzionati presenti su tutto il territorio nazionale. Cater Roma spa, è la società nata all'interno del Gruppo la Cascina per effettuare le attività di distribuzione di prodotti alimentari alle grandi collettività del Gruppo. Successivamente, la Cater Roma spa ha sviluppato il proprio business su tutto il territorio nazionale fino a diventare il quarto operatore italiano nel settore della distribuzione al food service.

PARTNERSHIP A.D.D.-GRUPPO PRO UN NUOVO MODELLO DI CONSULENZA PER IL SUCCESSO DELLE IMPRESE DELL'EMILIA-ROMAGNA OBIETTIVO COMUNE È OFFRIRE AGLI IMPRENDITORI DELL'EMILIA-ROMAGNA SERVIZI DI CONSULENZA STRATEGICA
Milano, 22 ottobre 2002 - Siglata la partnership Gruppo Pro-A.D.D., che vede la società bolognese -tra i leader nell'ICT a livello nazionale- entrare in partecipazione per il 25% di A.D.D., società specializzata in Controllo di gestione, Organizzazione e Pianificazione strategica, Studi e Ricerche, con sede a Bologna. Si tratta di una partnership che intende fornire un nuovo modello di assistenza al tessuto imprenditoriale del territorio di riferimento, rendendo disponibili strumenti, competenze e servizi per lo sviluppo costante della potenzialità competitiva. "Il 'focus' dell'attività di consulenza di A.D.D. consiste nell'analisi delle situazioni strategico-organizzative delle imprese, con un'ottica di forte personalizzazione e con l'obiettivo di ottimizzare fattori critici di successo, redditività e valore economico dell'impresa.", spiega Andrea Dalledonne, Presidente di A.D.D., punto di riferimento per la Consulenza di Direzione a Bologna e in Emilia-Romagna. Gruppo Pro entra in partecipazione del capitale di A.D.D. in linea con la propria vocazione originaria: personalizzare e integrare le più avanzate soluzioni tecnologiche con i modelli di gestione ad alto valore aggiunto delle singole realtà imprenditoriali. Gruppo Pro ha maturato competenze specifiche nel mercato grazie a ingenti investimenti in Ricerca e Sviluppo e alla conoscenza approfondita delle problematiche dei distretti industriali più strategici per l'economia italiana. "Il binomio tra tecnologia e cultura d'impresa è fortemente presente nei cromosomi di Gruppo PRO. La partnership con A.D.D. mira a consolidare la capacità consulenziale di Gruppo Pro mettendo a disposizione dei clienti idee, intelligenza e creatività organizzativa. In pratica una vera boutique di cultura d'impresa con una forte vocazione a pragmatismo e a risultati su misura.", commenta l'Ing. Rodolfo Vignocchi, Presidente di Gruppo Pro "Questa partnership nasce da una visione comune delle problematiche aziendali e dalla forte integrabilità tra i modelli di controllo di gestione e organizzativi sviluppati da A.D.D. e le tecnologie e le soluzioni di Gruppo Pro. Entrambe le aziende hanno consolidato un know-how d'eccellenza su alcuni settori e hanno maturato una conoscenza approfondita del tessuto imprenditoriale dell'Emilia-Romagna.", commenta Dalledonne, che ha maturato un'esperienza ventennale nei settori della pianificazione, gestione e controllo delle risorse finanziarie, con incarichi di responsabilità. Fra i progetti sviluppati da Andrea Dalledonne, ricordiamo la realizzazione del progetto "Sportello Unico Telematico" per le imprese del Comune di Bologna e l'attività 'pioneristica'-avviata già a partire dal 1995- di consulenza, ricerca e progettazione per l'adozione dell'Euro, per soggetti pubblici e privati. Dalledonne inoltre ha contribuito al processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione avviato con il 'libro bianco' di Sabino Cassese. www.gruppopro.it

REPLY S.P.A.: ESPANSIONE DELLA LINEA DI OFFERTA RELATIVA AL WEB MANAGEMENT CON L'ACQUISIZIONE DEL 100% DI SYSPROJECT.
Milano, 22 ottobre 2002 - Reply, importante gruppo italiano nel settore dell'E-Business quotato al Nuovo Mercato di Borsa Italiana S.p.A., ha annunciato oggi la conclusione dell'acquisizione del 100% di Sysproject, società di servizi informatici specializzata in particolare nella progettazione e gestione delle architetture, dei sistemi e dei servizi per il Web. Il corrispettivo pagato da Reply per l'acquisizione della società è pari a 2,066 milioni di euro. Sysproject opera prevalentemente nel settore dei servizi legati alla progettazione e gestione di infrastrutture software con una forte specializzazione sulle architetture Microsoft. L'acquisizione odierna si inquadra nei programmi di sviluppo di Reply relativi alla linea di offerta del Web Management comprendente servizi e soluzioni per la gestione, il monitoraggio e l'evoluzione delle soluzioni di e-business. Reply con Sysproject consolida l'offerta per il Web Management insieme alla Sicurezza e all'Application Management e intende costruire una importante componente attiva nella gestione delle infrastrutture per l'e-business. Sysproject consentirà inoltre di presidiare meglio gli interessanti settori della connettività wireless e della consulenza specializzata in complesse reti aziendali. Sysproject, che opera prevalentemente sul mercato italiano, ha una previsione di fatturato per l'esercizio in corso di 2,4 milioni di euro con un Ebit pari al 20% dei ricavi. "Sysproject - ha dichiarato Mario Rizzante, Presidente di Reply - è una realtà giovane e dinamica che ha dimostrato di possedere eccellenza tecnologica, qualità del servizio e attenzione per il cliente, tutte caratteristiche da sempre alla base del successo di Reply." "Con Sysproject - ha continuato Mario Rizzante - ribadiamo l'impegno di Reply non solo in settori, quali il Mobile o il CRM, ma anche in tutte quelle aree del System Integration and Management, forse meno visibili, ma che sempre più sono fondamentali per costruire applicazioni mission critical ad alta affidabilità." "L'ingresso di Sysproject nel Gruppo Reply - ha affermato Stefano Barboni, Amministratore Delegato di Sysproject - rappresenta un importante riconoscimento del lavoro svolto dalla società e dell'apprezzamento riscontrato sul mercato. L'obiettivo dell'azienda è ora quello di mettere al servizio di Reply le migliori competenze ed expertise sviluppate, contribuendo negli ambiti di specializzazione pertinenti ad arricchire l'offerta del Gruppo e lo sviluppo delle attività relative al Web Management."

DATA SERVICE: CDA APPROVA FUSIONE CON CNI E CONVOCA ASSEMBLEA STRAORDINARIA
Milano, 22 ottobre 2002 - Ieri 21 ottobre il Consiglio di Amministrazione di Data Service S.p.A. ha deliberato in merito al progetto di fusione per incorporazione di Cni Informatica e Telematica S.p.A. in Data Service S.p.A., convocando per il 25 novembre 2002 l'assemblea straordinaria dei Soci chiamata ad approvare il progetto di fusione stesso. L'operazione, che potrebbe concludersi entro il presente esercizio, è il naturale compimento dell'integrazione operativa avvenuta nel corso dell'anno tra le strutture produttive del Gruppo Data Service S.p.A. con quelle di Cni Informatica e Telematica S.p.A.

IN ITALIA, AD ASSISI, IL PRIMO BILANCIO INTERNAZIONALE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
Roma, 22 Ottobre 2002 - Si è tenuta ieri la Conferenza Stampa di apertura lavori della settimana di Assisi che si terrà dal 20 al 27 ottobre: un'occasione organizzata da Ctm altromercato* per riunire le più importanti organizzazioni, europee e non, di fair trade e per fare il primo bilancio di questo settore. Numerose le organizzazioni di produttori presenti da tutto il mondo e gli appuntamenti riguardanti i diversi momenti dell'economia equo e solidale concentrati nell'arco della settimana. "E' motivo di orgoglio per Ctm altromercato ospitare in Italia uno degli appuntamenti più importanti per dare un bilancio internazionale del Commercio Equo e Solidale. Ctm, come prima organizzazione italiana e seconda nel mondo, dimostra così il suo impegno verso un'economia e un consumo alternativi, che utilizzino come parametri economici oltre al Pil anche gli indicatori sociali. La nostra realtà in termini di fatturato e, soprattutto, di crescita è un importante segnale di concretezza che non lascia indifferenti i grandi protagonisti dell'economia mondiale". Questa la frase introduttiva dell'intervento di Giorgio Dal Fiume, Presidente di Ctm altromercato, che ha lasciato poi la parola a Catalina Sosa, Rappresentante Ifat, Leonardo Becchetti, Professore Associato di Economia Politica - Università di Tor Vergata Roma e ad alcuni rappresentanti dei produttori. La Settimana Altromercato proporrà un approfondimento del tema della maggiore equità nel commercio internazionale, a quarant'anni dalla nascita del commercio equo e solidale e quando i dati parlano chiaro: solo in Europa il Commercio Equo registra 260.000.000 di euro di fatturato al dettaglio, in Germania il numero di persone che conoscono il Commercio Equo supera il 40%, mentre in Italia, dove ricerche dimostrano che 3,9 milioni di persone acquistano beni equo e solidali, il fatturato al consumo supera i 30 milioni di euro. L'obiettivo della Settimana Altromercato è quello di essere, per la prima volta a livello mondiale, un momento di 'bilancio' dello sviluppo di un'economia e di un consumo alternativi a quelli del mercato tradizionale, nel binomio etica-economia. A livello di rete, la Settimana Altromercato sarà anche momento di incontro, per sviluppare il senso di appartenenza, trasmettere i contenuti a tutti i livelli e promuovere nuove sinergie favorite dalla condivisione di un'esperienza a livello europeo, per tracciare linee di sviluppo future. Ad aprire i lavori alcuni incontri con i rappresentanti delle maggiori organizzazioni di commercio equo e solidale: momento di grande interesse sarà la conferenza regionale europea di Ifat. International Federation for Alternative Trade) dove si trarranno le prime conclusioni sul Fair Trade a livello internazionale. Gli eventi in programma nel corso della Settimana Altromercato coinvolgeranno tutti gli attori del commercio equo e solidale, rendendoli protagonisti a più livelli: Convegno internazionale sui percorsi presenti e futuri del commercio equo e solidale. In uno scenario ricco di opportunità e novità il commercio equo e solidale è alla ricerca di un suo orizzonte e modello che tenga conto della dimensione ormai internazionale del confronto e che possa essere in grado di rispondere in modo adeguato all'attenzione crescente di consumatori, istituzioni, attori economici tradizionali e produttori, con una capacità di innovarsi senza perdere le sue idealità. Forum internazionale con i produttori prevede un incontro tra le organizzazioni degli artigiani (8 rappresentanti), le organizzazioni europee di commercio equo e alcuni rappresentanti di Botteghe del Mondo italiane che svolgeranno lavori di gruppo sullo sviluppo di prodotti tessili e ceramiche per la casa. L'iniziativa è organizzata nell'ambito del progetto co-finanziato dall'Unione Europea, volto a valorizzare il tema della cultura e della tradizione che da locale si fa sempre più globale. Assemblea ordinaria dei soci del Consorzio Ctm altromercato, che riunisce 126 cooperative e associazioni non profit a livello nazionale. Forum europeo dei Coordinatori Informazione e dei Responsabili Educazione della rete Altromercato nell'ambito del progetto co-finanziato dall'Unione Europea e realizzato da Ctm in collaborazione con la ong bergamasca Cesvi Cooperazione e Sviluppo. I numeri del Commercio Equo e Solidale: Nato alla fine degli anni '50, il Commercio Equo e Solidale è cresciuto sino ad arrivare a coinvolgere circa 200.000 produttori del Sud del mondo, organizzati in 700 gruppi, che rappresentano, considerando il nucleo familiare medio, quasi 7 milioni di persone che vivono in maniera più dignitosa proprio grazie a questa rete internazionale. (Tonino Perna, Il Grande Racconto). In trent'anni le organizzazioni del fair trade sono entrate nella società civile e nelle istituzioni, diventando uno tra i principali strumenti di cooperazione riconosciuto e cominciando ad influenzare la legislazione che regola la produzione dei beni provenienti dal Sud del mondo (Risoluzione del Parlamento Europeo '98; Comunicazione della Commissione Europea '99). Ad oggi sono 2700 le cosiddette "botteghe del mondo", i punti vendita del commercio equo diffusi in tutta Europa che costituiscono luoghi di scambio alternativi a quelli del mercato tradizionale. La gestione effettiva di questi world shops impegna più di 100.000 volontari e circa 1300 lavoratori nei diversi paesi europei. Immaginando di poter dare un prezzo di mercato al contributo lavorativo dei volontari, si arriverebbe a un valore pari a circa 310 miliardi di euro. In Europa il Commercio Equo registra 260.000.000 di euro di fatturato al dettaglio. In Italia il fatturato al consumo è pari a 30 milioni di euro.

BUSQUIN SOLLECITA IL COLLEGAMENTO IN RETE DEI PROGRAMMI NAZIONALI DI RICERCA AGRICOLA
Bruxelles, 22 ottobre 2002 - Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha sollecitato la creazione di una piattaforma europea in materia di fitologia, attraverso il collegamento in rete dei programmi nazionali di ricerca. Il mutato atteggiamento della società nei confronti della ricerca agroalimentare impone ai ricercatori di prestare maggiore attenzione alle preoccupazioni del pubblico e delle altre parti interessate. Intervenendo alla conferenza Euragri, svoltasi il 15 ottobre a Bruxelles, Busquin ha fatto appello ai ricercatori ed al pubblico in generale affinché non respingano le nuove tecnologie importanti per questo settore. "Non bisogna rifiutare, per ignoranza o pregiudizio, le nuove tecnologie, che possono apportare benefici reali ai cittadini e migliorare la competitività dell'agricoltura europea. Dobbiamo piuttosto sforzarci di trovare un equilibrio tra la governance e la libertà della ricerca per far sì che la scienza progredisca, e di valutare in modo sensato i rischi, i costi e i vantaggi di ogni nuovo sviluppo", ha dichiarato il Commissario. La Commissione auspicherebbe l'intensificazione del dialogo tra le varie parti interessate ed in particolare tra i ricercatori e il grande pubblico. Ciò dovrebbe consentire ai ricercatori di prendere maggiormente in considerazione le preoccupazioni e la sensibilità dell'opinione pubblica nei confronti di certi argomenti, ed ai cittadini di meglio comprendere i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie agricole. L'impiego futuro degli organismi geneticamente modificati (Ogm) conferma la mancanza di dialogo. L'uso e lo sviluppo delle colture transgeniche continuano a crescere in diversi paesi, ma nell'UE sono sottoposti a regolamentazioni sempre più severe. Diverse coltivazioni sperimentali transgeniche sono state danneggiate in tutta Europa, costringendo gli addetti ai lavori a trasferire in altri paesi le strutture di ricerca. Secondo la Commissione, questa perdita avrà verosimilmente pesanti conseguenze per la competitività europea. Nell'UE, la produzione agricola costituisce attualmente un valore di 220 miliardi di euro l'anno e il settore occupa circa 7,5 milioni di persone. L'industria alimentare, dal canto suo, dà lavoro a 2,6 milioni di persone e genera un fatturato di 600 miliardi di euro. Per far fronte alla mancanza di comunicazione, la Commissione sta organizzando una serie di tavole rotonde sulla ricerca in materia di sicurezza degli Ogm, alle quali parteciperanno ricercatori, associazioni dei consumatori, organizzazioni non governative (Ong) attive nel campo ambientale, amministrazioni pubbliche e rappresentanti dell'industria. Negli ultimi 15 anni, la Commissione ha inoltre sostenuto 81 progetti di ricerca sulla biosicurezza per un finanziamento complessivo di 70 milioni di euro e, nell'ambito del sesto programma quadro, stanzierà 685 milioni di euro per la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari.

LA COMMISSIONE INVITA GLI STATI MEMBRI A CONFORMARSI ALLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA SUI RIFIUTI
Bruxelles, 22 ottobre 2002 - La Commissione europea ha formalmente ingiunto a Francia, Belgio, Lussemburgo, Italia, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Spagna, Portogallo e Finlandia di adottare leggi nazionali relative ai veicoli fuori uso. Gli Stati membri citati non hanno rispettato la scadenza prevista di aprile 2002 per recepire nei loro ordinamenti nazionali una direttiva comunitaria relativa ai rifiuti. Il richiamo della Commissione è in forma di pareri motivati, che costituiscono la seconda fase della procedura legale a norma dell'articolo 226 del trattato. La Commissione ha anche inviato pareri motivati alla Francia e alla Finlandia per mancato adempimento alla legislazione comunitaria sugli oli usati. La rigenerazione degli oli usati non ha avuto una priorità adeguata in questi due Stati membri. Inoltre, la Commissione adirà la Corte di giustizia nei confronti dei Paesi Bassi per inadeguatezze riscontrate nell'applicazione della legislazione comunitaria sui rifiuti di imballaggio e contro l'Austria per lacune nella sua normativa sull'utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura. L'Italia è stata invitata ad ottemperare ad una sentenza della Corte del febbraio 2002 sui policlorodifenili e i policlorotrifenili ("Pcb/Pct"). La Commissione teme che se le normative non sono applicate correttamente e in tempo utile, gli Stati membri dovranno far fronte a problemi quali crescenti quantità di rifiuti sempre maggiori e attività di eliminazione e recupero dei rifiuti inadeguatamente controllate, con i rischi che ne conseguono per la salute umana e per l'ambiente. Nel commentare le decisioni, la commissaria per l'Ambiente Margot Wallström ha dichiarato: "Abbiamo compiuto un progresso significativo allorché, nel 2000, i paesi dell'UE hanno adottato norme assai più severe sui rifiuti generati dai veicoli fuori uso. Ora gli Stati membri devono assumersi le loro responsabilità e tradurre la loro volontà politica in azioni concrete, completando le normative nazionali necessarie per rendere effettive le nuove regole. Questa direttiva, insieme con altri testi legislativi nel settore dei rifiuti, ha lo scopo di tutelare i cittadini e l'ambiente in cui tutti viviamo. Esorto gli Stati membri ad attuare rapidamente queste direttive." Gestione dei rifiuti: la legislazione comunitaria La direttiva sui veicoli fuori uso istituisce misure con il duplice scopo di eliminare rifiuti provenienti da veicoli a motore e componenti di veicoli giunti alla fine del loro ciclo di vita e promuovere il riuso, il riciclaggio ed altre forme di recupero dei veicoli. Fra l'altro, la direttiva si prefigge anche di ridurre la presenza di sostanze chimiche pericolose contenute nei veicoli, le quali rendono meno sicuri lo smaltimento e il recupero dei veicoli, e dispone sistemi di raccolta per garantire che i veicoli fuori uso siano effettivamente smaltiti in modo tale da non recare danni all'ambiente. Francia, Belgio, Lussemburgo, Italia, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Spagna, Portogallo e Finlandia non hanno rispettato la scadenza del 21 aprile 2002 per il recepimento della direttiva negli ordinamenti nazionali e, da allora, non hanno comunicato tutte le misure necessarie. La direttiva sugli oli usati intende creare un sistema armonizzato per la raccolta, il trattamento, il magazzinaggio e l'eliminazione degli oli usati, quali oli lubrificanti per veicoli, oli per vari tipi di motori, oli della scatola del cambio, ecc. La direttiva mira inoltre a tutelare l'ambiente dagli effetti nocivi inerenti a tali operazioni. Gli oli usati sono pericolosi perché sono cancerogeni e possono minacciare la vita acquatica se contaminano fiumi, laghi e torrenti ed inquinare i suoli se dispersi sulla terra. La direttiva obbliga gli Stati membri a dare la massima priorità alla rigenerazione degli oli usati rispetto ad altri metodi di smaltimento. Francia e Finlandia non hanno reso prioritario quest'obiettivo e di conseguenza la Commissione ha provveduto ad inviare loro pareri motivati. La Commissione è già intervenuta in modo analogo nei confronti di numerosi altri Stati membri. La direttiva sui rifiuti di imballaggio mira a ridurre l'impatto ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, fissando traguardi da raggiungere in percentuali di recupero e riciclaggio di rifiuti di imballaggio ed obbligando gli Stati membri a creare regimi di raccolta, riciclaggio e recupero per questo tipo di rifiuti. La decisione di adire la Corte di giustizia contro i Paesi Bassi riguarda la lacuna nella loro normativa che non prevede la creazione di tali sistemi. La direttiva sui fanghi di depurazione stabilisce l'esecuzione di controlli di qualità sui fanghi di depurazione utilizzati in agricoltura, in particolare per evitare l'accumulo di metalli pesanti nel suolo. La direttiva prevede inoltre un sistema di registro in base al quale gli Stati membri devono fornire alla Commissione, ogni tre anni, informazioni specifiche sull'utilizzazione dei fanghi di depurazione. Ciò comprende anche, per esempio, la quantità di fanghi prodotti ed utilizzati in agricoltura e la loro composizione (concentrazioni di metalli pesanti e sostanze nutritive). La decisione di adire la Corte di giustizia contro l'Austria è dovuta al fatto che i seguenti Stati federali austriaci non hanno recepito pienamente gli obblighi della direttiva nei rispettivi ordinamenti: si tratta di Carinzia, Alta Austria, Salisburgo, Stiria e Vorarlberg. La direttiva "Pcb/Pct" riguarda svariate sostanze chimiche pericolose la cui tossicità e tendenza alla bioaccumulazione (per esempio accumulazione in tessuti vivi) costituiscono una minaccia particolarmente grave all'ambiente e alla salute umana. Scopo della direttiva è garantire lo smaltimento controllato dei PCB negli Stati membri. Inoltre, essa stabilisce obblighi relativi alla decontaminazione o allo smaltimento di apparecchi contenenti PCB e l'eliminazione di PCB usati, per garantire che siano eliminati completamente. La Commissione ha avviato la procedura di costituzione in mora, a norma dell'articolo 228 del trattato, contro l'Italia, ingiungendole di adottare i provvedimenti necessari per ottemperare ad una sentenza della Corte di giustizia, pronunziata il 27 febbraio 2002 (causa C-2001/046). In tale causa, l'Italia era stata condannata per non aver né adottato né comunicato i propri piani di decontaminazione e smaltimento, in condizioni di sicurezza, degli apparecchi contenenti PCB e per non aver provveduto a redigere inventari completi di tali apparecchi. Risulta che le regioni italiane non hanno ancora completato i piani necessari ed anche gli inventari richiesti rimangono incompleti. Procedure legali Quale custode del trattato CE, la Commissione deve controllare che gli obblighi legali del trattato e gli atti legislativi adottati a norma dello stesso siano rispettati dagli Stati membri. L'articolo 226 del trattato conferisce alla Commissione la facoltà di adire vie legali contro uno Stato membro che agisce in violazione dei suoi obblighi. Se la Commissione ritiene che sia violata una disposizione comunitaria tale da richiedere l'avvio di una procedura di infrazione, essa procede alla costituzione in mora dello Stato membro interessato, ingiungendogli di presentare le sue osservazioni entro un termine specificato, generalmente di due mesi. In considerazione della risposta o in assenza della stessa da parte dello Stato membro interessato, la Commissione può decidere di emettere un parere motivato (secondo avvertimento scritto) nei confronti dello Stato membro. Tale documento illustra in modo chiaro e definitivo i motivi per cui la Commissione ritiene che si sia verificata un'infrazione delle norme comunitarie ed invita lo Stato membro ad ottemperare entro un termine specificato, generalmente di due mesi. Se lo Stato membro non accoglie le richieste del parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia. L'articolo 228 del trattato conferisce alla Commissione la facoltà di intervenire nei confronti di uno Stato membro che non ottemperi ad una previa sentenza della Corte di giustizia e consente alla Commissione di comminare allo Stato membro interessato il pagamento di una penalità. Statistiche attuali sulle infrazioni in generale sono disponibili su Internet al seguente indirizzo: http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm

NASCE BLUDIESEL. E' GIA' DOMANI AGIPPETROLI LANCIA SUL MERCATO IL GASOLIO SENZA ZOLFO. CON BLUDIESEL ENI ANTICIPA LA NORMATIVA EUROPEA IN MATERIA DI EMISSIONI CHE SARÀ OBBLIGATORIA A PARTIRE DAL 2009
Milano, 22 ottobre 2002 - L'AgipPetroli, società dell'Eni, lancia sul mercato nazionale BluDiesel, il nuovo gasolio per autotrazione privo di zolfo che riduce le emissioni inquinanti, migliora le prestazioni del motore e anticipa di anni le nuove specifiche previste dalla normativa comunitaria.Il nuovo prodotto sarà messo in vendita a partire dal prossimo 15 novembre nei punti vendita stradali e autostradali Agip che esporranno il marchio BluDiesel. BluDiesel può alimentare le autovetture di nuova e di vecchia generazione, non dà luogo alla formazione di anidride solforosa, riduce le emissioni di particolato e migliora il funzionamento del catalizzatore consentendo una riduzione anche delle emissioni di ossido di carbonio e idrocarburi incombusti. L'uso costante di BluDiesel, grazie allo speciale additivo polifunzionale, riduce la formazione di depositi sugli iniettori, protegge dalla corrosione il circuito di alimentazione del motore, limita la formazione di schiuma nel serbatoio all'atto del rifornimento e, grazie anche all'elevato livello di cetano, consente di ottenere partenze più pronte, specialmente alle basse temperature e una combustione più regolare con riduzione della rumorosità. BluDiesel si qualifica come il gasolio del domani, ottimale per l'alimentazione delle autovetture di nuova generazione, Euro 4; consente, infatti, l'applicazione dei nuovi catalizzatori De-Nox e di "trappole" di particolato in grado di abbattere le emissioni fino a oltre il 90%. La commercializzazione anticipata di questo gasolio "sulphur free" (cioè con contenuto di zolfo inferiore a 10 parti per milione e quindi praticamente "senza zolfo"), che diverrà obbligatorio in tutto il mercato dell'Unione Europea a partire dal 2009, consente una più rapida introduzione sul mercato delle autovetture Euro 4 che hanno livelli di emissione bassissimi, inferiori di 10 volte rispetto alle autovetture diesel dei primi anni '90. Con BluDiesel, il gasolio privo di zolfo, AgipPetroli conferma la costante attenzione alla qualità dei carburanti. Da anni infatti lo sviluppo dei prodotti è orientato all'attenzione per le prestazioni, alla salvaguardia del motore e alla riduzione dell'impatto ambientale. Ecco perché il marchio Agip è da sempre sinonimo di innovazione. Gli anni Ottanta infatti segnano il lancio della benzina senza piombo e del gasolio a basso tenore di zolfo per il trasporto pubblico, gli anni Novanta quello della benzina a basso contenuto di benzene che rappresentò una novità in Italia e in Europa.

AIR ONE: RISULTATI DI TRAFFICO TERZO TRIMESTRE IN NOVE MESI 3 MILIONI DI PASSEGGERI TRAFFICO +87% A SETTEMBRE
Milano, 22 ottobre 2002 - Nei primi nove mesi del 2002 Air One ha trasportato oltre tre milioni di passeggeri. Il traffico di linea registra un aumento dell'80,4%, consolidando la sua posizione come la seconda Compagnia di linea in Italia e la più grande tra le compagnie private italiane. A settembre il traffico di linea è aumentato dell'87% rispetto allo stesso mese del 2001, raggiungendo il totale di 340.265 passeggeri. Il traffico complessivo, per i primi nove mesi, ammonta a 3.004.283 passeggeri. "Gli ottimi risultati sono frutto dello sviluppo della rete, che ormai copre tutte le principali direttrici di traffico nazionale e si integra in un sistema globale grazie alle coincidenze con i voli delle compagnie Star Alliance e al code sharing con Lufthansa" commenta Giorgio De Roni, direttore divisione passeggeri; con le migliorie previste nell'orario invernale prevediamo di mantenere o persino superare nel quarto trimestre il tasso di crescita registrato nei primi nove mesi". Air One prevede di superare ampiamente le previsioni di traffico comunicate a luglio, per un totale di 3,5 milioni di passeggeri entro la fine dell'anno, purché l'evolversi della situazione politica internazionale non comprometta la propensione al viaggio. L'espansione della flotta, che ora conta 27 Boeing 737, gli accordi di code sharing con Lufthansa e Air Littoral e l'espansione del network consentono ad Air One di operare un vero sistema hub & spoke all'aeroporto di Roma Fiumicino, in cui i singoli voli alimentano il traffico l'uno dell'altro. La destinazione maggiore, da Roma e da altri 11 scali nazionali (13 in estate) è Milano Linate, l'aeroporto milanese preferito dalla stragrande maggioranza delle persone che viaggiano in aereo. Air One opera oltre 1000 voli ogni settimana, collegando 20 aeroporti italiani; compresa la partecipata Eas - European Avia Services, ha circa 1800 dipendenti. Infolink: www.flyairone.it

OFFERTE DAVVERO SCONTATE DALLA RYANAIR: PER CELEBRARE LO SVILUPPO DELLE NUOVE ROTTE!
Milano, 22 ottobre 2002 - Ryanair, l'unica compagnia aerea a bassa tariffa d'Europa, ha annunciato delle tariffe davvero speciali dall'Italia a Francoforte Hahn, Londra Stansted e Bruxelles Charleroi Roma Ciampino - Francoforte Hahn Euro 1,99 solo andata tasse escluse #; Forlì - Francoforte Hahn Euro 3,99 solo andata tasse escluse #; Milano Orio - Francoforte Hahn Euro 9,99 solo andata tasse escluse; Pisa - Francoforte Hahn Euro 9,99 solo andata tasse escluse; Pescara - Francoforte Hahn Euro 9,99 solo andata tasse escluse. # nuove rotte - Partiranno il 5 dicembre, 7 giorni su 7, una volta al giorno da Forlì e due volte al giorno da Roma Ciampino. Genova, Pescara, Torino, Trieste e Treviso per Londra Stansted 14.99 Euro solo andata tasse escluse. Ciampino - Bruxelles Charleroi Euro 29,99 solo andata tasse escluse Da venerdì è possibile prenotare il proprio volo sul sito www.ryanair.com usufruendo della promozione Ryanair secondo i termini e le condizioni che si trovano sul sito. Peter Sherrard, il nuovo Coordinatore Marketing e Vendite di Ryanair per l'Italia, commentando la tariffa promozionale di oggi, ha detto: "Ryanair e' molto soddisfatta dell'andamento di queste nuove rotte che possiamo offrire grazie allo sviluppo di nuove basi. Per celebrare questo successo, vogliamo offrire queste tariffe scontatissime al pubblico italiano. Ryanair continua ad attrarre tantissimi viaggiatori italiani grazie alla sua formula vincente, alle tariffe basse e al proprio servizio cordiale ed efficiente."

 PRIMI PASSI IN SICUREZZA. ANCHE I "GIRELLI" DEVONO ESSERE...A NORMA!
Milano, 22 ottobre 2002 - Per far in modo che i primi passi dei bambini siano sempre "sicuri", anche senza il sostegno dei genitori, si può fare ricorso al girello. Proprio perché destinato ai più piccoli è opportuno garantire la sicurezza, solidità ed affidabilità di questo articolo per l'infanzia. A questo proposito UNI ha pubblicato la norma Uni En 1273 "Articoli per puericultura - Girelli - Requisiti di sicurezza e metodi di prova". Questa norma specifica i requisiti di sicurezza ed i metodi di prova relativi ai girelli per bambini da quando sono in grado di stare seduti autonomamente fino a quando sono in grado di camminare da soli. La norma definisce il girello come una "struttura, in cui il bambino è collocato in posizione seduta o eretta, che gli permette di spostarsi autonomamente". I materiali impiegati per la realizzazione dei girelli devono essere atossici, ignifughi e facili da pulire per mantenere l'igiene. Il girello "a norma" deve evitare i rischi di schiacciamento, taglio e ferite sia per il bambino che per l'adulto che lo monta; proprio per questo tutti i bordi, gli angoli o le eventuali sporgenze devono essere smussate, arrotondate o ripiegate. Le parti del girello dedicate al gioco devono essere anch'esse atossiche e - se staccabili - non devono essere troppo piccole per evitare che il bambino possa soffocarsi ingoiandole. Il girello "sicuro" deve essere provvisto di un sedile rimovibile (che non possa essere staccato involontariamente e che, una volta montato, stia ad almeno 18 cm da terra nella posizione più bassa) e di una cinghia inguinale (necessaria per fissare il bambino al sedile) di materiale flessibile o rigido larga dai 2 ai 5 cm. Inoltre per garantire una buona stabilità, le rotelle del girello devono avere un diametro non inferiore ai 4 cm e devono consentire i movimenti in tutte le direzioni. Tra le prestazioni richieste al girello "a norma" vi sono: la resistenza all'impatto (misurata con una prova nella quale il girello urta contro una superficie senza che si riscontrino rotture o distacchi dei componenti), la resistenza statica (messa alla prova da un peso di 30 Kg che il girello deve reggere per 24 ore) e la resistenza dinamica (verificata con un peso di 12 kg lasciato cadere per 100 volte al centro del sedile del girello). Come ogni prodotto "sicuro" anche i girelli devono essere marcati in modo chiaro ed indelebile con il nome ed il marchio del fabbricante, il numero della norma applicata e l'importante avvertenza "Non lasciare il bambino incustodito". Inoltre, il girello "a norma" dovrà sempre essere provvisto delle istruzioni per l'uso contenenti le indicazioni per la cura, la manutenzione ed il lavaggio, l'avvertenza di non lasciare il bambino incustodito e di non utilizzare il girello in caso di componenti danneggiati o rotti.

AD ART'È PER LA QUINTA VOLTA IL PREMIO EUROPE'S 500 CHE PREMIA LE 500 SOCIETÀ EUROPEE CON LE MIGLIORI PERFORMANCE IMPRENDITORIALI PER CRESCITA DI FATTURATO, DIPENDENTI E REDDITIVITÀ.
Villanova di Castenaso, 22 ottobre 2002 - Art'è, leader in Italia nel mercato dei beni culturali di alta gamma, ha ottenuto anche quest'anno il prestigioso riconoscimento "Europe's 500", assegnato da Growth Plus, l'associazione indipendente no profit, impegnata a promuovere lo sviluppo dell'imprenditorialità in Europa. Il premio è stato conferito ad Art'è e ricevuto dal Direttore Generale del Gruppo, Adriano Battegazzore - nel corso di una cerimonia ufficiale tenutasi a Bruxelles il 18 ottobre scorso. La società bolognese si riconferma ancora una volta un esempio di eccellenza nel panorama imprenditoriale europeo, raggiungendo un altro prestigioso traguardo: è l'unica società quotata sul Nuovo Mercato ad ottenere l'ambito riconoscimento per cinque volte. Inolte Art'è appartiene alla ristretta lista "Sustained Growers", composta dalle 21 società europee con la più lunga presenza tra gli Europe's 500 a conferma della capacità di mantenere nel tempo alti tassi di crescita e dunque una storia di sviluppo organico e sostenibile. "Il duplice riconoscimento ottenuto nella presente edizione di Europe's 500 premia Art'è come una delle più significative storie di successo a livello europeo e testimonia il dinamismo e la capacità propositiva che anche quest'anno hanno contraddistinto l'attività del Gruppo. - ha dichiarato Marilena Ferrari, Presidente di Art'è S.p.A. - Art'è ha saputo infatti consolidare la sua leadership nel settore del consumo dei beni di alta gamma, grazie al piano di sviluppo articolato per linee interne ed esterne. Il potenziamento della struttura, l'allargamento del portafoglio prodotti e l'ampliamento dei canali distributivi sono le basi che ci consentiranno di mantenere nel prossimo futuro i tassi di crescita finora espressi, supportando al meglio il salto dimensionale che il Gruppo sta compiendo dopo l'importante acquisizione di Fmr.".

 CTO S.P.A.: ACCORDO IN USA CON KB TOYS IMPORTANTE ACCORDO COMMERCIALE CON UNA DELLE MAGGIORI CATENE DI GIOCHI STATUNITENSE PER LA DISTRIBUZIONE DEGLI ACCESSORI XTECNOLOGIES
Milano, 22 ottobre 2002 - Cto S.p.A., tra i principali player italiani nel settore dell'electronic entertainment, ha concluso un rilevante accordo commerciale con K B Toys, una fra le maggiori catene retail di giocattoli e videogames negli Stati Uniti. Fondata nel 1922, K B Toys è oggi presente in tutti i 50 Stati americani, con oltre 1.300 punti vendita e vanta inoltre un sito internet www.Kbtoys.com  che rappresenta un punto di riferimento per lo shopping on line in questo settore negli Usa. L'accordo iniziale prevede la fornitura di un totale di 24.000 volanti la cui consegna è già partita e si concluderà a fine novembre. A questo accordo potranno seguire ulteriori forniture da parte di Cto di periferiche di gioco Xtecnologies per console e PC, adattate e personalizzate alle esigenze di Kb Toys. La partnership commerciale riveste una particolare importanza perché permette a Cto di fare il suo ingresso in un mercato, quale quello americano, dalle enormi potenzialità. Tale accordo contribuirà alla realizzazione degli obiettivi di fatturato già illustrati dalla Società alla comunità finanziaria nel corso del mese di giugno. Inoltre, è il primo accordo a livello internazionale dopo l'importante razionalizzazione delle attività afferenti l'area accessori, che è stata finalizzata nel corso del passato esercizio e che ha portato alla costituzione di Maxwise Manifacturing Ltd., Società con sede ad Hong Kong ed uffici in Cina, che progetta e commercializza accessori Oem/Odm (a marchio di terzi) in tutto il mondo.

PREMIO CREACTIVITY, A MILANO GIOVEDÌ LA PREMIAZIONE DEGLI STILISTI EMERGENTI
Milano, 22 ottobre 2002 - Il momento della premiazione è arrivato. Dopo il grande successo dell'evento Creactivity nei negozi Coin di Milano Piazza 5 Giornate e Roma Piazzale Appio, dove gli 'emergenti' hanno avuto la grande occasione di far conoscere le proprie collezioni, il premio Creactivity entra nella fase finale con la premiazione. Il 15 ottobre si è riunita la giuria composta da: Vittorio Giulini, presidente di Smi e presidente della giuria Creactivity; Carlo Giannuzzi , Direttore Generale di Coin; Paola Iannace , Assessore alla cultura della Provincia di Milano; Daria Bignardi , Direttore di Donna; Marina Fausti, Condirettore di Gioia; Cipriana Dall'Orto, Condirettore di Donna Moderna; Carla Vanni, Direttore di Grazia; Edvige Bernasconi , Direttore di Anna; Titti Matteoni, Direttore di Fashion. Questa edizione ha previsto l'assegnazione di 2 Premi Creactivity.. Il Primo, Al Miglior Allievo Stilista: scelto tra quelli selezionati da Domus Academy - Gruppo Webegg, dall'Istituto Europeo del Design di Milano, dalla Scuola per la Moda della Provincia di Milano e da Polimoda. Il premio verrà conferito a Fiorella Castro. Il Secondo, Ai Giovani Talenti: scelto tra gli stilisti in esposizione alla Fashion Gallery di Coin. La giuria ha scelto Maria Luigia De Simone. Giovedì 24 ottobre, alle 19.00, al 7° piano del negozio Coin di Milano Piazza Cinque Giornate, la giuria consegnerà i prestigiosi riconoscimenti ai due vincitori. La serata sarà presentata da Jo Squillo di Tv Moda. Termina con una serata speciale l'evento dedicato ai nuovi talenti della moda nato dalla collaborazione tra Coin, Sistema Moda Italia e la Provincia di Milano

NUOVA INIZIATIVA DI SUN EDUCATIONAL SERVICES PER COGLIERE TUTTI VANTAGGI DELLA LEGGE TREMONTI-BIS UN RISPARMIO FINO AL 50% PER LE AZIENDE CLIENTI CHE INVESTONO IN FORMAZIONE
Milano, 22 ottobre 2002 -- Sun Eucational Services, la struttura dedicata di Sun Microsystems che offre servizi inerenti la formazione, ha lanciato un'iniziativa per cogliere a pieno tutte le agevolazioni fiscali che la legge Tremonti-Bis mette a disposizione delle aziende che investono in formazione e aggiornamento professionale dei propri dipendenti. Combinando le agevolazioni fiscali previste dalla cosiddetta legge Tremonti-bis con l'offerta del Libretto Corsi di Sun Educational Services, fino al 31 dicembre 2002 (o comunque fino alla scadenza del periodo d'imposta successivo a quello contenente il giorno 01/07/2001) le aziende potranno risparmiare fino al 50% rispetto ai prezzi di listino dei singoli corsi a calendario. Il Libretto Corsi è una promozione studiata per l'implementazione di piani di formazione a medio termine: essa consiste nel fatto che le aziende possono acquistare 15 giornate di partecipazione ai corsi a calendario di Sun Microsystems a condizioni molto vantaggiose rispetto all'acquisto dei singoli corsi. Un ulteriore vantaggio offerto da Sun Educational Services deriva dal fatto che il Libretto non è nominativo e può essere utilizzato da tutto il personale aziendale presso qualsiasi centro di formazione Sun, entro 12 mesi dalla data di emissione. La Tremonti-Bis, che riguarda sia gli esercenti di impresa che di arti e professioni, prevede la "detassazione del reddito di impresa e di lavoro autonomo reinvestito nell'acquisto di beni materiali e immateriali nuovi nonché per spese sostenute per la formazione e l'aggiornamento professionale".

3 MILIONI DI STUDENTI ERASMUS NEL 2010? VIVIANE REDING INVITA ALLA MOBILITAZIONE IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA ERASMUS
Bruxelles, 22 ottobre 2002 Per festeggiare il milionesimo studente Erasmus, il commissario europeo responsabile dell'Istruzione e della cultura, Viviane Reding, ha invitato a Bruxelles, la settimana prossima, 30 tra studenti ed ex-studenti Erasmus provenienti da tutti i paesi partecipanti al programma (15 Stati membri, 3 paesi del SEE e 12 paesi candidati all'adesione). I trenta giovani, e meno giovani, incontreranno il Presidente della Commissione europea Romano Prodi e il Primo Ministro danese Anders Fogh Rasmussen il 24 ottobre, in occasione del Consiglio europeo. La Commissione europea intende approfittare della settimana Erasmus, che si svolgerà dal 18 al 25 ottobre, per presentare idee volte ad amplificare il successo di tale programma e migliorarne taluni aspetti. "In occasione dei festeggiamenti per il milionesimo studente Erasmus, desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al successo di Erasmus e in particolare le 1.800 università partecipanti nei 30 paesi, i professori e le agenzie nazionali. Erasmus è un grande successo, nonché un programma di spicco dell'integrazione europea, ma quale sarà la prossima tappa? Sono convinta che molte cose possano e debbano essere migliorate, quali la visibilità di Erasmus e la consistenza delle borse di studio. Ad oggi abbiamo raggiunto un milione di studenti Erasmus. Il mio obiettivo è quello di raggiungere il secondo milione entro il 2007 e i 3 milioni di studenti Erasmus nel 2010", ha dichiarato Viviane Reding. Il programma Erasmus, avviato nel 1987, finanzia la mobilità degli studenti e dei professori nell'ambito dell'istruzione superiore. Il programma è divenuto una delle iniziative più conosciute nel campo dell'istruzione. In 15 anni il numero di studenti che ogni anno beneficiano di una borsa di studio è passato da 3.000 a 120.000 (Cfr. Memo/02/190 del 16 settembre 2002). La Carta dello studente Erasmus Per migliorare la visibilità del programma, la Commissione lancerà la prossima settimana, con i 30 "ambasciatori Erasmus" (conferenza stampa alla Maison d'Erasme a Anderlecht il 24 ottobre alle ore 10.30) la Carta dello studente Erasmus, un nuovo documento in formato di passaporto che presenta i diritti e gli obblighi degli studenti Erasmus, nonché i benefici di un soggiorno Erasmus: riconoscimento completo nell'università di origine dei crediti conseguiti presso l'università di accoglienza, esenzione dalle tasse di iscrizione, diritto di continuare a beneficiare di eventuali borse di studio nazionali, ecc. Più borse di studio grazie al partenariato con imprese private Sarà possibile conseguire l'obiettivo dei 3 milioni di studenti entro il 2010 non solo se un numero sempre maggiore di studenti riconoscerà la validità del programma Erasmus, ma anche se il numero di borse di studio disponibili per gli studenti aumenterà senza provocare una diminuzione del loro importo. Una soluzione proposta dal commissario consiste nel coinvolgimento e nel partenariato di imprese private con il programma Erasmus. Taluni Stati membri e regioni forniscono un sostegno supplementare per aumentare il numero o l'importo delle borse Erasmus, in particolare in Francia, Germania e Spagna. In alcuni casi Erasmus riceve il sostegno di banche e fondazioni private. Tale sostegno complementare, pubblico e privato, dovrà divenire più sistematico e diffuso. È pertanto necessario incoraggiare gli Stati membri ad agire in tal senso e la Commissione prenderà iniziative al riguardo. L'esportazione dei prestiti e delle borse pubbliche Dato che l'importo attuale mensile della borsa Erasmus (in media 140 euro) deve servire a coprire i costi di viaggio e quelli legati alla differenza tra i livelli di vita, la questione dell'importo delle borse di cui beneficia in ultima analisi ciascuno studente Erasmus dipende anche dall'esistenza di un sistema di borse pubbliche e di prestiti esportabili da un paese all'altro. La Commissione auspica che tale "esportabilità" possa estendersi a tutti i paesi che partecipano al programma. Ciò avviene già in Austria, Germania, Lussemburgo, Finlandia, Francia, Irlanda, Islanda, Norvegia, Svezia, Danimarca e nei Paesi Bassi. Se tutti i governi interessati istituissero tali prestiti e tali borse esportabili, i loro studenti potrebbero beneficiare del sostegno minimo necessario per studiare in patria e/o all'estero, e ciò permetterebbe di accrescere in modo significativo il numero di studenti Erasmus. Aprire le università alla dimensione internazionale e istituire delle reti tra università Da ultimo, per aiutare gli studenti a preparare e/o a completare la loro esperienza Erasmus e per offrire a coloro che restano in patria un'esperienza dell'Europa utile al loro sviluppo personale e professionale, Viviane Reding incoraggia le università a invitare e/o ad assumere un maggior numero di professori stranieri e a sviluppare l'apprendimento a distanza attraverso Internet. Entro la fine dell'anno la Commissione proporrà un programma e-learning, in particolare al fine di promuovere i gemellaggi "elettronici" tra le scuole, e la creazione di campus virtuali tra le università. Tale apertura delle università alla dimensione internazionale presuppone che le stesse università si sforzino di ampliare l'offerta linguistica proposta agli studenti che desiderano compiere un'esperienza di mobilità: attualmente l'insufficienza della preparazione linguistica rappresenta uno degli ostacoli allo sviluppo di Erasmus. Nel corso della settimana Erasmus a Bruxelles il commissario si rivolgerà in primo luogo ai giovani per ripetere loro "Non esitate a vivere l'appassionante esperienza di Erasmus (pensate all'"Auberge espagnole"); sarà un'esperienza eccellente anche per la vostra carriera! Inoltre, nel momento in cui riflettete sul vostro futuro professionale, prendete in considerazione la possibilità di un soggiorno presso l'università di un altro paese d'Europa. Ai genitori, ai governi e ai datori di lavoro vorrei dire che l'investimento compiuto in studi di alto livello all'estero risulta utile sia per il singolo che per la società". L'elenco dei nomi dei 30 "ambasciatori Erasmus", contente i loro rispettivi percorsi e indirizzi può essere richiesto al portavoce. In allegato: il programma della settimana Erasmus a Bruxelles. Le attività sono aperte alla stampa. Le Agenzie nazionali Socrates incaricate della gestione di Erasmus organizzano a loro volta un programma di attività nei rispettivi Stati membri. Tale programma è reperibile presso il sito Web della Direzione generale dell'Istruzione e della cultura: http://europa.eu.int/comm/education/erasmus/million_it.html  30 studenti Erasmus a Bruxelles per la settimana Erasmus Programma - Giovedì 24 ottobre : 8.30 Colazione e scambio di vedute con il commissario Viviane Reding (Breydel); 10.3011.30 Consegna delle medaglie ai 30 studenti Erasmus, Conferenza stampa (10.30), lancio della Carta dello studente Erasmus (Maison Erasmus a Bruxelles: Rue du Chapitre, 31 - 1070 Anderlecht - T : 02/521.13.83) ; 12.55 Fotografia dei 30 studenti con il Presidente Prodi, il Primo Ministro Fogh Rasmussen e il commissario Reding (Breydel) . Venerdì 25 ottobre ; 10.0014.00 Visita al Parlamento europeo

IL PROGETTO DSCHOLA È LA COMUNITÀ DEI CENTRI DI SERVIZIO, ANIMAZIONE E SPERIMENTAZIONE (CSAS) E DEI CENTRI DI ANIMAZIONE (CA) DEL PIEMONTE E DELLA VALLE D'AOSTA
Milano, 22 ottobre 2002 - La rete dei Centri è uno dei progetti che contribuiscono a realizzare il sistema scolastico regionale promosso dalla convenzione triennale fra Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e Pubblica Amministrazione locale con l'obiettivo di aiutare il processo di diffusione dell'Ict nella scuola a tutti i livelli. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino che, per contribuire a superare i limiti che condizionano un uso diffuso ed efficace delle Ict nelle scuole, sostiene la creazione di Centri di riferimento sul territorio regionale, i Centri di Servizio, Animazione e Sperimentazione e i Centri di Animazione. L'iniziativa fa parte del piano di azione che prevede la fornitura di servizi Internet a tutte le scuole del Piemonte e della Valle d'Aosta (Servizio Universale a cura del Csi-Piemonte - vedi sito http://direzione.scuole.piemonte.it e la realizzazione di esperienze innovative per un numero limitato di scuole (Bando per il co-finanziamento di progetti per l'uso di Ict nelle scuole). La rete dei Centri di Animazione e dei Centri di Servizio, Animazione e Sperimentazione è coordinata dal Csp vedi http://www.csp.it/ nel quadro delle attività del progetto Dschola (vedi sito http://www.dschola.it/ I Centri sono 23 Istituti indicati dalle Direzioni Regionali del Piemonte che, avendo una comprovata esperienza nell'uso delle Tic e nella sperimentazione in campo didattico, dispongono dei requisiti tecnici e organizzativi tali da svolgere una funzione di riferimento sul territorio piemontese e contribuire allo sviluppo di metodi, sistemi e contenuti innovativi. I Centri sviluppano i loro progetti in tre aree: servizio, con la formazione dei dirigenti delle scuole piemontesi, incluse quelle paritarie, e il supporto alle scuole sul territorio; animazione, con l'organizzazione di seminari e workshop di approfondimento su tematiche legate all'introduzione delle Tic nella didattica; sperimentazione, con progetti sviluppati e realizzati in base all'esperienza e su argomenti legati all'uso delle Tic. Tra le principali attività svolte nei diversi ambiti: formazione dei dirigenti delle scuole piemontesi, incluse le scuole paritarie, relativamente ai servizi Internet e uso della posta elettronica sicura, con approfondimenti legati alla Rupar ed al Servizio Universale. Complessivamente quest'attività si è rivolta a circa 1700 persone, dirigenti e collaboratori scolastici. Fornitura supporto e interventi formativi mirati alle scuole che hanno ottenuto i finanziamenti dal bando della Fondazione Crt. Progetto e realizzazione di attività di sperimentazione, in ragione dell'esperienza maturata su temi specifici, che riguardano modalità organizzative e di servizio evolute rese possibili dall'uso delle tecnologie. Il contenuto, la promozione e la diffusione dei risultati di tali attività sono concordati con ciascun Centro e sono definiti all'interno dell'accordo sottoscritto con ognuno di loro. Come supporto tecnologico, il progetto ha realizzato una rete ad alta velocità (2 Mbit) tra i Centri e la dotazione degli apparati necessari per effettuare video conferenze, in modo da facilitare la comunicazione e contribuire alla costruzione della comunità scolastica regionale.

PROGETTO "CALA": DA DISOCCUPATI A LAVORATORI AUTONOMI
Milano, 22 ottobre 2002 - Trasformare dei disoccupati in lavoratori autonomi, in grado di intraprendere e gestire utilmente una attività. E' questo lo scopo del progetto Equal Cala, che è stato elaborato dal Comune di Milano. Questo progetto, nei suoi vari aspetti, è stato al centro di un seminario in programma ieri pomeriggio, dalle ore 14 alle 18, nella Sala del Colonne del Palazzo Affari ai Giureconsulti. Titolo: "Sperimentazione dei Centri di Aggregazione e servizi per il Lavoro Autonomo". Il progetto, che rientra fra le iniziative elaborate dal Comune di Milano per migliorare la situazione occupazionale di Milano. L'interesse per questo progetto ha superato i confini di Milano, visto che vi sono coinvolti anche altre istituzioni locali in Italia: il Comune di Torino, la Provincia di Genova, quella di Napoli, e la Comunità Montana del Grappa. La direzione scientifica del Convegno è coordinata dal Consorzio A. A. Ster. Partecipano inoltre i seguenti partner: il Centro Studi Marco Biagi dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Cna, Confartigianato, Il Sole 24 Ore, Inet, Fantanet, Cfppadre Monti, Csea, Antilia. L'obiettivo è la realizzazione di sportelli per i lavoratori indipendenti, con particolare riferimento a quelli che operano nei settori delle Nuove Tecnologie e del terziario e a quelli in possesso di professionalità più generiche che intendono inserirsi nel mercato del lavoro attraverso forme di microcooperative. Il progetto Cala ha, infatti, lo scopo di sviluppare l'imprenditorialità, di facilitare, cioè, l'avvio e la gestione delle imprese, in modo da agevolare l'accesso al lavoro indipendente anche da parte di soggetti carenti degli strumenti indispensabili per gestire l'attività in proprio. Esso intende accompagnare i lavoratori indipendenti, fino a che non diventino imprenditori, migliorando le competenze professionali. I centri Cala, pertanto, dovranno dare sostegno e consulenza di vario genere, anche per dare visibilità ai lavoratori attraverso vetrine in rete per farli conoscere e metterli sul mercato a disposizione delle aziende. In particolare a Milano il Cala svolgerà più funzioni: a) offrirà un servizio di informazione sui centri esistenti che svolgono attività di accompagnamento all'autoimprenditorialità. b) raccoglierà il curriculum dei lavoratori in una "vetrina" in rete, cui potranno accedere le aziende c) verificherà e farà conoscere le opportunità formative esistenti d) organizzerà occasioni di incontro e scambi professionali fra i lavoratori indipendenti e) verificherà opportunità di finanziamento e di credito. A Milano il Centro Cala sarà aperto in piazza Cantore, 10 a partire dal gennaio 2003. In questi mesi si sta conducendo una ricerca parallela su tutti i territori per definire meglio i servizi da realizzare. Nell'ambito del progetto Equal è prevista inoltre una ricerca sugli aspetti giuridici del lavoro autonomo, che svilupperà anche un confronto fra le normative a livello europeo. Il progetto Equal Cala è partner del progetto transnazionale "Terra - Sud", che coinvolge progetti Equal anche in Francia, in Spagna e in Portogallo, tutti interessati allo sviluppo dell'imprenditorialità fra i soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro.  

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  

Titoli      Home    Archivio news