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MARTEDI'
5 NOVEMBRE 2002

pagina 4

 

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ALLA RICERCA DEI BATTERI "BUONI" 

Bruxelles, 5 novembre 2002 - I partecipanti al progetto "Microbe Diagnostics", finanziato dall'UE, sono impegnati nello sviluppo di nuove tecniche che consentano agli scienziati di identificare rapidamente i batteri intestinali sulla base del loro Dna. La comunità batterica intestinale è un elemento determinante per la salute e il benessere dell'uomo. Tuttavia, l'ecosistema intestinale è molto complesso, poiché conta oltre 400 specie batteriche diverse, le quali interagiscono fra loro e con i prodotti alimentari che ingeriamo. La capacità di distingue un batterio dall'altro e determinarne la funzione è essenziale per comprendere come agisce l'ecosistema e come manipolarlo (o impedire che venga disturbato) al fine di ripristinare o preservare la salute. Fra le nuove tecniche messe a punto nell'ambito del progetto figura la citometria a flusso, che consente di analizzare in modo rapido ed affidabile una vasta quantità di campioni. Tale metodo verrà impiegato per determinare quali batteri siano solitamente presenti nell'intestino di un organismo sano e come tale ecosistema vari in funzione dell'età, dell'alimentazione e dello stile di vita. Esso consentirà inoltre di determinare le differenze fra l'ecosistema di un organismo sano e quello di un organismo malato, nonché il tipo di batteri coinvolti nelle patologie intestinali croniche come le malattie infiammatorie intestinali (Ibd - Inflammatory Bowel Disease). Queste conoscenze consentiranno l'elaborazione di approcci terapeutici, compresa la possibilità di modificare correttamente l'ecosistema intestinale. Infolink: http://www.dife.de/dife/studien/blaut2/index.html 

INFLUENZA, NESSUN VIRUS ANOMALO IN ARRIVO 
Roma, 5 novembre 2002 - In merito alle notizie su una possibile pandemia influenzale negli anni a venire, il Ministero della Salute precisa che si tratta di una evenienza del tutto teorica, che non riguarda in alcun modo la stagione influenzale 2002-2003 appena cominciata. I virus di cui si prevede l'arrivo anche nel nostro Paese (e che in alcuni Stati dell'emisfero Nord cominciano a essere isolati) rappresentano, come ogni anno, normali varianti antigeniche minori, peraltro contenute tutte nel vaccino attualmente in commercio che quindi è pienamente efficace e di cui si consiglia l'uso soprattutto da parte degli anziani e delle persone a rischio come disposto dalla circolare del 1° luglio 2002 del Ministero della Salute, "Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2002/2003" tutte le informazioni su www.ministerosalute.it Occorre soprattutto non confondere le normali epidemie influenzali con le pandemie. I virus influenzali subiscono infatti modificazioni continue nel loro patrimonio genetico. Quando queste variazioni sono di modesta entità, i virus creano fenomeni epidemici, per i quali la sistematica attività di sorveglianza virologica, che viene svolta in Italia come in tutto il mondo nell'ambito del Programma dell'Oms, porta alla tempestiva identificazione delle nuove varianti e al loro inserimento nel vaccino utilizzabile nella stagione successiva. Ben più raro è il fenomeno dello shift antigenico, evento conseguente al passaggio all'uomo di virus influenzali circolanti in serbatoi animali, soprattutto uccelli domestici e selvatici, in grado di cogliere popolazioni prive di immunità e quindi di provocare una pandemia. Durante il recente Congresso sull'Influenza, svoltosi a Malta, gli esperti dell'Oms hanno voluto ricordare questa evenienza che potrebbe arrecare gravi conseguenze soprattutto nei Paesi poveri e quindi la necessità di intensificare la sorveglianza, gli studi sui virus circolanti negli animali e le possibili interrelazioni tra virus umani e animali nonché di mettere a punto Piani nazionali di intervento, di cui l'Italia è tra l'altro già provvista, e soprattutto un coordinamento efficiente a livello internazionale con l'identificazione di strategie comuni di intervento. 

BASTA CON LE MEDICINE INNOVATIVE SOLO DI NOME DAI FARMACISTI OSPEDALIERI EUROPEI APPELLO ALLE AUTORITÀ DELL'UNIONE: "SERVONO CONTROLLI PIÙ RIGOROSI. I PREZZI AUMENTATI ANCHE DI 350 VOLTE. COSÌ NON POTREMO CURARE CHI NE HA DAVVERO BISOGNO" 
Firenze, 5 novembre 2002 - "Con l'approvazione dell'Emea (European Medicines Evaluation Agency), oggi vengono registrati come innovativi, anche in Italia, farmaci nuovi solo di nome il cui vantaggio finale vantaggio va solo ai produttori che li vendono a prezzi altissimi. In più la gente consuma troppe medicine, reali o presunte, di cui non ha vero bisogno. Di questo passo non ci saranno fondi a sufficienza da dedicare alla ricerca o alla cura delle malattie rare. E i medicinali davvero nuovi resteranno privilegio di pochi". Con questo deciso j'accuse si è concluso ieri a Firenze il 31° Simposio della European Society of Clinical Pharmacy (Escp) che per quattro giorni ha messo a confronto oltre mille responsabili dei servizi farmaceutici ospedalieri e territoriali dei Paesi dell'Unione per discutere, in particolare, della correlazione tra diritti dei pazienti, innovazione nei medicinali e budget economico. Organizzato in collaborazione con la Sifo, la società scientifica italiana della categoria, il congresso ha accertato un fenomeno ormai comune a tutti i Paesi occidentali, ovvero l'eccessiva medicalizzazione che anche in Italia ha portato alle stelle la spesa farmaceutica ospedaliera e convenzionata. Sui farmaci, come noto, gravano le attese e le pressioni dei pazienti, delle loro associazioni, dei medici e delle stesse industrie, "Tutti questi attori", ha ricordato Giovanna Scroccaro, presidente della Sifo, "concorrono a far lievitare un conto economico ormai difficilmente sostenibile. I nuovi medicinali sono sempre più costosi, senza che spesso se ne sia provata l'efficacia. E' dunque necessario che i governi mettano in atto sistemi efficienti per distinguere i prodotti davvero innovativi da quelli che lo sono marginalmente o per nulla. Si tratta di controllare che l'innovazione, proprio perché dispendiosa, sia riservata ai pazienti che ne traggono un reale vantaggio e non sia sprecata per casi curabili altrimenti con farmaci meno costosi". In altre parole, i farmacisti del servizio pubblico, italiani e europei, ritengono necessario condurre studi molto più rigorosi sui medicinali, prima e dopo la commercializzazione, per poter asserire con certezza che non solo sono efficaci e funzionano, ma che sono anche in grado di modificare la mortalità conseguente alla malattia o la qualità della vita dei pazienti. "Molti prodotti oggi approvati dall'Emea", ha concluso la presidente Scroccaro, "non hanno queste caratteristiche. La pressione delle associazioni dei malati e dell'industria del farmaco condiziona pesantemente le scelte delle autorità anche in Europa. A fronte di vantaggi trascurabili, c'è il rischio di esporre i pazienti a farmaci le cui reazioni avverse sono meno note, proprio perché, rispetto ai farmaci più vecchi, sono stati usati su un numero inferiore di pazienti. I nuovi ritrovati antitumorali, per esempio, offrono vantaggi assai deboli in termini di anni di vita guadagnati. In compenso, sono molto più cari". Affermazioni fatte proprie dai professori Silvio Garattini e Vittorio Bertelé che sul British Medical Journal hanno denunciato il caso dei dodici più recenti e più costosi farmaci antitumorali approvati tra il 1995 e il 2000, tra i quali molti di efficacia e sicurezza non sufficientemente documentata: "Malgrado non siano ne' più efficaci ne' più sicuri, questi farmaci costano molto di più. Alcuni fino a 350 volte più dei vecchi farmaci". 

NONOSTANTE UNA VENDEMMIA DELUDENTE, PRODOTTE 1.726 BOTTIGLIE IN PIÙ RISPETTO AL 2001 IL NOVELLO 2002 CRESCE DEL 10% VENETO, TOSCANA E TRENTINO PRODUCONO DA SOLE QUASI IL 58% DELLE BOTTIGLIE 
Vicenza, 5 novembre 2002 - Due dati sono sufficienti a fotografare in maniera inconfutabile lo stato di salute del Novello italiano. La vendemmia di quest'anno ha regalato poche soddisfazioni e molte delusioni che si esprimono, al di là di ogni possibile dubbio, in un dato che non lascia spazio ad equivoci. Si produrrà vino per scarsi 42.000.000 di ettolitri, contro i 54.000.000 della media vendemmiale degli ultimi cinque anni. In percentuale un eclatante - 20%, dato che ci riporta indietro di trent'anni. Ma nonostante questo calo, documentato dall'Associazione Enologi, il vino Novello registra con sorpresa, ma anche con orgoglio, un + 10% in numero di bottiglie prodotte. Questo significa che i produttori non hanno in linea generale sacrificato il Novello all'opportunità di privarsi o meno di uve divenute rare e costose, soprattutto in alcune regioni. E non è senza significato che ai primi posti della hit parade dei vitigni utilizzati nelle varie regioni, figurino le uve Merlot, Cabernet e Sangiovese, cioè i cavalli di razza della nostra enologia: il Merlot con 116 utilizzi, il Cabernet con 84 e il Sangiovese con 78. Quest'anno sono state prodotte 18.546.660 bottiglie che, raffrontate al venduto della vendemmia 2001, fanno registrare un aumento di 1.726.286 bottiglie con un incremento, in percentuale, del 10,3%. Questo in un anno in cui, come già detto, il risultato vendemmiale ha registrato un - 20%. Rispetto al 2001, il numero dei produttori quest'anno è leggermente diminuito a causa della mancata produzione di alcune aziende dell'area del Bardolino, particolarmente disastrata dagli stratempi estivi. Da un punto di vista delle grandi aree geografiche, nonostante il contingente e provvisorio calo del Bardolino, al Nord domina il Veneto, che è anche leader regionale nazionale, seguito da Trentino, Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia. Al Centro è naturalmente leader la Toscana che però ha ridotto molto la propria produzione rispetto al passato. E' questa, probabilmente, la conseguenza del vorticoso aumento di valore delle uve Sangiovese. Al Sud e Isole, infine, la tradizionale leadership della Sardegna è seriamente minacciata da Puglia e Sicilia che hanno registrato, rispettivamente, un aumento del 33 e del 12%. Il Nord mantiene saldamente la propria posizione dominante: da solo produce il 61,1% del Novello italiano. La situazione regionale denuncia una superconcentrazione: tre regioni - il Veneto, la Toscana e il trentino - producono da sole il 57,8% delle bottiglie e generano il 59% del fatturato. Nonostante la eclatante diminuzione vendemmiale e il contemporaneo aumento del Novello, quest'ultimo, con i suoi 139.000 ettolitri rappresenta sempre una goccia nel grande mare del vino italiano, lo 0,33%. Il suo fatturato è però interessante ed è valutabile in 80 milioni di ?, pari a 155 miliardi delle vecchie Lire. E, infine, i prezzi: secondo le dichiarazioni dei produttori, il prezzo medio dovrebbe essere di Euro 4,34, pari a vecchie 8.403 Lire, con un aumento del 6% rispetto al 2001. Il vino più caro sarebbe quello trentino, con un più 14,3% rispetto al prezzo medio; quello più conveniente sarebbe l'abruzzese. 

CIBUS TOUR E CITY TOUR UNA PROPOSTA INTEGRATA DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO IN FIERA A PARMA DAL 7 AL 10 NOVEMBRE 
Parma, 5 novembre 2002 - Il Salone Cibus Tour, in programma a Parma dal 7 al 10 Novembre 2002, è giunto alla sua terza edizione; i numeri delle passate edizioni testimoniano la qualità dell'evento, con oltre 350 espositori e diverse migliaia di visitatori professionali. A Cibus Tour, negli anni scorsi, sono state proposte e lanciate esperienze di viaggio, presentati itinerari enogastronomici e Strade del Vino e dei Sapori, illustrati format di offerte territoriali, avviati progetti di qualità nei settori del tipico alimentare e della ristorazione.Un contributo importante che ha determinato l'affermazione di nuove tendenze nei consumi alimentari e nell'organizzazione della vacanza. I nuovi turismi - Negli ultimi due anni sono nate in Italia 75 Strade dei Vini e dei Sapori, oltre 500 wine-bar in gran parte orientati alla valorizzazione di vitigni autoctoni, la distribuzione moderna negli ultimi due anni ha sviluppato decine di linee di prodotti dedicati al tipico, sono nate le Associazioni delle Città dei Sapori, delle Città Slow, delle Città del Castagno, delle Città del Miele, delle Città del Pesce di Mare, dei Borghi del Pane, oltre alle già note Città del Vino, Città dell'Olio e Città del Tartufo per un totale complessivo di oltre 600 comuni italiani coinvolti. Una rete che mette il "sistema cibo" al centro dell'accoglienza turistica, ma anche artigiana, e della valorizzazione e salvaguardia dei territori. Cibus Tour, dal 7 al 10 Novembre, apre le porte a questo sistema con un'offerta di proposte fortemente specializzata. Le Strade dei Vini e dei Sapori, i Consorzi turistici e agroalimentari, gli Assessorati al Turismo e all' Agricoltura, le Camere di Commercio e gli Enti di promozione e di sviluppo agricolo, le associazioni delle città, degli agriturismi e del biologico, le aziende turistiche ma anche artigianali, agricole e agroindustriali presentano (e rappresentano) a Cibus Tour gli itinerari, le proposte turistiche, i prodotti che compongono il più straordinario, tangibile atlante dell'offerta enogastronomica. Il turismo enogastronomico afferma la peculiarità di un'offerta turistica che affida ai sensi la presentazione di un territorio. Essere viaggiatori del gusto stimola l'incontro sincero con il territorio, con i suoi abitanti; arricchisce il viaggio di sensazioni e di piaceri concreti e appaganti.Chiari e univoci sono anche i segnali di ripresa dei flussi turistici nelle città d'arte: nel 2001 le città d'arte della sola regione Emilia-Romagna hanno registrato un incremento, rispetto all'anno precedente, del 2,3% (dato all'interno del quale la componente leisure è aumentata del 7%). Ci troviamo di fronte ad un consistente aumento della domanda di cultura, dato che emerge anche dalla recente indagine Isnart, secondo la quale il 48,6% del campione intervistato ha dichiarato che fa turismo nei centri storici proprio per interesse culturale. La stessa indagine consente di rilevare come il turista culturale sia quello che meno si affida al "fai da te". Il turismo culturale rappresenta, secondo le statistiche del turismo 2002 fornite da Istat, il 23,14% delle presenze turistiche reali e il 26,4% del fatturato complessivo del turismo in Italia, con oltre 20 miliardi di euro. Sono cifre indicative di un fenomeno ampio e diversificato, sia nella varietà dell'offerta che nelle conseguenti scelte del turista. - come sostiene Laura Pezzoni sulla Rivista del Turismo (n3/4-2002, ed. Tci) Il turismo culturale comporta infatti sovrapposizioni con altre forme di spostamento per studio o lavoro, trasversalità ed integrazioni con altre forme quali la gastronomia, fiere o tradizioni locali. E' lo stupendo paesaggio italiano, combinato indissolubilmente alla straordinaria offerta di vini e prodotti agroalimentari eccellenti, che ha determinato l'esplosione del turismo enogastronomico. I dati del secondo rapporto sul turismo del vino, realizzato dall' Associazione Nazionale Città del Vino, parlano chiaro: sono oltre 14 milioni, per un totale di 57 milioni di presenze, i turisti che nel 2001 hanno percorso l'Italia alla scoperta dei vini e dei prodotti tipici, con una netta prevalenza (59%), di stranieri. Dal rapporto emerge inoltre che sono circa 150 i t.o. e le agenzie di viaggio che hanno inserito pacchetti sull'enogastronomia nella loro programmazione. Confortante è il dato diffuso da Enit secondo cui il 30% dell'introito turistico proveniente dall'estero arriva dal settore enogastronomico. Turismo delle città d'arte e turismo enogastronomico mostrano una chiara tendenza ad intrecciarsi saldamente. Tendenza che, se opportunamente valorizzata, può costituire la base per operazioni di marketing collettivo e territoriale in grado di riproporre il nostro Paese all'attenzione del turismo internazionale. i prodotti tipici - i prodotti biologici - Strettamente collegato al turismo enogastronomico è il trend dei prodotti tipici e dei prodotti biologici. Il consumatore evoluto ricerca un prodotto in base alla sua relazione con il territorio. Il paesaggio agrario attuale propone nuovi e antichi protagonisti: il vino autoctono, i formaggi e i salumi tipici, gli extra vergine derivati dalle cultivar rare e di più antica storia, la ristorazione tipica. E in questo paesaggio riemergono forme e tipologie antiche di ospitalità: il baglio siciliano, la masseria pugliese, la corte padana. Una recente ricerca evidenzia come quasi un italiano su tre (il 31%) compri il vino direttamente dal produttore, mettendo in testa alle motivazioni d'acquisto la fiducia per il produttore (91,4%9 e l'importanza della marca (69,9%). La stessa produzione di olio extravergine d'oliva, forte di ben 24 prodotti Dop e 1 Igp, continua a crescere caratterizzandosi come prodotto dal vissuto naturale e salutistico; l'aumento delle produzioni a Denominazione di Origine Protetta dai 12.000 quintali del '98 ai 35.000 dello scorso anno unita alla nascita di 5 Strade dell'Olio nei mesi scorsi evidenzia l'attenzione dei consumatori e dei turisti verso questo comparto, portando al 41% la predilezione di acquisto direttamente al frantoio. Un filone che lascia intuire un ancora grande spazio di crescita nella creazione di nuove strade dell'olio. In generale per i prodotti tipici si assiste ad un trend positivo che, secondo i recenti dati ISMEA, ha superato nel 2001 la soglia dei 2.500 milioni di euro di fatturato; una quota di spesa assorbita per il 60% dalla distribuzione moderna. A questo dato va aggiunto, sempre da rilevazioni Ismea, l'incidenza che riveste il biologico sulla spesa media delle famiglie italiane, che sfiora i 62 euro al mese rappresentando il 2,4% dei consumi alimentari. I prodotti tipici e quelli biologici rappresentano un fenomeno tra i più interessanti nel campo dell'alimentare, a dimostrazione di come la richiesta di sicurezza e di qualità rappresenti una realtà inconfutabile. In una recente indagine Doxa è emerso che un italiano su due ritiene che la risposta efficace alle sue esigenze alimentari possa essere assicurata sia dalle grandi marche agroindustriali, sia da quei prodotti che oltre ad essere Dop o tipici sono realizzati con metodo biologico. Un mercato, quello del food, stimato in 102 miliardi di euro, in cui i consumi fuori casa pesano per 30 miliardi di euro. Ed è proprio dalla ristorazione arrivano segnali importanti sui temi della qualità e della tipicità. E' stato infatti sottoscritto dalla Fipe e dal Ministero della Salute un protocollo per un sistema di certificazione del ristorante che si affianca all'iniziativa della qualificazione del ristorante tipico. I prodotti tipici e biologici, la ristorazione di qualità, la ricettività agrituristica che viaggia verso i 2,27 milioni di arrivi (+10% rispetto al 2001), l'hotellerie di charme, sempre più diffusa in castelli e dimore storiche, e le antiche tipologie dell'architettura rurale rappresentano il fulcro dell'offerta di turismo enogastronomico che Cibus Tour intende valorizzare. Oggi sono 7,2 milioni i viaggiatori golosi, secondo la recente indagine Astra-Demoskopea, che si considerano a tutti gli effetti dei pionieri che amano scoprire luoghi che non rientrano nei loro viaggi e vacanze abituali (90%), che pretendono di mangiare e bere bene quando si spostano (78%), che fanno una o due vacanze lunghe all'anno e numerosi viaggi brevi nei weekend, definiti dalla ricerca allegri, ottimisti, estroversi, curiosi, dinamici e innovativi. Sono il segnale di una tendenza emergente che cerca il mood del ritorno alle tradizioni, attraverso rivisitazioni colte, accompagnate da ricerca di esperienze sensoriali, suggestioni e profumi che il paesaggio, il cibo e il bere sanno evocare. In questo filone diventano nuovi anche i luoghi di consumo. La cantina si trasforma da luogo di lavorazione e produzione a luogo di accoglienza e vetrina aziendale, dove l'enoturista scopre il mondo del vino attraverso il racconto del produttore; l'albergo diventa tematico, con stanze dedicate ai vini, ai paesaggi, alle erbe tradizionali del luogo; il wine-bar diventa il luogo sperimentale di nuovi stili di consumo tra il tipico e il fusion, con abbinamenti tra vini, produzioni tipiche ma anche piatti etnici; il ristorante propone i piatti della tradizione ma espone la madia dei sapori e di prodotti di nicchia che si possono acquistare direttamente; i negozi e le botteghe diventano luoghi iperspecializzati in cui si riscopre la naturalità; gli agriturismi selezionano i prodotti della fattoria ad uso esclusivo degli ospiti; i grandi centri commerciali garantiscono linee di prodotto che portano sull'intero territorio nazionale, a portata di tutti, specialità che diversamente andrebbero perdute. Cibus Tour esiste per rappresentare tutto questo. L'esposizione - Cibus Tour evolverà la proposta espositiva accompagnando i profondi mutamenti che caratterizzano oggi le nostre relazioni con il territorio, il tempo libero, le nostre abitudini alimentari, attraverso spazi espositivi, aree didattiche, premi ed incentivi, strumenti di scambio. L'esposizione commerciale ospiterà Comunità Montane - i luoghi dove è possibile il reincontro con le più autentiche forme di gastronomia - intere Regioni, Agenzie di promozione turistica regionali, aziende del biologico, aziende del tipico, Consorzi di promozione e tutela, Strade dei Vini e dei Sapori, Aziende che possono essere agricole o artigianali o industriali o ancora "collettive", organizzate da assessorati all'agricoltura e al turismo, da enti regionali di sviluppo agricolo, da Camere di Commercio ed aziende speciali. Podium è lo spazio delle idee, è il palcoscenico da dove amministratori, produttori, tour operator e protagonisti dell'alimentare si mettono di fronte a taccuini e telecamere per illustrare i loro progetti. Il luogo dove si svolgono meeting e conferenze, dove i media vengono a captare le novità. Qui si definiscono i modelli che diventeranno rapidamente punti di riferimento. Al suo fianco la tradizionale e originale vetrina del Food Basket Show che permette ai visitatori professionali di abbracciare, con uno sguardo, la straordinaria offerta di prodotti tipici italiani; un susseguirsi di composizioni, contenenti ciascuno le tipicita' alimentari di un percorso che si snoda tra frutti della terra, salumi, formaggi e specialita' alimentari, che diventa autentica vetrina di delizie. Lo spazio del Food Basket Show, con i suoi panieri colmi di tipicità, è un dizionario gastronomico dell'Italia che offre ai titolari delle boutiques gastronomiche, ai responsabili acquisti del settore alimentare, ai ristoratori l'opportunità per scoprire nuovi prodotti, conoscere l'immagine del territorio, confrontare le differenti tipologie e cultivar di origine, capire come organizzare al meglio una madia dei sapori nel punto vendita. La scorsa edizione di Cibus Tour ha visto la nascita di New Olive Oil Award - Gran Novello, come un importante e qualificante momento di analisi, conoscenza e promozione dell'olio extravergine d'oliva novello italiano. La nascita di questo premio in seno a Cibus Tour, manifestazione-sistema di scambi tra cultura del cibo e territorio, porta finalmente alla luce la nuova sensibilità dei viaggiatori-turisti verso le produzioni tipiche tradizionali e nuove, ma comunque di qualità. L'edizione 2002 di Cibus Tour vedrà la premiazione di AcetoMagno, un concorso riservato all'aceto balsamico tradizionale di Modena e di Reggio Emilia, uniche aree di produzione a denominazione di Origine Protetta. Ma è la Borsa dell'offerta territoriale che caratterizza l'internazionalità del Salone: il Cibus Tour Exchange. La Borsa del Turismo di Cibus Tour accelera la crescita di un mercato in piena evoluzione che fa incontrare le agenzie leader della domanda internazionale di turismo enogastronomico con i rappresentanti dell'offerta rappresentata dal Salone: le strade dei vini e dei sapori, i consorzi di operatori turistici, le aziende alberghiere, gli agriturismi. Sono stati presentati oltre cinquecento pacchetti organizzati di turismo enogastronomico all'ultima edizione di Cibus Tour Exchange. Ma il turismo enogastronomico non è un turismo autoreferenziale, vanta invece la capacità di saldarsi con l'offerta di un patrimonio italiano ugualmente eccezionale. Per questo, all'interno di Cibus Tour, nasce City Tour; uno spazio espositivo specializzato dedicato alle città d'arte e all'offerta racchiusa negli itinerari culturali dei mille centri storici sparsi lungo la Penisola. Far conoscere ad un pubblico sempre più vasto ciò che la Storia ha lasciato in ognuna di queste città, i musei, le feste tradizionali, le chiese, le piazze dove spesso ancora oggi si svolge il mercato così come nel medioevo, è l'impegno di City Tour. Nelle città di tutto il mondo, quando si parla di "City Tour" si pensa al primo approccio del turista con una certa destinazione, a quel breve viaggio che gli consente, con una guida turistica del luogo, di visitare i monumenti più importanti della città e di ripercorrere brevemente i tratti più salienti della sua storia. Con la stessa efficienza, City Tour porterà sotto i riflettori della manifestazione gli itinerari dei tesori d'arte e di cultura del nostro Paese, insieme a coloro che ne saranno fruitori e protagonisti: tour operator, agenzie di viaggio, il pubblico sempre più vasto che chiede nuove mete, sempre più colte e preziose. www.fiereparma.it

35^ EDIZIONE DI TECNHOTEL-HOSPITALITY, LA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE DEDICATA ALL'INDUSTRIA DELL'OSPITALITÀ 
Genova, 5 novembre 2002 - Inizio modulo Genova, 5 novembre 2002 - A breve apre i battenti la 35^ edizione di Tecnhotel-Hospitality, la manifestazione internazionale dedicata all'industria dell'ospitalità - patrocinata da Federalberghi- in programma alla Fiera di Genova dal 9 al 13 novembre. Alla cerimonia inaugurale, in programma alle 9.30 di sabato 9 novembre, prenderanno parte il Sottosegretario alle Attività Produttive on. Stefano Stefani e il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. In occasione dell'apertura della rassegna Federalberghi organizza un convegno dal titolo "Turismo Sviluppo Occupazione" per discutere le prospettive di questo settore chiave per l'economia e l'occupazione nazionale. tecnhotel-hospitality si compone di quattro macrosettori - Arredo, Ristorazione Professionale, Tecnologie e Materiali, Forniture e Hotellerie - e si articola con mostre tematiche e di tendenza, eventi speciali e aree laboratorio interattive che proporranno soluzioni all'insegna della qualità, della funzionalità e della personalizzazione. Quest'anno, dopo l'importante accordo di collaborazione siglato tra la Fiera di Genova, la Federazione nazionale del turismo e la Federazione nazionale dell'industria alberghiera marocchina, il Marocco sarà ospite d'onore di Tecnhotel Hospitality, con una serie di iniziative all'interno della manifestazione e in città, patrocinate direttamente dal Ministero del turismo. Inoltre nelle giornate del 10, 11 e 12 novembre la rassegna ospiterà le finali italiane del "Bocuse d'or", il prestigioso concorso internazionale che si svolgerà a Lione nel gennaio prossimo. La giuria d'onore composta da Gaetano Alia, Sergio Mei, Enzo De Prà e Walter Bianconi, sarà presieduta e coordinata da Gualtiero Marchesi e coadiuvata da Luciano Tona che, a diretto contatto con i dieci finalisti italiani, vigilerà sulla regolarità delle varie fasi di preparazione. Programma di massima giornata inaugurale Sabato 9 Novembre 2002: Ore 9.30 Visita inaugurale alla presenza del Sottosegretario alle Attività Produttive on.. Stefano Stefani; Ore 10.30 Saluti inaugurali Fieracongressi - Sala Riviera; Ore 11 Convegno nazionale Federalberghi "Turismo sviluppo occupazione " Fieracongressi - Sala Riviera; Saluti Giancarlo Strada (Commissario Fiera di Genova); Stefano Stefani (Sottosegretario alle Attività produttive); Americo Pilati (Presidente Federalberghi Liguria); Introduce Bernabò Bocca (Presidente Federalberghi Confturismo); Dibattono Domenico Benedetti Valentini (Pres. XI Comm. Camera); Massimo Caputi (Amm. del. Sviluppo Italia); Vincenzo G. Plinio (Coord. Assessori regionali al Turismo); Giampiero Proia (Presidente Italialavoro); Conclude Roberto Maroni (Ministro del Welfare); Modera i lavori Martino Cavalli (Il Sole 24 ore); Ore 15.30 Arrivo del Vice Ministro alle Attività Produttive on. Adolfo Urso; Ore 16.00 Incontro del Vice Ministro con la delegazione del Marocco. 

ROBERTO CAVALLI A FAVORE DEL JACKSON METROPOLITANS' TECHNOLOGY FUND DI MIAMI 
Miami, Florida, 5 novembre 2002 - Prestigioso evento moda organizzato il 1° novembre scorso a Miami da Roberto Cavalli: la "Fashion Fête", serata di beneficenza a favore del Jackson Metropolitans' Technology Fund di Miami. Durante la serata lo stilista fiorentino ha presentato, per la prima volta in Florida, la sua collezione primavera-estate 2003 sia donna che uomo. Testimonial d'eccezione in passerella: la cantante Paulina Rubio. Ha seguito un vero e proprio dinner epicureo preparato dallo chef Faro Cottone, uno dei più celebri di Miami. Al termine della cena, assolutamente d'effetto, la celebrazione anticipata del compleanno di Roberto Cavalli. Una sorpresa alla quale si sono uniti numerosissimi amici per festeggiarlo: Cindy Crawford, Gloria ed Emilio Estephan, Ana Kournikova, Esteban Cortazar, Christian Castro, Veronica Castro, Tyrese, Paulina Rubio, Devon Aki e Susana Imanez. Uno dei momenti clou della serata: la battitura all'asta di un cappotto Roberto Cavalli, black shearling con collo di volpe, il cui ricavato sarà devoluto all'ospedale pediatrico di Miami. 

SI PARTE DAL... TRAGUARDO! INIZIA IL 6 NOVEMBRE CON UNA CENA ALL'OSTERIA DEL TRAGUARDO LA RASSEGNA I FIEOU DE LA NEBIA. TRE APPUNTAMENTI ORGANIZZATI DA SLOW FOOD CON ALTRETTANTI GIOVANI CUOCHI LOMBARDI 
Milano, 5 novembre 2002 - Prenderà il via mercoledì 6 novembre alle ore 20.30, la rassegna Fieou de la Nebia, organizzata dalla condotta milanese di Slow Food. A fare gli onori di casa sarà Massimo Meloni, originale chef della cittadina Osteria del Traguardo che ospiterà questa prima tappa del breve ciclo di cene a tema accomunate dal Leit-Motiv della cucina e dei sapori autunnali della nostra regione. Accanto a lui tra i fornelli, co-artefici di un menù ricco ed estroso, i cuochi degli altri due ristoranti che aderiscono all'iniziativa: Giuseppe La Barbiera del milanese Il Collio e Alessandro Dehò, della Locanda al Borgo di Borgarello, a pochi chilometri dalla Certosa di Pavia. Le loro fantasiose creazioni saranno abbondantemente annaffiate dall'ottimo vino di tre rinomate cantine lombarde: La Costaiola di Montebello della Battaglia (PV), Conti Sertoli Salis di Tirano (SO) e la franciacortina Barone Pizzini. Tre cene. Tre cuochi. Un'unica terra, la Lombardia, con i suoi prodotti più tipici, i piatti e i profumi che ci vengono regalati dalla generosa stagione che stiamo vivendo. A garantire la magia di questa ricca serata sarà la collaborazione tra i giovani maestri dell'arte culinaria, interpreti e creatori di una cucina fantasiosa che mantiene lo stretto legame con la tradizione contadina della nostra regione pur conferendole una fresca ventata di novità. Il menù sarà aperto dallo Stuzzico del Traguardo, un flut di benvenuto accompagnato dalla nota Raspadura Lodigiana. Seguiranno un prelibato Tortino di riso nero Venere con rane e carciofi e ristretto di gamberi di risaia, piatto di ingredienti tipici della terra pavese che verranno preparati da Alessandro Dehò, e i Ravioli casarecci alla zucca con ragù di lumache, cucinati da Giuseppe La Barbiera. La realizzazione del secondo e del dolce verrà affidata al padrone di casa, Massimo Meloni, che per i suoi ospiti cucinerà il Mànz al gràss de ròst con polenta in fiur e budino di porcini. Per concludere la Michelaccia al cioccolato con crema di mascarpone. Il prezzo della serata è di 35 € ai quali si aggiungeranno 2 € destinati alla tutela dei presìdi internazionali, ossia i prodotti tradizionali legati specificamente a un terrritorio e in via di estinzione, per la salvaguardia dei quali Slow Food si impegna ormai da anni. Per informazioni e iscrizioni: Carlo Casti: 02/55180914 ecocasti@iol.it  Osteria del Traguardo: via Monte Palombino, 2 (Rogoredo). I successivi appuntamenti della rassegna Fieou de la Nebia si terranno il 4 dicembre al Ristorante al Collio e il 28 gennaio 2003 alla Locanda al Borgo di Borgarello.

PRESTIGIOSO APPUNTAMENTO AD UDINE CON IL FRANCIACORTA 
Udine, 5 novembre 2002 - Lunedì 18 novembre, dalle ore 16.00 alle ore 22.00, si svolgerà a Udine nelle sale del Centro Congressi di Palazzo Kechler (piazza XX settembre 14) un Banco di Assaggio del Franciacorta, il primo - e per ora ancora l'unico - Brut italiano prodotto esclusivamente con la lenta rifermentazione in bottiglia ad aver ottenuto fin dal 1995 la Docg. L'incontro è organizzato dal Consorzio per la Tutela del Franciacorta, che sarà presente a Udine con il presidente Claudio Faccoli e il direttore Adriano Baffelli, in collaborazione con l'Ais-Associazione Italiana Sommeliers del Friuli Venezia Giulia. Il Banco d'assaggio sarà un'occasione veramente unica per degustare e paragonare fra loro, sotto la guida attenta e competente degli stessi produttori, i Franciacorta delle prestigiose Aziende di questa sorprendente area vitivincola italiana posta a sud del lago d'Iseo, in provincia di Brescia. In programma anche tre brevi corsi monografici con degustazione guidata, per conoscere il Franciacorta e le sue caratteristiche e per scoprire le particolarità del territorio, che determinano l'unicità del suo vino chiamato con lo stesso nome, Franciacorta. I corsi inizieranno alle ore 17.00, alle ore 18,30 e alle ore 20.00 e saranno tenuti dal responsabile tecnico del Consorzio, Fausto Campostrini (prenotazione obbligatoria, rivolgendosi alla Segreteria organizzativa: Studio Agorà, tel. 0481 62385 - fax 0481 630339 - e mail: agora@travelnews.it  Informazioni: Consorzio per la Tutela del Franciacorta, tel. 030-7760477, e-mail: consorzio@franciacorta.net  www.franciacorta.net

PER I PALATI PIU' ESIGENTI "PROSCIUTTO COTTO NOSTRANO GRAN BERETTA" 
Milano, 5 novembre 2002 - Il "Prosciutto Cotto Nostrano Gran Beretta" è l'ultima novità presentata dal Salumificio Fratelli Beretta, leader nel settore dei salumi a libero servizio, da sempre impegnato nella cura delle tecniche di lavorazione e della selezione delle materie prime. Prodotto di eccezionale qualità, si posiziona nella fascia più alta all'interno dell'assortimento dei cotti Beretta. L'impiego di cosce suine nazionali "per Parma", a filiera controllata e garantita, è il vero plus del prodotto: poter ripercorrere l'intera filiera, infatti, garantisce al consumatore il massimo rispetto di tutte le norme della sicurezza alimentare in ogni fase della produzione, fin dall'allevamento di origine e all'alimentazione dell'animale. Inoltre, il "Prosciutto Cotto Nostrano Gran Beretta" non contiene polifosfati aggiunti, glutammato monosodico né caseinati. Assente anche il glutine: per questo motivo questo prodotto è stato inserito nel "Prontuario dei prodotti in commercio consentiti ai Celiaci" dell'AIC (Associazione Italiana Celiaci). Il "Prosciutto Cotto Nostrano Gran Beretta" è disponibile sia nella versione da taglio al banco sia nelle vaschette da 120 g. a libero servizio, confezionate in atmosfera protettiva, e si conserva in frigorifero a + 4°C. Anche il packaging è distintivo, grazie alla nuova veste che da maggio caratterizza tutti gli affettati Beretta, e mette in risalto le caratteristiche di italianità, controllo di filiera e naturalità del prodotto. Prezzo: Euro 4,40 la confezione da 120 g. 

LA GARANZIA DEL MARCHIO IMQ - ISTITUTO ITALIANO DEL MARCHIO DI QUALITA' E LE MACCHINE PER IL CAFFE' 
Milano, 5 novembre 2002 - Le macchine per il caffè, come tutti gli apparecchi elettrici che funzionano con l'acqua, devono essere, anzitutto, sicure. E', quindi, importante controllare che rechino il marchio Imq: significa che hanno superato tutte le prove necessarie per verificarne il corretto funzionamento e la sicurezza elettrica. A una macchina per il caffè che reca il marchio Imq non capiterà mai di "scoppiare" perché, ad esempio, la pressione del serbatoio ha superato i limiti previsti. Nei laboratori dell'Imq, infatti, vengono sottoposte a tutte le prove di sicurezza, fra cui anche quella di pressione, specifica per questo tipo di apparecchi. Altre prove specifiche riguardano l'ugello per la fuoruscita del caffè e la caldaia. Nel primo caso l'ugello viene bloccato volontariamente. Nel secondo caso, la caldaia viene sottoposta a una pressione superiore a quella di normale funzionamento. Ebbene, anche in questi due casi estremi gli apparecchi devono essere sicuri. Ma l'Imq non si limita a certificare solo le macchine per il caffè di uso domestico. Anche nel caso di distributori automatici di bevande, l'Imq garantisce la sicurezza dei consumatori, bambini compresi. Una recente normativa prevede, infatti, che tali apparecchi vengano costruiti rispettando tre zone di accesso: zona a contatto con il pubblico, zona di caricamento e zona di manutenzione, in cui la prima e la seconda zona, in quanto destinate ad interventi di "non addetti", devono rispettare requisiti di sicurezza estremi. Basti pensare che l'Imq, per le zone a contatto con il pubblico, nella prova di accesso alle parti in tensione, utilizza un dito di prova che ha le dimensioni di quello di un bambino. Infine, per le classiche macchine da caffè per uso commerciale e cioè da bar, così come per i distributori automatici, l'Imq, oltre alla sicurezza elettrica, verifica che, come prevede la norma, siano rispettati i requisiti di "sicurezza igienica" nelle parti a contatto con gli alimenti. Inoltre, effettua prove specifiche sul livello di rumorosità dell'apparecchio (inquinamento acustico).

"INPIEGA" NELLA VITA QUOTIDIANA
Milano, 5 novembre 2002 - I prodotti della linea "Inpiega", marchio commerciale di Ecostyle, azienda specializzata nella trasformazione del polipropilene, nascono dalla capacità creativa dei migliori designer italiani e stranieri, pronti a offrire nuove proposte e un design moderno che trova nelle essenziali superfici euclidee del propilene il terreno ideale. La semplicità e la freschezza rappresentano l'unicità dei prodotti "Inpiega" fortemente orientati al design con caratteristiche di produzione compatibili con le normative ambientali: il polipropilene è infatti un materiale riciclabile ed eco-compatibile. Una plastica pulita che permette la sperimentazione di nuove forme e colori per vivacizzare la vita quotidiana. Sono lampade, borse, tutti oggetti che vanno incontro a uno stile di vita al passo con i tempi, considerando le abitudini e gli interessi di ognuno. Anche gli elementi più semplici possono porsi come oggetto d'arredo tecnologicamente avanzato, grazie all'estrema duttilità del materiale, che permette di realizzare oggetti caratterizzati da una spiccata libertà formale, unitamente a una sorprendente leggerezza, sia materica che visiva. 

HASBRO : UN "MILIONE" DI SCOPERTE CON MARCO POLO 
Milano, 5 novembre 2002 - E' arrivato "Sulle tracce di Marco Polo", il nuovo kit Hasbro che mette alla prova le capacità manuali attraverso la costruzione di fantastici monili, in un percorso ideale per rivivere il leggendario viaggio raccontato da Marco Polo nel suo Milione. Dalla partnership tra Hasbro, Rai Trade e la nota trasmissione televisiva Super Quark, è nata infatti la linea di prodotti Quark, che si propone di avvicinare i bambini al mondo della scienza attraverso il gioco e la sperimentazione. "Sulle tracce di Marco Polo" s'inserisce, così, nella collaudata linea di kit di attività manuali "Quark Hasbro", contraddistinti da un elevato standard di qualità che non trascura il piacere del gioco. Inoltre, il libro che lo accompagna, ricco di illustrazioni e di interessantissime informazioni, rappresenta un vero e proprio prodotto editoriale che integra e completa il gioco. Ottimo compendio alle materie studiate a scuola, questa sorta di manuale accompagnerà non soltanto i più giovani, ma tutti i curiosi e gli amanti della storia alla scoperta della Cina del XIII secolo. 32 pagine di racconti ed aneddoti sveleranno, passo dopo passo, le tappe del lungo viaggio. Prezzo: euro 45,00. 

"GIGANTI PROTETTI. GLI ALBERI MONUMENTALI IN EMILIA-ROMAGNA": UN CONCORSO FOTOGRAFICO, UNA MOSTRA E UN VOLUME DEDICATI AI GRANDI ALBERI SECOLARI DELLA REGIONE
Bologna, 5 novembre 2002 - L'Acero di Madonna dell'Acero (a Lizzano in Belvedere in provincia di Bologna), l'Olmo di Campagnola (in provincia di Reggio Emilia), il cipresso di Villa Verucchio (in provincia di Rimini), il rovere di Corte Brugnatella (in provincia di Piacenza) sono solo alcuni tra i circa 600 alberi monumentali tutelati dalla Regione Emilia-Romagna sulla base della legge 2/1977 e di un censimento compiuto negli anni Ottanta e Novanta. Un tutela che si fonda sull'interesse naturalistico e scientifico dei grandi alberi secolari, ma anche sui legami culturali e affettivi che nel tempo si sono creati tra l'albero, il territorio e la comunità che in esso ha vissuto e vive. Per far conoscere e valorizzare questi "patriarchi verdi", agli inizi del 2002, la Regione Emilia-Romagna - Assessorato all'agricoltura, ambiente e sviluppo sostenibile e Istituto per i beni culturali - ha organizzato, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, un concorso fotografico aperto a tutti i cittadini. Il territorio regionale è stato suddiviso in quattro ambiti (province di Parma e Piacenza; province di Modena e Reggio Emilia; province di Bologna e Ferrara; province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini); per ciascun ambito la giuria, composta da tre esperti in materia di documentazione e rappresentazione fotografica del territorio e della natura, ha assegnato 3 premi. La cerimonia di premiazione dei dodici vincitori si svolgerà venerdì 8 novembre 2002 alle ore 15 a Bologna nella Sala Conferenze del Baraccano (via Santo Stefano 119) nel corso di una tavola rotonda a cui parteciperanno Vera Negri Zamagni vicepresidente e assessore regionale alla cultura, Guido Tampieri assessore regionale all'agricoltura, ambiente e sviluppo sostenibile, Sergio Guidotti presidente del Quartiere Santo Stefano, Fabio Roversi Monaco presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Ezio Raimondi presidente dell'Ibc e Carlo Ferrari docente di Botanica Ambientale all'Università di Bologna. Successivamente, alle ore 17 nella Sala Esposizioni "Giulio Cavazza" del Baraccano verrà inaugurata la mostra " Giganti Protetti. Gli Alberi monumentali in Emilia-Romagna" che presenta le fotografie vincitrici e una selezione di sessanta tra le oltre mille immagini pervenute alla segreteria del concorso. La mostra resterà aperta fino al 15 dicembre 2002 per essere poi allestita in altre sedi regionali. Alla mostra si accompagna un catalogo (Editrice Compositori nella collana "Immagini e Documenti" dell'Istituto Beni culturali) a cura di Teresa Tosetti e Carlo Tovoli che comprende saggi di Carlo Ferrari, Sergio Venturi ed Ombretta Bergomi. Visite guidate: Il Fuorinclasse 051 6271242/335484919 

MOSTRA DI PINO BIGGI 
Milano, 5 novembre 2002 - Da mercoledì 6 novembre prossimo, con inaugurazione alle ore 19.00, :openart Gallery di Milano presenta le tele di Pino Biggi. L'artista toscano dipinge da quattro decenni, ma solo di recente mostra le proprie opere al più vasto pubblico delle gallerie. Giovanissimo, si dedica alla pittura e alla scrittura. Per i suoi racconti, scritti negli anni cinquanta, il poeta Umberto Saba, a lui legato da profonda amicizia, propone il titolo Novelle quasi fiabe. E i dipinti del Biggi più maturo ...sono costantemente pervasi dall'affabulazione (Tommaso Trini). Il ciclo di Figure femminili, le Stanze, i quadri Jazz - come lui stesso li definisce - i Corpi velati, i Panneggi: questi i temi iconografici che scandiscono la sua copiosa produzione. Il colore, la musica, l'architettura, sono questi gli elementi costitutivi dei suoi quadri...La più sensibile delle sue qualità è il colorismo acceso, prodotto dalle interazioni cromatiche. Nel loro trascolorare le immagini assumono la musicalità propria del jazz, che diviene la loro qualità più dinamica. L'energia dei colori velati e il ritmo musicale delle forme vibrano entro un'architettura spaziale delle superfici, che è la loro qualità intellettuale. (Tommaso Trini - Pino Biggi, edizioni G. Mazzotta, 2002) Pino Biggi sente l'esigenza di dare alle sue creazioni l'illusione reale dell'esistenza. L'originalità dei suoi dipinti consiste proprio nell'aver fornito a strutture inverosimili, o a spazi architettonici improbabili, una vita interiore che traspone il fruitore attraverso la non logica del visibile prima di poter approdare alla logica dell'invisibile. (Maurizio Vanni - Pino Biggi, edizioni G. Mazzotta, 2002) Ed ancora le criptoforme: talora sagome ben celate, talaltra forme riconoscibili di parti anatomiche femminili. Con le criptoforme in Biggi avviene la rottura definitiva di ogni rapporto logico; ovunque il mondo esteriore, allontanato dagli ordinamenti noti, razionali e fissi, sezionato e nascosto, diventa quello che potremmo definire il "grande ignoto", e che potremmo far coincidere con una parte di inconscio che si cela nel profondo della persona umana...Forme che indicano una dimensione altra, dove tutto si dissolve e si sgretola per poi ricomporsi sotto un esile mosaico luminosissimo ma quasi monocromo. (Maurizio Vanni - Pino Biggi, edizioni G. Mazzotta, 2002). openart gallery via Argelati, 12 - Milano tel. 02.8393464 

A TEATRO : "...E' MOLTO MEGLIO IN 2" DI JAJA FIASTRI ED ENRICO VAIME 
Milano, 5 novembre 2002 - Da Oggi all' 1 dicembre Garinei e Giovannini presentano al Teatro Manzoni di Milano "...E' molto meglio in 2", commedia musicale scritta da Jaja Fiastri ed Enrico Vaime che vede impegnati come protagonisti Gianfranco Jannuzzo e Paola Quattrini con Lorenza Mario. La regia è di Pietro Garinei; con lui hanno collaborato per le coreografie di Gino Landi, per la scena Uberto Bertacca e per i costumi Silvia Frattolillo. Le canzoni e le musiche sono di Claudio Mattone. I solisti sono Gianluca Bessi,
Cristian Bevilacqua, Heloise Fleur Chapman, Laurent Dalibert, Francesca De Luca, Alessandro Foglietta, Francesco Italiani, Antonino Leanza, Nicola Mancini, Maria Mazan, Laurence Patris, Giusy Pepe, Anna Perillo, Carmen Serra, Francesca Speranza, Alessandro Urso. E' una produzione Music2. Il divertente musical racconta la storia di un impresario teatrale che decide di ricostruire una coppia di autori divisa da un po' di tempo. E non solo professionalmente, ma anche nella vita: Marco e Giulia, dopo un'intensa vita sentimentale ed una traumatica separazione, sono costretti dal destino (il produttore Picchioni) a tornare a lavorare insieme. C'è da scrivere, con la fretta di sempre, una commedia musicale. Ecco quindi le interminabili polemiche originate dalla diversità di gusto degli autori, ingigantite anche da "un trascorso personale" che è difficile da rimuovere. E' una commedia sulla commedia: tutto procede su due binari. Risolvere il problema professionale e fornire il prodotto richiesto (un musical), risolvere finalmente i problemi fra Marco e Giulia, che sarebbero tipici di ogni coppia se non fossero resi più difficili dagli impegni del mestiere. A complicare le cose c'è una donna (Rosaria), la protagonista del musical che, guarda caso, ha avuto una breve storia con Marco (quanto breve e quanto effettivamente "storia"?). Si propongono trame su trame, con annessi balletti spettacolari diretti da Gino Landi e gradevoli canzoni scritte da Claudio Mattone nello scenario originale di Uberto Bertacca e con i vivaci costumi di Silvia Frattolillo, ma nessuna idea sembra idonea. Anche quando il trio (i due autori e la soubrette arrivata come per caso) ha risolto i motivi di polemiche, il musical non ha preso forma. Nonostante tutto, nonostante il bisogno di lavorare, la necessità di dimostrare la propria efficienza professionale, non se ne viene fuori. Intorno ai nostri protagonisti, con la funzione di "coro", il balletto legato alla sorte dello spettacolo (si fa non si fa?). Si può non fare uno spettacolo che fino a quel momento si è fatto? Il musical del musical in effetti è già avvenuto: non resta che organizzare un bel finale... Orari: feriali ore 20,45, domenica ore 15,30, sabato 23 novembre ore 15,30 e 20,45. Biglietto: poltrona euro 31,00. Teatro Manzoni Via Manzoni 42 - tel. 02-7636901 - Infolink: www.teatromanzoni.it 

L'HOTEL SCEGLIE ZELIG: AL VIA UNA COLLABORAZIONE TRA IL PIÙ MILANESE DEI MARCHI ALBERGHIERI ED IL NOTO CABARET 
Milano, 5 novembre 2002 "Si va a Parigi per il Lido: perché non venire a Milano per il suo famoso Zelig cabaret?" e' così che ha esordito Remo Eder, uno dei volti più noti e rappresentativi legati all'imprenditoria alberghiera lombarda e Presidente di Antares Hotels Milano, durante la sua conferenza stampa in cui ha annunciato la collaborazione con il più famoso cabaret italiano che si articola su più fronti e che può costituire anche un nuovo modo di proporre e promuovere Milano. L'uno, il più milanese dei marchi alberghieri, sempre attento a tutto quello che avviene nella città meneghina; l'altro, una vera e propria leggenda metropolitana tra le più tipiche della capitale lombarda: due realtà strettamente legate a Milano, sebbene in campi di attività diverse, che era quasi inevitabile si incontrassero. Nasce così, oggi, una collaborazione che vede in sinergia Antares Hotels, l'ospitalità a Milano per eccellenza, e Zelig, il più famoso Cabaret italiano che ha scoperto nel corso degli anni tutti i più grandi comici italiani. Una collaborazione che si articola su più fronti e che può costituire anche un nuovo modo di proporre e promuovere Milano. Un pacchetto turistico Innanzitutto Antares Hotels ha messo a punto un pacchetto turistico che promuove Milano proprio attraverso il suo famoso Cabaret e che prevede insieme al pernottamento anche il biglietto d'ingresso con posto riservato al tavolo e consumazione, nonché la cena pre o post spettacolo. Si può prenotare fino a 48 ore prima dello spettacolo e fino a 24 ore per le rappresentazioni del venerdì e del sabato. Inoltre per il ciclo di rappresentazioni domenicali "Zelig for children", studiate per i più piccini, è prevista un'offerta studiata appositamente per le famiglie. La prenotazione e l'acquisto del biglietto in Hotel La collaborazione va oltre: il cliente che si trova già in Hotel può prenotare e acquistare il biglietto direttamente in albergo, che sarà consegnato in camera. Per le aziende. Un'altra iniziativa viene rivolta, infine, alle aziende che scelgono uno degli Antares Hotels per le proprie riunioni aziendali. L'albergo propone "serate a tema" coinvolgendo gli artisti dello Zelig, attingendo da un ampio cast di comici in funzione di stili e budget diversi, da tenersi in Hotel oppure riservando tutto il locale. Antares Hotels si fa carico di organizzare la serata all'azienda offrendole così un servizio "chiavi in mano" e semplificando di gran lunga il compito alla Società. Cabaret e comicità non solo quindi per divertire, ma cabaret può diventare al tempo stesso uno strumento di comunicazione e di marketing. "Da sempre la comicità è stato un insostituibile strumento di comunicazione sociale - riprende Remo Eder Presidente di Antares Hotels Milano - oggi diventa con i nostri alberghi anche un mezzo di comunicazione aziendale: utilizzando la comicità si attira l'attenzione dell'ascoltatore che diventa più ricettivo nei confronti delle informazioni che gli vengono trasmesse." E a conferma di questa affermazione, l'Antares Hotel Rubens, a breve, presenterà alla propria clientela gli importanti interventi di ristrutturazione effettuati proprio attraverso un noto personaggio di Zelig, e altrettanto farà l'Antares Hotel Concorde che in questo modo farà gli auguri di Natale alle aziende migliori clienti. Per informazioni e prenotazioni Linea verde 800979377- www.antareshotels.com 

MEMO REMIGI IN CONCERTO AL CASINÒ DI CAMPIONE GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE "MUSICA E SAPORI DELLA MILANO ROMANTICA" 
Campione d' Italia, 5 novembre 2002 - Giovedì 7 novembre 2002 al Casinò di Campione d'Italia si esibirà dal vivo, sul palco del nuovo Salone delle Feste, Memo Remigi, che, accompagnato dai suoi musicisti, eseguirà una rassegna di successi internazionali da lui composti, da "Io ti darò di più" alla "Notte dell'addio" a "Cerchi nell'acqua", "Gocce di Luna", "Innamorati a Milano" e, inoltre, data la caratteristica della serata - "Musica e Sapori della Milano romantica" - proporrà una carrellata di canzoni intramontabili di Giovanni D'Anzi, tra l'altro tutte raccolte in un nuovo album dal titolo "Canzoni di Sempre" ("La Madunina", "Nustalgia de Milan", "Non Dimenticar le mie parole", "Ma l'amore no"... e tante altre). Memo Remigi è nato come autore di canzoni di successo scritte per le più prestigiose cantanti nazionali e internazionali quali Mina, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Orietta Berti, Ombretta Colli, Sherley Bassey... e tante altre. Sotto la guida del Maestro Giovanni D'Anzi è diventato subito il "cantore" di Milano con diverse composizioni dedicate appunto alla capitale lombarda, tra le quali classica "Innamorati a Milano". Ha partecipato a diverse edizioni del Festival di Sanremo, sia come autore che come interprete, ed è stato anche protagonista di alcune edizioni del "Disco per l'estate". Ha inciso diversi album di successo, con intramontabili brani come "Torna a casa mamma", la sigla tv "Gocce di Luna", "Io ti darò di più", "La notte dell'addio", "Una famiglia", "Cerchi nell'acqua", "Gocce di Luna", e la straordinaria "Innamorati a Milano". Ha condotto e partecipato a diversi programmi e show tv, tra cui "A modo mio", "Con rabbia e con amore", "Qualcosa da dire", "Fantastico 2", "Fate il vostro gioco", "Mattina 2", la trasmissione radiofonica "Via Asiago Tenda", "Detto tra noi", "Medicine a confronto", "100 Milioni + Iva", "Piano Bar - Gocce di Luna", "Domenica In", "Uno Mattina. Nel corso della sua carriera ha collaborato con diversi personaggi dello spettacolo, tra cui Heather Parisi, Oriella Dorella, Romina Power, Walter Chiari, Raffaele Paganini, Loretta Goggi, Lara Saint Paul, Fabio Fazio, Alberto Castagna, Alessandro Cecchi Paone, Mita Medici, Daniela Rosati, Iva Zanicchi. La grande passione di Memo Remigi è da sempre la musica, ma non ha mai dimenticato di occuparsi di teatro e del sociale. Inoltre, ha scritto diverse canzoni per bambini e non ha mancato di divertirli conducendo per loro la fortunata trasmissione con Topo Gigio. Recentemente ha pubblicato un nuovo album "Canzoni di Sempre", in omaggio al grande autore e anche suo editore, Giovanni D'Anzi, contenente le sue più romantiche canzoni. La serata live con Memo Remigi al Casinò di Campione, è organizzata con Cena di Gala prima del concerto a partire dalle ore 20.30, preceduta dal Cocktail (frs. 130). Per informazioni e prenotazioni, rivolgersi all'Ufficio Marketing del Casinò di Campione, tel. 6401111 (prefisso dall'Italia 004191). Infolink: http://www.casinocampione.it 

LA SQUADRA DI MERLONIELETTRODOMESTICI ALLA MARATONA DI NEW YORK TUTTI CE L'HANNO FATTA, SECONDO LO SLOGAN "I RUN FOR QUALITY" 
New York, 5 novembre 2002 - Ce l'hanno fatta. La squadra di dipendenti di Merloni Elettrodomestici può dirsi soddisfatta: i 14 atleti che hanno corso alla Maratona di New York sono tutti quanti arrivati al traguardo. Tutti meno uno: a Said Douirmi infatti, l'operaio dello stabilimento di Refrontolo (Tv) originario del Marocco e migliore candidato a piazzarsi con un buon tempo, non è stato concesso il visto d'ingresso dall'ambasciata americana. I 14 hanno corso al più grande evento sportivo del mondo con lo slogan "I run for Quality", secondo l'idea che ognuno di noi, nella vita professionale come in quella privata può raggiungere l'obiettivo che si prefigge: bastano solo impegno e dedizione, volontà e determinazione, lavoro individuale e soprattutto team-working. Alle prime ore del mattino gli atleti Merloni sono scattati insieme ai 30.000 concorrenti, sono partiti dal Ponte di Verrazzano, che collega Staten Island con Brooklyn, e sono arrivati, dopo aver attraversato i 5 borroughs, a Central Park alla Tavern of the Green su Central Park West. Il primo, Giovanni Menditto, in 2h 57' 21" e l'ultima, Silvia Franci, in 5h 17' 35". Meritano tutti un grande applauso: hanno stretto i denti, superato la fatica legata al fatto di essere 'absolute beginners' e raggiunto l'obiettivo che si erano prefissi. Il cammino, o meglio la corsa, della squadra Merloni, che è stata accompagnata a New York anche da Vittorio Merloni, è cominciata più di un anno fa con una forte campagna di sensibilizzazione interna sul tema della qualità, in cui sono stati coinvolti tutti i 20.000 dipendenti della società. "E' un risultato che ci riempie di orgoglio - ha dichiarato Vittorio Merloni -, non solo dal punto di vista sportivo poiché premia mesi di duro allenamento, ma anche in fatto di saggezza e spirito di squadra. Hanno dimostrato prudenza nel misurare lo sforzo e determinazione nel raggiungere l'obiettivo prefisso. Qualcuno ha fatto anche dei buoni tempi. Tutta la nostra società non potrà che ispirarsi a questo spirito di gruppo". Sei mesi fa le iscrizioni e i primi allenamenti per arrivare ai "Trials" del 9 giugno, in cui sono stati selezionati i dipendenti che hanno rappresentato Merloni Elettrodomestici a New York, con la sponsorizzazione di Indesit e Asics. Asics ha infatti sposato con entusiasmo l'iniziativa di Merloni Elettrodomestici: ha fornito alla squadra tutto l'occorrente per la maratona, dalle scarpette da running alle divise ufficiali per la gara. Asics ha messo inoltre a disposizione della squadra i suoi due testimonial, Stefano Baldini e Laura Fogli, cha hanno dato preziosi consigli ai maratoneti. L'esperienza di Asics è stata utile anche per la realizzazione di una lavatrice a edizione limitata, la Indesit Marathon, col ciclo brevettato che garantisce il perfetto lavaggio delle scarpe da running. Gli atleti di Merloni Elettrodomestici, che partecipavano a una maratona per la prima volta, per prepararsi alla gara nella Grande Mela hanno sostenuto 6 mesi di intenso allenamento, al termine del quale si sono allenati per oltre 100 ore, in media 4-5 volte a settimana, percorrendo circa 1200 Km. e perdendo, dalla selezione al giorno della gara, il 10% di peso. Questo il piazzamento degli atleti: per la categoria Uomini under 30 Fabio Renzaglia (3h 30' 22", 27 anni, Fabriano), Nicola Ramaccioni (3h 43' 23", 28 anni, Fabriano), Nicola Fusco (3h 59' 31", 29 anni, Brembate). Uomini 30-40 Giovanni Menditto (2h 57' 21", 30 anni, Carinaro), Giuliano Palatroni (3h 07' 37", 30 anni, Comunanza), Alessandro Vanzella (3h 36' 08", 34 anni, Refrontolo), Valentino Bottino (3h 15' 09", 35 anni, Refrontolo). Uomini over 40 Angelo Chiacchio (3h 30' 15", 46 anni, Teverola), Luciano Cascia (3h 52' 17", 53 anni, Albacina). Donne under 30 Sabina Rossi (3h 59' 07", 29 anni, Melano), Silvia Franci (5h 17' 35", 26 anni, Refrontolo), Nadia Fiorucci (5h 17' 35", 27 anni, Fabriano). Donne over 30 Susi Natali (3h 46' 46", 32 anni, Brembate), Giovanna Pigotti (4h 31' 27", 31 anni, Fabriano). 

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