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13 NOVEMBRE 2002

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BUSQUIN LANCIA IL SESTO PROGRAMMA QUADRO (6PQ) CHE STANZIA 17,5 MILIARDI DI EURO PER IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI DI RICERCA. ED INVITA AD AGIRE AFFINCHÉ IL SER (SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA )DIVENTI REALTÀ 

Bruxelles, 13 novembre 2002 - Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha lanciato il sesto programma quadro (6PQ), dichiarando alla comunità dei ricercatori europei che spetta a loro trasformare in realtà lo Spazio europeo della ricerca (Ser). Inaugurando, l'11 novembre a Bruxelles, la conferenza di tre giorni per il lancio del programma, Busquin ha ribadito l'importanza del 6PQ per la creazione dello Spazio europeo della ricerca, affermando che esso rappresenta il quadro entro il quale ottimizzare gli sforzi di ricerca e superare la frammentazione dovuta ai confini nazionali. Tuttavia, il Commissario ha ricordato che le politiche, da sole, non saranno sufficienti. "Lo Spazio europeo della ricerca non potrà essere istituito per legge. Dovrà essere creato attraverso il vostro impegno e il vostro lavoro. Nei prossimi tre giorni, avrete l'opportunità di metterlo in pratica". Fra il 2002 e il 2006, il 6PQ metterà a disposizione 17,5 miliardi di euro per il finanziamento dei progetti di ricerca. Si tratta del primo programma di questo tipo nel quale si concretizza l'allargamento, poiché tutti i paesi candidati parteciperanno su un piano di parità con le nazioni dell'UE. Il sesto programma quadro prevede nuovi strumenti, come le reti d'eccellenza e i progetti integrati, concepiti per rafforzare la cooperazione e il coordinamento transnazionali e contribuire alla creazione di un Mercato interno della ricerca europea. Busquin ha utilizzato il suo discorso per sottolineare l'importanza, ai fini del successo del 6PQ, di uno sforzo concertato da parte di tutti coloro che sono interessati alla ricerca in Europa. "Da solo, il programma quadro non basterà a distaccare l'Europa dal secondo gruppo di potenze scientifiche e a farle raggiungere la vetta. Esso fungerà da leva per il rinnovamento e richiederà da parte di tutti voi un cambiamento nella pratica, nonché un nuovo quadro di riferimento", ha affermato il Commissario, aggiungendo: "Ora più che mai dobbiamo pensare europeo". Busquin ha concluso il suo discorso invitando i partecipanti ad approfittare della manifestazione per esplorare le opportunità offerte dal 6PQ, per discutere dei problemi della ricerca e dei nuovi strumenti, nonché per stabilire contatti con gli altri delegati in vista di una futura collaborazione. 

IL CONSIGLIO ADOTTA LE REGOLE DI PARTECIPAZIONE AL 6PQ 
Bruxelles, 13 novembre 2002 - Le proposte formulate dalla Commissione per le regole di partecipazione al sesto programma quadro (6PQ) sono state adottate dal Consiglio dei Ministri poco prima della conferenza che si è svolta a Bruxelles per il lancio del 6PQ. Il documento delinea le regole che disciplinano la partecipazione a un progetto finanziato dall'UE, tra cui il meccanismo di assegnazione dei fondi, il tipo di finanziamento che potrebbe essere previsto per qualsiasi progetto selezionato, la divulgazione dei risultati, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, i principi di valutazione delle proposte presentate e il contratto stipulato tra la Commissione e i partecipanti al progetto. La proposta iniziale era stata presentata dalla Commissione l'11 settembre 2001 ed emendata in seguito ai dibattiti che hanno animato le sedute del Parlamento europeo e del Consiglio "Ricerca". L'accordo del Consiglio comprende una dichiarazione unilaterale del Portogallo che spiega la propria astensione dal voto sulle regole di partecipazione. Secondo tale dichiarazione, "il Portogallo non riesce a trovare alcuna giustificazione per l'omissione [...] di una clausola che tutela la natura specifica dei nuovi strumenti". "Il Portogallo ha sempre sostenuto che, a livello sia di elaborazione teorica sia di attuazione pratica, le reti di eccellenza e i principali progetti integrati dovrebbero mantenere la massima apertura possibile, poiché si rischia di utilizzare i finanziamenti comunitari per rafforzare quanto è già forte e ben funzionante, mentre sarebbe più opportuno sostenere quegli ambiti che promettono un notevole margine di miglioramento nella qualità del lavoro e dei risultati". Il Portogallo auspica altresì la presenza di almeno cinque partecipanti in ogni progetto finanziato dall'UE, rispetto ai tre definiti nella proposta della Commissione. 

LA SCOZIA ORGANIZZA SEI MANIFESTAZIONI DEDICATE AL 6PQ 
Bruxelles, 13 novembre 2002 - Il Centro relais d'innovazione (Irc) della Scozia organizza, in varie località del paese, una serie di manifestazioni gratuite per illustrare le opportunità offerte alle imprese ed alle associazioni commerciali dalla partecipazione al sesto programma quadro (6PQ). Le manifestazioni si terranno dal 21 novembre al 6 dicembre a Stirling, Aberdeen, Inverness e Edimburgo. Ogni incontro sarà dedicato ad un singolo tema, anche se non mancherà l'informazione di carattere generale. Tra gli argomenti trattati figurano i vantaggi offerti dal 6PQ alle società di biotecnologie, alla produzione e trasformazione industriale ed al settore delle Tic. L'Irc scozzese collabora con organizzazioni di qualsiasi dimensione che operano in tutti i settori della tecnologia e dell'industria, al fine di contribuire ad incrementare la competitività attraverso la R&S, lo sviluppo tecnologico ed il commercio in Europa. Per ulteriori informazioni e l'iscrizione on line consultare il seguente indirizzo web: http://www.ircscotland.net/news_and_events/ 

I MERCATI DEL LAVORO NELL'UE HANNO DATO RISULTATI MIGLIORI NONOSTANTE IL RALLENTAMENTO DELL'ECONOMIA 
Bruxelles, 13 novembre 2002 . La Commissione europea approverà domani una relazione sulla situazione occupazionale degli Stati membri nel 2001. La relazione dà atto di risultati positivi nella creazione di nuovi posti di lavoro e nel passaggio a politiche favorevoli all'occupazione nonostante un contesto economico più difficile. Ma la Commissione invita anche i governi, le aziende e i sindacati a mantenere il loro impegno a riformare i mercati del lavoro. Il pacchetto passa ora al Consiglio dei Ministri dell'UE. Il Commissario europeo per l'Occupazione e gli Affari sociali, Anna Diamantopoulou, ha affermato: "Gli ammirevoli risultati del 2000, anno in cui abbiamo registrato la migliore situazione occupazionale, da molto tempo erano difficili da ripetere nel 2001, ma i mercati del lavoro dell'UE stanno ancora migliorando. Essi hanno finora resistito alle spinte determinate dalla recessione economica perché gli Stati membri hanno avviato e portato avanti riforme ambiziose. Se tutte le parti interessate daranno prova di tenuta l'UE ha una buona possibilità di sormontare le congiunture cicliche senza pagare un prezzo elevato in termini di disoccupazione." Nel 2001 si è registrata una forte crescita dell'occupazione con la creazione di due milioni di nuovi posti di lavoro. Il tasso di occupazione è aumentato passando da 63,3% della popolazione attiva nel 2000 a 63,9%. Il tasso di disoccupazione complessivo è sceso dall'8,2% nel 2000 al 7,4% nel 2001, mentre la disoccupazione di lunga durata è diminuita da 3,7% nel 2000 a 3,3%. Il tasso di occupazione femminile è salito dal 54% nel 2000 al 54,9% nel 2001. La relazione mette in luce un perdurante rafforzamento generale delle politiche per l'occupazione. Negli ultimi anni la maggior parte degli Stati membri ha riformato le proprie istituzioni preposte al mercato del lavoro (in particolare i servizi per l'occupazione) al fine di arginare la disoccupazione di lunga durata e reinserire rapidamente i disoccupati nel lavoro o in una formazione. Anche le loro politiche per l'occupazione appaiono più equilibrate, si è dato un maggior peso alla creazione di posti di lavoro predisponendo un clima più favorevole agli avvii di imprese e si è dato rilievo alle pari opportunità. Un costante progresso è visibile nello sviluppo e nell'attuazione di strategie di apprendimento permanente e gli Stati membri sono sempre più impegnati a raggiungere, assieme alle parti sociali, una combinazione ottimale di flessibilità e sicurezza del lavoro. Tuttavia gravi debolezze strutturali caratterizzano ancora i mercati del lavoro dell'UE. Il livello di disoccupazione in particolare quella di lunga durata - è troppo alto e troppe persone si trovano emarginate. Molti Stati membri presentano ancora differenze regionali inaccettabili per quanto concerne la resa del mercato del lavoro. Altri quindici milioni di persone devono trovare un lavoro entro il 2010 se si vuole raggiungere l'obiettivo della piena occupazione concordato a Lisbona (un tasso di occupazione pari a 70% della popolazione attiva entro il 2010). In particolare il tasso di occupazione dei lavoratori anziani, pari a solo 38,5%, rimane ben al di sotto dell'obiettivo del 50% entro il 2010 e in molti Stati membri si dovranno compiere sforzi più decisi per raggiungerlo. Punti deboli vengono alla luce anche se si esaminano le politiche nazionali: la questione della qualità del lavoro è ancora trattata alla spicciolata, mancano per lo più strategie in materia di invecchiamento attivo, non si è ancora dimostrata l'efficacia delle politiche volte a riattivare i disoccupati, in particolare cio' vale per i gruppi vulnerabili sul mercato del lavoro, e infine le sperequazioni tra i sessi, soprattutto in materia di retribuzione, devono essere affrontate in modo più efficace. La Commissione, come del resto il Parlamento europeo, è anche preoccupata perché non si è fatto abbastanza per coinvolgere tutti gli interessati nello sviluppo e nell'attuazione delle politiche nazionali: la Strategia europea per l'occupazione è ancora troppo spesso considerata un affare interno dei singoli ministeri. Un più stretto coinvolgimento dei parlamenti nazionali nella preparazione annuale e nel follow up dei piani d'azione nazionali per l'occupazione (che confluiscono poi nella relazione della Commissione) sarebbe un importante passo avanti. A mo' di conclusione generale la Commissione avverte che l'attuale rallentamento dell'economia non deve servire da pretesto per rallentare il ritmo delle riforme. Al contrario, i governi dovrebbero dare all'occupazione una posizione ancora più elevata nella loro scala delle priorità, se non altro fissando obiettivi nazionali chiari, ambiziosi e misurabili per quanto concerne le loro politiche in materia di occupazione. Dopo cinque anni la Strategia europea per l'occupazione si trova ora a un bivio ed è maturato un consenso sul fatto che l'anno prossimo la si dovrebbe riesaminare alla luce dell'esperienza maturata come anche delle nuove sfide che si prospettano all'orizzonte. La Commissione presenterà nel gennaio 2003 uno schema delle sue proposte di riforma della strategia. Una proposta formale per gli orientamenti per l'occupazione del 2003, che rispecchierà la forma futura della strategia, è prevista per il prossimo aprile. 

E-GOVERNMENT. FORMIGONI FIRMA PROTOCOLLO INTESA CON STANCA NASCE IN LOMBARDIA IL PROGETTO CRS - SISS ( CARTA REGIONALE DEI SERVIZI SISTEMA INFORMATICO SOCIO SANITARIO)
Milano, 13 novembre 2002 - La Lombardia come modello per le iniziative nel campo dell'e-government a livello nazionale, a partire dalla realizzazione regionale della Carta dei Servizi che permetterà al Governo di portare questo strumento in tutta Italia. Sono questi alcuni dei contenuti principali del Protocollo d'Intesa con il Ministero per l'Innovazione tecnologica che il Presidente della Regione, Roberto Formigoni, illustrato ieri, nel corso di una conferenza stampa subito dopo la firma del Protocollo stesso con il Ministro Lucio Stanca. Si tratta di un protocollo d'intesa per lo 'Sviluppo della societa' dell'informazione'.'Fra le iniziative- ha detto il ministro per l'Innovazione Tecnologica- il lancio della Carta nazionale dei servizi, come riconoscimento del cittadino che colloquia in rete con la P.A. e a livello regionale con la carta regionale lombarda. Inoltre ci sara' la carta regionale sanitaria che, dopo la Lombardia, verra' assunta come modello a livello nazionale'. Cos'è il Siss . Provando a presentare gli aspetti essenziali dei Crs - Siss (Carta Regionale dei Servizi - Sistema Informativo Socio Sanitario), la prima cosa che forse va detta è che ormai si tratta di ben più che un progetto, essendo stato sperimentato sul campo nella provincia di Lecco, con oltre 300.000 carte distribuite e attivate, e avendo superato pienamente sia i test di funzionalità tecnica sia le verifiche di soddisfazione degli operatori e della cittadinanza. Il Siss si può descrivere come un insieme di strumenti e servizi infotelematici progettato per offrire ai cittadini prestazioni socio sanitarie di livello migliore, aumentando in più gli strumenti di controllo sull'intero sistema socio sanitario lombardo. In effetti avviando il Siss alla fine del 1999, la Regione Lombardia ha iniziato una profonda riforma tecnica e organizzativa dei proprio sistema socio sanitario, con un doppio obiettivo: da un lato, rendere disponibili servizi più ampi e completi per i cittadini (più diversificati, personalizzati, accessibili in modo più semplice e rapido e con maggiore autonomia da parte del singolo. utente); dall'altro, monitorare totalmente la gestione dei sistema per migliorarne i livelli di efficienza e per consentirne una migliore pianificazione (ad esempio alimentando automaticamente le basi dati regionali, contabilizzando tutte le prestazioni socio sanitarie, e predisponendo indicatori di efficacia e strumenti di valutazione più precisi) Gli aspetti di maggior efficienza che il nuovo sistema presenta spaziano dalla possibilità di una migliore interazione tra gli operatori (che consente ad esempio lo sviluppo della medicina di gruppo) all'automatizzazione dei flussi finanziari; e dallo scambio di dati sanitari in modo riservato e in tempo reale, alla semplificazione e velocizzazione di adempimenti amministrativi nei confronti della Pubblica Amministrazione Centrale. Il sistema consente ad esempio, a operatori abilitati, la registrazione delle nascite già in ospedale, con invio dell'atto sottoscritto elettronicamente al comune di competenza tramite Rete Regionale Lombarda (la rete sicura del progetto Lombardia Integrata), e aggiornamento automatico dell'anagrafe sanitaria regionale. Il Siss appare costituito, in estrema sintesi, dai seguenti elementi: I. Una infrastruttura tecnologica, ossia una rete di connessione telematica tra le postazioni di lavoro di tutti gli operatori e di tutti gli Enti Erogatori dei sistema sanitario regionale (Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Farmacisti, Aziende Ospedaliere, Aziende Sanitarie Locali, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, altri enti pubblici gestori di Attività Socio Sanitarie Integrate, Case di Cura, altri Enti Privati Accreditati della Socio Sanità, Regione Lombardia - Dg Sanità e Dg Famiglia e Solidarietà Sociale). Le dimensioni della rete si possono intuire ricordando il numero degli operatori e quello degli enti erogatori del sistema sanitario regionale, superiori rispettivamente a 160.000, e a 2.400 unità. 2. Un applicativo integrato, ossia un Sw unico per la gestione dei servizi socio sanitari offerti ai cittadini, capace di integrarsi con gli eventuali applicativi già esistenti presso gli operatori e gli Enti Erogatori di servizi socio sanitari, e di fornire dati certi sulle prestazioni erogate (e quindi in grado di verificare l'utilizzo delle risorse). 3. Un insieme di servizi socio sanitari a vantaggio soprattutto dei cittadini ma anche degli operatori e delle strutture sociosanitarie. Tra i molteplici servizi previsti (già attivi nella provincia di Lecco) si possono ricordare: L'identificazione dei cittadino e della classe di esenzione nell'ambito del Servizio Sanitario Regionale. La gestione dei Servizi Socio Sanitari al cittadino (gestione del ciclo della prestazione, gestione delle prescrizioni farmaceutiche e delle prenotazioni di prestazioni ambulatoriali e ospedaliere; registrazione di ricoveri, di prestazioni e di dimissioni, ecc.) La gestione delle "anagrafiche" degli assistiti e dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta (con possibilità di scelta - revoca dei medico esercitata autonomamente dal cittadino da qualunque punto di accesso al sistema) La gestione (con garanzia di privacy) di eventi sanitari, referti medici e dati di emergenza, consultabili dal cittadino identificato presso i punti di accesso al sistema. 4. versione "cittadino", distribuita a tutti i residenti per consentire l'identificazione ai fini dell'accesso ai servizi. versione "operatore" distribuita a medici, farmacisti e operatori abilitati ad accedere alla rete del Siss e a gestire i servizi e le attività socio sanitarie. La carta a microprocessore del cittadino può essere riconosciuta da tutte le postazioni degli operatori, e memorizza dati anagrafici, amministrativi, sanitari e di emergenza medica. Il numero delle Carte distribuite supererà, a regime, i 9 milioni di unità. Come è nato Il progetto Siss ha una lunga preistoria: la Regione Lombardia ha infatti avviato il processo di informatizzazione della Sanità e dei Servizi Sociali fin dalla fine degli anni `70. Nel 1978 si è iniziata la registrazione informatica delle schede di dimissione ospedaliera; nel 1982 si è costruita la base dati degli assistiti lombardi, dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta; nel 1985 è iniziata la registrazione delle prescrizioni farmaceutiche, e nel 1997 quella delle prestazioni ambulatoriali. Da queste esperienze, che miglioravano progressivamente il controllo delle prestazioni e della spesa, è nata l'intuizione, e quindi l'esigenza, di un nuovo Sistema Informativo capace di offrire servizi aggiuntivi a cittadini, operatori e strutture socio sanitarie, basato sulla connessione telematica di tutti gli operatori e sull'utilizzo di carte a microprocessore per l'accesso ai servizi. Nel 1997 la Regione Lombardia ha quindi avviato lo studio del progetto Crs Siss, il cui atto di nascita è costituito dal contratto stipulato il 15/12/99 tra Regione Lombardia e Lombardia Informatica S.p.A. per la sua realizzazione, ai sensi della Dgr n. 46380 del 19/11/99. Il contratto, della durata complessiva di 9 anni, prevede due stadi di attuazione: il primo, biennale, finalizzato alla ricerca e alla sperimentazione di un prototipo dell'applicativo integrato limitatamente alla provincia di Lecco; e il secondo, soggetto ad approvazione della Giunta Regionale e condizionato al buon esito della sperimentazione, finalizzato all'estensione dei progetto su tutto il territorio lombardo. II 15/12/2001 si è concluso il primo stadio, e il 15/3/2002 la Giunta, valutandone positivamente i risultati, ha deliberato la prosecuzione del progetto e l'avvio del secondo stadio di attuazione. Come si svilupperà - Lo sviluppo dei Siss procede contemporaneamente lungo due direzioni: una "orizzontale", tendente all'estensione geografica dei sistema, ed una "verticale", tendente a un aumento delle funzioni supportate dalla Carta e alla moltiplicazione dei suoi possibili utilizzi, così da trasformarla sempre più chiaramente da "carta sanitaria" a "Carta Regionale dei Servizi". La crescita "orizzontale" è già delineata con chiarezza: il servizio si estenderà su tutta la Regione, provincia per provincia, partendo dalle province più esterne. Nel 2003 è prevista la diffusione di 1.700.000 carte, e nei due anni successivi, di 3.500.000 carte all'anno. Fino al 2008, che secondo il programma di attuazione è l'anno conclusivo, si svolgeranno quindi operazioni di completamento, integrazione e messa a regime dei sistema. L'evoluzione "verticale" è invece prevedibile solo nei suoi primi sviluppi. La carta a microprocessore consente fin d'ora di accedere, oltre che ai servizi socio sanitari, ai servizi comunali disponibili ori line (il comune di Lecco sta sviluppando l'accesso tramite Carta Regionale Servizi a servizi bibliotecari, servizi di autocertificazione, e servizi correlati all'indicatore Socio Economico quali Assegni Familiari e Borse di studio, ecc.) Nei prossimi anni si può dunque prevedere che i servizi accessibili tramite Crs aumenteranno per l'offerta crescente della Pubblica Amministrazione e di soggetti privati quali banche, centri commerciali ecc. La carta potrà essere "accettata" da qualunque Ente pubblico, e sarà possibile, ad esempio, colloquiare col proprio Comune per il versamento dell'ICI o per comunicare una variazione di residenza, con l'Inps per verificare la propria posizione pensionistica, con l'Agenzia delle Entrate per controllare informazioni catastali, ecc. Inoltre, potendo supportare più certificati per l'apposizione di firma elettronica, la carta consentirà un'ampia gamma di transazioni ori line. Anche il Governo nazionale è impegnato nella realizzazione di una Carta Nazionale dei Servizi, di cui sta definendo, in accordo con le Regioni, i requisiti standard per Carte emesse da qualunque Ente Pubblico su tutto il territorio nazionale. La Regione Lombardia, delegata dalle altre Regioni a concordare col Governo sia gli standard tecnologici sia le modalità di emissione, potrebbe dunque essere la prima Regione in Italia a sperimentare sul suo territorio una Carta Servizi con le caratteristiche e il valore della Carta Nazionale. In definitiva, si può dire che la Carta Regionale Servizi tenderà a crescere in modo autonomo e quasi imprevedibile, attraendo, per così dire, opportunità e interessi diversificati; e che la convergenza coi progetto governativo di Carta Nazionale dei Servizi la renderà utilizzabile sull'intero territorio nazionale, in attesa che accordi a più ampio raggio, che già si intravedono, ne consentano un utilizzo ancora più ampio all'interno della Comunità Europea 

ENTRATE TRIBUTARIE GENNAIO - SETTEMBRE 2002 
Roma 13 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nel periodo gennaio - settembre 2002 sono state accertate entrate tributarie dello Stato - calcolate secondo il criterio della competenza - per un ammontare pari a 223.167 milioni di euro, in diminuzione di 5.746 milioni di euro (-2,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno 2001. Imposte dirette. Nel complessivo periodo gennaio-settembre sono diminuite di 6.819 milioni di euro (-5,5%) collocandosi a quota 116.761 milioni di euro. L'Irpef è cresciuta di 1.005 milioni di euro (+ 1,2%), attestandosi a 87.713 milioni di euro, mentre l'Irpeg è diminuita di 2.522 milioni di euro (-14,1%), per un totale di 15.416 milioni di euro. Le imposte sostitutive sulle plusvalenze diminuiscono di 2.172 milioni di euro (-38,4%). Imposte indirette. Sono aumentate di 1.073 milioni di euro (+1,0%), arrivando a quota 106.406 milioni di euro. Il gettito dell'Iva aumenta, rispetto allo stesso periodo 2001, di 1.714 milioni di euro (+2,7%). La componente sugli scambi interni è in aumento di 2.442 milioni di euro (+4,5%), mentre la componente sulle importazioni evidenzia una diminuzione di 708 milioni di euro (-7,9%). 

SUL SITO LA NEWSLETTER QCS NEWS - OTTOBRE 2002 
Roma, 13 novembre 2002 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che sul sito www.tesoro.it è disponibile il nuovo numero della newsletter Qcs news, a cura del Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari. Il Tema del mese è dedicato alla semplificazione delle procedure dei Fondi Strutturali con un intervento del Vice Ministro Gianfranco Miccichè. Questi gli altri titoli principali: Programmazione '94/99, in linea con la media Ue; Un Forum telematico per le Azioni Innovative ; Nel Sud l'occupazione cresce più che al Centro-Nord; Immigrazione clandestina sotto osservazione. 

IMMOBILI PUBBLICI: SUL SITO LA PRESENTAZIONE DELLA SECONDA OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE 
Roma, 13 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è disponibile sul sito www.tesoro.it  tra gli ultimi documenti pubblicati, la presentazione della seconda operazione di cartolarizzazione degli immobili pubblici. 

CASSA DEPOSITI E PRESTITI: SCELTI GLI ARRANGER PER LA CARTOLARIZZAZIONE.
Roma, 13 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che la Cassa depositi e prestiti ha selezionato Banca Imi, Intesa Bci, Lehman Brothers e Ubs Warburg quali arranger e collocatori dei titoli relativi all'operazione di cartolarizzazione di un portafoglio mutui concessi a soggetti gestori di pubblici servizi. 

SUL SITO I DATI DEL QCS PER IL MEZZOGIORNO (OBIETTIVO 1) 
Roma, 13 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che sul sito www.tesoro.it, tra gli ultimi documenti pubblicati, sono disponibili i dati forniti dal Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione sulle certificazioni di spesa (al 30 ottobre 2002) e sulla realizzazione degli obiettivi di spesa (al 30 giugno 2002), relativi al Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 per il Mezzogiorno (regioni dell'Obiettivo 1). 

BORSA ITALIANA ITALIAN EXCHANGE: 3° ROAD SHOW NUOVO MERCATO
Milano, 13 novembre 2002 - Il prossimo 20 novembre a Palazzo Mezzanotte presso il Congress and Trading Center di Piazza degli Affari, 6, organizzato da Borsa Italiana Italian Exchange si svolgerà il 3° Road Show Nuovo Mercato. La manifestazione sarà un'occasione per incontrare le società quotate discutere di innovazione e tecnologia approfondire scenari di settore e il mercato.
Programma 
08.30 registrazione 
09.15 saluto di benvenuto Massimo Capuano, Amministratore Delegato Borsa Italia
09.30 La banda larga come leva strategica 
11.00 Per gli operatori fissi Tlc 
a cura di Caboto IntesaBci 
Intervengono:
Giovanni Gorno Tampini, Amministratore Delegato Caboto IntesaBci 
Maurizio Gasparri, Ministro delle Comunicazioni 
Silvio Scaglia, Amministratore Delegato e.Biscom 
Renato Soru, Presidente e Amministratore Delegato Tiscali 
Corrado Sciolla Direttore Generale Wind 
11.30 nuovi strumenti di analisi dei mercati a cura di Bloomberg 
14,30 osservatorio sui nuovo mercato 
15.00 a cura di Tamburi & Associati - Web Equity Intervengono Claudio Berretti, Direttore Tamburi & Associati Matteo Gatti, Vice Direttore Tamburi & Associati
15.00 an overview of the it services industry a cura di Banca Imi Intervengono Paola Toschi, Head of Equity Small Mid Caps Team Banca Imi Sabrina Maggio It Service Equity Analyst Banca Imi Maurizio Cuzari, Amministratore Delegata Sirmi Massimo Bramati Managing Director Solution Area Tc Sistema Mario Rizzante, Presidente Reply 
16.00 a perspective on the european biotegh industry 
17,00 a cura di Société Géuérale Interviene Sebastian Alexanderson, Director SG Cowon Healthcare Group Presentazioni delle società:

 

Sala Blu 60

Sala Blu 70

Sala Gialla

Sala Training

10.00

Txt

Finmatica

Enginering

Datalogic

10.30

Tc Sistema

Tas

Data Service

It Way

11.30

Ei.En.

I.Net

Reply

Novuspharma

12.00

Cad It

e.Biscom

Datamat

BB Biotech

12.30

Prima Industrie

Tiscali

Tecnodiffusione

Biosearch

14.00

Algol

Ai software

Cairo Communic.

Cdb Web Tech

14.30

Cdc

Euphon

Mondo Tv

Fidia

15.00

Dmai1

Acotel

Digital Bross

Inferentia

15.30

Esprinet

Cardnet

Poligrafica Sf

Gandalf

16.00

Opengate

Art’è

Vitaminic

Cto

16.30

Chl

Dada

 

 

Nel corso della giornata il management delle società quotate sarà disponiblie ad incontrare investitori istituzionali e analisti. Saranno inoltre presenti gli specialisti delle società del nuovo mercato. 

PRIMI NOVE MESI ESERCIZIO 2002 GRUPPO MEDIASET RISULTATI IN LINEA CON OBIETTIVI ANNUNCIATI RIPRESA DELLA RACCOLTA PUBBLICITARIA: +1,7% TERZO TRIMESTRE +4,7% MESE DI OTTOBRE 
Cologno Monzese, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi ieri sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato la relazione trimestrale di Gruppo al 30 settembre 2002. I risultati del terzo trimestre 2002 evidenziano un andamento positivo dell'attività sia sul lato dei ricavi sia su quello dei costi, marcando una netta inversione di tendenza rispetto ai primi due trimestri dell'anno. Ricavi terzo trimestre La raccolta pubblicitaria della concessionaria Publitalia 80 è stata decisamente superiore rispetto all'andamento del mercato pubblicitario generale. L'andamento della raccolta sulle reti Mediaset nel corso del terzo trimestre del 2002 (+1,7%) conferma e rafforza i segnali positivi già visibili da giugno, quando era stato invertito il trend negativo dei primi cinque mesi dell'anno. Costi terzo trimestre - All'andamento positivo dei ricavi si aggiunge, sul fronte televisivo, un'attenta e rigorosa politica di contenimento dei costi. Nel terzo trimestre i costi operativi televisivi si sono ridotti del 9,7%. Ricavi primi nove mesi - Il fatturato pubblicitario delle reti Mediaset nei nove mesi (pur segnando un -1,9% rispetto ai primi nove mesi del 2001) migliora sensibilmente rispetto al trend complessivo del mercato nazionale pubblicitario. Costi primi nove mesi - I costi operativi televisivi nei primi nove mesi registrano una diminuzione del 5,6% (scendendo dai 437,6 milioni di euro dello stesso periodo 2001 ai 413,0 milioni di euro di oggi), mentre sugli investimenti in diritti tv la riduzione è stata pari a circa 161 milioni di euro. Grazie a questi risultati l'incidenza percentuale del Margine operativo lordo (Ebitda) sui ricavi netti è rimasta sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente: 58,6% al 30 settembre 2002 rispetto al 58,2% dello stesso periodo del 2001. Ascolti televisivi primi nove mesi - L'attento controllo dei costi televisivi non ha avuto alcun impatto sulla qualità del prodotto e, al contrario, ha coinciso con un ulteriore miglioramento degli ascolti. Nei nove mesi del 2002 le reti Mediaset hanno ottenuto risultati record d'ascolto in prima serata rispetto all'omologo periodo 2001: 43,8% contro il 42,8% (+1,0%). Canale 5 si conferma prima rete italiana in prime time con il 23,5% di share. Ottimo il risultato di Italia 1 che registra il 12,1% in prima serata (contro l'11,0% dei primi nove mesi del 2001), e si consolida terza rete italiana dopo Canale 5 e RaiUno. Bilancio Consolidato Gruppo Mediaset L'andamento dei primi nove mesi del 2002 è sintetizzato nei seguenti risultati: i ricavi netti consolidati ammontano a 1.668,4 milioni di euro rispetto ai 1.725,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001 (-3,3%). Al netto del consolidamento proporzionale del Gruppo Epsilon la variazione percentuale si riduce al -1,6%. In particolare i ricavi pubblicitari nei confronti dei clienti terzi al 30 settembre 2002 hanno raggiunto i 1.762,2 milioni di euro rispetto ai 1.791,6 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente (-1,6%). Tale risultato evidenzia un andamento in controtendenza rispetto al mercato pubblicitario ed un miglioramento rispetto alla performance registrata nei primi sei mesi dell'anno (-2,6%). Gli altri ricavi dell'attività televisiva nei nove mesi sono stati pari a 87,0 milioni di euro rispetto ai 92,6 milioni di euro dei nove mesi 2001 con una lieve diminuzione di 5,6 milioni di euro, principalmente per effetto della minor raccolta pubblicitaria nei confronti di alcune società consociate. Nel terzo trimestre 2002 i ricavi netti consolidati sono cresciuti del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I costi operativi al 30 settembre 2002 hanno registrato una riduzione pari a 29,7 milioni di euro passando da 720,9 milioni di euro dei primi nove mesi 2001 a 691,2 milioni di euro dei primi nove mesi dell'esercizio in corso (-4,1%). In particolare i costi operativi televisivi hanno segnato un decremento del 5,6% passando da 437,6 milioni di euro a 413,0 milioni di euro dei primi nove mesi del 2002. Nel terzo trimestre i costi operativi televisivi si sono ridotti del 9,7%. Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato pari a 977,2 milioni di euro con un calo del 2,7% rispetto ai 1.004,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001. Nel terzo trimestre, grazie ad un aumento dei ricavi e alla diminuzione dei costi operativi, il margine operativo lordo risulta in aumento del 12,1% rispetto a quello dello stesso periodo dell'anno precedente. Il risultato operativo (Ebit) è passato da 491,2 milioni di euro a 412,2 milioni di euro. L'andamento del risultato operativo (-16,1%) va posto anche in relazione all'andamento del complesso di ammortamenti e svalutazioni che passano da 513,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001 a 565,0 milioni di euro dell'esercizio in corso. L'incremento di tale voce è principalmente imputabile ai maggiori ammortamenti in diritti televisivi e all'impatto derivante dagli investimenti in fiction seriali autoprodotte. Nel terzo trimestre 2002 il risultato operativo registra un incremento di 8,3 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2001. Il risultato pre-imposte è stato di 331,8 milioni di euro rispetto ai 436,7 milioni dei primi nove mesi del 2001. La variazione è imputabile, oltre che al minor risultato operativo, alla contabilizzazione nel terzo trimestre 2001 di una componente straordinaria positiva generata dalla conclusione della joint-venture Epsilon. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2002 (-29,2 milioni di euro) migliora sensibilmente rispetto ai -247,8 milioni di euro del 31 dicembre 2001 e ai -58 milioni di euro del 30 settembre 2001 in virtù di un positivo flusso di cassa netto pari a 218,6 milioni di euro. Evoluzione prevedibile della gestione - L'andamento della raccolta pubblicitaria televisiva nel mese di ottobre 2002, pari a 256 milioni di euro, registra una crescita del 4,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (+5,2% nei confronti dei clienti terzi), consolidando il trend di crescita della raccolta pubblicitaria avviato dal mese di giugno. Sulla base di tale risultato e delle attuali evidenze relative alla raccolta del mese di novembre, si confermano per la fine dell'esercizio le aspettative di conseguire lo stesso livello di raccolta pubblicitaria registrato nel 2001 e nel 2000. Un risultato in controtendenza rispetto al mercato nazionale di riferimento, in un contesto internazionale ancora caratterizzato da prospettive incerte di ripresa dell'economia. Nei primi dieci mesi del 2002 le reti Mediaset hanno ottenuto nel prime time una share complessiva del 43,9% con una crescita di 0,7 punti rispetto all'anno precedente. In prime time Canale 5, con una share del 23,5%, si conferma prima rete nazionale. Sulla base dell'andamento della raccolta pubblicitaria previsto negli ultimi mesi del 2002 e dell'ulteriore forte contenimento dei costi operativi, si potrebbe prevedere, nell'ultimo trimestre dell'esercizio, il conseguimento di un Margine operativo lordo e di un risultato operativo superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2001. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre adottato, come previsto dall'art. 2.6.3 del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il Codice di comportamento sull'internal dealing. Il Codice definisce quali "persone rilevanti": gli amministratori, i sindaci e i direttori centrali della capogruppo oltre ai presidenti e amministratori delegati delle principali società controllate. Le comunicazioni, riguardanti le operazioni effettuate dalle "persone rilevanti" sulle azioni della società di ammontare pari o superiore ad Euro 50.000,00, saranno eseguite con periodicità trimestrale mentre quelle di ammontare superiore ad Euro 250.000,00 avverranno entro cinque giorni di Borsa aperta. Il Codice prevede che non siano soggetti agli obblighi informativi gli atti di esercizio di stock option o di diritti di opzione e prevede, altresì, "black-out periods", cioè periodi predeterminati durante i quali le "persone rilevanti" non possono compiere operazioni. 

ACCOLTA LA NUOVA OFFERTA PER INTERPOWER IL CDA ENEL ASSEGNA PER 874 MILIONI DI EURO LA TERZA GENCO ALLA CORDATA ENERGIA ITALIANA - ELECTRABEL - ACEA SI RIDUCE L'INDEBITAMENTO NETTO, MIGLIORA IL RAPPORTO DEBITO/PATRIMONIO 
Roma, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Enel, riunitosi oggi sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha deliberato di accettare l'offerta presentata dal raggruppamento Energia Italiana - Electrabel - Acea per l'acquisto del 100% di Interpower. Il prezzo offerto dopo la richiesta di un rilancio è risultato pari a 551 milioni di euro che, tenendo conto dell'indebitamento infragruppo di 323 milioni di euro, rappresenta un valore complessivo della transazione pari a 874 milioni di euro. Enel ha quindi avviato le procedure per i necessari adempimenti relativi alla cessione. Con la cessione di Interpower, la più piccola Genco con una capacità installata di 2611 Mw e impianti a Genova, Napoli, Civitavecchia e Vado Ligure, Enel ha completato, entro il termine del 31 dicembre 2002, le dismissioni di capacità produttiva previste dal Decreto Bersani per un totale di 15.057 Mw. Il controvalore complessivo della cessione delle tre Genco è risultato dell'ordine di 8,3 miliardi di euro. Il consiglio di amministrazione ha inoltre approvato i dati consolidati relativi alla gestione del terzo trimestre 2002. I risultati dei primi nove mesi del 2002 - I dati dei primi nove mesi del 2001 sono considerati nella versione pro-forma che esclude Elettrogen e Valgen per l'intero periodo ed Eurogen dal terzo trimestre, mentre includono Infostrada dal 1° gennaio 2001. L'energia trasportata sulla rete di distribuzione dell'Enel è pari a 189,7 TWh, in calo dello 0,8% rispetto ai 191,1 TWh registrati nello stesso periodo dell'anno precedente per effetto della cessione delle reti metropolitane di Roma e Torino. Nei primi nove mesi del 2002, i volumi totali venduti da Enel sul mercato vincolato sono risultati pari a 122,5 TWh, con una riduzione di 13,3 TWh rispetto ai primi 9 mesi del 2001 a causa del passaggio al mercato libero di quote di vendite in alta e media tensione e della citata cessione delle reti urbane di Roma e Torino. Le vendite del Gruppo Enel sul mercato libero sono state di 22,5 TWh, con una quota di circa il 33%. I ricavi, pari a 21.696 milioni di euro, sono in leggero calo (-1,5%) rispetto ai primi nove mesi del 2001. I maggiori ricavi di Wind, delle attività internazionali e del gas compensano la riduzione dei ricavi dell'energia elettrica in Italia, dovuta all'impatto regolatorio e alla flessione dei prezzi dei combustibili. Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a 5.794 milioni di euro (6.336 milioni di euro nei primi nove mesi del 2001, -8,6%). La gestione operativa migliora di circa 860 milioni di euro. I principali componenti sono: l'aumento dei margini delle telecomunicazioni (+518 milioni di euro), delle aree Mercato, Infrastrutture e Reti (+214 milioni di euro), delle attività internazionali (+130 milioni di euro). Tale miglioramento compensa in parte la seguente serie di fattori esogeni negativi: ?impatto regolatorio (445 milioni di euro), tra cui: cancellazione del bonus tariffario di 0,31 centesimi di euro al kWh, introduzione dei "certificati verdi" e blocco delle tariffe; ?minori ricavi a carattere non ricorrente (265 milioni di euro), tra i quali i minori riconoscimenti relativi a impianti Cip 6 pregressi; ?minore produzione idroelettrica, diversa dinamica del rimborso dei costi per il combustibile e riduzione dei margini sull'import di energia (720 milioni di euro). La riduzione complessiva dei costi per personale e risorse esterne è stato pari a 160 milioni di euro, di cui 130 milioni di euro nelle aree Mercato, Infrastrutture e Reti. Il risultato operativo (Ebit), pari a 2.160 milioni di euro (2.740 milioni nei primi nove mesi del 2001, -21,2%), rispecchia l'andamento dell'Ebitda ed include maggiori accantonamenti per 47 milioni di euro e minori ammortamenti per 9 milioni di euro. Partite straordinarie. Le partite straordinarie nette sono positive per 415 milioni di euro. Rispetto ai primi sei mesi dell'esercizio in corso, tali partite straordinarie variano di -82 milioni di euro per effetto di svalutazioni di attivo fisso e di incentivi all'esodo del personale. Si ricorda che nei primi sei mesi del 2002 sono già state contabilizzate, fra l'altro, plusvalenze per la vendita di Eurogen pari a 2.340 milioni di euro, che si contrappongono ai 1.511 milioni di euro relativi alla svalutazione dell'avviamento di Wind. Imposte sul reddito. Le imposte sul reddito dei primi nove mesi del 2002 ammontano a 428 milioni di euro, con un'incidenza del 25,5% influenzata dalla tassazione ad aliquota ridotta della plusvalenza sulla cessione di Eurogen e dai benefici legati alla "Legge-Tremonti bis". L'effetto del decreto legge numero 209 del 24 settembre 2002, relativo alla deducibilità differita delle svalutazioni di partecipazioni, impatta in modo limitato sul risultato del periodo. L'utile netto risulta pari a 1.393 milioni di euro (1.524 milioni di euro nei primi nove mesi del 2001, -8,6%). La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto complessivo pari a 20.250 milioni di euro (20.274 milioni di euro al 30 giugno 2002) e un indebitamento finanziario netto pari a 23.377 milioni di euro, in flessione (-2,3%) rispetto ai 23.932 milioni di euro al 30 giugno 2002. Il capitale investito netto risulta pari a 43.627 milioni di euro rispetto ai 44.206 milioni di euro del 30 giugno 2002. L'incidenza dell'indebitamento sul patrimonio netto a fine periodo si riduce a 1,15 rispetto a 1,18 al 30 giugno 2002. I dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2002 sono pari a 72.764, in calo di 304 unità rispetto al 30 giugno 2002.I risultati del terzo trimestre 2002- Per un confronto omogeneo con i dati del terzo trimestre 2001, questi ultimi sono considerati nella versione pro-forma che esclude Elettrogen (ceduta nel settembre del 2001) ed Eurogen (ceduta alla fine di maggio 2002). I ricavi, pari a 7.292 milioni di euro, sono in linea con quelli del terzo trimestre 2001 (+0,4%). I maggiori ricavi di Wind, delle attività internazionali e del gas compensano la riduzione dei ricavi dell'energia elettrica in Italia dovuta all'impatto regolatorio e alla flessione dei prezzi dei combustibili. Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a 1.925 milioni di euro, in leggero calo rispetto a quello dello stesso periodo del 2001 (1.970 milioni di euro, -2,3%). La crescita del margine di Wind (+154 milioni di euro) e delle attività internazionali (+41 milioni di euro), oltre alla riduzione dei costi operativi, hanno pressoché compensato l'impatto regolatorio, il minore apporto di partite non ricorrenti e la diversa dinamica del rimborso dei costi per il combustibile. Il risultato operativo (Ebit) è pari a 712 milioni di euro (749 milioni di euro nel terzo trimestre 2001, -4,9%) in presenza di ammortamenti e accantonamenti pressoché stabili. Partite straordinarie. Le componenti straordinarie nette sono negative per 82 milioni di euro, di cui 30 milioni di euro relativi a svalutazioni di attivo fisso e 23 milioni di euro per incentivi all'esodo del personale, mentre nel terzo trimestre del 2001 erano positive per 212 milioni di euro. Imposte sul reddito. Le imposte del terzo trimestre 2002 sono pari a 354 milioni di euro (+171 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2001), scontando principalmente l'impatto delle recenti modifiche normative in materia di svalutazione delle partecipazioni e una cauta valutazione delle diverse agevolazioni fiscali. L'utile netto è pari a 18 milioni di euro (536 milioni di euro nel terzo trimestre 2001). Il risultato risente essenzialmente delle maggiori imposte sul reddito e del diverso andamento delle partite straordinarie. 

CAMPARI APPROVA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2002 - RICAVI NETTI CONSOLIDATI PARI A EURO 457,3 MILIONI, IN CRESCITA DEL 31,7% 
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano S.p.A. ha approvato i risultati consolidati relativi al periodo 1 gennaio - 30 settembre 2002. Inoltre il Consiglio di Amministrazione ha approvato il codice di comportamento, cosiddetto di 'insider dealing', in ottemperanza alle indicazioni in materia di corporate governance recentemente emanate da Borsa Italiana S.p.A. Risultati dei primi nove mesi: Ricavi netti consolidati pari a Euro 457,3 milioni, in crescita del 31,7%; Ebitda pari a Euro 111,7 milioni, in crescita del 53,8%; Ebita pari a Euro 100,2 milioni, in crescita del 60,0%; Ebit pari a Euro 79,4 milioni, in crescita del 47,2%. Utile prima delle imposte del Gruppo pari a Euro 66,0 milioni, in crescita del 18,2% I primi nove mesi del 2002 si sono chiusi con risultati in forte crescita e con un significativo miglioramento di tutti i margini, grazie soprattutto al positivo effetto del consolidamento delle società neo-acquisite Skyy Spirits, Llc e Zedda Piras S.p.A. e Sella & Mosca S.p.A. Le vendite del Gruppo sono state pari a Euro 457,3 milioni, con una crescita del 31,7%. La crescita esterna è stata del 31,1%, attribuibile a Skyy Spirits, Llc (per il 23,7%) e a Zedda Piras S.p.A. e Sella & Mosca S.p.A. (per il 7,2%). La quota residua, pari al 0,1%, è attribuibile all'acquisizione brasiliana per il periodo non consolidato nel 2001. La crescita organica al netto dell'impatto dei cambi è stata del 2,9%, che si riduce al 0,6% per l'effetto cambi negativo, principalmente attribuibile alla svalutazione del Real brasiliano. Le vendite del segmento spirits, che, rappresentando il 63,1% del fatturato, costituisce il core business del Gruppo, sono state pari a Euro 288,4 milioni, in crescita del 49,7%. Skyy Vodka prosegue il trend positivo delle vendite anche nel terzo trimestre, con incrementi a doppia cifra sia sul mercato statunitense sia sui mercati internazionali. La crescita organica del segmento spirits è stata del 2,5%, favorita dal buon andamento di CampariSoda (+5,6%), Ouzo 12 (+7,6%) e Jägermeister (+8,4%). Il brand Campari ha invece registrato una flessione del 0,7% (-2,8% al netto degli effetti di cambio), evidenziando peraltro un leggero recupero nel corso del terzo trimestre rispetto alla chiusura dei primi sei mesi. Infatti mentre sul mercato italiano la marca continua a registrare un andamento fortemente positivo, sul mercato brasiliano, pur a fronte di un andamento positivo delle vendite, si sconta la svalutazione del Real brasiliano, e sul mercato tedesco permane una situazione di rallentamento dei consumi. La svalutazione del Real brasiliano impatta peraltro negativamente anche sui brand locali Dreher, Old Eight e Drury's, che, pur registrando un'ottima performance delle vendite a volume e a valore in valuta locale, evidenziano una contrazione delle vendite in valuta di consolidamento. Il debutto di Campari Mixx, il nuovo ready to drink introdotto nel corso dell'estate sui mercati italiano e svizzero, ha contribuito positivamente alla sviluppo del business organico con vendite pari a Euro 4,3 milioni. Il segmento wines ha registrato una crescita del 35,6%, interamente attribuibile all'acquisizione dei vini Sella & Mosca. Per quanto riguarda il portafoglio esistente, Cinzano vermouth, pur registrando una flessione del 5,1%, recupera significativamente nel corso del terzo trimestre rispetto ai primi sei mesi, grazie alla ripresa dell'attività di sell-in in seguito all'introduzione del nuovo packaging. Gli spumanti continuano a registrare un trend positivo (+3,5%), grazie soprattutto al buon andamento delle vendite sul mercato italiano. Le vendite dei soft drinks hanno registrato un calo del 0,8%. Questo risultato è attribuibile all'andamento non soddisfacente delle bevande gassate, a causa soprattutto delle avverse condizioni climatiche della stagione estiva, mentre Crodino ha registrato un'ottima performance, con una crescita del 4,7%. Relativamente alla distribuzione geografica delle vendite, il mercato italiano ha rappresentato il 50,0% del fatturato consolidato, in crescita del 18,0%. Questo risultato è dovuto, per il 5,7%, al buon andamento dei prodotti già in portafoglio (principalmente Campari, CampariSoda, Crodino e gli spumanti Cinzano) e all'introduzione di Campari Mixx, e per il 12,3% al consolidamento di Zedda Piras S.p.A. e Sella & Mosca S.p.A. L'area Americhe ha rappresentato il 28,1% sul fatturato totale, con una crescita interamente generata dal mercato Usa, per effetto del consolidamento di Skyy Spirits, LLC, che rappresenta il 19,6% del fatturato totale. Il business brasiliano, pari al 7,6% delle vendite totali, ha registrato una crescita del 11,0% in valuta locale che, a causa dell'effetto cambi, si traduce in una flessione del 9,1% in valuta di consolidamento. L'impatto positivo del consolidamento delle citate acquisizioni si riflette sui diversi livelli di redditività in termini sia di tassi di crescita sia di miglioramento dei margini sul fatturato. Il margine commerciale si è attestato a Euro 128,0 milioni, evidenziando una crescita del 44,0% e un'incidenza sulle vendite in aumento dal 25,6% al 28,0%. L'Ebitda è stato di Euro 111,7 milioni, in crescita del 53,8% e con un'incidenza sul fatturato che passa dal 20,9% al 24,4%. L'Ebita, ovvero il risultato operativo prima dell'ammortamento dell'avviamento e dei marchi, è stato pari a Euro 100,2 milioni, registrando una crescita del 60,0% e un'incidenza sulle vendite in aumento dal 18,0% al 21,9%. L'Ebit è stato pari a Euro 79,4 milioni, in crescita del 47,2%, e con un'incidenza percentuale sulle vendite in aumento dal 15,5% al 17,4%. Tale risultato beneficia anche del contributo di altri proventi per Euro 4,1 milioni attribuibili alle royalties relative a Skyy Blue, uno dei tre brand leader nel mercato statunitense dei ready to drink, lanciato all'inizio di quest'anno da Skyy Spirits, Llc in partnership con SabMiller, a cui sono affidate la produzione e la distribuzione. L'utile ante imposte è stato di Euro 77,2 milioni, in crescita del 38,3% e con un'incidenza sul fatturato del 16,9%. L'utile prima delle imposte del Gruppo, ovvero l'utile ante imposte al netto degli interessi di minoranza, è stato di Euro 66,0 milioni, in crescita del 18,2% e con un'incidenza sul fatturato del 14,4%. Al 30 settembre 2002 l'indebitamento finanziario netto risulta pari a Euro 206,4 milioni, con un forte progresso rispetto al dato di Euro 239,4 milioni del 30 giugno 2002. Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano S.p.A. ha approvato il codice di comportamento sull'insider dealing, recependo così anche le più recenti indicazioni in materia di trasparenza informativa emanate da Borsa Italiana S.p.A. Con l'adozione del codice la Società introduce i cosiddetti 'blocking period', con cui viene posto divieto alle 'persone rilevanti' (ovvero coloro potenzialmente in possesso di informazioni privilegiate) di effettuare operazioni sui titoli della Società nelle fasi più delicate, ovvero nei periodi che precedono l'annuncio dei risultati di bilancio e dei risultati infrannuali, nonché nei periodi rilevanti ai fini dell'attuazione di operazioni straordinarie. Particolarmente stringenti sono gli obblighi di informazione che ciascuna 'persona rilevante' assumerà nei confronti della Società. Infatti ogni 'persona rilevante' dovrà notificare alla Società tutte le operazioni effettuate, compreso l'eventuale esercizio di stock option. La Società provvederà a sua volta, al termine di ciascun trimestre, a informare il mercato delle operazioni compiute da ciascuna 'persona rilevante' nel caso in cui queste superino la soglia di Euro 50.000. Inoltre la Società provvederà a comunicare tempestivamente al mercato le operazioni di importo significativo, ovvero eccedenti l'importo complessivo di Euro 250.000, effettuate nel corso del trimestre di riferimento. 

BREMBO NEL TERZO TRIMESTRE : PROSEGUE LA CRESCITA, CALA L'INDEBITAMENTO NEL TERZO TRIMESTRE RICAVI IN CRESCITA (+6%), ULTERIORE AUMENTO DELLE ESPORTAZIONI (+5%), INDEBITAME NTO IN RIDUZIONE (-3%).
Milano, 12 novembre 2002 - Anche nel terzo trimestre dell'esercizio è proseguita la crescita dei ricavi consolidati, a quota 124,6 Emn, con un progresso di oltre il 6% rispetto all'analogo periodo dello scorso esercizio. Tra i settori che maggiormente hanno contribuito a questo risultato vi sono quello delle applicazioni per i veicoli commerciali, in crescita nel trimestre del 30%, e quello dei prodotti per le competizioni, che registra un incremento del 21% rispetto all'analogo periodo dello scorso esercizio. Nel periodo in esame si è anche registrata una lieve ripresa del settore motocicli, con ricavi in crescita del 6% sul terzo trimestre 2001, mentre il settore degli impiant i frenanti per autovetture ha nel suo complesso registrato una crescita del 2% sull'analogo periodo dell'anno precedente, con dinamiche differenziate nelle componenti del ricambio, dei freni e moduli per l'alta gamma e dei dischi per primo impianto. Per questi ultimi, in particolare, il pesante calo della produzione di alcuni costruttori italiani ed europei ha comportato una significativa contrazione dei ricavi corrispondenti. Riguardo alla distribuzione geografica dei ricavi vi è da rilevare l'aumentata incidenza dei paesi europei e dell'area Nafta, quest'ultima sostanzialmente rappresentata dagli Stati Uniti. In calo di 6 punti percentuali, dal 33% al 27%, il peso dei ricavi consolidati conseguiti in Italia. Con riguardo alle stime di crescita dei ricavi formulate ad inizio anno, si ritiene che la tendenza sin qui rilevata, diminuita rispetto alle attese iniziali, possa proseguire sino a fine anno. Il costo del venduto, di 80 Emn, si mantiene nel trimestre sui livelli del corrispondente trimestre del precedente esercizio (79,6 Emn). Il costo del personale, in aumento del 12% rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno, riflette la dinamica salariale degli ultimi dodici mesi, unitamente al costo pieno dell'attuale struttura di R&S, una parte della quale dedicata a progetti che genereranno i ricavi nei prossimi due esercizi. A fine trimestre il totale dei collaboratori ammonta a 3521, rispetto ai 3250 del terzo trimestre 2001, ed ai 3452 del 30.06.2002. Il margine operativo lordo del trimestre pari al 14,6% dei ricavi, registra un valore assoluto di 18,2 Emn. In sensibile incremento nel trimestre gli ammortamenti, che si attestano a 8,8 Emn, con un aumento del 27% sull'analogo periodo dello scorso esercizio e che riflettono sia i nuovi investimenti dell'esercizio, sia l'aliquota piena applicata agli investimenti effettuati lo scorso anno. Il margine operativo netto consolidato è aumentato nel terzo trimestre del 7% e ammonta a 8,7 Emn, con una incidenza sui ricavi del 7%, invariata rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio. Gli oneri finanziari risultano composti da interessi passivi per circa 1,7 Emn, in calo rispetto ai 2,2 Emn del corrispondente trimestre dello scorso anno, e da 0,9 E mn di differenze cambio negative, rispetto alle differenze cambio positive di 1 Emn del terzo trimestre 2001. La stima delle imposte sul reddito di esercizio è per il trimestre del 32%, percentuale che riequilibra gli accantonamenti dei precedenti trimestri e che considera una probabile aliquota annua del 43%, comprendente imposte differite che ad oggi ammontano a 1,9 Emn. L'utile netto consolidato del periodo è di 3,9 Emn, non raffrontabile con il dato del terzo trimestre 2001 che comprendeva l'effetto una tantum della plusvalenza derivata dalla cessione della partecipazione nella fonderia di ghisa, alienata all'inizio di luglio 2001. L'indebitamento complessivo a fine trimestre risulta in calo di 5,6 Emn rispetto al 30.06.2002, frutto sostanzialmente della variazione positiva del capitale circolante netto, in decremento di oltre 13 Emn, e della dinamica degli investimenti in nuovi macchinari ed impianti. Il rapporto a fine trimestre tra debito e patrimonio è di 1:1, in lieve miglioramento rispetto al trimestre precedente. I due terzi del debito finanziario sono a medio/lungo termine, mentre il rimanente terzo è a breve termine. Successivamente al 30.9.2002 Brembo S.p.A. ha acquisito la quota residua di Marchesini S.p.A. dal socio di minoranza, portando la propria partecipazione nella società al 100%. La prevedibile evoluzione della gestione L'attesa per i rimane nti mesi del corrente esercizio è di ricavi consolidati in complessiva crescita, pur con le differenziazioni tra i diversi settori di attività già rilevate nei precedenti trimestri. I costi di produzione non fanno rilevare tensioni specifiche al momento, mentre prosegue l'impegno della società per l'avvio della produzione in serie di alcuni importanti progetti, particolarmente nel settore delle autovetture di alta gamma e nel segmento dei veicoli a quattro ruote motrici (Suv). L'attuale scenario macroecono mico caratterizzato da incertezza sulla crescita futura e da un calo dell'indice di fiducia delle imprese e della propensione all'acquisto dei consumatori, suggerisce comunque cautela nel formulare previsioni sull'andamento atteso della società. 

SAIPEM S.P.A: SITUAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2002 I RICAVI AMMONTANO A 575 MILIONI DI EURO (546 NEL CORRISPONDENTE TRIMESTRE DEL 2001)
San Donato Milanese, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Saipem S.p.A. in data odierna ha esaminato la situazione trimestrale consolidata del Gruppo (non oggetto di revisione contabile) al 30 settembre 2002 che comprende gli effetti associati al consolidamento, a far data dal primo luglio 2002, della Bouygues Offshore (ridenominata in data 15 ottobre 2002 Saipem s.a.). Terzo trimestre (Valori senza Bouygues Offshore) I ricavi ammontano a 575 milioni di euro (546 nel corrispondente trimestre del 2001). L'utile operativo ammonta a 64 milioni di euro (71 nel corrispondente trimestre del 2001). L'utile netto ammonta a 42 milioni di euro (47 nel corrispondente trimestre del 2001). Il cash flow (utile netto più ammortamenti) è stato di 94 milioni di euro (91 nel corrispondente trimestre del 2001). (Valori comprensivi di Bouygues Offshore) I ricavi ammontano a 854 milioni di euro. L'utile operativo ammonta a 70 milioni di euro. L'utile netto ammonta a 41 milioni di euro. Il cash flow è stato di 110 milioni di euro. Primi nove mesi (Valori senza Bouygues Offshore) I ricavi ammontano a 1.899 milioni di euro (1.282 nel corrispondente periodo del 2001). L'utile operativo ammonta a 234 milioni di euro (163 nel corrispondente periodo del 2001). L'utile netto ammonta a 154 milioni di euro (102 nel corrispondente periodo del 2001). Il cash flow è stato di 334 milioni di euro (226 nel corrispondente periodo del 2001). (Valori comprensivi dei risultati del terzo trimestre di Bouygues Offshore) I ricavi ammontano a 2.178 milioni di euro. L'utile operativo ammonta a 240 milioni di euro. L'utile netto ammonta a 153 milioni di euro. Il cash flow è stato di 350 milioni di euro. Come più volte evidenziato, i volumi di ricavi realizzati e la redditività ad essi associata, specialmente nelle attività di Costruzione Mare e Terra, di L.N.G., e in misura inferiore nell'attività di Perforazione, Leased Fpso e M.M.O., non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori. Conseguentemente, i dati di una frazione di esercizio possono variare significativamente rispetto a quelli dei corrispondenti periodi di altri esercizi e non consentono l'estrapolazione all'intero anno. A partire dalla presente Relazione trimestrale, vengono recepiti, con il metodo dell'integrazione globale, i dati della neo acquisita Bouygues Offshore. Le informazioni ed i dati relativi alle attività operative sono presentati secondo una articolazione che riflette la nuova organizzazione del Gruppo, resa nota con il comunicato stampa del 30 luglio scorso. Pertanto con la presente Relazione, l'analisi circa l'andamento operativo per settori di attività viene effettuata in funzione dei seguenti settori: Costruzioni Mare, Costruzioni Terra, L.N.G. (Liquefied Natural Gas), M.M.O. (Maintenance, Modification & Operation), Perforazioni (Mare e Terra) e Leased Fpso. Gli investimenti effettuati nei primi nove mesi ammontano a 1.347 milioni di euro (259 nel corrispondente periodo del 2001) ed hanno riguardato acquisizioni di partecipazioni in Società per 1.206 milioni di euro (Bouygues Offshore 1.037 milioni di euro, European Marine Contractors 139 milioni di euro, SaiClo 30 milioni di euro), l'upgrading di mezzi per le Costruzioni mare e di impianti di Perforazione terra e mare e la conversione di un tanker in una unitá di Fpso. Gli investimenti effettuati nel terzo trimestre (1.079 milioni di euro), aumentano di 945 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre del 2001 (134 milioni di euro), per effetto dell'acquisizione della Bouygues Offshore. L'indebitamento finanziario netto ammonta a fine periodo a 1.384 milioni di euro (642 al 31 dicembre 2001) con un incremento di 742 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001. L'aumento dell'indebitamento, occorso principalmente nel terzo trimestre, è da correlare all'acquisizione della Bouygues Offshore. Portafoglio ordini Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio Saipem "stand alone" ha acquisito nuovi ordini per complessivi di 2.374 milioni di euro (1.815 milioni nel corrispondente periodo del 2001), dei quali 1.609 milioni riferiti alle Costruzioni Mare, 303 milioni alle Costruzioni Terra, 346 milioni alle Perforazioni Mare, 90 milioni alle Perforazioni Terra, 17 milioni alle Leased Fpso e 9 milioni all'L.N.G.. Gli ordini acquisiti dalla Bouygues Offshore nel corso del terzo trimestre dell'esercizio, ammontano a 1.110 milioni di euro, dei quali 980 milioni riferiti alle Costruzioni Mare, 28 milioni alle Costruzioni Terra, 65 milioni all'L.N.G. e 37 milioni al settore dell'M.M.O.. Inoltre, il portafoglio si incrementa degli ordini già detenuti dalla Bouygues Offshore alla data di acquisizione, ammontanti complessivamente a 1.119 milioni di euro (394 milioni di euro relativi alle Costruzioni Mare, 392 milioni alle Costruzioni Terra, 258 milioni all'L.N.G. e 75 milioni all'M.M.O.). Per effetto dei nuovi contratti e dell'acquisizione di Bouygues Offshore, il portafoglio ordini al 30 settembre 2002 raggiunge il livello record di 5.278 milioni di euro. Tra le principali acquisizioni del terzo trimestre 2002 si segnalano: Per le Costruzioni Mare: per conto Esso Exploration & Production Nigeria Limited, il progetto di tipo Epic (Engineering, Procurement, Installation, Construction) Erha, in Nigeria, per l'approntamento e l'installazione di un sistema di produzione galleggiante Fpso. Il contratto è stato acquisito da Bouygues Offshore; per conto Mobil Producing Nigeria Unlimited, il progetto di tipo Epic Yoho, in Nigeria, per l'installazione di una piattaforma e la posa di condotte sottomarine. Il contratto è stato acquisito da SaiBos; per conto Agip Gas BV, il progetto di tipo Epic NC41, in Libia per l'installazione di un subsea production system. Il contratto è stato acquisito da Bouygues Offshore; per conto Agip Iran Bv, il progetto South Pars 4&5 Pipelines, in Iran, che prevede la posa di due sealines. Il contratto è stato acquisito dalla Saipem S.p.A.. Per le Perforazioni Mare: per conto Statoil, il noleggio, per tre anni più sedici mesi di opzione, della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 in Norvegia. Per le Perforazioni Terra: per conto Naoc, il noleggio, per un anno, di un impianto in Nigeria. Per le Maintenance, Modification & Operation (M.M.O.): per conto TotalFinaElf, il rinnovo del contratto di Global Maintenance delle strutture localizzate in Angola. Evoluzione attesa per l'esercizio 2002 I risultati conseguiti nei primi nove mesi dell'anno unitamente all'elevato livello del portafoglio ordini, consentono di confermare gli spazi di miglioramento dei risultati record del 2001 a cui si era fatto riferimento nei precedenti comunicati stampa. Un risultato netto per l'esercizio 2002, dopo gli effetti dell'acquisizione Bouygues Offshore, superiore del 10% rispetto al 2001, appare ora conseguibile. Gli investimenti tecnici del 2002, finalizzati al mantenimento e all'upgrading del parco mezzi, sono confermati in circa 180 milioni di euro (rispetto ad una precedente stima di 180 milioni di euro riferita però a Saipem pre-acquisizione Bouygues Offshore) e quelli relativi all'approntamento dell'unitá di Fpso per il progetto Okono/Okpoho, in Nigeria, in circa 20 milioni di euro (rispetto a precedente stima di 50 milioni di euro; la differenza è riconducibile a una diversa articolazione dell'investimento fra gli esercizi 2002 e 2003). 

SNAM RETE GAS: APPROVATA LA RELAZIONE AL 30 SETTEMBRE 2002 CHE CHIUDE CON L'UTILE NETTO DI 339 MILIONI DI EURO (113 NEL TERZO TRIMESTRE) 
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas in data odierna ha approvato la relazione al 30 settembre 2002 che chiude con l'utile netto di 339 milioni di euro (113 nel terzo trimestre 2002). relazione al 30 settembre 2002 Scenario operativo I volumi di gas immessi nella rete di gasdotti di Snam Rete Gas nei primi nove mesi del 2002 ammontano a 54,72 miliardi di metri cubi. L'aumento di 3,65 miliardi di metri cubi, pari al 7,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno 2001 è dovuto sia alla crescita della domanda che alla ricostituzione degli stoccaggi. L'incremento dei volumi immessi è legato al ricorso sempre più consistente, da parte degli shippers (produttori o importatori di gas naturale destinato agli utenti finali), alle importazioni dal Nord Europa e dalla Russia. Conto Economico I dati relativi ai primi nove mesi del 2002 non sono confrontati con l'analogo periodo dell'esercizio precedente, in quanto la Società è divenuta operativa nel secondo semestre 2001. I ricavi totali dei primi nove mesi risentono della riduzione delle tariffe del servizio di modulazione e stoccaggio pubblicate dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, per 44 milioni di euro. Nel terzo trimestre, la riduzione dei ricavi della gestione caratteristica, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, è dovuta alla cessazione del servizio di compressione per conto della società Stoccaggi Gas Italia a decorrere dal 1° aprile 2002. Nei costi operativi dei primi nove mesi è incluso il pagamento di 65 milioni di euro del tributo sui gasdotti istituito nell'Aprile 2002 dalla regione Sicilia. Nel rispetto del principio della prudenza, la Società non ha rilevato a conto economico il recupero degli oneri sostenuti fino al 30 settembre 2002, in considerazione della incertezza su quelle che saranno le fasi dell'evoluzione del contenzioso sulla legittimità del tributo, nonché dei tempi tecnici necessari per giungere a una sentenza definitiva. Il costo lavoro ammonta a 77 milioni di euro nei primi nove mesi del 2002. Nel terzo trimestre il costo lavoro è in linea con l'anno precedente in quanto la riduzione legata alla diminuzione degli organici è compensata dai minori costi capitalizzati. Il personale in servizio al 30 settembre 2002 è di 2.681 con una riduzione di 292 unità rispetto al 31 dicembre 2001 (29 unità nel terzo trimestre). Il capitale investito netto al 30 settembre 2002 si riduce di 379 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001 a seguito del decremento del capitale di esercizio, dovuto essenzialmente all'accantonamento al fondo imposte differite relativo agli ammortamenti eccedenti e all'incremento dei risconti passivi relativi alla rettifica dei ricavi per maggiore prenotazione di capacità. Gli investimenti nei primi nove mesi ammontano a 253 milioni di euro e si riferiscono per 183 milioni di euro (69 nel trimestre) a progetti di sviluppo e per 70 milioni di euro a progetti di mantenimento (19 nel trimestre). 

IL GRUPPO ESAOTE COMUNICA I DATI AL 30 SETTEMBRE 2002 FATTURATO CONSOLIDATO A 169,1 MILIONI DI EURO (+6,9% RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2001) VENDITE SUI MERCATI ESTERI: +8,6% LE VENDITE IN CINA REGISTRANO UNA CRESCITA DEL 42,6% 
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Esaote S.p.A. riunitosi in data odierna sotto la presidenza del Prof. Carlo Castellano, ha approvato la relazione sull'andamento della gestione al 30 settembre 2002. Nei primi nove mesi del 2002 il Gruppo Esaote ha ottenuto ricavi di vendita per 169,1 milioni di euro, con un incremento del 6,9% rispetto all'analogo periodo del 2001. Le vendite internazionali del Gruppo sono cresciute dell'8,6%, specie grazie all'eccellente performance delle vendite sul mercato cinese, cresciute del 42,6%; in aumento sono risultate anche le vendite in Europa Occidentale (+9,4%) e nel Nordamerica (+6,9%). In ulteriore buon progresso sono risultate anche le vendite sul mercato nazionale (+4,5%). Nel primi nove mesi del 2002 la linea Ultrasuoni ha presentato una crescita a livello mondiale pari al 3,4% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, confermando il 2002 come anno di consolidamento della forte crescita registrata nel 2001. La linea Risonanza magnetica dedicata prosegue nella forte dinamica di sviluppo (+10,1% rispetto ai primi nove mesi del 2001): la crescita è soprattutto concentrata sui mercati internazionali, ove Esaote è cresciuta del 15% circa. Tra le altre linee in crescita vanno citate l'Assistenza tecnica (+12,9% rispetto a settembre 2001), l'Information Technology (+13,4%) e i Sistemi ospedalieri (+170,6%). Il Margine operativo lordo si è attestato a 14,0 milioni di euro, in flessione del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tra le voci di costo che hanno fatto registrare nel periodo la maggiore dinamica si conferma la Ricerca e Sviluppo, che - al netto dei contributi pubblici - è aumentata dell'11,6% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente (da 10,5 milioni di euro a 11,7 milioni). Il Gruppo ha mantenuto un forte impegno nello sviluppo delle nuove tecnologie, specie nell'ambito delle nuove applicazioni per l'utilizzo combinato di apparecchiature ad ultrasuoni e di mezzi di contrasto nell'ambito della diagnostica per immagini, nonostante la preoccupante involuzione che si nota nell'atteggiamento del Governo italiano in merito al mancato rifinanziamento dei fondi destinati alla ricerca delle imprese. Un buon recupero di redditività è derivato dai buoni risultati conseguiti sul versante finanziario. La riduzione dell'indebitamento finanziario netto conseguita nello scorso esercizio è proseguita nei primi nove mesi del 2002. Al 30.9.2002 l'indebitamento finanziario del Gruppo Esaote si attestava in 39,7 milioni di euro, rispetto a 42,6 milioni al 31.12.2001 e 56,2 milioni al 30.9.2001, con una consistente riduzione degli oneri finanziari netti, passati da 3,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2001 a 2,7 milioni (con una riduzione percentuale del 18,3%). Il contributo offerto dalla gestione finanziaria ha consentito al Gruppo di limitare al 9,9% la flessione del risultato lordo ante componenti straordinarie e imposte (da 6,4 milioni di euro dei primi nove mesi 2001 a 5,7 milioni). Il risultato ante imposte di pertinenza del Gruppo al 30.9.2002 è risultato pari a 5,9 milioni rispetto a 7,6 milioni dell'analogo periodo dell'anno precedente, con una flessione del 22,4%. Si rammenta che lo scorso esercizio aveva beneficiato del plusvalore realizzato in occasione della fuoriuscita dal business della neurofisiologia. Il ciclo recessivo mondiale iniziatosi nel 2000 non sembra ancora terminato, con influssi negativi per tutte le economie mondiali. In particolare le difficoltà di bilancio di molti Paesi dell'area Euro si sono riverberate in severi tagli della spesa sanitaria che indubbiamente rendono lo scenario di mercato di più difficile lettura. Tuttavia, sulla base delle evidenze attualmente disponibili, Esaote ritiene di confermare l'obiettivo di un fatturato annuo consolidato nell'ordine dei 250 milioni di euro. Più problematico risulta invece prevedere miglioramenti nei margini, che il Gruppo ad oggi stima positivi, ma in contrazione percentuale sulle vendite rispetto ai livelli di eccellenza raggiunti lo scorso anno. 

AEM TORINO : VOLANO LE VENDITE DI ENERGIA ELETTRICA: +80% AI CLIENTI VINCOLATI I RICAVI NETTI CONSOLIDATI RAGGIUNGONO 332 MILIONI DI EURO (+38%) 
Torino, 13 novembre 2002 - Ieri il consiglio di amministrazione di Aem Torino, presieduto dal professor Franco Reviglio, ha esaminato i risultati dei primi nove mesi 2002, che confermano il forte sviluppo economico già emerso nei risultati del primo semestre 2002. Il volume d'affari del Gruppo Aem Torino ha raggiunto 332 milioni di euro, con un incremento del 38% rispetto ai 241 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001. 

Dati in migliaia di euro

Al 30/09/02

Al 30/09/01

Incremento

su 2001

VOLUME D’AFFARI

331.785

241.094

+38%

MARGINE OPERATIVO LORDO

72.686

54.903

+32%

UTILE OPERATIVO

35.658

26.764

+33%

UTILE ANTE IMPOSTE

24.306

22.449

+8%

Lo sviluppo è stato positivamente influenzato dall'acquisto del ramo di azienda di Enel Distribuzione di Torino che come noto dal 1° gennaio 2002 appartiene al Gruppo Aem Torino, contribuendo all'aumento del volume d'affari per circa 72 milioni di euro. L'inclusione nell'area di consolidamento di Aes Torino ha determinato un'ulteriore crescita di circa 17 milioni di euro del volume d'affari. In crescita anche il fatturato da prestazioni di servizi che supera 55 milioni di euro (+19%). Lo sviluppo del fatturato è stato attenuato da un livello più basso dei prezzi di vendita dell'energia e del calore determinato da prezzi del combustibile minori rispetto ai primi nove mesi 2001, nonché dalla minore quantità di energia venduta ai clienti idonei serviti tramite la collegata Electrone non consolidata nei conti del Gruppo. Le vendite di energia elettrica ai soli clienti vincolati sono aumentate dell'80% rispetto ai primi nove mesi 2001, grazie al raddoppio della clientela che ora è costituita dall'intera città di Torino (oltre 900.000 abitanti). L'energia elettrica venduta dal Gruppo Aem Torino ai clienti idonei, registra invece una riduzione del 12% circa, anche per effetto del sopraccitato deconsolidamento. L'energia elettrica complessivamente prodotta (1.221 GWh) è inferiore del 12% rispetto a quella prodotta nei primi nove mesi 2001. In particolare: la produzione idroelettrica si riduce del 14% (la riduzione media nazionale è del 22%), in quanto risente ancora delle scarse precipitazione registrate nel primo semestre 2002, anche se le piogge dell'estate hanno consentito di mitigare il calo della produzione che al 30/06/02 era pari al 25%. la produzione termoelettrica registra una riduzione del 10% rispetto ai primi nove mesi 2001 anche a causa del fermo programmato del 2° Gruppo della Centrale di Moncalieri per la sostituzione del corpo della turbina di alta pressione. I lavori come da programma sono terminati nel mese di settembre. Il margine operativo lordo (Ebitda) raggiunge 73 milioni di euro in crescita del 32% rispetto ai primi nove mesi 2001. Il livello degli ammortamenti e degli accantonamenti sale nei primi nove mesi 2002 a 37 milioni di euro (+32%) per effetto degli investimenti di acquisizione e per l'allargamento dell'area di consolidamento. L'utile operativo è pari a 36 milioni di euro (+33%). Gli oneri finanziari netti salgono a 13 milioni di euro (rispetto a 1 milione di euro dei primi nove mesi 2001) a causa dell'esposizione finanziaria connessa all'acquisizione della rete Enel di Torino e all'acquisizione della partecipazione in Edipower. L'utile consolidato ante imposte supera 24 milioni di euro, con un incremento dell'8% rispetto a 22 milioni di euro relativi ai primi nove mesi del 2001. L'indebitamento finanziario netto al 30/09/2002 ammonta a 555 milioni di euro (era 571 milioni di euro al 30/06/2002). Gli investimenti ammontano a 199 milioni di euro. Tra essi sono computati: l'acquisizione di Eurogen, ora incorporata in Edipower (133 milioni di euro); il proseguimento dei lavori finalizzati al completamento dell'impianto idroelettrico di Pont Ventoux (al 30/9/02 era raggiunto l'86% dei lavori complessivi) e l'inizio della realizzazione del nuovo Terzo Gruppo termoelettrico di Moncalieri da 390 Mw. Nell'ultimo trimestre 2002 è previsto un recupero sia nella produzione idroelettrica, grazie alla migliore idraulicità degli impianti idroelettrici, sia nella produzione termoelettrica dove non sono programmati ulteriori fermi impianti prolungati. La realizzazione del piano di sviluppo relativa all'ultimo trimestre 2002 non comporterà un significativo incremento dell'indebitamento consolidato. 

PERMASTEELISA AUMENTA IL MARGINE DELL'84% E IL FATTURATO DEL 37% 
San Vendemiano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio d'Amministrazione di Permasteelisa S.p.A., che controlla l'omonimo Gruppo, leader nel settore degli involucri architettonici per grandi edifici, ha approvato in data odierna la Relazione Trimestrale della Società al 30 settembre 2002. Il Bilancio Consolidato rileva un Valore della produzione di Euro 736 milioni, con una variazione del 37%, rispetto al medesimo dato al 30 settembre 2001, pari ad Euro 536 milioni tutto dovuto ad una forte crescita interna. L'Ebit al 30 settembre 2002 è di Euro 58 milioni, pari al 7,8% sul Valore della Produzione in netto aumento rispetto al 6,5% del settembre 2001 (Euro 35 milioni). L'andamento dell'ultimo trimestre conferma il trend positivo registrando un incremento del Valore della Produzione e dell'Ebit rispettivamente pari al 34% e 47% sul medesimo periodo 2001. L'utile ante imposte è pari a Euro 59 milioni. Al 30 settembre 2002 il totale degli ordini acquisiti ammontava a 840 milioni di Euro superiore di circa un 5% rispetto alle aspettative, che rende l'obiettivo dell'ordinato per l'anno 2002 pari a 1.050 milioni di euro facilmente raggiungibile. Da un'analisi delle commesse in corso, la stima del fatturato per la chiusura dell'esercizio 2002 risulta portare ad un incremento del volume d'affari tra un 15 % e un 20% rispetto al precedente esercizio con un Ebit in crescita compreso tra il 7,6 % e l' 8 % sul valore della produzione. "L'incremento della redditività raggiunto - ha commentato il Presidente Enzo Pavan - è dovuto alla riorganizzazione in atto del Gruppo Gartner e ad un incremento di efficienza raggiunto in tutto il gruppo. L'acquisizione ordini è proseguita in maniera positiva specialmente nel mercato inglese e nel mercato Usa, mantenendo le posizioni negli altri mercati europei e in Asia. Il raggiungimento del budget di ordinato per l'anno 2002 ci garantirà una crescita di fatturato e redditività anche per l'esercizio 2003" 

LEHMAN BROTHERS ADVISOR DI DANONE NELL'ACQUISIZIONE DI SPARKLING SPRING GROUP 
Milano, 13 novembre 2002 - Groupe Danone announces the acquisition of Sparkling Spring Water Holdings and consolidates its position in the 5 gallon water market ("Hod") in the United Kingdom, Canada and the Usa.
Groupe Danone has entered into a definitive agreement to acquire Sparkling Spring Water Holdings, a Canadian business, which has activities in North America and Europe. Founded in 1992 in Halifax, in the Province of Nova Scotia (Canada), the Sparkling Spring Group has developed leading positions in Canada (number 2), in the United Kingdom (number 3), in the Usa (number 1 in the Pacific North-West) and has recently established a position in the Netherlands (number 3). The business has annual revenues in excess of Euro 100 million and owns 210,000 water coolers. The Sparkling Spring Group is among the five largest Hod players in the world and is one of the most profitable businesses in the Hod market. In Canada, where Groupe Danone was already number 1, with a strong presence in Ontario and Quebec, the acquisition of Sparkling Spring completes the geographical coverage of the Groupe with number 1 positions in the Maritime provinces (Atlantic coast), in Alberta (Rocky Mountains) and in British Columbia (Pacific coast). In the USA, Groupe Danone becomes number 1 in the Pacific North-West region, reinforces its existing presence in Washington State and enters the State of Oregon. In the United Kingdom, Groupe Danone recently entered the HOD marketplace with the pending acquisition of Chateaud'eau. With this transaction, the Group doubles its position and offers a national coverage to customers, also becoming number 1 operator in Scotland. The acquisition of Sparkling Spring also gives Groupe Danone an entry to the Dutch market with the number 3 position, through two companies based in Eindhoven and Rotterdam. As a result of this transaction, plus the recent acquisition of Patrimoine des Eaux du Quebec in Canada and the pending acquisition of Chateaud'eau International in Europe, Groupe Danone consolidates its position as number 1 Hod operator in the world. Groupe Danone has leading positions in North & South America (number 1 in Canada, number 3 in the Usa, number 2 in Mexico, number 1 in Argentina), in Europe (number 3) and in Asia (number 1). Completion of this transaction is subject to receipt of customary regulatory clearances. 

GRANITIFIANDRE: RISULTATI IN FORTE CRESCITA ANCHE NEL TERZO TRIMESTRE CON RICAVI A 38 MILIONI DI EURO (+16,7%) EBITDA A 7,7 MILIONI DI EURO (+14,2%) ED EBIT A 5,4 MILIONI DI EURO (+14,5%) 
Castellarano (Re), 12 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Granitifiandre, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in grès porcellanato tecnico di alto di gamma, ha approvato la Relazione Trimestrale sulla gestione al 30 settembre 2002 e il codice di comportamento diretto a disciplinare l'Internal Dealing. I risultati del terzo trimestre e i dati consuntivi dei primi 9 mesi 2002 confermano ulteriormente il trend di crescita dei ricavi e della redditività, in netta controtendenza sia rispetto alla situazione economica generale che ai settori di riferimento. In particolare il fatturato consolidato si è attestato a oltre 38 milioni di euro (+16,7% rispetto ai 32,6 del terzo trimestre 2001), portando così i ricavi dei primi 9 mesi dell'anno a circa 113,7 milioni di euro (+7,2%). I margini reddituali hanno seguito lo sviluppo del fatturato, presentando valori in forte crescita migliorativi anche rispetto al primo semestre dell'anno. L'Ebitda ha raggiunto nel terzo trimestre 7,7 milioni di euro (+14,2% rispetto al corrispondente periodo del 2001) e 27,1 milioni di euro nei primi 9 mesi (+4,6%), mentre l'Ebit - pari a 5,4 milioni di euro nel trimestre (+14,5%) - ha superato i 21 milioni di euro nei primi 9 (+1,4%) nonostante gli importanti investimenti in immobilizzazioni dell'esercizio 2001. Il risultato ante imposte al 30 settembre 2002 ammonta a 22,5 milioni di euro, in crescita dell'11% rispetto ai 20,3 milioni dei primi 9 mesi dello scorso esercizio. La strategia di crescita di Granitifiandre è mirata allo sviluppo di prodotti di alto di gamma alternativi ai materiali di cava attraverso una sempre maggiore internazionalizzazione e diversificazione geografica perseguita anche tramite l'aumento della capacità produttiva in Germania, in prossimità di tutto il bacino dell'Est Europa, e negli Usa dove i tassi di crescita attesi risultano molto interessanti. In quest'ottica i servizi complementari di pre e post vendita assumono particolare rilievo in quanto consentono alla Società di presentarsi al mondo della progettazione in modo ampio con vere e proprie soluzioni architettoniche per pavimenti e rivestimenti..Relativamente ai servizi post vendita, si segnala come le attività di posa siano cresciute, a parità di area di consolidamento e senza considerare la società austriaca Motiv Sturgyik acquisita nel primo semestre 2002, del 55% nel trimestre portando la crescita complessiva dei primi nove mesi ad oltre il +38%. Tra le diverse iniziative commerciali e di marketing continua costantemente la crescita della rete di negozi a marchio Geologica, che ha raggiunto le 30 aperture a livello mondiale cui si aggiungeranno entro dicembre 2002, Londra (Great Portland Street 202) ed Atene. Relativamente ai programmi di ampliamento della capacità produttiva si segnala che nel nuovo stabilimento in Germania è attualmente in corso la fase di installazione dei macchinari e delle linee produttive con obiettivo il pieno avvio dello stabilimento ad inizio 2003 e lo sviluppo di una capacità produttiva iniziale annua di oltre 3 milioni di metri quadrati. Sono già stati realizzati e prodotti i prototipi dei materiali che verranno industrializzati nel nuovo stabilimento (6 nuove pietre, 6 nuovi graniti e 7 materiali riconducibili alla collezione Granitstone) ed i relativi strumenti di merchandising. L'attività di promozione ha dato subito risultati incoraggianti portando alla stipula di un contratto di fornitura destinato al mercato polacco del valore di oltre 2 milioni di euro, di cui 1 milione di euro da consegnare entro la fine del 2002. Proseguono i lavori anche del nuovo sito produttivo americano, il cui avvio della produzione è previsto intorno alla metà del prossimo esercizio. Il codice di comportamento - adottato dal Consiglio di Amministrazione in recepimento di quanto previsto dal Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e dalle relative Istruzioni - è volto a disciplinare gli obblighi informativi, inerenti le operazioni finanziarie a qualsiasi titolo effettuate dalle "persone rilevanti" sulle azioni o su altri strumenti finanziari connessi quotati della società. In particolare il codice prevede che le comunicazioni siano fatte trimestralmente per tutte le operazioni il cui ammontare, anche cumulato, sia pari o superiore a 50.000 euro; la comunicazione dovrà essere effettuata senza indugio nel caso di operazioni il cui controvalore sia superiore a 250.000 euro. "La continua crescita sia dimensionale che reddituale di Granitifiandre - ha commentato il Presidente esecutivo Graziano Verdi - pur in questo momento di mercato, conferma e supporta le nostre scelte, incentrate sull'offerta di prodotti di alto di gamma e dei relativi servizi "chiavi in mano", che contribuiscono ad allungare la catena del valore". "Alla luce delle acquisizioni effettuate e dell'avvio dei nuovi stabilimenti in Germania e negli Usa - ha chiuso Verdi - siamo fiduciosi che il trend di crescita possa proseguire anche in futuro". 

GRUPPO CARRARO TERZO TRIMESTRE 2002: UTILE OPERATIVO DEL TRIMESTRE A 4,5 MITI€ IN NETTO MIGLIORAMENTO RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2001 (2,2 MIL/€). FATTURATO DEL TRIMESTRE A 92,3 MIL/€, + 3,6% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2001 
Campodarsego (Padova), 13 novembre 2002. Si è riunito ieri, sotto la presidenza di Mario Carraro, il Consiglio di Amministrazione di Carraro SpA, società leader mondiale nei sistemi per l'autotrazione, che ha esaminato i risultati del terzo trimestre 2002. I dati relativi al periodo hanno confermato il trend di recupero e crescita già emerso in occasione della relazione semestrale di bilancio, segnando un'ulteriore verifica positiva del piano di ristrutturazione messo in atto a livello mondiale a partire dal 2001, Relativamente al terzo trimestre 2002 (03 2002) infatti, l'utile operativo si attesta sui 4,5 mil/€ registrando una crescita del 107,5% rispetto ai 2,2 mil/€ del terzo trimestre 2001 (03 2001), con un incremento netto dell'incidenza percentuale sul fatturato (4,9% Q3 2002 contro 2,4% Q3 2001). In riferimento ai primi nove mesi dell'esercizio inoltre, l'utile operativo al 30109/2002 cresce del 55,7% a quota 14,4 mil/€ rispetto allo stesso periodo del 2001 (9,3 mil/€). Relativamente al periodo 1 gennaio 2002 - 30 settembre 2002, migliora nettamente anche l'incidenza percentuale dell'utile operativo sul fatturato (5% contro 3,2% dello stesso periodo del 2001) In termini dì fatturato consolidato, il Q3 2002 ha fatto registrare una crescita del 3,6%, passando a 92,3 mil/€ da 89 mil/€ del Q3 2001. Nei primi nove mesi dell'esercizio 2002 il fatturato consolidato ha raggiunto quota 284,7 mil/€ in flessione del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2001 (291,8 mill€), ma in recupero rispetto al dato progressivo del giugno 2002 che segnava un -5,1%. Gli ammortamenti al 30109102 sono pari a 18,7 mill€ in diminuzione rispetto ai 20,6 del 3010912001. Si mantiene stabile la posizione finanziaria netta, a debito per 120 mill€ contro i 121 mill€ registrati a giugno 2002. Gli investimenti nel Q3 2002 sono pari a 3,6 mill€, in crescita rispetto ai 3,3 miil€ del Q3 2001, mentre il valore progressivo al 3010912002 ammonta a 11,8 mil/€, in diminuzione rispetto ai 15,7 míl/€ al 3010912001- Gli investimenti sono rivolti all'acquisto dî beni destinati al miglioramento dell'efficienza produttiva e al lancio di nuovi prodotti. Evoluzione dell'attività - l dati del terzo trimestre 2002 riflettono pienamente l'andamento previsto, con un mantenimento del fatturato sostenuto in particolare dalla domanda nel comparto agricolo e nonostante la fase di stagnazione nell'ambito del construction equipment. La conferma del reddito operativo è frutto della riorganizzazione dei Gruppo, i cui potenziali benefici si riflettono peraltro solo in parte nei numeri attuali. Pur considerando infatti completata l'opera di ristrutturazione in Italia, i risultati in Germania e Polonia non sono ancora visibili, a causa in parte della recessione che ha colpito la Germania e in parte della incompleta riconfigurazione industriale delle due fabbriche, mentre si conferma l'andamento positivo dell'Argentina e dell'India. "Sulla base del portafoglio ordini, a fine 2002 prevediamo di raggiungere un fatturato sui livelli dello scorso anno o in leggere crescita - ha dichiarato Mario Carraro, Presidente del Gruppo Carraro - e la redditività si manterrà buona, in linea con 11 primo semestre (oltre il 5%). Anche l'indebitamento, infine, rimarrà entro i livelli attesi'. 

GRUPPO CREMONINI: NEI PRIMI 9 MESI DEL 2002 RICAVI CONSOLIDATI A 1.188,5 MILIONI DI EURO (+15,6%) E EBIT CONSOLIDATO A 42,7 MILIONI DI EURO (+47,9%). UTILE ANTE IMPOSTE CONSOLIDATO A 13,3 MILIONI DI EURO (-5,8 MILIONI DI EURO NEL 2001) 
Milano, 13 novembre 2002 - Il Gruppo Cremonini ha registrato nei primi 9 mesi del 2002 risultati economico-finanziari in forte crescita rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Tutti i principali indicatori economici consolidati hanno evidenziato incrementi percentuali a 2 cifre: i ricavi totali hanno raggiunto 1.188,5 milioni di Euro, in aumento del 15,6% rispetto ai 1.028,1 milioni di Euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Nei primi 9 mesi del 2002 l'Ebitda si è attestato a 82,8 milioni di Euro contro i 64,3 del 2001 (+28,9%), mentre l'Ebit è stato pari a 42,7 milioni di Euro rispetto ai 28,9 milioni di Euro dell'esercizio passato (+47,9%). Il risultato ante imposte ha raggiunto i 13,3 milioni di Euro, con un incremento di 19,1 milioni di Euro rispetto alla perdita di 5,8 milioni di Euro registrata nei primi 9 mesi del 2001. Nel corso del 3° trimestre 2002 i ricavi totali si sono attestati a 448,4 milioni di Euro, in progresso del +14,8% rispetto ai 390,7 milioni di Euro del 3° trimestre 2001. L'Ebitda ha raggiunto 36,8 milioni di Euro contro i 30,2 dello stesso periodo dell'esercizio precedente (+22,1%), mentre l'Ebit ammonta a 23,2 milioni di Euro contro i 18,5 milioni di Euro del 3° trimestre 2001 (+25,2%). Nello stesso periodo il risultato ante imposte ha raggiunto i 12,7 milioni di Euro rispetto ai 6,0 del 2001 (+113,0%). In aumento volumi di vendita e redditività del settore della produzione, che ha conseguito, nel trimestre in esame, ricavi totali per 193,2 milioni di Euro (+21,7%) con un margine operativo lordo di 12,9 milioni di Euro (+12,3%) e un risultato operativo di 5,9 milioni di Euro (+13,2%.) Il settore della distribuzione continua a crescere, soprattutto in termini di redditività. All'incremento del +9,1% dei ricavi, che, nel 3° trimestre 2002 si sono attestati a 211,3 milioni di Euro (193,6 milioni di Euro del 2001), fanno seguito l'aumento del +31,5% del margine operativo lordo, che ha raggiunto i 17,8 milioni di Euro (13,6 milioni di Euro del 2001), e la crescita del +33,0% del risultato operativo, pari a 14,5 milioni di Euro ( 10,9 milioni di Euro del 2001). Anche il settore della ristorazione ha fatto registrare positive performance, con ricavi pari a 51,4 milioni di Euro (+12,3%) rispetto ai 45,8 milioni di Euro del 3° trimestre 2001. L'avvio di nuovi punti vendita ha avuto riflessi sul margine operativo lordo che si mantiene sostanzialmente stabile raggiungendo i 6,4 milioni di Euro, e, per effetto dei maggiori ammortamenti, sul risultato operativo che si attesta a 4,4 milioni di Euro del trimestre in esame contro i 5,0 milioni di Euro del 2001. Questi, in sintesi, i principali dati contenuti nella relazione trimestrale al 30/9/2002, approvata oggi a Castelvetro di Modena dal Consiglio di Amministrazione di Cremonini S.p.A.. Cremonini, con oltre 4.300 dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business: distribuzione al foodservice, produzione e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali per 1.364,9 milioni di Euro nel 2001, è leader assoluto in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne. Ha, inoltre, una presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la leadership in Italia nella ristorazione a bordo treno e nelle stazioni ferroviarie. 

FATTURATO E UTILI IN CRESCITA PER IL GRUPPO MARCOLIN NEI PRIMI 9 MESI DEL 2002 IL CDA, ALLARGATO A NOVE CONSIGLIERI, APPROVA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2002
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Marcolin, tra i principali player del settore dell'eyewear e quotato sul circuito telematico della Borsa Italiana, ha approvato la relazione trimestrale riferita ai primi 9 mesi del 2002. Significativo incremento delle vendite consolidate il cui valore ha superato i 122 mln di euro (+10% rispetto al 30 settembre 2001), con un fatturato relativo al solo terzo trimestre 2002 cresciuto di oltre il 16%. Sempre in riferimento al dato delle vendite, confrontato con il medesimo valore al 30/09/2001 si evidenziano le ottime performance sul mercato inglese (+33%), sul mercato iberico (+15%) e sul mercato domestico (+12%). Nonostante la difficile congiuntura economica statunitense, la volatilità dei mercati finanziari e l'andamento del cambio euro-dollaro, anche la Marcolin Usa ha incrementato i ricavi del 6%. A trainare le vendite sono state le linee "Dolce&Gabbana Eyewear", "D&G Dolce&Gabbana Eyewear" e "Roberto Cavalli Eyewear, mentre negli Stati Uniti viene anche confermato il buon risultato delle linee "Cover Girl Eyewear" e "Mossimo Vision". L'analisi dei dati economici evidenzia un sensibile miglioramento dei principali indicatori di bilancio, con l'Ebitda che passa da 9,687 mln di euro a 13,388 mln di euro, l'Ebit che cresce da 3,833 mln di euro a 7,026 mln di euro e l'utile ante imposte che ha raggiunto quota 3,309 mln di euro contro i 1,426 mln di euro al 30 settembre 2001. Il risultato è stato ottenuto anche grazie a una crescita delle vendite delle linee con più alta marginalità. La posizione finanziaria netta risulta negativa per 39,814 mln di euro, anche a seguito degli investimenti per il rinnovo degli impianti e delle attrezzature industriali della capogruppo e gli impieghi per l'adeguamento del sistema informativo della Marcolin Usa, pur rimanendo comunque stabile il rapporto debt/equity pari a 0,59. Il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'odierna riunione, ha proceduto alla valutazione delle caratteristiche di indipendenza in capo agli amministratori non esecutivi, individuando i consiglieri Prof. Maurizio Dallocchio e Avv. Emanuele Alemagna quali amministratori indipendenti ed ha inoltre costituito il comitato per il controllo interno composto dal Prof. Maurizio Dallocchio, dall'Avv. Emanuele Alemagna e dal Consigliere non esecutivo Dott. Giorgio Drago. "Sono soddisfatto del lavoro svolto in questi primi nove mesi del 2002", ha dichiarato l'Amministratore Delegato Cirillo Marcolin. "L'incremento dei volumi di vendita, pur in presenza di una situazione economica internazionale difficile, indica che i nostri prodotti sono di ottimo design, che le linee piacciono e che il sistema distributivo è competitivo. Sono fiducioso per il prossimo esercizio, nel corso del quale lanceremo tre nuove linee: Montblanc Eyewear, Costume National Eyewear e The North Face, dalle quali ci aspettiamo importanti risultati." Precedentemente al CdA, l'Assemblea dei Soci della Marcolin S.p.A., riunitasi in data odierna, ha deliberato l'allargamento del Consiglio di Amministrazione da sette a nove componenti, con la conseguente nomina di due nuovi consiglieri nelle persone del Dott. Antonio Bortuzzo e del Dott. Giorgio Drago. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre attribuito al Dott. Antonio Bortuzzo, già Direttore Generale di Marcolin S.p.A., alcune deleghe di natura operativa nominandolo consigliere delegato in aggiunta agli attuali amministratori delegati. 

PARTNERSHIP CRIF - CONSODATA PER LA CREAZIONE DI UN INDICATORE PREVISIVO DEL RISCHIO DI INSOLVENZA 
Milano, 13 novembre 2002 - Crif Decision Solutions, società del Gruppo Crif leader nelle soluzioni informative e nei sistemi di supporto decisionale per gli Istituti finanziari e le imprese di servizi, ha stretto un accordo di partnership con Consodata S.p.A., azienda del Gruppo Seat Pagine Gialle, leader nel marketing one-to-one e nella marketing intelligence. La collaborazione ha consentito di realizzare una soluzione totalmente innovativa per il mercato italiano degli istituti bancari e finanziari, delle assicurazioni, delle telecomunicazioni, dell'editoria e delle società che operano nel direct marketing. La soluzione costituita da un indicatore previsivo del rischio di insolvenza permette di selezionare i target di clientela prospect ottimizzando l'efficienza e l'efficacia delle campagne di marketing sul mercato potenziale. Il nuovo indicatore, disponibile sul mercato alla fine di ottobre, sarà il primo a sintetizzare in un solo valore numerico, di immediata comprensione, le discriminanti che più contano per chi deve operare sul mercato con successo: caratteristiche di marketing e rischio di mancato pagamento. L'indicatore sarà disponibile a livello di micro-zona geografica (area di censimento) ed è stato costruito sulla base delle informazioni del profilo socio-demografico e del reddito delle famiglie italiane ricavabili dai potenti database di Consodata e dell'esperienza di CRIF Decision Solutions nello sviluppo di modelli predittivi del rischio di credito. "Il nuovo indicatore potrà essere utilizzato per una migliore selezione delle liste di targeting, per rendere più efficaci le campagne marketing e per sviluppare il portafoglio clienti senza rinunciare al controllo dei rischi. - ha dichiarato Mario Burlini, Direttore Commerciale di Consodata Spa. "L'accordo combina l'esperienza Consodata nella gestione di grandi data base marketing e di Crif Decision Solutions nei sistemi di scoring e di supporto decisionale per i rischi di credito. - ha dichiarato Silvia Ghielmetti, Director di Crif Decision Solutions - Il risultato che si va profilando è una soluzione che permetterà agli Istituti finanziari italiani e alle società di servizi di accrescere l'efficacia, la velocità e la profittabilità delle sempre più frequenti iniziative di sviluppo commerciale su scala territoriale". 

BANCA PROFILO APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2002: UTILE NETTO DI 1,693 MILIONI DI EURO (-19% RISPETTO AL 30/9/2001) ADOTTATO IL CODICE DI COMPORTAMENTO PER L'ATTIVITÀ DI INTERNAL DEALING 
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo, investment bank specializzata nel Private Banking e nel Capital Market, ha approvato i dati del 3° Trimestre 2002, periodo contraddistinto dall'incertezza della ripresa economica. Banca Profilo chiude il terzo trimestre 2002 con un utile netto di 1,693 milioni di Euro (-19% rispetto al 30/9/2001) e un patrimonio netto pari a ca. 106 milioni di Euro, diminuito (118 nel 2001) per il pagamento dei dividendi e per la distribuzione straordinaria agli azionisti di parte della riserva sovrapprezzi di emissione. I mezzi amministrati, pari a 2,008 miliardi di Euro, indicano una flessione del 5% rispetto al 30 settembre 2001 dovuta alla valorizzazione dei portafogli. I ricavi totali ammontano a ca. 24 milioni di Euro, in calo del 17% rispetto al settembre 2001; la diminuzione è riconducibile alla contrazione dell'attività sui mercati finanziari e alla riduzione delle commissioni applicate alla clientela. Il numero dei dipendenti è passato da 189 unità al 30 settembre 2001 a 171 unità al termine del terzo trimestre 2002. I costi totali della banca sono diminuiti del 20% e, in particolare, la voce costi e spese diverse ha subito una riduzione del 33% (pari a 4,279 milioni di Euro) rispetto allo stesso periodo del 2001. Nel corso del terzo trimestre è proseguito la messa a punto degli interventi organizzativi per l'avvio dell'operatività di Profilo Sgr S.p.A., il cui primo fondo di fondi (Profilo Best Funds) è stato autorizzato il 31 ottobre scorso. Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha inoltre adottato il Codice di Comportamento disciplinante l'attività di Internal Dealing svolta dalle cosiddette Persone Rilevanti (amministratori, sindaci effettivi, Direttore Generale ed eventuali altre figure dotate di un potere decisionale rilevante e/o di una conoscenza significativa delle strategie aziendali, tali da agevolare la decisione di operare in acquisto/vendita sulle azioni Banca Profilo). 

IL BRASILE DI LULA A MILANO IN CERCA DI BANCHE 
Milano, 13 novembre 2002. Il nuovo Brasile del presidente Lula è in cerca di idee per affrontare la difficile situazione economica. E comincia da Milano e dalla Lombardia. Il presidente della Banca nazionale di sviluppo economico e sociale del Brasile Eleazar De Carvalho Filho è a Milano dall'11 al 15 novembre per esportare il sistema dei finanziamenti da parte delle banche alle piccole e medie imprese. Un sistema che ha i suoi punti di forza nel fattore umano. Ogni impresa milanese utilizza in media dalle 3 banche, per le piccole, alle 6, per le medie, e l'istituto di credito si sceglie perché è vicino (75% delle piccole imprese, 60% delle medie), se il personale è disponibile (62%, 62%), e se si conosce bene il management (per il 65% delle piccole e per il 58% delle medie imprese). Poi si considera la competitività del tasso applicato (57% e 41%), la bassa richiesta di garanzie (51% e 41%) e se i servizi hanno costi contenuti (54%, 37%). La gestione finanziaria delle Pmi milanesi è invece decisamente accentrata: chi decide è di solito il titolare, il direttore generale o l'amministratore delegato, mentre solo l'11% delle piccole e il 31% delle medie imprese ha un direttore finanziario. E spesso i rapporti con l'istituto sono mantenuti dal commercialista (98% e 96%). Un modello dunque "fiduciario" che è facilmente esportabile in paesi emergenti come il Brasile. Il rapporto impresa-banche a Milano, emerge dall'indagine Il comportamento finanziario delle piccole e medie imprese realizzata su 187 aziende dell'area milanese dalla Camera di Commercio di Milano e affidata all'Università Bocconi, in occasione della visita a Milano della delegazione brasiliana. L'evento è organizzato da Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione. "Il sistema del credito - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - rappresenta un fattore decisivo per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e per la crescita della competitività. Ecco perché la visita della delegazione brasiliana rappresenta un momento importante nel processo di cooperazione fra istituzioni e imprese brasiliane e lombarde, già da tempo portato avanti da Promos assieme alla Regione Lombardia, al Sebrae (Servizio brasiliano di sostegno alle Pmi) e al Bid (Banca Interamericana di Sviluppo). ". "Il Bndes dedica speciale attenzione alle Pmi - ha commentato Eleazar De Carvalho Filho, presidente della Banca nazionale di sviluppo economico e sociale brasiliana - in virtù della loro riconosciuta importanza socio-economica, sia con riferimento alla loro capacità di generare impiego sia in quanto strumenti indispensabili all'interno di politiche votate alla riduzione delle disuguaglianze regionali. Questa missione in Italia è di particolare interesse per il Bndes soprattutto con riferimento ai meccanismi di sostegno finanziario delle micro e piccole imprese. Grazie all'approfondimento dell'esperienza italiana nel campo della concessione di prestiti, speriamo di poter raccogliere informazioni e stimoli capaci di aiutare il Bndes nell'attività di finanziamento delle aziende brasiliane e di riuscire a identificare nuove forme di attuazione, anche per quanto riguarda la partecipazione di queste imprese al commercio internazionale". La visita della delegazione della Bndes a Milano è un appuntamento che si inserisce nell'ambito del Progetto di sviluppo di poli settoriali e distretti industriali in Brasile attraverso la cooperazione con imprese italiane della Regione Lombardia che Promos sta realizzando in collaborazione con la Regione Lombardia, il Sebrae (Servizio brasiliano di sostegno alle Pmi) e il Bid (Banca Interamericana di Sviluppo). Obiettivi della delegazione brasiliana sono approfondire alcuni temi legati al sistema creditizio italiano e alle forme di finanziamento previste per le Pmi e comprendere il ruolo svolto dal sistema creditizio per lo sviluppo di queste ultime (in particolare per quelle che operano inserite in un distretto industriale). Tra gli interlocutori che la delegazione incontrerà: Confartigianato, Unioncamere, Banca Intesa Bci, Simest, Sace, Cna Federfidi Lombardia, Federexport. La Bndes (Banca nazionale di sviluppo economico e sociale) è una società pubblica federale vincolata al Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero, il cui obiettivo è il finanziamento a lungo termine delle attività imprenditoriali che contribuiscono allo sviluppo del Brasile. Favorisce il rafforzamento e consolidamento della struttura del capitale delle aziende, la commercializzazione di macchinari e attrezzature e il finanziamento finalizzato all'esportazione. Dal 1952 a oggi, Bndes ha finanziato grandi opere industriali e infrastrutturali sostenendo in special modo gli investimenti delle piccole e medie imprese nei settori agricoltura, commercio e servizi. E particolare rilievo ha anche assunto il suo sostegno agli investimenti di carattere sociale indirizzati all'educazione e alla salute, all'agricoltura familiare, al risanamento ambientale e ai trasporti, con l'obiettivo di accrescere la competitività dell'economia brasiliane ed elevare il livello della qualità di vita della sua popolazione. Nello svolgimento delle proprie attività Bndes osserva principi etico-ambientali e si attiene ai principi dello sviluppo sostenibile. I prodotti e i servizi della Bndes rispondono alle esigenze di investimento di aziende situate nel paese indipendentemente dalla loro dimensione. La collaborazione con altri istituti finanziari, con agenzie dislocate su tutto il territorio nazionale, facilita l'accesso al credito e ai finanziamenti concessi dal Bndes. 

PER FAVORIRE LE ASSUNZIONI E I NUOVI IMPRENDITORI LA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE PROPONE DUE MUTUI A TASSO AGEVOLATO: UN PUNTO IN MENO DEL PRIME RATE 
Busto Garolfo, 13 novembre 2002 - In un momento di stasi dell'economia italiana, e segnatamente di quella dell'Altomilanese e del Varesotto, la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate risponde alle crescenti richieste di liquidità avanzate dagli industriali e lancia sul mercato due mutui "scacciacrisi", denominati Nuove assunzioni e Nuova impresa. L'obiettivo è aiutare gli industriali e gli aspiranti imprenditori (cioè coloro che vogliono dare vita ad una nuova attività o ne hanno aperta una da non più di sei mesi) a superare le difficoltà del momento. I due nuovi mutui, come intuitivamente si evince dalla loro denominazione, servono per fronteggiare il fabbisogno finanziario legato ad un incremento dei propri organici o all'avviamento di una nuova attività imprenditoriale, produttiva, commerciale o di servizio. Nuove assunzioni e Nuova impresa sono mutui chirografari (cioè non richiedono l'accensione di alcuna ipoteca, ma la semplice sottoscrizione di un contratto tra l'azienda e la banca), dalle spese istruttorie molto basse (75euro per un finanziamento fino a 20.000 euro di erogazione, e 125 euro per importi superiori), erogabili in dieci giorni lavorativi dall'accettazione della richiesta completa di documentazione, a un tasso indicizzato al Prime Rate Abi (attualmente al 7,375) ridotto dell'uno per cento per tutti e dell'1,25 per cento per i soci o i figli dei soci della banca. Con il mutuo Nuove assunzioni è possibile ottenere un finanziamento di 10.000 euro per ogni singola assunzione, sino a un massimo di 50.000 euro. Va richiesto entro e non oltre il 31 gennaio 2003 e prevede un rimborso mensile in 24 mesi. I destinatari dell'iniziativa sono aziende residenti nell'area operativa della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, che intendono investire sulle risorse umane, incrementando il numero di personale alle loro dipendenze. Per richiederlo basta presentare la documentazione attestante la nuova o le nuove assunzioni. Con il mutuo Nuova impresa è possibile accedere a un finanziamento sino a un massimo di 50.000 euro. Va richiesto entro e non oltre il 30 aprile 2003 e prevede un rimborso mensile sino a 60 mesi. I destinatari dell'iniziativa sono persone residenti nell'area operativa della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, che hanno intenzione di avviare, o hanno già avviato una nuova attività da non oltre sei mesi. La documentazione richiesta per il rilascio del mutuo "nuova impresa" è semplice da reperire: serve la copia del certificato della camera di commercio e i preventivi o i consuntivi di spesa (per esempio: spese di costituzione, affitti, investimenti vari). I mutui Nuove assunzioni e Nuova impresa sono prodotti unici sul mercato italiano e, se proprio si cerca un paragone, lo si può fare, per entità di finanziamento e durata dello stesso, ai prestiti personali erogati dagli istituti di credito. Rispetto a questi, i cui tassi medi si aggirano da un minimo dell'8,5 per cento a un massimo 10,5% per cento, sono però decisamente più conveniente: attualmente, infatti, sono erogati ad un tasso del 6,375 %. Gianni Macchi, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate commenta così l'iniziativa" La nostra banca è stata fondata più di cent'anni fa per fare fronte alle esigenze degli imprenditori di allora: i contadini prima e i piccoli industriali poi. Verso di loro abbiamo da sempre attuato una politica di solidarietà, che si è rivelata la nostra forza e che oggi rinverdiamo con nuovi strumenti finanziari. Perché la nostra Bcc, come del resto tutti gli istituti di credito cooperativo, è "una banca di persone per le persone". Incarnare questo principio è nostro compito, e io e tutto il personale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate tentiamo di farlo quotidianamente, operando in prima fila a favore del nostro territorio. Con questa filosofia creiamo per la nostra clientela iniziative a tasso agevolato, come i mutui Nuove assunzioni e Nuova impresa. Sono piccoli gesti concreti, che vogliono sottolineare l'attenzione alle persone e ribadire la vera ricchezza del credito cooperativo. E, cioè, il saper coniugare la solidarietà con il localismo, dare nuovo impulso alle nostre comunità. Per contribuire a costruire una società nuova, che sia feconda per tutti e generatrice di valori morali, economici e culturali" Sono tredici le filiali della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate a cui è possibile rivolgersi per l'accensione dei mutui Nuove assunzioni e Nuova impresa. E, precisamente: Busto Garolfo, Buguggiate, San Lorenzo di Parabiago, Villa Cortese, San Giorgio su Legnano, Dairago, Villastanza, Olcella, Canegrate, Legnano, Bizzozzero, Bodio Lomnago e Varese. 

CLIMA: ESPERTI RIUNITI A PAESTUM PER PARLARE DI CAMBIAMENTI GLOBALI 
Roma, 13 novembre 2002 - Dopo anni di ricerca, è il momento di fare il punto sulla situazione climatica del Mediterraneo, sul futuro degli ecosistemi, sulla sicurezza alimentare, sui rischi di desertificazione e sull'efficacia delle misure da adottare per l'abbattimento del gas serra. La Prima Conferenza del comitato nazionale per i cambiamenti globali dell'International Geosphere Biosphere Programme (Igbp) organizzata dal 14 al 16 novembre 2002 a Pestum, presso l'Hotel Ariston, sarà la sede ideale per approfondire questi temi e trasferire i risultati della ricerca scientifica alla società e alle politiche ambientali. Un'occasione storica per la scienza italiana, alla quale parteciperanno rappresentanti del Ministero dell'Ambiente, del Cnr, dell'Enea e dell'Ingv. 

AERONAUTIQUE: LE GROUPE CONSULTATIF EUROPEEN PRESENTE UN AGENDA DE RECHERCHE STRATEGIQUE POUR AIDER LE SECTEUR A DECOLLER 
Bruxelles, le 13 novembre 2002 Le Conseil consultatif pour la recherche aéronautique en Europe (ACARE), parrainé par la Commission, a présenté aujourd'hui, à Bruxelles, les conclusions de sa première année de travail dans un vaste Calendrier de recherche stratégique. C'est la première fois dans l'histoire de l'UE que des représentants des gouvernements, de l'industrie, et de la recherche ont développé conjointement et approuvé un plan de R&D pour le secteur aéronautique. Ce rapport aborde les défis auxquels l'aviation est confrontée dans sa troisième génération, l'âge de la croissance durable. En dépit des événements du 11 septembre 2001, le trafic aérien continue de croître. Et avec lui, le bruit, les émissions, la congestion du trafic, les retards et les désagréments. Le Calendrier de recherche stratégique vise à optimaliser les efforts de recherche pour rendre les voyages aériens plus sûrs, plus propres, plus silencieux et plus fiables. L'agenda appelle à un investissement de recherche global de plus de 100 milliards d'euros sur 20 ans. Il préconise aussi des projets de recherche conjoints avec des plates-formes d'intégration technologique pour expérimenter et adopter de nouvelles technologies, des bancs d'essais de recherche à grande échelle et des pépinières technologiques. "En investissant plus sagement davantage d'argent dans la recherche, l'aéronautique européenne peut à la fois répondre aux besoins de la société et conquérir une place de tête mondiale" a déclaré le Commissaire à la recherche Philippe Busquin. "Le Calendrier de recherche stratégique est un premier pas vers la mise en œuvre du rapport "L'aéronautique européenne: une vision pour 2020" de janvier 2001. Il jette les bases de la réalisation d'objectifs ambitieux mais faisables. Au titre du 6ème programme-cadre de recherche et de développement (FP6 2003-2006), nous consacrerons 1,075 milliard d'euros à la recherche aérospatiale. Plusieurs thèmes de recherche aéronautique nous ont été suggérés, ce qui montre que les parties sont enthousiastes à l'idée de mettre leurs ressources en commun pour lancer des projets intégrés et des réseaux d'excellence dans ce domaine. Nous avons de brillants ingénieurs, d'excellents centres de recherche et des sociétés parmi les meilleures au monde. Il nous faut à présent nous organiser et unir nos forces partout en Europe pour atteindre la masse critique au niveau de l'Union et conduire le secteur au niveau mondial." Le Calendrier ACARE est une réponse au rapport "STAR 21" de juillet 2002, un exposé stratégique aérospatial pour le 21ème siècle qui explique comment créer un marché cohérent et un cadre politique pour une industrie aérospatiale européenne vivante. Qualité et efficacité accrues - Si ces défis sont relevés, les passagers aériens pourraient bénéficier entre autres de tarifs réduits et d'un plus grand choix dans leurs voyages. Le programme de sécurité du Calendrier vise à réduire le taux d'accidents de 80% en améliorant la technologie de contrôle et en renforçant l'efficacité des opérations au sol. La recherche devrait s'intéresser au développement d'une capacité permanente d'approche et d'atterrissage automatiques par tous les temps, d'une capacité de séparation automatique des avions, d'un rattrapage de 100% des erreurs humaines et d'une protection automatique contre les erreurs de jugement catastrophiques. Le Calendrier entend également aider le système de transport aérien à tripler, d'ici à 2020, le nombre de passagers, le tonnage de fret et le trafic aérien par rapport aux chiffres de 2000. Un autre but est de ramener à moins de 15 minutes le délais d'attente des passagers dans les aéroports pour les vols à courte distance et à moins de 30 minutes pour les vols à longue distance. De plus, 90% des vols devraient décoller dans les 15 minutes qui suivent l'heure de décollage annoncée, quelles que soient les conditions météorologiques. Un transport aérien plus propre et plus sûr - Les défis environnementaux ne sont pas moins importants, surtout dans le contexte d'un réchauffement planétaire. C'est ce que fait le Calendrier en prenant en ligne de mire les questions de bruit, de consommation de carburant et d'émission de dioxyde de carbone (CO²), et leur réduction de 50%, ainsi que les niveaux d'oxyde d'azote (NOx), à réduire de 80%. Il s'efforce de réduire les émissions de CO² par des recherches dans le domaine de l'aérodynamique et de la réduction du poids et en améliorant la configuration de la technologie actuelle. La recherche devrait se concentrer sur des concepts aéronautiques nouveaux tels que l'aile volante et des carburants d'aviation de remplacement (hydrogène p.ex.). Dans la mesure où la sécurité est concernée, le Calendrier recommande d'accroître l'échelle de la recherche sur les erreurs de navigation et sur les systèmes de gestion du trafic aérien par une action hostile. D'autres aspects se concentrent sur la possibilité d'un détournement d'avion au sol ou en vol. Le Calendrier veut faire tomber à zéro les chances de succès de la piraterie aérienne. Pour y parvenir, le Calendrier recommande une recherche globale sur chacune des trois composantes du voyage aérien: l'avion, l'aéroport et la navigation. Un futur domaine de recherche consiste p.ex. à reprendre entièrement le contrôle d'un avion depuis le sol et à l'y ramener automatiquement en toute sécurité. Rester compétitif au niveau mondial - Les conclusions du Calendrier mettent l'accent sur l'importance d'une infrastructure de recherche améliorée, une chaîne d'approvisionnement compétitive, un processus de certification et de qualification sans faille pour l'introduction rapide de nouvelles technologies, un système d'enseignement solide et des synergies transeuropéennes. Ces mécanismes créeront un environnement attrayant pour les investisseurs et aideront ainsi à rendre l'Europe tout aussi compétitive que d'autres pays ou régions économiques. Le Calendrier met l'accent sur la nécessité de voir l'aéronautique européenne dans un contexte mondial. Les États-Unis dépensent deux fois plus que l'UE dans la recherche aéronautique non militaire et quatorze fois plus dans la recherche militaire. Le Calendrier encourage un mélange salutaire de coopération et de concurrence avec les États-Unis, sur la base du savoir-faire et du libre-échange. Paré pour le futur - Le Calendrier n'est pas un plan rigide à long terme. En fait, il subira une évaluation tous les deux ou trois ans lorsque seront publiées ses nouvelles éditions, permettant l'ajout de nouvelles informations. Cela signifie également que le Calendrier est souple et peut être adapté aux circonstances changeantes. Pour l'avenir, l'intention est d'analyser plus en profondeur certains aspects choisis du Calendrier, en guidant les parties concernées dans leur soutien aux programmes de recherche qu'elles ont choisis et aux investissements qu'elles font dans ceux-ci. Des études spécifiques sur des aspects choisis du Calendrier seront également effectuées en vue de conseiller les décideurs. Acare a été inauguré au 2001 au Salon aéronautique de Paris. Les trente membres qui le composent sont des représentants des États membres de l'Union, d'Eurocontrol, de la Commission, de l'industrie aéronautique européenne et des usagers. Acare se réunit plusieurs fois l'an et a pour mission première de définir et d'appliquer le Calendrier de recherche stratégique en aéronautique. 

2003: L'ANNO DEL BIODIESEL IN ITALIA LANCIATA UNA PROPOSTA GLOBALE PER LO SVILUPPO APPLICATIVO DELL'UNICO COMBUSTIBILE LIQUIDO RINNOVABILE DISPONIBILE SUL MERCATO ACCORDO TRA I PRODUTTORI DI BIODIESEL, RAPPRESENTATI DEL GOVERNO, AMMINISTRATORI LOCALI, RAPPRESENTATI DEL MONDO AGRICOLO, COSTRUTTORI DI MEZZI PER AUTOTRASPORTO E PETROLIERI 
Milano, 13 novembre 2002 - Superare gli ostacoli burocratici ed i vincoli che impediscono lo sviluppo del mercato del biodiesel e coordinare gli sforzi di Governo, Parlamento ed Enti locali per rilanciare una politica di lungo respiro che incentivi l'adozione di questo combustibile ecologico. Queste le conclusioni del convegno nazionale sul biodiesel tenutosi oggi a Milano presso il Centro Congressi della Fondazione Cariplo, promosso dalla Regione Lombardia, d'intesa con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, nell'ambito del Programma Nazionale Biocombustibili Probio, con la collaborazione di Assobiodiesel, Cti Energia Ambiente e Kyoto Club, cui hanno partecipato amministratori, parlamentari, operatori del settore e rappresentanti del mondo agricolo. Il Convegno ha preso le mosse da un intervento introduttivo del Vice Presidente della Regione Lombardia Viviana Beccalossi - che ha dichiarato "in tempi di crescente inquinamento delle nostre città non possiamo che guardare con interesse al biodiesel, per il notevole contributo che il suo impiego offre alla riduzione delle emissioni inquinanti (e in modo particolare delle polveri sottili PM10). Il mondo agricolo lombardo inoltre guarda con favore alla crescita del mercato del biodiesel che offre importanti opportunità ai produttori aprendo un nuovo sbocco alle colture di oleaginose, oggi fortemente penalizzate dagli sviluppi della Politica Agricola Comunitaria. In Lombardia - ha aggiunto - abbiamo sviluppato livelli di produttività delle proteoleaginose, della colza, del girasole, di assoluta eccellenza, e siamo pertanto assolutamente pronti a rispondere ad un mercato che attende, per il suo decollo, un convinto sostegno in ambito normativo che ci permetta di superare lo svantaggio economico rispetto ai carburanti tradizionali, meno puliti e oggi meno costosi." Allo stesso modo, Maurizio Bernardo, Assessore alle risorse idriche ed ai servizi di pubblica utilità della Regione Lombardia ha affermato che "la Regione Lombardia è pronta a far partire, già dal prossimo 2003, interventi di incentivazione all'utilizzo del biodiesel per il riscaldamento di edifici pubblici e privati e per l'autotrasporto". Giovanni Riva, Segretario generale del Comitato Termotecnico italiano, ha ricordato le valenze ambientali ed economiche che ci spingono ad utilizzare tutte le forme di energie rinnovabili ed ha confermato i risultati di uno studio di revisione dei dati disponibili nella letteratura internazionale che confermano per il biodiesel un bilancio energetico nettamente positivo (almeno 2,5 unità di energia prodotta per ogni unità consumata) e una significativa riduzione di vari elementi inquinanti ivi compresi una forte riduzione degli elementi mutageni. Raffaello Garofalo, Segretario Generale European Biodiesel Board, ha illustrato invece la situazione del biodiesel nel quadro europeo delle energie rinnovabili con particolare riferimento alle strategie e alle proposte dell'Unione Europea, che sotto la spinta della Commissario Loyola De Palacio sta portando avanti due proposte di Direttive Comunitarie che potrebbero essere promulgate nel corso del prossimo anno. Nella sua relazione Claudio Rocchietta, Presidente di Assobiodiesel, l'Associazione dei produttori italiani di biodiesel, si è focalizzato sui molteplici vincoli che frenano e rendono sovente inefficiente e inutilmente costoso lo sviluppo del mercato, lanciando una proposta globale per dare impulso al mercato del biodiesel. "Già dal dicembre del 2000 - ha dichiarato Rocchietta - la Legge Finanziaria prevedeva un raddoppio della produzione del biodiesel, provvedimento in seguito autorizzato dall'Unione Europea, ma per il quale non è mai stato licenziato dal Ministero delle Finanze il Regolamento Attuativo, costringendo i produttori e gli utilizzatori a operare in uno stato di perenne incertezza." La proposta prevede inoltre che Governo e Parlamento, entro la fine dell'anno, aboliscano i vincoli che ne ostacolano la distribuzione agli utenti finali e che le Regioni adottino programmi di incentivazione all'utilizzo delle miscele gasolio/biodiesel per l'autotrazione e del biodiesel per il riscaldamento degli edifici. In particolare, è stato proposto alle Regioni di inserire nei capitolati delle gare d'appalto combustibili una sorta di "punteggio ambientale". Altre proposte riguardano il rimborso biodiesel per gli autotrasportatori, le agevolazioni per le zone montane e l'incentivazione del biodiesel nella nautica di diporto (per disinquinare i porti). Nel corso del convegno si è tenuta una tavola rotonda, moderata da Enrico Cattaneo di Radio 24/Il Sole 24 Ore, cui hanno preso parte diversi relatori. Paolo Baccolo, Direttore Generale Agricoltura della Regione Lombardia, ha espresso la disponibilità della Regione Lombardia ad incentivare la produzione di biodiesel nell'area lombarda per le opportunità che possono essere create per le realtà agricole locali. Lino Bertani, Dirigente della Struttura Sviluppo Interventi e Infrastrutture dell'Assessorato Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità della Regione Lombardia, ha illustrato il piano di incentivazione per il biodiesel che sarà attivato dal prossimo anno. Enrico Risaliti, Presidente di Assopetroli, ha confermato l'interesse della categoria dei rivenditori dei prodotti petroliferi ad ampliare la gamma dei prodotti in una logica di segmentazione di mercato per venire incontro alla domanda di un consumatore sempre più attento e disponibile ad utilizzare carburanti ambientalmente migliori. Gianmaria Olivetti, Responsabile ingegneria motori della Iveco, ha ricordato come, dopo quasi due anni di test, Iveco abbia deciso di dare la propria garanzia standard anche ai veicoli funzionanti con miscela gasolio biodiesel BI30, sulle motorizzazioni Euro 2 e Euro 3 che costituiscono la maggior parte del parco veicoli oggi circolanti in Italia. Carlo Pezzi, Assessore all'ambiente e alla mobilità del Comune di Ravenna, ha ricordato che Ravenna è stata premiata come "città sostenibile" dal Ministero dell'Ambiente proprio per il suo rilevante ricorso al biodiesel nel campo del riscaldamento e dell'autotrazione, frutto di un innovativo Protocollo d'Intesa fra Amministrazioni Pubbliche e operatori privati ormai operativo da più di tre anni. Vittorio Bartolelli, del Gruppo di Supporto Bioenergia del Mipaf, ha illustrato i 21 progetti dimostrativi sostenuti dal Programma Nazionale Biocombustibili (Probio). Giovanni Chillemi, Responsabile del settore ricerca dell'Azienda regionale "Veneto Agricoltura", ha illustrato il programma triennale per lo sviluppo ella filiera Biocombustibili, che va dalla realizzazione di campi varietali dimostrativi di colza e girasole alle prove su banco di "bruciatori per riscaldamento" alimentati con biodiesel puro. Giovanni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, ha ricordato gli impegni dell'Italia di riduzione del 6.5% dei gas a effetto serra al 2010 (rispetto al 1990) con la necessità di una molteplicità di interventi. A fianco del boom dell'eolico e del fotovolteico ben si collocano i biofuels che saranno fra i vincitori di questa "sfida climatica". In una nota inviata al Convegno il Ministro delle Politiche Agricole Giovanni Alemanno, che non ha potuto essere presente, ha dichiarato che "il Governo è fortemente impegnato a promuovere azioni che tendano a consolidare la produzione e stimolare la domanda di biodiesel". Il Governo infatti intende promuovere in modo prioritario le seguenti azioni: snellimento delle procedure di distribuzione e miscelazione del biodiesel che ne impediscono l'agevole diffusione (Ministero delle Finanze); promozione dell'impiego del biodiesel, concentrato nelle aree urbane ove la necessità di combustibili puliti è maggiore, anche nell'ottica di rafforzare il legame 'città-campagna' e di miglioramento della protezione ambientale e della sicurezza della circolazione stradale (Ministero dei Trasporti); concertazione con le Regioni su programmi e progetti territoriali di filiera, da co-finanziare oltre che con il già avviato Programma Nazionale Biocombustibili (Probio), con il Decreto legislativo 173/98 e, quando disponibili, con i fondi della carbon tax ed altre risorse che potranno essere destinate al contenimento delle emissioni di gas serra derivanti dall'attuazione del Protocollo di Kyoto; sviluppo di una produzione nazionale con coltivazioni tradizionali ed innovative. 

IL GRUPPO DOIMO HA INCONTRATO I GIORNALISTI DELL'ARREDAMENTO 
Mosnigo di Moriamo, 13 novembre 2002 - Venerdì scorso, 8 novembre, si è svolto a Mosnigo di Moriago, in provincia di Treviso, l'evento "Il Gruppo Doimo incontra i giornalisti", cui ha partecipato una cinquantina di operatori dell'informazione legati all'arredamento, settore nel quale il gruppo veneto occupa una posizione di vertice, e non solo in Italia, essendo costituito da ben 26 aziende industriali e commerciali, di cui 19 operanti nel comparto Casa (Doimo Arredamenti, Doimo Salotti, Linea Italia, Doc Mobili, Doimo Design, Casamania by Frezza, Summer by Doimo, Doimo Materassi, Doimo City Line, Doimo Cucine, Linea D Interni, Arrital Cucine, Birex, Doimo International Group, Doimo Contract, Doimo Sofa Leather, Desktop, Dielle e Linea Casa) e 7 operanti nel comparto Ufficio (Colmas, Meco, Della Valentina Office, Frezza, Target, Ib Office ed Emmegi). I giornalisti sono stati accolti dal presidente del gruppo, Giuseppe Doimo, che nel 1946 ha iniziato la sua attività mobiliera con una piccola fabbrica artigiana, e hanno incontrato i responsabili delle 19 aziende del comparto Casa, le quali dalla scorsa primavera dispongono di una grande esposizione permanente denominata Doimo Domus Interiors Gallery. Durante l'incontro, i giornalisti hanno visitato questa avveniristica struttura e hanno avuto modo di rendersi conto della potenzialità produttiva del Gruppo Doimo, che copre tutte le tipologie dell'arredamento, anche con più aziende per ogni tipologia. Ecco, in sintesi, i dati più significativi della Doimo Domus Interiors Gallery: 6.000 mq di superficie espositiva, 67 ml di facciata, 14 ml di altezza, 150 ml di profondità, dove trovano spazio, insieme alle aree dedicate alle aziende, 12 uffici, una sala riunioni di 350 mq, attrezzata e insonorizzata, 4 web corners e varie zone di ristoro. 

"IL FUTURO DEGLI ACQUISTI COME FUNZIONE E KNOW HOW" CONFERENZA ANNUALE DELL'EIPM L'INCONTRO INTERNAZIONALE DEI RESPONSABILI ACQUISTI 5 - 6 DICEMBRE 2002 DIVONNE - GINEVRA 
Ginevra, 13 novembre 2002 - Un incontro riconosciuto ed irrinunciabile: la Conferenza Annuale dell'Eipm, European Institute of Purchasing Management ha luogo quest'anno a Divonne, vicino Ginevra, il 5 e 6 dicembre 2002. Sono attesi più di 150 responsabili degli acquisti di grandi società. Il tema di questa 7a edizione sarà "Il futuro degli acquisti come funzione e know how ". Con l'evoluzione dell'ambiente economico internazionale, la professione del Responsabile Acquisti conosce un grandissimo sviluppo: le esigenze sono molteplici, rinforzate dall'assenza di un punto di riferimento in materia. Per questo l'Eipm ha scelto quest'argomento come tema centrale della sua conferenza annuale che sarà aperta a tutti gli operatori. Più di 150 responsabili europei degli acquisti parteciperanno alla prima giornata dedicata alla formazione e alla presentazione di testimonianze da parte di esperti (VP Achat di Michelin, ed Electrolux). La 2a giornata è dedicata a quattro grandi società di consulenza (McKinsey, AT Kearney, PricewaterhouseCoopers e Compendium) che interverranno su un soggetto comune. Questa scelta permetterà a chi vi partecipa di confrontare gli approcci adottati. Le questioni relative alla valutazione, alla formazione, alle definizione delle funzioni aziendali e dei nuovi strumenti di "e-formazione" sono gli ulteriori argomenti affrontati nel corso di questa Conferenza Annuale . Per informazioni ed iscrizioni: +33 (0) 4 50 31 56 73, Bénédicte Boudo 

A MILANO IL 5° CONVEGNO GALGANO "IMPRESA E AMBIENTE" STRATEGIE AMBIENTALI: GUIDARE IL CAMBIAMENTO DA GLOBALE A LOCALE LE TESTIMONIANZE DI ABB, GRUPPO BMW, NESTLÈ ITALIANA, SIEMENS MOBILE COMMUNICATIONS, SOL GROUP, ZINCAR - GRUPPO AEM MILANO E LE ESPERIENZE DI REGGIO EMILIA, DUBLINO, FERRARA E DELLE MARCHE 
Milano, 13 novembre 2002 - Si presenta molto denso e ricco di esperienze il quinto Convegno Galgano su "Impresa e Ambiente" che si terrà a Milano giovedì 14 novembre. Il convegno è organizzato in occasione della Campagna nazionale per la 14ª giornata mondiale della qualità, nell'ambito dell'ottava Settimana europea della qualità sotto lo slogan europeo "Quality in Europe: driving the change". Il tema dell'incontro è: "Ambiente: guidare il cambiamento, da globale a locale. Strategie, strumenti ed esperienze" (vedi programma allegato) e l'obiettivo è di sottolineare l'importanza di conciliare sviluppo economico e tutela degli ecosistemi e di offrire testimonianze aziendali di eccellenza. Si ringrazia IntesaBci per la concessione della Sala Convegni. Questo appuntamento, che alla quinta edizione è ormai diventato un "must" per gli addetti ai lavori (e in verità anche per l'intera business community che si occupa di economia e conti aziendali), si svolge con il contributo di numerosi sponsor: Abb, Ambiente e Sicurezza - Il Sole 24 Ore Pirola, Gruppo Bmw, Nestlè Italiana, Regione Marche, Siemens Mobile Communications, Sol Group, Zincar - Gruppo Aem Milano. L'appuntamento milanese rientra nelle iniziative organizzate dalla Galgano per la Campagna Nazionale 14a Giornata mondiale della qualità, che ha ottenuto il patrocinio del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei Ministeri: Affari Esteri, Attività Produttive, Beni e Attività Culturali, Comunicazioni, Difesa, Giustizia, Infrastrutture e trasporti, Interno, Istruzione Università e Ricerca, Lavoro e Politiche Sociali, Politiche Agricole e Forestali. Ecco il programma di massima dei lavori che inizieranno alle ore 8,45 per terminare alle ore 13,30. L'incontro sarà aperto da una breve introduzione di Emilio Di Cristofaro, vicepresidente del Gruppo Galgano, mentre la prima relazione sarà effettuata da Luciano Gobbi, assessore all'ambiente del Comune di Reggio Emilia, sul tema: "Definizione ed attuazione del piano operativo dell'Agenda XXI". Toccherà quindi ad Antonio Giacomucci, vicepresidente Group function sustainability affaires della ABB, parlare sul seguente tema: "La gestione manageriale della sostenibilità in una società multinazionale". Sarà quindi la volta delle testimonianze internazionali: Fiona Scully e Derry Solon, della Città di Dublino, tratteranno il seguente argomento: "L'attuazione del modello I.I.U.E. (International Institute for Urban Environment)". A sua volta Raimonda Pettinella, coordinator Environment and safety della Siemens Mobile Communications si intratterrà sul tema: "L'applicazione del Sistema di Gestione Ambientale secondo Iso 14001 ad un sito non produttivo di grandi dimensioni". Dopo un breve intervallo, Isarema Cioni, dirigente ufficio ciclo rifiuti della Regione Marche, parlerà sugli "Accordi di programma come strumento di governo regionale per l'ambiente", mentre Alessandro Castelli, direttore qualità e sicurezza della Sol Group di Monza, illustrerà:"La registrazione Emas e i rapporti con il territorio". Sarà quindi la volta di Roberto Coizet, presidente di Edizioni Ambiente e responsabile del progretto Clear, che spiegherà la "Contabilità ambientale nelle amministrazioni locali: il progetto Clear", mentre Pierstefano Vernaschi, responsabile ambiente della Nestlè Italiana, illustrerà "Gli indicatori di prestazione ambientale. Benefici e risparmi". Infine un settore quanto mai attuale e scottante, il settore dell'automobile, che sarà trattato con una relazione congiunta da Gianni Oliosi, direttore relazioni esterne della Bmw e da Francesco Baldanzi, direttore generale Zincar (gruppo Aem) sulle " vetture a idrogeno". Il Gruppo Galgano, coi suoi 40 anni di esperienza, rappresenta una delle più affermate realtà italiane di consulenza di direzione al servizio dell'economia nazionale con forte orientamento ai risultati. I servizi offerti dal Gruppo al Management dell'Industria, dei Servizi e della Pubblica Amministrazione, coprono vasti settori della Consulenza di Direzione e della Formazione Manageriale. Il Gruppo è formato da oltre 100 consulenti che operano con uffici a Milano, Roma, Napoli, Madrid, Barcellona e Parigi. 

CIDEC: MODIFICHE ALLA FINANZIARIA 2003, CARO PREZZI, SICUREZZA, GLI ARGOMENTI DELL'INCONTRO AL CIRCOLO DELLA STAMPA ORGANIZZATO DALLA CONFEDERAZIONE CHE RAGGRUPPA LE PICCOLE MEDIE IMPRESE. 
Milano, 13 novembre 2002 - Si è tenuto al Circolo della Stampa di Milano il convegno nazionale della Cidec (la Confederazione Italiana degli Esercenti Commercianti ed Artigiani e delle Attività del Terziario e del Turismo e dei Servizi) dedicato in gran parte all'esame del "Patto per l'Italia e della Finanziaria 2003" nei riflessi che possono avere sul futuro delle piccole medie imprese. Gli interventi degli esperti del settore che si sono succeduti, dopo un'ampia introduzione del direttore generale Cidec Nicola Primicerio, Camilla Occhionorelli Pinna, vicepresidente Moica - Movimento Italiano Casalinghe; Paolo Meneghetti, collaboratore Il Sole 24 Ore; Claudio Zambrano, esperto in diritto del lavoro e in diritto comunitario -- hanno messo in evidenza in particolare come da un'iniziale dissenso dalla Finanziaria 2003, la Confederazione abbia giudicato molto favorevolmente le recenti correzioni che accolgono in larga misura le aspettative della media e piccola impresa italiana. Nel corso del dibattito, moderato da Franco Canevesio (Italia-Invest), si è parlato anche della necessità che il governo riesca a controllare e ad appoggiare con più rigore il turismo sostenibile, per il quale la Cidec si attende il raggiungimento di notevoli obiettivi in tempi brevi. Uno strumento, come ha osservato Paolo Meneghetti, viene indicato nella creazione di un Osservatorio del Turismo in grado di lavorare a livello regionale, provinciale, locale, per monitorare e incentivare le bellezze artistiche e naturali del nostro Paese. Secondo l'avvocato Claudio Zambrano, il Patto per l'Italia è il primo serio tentativo di affrontare in modo organico e coerente la situazione italiana che presenta caratteri di estrema arretratezza nei confronti degli Stati Uniti ma anche, e principalmente, degli altri partners europei. Allo stesso tempo, però, non si preoccupa di incidere sugli elementi strutturali, gli unici che possono portare a risultati rilevanti. D'altro canto, la "necessità" di ottenere su tutto e per tutti una forma di consenso corporativo, impedisce che si incida su situazioni anche gravi. Il Presidente Cidec, Agostino Goldin, ha tirato le conclusioni del vivace incontro, parlando tra l'altro del problema sicurezza dei piccoli esercizi. A questo proposito, ha annunciato che l'organizzazione da lui presieduta si occuperà anche a Milano, come già fa in altre città italiane, in modo puntuale, di questa indifferibile esigenza. Ha detto Goldin: "la Cidec offre un'ampia disponibilità alle autorità competenti perché le zone cittadine, sia centrali che periferiche, diventino oasi sicure per chi ogni mattina alza le saracinesche del proprio esercizio, mettendo in campo professionalità e lavoro molto spesso a conduzione familiare". Sull'argomento caro prezzi, ha sottolineato come le origini di tale deprecabile situazione non siano da imputare agli esercizi di limitata ampiezza, ma a organizzazioni che regolamentano il mercato ad ampio raggio. Goldin ha ribadito con forza che bisogna controllare quegli esercizi che traggono profitto da questa crescita dei costi della spesa a discapito dei consumatori. 

SO.GE.M.I (SOCIETÀ PER L'IMPIANTO E L'ESERCIZIO DEI MERCATI ANNONARI ALL'INGROSSO DI MILANO). ENTRA A FAR PARTE DEL CONSORZIO MILANOSISTEMA 
Milano, 13 novembre 2002 - E' stata accolta la richiesta di ammissione di So.Ge.M.I. all'interno del Consorzio MilanoSistema, il network di aziende e istituzioni milanesi presieduto dall 'Avv.Aldo Scarselli, nato nel gennaio scorso con l'obiettivo, tra gli altri, di coordinare gli interventi strutturali nell'area metropolitana milanese e di promuovere e sviluppare sul piano internazionale le capacita' professionali e imprenditoriali degli associati e quelle operative sul territorio milanese. So.Ge.M.I. SpA., la Società che gestisce per conto del Comune i Mercati all'Ingrosso di Milano, si pone così al fianco di altre realtà (Aem, Am Sa, Atm, Mm, Sea, C.C.I.A.A., Intesabci, Autostrada Serravalle-Milano-Ponte Chiasso e Sviluppo Sistema Fiera) per rafforzare il ruolo del Consorzio MilanoSistema come volano per lo sviluppo e l'internazionalizzazione dell'impresa milanese. Forte di un' esperienza ormai più che ventennale nella gestione del primo Centro Agroalimentare alI 'Ingrosso di Italia e tra i più importanti in Europa, So.Ge.M.L metterà quindi il proprio prezioso know-how a disposizione degli altri consorziati, operando in maniera sinergica, in modo da promuovere nuovi importanti progetti di sviluppo a livello internazionale. Analogamente, l' entrata nel Consorzio consentirà alla società di collaborare alla creazione di nuovi Centri Agroalimentari all'ingrosso in Paesi Esteri, come l'Ucraina, la Cina, il Paraguay, per la realizzazione dei quali è spesso chiamata in causa come detentrice di uno specifico e affermato know-how. Per quanto riguarda l'attività dei Mercati, So.Ge.M.I. si appresta a varare un importante Piano Industriale per lo sviluppo e il rilancio dei Mercati generali milanesi. Il progetto, presentato nei giorni scorsi al Comitato di Presidenza del Comune di Milano e accolto favorevolmente dal Sindaco Gabriele Albertini e da tutti i membri del Comitato stesso, prevede in primo luogo la ristrutturazione e riqualificazione dell'attuale polo urbano con investimenti, a totale carico di So.Ge.M.I., per oltre 200 milioni di Euro. Una realizzazione subordinata alla solidità patrimoniale dell 'Ente Gestore che si raggiungerà grazie al conferimento in proprietà da parte del Comune di un' ampia porzione delle aree in concessione. In secondo luogo, la nascita di un polo esterno alla città che, così come è avvenuto alI' estero, potrebbe consentire di completare la catena agroalimentare favorendo anche lo sviluppo dei propri operatori. "Si tratta di un piano industriale ampio ed articolato -dichiara Solly Cohen, Consigliere Delegato di So.Ge.M.I. che abbiamo approntato raccogliendo le esigenze e le proposte di tutti i soggetti interessati: grossisti, dettaglianti, associazioni di categoria, etc. ..Un progetto che rappresenta una straordinaria opportunità per tutti gli operatori commerciali e per l' intera città di Milano i cui Mercati generali potranno così tornare ad essere competitivi in Europa". .So.Ge.M.I. gestisce per conto del Comune di Milano tutti i Mercati all'Ingrosso della Città: Ortofrutticolo, Ittico, Floricolo, Avicunicolo e delle Carni con annesso il Pubblico Macello. 900.000 metri quadrati; 1.200.000 tonnellate l'anno di prodotti, un giro d'affari complessivo di 2.500 milioni di Euro l'anno; 12.000 presenze al giorno, per un bacino di 10 milioni di abitanti Ciascuno dei mercati milanesi è il mercato leader nazionale nell'ambito del proprio comparto merceologico e tutti insieme costituiscono una delle maggiori realtà a livello mondiale per il commercio all'ingrosso dei prodotti agroalimentari. Infolink: www.expodeisapori.com 

GESTIONE DEI RIFIUTI: DAL NUOVO CATALOGO EUROPEO ALL'INTERPRETAZIONE AUTENTICA DELLA DEFINIZIONE DI RIFIUTO. TUTTE LE NOVITÀ NORMATIVE E GLI ADEMPIMENTI PER LE IMPRESE 
Milano, 13 novembre 2002 - Nuovo metodo di codifica e classificazione dei rifiuti; prassi per l'individuazione dei rifiuti pericolosi; modifica e aggiornamento delle autorizzazioni per le attività di trasporto, recupero e smaltimento; definizione di rifiuto e materiali esclusi dal campo di applicazione del D.Lgs. 22/97; modifiche al decreto Ronchi; regolamento per il recupero in regime agevolato dei rifiuti pericolosi; disposizioni per la messa in riserva di rifiuti pericolosi; nuova articolazione del modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) e abolizione della privativa comunale sulle operazioni di recupero sono solo alcune delle innovazioni recentemente introdotte alla complessa normativa che disciplina la gestione dei rifiuti. Le modifiche illustrate analiticamente nel corso del seminario coinvolgono tutte le imprese e gli enti che producono rifiuti, gli operatori del settore, i consorzi istituiti per avviare al recupero particolari tipologie di scarti di produzione o di consumo e comportano nuovi e diversi obblighi gestionali e operativi. Il seminario si propone di: fornire il quadro di riferimento concettuale per comprendere l'insieme di nuovi obblighi che gravano sulle imprese e sugli enti che producono o gestiscono rifiuti, mettere a disposizione le conoscenze operativenecessarie per affrontare con successo le più recenti prescrizioni legislative e i nuovi adempimenti, salvaguardando l'impresa o l'ente dai rischi connessi alla violazione delle norme. Ore 14.30 Gestione dei rifiuti: tutte le novità normative e gli adempimenti per le imprese. Paolo Pipere- Cer 2002. Il nuovo metodo di codifica e classificazione dei rifiuti: Il processo di attribuzione dei codici identificativi; L'individuazione dei rifiuti pericolosi; Casi concreti e difficoltà operative; I nuovi criteri di verifica delle autorizzazioni e delle iscrizioni all'Albo gestori. L'interpretazione autentica della definizione di rifiuto(Legge 8 agosto 2002, n. 178) e le conseguenze per le imprese. Ore 16.00 Modifiche al D.Lgs. 22/97 ("Collegato ambientale" alla Finanziaria, Legge 31 luglio 2002): Esclusioni dal campo di applicazione della norma; Abolizione della privativa sul recupero di rifiuti urbani assimilati; Semplificazione degli obblighi amministrativi per i Consorzi; Rinvio dell'obbligo di acquisto di beni derivanti dal recupero dei rifiuti previsto per le Pubbliche Amministrazioni (Art. 19, comma 4); Modifica delle funzioni del Conai; Nuova classificazione del Cdr; Impegno ad abrogare il regolamento per la gestione dei rifiuti sanitari che equipara la disinfezione alla sterilizzazione. Norme tecniche per il recupero di rifiuti pericolosi secondo le procedure semplificate (DM 12giugno 2002, n. 161): Individuazione dei rifiuti pericolosi recuperabili e trasportabili con procedure semplificate: Determinazione dei quantitativi massimi impiegabili; Disposizioni sulla messa in riserva dei rifiuti pericolosi. Il Mud 2003: La sezione dedicata alla comunicazione delle emissioni da parte dei complessi IPPC (Direttiva sulla prevenzione e il controllo integrati dell'inquinamento); Le proposte di semplificazione della modulistica relativa ai rifiuti. 17.15 Dibattito e risposte ai quesiti posti dai partecipanti 18.00 Chiusura dei lavori Sarà riservato ampio spazio alle domande e alla risoluzione di concreti casi proposti dai partecipanti. Il relatore Paolo Pipere - Responsabile del Servizio Ambiente, Infrastrutture e Territorio della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano, esperto di diritto ambientale e autore di numerose pubblicazioni sulla gestione dei rifiuti, unisce alla profonda conoscenza della materia una ultradecennale quotidiana esperienza in materia di gestione delle problematiche ambientali e di assolvimento degli adempimenti amministrativi connessi. Il seminario si rivolge ai: responsabili della funzione ambiente delle aziende e ailoro collaboratori, consulenti, funzionari e tecnici delle amministrazioni pubbliche. La partecipazione al seminario è subordinata all'invio della scheda di iscrizione debitamente compilata e al versamento della quota di partecipazione. I posti sono limitati e saranno assegnati secondo l'ordine d'arrivo delle adesioni. La quota di iscrizione è pari a Euro 180,00 + IVA 20% (fatta salva l'esenzione per le pubbliche amministrazioni) a persona e comprende copia dei testi normativi e il materiale didattico. Il secondo e gli ulteriori partecipanti della medesima impresa o dello stesso ente beneficeranno di una riduzione pari al 10% della quota di partecipazione imponibile. Il 50% degli oneri sostenuti per la formazione e l'aggiornamento del personale (quote di partecipazione ai corsi e costi del personale che li frequenta) è detassabile secondo quanto disposto dall'art. 4, comma 2, della legge 383/2001 (Tremonti-bis). Economos S.a.s. ha scelto di impiegare le strutture della Fasst (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche) che si trovano nelle immediate vicinanze delle fermate "Turati" della linea gialla e "Palestro" della linea rossa della metropolitana. In Piazza Cavour, a cinquanta metri da piazzale Morandi, transitano anche le linee tranviarie 1 e 2 e gli autobus 61 e 94. Milano, 22 novembre 2002 - Ore 14.15 Piazzale Morandi, 2 - Milano c/o Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche Per informazioni: economos@virgilio.it tel. 02/36503546 

SEMINARIO SUL TEMA " SISTEMI TARIFFARI E STRATEGIE DI INTEGRAZIONE NEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE" 
Milano, 13 novembre 2002 - Il seminario "Sistemi tariffari e strategie di integrazione nel trasporto pubblico locale"", realizzato dall'Irer, è il primo di una serie di incontri promossi dalla Regione Lombardia con l'obiettivo di approfondire le complesse problematiche comportate dalla riforma del trasporto pubblico locale. L'incontro si svolgerà il 20 Novembre 2002 -Sala Pirelli - Palazzo della Regione -via F.Filzi, 22 a Milano, per informazioni Segreteria Tecnica: Jole Perrone Tel. 0039.02.6765.4219 - 4226 La giornata di lavoro, rivolta ad un pubblico di operatori del settore, si propone come occasione di approfondimento e di dibattito del tema dell'integrazione tariffaria quale strumento per il rilancio del trasporto pubblico locale. Il seminario si articola in tre momenti essenziali: nella prima parte saranno presentate alcune esperienze di successo a livello nazionale ed europeo, dalle quali trarre possibili indicazioni per un'implementazione efficace di un sistema tariffario integrato; nella seconda parte sarà dato spazio all'esperienza degli operatori del trasporto pubblico locale in Lombardia al fine di raccoglierne i molteplici punti di vista; il terzo momento, infine, sarà dedicato ad una discussione riguardante il regolamento regionale del nuovo sistema tariffario. Programma della giornata Ore 9.30 Saluto ai partecipanti dal moderatore dei lavori Angelo Lassini (Direttore Generale Infrastrutture e Mobilità -Regione Lombardia); Ore 9,45 Relazione introduttiva "La tariffa come strumento di governo della mobilità" Roberto Zucchetti (Università Bocconi di Milano); Ore 10.15 Cases history Xavier Rossellò - A.T.M. di Barcellona; Claus Josel - Deutsche Bahn di Monaco; Gianluca Cantarelli - F.F.S. di Zurigo; Antonietta Sannino - Consorzio Unico Campania; Gian Piero Aliverti - A.T.M. di Torino; Brian Ball - Area Technology Rail di Londra . Ore 12.00 Relazioni: Sergio Castano - Civa di Varese, Antonio Nessi - Spt di Como, Arrigo Giana - Atm di Milano, Claudio Garatti - Brescia Trasporti. Ore 13.15 Intervento dell'Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Massimo Corsaro Ore 14.30 interventi: Luciano Covi - Trenitalia, Marco Piuri - F.N.M., Giorgio Boitano - Anav. Ore 15.30 "Il nuovo sistema tariffario regionale del trasporto pubblico locale"Olivia Postorino - (Dirigente Unità Organizzativa Trasporto Pubblico Locale ); Ore 16.00 contributi : Stefano Bernardi - ( Esperto in materia di trasporto pubblico locale) , Gianluigi Gorla - (Università della Valle d'Aosta); Ore 17.00 dibattito e conclusioni . 

A CESENATICO OPERATORI ITTICI ITALIANI E DI CROAZIA, REPUBBLICA FEDERALE DI YUGOSLAVIA, ALBANIA E GRECIA DARANNO VITA A UN CENTINAIO DI BUSINESS MEETING NELL'AMBITO DEL FORUM "PESCA ED ACQUACOLTURA NELL'ADRIATICO"
Cesenatico, 13 novembre 2002 - Gli operatori ittici delle due coste dell'Adriatico si incontrano per dare vita a nuove forme di cooperazione internazionale, joint venture e trasferimenti di tecnologia e know how. L'occasione è il Forum "Pesca ed acquacoltura nell'Adriatico", ospitato al Centro Ricerche Marine di Cesenatico (Viale Vespucci 2) mercoledì 13 e giovedì 14 novembre. L'iniziativa, a cui parteciperanno operatori ittici da Croazia, Repubblica Federale di Yugoslavia, Albania, Grecia e operatori della filiera ittica italiana, rientra nel programma di iniziative a favore dell'internazionalizzazione delle imprese avviato dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena, e prevede, oltre a un centinaio di business meeting tra operatori, anche workshop e visite aziendali. "Gli incontri con gli operatori ittici esteri -sottolinea Sergio Mazzi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena- rappresentano un'importante opportunità per il nostro Paese, sia in termini di disponibilità e conseguente importazione di pesce di elevata qualità nei periodi del fermo pesca, sia per quanto riguarda la possibilità di creare in questi paesi strutture ittiche con manodopera a basso costo. Il Forum risulta poi quanto mai opportuno anche in vista dell'attuale crisi della pesca emiliano romagnola, che nei primi sei mesi di quest'anno ha registrato un consistente calo del prodotto pescato e immesso sui banchi di vendita (-38,8%), con una conseguente contrazione del fatturato (-32,2%)". Il Forum si aprirà mercoledì 13 novembre con il Convegno (ore 9.00) su "Pesca e acquacoltura nell'Adriatico", e con i business meeting tra operatori, che si terranno per tutta la giornata (9.00 - 19.00). Giovedì 14, alle ore 9.00, si terrà il workshop "Strumenti finanziari nazionali e comunitari per l'internazionalizzazione delle imprese della filiera ittica", seguito, alle ore 11.30, dall'incontro su "La commercializzazione dei prodotti ittici nell'UE e rapporti coi paesi extra UE". Venerdì 15 gli operatori stranieri del settore pesca visiteranno alcune aziende ittiche a San Benedetto del Tronto, mentre quelli del settore acquacoltura parteciperanno a visite sul territorio di Ravenna. Sabato 16, tutti gli operatori visiteranno la darsena di Rimini e un'azienda locale del settore. Per tutta la durata del Forum sarà operativo un desk informativo sugli strumenti agevolativi, sulle linee di credito e sugli interventi promozionali messi a disposizione degli operatori italiani per favorire i contatti commerciali con altri paesi. L'incontro di Cesenatico è organizzato dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena in collaborazione con Ministero Attività Produttive, Ice-Istituto Commercio Estero, Unioncamere ed Assocamere estero, le Camere di Commercio di Rimini, Pescara, Ferrara, l'Azienda Speciale S.I.D.I., Eurosportello della Camera di Commercio di Ravenna e la Fondazione Carisap/Camera di Commercio di Ascoli Piceno. Per quanto riguarda la pesca in Italia, tra il 2000 e il 2001 a fronte di un calo delle esportazioni di prodotto pescato del -1,6% (176,4 milioni di Euro "contro" 179,2 dell'anno precedente) si è verificato un aumento delle importazioni del +2,4% (676,9 milioni di euro rispetto a 661 del 2000). Come si può constatare, la bilancia commerciale risulta in disavanzo (l'Italia importa più din quanto esporta), disavanzo ancora più evidente per il pesce conservato e trasformato, dove sia l'import che l'export risultano positivi. Tra il 2000 e il 2001 le importazioni di pesce conservato e trasformato hanno fatto registrare un incremento del +11,3% (2.3miliardi di Euro contro 2,1 miliardi di Euro del 2000), mentre le esportazioni sono passate da un valore di 237,3 milioni di Euro nel 2000 a 253,4 milioni di euro nel 2001, con un aumento del +6,8%. Complessivamente, tra il 2000 e il 2001 le importazioni (pescato + conservato e trasformato) risultato cresciute del +7,8%, contro il 4,6% delle esportazioni. Nel 2001, a fronte di una contrazione del -1,2% dei consumi di pesce da parte degli italiani, la spesa in prodotti ittici ha registrato un incremento del +3,5% (per complessivi 3.600 milioni di Euro) a causa di un aumento dei prezzi al consumo di quasi il 5%. Secondo un'indagine di Ismea, nove italiani su dieci consumano pesce tra le mura domestiche. Tra le diverse specie di mare, quelle più consumate in casa risultano essere seppie, polpi, calamari e totani, seguiti da cozze, mitili, vongole e gamberetti, merluzzi, naselli e pesce azzurro. Per quanto riguarda il pescato in Emilia Romagna, tra il 2000 e il 2001 si è registrato un andamento negativo sia per l'import (con una contrazione del -1,9%) che per l'export (-7,6%). Per il prodotto conservato e trasformato entrambi gli indicatori risultano invece positivi, con le importazioni passate da 353,3 milioni di Euro nel 2000 a 415,4 milioni di Euro nel 2001 (+17,6%) e le esportazioni cresciute del +14,9% (da 33,3 milioni di Euro a 38,2 milioni di Euro). Il valore del pescato introdotto e venduto nei mercati dell'Emilia Romagna nel corso del 2001 (pari a 18.721 tonnellate tra pesci, molluschi e crostacei) ammonta complessivamente a 36,2 milioni di Euro (+19% sul 2000). 

IL CONSORZIO COSEPURI FESTEGGIA IL PROPRIO TRENTENNALE CON ALCUNE INIZIATIVE NELLA CITTA' E PER LA CITTA'. 
Bologna, 13 novembre 2002 - Trent'anni di attività nella città e per la città. Cosepuri taglia questo ragguardevole traguardo con la consapevolezza di essersi efficacemente inserita nel tessuto economico della città. La credibilità acquisita in questo trentennio le ha consentito, inoltre, di espandersi anche al di fuori del territorio locale. 270 imprese associate, 200 collaboratori e dipendenti, un parco automezzi costituito da 150 autovetture, 115 pullman GT, 110 mezzi per il trasporto merci, una compagnia di aerotaxi, tre agenzie di viaggio associate e un volume d'affari che nel 2001 ha superato i 35 milioni di Euro sono i numeri con i quali Romano Caravita, Presidente del Consorzio, può orgogliosamente presentare il profilo di Cosepuri nel terzo millennio. Nel 1972, un gruppo di piccole imprese operanti nel trasporto persone decise di dare vita ad una società consortile al fine di affrontare meglio il mercato. Oggi Cosepuri dispone di un sofisticato sistema satellitare per il collegamento tra la Centrale Operativa e i mezzi dislocati sul territorio ed è in grado sia di dare risposta a richieste di trasporto individuale sia di soddisfare problemi più complessi legati alla mobilità, in caso di congressi o manifestazioni di grande portata (a tale proposito citiamo nella scheda allegata gli eventi recenti più significativi in occasione dei quali Cosepuri è stata incaricata dello svolgimento dei servizi di trasporto). 

PROGETTI PER MILANO: I PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENTO E IL MERCATO IMMOBILIARE
Milano, 13 novembre 2002 L'assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano Gianni Verga è intervenuto al Convegno Progetti per Milano, I Programmi Integrati di Intervento e il mercato immobiliare tenutosi presso l'aula Rogers del Politecnico di Milano. Il convegno e la mostra Progetti per Milano hanno l'obiettivo di far conoscere, da un lato, i "luoghi delle trasformazioni" e di illustrare i risultati ottenuti; dall'altro, di stimolare il dibattito tra gli attori istituzionali (Comune, Università) e privati (investitori, sviluppatori etc.) coinvolti a vario titolo nei processi di trasformazione urbanistica della città. Sono intervenuti Pier Carlo Palermo Preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano; Cesare Stevan, già Preside della I Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano; Fabrizio Schiaffonati del Dipartimento Best del Politecnico di Milano; Oliviero Tronconi del Dipartimento Best del Politecnico di Milano, Paolo Simonetti della Direttore Progetto Programmi Integrati di Intervento del Comune di Milano; Roberto Ceresoli delle Ferrovie Nord Milano; Umberto Soprani di UniCredit Fondi; Luca G. Clavarino di Westlbag e Fabrizio P. Bonelli di Intesabci. La riflessione e il confronto tra le istituzioni e i soggetti privati iniziato con il Convegno di ieri continuerà durante lo svolgimento della mostra. Nella giornata di giovedì 14 novembre alle ore 14.30 (previo appuntamento) i responsabili della Direzione di progetto saranno disponibili per rispondere alle richieste di approfondimento da parte dei partecipanti al convegno e degli operatori del settore. I 20 progetti presentati alla mostra, che dopo il Politecnico verrà allestita presso l'Urban Center (l'inaugurazione è fissata per lunedì 18 novembre alle ore 17.00), mettono in evidenza l'estrema flessibilità e innovazione dello strumento urbanistico dei Programmi Integrati di Intervento che ha consentito la riqualificazione e la trasformazione di grandi aree industriali dimesse e la riconversione di ampi tessuti urbani e ha introdotto nuove modalità di reperimento degli standard di riqualificazione ambientale. L'istituzione dei Programmi Integrati di Intervento attraverso la L.R. 9/99 e la approvazione del Documento di Inquadramento "Ricostruire la Grande Milano" hanno definito un nuovo scenario di riferimento e creato le condizioni per una nuova stagione dell'urbanistica a Milano. Le strategie, gli indirizzi e gli obiettivi definiti dal Documento di Inquadramento si stanno attuando attraverso un cospicuo numero di progetti che, attraverso il progetto urbano, sperimentano, alle diverse scale territoriali, moduli innovativi di sviluppo della città. "La verifica delle risorse disponibili, il forte contributo in termini di fattibilità economico-temporale, il confronto con il mercato urbano - ha sottolineato l'assessore Gianni Verga - contribuiscono a configurare i Programmi Integrati di Intervento come programmi urbani innovativi dove l'integrazione pubblico - privato diventa elemento qualificante e, sopratutto, concreto". 

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