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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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NEWS
di

VENERDI'
28 FEBBRAIO 2003

pagina 4

 

 

OGM E RICERCA: QUASI 200 ANNI DI STORIA: L'ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA HA INAUGURATO A BOLOGNA IL SUO 196° ANNO ACCADEMICO

Bologna, 28 febbraio 2003 - "Il momento attuale di grande preoccupazione sia sotto la sfera economica che quella sociale e politica in tutto il pianeta, non ammette cedimenti sul fronte della ricerca scientifica, in qualsiasi campo". E' una sorta di appello lanciato da un'istituzione che ha quasi 200 anni di storia, precisamente 196, celebrati proprio ieri a Bologna come sempre con un dibattito su temi attualissimi: in tempi di 'fuga di cervelli' dall'Italia, tagli alla ricerca e commissariamenti di istituti scientifici, in occasione dell'inaugurazione del suo 196° anno accademico l'Accademia Nazionale di Agricoltura, fondata a Bologna nel 1807, ha ospitato infatti uno scienziato italiano che sta vivendo una brillante carriera all'estero. Si tratta del prof. Francesco Salamini (direttore del Dipartimento di miglioramento genetico e fisiologia delle piante del Max Planck Institut di Colonia), che nella Cappella Farnese del Municipio di Bologna ha tenuto la prolusione "Il ruolo dell'innovazione e della ricerca come motore di progresso". Nella sua relazione, il prof. Salamini, ha toccato i temi più caldi del momento, come quello degli organismi geneticamente modificati (OGM). "Oggi sono già quasi 60 milioni gli ettari a coltivazioni transgeniche nel mondo: un dato di fatto, che dimostra il successo di questa innovazione. E fra i tanti vantaggi delle piante transgeniche, ve ne sono alcuni che non vengono mai ricordati: per esempio, la capacità di certe specie di bonificare i terreni dai metalli pesanti tossici come il mercurio. E un recente articolo su Science dimostrava, tanto per fare un altro esempio, che il consumo di antiparassitari chimici in India, da quando sono state introdotte le biotecnologie nella difesa delle coltivazioni, è drasticamente diminuito. Il problema dunque non è ammettere o meno la validità scientifica delle biotecnologie vegetali, che è assodata e consolidata, ma quello dell'accettabilità etico-sociale. E' un dibattito nel quale però devono essere ascoltate anche le ragioni del sapere scientifico...". Soprattutto in materie di sostenibilità della pratica agricola anticipa è dunque indubbio il ruolo della scienza come motore di progresso, afferma Salamini, che ammonisce però il mondo della scienza agraria a prendere maggiormente in considerazione la salvaguardia della biodiversità. Il prof. Luigi Cavazza, presidente dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, ha successivamente illustrato le attività e i progetti dell'Accademia. Tra questi, è stato annunciato l'avvio di uno studio sul tema "L'Agricoltura nelle aree protette: vincoli e opportunità", con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (ma ancora aperto anche ad altri partner) e il coordinamento del prof. Umberto Bagnaresi, accademico e presidente del Parco Naturale regionale del Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell'Abbadessa. Dopo aver completato la catalogazione informatica della parte storica della ricca biblioteca (10.000 volumi), l'Accademia prosegue per il 2003 la convenzione con una cooperativa specializzata che permette l'apertura al pubblico della biblioteca (in via Castiglione 11 a Bologna) nonché la continuazione della catalogazione nell'ambito della rete informatica del Servizio Bibliotecario Nazionale e dell'Università di Bologna. Grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna è stato possibile stampare il catalogo del fondo antico (opere ante 1830) della Biblioteca dell'Accademia. Nell'occasione è stato poi presentato un nuovo volume che raccoglie in una veste aggiornata i principali elementi di conoscenza riguardanti l'Accademia Nazionale di Agricoltura: la storia, l'architettura dei palazzi in cui ha sede, la sua attività di studi e il suo ordinamento. E' stato poi distribuito il nuovo volume degli Annali dell'Accademia (n. Cxx), con gli atti delle attività 2001 e un saggio storico dello studioso Antonio Saltini. Inoltre è stato presentato il nuovissimo sito web www.accademia-agricoltura.it  che diventa operativo in questi giorni, che, informando in tempo reale sulle attività convegnistiche e di studio e mettendo in rete i lavori scientifici pubblicati, si propone come un sito di riferimento presso la comunità scientifica e i cultori delle materie agrarie in genere. Cavazza ha poi consegnato a quaranta nuovi soci Accademici ordinari e corrispondenti il diploma e la medaglia di socio del sodalizio. Oggi i membri dell'Accademia sono 83 'ordinari', 166 'corrispondenti', 28 'corrispondenti stranieri', per un totale di 277. Infolink: www.accademia-agricoltura.it

UN'ÉQUIPE DI MEDICI ITALIANI RIDONA IL SORRISO A 53 BAMBINI PALESTINESI L'ESPERIENZA DI UN TEAM DEGLI OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO PRESSO L'OSPEDALE EUROPEO DI KHAN YUNIS (GAZA)
Bergamo, 28 febbraio 2003 - Sono appena rientrati i medici italiani che il 13 febbraio scorso erano partiti alla volta dell'Ospedale Europeo di Khan Yunis nei pressi di Gaza per restituire una vita migliore a molti bambini palestinesi rimasti sfigurati a causa di ustioni, incidenti o scontri bellici. In risposta all'appello rivolto dal Ministero di Sanità della Palestina al Fondo di Soccorso ai Bambini della Palestina (Palestine Children Relief Fund, ONG statunitense che in passato ha già collaborato con gli Ospedali Riuniti di Bergamo per missioni cardiochirurgiche sui territori di Gaza e del West Bank guidate dal Dott. Giancarlo Crupi) un team di cinque persone, guidato dal Dott. Enrico Robotti, primario del reparto di Chirurgia Plastica dei Riuniti, ha dato vita ad un'unità di intervento di chirurgia plastica ricostruttiva, struttura inesistente presso l'ospedale di Khan Yunis. "Il nostro intervento all'Ospedale di Khan Yunis, il più attrezzato dei Territori e costruito con cospicui finanziamenti dell'Unione Europea" - ha commentato il Dott. Enrico Robotti - "non vuole essere un'azione isolata, bensì un rapporto di collaborazione a lungo termine attraverso la formazione del personale della struttura locale. I medici di Khan Yunis, pur non avendo conoscenze specialistiche di chirurgia ricostruttiva, hanno una solida esperienza chirurgica generale e si sono dimostrati da subito molto disponibili e ben predisposti a recepire il nostro know how". L'équipe costituita oltre che dal Dott. Enrico Robotti, dal chirurgo plastico Dott. Luca Ortelli, dall'anestesista Dott.ssa Angelica Spotti, dall'infermiera aiuto anestesista Silvia Brunetti e dall'infermiera strumentista Chiara Rota, ha visitato in due screening più di 200 pazienti, il 70% dei quali costituito da bambini con gravi ustioni causate dai frequenti incidenti domestici o riportate durante scontri bellici. Tali ustioni, trattate di solito inadeguatamente, determinano vaste cicatrici sui vari distretti corporei (testa e collo, tronco, arti e mano) con conseguenti gravi esiti funzionali e deturpazioni anche estreme. Le due fasi di screening hanno dato seguito a 53 interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, effettuati anche per patologie oncologiche (tumori cutanei di grandi dimensioni mai trattati), traumatiche e malformative. I componenti del team hanno dato un forte contributo alla missione che, con una attività operatoria e di medicazioni assidua e costante che li ha impegnati anche 15 ore al giorno, hanno effettuato in poco più di una settimana un numero significativo di interventi, molti dei quali complessi, su pazienti che altrimenti non avrebbero avuto alcuna possibilità alternativa di trattamento. Ciò è stato possibile anche grazie alla piena collaborazione del personale locale ed alla costante presenza in loco dell'instancabile coordinatore della ONG americana suddetta, Mr. Steve Sosebee, che ha assicurato il fondamentale supporto logistico anche con il diretto interessamento dell'Ambasciata statunitense. "Questo non sarà il nostro unico viaggio a Gaza" - assicura Angelica Spotti - "abbiamo in programma di tornare per proseguire il lavoro avviato".

CON AVIS ANCHE LA NOTTE SORRIDE GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON ATM E PROMOCARD, AVIS COMUNALE DI MILANO LANCIA UN MESSAGGIO AL POPOLO DELLA NOTTE.
Milano, 28 febbraio 2003 - Una goccia rossa che si tuffa in un sorriso, accompagnata dallo slogan "Dona Sangue, Salva una Vita", è il messaggio con cui l'Avis Comunale di Milano vuole raggiungere giovani e meno giovani frequentatori dei locali notturni milanesi. Nata infatti da un'idea dello studio grafico Tangram Strategic Design di Novara e realizzata gratuitamente per Avis, il simpatico marchio della goccia verrà proposto su 40.000 cartoline "Promocard No Profit", donate all'Associazione da Atm e Promocard e tradizionalmente distribuite in circa 500 location milanesi, tra cui ristoranti, pub, teatri, musei e spazi espositivi in genere.

BIO-RINTRACCIABILITA': UN PIANO D'AZIONE COMUNE DI A.I.A.B. E IMAGE LINE IN ANTEPRIMA, A FIERAGRICOLA DI VERONA 2003, IL SISTEMA DI RINTRACCIABILITÀ DI CAMPO PER LE AZIENDE BIOLOGICHE
Verona, 28 febbraio 2003 - L'appuntamento con la "bio-rintracciabilità" è fissato per le 12:30 di sabato 8 marzo, presso la Sala Mozart dell'Ente Veronafiere, nel corso di Fieragricola-Agrifood 2003. Nell'ambito della conferenza stampa sarà presentato l'innovativo "bio-trace.it": sistema di rintracciabilità di campo e gestione tecnica on line, strutturato da Image Line per le aziende agricole che hanno adottato il metodo di produzione biologico. In ogni momento e da qualsiasi parte del mondo, tramite un semplice collegamento a internet - anche con un modem standard a 56 Kb -, l'agricoltore può visualizzare, controllare, modificare o stampare tutte le informazioni necessarie per la rintracciabilità e per la redazione della documentazione prevista dalla legge. Interverranno all'incontro: - Andrea Ferrante, Vice Presidente A.I.A.B., che presenterà il piano d'azione dell'associazione nell'ottica della rintracciabilità e della sicurezza alimentare dei prodotti biologici; - Ivano Valmori, Presidente di Image Line, che curerà la dimostrazione di Bio-trace.it. Bio-trace.it si configura come un sito internet, ma è molto di più di una semplice vetrina: l'azienda agricola può entrare in un'apposita area ad essa riservata sul Web e tenere sotto controllo tutte le fasi della produzione vegetale, dalla semina, alla raccolta, alla vendita del prodotto finito. Infatti, è prevista la possibilità di annotare tutte le operazioni svolte in campagna: movimentazioni di magazzino, fertilizzazioni, conferimenti... L'ausilio maggiore si ha nella registrazione dei trattamenti di difesa: un'innumerevole mole di informazioni è disponibile in ogni momento per l'agricoltore che può così verificare l'intervallo di sicurezza (tempo di carenza del fitofarmaco), le colture su cui è impiegabile il preparato, le avversità controllate dal principio attivo... Tutto questo, grazie a banche dati uniche nel loro genere per completezza ed aggiornamento (ogni settimana!) Bio-trace.it genera il Cur, un codice univoco che identifica un singolo lotto di conferimento e che può essere stampato su un'apposita etichetta predisposta dal sistema. Lungo tutta la filiera si potranno seguire la fragola o la mela o il pomodoro da agricoltura biologica, nel loro "percorso" dall'inizio del ciclo colturale fino al piatto del consumatore: sarà possibile - da una parte - "rintracciare" il luogo di produzione, fino all'appezzamento o perfino al riparto colturale da cui proviene il prodotto; dall'altra, verificare il rispetto di tutte le norme previste per le produzioni biologiche. L'agricoltore può ottenere in qualsiasi momento sia la stampa delle etichette riportanti il Cur - insieme al nome della propria azienda ed all'indicazione del riparto colturale da cui proviene il prodotto -, sia le stampe previste dal Reg. CE 2092/91 e successive modifiche: dalla Notifica, al Pap, alla Scheda di Vendita. Un apposito applicativo già integrato in Bio-trace.it converte le informazioni presentate a video in Pdf (documenti leggibili con Acrobat Reader), tali da poter essere archiviate, stampate o inviate via mail a chiunque ne faccia richiesta: clienti diretti, Gdo, Enti di certificazione... Aiab http://www.aiab.it/  ha scelto Bio-trace.it come strumento di rintracciabilità e gestione tecnica dell'azienda agricola biologica dalla compilazione del registro dei trattamenti fino alla redazione dei documenti obbligatori (Pap, Notifiche etc), poiché è l'unico strumento on line che consente il controllo degli inserimenti interfacciandoli con banche dati e disciplinari. Aiab http://www.aiab.it/ svolge l'importante ruolo di promotore di questa iniziativa e propone il sistema Bio-trace.it a tutte le aziende biologiche associate. Il sistema si affianca al controllo costante dei tecnici, che verificano la regolarità dell'attività produttiva svolta direttamente in campagna, grazie alle visite periodiche ed allo stretto contatto con l'imprenditore agricolo, ora possibile anche attraverso internet. Durante tutta la manifestazione fieristica, Image Line sarà a disposizione di chiunque desideri conoscere il sistema Bio-trace.it, presso il Pad. 3 Stand A1-A2 - all'interno dello spazio Aiab http://www.aiab.it/

P&G BEAUTY, DOVE HA INIZIO LA BELLEZZA NELLA GIORNATA INAUGURALE DEL COSMPROF DI VENERDI' 7 MARZO, VITO VARVARO, PRESIDENTE ED AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA P&G ITALIA PRESENTA LE NOVITA' DEL SETTORE DELLA BELLEZZA E FRAGRANZE
Roma, 28 febbraio 2003 - Anche quest'anno Procter & Gamble sara' presente al Cosmoprof nella prestigiosa cornice del padiglione 36, che ospita le griffe più note nel campo della bellezza e della profumeria. Numerose le novita' di prodotto italiane e internazionali che verranno presentate nello stand P&G a cominciare dalla nuova fragranza femminile Lacoste Pour Femme e dal rivoluzionario fondotinta "Air touch" di SKII. Ovviamente non manchera' la partecipazione ad importanti eventi quali il premio "Chioma di Berenice-Max Factor" che premiera' una giovane promessa del trucco cinematografico distintasi particolarmente nel 2002 ed il premio "Accademia del profumo" che quest'anno vedra' tra le fragranze finaliste Lacoste Pour Homme e Boss in Motion. Non solo novita' di prodotto allo stand P&G, ma anche ospiti importanti ed esclusivi quali Jean Michel Duriez, il naso profumiere di Jean Patou (la P&G e' una delle tre aziende al mondo ad avere un "naso" proprio ndr); Andy Uffels, parrucchiere internazionale di Pantene e Jordan Samuel il truccatore Max Factor recentemente impegnato sul set del film "Chicago", che saranno a disposizione dei visitatori. Che il business della bellezza rappresenti per la P&G una categoria chiave a livello mondiale, sara' inoltre testimoniato dalla nuova identita' "P&G Beauty" con la quale l'azienda si presentera' al Cosmoprof. Una vera esclusiva mondiale. E per declinare la filosofia alla base di questo importante posizionamento, top managers Italiani e Mondiali quali: Paolo De Cesare, Vice Presidente mondiale Prestige Beauty e Skin care; Vito Varvaro, Presidente ed Amministratore delegato della P&G Italia; Paola Aruta Direttore Marketing della divisione Beauty Care di P&G Italia e Walter Scotto responsabile per l'Italia di P&G Prestige Beaute', saranno a disposizione dei giornalisti nella giornata del 7 Marzo. "La categoria della cura della bellezza registra un crescente interesse da parte del pubblico delle consumatrici ovunque a livello globale - afferma Alan G. Lafley Ceo di P&G - e rappresenta inoltre un mercato in forte crescita dove vogliamo essere protagonisti facendo leva sui punti di forza della P&G: la costruzione ed il consolidamento di grandi marchi insieme all'attenzione ai bisogni dei consumatori per offrire prodotti che migliorano sempre di piu' la qualita' della vita." Dal punto di vista economico, per la P&G quello del Beauty e' un settore in forte crescita che nell'ultimo anno ha fatto registrare una crescita nei volumi, nel fatturato e negli utili. I volumi sono cresciuti del 14% grazie ai risultati del settore della cura dei capelli ed in particolare dei marchi Pantene, Head & Shoulders e delle fragranze. Il fatturato e' cresciuto del 10% raggiungendo 8,1 miliardi di dollari incidendo del 20% sul fatturato globale dell'azienda (40,2 miliardi di dollari). In particolare la divisione fragranze P&G Prestige Beaute', ha registrato un fatturato a livello globale di circa 600 milioni di dollari, e solo nell'ultimo anno una crescita del 15%. Questo trend positivo ha caratterizzato anche l'Italia. Negli ultimi 4 anni infatti si e' registrata una crescita del 47% e, solo nell'ultimo anno l'indice e' stato del 15%, in linea, cioè, con quello globale della divisione. P&G Prestige Beaute' e' attualmente la quinta compagnia a livello mondiale nel mercato delle fragranze (dato basato sulla stima delle vendite al dettaglio). Dal 1 Gennaio 2002 e' stato acquisito il marchio Jean Patou e la licenza dei marchi Lacoste e Yamamoto nel mercato dei profumi che hanno permesso di accrescere ulteriormente il portafoglio prodotti di marchi dall'heritage francese ed asiatico, accanto a quelli gia' esistenti tedeschi (Hugo Boss), italiani (Laura Biagiotti) e americani (Giorgio Beverly Hills). "Per continuare a costruire la crescita futura della P&G in Italia - ha dichiarato il presidente e amministratore delegato Vito Varvaro - dovremo concentrarci sempre di piu' sui grandi marchi rafforzando il nostro rapporto con i consumatori e stringendo un legame di collaborazione ancora più intenso con i nostri partner commerciali. Punteremo sulla grande capacità di innovazione di P&G - ha concluso - guidata dal desiderio di soddisfare le esigenze dei consumatori per creare nuove opportunità di sviluppo anche attraverso l'introduzione di nuovi prodotti in mercati nei quali oggi non siamo presenti." Queste le iniziative di maggior rilevanza della Divisione Beauty Care condotte nel 2002: * Lancio di "More lashes" il rivoluzionario mascara di Max Factor * Lancio della nuova linea di balsami "6 sintomi" di Pantene * Lancio della fragranza Boss in Motion * Lancio della fragranza Lacoste Pour Homme * 50 anniversario del Beaty Fluid di Oil Of Olaz * Inoltre Max Factor il make-up del cinema e' stato protagonista per il trucco dei film: Vanilla Sky (Tom Cruise), About a boy (Hugh Grant), Minority report (Tom Cruise), Pinocchio (trucco di Nicoletta Braschi) fino all'ultima pellicola Chicago (trucco di Renee Zellweger)

RISPONDONO AI NUOVI STILI DI VITA E ALLE RICHIESTE DI SICUREZZA ALIMENTARE I PRODOTTI SURGELATI CONQUISTANO SEMPRE PIU' CONSUMATORI NEL MONDO
Verona, 28 febbraio 2003 - Continua a crescere l'apprezzamento e la fiducia dei consumatori di tutto il mondo nei confronti dei prodotti surgelati. Una crescita dettata anche dall'alta tecnologia di produzione che sarà in vetrina a Criotech Expo, Mostra Convegno internazionale sulle tecnologie, impianti e componenti per la refrigerazione, in programma alla Fiera di Verona (Italy) dal 22 al 25 maggio 2003 Sono sempre di più i consumatori di tutto il mondo che portano sulle loro tavole i prodotti surgelati. Andando a leggere, infatti, i dati - pubblicati recentemente da Quick Frozen Foods International - ci si accorge come i consumi di alimenti surgelati stanno crescendo un po' in tutto il mondo. A partire dai Paesi dell'Unione Europea dove nel 2001 il consumo di prodotti surgelati è aumentato - secondo i dati della Fafpas - Federation des associations de fabricants des produits surgelés - dell'1,8% raggiungendo così gli 11,3 milioni di tonnellate. Nell'Unione Europea sono i britannici i maggiori consumatori di surgelati (circa 2,9 milioni di t). Sullo stesso livello dei sudditi della Regina vi sono i tedeschi con oltre 2,8 milioni di tonnellate, seguiti dai francesi con poco più di 2 milioni di t e dagli italiani con un consumo di 713.000 tonnellate. Crescita notevole anche in quella che è considerata la Patria dei prodotti surgelati, gli Stati Uniti dove, nel 2001 la vendita totale di alimenti surgelati - secondo i dati dell'American Frozen Food Institute - ha raggiunto i 26,6 miliardi di dollari, con un aumento del 6,1% rispetto il 2000, più di un miliardo di dollari rispetto al 1999 e più 2 miliardi di dollari in confronto al 1998. Secondo un'indagine della Tupperware nei supermercati Usa, circa il 94% degli americani ha dichiarato di acquistare talvolta prodotti surgelati e il 30% ha affermato di acquistarli sempre. Riguardo, poi, alle presunte differenze qualitative tra prodotto surgelato e fresco interviene un'altra indagine negli Usa secondo la quale il 76% dei proprietari di ristoranti ha dichiarato che nel prossimo decennio le tecnologie di refrigerazione avranno un'evoluzione così forte che ci sarà praticamente l'impossibilità di distinguere alimenti surgelati da quelli freschi dopo la preparazione. E saranno proprio queste tecnologie innovative ad essere in vetrina a Criotech Expo, la Mostra Convegno internazionale sulle tecnologie, impianti e componenti per la refrigerazione, in programma alla Fiera di Verona (Italy) dal 22 al 25 maggio 2003. Ma ad arricchire le conoscenze sul panorama mondiale della refrigerazione anche quest'anno, in contemporanea con Criotech Expo, sempre alla Fiera di Verona, si svolgerà Intershop, la Mostra convegno internazionale della refrigerazione, arredamenti ed attrezzature per il commercio. Saranno quattro giorni in cui Verona diventa il centro dell'informazione e di aggiornamento per quanto attiene le tecnologie, impianti e prodotti per la refrigerazione industriale, nonché della componentistica applicata ai vari comparti della refrigerazione commerciale, industriale e del condizionamento in tutte le numerose categorie legate al mercato. Va altresì sottolineato che quest'anno Criotech Expo ed Intershop sono le uniche rassegne espositive del settore di riferimento a livello internazionale. Anche per la prossima edizione, Criotech Expo ed Intershop si svolgono in concomitanza con la manifestazione Eurocarne, una scelta decisamente vincente visto che ha portato nell'ultima edizione del 2000 alla partecipazione complessiva di 573 aziende espositrici italiane ed estere, ripartite su 63.000 metri quadrati di superficie espositiva e alla presenza di oltre 45.000 visitatori professionali, qualificati e con elevato potere decisionale e di acquisto, provenienti da ben 77 Paesi. www.veronafiere.it/cei  www.fieremostre.it  Criotech Expo e Intershop sono organizzate da Veronafiere, con il patrocinio di Anima - per conto di Assofoodtec, Associazione Italiana Costruttori Macchine, Impianti, Attrezzature per la Produzione, la Lavorazione e la Conservazione Alimentare, che riunisce, tra le altre: Comaca, Unione Costruttori Macchine per la Lavorazione delle Carni, Unione Costruttori Affettatrici, Tritacarne ed Affini e Unione Costruttori Impianti Frigoriferi.

LA CRESCITA CONTINUA DELLA PRODUZIONE INTERNAZIONALE DI CARNI
Verona, 28 febbraio 2003 - Tra il 1994 e il 2002 la produzione mondiale di carni è cresciuta ad un ritmo del 2,4% all'anno, passando da meno di 200 ad oltre 235 milioni di tonnellate. E' quanto emerge nel rapporto 2002 sul "Mercato della carne bovina", curato da Ismea-Osservatorio del latte. Andando ad analizzare più in dettaglio i diversi comparti del settore ci si accorge come la produzione mondiale di carne bovina in questi ultimi sette anni ha registrato un andamento sostanzialmente stabile con una crescita media annua dello 0,9%. Una crescita più lenta, quindi, rispetto all'intero settore. Infatti, con una crescita complessiva nei sette anni di appena 3,5 milioni di tonnellate la quota di carne bovina sul totale carni è passata da poco meno del 28% al 25%. Tra le altre carni solo il pollame è cresciuto ad un tasso superiore alla media, in conseguenza di una crescita sostenuta sia nei Paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati, mentre il tasso di espansione delle carni suine si è collocato appena al di sotto della media. Dal rapporto Ismea risulta evidente come nei Paesi europei l'epidemia di Bse (meglio conosciuta con il termine di "mucca pazza") e, secondariamente, gli episodi di afta epizootica che hanno toccato, oltre al vecchio continente, anche zone dell'Estremo Oriente e del Sudamerica, hanno provocato una riduzione assoluta della produzione di carne bovina. Il 2002 è stato sicuramente un anno di nuova crescita per il settore delle carni bovine che finalmente stanno recuperando dalla crisi Bse. Nell'Unione Europea, infatti, sempre secondo i dati Ismea, nei primi sette mesi dello scorso anno sono stati 15 milioni i capi bovini macellati, il 9% in più rispetto allo stesso periodo del 2001. In termini di peso morto, il dato Eurostat parla di 4,2 milioni di tonnellate, in aumento dell'8% su base annua. Relativamente ai diversi Paesi Ue, si evidenzia una crescita sostenuta in Francia (+10%) e nel Regno Unito (+8%), con punte del 31% in Irlanda. Gli Stati Uniti rimangono il Paese leader nella produzione mondiale di carne bovina con una produzione vicina ai 12 milioni di tonnellate. Gli Usa rappresentano anche il maggior Paese esportatore di carni bovine, in termini di valore, con una quota intorno al 22% (era il 16,6% nel 1994). Per quanto riguarda, invece, le quantità è l'Australia il primo Paese esportatore a livello mondiale (oggi circa il 70% della produzione di carne bovina australiana viene esportata). La crescita produttiva più appariscente è stata registrata dalla Cina che in questi ultimi 5 anni ha raddoppiato la sua produzione che è passata da 2,5 milioni di tonnellate ai 5,1 milioni attuali (dati Fao). Sono questi solo alcuni dei dati del settore mondiale delle carni che sarà al centro dell'attenzione nella prossima edizione di Eurocarne, il Salone internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni, in programma alla Fiera di Verona dal 22 al 25 maggio 2003. Eurocarne torna al suo pubblico internazionale sempre più qualificato dopo i risultati positivi registrati nell'ultima edizione del 2000 dove, nonostante la particolare situazione dettata dall'emergenza "mucca pazza", ha fatto registrare la presenza, grazie anche alla contemporaneità con Intershop e Criotech Expo, di 573 espositori (di cui 151 esteri) su 63.000 mq espositivi complessivi e di 45.000 visitatori professionali (provenienti da ben 77 Paesi).

NON SI ARRESTA NEL MONDO L'EVOLUZIONE DEI PUNTI VENDITA
Verona, 28 febbraio 2003 - La continua crescita dei punti vendita, soprattutto di quelli legati alle grandi catene distributive internazionali, fa capire come oggi più che mai il punto vendita è diventato uno dei più importanti strumenti di marketing che richiede sia innovazione che attenzione alle nuove esigenze degli operatori e dei consumatori. Negli ultimi cinque anni, dal 1997 al 2002, i punti vendita per alimenti delle 30 principali catene distributive mondiali, sono aumentati del 23%. Nel 2002 i punti vendita alimentari, della Top 30 della gdo internazionale, hanno raggiunto le 122.000 unità, mentre nel 1997 erano meno di 99.000. E' quanto emerge dall'edizione 2002 di M+M Planet Retail Report, che ha evidenziato come siano proprio i punti vendita della grande distribuzione (a partire da supermercati, ipermercati, convenience store, discount) quelli a registrare i maggiori incrementi. Gli ipermercati, ad esempio, in questi ultimi cinque anni hanno registrato una crescita del 50% (da 2.788 a 4.190), i discount nello stesso periodo sono passati da quasi 22.000 a oltre 27.000 (+25%), i supermercati sono saliti da 32.000 a 37.000 (+17%), i cash & carry sono invece aumentati da 934 a 1.387 (+49%), mentre i convenience stores sono cresciuti da circa 37.000 a quasi 46.000 (+22%). Non è quindi un caso che oggi le prime 30 catene distributive alimentari nel mondo siano presenti in 88 Paesi, circa il 70% in più rispetto al 1997. E' Wal-Mart la catena con il maggior numero di punti vendita nel mondo: nel 2002, infatti, la nota catena americana aveva 2.063 punti vendita (+47,5% rispetto al 1997), seguita dalla tedesca Metro con 1.318 (+21% rispetto al '97) e dalla francese Carrefour con 913 (+39% rispetto al '97). Questi grandi colossi della distribuzione alimentare hanno aperto i loro punti vendita, in particolar modo, nei mercati "più aperti" dell'America Latina, dell'Europa centrale e orientale, del Medio Oriente e dell'Africa. Tra il 1997 e il 2002, tanto per citare un esempio indicativo, in America Latina il numero di punti vendita è cresciuto del 237%. Ma continua ad essere l'Europa occidentale l'area con il maggior numero di punti vendita (quasi 72.000) delle maggiori 30 catene distributive, seguita dall'Asia con oltre 28.000 e dal Nord America con circa 15.000. Si tratta di numeri che fanno capire la continua crescita della grande distribuzione organizzata ma al tempo stesso fanno emergere l'importanza del punto vendita diventato sempre più vero strumento di marketing che richiede innovazione e attenzione alle nuove esigenze degli operatori e dei consumatori di tutto il mondo. E sono proprio questi aspetti che fanno di Intershop, Mostra convegno internazionale degli arredamenti e attrezzature per il commercio, in programma alla Fiera di Verona dal 22 al 25 maggio 2003, un appuntamento di estrema importanza per prendere visione delle principali innovazioni di questo settore strategico. Si tratta di una rassegna che si rivolge anche all'articolato mondo della distribuzione commerciale - dal punto vendita tradizionale al franchising, alla grande distribuzione organizzata - creando un unico evento fieristico che, come evidenziato in premessa, è caratterizzato da forti valenze e sinergie nel panorama internazionale. Il successo di Intershop è evidenziato anche dai numeri dell'ultima edizione svoltasi nel 2000, che ha fatto registrare, complessivamente con Criotech Expo ed Eurocarne, la presenza di 46.000 operatori professionali provenienti da ben 77 Paesi, 573 società espositrici italiane ed estere, su una superficie espositiva pari a 63.000 metri quadrati.

IL CARNEVALE DI TREOFAN A IPACK-IMA ALLEGRE PRESENZE AVVOLTE NEL POLIPROPILENE E SORPRENDENTI MASCHERE DI CARNEVALE STUPISCONO A IPACK-IMA 2003
Milano, 28 febbraio 2003 - Non stupitevi se dal 4 all' 8 marzo a Ipack-Ima, la più importante fiera italiana del packaging, incontrerete tra gli stand delle maschere vestite artisticamente con un materiale totalmente innovativo. Estro e creatività hanno questa volta "confezionato" degli attori che indosseranno abiti ideati e realizzati dagli studenti Ied Moda Lab, creati con il materiale di Treofan. Ecco la sorpresa riservata a Ipack-Ima e ai suoi visitatori per festeggiare il Carnevale 2003! Al centro del progetto, il polipropilene, che è diventato, per i futuri fashion designer, materia da reinterpretare e manipolare, sperimentando accostamenti e applicazioni inediti. Quattro sono gli abiti selezionati tra le creazioni proposte dagli studenti del Corso di Fashion Design Ied Moda Lab, la scuola di moda dell'Istituto Europeo di Design: ampio spazio alla fantasia e tanta voglia di stupire... anche con il polipropilene che è stato l'elemento al centro del progetto proposto da Treofan, Gruppo all'avanguardia nella ricerca e sperimentazione. Non si potrà fare a meno di notare le quattro bellissime maschere e soprattutto di accogliere il loro invito a conoscere le produzioni e le novità di casa Treofan, tutte compatibili con la salute del consumatore e la salvaguardia dell'ambiente, fra cui spiccano Biophan, completamente riutilizzabile, il Twist Cast Film e Bcf, la nuova generazione di film laccati BOPP. Una singolare iniziativa, quella di Treofan, per sottolineare la sua attenzione a fattori come innovazione e sviluppo ecocompatibile, per offrire prodotti di imballaggio in grado di garantire e mantenere inalterata la qualità degli alimenti e, solo per questi giorni, del corpo avvolto in un materiale sicuramente unico!

BRIXIA. BRESCIA ROMANA. LE DOMUS DELL'ORTAGLIA L'AFRODITE RITROVATA MUSEO DI SANTA GIULIA, 1 MARZO - 29 GIUGNO 2003
Brescia, 29 febbraio 2003 - La città lombarda vedrà presto un evento davvero straordinario: l'apertura al pubblico, il primo marzo 2003, delle "Domus dell'Ortaglia", il ricco nucleo di abitazioni di epoca romana scoperte nel sottosuolo di quello che per secoli è stato l'orto ("Ortaglia") del monastero di Santa Giulia. Le Domus, i loro raffinati mosaici e gli affreschi parietali, costituiranno uno dei fulcri del percorso espositivo "Brescia Romana. Le domus dell'Ortaglia" (Santa Giulia, 1 marzo - 29 giugno) che presenterà le testimonianze di Brixia, città tra le più importanti dell'Impero. Per l'occasione la celebre "Vittoria", capolavoro del Museo, "perderà le ali", tornando ad essere la raffigurazione di Afrodite concepita dall'artista che la realizzò intorno alla metà del III secolo a.C.. Questo meraviglioso bronzo sarà messo a confronto con il prezioso marmo dell'Afrodite di Capua, eccezionalmente concesso dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli, per consentire uno straordinario e storico confronto tra due delle più note Veneri dell'antichità. A proposito della Venere bresciana, va detto che gli studi più recenti hanno rivelato come il bellissimo bronzo sia di quattro secoli più antico di quanto si credesse e non sia una copia romana ma un originale greco destinato ad un santuario nell'isola di Rodi. Arrivato a Roma come bottino di guerra, venne donato a Brixia e trasformato, con l'aggiunta delle ali, in una raffigurazione della Vittoria. Ora, per la prima volta, quelle ali saranno tolte e la Vittoria tornerà ad essere l'immagine venerata nell'isola di Rodi. In mostra, accanto alle Domus e alle due Afroditi, le non meno eccezionali testimonianze della Brescia romana raccolte nelle collezioni archeologiche di Santa Giulia. L'emozionante percorso espositivo continua anche al di fuori del Museo con gli itinerari che porteranno i visitatori a scoprire o riscoprire le grandi testimonianze romane della città, primo fra tutti il celebre Capitolium. Il visitatore della mostra potrà così scoprire, forse inaspettatamente, come Brescia conservi testimonianze romane tali da non trovare molti raffronti, per importanza e ricchezza, nei territori al di sopra del Po. La storica apertura delle Domus dell'Ortaglia e del percorso espositivo di "Brescia Romana" rientrano nel Progetto "Brixia" che Comune - con i Musei Civici d'Arte e Storia - Soprintendenza e Fondazione Cab (partner del Museo di Santa Giulia) hanno messo a punto per valorizzare l'area archeologica che ha in Santa Giulia, nel vicino Capitolium e nel Teatro Romano, punti di grande interesse. Obiettivo del Progetto è la graduale creazione del Parco Archeologico della Città. Quando il Parco Archeologico sarà completato, Brescia potrà contare su un nuovo polo di attrazione anche turistica, con un esteso nucleo monumentale romano che nessuna altra città dell'Italia settentrionale è in grado di offrire. Dopo la riapertura di Santa Giulia, ed ora delle due splendide Domus, l'obiettivo si punta sul Capitolium per poi allargarsi al Teatro Romano. Con la valorizzazione e il restauro di questi monumenti fondamentali ci si propone anche il completamento delle campagne di scavo ancora in corso, prima fra tutte quelle sul territorio intorno a Santa Giulia. Da queste campagne è lecito attendersi ulteriori scoperte che ricomporranno il volto dell'antica Brixia. www.domusortaglia.it

AL VIA, CON IL PATROCINIO DI 7 MINISTERI, LA 9° EDIZIONE DI TAU EXPO DAL 5 ALL'8 MARZO MILANO CAPITALE EUROPEA DELLE TECNOLOGIE PER LA DIFESA AMBIENTALE PREVISTI OLTRE 40.000 VISITATORI
Milano, 28 febbraio 2003 - Aprirà a breve i battenti a Milano una delle più importanti rassegne specialistiche d'Europa: si tratta di Tau Expo - Mostra Convegno Internazionale delle Tecnologie e dei Servizi per l'ambiente, giunta alla 9° edizione. Tau Expo è la vetrina biennale più importante d'Italia e tra le più rappresentative e complete al livello internazionale relativa al trattamento delle acque primarie e reflue, alla depurazione delle acque, al trattamento e riciclo dei rifiuti, alla depurazione dell'aria e dei prodotti di combustione. Accanto a questi settori più consolidati, spazi importanti sono riservati a tematiche di crescente interesse per la pianificazione della tutela ambientale, quali le biotecnologie applicate all'ambiente; la produzione, distribuzione ed utilizzazione di energia attraverso l'impiego di biomasse, energia solare, biogas, energia aeraulica; le multiutilities. Visitare la Mostra costituisce un'occasione irrinunciabile per conoscere, in un'unica soluzione, tutti i miglioramenti tecnologici ed i sistemi più efficaci realizzati a livello internazionale dall'industria ambientale. Grazie all'intensa opera di promozione e comunicazione condotta in Italia e all'estero, sono attesi oltre 40.000 visitatori professionali da tutto il mondo, considerando anche Sicurtech Expo. Sicurtech Expo è la rassegna biennale della Sicurezza Globale ed uno degli appuntamenti internazionali più importanti di settore, si svolge contemporaneamente a Tau Expo: ad entrambe le manifestazioni si accede con la medesima tessera d'ingresso. Gli espositori previsti sono oltre 480, dei quali il 40% provenienti da 11 Paesi esteri. A testimoniare l'importanza e la considerazione che Tau Expo riveste presso le Istituzioni, sta l'elevatissimo numero di patrocini concessi: si va dal Ministero degli Interni al Ministero della Difesa, dal Ministero dell'Ambiente e tutela del Territorio, al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, passando per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero per le Attività Produttive ed il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. L'interesse che la Manifestazione riscuote a livello internazionale è ben dimostrata dall'incremento della partecipazione di delegazioni estere e missioni Ice: sono presenti Brasile, Bulgaria, Cina, Giordania, Libano, Russia, Singapore, Turchia, Tunisia, Ucraina e Ungheria. La manifestazione è promossa da Anima (Federazione Italiana delle Associazioni dell'Industria Meccanica Varia ed Affine), per conto di Aqua Italia (Unione Costruttori Impianti ed Accessori, Componenti per il Trattamento delle acque primarie), Avr (Associazione Costruttori di Valvolame e Rubinetteria), Compo (Associazione Costruttori Pompe e Compressori), Uida (Unione Imprese Difesa Ambiente) in collaborazione con Servizi Cispel, Fiera Milano, Fise Assoambiente, Ice Istituto per il Commercio con l'Estero, Ipa Istituto per l'Ambiente e Uni. Tau Expo si propone come cerniera fra l'imprenditoria, le istituzioni e la società civile. L'imponente attività convegnistica, incentrata su tematiche di grande attualità che vedono a confronto i massimi esperti internazionali, costituisce un'occasione unica di discussione, formazione e crescita professionale. Si parla, tra l'altro, di certificazione ambientale, nuovo quadro legislativo, fonti rinnovabili di energia, acque potabili, nuove politiche per la gestione dei rifiuti, trattamento dei rifiuti speciali, dissipatori di rifiuti alimentari, depurazione delle emissioni industriali in atmosfera. Nell'occasione Milano non è soltanto capitale della difesa dell'ambiente, ma anche capitale internazionale della sicurezza globale: infatti contemporaneamente a Tau Expo 2003 si svolge la 3° edizione di Sicurtech Expo - Mostra Convegno delle Tecnologie per l'Antincendio - la Sicurezza, la Prevenzione, la Protezione, l'Igiene sul Lavoro - la Protezione Civile, promossa da Anima. Ulteriori informazioni sulle mostre e sul programma dei convegni si possono facilmente ottenere consultando il sito www.fieremostre.it

A SICURETECH EXPO ATTESI OLTRE 40.000 VISITATORI I NUOVI ORIZZONTI DELLA SICUREZZA GLOBALE DAL 5 AL 8 MARZO IN FIERA A MILANO
Milano, 28 febbraio 2003 - La Rassegna è patrocinata dai Ministeri dell'Interno, del Lavoro, della Difesa e per le Attività Produttive Si svolge a Milano (in contemporanea a "TauExpo") Sicurtech Expo, rassegna biennale divenuta ormai uno degli appuntamenti internazionali più importanti di settore, in grado di presentare in un unico spazio espositivo le migliori tecnologie e le soluzioni più efficaci per la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro, per la prevenzione degli incidenti, per la rivelazione e spegnimento degli incendi e per il tempestivo intervento in occasione di calamità naturali. Vi si trovano le soluzioni più efficaci ed innovative per la salvaguardia delle persone e dei beni privati e pubblici. Visitare la Mostra, patrocinata dal Ministero dell'Interno, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Ministero della Difesa e dal Ministero per le Attività Produttive, vuol dire trovare tutte le soluzioni e le tecnologie più efficaci ed innovative - in termini di impianti, dispositivi, prodotti e mezzi - per la salvaguardia delle persone e dei beni privati e pubblici. Grazie a specifiche azioni promozionali e di comunicazione, sono previsti oltre 40.000 visitatori professionali da tutto il mondo, considerando anche Tau Expo. Tau Expo è la Mostra Convegno delle Tecnologie e dei Servizi per l'Ambiente tra le più importanti a livello internazionale, giunta alla nona edizione, e si svolge contemporaneamente a Sicurtech Expo. Ad entrambe le manifestazioni si accede con la medesima tessera d'ingresso. Gli espositori previsti sono oltre 300, dei quali il 30% provenienti da 14 Paesi esteri. Sicurtech Expo è indirizzata in modo specifico a tutti i soggetti che hanno problemi di sicurezza nella più ampia accezione del termine, dagli utenti professionali ai responsabili di organizzazioni pubbliche e private nei settori dell'industria - dalle grandi alle piccole e medie imprese manifatturiere - dei servizi, della sanità e della protezione civile. A dimostrazione dell'interesse e dell'importanza che Sicuretech Expo riscuote a livello internazionale, c'è da registrare l'incremento della partecipazione di delegazioni estere e missioni ICE: sono presenti Brasile, Bulgaria, Cina, Giordania, Libano, Russia, Singapore, Turchia, Tunisia, Ucraina e Ungheria. La manifestazione è promossa da Anima (Federazione italiana delle Associazioni dell'Industria Meccanica Varia ed Affine), per conto di Assosic (Associazione Italiana Fabbricanti e Commercianti Prodotti Antinfortunistici), Ciadi (Unione Costruttori Impianti ed Apparecchiature di Insonorizzazione), Uman (Unione Costruttori Materiali Antincendio) in collaborazione con Aias Associazione Italiana fra Addetti alla Sicurezza, Associazione Ambiente e Lavoro, Fiera Milano e Ice Istituto per il Commercio con l'Estero. Nella convinzione che occorre intensificare il più possibile l'opera di formazione e informazione atta a prevenire i diversi rischi, Sicuretech Expo, oltre a rappresentare una vetrina tecnologica di primissimo livello, offre ai visitatori un'occasione unica di aggiornamento: durante i 4 giorni della Rassegna è infatti previsto un fitto calendario di convegni, seminari e workshop su tematiche di grande attualità, quali donna-salute-lavoro, 626 e nuovi strumenti per l'informazione e la formazione, l'importanza dell'Ecolabel per i Dpi, uso dei dispositivi di protezione individuale in sanità e nella gestione dei rifiuti pericolosi, agenti chimici e protezione delle vie respiratorie, nuova prevenzione degli incendi, manutenzione degli impianti antincendio, protezione civile, agenti cancerogeni e fumo passivo. E' prevista la partecipazione di alcuni tra i massimi esperti italiani e internazionali. Milano nell'occasione è anche capitale della difesa ambientale: contemporaneamente a Sicurtech Expo si svolge la 9° edizione di Tau Expo, Mostra Convegno Internazionale delle Tecnologie e dei Servizi per l'Ambiente, promossa da Anima. www.fieremostre.it Ulteriori informazioni sulle mostre e sul programma dei convegni si possono facilmente ottenere consultando il sito www.fieremostre.it

"VINUM LOCI " PRESENTATO A MILANO........MA LA CAPITALE ITALIANA DEI VITIGNI ANTICHI E AUTOCTONI È GORIZIA.
Milano, 28 febbraio 2003 - "Insieme per salvare un patrimonio dimenticato e preziosissimo". Questa è l'idea fondamentale, si potrebbe dire il motto del Comitato "Vinum Loci" presentatosi oggi al Circolo della Stampa di Milano per illustrare finalità che lo ispirano e azioni che intende intraprendere per coinvolgere stampa, Istituzioni e tutti noi. L'autoctono è un valore. I vitigni autoctoni e antichi sono infatti alcuni tra i più preziosi gioielli del mondo enologico italiano: circa 350 sono quelli già conosciuti e catalogati, ma si stima che ne esistano oltre un migliaio. Sempre più rari e dimenticati, vitigni e vini autoctoni e antichi da oggi hanno un paladino, il Comitato "Vinum Loci", recentemente costituitosi a Gorizia, che vede come soci fondatori: Gorizia Fiere (che da due anni organizza l'omonima rassegna nazionale, "Vinum Loci", dedicata ai vini autoctoni), l'Associazione Nazionale Città del Vino, Slow Food, il Movimento Turismo del Vino, il Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano, la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Udine, il Gastronauta, Club Papillon, Pro-Vites, l'Ersa-Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia. Presidente del Comitato è stato nominato il dottor Paolo Benvenuti (direttore generale dell'Associazione Nazionale Città del Vino), Presidente della Commissione tecnico-scientifica il professor Attilio Scienza (Docente ordinario di Viticoltura dell'Università degli Studi di Milano), Segretario Generale Maurizio Tripani (direttore Gorizia Fiere). L'iniziativa è sostenuta da uno degli Isituti più fortemente impegnati nel mondo agricolo e nella realtà friulana, la Banca Popolare Friuladria - Gruppo Intesa. "Le finalità che il Comitato Vinum Loci si è preposto sono quelle di promuovere la ricerca scientifica e la conoscenza dei vitigni antichi e autoctoni italiani, in modo da poter pubblicare i risultati di questi studi in schede che, salvando vitigni antichi e vini autoctoni dall'oblio o quanto meno dall'anonimato, ricostruiranno la mappa dell'immenso patrimonio vitivinicolo nazionale - spiega Maurizio Tripani, Segretario Generale del Comitato - Un progetto inedito che, unendo mondo della ricerca scientifica alla produzione (sono infatti i produttori stessi ad essere i primi custodi di questa biodiversità), esporterà storia, vino e territorio italiani nel mondo". Infolink: www.goriziafiere.it

PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEI VINI E VITIGNI ANTICHI ED AUTOCTONI ITALIANI
Milano, 28 febbraio 2003 - I promotori della ricerca (Gorizia Fiere, Associazione Nazionale Città del Vino, Slow Food, Movimento Turismo Vino, Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano, Facoltà di Agraria delliUniversità degli Studi di Udine, Il Gastronauta, Club Papillon, Pro- Vites, Ersa-Agenzia Regionale per 10 Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia) con il sostegno della Banca FriulAdria -Gruppo Bancaintesa si sono posti l'obiettivo di individuare, per il tramite dei Comuni aderenti all' Associazione Nazionale Città del Vino, le varietà autoctone esistenti sul territorio ed a rischio di estinzione, al fine di salvaguardare la biodiversità della piattaforma ampelografica italiana individuando in essa le varietà caratterizzate dal più alto potenziale qualitativo. Ciò è importante non solo dal punto di vista scientifico, ma è anche nell'interesse delle aziende partecipanti, riunite nell ' Associazione Pro Vites, le quali si prefiggono di diversificare la propria produzione, con I' obiettivo di distinguersi anche sul mercato con una valida proposta commerciale basata sull 'utilizzo dei migliori vitigni emergenti dal progetto. Il progetto si articola nelle seguenti fasi: 1. Invio e raccolta del questionario ( a cura dell 'Associazione Città del Vino ) ; 2. Analisi dei questionari e individuazione delle varietà interessanti (a cura del Di.Pro. Ve.); 3. Individuazione delle aziende interessate ad adottare le varietà individuate (a cura di Pro Vites); 4. Caratterizzazione ampelografica e molecolare delle varietà individuate (a cura del Di.Pro. Ve.); 5. Sperimentazione agronomica nei campi collezione allestiti nelle Città del Vino e presso le aziende custodi (a cura del Di. Pro. Ve.); 6. Sperimentazione enologica attraverso microvinijicazioni delle uve delle collezioni presso le aziende custodi (a cura del Di.Pro. Ve.); 7. Fase produttiva a cura delle aziende custodi associate a Pro Vites 8. Commercializzazione dei prodotti da parte delle aziende; Tutte le fasi sopra indicate saranno accompagnate da un ' attività di comunicazione curata direttamente o indirettamente da tutti i soggetti coinvolti, con particolare impegno nella fase di sperimentazione e commercializzazione, alla quale saranno affiancate una serie di iniziative di supporto, che consentiranno di comunicare a diversi pubblici (stampa, produttori, operatori commerciali, enti locali, consumatori, ecc.) i risultati raggiunti.

VA IN SCENA IL DESIGN QUATTRORUOTE RIPORTA ALLA RIBALTA IL "BELLO" DELLO STILE DELL'AUTO
Milano, 28 febbraio 2003 - In concomitanza con la consegna dei premi del concorso "Le auto che preferisco", la rivista Quattroruote organizza una rassegna di prototipi, aperta al pubblico e gratuita, che si terrà a Milano dal 27 febbraio al 2 marzo in Piazza degli Affari, nello spazio antistante Palazzo Mezzanotte. Dalle 9.30 alle 18.30 sarà possibile visitare gratuitamente l'esposizione di alcuni tra gli studi più belli di stilisti italiani, rappresentativi delle più recenti tendenze in fatto di design automobilistico. Modelli come l'Alfa Romeo "Brera" e la Bugatti 4 porte di Giugiaro, la Ferrari "Rossa" di Pininfarina, la Citroèn "Pluriel" dell'italiano Coco, l'Aston Martin di Zagato e altri ancora. Quattroruote si è fatta promotrice di questa iniziativa per rilanciare il ruolo di Milano come una delle capitali mondiali dei design, anche in campo automobilistico.

REFERENDUM "LE AUTO CHE PREFERISCO 2003" LE VINCITRICI NELLE DIECI CATEGORIE
Milano, 28 febbraio 2003 - Il referendum Le auto che preferisco, promosso contemporaneamente in quattordici Paesi europei, è giunto alla decima edizione. All'iniziativa hanno partecipato 60.426 lettori, compilando la cartolina allegata al numero di ottobre 2002 della rivista o disponibile sul sito Internet www.quattroruote.it in formato elettronico. Il profilo dei partecipanti è caratterizzato da un'età media di 40 anni, con una prevalenza geografica del Nord Ovest d'Italia (34,1%) e una percorrenza media annuale di 21.300 km; lettori abituali di Quattroruote (il 60%), sono proprietari di un'auto con potenza media di 93 CV, acquistata perlopiù nel 1998, che verrà probabilmente sostituita entro quest'anno (nei 49,7% dei casi). Quanto ai risultati, la categoria "citycar" ha visto affermarsi per il terzo anno consecutivo la Mini; seconda vittoria consecutiva per la Citroèn "C3" tra le "piccole", mentre l'Alfa Romeo "147" ha colto il terzo alloro tra le "medio-piccole". L'Audi "A4" replica il successo dei 2002 tra le "medie", mentre la Mercedes "classe E" s'impone per la prima volta tra le "mediograndi". Conferma tra le "ammiraglie" per la Bmw "serie 7", mentre tra le "sportive" raccoglie subito l'entusiasmo degli appassionati la nuova Ferrari Enzo. Ancora, un successo, come lo scorso anno, per la Mercedes "SL" tra le "cabrio", mentre nella categoria "fuoristrada" la Bmw "X5" si conferma regina per la terza edizione consecutiva. Infine, non conosce soste il fenomeno C hrysler "Voyager": ormai d a otto anni ininterrottamente questo modello si afferma tra le "monovolume".

"LA NOVITÀ DELL'ANNO" LA GIURIA POPOLARE DI QUATTRORUOTE HA SCELTO LA CITROÉN "C3"
Milano, 28 febbraio 2003 - Anche quest'anno Quattroruote ha chiesto ai propri lettori di designare la novità più significativa in una rosa di dieci candidate selezionate dalla redazione escludendo i modelli destinati, per le proprie caratteristiche, a un pubblico di nicchia. L'iniziativa è giunta quest'anno alla quarta edizione. Il referendum ha visto partecipare ben 216.737 elettori (contro i 149.700 dello scorso anno), che hanno espresso le proprie preferenze telefonicamente utilizzando i codici numerici riportati su una cartolina inserita nelle copie della rivista dei mesi di novembre e dicembre 2002. Questo dato, con la sua ampiezza, rende il referendum di Quattroruote davvero unico nel suo genere. Vincitrice assoluta è risultata la Citroén "C3" che, con 42.830 preferenze, ha superato la Renault "Mégane" e I a Lancia "Thesis". Scelte che confermano l'attenzione posta dagli appassionati sul design delle vetture, premiato quando appare particolarmente riuscito o, perlomeno, profondamente innovativo. La classifica finale del concorso La novità dell'anno 2002 è stata pertanto la seguente: Modello Voti 1 ° Citroén "C3" 42.830 2° Renault "Mégane" 39.206 3° Lancia "Thesis" 35.694 4° Volvo "XC 90" 22.164 50 Fiat "Stilo Multiwagon" 20.878 6° Nissan "Micra" 20.235 7° Peugeot "206 S.W". 12.880 8° Ford "Fiesta/Fusion" 12.439 9° Skoda "Superb" 5.658 10° Opel "Vectra" 4.753

ARTE CONTEMPORANEA: ALLO STORE HOUSE DI SANT'ANGELO LODIGIANO LE OPERE DELL'ARTISTA DANIELA MONACI
Sant'Angelo Lodigiano 28 febbraio 2003 - Dal 13 marzo al 9 aprile prossimi, Store House di Sant'Angelo Lodigiano (via Trento c/o Centro Commerciale "Il Castello") esporrà nei suoi 1000 mq le opere di Daniela Monaci, artista che lavora essenzialmente con il mezzo fotografico utilizzando, per particolari interventi installativi, anche strumenti diversi tra cui polvere di colore, piante, creta, stoffe e video. La mostra, voluta dal management Store House quale primo evento culturale rivolto al territorio, è organizzata in collaborazione con la Galleria d'arte Il Segno di Roma ed è patrocinata dal Comune di Sant'Angelo Lodigiano. Nello spazio Store House, tra gli elementi d'arredo artigianali provenienti da varie parti del mondo, le lampade high tech in metallo, le lanterne in latta, le opere fotografiche rielaborate al computer e stampate su forex e legno della Monaci saranno un inusuale sfondo ai capi in vendita. Saranno esposte opere rappresentative dei diversi cicli dell'artista definiti ognuno da una diversa componente cromatica: il ciclo blu notturno, il ciclo in grigio luminoso e chiarissimo (in cui la foto originaria sembra trasformarsi in delicata grafite), il ciclo in nero e alcuni lavori, più recenti, di paesaggi e piccole sculture. L'arte contemporanea scopre così nuove ambientazioni. "Per cercare di avvicinarci sempre meglio alle esigenze dei clienti - ha dichiarato Giuseppe Rusconi amministratore delegato di Store House - è importante qualificare anche culturalmente le nostre offerte commerciali: esporre opere d'arte in un luogo "consacrato" alla vendita di prodotti d'abbigliamento vuole proprio essere il primo passo di una sperimentazione finalizzata a creare nuovi e originali ambiti di aggregazione sociale e culturale." "Accogliamo sempre volentieri le iniziative orientate a qualificare la vita del nostro territorio" ha dichiarato Giuseppe Carlin, Sindaco di S. Angelo Lodigiano. "Ci è sembrata interessante, in questo caso, una proposta tesa ad avvicinare l'arte ad un momento di aggregazione per eccellenza, quello degli acquisti. Una proposta che coincide con la volontà dell'Amministrazione di favorire e promuovere la collaborazione pubblico- privato, soprattutto per eventi culturali e innovativi rivolti al territorio." Specializzato nello sportswear, Store House propone capi delle più note case internazionali del settore, rispondendo alle esigenze di un nuovo tipo di consumatore-compratore che ama ricercare il pezzo unico, speciale, sempre tenendo al miglior rapporto qualità/prezzo. Store House è, oltre a Sant'Angelo Lodigiano via Trento presso il Centro Commerciale "Il Castello" (Lo), anche a Monselice (Pd) in via Rovigana 13/b, a San Marino in via Settembre 3, località Ponte Mellini Serravalle, a Biella presso il Fifty Factory Store. Prossimamente inaugurazione dei nuovi negozi di Riva del Garda presso il Centro Commerciale Sarche, via Garda 1 a Sarche e di Meda presso il Full & Fifty Factory Store in Via Indipendenza 97/99.

INAUGURATA PRESSO LA GALLERIA FARSETTIARTE DI MILANO LA MOSTRA PERSONALE DI MASSIMO BARZAGLI
Milano, 28 febbraio 2003 - Massimo Barzagli presenta un nuovo ciclo di lavori presso la Galleria Farsetti di Milano. Sono esposte sette grandi tele e un'installazione realizzata all'esterno della galleria. L'artista toscano ha anche scelto di esporre all'interno della sua mostra un'opera di Pablo Picasso. Da sempre Massimo Barzagli si dedica alla pittura, anche se in certe occasioni ha realizzato sculture, installazioni e video. Per Barzagli la tela del quadro rappresenta la superficie su cui inscenare il corpo-a-corpo tra realtà e pittura, tra vita e arte. I soggetti dei suoi quadri sono classici: la figura umana, quella animale, la natura, gli alberi, foglie, fiori. La tecnica che usa per dipingere non è però quella tradizionale: Barzagli non imita la natura, piuttosto sfida la natura delle cose e dell'immagine. Egli riproduce l'immagine delle cose attraverso la traccia che queste lasciano sulla tela: una traccia piena di materia, di grumi, di pasta pittorica. Questa traccia è piuttosto un'impronta: l'impronta di qualcosa e non il suo segno. Qualcosa di reale, perché Barzagli dipinge realmente i suoi soggetti: lavorando su di essi prima che questi diventino immagine. Per meglio capire come agisce l'artista è opportuno descrivere i tempi dell'azione. Primariamente spalma del colore sul corpo della modella, successivamente stende la tela su di essa facendo in modo che il corpo colorato lasci l'impronta sulla superficie del quadro. In altri termini, Barzagli dipinge due volte: la prima sul modello che ha scelto come soggetto e la seconda sulla tela, su cui il modello dipinto lascia un'impronta staccandola da sé, partorendo a partire dalla propria impronta un'altra immagine da quella reale. L'impronta in questo caso preleva e riporta, sdoppia e capovolge, ricalca e stravolge. L'impronta sembra funzionare all'opposto dello specchio, che, come sappiamo, viene usato da sempre per alludere alla pittura come arte imitativa. Il quadro non nasce, per Barzagli, allo scopo di rappresentare o riprodurre il visibile, ma per organizzare un'altra spazialità o realtà, una diversa epifania del reale. La pittura si riproduce attraverso una serie di scarti: copre e imprime, sdoppia e distacca; tanto più produce se stessa, la propria materialità informe di sostanza colorata, tanto più si dà come impronta deflagrata. Se il risultato somiglia a un quadro realista è attraverso un tradimento figurativo: quest'immagine, di forma inorganica, si presenta anche come sindone "dissomigliante": Nei quadri di Barzagli, insomma, c'è sempre uno scarto sostanziale tra l'immagine di una cosa e la sua impronta, tra un certo modo d'essere delle cose e un altro. Qui la realtà appare fluttuante, sospesa tra pura materialità e assoluta immaterialità: la pittura è immagine corposa, spessa come pelle, e superficie, colore, spazio e profondità, un mondo al culmine della vita sul punto di trovare una forma perenne. Nei nuovi lavori il corpo femminile galleggia all'interno di spazi domestici, soggiorni, camere, sale arredate con gusti differenti. Mentre la figura nasce dal contatto diretto del soggetto impregnato di colore con la superficie della tela, che è stata usata come fosse un sudario, l'immagine dell' "interno borghese", dentro cui sembra galleggiare il corpo, nasce dalla riproduzione tecnica di fotografie recuperate da riviste di settore. Si viene a produrre di nuovo uno sdoppiamento e un distacco: del fondo della figura, dell'impronta della riproduzione, del colore dalla superficie. Distacco e tradimento dell'inorganico dal meccanico, un dialogo tra pittura e realtà risolto tutto a favore della vita e dell'arte. "Massimo Barzagli - Mostra Personale" - Milano, Farsettiarte, portichetto di Via Manzoni, angolo via Spiga. Fino al 25 marzo 2003. Mostra organizzata da Farsettiarte . Orari: tutti i giorni 10 - 19; chiuso domenica e lunedì mattina. Ingresso libero. Catalogo in galleria. Per informazioni tel. 02.794274 Sito Internet: www.farsettiarte.it

FERRONI, LA DISPERATA STRATEGIA DEL SILENZIO UNA MOSTRA ALLA FONDAZIONE LONGHI CELEBRA LA CONSACRAZIONE DEL GRANDE PITTORE LIVORNESE
Firenze, 28 febbraio 2003 - Scomparso nel 2001 all'età di 74 anni, il livornese Gianfranco Ferroni è uno dei grandi talenti dell'arte italiana, figura dolente e appartata, fedele a un'intima consegna della solitudine. Un artista a lungo ignorato anche dal mercato, tuttavia oggetto in questi anni di una "riscoperta" appassionata e attenta. La Fondazione Longhi ospita ora un'importante retrospettiva curata da Mina Gregori ("Gianfranco Ferroni. Dipinti, disegni, incisioni, fotografie") in programma dal 28 febbraio al 23 marzo nella sede di Firenze (Via Benedetto Fortini 30, Tel. 055.6580794, orario martedì - venerdì 11-17; sabato e domenica 11-19, ingresso libero). Sono oltre 50 tra dipinti e disegni (22), incisioni (15), fotografie (15). L'esposizione è promossa dalla Fondazione Longhi e da Firenze Mostre, che curano anche l'organizzazione, dal Comune di Firenze e dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Preziosa la collaborazione della Galleria Ceribelli di Bergamo. Il catalogo è di Lubrina Editore. La mostra ospiterà anche proiezioni del film La Notte che si sposta - Gianfranco Ferroni che Elisabetta Sgarbi ha girato sulla vita dell'artista. Trapiantato a Tradate, nell' hinterland milanese dove il padre, ingegnere, lavorava, Ferroni visse un'adolescenza difficile: la guerra, i contrasti con la famiglia e una voglia di fuggire di casa dalla quale si lasciò spesso vincere per correre a Brera a discutere con i pittori di Picasso, Klee, Kandiskij. Sono gli ispiratori delle sue prime opere, presto travolti da un'ondata realista quando nel 1947 Ferroni si iscrive al partito comunista. Ferroni dipinge il proletariato al lavoro, le mondine nelle risaie tra zanzare e fango, sempre però a disagio, sentendosi a disagio ("Loro a lavorare", scrive, "io a fare il mio disegnino"). Nel '56 i fatti d'Ungheria lo convincono a stracciare la tessera del partito. Saranno anni duri e squattrinati al bar Jamaica insieme ai Vaglieri, Romagnoni, Banchieri, i pittori del realismo esistenziale, gli anni dei caotici studi di Porta Volta e via Garibaldi dove Ferroni dipinge ascoltando jazz e poesie di Lorca. Suona il sax (a orecchio), visita mostre, va molto al cinema, legge la nuova narrativa, discute di tutto. Anni difficili ed eccitanti nella Milano degli anni Cinquanta. L'evoluzione della sua pittura procede nell'ambito della Nuova Figurazione. Nei primi anni Settanta, alla Biennale di Venezia aderisce alla protesta degli studenti e viene caricato dalla polizia. E' il trauma che lo segna e che lo affranca. Da quel momento rinuncia a qualsiasi ideologia. Dice: "Sono diventato ateo in tutti i sensi". La svolta contagia la pittura. Ora per Ferroni non contano che le cose che lo circondano nel suo studio: ritrae la giacca appesa, il tavolo, il letto disfatto, una tazza, i bicchieri. Si chiude in se stesso, la ricerca diventa solitaria e assillante. Gli ultimi pensieri di Ferroni sono rivolti alla luce e allo spazio, cui affida il compito proprio dell'artista di superare il caos e la speranza di un nuovo messaggio. Diventa meticoloso e maniacale. Scrive: "arrivo addirittura alla follia di voler spiegare puntino per puntino, microcosmo per microcosmo persino la polvere, che è importante quanto un universo". Roberto Tassi lo paragona a Morandi: "una pazienza, solitaria, tenace e disperata, di perseguire l'immagine tratto per tratto, segno per segno, con minuzia, con precisione, con lentezza, con silenzio". Una visione dalla quale Ferroni non si distaccherà che con la morte

NAKIS PANAYOTIDIS VIAGGIANDO LA LUCE LOGGIA DEGLI ABATI 8 MARZO 2003-21 APRILE 2003
Genova, 28 febbraio 2003 - Nell'ambito delle manifestazioni che vedranno Genova Capitale Europea della Cultura nel 2004, il Comune di Genova e Fondazione Festival sempre più impegnati a promuovere attività artistiche e culturali presentano a Palazzo Ducale una mostra personale di Nakis Panayotidis, che verrà inaugurata dal Commissario Europeo della Cultura Viviane Reding e sarà visitabile dall'8 marzo al 21 aprile 2003 nella Loggia degli Abati dove saranno esposte le opere che l'artista greco di nascita, formatosi a Torino nei primi anni Settanta nel clima estetico e motivato dell'Arte Povera, ha prodotto dalla ricerca dell'ultimo decennio. La mostra nasce e si articola sulla tematica del viaggio come metafora della conoscenza, come condizione nostalgica di un ritorno a un'origine fisica e metafisica attraverso la rivisitazione del ricordo. Per un greco, cui il mito assegna una mediterraneità solare, che parte per visitare in Svizzera la tomba di Bakunin e vi si ferma, un'opera, tra molte altre, come Itake (1989) non può non ricondurre alla figura del navigatore per antonomasia Odisseo. La mitologia dei De Chirico e dei Savinio prosegue nella storia di Panayotidis. L'artista propone una significativa selezione di circa venti opere che registrano in modo inequivocabile, essendo l'esito di un linguaggio del presente innestato su un immaginario arcaico, senza facili concessioni allo Zeitgeist , la trasformazione di un Topos in Utopos di un Chronos in Uchronos. C'è un viaggio sognato, in ogni lavoro di Panayotidis, che inizia con la macchina fotografica in esterni per arrivare poi a luoghi reinventati dalla sua percezione in atelier. Dando spazio alla pratica del dépaysement, l'artista fa scorrere il fiume Aare di Berna tra le pietre della sua amata Serifos, fa esalare nei vapori del sole greco i ghiacciai azzurri dell' Oberland bernese. Negli anni Novanta, una lampadina accesa su fondi di tela catramata illumina debolmente sagome di tavoli, sedie, letti, ritagliate in lamine di piombo, ricreando, in modo emotivamente pregnante, con un minimalismo tuttavia di carattere concettuale, gli ambienti spogli, ma densi di odori e di umori, delle basse case del Pireo. Nelle sue mega foto-costruzioni sono le sequenze intermittenti di tubi al neon, vagamente spettrali, che riattivano il vissuto di vecchie miniere, l'archeologia industriale di fabbriche disattivate, scorci su fiumi, vedute di città portuali, tra cui Genova, Salonicco, Barcellona, Marsiglia. Mentre i Gasometri, le Facciate semirivestite in legno di Bernd & Hilla Becher, negli anni Settanta, avevano un'anima di nebbia e di gelo, dove vigeva l'equazione idea come idea, al contrario sue opere come Luce-Memoria (1989-92), Mythos-Architettura (1993), Natura-opera, Materia-architettura (1994), Ucronia II (1995), pur sottoscrivendo lo stesso mezzo fotografico in bianco e nero, hanno un'anima di sole e un vissuto di fuoco, dove l'idea è sempre coniugata al pathos. Gli spazi della Loggia degli Abati, solitamente destinati alle mostre d'arte contemporanea, risultano essere particolarmente adatti a rendere il clima reale e il senso metaforico di questi topoi della mente e della memoria. Come ha rilevato un critico d'arte davanti alle sue opere, la totale assenza di presenze animate nelle sue mega costruzioni fotografiche, trova un emblematico rinvio filmico nelle atmosfere dello Stalker di Tarkovskij e dello Sguardo di Ulisse di Angelopoulos. Opere di Nakis Panayotidis sono conservate al Kunstmuseum Bern, Berna, nella Hess Collection, Napa, California, nel Museo d'Arte Contemporanea Fondazione Basile & Elisa Goulandris, Andros, Grecia, in collezioni private, nella collezione permanente della Galerie Henze & Ketterer di Wichtrach-Bern. E' in corso di stampa una monografia a cura dello storico dell'arte e critico Denys Zacharopoulos, edizioni Acatos, Losanna. In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo bilingue (italiano/inglese), corredato da fotografie a colori delle opere, con introduzione di Bruno Corà e testi di Hans Christoph von Tavel, Viana Conti. www.palazzoducale.genova.it 

FABRIZIO SOLDINI " I GUARDIANI DELLA VIA MALA"
Milano, 28 febbraio 2003 - Inaugura giovedi 13 marzo alle ore 18.30 alla Fondazione Mudima di Milano "I guardiani della via Mala": una mostra personale di Fabrizio Soldini, a cura di Philippe Daverio, realizzata in collaborazione con Pro Helvetia. La mostra documenta gli esiti recenti della complessa e articolata ricerca del quarantacinquenne artista ticinese che, partita alla fine degli anni ottanta, giunge fino ai cicli pittorici del 1999-2002. Il percorso di Fabrizio Soldini evidenzia quanto il suo lavoro si sia in ogni fase distanziato da qualsiasi gruppo o tendenza e come abbia invece sempre mantenuto il carattere di una ricerca personale e unica non solo nel panorama artistico italiano. Tra le 40 opere esposte spicca il grande lavoro del 2000 " No space - no time " (230 x 500 cm.), realizzato su telaio concavo, e il ciclo dello scorso anno delle " Persone ". Sono grandi figure totemiche in acrilico su cartone alte più di tre metri pensate per essere collocate nello spazio espositivo come " presenze " o, come scrive Daverio, " totem venuti da chissà dove che si stagliano con precisione su fondi vibrati da schizzi di materia colorata".Fabrizio Soldini configura l'opera come il risultato di un intreccio stilistico capace di trattenere dentro di sé cifra astratta e potenzialità figurativa, gestualità liberatoria e rigore progettuale. La tela diviene per l'artista lo spazio scenico per ambientare il suo mondo personalissimo fatto di idoli arcani, lemuri sogghignanti, presenze inquietanti tra l'onirico e l'orrifico. I suoi riferimenti spaziano dalla tradizione "alta" della pittura, da Max Ernst a Wilfredo Lam, alla cultura "bassa" da Alien a Isaac Asimov, fino alla generazione "on the road". I guardiani della via Mala sono "eroi [...] scesi dalla roccia per cavalcare motociclette cromate sulle strade diritte dell'Arizona" ( Daverio ) .La mostra si avvale di un catalogo con scritti di Philippe Daverio, Gianluca Ranzi e Dalmazio ambrosiani. Fabrizio Soldini vive e lavora a Novazzano, Svizzera. Dopo essersi diplomato all'Istituto Magistrale a Lugano (giugno 1979), frequenta i corsi di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, laureandosi con la tesi: Il gesto protagonista nell'Action Painting. Diversi viaggi di studio in Europa, nel Nord America (West Coast, riserve indiane Navajo in Arizona, New York, Los Angeles,...) la musica "Black Sound", la cultura "on the road", la letteratura classica esistenzialista, le filosofie religiose orientali, hanno contribuito alla formazione della sua cultura estetica ed artistica. via Tadino 26 Milano Inaugurazione giovedì 13 marzo ore 18.30 -mail: mudima@libero.it

CARNEVAL DINNER PARTY! IL CAFE DELLA ROTONDA IN COLLABORAZIONE CON IL PINETA PRESENTA " AU CIRQUE DU SOLEIL"
Milano Marittima, 28 febbraio 2003 - " Au cirque du soleil è uno dei più famosi spettacoli del mondo. Negli anni ha avuto un tale successo che é divenuto una vera e propria produzione di diversi spettacoli oggi rappresentati in tutto il mondo da Parigi Londra a New York a Sidney. In particolare la produzione più famosa Alegreia e uno spettacolo tutto realizzato con cloun. Cloun chic sarà anche la serata del Cafe della Rotonda che propone un classico menu di carnevale: misticanza con vinegrette alla senape e prosciutto dei paesi bassi al dry; festoni all'uovo con coriandoli di verdure e vellutata al formaggio di fossa di sogliano; manzo scaloppato in salsa al chianti con verdure brasate al guanciale croccante; dolci tipici carnevaleschi: castagnole, chiacchere e sfrappole ciambelle e tortelli dolci abbinato ai seguenti vini: verdillo dei castelli di jesi 2001 mancinelli rosso di puglia 2001 tormaresca; vinsanto toscano. E gradito il costume circense!. I posti disponibili sono 45. Per prenotazioni Tel. 0544/994468 & 335/6355650

LA GIORNATA: DERYZEMLYA E BIELORUSSE PROTAGONISTE L'UCRAINO, GIÀ PROTAGONISTA ALL'UNIVERSIADE, VINCE LA 12.5 KM MASCHILE. IVANOVA E ZUBRILOVA DOMINANO LA 10 KM FEMMINILE
Forni Avoltri, 28 febbraio 2003 Continua lo show ai Campionati europei di biathlon in programma a Forni Avoltri (Ud) dal 25 febbraio fino al 2 marzo. Sotto un caldo sole si sono disputate oggi, nell'Arena del Centro biathlon di Piani di Luzza, le prove ad Inseguimento (12.5 km uomini, 10 km donne). In campo maschile lo spettacolo lo hanno regalato, in particolar modo, due atleti, l'ucraino Andrij Deryzemlya e il bielorusso Vladimir Dratchev: il primo ha vinto la prova partendo dalla dodicesima posizione, a 42" dalla vetta, accumulati dopo la Sprint di ieri. Il secondo ha conquistato la medaglia di bronzo (a 24"6) nonostante ben sei errori al tiro. La medaglia d'argento è andata al norvegese Alexander Oz (a 7"1) protagonista di una gara con poche sbavature. Piani di Luzza si conferma così un percorso tutto d'oro per Deryzemlya, che all'Universiade di Tarvisio 2003 vinse le prove Sprint e Mass Start (oltre ad ottenere il terzo posto nell'Inseguimento). Il primo degli italiani è stato Devis Da Canal (a 2'40"3) diciannovesimo.<br> La gara femminile, sulla distanza di 10 km, è stata dominata dalla Bielorussia capace di aggiudicarsi sia l'oro che l'argento. Katsiaryna Ivanova con il tempo di 35'57"3 è arrivata prima, precedendo la connazionale Olga Zubrilova a 54"2 (vincitrice di 18 gare in Coppa del Mondo e 4 medaglie d'oro ai Mondiali) risalita dalla quattordicesima posizione. La medaglia di bronzo, la prima nelle prove Seniores per il team tedesco, è andata a Ina Menzei (a 1'05"7). Delusione nel clan azzurro capace di ottenere solo il 23.o posto con Siegrid Pallhuber (a 5'53"28).

IL CONI REGIONALE IN VISITA AL CENTRO BIATHLON
Forni Avoltri, 28 febbraio 2003 - Lo spettacolo che stanno regalando i Campionati europei di biathlon hanno catturato l'attenzione anche del presidente del Coni regionale Emilio Felluga, che dopo aver premiato le protagoniste della gara ad Inseguimento di oggi, ha visitato il moderno Centro biathlon di Piani di Luzza. "Ho visto nascere questo complesso - ha esordito Felluga - ed ammirarlo oggi, durante una manifestazione così importante, mi inorgoglisce. Questa struttura, voluta anche dall'entusiasmo di Fulvio Sluga e Manuele Ferrari - continua Felluga -, pone il Friuli Venezia Giulia tra le pochissime regioni d'Italia in grado di ospitare gare di livello internazionale come questi Campionati europei di biathlon. Gli organizzatori stanno facendo veramente un buon lavoro". Per il presidente del Coni regionale il rilancio della Regione e della montagna carnica si può avere anche abbinando lo sport al turismo. www.tarvisio2003.it

FONDO: SVIZZERA PROTAGONISTA ALLA CONTINENTAL CUP
Tarvisio, 28 febbraio 2003 - Germania e Svizzera si sono divisi i successi nella seconda e ultima giornata della Coppa Continentale, disputata stamani alla Ski Arena "Gabriella Paruzzi" di Tarvisio. In particolare la squadra elvetica ha ottenuto il successo nelle due prove Seniores grazie a Seraina Mischol (seconda ieri nella Sprint) nella 10 km femminile e al trentatreenne Wilhelm Aschwanden nella 15 km maschile. La Mischol ha preceduto di 54"5 l'azzurra Harmony Lunardi, che in volata ha prevalso sulla connazionale Cornelia Porrini. Quello della ventisettenne di Canove (VI) è l'unico podio conquistato dall'Italia in questa giornata. Da segnalare anche l'ottavo posto di Daniela Piller, unica esponente del Comitato Fisi del Friuli Venezia Giulia. Non è partita Stephanie Santer, vittima dell'influenza, come del resto molte altre atlete presenti a Tarvisio. Nella prova maschile Aschwanden ha battuto alla Sprint il tedesco René Reisshauer, mentre il connazionale David Romer ha concluso a 7"1. Quarto, a 17", l'azzurro Valerio Theodule, sesto Klaus Dordi Mariotti. Nelle prove Juniores la Germania ha ottenuto cinque posti sul podio su sei: tra le ragazze vince Stefania Wunderle, ieri terza, sulla compagna Katrin Weeger e sulla slovena Barbara Jezersek. Nei maschi c'è stato il tris tedesco, con Benjamin Schlott a precedere Steve Ullmann e Matthias Beck. Le premiazioni sul campo di gara hanno concluso la bella due giorni tarvisiana, ottimamente organizzata dallo Sci Cai Monte Lussari. www.tarvisio2003.org

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