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2 APRILE 2003

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IL PORTOGALLO APRIRÀ 20 NUOVI CENTRI DI RICERCA SULLE SCIENZE DELLA VITA

Lisbona, 2 aprile 2003 - Il ministro portoghese della Scienza e dell'Istruzione superiore Pedro Lynce ha ribadito l'impegno del proprio governo a investire nella scienza, annunciando che il dicastero sta considerando la possibilità di aprire 20 nuovi centri di ricerca dedicati alle scienze della vita (Ciência Viva). Lynce ha spiegato che attualmente si stanno esaminando le proposte per la creazione di tali centri, anche se non vi è la garanzia che tutti potranno beneficiare dei finanziamenti. "L'attuale numero di centri specializzati in scienze della vita non è sufficiente. È fondamentale potenziare e allargare la rete", ha dichiarato Lynce. L'iniziativa "Diffusione della scienza", avviata da José Mariano Gago, ministro della Scienza e della Tecnologia del governo precedente, ha subito alcuni tagli di bilancio dopo l'insediamento del nuovo esecutivo avvenuto nel marzo 2002. Tuttavia, Lynce ha espresso ottimismo sull'entità dei finanziamenti pubblici per i nuovi centri scientifici. "Ne sono assolutamente certo. Il governo non interromperà i finanziamenti fino a quando essi [i centri Ciência Viva] non avranno raggiunto le parti più remote del paese. Questi centri rivestono un'importanza vitale." Il governo ritiene che tali istituti possano contribuire a migliorare la reputazione del Portogallo in campo scientifico. "Attualmente disponiamo di ricercatori riconosciuti a livello internazionale. Se vogliamo garantire la continuità, dobbiamo iniziare al più presto e i centri risultano indispensabili a tale scopo", ha dichiarato Lynce. Inoltre il Ministro ha sottolineato il ruolo che i centri svolgeranno nell'accrescere la popolarità della scienza all'interno del Portogallo. "I giovani d'oggi hanno voglia d'imparare, anche con l'ausilio della sperimentazione. La figura tradizionale di scienziato è scomparsa. Poiché oggi ciascuno di noi può diventare uno scienziato, è necessario coltivare questo potenziale nella giovane età".

L'OSSIGENO-OZONO TERAPIA PUÒ ESSERE PRATICATA NEGLI AMBITI DEI PROTOCOLLI STABILITI, CIOÈ SOTTO RESPONSABILITÀ MEDICA E, CON ATTREZZATURE CERTIFICATE, ANCHE IN AMBULATORI PRIVATI
Roma, 2 aprile 2003 - A seguito della circolare del 31.12.2002 del Ministero della Salute, che poteva far intendere che la pratica medica dell'Ossigeno Ozono terapia,nonché la possibilità di sperimentazione della stessa fossero limitate nelleloro indicazioni, la Sioot (Società Scientifica Italiana di Ossigeno OzonoTerapia) ha presentato ricorso al Tar chiedendone la sospensiva in attesa digiudizio per il grave danno che gli associati potevano subirne. Il Tar Tribunale Amministrativo del Lazio, in linea con la precedente sentenza del 1996, ha emesso in data 13.3.2003 un'ordinanza dove rigetta la richiesta di sospensiva di detta circolare in quanto ha stabilito che detta circolare non arreca danno ai ricorrenti in quanto non limita la pratica ambulatoriale e neppure la sperimentazione. Che cosa significa? In pratica gli oltre 2000 medici che praticano l'ozono terapia nei loro ambulatori potranno continuare ad eseguirla, senza alcuna limitazione, secondo i precisi protocolli terapeutici depositati al Ministero della Salute. Ecco alcuni ambiti di applicazione consentiti: patologia dell'ernia discale, insufficienza venosa cronica, arteriopatie periferiche, lipodristrofie localizzate (cellulite), epatiti croniche, patologie oculari, ulcere, terapia antalgica e altro. Ricordiamo ancora una volta che la pratica va eseguita esclusivamente da medici e che le apparecchiature devono essere certificate come Dispositivi medici in Classe A2 secondo la L. Cee 93/42.

CON LA FLUOROPROFILASSI RIDUZIONE DEL 50-60% DELL'INCIDENZA DELLE CARIE
Milano, 2 aprile 2003 - Perplessità e diffidenza. Sono i due sentimenti suscitati nelle mamme italiane dalle dichiarazioni del Ministro della Salute del Belgio che, lo scorso agosto, ha emesso un provvedimento per ritirare dal mercato gli integratori alimentari di fluoro. Motivo: presunti problemi di sicurezza del fluoro, normalmente raccomandato per la prevenzione della carie nei bambini anche dall'Oms, sulla base di una vasta documentazione scientifica. Ma esiste davvero un "problema fluoro"? E qual è la situazione in Italia? A queste domande ha risposto un gruppo di esperti delle aree scientifiche interessate al tema - pediatria e neonatologia, pedodonzia, ginecologia e farmacologia - che nei mesi scorsi ha analizzato gli studi clinici ed epidemiologici, gli aspetti farmacologici, i dati relativi ai programmi di fluoroprofilassi nel contesto ambientale italiano. I risultati dell'analisi sono stati presentati in occasione del dibattito "Fluoroprofilassi: allarmismi e realtà scientifiche" promosso da Novartis Consumer Health. In sintesi: le dosi di fluoro impiegate per la profilassi orale della carie dentaria sono sicure e, in particolare nel contesto italiano, non espongono a rischi di sovradosaggio con conseguenti effetti collaterali né tantomeno ad una potenziale tossicità. La profilassi della carie con il fluoro per via sistemica va sostenuta, diffusa ed incoraggiata, in modo particolare nella donna gravida, nel neonato e nei primi 7-8 anni di vita del bambino. Non vi è alcuna controindicazione a proseguire con la fluoroprofilassi anche nell'età adolescenziale ed in quella adulta. La sua sospensione porta alla riduzione dei benefici della fluoroprofilassi. La somministrazione di fluoro può avvenire sia attraverso la fluorurazione delle acque (come accade nel Nord America), con l'aggiunta del minerale a sale, latte e cibi. La tossicità del fluoro si ha con dosi superiori ai 5 grammi, quindi da 5.000 a 20.000 volte la dose utilizzata per la fluoroprofilassi. Il sovradosaggio cronico avviene solo quando si superano di molto le dosi che possono essere somministrate con i prodotti disponibili e per lungo tempo. In questo caso comunque si può andare incontro ad un fenomeno, chiamato fluorosi, che costituisce un danno di tipo solo estetico: pur se indubitabilmente sgradevole, non ha risvolti patologici. La fluorosi in Italia è un riscontro praticamente assente, con percentuali talmente ridotte da essere in realtà al di sotto del visibile da parte degli specialisti e quindi da non doversi considerare come un vero problema. Per quanto riguarda la fluorurazione delle acque, eventuale ulteriore fonte di fluoro, in Italia esistono acque di acquedotto fluorate in partenza solo in due zone molto circoscritte (intorno al Vesuvio e all'Etna), mentre in tutto il resto del territorio le acque hanno contenuti bassissimi di fluoro. Inoltre in Italia si registra un consumo molto elevato di acque minerali rispetto ad altri Paesi e le acque più comuni usate in pediatria sono a basso contenuto di fluoro, quindi non incidono significativamente sull'apporto totale di fluoro assunto. La fluoroprofilassi sistemica consente un assunzione di fluoro misurabile quindi controllata, da iniziare in età prenatale. Il fluoro somministrato alla madre, infatti, protegge sia lei sia il feto proprio quando comincia a formarsi la gemma dentale. Dopo la nascita, occorre che la somministrazione al bambino venga iniziata entro le due settimane di vita e proseguita in modo regolare, con gli opportuni adeguamenti posologici in base all'età del bambino.

LE NUOVE CONQUISTE DELLA MEDICINA AL SERVIZIO DEL CITTADINO: QUALI REGOLE PER ASSICURARSI UN FUTURO DI BENESSERE ?
Roma, 2 aprile 2003 - Presentato ieri a Roma, nel corso del convegno "La tutela della salute dei cittadini tra regole e libertà", Forager, il primo forum nazionale che riunisce Associazioni, Società scientifiche e professionali che operano nel settore della diagnostica, genetica e riproduzione. L'Associazione nasce come risposta all'esigenza di chiarezza in questo campo, in continua evoluzione e che apre sempre nuove prospettive: si pone la necessità di compiere delle scelte spesso non facili a livello etico, scientifico e legislativo. Forager si propone come un laboratorio d'idee per facilitare la formulazione di proposte volte a migliorare l'assistenza sanitaria e sociale e per sollecitare l'attuazione di interventi legislativi oculati ma al passo coi tempi, in particolare nel settore della genetica e riproduzione. "Temi di grande rilevanza sociale prima ancora che scientifica non possono essere lasciati senza alcun indirizzo e controllo - afferma il Prof. Claudio Giorlandino, Presidente Forager. - Del resto, le regole per l'utilizzo delle conquiste scientifiche devono essere dettate non solo basandosi su conoscenze tecniche ma anche tenendo conto di valori puramente etici e sociali. Sono convinto che solo il confronto fra tutte le figure scientifiche, imprenditoriali, politiche e culturali possa garantire l'elaborazione di linee guida e norme sempre più coerenti con le attese e la volontà dei cittadini." L'obiettivo di Forager è, quindi, promuovere un confronto tra quanti chiamati a tenere conto delle possibilità offerte dalla ricerca scientifica e le Istituzioni chiamate a regolamentare ambiti delicati e fondamentali per la salute dei cittadini, difendendo i valori e la dignità di ogni persona, ma dando a tutti il diritto ad una libera scelta all'interno di un quadro normativo certo e al passo con le prospettive aperte dalla ricerca. Se si considera la fecondazione assistita, ad esempio, dopo oltre 15 anni dalla nascita dei primi centri specializzati è ancora molto difficile, in Italia, avere informazioni corrette e precise sulla loro attività. In Italia si stima che circa 50.000 nuove coppie all'anno incontrino problemi di fertilità: alla già non facile situazione emotiva, si associa la difficoltà di reperire informazioni sui centri, le tecniche che eseguono, le percentuali di successo. "Se non è facile avere una chiara mappa della distribuzione dei centri italiani, ancor più difficile è avere informazioni su quanti interventi di procreazione medica assistita (PMA) vengono eseguiti ogni anno. L'Italia e la Grecia, infatti, sono gli unici Paesi europei a non avere un Registro dei cicli PMA, registro addirittura obbligatorio in alcune nazioni - afferma il Dott. Luca Gianaroli, Direttore Scientifico della Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione. - Comunque è possibile stimare, con una certa approssimazione, che 1 bambino ogni 100-120 nasce grazie alle tecniche di riproduzione assistita. E' evidente la rilevanza medico-sociale di questo dato." Stessa esigenza di chiarezza è richiesta dal mondo dell'assistenza ambulatoriale. In Italia non è stato ancora elaborato un piano razionale di interventi per regolamentare il settore ed esiste ancora, in moltissime zone, l'orientamento dei cittadini a ricorrere all'ospedale per prestazioni che sono di stretta pertinenza ambulatoriale. "In uno scenario caratterizzato dalla carenza di comunicazione tra poli ospedalieri, specialisti ambulatoriali e medici di base, - commenta il Prof. Federico Spandonaro, Ceis-Sanità, Università Tor Vergata, Roma - l'istituzione di una rete per il controllo dell'appropriatezza dei percorsi sanitari e la definizione di protocolli che valorizzino il ruolo degli specialisti ambulatoriali, responsabilizzandoli anche come "filtro" alle prestazioni sanitarie, consentirebbe la riduzione della spesa sanitaria evitando ad esempio esami diagnostici inutili o ripetitivi". Regole e linee guida riferite all'assistenza sanitaria, ma non solo: Forager rivolge la sua attenzione anche alla ricerca medica, in particolare sulle cellule staminali. In questo settore si pone la necessità di dare risposta a forti implicazioni soprattutto etiche legate, ad esempio, alla possibilità di utilizzo delle cellule embrionali. Di non meno rilievo le problematiche sollevate dal ricorso alle staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale che, raccolte al momento della nascita, vanno crioconservate in apposite banche fino al momento dell'impiego. "Anche in questo campo la normativa esistente è ancora provvisoria ed in via di approvazione - osserva il Prof. Antonio Castellano, Vice Presidente Forager. - Questo genera incertezze, sia in quanti operano nel settore che nei cittadini".

OPEN-DAY UNIVERSITA' VITA-SALUTE SAN RAFFAELE
Milano, 2 aprile 2003 - Il 9 e il 10 aprile a partire dalle ore 15.00 l'Università Vita-Salute San Raffaele presenta i suoi corsi di laurea agli studenti delle scuole superiori. Sono aperte le registrazioni on-line. L'Università Vita-Salute San Raffaele dedica due giornate alla presentazione delle facoltà dell'Ateneo e dei suoi corsi di laurea per il prossimo anno accademico. Gli incontri sono indirizzati a genitori e studenti delle scuole superiori: Mercoledì, 9 Aprile 2003 Ore 15.00 Facoltà Di Medicina E Chirurgia Palazzo Dibit, Via Olgettina 58 - Milano Presentazione dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Biotecnologie mediche e farmaceutiche, Infermieristica e Fisioterapia ; Giovedì, 10 Aprile 2003 Ore 15.00 Facoltà Di Psicologia E Facoltà Di Filosofia Palazzo Dibit, Via Olgettina 58 - Milano Presentazione dei corsi di laurea in Scienze psicologiche e Filosofia I docenti presenteranno i programmi dei corsi di laurea e gli studenti potranno partecipare a esercitazioni pratiche: visione di interventi chirurgici, esperimenti nei laboratori, esercitazioni in tecniche infermieristiche o in psicologia clinica. Agli incontri saranno presenti anche gli studenti dell'ateneo che risponderanno a domande e curiosità. Sarà inoltre possibile visitare le strutture dell'Università. La partecipazione alle due giornate di orientamento è libera. Si consiglia la registrazione on-line attraverso l'apposito form pubblicato sul sito dell'Università www.unihsr.it  Europ.A. 2003 Rimini, 2 aprile 2003 - Si svolgera' a Rimini dal 2 al 5 aprile 2003 la terza edizione di EuroP.A.- il Salone delle Autonomie Locali. La manifestazione si propone come importante momento di riflessione, approfondimento e dibattito sul processo di trasformazione ed innovazione del nostro Paese e, in particolare, del sistema delle Autonomie Locali. Il sito Internet del Governo sara' presente a EuroP.A. presso lo stand della Presidenza del Consiglio dei ministri - Segretariato generale, per presentare il progetto di restyling del sito, online nella nuova versione grafica dall'11 dicembre 2002. Infolink: http://www.governo.it/Presidenza/partecipazione_rimini.html  "

MACFRUT 2003": IL FUTURO DELL'ORTOFRUTTICOLTURA INTERNAZIONALE
Cesena, 2 aprile 2003 - Rapporto fra grande distribuzione internazionale e produzione al centro della 20a edizione (Cesena, 8-11 maggio) della maggior rassegna dedicata all'ortofrutticoltura -Cala il saldo attivo della bilancia commerciale -Le famiglie italiane hanno acquistato meno ortofrutta e speso di più. Il sistema ortofrutticolo mondiale ha assunto sempre più un aspetto globale. Accanto al tradizionale import-export, si sono sviluppate partnership fra imprese che producono con proprio know how in Paesi esteri e, negli ultimi anni, varie grandi catene distributive si sono date assetti internazionali. Di fronte a questa internazionalizzazione l'ltalia, uno dei primi produttori mondiali di ortofrutta e certamente il primo per qualità, presenta alcuni luci ed alcune ombre. Nel 2002, fra
ortaggi, frutta ed agrumi, nel Belpaese si sono prodotti 23,5 milioni di tonnellate (-0,77% sul 2001) per una Produzione Lorda Vendibile di 9.050 milioni di Euro ( +3,070;0 sul 2001) e con un giro d'affari del settore, compreso l'indotto, di 20.200 milioni di Euro (+5,7% sui 19.100 del 2001). Aneioa (l'Associazione Nazionale Esportatori, Importatori Ortofrutticoli ed Agrumari) rileva che il commercio con l'estero nel 2002 fa registrare -dopo un triennio di crescita- un calo del saldo attivo che, con 1.047 milioni di Euro, è pari al -9,90;0' rispetto ai 1.161 del 2001. Sostanzialmente stabili i quantitativi ed il valore delle merci esportate (rispettivamente 3,8 milioni di tons, +0,30;0 sul 2001 e 2.926 milioni di Euro, +0, 7% rispetto al 2001) mentre sono cresciute le importazioni del + 11,40;0 in quantità (2.535.780 tons contro le 2.275918 de12001) e del +7,7% in valore (1.880 milioni di Euro a fronte dei 1.745 del 2001 ). "A differenza del 2001 -ha commentato Giuseppe Calcagni, Presidente di Aneioa - si può affermare che l'anno appena trascorso è stato complessivamente abbastanza difficile" . A delineare stato e prospettive dell'ortofrutticoltura sarà Macfrut 2003 (Cesena, 8-11 maggio), la maggiore rassegna internazionale dedicata a! settore. Organizzata da Agri Cesena (la Spa che promuove le manifestazioni fieristiche cesenati) e giunta alla 20a edizione, la rassegna ospiterà circa 600 espositori su 30.000 mq nei padiglioni fieristici di Pievesestina di Cesena (info Agri Cesena, tel. 0547-317435 - www.macfrut.com ) con un ricco calendario di convegni e incontri. "Macfrut 2003 -ha spiegato Domenico Scarpellini, Presidente di Agri Cesena, si preannuncia con un "tasso" di internazionalità assai alto. Accanto alla partecipazione di circa 80 delegazioni di Paesi esteri, affronteremo il rapporto fra grande distribuzione internazionale e produttori, con la partecipazione dei maggiori gruppi, fra cui il Gruppo Wal Mart, tanto per citare". L' Osservatorio dei Consumi Ortofrutticoli delle famiglie italiane di Macfrut, curato da Iha Italia per Agri Cesena, registra che nel 2002 gli acquisti delle famiglie italiane si sono del 2001. Conteggiando frutta e verdura fresca, assieme ad ortaggi surgelati, si ottiene un volume di 9.262.702 tonnellate ( -2,42% sui 9.491603 del 2001) per un valore di oltre 13 miliardi di Euro (per l'esattezza: 13.074,8 milioni di Euro, pari al +6,9 sui 12.226,3 milioni di Euro del 2001 ). Scorporando le "voci", si nota che l'acquisto in quantità delle verdure ha avuto una maggior contrazione (da 4,9 milioni di tons del 2001 a 4, 7 del 2002 con un -3,9%), rispetto alla frutta (passata da 4,3 a 4,2 milioni di tons con un -1 %), mentre gli ortaggi surgelati ricevono un incremento di tutto rispetto ( +5,3%), tanto da superare le 190mila tonnellate. E queste cifre incidono anche sul consumo medio annuo dei nuclei familiari, che in totale si riduce del -2,60;0 (448,97 kg contro 460,82 del 2001 ). Nonostante le diminuzioni dei volumi acquistati, le famiglie italiane, nel 2002, hanno speso per la frutta il +6,80;0 rispetto al 2001 (5.967 milioni di Euro contro 5.585 del 2001 ), per la verdura il +6,90;0 (6.507 milioni di Euro a fronte dei 6.086 del 2001 ). L'aumento delle quantità degli ortaggi surgelati portano la spesa delle famiglie a 600.230.000 Euro (+8,9 sui 554.218.000 del 2001 ). Vera e propria "vetrina" di tutte le principali novità relative a produzione, lavorazione, commercializzazione e trasporto dei prodotti ortofrutticoli, con i suoi Saloni (Agro Bio Frut, Salone delle Produzioni Biologiche Mediterranee, Trans World) Macfrut offre un grande punto di riferimento per tutta la "filiera" ortofrutticola, come testimoniano i 38mila visitatori del 2002 (85% operatori) e le 75 delegazioni ufficiali estere. Anche nel 2003, prosegue il progetto di Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Ice e Regione Emilia Romagna, cuf partecipa anche Agri Cesena, che consentirà di dar vita -all'interno di Macfrut- a oltre 200 incontri bilaterali fra imprese italiane ed operatori di Paesi esteri (Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Romania, Sud Africa e Turchia, Ungheria, Repubblica Slovacca, Svizzera, Regno Unito, ecc.). L'ltalia è leader in Europa per le produzioni biologiche: circa il 30% dei prodotti biologici in Europa sono "targati" italiano. Macfrut è stata attenta e costante testimone dello sviluppo del biologico in Italia, dai suoi esordi con i 5.000 ettari di superfici degli anni '80 al definitivo passaggio da nicchia a vero e proprio mercato. All'interno dei convegni riservati al Biologico, una novità. L'Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane, realizzato per Agri Cesena da Iha Italia, presenterà i dati riguardanti gli acquisti nel comparto biologico e nello stesso Convegno (giovedì 8 maggio -ore 15.30- Sala Europa) AC Nielsen fornirà un'analisi qualitativa dei consumi Bio. Nei giorni precedenti Macfrut, a Ravenna, si terrà Agrilogiport, Conferenza Internazionale sulla logistica, autentico momento convegnistico di Trans World, Salone del Trasporto Agroalimentare, che fa parte integrante di Macfrut. Infolink: www.macfrut.com  www.agricesena.it

GIOCATTOLI CHE PASSIONE! DOMENICA 6 APRILE, AL PARCO ESPOSIZIONI NOVEGRO, IL PRIMO DEI TRE APPUNTAMENTI 2003 CON LA BORSA - SCAMBIO DI GIOCATTOLI E MODELLISMO
Milano, 2 Aprile 2003. Vedendoli tutti insieme, esposti sui tanti banchi che tradizionalmente affollano il padiglione centrale del Parco Esposizioni Novegro, è davvero un colpo d'occhio notevole. Pare di essere entrati nel magico "Paese dei balocchi": cavalli a dondolo, trenini, bambole di porcellana, marionette, soldatini e tanti altri giocattoli che sembrano materializzarsi dalla memoria del nostro passato. E' la Borsa Scambio di Giocattoli e Modellismo, organizzata ogni anno a Novegro da Comis Lombardia, in 3 edizioni. Le date del 2003 sono: domenica 6 aprile; domenica 22 giugno; domenica 30 novembre. L'appuntamento coinvolge appassionati di tutto il mondo che arrivano a Novegro per vendere, comprare e scambiare giocattoli di ogni tipo. La Borsa Scambio costituisce un paradiso per i collezionisti che spesso trovano, qui, il pezzo per arricchire la loro collezione. Vera chicca presente all'edizione di domenica 6 aprile, un modellino di camion, unico al mondo, risalente al periodo della guerra '15-'18. Alcuni dei giocattoli esposti costituiscono dei pezzi d'antiquariato. Un esempio, sono le bambole con il volto in bisquit che possono risalire agli inizi del secolo scorso ed avere un valore che si aggira tra gli 8 e i 10 milioni di vecchie lire. Sempre molto ricercati sono anche i giocattoli in latta come giostre, dirigibili, macchinine, ecc.. che si contendono il primato con gl'intramontabili giocattoli in legno. Non mancano quelli più recenti come i fantasmagorici robot ispirati ai famosi cartoni giapponesi. C'è poi un vasto assortimento di modellini tra cui è possibile trovare la nave, il trenino, l'automobilina o l'aereo che si stava cercando da tempo. Sia per i collezionisti che per il pubblico di curiosi, quindi, la 25^ edizione della Borsa - Scambio che si svolgerà il prossimo 6 aprile, offrirà l'occasione di un excursus storico attraverso un secolo di giocattoli! Infolink: www.parcoesposizioninovegro.it

SALONE DELL'ARTE DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI: IN MOSTRA A FERRARA LA COLLEZIONE DEGLI ABITI DI RENATA TEBALDI RESTAURATI DAGLI STUDENTI DELL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Firenze, 2 aprile 2003 La collezione completa dei costumi di Renata Tebaldi, restaurata da un gruppo di studenti dell'Università di Firenze, sarà esposta per la prima volta al "Salone dell'arte del restauro e della conservazione" a Ferrara dal 3 al 6 aprile. La preziosa collezione, che era stata donata dalla celebre soprano alla città di Firenze in occasione del suo ottantesimo compleanno, è composta da cinque abiti da concerto e tredici costumi di scena tra cui quelli per la "Manon Lescaut" di Puccini e per l'"Otello" di Giuseppe Verdi. Gli allievi del corso di laurea in Cultura e stilismo della moda dell'ateneo fiorentino, coordinato dalla prof.ssa Maria Grazia Ciardi Duprè, nell'estate del 2002 hanno eseguito il restauro sotto la guida di Lucia Nucci, che segue il profilo dedicato a 'Restauro, conservazione e catalogazione del tessile e dell'abbigliamento'. Tranne alcuni casi più complessi, il lavoro ha comportato per lo più interventi conservativi, riportando allo splendore pezzi che fanno parte della storia del teatro italiano. Oltre all'esposizione sarà possibile vedere un videoclip che filma gli operatori durante il lavoro di restauro. Inoltre saranno disponibili un cd delle registrazioni storiche più significative della cantante e il catalogo curato dall'Università di Firenze con le schede degli abiti e dei restauri eseguiti, alcuni contributi sulla storia del costume teatrale e un ricordo degli spettacoli della Tebaldi al Teatro del Maggio Musicale di Firenze. Giovedì 3 - domenica 6 aprile 2003. Salone dell'arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali. Quartiere fieristico di Ferrara - Tel. 0532-900713

SPORT, BENESSERE, AMBIENTE PER L'ISOLA D'ELBA DA MILANO IL VIA AL NUOVO PROGETTO PER IL TURISMO ELBANO
Milano, 2 aprile 2003 "In un momento come questo per il turismo e l'economia mondiale, il nostro sforzo di non abbassare il livello qualitativo dell'offerta turistica regionale e dell'Arcipelago Toscano, ha ricevuto un riconoscimento quanto mai prestigioso con la comunicazione che l'Isola d'Elba è tra i candidati ad ospitare l'edizione 2004 della Coppa America. Siamo pronti ad affrontare questa sfida, anche perché perfettamente in linea con i nostri progetti di rilancio turistico dell'Isola, basati sulla promozione del turismo legato allo sport, al benessere, all'ambiente". L'Assessore al Turismo della regione Toscana, Susanna Cenni, ha aperto così il suo intervento alla Conferenza Stampa di oggi sul turismo all'Isola d'Elba organizzata a Milano dall'A.P.T. dell'Arcipelago Toscano. "Siamo convinti - ha affermato Umberto Gentini, direttore dell'A.P.T. dell'Arcipelago Toscano - che l'Elba possa diventare uno dei campi di regata più importanti del mondo. A maggio, per la seconda edizione della 'Toscana Elba Cup - Trofeo Locman', organizzata con il sostegno della Regione, molti dei personaggi delle gare di Auckland potranno constatare di persona quanto il nostro mare sia adatto a competizioni veliche di altissimo livello, e le nostre strutture idonee a sostenere l'enorme sforzo organizzativo". Ma, in proiezione verso una possibile America's Cup, come seguito alle indicazioni del patron di Alinghi (il nome dell'Isola d'Elba figura in un elenco di otto località papabili) c'è per l'Assessore Cenni non solo il pregio di certificare la qualità del mare e dei servizi della nautica da diporto dell'Elba, ma anche di inserirsi in maniera armonica nei progetti di rilancio turistico. "A supporto della promozione dell'Isola d'Elba e dell'Arcipelago Toscano, ci sono progetti per una campagna di comunicazione supportati da un finanziamento regionale pari a 200.000 euro, cui vanno sommati gli stanziamenti per ulteriori progetti di soggetti pubblici o di consorzi privati quali, ad esempio, Elba Promotion. Quest'ultimo ha presentato progetti per 1.000.000 di euro di cui il 50 per cento finanziato con risorse interne ai soci e per l'altro 50 per cento da stanziamenti di enti pubblici" hanno sottolineato Gentini e Massimo De Ferrari, presidente Consorzio Elba Promotion. La proposta turistica dell'Isola punta sulla valorizzazione di segmenti innovativi nell'ambito di forme di turismo legate allo sport, al benessere, alla natura e con grande attenzione a target giovanili. Così, per esempio, nell'ambito dello sport, puntiamo a valorizzare discipline legate al mare e all'acqua, come la vela, gli sport subacquei, la canoa, i windsurf, oppure alla scoperta del territorio, come con il trekking, la mountain bike e l'ippoturismo. Si tratta in tutti i casi di discipline che consentono una fruizione del territorio in maniera compatibile e che quindi permettono una scoperta dell'arcipelago a tutto tondo: nei suoi aspetti paesaggistici e in quelli naturali. Camminare, correre, navigare dentro e intorno all'Isola è il modo migliore per tenersi in forma, e allo stesso tempo, scoprire tesori straordinari. In questo modo - continua l'assessore - l'arcipelago si svela con tutte le sue risorse: non dimentichiamo anche quelle culturali. Il museo napoleonico di Portoferraio è, tra i musei 'non fiorentini', il più visitato della Toscana: ogni anno supera i 100mila visitatori. Il progetto per l'Elba s'inserisce in un folto pacchetto di interventi che la Regione ha destinato all'Isola in quest'ultimo anno: "In una fase difficile per tutto il comparto turistico, a causa, purtroppo, dei gravi problemi internazionali, abbiamo compiuto un notevole sforzo per rendere sempre più competitiva la nostra offerta, specie in un'area di fondamentale importanza come quell'elbana"conclude l'Assessore Susanna Cenni. " Il turismo è la principale risorsa dell'Isola: i consumi turistici rappresentano, infatti, il 63 per cento dei consumi totali. Ogni anno le presenze turistiche superano i 3 milioni (un terzo composto da ospiti stranieri), ma sono fortemente concentrate nei mesi estivi. E, in effetti, uno dei risultati del progetto dovrebbe essere proprio la destagionalizzazione"

XXVIII FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM TURISTICO AL FILMONDO:"HIMALAYA 2002, IL COBAT E LA PIRAMIDE"
Milano, 2 aprile 2003 - Il Cobat al Convegno "Italiani chi siamo" "Himalaya 2002 il Cobat e la Piramide" questo il titolo del documentario che parteciperà al XXVIII Festival Internazionale del Film Turistico, "Filmondo" che si svolgerà a Milano dal 2 al 7 aprile 2003 presso lo Spazio Oberdan. Il documentario verrà presentato il 4 aprile al termine di una giornata dedicata agli Italiani nel mondo che si aprirà con il Convegno "Italiani chi siamo" al quale prenderà parte Giancarlo Morandi, Presidente del Cobat, il Consorzio istituito dal Parlamento Italiano con il compito di assicurare la raccolta e il riciclaggio delle batterie al piombo esauste e dei rifiuti piombosi sull'intero territorio nazionale. Il convegno vuole porsi come momento d'incontro per capire come il mondo del cinema, i professionisti del turismo, le associazioni e la stampa vedono l'Italia, quindi come noi italiani ci consideriamo, e come vogliamo farci vedere all'estero. Il Filmondo - Il Festival, istituito nel 1975, giunto alla 28ª edizione, nasce dal desiderio di proporsi come strumento di scambio informativo e culturale fra i popoli e mezzo di valorizzazione e promozione degli audiovisivi a soggetto turistico. Durante i sei giorni di kermesse saranno presentati video, documentari, lungometraggi, programmi tv, spot e siti internet in grado di promuovere l'idea del viaggio sia come forma di avventura conoscitiva che come esplorazione di mete lontane. Il festival avrà come ospiti artisti di fama internazionale, presenterà anteprime cinematografiche e eventi culturali incentrati su diversi temi, tra cui ambiente, etnografia, cultura, sport, esplorazione e promozione turistica. Il film sulla spedizione per liberare il tetto del mondo dalle batterie esauste - Il documentario "Himalaya 2002 il Cobat e la Piramide", si propone di ricostruire e ripercorrere i momenti più significativi della Missione Piramide Cnr. La spedizione, affidata ufficialmente al Cobat dal Comitato dell'Onu per l'"Anno Internazionale della Montagna" in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, ha avuto lo scopo di recuperare le batterie esauste che alimentavano il sistema fotovoltaico del laboratorio-osservatorio, che fu voluto dal famoso esploratore e scienziato Ardito Desio. I dati del riciclo delle batterie esauste - In 11 anni di attività il Cobat ha riciclato quasi un milione e 800.000 tonnellate di batterie esauste, recuperato circa un milione di ton di piombo, e ha soddisfatto ogni anno circa il 37% del fabbisogno nazionale di tale metallo. L'anno scorso il Consorzio Obbligatorio Batterie al Piombo Esauste ha raccolto e avviato al riciclaggio 183.422 tonnellate di batterie esauste (pari a oltre 15 milioni di pezzi), segnando il tasso record del 96% rispetto all'immesso al consumo, che ha posto l'Italia al vertice mondiale nella raccolta di questi rifiuti pericolosi. Giancarlo Morandi, Presidente Cobat "È un onore per noi partecipare ad una manifestazione di così consolidata tradizione, - spiega il Presidente del Cobat ing. Giancarlo Morandi - che dà voce a chi lavora per promuovere uno sviluppo sostenibile e per difendere l'ambiente in cui vive. Il nostro documentario vuole essere la diretta testimonianza del lavoro di un'organizzazione che negli ultimi anni è diventata un esempio italiano di eccellenza nel settore dell'ambiente, del corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi e della produzione di energia"

SCENARI ORIZZONTALI, LA PIANURA DIVENTA SOGGETTO CINEMATOGRAFICO E DIMENSIONE IDEALE. NOVARA CINE FESTIVAL - SCENARI ORIZZONTALI: NASCE A NOVARA IL FESTIVAL DEL CORTO
Novara 2 aprile 2003 - E' stata presentata , presso la Sala Consiliare del Comune di Novara la prima edizione del festival / concorso Novara Cine Festival - Scenari Orizzontali dal 31 marzo - 3 aprile 2004. Nato dalla volontà dell'Associazione Novara Cine Festival, la manifestazione, che si realizzerà grazie al contributo dell'Assessorato al Commercio del Comune di Novara con la collaborazione di Officina delle idee, vuole essere un' occasione per esplorare e valorizzare il variegato mondo dell'espressione audiovisiva, per rivalutare il territorio della pianura inteso come spazio geografico e come spazio ideale. Il Concorso legato al festival porterà a Novara diverse interpretazioni che registi di tutto il mondo danno del paesaggio della pianura insieme esaltandola e rivalutandola, proponendo agli spettatori la pianura attraverso inediti punti di osservazione. Il Concorso L'appuntamento con il concorso/festival, che ambisce a diventare annuale, è riservato a filmaker e autori italiani e internazionali che abbiano realizzato o realizzeranno dopo il 1 settembre 2002 cortometraggi a soggetto (fiction) di durata non inferiore a tre minuti e non superiore a 40 minuti. Il concorso prevede due sezioni: la sezione A, Cinema di Pianura/ Scenari Orizzontali, raccoglierà opere di vario genere che facciano riferimento alla pianura, o luoghi definibili come tale, di qualsiasi angolo del mondo, suggestioni visive "di pianura" intese come esplorazioni di un paesaggio reale o fantastico, elemento naturale o dell'anima. La sezione B "Altri Territori" raccoglierà invece opere di vario genere a tema libero, realizzate senza i vincoli di cui alla sezione A. I cortometraggi, che potranno essere raccolti fino al 19 gennaio 2004, verranno selezionati da un'apposita commissione. Dal 31 marzo al 3 aprile le opere migliori verranno proposte in proiezione pubblica. Una Giuria ufficiale composta da esperti di cinema e tv assegnerà premi e riconoscimenti. L'associazione Novara Cine Festival Nasce a Novara con lo scopo di promuovere attività culturali legate alla cinematografia, per volontà di Mario Tosi, regista, programmatore cinematografico e direttore artistico del festival, Graziano Genoni, regista e produttore cinematografico, Marco Paracchini regista, Roberto Pronzello, direttore organizzativo del festival, Maria Cristina Ferrari, responsabile comunicazione e ufficio stampa del festival. Per maggiori informazioni e per scaricare il regolamento è già attivo il sito www.novaracinefestival.com, al quale verrà data massima diffusione tramite il portale Novara On Line.

PAUL MCCARTNEY IN CONCERTO A LONDRA
Milano, 2 aprile 2003 - Supportato da una nuova band, Paul McCartney presenta a Londra il suo nuovo show "Back in the World", che lo scorso anno ha battuto tutti i record ai box office durante il tour in America. Due ore e mezzo, 36 canzoni che comprendono anche 22 canzoni dei Beatles, sono programmate all'Earls Court di Londra il 18, 19, 21 e 22 aprile, dalle ore 19.30 (20.00 per la serata di sabato 19 aprile).Il London Hotel Reservation Centre di Milano propone un pacchetto speciale per questo evento: euro 260,00 per persona comprendente: due pernottamenti in camera doppia con prima colazione continentale in hotel 2/3 stelle; biglietto di entrata allo show di Paul McCartney presso l'Earls Court. Offerta soggetta a disponibilità alberghiera, alberghi di categoria superiore, prolungamento del soggiorno e voli disponibili a richiesta. Inoltre gli appassionati dei "fab 4", potrebbero approfittare di questa occasione per organizzare un pacchetto assolutamente speciale. Al costo di euro 183 é possibile aggiungere un pernottamento il 17 o il 23 aprile e 1 giornata a Liverpool per uno speciale "Beatles tour" (viaggio in treno e tour con autobus) nei luoghi dove la mitica band visse e lavorò. Per maggiori informazioni e prenotazioni: email: londonreservation@tiscali.it  - call centre 02 8951 6917 - fax 02 8463 437 http://www.londonreservation.net

GIULIANO VANGI SEI SCULTURE A MILANO
Milano, 2 aprile 2003 - La Galleria Poleschi Arte di Foro Buonaparte 68 a Milano, presenta al pubblico la mostra Giuliano Vangi. Sei sculture a Milano, dal 23 aprile al 29 giugno 2003. L'esposizione attraverso una trentina di lavori, di cui alcuni inediti offre una panoramica sulle opere del maestro toscano. In mostra sei importanti lavori scultorei in legni policromi e marmi, un gruppo di disegni realizzati negli ultimi anni, e sei acquetinte di grande formato, oltre a una grande tela (195x134 cm) a olio e tecnica mista. Le sculture esposte, fondamentali per comprendere il percorso artistico di Giuliano Vangi in questo ultimo periodo creativo, sono i legni policromi Uomo con cappotto e Uomo con le mani al viso entrambi del 2000 e i marmi Beatrice del 1998, Donna panneggio e albero del 2000, Figure del 2000 e Figura femminile e poesia del 2002. Uomo con cappotto, in ebano e legno di bosso (h 123 cm), è un'opera che sembra guardare lontano in un clima di misteriosa circospezione, mentre Uomo con le mani al viso in legno policromo (h 200 cm), evoca il gesto improvviso di sorpresa e latente smarrimento. In Beatrice, splendido marmo bianco statuario di Carrara, con intarsi in onice e pietra giallo di Siena, (200x96x40 cm), la figura femminile viene resa con un impianto rigoroso ed estremamente contemporaneo. In Donna panneggio e albero, in marmo bianco di Carrara (48x68x57 cm), le forme amalgamate e distinte fuoriescono armonicamente dalla materia. Così come nel taglio figurativo geometrico di Figure, opera anch'essa realizzata in marmo bianco di Carrara, e in Figura femminile e poesia (85x33x30,5 cm), dove la raffigurazione femminile si coniuga con le liriche scolpite nel marmo. In mostra è presente il volume d'arte Bomarzo. Il Sacro Bosco (stampato in quartini di 50x40 cm), nato dalla ricerca pluriennale compiuta da Maurizio Calvesi sui "mostri" in pietra del parco di Bomarzo e corredato da dieci acquetinte di Giuliano Vangi sul tema dell'uomo e la natura. L'esposizione è realizzata in collaborazione con Nicola Loi - Studio Copernico, Milano. Correda la rassegna un esauriente catalogo edito dalle Edizioni Gabriele Mazzotta con il testo del curatore Giorgio Soavi, gli interventi di Maurizio Calvesi e Dino Carlesi, e le riproduzioni a colori delle opere esposte. www.poleschiarte.com Giuliano Vangi, nato il 13 marzo 1931 a Barberino di Mugello, è tra i massimi scultori contemporanei. Numerose e prestigiose esposizioni in Italia e all'estero, hanno costellato il suo percorso artistico che unisce la contemporaneità al gusto classico per la materia. Nell'aprile 2002 nella città di Mishima (a pochi chilometri da Tokyo) è stato inaugurato il Museo Vangi interamente dedicato allo scultore. Informazioni : Galleria Poleschi Arte - Milano, Foro Buonaparte, 68 Tel. 02.86997153 Fax 02.87733 La mostra sarà visitabile on line nel virtual tour della galleria sul sito www.poleschiarte.com

LA CUCINA DI CASA BUITONI PRESENTA LE VIE DEL RAME CINQUE SECOLI DI OGGETTI DA CUCINA IN RAME DALLA COLLEZIONE NAVARINI
Milano, 2 aprile 2003 - Molti conoscono La Cucina di Casa Buitoni per i suoi numerosi corsi che spaziano dalla cucina base all'alta cucina, fino ad arrivare alla decorazione della tavola e al galateo. Da quest'anno, La Cucina di Casa Buitoni, in virtù dell'attenzione che ha sempre dedicato alla cultura gastronomica e fedele alla propria filosofia del diffonderla, ha voluto assumere una "vocazione" più ampia e articolata, proponendo iniziative culturali legate al mondo della gastronomia e della cultura del territorio. Prima fra queste iniziative è la mostra Le Vie del Rame, che ripercorre 5 secoli di utilizzo del rame, attraverso le abitudini alimentari e gli stili di vita dei tempi passati. Il percorso espositivo si snoda attraverso gli usi alimentari delle epoche passate ricostruiti in sei distinte aree tematiche: il grano, il latte, il cioccolato, il tè e il caffè, il fuoco e l'acqua. Base del vasellame domestico e protagonista in cucina per centinaia di anni, oggi l'arte del rame e le testimonianze ad esso legate sono tenute in vita grazie alla tenacia e alla passione di artigiani come Pierino Navarini, collezionista di pezzi di gran valore che arricchiscono il suo laboratorio-museo a Ravina di Trento. Preziosi e rari gli oggetti presenti nella mostra a La Cucina di Casa Buitoni: portafrutta e portabottiglie cinquecenteschi, teiere del '700 cesellate come un'opera di Cellini, una gigantesca cuccuma appartenente a Casa Savoia, bracieri del '500, gerle per l'uva completamente istoriate. E, poi, oggetti estremamente curiosi e particolari: forse il primo modello di pentola a pressione, lavamanili, presse per realizzare le ostie sacre, biscottiere, pentole per fagioli, ... Tutto questo e molti altri curiosi manufatti saranno esposti presso La Cucina di Casa Buitoni. La mostra sarà inaugurata l'11 aprile alle ore 18,30 e rimarrà aperta dal 12 al 17 aprile, dalle h. 10.00 alle h. 18.00. Il 12 e 13 aprile sarà presente il maestro ramista Pierino Navarini, che darà vita davanti agli occhi dei visitatori ad un oggetto in rame, svelando i segreti della sua arte . Le Vie del Rame La Cucina di Casa Buitoni Via Bergognone 46 - Milano Dall' 11 al 17 aprile 2003 Inaugurazione 11 aprile ore 18.30

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