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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
TURISTICO
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NEWS
di

SABATO
5 APRILE 2003

pagina 3

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SIW 2003 IN OTTOBRE A CATEZ LA BORSA ANNUALE DEL TURISMO SLOVENO 

Saranno le terme di Catez, non lontano dalla cittadina di Novo Mesto e dal confine con la Croazia, ad ospitare l'edizione 2003 dello Slovenian Incoming Workshop, la borsa turistica della Slovenia promossa dall'Ente nazionale per il turismo, che si svolgerà dal 16 al 18 ottobre. La scelta della sede non è affatto casuale: infatti in Slovenia un terzo dei pernottamenti alberghieri avviene in una delle 15 stazioni termali e quelle di Catez costituiscono il maggior complesso, capace di offrire anzi la più estesa riviera termale dell'Europa centrale. La scorsa edizione ha visto la partecipazione di un centinaio di aziende dell'incoming sloveno e 253 operatori turistici stranieri in rappresentanza di 185 imprese, provenienti da 21 nazioni, in gran parte europee (con l'Italia al secondo posto per numero) ma anche da Israele, India e Usa. Gli operatori locali rappresentano tutte le diverse tipologie della proposta turistica nazionale: mare e montagna estiva e invernale, città d'arte, turismo d'affari, congressuale, terme, casinò, sport e natura, grotte, enogastronomia, ecc. Per informazioni e iscrizioni: Ente sloveno per il turismo, tel. 00386.1.58 91 844 e 58 91 854, oppure Ufficio del Turismo Sloveno in Italia, tel. 02 29 51 11 87, E-mail: slovenia@tin.it 

AVIOMAR: CRESCONO LE PRENOTAZIONI TELEMATICHE 
Quanto l'informatica sta cambiando il modo di lavorare per tour operator e agenzie di viaggi ? Non poco, se si analizzano in dettaglio alcuni dati. Se fino a ieri infatti cataloghi, telefono e fax costituivano i pilastri esclusivi, oggi la situazione si va rapidamente trasformando: ai cataloghi cartacei si affiancano sempre di più quelli on-line, che integrano quando ancora non sostituiscono del tutto un supporto considerato in passato costoso ma imprescindibile, mentre telefono e fax perdono sempre più terreno a favore di internet, più rapido ed economico. Se prendiamo come riferimento un operatore di medie dimensioni come Aviomar, ben introdotto nelle agenzie in quanto attivo da oltre mezzo secolo e con prodotti di punta di facile vendibilità come vacanze balneari in alberghi, villaggi e residence in Italia, Corsica, Costa Azzurra e Croazia, nonché soggiorni neve e di fittness, riscontriamo che nel 2002 su un fatturato complessivo di 58 milioni di euro, ottenuti movimentando 116 mila passeggeri, ben 28 - pari al 48 % - sono stati realizzati con prenotazioni effettuate a mezzo gds (Amadeus, Sabre, Sigma e Voice Booking). Questi sistemi hanno il vantaggio di gestire il traffico anche nei momenti di punta del booking, sono in grado di evitare inutili attese all'apparecchio e di fornire nel contempo le risposte desiderate in tempo reale, ma pure di effettuare prenotazioni nelle ore e nei giorni di chiusura degli uffici, di controllare la disponibilità delle strutture nelle diverse date, di richiedere opzioni, di confermare prenotazioni, di richiedere preventivi. I diversi siti internet di Aviomar, sui quali sono visionabili i 15 cataloghi dell'operatore ma che non vendono al pubblico se non tramite agenzia, hanno totalizzato nello scorso anno 16 milioni di visual pages e un fatturato di 6 milioni di euro, pari all' 11 % del fatturato globale. Numeri e percentuali destinati sicuramente a crescere in futuro, in considerazione dei vantaggi in termini di risparmio di tempo e di costi offerti dalle prenotazioni telematiche, che godono anche di apposita overcommision. 

NAMIBIA: ALLA SCOPERTA DEL KAOKOLAND 
La Namibia è una delle nazioni dell'Africa australe più amata e visitata dagli italiani, grazie alla sua enorme ricchezza ambientale e naturalistica, all'estrema varietà paesaggistica e all'efficiente organizzazione ricettiva, retaggio della passata presenza coloniale tedesca e sudafricana. Sono però in pochi ad essersi spinti fino al Kaokoland, o Kaokoveld, estrema regione di nord-ovest ai confini con l'Angola, una zona grande quanto Piemonte e Lombardia arida e semidesertica, ondulata da rilievi e solcata da poche strade e qualche pista in cattivo stato, con scarse strutture ricettive, anche perché fino ad una quindicina di anni fa è stata terreno di scontro per la guerriglia che ha coinvolto Namibia, Sud Africa e Angola. Non a caso viene definita come una delle ultime grandi regioni salvagge dell'Africa e al tempo stesso il volto più primitivo della Namibia. Ma il Kaokoland, pur scarsamente popolato per le sue difficili condizioni ambientali, è anche la terra degli Herero e degli Himba, offre la maggior concentrazione di pitture rupestri preistoriche, a testimonianza di una colonizzazione umana assai remota, e ospita una fauna di estremo interesse. Oltre a gemsbok, kudu, springbok, struzzi, giraffe e zebre di montagna si possono infatti incontrare il raro rinocerone nero, più agressivo del consimile bianco, e il rarissimo elefante del deserto, ormai ridotto a poche centinaia di esemplari in tutto, di corporatura ridotta ma con lunghe zanne. Gli Herero sono una popolazione bantu migrati da nord nel 1500 che vivono allevando bestiame; i caratteristici abiti delle donne, con enormi e colorate crioline indossate sopra una serie di sottovesti e copricapo a forma di corno, sono un pudico retaggio dei missionari tedeschi di epoca vittoriana. I sempre più rari pastori nomadi Himba sono tribù herero che vivono nelle loro misere capanne nei luoghi più remoti per conservare intatti identità e tradizioni: le loro bellissime donne girano vestite solo da una minigonna di pelle, con capelli intrecciati e corpo spalmati da un misto di burro, cenere e ocra rossa, profumato da erbe aromatiche. A giudicare dai risultati un trattamento efficace ed economico. Il tour operator milanese "Drive Out Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it ), specializzato in percorsi a valenza culturale e ecologica, propone in Namibia un viaggio-spedizione di 12 giorni in fuoristrada alla scoperta delle principali peculiarità del Kaokoland. L'itinerario parte dalla capitale Windhoek, dall'incredibile architettura teutone, e attraverso enormi pascoli si raggiunge Kamanjab, sede di un progetto di conservazione per ghepardi e rettili, Opuwu, minuscolo capoluogo della regione, e il fiume Kunene, che segna il confine con l'Angola, dove si effettuerà un'escursione in barca per fare birdwatching. Attraverso alcuni villaggi himba si raggiungono le Epupa Falls, dove il fiume precipita con un rombo assordante in un profondo canyon e, superato un ripido passo montano, si attraversono estese praterie popolate da fauna selvatica fino a Sesfontein, sede di un antico fortino coloniale, e Twyfelfontein, dove ammirare importanti pitture rupestri. Partenze libere individuali, minimo 4 persone, per tutto l'anno con voli di linea Southafrican da ogni aeroporto italiano, pernottamenti in alberghi, lodge e tenda, guida di lingua inglese, quote da 3.090 euro con pensione completa. In Namibia Drive Out propone diversi altri itinerari, di durata da 10 a 16 giorni, con modalità analoghe. 

SUD AFRICA: NELLA TERRA DI SHAKA ZULU 
Il KwaZulu-Natal, come dal 1994 è stato ribatezzato il Natal, l'estrema regione di sud-est, è la più piccola ma anche la più popolata tra le provincie del Sud Africa. Conosciuta con la definizione di provincia giardino, si presenta come una terra ondulata fertile e irrigua che concentra la maggior parte delle bellezze naturali del paese. Si passa infatti dalle enormi spiagge e dalle lagune cristalline della costa sull'oceano Indiano a belle colline verdi coltivate e alla savana del basso veld, fino ai 3.000 metri dell'aspra catena montuosa del Drakensberg, la montagna del drago, la più alta del Sud Africa e la più spettacolare dell'emisfero australe, le cui grotte celano uno straordinario repertorio di incisioni e di pitture rupestri lasciate dai Boscimani, antichi abitatori di queste contrade. Il nuovo nome è un omaggio a questa popolazione autoctona di etnia bantu che nel 1800, sotto la guida del leggendario re Shaka, diede vita ad un potente regno esteso su gran parte dell'Africa sud-occidentale, con un esercito altamente efficiente noto per la ferocia e la determinazione dei suoi combattenti, in grado di infliggere non poche sconfitte anche agli europei. La visita della subregione centrale dello Zululand, dove questo gruppo tribale è riuscito a mantenere abbastanza intatte fino ad oggi usanze, tradizioni e cultura, comprese le singolari costruzioni ad alveare, consente una delle rare occasioni di contatto con un'autentica Africa del passato. L'operatore milanese "Drive Out Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it ), specializzato in viaggi a valenza culturale e specialista sulla destinazione Sud Africa, propone in questa regione un viaggio di 11 giorni che prevede di trascorrere alcuni giorni in villaggi zulu lontani dai circuiti turistici, per scoprire la loro cultura attraverso la vita di tutti i giorni, L'itinerario parte da Durban, capoluogo del Natal e bella città portuale, per puntare alle montagne del Drakensberg, da dove attraverso un paesaggio lunare si effettua una puntata nel regno-enclave del Lesotho per conoscere i pastori shoto nei loro abiti tradizionali e raggiungere il pub più elevato del continente. Escursioni nella Kamberg nature reserve e nella Giants Castle game reserve, per ammirare pitture boscimani. Si passa quindi allo Zululand, percorrendo la regione i cui nomi sono legati alla storia di questa etnia e alle sue epiche battaglie per difendere la propria indipendenza, e si sosterà qualche giorno nei villaggi dell'area tribale Msinga per scoprire l'attività dello sciamano e la farmacopea indigena, la produzione artigianale, le armi, l'abbigliamento, la musica, la danza e il canto corale, la cucina e la produzione domestica di birra, dormendo nei musi, le capanne tradizionali; verrà anche compiuta un'escursione su carri trainati da buoi, come ai tempi dei pionieri, per osservare la pesca e l'allevamento del bestiame nell'habitat naturale. Concluderà il percorso la visita dell'Hluhluwe-Umfolozi park, il più vecchio parco naturale africano, creato nel 1895 per salvare dall'estinzione il rinoceronte bianco e capace ora di esportarne esemplari anche in altri paesi. Partenze mensili in minigruppi e individuali settimanali con minimo 4 persone con voli di linea South African Airways da Milano e Roma per tutto l'anno; la quota da 2.440 euro comprende la mezza pensione in hotel e lodge di buon livello e alcune notti nelle semplici capanne zulu, con guida di lingua inglese. 

GORILLA E NATURA IN RUANDA 
Solo da alcuni anni, dopo la feroce guerra civile del 1994 che ha visto contrapposte le etnie hutu e tutsi ed ha provocato un milione di morti e due di profughi, i turisti possono tornare a visitare in tutta tranquillità il Ruanda, e con esso uno dei maggiori patrimoni animali del continente nero, i gorilla di montagna. Fu proprio tra le foreste dei monti Virunga, al confine con Uganda e Zaire-Congo, che dal 1967 al 1985 la zoologa americana Diane Fossey studiò per prima e protesse queste stupende scimmie antropomorfe sull'orlo dell'estinzione, l'animale più simile all'uomo per patrimonio genetico e comportamento, vicende narrate nel celebre film Gorilla nella nebbia. Ma in Ruanda, non a caso chiamato "il paese dalle mille colline", ad attrrre i turisti non ci sono soltanto i gorilla. Questa piccola nazione dell'Africa equatoriale, grande quanto il Piemonte, offre meglio di qualsiasi altro uno spaccato reale dell'umanità e dell'ambiente del continente, con le sue coltivazioni di caffè, con i suoi vulcani attivi e le sorgenti fumanti, con montagne che si ergono fino a 4.500 metri e un'altitudine media di 1.600, le foreste pluviali d'alta quota, con i pescatori sul lago Kivu e sui bacini minori. E anche con la sua grande miseria. Perché il Ruanda è uno dei paesi più poveri e densamente popolati del mondo, privo di risorse, isolato, montuoso e lontano dal mare, fuori dalle grandi rotte commerciali, che vive quasi solo su una primitiva agricoltura di sussistenza, per giunta angustiato da secolari contrapposizioni etniche. Una nazione che più di tutte ha bisogno di armonia e di stabilità, ingredienti pregiudiziali per il turismo, una delle sue poche risorse. Il tour operator milanese "Drive Out Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it ), specializzato in viaggi a valenza ecologica e culturale, è tra i pochissimi a proporre un itinerario di 10 giorni in questo paese ricco di interessi ambientali e paesaggistici, che consente un tuffo nell'Africa più vera e incontaminata, dove i gorilla sono la principale ma non l'unica attrattiva. Dopola vasita della capitale Kigali, dell'antico palazzo reale e del museo etnografico di Nyanza, il percorso porta alla Nyungwe Forest, dove vive un quarto di tutti i primati africani e uccelli di tutte le specie. Si raggiunge quindi Cyangugu, situata nell'estremo sud del lago Kivu al confine con il Congo, risalendo tutto il lago, parte in barca e parte sulla riva orientale, per osservare un eloquente spaccato della vita di tutti i giorni: i pescatori, le barche da trasporto, i mercati e i piccoli villaggi, fino a raggiungere nell'estremo settentrionale Gisenyi, considerata la perla paesaggistica e climatica del Ruanda, antico luogo di villeggiatura per i coloni belgi, oggi in parte sepolta da una enorme colata di lava a seguito dell'eruzione nel 2001 del vulcano Niaragongo come una Pompei africana. Si arriva infine ai monti Virunga, dove tra le le foreste di bambu giganti del parco nazionale dei Vulcani avverrà l'indimenticabile contatto con i gorilla di montagna, che vivono in gruppi familiari di 8-15 esemplari guidati da un maschio dominante. Partenze individuali, minimo due persone, o per minigruppi ogni martedi e sabato per tutto l'anno con voli di linea SN da Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze e Roma via Bruxelles, tour in minibus con guide di lingua francese e inglese, pernottamenti in strutture modeste ma decorose, quote da 3.480 euro in pensione completa. I gorilla ruandesi dei Virunga, più facili da osservare che altrove, possono essere anche oggetto di una apposita estensione al tour di 13 giorni in Uganda organizzato da Drive Out Viaggi. 

MESSICO: YUCATAN, TRA ARCHEOLOGIA E NATURA NASCOSTA 
I turisti che affollano numerosi le splendide spiagge della penisola dello Yucatan, estrema propaggine meridionale messicana protesa a separare il golfo del Messico dal mare dei Caraibi, restano spesso ammaliati dalle attrattive balneari, limitandosi al massimo a qualche fugace e intruppata escursione alle rovine maya dei siti archeologici più noti. Di frequente ignorano che all'interno della penisola l'esuberante vegetazione tropicale cela graziose cittadine coloniali dove il tempo sembra essersi fermato a qualche secolo fa, tesori maya malnoti e non ancora scavati e valorizzati per il turismo ma non di minore importanza e suggestione, angoli di natura anche di grande estensione ancora intatti e ricchi di svariate specie di animali e di piante nonché comunità di indios, discendenti degli antichi maya, che quando la loro civiltà si dissolse hanno trovato rifugio nei luoghi più reconditi della regione, mantenendo intatti lingua, cultura, tradizioni e cosmogonia, che nemmeno i conquistadores spagnoli riuscirono ad annientare. L'operatore milanese "Drive Out Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it ), specializzato in viaggi a valenza culturale e ecologica, propone nello Yucatan un itinerario di 14 giorni in fuoristada interamente dedicato alla scoperta di località di interesse archeologico e naturalistico poco note in quanto ubicate in luoghi di non facile accesso, ma capaci di offrire uno spaccato sui diversi contesti geografici, ambientali e umani della penisola messicana. Alcune notti verranno trascorse in campi gestiti da comunità dei lacandoni, indios discendenti dai maya che vivono isolati nell'impenetrabile Selva Lacandona, la stessa che protegge da anni il celebre subcomandante Marcos e i suoi gerriglieri. Dopo Merida, graziosa cittadina coloniale, il percorso tocca i centri maya di Dzibilchaltun, Chichen Itza, epicentro dello Yucatan maya, Uxmal, centro culturale e religioso, e Palenque, estesa su una superficie di 10 kmq ma in gran parte ancora sepolta dalla vegetazione, per salire ai 2.000 metri della Sierra a San Cristobal de las Casas, capoluogo del Chiapas e vero gioiello di architettura coloniale, circondata dagli straordinari scenari della natura tropicale d'alta quota, con perle come la riviera di Agua Clara, le cascate di Agua Azul e le lagunas di Montebello, laghetti di montagna incastonati tra fitte foreste di conifere, e il sito maya di Chinkultic. Si passa quindi nella Selva Lacandona, enorme e selvaggia area naturale, per visitare in barca la riserva naturale di Montes Azules, caratterizzata da una ricchissima flora e dalla presenza di varie specie di animali, soprattutto uccelli. Risalendo in barca il rio Usumacinta, che segna il confine tra Messico e Guatemala, si raggiunge Yaxchilan, pregievole e malnoto insediamento maya celato nella foresta, tuttora usato come centro cerimoniale. Si prosegue con la riserva di Calakmul, dove su una superficie di 700 mila ettari vivono un gran numero di uccelli e di mammiferi, tra cui giaguari, ocelot, tigrilli, scimmie urlatrici, tapiri e formichieri e dove emergono dalla vegetazione altre significative rovine maya del periodo classico. Superata Chetumal, graziosa cittadina di frontiera con il Belize, si raggiunge la laguna Guerrero, dove in barca si potranno osservare orchidee selvatiche, coccodrilli, delfini, lontre marine, resti maya sommersi e soprattutto i lamantini, simpatici e curiosi trichechidi in via di estinzione. Si risale quindi da sud a nord tutta la costa caraibica dello Yucatan per raggiungere infine Tulum, l'unico sito maya affacciato sul mare. Partenze individuali settimanali minimo 4 persone per tutto l'anno con voli di linea Iberia dalle principali città italiane per Città del Messico, pernottamenti in hotel di buon livello, guida italiana, quote da 2.790 euro con pensione completa esclusi alcuni pasti. 

"VINODAY" ALLE TERME DI SALVAROLA: PER CHI PENSA CHE IL VINO NON SIA SOLO BUONO DA BERE: 29 MAGGIO 
Il vino fa bene alla pelle? Ma non si beveva (e dunque al massimo faceva bene al cuore e all'umore)? Certamente, ma c'è qualcosa che conviene sapere: per esempio che le Terme di Salvarola, prime in Italia, propongono trattamenti ai vinaccioli, al mosto che sono un vero toccasana per la pelle. Il momento migliore per scoprirlo arriverà il 29 maggio 2003, in occasione della manifestazione "Cantine Aperte". Un "Vinoday": all'acqua termale ricca di sali minerali si uniscono estratti di vinacciolo, oli essenziali, mosto di vino D.o.c. per massaggi, idromassaggi e impacchi. Sono gli antiossidanti dell'uva a sostenere la lotta contro i cosiddetti radicali liberi, aiutando le nostre cellule a rinnovarsi. E la pelle è fatta di cellule. Da qui il principio che sfrutta il potere antiossidante dell'uva per ridare tonicità e levigatezza anche alla pelle dei più. inossidabili astemi, con una maschera all'olio di vinacciolo, oppure con un massaggio fatto con gli acini (nel periodo della vendemmia) o con idromassaggi agli estratti di uva e oli biologici che riattivano la circolazione e ricostituiscono il patrimonio di sali minerali. Senza contare gli impagabili benefici dell'acqua termale, che alla Salvarola emergono dai percorsi vascolari alle piscine termali, dai fanghi al Centro estetico, immersi nel verde rilassante del bel giardino. Proprio al Centro Balnea delle Terme di Salvarola, piccolo paradiso termale adagiato sulle colline di Sassuolo, a due passi da Modena, in occasione di "Cantine Aperte" (29 maggio) verrà offerto gratuitamente un trattamento viso (peeling esfoliante e maschera di luminosità ai vinaccioli) a tutti coloro che acquisteranno lo straordinario pacchetto "Vinoday". Costa 149,77 euro e comprende: un peeling di fango termale, un idromassaggio con concentrato d' uva vinaccioli e oli biologici (scegliendo tra effetto rilassante, tonificante o anticellulite), un massaggio al mosto d'uva, una doccia e frizione con crema all'olio di vinacciolo e un percorso benessere che include utilizzo della palestra, piscine a diverse temperature con idromassaggi e giochi d'acqua, percorso Kneipp caldo-freddo, sauna o bagno turco. Ma le incredibili proprietà della vite potremo sfruttarle piacevolmente anche nei due giorni del trattamento "Uva lift" specifico per il viso. E già che ci siamo, un'occhiata alla linea cosmetica "Terme Salvarola ai Vinaccioli" per uomo e donna (distribuita da "Cose Belle", tel. 0536.871788): una linea completa basata in particolare sui vinaccioli, un'autentica riserva di calcio, fosforo, flavonoidi, polifenoli, vitamine e acidi organici. Per informazioni: Terme Salvarola, località Salvarola Terme - 410 Sassuolo (Mo). Tel. 0536 871788. Fax 0536 872160. E-mail info@hoteltermesalvarola.it  Sito web: www.termesalvarola.it 

LA CULLA DEI SOGNI? E' IL CASTELLO DEI BURATTINI (PARMA) DOMENICA 6 APRILE SPETTACOLO "IL CAPITAN FRACASSA" 
Sono in costante aumento le presenze al Castello dei Burattini - Museo Giordano Ferrari (Parma): dall'inizio dell'anno oltre 4200 visitatori. Ci piace pensare al museo come un "paradiso" di burattini e marionette i cui angeli custodi, Italo e Giordano Ferrari, contemplano con soddisfazione le migliaia di visitatori che percorrono le cinque sale in cui Jimmy si muove con la naturalezza di chi si trova nel proprio elemento. Jimmy, coadiuvato da Giordano, Daniela e Manuela, continua a strappare emozioni agli utenti del museo che al giovedì e la prima e terza domenica di ogni mese diventano anche spettatori. Da domenica 6 aprile il museo disporrà di un altro momento di spettacolo oltre alla conferenza - animazione (una storia del teatro di figura e delle sue tecniche fatta attraverso burattini, marionette, pupi...): il 6 aprile verrà presentato Il Capitan Fracassa, la nuova produzione della compagnia che animerà le domeniche mattina. Si tratta di uno spettacolo pensato per tutte le fasce di età e che sarà eseguito nel nuovo teatrino costruito dai Ferrari, un teatrino leggermente più piccolo di quello con cui siamo abituati a vederli lavorare, ma che risponde perfettamente alle esigenze professionali dei burattinai e a quelle di divertimento del pubblico (i posti sono limitati per cui è consigliata la prenotazione). Si va così ad aggiungere un altro tassello alla costruzione di quella che Giordano chiamava "l'opera più bella che potessi fare" e che egli aveva concretizzato con la sua collezione che, giova ricordarlo, non consta solo di marionette e burattini, ma comprende manifesti, scenografie, copioni, volumi sul teatro di figura nonché un archivio cartaceo che è testimonianza di numerose compagnie italiane e europee. Gran parte di questo materiale è a disposizione degli studiosi presso il Centro Studi ubicato accanto al museo. C'è un plus che avvantaggia tutti gli amanti dell'arte: infatti con il medesimo biglietto che dà accesso alla mostra del Parmigianino si ha il diritto di visitare il Castello dei Burattini. E continuano i Ferrari nelle straordinarie conferenze-animazioni che hanno luogo la prima e la terza domenica di ogni mese, alle ore 10.30. Però in aprile la terza domenica coincide con Pasqua e quindi la conferenza-animazione si terrà non domenica 20 aprile, ma lunedì 21 aprile, giorno di Pasquetta. Sempre alle ore 10.30. Per informazioni: Castello dei Burattini Via Melloni 3/a - Parma. Tel 0521.239810 E-mail: castellodeiburattini@comune.parma.it  Sito web: www.comune.parma.it/castellodeiburattini  

SABATO 5 APRILE SI PRESENTA LA MOSTRA DI BARDI 
Verrà presentata sabato 5 aprile, alle ore 15.30, la mostra dedicata al Parmigianino in programma nella Fortezza di Bardi (Pr). Straordinaria tappa del percorso "Le arti e le corti", organizzata dalla Provincia di Parma. "Il matrimonio mistico di Santa Caterina", uno dei primi capolavori del giovanissimo Parmigianino, a Bardi, nella Chiesa di Santa Maria Addolorata, adesso non c'è, prestato ai riflettori della monografica sul grande artista destinata a celebrarne, in questo 2003, il cinquecentenario. Ma è uno scambio alla pari. Al castello di Bardi (a circa 70 km da Parma), al suo posto (e nella sua ombra) c'è un intero universo pittorico che si racconta, grazie ad uno dei tanti percorsi de "Le arti e le corti", progettati e realizzati dalla Provincia di Parma in collaborazione con alcuni Comuni, e voluti proprio per indagare tutte le pieghe di quel Rinascimento del quale il maestro fu così straordinario protagonista. La mostra verrà presentata ufficialmente sabato 5 aprile 2003, alle ore 15.30, da Antera Borri, presidente della Provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli, vicepresidente, Caterina Siliprandi, assessore al Turismo della Provincia e Bruno Berni, sindaco di Bardi. Tante allora le splendide tappe di un lungo racconto (l'iniziativa tocca, da febbraio a settembre 2003, le rocche e i castelli di Colorno e San Secondo, Busseto e Fontanellato, Montechiarugolo e Roccabianca, Soragna e Sala Baganza, Torrechiara, Zibello e Varano Melegari), a Bardi si affronta un viaggio nell'universo sacro del Cinquecento. Un viaggio come quello che occorre per raggiungere questa imponente fortezza dall'aria possente, che, strategicamente appoggiata su uno sperone di roccia, domina l'intera vallata, oltre alla stessa Bardi. Radici millenarie e aggiustamenti cinque e seicenteschi, garantiscono comunque già allo stesso castello un solido interesse storico e artistico, al quale si aggiunge il fascino, forse derivante da quella sua aria più stregata che fatata, di suggestive leggende. Possedimento dei Landi per secoli (fu proprio Federico a donarle i fasti di una corte signorile a fine Cinquecento), la dimora schiude ai visitatori la bellezza affrescata di sale restaurate così come antichi e crudi luoghi di prigionia e di tortura. Ma soprattutto, ora, addita ai propri piedi, dove nell'antica cappella dei Landi, la chiesa di San Francesco, si svelano, appunto, gli orizzonti artistici del sacro. Un'installazione audiovisiva commenta e illustra accanto al piacere per gli occhi, significati che non si fermano a quanto risplende sulle tele. Giustifica scelte iconografiche non sempre in linea con gli obblighi che seguiranno il Concilio di Trento, ma certamente partecipi di quella sensibilità che del pieno Rinascimento invece era propria e che guardava se mai al potere signorile come a una "divinità" terrena. Un'idea, pure quella, che qui è ben rappresentata dai luoghi del castello, oggi visitabili, che celebrano appunto l'apoteosi del casato dei Landi, e cioè quello studiolo, quella Sala delle Vedute e degli Stemmi, che illustrano parentele e possessioni feudali attraverso uno splendido gioco di affreschi tardocinquecenteschi. I confini del sacro, forse, iniziano da qui. La mostra resterà aperta sino al 30 settembre 2003. La fortezza di Bardi è aperta il giovedì dalle 14 alle 18 e sabato e domenica dalle 10 alle 18. Il costo del biglietto d'ingresso è di 4,50 euro. Bardi si raggiunge con l'Autostrada A15 Parma-La Spezia, uscita Fornovo, il capoluogo dista 32 Km dal casello. Esiste anche una linea di pullman con partenza da Parma - P.zza C.A. Dalla Chiesa. Per informazioni: Parma Turismi, Tel. 0521-228152; fax 0521-223161, e-mail parma.turismi@tin.it  www.parmigianino-2003.it 

CORSI DI FOTOGRAFIA IN VILLA 
Qual è il nesso fra un grande fotografo e una romantica villa di campagna in provincia di Pordenone? Facile: questo albergo ultrachic all'interno di un antico convento è il posto giusto per riposarsi, ma anche per seguire un corso di fotografia. In molti weekend, le sale e il giardino dell' hotel-convento si trasformano nel perfetto palcoscenico per i corsi di fotografia organizzati da Alessio Giuseppe Veronesi. Un'infarinatura, lezioni sull'inquadratura e sull'immagine (luce naturale, artificiale, colore, sensibilità), il corretto utilizzo della macchina fotografica (dalla compatta alle 6x6, con i relativi obiettivi), le tecniche di sviluppo e stampa (automatica o manuale), e poi potrete tutti cimentarvi in questa particolarissima arte di rappresentazione del mondo. I corsi durano da venerdì pomeriggio a domenica mattina, si interrompono per momenti ludici come una degustazione di vini doc e la mattinata dedicata allo shopping (con la chiave vi verrà data anche la shopping card, una tessera che apre le porte agli spacci aziendali delle eleganti sartorie della zona e ai laboratori di marmellate), e prima di partire riceverete un attestato di partecipazione al corso, e forse anche un premio. Se lo vincete tenetevelo stretto perché chi ve lo consegna non è un professionista qualunque, ma un grande fotografo. Per chi non lo conoscesse, Alessio Giuseppe Veronesi è nato a Ferrara, ma con la sua macchina fotografica ha girato il mondo. A sei anni lavorava già nello spettacolo (era il figlio di Cho Cho San nella "Butterfly" di Puccini, al Teatro Comunale della città), e a 11 anni, nel 1947, esordiva come fotografo. Operatore in Rai, fotografo di scena, guru della celluloide in campo pubblicitario, negli anni Sessanta vince il suo primo premio per la miglior fotografia pubblicitaria. Diventa fotografo ufficiale di Giovanni Montini, futuro Paolo VI, segue il Presidente della Repubblica Gronchi in numerosi viaggi, poi si appassiona di ritratti. Premi, mostre, riconoscimenti come quello di miglior fotografo italiano di reportage per il Ministero del Commercio Usa all'Expo Americana a Milano, sono gli altri fiori all'occhiello della sua brillante carriera artistica. Per due giorni questo grande fotografo sarà il vostro pigmalione nella più bella "casa" di famiglia del Friuli, un relais di campagna con mobili e quadri antichi, pale del 1500, 39 camere arredate con mobili Luigi XVI, pavimenti in cotto antico e soffitti in legno. Perché anche senza i corsi di fotografia, qui il weekend è un'arte. Prezzo: 670,00 euro per persona. Comprende: due pernottamenti, due pranzi, due cene, il corso di fotografia (compresi sviluppi pellicola, ecc.), la visita alle cantine Molon, ecc. Minimo quattro partecipanti. Per informazioni: Villa Luppis, Rivarotta di Pasiano, in provincia di Pordenone (circa 40 minuti d'auto da Venezia), tel. 0434-626969, fax 0434-626228. Internet www.villaluppis.it  e-mail: hotel@villaluppis.it 

AL CASTELLO DI PADERNA RIVIVIAMO IL MEDIOEVO 
Il Castello di Paderna (Pontenure - Pc), uno dei "gioielli" dell' Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, rivivrà tra il 3 e il 4 maggio 2003 dalle 9.30 alle 19.00, la vicende della propria vita (quotidiana)...del XIII secolo! E' questo il progetto promosso dall' Associazione Il Quadrante Medievale di Bergamo e realizzato da Bruno Maraglio, che avrà per nome "La Torre e l'Infinito". In queste due giornate verrà rievocata l'atmosfera di un giorno di festa in una fattoria castellata. Riprenderanno quindi vita il soldato mercenario, il mercante, il giullare, il musico, il bottegaio che popolarono le corti nei tempi passati. Verrà proposto al pubblico anche un torneo a cavallo, simbolo di un 'epoca in cui i cavalieri lottavano per l'onore o per gli occhi della propria dama. Ci sarà il gioco del "Guidoriccio", che simulerà l'assedio ad una roccaforte; e non mancheranno i momenti per gli adulti che vogliono passare il fine settimana insieme ai loro figli con i giochi per bambini che li vedranno impegnati nella ricostruzione di un torneo medievale. Nel parco del castello verranno installati alcuni giochi a tema, grazie ai quali ci si potrà davvero immergere in un'atmosfera senza tempo che permetterà ai visitatori di conoscere le principali armi e tecniche di combattimento e di addestramento dell'epoca come: il tiro con l'arco, il lancio del giavellotto, il gioco della quintana, il balestrino, insieme ad altri strumenti di addestramento militare in auge a quel tempo. Saranno presentati alcuni modelli tipologici di fortificazioni medievali e una serie di modelli di giardini miniaturizzati ispirati al Medioevo. A corona di questo piccolo mondo a ritroso nel tempo, il visitatore potrà ammirare negli spazi porticati dei cortili da un lato espositori di armi antiche, di libri sul medioevo e sull'arte marziale, collezioni di soldatini; dall'altro lato le attività artigianali e manifatturiere che furono proprie di quel periodo. Sono previsti spettacoli di artisti itineranti quali giullari e cantori,combattimenti tra fanti, esibizioni di falconeria e uno spettacolo musicale conclusivo con l'utilizzo di strumenti antichi. In tale contesto va segnalata la presenza di gruppi fra i più noti nel campo delle manifestazioni del settore. Per poter trascorrere l'intera giornata a Paderna in modo da riuscire così a vedere tutte le attrazioni in programma, all'interno della corte grande sarà allestita una zona ristorante. Chi invece avesse in mente di passare due o più giorni nei luoghi per poter visitare il territorio piacentino, potrà avvantaggiarsi di una serie di proposte che permettono di abbinare l' ingresso alla manifestazione con la visita agli altri manieri dell' Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza (Aguzzano, Castell' Arquato, Gropparello, Rivalta, Rocca d'Olgisio, San Pietro in Cerro, Vigoleno). L'elenco completo e maggiori informazioni sui Castelli del Ducato si possono trovare al sito: www.castellidelducato.it  oppure telefonando al n. 0521.929055. Ingresso: intero: sabato euro 10.00, domenica euro 12.00 ridotto: euro 8.00 per gruppi di almeno 20 persone, ragazzi (6-14 anni), possessori della Card dei castelli del Ducato di Parma e Piacenza (la card può essere acquistata in biglietteria). Biglietto cumulativo di euro 15.00 per tutti e due i giorni. L'ingresso è gratuito per i bambini minori di sei anni. Come raggiungere Paderna: dall'autostrada A1 uscita Piacenza Sud,tangenziale Sud, via Emilia in direzione Parma girare per Pontenure (5 km). Al semaforo di Pontenure girare a destra seguendo le frecce indicatrici del castello (3 km da Pontenure). Per informazioni: Turismo Service Artemisia, Tel. 0523.716105 - 339.5732317 E-mail: tsartemisia@libero.it  Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza - Club di Prodotto Tel. 0521.829055 www.castellidelducato.it e-mail: info@castellidelducato.it  Associazione Il Quadrante Medievale cell. 340.1098628 e-mail: info@ilquadrantemedievale.it sito web: www.ilquadrantemedievale.it 

NONNI, NIPOTINI E BALLO LISCIO AI RICCI HOTELS DI CESENATICO 
Nonno e nipotino. Icona da giardinetti pubblici, inquadrature da foto-vacanze, negli stereotipi delle cartoline illustrate e sulle tele dei pittori "pompiers" dell'800. L'anziano parente che guarda con tenerezza il pargoletto accoccolato ai suoi piedi, una mano tra i riccioli biondi e l'altra appoggiata al bastone col manico d'avorio. Con dedica rubata alle pagina di "Cuore" .basta, perbacco! Ai Ricci Hotels di Cesenatico non ci credono più da un pezzo. Sì che loro di nonni e nipotini ne vedono durante i mesi estivi a plotoni: a quanto pare, gli uni e gli altri insieme se la spassano un sacco, a dispetto della differenza d'età e delle immagini oleografiche che li vogliono imbalsamati nei loro ruoli letterari. Tant'è vero che i due gioielli Ricci Hotels (Suite Hotel & Residence) hanno messo a punto un programma che nonni e nipotini sottoscriveranno strizzandosi l'occhio. Così che i piccoli giocheranno anche a fare gli adulti e i nonni si scrolleranno dalle gambe tutti gli anni in più! I Ricci Hotels sono felici di mettere a disposizione dei piccoli ospiti una lunga lista di divertenti e utili proposte: angolo giochi interno ed all' aperto, Mini Club, cartoni animati, lettini con sponde, seggioloni e culle per i più piccini, servizio di Baby sitter a richiesta e pediatra sempre disponibile. Per tacere della chicca di tutte le chicche: come fare, sotto l 'esperta guida di un professionista dei fornelli, un'autentica, fragrante piadina romagnola. Vale a dire dosare, impastare, stendere col mattarello, dare giusta forma e cuocere la mitica schacciatina. Con diploma finale da far invidia a Vissani! E poi le avventure di Mirabilandia (Ra), i delfini e Fiabilandia a Rimini, il go-kart e la minimoto a Kinderland, il Luna Park-Valverde, l'Acquascivolo di Cesenatico e mille altri divertimenti. E nonno e nonna? Li si fa ringiovanire di almeno quarant'anni, mandandoli tutte le sere a. scuola di liscio! E che scuola: ai Ricci Hotels si balla solo il liscio per antonomasia, quello di Secondo Casadei, lo Strauss della Romagna scomparso nel 1971 (la bacchetta della sua orchestra è passata al nipote Raoul e attualmente al figlio di lui Mirko), autore di quel capolavoro composto nel 1954, interpretato, tra gli altri, da Claudio Villa, Iva Zanicchi, Gloria Gaynor, Francesco Guccini, Jovanotti, Pavarotti, suonato in tutto il mondo in decine di versioni strumentali, e canticchiato, si dice, persino da Sua Santità. La leggendaria "Romagna mia", 5 milioni di copie vendute, che nel 2004 celebrerà il 50° anniversario con festeggiamenti che coinvolgeranno tutti gli amanti di questo genere musicale. Con lo stesso titolo esistono anche una rivista e una seguitissima trasmissione tv più il sito web www.romagnamia.it (l'altro è www.casadeisonora.it). Tra un saltello e l'altro ci sarà anche il tempo per visitare i luoghi cari a Secondo Casadei. Un altro modo per rendere omaggio alla memoria del Maestro che ha fatto ballare e innamorare centinaia di coppie. Ecco perché, cari nonni, sarà bene, per voi e per i nipotini (tanto per loro il soggiorno è gratuito!) approfittare della magnifica proposta Ricci Hotels di Cesenatico e, se ancora non li conoscete, impadronirvi così dei passi fondamentali del ballo liscio. Se invece siete.in gamba come ballerini professionisti, un ripasso non potrà che giovare alla forma. Presto però: la pista è già "calda"! L'emozione del "Ballo nell'aia", come una volta. Ogni settimana una Festa nel Podere della "Fattoria Ricci", tutta dedicata alla riscoperta delle tradizioni romagnole: un menu tipico, il vino genuino della propria azienda agricola e, naturalmente, la musica di Secondo Casadei. In regalo a tutti coloro che acquistano il pacchetto "nonni e bimbo": le musicassette originali con pezzi inediti di Secondo Casadei e le stampe su tela autografate dal maestro. Nei Ricci Hotels, per la formula "Residence" (vacanze in appartamento) prezzi a settimana a partire da 336 ?. Per la formula classica (in camera o in appartamento/suite con pensione completa) a partire da 42 ? per persona al giorno. Gratuità o tantissimi sconti per i bambini. Per informazioni: Ricci Hotels, tel. 800-014040. E-mail info@riccihotels.it  

SAURIS, OVARO, PRATO CARNICO - TUTTI I WEEK END DAL 21 GIUGNO AL 7 SETTEMBRE 2003 
Chiuse d'inverno le malghe della Carnia vengono riaperte verso metà giugno quando i malghesi - seguendo i tradizionali riti della monticazione - portano le loro mandrie nei pascoli di alta montagna.Chi volesse andare alla scoperta di questo mondo fatto di antiche usanze, genuinità, semplicità, può affidarsi al programma del Mondo delle malghe,organizzato ogni estate in Val Lumiei, in Val Degano e in Val Pesarina (il punto di riferimento sono le tre località di Sauris, Ovaro e Prato Carnico): itinerari guidati alla scoperta delle malghe sono un appuntamento unico per gli amanti dei gusti della memoria, con pacchetti week-end, menù degustazione a base di prodotti di malga e molto altro ancora. Fra le altre manifestazioni dedicate alle malghe e ai loro prodotti, da ricordare la La monticazione "Anin in Mont" a Prato Carnico (21-22 giugno), la Sagra del Malgaro ad Ovaro (19-20 luglio), la Festa del Formaggio Salato a Sauris (15-17 agosto), La demonticazione e "Arlois e Fasois" a Prato Carnico (13-14 settembre), la Mostra mercato del formaggio e della ricotta di malga ad Enemonzo (20-21 settembre). Pacchetti di soggiorno: week end lungo (dalla cena del venerdì al pranzo della domenica) € 107,00 cui si affiancano tante altre combinazioni per il week-end e per la settimana. Informazioni: Società Cooperativa Servizi Turistici Sauris, tel. e fax 0433-86000 2) La Via delle malghe carniche 12 itinerari pensati per tutti quelli che desiderano immergersi letteralmente nella natura - in un ambiente incontaminato - da percorrere a piedi tra distese di Rosa alpina e prati fioriti, tra muggiti di mandrie, fischi di marmotte e richiami acuti di rapaci alpestri: questa è la proposta del progetto "Via delle malghe carniche", che si snoda fra Carnia e Carinzia, seguendo gli antichi sentieri ancora oggi battuti dai malgari e percorsi un tempo dalla gente del posto per commerci, scambi, fede. Gli alpeggi di quest'area incontaminata delle Alpi, a cavallo del confine italo austriaco, si raggiungono a piedi, a cavallo, in mountain-bike, e addirittura accompagnati in quota da un trattore. Nelle malghe si mangiano cibi semplici e genuini, si acquistano burri e formaggi e si vede come vengono preparati, si passa una giornata all'aria aperta, scoprendo i ritmi e i riti dell'antico mestiere del malgaro e, in alcuni casi, è anche possibile pernottare Per raggiungerle, si seguono alcuni sentieri- recentemente sistemati e mappati- che portano nomi evocatori: il Sentiero dei cramârs , ad esempio, collega Forni Avoltri, in Carnia, con Birnbaum, in Carinzia, e ripercorre le tracce dei venditori ambulanti carnici che, con le loro crassigne (sorta di piccola cassettiera di legno portata a mo' di zaino sulle spalle) vendevano Oltralpe spezie e tessuti. Il Sentiero dei silenzi, da Paularo a Dellach, si snoda fra praterie di montagna silenziose e ricche di torrenti e laghetti, rifugio per galli cedroni, nocciolaie, gatti selvatici e molti altri animali. Il Sentiero dei Contrabbandieri, da Paularo a Kirchbach, poco frequentato e con facili nascondigli, segue i passi battuti da contrabbandieri di spezie, sale e tabacco e offre spunti di grande interesse naturalistico..... In tutto i sentieri della Via delle Malghe Carniche sono 12: contrassegnati da un caratteristico marchio dove campeggia una mucca, sono descritti dettagliatamente in una mappa che si trova in distribuzione gratuita negli uffici dell'Aiat della Carnia e in quelli di Informazione turistica della Carinzia. Informazioni: AIAT della Carnia, numero verde 800-249905, fax 800-597905, www.carnia.it  e-mail aiat@carnia.org 

ARTA TERME 
Dal Bandìt al Carantàn, fuga a cavallo (6 luglio 2003) "Quel giorno Zuane detto "il Spagnul", credendosi al sicuro, conteggiava i carantàns che gli spettavano. Ad un tratto, insospettito da strani rumori, rimise il tutto nelle bisacce e, salito sul suo cavallo, imboccò la vecchia strada romana verso il torrente Randis inseguito da quei misteriosi rumori. I banditi stavano per avventarsi contro il malcapitato Zuane quando.........." La storia continua con la fuga a cavallo attraverso il vecchio borgo Chiusini, uno dei più caratteristici di Arta Terme, fra le montagne della Carnia. Questi luoghi infatti erano un tempo frequente teatro di fughe e inseguimenti, per difendere la vita, l'onore e la libertà di uomini e donne che abitavano o vi transitavano. La festa "Dal Bandìt al Carantàn", in programma ad Arta Terme il 6 luglio, ricorda queste antiche storie, ripercorrendo i luoghi dove si svolsero, con una spettacolare sfida a cavallo sul quarto e sul mezzo miglio, che vede partecipare cavalieri non solo di contrade della Carnia, ma di tutt'Italia. A fare da contorno alla gara saranno la rappresentazione della storia di Zuane, la sfilata dei concorrenti, la rappresentazione dei mestieri di un tempo (fra cui il ciclo della fienagione, la ferratura dei cavalli, la lavorazione della pelle, l'intaglio sul legno...), un mercatino di prodotti tipici e tanta musica. Informazioni: A.R.T.A.Tur, tel. 0433.929411 fax 0433.929714, AIAT Carnia 800 249905 
La storia La goccia scava la pietra, con la lentezza di un moto inesorabile e ripetitivo. Sì certo. Ma per inciderla c'è anche la via di un gesto secco e repentino, come quello di un ferro di cavallo che lascia la sua impronta sui sassi di un torrente, attraversato in fuga dai banditi. Che spavento quel pomeriggio. Fermo sotto il porticato della chiesetta di San Nicolò degli Alzeri vicino a Piano D'Arta, Zuane, detto Spagnul, sistema le carte che porta con sé. Zuane è un pratico notaio di Piano. Dopotutto, dice, chi verrà mai a rompermi le scatole in chiesa. altrove nessuno, forse, ma non ad Alzeri. Un luogo con alberi fitti fitti, e cespugli e uomini che ci sono e non ci sono. E quando ci sono sono di due tipi: o viandanti che ci transitano proprio perché devono e lo fanno veloci veloci, indugiare solo un attimo sarebbe pericoloso. Oppure sono banditi e predoni. Maledizione Zuane, proprio lì dovevi fermarti. Il cavallo legato alla antica colonna di pietra e lo Spagnul lì, seduto, le carte perterra e in mano un sacco con le monete i carantàns. Soldi come il miele per gli orsi di quel bosco. È bello, seduti, sentire il fresco della vecchia pietra della chiesa in una giornata così calda. Un fruscio, sarà il vento. Col cavolo, c'è qualcuno laddietro, nella boscaglia. Merda, rimetti tutto nella borsa, più veloce, di più, no, non è il vento. Sciogli il cavallo e montagli in groppa. Veloce dài. Paura. Sì, adesso ricordi, di una antica leggenda che racconta di una galleria sotterranea che porta al greto del fiume dal romitorio che c'era lì, a pochi passi dalla chiesetta. E oltre il greto, terra dei Pagans, il popolo primitivo che viveva alle falde del monte Araseit. Il romitorio, voluto e messo su dai Cavalieri di Malta per dare ricovero ai pellegrini che andavano a Roma. C'è da pensare al presente Zuane, al diavolo Malta e i pellegrini. Il presente adesso ha il suono sinistro di un ramo spezzato a pochi metri. Ma il passato ritorna, da solo, e la paura dello Spagnul richiama quella di giovani donne che si rifugiavano in quel bosco per sfuggire dallo ius prime noctis, a gambe levate per non diventare gambe violate. Tieni stretti quei soldi e galoppa. Basterebbe poco, lasciare il malloppo e saresti salvo. Sì, e poi cosa gli racconti a quel signore di Borgo Chusini che li aspetta quei carantans, ricavato della vendita di un terreno? Avanti, sei un notaio e solo l'idea di un sospetto: "balle, altro che banditi, i carantans te li sei tenuti tu" e saresti rovinato. Corri cavallo. Il fiato sul collo, su quello del cavallo il fiato di Zuane e su Zuane quello dei banditi. Ti prego San Nicolò, aiutami, sono troppo veloci, non ce la farò mai. Nelle tempie il battito del cuore, nelle orecchie il suono dei carantans, le urla dei banditi e i tonfi sordi del galoppo sul terreno. E poi il rumore dell'acqua del torrente Randice, dal letto nervoso e sconnesso. Forse la fine. Invece San Nicolò, una grazia, e in tre balzi il corso d'acqua è superato. Ai banditi resta solo la vista di quelle impronte incise sui sassi, marchio di una beffa.
SAURIS Festa del prosciutto (12-13 e 19-20 luglio2003) Quello di Sauris è una bandiera del gusto. Il prosciutto crudo che qui si produce è infatti , dolce e leggermente affumicato con legno di faggio aromatizzato con ginepro ed erbe, lasciato lentamente stagionare all'aria fresca e asciutta dei monti della val Lumiei. A questa specialità Sauris dedica la Festa del Prosciutto, che anima i due week-end di metà luglio. Durante la festa sono allestiti negli antichi borghi di Sauris di Sotto caratteristici stand in legno, dove si possono degustare prosciutto, speck, gnocchi, grigliate, piccoli frutti, dolci...Viene inoltre organizzata una Mostra mercato dell'artigianato locale Pacchetti di soggiorno: week end lungo (dalla cena del venerdì al pranzo della domenica) € 125,00 week end in residence (affitto 2 notti - minimo 2 persone) € 83,00 Informazioni: Società Cooperativa Servizi Sauris, tel. e fax 0433-86000 
FORNI AVOLTRI Festa dei frutti di bosco (26-27 luglio e 2-3 agosto 2003) Tutta all'insegna della golosità e della natura, la Festa dei frutti di bosco si terrà a Forni Avoltri nei due week-end del 26-27 luglio e 2-3 agosto. In programma fra l'altro incontri dedicati ai frutti di bosco e alle erbe spontanee di montagna, escursioni guidate alla raccolta di lamponi e mirtilli, fragole e more, chioschi gastronomici dove si potranno degustare piatti tipici carnici e deliziosi dolci a base di frutti di bosco. Domenica, infine, si terrà per tutta la giornata una mostra mercato dei prodotti agricoli ed artigianali della Carnia, dove si potranno vedere all'opera gli artigiani, e soprattutto gli intagliatori del legno. Il tutto con accompagnamento di musiche tradizionali e da osteria. In occasione della Festa dei frutti di bosco, sono stati, messi a punto dei pacchetti - soggiorno particolarmente convenienti: week-end (dalla cena del venerdì al pranzo della domenica) con trattamento di mezza pensione, a partire da € 93. Informazioni: Aiat della Carnia, tel. 0433-72202, fax 0433-727821 
SUTRIO Fasin la mede - Festa della fienagione (27 luglio 2003) Fra le tante feste che scandiscono il calendario estivo della Carnia, Fasjn la mede - con i suoi ingredienti a base di tradizione, gastronomia, natura intatta- le rappresenta un po' tutte. Fasjn la mede si svolge ogni anno il terzo o il quarto week-end di luglio a Sutrio (caratteristico borgo all'imbocco della Valcalda), quando si ripete nei prati sopra il paese l'antico rito della fienagione, a cui sono invitati a partecipare anche i turisti. Attorno ai grandi covoni di fieno si svolgono giochi e balli al suono di vecchie musiche, mentre negli stavoli (le baite in pietra e legno che punteggiano i monti della Carnia) si possono degustare piatti tradizionali ed ottimi dolci. www.carnia.it 

FRIGERIO VIAGGI NETWORK ADERISCE AL PROGETTO VENTAPOINT:INTEGRAZIONE TRA PARTNER ALL'AVANGUARDIA NEL SETTORE 
La partnership tra Frigerio Viaggi Network e Ventaglio in relazione al progetto VentaPoint è ormai ufficiale: le nove agenzie di proprietà Frigerio Viaggi ospiteranno al loro interno i corner VentaPoint, mentre sarà Freeworld Travel di Padova la prima agenzia affiliata in franchising Frigerio Viaggi Network ad aderire al progetto. Le altre trenta agenzie si uniranno gradualmente, entro il 2003. L'operazione conferma la reciproca fiducia che caratterizza da sempre il rapporto tra i due Gruppi. Il progetto è stato presentato ieri al Ventaglio Caffè di Milano, in occasione di una conferenza stampa moderata dal Prof. Paolo Bertozzi di TradeLab, che ha visto la partecipazione di Stefano Colombo e Luigi Porro, del Gruppo Ventaglio, e di Simone Frigerio e Roberto Gentile di Frigerio Viaggi Network. Numerosi, oltre la settantina, gli ospiti: oltre ai rappresentanti della stampa economica e di settore, sono intervenuti i dirigenti di Banca Intesa, Sea Parking e Datagest, recenti partner di Frigerio Viaggi. Folta anche la rappresentanza dei network turistici, tra i quali Adriano Biella, fondatore di Buon Viaggio Network, ed Eliseo Capretti, promotore di Amavet. "Credo fortemente nella collaborazione tra i vari attori della filiera turistica" ha commentato Simone Frigerio, direttore commerciale del Gruppo Frigerio "e ho sempre trovato in Ventaglio un partner affidabile e, in particolare, fortemente innovativo. In un momento difficile come quello attuale non ha senso isolarsi 'per difendere la posizione', ma è opportuno aprirsi verso l'esterno e cercare supporto e collaborazione. Abbiamo scelto la partnership anziché integrare verticalmente: il nostro mestiere è quello del retailer e non quello del tour operator. Non è stato facile individuare il partner giusto: siamo stati contattati da diversi gruppi, ma abbiamo optato per quello che ci offre la maggiori garanzie di autonomia e indipendenza. Sia ben chiaro, si tratta di un accordo commerciale, non c'è alcuno scambio azionario e i rispettivi management restano del tutto indipendenti" conclude Simone Frigerio. "Il futuro è nella partnership" puntualizza Roberto Gentile, amministratore delegato Frigerio Viaggi Network "Per sopravvivere alle sfide del futuro è necessario unire le forze, perché è proprio a causa della parcellizzazione della distribuzione turistica che i fornitori di servizi (compagnie aeree in primis) possono realizzare operazioni che in altri comparti sarebbero improponibili. In un mercato complesso come il nostro, individuare degli obiettivi comuni è difficile. Realizzarli, poi, quasi impossibile. Noi ci proviamo con VentaPoint: Frigerio Viaggi Network è una rete di modeste dimensioni, ma molto unita e con una buona notorietà, grazie al fatto che operiamo da anni e abbiamo sempre rispettato gli accordi sottoscritti". www.frigerioviaggi.net  www.ventaglio.com 

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