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2003 anno 6°  

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MERCOLEDI'
3 SETTEMBRE 2003

pagina 4

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I SIGNIFICATI DELLA GENOMICA

Milano, 3 settembre 2003 - Dal 20 a 22 novembre si svolgerà a Exeter (Regno Unito) un seminario internazionale sul tema "I significati della genomica". L'obiettivo principale della conferenza sarà di esaminare in che modo le conoscenze della genomica vengono prodotte, percepite e modificate nel mondo della scienza e della società. Una serie di workshop e di discorsi programmatici affronteranno la percezione della genomica da parte degli stessi scienziati, la trasmissione delle conoscenze genomiche dagli scienziati al pubblico e l'applicazione e la regolamentazione delle tecnologie e delle informazioni in questo settore. Infolink: http://www.ex.ac.uk/egenis/events/meanings.htm

GRAN BRETAGNA, CONFERENZA SULLE CELLULE STAMINALI
Londra, 3 settembre 2003 - Il ministero britannico del Commercio e dell'Industria (Dti) ed il Consiglio britannico della ricerca medica (Mrc) stanno organizzando congiuntamente una conferenza dedicata alla ricerca sulle cellule staminali nel Regno Unito. Il convegno, intitolato "Stem cells: shaping the future" ("Cellule staminali: disegnare il futuro"), si svolgerà il 15 e 16 settembre a Londra. Per la prima giornata della conferenza sono previste presentazioni da parte di esperti nazionali ed internazionali, nonché workshop mirati ad individuare i punti di forza, le lacune e le opportunità del Regno Unito in settori chiave della ricerca sulle cellule staminali. La seconda giornata sarà dedicata a presentazioni della recente missione di ricerca sulle cellule staminali in Canada ed in Usa, al fine di illustrare gli sviluppi statunitensi e promuovere la collaborazione internazionale. Tra i relatori della manifestazione figurano il direttore esecutivo del Mrc, il prof. George Radda, e Sir David King, consulente scientifico principale presso il governo britannico. L'intero svolgimento della conferenza sarà ripreso mediante videocamera e messo a disposizione su Internet. http://www.livegroup.co.uk/Stemcellsconference2003/index2.php?page=home

UN TEAM DI SCIENZIATI EUROPEI SCOPRE CHE LA PROTEINA RESPONSABILE DELL'ALZHEIMER SVOLGE UNA FUNZIONE BIOLOGICA VITALE
Bruxelles, 3 settembre 2003 - Alcuni scienziati tedeschi e italiani hanno scoperto che la proteina responsabile della malattia di Alzheimer svolge un ruolo essenziale nella difesa dell'organismo dalle radiazioni ultraviolette (UV). Si ritiene che l'Alzheimer sia causato dalla distruzione delle cellule cerebrali da parte di masse proteiche, denominate "placche", localizzate nella corteccia cerebrale. Tali placche sono composte principalmente da peptidi beta-amiloidi (Abeta), ovvero sostanze derivanti dalla proteina precursore dell'amiloide (APP). L'APP è stata individuata non solo nei neuroni corticali, ma in quasi tutti i tipi di cellule dell'organismo. Desiderosi di comprendere la ragione per cui l'organismo umano crea una proteina così dannosa, alcuni scienziati dell'Università di Bonn e dell'Istituto di biologia cellulare e ingegneria tessutale di Roma hanno deciso di studiare più approfonditamente l'APP e la sua forma solubile (sAPP). Il team ha scoperto che, di norma, l'organismo demolisce l'APP in modo tale da permettere la secrezione di APP solubile, processo che impedisce la formazione di peptidi beta-amiloidi. Durante gli esperimenti, inoltre, gli scienziati hanno notato che la secrezione di sAPP, accanto alla presenza di un'APP intatta, svolge un ruolo essenziale nel promuovere il trasporto della melanina verso gli strati più superficiali della pelle. La proteina intera garantisce che il trasporto del pigmento avvenga in modo corretto dall'inizio alla fine, consentendo alle cellule della pelle di assorbire efficacemente la melanina e di proteggere così il loro DNA, particolarmente sensibile, dall'impatto dei raggi UV. "Il peptide beta-amiloide, pertanto, potrebbe essere un residuo patogeno di una proteina di per sé vitale per il nostro benessere", ipotizza Volker Herzog, uno degli scienziati partecipanti allo studio. "L'APP rivela due volti opposti: da un lato, può causare una malattia molto grave se viene rilasciato il peptide beta-amiloide e, dall'altro, svolge funzioni vitali quando la demolizione avviene correttamente, permettendo la secrezione dell'APP solubile", ha affermato Herzog.

CONFERENZA EUROPEA SUL CANCRO
Copenaghen, 3 settembre 2003 - Dal 21 al 25 settembre si svolgerà a Copenaghen (Danimarca) la conferenza europea sul cancro. Il congresso dovrebbe attirare la partecipazione di 10.000 esperti internazionali in oncologia e tratterà l'intero ventaglio di ricerche, terapie e cure per tutti i tipi di tumori. Il programma comprende anche una tavola rotonda con i rappresentanti dell'UE dedicata alle sfide della ricerca sul cancro e al crescente problema della diversità di accesso alle strutture oncologiche in Europa. Infolink: http://www.fecs.be/Conferences/ecco12/index.shtml

SEMINARIO SULLA GESTIONE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE BASATA SULLA SCIENZA
Bologna, 3 settembre 2003 - L'Associazione dei professionisti europei per il trasferimento scientifico e tecnologico (Astp) sta organizzando un seminario sulla gestione della proprietà intellettuale basata sulla scienza, che si svolgerà dal 5 al 7 novembre a Bologna. Nel corso di sessioni plenarie, relatori esperti provenienti dall'Europa e dagli Usa analizzeranno un'ampia gamma di argomenti, tra i quali figurano i seguenti: introduzione ai diritti di proprietà intellettuale; introduzione ai diritti di brevetto; la "spirale della morte" del trasferimento tecnologico ed i mezzi per salvarsi prima che sia troppo tardi; piccoli espedienti nella concessione delle licenze: metodi di negoziazione. Infolink: http://www.astp.net

NUOVI DATI MOSTRANO CHE EPLERENONE (INSPRA), PRODOTTO DA PFIZER, MIGLIORA LA SOPRAVVIVENZA NEI PAZIENTI COLPITI DA INFARTO MIOCARDICO CHE
Vienna, 3 settembre 2003 - Secondo i dati presentati ieri al congresso annuale della Società europea di cardiologia, eplerenone (prodotto da Pfizer) riduce i decessi del 15% tra i pazienti che hanno subito un infarto miocardico e che hanno sviluppato uno scompenso cardiaco in confronto con pazienti trattati con placebo. Lo scompenso cardiaco è una comune malattia degenerativa che si manifesta quando il muscolo cardiaco è indebolito in seguito a un danno provocato da un infarto, dall'ipertensione o da particolari malattie (come la cardiomiopatia dilatativa). In Europa circa 14 milioni di persone soffrono di scompenso cardiaco, con il 25-40% dei pazienti che muoiono entro un anno dalla diagnosi. Lo studio Ephesus (Efficacia di eplerenone sulla sopravvivenza nello scompenso cardiaco post-infartuale) ha avuto inizio nel dicembre 1999 ed è stato condotto in 37 paesi. La grande maggioranza dei 6.632 partecipanti allo studio ha ricevuto un trattamento standard comprendente ACE inibitori e betabloccanti, per contrastare l'infarto e il successivo scompenso. Tra i pazienti a cui è stato somministrato eplerenone in aggiunta alla terapia standard, si è registrata una riduzione del 23% per cento dei ricoveri ospedalieri per scompenso cardiaco. Tra i pazienti trattati con eplerenone c'è stata inoltre una riduzione del 21% nei decessi per infarto improvviso in confronto al gruppo cui era stato somministrato placebo. In un sottogruppo di pazienti a cui erano stati somministrati ACE inibitori e betabloccanti come terapia standard (n= 2.140 con eplerenone; 2.103 con placebo), l'aggiunta di eplerenone ha fornito ulteriori benefici per la sopravvivenza. Tra i pazienti che avevano inserito eplerenone nel loro schema di trattamento contro lo scompenso cardiaco si è registrata una riduzione del 27% dei decessi. "Nonostante negli ultimi 20 anni siano stati fatti grandi progressi nella cura dell'infarto miocardico, prolungare la vita e ridurre le ospedalizzazioni tra chi è sopravvissuto all'infarto ma poi sviluppa uno scompenso cardiaco, rimane una sfida significativa" ha affermato il professor Faiez Zannad, responsabile della Divisione per lo scompenso cardiaco, ipertensione e cardiologia preventiva del Dipartimento di cardiologia nella Clinica universitaria di Nancy, in Francia. "Questi risultati sono significativi perché mostrano che eplerenone, una volta aggiunto alle terapie standard, salva vite umane e riduce le ospedalizzazioni in misura persino maggiore rispetto alle sole cure standard". Eplerenone agisce bloccando gli effetti dell'aldosterone, un ormone che può danneggiare i vasi sanguigni, i reni e il cuore, contribuendo allo sviluppo e al progresso dell'ipertensione e dello scompenso cardiaco. Eplerenone è il primo farmaco che blocca selettivamente i recettori dell'aldosterone senza interferire con gli altri recettori, così da ridurre al minimo gli effetti collaterali di tipo ormonale sessuale. Lo studio randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo ha valutato l'uso di eplerenone in aggiunta alla terapia standard, che può comprendere ACE inibitori, diuretici, betabloccanti, bloccanti dei recettori dell'angiotensina II, statine, aspirina o riperfusione coronarica. I pazienti trattati sia con eplerenone sia con placebo hanno cominciato la terapia da 3 a 14 giorni dopo avere subito l'infarto. Eplerenone è stato generalmente ben tollerato in confronto al placebo, con tassi comparabili di effetti collaterali come alterazione del ciclo mestruale (eplerenone 0,4%, placebo 0,4%), ginecomastia (eplerenone 0,5%, placebo 0,6%); e impotenza (eplerenone 0,9%, placebo 0,9%). Come ci si attendeva dal suo meccanismo d'azione, eplerenone è stato associato a un aumento dell'incidenza di grave iperpotassiemia (= 6.0 mEq/L): eplerenone 5,5%, placebo 3,9%).

50 ANNI DI JAMES BOND: IL MITO CHE NON MUORE A FIERE DI PARMA DA SABATO 27 SETTEMBRE A DOMENICA 5 OTTOBRE
Parma, 3 settembre 2003 - "Il mio nome è Bond, James Bond: cinquant'anni di un mito". Con questo titolo della mostra collaterale, Mercanteinfiera autunno, il più importante appuntamento internazionale di modernariato, antiquariato e collezionismo d'Europa (Fiere di Parma, da sabato 27 settembre a domenica 5 ottobre) celebra la ricorrenza particolare: nel gennaio del 1953 la Jonathan Cape di Londra pubblicò, in soli 4750 copie, il primo della serie di romanzi di Jan Fleming che dopo si rivelò tanto fortunata. Fu Casino Royale che in Italia usci solo molti anni più tardi con il titolo La Benda Nera. Questa iniziativa è una delle più importanti, in Italia, dedicate al 50esimo "compleanno" dell'eroe letterario e cinematografico tra i più popolari in assoluto nel mondo. Si calcola infatti che almeno una persona su due al mondo abbia visto almeno un film che ha per protagonista l'Agente 007. Ed è proprio grazie ad uno di questi appassionati che è stato possibile realizzare l'originale ed accattivante mostra celebrativa di Mercanteinfiera. Si tratta di Edward Coffrini Dell'Orto, 34 anni, milanese, presidente (Insieme ad Andrea Carlo Cappi, scrittore dei gialli e traduttore ufficiale dei romanzi di 007) dello 007 Admiral Club che è l'unico club italiano dedicato a James Bond, con più di 200 iscritti su tutto il territorio nazionale. Edward Coffrini Dell'Orto, uomo d'affari e scrittore (nome in codice "l'Ammiraglio" o "James Bond"), dal 1992 è l'amministratore dell'Admiral Hotel di Milano, costruito nel 1972 nelle immediate vicinanze della Fiera di Milano dal nonno, Luigi Dell'Orto. Edward Coffrini Dell'Orto vanta oggi una delle più ampie collezioni al mondo di poster, oggetti, libri, gadget e cimeli su James Bond. Non si limita a raccogliere tutti i materiali possibili e immaginabili sul suo idolo, ma cerca di emularlo nelle sue imprese. Ostinato come Willy Coyote, Dell'Orto si lancia sovente in mille avventure sulle tracce di 007 rigirando, in compagnia del vice presidente del club Francesco Mancini e dell'infallibile Raschi, scene dei film di 007 in chiave comica. Nel quotidiano è anche appassionato di sci, auto veloci, sport e competizioni in generale, curatore di Quarterdeck, newsletter dello 007 Admiral Club, giornalista - free lance (scrive reportage dalle location bondiane per varie testate e per altri fan club europei). "La mia passione, - spiega Dell'Orto, - nacque da bambino, quando all'età di 7 anni mia madre mi regalò la mia prima Aston Martin DB5 in scala 1:43 della Corgi. La molla scattò quando giocando sul bancone dell'Admiral Hotel, l'albergo di Famiglia, feci cadere il modellino ... Non perdendo tempo in lacrime o lamenti, mi feci spedire dall'Inghilterra un modello simile, con un unico scopo: quello di saccheggiarne i pezzi per riparare la numero uno che ancora oggi è il pezzo più prezioso di tutta la mia raccolta di quasi 5.000 cimeli raccolti in tutto il mondo". E' quindi grazie a questa formidabile collezione che all'interno di Mercanteinfiera viene ricostruito il percorso storico di tutti quei gadgets e memorabilia che hanno reso famoso 007 e che hanno ispirato i sogni e la fantasia di milioni di fans, a partire dai primi anni 60 a oggi. In occasione della mostra di Parma sarà presentato in anteprima il grande libro monografico a colori di Guido Mondani e Lele Ravagnani (Mondani Editore, Genova) dedicato proprio al mitico orologio di James Bond, indossato da Sean Connery nei primi quattro film della serie, il Rolex Submariner: Per una curiosa combinazione storica, quest'anno, oltre oltre a quello di James Bond ricorre anche il cinquantesimo anniversario della creazione di questo prestigioso orologioo, mentre la celebre casa svizzera che lo produce, quest'anno celebra il suo primo secolo di attività. A Parma, fra i cimeli ispirati all'Agente 007, accanto al libro monografico, sarà esposto anche proprio il Rolex modello 4538 che è entrato nella storia degli orologi da collezione con il soprannome di Submariner James Bond. La Bond-mania esplose negli Anni 60 grazie alla prima serie di quattro film, un vero e proprio "poker d'assi" destinato ad entrare nella storia del cinema, che avevano Saltzman e Broccoli come produttori, Sean Connery come protagonista (utt'ora da molti definito il vero 007 ) e Terence Young nel ruolo del regista bon vivant (con un facile gioco di parole si potrebbe anche dire Bond-vivant) che con la sua classe, cultura e gusti raffinati trasformò il giovane attore scozzese da "un semplice giocatore di football" (come lo aveva definito Fleming, che per la trasposizione cinematografica del suo eroe avrebbe preferito David Niven) nel più affascinante James Bond dello schermo, dando vita ad un mito che dopo mezzo secolo, non accenna ad appannarsi. La mostra "Il mio nome è Bond, James Bond: cinquant'anni di un mito" allestita all'interno di Mercanteinfiera di Parma comprende locandine originali, fotobuste (le locandine a colori che vengono esposte all'interno dei cinematografi), poster e manifesti d'epoca, libri, fumetti, riviste, pupazzi, macchinine, veicoli spaziali, pistole, macchine fotografiche, oggetti di scena giochi di società, e tutto quanto ha fatto sognare di essere Bond, James Bond. Si potranno ammirare illustrazioni di Jacono, giocattoli della britannica Corgi Toys, della americana Gilbert, prime edizioni della Garzanti - marchi status symbol che hanno accompagnato la spia britannica - e altro ancora. Questi oggetti hanno recentemente (nel 1998 e nel 2001) incrementato il loro valore e la loro diffusione mondiale grazie a due aste, esclusivamente dedicate al mondo Bond, avvenute presso Christie's di Londra. Alcuni pezzi hanno raggiunto cifre astronomiche come il Rolex Submariner 5513 modificato dalla sezione Q (venduto per circa 30.000 ¤), l'Aston Martin DB5 (250.000 ¤), il bikini di Ursula Andress (realizzato e venduto dalla stessa attrice per circa 55.000 Euro), il cappello da lancio del malvagio Odd Job (90.000 ¤ venduto dal presidente del club britannico) mentre altri hanno "semplicemente" raddoppiato o triplicato le normali quotazioni di mercato. Così un pupazzo raffigurante Connery prodotto dalla americana Gilbert è passato da 150¤ a 350-400 ¤, le prime edizioni dei poster sono passate dai 250 ¤ ai 500¤ e così via.

MICAM SHOEEVENT - MOSTRA INTERNAZIONALE DELLA CALZATURA - MILANO, 20/23 SETTEMBRE.
Milano, 3 settembre 2003 - Di certo non conosce crisi la straordinaria creatività dei designer di moda capace di rinnovare, di stagione in stagione, guardaroba e accessori per chi la moda la ama davvero. Scegliere un capo piuttosto che una scarpa risulta essere ormai strumento di espressione non solo di gusto, ma di modi di essere. Questo il motivo per cui Micam Shoevent continua a crescere, risposta ricca di sfumature ad-una domanda complessa e artIcolata di qualità ed elevato contenuto moda. L'ospite a Fiera Milano dal 20 al 23 settembre 2003, Micam Shoevent si conferma ancora l'evento di riferimento per il settore calzaturiero spingendo sull'acceleratore dell'internazionalità. Le cifre riferite alla manifestazione non lasciano dubbi, segnalando per la prossima edizione un ulteriore incremento dei dati più significativi: 1.299 espositori, oltre 2.000 collezioni per la primavera/estate 2004, 51.656 metri quadrati di superficie netta occupata, oltre 34.000 visitatori attesi. AI fine di poter accogliere al meglio il numero di espositori in crescita si è reso necessario un ripensa mento del layout della manifestazione. La grande novità per la prossima edizione consiste infatti proprio nell'aggiunta dei padiglioni 17 e 18, ai tradizionali 13, 14, 15 e 16, dove verranno esposte le collezioni di calzature dedicate alla donna "trendy", ospiti del padiglione 12 fino allo scorso marzo. L'incremento della superficie espositiva testimonia il ruolo di un evento come Micam Shoevent sul piano internazionale. Si tratta di un appuntamento atteso, irrinunciabile sia per i maggiori buyer internazionali, che possono visionare la più ampia gamma di proposte all'interno di una vetrina in cui espongono le più prestigiose case di moda italiane e straniere, sia per le imprese italiane che possono tastare il polso di mercati conosciuti o intraprendere nuovi progetti commerciali. Micam Shoevent è tuttavia molto più di un momento espositivo importante, vantando come proprio punto di forza una visione globale del settore calzaturiero. L'aspetto più puramente commerciale viene arricchito infatti di occasioni di approfondimento relative ai temi economici nevralgici, alla formazione, alle ultime tecnologie, ma anche alle tendenze moda. Grande appuntamento legato al business, Micam Shoevent diventa anche occasione di incontro informale per imprenditori e operatori del trade durante gli eventi della manifestazione. Domenica 21 settembre alle ore 20.00, in particolare, si festeggerà all'alcatraz Music Island, locale storico delle notti milanesi, che vedrà protagonista assoluta la musica con la partecipazione straordinaria di Irene Grandi. Durante la serata verrà inoltre assegnato il Micam Award, il prezioso riconoscimento per due rappresentanti particolarmente significativi del sistema distributivo nazionale e internazionale, giunto a settembre alla XVI edizione.
Infolink: www.micamonline.com

BIT 2004 MULTITARGET: DAL TRADE AL VIAGGIATORE, 4 GIORNI DI BUSINESS MIRATO INIZIERÀ SABATO 14 FEBBRAIO E SI CONCLUDERÀ MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2004
Milano, 3 settembre 2003 - Inizia il conto alla rovescia per la 24a edizione di Bit 2004, la Borsa Internazionale del Turismo organizzata a Milano da Expocts dal 14 al 17 febbraio. Bit si conferma l'unica manifestazione in cui è presente l'intero Sistema Turismo, dalle destinazioni agli agenti di viaggi, dai tour operator ai viaggiatori. La formula multitarget, che dà spazio a tutte le opportunità, attesta la vocazione di Bit a motore del business: infatti nel 2003 ha fatto registrare nuovi record con un totale di 129.092 presenze, di cui 87.292 operatori professionali (+5,3% rispetto all'edizione 2002) e un incremento del 15,8% per quanto riguarda la presenza di tour operator e agenti di viaggi. "Il risultato di Bit 2003 afferma la validità della formula multitarget, applicata ai quattro giorni, che riproporremo nel 2004 con un'attenzione ancora maggiore, andando a creare spazi e luoghi specifici per i diversi fruitori, che costituiscono il cuore della manifestazione. A Bit sono presenti tutti i rappresentanti della filiera del turismo: dal produttore di servizi al viaggiatore"- dichiara Adalberto Corsi, Presidente di Expocts. Sabato 14 febbraio Bit aprirà le porte al trade e ai turisti: la mattina sarà il primo momento dedicato al business, con ingresso riservato esclusivamente agli operatori; il pomeriggio il turismo diventerà un grande show con spettacoli e intrattenimenti per il pubblico sino a sera, infatti quest'anno l'apertura del sabato al pubblico sarà dalle 14.30 alle 23.00. Domenica 15 febbraio tutti i protagonisti del sistema turismo, rappresentanti dell'offerta, operatori professionali e agenti di viaggi saranno in Bit per fare business; ci saranno in più i viaggiatori, per conoscere prodotti e informarsi su mete e itinerari. I viaggiatori potranno inoltre usufruire della consulenza di espositori e agenti di viaggi attraverso visite guidate agli stand. Lunedì 16 febbraio Bit dedicherà tempo esclusivo al business tra gli operatori, nazionali e internazionali, e ai momenti di formazione e di approfondimento professionale con gli eventi organizzati nell'ambito di Bit Visions e Bit Virtual On Stage. Martedì 17 febbraio continueranno gli appuntamenti con il trade, in particolare con un focus sul business travel. Protagonista della giornata, il 3° Forum Internazionale sul Sistema Turismo, un momento dedicato ai grandi scenari e agli sviluppi futuri del turismo internazionale. Bit 2004 guarderà con attenzione anche al mondo dell'innovazione e delle nuove tendenze con i focus espositivi sulle tecnologie a supporto del turismo, sul turismo enogastronomico, termale e open air.
Infolink: www.expocts.it/bit

"ABITARE IL TEMPO" - GIORNATE INTERNAZIONALI DELL'ARREDO - VERONA, 18/22 STTEMBRE.
Verona, 3 settembre 2003 - Ogni edizione di Abitare il Tempo è caratterizzata da nuovi avvenimenti che rivelano quanto importante sia per questa manifestazione cogliere ogni singolo segnale di tendenza, di evoluzione, di mutamento del gusto e del mercato dell'arredamento. Del gusto innanzitutto, perché " Abitare il Tempo" - va sottolineato - resta l'unica rassegna in questo settore che copre l'intero repertorio delle voci dell'interior design. Ma anche del mercato perché di anno in anno si fa carico di migliorare il proprio assetto fieristico per agevolare sempre più il flusso degli affari. Per esempio, l'anticipazione della data a settembre si è rivelata ottima sotto vari punti di vista. Come la facoltà di proporre prodotti nuovi prima degli altri appuntamenti fieristici internazionali. Tant'è vero che i due settori merceologici che maggiormente si sono avvantaggiati dello spostamento di data, ovvero il tessile e I'oggettistica, si presentano molto più numerosi all'appuntamento di quest'anno. Nel settore dei tessuti si noterà una presenza rafforzata, grazie alla partecipazione degli editori tessili di Incontri che vedono nella filosofia di Abitare il Tempo un contesto appropriato perchè consente loro di anticipare le grandi fiere internazionali di gennaio e di presentare le proprie collezioni d'autunno, arricchendo il ventaglio di proposte per il nuovo anno anche in previsione delle campionature dell'industria dell'imbottito. Il settore dell'oggettistica, a sua volta, oltre a trarre vantaggio dalla contiguità con tutto il resto del mondo dell'arredamento, può inserirsi con nuove proposte nella campagna di vendite pre-natalizie.. La XVIII edizione di Abitare il Tempo si presenta quindi con un incremento di espositori anche stranieri, che saranno complessivamente circa 620, con nuove aziende, soprattutto nel campo del tessile e della decorazione "lifestyle". Ma anche con il consolidamento di tutti gli altri settori, a partire dal mobile classico e dal design, sino ai settori della cucina e del bagno. Edentity- 1a Esposizione Giardini tematici. Concept:"gumdesign" L'attenzione di "Abitare il Tempo" verso i fenomeni sociali riferiti all'habitat si manifesta puntualmente con questo progetto che porta in primo piano l'importanza che sta avendo la zona a verde (sia essa giardino o balcone) nel contesto dell'abitare domestico, proprio come area che diventa tutt'uno con l'arredamento d'interni. Sono coinvolti architetti paesaggisti e aziende, i quali daranno vita a progetti sperimentali di verde domestico che saranno allestiti nel piazzale d'ingresso ai padiglioni, occupando tutto lo spazio libero con installazioni di grande interesse per i visitatori della rassegna. Abitare il Tempo invita......a casa di Giulietta. Per il secondo anno consecutivo, uno dei monumenti più amati di Verona sarà il luogo di un evento che tanto successo di pubblico e di stampa ha riscosso alla sua prima edizione: attualizzare con un progetto creativo la storia che si è consumata nelle stanze di questa storica dimora. Il nome dell'autore della proposta 2003 è legato al mondo della moda: Ennio Capasa, designer e fondatore di Costume National vede nella tragica passione dei due giovani amanti "l'allegoria eterna e più perfetta del romanticismo". La Casa di Giulietta costituisce uno degli episodi della mostra Abitare il XXI Secolo che si svolge nel padiglione 8 della Fiera. Il teatro del tessuto- Proposte tessili e Alta Decorazione Pad.1 Il padiglione 1 ospiterà la grande mostra dedicata ai temi del classico e dell'alta decorazione, curata da Ettore Mocchetti. l protagonisti dell'allestimento saranno i tessuti di arredamento: prodotti di altissima qualità realizzati dalle più prestigiose aziende italiane ed internazionali del settore. Puntando a creare un'atmosfera di forte suggestione e teatralità che' sottolinei ed enfatizzi le loro valenze decorative ed emozionali, si è pensata una scenografia che richiami il Modernismo metafisico caratteristico dell'architettura italiana della fine degli anni '30 e inizio anni '40, e che trova i suoi riferimenti principali, oltre che nella pittura di dechirichiana memoria, nelle opere di Adalberto Libera, Luigi Moretti e La Padula-Guerini-Romano. Pietra -Design -Architettura Pad. 1.1 Il rapporto tra materiali costruttivi, progetto, architettura e design di interni è da alcuni anni al centro di una serie di eventi di Veronafiere che si avvalgono della sinergia fra Abitare il Tempo e Marmomacc (Mostra Internazionale di Marmi, Pietre e Tecnologie), a cura di Carlo Amadori e Vincenzo Pavan. L'oggetto unificante è il marmo, un materiale antico di cui sempre di più si scoprono le straordinarie potenzialità espressive anche nella condizione odierna, spesso dominata dalla ricerca ossessiva di nuovi materiali da eleggere a simbolo della contemporaneità. Due . mostre approfondiscono alcuni temi legati all'uso di marmi e pietre, naturali e artificiali. La prima si intitola La Casa di Pietra e sviluppa, in una sintesi complessiva, il tema dei luoghi domestici, nei quali i linguaggi dei materiali lapidei si confrontano con quelli di altri materiali quali legno, acciaio, vetro, ceramica. Sulla linea delle precedenti esperienze, l'apporto e la collaborazione all'iniziativa delle aziende del settore si pone come nuova opportunità di sperimentazione verso nuovi orizzonti dell'architettura e del design. La mostra è curata da Roberto e Ludovica Palomba. La seconda, dal titolo International Award Architecture in Stone, curata da Vincenzo Pavan, presenta ed illustra le opere vincitrici di un prestigioso premio internazionale dedicato alle architetture di pietra. Abitare il XXI Secolo - Pad. 8 Carlo Amadori, Vanni Pasca,e Luca Scacchetti ritornano sul tema inaugurato con successo nell'edizione 2002 di "Abitare il Tempo" (e che si svilupperà sino al 2004), chiamando a raccolta un nuovo gruppo di architetti e designer che, insieme ad aziende di riferimento, daranno vita a modelli abitativi e "concepì" del vivere quotidiano. Ogni progettista, con l'azienda o le aziende che lo affiancano, avrà a disposizione uno spazio ove costruire la sua ipotesi, mentre un grande spazio allestito "terrà insieme" le differenti proposte, dando vita ad un'idea complessiva, generale e "teorica" della casa del XXI secolo. L'obiettivo è di fornire a progettisti, aziende, distributori, ma anche a tutti coloro che si interessano al tema, un panorama di idee, uno strumento di riflessione progettuale e di apertura critica verso il cambiamento dei modi di vita e le trasformazioni della quotidianità che le nuove tecnologie da un lato, e dall'altro i processi di trasformazione delle città e delle relazioni sociali indotte dalla mondializzazione, vanno producendo. Gli architetti invitati sono: Peter Bottazzi, Giulio Cappellini, Piero Lissoni, Enzo Mari, Fabio Novembre, Nucleo Design Solutions. Sperimentazione e ricerca. Pad.8 . Il programma di mostre di "Abitare il Tempo 2003", allestite nel padiglione 8, si completa con altri sette titoli che spaziano su vari e interessanti argomenti aventi come denominatore comune la sperimentazione e la ricerca, da sempre motore trainante di Abitare il Tempo. Le mostre presenteranno esclusivamente progetti originali e prototipi, grazie al lavoro sinergico fra architetti partecipanti e Aziende. Il mobile delle avanguardie sovietiche degli anni Venti, a cura di Giuseppe Albanese, ripercorre la storia dell'atelier "Vchutemas", il principale centro creativo sovietico di quegli anni, presentando una serie di modelli progettati allora dagli allievi della scuola in stretta collaborazione con i loro tutor ed elaborando altri arredi realizzati dai Maestri sovietici, alcuni dei quali fanno ormai parte della Storia dell'Arredamento. Metamorfosi -La tradizione tra forma e funzione, a cura di Gianmaria Colognese, mostra la capacità e la flessibilità di mutare linguaggio e prodotto pur usando la tradizionale abilità artigiana di costruire mobili. La scommessa sarà dimostrata attraverso la realizzazione di 20 pezzi di otto tipologie diverse disegnati da altrettanti progettisti per potere diversificare in modo dinamico e dialettico l'immagine degli oggetti finali. Finis terrae -La casa di frontiera, a cura di Francesco Spada, parte da una ricognizione geografica, il Salento, che per i viaggiatori dell'800 rappresentava la fine dell'Europa, per proporre un progetto di casa contemporanea che nonostante le sovrapposizioni trans- culturali sappia mantenere, arricchendosi, una precisa identità territoriale. La casa e il luogo -a cura di Luca Scacchetti. Per il secondo anno consecutivo, l'area di Bassano presenta ad Abitare il Tempo la sua forte realtà produttiva e commerciale legata alla produzione di mobili classici. La mostra si definisce come una sorta di casa, una casa legata ad una tradizione produttiva e culturale, ove il rapporto tra prototipi e luogo di origine è molto marcata, quasi, in analogia ad un Doc vinicolo, che lega inseparabilmente prodotto e luogo. Alessandro Mendini + Cleto Munari "Micromacro", a cura di Elvilino Zangrandi, presenta le "microarchitetture" in vetro soffiato di Murano di un grande architetto, Alessandro Mendini, appositamente disegnate per l'occasione. Al centro dell'esposizione un'opera "macro" sempre in vetro e metallo. "Scenari di sostenibilità domestica", a cura dell'Unità di ricerca Dis (Design e Innovazione per la Sostenibilità Ambientale), Dipartimento Indaco, Politecnico di Milano, con il contributo di Group Environmental Affairs AB Electrolux-Sweden ed Electrolux Italia. Il tema di questa mostra verte appunto sulla sostenibilità in relazione con il mondo degli elettrodomestici, partendo concettualmente dallo stato dell'ambiente oggi. Grazie all'allestimento, a cura dello Studio Ruiz, si vedranno vari scenari costellati da esempi di prodotti, componenti, materiali ma anche servizi, progetti e prototipi, testimoni della transizione in atto verso un ambiente di elettrodomestici più "eco-sostenibili". Il padiglione 8 ospiterà anche la mostra "La superficie virtuale", curata da Ettore Sottsass, in collaborazione con Abet Laminati, che realizzerà alcune installazioni appositamente disegnate per l'occasione dallo stesso architetto. Premio "Abitare il Tempo". Per la seconda volta sarà assegnato il premio di design che porta il nome della manifestazione ad una personalità (progettista, studioso, industriale, giornalista, commerciante) nel campo dell'interior design il cui nome, come già avvenuto nella scorsa edizione con Ettore Sottsass, verrà ufficializzato alla vigilia della manifestazione. " Happy Hour " Anche quest'anno, Abitare il Tempo" realizzerà la Happy Hour", punto di incontro -open bar per gli operatori e gli ospiti della fiera, tutte le sere dalle 19 alle 22. Il luogo sarà il Foyer del Teatro Nuovo e sovrastante terrazza, nel cuore di Verona, proprio di fronte alla 'Casa di Giulietta'. Perchè anche la convivialità, il piacere di stare assieme e di condividere emozioni positive è da sempre caratteristica ed elemento distintivo di "Abitare il Tempo" che nonè - ricordiamo - una delle, sia pur importanti, "Saloni o Esposizioni di Mobili" ma, appunto, qualcosa di "unico" nel panorama internazionale. www.veronafiere.it/abitareiltempo

DAL 2 AL 6 OTTOBRE TORNA A MILANO SMAU ILP LA MANIFESTAZIONE DEDICATA AI VIDEOGAMES ATTESA OGNI ANNO DA MIGLIAIA DI APPASSIONATI
Milano, 3 settembre 2003 - Dopo il successo dell'edizione 2002, che ha visto la partecipazione entusiastica di decine di migliaia di visitatori, torna a Milano Smau Ilp 2003, (Fiera di Milano - Pad 15/2 - Ingresso Porta Teodorico) uno dei più grandi appuntamenti a livello italiano ed europeo per il crescente pubblico degli appassionati di videogames. Smau Ilp, che si svolgerà nel contesto di Smau 2003, occuperà il modernissimo padiglione 15/2 di Fiera Milano con un accesso diretto da Porta Teodorico, a pochi metri dalla fermata della Metropolitana di Lotto. Oltre 6.000 mq di alta tecnologia applicata al mondo del videogame e al multimediale, con circa 2.000 postazioni gioco PC e console a disposizione degli appassionati e le novità da provare in anteprima. Cinque giorni dedicati a tutti i giocatori, di qualunque livello, che potranno giocare, informarsi e partecipare a sfide entusiasmanti. La manifestazione coprirà 4 aree tematiche: Area Esposizione: con tutto il meglio e le novità nel campo del videogioco (PC e console), di Internet e delle tecnologie multimediali applicate all'entertainment; Area Gioco: centinaia di postazioni free-gaming, dove, anche chi non ha piena dimestichezza con il mondo dei videogiochi, potrà imparare grazie ai tutors dell'Anvi (Associazione Nazionale Videogiocatori Italiani) presenti; Area Tornei: un'area riservata ai "professionisti" del gioco, con centinaia di computer in rete che si sfideranno per contendersi a colpi di mouse e joystick il primato in oltre 10 diverse specialità. Connessioni Internet super veloci e la collaudata esperienza organizzativa di Videogame.it. renderanno possibili le più alte performance. Sono previsti giocatori in arrivo da tutt'Italia e da diversi paesi Europei; Area Shop: un'ampia area commerciale dove poter acquistare le ultime uscite e i classici del videogame a prezzi interessanti.

SANA 2003: LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE DEL NATURALE GRANDE ATTESA PER LA 15^ EDIZIONE DEL SALONE INTERNAZIONALE DEL NATURALE, A BOLOGNA DALL'11 AL 14 SETTEMBRE 2003.
Milano, 3 settembre 2003 - I dati di consumo, i trend degli scambi internazionali e la crescente diffusione di una sensibilità collettiva generatrice di nuovi modelli di comportamento sociale ed economico testimoniano che, tra i settori emergenti e trainanti dell'economia mondiale, quelli correlati alla dimensione dell'ecologico hanno una marcia in più. Sana, il Salone Internazionale del Naturale, rappresenta la risposta concreta all'attuale processo di internazionalizzazione del mercato ecologico, offrendo una concentrazione di interesse, di approfondimento, di business dalla valenza comunicazionale e divulgativa senza eguali. La 14^ edizione del Sana ha registrato un afflusso di oltre 84.000 presenze tra operatori e visitatori, di cui 2.976 stranieri. Di questi ultimi, l'82% proveniente dall'Europa, il 9% dall'America, il 5% dall'Asia, il 3% dall'Africa e l'1% dall'Oceania. Dei 1.600 espositori, 335 erano aziende estere. In vista della 15^ edizione di Sana, la pianificazione e le strategie organizzative hanno puntato su una sempre più forte internazionalizzazione del Salone attraverso molteplici attività di promozione rivolte ad espositori e a visitatori stranieri. Molti i rapporti con le organizzazioni italiane e mondiali preposte allo sviluppo del commercio internazionale, i contatti diretti con gli operatori stranieri e le collaborazioni attivate con le principali riviste estere, oltre alla massimizzazione delle potenzialità divulgative offerte da Internet. Il tutto si traduce in un pacchetto di servizi messo a disposizione di espositori e operatori - prima, durante e dopo la Fiera - per facilitare i contatti e le trattative commerciali. Sana si propone pertanto come la piattaforma multimediale ideale per gli scambi internazionali, rispondendo alle potenzialità di un mercato in continua crescita. Sana offre, come nessun altro evento al mondo, una visione d'insieme delle opzioni ecologiche di consumo, presentando produzioni eco-compatibili in tutti i campi di attività. Il percorso espositivo si snoda attraverso 17 padiglioni, per una superficie espositiva di 90.000 metri quadrati, proponendo campionari e novità nei tre macro-settori dell'Alimentazione, della Salute e dell'Ambiente. A Bologna, dall'11 al 14 settembre 2003, sono attesi oltre 80.000 visitatori e operatori internazionali, per conoscere, provare e diffondere nel mondo, anche grazie alla fortissima portata mediatica dell'evento, la dimensione del Naturale, dall'alimentazione alla salute, dall'abbigliamento alla bioedilizia. Da quindici anni Sana funge da amplificatore di un processo etico di evoluzione delle produzioni e dei consumi all'insegna della qualità della vita. Il ruolo universalmente e storicamente riconosciuto a Sana è quello di stimolare nuove idee, di coinvolgere istituzioni economiche e politiche sulle tematiche del Naturale, di diffondere nel mondo la fruibilità, la competitività, la varietà e la qualità delle soluzioni eco-sostenibili. Cenni sul mercato del naturale - Alimentazione L'alimentazione biologica rappresenta un mercato dalla crescita mondiale di oltre il 15% l'anno. Questo ha toccato nel 2002 i 29 miliardi di Euro, di cui 13 miliardi in Europa, 11 miliardi in USA, 5 miliardi in Giappone. In risposta al forte interesse dimostrato dagli operatori alle tematiche correlate al settore alimentare, Sana offre una gamma infinita di proposte da tutti i continenti, oltre alla tradizionale e ricercata qualità dei prodotti tipici certificati. L'Italia del resto riveste un ruolo leader nella produzione in Europa, con circa 1,2 milioni di ettari dedicati all'agricoltura biologica (pari al 25% dell'intera produzione europea e seconda al mondo dopo gli Stati Uniti), 57.000 aziende produttrici, 4.000 imprese di trasformazione, 122 esportatori, per un fatturato di 1,6 miliardi di Euro nel 2002 (+33% rispetto al 2001). In Italia i consumatori abituali di prodotti biologici sono stimati intorno a 1.000.000, e il Paese si colloca al quarto posto in Europa per il numero di pasti biologici consumati ogni anno. I consumatori si rivelano inoltre sempre più "fedeli": l'85% di chi ha acquistato negli ultimi sei mesi prodotti biologici continua a farlo. Evidenti anche le ripercussioni sulla distribuzione: se fino a pochi anni fa i prodotti biologici erano venduti in prevalenza solo nei negozi specializzati del naturale (circa 1.000), negli ultimi anni è entrata in scena la grande distribuzione, conquistando crescenti fette di mercato e sconfinando nell'E-commerce. Grande fermento anche nella ristorazione collettiva: l'Italia vanta 522 mense scolastiche bio (delle quali il 9,5% utilizza interamente o almeno al 70% ingredienti bio) e 176 ristoranti bio (ovvero che utilizzano al 50% ingredienti bio). Non più solo frutta e verdura, dunque, ma anche pasta, pane, cereali, latticini, carni, biscotti, gelati, caffè, prodotti congelati, pasti pronti, alimenti per bambini: l'intera spesa può essere fatta in versione assolutamente naturale. Salute - Crescente l'interesse per il comparto del benessere dimostrato sia dagli operatori sia dai visitatori. L'area tematica che Sana dedica alle medicine e alle terapie non convenzionali, ai prodotti erboristici e fitoterapeutici, ai cosmetici e alle cure termali ha pertanto acquisito un peso quasi equivalente a quello dell'alimentazione biologica, radice storica della manifestazione. A Sana sono rappresentate tutte le "scuole" e le tecniche, da quelle di origine extraeuropea (cinese, indiana, sudamericana) a quelle proprie della tradizione occidentale (i rimedi omeopatici sono prescritti da oltre 120.000 medici in tutta Europa). Alle dimostrazioni dal vivo presentate nell'area espositiva si affiancano i numerosi convegni scientifici e workshop in programma durante il Salone, offrendo così al pubblico e agli operatori un momento di approfondimento teorico a conferma della serietà di approccio alle soluzioni proposte. Ad oggi si stima che, nel mondo, l'80% dell'intera popolazione faccia ricorso a terapie non convenzionali. Milioni di persone anche nei paesi più industrializzati si rivolgono infatti alle cure di agopuntori, pranoterapeuti, medici omeopati o ai consigli degli erboristi, spesso concedendosi momenti di pausa dallo stress quotidiano nei moderni tempi del benessere, Spa (salus per aquam) e centri estetici. Solo in Italia operano 400 centri termali, con oltre 12.000 addetti e un giro d'affari intorno ai 290 milioni di euro, mentre l'intero settore del benessere, con oltre 11.000 centri, sfiora i 5 miliardi di euro. La tendenza è quella di offrire un momento di relax in un micro-ambiente dove tutto, dagli arredi ai giochi cromatici, dalle luci ai materiali, dagli aromi ai suoni e alle musiche, riporti a uno stato di serenità, ampliato da ricercati interventi di manipolazione e di cura del corpo. Ambiente - In risposta alla sempre maggiore attenzione prestata al fattore ambientale, Sana raccoglie nell'area tematica dell'Ambiente le tendenze di un approccio ecologico del vivere. A Sana vengono presentate le tecnologie che adottano combustibili eco-compatibili e fonti di energia rinnovabile, in una vasta esposizione dedicata ad apparecchiature e motori innovativi, agli impianti per il riscaldamento della casa e per la produzione di energia elettrica a impatto ambientale zero, come quelli fotovoltaici, a biomassa ed eolici. In Italia il consumo di energia da fonti rinnovabili è infatti in costante aumento, passando dal 12,9% di dieci anni fa al 13,5% di oggi. Nel medesimo arco di tempo l'energia prodotta dalle sole fonti rinnovabili non tradizionali è aumentata del 72%. Altre soluzioni arrivano dalla bio-architettura che, partendo da esigenze costruttive o di recupero paesaggistico, integra materiali, strutture, impianti, arredi, all'insegna di una filosofia che rispetti ed esalti le energie del luogo. La bioedilizia rappresenta infatti un settore sempre meno di nicchia e con un mercato in crescita soprattutto nel Nord Est, in Trentino Alto Adige e nelle grandi città, registrando più di 700 aziende certificate per l'eco-sostenibilità con l'obiettivo di arrivare a quota 6.000 nel 2005. A conferma delle attuali tendenze è la decisione adottata da alcuni comuni italiani di praticare alle imprese costruttrici che utilizzano tecniche di costruzione eco-compatibili uno sconto fino al 50% sugli oneri di urbanizzazione secondaria. In Fiera molte sono le proposte di mobili ecologici e di soluzioni per la casa e l'ambiente, dalla difesa dall'inquinamento elettromagnetico alla depurazione, dai prodotti per il giardinaggio ecologico a quelli per il benessere degli animali domestici. Non ultimo, grande risalto è dato all'abbigliamento naturale, elemento sempre più richiesto e alla moda, con una nutrita presenza internazionale e una passerella di proposte per abiti e accessori realizzati con tessuti, fibre e colorazioni vegetali e ipoallergeniche.

 TIGRE PARTECIPA AL SANA: IL SALONE INTERNAZIONALE DEL NATURALE
Milano, 3 settembre 2003 - Tigre promuoverà la sua linea di prodotti biologici a Bologna dall'11 al 14 settembre, in occasione del Salone Internazionale del Naturale, giunto alla sua 15° edizione. 1.600 espositori italiani ed esteri in un'area espositiva di 90.000 mq per presentare le proposte e le ultime novità del mondo del biologico, dell'eco-compatibile, dei consumi sostenibili, del benessere al naturale. Si tratta di un appuntamento importante a cui Tigre non ha voluto rinunciare e che si colloca all'interno delle varie attività che l'azienda promuove per far conoscere la qualità dei prodotti Bio a base di Emmental svizzero. Allo stand B 23, presso il padiglione 30, sarà possibile conoscere i prodotti della linea "Biotigre": le fettine, gli spicchi e la fonduta, i prodotti della linea tutta biologica che costituisce la grande sfida di una delle Aziende casearie più famose per la produzione del formaggio fuso. Di gusto classico e invitante, i prodotti Bio sono realizzati con formaggio e ingredienti ottenuti con il metodo dell'Agricoltura Biologica, che esclude l'impiego di prodotti chimici e di ingredienti geneticamente modificati. Grazie al loro alto contenuto di calcio e fosforo, sono un prezioso alimento pensato per chi è attento a una sana alimentazione. I prodotti "Biotigre" nascono dall'esigenza sempre più attuale di preferire alimenti sani, equilibrati e realizzati nel massimo rispetto dell'ambiente. I prodotti "BioTigre" sono riconosciuti dal regolamento Bio Svizzero ed Europeo confermato dall'Organismo di certificazione SQS per la Svizzera e dall'Organismo di controllo autorizzato Suolo e Salute per l'Italia. Alla Fiera saranno presenti Gianni A. Köhl, direttore marketing e William Dallaglio, amministratore delegato, impegnati in prima persona in tutte le attività rivolte al consumatore e al mondo della scuola. Oltre ai concorsi rivolti al consumatore Tigre, infatti, da sempre sensibile alle esigenze di mamme e bambini, ha attivato il progetto "Tigre a scuola", un corso di educazione alimentare per le scuole elementari che, dopo l'esperienza di Varese e Genova e provincia, l'anno prossimo si svolgerà nell'hinterland milanese. Presso lo stand Tigre verrà allestita una postazione Internet da cui sarà possibile navigare nel nuovo sito Tigre www.tigreitalia.it per conoscere le novità, ricevere la newsletter, avere informazioni sul Progetto Scuola, imparare gustose ricette o registrarsi al Forum di educazione alimentare per chiedere consigli al nutrizionista a disposizione dei consumatori. Promotrici Tigre daranno in omaggio formaggini biotigre e, ai più piccoli, i mappamondi Tigre. Collegandosi al sito Tigre, inoltre, sarà possibile accedere al form da compilare per richiedere l'invito al Sana a riduzione del valore di 5 euro che verrà spedito a casa direttamente da Tigre Italia.

MONDO NATURA: ATTESI OLTRE 85 MILA VISITATORI AL SALONE INTERNAZIONALE DEL TURISMO EN PLEIN AIR
Rimini, 3 settembre 2003 - Attesi 85 mila visitatori alla Fiera di Rimini per la decima edizione di Mondo Natura, il salone internazionale del camper, caravan, campeggi e turismo en plein air, che verrà inaugurato sabato 6 settembre per concludersi la domenica 14. Il salone si estende per 12 padiglioni della Fiera, opsitando 300 aziende del settore. www.riminifiera.it

SIGLATO UN ACCORDO TRA ANIE-INTEL E FIERA MILANO: IL RAMO FIERISTICO INTEL CONFLUISCE IN UNA NEWCO CHE AVRÀ NELL'ALTA TECNOLOGIA IL SUO OBIETTIVO PRIMARIO.
Milano, 3 settembre 2003 - Affiancare alle attuali manifestazioni fieristiche altre mostre nel campo dell'alta tecnologia in Italia e all'estero; valorizzare le competenze maturate da Anie-Intel a vantaggio degli associati ad Anie e degli espositori in un' ottica di sviluppo; consentire a Fiera Milano di rafforzare il suo posizionamento in un segmento di potenziale ulteriore crescita. Questi, in sintesi, gli obiettivi che Federazione ANm, azionista di controllo di Intel Srl e Fiera Milano hanno inteso raggiungere siglando una lettera di intenti per la creazione di una Newco. L' accordo, che verrà perfezionato entro l' anno, prevede l' acquisizione da parte di Fiera Milano del 51% di tale Newco a cui Intel Srl conferirà 1 'intero ramo d' azienda costituito dalle manifestazioni fieristiche Intel (Mostra internazionale di elettrotecnica, elettronica, illuminazione, automazione industriale e degli edifici, componentistica), Sicurezza (Mostra internazionale di sicurezza ed automazione edifici) e Sicurezza Mediterranea (edizione di Sicurezza organizzata a Bari per il mercato del Sud Italia e dell'area del Mediterraneo). Con 130mila metri quadrati espositivi netti realizzati in media nelle ultime due edizioni, le manifestazioni acquisite, con cadenza biennale, rappresentano da tempo a livello internazionale gli eventi di riferimento per i comparti elettronico, elettrotecnico ed illuminotecnico e sono diretta espressione della realtà Anie, che nel sistema confindustriale detiene la seconda posizione nella capacità di rappresentanza degli interessi delle imprese. La forte valenza strategica dell'accordo e l'opportunità di creare importanti sinergie tra Anie-Intel e Fiera Milano è apparsa subito chiara -afferma Gian Francesco Imperiali, Presidente della Federazione Anie -e rispondente all'ormai imprescindibile esigenza di fornire iniziative e servizi sempre più competitivi in uno scenario economico globalmente mutato, che vede nella manifestazione fieristica uno strumento ancora attuale. Il forte collegamento tra le imprese aderenti ad Anie e la nuova società -continua Imperiali -sarà garantito da un comitato strategico composto in prevalenza da imprenditori Anie dei settori già oggi presenti in Intel, con il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione negli indirizzi strategici della società e quindi di seguire costantemente lo sviluppo delle iniziative fieristiche attuali e future". . "Il continuo sviluppo e l'ampia crescita su cui potranno contare le nostre manifestazioni con la creazione della nuova società potranno continuare a beneficiare dell'assistenza e del supporto professionale Anie - conclude Bruno Pavesi, Presidente Intel Srl - nonchè dei servizi offerti dal sito www.intelshow.com , riconosciuto dall'accordo quale strumento di supporto all'attività fieristica Intel, eventualmente integrabile in futuro con le iniziative web di Fiera Milano".

L'AGRITURISMO TORNA IN VETRINA AL CENTRO AFFARI DI AREZZO PER LA 2^ EDIZIONE DI "AGRIETOUR"
Arezzo, 3 settembre 2003 - Tutto sull'agriturismo, dalle vacanze ai prodotti tipici, dagli attrezzi del mestiere ai territori rurali sino alle aree protette. "AgrieTour" in programma dal 5 al 7 dicembre 2003 al Centro Affari di Arezzo riprende il suo cammino e si conferma anche quest'anno come l'unico evento internazionale interamente dedicato all'agriturismo italiano, un settore che sta registrando una crescita senza precedenti e che negli ultimi 10 anni ha triplicato fatturato e numero di imprese. Dopo il successo della prima edizione, AgrieTour presenta per la sua seconda edizione un programma che si rivela sin d'ora di grande interesse non solo per gli addetti ai lavori. La fiera di Arezzo sarà infatti una grande vetrina per gli amanti della vacanza rurale. Gli ospiti (ingresso: 3 euro) potranno scoprire le ultime offerte di singoli agriturismi, strade del vino, enti territoriali delle varie province italiane a forte vocazione agrituristica. Tra le novità, la partecipazione di Federparchi e dei parchi naturali italiani, il festival dei prodotti territoriali dell'agriturismo italiano, la borsa riservata anche a tour operator italiani, lo spazio riservato all'eco-agriturismo. Cuore della manifestazione sarà, anche nella prossima edizione, l'intenso programma di seminari, forum e convegni dedicati a un settore che conta 11.500 aziende. Tra questi, il forum europeo sull'agriturismo, il convegno nazionale sull'agriturismo nelle aree protette, i seminari sulle fattorie didattiche e sulle tecnologie eco-compatibili, le prove in campo di attrezzature, tecnologie, materiali e nuove forniture per le aziende, il forum dedicato all'agricampeggio. Ma la seconda edizione di AgrieTour testimonierà prima di tutto un modo più "attivo" di intendere la vacanza in campagna. "L'agriturismo - secondo il presidente di Anagritur, Riccardo Ricci Curbastro - rappresenta sempre più lo strumento per conoscere interi territori rurali del nostro Paese. Sono ormai migliaia le nostre aziende che offrono veri e propri pacchetti turistici legati all'agricoltura, all'artigianato, all'ambiente, allo sport". Organizzato dal Centro Promozioni e Servizi di Arezzo in collaborazione con Anagritur (il consorzio che unisce le 3 associazioni nazionali del settore - Agriturist, Terranostra, Turismo Verde), AgrieTour vede coinvolte nell'organizzazione le maggiori compagini istituzionali toscane del settore agricolo e turistico. Con il patrocinio, tra gli altri, del Ministero delle Politiche Agricole, dell'Ente Nazionale Italiano del Turismo (Enit), di Federparchi. Ente Organizzatore: Centro Promozioni e Servizi di Arezzo tel. 0575/9361 info@agrietour.it

FIOR FIORE DI GIARDINI, GIARDINIERI E GIARDINAGGIO 5.A MOSTRA MERCATO DI PIANTE RARE, INSOLITE E CURIOSE ARONA ( NO ) 5- 6-7 SETTEMBRE 2003
Arona, 3 settembre 2003 - Può un giardino presentare caratteristiche "terapeutiche", al di là di riservare aspetti che comunque possano regalare momenti di relax? E' il quesito da cui prende spunto la quinta edizione di "Sinfonia Floreale" che torna con i suoi eleganti gazebo sui 15.000 metri quadrati dei Giardini del Lungolago di Arona dal 5 al 7 Settembre con una ormai collaudata mostra mercato di piante rare e insolite ideata dalla Promoflor e animata da vivaisti di fama, ognuno specializzato in coltivazioni di particolare pregio. Cresciuta negli anni d'importanza, Sinfonia Floreale è e resta una iniziativa voluta dall'impegno e dalla volontà di vivaisti di consolidata esperienza, pensata per un pubblico di professionisti del verde ma che vuole aprirsi alla sempre più vasta platea di semplici simpatizzanti, in costante ricerca di approfondimenti e novità in campo botanico. Principi che sino dalla prime edizioni hanno consentito alla manifestazione di riscuotere un ampio consenso di pubblico (nel 2002, oltre 15.000 i visitatori ), e che anche quest'anno la vedranno trasformare il lungolago aronese nel palcoscenico di una rassegna floricola internazionale che per la prima volta offre spunti per riflessioni su un tema sociale, di estrema attualità. L'edizione 2003 di "Sinfonia Floreale" è infatti davvero speciale. Nell'anno dedicato ai Disabili, intende proporre ancora una volta un argomento inedito e proporre una diversa chiave di lettura del verde e degli spazi fioriti, analizzando la effettiva fruibilità dei giardini da parte di utenti "Diversamente abili", e la loro eventuale valenza nella cura di particolari patologie e sindromi depressive. Argomento delicato che verrà illustrato da esperti e supportato dagli allestimenti di alcuni progetti sperimentali - coordinati dalla paesaggista Anna Furlani Pedoja - che metteranno in luce le diverse tipologie di possibili "giardini terapeutici". Tra questi da segnalare l'allestimento realizzato dall'Assessorato Ambiente e Verde Pubblico della Città di Torino che propone un percorso per disabili e ipovedenti e la progettazione della Scuola Agraria del Parco di Monza. Una settantina le aziende qualificate partecipanti tra cui figurano anche enti turistici italiani e stranieri (nella sezione "Fior fior di ....Viaggi", prima vetrina italiana del turismo dei giardini, curata da Federica De Luca). Accanto a Maison de la France, presente con alcuni dipartimenti e realtà territoriali particolarmente attivi nel settore del verde, e Turismo Irlandese, ente di rappresentanza della Repubblica d'Irlanda e dell'Irlanda del Nord, che proporranno circuiti di visite in residenze storiche, parchi e giardini pubblici e privati, debuttano quest'anno l'Ente Nazionale Olandese del Turismo e il Settore Promozione della Città e Turismo di Torino che presenta alcune occasioni di visita legate al patrimonio botanico del capoluogo "più verde d'Italia". Nei tre giorni di manifestazione il pubblico potrà poi seguire una serie di prestigiose conferenze tenute da esperti di botanica ed architetti del paesaggio, esibizioni di musicisti, dimostrazioni di artigiani, assaggiare specialità tipiche di produttori novaresi presentate dalla Coldiretti. Considerata una delle manifestazioni floricole più prestigiose del Verbano e di tutta la penisola, "Sinfonia Floreale" ha tra i suoi sostenitori Regione Piemonte, Provincia di Novara, Comune di Arona, Camera di Commercio di Novara e V.C.O. Tra gli sponsor, M.C. Agenzia Turistica Bibione (VE). La rassegna floricola collabora inoltre con La floricoltura Ratti Alfredo e Luigi, Amministrazione Borromeo, Coltivatori Diretti di Novara, Aiapp Insubria, Asproflor Piemonte, Consorzio "Fiori Tipici del Lago Maggiore", Fitoconsult di Varese, Giardini di Villa Taranto, Impresa Cogedil, Conservatorio G. Cantelli di Novara, Poste Italiane, Associazione Produttori Risicoltori di Novara. Si arricchisce di eventi per la quinta edizione di Sinfonia Floreale, che accanto alla mostra-mercato di piante rare e agli appuntamenti già consolidati, prevede momenti collaterali ed iniziative didattiche rivolti a visitatori di tutte le età : Realizzazioni di alcuni "giardini terapeutici" con il coordinamento di Anna Furlani Pedoja. L'iniziativa, voluta nell'anno del Disabile, è unica in Italia e intende creare una occasione di incontro tra Enti pubblici e privati, medici, botanici e progettisti motivati a fornire soluzioni per una migliore fruibilità del verde da parte di tutti. Per informazioni: Paesaggista Anna Furlani Pedoja 338 6696494; 02 4812232. Incontri con esperti botanici e agronomi di fama internazionale; " Fior fiori di....viaggi", dopo il successo dello scorso anno, una finestra sul mondo dei viaggi e del turismo del verde e dei giardini. Già certe la presenze di Francia e Irlanda, capofila delle destinazioni europee che intendono il verde e l'ambiente come occasione di conoscenza e arricchimento culturale. L'ambizione è infatti di dare risalto a quelle realtà, italiane ed estere, che presentano un patrimonio di ville, circuiti di giardini storici, orti botanici ancora parzialmente sconosciuti e possono costituire una nuova risorsa turistica. Intermezzi di musica classica, concerti e musica di sottofondo a cura di Andrea Lideo e il Conservatorio di Novara " Guido Cantelli". Corsi gratuiti di composizione con fiori freschi a cura di Rosa D'Addato (Informazioni e iscrizioni Tel: 02 48702973); - Laboratorio artigianale con argilla; esposizione e dimostrazione. Informazioni: Keramicos, tel. 0331 218264; "Il dottore delle piante" check up delle beniamine di casa e verifica dello stato di salute delle piante di casa a cura della Fitoconsult di Varese. Esibizioni a orari fissi di Tree Climbing, a cura della Fitoconsult di Varese. Una tecnica di arrampicata sugli alberi che, oltre ad essere una disciplina sportiva, è ora una professione - molto diffusa all'estero - , che consente tempestive azioni di potatura e di interventi a sostegno delle piante ad alto fusto; Giochi e test didattici a cura degli esperti dalla Fitoconsult di Varese per favorire la sensibilizzazione ai temi del verde e del mantenimento del patrimonio vegetale che ci circonda; "L'Angolo del Gusto", presentazione di prodotti di aziende agricole del territorio novarese; Servizio ristoro con menu fissi giornalieri ( da 7 Euro); Annullo filatelico (5, 6 e 7 settembre) presso lo stand delle Poste Italiane; Passeggiate a cavallo. Informazioni Promoflor - Tel/fax. 0323 53513;

SPOSIDEA DECIMO ANNIVERSARIO DAL 2 AL 5 OTTOBRE 2003 VILLA CASTELBARCO ALBANI - VAPRIO D'ADDA (MI)
Vaprio d'Adda, 3 settembre 2003 - Dal 2 al 5 Ottobre 2003 nell'incantevole cornice settecentesca della Villa Castelbarco Albani di Vaprio d'Adda, alle porte di Milano, si rinnova l'appuntamento con Sposidea, decima edizione ed importante anniversario della più prestigiosa e raffinata rassegna dedicata agli sposi, alla moda e ai servizi per il matrimonio. Come ogni anno Sposidea garantisce ai visitatori che percorreranno le sale maestose ed affrescate della Villa risposte concrete ad ogni loro esigenza. Una ricercata vetrina che propone abiti esclusivi per gli sposi e da cerimonia, fedi, originali bomboniere, raffinati articoli da regalo, servizi foto e video, accompagnamenti musicali, allestimenti floreali, viaggi di nozze, oggetti di alta oreficeria e argenteria, articoli per la casa e il corredo. Non solo fiera, non solo esposizione, Sposidea si preannuncia ricca di proposte ed eventi, come il Premio "Cupido d'Oro" riservato alle Aziende espositrici, con una terza edizione ricca di interessanti novità ed in occasione del decennale Sposidea si arricchisce di spazi creativi e giochi di luce, di spazi pure art, aree dedicate al gioco tra moda, immaginario collettivo, fantasia e realtà, gioco che vuole illustrare l'universo matrimonio da inaspettati punti di vista. Quattro giorni di festa in cui Sposidea premierà ogni giorno dieci coppie con il concorso "Lo Scrigno Incantato": i futuri sposi riceveranno alla reception una chiave da utilizzare al termine del percorso espositivo per aprire lo "scrigno incantato" e, in caso di "fatale combinazione", ritirare uno dei preziosi regali offerti dalle Aziende presenti in mostra. Domenica 5 Ottobre 2003 un grande party riservato alle 40 coppie vincitrici e alle Aziende, cui sarà invitata a partecipare anche la stampa, chiuderà i festeggiamenti con l'estrazione di cinque grandi premi: due indimenticabili lune di miele e ben tre abiti da sposa da sogno. In concorso infatti un viaggio di nozze di una settimana alle Seychelles, offerto dal Tour Operator Alke Viaggi di Roma e una crociera di una settimana nella paradisiaca Polinesia offerto dal tour operator Sandan di Roma; un abito da sposa da scegliere dall'intera collezione 2003/04 dell'Atelier Claraluna di Erbusco (Bs) e un abito da sposa proposto da Bolzoni Spose di Treviglio (Bg). Non poteva naturalmente mancare il regalo di nozze di Sposidea, che per la sposa più fortunata ha in serbo una meravigliosa sorpresa... tutta da scoprire in fiera!

FIRENZE WORLD VISION
Firenze, 3 settembre 2003 - La Fortezza da Basso di Firenze sarà per 4 giorni , 4 - 7 settembre, luogo d'incontro e confronto tra passato e futuro, tra memoria e possibilità di "riciclarla" in funzione di nuovi sguardi sul mondo, tra la comunicazione, l'innovazione tecnologica e la cultura. Firenze World Vision, una manifestazione che si propone come rappresentazione o immagine di come sta cambiando la comunicazione - dunque l'uomo e l'intersoggettività che ne caratterizza l'esistenza - in seguito all'innovazione tecnologica, un momento di riflessione su come tutto ciò influisce sulla cultura, sugli stili di vita, sulla società stessa. Molti i protagonisti che in questi 4 giorni confronteranno esperienza, pensiero e visione - prospettiva - per dar vita non ad un'unica verità ma a quel vero costituito dalle molteplici interpretazioni della nostra realtà. Intellettuali ed esperti di comunicazione, politici e uomini de llo spettacolo, aziende - che non mancheranno di presentare i loro prodotti - si confronteranno sui nuovi media e i nuovi contenuti, sulla città intesa come un luogo di propulsione innovativa, sulle modalità per incrementare - rinnovare - la ricerca e lo studio rivolti all'innovazione stessa, sui miglioramenti che le nuove tecnologie possono portare nel territorio, a livello di Enti Pubblici e Aziende, sui nuovi stili di vita che si verranno a creare - e-learning, e-government, economia digitale - Centro focale, e forse sintesi, della manifestazione è la mostra "World Vision tv. Visioni dal mondo, visioni del mondo". WVtv aiuta a prendere coscienza dell'enorme quantità di immagini da cui siamo tempestati/attraversati quotidianamente, presenza e rappresentazione del mondo, immagini che non possono più prescindere da quella comunicazione visiva che passa attraverso televisione, intern et, MMS, webcam... Inoltre WVtv è anche luogo di dialogo su tutto quanto proposto nei due padiglioni allestiti nella Fortezza: mostre, incontri, convegni, workshop. Molti i partner presenti nel capoluogo toscano: Archivio Storico delle Arti Contemporanee (Asac), l'Interaction Design Institut di Ivrea, RaiSat, Gnn Guerrilla News Network,Warner Village Cinemas... Non mancheranno spettacoli e live music per completare questo viaggio trasversale nell'universo comunicativo di cui noi siamo "autori e recettori". Infolink: www.firenzeworldvision.it

LA FIAT AL 60° SALONE INTERNAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI FRANCOFORTE
Milano, 3 settembre 2003 - Uno stand all'insegna del design italiano, tutto giocato sul colore e sul dinamismo quello allestito da Fiat al Salone internazionale dell'automobile di Francoforte: gradini e scivoli dividono le parti espositive, disposte su livelli differenti e dipinte con tonalità diverse. Inoltre, le pareti sono ricoperte da un particolare tessuto che cambia continuamente colore grazie a fasci luminosi; i pavimenti sono realizzati con laccature metallescenti; le pedane sulle quali sono esposte le vetture sono in acciaio-vetro e illuminate dal basso. È questa la cornice scelta da Fiat per esporre la sua ampia gamma, partendo ovviamente dalle ultime novità: Nuova Panda e Fiat Idea. La prima è la vettura destinata al segmento delle supercompatte presentata di recente a Lisbona; la seconda è il nuovo Multi Purpose Vehicle compatto che debutterà il prossimo mese. Due modelli che segnano: da una parte la volontà di Fiat di confermarsi leader nel segmento delle vetture con missione più cittadina; dall'altra la sua determinazione di voler giocare un ruolo da protagonista in un nuovo sottosegmento in continua evoluzione, quello degli MPV compatti appunto. Unico, invece, è lo spirito della "Nuova Fiat" dal quale le due vetture nascono. L'obiettivo è consentire alla Marca di riaffermare - ovviamente, declinati in chiave attuale - i suoi tradizionali punti di forza. Come la grande capacità progettuale nei segmenti delle compatte, che qui si ripropone grazie a Nuova Panda e Fiat Idea, ma anche all'inedito 1.3 16v Multijet e alla Nuova Fiat Punto, erede di un modello di successo che ha superato il traguardo dei 5 milioni di clienti. Del resto è questa la missione di Fiat, una Marca italiana che vuole realizzare vetture belle nello stile, pratiche e accessibili a tutti. Automobili caratterizzate da soluzioni creative, intelligenti e perciò capaci di garantire una migliore qualità della vita di ogni giorno. Partiamo dalla Nuova Panda che il pubblico può ammirare in cinque versioni, tutte "vestite" con tinte giovani e brillanti: quattro sono equipaggiate con il 1.2 8v da 60 CV e una con il nuovo 1.3 16v Multijet da 70 CV. Si tratta della risposta più evoluta nel campo delle city-car: è, infatti, una vettura compatta, al tempo stesso confortevole e spaziosa, perfetta nel traffico cittadino, ma capace anche di affrontare trasferimenti più lunghi. Inoltre è esposto al Salone un inedito fuoristrada dall'impronta sportiva, che rappresenta uno degli sviluppi prossimi della famiglia "Panda". A Francoforte non poteva mancare Fiat Idea. Sulla passerella tedesca sfilano cinque versioni dell'originale modello che rappresenta un nuovo modo di "essere automobile". Infatti, unisce due concetti automobilistici diversi tra loro: la maneggevolezza e le dimensioni proprie di una vettura compatta (è lunga poco meno di quattro metri, larga 1,70 e alta 1,66 metri) con la modularità e la versatilità di un vero e proprio MPV. Tra l'altro, una Nuova Panda ed un'Idea sono ospitate in due grandi cilindri, entrambi rivestiti all'interno da specchi che danno vita ad un curioso effetto caleidoscopio. Poi, a dividere le aree destinate alle due "star" della rassegna, c'è uno spazio riservato alla Nuova Punto. Una vettura dalla personalità forte, innovativa nelle dotazioni, unica per motori e cambi. Quelle esposte sono due "tre porte" equipaggiate con il 1.4 16v negli allestimenti Sporting ed Emotion e una "cinque porte" Dynamic con il rivoluzionario 1.3 16v Multijet. Tra l'altro, proprio quest'ultimo è il protagonista di una suggestiva scenografia che simula il lavoro svolto dai 4 cilindri in azione. Si tratta di un motore "Common Rail" di seconda generazione con una tecnologia raffinata, racchiusa in un monoblocco lungo meno di 50 centimetri e alto 65. È, infatti, il più piccolo diesel quattro cilindri "Common Rail" presente sul mercato. L'unico capace di racchiudere in un cilindro del diametro di meno di 70 mm ben sei componenti di dimensioni "normali". Vale a dire quattro valvole, un iniettore e una candeletta. Infine è esposta in uno stand dedicato al rispetto ambientale la versione Natural Power della Nuova Fiat Punto. È la vettura che propone la doppia alimentazione a metano e a benzina, frutto della continua ricerca Fiat nell'ambito dei combustibili alternativi. Altro focus dello stand Fiat è l'area dedicata alla sportività dove trovano posto: la Nuova Fiat Barchetta, in uno speciale allestimento "Prima Classe" firmato Alviero Martini, la griffe famosa per le collezioni di pelletteria e valigeria. Sintesi tra la grande tradizione sportiva italiana e le suggestioni del futuro, oggi l'originale modello sposa il design e la moda "made in Italy"; la Punto Abarth Rally, vincitrice del Campionato italiano Rally Super 1600 con Paolo Andreucci; la Stilo Abarth 2.4 20v da 170 CV, dotata di cambio manuale a cinque rapporti (è l'alternativa alla stessa versione finora equipaggiata con cambio Selespeed) e vestita con un kit fortemente caratterizzante. Tra l'altro, quest'ultima vettura "corre" una "strada" di led luminosi realizzata su una parete laterale dello stand. Dal mondo della sportività a quello di Fiat Stilo. La zona riservata alla media compatta del Marchio e alla sua versione Multi Wagon è caratterizzata da un'ambientazione fresca e dinamica, proprio come lo spirito che contraddistingue il modello. Tre le vetture sotto i riflettori, tutte nell'allestimento Dynamic: una "5 porte" equipaggiata con il propulsore 1.8 16v, una "3 porte" con il 1.6 16v e una Multi Wagon con il 1.9 JTD da 115 CV. Tra le aree della sportività e quella di Fiat Stilo sono in mostra le altre vetture di attuale produzione. Ecco allora una Multipla 1.9 JTD ELX, un Fiat Doblò _1.9 JTD Malibù e una Fiat Seicento Sporting. Poi, a breve distanza c'è Fiat Ulysse, il monovolume dedicato a chi desidera un MPV (Multi Purpose Vehicle) confortevole, spazioso, versatile, con un elevato numero di posti e caratterizzato da grande praticità d'uso. Due le versioni esposte: una è equipaggiata con il 2.2 JTD nell'allestimento Emotion, l'altra è un prototipo "Ufficio mobile" realizzato in collaborazione con 3Com e la società spagnola Awa. In particolare, quest'ultima versione adotta la tecnologia d'accesso a Internet senza fili (Wi-Fi) che consente ai passeggeri di navigare ad alta velocità collegandosi agli "hot spot" (punti d'accesso Wi-Fi) in continua crescita presso le stazioni di servizio autostradali. Il sistema utilizza la soluzione di "networking senza fili" di 3Com e l'hardware AwAutoPc, che comprende uno schermo Tft (installato di fronte ai sedili posteriori) e una tastiera dalla quale comandare la navigazione sul Web, la gestione della posta elettronica e le altre funzioni. In questo modo, è possibile accedere a tutti i servizi infotelematici oggi disponibili: dalla telefonia IP alla videoconferenza. Inoltre, la tecnologia Wi-Fi installata su Fiat Ulysse "Ufficio mobile" permette di creare una piccola rete Lan all'interno della vettura, attraverso la quale i passeggeri possono vedere contenuti multimediali, scambiarsi file e consultare mappe elettroniche o informazioni sul traffico. Grande attenzione, poi, è riservata al Programma Autonomy, l'iniziativa attraverso la quale il Gruppo Fiat realizza, fin dal 1995, vetture destinate a chi ha ridotte capacità motorie. A Francoforte è presente una Stilo Abarth 2.4 (cambio automatico) e allestita con l'acceleratore elettronico a cerchiello, un dispositivo che trasforma l'acceleratore a pedale in comando al volante, e il freno di servizio a spinta orizzontale, che trasforma l'azione frenante a pedale in comando manuale vicino al volante. Inoltre, è montata la porta laterale posteriore rototraslante telecomandata, che permette di far entrare più facilmente la carrozzina tra i sedili anteriori e quelli posteriori della vettura. I circa 2700 m2 dello stand Fiat, quindi, propongono un'ambientazione fresca e giovane, con una scenografia ricca di colori brillanti, arredi moderni e metalli lucidi. Tra l'altro, sono stati realizzati alcuni punti di ristoro in collaborazione con Lavazza e Barcardi, in linea con lo spirito frizzante e il design italiano che caratterizza l'area espositiva. Infine, non mancano i grandi schermi a led, dove scorrono filmati che esaltano lo spirito dinamico dei diversi modelli; e alcune postazioni Internet, che permettono di collegarsi ai siti buy@fiat e fiat.com e, quindi, di navigare alla scoperta dei modelli del Marchio, sperimentando un diverso approccio al mondo dell'auto.

FIAT IDEA
Torino, 3 settembre 2003 - Al Salone di Francoforte è presente anche il nuovo Multi Purpose Vehicle compatto che sarà commercializzato nei principali Paesi europei tra l'autunno prossimo e l'inizio del 2004. Conosciuto in azienda come "Progetto 350", l'originale modello rappresenta un nuovo modo di "essere automobile" che unisce ed esalta due concetti automobilistici diversi tra loro. Da una parte, infatti, propone maneggevolezza e dimensioni compatte (è lunga poco meno di quattro metri, larga 1,70 e alta 1,66 metri). Dall'altra, invece, offre tutta la modularità e la versatilità di un vero e proprio MPV. Ed è proprio questa capacità di rispondere a esigenze diverse, che permetterà al modello di porsi come il nuovo punto di riferimento nella fascia di mercato dei Multi Purpose Vehicle compatti. Un sottosegmento in continua evoluzione, che vedrà il progressivo ingresso delle più prestigiose case costruttrici e dove Fiat vuole giocare un ruolo da protagonista. Di più: vuole proporre una nuova tipologia di vettura, rivolta a tutti ma destinata, in particolare, a soddisfare le esigenze dei cosiddetti "early adopters", la fascia di clientela più curiosa delle novità, più aperta alle soluzioni inedite, più pronta a recepirle. Si tratta di persone psicologicamente e caratterialmente attive sia in campo professionale sia sociale. Di uomini e donne che hanno imparato a "vivere" anche gli spazi tra un impegno e l'altro, sia esso di lavoro o familiare. Catturando i propri momenti di relax e di gratificazione là dove è possibile. A bordo dell'auto, per esempio, se questa, come Fiat Idea, offre uno spazio ricco, caldo e accogliente. Un ambiente flessibile e modulabile a seconda delle esigenze del momento. Un luogo nel quale godere di quel particolare comfort che è fatto dalla scelta dei colori e dei tessuti, dalla fruibilità dello spazio e da un'impronta raffinata e disinvolta allo stesso tempo. Questa clientela, infatti, è l'interprete privilegiata di uno stile italiano elegante, ma comodo e informale, dal quale sono nate le calzature di qualità, pensate per la barca a vela eppure perfette anche durante l'uscita pomeridiana e l'aperitivo della sera. Oppure il maglione di impronta sportiva, nel quale ci si sente a proprio agio anche in occasioni più mondane o eleganti. In questo contesto si inserisce Fiat Idea, modello profondamente innovativo che propone dotazioni e dispositivi esclusivi: dal climatizzatore automatico bi-zona al Cruise Control, dai sei airbag al cambio evoluto robotizzato che può funzionare sia in modo sequenziale sia automatico. Senza contare che Fiat Idea è una delle vetture più confortevoli del segmento. Come dimostrano, per esempio, la grande facilità di accesso; la possibilità di regolare il volante e il sedile del guidatore; il passo di 2510 mm; il bagagliaio ampio e modulabile grazie anche al sedile posteriore che scorre. Fiat Idea, dunque, è la vettura ideale per la vita dinamica delle famiglie giovani, un "compagno fedele" nel traffico urbano dei giorni lavorativi e un'oasi di relax e tranquillità durante il weekend o nei lunghi viaggi. Il modello, quindi, si rivolge a clienti con bisogni, gusti e stili di vita diversi, ma che hanno qualcosa in comune: il desiderio di un'automobile bella, confortevole e capace di appagare la loro voglia di libertà. Ecco perché Fiat Idea è innanzitutto un Multi Purpose Vehicle a tutti gli effetti. Lo dimostra, per esempio, la maggiore altezza rispetto alle vetture del segmento B e C, che determina una diversa posizione del piano di seduta del guidatore rispetto al terreno, a tutto vantaggio della facilità di accesso e del dominio della strada. Non solo. Basta salire sul nuovo MPV compatto per scoprire che si può davvero "star bene a bordo" in qualunque situazione. Una sensazione psicofisica che per il cliente si traduce nel trovare sempre tanto spazio, ma soprattutto trovarlo là dove serve. Significa poter salire e scendere dalla vettura in modo facile e, una volta accomodati sui sedili, avere intorno a sé un ambiente arioso e illuminato, grazie all'ampia vetratura e al tetto apribile (sempre in vetro) di grandi dimensioni. Tutto questo su una vettura che ha dimensioni esterne molto più compatte di un tradizionale veicolo multifunzione. Nell'aspetto, Fiat Idea appare solida e sicura e al tempo stesso originale ed elegante. All'esterno si riconosce per le spalle larghe e per le ruote generose, "ingentilite" da una linea generale pulita, moderna e di grande personalità. La forma, poi, priva di spigoli comunica la sua forza discreta e non aggressiva, ed enfatizza il carattere di "guscio" accogliente e protettivo dell'abitacolo, che diventa una garanzia di sicurezza oltre che una promessa di comfort. Quest'ultima mantenuta all'interno da un abitacolo versatile e curato nei minimi dettagli sia estetici sia tecnici. Il design, infatti, sofisticato e armonioso delle ebanisterie e dei rivestimenti sposa le scelte di eccellenza nel campo dell'ergonomia, del comfort acustico e della climatizzazione. Nasce così un ambiente ideale per viaggiare sempre comodi e rilassati. All'interno, poi, il modello propone un abitacolo accogliente, versatile, curato nei minimi dettagli. Senza contare che il design sofisticato e armonioso delle ebanisterie e dei rivestimenti è in linea con la filosofia della vettura, tesa a sottolineare l'ampiezza e l'equilibrio degli interni per un viaggio sempre comodo e rilassato. Per questo i progettisti hanno puntato a caratteristiche di eccellenza in fatto di ergonomia, acustica e climatizzazione. Ecco, allora, una plancia originale con la parte superiore morbida e cedevole al tatto, come le vetture di segmento superiore; al centro è incastonato un originale strumento, mentre i tasti e i comandi sono facili da identificare e da usare. Il cambio, poi, è al centro della plancia, vicino al volante e in posizione ergonomica. Ed ancora: due ampi cassetti chiusi sulla plancia e al centro il doppio vano DIN, grandi tasche sui pannelli, un vano sul padiglione e un capiente mobiletto tra i sedili anteriori, questi ultimi con schienale attrezzato. Tra l'altro, tutti e cinque i sedili sono comodi, ergonomici e sicuri. Oltre a poter assumere configurazioni diverse con poche e rapide operazioni, compresa una singolare posizione "relax". In quest'ultimo caso i sedili anteriori si chiudono in avanti "a tavolino", mentre lo schienale dei posteriori viene inclinato di oltre 45 gradi. Senza contare che lo spazio interno di Fiat Idea cambia a seconda delle proprie esigenze, e il merito va al sedile anteriore che si ribalta e ai due sedili posteriori che scorrono avanti e indietro e sono capaci di reclinarsi indipendentemente. Nel campo della sicurezza, poi, il nuovo MPV compatto si pone ai vertici del segmento. Il modello, infatti, offre fino a 6 airbag (anteriori a doppio stadio di attivazione, laterali e window-bag che proteggono anche i passeggeri posteriori); cinture di sicurezza regolabili anteriori (con pretensionatore e limitatore di carico) e quelle posteriori a tre punti (compreso il posto centrale). Per il trasporto in massima sicurezza anche dei più piccoli, il modello è dotato di attacchi ISOFIX. Nell'ambito della sicurezza attiva, inoltre, Fiat Idea adotta di serie l'ABS con EBD e il Brake Assistant, mentre è a richiesta l'ESP, completo di Hill Holder che rende più facili le partenze in salita. Brillanti nelle prestazioni, ma contenuti nei consumi. Queste le caratteristiche vincenti dei motori proposti dal nuovo modello, che sono anche particolarmente silenziosi, grazie agli impianti di scarico ottimizzati nella disposizione e nella configurazione. Al lancio i propulsori disponibili saranno un 1.4 16 valvole a benzina e un _1.3 16v Multijet, entrambi abbinati ad un cambio manuale o robotizzato "Dualogic", seguiti nei mesi successivi dal 1.2 16v e dal 1.9 JTD Multijet.

NUOVA FIAT PUNTO
Torino, 3 settembre 2003 - Una vettura dalla personalità forte, innovativa nelle dotazioni, unica per motori e cambi. Ecco la Nuova Fiat Punto, l'erede di una vettura di successo che è destinata ad essere una grande protagonista anche nel futuro: in sostanza è cambiata. Disegnata ispirandosi alle tendenze più moderne, la nuova compatta propone linee nette, stile semplice e pulito, particolari curati con attenzione. Il risultato è un'automobile bella con carattere. Espressione di uno stile accattivante sempre più vicino a quello delle vetture di segmenti superiori. Come dimostra anche un abitacolo ampio, luminoso e funzionale, dove l'accurata scelta di colore e materiali trasmette sensazioni piacevoli al tatto e alla vista. Senza contare che è la prima vettura di questa fascia del mercato che adotta due turbodiesel "Common Rail" di seconda generazione: il rivoluzionario 1.3 16v Multijet da 70 CV e il potente 1.9 Multijet 8v da 100 CV. È la sola che propone due cambi automatici (il Dualogic e lo Speedgear), il climatizzatore automatico bi-zona e il servosterzo elettrico dotato di due logiche di funzionamento. È l'unica ad offrire in questa fascia la versione Natural Power (alimentazione a benzina e metano). Insomma, la Nuova Fiat Punto cambia il modo stesso di pensare l'auto compatta, che da oggi non ha più nulla da invidiare ai modelli dei segmenti superiori. Lo dimostrano nel campo della sicurezza i più sofisticati sistemi di controllo dinamico: ESP, ASR, MSR e Hill Holder. Lo stesso vale in termini di prestazioni: la versione sportiva sfodera 130 CV. Senza dimenticare tutti i sistemi audio e infotelematici che garantiscono il piacere di stare in auto: navigatore satellitare, CONNECT OBN, radio con lettore CD e file MP3, CD-changer sistemato sulla plancia. La Nuova Fiat Punto, poi, offre la tranquillità di un'ottima tenuta di strada che si deve, soprattutto, alle sospensioni appositamente studiate per assorbire e ridurre le vibrazioni dovute alle asperità dell'asfalto. E in particolare alla rinnovata "traversa torcente" che, grazie alla sua rigidezza, aumenta la stabilità della vettura. Senza dimenticare che la Nuova Fiat Punto vanta due valori ai vertici del segmento. La versione a cinque porte, infatti, ha un eccellente coefficiente di abitabilità (86,4%) e il bagagliaio è fra i più capienti (297 litri) e offre le migliori possibilità di gestione dello spazio. Caratteristiche vincenti che vanno ad aggiungersi al grande volume totale: con quasi tre metri cubi il modello è ai vertici della sua fascia di mercato e permette di ospitare comodamente cinque persone. Questa, in sintesi, la carta d'identità della Nuova Punto. Testimone di un modello vincente che in questi anni si è dimostrato un vero e proprio best-seller. Non è un caso, infatti, se oltre cinque milioni di europei l'hanno acquistata, venticinque giurie internazionali l'hanno premiata e, fin dal lancio, ha confermato il ruolo di leader nel segmento B che tutti riconoscono a Fiat. Posizione che la Casa automobilistica intende conservare anche in futuro con la Nuova Punto, onorando quell'ideale impegno assunto con gli automobilisti di essere capace, in questo campo, non solo di realizzare prodotti competitivi e di qualità, ma anche automobili belle e portatrici di innovazione. Con queste premesse, l'ultima nata di Fiat doveva segnare un vero salto generazionale rispetto al modello precedente. Così come era avvenuto con la Punto lanciata nel 1999 rispetto a quella del 1993; e ancora prima con la Uno nei confronti della 127. Una vettura, dunque, diversa per impostazione, stile, soluzioni tecniche. Resta il nome, come bella eredità di un'auto apprezzata da tanti clienti diversi per gusti, età, nazionalità e professione. Nuova Fiat Punto, invece, cambia lo stile. Lo fa con l'obiettivo preciso di staccarsi dall'uniformità del panorama nel quale è destinata a competere per diventare una proposta che fa un passo avanti. Ecco, quindi, una nuova interpretazione della personalità del modello, non più legata alla distinzione tra 3 o 5 porte, ma ad una gamma contraddistinta dal "carattere" delle versioni: da una parte quelle eleganti, dall'altra quelle sportive. Come dimostra l'inedito frontale uguale per entrambe le carrozzerie, ma diverso per alcuni particolari tra allestimenti eleganti e quelli più "grintosi". Cambiano anche i tessuti e le tinte dei rivestimenti interni, come anche la plancia e il quadro degli strumenti. Rispetto alla Punto precedente, poi, cambiano leggermente le dimensioni esterne, che le permettono di muoversi con agilità nel traffico cittadino e di trovare parcheggio facilmente: è, infatti, larga 1,66 m, alta 1,48 m, lunga 3,84 m (la _3 porte) oppure 3,86 m (la 5 porte). Ci sono tutti gli ingredienti per ripetere il successo commerciale del modello precedente. Del resto la Nuova Fiat Punto gioca la stessa carta che si è rivelata vincente: ascoltare il cliente e fare crescere il prodotto in base ai suoi desideri. Coerente, perciò, con la prima e più importante richiesta che qualunque cliente fa al momento di acquistare un'auto, la Nuova Fiat Punto risponde offrendo innanzitutto "valore". È questa, infatti, la forza di un modello che si è affermato nel suo segmento, proprio in quella fascia di mercato che, tra il 1999 e il 2002, ha visto arrivare ben 12 nuove vetture. Si tratta, ovviamente, di una concorrenza agguerrita, pronta a scendere in campo con ogni mezzo. Ma dalla quale Fiat Punto non ha mai perso terreno, competendo ai massimi livelli e offrendo sempre qualcosa in più: sicurezza, controvalore ed equilibrio prestazioni/consumi, senza trascurare la spinta continua all'innovazione. La migliore conferma di tutto ciò arriva dalle vendite del modello lanciato nel 1999: in Europa sono state consegnate ogni anno circa mezzo milione di vetture, con un primato di oltre 543.000 unità registrato nel 2000. Senza contare che il modello si è confermato in Italia la compatta più venduta del 2002 nel suo segmento: più di 208 mila unità, un volume tre volte superiore a quello raggiunto dalla migliore concorrenza. E oggi la Nuova Punto è pronta a raccogliere il testimone, forte di una gamma tra le più articolate e complete del segmento. È sufficiente, infatti, entrare in uno degli oltre 1400 punti di vendita e concessionari Fiat in Italia per scoprire la vettura che meglio risponde alle proprie esigenze. Sono, infatti, oltre 40 le versioni che si ottengono incrociando due carrozzerie a 3 e 5 porte; otto motori _(1.2 8v - 1.2 16v - 1.4 16v - 1.8 16v - 1.3 16v Multijet - _1.9 Multijet - 1.9 JTD - 1.2 8v a benzina e metano); quattro cambi meccanici (tre a cinque marce e uno a sei marce) e due sofisticati automatici ("Speedgear" e "Dualogic"); otto allestimenti (Actual, Active, Sound, Dynamic, Class, Emotion, Sporting, HGT); e 13 colori di carrozzeria, per ognuno dei quali, in genere, sono disponibili due differenti tinte dei rivestimenti interni. Ed è questa offerta così vasta un altro dei motivi che invogliano all'acquisto. Insieme con l'ampio ventaglio di servizi che accompagnano il cliente per l'intero ciclo di vita della sua vettura: dai piani di finanziamento personalizzati all'assicurazione da stipulare già in concessionaria, dalla garanzia di due anni completa di assistenza stradale ad una capillare rete di vendita e assistenza sul territorio nazionale (in Italia sono circa 4.450 le officine e le carrozzerie autorizzate). "Natural Power", la versione ecologica Prima nel segmento B, la Nuova Fiat Punto propone la doppia alimentazione a metano e a benzina. La versione, in particolare, è dotata di due sistemi di alimentazione fra loro indipendenti. Di norma, infatti, funziona a metano e solo l'avviamento si effettua sempre a benzina, passando subito dopo e automaticamente all'altro sistema. In questo modo l'impianto di alimentazione a benzina si mantiene efficiente e il suo intervento è richiesto solo quando il gas nelle bombole è prossimo all'esaurimento. È comunque sempre possibile passare da metano a benzina e viceversa volontariamente, premendo un pulsante posto sulla plancia. Il propulsore che equipaggia questa particolare versione è un 1.2 8v che adotta un sistema Multipoint sequenziale fasato. Peculiarità tecnica che permette al motore di ottenere con l'alimentazione a metano gli stessi vantaggi dei motori a benzina. La Nuova Fiat Punto Natural Power, infatti, garantisce ottima guidabilità: con alimentazione a metano la potenza massima è di 38 kW (52 CV) a 5000 giri/min, mentre la coppia è di 88 Nm a 3000 giri/min. I valori sono rispettivamente 44 kW (60 CV) e 102 Nm (10,4 kgm) quando funziona a benzina. Inoltre, la Nuova Punto Natural Power fa registrare bassi consumi e, soprattutto, minime emissioni in assoluta sicurezza. Quest'ultimo aspetto si traduce per il cliente nella possibilità di circolare in tutte le aree urbane soggette a limitazioni di traffico (legate alla eccessiva presenza di emissioni inquinanti), oltre a poter parcheggiare il veicolo anche in autorimessa. Passiamo ai consumi: con l'alimentazione a metano, il modello fa registrare 5,5 kg/100 km (nel ciclo urbano), 3,7 kg/100 km (extraurbano) e 4,3 kg/100 km (combinato); mentre, con l'impiego della benzina (il serbatoio è di 47 litri), i risultati sono rispettivamente 8,4 l/100 km, 5,6 l/100 km e 6,6 l/100 km. Infine, le due bombole di metano, poste nel vano bagagli, hanno una capacità complessiva di 65 litri che possono contenere 11 kg di metano e assicurare un'autonomia di 260 chilometri (ciclo combinato). Senza contare che le prestazioni sono di tutto rispetto. Infatti, la versione ecologica della Nuova Fiat Punto raggiunge i 151 km/h di velocità massima con l'alimentazione a benzina (145 km/h con il metano) e accelera da 0 a 100 km/h in 19 secondi (metano) e in 17 secondi (benzina). Disponibile a 5 porte e nella versione Van a 3 porte, la Punto Natural Power offre una ricca dotazione di serie: dai due airbag anteriori al servosterzo elettrico Dualdrive all'ABS. Insomma, questa vettura è la migliore dimostrazione di quanto il tema ambientale sia importante per Fiat Auto e le motorizzazioni a metano costituiscono una delle sue linee guida. Come dimostra il suo impegno nello sviluppo di una gamma completa di prodotti, capace di rispondere alle esigenze sia di operatori professionali, sia di privati cittadini. L'offerta di modelli oggi disponibili comprende, oltre alla Multipla bipower (prodotto di largo successo sul mercato), anche il Ducato bipower, nelle diverse versioni per il trasporto professionale delle merci; ed il Doblò bipower, nelle versioni vettura e Cargo, recentemente lanciato sul mercato. E oggi si aggiunge la Nuova Punto Natural Power. Si tratta, dunque, di una gamma articolata che copre le esigenze di una vasta categoria di utenti, soprattutto nel settore professionale del commercio, dell'artigianato, del trasporto merci e della piccola e media industria. Ma l'impegno di Fiat Auto non è solo volto all'estensione dei veicoli a metano, ma è anche accompagnato da attività di ricerca mirate a migliorare ulteriormente le prestazioni dei motori e dei sistemi di stoccaggio del prossimo futuro. In particolare per i motori sono allo studio l'adozione di un sistema di iniezione "quasi-diretta" del metano, cioè con posizionamento degli iniettori a ridosso delle valvole di aspirazione, che comporta vantaggi in termini di prestazioni (maggior quantità di aria aspirata) e di consumi; l'applicazione del sistema di controllo elettroidraulico delle valvole di aspirazione e scarico, con eliminazione della farfalla, che consente di sfruttare meglio le caratteristiche antidetonanti del metano ottimizzando il rapporto di compressione.

NUOVA PANDA
Torino, 3 settembre 2003 - Presentata di recente alla Stampa internazionale a Lisbona, Nuova Panda debutta per il grande pubblico a Francoforte. Si tratta di una vettura che per la sua linea originale esprime subito dinamismo. E, una volta saliti a bordo, la stessa automobile è capace di trasmettere tutta la funzionalità e il comfort di un modello appartenente ad una categoria superiore. Ecco, in sintesi, l'anima di Nuova Panda, la vettura destinata alla fascia delle supercompatte e che sarà commercializzata a partire da settembre. Simpatico, facile da ricordare e rafforzato dal successo più che ventennale del fortunato modello nato nel 1980, il nome "Panda" è un patrimonio di casa Fiat. Si tratta, quindi, di un simbolico passaggio di consegne. Il 5 settembre, infatti, esce di produzione la "piccola" che nella storia dell'automobile e del costume italiano ha rappresentato un modo nuovo e inconfondibile di intendere il quotidiano rapporto con l'automobile: più immediato, più disinvolto, più facile. Ecco perché con il tempo il nome Panda è diventato un vero e proprio "marchio" ricco di valenze emotive, al quale gli automobilisti italiani ed europei sono ancora profondamente legati. Le statistiche dicono che in Italia lo ricorda quasi il 90 per cento del pubblico, contro meno del 40 per cento dei più conosciuti nomi delle vetture sul mercato. Ora la nuova supercompatta raccoglie questo testimone e ripropone non solo il nome Panda (secondo le ricerche di mercato, particolarmente gradito alla clientela) ma anche lo spirito della vettura, interpretando in chiave contemporanea i valori di prodotto e di personalità che nell'immaginario collettivo hanno fatto del nome Panda una vera e propria icona. Inoltre, la scelta da parte di Fiat Auto di chiamare Panda la nuova supercompatta cancella completamente le preoccupazioni espresse da un concorrente per l'assonanza tra il nome Gingo, con il quale era stata esposta la nuova vettura durante le anteprime, e un suo modello già in commercio. Fiat si conferma, così, protagonista dell'evoluzione di questo segmento, dove tanta parte di storia porta il suo nome: dalla prima 600 alla 500, dalla 126 alla Nuova Panda, dalla Cinquecento alla Seicento. C'è sempre stata una city-car Fiat accanto alla gente che prima ha scoperto l'automobile come insostituibile mezzo di mobilità individuale, poi ha imparato ad apprezzare vetture capaci di essere belle, affidabili e piacevoli da guidare, anche se caratterizzate da costo, spazio, peso e cilindrata ridotti. Oggi il "testimone" passa a Nuova Panda. Obbiettivo: puntare su quelle che da sempre sono le caratteristiche vincenti delle city-car Fiat. Infatti, nel realizzare questa nuova supercompatta, la Casa torinese ha fatto tesoro del grande patrimonio tecnico e progettuale accumulato negli anni e della competenza che solo può avere chi da sempre è leader del mercato continentale in questo segmento. Un successo ininterrotto che dimostra come negli anni Fiat ha conquistato la fascia delle compatte non solo con i numeri, ma anche e soprattutto guadagnandosi la fiducia dei clienti: fiducia nel suo marchio e nell'esperienza dei suoi progettisti. Le ambizioni del nuovo modello, tuttavia, non si fermano qui. Con Nuova Panda, infatti, la Casa è decisa a far compiere un vero e proprio salto qualitativo al segmento in tema di comfort e sicurezza, tecnica e dotazioni. Quindi, interpretare quel "saper fare" le auto supercompatte che viene da lontano, alla luce delle trasformazioni subite dalla clientela di questa fascia di mercato e delle buone prospettive di crescita previste per il futuro. È il segno di un nuovo interesse per questo tipo di auto, che rispecchia l'evoluzione del mercato. Il segmento delle compatte, infatti, è oggi un universo molto dinamico, al quale fanno riferimento oltre che i tradizionali clienti di queste vetture, anche automobilisti di altre fasce di mercato. Con il risultato di assommare in questo settore una domanda molto articolata, che nasce da impieghi differenziati dell'auto (prevalentemente urbano, ma anche su percorsi medio-lunghi), da diverse percorrenze chilometriche annue, da esigenze personali differenti. Ad accomunare tutti questi clienti è la scelta di una vettura supercompatta come risposta ad esigenze non solo di risparmio, ma di un rapporto con l'auto che deve essere divertente e funzionale, disinvolto ed ecologico, "simpatico" ed economico. L'ultima nata della Casa torinese, dunque, rappresenta lo stato dell'arte in questa particolare categoria. È, infatti, la risposta più evoluta oggi disponibile per chi desidera una vettura dalle dimensioni esterne contenute, dotata del comfort al quale le auto più grandi ci hanno ormai abituati; progettata per consumare poco, ma non per questo meno brillante; ideale nel traffico cittadino e nello stesso tempo perfetta nei tragitti più lunghi, garantendo sempre viaggi rilassati ai suoi occupanti. Proprio la capacità di rispondere ad esigenze diverse, talora anche opposte tra loro, permette a Nuova Panda di porsi come un nuovo punto di riferimento per chi "vive" l'automobile in completa libertà e ne apprezza l'impiego di tutti i giorni. Clienti pragmatici e smaliziati che non cadono nelle tentazioni dell'ultima moda, preferendo soprattutto il giusto equilibrio tra novità stilistica e funzionalità effettiva di una vettura. Per loro il nuovo modello è un vero e proprio mix sapiente di diverse tipologie di automobili. Ecco allora, da una parte, tutta l'abitabilità, la flessibilità e la modularità di un MPV (Multi Purpose Vehicle). Dall'altra, l'elevato piano di seduta del guidatore rispetto al terreno e un look all-terrain, come ci si aspetta da un piccolo SUV. E dalle berline tradizionali, infine, Nuova Panda mutua il piacere di guida e quel benessere a bordo garantito da numerosi dispositivi e sistemi, alcuni assolutamente unici nel panorama delle supercompatte. Nuova Panda, insomma, è una vettura che stabilisce nuovi standard di comfort e praticità d'uso in questa categoria. Senza mai rinunciare ad uno stile accattivante ed originale, a quell'aria "sbarazzina" che fa nascere un sorriso di complicità a chi ogni giorno affronta contesti urbani di traffico intenso, spazi ridotti e ritmi di vita frenetici. Del resto, Nuova Panda è un'auto destinata a sorprenderci continuamente per la sua capacità di trasformarsi secondo le situazioni e le esigenze di chi la guida. Un modello che declina il proprio carattere in quattro modi di "essere automobile" che la rendono unica nel panorama automobilistico: flessibilità e praticità; stile e carattere; tecnologia e innovazione; sostanza e qualità. Innanzitutto il nuovo modello è una vettura flessibile e pratica. Come dimostrano tutte le doti di abitabilità ed ergonomia che la pongono ai vertici della categoria, oltre all'ampiezza della gamma dove chiunque può trovare la versione che meglio risponde alle proprie esigenze. Nuova Panda, tra l'altro, è la capostipite di una famiglia destinata a crescere nel tempo: la versione 4x4 e un estroso fuoristrada dall'impronta sportiva saranno i primi a seguirla nei prossimi anni. Stile e carattere. Come dimostra una linea originale e dinamica, quasi un piccolo SUV. Alla quale aggiunge interni di nuova concezione che rendono "autentica" l'impressione di grande qualità che il modello trasmette ad un primo sguardo. Una vettura accattivante, dunque, che può essere personalizzata anche con l'ampia offerta della Lineaccessori. Tecnologia e innovazione sono le parole chiave che definiscono il terzo modo di "essere automobile" secondo Nuova Panda. Ecco allora motori brillanti nelle prestazioni, ma decisamente parchi nei consumi (sono tra i migliori di questa fascia), che rappresentano una valida soluzione sia per l'impiego cittadino sia per quello extraurbano. Tra questi spicca il rivoluzionario 1.3 16v Multijet da 70 CV, quanto di meglio possa offrire l'ingegneria motoristica nel campo dei piccoli turbodiesel. A questi propulsori, poi, sono abbinati cambi affidabili e innovativi, come il Dualogic. Inoltre, la nuova city-car Fiat è la supercompatta più sicura dell'intera categoria. Merito dei tanti e sofisticati dispositivi e sistemi adottati per la sicurezza preventiva, attiva e passiva. Senza contare che una volta saliti a bordo si scopre il grande piacere di guida e di viaggiare, grazie soprattutto al climatizzatore automatico e al tetto apribile Skydome. Infine, Nuova Panda è una vettura di sostanza e qualità. Nasce, infatti, da un progetto "robusto" per il quale l'Azienda ha messo in campo le sue migliori risorse e le metodologie più sofisticate. Il risultato è una vettura affidabile e di qualità, che vanta dotazioni esclusive nel campo della sicurezza e del comfort. Ad esempio, la rigidezza torsionale della scocca è tra le migliori del segmento (70.500 daNm/rad), mentre Nuova Panda è l'unica vettura della sua categoria ad avere il 99% della superficie interna ricoperta da rivestimenti. Non solo. La nuova supercompatta ha superato i test più severi per garantire la massima protezione dei passeggeri e del guidatore. Tutte queste caratteristiche fanno di Nuova Panda una "piccola-grande" vettura che, tra l'altro, ha un altissimo controvalore grazie alla combinazione di contenuti, costo di esercizio e valore residuo. Il modello in breve Stile originale e accattivante, tecnologia avanzata resa accessibile a tutti, soluzioni intelligenti che semplificano e migliorano la vita a bordo. Sono i valori iscritti nel DNA del Marchio e che Nuova Panda ripropone insieme ad una spiccata personalità e voglia di libertà. Stile Disegnata ispirandosi alle tendenze più moderne, la nuova supercompatta multifunzionale propone linee nette, stile semplice e pulito, particolari curati con attenzione: sono i tratti distintivi di Nuova Panda, un'auto che comunica subito freschezza. A questa impronta di vettura giovane e informale gli stilisti hanno aggiunto un tocco di personalità: cioè l'aspetto di un'automobile solida e rassicurante, più spaziosa di quanto ci si aspetta da un modello di queste dimensioni. Merito anche delle modanature e delle barre di alcune versioni che fanno di Nuova Panda un "piccolo SUV" da città. Un look "all-terrain", quindi, rafforzato anche dall'elevato piano di seduta del guidatore rispetto al terreno. Ma la nuova supercompatta è molto di più. Infatti, è un vero e proprio mix sapiente di diverse tipologie di automobili. Ecco allora, da una parte, tutta l'abitabilità, la flessibilità e la modularità di un MPV (Multi Purpose Vehicle). Dall'altra, Nuova Panda mutua la piacevolezza di guida e quel benessere a bordo proprio delle berline, grazie soprattutto ai numerosi dispositivi e sistemi di cui è dotata, alcuni assolutamente unici nel panorama delle supercompatte. Automobile di grande appeal, quindi, che da un lato si inserisce nelle tendenze forti e vincenti del mercato, dall'altro risulta coerente con la storia e la missione di Fiat. La nuova vettura, infatti, è un'auto molto compatta ma con un'abitabilità sorprendente. Infatti, pur essendo lunga solo 354 centimetri, larga 158 e alta 154, Nuova Panda può ospitare da quattro a cinque persone, è dotata di un bagagliaio tra i più capienti del segmento (206 litri che possono diventare 236 con il sedile posteriore scorrevole) e vanta uno dei migliori coefficienti di abitabilità globale del segmento. Gli interni riprendono con coerenza le scelte stilistiche della carrozzeria (che può vestire ben undici colori brillanti e giovani) e propongono un abitacolo spazioso, funzionale e confortevole, che ha poco da invidiare a quello di una vettura media. Del resto Nuova Panda fa della flessibilità uno dei suoi punti di forza, come dimostra il sedile posteriore che può essere sdoppiato e scorrevole. Non solo. Maneggevolezza e visibilità sono anch'esse ai vertici della categoria. Ecco allora un cambio posto al centro della plancia in un'ottima posizione ergonomica (è una novità di assoluto interesse nel segmento); e la posizione elevata del piano di seduta del guidatore rispetto al terreno, che significa per il cliente maggiore visibilità e dominio della strada. Motori e cambi Il nuovo modello è un'auto ideale per la città, ma al tempo stesso capace di offrire anche tutte quelle caratteristiche dinamiche che le permettono di affrontare comodamente percorsi più impegnativi. Merito anche dei tre motori disponibili che assicurano buone prestazioni e consumi decisamente contenuti. Inoltre, tutti e tre i propulsori sono abbinati ad un cambio manuale a _5 marce, mentre l'innovativo "Dualogic" (con funzione sequenziale e automatico) è disponibile sulla motorizzazione 1.2 8v. Innanzitutto il collaudato propulsore da 1108 cm3 da 54 CV e l'affidabile 1.2 8v che eroga una potenza massima di 60 CV. A questi motori a benzina, poi, si affianca il più piccolo e avanzato tra i diesel a iniezione diretta "Common Rail" di seconda generazione: il 1.3 16v Multijet da 70 CV. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di tecnologia in miniatura: "vestito" di tutti i suoi accessori, pesa solo 130 kg; ha dimensioni contenute, è lungo meno di 50 centimetri e alto 65; ha un "layout" dei componenti studiato per il minimo ingombro; garantisce i medesimi vantaggi di quelli più grandi perché non è stato "ridotto", ma "miniaturizzato". Progettato, quindi, seguendo i criteri della massima razionalità, efficienza e affidabilità, il propulsore è il più piccolo diesel quattro cilindri "Common Rail" presente sul mercato. L'unico capace di racchiudere in un cilindro del diametro di meno di 70 millimetri ben sei componenti di dimensioni "normali". Vale a dire quattro valvole, un iniettore e una candeletta. Compatto e tecnologicamente sofisticato, dunque, il nuovo propulsore è anche capace di ottimi rendimenti ed è praticamente "for life". Il 1.3 16v Multijet, infatti, è progettato per una vita di 250.000 km, non richiede alcuna manutenzione programmata dei componenti meccanici (nemmeno, a 80.000 km, la canonica sostituzione della cinghia), e in cui gli intervalli per il cambio dell'olio si allungano da 20 a 30.000 km. Non solo. Il 1.3 16v Multijet è anche un motore a vocazione ecologica, perché già oggi soddisfa i limiti di emissione Euro 4 che entreranno in vigore nel 2006. Per di più, è uno dei pochissimi motori al mondo che possono ottenere questo risultato senza adottare un sofisticato dispositivo di post-trattamento allo scarico come la trappola del particolato. Abitabilità e comfort Proposta a cinque porte e nonostante l'aspetto suggerisca solidità da segmento superiore, Nuova Panda è una vera supercompatta. Le ridotte dimensioni esterne sono una qualità preziosa per un'auto che tra i suoi usi ha certamente quello di "city-car". Ma la nuova vettura di Fiat Auto offre molto di più. Per esempio, vanta un coefficiente di abitabilità globale di oltre 68%, uno dei migliori nella categoria delle supercompatte. Tra l'altro, l'abitabilità anteriore risulta al vertice del segmento con 1.346 millimetri (larghezza alle spalle). Nuova Panda dispone anche di tutte quelle caratteristiche dinamiche e di comfort che permettono di affrontare comodamente percorsi più lunghi e impegnativi: facilità di guida, generoso spazio interno, particolari funzionali, razionale ed ergonomica impostazione dei comandi e dell'arredamento, comfort acustico e un impianto di climatizzazione assai efficiente. Ecco allora grande maneggevolezza e comfort di guida, grazie soprattutto allo schema delle sospensioni adottato. Quella anteriore è a ruote indipendenti del tipo McPherson, mentre quella posteriore è "a ruote interconnesse" (semindipendenti) con assale torcente. Senza contare che il nuovo modello offre dispositivi esclusivi nella categoria: dal tetto elettrico trasparente Skydome di grandi dimensioni all'impianto Hi-Fi completo di lettore CD e sub-woofer, dal climatizzatore automatico con filtro antipolline al sensore di parcheggio al servosterzo elettrico Dualdrive. Sicurezza A garanzia della sicurezza degli occupanti, il nuovo modello propone una scocca progettata secondo i criteri più moderni ai fini delle resistenze agli urti, rigida nella parte dell'abitacolo per proteggere gli occupanti e dotata di zone ad elevata capacità di assorbimento nelle parti esterne. Nuova Panda è la prima vettura della categoria che offre fino a 6 airbag: bag anteriori, bag laterali, e window-bag (questi ultimi due sono sempre a richiesta). Inoltre, sono di serie: le cinture di sicurezza anteriori con pretensionatore e limitatore di carico, le cinture di sicurezza posteriori a tre punti, il volante ad assorbimento di energia e sedili che in caso di urto impediscono all'occupante di scivolare al di sotto della cintura (antisubmarining). Tra l'altro, i sedili posteriori sdoppiati dispongono di attacchi ISOFIX per seggiolini bimbi. Nel campo della sicurezza attiva, poi, Nuova Panda (già dall'allestimento Dynamic) propone di serie l'ABS, mentre è a richiesta l'ESP per il controllo della stabilità di guida (è l'unica vettura di questa categoria a proporlo). Il sofisticato dispositivo è completo di ASR, per il controllo della trazione con intervento sui freni e sul motore; MSR, per la regolazione della coppia frenante motore nel cambio marcia a ridurre; HBA per l'incremento automatico della pressione frenante in frenata di panico; Hill Holder, dispositivo per partenze in salita senza uso del freno. Gamma Insomma, un'auto bella e confortevole. Una vettura simpatica che può vestire ben undici colori giovani e brillanti e offre dotazioni di serie assai ricche in tutte le sue versioni. Nei maggiori mercati europei Nuova Panda è disponibile in quattro allestimenti Actual, Active, Dynamic ed Emotion. Vediamo, allora, come si articola al lancio l'ampia gamma del nuovo modello, precisando che l'offerta cambia a seconda dei mercati, declinando di volta in volta ciascun allestimento con le dotazioni più richieste nei singoli Paesi. Innanzitutto le versioni Actual ed Active propongono di serie: airbag del guidatore, vetri atermici, lunotto termico, tergilunotto e doppi specchi retrovisori regolabili meccanicamente dall'interno. Inoltre la versione Active monta le coppe ruota integrali, i "liners" adesivi sui montanti porta e lo specchio per il passeggero. A queste dotazioni l'allestimento Dynamic aggiunge: rivestimenti specifici, paraurti e mascherina verniciati, cassetto su plancia, ABS, Dualdrive, chiusura centralizzata e doppio airbag anteriore. In alternativa, per l'allestimento Dynamic sono disponibili tre pack caratterizzati da telecomando e maniglia attiva sul portellone, barre sul tetto, fasce paracolpi nere, cui si aggiungono: radio CD, comandi sul volante, sistema hi-fi con subwoofer, fendinebbia e specchi elettrici (Pack HI-FI); climatizzatore manuale e specchio di cortesia sul lato del guidatore (Pack CLASS); tetto apribile elettrico Skydome, fendinebbia e specchio di cortesia sul lato del guidatore (Pack SKY). Conclude l'offerta la versione Emotion che offre in più: tessuti dedicati, ruote in lega, barre sul tetto, fasce paracolpi nere, climatizzatore automatico, radio CD, specchi retrovisori esterni elettrici, sedile anteriore regolabile in altezza, appoggiatesta posteriori, telecomando e maniglia attiva sul portellone. È disponibile anche una versione Van con un vano di carico da 1 m3 e con una portata di 505 Kg (incluso conducente). Su Nuova Panda Van, inoltre, sono di serie ABS, ruota di scorta di dimensioni normali, parete divisoria, pianale di carico con tappeto specifico, cristalli laterali e lunotto posteriori oscurati. Tante versioni, quindi, che si differenziano tra loro non solo per qualche dettaglio estetico, ma per un diverso carattere espresso da contenuti funzionali e soluzioni tecniche differenti. Vetture, insomma, che permettono ad ogni cliente di trovare, anche in un modello di grande serie, la "propria" vettura. Alla quale, poi, è sempre possibile aggiungere un tratto di gusto personale, scegliendo nel lungo elenco degli optional e tra gli articoli della Lineaccessori. La famiglia "Panda" Il modello Nuova Panda prevede l'ampia possibilità di realizzare nuove vetture su questa base. Infatti, la "cinque porte" che debutta oggi rappresenta il capostipite della famiglia "Panda", una gamma destinata ad allargarsi nei prossimi anni. Basti dire che è già in programma la versione con trazione integrale 4X4 e un "piccolo" fuoristrada dall'impronta sportiva.

L'ALFA ROMEO AL 60° SALONE INTERNAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI FRANCOFORTE
Torino, 3 settembre 2003 - "La bellezza non basta" è il concetto alla base della nuova strategia di comunicazione dell'Alfa Romeo ed esprime l'importanza della sostanza al di là della forma. Il Marchio, infatti, attira per lo stile italiano e la bellezza che rappresenta, ma una volta provata l'auto, il cliente ne apprezza la guidabilità e ne scopre la tecnologia. Oltre a riconoscere quel piacere di guida che contraddistingue una vettura del Biscione, su ogni tipo di strada, in qualunque situazione e con qualsiasi tempo. Ambasciatrici di questa filosofia le tante e importanti novità presentate al Salone Internazionale di Francoforte. Sono loro, infatti, le protagoniste assolute di un'area espositiva caratterizzata dalle particolari "cellule" che ne compongono la scenografia. Realizzate in alluminio e vetro, sono grandi contenitori-stanza dal design curvilineo e di alta immagine tecnologica dove si svolgono le diverse attività. La scenografia, inoltre, è completata da una grande struttura sopraelevata in alluminio, vetro e aste di elevazione d'acciaio, destinata a sala stampa e sala vip; oltre che da una galleria di luce totale, per l'esposizione della gamma Alfa Romeo. Sullo stand il posto d'onore spetta alla nuova Alfa GT che per la prima volta sarà accessibile al pubblico. Nato in collaborazione con Bertone, il modello propone stile originale e prestazioni esaltanti, e rappresenta una concezione inedita di sportività, nella quale convergono anche comfort ed eleganza. A Francoforte tre versioni sono equipaggiate con il 2.0 JTS 16v con cambio Selespeed, mentre una quarta vettura adotta il 1.9 16v Multijet. Altro punto focale dell'area espositiva la Nuova 166, l'ammiraglia di Casa Alfa Romeo che esprime armonia di forme e di contenuti, oltre a coniugare l'eleganza di una grande berlina e il tratto sportivo di un coupé. Caratteristiche vincenti, dunque, alle quali il modello aggiunge, sia all'esterno sia all'interno, particolari estetici di forte impatto visivo e abbinamenti di tessuti e colori di grande fascino e raffinatezza. Due le vetture esposte: una equipaggiata con il 3.2 V6 e cambio meccanico e l'altra con il 2.4 Multijet 20v e cambio automatico, entrambe nell'allestimento Distintive. Riflettori puntati, poi, sulle Nuove Alfa 156 e Sportwagon. Reinterpretate dalla prestigiosa matita di Giorgetto Giugiaro, i due modelli rappresentano il connubio perfetto tra sportività ed eleganza, tra performance ed equilibrio delle forme. Insomma, i tratti distintivi del Marchio. E accanto a queste novità, Alfa Romeo ha deciso di ospitare sul proprio palco un prototipo Alfa 147 con propulsore 2.4 JTD da 150 CV abbinato ad un cambio meccanico a sei marce. La vettura da competizione ha partecipato il 1° giugno alla "24 Ore" di Nurburgring dove si è piazzata 19esima nella classifica assoluta e prima nella sua categoria, precedendo di ben sei giri la seconda vettura diesel. Del resto "l'Alfa Romeo e lo sport" è un binomio inscindibile. Come dimostrano le Alfa 156 ETCC impegnate anche quest'anno nel Campionato Europeo Turismo, competizione di grande fascino e importanza che vede da cinque anni a questa parte l'indiscussa supremazia della Casa: tre titoli consecutivi vinti nell'Euro STC e due titoli nazionali disputati in precedenza. Dal mondo delle competizioni alle vetture destinate alle strade di tutti i giorni. Si comincia, allora, con l'Alfa 147, la compatta di prestigio presente con una versione 1.9 JTD 16V Multijet da 140 CV. Lo stesso propulsore, poi, equipaggia un'Alfa 156 nell'allestimento Distinctive e con rivestimenti nel nuovo tessuto brevettato Alfatex(r). L'esposizione continua con una berlina equipaggiata con il propulsore 2.5 V6 24 valvole e una versione wagon con il potente 2.4 Multijet da 175 CV. Da sottolineare che alla manifestazione tedesca è presente un'Alfa 156 2.0 JTS con caratterizzazione TI ed equipaggiata con il cambio sequenziale Selespeed. Com'è noto non si tratta di un cambio automatico, ma di un cambio manuale con azionamento robotizzato che alla comodità d'uso dell'automatismo unisce la velocità di azionamento del comando tradizionale. Sia che si adoperi la cloche, dotata di un movimento "up and down" come un joystick. Sia che si preferiscano i comandi al volante, sistemati dietro alla corona. Senza contare che questa vettura, in particolare, è allestita con una caratterizzazione sportiva TI (Turismo Internazionale), sigla che un tempo Alfa Romeo assegnava solo alle auto più "prestazionali". Oggi quelle due lettere, semplici e gloriose al tempo stesso, ricompaiono su una linea specifica che può essere richiesta sui modelli Alfa Romeo. Spazio anche per le nuove Alfa Spider e Alfa GTV, proposte in un look inedito e con una gamma rinnovata negli allestimenti e nei propulsori. Inalterato, invece, il fascino di questi modelli che da sempre evocano il piacere del viaggio declinato nelle forme della sportività e dell'eleganza. Due le vetture presenti, entrambe nell'allestimento più ricco e con il potente 3.2 V6 24v da 240 CV. Infine, nelle cellule-vetrina in alluminio, vetro e plexiglas, il pubblico può scoprire il 3.2 V6 24v da 250 CV (il cuore delle GTA) e il 2.0 JTS da 165 CV. Sono esposti, inoltre, i due potenti turbodiesel Multijet e plurivalvole: il 1.9 16v da 140 CV e il 2.4 20v da 175 CV. Nell'ultima teca, poi, è possibile apprezzare la sofisticata sospensione a quadrilatero alto adottato dalle versioni GTA, oltre che dai modelli 156 e 147. Anche questo è un modo per ricordare al pubblico la famiglia GTA, composta dalle Alfa 156 e Sportwagon (disponibili anche con cambio Selespeed) e Alfa 147 (a breve anch'essa con il cambio Selespeed). Dunque, automobili sportive dallo stile affascinante, che ripropongono, attraverso la più brillante tecnica motoristica attuale, il retaggio di una grande tradizione di corse e di vittorie.

NUOVA ALFA 166, ANTEPRIMA MONDIALE
Torino, 3 settembre 2003 - In anteprima mondiale debutta la Nuova Alfa 166 che sarà commercializzata a partire da ottobre. Nata al Centro Stile Alfa Romeo, l'ammiraglia esprime armonia di forme e di contenuti, oltre a coniugare l'eleganza di una grande berlina e il tratto sportivo di un coupé. Caratteristiche vincenti, dunque, alle quali la Nuova 166 aggiunge, sia all'esterno sia all'interno, particolari estetici di forte impatto visivo e abbinamenti di tessuti e colori di grande fascino e raffinatezza. Dal modello precedente, la nuova ammiraglia eredita la linea pulita, filante che contribuisce a quell'aspetto di vettura agile e "pronta allo scatto": è il binomio "eleganza e sportività" che la Nuova Alfa 166 trasforma in una sobria bellezza squisitamente italiana. Infatti, gli stilemi classici del Marchio non sono ostentati, ma accennati. I volumi e le cromature sono dosate con attenzione. Insomma, il Centro Stile ha saputo, ancora una volta, trovare quell'equilibrio stilistico che ancora oggi rende attualissimo il modello Alfa 166. Come dimostra una linea nella quale superfici tonde e spigoli risolvono le loro naturali tensioni trovando il giusto punto di equilibrio. Poi il richiamo, sobrio e in chiave moderna, agli stilemi storici del Marchio. Nonché la rielaborazione, secondo la personalità della vettura, dei segni grafici delle vetture più recenti, ormai apprezzati e riconosciuti dal pubblico come distintivi di Alfa Romeo. Innanzitutto cambia la parte anteriore che è stata completamente ridisegnata. Oggi lo scudetto è sviluppato in senso verticale e, assieme alle due bocche laterali delle prese d'aria, forma il tradizionale "trittico" del Biscione e qualche sobrio richiamo a celebri auto del passato. In questo modo, da una parte è assicurato il family feeling con i modelli più recenti, dall'altra il Centro Stile Alfa Romeo si riappropria e reinterpreta quei segni distintivi che appartengono al suo patrimonio storico. Un frontale importante, quindi, dominato dal grande scudetto che con il lato superiore segue il cofano e poi precipita verso il basso fino a rompere la linea del paraurti. Sempre in alto, al centro, c'è il marchio, circondato da una leggera cromatura che evidenzia e sottolinea la forza e il valore comunicativo della "firma". È appeso alla leggera bombatura della lamiera destinata a sottolineare il punto d'incontro tra cofano e culmine superiore dello scudetto, cioè la "cometa". Tra gli elementi più caratteristici della Nuova Alfa 166 ci sono i gruppi ottici. Veri e propri oggetti di design, dall'impronta molto tecnica, sono compatti e costruiti con vetri tersi e senza prismature, attraverso i quali si vedono le parabole calcolate sottostanti. Confermate dal modello precedente le nervature convergenti a "V" che delimitano ed esaltano la bombatura centrale, sotto la quale s'intuisce la presenza di un motore potente e grintoso. Pochi interventi stilistici, poi, hanno interessato i paraurti che sono sempre a filo della carrozzeria e si fondono con il corpo della vettura. Estesi e arrotondati, nella parte bassa ospitano gli indicatori di direzione, mascherati da vetri scuri che permettono di conservare intatto il segno grafico del "trittico". Passiamo ora alla fiancata della Nuova Alfa 166, che ripropone alcune cromature già presenti sul modello precedente: dalle maniglie alle profilature del tetto a quelle sotto le porte. Le superfici in lamiera sono ampie e prevalgono su quelle vetrate rendendo la vettura, vista di fianco, simile a un coupé. La carrozzeria è liscia e arrotondata, completamente priva di spigoli e di gocciolatoi, con le maniglie e il lampeggiatore laterale a filo della scocca. Inoltre, le bombature sui passaruota e le ruote a filo della carrozzeria danno l'immagine di un'automobile forte, compatta, saldamente ancorata al terreno. Impressione accentuata dal "muscolo" orizzontale al quale sembra essere "appesa" tutta la fiancata. Un elemento che termina, alto e morbido, sul montante posteriore. Nell'insieme, le linee curve del profilo suggeriscono capienza, imponenza e protezione: proprio le caratteristiche richieste ad un'ammiraglia. Vista da dietro la Nuova Alfa 166 è subito riconoscibile per le "spalle larghe", da vettura pronta allo scatto, e per la coda corta e fuggente. Il lunotto si raccorda ad un montante molto rastremato che, scendendo dall'abitacolo, si appoggia con forza sui due archi passaruota e conferisce all'auto un'impronta di forza. La coda leggermente in caduta evoca la sensazione di un'auto molto agile, nonostante le dimensioni da grande berlina. Infine, il marchio Alfa Romeo campeggia nella parte alta del bagagliaio. Sotto ci sono i gruppi ottici sui quali va ad ammorbidirsi il muscolo della fiancata. Separati e di dimensione contenuta, sono incastonati nella carrozzeria. Per il nuovo modello il Centro Stile ha preparato una tavolozza di undici tinte di carrozzeria che esaltano le forme e i volumi della vettura. Divisi tra pastelli, metallizzati e iridescenti, appartengono al primo gruppo: Rosso Alfa e Nero Kyalami. Mentre è possibile scegliere tra otto metallizzati (i primi quattro sono inediti): Verde Cernobbio, Rosso Siena, Grigio Spoleto, Grigio Dolceacqua, Blu Lampedusa, Grigio Rialto, Grigio Marostica, Nero Pergusa. Conclude l'offerta cromatica l'esclusivo colore iridescente Azzurro Nuvola. Insomma, la Nuova 166 propone quella "bellezza stilistica" che appartiene alla grande tradizione Alfa Romeo, reinterpretata alla luce della sensibilità e del gusto estetico di oggi. Una bellezza riproposta all'interno, dove l'ampia disponibilità di spazio si combina con un eccellente comfort, con la raffinatezza di rivestimenti e imbottiture e con la cura dei dettagli. Innanzitutto le linee che corrono all'interno dell'abitacolo della Nuova Alfa 166 riprendono con continuità quelle esterne. Il design è fluido e armonioso. Tra la parte anteriore e quella posteriore, tra il mobiletto centrale e i sedili, tra la plancia e i pannelli trapuntati delle porte non esistono curve spezzate. Ma la vera novità del nuovo modello è la maggiore luminosità dell'abitacolo, merito dell'accurata scelta di colore e materiali che trasmette sensazioni piacevoli al tatto e alla vista. Ecco, allora, un arredamento ricco sia dal punto di vista estetico sia nella sostanza. Un ambiente studiato in ogni dettaglio: dai tappeti in tinta con il soffitto alle guarnizioni che ripropongono il colore della carrozzeria. Vasta è la scelta dei materiali (velluti, tessuti e pelli) e dei colori, che concorrono a creare tre ambienti diversi: sportivo, elegante o classico. Il cliente, inoltre, può scegliere tra quattro tipi di plancia, a seconda delle versioni e del livello di allestimento: una "sportiva" di colore nero; una "elegante" tono su tono beige; una "classica" tono su tono grigio; e per l'allestimento Impression una plancia nera. In particolare, è disponibile come optional una selleria esclusiva di grande pregio. Si tratta del "pieno fiore" della pelle offerta in tre tinte diverse (nera, grigia e beige) abbinata alla plancia, anch'essa in pelle e nelle stesse tre tonalità ma con sfumature più scure. Rifinita con cuciture a contrasto rispetto alla tinta dei rivestimenti, questa soluzione rappresenta il migliore esempio della tradizione artigianale italiana. Come su tutte le Alfa Romeo, poi, elemento centrale è il posto di guida, che è stato progettato con la massima cura. Inoltre, l'assetto di guida è sportivo ma confortevole e permette un perfetto controllo della vettura in ogni circostanza. Il cruscotto, con la sua forma curva che "copia" esattamente quella del volante, contiene i quattro cerchi degli strumenti principali. Rigorosamente analogici, come vuole la tradizione del Marchio, questi ultimi si sovrappongono leggermente (come gli anelli olimpici) perché sono distribuiti su diversi piani di lettura in modo da essere identificabili a colpo d'occhio. Mentre tutti gli altri "oggetti tecnologici" (i comandi del climatizzatore, dell'autoradio e del Trip computer) sono raggruppati nel mobile al centro della vettura, dove possono essere raggiunti con facilità e non disperdono l'attenzione del guidatore. Tra l'altro, è nuova la mostrina della console centrale che propone un elegante effetto metallizzato. Nel disegnare la plancia si è anche tenuto conto dell'esigenza di fornire una climatizzazione ottimale. I comandi, ergonomici ed intuitivi, consentono regolazioni rapide e molto precise. Il diffusore centrale e le cinque bocchette frontali, tonde e molto eleganti con il loro bordo cromato, assicurano una grande portata d'aria e garantiscono una distribuzione regolare in tutto l'abitacolo. I due cassetti e i numerosi vani portaoggetti ricavati nei pannelli laterali, nel mobiletto e nel bracciolo centrale completano il comfort di un ambiente studiato apposta per un'auto di prestigio dal cuore sportivo. Infine, i sedili sono grandi, comodi e avvolgenti, e lo spazio è tanto, anche su quelli posteriori, che tuttavia lasciano posto ad un capace bagagliaio. Dallo stile alla meccanica. La nuova vettura vanta un temperamento unico nella sua categoria al quale il modello aggiunge la capacità di dominare la strada tipica di un'Alfa Romeo. Che è poi la caratteristica apprezzata da chi, anche con una grande berlina di prestigio, vuole comunque provare il piacere di guidare. Ecco, allora, un "gruppo di potenza", costituito da diverse soluzioni di accoppiamento cambio-motore, tra i più potenti e sfruttabili oggi sul mercato. Schemi di sospensioni capaci di garantire un assoluto controllo della vettura in qualunque situazione. E poi ancora tanta elettronica per poter fruire sempre in assoluta sicurezza delle grandi prestazioni di cui tutte le versioni della Nuova Alfa 166 sono capaci: dall'ABS con correttore elettronico di frenata ai sistemi antipattinamento per il controllo automatico della trazione. In dettaglio, il modello propone sei propulsori che hanno caratteristiche differenti e tutti insieme formano una gamma completa, capace di soddisfare le aspettative di qualunque cliente. Anche il più esigente e preparato. I quattro benzina sono il 2.0 TS da 150 CV, il 2.5 V6 24v da 188 CV, il 3.0 V6 da 220 CV e il 3.2 V6 24v da 240 CV. I due turbodiesel sono il 2.4 JTD 10v da 150 CV e il 2.4 Multijet 20v da 175 CV. Sono tutti abbinati ad un cambio meccanico con 6 marce, ad eccezione del 3.0 V6 da 220 CV che è proposto solo con cambio automatico. Inoltre, il brillante 2.4 Multijet 20v da 175 CV può essere anche accoppiato ad un sofisticato cambio automatico di nuova generazione a 5 rapporti. Infine, la gamma si compone di tre allestimenti completi e di alto controvalore: il nuovo Impression, Progression e Distinctive. Inoltre, è disponibile l'optional pack TI della Nuova Alfa 166, caratterizzata da un assetto ribassato che garantisce maggiore divertimento di guida e più "handling". All'esterno, poi, la particolare versione propone una sigla specifica e i cerchi in lega da 18". All'interno, invece, l'ambiente TI si riconosce per i sedili rivestiti in pelle nera sui quali è ricamato il logo Alfa Romeo. La stessa impronta sportiva presentano la scritta TI sul batticalcagno in alluminio e l'illuminazione rossa dei pulsanti e del quadro strumenti. Comune a tutte le versioni la grande ricchezza delle dotazioni, come si conviene ad un'ammiraglia di classe, compresi i tanti optional capaci di soddisfare anche la parte più esigente della clientela di questa fascia di mercato. Senza dimenticare la Lineaccessori, destinati a soddisfare le esigenze di personalizzazione più particolari. Ricordiamo alcuni dei numerosi sistemi e dispositivi disponibili sul nuovo modello: l'ABS a sensori attivi con ripartitore elettronico di frenata; il VDC; gli airbag anteriori, quelli laterali e i window bag; il climatizzatore automatico; il Cruise Control; i fari bi-Xenon; il sensore di pioggia e di parcheggio; il "follow me home"; il sistema di navigazione satellitare a mappe e guida vocale, telefono GSM con viva voce e impianto Hi-Fi con 10 altoparlanti e CD-changer. Infine, a seconda delle versioni, sono disponibili cinque tipi di cerchi in lega: due da 16 pollici e due da 17, tutti offerti in alternativa con disegno a raggi o a fori. Conclude l'esclusivo cerchio in lega da 18 pollici a raggi.

NUOVA ALFA GT
Torino, 3 settembre 2003 - Dopo l'anteprima mondiale al Salone di Ginevra, debutta a Francoforte l'Alfa GT, nuova vettura derivata dall'Alfa 156, che sarà commercializzata alla fine dell'anno. Disegnato dal Centro Stile di Bertone, il modello propone stile originale e prestazioni esaltanti, e rappresenta una concezione inedita di sportività, nella quale convergono comfort ed eleganza. Obiettivo della vettura, infatti, è offrire tutto il piacere di guida di un coupé dalle prestazioni straordinarie, senza i compromessi tipici di questo genere di automobile. Basti pensare alla grande capacità del bagagliaio e alla generosa abitabilità posteriore. Alfa GT, inoltre, racchiude tutto il patrimonio di eccellenza motoristica del Marchio in una linea nata dall'eleganza e dal gusto della scuola italiana. Del resto gli stilisti hanno potuto attingere alla grande tradizione dell'Alfa Romeo che, proprio in questa categoria, ha dato vita a modelli rimasti come tappe fondamentali nella storia dell'automobile: dalla 1900 alla Giulietta, dalla Giulia all'Alfetta. Lunga 4,48 metri, larga 1,76 e alta 1,39, l'Alfa GT è aggressiva e compatta (il passo è 2.596 millimetri), con una linea segnata da alcuni tratti distintivi che definiscono la sua forte personalità e la rendono immediatamente riconoscibile. Nella parte anteriore spicca l'evoluzione del caratteristico "trilobo". Infatti lo scudetto ha dimensioni leggermente maggiori ed è una presenza importante dalla quale, idealmente, sembra svilupparsi l'intera vettura. Il risultato è di grande effetto: esprime forza e aggressività. Impressione rafforzata dalla due prese d'aria laterali e dai gruppi ottici, preziosi oggetti di design. Non meno caratteristico è il profilo che fa percepire il modello come un'auto agile, solida e protettiva. Grazie, soprattutto, alla scalfatura della fiancata che dona slancio e dinamismo alla vettura. Inoltre, le linee tese che chiudono sul posteriore e la ridotta superficie vetrata (rispetto alla preponderante fiancata) conferiscono eleganza e, al tempo stesso, robustezza. Anche la parte posteriore ha una forte impronta stilistica. La coda dell'Alfa GT, infatti, è leggermente declinante e rastremata, con un paraurti integrato e di grandi dimensioni, mentre i gruppi ottici sono incastonati nella carrozzeria. Senza contare che la coda trova il giusto equilibrio di eleganza grazie ad un lunotto molto inclinato e ad un taglio dei fanali prezioso ed avvolgente. Come la linea esterna anche gli interni dell'Alfa GT rappresentano l'espressione più evoluta della sportività Alfa Romeo. Come dimostrano volante, pedaliera e cambio che sono stati studiati per offrire il massimo controllo della vettura. Inoltre, gli strumenti sono funzionali, consentono una comprensione chiara, semplice ed immediata delle informazioni e sono gradevoli dal punto di vista estetico. Ecco allora, ai lati, due grandi indicatori circolari e di tipo analogico (il tachimetro e il contagiri), mentre al centro si trovano due strumenti circolari più piccoli (livello del carburante e temperatura dell'acqua) e un display centrale posto sotto questi. Tutti gli strumenti hanno fondo grigio e numeri neri. Inoltre, di notte la lettura è garantita dall'illuminazione di colore rosso (il cui livello di intensità è regolabile), tonalità che facilita una messa a fuoco più rapida della pupilla nel passaggio dal buio della strada alla luminosità del cruscotto. Tra la strumentazione di bordo di Alfa GT, poi, spicca il display multifunzionale che consente di accedere a diversi menu (con relativi sotto-menu) che "parlano" la lingua dell'automobilista (la scelta è tra le principali lingue europee) e gli permettono di fruire di moltissime funzioni. Ad esempio: orologio, data, segnale acustico programmabile e la visualizzazione di radio, telefono, check control eccetera. Nonché, ovviamente, al trip computer, che fornisce una serie di dati relativi ai viaggi precedenti o al viaggio in corso: consumi (sia istantanei sia medi), velocità media, autonomia restante, tempo di percorrenza (da quanto si è in viaggio), chilometri fatti. Al centro della plancia, inoltre, si trovano la radio integrata e i comandi del climatizzatore automatico "bi-zona" (manuale "mono-zona" sulla versione base), realizzati con un design raffinato. In dettaglio, l'autoradio, completa di lettore di CD, propone un eccellente impianto acustico studiato e tarato sull'abitacolo, composto da sei altoparlanti e con una potenza di 4x40 Watt. L'autoradio può anche essere regolata dai comandi sul volante (a richiesta). Il cliente, infine, può scegliere tra due ambienti: uno classico sportivo, con plancia e pannelli neri; l'altro più elegante e luminoso, sempre di impronta sportiva è caratterizzato da un bicolore nero su grigio. Il rivestimento della plancia e dei pannelli delle porte ha un aspetto superficiale di tipo "naturale", non geometrico, con un particolare effetto satinato che gli conferisce ricchezza visiva e morbidezza tattile. Inoltre, i rivestimenti sono studiati e realizzati per esaltare il carattere degli interni, e ben si armonizzano fra l'ampia specchiatura "cannettata" tipica delle vetture Alfa Romeo. I sedili sono specifici per ogni versione, tutti appositamente realizzati con elevate caratteristiche qualitative ed estetiche. In particolare, sulle versioni medie è stato introdotto l'Alfatex(r), nuovo tessuto dall'impronta tecnica che riveste i sedili e i pannelli delle porte ed è disponibile nelle tinte grigio e nero. Brevettato da Alfa Romeo, l'Alfatex(r) è costituito da una microfibra che migliora la traspirazione e assicura ottimo comfort di seduta e grande eleganza. Concludono l'offerta di Alfa GT i rivestimenti di pelle proposti in cinque colori: nero, blu, rosso, cuoio e grigio. A questi si aggiungono tre ambienti sellati a mano secondo la più classica artigianalità italiana. Il primo ha un'impronta sportiva: la plancia, i pannelli e i sedili sono neri con doppie cuciture in tono. Il secondo ambiente è di color beige per plancia e pannelli, mentre l'inserto del pomello e i sedili sono di una tinta crema con cuciture in contrasto. Completa l'offerta una selleria classica dove si alternano due tonalità diverse di grigio, sempre con cuciture in contrasto. Comune ai tre ambienti è la pelle "Prestige" di elevata qualità e a grana fine, dall'aspetto naturale e di pregevole morbidezza. Caratterizzano il nuovo modello, infine, il pomello del cambio che è in alluminio sulle versioni a benzina, mentre è rivestita di pelle su quelle diesel e sul potente 3.2 V6. Insomma, Alfa GT è una vettura unica, accattivante e con un'impronta stilistica che preannuncia ed esalta le doti di una vettura sempre brillante, facile da controllare e capace di offrire grande piacere di guida. Merito di una meccanica che ha ereditato tutti i punti di forza dell'Alfa 156, inclusi tre propulsori generosi, ciascuno con potenze specifiche tra le migliori della loro classe di cilindrata: il 1.8 T. Spark da 140 CV, il 2.0 JTS da 165 CV e il 1.9 JTD Multijet 16v da 150 CV. E per il cliente che vuole il massimo in termini di prestazioni e sportività, sarà disponibile una versione equipaggiata con il potente 3.2 V6 24 valvole da 240 CV con caratterizzazione tecnica specifica (sospensioni, sterzo e freni). Infine, il modello propone numerosi dispositivi e sistemi che ne fanno un nuovo punto di riferimento del segmento: dal VDC ai sei airbag, dall'autoradio con lettore MP3 al Cruise Control, dal climatizzatore bi-zona al sistema Hi-Fi Bose(r), dai cerchi in lega da 16" ai comandi della radio sul volante. In più fari allo Xenon, cerchi in lega da 17", CD-changer, Connect Nav+ con comandi di radio e telefono sul volante.

NUOVE ALFA SPIDER E ALFA GTV
Torino, 3 settembre 2003 - Stile affascinante, tecnologia raffinata e temperamento da vere sportive: così si presentano al Salone di Francoforte le nuove Alfa Spider e Alfa GTV. Proposte in un look inedito e con una gamma rinnovata negli allestimenti e nei propulsori, i due modelli mantengono inalterato il loro fascino che da sempre evoca il piacere del viaggio declinato nelle forme della sportività e dell'eleganza. Cambia, innanzitutto, il frontale di entrambe le vetture. Il Centro Stile di Pininfarina, infatti, ha ridisegnato la parte anteriore, in sintonia con gli attuali stilemi del Marchio. Lo dimostra lo scudetto che, simile a quelli impiegati sui modelli più recenti (assicura così il family feeling), con il suo lato superiore segue il cofano e poi precipita verso il basso fino a rompere la linea del paraurti. Sempre in alto, al centro, c'è il marchio, circondato da una leggera cromatura che sottolinea la forza e il valore comunicativo della "firma". Sul fondo nero delle griglie spiccano le stecche cromate, elementi orizzontali che idealmente si prolungano e si allargano sulle bocche laterali per suggerire l'immagine di un'automobile ben assettata e saldamente ancorata al terreno. In basso, le due bocche delle prese d'aria, delimitate dai fendinebbia trapezoidali, sono separate e formano, assieme allo scudetto, lo storico "trilobo" del Biscione. Dai montanti laterali nasce la tradizionale "V" del cofano: due nervature convergenti che delimitano ed esaltano la bombatura centrale, sotto la quale s'intuisce la presenza di un motore potente e grintoso. Le nuove Alfa Spider e Alfa GTV, poi, conservano la linea "a cuneo" valorizzata da una coda accorciata che imprime al corpo della vettura una spiccata aggressività. Allo stesso modo si è deciso di non cambiare la forte inclinazione del parabrezza e l'accentuata scalfatura della fiancata, che conferisce slancio e dinamismo ai modelli. Confermato anche l'apprezzato profilo delle due sportive, comprese la coda alta e tronca di Alfa GTV e quella sottile e affilata dello Spider. Nuovi, invece, il disegno delle ruote in lega leggera da 16" e i tre colori che possono vestire la carrozzeria: Rosso Brunello, Verde Racing, Blu Cobalto. Diverse anche le novità nell'abitacolo delle nuove Alfa Spider e Alfa GTV, ad iniziare dall'abbassamento del piano di seduta del guidatore rispetto al terreno (il punto H), a vantaggio del comfort di guida. Gli interni, inoltre, sono stati ridefiniti sia sotto l'aspetto stilistico sia dal punto di vista ergonomico. Come dimostrano la plancia di colore nero e l'inedita mostrina della console centrale, dove trovano posto il tasto dell'ASR, la radio e il navigatore satellitare. Da oggi, poi, l'illuminazione del quadro strumenti e dei comandi è di colore rosso, mentre è disponibile Alfatex(r), un nuovo tessuto dall'impronta tecnica che riveste i sedili e i pannelli delle porte. Sono tutti elementi che, ancora una volta, esaltano i concetti di "elegante semplicità" e "classica sportività" che da sempre contraddistinguono i due modelli di nicchia della gamma del Biscione. Nel campo dei propulsori, poi, le nuove Alfa Spider e Alfa GTV propongono novità di grande interesse. Ad iniziare dall'adozione di due motori che tanto successo stanno riscuotendo su altri modelli Alfa Romeo: il 2.0 JTS da 165 CV e il 3.2 V6 24 valvole da 240 CV. Il 2.0 JTS (Jet Thrust Stoichiometric) è il rivoluzionario motore a benzina con iniezione diretta, caratterizzato da una potenza specifica superiore a 60 kW/l e da una coppia specifica di oltre 100 Nm/l. Il secondo propulsore, il brillante 3.2 V6 24 valvole, ha una potenza di 240 CV a 6.200 giri/min e vanta una curva di coppia che raggiunge i 289 Nm a 4.800 giri/min, grazie alle quali garantisce prestazioni esaltanti nella guida sportiva ma anche nell'uso quotidiano. In particolare il GTV equipaggiato con questo motore raggiunge i 255 km/h, performance che ne fa la più veloce vettura stradale della storia Alfa Romeo. Ultimo propulsore disponibile nella nuova gamma è il 2.0 T. Spark da 150 CV, sintesi dell'esperienza Alfa nella tecnologia Twin Spark. Ottime le prestazioni: il GTV tocca i 215 km/h di velocità massima, mentre lo Spider raggiunge i 210 km/h. Entrambe le vetture, infine, impiegano 8,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h.

NOVITÀ PER LA MERCEDES-BENZ CLASSE E: TRAZIONE INTEGRALE PERMANENTE 4MATIC ED E 500 STATION-WAGON
Roma, 3 settembre 2003 - Si amplia l'offerta Mercedes-Benz Classe E: a partire dal prossimo autunno sarà disponibile la trazione integrale permanente 4Matic sulle versioni berlina e station-wagon con motorizzazioni a sei ed otto cilindri. L'interazione tra il controllo elettronico della stabilità Esp¨ ed il sistema elettronico di controllo della trazione 4Ets garantisce la massima trazione e sicurezza in ogni condizione, anche la più critica. Un'ulteriore novità è l'introduzione sul mercato della Classe E station-wagon equipaggiata con il potente propulsore V8 a benzina, che eroga 225 kW. Oltre all'interazione dell'Esp¨ e del 4Ets, i nuovi modelli a trazione integrale della Classe E- offrono un'altra particolarità tecnica: il sistema di controllo della frenata Sensotronic Brake Control (Sbc), introdotto per la prima volta di serie. La ripartizione variabile della potenza su ogni ruota offre maggiore sicurezza nelle frenate in curva ed aumenta anche le prestazioni del servofreno, del programma elettronico di stabilità Esp¨ e del 4Matic. Gli impulsi di frenata sono ancora più sensibili e veloci. Gli ingegneri Mercedes-Benz hanno ulteriormente perfezionato anche la regolazione della distanza-Tempomat Distronic (a richiesta) creando un sistema di regolazione della velocità confortevole, attivo già a partire dai 7 km/h. Il sistema pneumatico Airmatic Dc, che adatta alle diverse condizioni di guida la potenza degli ammortizzatori e delle molle sugli assali, è disponibile su richiesta per i modelli a sei cilindri 4Matic, mentre è di serie sulla E 500. Premendo un pulsante, il conducente può sollevare la vettura di 35 millimetri. Tutte le versioni 4Matic della Classe E sono dotate di serie del cambio automatico a cinque velocità e del servosterzo parametrico. La 4Matic manifesta la propria forza soprattutto in situazioni critiche, sul bagnato, sul ghiaccio o sulla neve, con una esemplare stabilità ed una trazione perfetta. Al momento dell'accelerazione, in curva o su terreni impervi, il sistema garantisce ulteriori riserve di trazione ed aiuta il conducente a gestire il veicolo in modo ottimale. In questo modo, la trazione integrale rafforza le caratteristiche già esemplari della Classe E, offrendo anche, in caso di condizioni di guida eccezionalmente impervie, la massima sicurezza. Il comfort tipico del marchio è garantito dal nuovo assale anteriore e dalle accurate regolazioni degli ammortizzatori e delle molle. Un ulteriore punto a favore del comfort della 4Matic è la rinuncia al tradizionale blocco del differenziale, che in altre vetture a trazione integrale comporta una riduzione del comfort e la una necessità di interventi di manutenzione più frequenti. Al posto del blocco del differenziale, la 4Matic utilizza il sistema elettronico di trazione 4Ets che si attiva automaticamente quando una o più ruote perdono l'aderenza alla strada e le frena singolarmente. Grazie ai rapidi impulsi di frenata, si raggiunge l'effetto di tre blocchi del differenziale. L'ingranaggio distributore ad un livello, con differenziale centrale aperto, che si occupa dell'equilibratura del regime tra gli assi è collegato direttamente a cambio automatico, propulsore, commutatore della coppia ed agli ingranaggi dell'assale anteriore, costituendo una completa unità motrice. L'ingranaggio dell'assale anteriore si trova sulla coppa dell'olio, di nuova concezione. Un albero cardanico a croce garantisce la trasmissione di potenza tra il distributore di coppia e l'ingranaggio dell'assale anteriore. I modelli Classe E 4Matic sono stati notevolmente modificati anche nella carrozzeria di base e nell'assale anteriore. Rispetto alle berline e station-wagon con trazione posteriore, sono stati riprogettati i rinforzi nel vano pedali e nella parete frontale, a causa della maggiore necessità di spazio dell'assale anteriore; nel tunnel sono stati modificati i segmenti lamierati, per assicurare il libero accesso dell'albero motore all'assale anteriore ed è stata riprogettata anche la consolle del longherone per l'attacco del punto di avvitamento posteriore del supporto integrato. Nell'assale anteriore sono state modificate le posizioni di installazione dello stabilizzatore della barra di torsione, dello sterzo e del cuscinetto del motore anteriore. Al posto dell'assale anteriore a quattro bracci con sterzo a cremagliera anteriore, i modelli 4Matic sono equipaggiati con un assale a doppi bracci trasversali con sterzo a cremagliera posteriore. Per ottenere una maggiore altezza libera dal suolo, nelle versioni 4Matic della Classe E è stata alzata la carrozzeria di dieci millimetri. La nuova versione di punta della Classe E station-wagon è la E 500. Il silenzioso e potente propulsore otto cilindri eroga 225 kW e già a 2.700 g/min raggiunge una coppia massima di 460 Nm, che rimane costante fino a 4.250 g/min. In questo modo, la berlina raggiunge le prestazioni su strada di un'auto sportiva: accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e ripresa da 60 a 120 km/h in 6,2 secondi. La velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h. Nel ciclo di guida Nefz, il consumo di carburante della E 500 station-wagon è di 11,6 litri di benzina ogni 100 chilometri (consumo totale). Al pari della E 500 berlina, anche la station-wagon si distingue per un'attraente dotazione di serie, che soddisfa ogni desiderio di comfort: cambio automatico a sette velocità 7G-Tronic, sospensioni pneumatiche Airmatic Dc, climatizzazione a quattro zone e sterzo parametrico, sono soltanto alcuni dei dettagli di serie che garantiscono il comfort di bordo.

BRERA MAI VISTA ALL'OMBRA DI LEONARDO LA PALA DI SANT'ANDREA ALLA PUSTERLA E IL SUO MAESTRO MILANO, PINACOTECA DI BRERA, SALA XV, DAL 18 SETTEMBRE AL 23 NOVEMBRE 2003
Milano, 3 settembre 2003 - Con quest'esposizione si ha occasione di presentare i risultati di un'indagine filologica e documentaria condotta da Francesco Frangi. La tavola della Pinacoteca raffigurante la Vergine col Bambno e i Santi Pietro e Paolo, proveniente dalla distrutta chiesa di Sant'Andrea alla Pusterla a Milano viene presentata insieme a quella di San Martino a Besnate. I due dipinti sono il punto di partenza per la ricostruzione del Maestro di Ercole e Girolamo Visconti, un nuovo protagonista della pittura milanese degli anni venti e trenta del Cinquecento e per una ricerca sui suoi committenti. Le due pale sono esempi eloquenti della corrente più tarda e nostalgica del leonardismo e presentano un ricco repertorio di specie botaniche, secondo una moda tipica della tradizione leonardesca lombarda.

AL MUSEO DIOCESANO, LA SECONDA EDIZIONE DI "UN CAPOLAVORO PER MILANO" PROMOSSO DA BIPIEMME GESTIONI CON UN GIOIELLO DELLA PITTURA ITALIANA L'ANNUNCIAZIONE DI DOMENICO BECCAFUMI
Milano, 3 settembre 2003 - Quest'anno sarà l'Annunciazione di Domenico Beccafumi, un olio su tavola del 1546, ad essere esposta come "Un Capolavoro per Milano" dal 1° ottobre al 30 novembre 2003 al Museo Diocesano di Milano. Si tratta della seconda edizione dell'iniziativa culturale promossa, con il Museo Diocesano, da Bipiemme Gestioni, società di gestione del risparmio del Gruppo Bipiemme - Banca Popolare di Milano. Il Museo Diocesano, dopo il grande successo ottenuto con il capolavoro Ecce Homo di Antonello da Messina, offre quest'anno ai suoi visitatori la possibilità di scoprire una grande opera, conservata nella chiesa di San Martino della Vittoria a Sarteano (Si). Il nostro Paese ha un patrimonio artistico diffuso di eccezionale importanza che il Museo Diocesano e Bpm Gestioni si propongono di valorizzare, portando a Milano importanti opere custodite in altre città e luoghi fuori dagli usuali circuiti artistici e turistici L'opera potrà essere ammirata tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10.00 alle 18.00. Annunciazione - Tra le viuzze medioevali del paese di Sarteano, non lontano da Chiusi, si nasconde un vero e proprio gioiello della pittura italiana: una grande tavola (cm 237x222) di Domenico Beccafumi, il principale caposcuola del manierismo senese. L'opera è databile, grazie ad una supplica autografa del pittore, che tentava di ottenere il saldo del pagamento della stessa, al 1546, ed era in origine destinata all'antica chiesa di Sarteano, Santa Maria della Vittoria. L'Annunciazione è una delle ultime opere di questo straordinario maestro, la cui pennellata è caratterizzata da inaspettati bagliori "sulfurei". In questa fase egli mostra una esplicita ripresa di modelli michelangioleschi, che vengono però reinterpretati a vantaggio di una stesura rapida e di effetti di luminosità quasi iridescente. L'opera si contraddistingue per la sua grande intensità espressiva, accentuata, oltre che dalle dolci pose delle figure della Vergine e dell'angelo, anche dal contrasto tra la luce crepuscolare che abbraccia l'interno della casa della Madonna e gli effetti quasi rifrangenti della simbolica ed abbagliante luce divina che illumina i volti dei due protagonisti. Di grande raffinatezza è infine il paesaggio lacustre che si apre sullo sfondo ed scorci della campagna toscana e del lago Trasimeno. Il dipinto di Sarteano possiede un fascino straordinario, ed aiuta a penetrare uno dei periodi più importanti della storia dell'arte italiana, l'età della Maniera. Il termine Maniera viene utilizzato da Giorgio Vasari come sinonimo di "Stile", e con "manierismo" si intendono i modi stilistici dei pittori che, nella prima metà del Cinquecento, riprendono Michelangelo e Raffaello (i due grandi "classici"), forzandone i risultati, con esiti molto particolari. Beccafumi da una parte riprende con forza i modelli michelangioleschi da lui appresi nei suoi soggiorni romani, dall'altra, grazie ad una sua bizzarria, un suo estro ed un certo virtuosismo, introduce delle raffinatezze luministiche e delle "stravaganze" espressive che lasciano ogni volta sorpresi. Se gli artisti manieristi fiorentini appaiono spesso attratti dal macabro e da tematiche molto crude, la maniera senese si caratterizza invece per modi più dolci e raffinati. In questo senso, l'Annunciazione di Sarteano è realmente un capolavoro "sconosciuto" al grande pubblico, che non potrà che rimanere affascinato dalla magica pennellata del Beccafumi, e dai significati nascosti che questo maestro "uomo solitario oltremodo" adombra nelle sue opere.
Infolink: www.museodiocesano.it

GEORGES MATHIEU RETROSPETTIVA 12 SETTEMBRE - 15 NOVEMBRE 2003
Milano, 3 settembre 2003 - La retrospettiva dell'opera pittorica di Georges Mathieu, organizzata dalla Galerie Nationale du Jeu de Paume e dalla Galleria del Credito Valtellinese, è la prima mostra importante consacrata a quest'artista, che ha segnato profondamente il rinnovamento dell'astrazione a livello internazionale nel dopo guerra. Georges Mathieu, infatti, ha lavorato, a partire dal 1944, per un'arte liberata da ogni costrizione formale, rimettendo completamente in discussione il concetto di astrazione geometrica. Per questo apparve, agli occhi della critica americana (in particolare di Clément Greenberg ) come il solo artista europeo di un'importanza paragonabile a quella dei pittori della Scuola di New York. La retrospettiva riunisce 65 dipinti, principalmente oli su tela, ma anche alcuni acrilici, che illustrano l'evoluzione della sua opera dai primi quadri astratti del 1946 (Conception, Désintégration) fino agli acrilici su carta datati 1999, provenienti da collezioni private e pubbliche francesi, europee, americane ed asiatiche. Nato a Boulogne sur Mer, nel 1921, Georges Mathieu, dopo aver studiato diritto e filosofia, consegue la laurea in inglese, che gli consentirà, dopo la guerra, di lavorare a Parigi, come responsabile delle pubbliche relazioni per la compagnia marittima americana U.S. Lines. Comincia a dipingere dei quadri non figurativi nel 1942, praticando un'astrazione libera e gestuale. A partire dal 1947, si fa notare per la sua applicazione del colore direttamente dal tubetto. Nel vivo del dibattito teorico, organizza diverse mostre in favore dell'Abstraction Lyrique, di cui diventa l'ardente paladino. Questa nuova astrazione, gestuale, lirica, informale o "tachiste", si spoglia delle tradizioni e delle regole fino ad allora predominanti, per mettere in primo piano i fenomeni puramente pittorici. Il pensiero filosofico del tempo contribuiva a sostenere le convinzioni degli artisti impegnati a sviluppare una forma di pittura gestuale, a vivere l'esperienza pittorica in modo nuovo, con un coinvolgimento corporeo totale. Mathieu sarà il primo ad imporre la gestualità all'interno della Scuola di Parigi, prima del 1950, dando il proprio analogamente a Fautrier, Hartung, Wols, Soulages, ma anche ai pittori della Scuola di New York, in un momento in cui gli scambi tra le due capitali erano inesistenti. Il suo lavoro per le U.S Lines, gli consente di tenersi informato sui movimenti di avanguardia che si sviluppano sulla scena artistica newyorkese attraverso l'Action Painting. Fu il primo ad essere consapevole delle affinità tra la pratica dell'astrazione lirica e l'espressionismo astratto e si mise in contatto con le gallerie americane. Ma è solo nel 1951 che la mostra "Véhémences confrontées", organizzata da Mathieu e il critico d'arte Michel Tapié - che pubblica nello stesso periodo il suo libro intitolato Un art autre - espone, per la prima volta in Francia, le "estreme tendenze della pittura non figurativa": i risultati delle esperienze della pittura americana di De Kooning e Pollock, accanto a quelle di Bryen, Capogrossi, Hartung, Mathieu, Riopelle, Wols. Inaugurazione giovedì 11 settembre ore. 18,30 Informazioni Galleria del Credito Valtellinese Tel: 02.48.00.80.15

"ARCHITETTURA È SCIENZA". VINCENZO SCAMOZZI (1548-1616) A VICENZA UNA MOSTRA INTERNAZIONALE PER LA PRIMA VOLTA RISCOPRE L'ULTIMO GRANDE ARCHITETTO DEL RINASCIMENTO
Milano, 3 settembre 2003 - Vincenzo Scamozzi (1548-1616) è l'ultimo dei grandi architetti del Cinquecento italiano ed europeo, protagonista della stagione di passaggio fra l'età delle certezze rinascimentali e la complessità del secolo delle scienze, inaugurato da Galileo Galilei. Affascinante figura di teorico e progettista, è stato a lungo considerato soltanto come allievo del suo concittadino Andrea Palladio (1508-1580), più anziano di quarant'anni. Di carattere difficile, era letto come una sorta di maligno Salieri, invidioso del Mozart-Palladio. La mostra vuole demolire questo pregiudizio, riscoprendo un grande architetto che, a partire dal Palladio, propone una propria personalissima idea di architettura fondata non sull'estro individuale, o sulla pratica di cantiere, ma sulla solida base teorica di un'enorme quantità di conoscenze scientifiche e tecniche, che alla fine della vita riunirà in due poderosi volumi, intitolati appunto L'Idea della architettura universale e pubblicati a Venezia nel 1615. Un sofisticato controllo della luce che anticipa il barocco, la straordinaria abilità nell'inserire i propri edifici in contesti preesistenti e la ferrea razionalità "scientifica" che guida i suoi progetti, fanno di Vincenzo Scamozzi un architetto estremamente "moderno", oggetto di culto anche per gli architetti di oggi, come Peter Eisenmann. Vincenzo Scamozzi realizza palazzi, ville, chiese, teatri e persino "musei". Opera sua sono le fantastiche prospettive lignee inserite nella scena del palladiano Teatro Olimpico (1585), che ricostruiscono le sette vie di Tebe, una vera e propria città rinascimentale in miniatura, e il Teatro di Sabbioneta, realizzato per Vespasiano Gonzaga (1588). È di Scamozzi quella che viene definita "la più bella casa del mondo": la villa Rocca Pisani sui colli di Vicenza (1574), una geniale rilettura critica della Rotonda di Palladio. A Scamozzi dobbiamo il disegno della quinta meridionale di piazza San Marco a Venezia, le famose Procuratie nuove (1587). Sempre Scamozzi è autore di uno dei primi "musei" moderni, quando allestisce nella Libreria Marciana di Venezia la grande collezione di statue romane antiche donate alla Repubblica dalla famiglia Grimani (1593). L'attività di Scamozzi superò i confini regionali, sia con opere come il duomo di Salisburgo, sia con frequenti viaggi che, portandolo più volte a contatto con gli ambienti mitteleuropei di Francia e di Germania, d'Austria e di Ungheria, ne fanno davvero, stando a una sua stessa espressione, un "cittadino del mondo". Dopo la sua morte, fu grande il suo influsso sull'architettura soprattutto nord-europea: in molti casi, il cosiddetto "Palladianesimo" è in realtà "Scamozzianesimo", e ciò vale in particolare per i Paesi Bassi nel Seicento e Settecento, come provano le decine di traduzioni dell'Idea dell'architettura universale in olandese, a cui la mostra dedica una specifica sezione. Questa mostra monografica è la prima mai dedicata a Scamozzi. È realizzata dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio nel Museo Palladio di palazzo Barbaran da Porto a Vicenza, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona. Saranno esposte circa 200 opere originali, fra modelli, quadri, sculture, disegni, stampe e libri, provenienti da oltre trenta musei europei e USA: dal corpus completo dei suoi disegni di progetto a preziosi dipinti di Paolo Veronese, busti di Alessandro Vittoria, manoscritti e antiche edizioni. La "riscoperta" di Scamozzi non si limita alle sale di palazzo Barbaran da Porto, ma i visitatori potranno intraprendere un "itinerario scamozziano" fra i 20 principali siti scamozziani nel Veneto e a Sabbioneta, supportati da una agile guida consegnata con il biglietto d'ingresso alla mostra, che presenta i tratti salienti di ciascun edificio, ne precisa il modo di raggiungerlo, la localizzazione esatta e gli orari di apertura. Il catalogo della mostra presenta il catalogo completo dell'opera di Scamozzi, curato dal decano degli studi scamozziani Franco Barbieri e da Guido Beltramini, con il contributo di quasi quaranta studiosi nell'ambito di un progetto di ricerca iniziato nel 1998, e che vede coinvolti i massimi specialisti europei di Scamozzi e dell'architettura rinascimentale. Per l'occasione, il fotografo di architettura Václav Sedy ha realizzato un'accurata campagna fotografica delle opere scamozziane, mai realizzata prima d'ora con simile ampiezza e profondità di lettura. Vicenza, Museo Palladio, palazzo Barbaran da Porto (contrà Porti 11), dal 6 settembre 2003 all'11 gennaio 2004.
Infolink: www.cisapalladio.org

43° PREMIO SUZZARA 2003 21 SETTEMBRE -23 NOVEMBRE 2003
Suzzara (Mn), 3 settembre 2003 - Corpo e anima, intesi come grandi campi di significazione sull'appartenenza, sull'essere e sul destino dell'uomo, sono due fra gli elementi più rappresentativi della riflessione più recente degli artisti di tutto il mondo. Si tratta di elementi che favoriscono anche una riflessione specifica sulle attuali relazioni fra uomo e tempo (passato - presente) e fra uomo e le attuali forme ibride tanto in senso genetico e scientifico quanto, soprattutto concettuale e filosofico che le ultime acquisizioni tecnologiche, biomediche, naturalistiche e informatiche, stanno mettendo a punto. La Sezione ad Inviti del 43° Premio Suzzara raccoglie quindici artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati da Martina Corgnati, Enrico Mascelloni e Nicola Marras. Artisti invitati: Rossella Bellusci, Lokossou D.O. Eloi, Pietro Golia, Alejandro Gomez de Tuddo, George Ilich, Naiza Khan, Garo Keshishian, Liliana Malta, Lizzy Mayrl. Ron Nicolaysen, Odinea Pamici, Agnese Purgatorio, Tazeen Qayyum, Amankalou Shaarbek, Adeela Suleman, Giovanna Torresin, Tommaso Tozzi, Silvio Wolf e Zhang Da Li. Premio Dino Villani - sezione a libera partecipazione linguaggi e tecniche della contemporaneita' nell'arte e nella comunicazione Con l'istituzione del Premio Internazionale Dino Villani - Linguaggi e tecniche della contemporaneità nell'arte e nella comunicazione, l'Associazione Galleria del Premio Suzzara intende inaugurare una Sezione a Libera Partecipazione a tema libero, che privilegia la cultura della ricerca nell'ambito dei linguaggi digitali richiamando quella che fu la caratteristica principale del Premio Suzzara e del suo fondatore, Dino Villani, fortemente incentrata sull'attenzione ai linguaggi della comunicazione nella contemporaneità. Il Premio Internazionale Dino Villani, collegato al Premio Suzzara, intende costruire negli anni, a partire da questa edizione, un Archivio di Video Arte digitale e, attraverso attività di promozione e divulgazione, creare un collegamento tra la produzione artistica digitale e attività produttive, ribadendo quel legame tra Arte e Lavoro che costituisce l'anima del Premio Suzzara dal 1948.Dal dicembre del 2002 è possibile visitare il museo "Galleria del Premio Suzzara in via Don Bosco 2/a che raccoglie circa 800 opere acquisite dal Comune di Suzzara in cinquant'anni di storia del Premio e che documenta le vicende del "Realismo" dal dopoguerra ad oggi.
Infolink: www.premiosuzzara.it

GUIDO PAJETTA FRA PRIMO E SECONDO NOVECENTO MOSTRA ANTOLOGICA A CURA DI PAOLO BISCOTTINI, ENRICO CRISPOLTI, ANTONELLO NEGRI SERRONE DELLA VILLA REALE DI MONZA, 26 OTTOBRE 2003 - 6 GENNAIO 2004
Milano, 3 settembre 2003 - L'Amministrazione comunale di Monza in collaborazione con la Fondazione Panizzutti dedicherà una mostra antologica e storica al pittore monzese Guido Pajetta (Monza, 1898 - Milano, 1987) nella sede del Serrone della Villa Reale dal 26 ottobre 2003 al 6 Gennaio 2004. La mostra "Guido Pajetta fra primo e secondo Novecento" è presentata e concepita come un variegato e completo spaccato del panorama della pittura italiana del secolo appena trascorso, in particolare lombarda, osservato attraverso l'avventura creativa di Pajetta.. Il filo conduttore dell'esposizione è dunque costituito da un originale quanto interessante itinerario che procede, mediante una "lettura a raggio", dalla vasta produzione di Pajetta in mostra a quella dei suoi contemporanei, siano essi nomi di primissimo piano quali Sironi, Fontana, Lilloni, compagni d'accademia e d'avventura, come Ghiringhelli, Del Bon, o autori più distanti, come Cassinari e Birolli. In particolare, il percorso antologico della mostra muove dal 1915 - anno in cui Guido Pajetta si iscrive alla Regia Accademia di Brera insieme ad altri aspiranti pittori di significativo futuro - e attraversa quasi tutto il secolo fino alla scomparsa dell'artista, nel 1987, presentando il lavoro di Pajetta sempre teso alla sperimentazione e alla ricerca pittorica, insaziabile ed onnivoro di nuove forme espressive. Tutte, o quasi le correnti del novecento, sono rappresentate nell'esposizione. Si parte dal Mario Sironi, fondatore, sotto l'auspicio di Margherita Sarfatti, del classicista e severo movimento "Novecento", e qui presente con "Contadino" (1928) e "Il nudo e l'albero" (1932). Con lui, altri autori che esposero nella neonata galleria Il Milione di Milano e che parteciparono al Manifesto della pittura murale: Anselmo Bucci ("Ritratto della signora Rapuzzi Guelfa", 1928; "Autoritratto", 1931) e Contardo Barbieri ("Il racconto del legionario", 1936). Lucio Fontana è rappresentato da "L'atleta azzurro" (1930) e da "Testa di ragazza" (1931), due opere pre-spazialiste, mentre il chiarismo lombardo è tutto nel nudo "Il risveglio" di Umberto Lilloni e nel contemporaneo "Lo schermidore" di Angelo Del Bon (1934). Si riparte, quindi, dall'astrattismo di Virginio Ghiringhelli ("Composizione diagonale" del 1934) e di Mario Radice ("Composizione" del 1935) passando poi al postcubismo rappresentato dalle opere di Renato Birolli e Bruno Cassinari: bellissima la sua "Enrica in giallo" (1949). Si giunge, poi, alle soglie dell'espressionismo esistenziale interpretato dal milanese Franco Rognoni, scomparso di recente, che alla curiosità per la corrente tedesca aggiunse di suo l'internazionalismo di cui era imbevuta la cultura pittorica milanese. In questo lungo itinerario attraverso le vicende maggiori dell'Arte italiana di buona parte del primo e secondo Novecento, la mostra documenta le comuni radici culturali della giovane leva di Brera a metà degli anni Dieci, ancorate alla pittura tardo-ottocentesca dei maestri Cesare Tallone e Ambrogio Alciati, quindi la loro successiva adesione ai modelli del "Novecento Italiano", ed infine la diaspora verso forme ed esperienze pittoriche diverse, dal "Chiarismo" all'"Arte Astratta" . Con questi compagni e amici pittori, Pajetta si confronta dapprima liberamente nelle Sindacali lombarde e nazionali, e nelle Biennali dei primi anni Trenta. Ma da essi in seguito si stacca incrociando a Parigi, dal '34 al '38, le grandi lezioni dei protagonisti delle avanguardie europee, sviluppando una figurazione inquieta e briosa. Per raggiungere infine, dagli anni del secondo dopoguerra, l'autentica vena narrativa della piena maturità, nei termini di un espressionismo assai personale. Il particolare aspetto metodologico messo in atto dalla mostra consiste dunque in una lettura - dei risultati del lungo lavoro sviluppato da Guido Pajetta fra primo e secondo Novecento - per niente celebrativa o verticistica, ma fondata su un'analisi di confronto contestuale ed ambientale che dà conto anche di tutte le condizioni umane con le quali ha interagito la ricerca dell'artista. Cenni biografici: Guido Pajetta nasce a Monza nel 1898 da una famiglia di noti pittori veneti dell'Ottocento. Studente all'Accademia di Brera, ha per compagni Ghiringhelli, Del Bon, Lilloni e più tardi frequenta Mario Sironi, Anselmo Bucci, i Chiaristi e Lucio Fontana, che ritrae in un dipinto del 1935. Irrequieto e curioso, vive e lavora per alcuni anni a Parigi. Partecipa alle Biennali di Venezia nel 1928, 1930, 1932. Espone ripetutamente in Italia, Francia, Germania, Svizzera e Inghilterra dove frequenta Raoul Dufy, Othon Friesz, Henry Moore. Negli anni Trenta-Quaranta figura situazioni di costume, ritratti e nature morte. Alla fine degli anni Sessanta ritrova la sua più autentica vena narrativa ironica e nichilista nell'uso dei colori acrilici. Dopo una "fatica artistica" durata più di settant'anni, si spegne a Milano nel 1987. Serrone della Villa Reale Viale Brianza 2 - 20052 Monza Tel. 039/2302192 - 039/322086 fax 039/361558 eventiespositivi@comune.monza.mi.it

SCUOLE DI MAGIA AL GRADARA LUDENS FESTIVAL MOSTRA INTERATTIVA UNO SBUFFO DI VAPORE COLORATO, UN ALAMBICCO CHE GORGOGLIA, UN LIBRO DI INCANTESIMI, UNA BACCHETTA MAGICA.
Gradara,(Pesaro e Urbino) 3 settembre 2003 - Il festival, che di anni ne festeggia 13 (numero magico per eccellenza), ha infatti deciso di dedicare la sua mostra interattiva alle "scuole di magia", nel gioco, nella letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, nella fantasia popolare. Troveremo allora la Hogwarts di Harry Potter, raccontata per immagini nelle splendide illustrazioni di Serena Riglietti e potremo visitare il laboratorio alchemico della Bambina della sesta luna (scritta da Moony Witcher per Giunti Editore) e ammirare le matite originali dell'illustratrice Ilaria Matteini. Come in ogni scuola di magia, poi, non possono mancare "esperimenti" pratici per trasformare in realtà la fantasia dei nostri bambini (e anche di qualche adulto). Potremo allora cimentarci nei due laboratori creativi presentati dall'associazione palermitana Così per gioco: "Pozioni magiche" (giovedì 18) e "Costruiamo il nostro cielo" (venerdì 19) che metteranno alla prova le capacità che non possono mancare ad un mago che si rispetti: fantasia, manualità, intelligenza ed un pizzico di furbizia. Ad ingrossare le fila degli insegnanti di magia, si aggiungerà, sabato 20 settembre, la stessa Moony Witcher con i suoi "Fantalchimisti", gioco di scrittura magica, alchimia verbale e creatività collettiva. Le sfide fra giovani e giovanissimi incantatori potranno poi proseguire anche dopo le "lezioni", grazie alla fornitissima ludoteca "magica" che fa parte della mostra. A disposizione dei visitatori, ci saranno infatti numerosi giochi con a tema la magia e l'illusione. Dal tradizionale "Labirinto Magico" (Ravensburger) fino a "Magic - L'adunanza" (Hasbro - Wizards of the Coast) per una sfida all'ultimo incantesimo. Non mancherà infine, ovviamente, una piccola biblioteca magica, dove consultare e toccare con mano i libri che ci avranno accompagnato nella mostra: Peggy Sue, Harry Potter, La bambina della sesta luna, la trilogia della Bussola d'oro, Villa Ghiacciaossa, la saga di Chrestomanci... La mostra vi attende al Gradara Ludens Festival, dal 18 al 21 settembre, nella splendida cornice della rocca medievale a cavallo fra Romagna e Marche. Accorrete numerosi e non dimenticate la bacchetta magica.
Infolink: http://www.gradaraludens.it

A SETTEMBRE LA CITTÀ DI MILANO OSPITERÀ MOLTI EVENTI SPORTIVI DI RILIEVO: SPORT DA VEDERE, COME LE PARTITE DI CALCIO E DI HOCKEY, E I RADUNI FERRARI E DI MOTOCICLISMO, MA ANCHE DA PRATICARE, COME LA TERRY FOX RUN, GOLF IN THE CITY E LA MOLANO CHE PEDALA.
Milano, 3 settembre 2003 - Ecco l'elenco delle più importanti iniziative in programma, all'insegna dello sport e del divertimento. - 3/7 settembre - Arco della Pace - World Tour Italian Open Femminile 2003 - Tappa del World Tour Femminile di Beach Volley valida per le qualificazioni olimpiche; 6 settembre - Stadio Meazza - Italia-Galles - Partita di qualificazione agli Europei di Calcio 2004; 7 settembre - Piazza Duomo - 19° Raduno Internazionale di Vetture Ferrari Città Di Milano -Al Raduno parteciperanno oltre 100 auto Ferrari provenienti oltre che da tutta Italia, dalla Svizzera e dal Nord Europa; * ? 13 settembre - ore 18.30 - Stadio del ghiaccio Agorà - 4° Memorial Rita Trapanese: Hcj Milano Vipers - Supergau Feldkirch - Assegnazione del trofeo edito dal HCJ Milano Vipers, in memoria della grande pattinatrice scomparsa nell'estate del 2000.Sarà l 'occasione per presentare al pubblico la formazione per l 'annata 2003/2004. Ingresso gratuito; Foto e contenuti sono liberamente riproducibili 13 settembre - ore 20.00 - Arena Civica - Coppa Milano: Finali di Calcio a 11 Ultima fase del torneo polisportivo realizzato con il coinvolgimento delle Zone della città di Milano. Gli incontri finali decreteranno i campioni milanesi nelle discipline di calcio a 11 e a 7 (Ambrogino dello Sport), pallavolo e pallacanestro; 14 settembre - ore 15.00 - Arena Civica - Coppa Milano: Semifinali e Finali di Calcio a 7; 14 settembre - ore 9.00 - Palestra via G. da Procida - Coppa Milano: Semifinali Pallacanestro - ore 15 - Semifinali Pallavolo; 13/14 settembre - San Babila, Duomo - Golf in The City - Manifestazione dedicata alla promozione del golf: torneo a 18 buche di due giorni giocato con palle indoor per le strade cittadine, aperto ai soli giocatori di golf dilettanti; 13/14 settembre - Via Mercanti - Fitness in Piazza - Grande festa dello sport con lezioni gratuite di aerobica, arti marziali, body building, cardio fitness, kickboxing, spinning; 14 settembre - ore 10.00- via Palestro - Terry Fox Run - corsa non competitiva a scopo benefico di 5 km, aperta a tutti. L'incasso sarà totalmente devoluto alla ricerca sul cancro; 20 settembre - ore 8.30 - Piazza Giulio Cesare - Pedalata Azzurra - Cicloturistica amatoriale a velocità controllata; 20 settembre - ore 16.00 - via dei Mercanti - Pole Vault Challenger 2003 - Manifestazione internazionale di Salto con l'asta con la partecipazione dei migliori atleti italiani ed alcuni tra i più rappresentativi specialisti stranieri; 21 settembre - ore 9.00 - Palalido - Coppa Milano - Finali Pallacanestro ore 15.00 - Palalido - Finali Pallavolo; 21 settembre - ore 11.30 - Piazza Duomo - Rosa d'Inverno - 38° Raduno internazionale di motociclismo, tra motociclisti provenienti da tutta Europa come manifestazione conclusiva dell'Esposizione del Ciclo e Motociclo alla Fiera di Milano; 21 settembre - ore 11.00 - Piazza del Cannone - Milano che Pedala 2003 - Pedalata ecologica che offre alle famiglie ed ai ragazzi l'occasione di trascorrere una giornata per le strade cittadine con un percorso di circa 16 km.
Infolink: www.comune.milano.it

SCATTA AFRIKA SKI RACE NELLA SPLENDIDA SHARM EL SHEIKH
Sharm El Sheikh, 3 settembre 2003 - Scatta oggi (mercoledì) la prima edizione di Afrika Ski Race, la tre giorni di ski roll in Egitto, con la gara "lunga distanza" da Naama Bay a Sharm El Sheikh per finire al Domina Coral Bay. Cast d'eccezione al via con l'oro di Salt Lake, Andrus Veerpalu, con "Zorro" Christian Zorzi e con alcuni componenti delle squadre azzurre di fondo e lunghe distanze. Con Veerpalu e Zorzi saranno infatti in gara Fabio Santus, Roberto De Zolt, Marco Cattaneo, la vincitrice della FIS Marathon Cup Lara Peyrot e le azzurre Arianna Follis, Magda Genuin e Cristina Paluselli. Difficile a questo punto per gli altri concorrenti sperare di avere vita facile per raggiungere le prime posizioni della classifica. Domani ci sarà invece la "sprint" nella splendida cornice di Naama Bay e infine venerdì una spettacolare gara all'americana al Domina Coral Bay.

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