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2003 anno 6°  

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14 APRILE 2003

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CONVEGNO INTERNAZIONALE SU GENETICA, DETERMINISMO E LIBERTÀ UMANA 

Heidelberg, 14 aprile 2003 - Il 14 ed il 15 novembre si svolgerà a Heidelberg (Germania) un convegno internazionale su genetica, determinismo e libertà umana. L'obiettivo principale della manifestazione è coinvolgere scienziati, esperti di scienze sociali, filosofi, esperti in comunicazione scientifica, responsabili delle politiche, associazioni di consumatori e pubblico in un dibattito sul ruolo dell'informazione genetica nella lotta alle malattie e nella società dell'informazione. Sono previste in particolare quattro sessioni, che avranno come oggetto di discussione: rivoluzioni tecnologiche nella raccolta ed applicazione di informazioni di carattere genetico; geni e malattia, i nessi e le loro conseguenze sulla libertà dell'uomo; uso e abuso di informazioni a carattere genetico in questioni relative alla giustizia, alla sicurezza ed alla società dell'informazione. il futuro prossimo venturo: la modulazione di tratti umani, "Genomes'R'us" (richiedere la mappa del proprio genoma), bimbi su richiesta e carte d'identità genetica. Si tratta della quarta edizione congiunta del convegno su scienza e società organizzato dall'Organizzazione europea di biologia molecolare (Embo) e dal Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl). Infolink: http://www.embo.org/projects/scisoc/scisoc2003.html 

CONSIGLI DEI MINISTRI APPROVA DECRETO SU INTRAMOENIA E TEMPO DEFINITO DEI MEDICI 
Roma, 14 aprile 2003 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, su proposta del Ministro della Salute, un Decreto legge che dispone la proroga dei termini di scadenza per i rapporti di lavoro dei medici a tempo definito e per la cosiddetta "intramoenia allargata", avvia i finanziamenti di un progetto innovativo per la cura del cancro da parte dell'Istituto superiore di sanità e per la realizzazione a Roma dell'Istituto mediterraneo di ematologia (Ime) e stanzia, infine, i fondi per il risarcimento danni da trasfusioni di sangue infetto. Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha approvato il nuovo Piano Sanitario nazionale 2003-2005, che dispone i dieci obiettivi strategici del Servizio sanitario nazionale per il triennio. In particolare, il Decreto legge proroga al 31 dicembre 2003 i rapporti di lavoro dei medici a tempo definito, soprattutto per consentire una definitiva e omogenea soluzione della questione con il contratto collettivo, secondo quanto richiesto dall'Ordine del giorno del Senato, accolto dal Governo in sede di esame della Legge finanziaria 2003. Viene inoltre prorogato di due anni, fino al 31 luglio del 2005, il termine per l'utilizzo degli studi professionali privati per lo svolgimento dell'attività libero-professionale intramoenia, in considerazione della carenza di ambulatori adeguati in alcune strutture pubbliche e in attesa di un provvedimento di più ampia portata ed efficacia per il completamento degli interventi strutturali e di riforma dell'intero settore. Il Decreto legge, poi, risponde all'esigenza di poter utilizzare quanto prima i fondi relativi a due importanti progetti di ricerca e di cura, come previsto dalla Legge finanziaria 2003 (tabella A). Autorizza infatti sia la spesa totale di 9 milioni di Euro nel triennio 2003-2005 per la realizzazione di un progetto di terapie oncologiche innovative su base molecolare da parte dell'Istituto superiore di sanità sia le spese di funzionamento e di ricerca della Fondazione Istituto mediterraneo di ematologia, istituita recentemente a Roma, per un totale di 35 milioni di Euro nel triennio 2003-2005. Infine, il Decreto legge risponde all'urgenza di stanziare fondi destinati al risarcimento danni per i cittadini emotrasfusi vittime di emoderivati infetti, che hanno instaurato azioni risarcitorie tuttora pendenti. Sono stanziati 98,5 milioni di Euro per l'anno in corso e 198,5 milioni di Euro rispettivamente per gli anni 2004 e 2005. I danni saranno risarciti tramite transazioni i cui criteri saranno fissati con decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze. 

AL CONGRESSO SIME : LA CARBOSSITERAPIA NELLE FLEBOPATIE 
Roma, 14 aprile 2003 Nell'ambito del XXIV Congresso Sime (Società Italiana di Medicina Estetica), coordinato dal professor C.A. Bartoletti, si è tenuto il 12 aprile un workshop tecnico sulla Carbossiterapia presso il Centro Congressi Cavalieri Hilton di Roma. Sempre nell'ambito del congresso si sono tenute due presentazioni su questa metodica: venerdi 11 aprile (Prof. F. Ribero di Torino) La carbossiterapia nelle flebopatie e sabato 12 aprile L'impiego della carbossiterapia nel trattamento delle adiposità localizzate e come complemento alla liposuzione (prof. C. Brandi di Siena). La carbossiterapia permette di curare diverse patologie: dalla cellulite alle arteriopatie, dalle flebopatie alle ulcere vascolari miste, dalla cute flaccide alla smagliature, dalla terapia riabilitativa alla psoriasi. Ma è soprattutto nelle alterazioni del microcircolo che risulta essere efficace. Tale gas, CO2, ha la peculiarità di promuovere la vasodilatazione e di ripristinare il corretto flusso di sangue nelle aree asfittiche. Le irregolarità dei pannicoli adiposi sono, infatti, provocati dall'alterazione del microcircolo. Se questi funzionano male, i tessuti si alterano e le scorie si accumulano con la formazione di edemi, noduli e buccia d'arancia. L'anidride carbonica inverte questo processo. Iniettata localmente con un ago sottilissimo svolge una duplice azione: da un lato vasodilata facendo scorrere nuovamente il sangue nei capillari che si erano lentamente chiusi , dall'altra aumenta il drenaggio veno-linfatico ed inizia la rottura delle cellule adipose rimaneggiando il grasso in eccesso. Il sangue scorre così più velocemente, i tessuti ricevono più ossigeno, le tossine vengono smaltite e il gonfiore si riduce. Il trattamento, però, deve essere eseguito da un medico e il gas deve essere somministrato da un'apparecchiatura Carbomed, certificata CE 0051 (L'unica approvata dal Ministero della Sanità). La seduta dura dai 15 ai 20 minuti e non è dolorosa e i risultati si osservano velocemente e quasi subito si avverte un senso di leggerezza alle gambe. Per consolidarli sono però necessarie almeno dieci sedute da eseguire due volte alla settimana. E' possibile trattare, anche la cellulite in stadio avanzato (III e IV grado), dove i risultati estetici ottenuti sono ancora più evidenti. Questi effetti sono scientificamente confermati dagli studi Universitari. La carbossiterapia deve essere eseguita in centri coordinati dalla Società Italiana di carbossiterapia, che riunisce medici e ricercatori universitari di fama internazionale. Da febbraio 2001 è stato istituito il I Corso Universitario di Carbossiterapia presso la cattedra di chirurgia plastica dell'Università degli Studi di Siena diretta dal professor Carlo D'Aniello. La terapia è praticata in diversi paesi europei, Stati Uniti, Sud Korea, Giappone e in quelli latino americani (Venezuela, Cile, Brasile, Argentina, Mexico, Colombia, Uruguay, Costa Rica, Repubblica Domenicana) Infolink: www.carbossiterapia.it  

 IRAQ, LIBERATI I DUE VOLONTARI DI MEDICI SENZA FRONTIERE 
Roma, 14 aprile 2003 - Medici Senza Frontiere ha appena appreso con gioia della liberazione dei due volontari scomparsi a Baghdad il 2 aprile scorso e dei quali non si erano più avute notizie. I due volontari, il capo-missione francese di 44 anni e il logista sudanese di 31, facevano parte del team di sei persone che lavorava, da diverse settimane, all'ospedale al-Kindi (nord-est della capitale), in appoggio all'equipe medica locale. François Calas e Ibrahim Younis hanno potuto stabilire un breve contatto telefonico con la sede francese e belga di Msf. Le loro condizioni di salute sono buone. Attualmente si trovano a Baghdad e si riuniranno agli altri quattro membri dell'equipe di Msf. L'organizzazione rinnova la propria preoccupazione per le sorti di Arjan Erkel, volontario di Msf, rapito in Daghestan (nord del Caucaso) il 12 agosto del 2002 e del quale non si hanno più notizie. Infolink: www.medicisenzafrontiere.it

CONFERENZA STATO REGIONI : BORSE DI STUDIO PER I MEDICI SPECIALISTI 
Roma, 14 aprile 2003 - Nella seduta del 27 marzo 2003 della Conferenza Stato Regioni e' stato siglato l'accordo tra Governo e Regioni con il quale si determina in 5388 il numero dei medici specialisti che, per l'anno accademico 2002/2003, hanno accesso alle scuole di specializzazione di medicina e chirurgia e alle relative borse di studio. L'accordo individua nello specifico le tipologie delle scuole di specializzazione cui sono destinate le borse e prevede che le Regioni, ove non operino Facolta' di medicina e chirurgia, possano attivare apposite convenzioni con le Universita', al fine di destinare borse di studio aggiuntive. http://www.governo.it/Conferenze/c_stato_regioni/Atti/dettaglio.asp?d=18918  http://www.governo.it/Conferenze/c_stato_regioni/Atti/dettaglio.asp?d=15753 

ORA LA CHIRURGIA ORTOPEDICA FA MENO PAURA SPECIALISTI A CONVEGNO A FIRENZE PER DISCUTERE DEGLI STRAORDINARI RISULTATI DEL FONDAPARINUX. 
Firenze, 14 aprile 2003 - Per gli specialisti riuniti  al Palacongressi per il convegno Il Tromboembolismo Venoso e la Chirurgia Ortopedica organizzato in collaborazione con l'Università di Firenze, si tratta di capirne a fondo virtù e vantaggi. Ma è già chiaro a tutti che questo farmaco rivoluzionario appena ammesso nel prontuario ospedaliero, costato 10 anni di sperimentazione e 7 di studi clinici su oltre 7 mila pazienti, rappresenta per la medicina un'innovazione paragonata, per risultati, alla scoperta degli antibiotici. Si chiama Fondaparinux e in 4 diversi studi internazionali ha confermato tutta la sua efficacia, quella di ridurre verticalmente (- 55%) il devastante fenomeno delle trombosi venose profonde (Tvp) e delle embolie polmonari, conseguenze finora poco evitabili della chirurgia ortopedica maggiore: protesi di anca e ginocchio, fratture del collo del femore, interventi ogni anno più numerosi (+ 4% ) in un'Italia sempre più anziana. La Tvp è la terza malattia cardiovascolare più diffusa dopo infarto e ictus. In Italia colpisce 100 mila persone all'anno (6 mila i toscani, 1500 i fiorentini), ne uccide fino a 10 mila e riduce gravemente la qualità di vita di molti pazienti. Dati, peraltro, che non considerano i casi privi di sintomi, per cui molti muoiono senza che se ne sia diagnosticata la causa. Si sa comunque che il 3-4% della popolazione è geneticamente predisposto al tromboembolismo. "Le Società scientifiche e le Aziende ospedaliere dovranno dunque prendere atto dell'arrivo del Fondaparinux", commenta Domenico Prisco del Dipartimento di Area Critica Medico Chirurgica dell'ospedale fiorentino di Careggi, "Presto anche la Società Italiana per lo Studio dell'Emostasi e della Trombosi, di cui sono segretario, aggiornerà le raccomandazioni in materia". L'interesse del convegno di Firenze è tale da aver mobilitato il top delle diverse discipline: da Careggi, oltre a Prisco, il cardiologo Gian Franco Gensini (preside della facoltà di medicina), l'internista Rosanna Abbate, direttore del Centro Trombosi, l'anestesista Gaetano Gritti e il direttore di Medicina Legale Gian Aristide Norelli. Dal S. Giovanni di Dio il primario anestesista Giorgio Tulli. Da Pavia (S. Matteo) Franco Piovella che ha partecipato agli studi sul Fondaparinux. Per gli ortopedici Marco Gusso e Massimiliano Marcucci (Cto di Firenze) e Giulio Guido (Università di Pisa). "Le statistiche a proposito di trombosi venosa profonda", fa notare Gensini, "sono impressionanti. Nel 2003 a Careggi si faranno prevedibilmente 1700 interventi di chirurgia ortopedica maggiore, 15.600 in Toscana, 234 mila in Italia. Anche trattandoli con Eparina a basso peso molecolare (Ebpm), il farmaco finora più efficace, quote considerevoli di pazienti svilupperebbero comunque una trombosi venosa profonda: in media il 16% delle protesi d'anca, il 27% dei femori fratturati e ben il 30,6% delle protesi di ginocchio". Gli esiti fatali in chirurgia ortopedica sono in realtà pochi, spiega la professoressa Abbate: "Ma molti pazienti vanno incontro a complicanze, recidive e comunque a un abbassamento della qualità della vita spesso drammatico. Senza contare che tutto ciò grava in misura crescente sul sistema sanitario". Fondaparinux abbassa d'un colpo la soglia di questi problemi. Molecola di sintesi (non è ricavata da mucosa suina come le eparine ed è quindi a prova di ipotetiche contaminazioni da agenti patogeni), migliora le performance dei farmaci finora più efficaci. Con una dose di 2,5 milligrammi al giorno per 7/9 giorni dimezza i casi di trombosi (solo 4% per le protesi d'anca, 8,3% per le fratture del collo del femore e 12,3% per le protesi del ginocchio), arrivando quasi ad azzerare le complicanze (1,4%) se il trattamento è prolungato fino a 30 giorni. Questi dati pubblicati dalle riviste scientifiche Lancet e New England Journal of Medicine sono commentati con estremo favore dal professor Piovella. "In realtà", spiega, "i benefici vanno oltre la chirurgia ortopedica. Il tromboembolismo riguarda infatti anche la chirurgia addominale, in particolare i casi di tumore. Colpisce molti giovani e non risparmia neppure gli atleti". 

DISABILI: DDL PER ACCESSO AGLI STRUMENTI INFORMATICI 
Roma, 14 aprile 2003 - Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 4 aprile scorso,ha approvato un disegno di legge che promuove l'accesso dei disabili agli strumenti informatici e sostiene le tecnologie assistite, cioe' volte al superamento della disabilita', con un'ampia serie di interventi sia nella P.A. che nei confronti dei privati. Saranno, tra l'altro, resi accessibili ai disabili i siti Internet ed i servizi telematici delle Amministrazioni statali e saranno promossi, con il rilascio di apposito contrassegno ("bollino blu"), i siti di privati che risulteranno accessibili. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/disabili_lavoro/index.html 

FIERE, VARATE LE NORME PER QUALIFICHE E CALENDARIO IL NUOVO REGOLAMENTO FISSA ANCHE I REQUISITI PER I QUARTIERI FIERISTICI 
Milano, 14 aprile 2003 - Per ottenere la qualifica di "internazionale", l'ente fieristico organizzatore dovrà garantire, oltre al dimensionamento delle strutture e alla loro agevole raggiungibilità, una serie di servizi interni, tra cui il pronto soccorso, l'informatizzazione, l'accesso ai media, la banca. E' una delle principali disposizioni del nuovo regolamento per lo svolgimento delle manifestazioni fieristiche, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Mario Scotti. Il regolamento però non stabilisce solo i requisiti che devono avere i quartieri fieristici, ma fissa anche i requisiti necessari per ottenere le varie qualifiche attribuibili alle fiere (nazionale, regionale, locale, oltre che internazionale). Il regolamento prende inoltre in considerazione la formazione del calendario. Le richieste dovranno pervenire in Regione entro il 31 gennaio dell'anno precedente al suo svolgimento: una serie di verifiche consentiranno di avere comunque il calendario pubblicato per la fine di luglio. Alle manifestazioni che non vogliano richiedere il riconoscimento regionale (e il cui svolgimento è, ovviamente, consentito) sarà richiesto unicamente il rispetto di requisiti essenziali, quali quelli previsti dalla legge 626 sulla sicurezza, e l'accessibilità. Il sistema fieristico comunque procede verso una sostanziale trasformazione in senso privatistico, privilegiando il passaggio da ente a società. "In buona sostanza - ha sottolineato l'assessore Scotti - la nuova normativa regionale riconosce che questo settore rappresenta in tutto e per tutto un caso di iniziativa imprenditoriale di natura privatistica, sottoposta pertanto alle leggi del mercato e della libera concorrenza. Alla Regione spetta il compito di normare e controllare alcuni aspetti, quali la regolazione della dialettica tra i privati, la difesa del consumatore, il rispetto del Codice Civile, la trasparenza dei comportamenti dei competitori". 

BIOANALYTICA 2003 HA CHIUSO I BATTENTI A MONACO. TRA LE NOVITA' MICROSCOPI A FLUORESCENZA, SOFTWARE PER LE ANALISI DI LABORATORIO, BIOCHIP PER LA RICERCA DI NUOVI FARMACI E PARCHI BIOTECNOLOGICI. 
Verona, 14 aprile 2003 - La prima edizione di Bioanalytica, Salone e Conferenza Internazionale interamente dedicato alle biotecnologie industriali, ha chiuso i battenti il 4 aprile 2003 all'insegna della qualità: numerose le novità tecnologiche esposte e di alto valore scientifico il programma congressuale. Sono stati 5 mila i visitatori che hanno partecipato ai quattro giorni fieristici (l'80% dei quali tedeschi e il restante 20% proveniente da Austria, Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Belgio, Olanda e Cina). Elevato anche il livello di pubblico, composto da decision makers di grandi aziende dei settori farmaceutico, chimico, medicale e alimentare e da accademici e ricercatori. I 270 espositori, appartenenti ai settori delle soluzioni bio-industriali, della bio-analisi, dei laboratori tecnologici per la biotecnologia e delle tecniche di misurazione e controllo di qualità, hanno rappresentato 14 Paesi, in particolare la Germania, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, la Svizzera, la Francia, il Belgio, i Paesi Bassi, la Svezia, l'Austria, il Lussemburgo e la Finlandia. <<Le biotecnologie - afferma Volker Schwartz, Direttore del Salone - sono ormai di casa a Monaco di Baviera. Questa regione è, infatti, diventata una sorta di "Biotech Valley" nel cuore dell'Europa. La prima edizione di Bioanalytica è stata la risposta dell'Ente Fieristico di Monaco di Baviera per contribuire a incentivare lo sviluppo delle biotecnologie su scala mondiale. Alla luce dei risultati raggiunti, Bioanalytica 2005 si preannuncia come grande kermesse dall'elevato valore scientifico. Prevediamo, infatti, che questo Salone nel medio-lungo periodo possa affermarsi come la piattaforma di riferimento per la biotech community internazionale>>. Le aziende espositrici sono, infatti, state unanimi nell'affermare che la prima edizione di Bioanalytica ha rappresentato un'occasione unica per sviluppare nuove collaborazioni, discutere sui progressi dell'industria della life-science e sperimentare le potenzialità delle nuove applicazioni bio-industriali. Al suo esordio, Bioanalytica si è, così, accreditata come luogo ideale per creare nuove opportunità di business e scambiarsi esperienze e input. L'interesse dei visitatori nei confronti dell'automazione di laboratorio, delle tecniche di bio-separazione e della bio-chimica ha richiamato l'attenzione sul programma congressuale della manifestazione. I due eventi Bioanalytica Business Conference e Bioanalytica Forum, svoltisi in concomitanza con la fiera, si sono incentrati in particolare sulle applicazioni concrete delle soluzioni biotech, dal settore farmaceutico a quello medicale, oltre a promuovere un intenso scambio di informazioni tra aziende del settore, investitori e personalità politiche. In particolare, si è parlato dei nuovi orizzonti per l'industria della Life-Science, delle applicazioni dei Bio-Chips e dell'utilizzo in laboratorio dei Silicon-Chips. La Life-Science è stata, inoltre, al centro del "Forum Life Science 2003", promosso da Bayern Innovativ GmbH, la società bavarese creata per promuovere un network di contatti e informazioni in tutta la Baviera, regina dell'High Tech europeo (la Baviera, infatti, è la regione che trae dalle nuove tecnologie la quota più alta del Pil). Dietro alla creazione della Biotech Valley bavarese (che oggi conta più di 120 compagnie biotech) si riscontra l'intervento dell'amministrazione federale, che ha investito sul territorio promuovendo lo sviluppo dell'industria del biotech, in un'ideale connessione tra tecnologia e scienza. È su queste basi che Bayern Innovativ ha lanciato il progetto "Life Science Bavaria", in collaborazione con "Bavaria Bioregions". L'obiettivo è di creare piattaforme di cooperazione imprenditoriale all'interno di mercati fortemente orientati ai trend futuri delle biotecnologie e di favorire uno scambio interdisciplinare di conoscenze e know-how tra scienza e industria a livello regionale, nazionale e internazionale. Istituti accademici di grande prestigio, come il Max-Planck Institutes, sono stati coinvolti insieme alle due Università di Monaco di Baviera nella ricerca di sostegni scientifici alle aziende biotech. Grande risonanza ha avuto, in questo contesto, il Bioregions Day, evento dedicato alla progressiva individuazione di nuovi mercati regionali delle biotecnologie nel rispetto delle peculiarità dei singoli territori. In Europa, infatti, stanno nascendo nuovi raggruppamenti "bio-regionali", accomunati da caratteristiche fisiche ed economiche comuni, nelle quali si sono sviluppati nuovi distretti industriali che sfruttano le biotecnologie per migliorare e incentivare la produzione locale. Contribuisce allo sviluppo di queste aree la collaborazione sinergica tra il mondo politico, accademico e industriale. Durante il Bio-Regions Day sono state presentate alcune aree europee dove il progetto di un parco biotecnologico ha già preso vita: "BioRegioN GmbH" di Hannover, Landesinitiative Bio-Gen-Tec-Nrw di Colonia, Bio AG-Munich Biotech Development e V. di Monaco, Bio-Mitteldeutschland GmbH di Lipsia e "Lisa Vienna Region" (dove Lisa è l'acronimo di "Life Science Austria"). Altre bio-regioni presenti al Bioregions Day sono state Tartu Ülikool in Estonia, Greater Zurich Area AG in Svizzera, l'Association Alsace BioValley in Alsazia e Erbi Ltd-Eastern Region Biotechnology Initiative in Inghilterra. Durante il forum "International Competition among BioRegions" si è parlato delle prerogative di questi distretti biotecnologici, con alcuni rappresentanti chiamati a raccontare la loro esperienza e i servizi attivati ad oggi. In Europa esistono distretti bioregionali anche in Francia, Italia e Scandinavia. Nel mondo sono circa 40 i parchi biotecnologici. Per quanto riguarda la sezione espositiva di Bioanalytica 2003 (distribuita su un'area di oltre 7 mila metri quadrati), numerosi stand hanno attirato l'attenzione dei visitatori. Le novità più interessanti hanno indubbiamente riguardato le strumentazioni a alta tecnologia per l'analisi bio-medicale. La società tedesca Infineon Technologies ha presentato, per esempio, una soluzione con sistema biochip chiamata "Flow-Thru Chip System", concepita per accelerare notevolmente lo sviluppo di nuovi farmaci. La soluzione verte attorno a un biochip avente una superficie di un centimetro quadrato, in grado di analizzare simultaneamente fino a 400 geni noti per una specifica sostanza. Questo nuovo strumento sarà in grado, secondo le previsioni dell'azienda, di rivoluzionare il lavoro dei laboratori farmaceutici nella stessa misura in cui i computer hanno radicalmente cambiato le procedure amministrative e gestionali dei contesti produttivi. Questo accadrà grazie a fattori determinanti quali la velocità e le piccole dimensioni della nuova soluzione, che sarà destinata in larga parte alle applicazioni per la ricerca. "Leica Fluo Combi", un microscopio a fluorescenza all'avanguardia nella terapia genica e nella biologia molecolare, è stato il prodotto di punta presentato da Leica Microsystems. La società tedesca ha evidenziato le potenzialità di questo strumento, dotato di un micro-obiettivo a alta risoluzione ottica, in grado di garantire una nitidezza costante durante le analisi. L'azienda è riuscita a sviluppare tutte le potenzialità della micro-strumentazione a fluorescenza, indicandola come l'applicazione che sarà maggiormente usata in futuro. La società tedesca Definiens AG ha presentato a Bioanalytica 2003 "Proteomweaver 2.0", una strumentazione elettronica di precisione e automatizzata, particolarmente indicata per le analisi proteiche. Questo prodotto, costituito da un software che permette l'elettroforesi dei nuclei proteici, è in grado di analizzarne circa 500 in un'unica sessione di esperimento. Una superficie di lavoro sensibile guida l'operatore durante l'analisi, garantendo una nitida visualizzazione delle cellule. Definiens AG ha presentato, inoltre, altri prodotti per l'analisi automatizzata a elevata precisione, destinati al mercato della bio-medicina. In particolare, il software "Definiens Cellenger", in grado di estrarre informazioni e dati dai tracciati cellulari individuati in laboratorio. Soluzioni informatiche per la bio-industria sono state presentate anche dalla tedesca Mwg Biotech AG, che ha lanciato un prodotto innovativo dal nome "Theonix", una nuova piattaforma automatizzata per l'analisi micro-molecolare, dotata di grande flessibilità. La piattaforma è stata progettata per operazioni "plug & play" e rappresenta un passo in avanti nel settore della biotecnologia gnomica. Oltre a questa piattaforma da laboratorio, Mwg ha presentato a Bioanalytica 2003 anche il sistema di array "Mwg Hybridization Service", destinato in particolare all'analisi genetica e alla scansione digitale dei dati esaminati. Sempre nel settore delle analisi bio-medicali, l'azienda tedesca Miele GmbH ha presentato i nuovi modelli di macchine per il lavaggio in laboratorio, dotate di innovativi sistemi di sicurezza e programmabili in base alle specifiche esigenze di analisi chimiche, microbiologiche e mediche. Nuove soluzioni per l'automazione del laboratorio sono state proposte anche dalla tedesca Hti bio-X GmbH, azienda specializzata nella produzione di robot per analisi industriali. Infine, la soluzione delle problematiche di bioseparazione molecolare è risultata al centro dei prodotti dell'azienda finlandese Bio-Nobile Oy, specializzata in sistemi magnetici di bio-separazione. In particolare, i nuovi prodotti e tecnologie presentati a Bioanalytica 2003 hanno rivelato una grande vastità di applicazioni, tra cui la purificazione degli acidi nucleici e delle proteine. Tra le novità più significative di Bio-Nobile Oy, lo strumento "PickPen": si tratta di un dispositivo, a forma di penna, dotato di particelle magnetiche in grado di isolare Rna e Dna e di purificare rapidamente le proteine muovendo soltanto le particelle e non i liquidi. Infoink: www.analytica-world.com 

37° VINITALY A VERONAFIERE FINO A LUNEDÌ 14 APRILE IN BICI A "CANTINE APERTE 2003" IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO PRESENTA L'11^ EDIZIONE DELL'EVENTO: IL 25 MAGGIO 2003 
Verona, 14 aprile 2003 - Il prossimo maggio i turisti appassionati del vino di qualità potranno partecipare in bicicletta all'11^ "Cantine Aperte". La notizia è stata diffusa oggi durante la penultima giornata del 37° Vinitaly (www.vinitaly.com). Grazie ad un accordo fra Movimento Turismo del Vino e Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) verranno organizzate escursioni in bicicletta lungo appositi itinerari, principalmente su strade secondarie e poco trafficate e, dove esistono, su percorsi ciclabili protetti. Questa è la principale novità dell'edizione 2003 di "Cantine Aperte", che anche quest'anno si terrà domenica 25 maggio dalle 10 alle 18 nelle oltre 900 cantine socie del Movimento Turismo del Vino di tutta Italia. L'iniziativa sarà ripetuta a settembre con "Benvenuta vendemmia": l'obiettivo è portare nelle aziende vitivinicole che aderiranno all'iniziativa i turisti in bicicletta, per far conoscere e degustare i vini locali, assaggiare i prodotti tipici, visitare gli impianti di produzione, assistere ad eventi e spettacoli. Le due associazioni sono da tempo al lavoro per mettere a punto itinerari alla portata di tutti, ricercando le strade migliori dal punto di vista paesaggistico e della sicurezza stradale. L'idea è partita lo scorso anno dalla Puglia, e il successo dell'iniziativa ha poi suggerito di estendere l'esperienza a tutta Italia. "Cantine Aperte" in bicicletta intende sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul contributo positivo che la diffusione del cicloturismo nelle campagne e nelle colline italiane può avere per lo sviluppo economico del territorio. La prima edizione di "Cantine Aperte" partì in sordina nel 1993, solo in Toscana, grazie all'impegno del primo presidente del Movimento, Donatella Cinelli Colombini. Visto il successo ottenuto, venne poi estesa a tutto il territorio nazionale. Secondo un recente sondaggio del Censis, sono ormai 4 milioni gli enoturisti stabilmente praticanti. A questa cifra si debbono aggiungere almeno altri due milioni di turisti del vino tra neofiti ed occasionali. Questi sei milioni di turisti sviluppano un volume di spesa dell'ordine di almeno 2000 milioni di euro. "Il turismo del vino - spiega Francesco Lambertini, presidente del Movimento Turismo del Vino - costituisce un'opportunità fondamentale per promuovere il patrimonio di risorse agroalimentari del nostro Paese ed un oculato strumento strategico per lo sviluppo economico del territorio. Grazie al fascino esercitato dai distretti enogastronomici (in testa la Toscana, seguita da Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Campania), le prospettive future del mondo del vino si giocheranno sempre più anche nel campo del turismo: ecco perché tanti produttori stanno investendo per qualificare le proprie strutture ricettive". A questo proposito, Vittoria Cisonno, direttore del Movimento Turismo del Vino, afferma: "Sempre più importante è il concetto di qualità: per questo come Movimento Turismo del Vino abbiamo ideato il Decalogo dell'Accoglienza. Le cantine associate stanno iniziando a richiedere la certificazione di qualità, che sarà rilasciata, dopo apposito sopralluogo, dai responsabili Csqa, l'ente con il quale il Movimento ha redatto un decalogo contenente le indicazioni sul "come" fare accoglienza di qualità". La certificazione dell'accoglienza in cantina si pone l'obiettivo di rendere immediatamente evidente al cliente-consumatore la qualità del servizio offerto, attraverso l'utilizzo di un simbolo che rappresenta le foglie di vite. Quante più foglie di vite sono rilasciate all'azienda (tre, quattro, cinque o cinque oro, ovvero livello super) tanto più rilevante e significativo è il servizio offerto. Infolink: www.vinitaly.com 

A VERONAFIERE FINO A LUNEDÌ 14 APRILE ALLA CONQUISTA DELLE TAVOLE ASIATICHE IL SOAVE ABBINATO AI PIATTI ASIATICI IN UN LIBRO PRESENTATO AL 37° VINITALY 
Verona, 14 aprile 2003 - Soave and Asia Fodd: an ideal match: è il titolo del libro presentato oggi durante la terza giornata del 37° Vinitaly  dal Consorzio per la tutela dei vini Soave e Recioto di Soave. Si tratta di un piccolo volume in italiano ed in inglese che, svelando peculiarità e valori delle diverse tradizioni del Sol Levante, suggerisce gli abbinamenti ideali con le varie espressioni del Soave. Il volume propone anche una guida al vino e alla culla del Soave oltre a stuzzicanti. Con un progetto insieme culturale e promozionale il Consorzio tutela vini Soave e Recioto di Soave, in sintonia con la Camera di commercio e la Provincia di Verona, si propone di creare un forte collegamento tra la cucina asiatica e la versatilità del Soave. Il progetto parte dalla constatazione che i mercati asiatici, in particolare le "piazze" di Giappone, Singapore e Thailandia, accanto Cina, Cambogia e Malaysia, stanno diventando estremamente interessanti per sviluppare le esportazioni dei vini italiani. Accanto a questo va sottolineato come la ristorazione asiatica storica e, più in generale, la cosiddetta cucina etnica si stiano sempre più radicando anche nei Paesi tradizionalmente fedeli al Soave, vale a dire gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Germania e l'Europa in generale. La compenetrazione di queste due circostanze ha fatto quindi intravedere la possibilità che il "candidato" Soave possa essere destinato ad un matrimonio inossidabile con i sapori ed i profumi asiatici. La versione più fresca e più giovane promette interessanti abbinamenti con i piatti affumicati, piuttosto diffusi nella tradizione cinese e tailandese, quelli grigliati di Cina e Vietnam e con il pesce fresco, d'acqua salata o d'acqua dolce, largamente utilizzato da tutta la cucina asiatica. Il Soave Superiore, invece, sembrerebbe il non plus ultra accanto alla salse importanti, saporite e molto aromatizzate di Vietnam, Cina, Singapore e Malaysa e con le carni bianche, maiale compreso. Singapore e Malaysia, veri e propri maestri dolciari, nelle premesse dovrebbero esultare grazie al Recioto di Soave Docg e alle sue note di miele. Ma tutta la tradizione asiatica, contraddistinta da un largo utilizzo di frutta tropicale e dall'impiego dello zucchero anche nelle salse, ben accoglie questo prestigioso nettare. Gola a parte, impegnandosi su questo obiettivo, il Consorzio conta anche di sensibilizzare il mondo produttivo sulla pecualirità di questo abbinamento così da rendere più incisiva ed efficace l'azione commerciale. Infolink: www.vinitaly.com 

ALLCOMEXPO: UNA FIERA PER CHI FA LE FIERE 
Milano, 14 aprile 2003 - Si chiama Allcomexpo, la manifestazione fieristica che si terrà dal 17 al 20 giugno 2003, in Fiera a Milano. E' un evento di grande rilevanza perché unica fiera dedicata a chi "fa le fiere": non solo organizzatori, agenzie, allestitori, e tutti i fornitori dei servizi che in occasione di manifestazioni fieristiche o congressuali vengono utilizzati, ma anche i loro utenti, ovvero le aziende che partecipano come espositori. 

EPSON A WELL-TECH CON LA LINEA LIFE: QUANDO ARREDO E TECNOLOGIA SI INCONTRANO PER UN AMBIENTE DI BENESSERE
Milano, 14 aprile 2003 - Si chiama Life, il progetto che, con uno straordinario connubio di tecnologia e arredo, mira a rendere più funzionali gli oggetti di arredamento tramite il contributo della tecnologia. E sarà uno dei protagonisti di Well-Tech, il fuori salone dedicato all'uso della tecnologia in favore del benessere, che sarà allestito presso lo Spazio Acqua, in via Cenisio 39, a Milano, nell'ambito del Salone del Mobile 2003, che si tiene nel capoluogo lombardo dal 9 al 14 aprile. La tecnologia audiovisiva Epson, grazie ad una straordinaria qualità visiva e all'eccellente versatilità che si esprime nell'ampia scelta di prodotti, riesce ad integrarsi in maniera perfetta con l'avanzato sistema di arredi per l'ufficio di Elitable, dando origine, nel progetto curato da Chiara Cantono, a una serie di oggetti d'arredo in cui la funzione trova ospitalità all'interno delle forme e dei materiali in maniera sobria, discreta ed elegante. Accanto al Video-Table, già presentato come concept nell'edizione di Well-Tech dello scorso anno, quando ebbe un'ottima accoglienza e suscitò un grande interesse, e oggi prodotto in commercio come tavolo direzionale e conferenza dal raffinato design, quest'anno il progetto si arricchisce di un Videowall, una parete con il sistema audiovisivo integrato per gli uffici in cui si richieda una particolare attenzione all'immagine, e di Videobench, un tavolino fronte divano dotato di videoproiettore e schermo integrati, destinato all'ambiente della casa più esclusiva e hi-tech. Video-Table è il tavolo da riunione e conferenza che grazie alle caratteristiche del videoproiettore Epson Emp-730, piccolo, leggero e luminosissimo, può accogliere sotto il piano satinato videoproiettore e schermo che, agganciati alla struttura del piano, risultano così invisibili. Quando poi si rende necessaria la proiezione, le caratteristiche di luminosità del videoproiettore Epson, permettono di proiettare, attraverso il piano satinato, a brevissima distanza, direttamente sullo schermo, che verrà estratto da sotto il piano sino a raggiungere una posizione verticale. Videowall, la parete che integra la funzione di proiezione, trae vantaggio dalle piccole dimensioni e dalle elevate prestazioni di qualità visiva del videoproiettore Epson Emp-52, per creare un prodotto innovativo dove la piacevolezza dell'ambiente non viene compromessa dalla implementazione di nuovi oggetti. Ancora una volta l'integrazione fra tecnologia e arredo permette di arricchire di nuove funzioni un elemento ambientale - la parete - senza alterarne la percezione visiva e senza alcun ingombro aggiuntivo che appesantisca lo spazio sia visivamente che fisicamente. Ma spesso, nella valutazione del benessere dell'ambiente in cui viviamo, un assoluto ruolo di primo piano è da attribuire all'ambiente domestico, dove ognuno di noi è alla ricerca della pace assoluta e del benessere incondizionato. Per il nostro salotto, dove spesso gli spazi sono limitati ma non altrettanto il desiderio di comfort e di qualità della vita, il videoproiettore per l'home theatre Epson Emp-Tw100, che si è aggiudicato numerosi riconoscimenti tra cui, lo scorso anno, il prestigioso Premio Eisa, attribuito da una giuria europea di testate specializzate al miglior videoproiettore dell'anno, trova il suo habitat naturale all'interno della suggestiva proposta del Videobench, il tavolino fronte divano dotato anche di schermo da proiezione, che promette di offrire strepitose immagini a 16:9, senza dover rinunciare alla piacevolezza dell'arredamento. 

"SALONE INTERNAZIONALE DELLA SEDIA": GIÀ DEFINITE LE LINEE PRINCIPALI DELLA 27A EDIZIONE. UDINE, 12 - 15 SETTEMBRE
Milano, 14 aprile 2003 - Consapevole che mai come in questo momento bisogna creare manifestazioni di settore che abbiano un valore aggiunto a forte potere attrattivo, Promosedia sta definendo il carattere del prossimo Salone Internazionale della Sedia che, per il ventisettesimo anno, si terrà presso la Fiera di Udine. Anche se la generale situazione internazionale è critica ed è difficile fare previsioni, sulla capacità di esercitare un interesse internazionale gli organizzatori partono da alcune certezze, rappresentate dai risultati del 2002. L'anno scorso, nonostante il difficile , momento che tutto il comparto del mobile attraversava, il Salone aveva registrato la presenza di oltre 15.000 operatori del settore (in linea con l'edizione precedente) provenienti da 71 Paesi. Ai dati si sono poi aggiunti i commenti ed i pareri positivi raccolti: è stato infatti percepito ed apprezzato il cambiamento ed il salto di qualità del Salone sia nell'ambito dell'offerta di prodotto che in quella dei servizi, decisamente ampliati rispetto agli anni passati. Come unica manifestazione al mondo dedicata esclusivamente alla seduta, è naturale che il Salone venga considerato dalle aziende di settore come un momento clou per la propria promozione e dagli addetti come la vetrina più ampia in questo senso. Nel 2002 gli espositori, provenienti non solo dal Distretto Industriale della Sedia ma da tutto il mondo, sono stati 220. Su una superficie di 15.000 mq hanno presentato circa 6000 modelli: sedie e tavoli per esigenze dell'arredo residenziale, "contract", ospitalità e ufficio con un'attenzione anche per le piccole forniture di qualità, diversamente dagli anni scorsi in cui l'attenzione era maggiormente focalizzata sui grandi numeri. La direzione intrapresa quest'anno è la stessa. Una formula che prevede un mix di aspetti commerciali - il Salone è principalmente una vetrina espositiva delle aziende - ma anche culturali e di sperimentazione sul prodotto sedia, rappresentati dai premi, dalle iniziative speciali, dalle mostre ospitate nei padiglioni della struttura fieristica. - Anche per l'edizione 2003 le novità saranno molte e significative. Tra le più importanti quella di proporre, per la prima volta nella storia della manifestazione, delle esposizioni a tema per offrire ai visitatori una selezionata panoramica dell'evoluzione e dello stato dell'arte di un determinato stile d'arredamento. Si partirà da Sedia Classica, una mostra-esposizione curata dall'architetto Franco Ficchì che nel Padiglione 8 sarà tutta dedicata alle sedie e ai complementi in stile classico proposte dalle aziende di punta che lo rappresentano. Non si tratta di una scelta in controtendenza: si raccoglie invece quella che sembra una linea attuale del gusto nell'arredamento: sempre di più si mescolano pezzi contemporanei a mobili in stile classico. L'iniziativa vuole essere anche un servizio alle aziende, alle quali nel settore specifico restano poche manifestazioni capaci di catalizzare l'interesse degli operatori internazionali. Attenzione ad un servizio di qualità, quindi, come valore aggiunto del Salonw Internazionale della Sedia. Gli investimenti in questo senso sono notevoli e si concretizzeranno attraverso varie attività: ad esempio "Operazione Federmobili", condotta in collaborazione con la testata e organo Ufficiale della Federazione Nazionale Commercianti Mobili. Già sperimentata con successo nel 2002 con buoni ritorni d'immagine e di afflusso di pubblico, permetterà di veicolare sulla rivista i biglietti di invito al Salone. Si tratta di un'operazione di direct marketing e di fidelizzazione rivolta ai commercianti italiani: se è vero che il Salone ha caratura internazionale, Promosedia ritiene sia giusto guardare con occhio di riguardo agli operatori ed al mercato nazionale. Accanto a queste iniziative commerciali, ci saranno i tradizionali Premi legati alla manifestazione: fra tutti "Top Ten" e "Caiazza Memorial Challenge" -il concorso di idee dedicato alla progettazione di una sedia, notevolmente rinnovati sulla base di riflessioni seguite ai riscontri delle ultime edizioni. Il premio Top Ten sarà proposto con una nuova formula, affiancando alla categoria dei "vincitori" quella dei "selezionati": una giuria internazionale selezionerà infatti un massimo di 20 modelli (inediti o presentati dopo il gennaio 2003) tra quelli presentati dalle aziende iscritte al premio e espositrici al Salone. Fra questi, esposti al centro del Padiglione 6, verranno individuati i 10 vincitori Top Ten, grazie al voto di giornalisti e professionisti del design cui spetterà il compito di valutare i modelli che maggiormente si contraddistinguono per qualità totale, sperimentazione di nuovi materiali e design innovativo. Nato con l'intento di sensibilizzare i produttori alla qualità del prodotto e alla qualità progettuale, il premio è uno dei più ambiti da parte delle aziende che maggiormente si impegnano nella ricerca stilistica e tecnologica, ed uno dei più rappresentativi dell'attività di promozione di Promosedia. "Caiazza Memorial Challenge", giunto alla settima edizione, conferma il proprio ruolo di spazio sperimentale per I'ideazione di una seduta innovativa, vista anche nell'ottica dell'industrializzazione e riproducibilità seriale. Ristretto fino al 2002 a professionisti under 40 e studenti cittadini dell'Unione Europea, è oggi invece rivolto alle stesse categorie, ma provenienti da paesi di tutta I'Europa geografica. Il ruolo di innovazione all'interno della ricerca internazionale di design sul tema delle sedie svolto dal "Caiazza Memorial Challenge" è testimoniato anche a Milano nei percorsi "Fuori Salone" del Salone Internazionale del Mobile. I modelli vincitori del 2002 sono esposti a Superstudio 13, in via Forcella/via Bugatti. sino al 14 aprile. www.promosedia.it Caiazza Memorial Challenge: International Design Competition. 7° Edizione del Concorso di Idee dedicato alla Progettazione di una Sedia. Per riflettere sul rapporto tra sperimentazione e industrializzazione nell'ambito della progettazione del prodotto Sedia, Promosedia rinnova l'appuntamento con il concorso rivolto a giovani professionisti under 40 e studenti, invitati a sviluppare la propria creatività sul tema della seduta. Molte le novità di quest'anno, a partire dal nome e dal logo, a significare la crescita di un concorso divenuto sempre più importante, non solo per gli organizzatori del Salone Internazionale della Sedia, ma per il mondo del design Europeo. L'affermazione del Caiazza Memorial Challenge, l'interesse dimostrato dal pubblico degli addetti ai lavori, l'aumento degli elaborati inviati, le richieste provenienti da tantissimi Paesi, ha portato ad estendere i confini di partecipazione dalla comunità Europea a tutto il territorio dell'Europa geografica. Ai partecipanti è richiesto di produrre idee relative a sedie per interni, ad uso residenziale e contract, tenendo in considerazione l'aspetto ergonomico, la scelta dei materiali e le necessità dettate dalla produzione in serie. Quest'ultimo aspetto viene considerato fondamentale dagli organizzatori: il Concorso è infatti un momento di incontro fra designer ed aziende, per i quali non sempre gli obiettivi convergono. La pura creatività a volte non trova riscontro nelle esigenze di produzione. Quello che si chiede è quindi di progettare secondo una logica produttiva, senza perdere di vista l'originalità. Altra novità della settima edizione, che eleva ulteriormente il livello del concorso, è la sezione ad invito riservata a tre giovani e già affermati furnishing designer: l'italiano Lorenzo Darniani (classe 1972, collabora con Cappellini, Campeggi, Montina); il tedesco Stefan Diez (nato nel 1971, collaboratore di Richard Sapper ed attualmente di Konstantin Grcic, vincitore a Colonia del premio 8est of the 8est piece of the show); il francese Renaud Thiry (1968, designer per Alessi, Cappellini, 8&8). La scelta si è indirizzata verso questi professionisti perche la loro carriera è caratterizzata dalla sperimentazione e la collaborazione con i grandi marchi dell'arredamento dimostra che la loro progettualità, tesa all'innovazione formale e materica, ha come obiettivo quello della fattibilità e dell'industrializzazione dell'idea. Anche da queste premesse è nata la decisione di portare a Milano i modelli vincitori della scorsa edizione del Premio Caiazza che sono esposti a SuperStudio 13 in uno dei percorsi più concettuali degli Eventi Fuori Salone. In quello spazio sarà anche possibile ricevere tutte le informazioni sulla settima edizione del Caiazza Memorial Challenge che si concluderà al prossimo Salone Internazionale della Sedia con la premiazione delle idee vincitrici di quest'anno, secondo il giudizio di una giuria di esperti composta da designer, giornalisti e critici di design, tra cui il designer Alberto Meda e James Peto del Design Museum di Londra.
Infolink: www.promosedia.it 

VELENI IN MOSTRA DUEMILA ANNI DI VELENI TRA ANIMALI, VEGETALI, MINERALI, STORIA E LEGGENDA 
Cattolica, 14 aprile 2003 - Da sabato 12 aprile nelle Sale della Nave Ammiraglia del Parco "Le Navi" di Cattolica, il Gruppo Idea (Italian Development Exhibits & Art) ha allestito una curiosa e interessante mostra che approfondisce la conoscenza e il viaggio nell'incredibile universo dei veleni, aperta al pubblico fino al 2 novembre 2003. Una ricca esposizione che propone animazioni, esemplari vivi di piante e animali, racconti di miti e leggende storiche che partono dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri. Lo sviluppo della mostra è curato da una serie di professionisti che in sinergia hanno collaborato per renderla curiosa, interessante e corretta dal punto di vista scientifico. Recenti studi di Centri Anti Veleno confermano che l'85% degli avvelenamenti avvengono tra le mura domestiche, coinvolgendo soprattutto i bambini e i ragazzi. Far conoscere cos'è il veleno e cosa può provocare è uno degli scopi di questa mostra. Lo svolgimento della mostra è stato pensato secondo un percorso espositivo e conoscitivo che illustra i vari ambiti in cui è possibile trovare il veleno: veleno vegetale, animale, minerale, nella storia e nella mitologia. All'inizio della mostra, grazie ad accattivanti animazioni proiettate su un maxi schermo, viene spiegato il significato del termine "veleno"sia dal punto di vista scientifico sia linguistico e le relative istruzioni per l'uso. Un divertente cartone animato, educativo e spettacolare, ha lo scopo di far comprendere anche ai visitatori più piccoli, il significato della mostra, gli effetti negativi delle tossine iniettate attraverso il morso di un vispo "serpentello" e l'antidoto rappresentato da simpatici guerrieri che lo annientano. Le Sale dislocate nel percorso sono così suddivise: "La sala del veleno vegetale" E' una sala che mostra vegetali velenosi o parti di loro, scoprendo l'inaspettata tossicità di piante con le quali conviviamo quotidianamente, unitamente ad altre molto rare. "la sala del veleno animale" In questa sala sono esposti alcuni esemplari di animali velenosi vivi tra i più rappresentativi ( serpenti, ragni ecc.) ospitati in "vivari" che riproducono il loro habitat naturale. "La sala del veleno minerale" In questa sala sono esposti i più importanti minerali di rilevante componente tossica, evidenziando per ognuno, fonti, meccanismi d'azione ed effetti - piombo - amianto - mercurio ecc. ecc "La sala storica e mitologica" E' una sala che ripercorre, grazie a personaggi esistiti realmente e legati alla leggenda la storia dell' uso che questi facevano dei veleni. Una cronologia, la più ampia possibile che parte da Socrate e Cleopatra fino a Catalina la Passionaria, riferimenti iconografici e esposizione degli oggetti che hanno contenuto i veleni usati da questi personaggi. Durante tutto il periodo, la mostra subirà ulteriori integrazioni anche legate ai periodi di stagionalità specie per alcuni vegetali e minerali e anche esemplari aggiuntivi di specie animali velenosi provenienti da diverse parti del mondo. Il biglietto d'ingresso per visitare l'Acquario di Cattolica al Parco Le Navi include anche la Mostra sui Veleni. 

BRERA RESTAURA: LA MACHINA DEL SAVOLDO 
Milano, 14 aprile 2003 - Dai primi di febbraio è iniziato alla Pinacoteca di Brera il restauro dell'imponente Pala di Pesaro, commissionata nel 1524 a Giovan Gerolamo Savoldo per l'altare maggiore della chiesa di San Domenico di Pesaro, e giunta al museo nel 1811. Le grandi dimensioni della tavola (cm 505 x 312), la sua fragilità strutturale, i suoi particolari problemi conservativi ne hanno imposto il restauro nella stessa sala in cui è conservato. Il suo enorme peso, infatti, ne ha reso problematica la movimentazione fin dalla sua nascita, tanto è vero che i suoi spostamenti sono stati accuratamente testimoniati sul retro, a partire dal 1646, e sono spesso accompagnati dalle firme di coloro che li eseguirono. Dal suo ingresso al museo la pala del Savoldo si è mossa due volte in occasione dei due conflitti mondiali, quando tutta la pinacoteca fu smontata per motivi di sicurezza (la sala del Savoldo fu infatti bombardata nel 1943). La recente ma nutrita fortuna critica dell'opera considera la pala come la più importante opera pubblica realizzata dall'artista, bresciano di nascita e formazione, ma veneziano d'adozione. La componente fondamentale che contraddistingue la tecnica pittorica del Savoldo è la compresenza di esiti di realismo lombardo e di una tecnica pittorico-luministica tipicamente veneta (influssi lotteschi e leonardeschi). Grazie al contributo della Pirelli, che dal 2000 "ha adottato" la sala XIV della Pinacoteca di Brera provvedendo già al restauro di altre tre opere (La presentazione al Tempio di Gerolamo Romanino, La Madonna col Bambino e i Santi Girolamo, Francesco e Antonio Abate di Moretto e la Sacra Conversazione di Giovan Battista Moroni) e alla collaborazione dell'associazione Amici di Brera, è stato costruito intorno al dipinto un vero e proprio laboratorio di restauro, progettato dallo studio Sottsass ed Associati, per la parte estetica, e dalla Goppion Laboratorio Museotecnico, per la parte tecnologica. Il lavoro sarà eseguito dai restauratori della Soprintendenza, con la collaborazione dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze che fornirà una consulenza esterna per alcuni delicati passaggi. La struttura, prima al mondo di questo genere, è stata ideata in stretta collaborazione fra la direzione della Pinacoteca e i tecnici cui è stata affidata la realizzazione, tenendo conto non solo di tutte le esigenze dettate dalle necessità dell'effettivo lavoro laboratoriale e dalla sicurezza del pubblico, ma anche dal desiderio di rendere visibile ogni momento del complesso intervento: un cantiere aperto, dunque, all'interno della Pinacoteca di Brera. La sala XIV, infatti, nonostante l'imponente struttura, resterà aperta ai visitatori, che potranno girarle attorno per ammirare, oltre che il lavoro in corso, anche gli altri dipinti ordinariamente esposti. La machina, che ha pareti in policarbonato, è munita di una piattaforma mobile che consente di lavorare contemporaneamente su tutti i lati del dipinto e che può essere posizionata a qualsiasi livello sia necessario. E' dotata anche di impianti di aspirazione e di depurazione dell'aria. La tavola è alloggiata in un telaio inserito in un portale metallico, pensato per consentirne la visione totale anche del retro e per permetterne, se necessario, la rotazione di 180 gradi, in modo da portarla in posizione orizzontale. In questo caso essa verrà assicurata da una ulteriore struttura di sostegno. 

"IL GIOCO DEL PALAZZO". DE BOSIO REGISTA DEL TESTO DI BURNS NEL TEATRO EFFIMERO DEL PALLADIO RICOSTRUITO NELLA BASILICA PALLADIANA DI VICENZA 
Vicenza, 14 aprile 2003 - Sono già 7500 le prevendite dei biglietti per "Il Gioco del Palazzo", il grande evento nel "teatro effimero del Palladio" ricostruito nel salone della Basilica Palladiana che il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio mette in scena in aprile, maggio e giugno 2003, per raccontare la straordinaria avventura della costruzione della Basilica Palladiana. L'iniziativa, che ha il sostegno della Regione Veneto, del Comune di Vicenza, della Provincia e della Camera di Commercio di Vicenza, nonchè di altri enti e istituzioni vicentine. Dal 15 al 24 aprile sarà ancora possibile acquistare i biglietti presso gli uffici del Teatro Astra, dal martedì al venerdì in orario d'ufficio (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00). Da martedì 29 aprile a domenica 8 giugno, giorno in cui si concluderà il ciclo degli spettacoli,si potrà effettuare l'acquisto dei biglietti direttamente in Basilica Palladiana, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18, e un'ora prima degli spettacoli serali. Gli spettacoli per cui ancora possibile acquistare un biglietto sono: "Il gioco del palazzo ovvero palladio in piazza", regia di Gianfranco de Bosio, biglietti disponibili per le serate di mercoledì 30 aprile; venerdì 9, sabato 10, venerdì 16, sabato 17, sabato 24 venerdì 29, sabato 30 maggio, ore 21.00. Costo del biglietto: intero € 15,00 - ridotto € 10,00. "I quattro libri di andrea", regia di Carlo Presotto e Titino Carrara, spettacoli domenicali per le famiglie, domenica 11, domenica 18, domenica 25 maggio e domenica 1 giugno ore 17.00. Costo del biglietto per gli adulti € 4,00, gratuito per i bambini. - "Il sogno di pietra", regia di Piergiorgio Piccoli, spettacoli pomeridiani martedì 6, mercoledì 7, mercoledì 14, giovedì 15, domenica 18, mercoledì 21, giovedì 22, domenica 25, mercoledì 28, giovedì 29 maggio; domenica 1, martedì 3, mercoledì 4, venerdì 6, sabato 7 giugno ore 15.00. Il costo del biglietto intero è € 7,00, ridotto € 4,00 Il Gioco del palazzo è scritto dal palladianista Howard Burns, e messo in scena da Gianfranco De Bosio, noto per le sue memorabili regie del Ruzante. E' uno spettacolo teatrale, ma anche molto di più. Le parole e le azioni degli attori sono accompagnate da coinvolgenti proiezioni, su grandi schermi, di immagini dell'epoca: incisioni, dipinti, disegni palladiani, mappe. Orchestrate dallo scenografo Mauro Zocchetta esse sono una sorta di una musica visiva, che intensifica l'esperienza degli spettatori. Le musiche sono composte e realizzate per l' occasione dal maestro Francesco Erle e dalla Schola San Rocco. 

"ATLANTE DEGLI SPAZI PER LA CULTURA" PER " GENOVA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2004" 
Genova, 14 aprile. Sono 170 gli spazi censiti da Genova 2004 sul territorio cittadino adatti ad ospitare iniziative culturali. 70 tra sale per conferenze e centri congressuali per un totale di 22.600 posti. L'Atlante degli Spazi per la Cultura è lo strumento sia cartaceo sia on line presentato a Palazzo Ducale. 170 spazi per un totale di 22.600 posti e una superficie totale di 108.000 mq. Questo è l'Atlante degli Spazi per la Cultura, il censimento degli spazi, pubblici e privati, nel territorio del Comune di Genova, disponibili ad ospitare iniziative culturali, realizzato da Genova 2004 srl. In particolare la ricerca ha portato alla registrazione di 170 spazi nel territorio genovese, di cui il 50% si concentra nel centro città. Gli spazi sono suddivisi in 4 categorie: 70 tra sale per conferenze e centri congressuali, 45 spazi espositivi, 35 spazi per lo spettacolo, 20 spazi all'aperto per un totale di 10.600 posti a sedere a disposizione per conferenze e congressi e 11.000 posti per spettacoli. La superficie espositiva totale censita è di 108.000 mq, comprensivi degli 85.000 mq della Fiera di Genova. Anna Castellano, Assessore alla Comunicazione e Promozione della Città Capitale Europea della Cultura 2004 - Comune di Genova insieme con Enrico Da Molo, Amministratore Delegato di Genova 2004 srl, hanno illustrato gli obiettivi del lavoro svolto. L'idea nasce dall'impegno congiunto del team operativo di Genova 2004 e delle Associazioni genovesi. L'Atlante intende essere un utile strumento per chi vuole conoscere la disponibilità degli spazi fruibili per iniziative culturali e offre le informazioni per mettersi in contatto con chi gestisce gli spazi. L'Atlante è già disponibile on line, digitando www.genova-2004.it/atlante, con l'aggiunta delle schede fornite dalla Provincia di Genova inerenti gli spazi sul suo territorio. Prossimamente si potrà accedere all'Atlante con un link dal sito www.genova-2004.it, attualmente in fase di aggiornamento. L' Atlante degli Spazi per la Cultura è suddiviso in schede. Ogni scheda riporta le caratteristiche del luogo, i contatti con i referenti per lo spazio, planimetrie, foto di interni e di esterni, per un totale di circa 200 immagini. Il volume dell'Atlante degli Spazi per la Cultura, stampato in 2.500 copie, sarà distribuito alle circa 90 associazioni che hanno aderito all'iniziativa e sarà disponibile fino ad esaurimento nei principali punti di informazione cittadini (Informagiovani, biblioteche, Sportello del Cittadino, ecc...). La versione on line sarà aggiornata costantemente con l'inclusione degli spazi ad oggi non compresi nel volume e di quelli che si aggiungeranno d'ora in poi. L'Atlante degli Spazi per la Cultura è uno strumento indispensabile in vista della fitta programmazione culturale per Genova Capitale Europea della Cultura, a disposizione di tutti fin da oggi e destinato a durare oltre il 2004. E' una vera e propria banca dati degli spazi per la cultura, in continuo aggiornamento. L'appuntamento odierno sottolinea l'incremento delle attività di promozione per Genova Capitale Europea della Cultura. Nell'ambito del calendario delle attività promozionali si segnala la presenza dell'Assessore Anna Castellano, in rappresentanza di Genova 2004, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera per una conferenza stampa in occasione dell'inizio di alcuni scambi culturali tra il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e la Musik Hochschule di Monaco di Baviera. Le attività di promozione della città di Genova nell'anno in cui sarà Capitale Europea della Cultura prevedono un'impennata che si concretizza con la concentrazione, nei prossimi mesi, di numerosi appuntamenti in Italia e all'estero. www.genova2004.it 

LA ZECHA DI MACAGNO CORTE REGALE STORIE DI ZECCHIERI E FALSARI NELLA MACCAGNO DEI MANDELLI E DEI BORROMEO (SECC. XVII-XVIII) 
Maccagno, 14 aprile 2003 - Il Comune di Maccagno, in collaborazione con il Civico Museo "Parisi-Valle", ha organizzato un evento di prestigio. Si trattato, infatti, di una giornata interamente dedicata alla storia di Maccagno Inferiore, piccolo borgo con una popolazione di poche centinaia d'anime, che visse una vivace stagione di privilegi e di indipendenza, culminata nella concessione imperiale della facoltà di battere moneta propria. Intorno alla zecca di Maccagno nasce e si sviluppa l'idea di una mostra e di un convegno, ideale cornice per la presentazione di un volume sull'officina monetaria locale. Nella giornata di sabato 12 aprile 2003, presso la sede del Civico Museo "Parisi-Valle" si è tenuto il convegno "Le onde della storia sulla riva del Verbano - Maccagno in età comunale, Maccagnomandelliana, Maccagno borromea, Maccagno moderna " nel corso del quale è stata ripercorsa la storia politica e sociale, economica e urbanistica dei due piccoli paesi di Maccagno (Inferiore e Superiore) distinti in antico, e riuniti in un unico comune solo nel XX secolo. I temi trattati hanno spaziato dall'organizzazione politica e feudale del Verbano tra Trecento e Quattrocento (prolusione al convegno, di Gigliola Soldi Rondinini), all'arte pittorica di Antonio Da Tradate e della sua cer-chia (Pierangelo Frigerio), alla Maccagno feudale dei Mandelli (Elisabetta Canobbio) e dei Bor-romeo (Carlo Alessandro Pisoni); il tessuto urbanistico e sociale è stato invece illustrato dai contributi di Federico Crimi e Sergio Baroli. Il convegno ha rappresentato quindi un'occasione preziosa per notare come gli importanti studi condotti dal compianto illustre storico Leopoldo Giampaolo non siano da considerarsi un pur ottimo punto di arrivo, ma una tappa fondamentale verso nuove e importanti acquisizioni sulla storia dell'antico borgo verbanese. Nell'ambito del convegno è stato offerto al pubblico ed agli studiosi il testo di Luca Gianazza "La zecca di Maccagno Inferiore e le sue monete", pubblicato in coedizione dal Comune di Taccagno e da Alberti Libraio Editore. Il volume costituisce una vasta ricerca monografica sull'attività della zecca di Maccagno Inferiore. L'attività della zecca viene ricostruita partendo dalle monete oggi conosciute e dai documenti d'archivio sopravvissuti, integralmente trascritti nel testo. Per inquadrare la produzione monetaria della zecca il volume presenta una storia dell'antico feudo imperiale di Maccagno Inferiore e un'analisi degli eventi monetari che hanno interessato l'Europa e lo Stato di Milano in particolare nel corso del XVII secolo. La moneta di Maccagno Inferiore e l'attività della zecca vengono quindi calate nel contesto storico ed economico dell'epoca, ricevendo una più precisa connotazione alla luce di una serie di documenti inediti individuati dall'autore nel corso delle ricerche. Una particolare attenzione viene riservata alla circolazione monetaria e all'organizzazione dell'edificio che ospitò la zecca. Il catalogo delle monete presenta gli esemplari ricercati in oltre 60 musei nel mondo e in circa 5500 cataloghi di vendita all'asta. Le monete sono descritte ed illustrate, spesso con ingrandi-menti, e vengono analizzati i singoli conii utilizzati per le battiture, permettendo in questo modo una seriazione degli esemplari e un più preciso studio dei volumi produttivi della zecca. Per ogni esemplare sono proposte note di approfondimento di carattere storico e numismatico, con commenti e riferimenti bibliografici. Completano l'opera una serie di appendici su alcuni aspetti delle monete nel XVII, indici delle illustrazioni, riferimenti ai cataloghi, un'ampia bibliografia ed un dettagliato indice analitico. A conclusione della giornata verrà inaugurata l'esposizione La Zecha di Macagno Corte Regale Storie di zecchieri e falsari nella Maccagno dei Mandelli e dei Borromeo (secc. XVII-XVIII), i-deata dal Civico Museo "Parisi Valle" con la collaborazione di Luca Gianazza e di Carlo Ales-sandro Pisoni, conservatore dell'Archivio Borromeo dell'Isola Bella e segretario del Magazzeno Storico Verbanese; l'esposizione sarà ospitata negli spazi del Civico Museo fino al 29 giugno 2003. La mostra ripercorre la storia della zecca di Maccagno Inferiore. Prendendo lo spunto da alcuni studi condotti negli ultimi anni su materiali inediti è stato possibile individuare una serie di elementi che hanno portato maggiore chiarezza nell'attività dell'officina monetaria locale. Le ricerche hanno permesso di definire le ragioni giuridiche ed economiche della zecca di Maccagno Inferiore, collocando con maggiore precisione la sua produzione in un contesto internazionale segnato da grandi cambiamenti economici. La mostra vuole superare le analisi della moneta maccagnese, ad oggi non ancora completamente soddisfacenti. In questa esposizione la zecca non è vista solamente come il luogo di produzione della moneta; ne vengono altresì investigati aspetti meno considerati nelle passate ricerche, quali le concessioni imperiali, i temi dell'uso della moneta prodotta e dell'edificio di coniazione. Per meglio ricostruire la storia della zecca, viene offerto un cospicuo corredo di documenti antichi (mappe, contratti di affitto, carte e vedute) che illustrano anche le vicende gemelle dei due Maccagno. I materiali, molti dei quali inediti e per la prima volta esposti al pubblico, pro-vengono da raccolte pubbliche e da alcune collezioni private locali. Tra gli enti prestatori figurano l'Archivio Borromeo dell'Isola Bella, l'Archivio Storico della Diocesi di Como, la Banca Popo-lare di Luino e Varese, le Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, oltre a privati collezionisti. È questo un appuntamento destinato oltre che a segnare un momento felice della vita culturale di Maccagno, anche a porre dei nuovi punti fermi nello studio delle antiche vicende storiche le-gate al piccolo feudo lacustre. La professionalità e serietà scientifica delle manifestazioni sono sancite dal patrocinio che importanti istituzioni governative e culturali hanno voluto concedere: si ringraziano l'Accademia di Studi Numismatici, la Banca Popolare di Luino e Varese, la Comunità Montana del Luinese, la famiglia Borromeo Arese, le Generali Assicurazioni, la Provincia di Varese, la Regione Lombardia, la Società dei Verbanisti, la Società Numismatica Italiana, la Società Storica Lombarda, la Società Storica Varesina, la Societé Suisse de Numismatique, Parte fondamentale nell'organizzazione hanno avuto Luca Gianazza e Alessandro Pisoni, che con competenza e grande passione hanno individuato e selezionato per la mostra documenti unici e rari, spesso inediti, custoditi in vari archivi e istituzioni lombarde e piemontesi; l'Assessorato alla Cultura del Comune di Maccagno è dunque grato a Gianazza e Pisoni, oltre che a Daniela Martarelli, coordinatrice del gruppo di lavoro: grazie alla loro collaborazione e contatti personali e istituzionali, prestigiosi enti culturali e studiosi di fama hanno concesso simpatia e aiuto determinante alle importanti manifestazioni maccagnesi. Infolink: www.museoparisivalle.it  e www.zeccadimaccagno.it 

TORNANO I MITICI ANNI '60 PER LA GIOIA DI UNA GENERAZIONE: IN MOSTRA A PADOVA 
Milano 14 aprile 2003 - L'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova organizza, negli spazi monumentali del restaurato Palazzo della Ragione, un grande evento che intende presentare gli scenari di quegli anni intrecciando tra loro arti visive, design e architettura. Attraverso queste discipline, affrontate con un'inedita verve investigativa, entreranno in gioco molte implicazioni attinenti altri campi espressivi e comunicativi come il cinema, la televisione, la musica, la fotografia e la moda. La mostra, a cura di Virginia Baradel, Ennio Ludovico Chiggio e Roberto Masiero, si configurerà dunque come un percorso carico di suggestioni in grado di sorprendere, appassionare e far riflettere. L'allestimento curato da Italo Rota trasformerà il Salone (una vera piazza coperta da 2000 mq con affreschi a soggetto astrologico) in una sorta di villaggio globale che invita lo spettatore ad attraversare lo scenario di quegli anni soffermandosi sulla varietà di opere ed oggetti esposti realmente o virtualmente. Il Palazzo della Ragione che col suo sistema di piazze del mercato e gallerie di negozi si può considerare il primo ipermercato della storia, nascendo già nel XIV secolo con questa vocazione, diventerà dunque per quattro mesi il paesaggio magnifico e inquieto degli anni Sessanta. Il decennio che seguì gli anni della Ricostruzione divenne il più propulsivo dell'intero secolo XX. Gli avvenimenti racchiusi in quegli anni mutarono profondamente ogni assetto preesistente. La scienza, l'economia, la tecnologia, le arti subirono una trasformazione epocale mutando radicalmente il modo di percepire e di comunicare la realtà. I media e i consumi divennero i due pilastri sopra i quali prese forma il volto della società di massa. La pubblicità rese desiderabili i nuovi prodotti che rapidamente stavano cambiando i costumi sociali e culturali. Nacque il mondo nuovo delle merci che attinse motivi e strategie formali dal bacino ricco e quanto mai vario delle sperimentazioni artistiche. Padova e il Veneto furono in prima linea nel modellare i nuovi orizzonti delle forme e delle merci; contribuirono, con figure eccellenti, alla definizione di modelli che avrebbero dettato legge in fatto di qualità estetica e di intelligenza progettuale. Tale aspetto verrà indagato e presentato nell'insieme dei caratteri più generali della mostra ma con il riguardo di sottolineare la presenza di artisti così come di aziende, di manifestazioni come di istituzioni pregevoli che esprimono una realtà veneta ben lontana dai luoghi comuni di un passato più prossimo. Una straordinaria occasione che permetterà di rivivere, tra ragione ed emotività, questo periodo così importante del nostro recente passato e che coinvolgendo i pubblici più vari offrirà spunti, emozioni tra arte e moda, cinema e tv, musica e design, architettura e altro. Partners culturali della mostra sono l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e la Biennale di Venezia con i quali si è stabilita una fattiva collaborazione. Incontri e dibattiti, musica, spettacoli e manifestazioni sapranno coinvolgere ed emozionare il pubblico più vasto. 

UBALDO BERTOLI: LA NAVE DEI SOGNI PERDUTI A PARMA - PALAZZO PIGORINI 24 APRILE - 8 GIUGNO 2003 
Milano 14 aprile 2003 - L'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma e la Fondazione Monte di Parma hanno organizzato una mostra dedicata al pittore e scrittore partigiano Ubaldo Bertoli. L'esposizione, che si terrà dal 24 Aprile all'8 Giugno 2003, si situa nell'ambito delle manifestazioni per le celebrazioni del 25 Aprile e intende evidenziare sia la produzione di Bertoli pittore, con una selezione di un centinaio di sue opere figurative, sia la sua attività di scrittore e giornalista esponendo lettere, articoli e scritti inediti. Nato a Solignano di Parma il 1° Gennaio 1909, Bertoli è comandante partigiano con il nome di "Gino" dal 1944 al 1945. A partire dal 1945 si occupa di giornalismo redigendo e illustrando il Vento del Nord, organo dell'ANPI di Parma. Successivamente passa alla redazione della Gazzetta di Parma e ne cura la terza pagina. Nel 1956 lavora per alcuni mesi a Milano nella redazione del Giorno e in seguito è a Roma come redattore del quotidiano La sera di Roma. All'ENI è all'ufficio stampa e nelle riviste aziendali Il Fuoco e Il Gatto Selvatico, poi torna a lavorare al Giorno come inviato speciale. Nel 1961 pubblica per Guanda La Quarantasettesima, con prefazione di Attilio Bertolucci, riedito poi nel 1976 da Einaudi e nel 1995 da Bompiani. Qui Bertoli ricostruisce gli eventi relativi a una brigata partigiana attiva in Emilia rielaborando la memoria in una felice prosa narrativa. Le passioni personali, le azioni, le tensioni politiche dei protagonisti compongono un romanzo dove il confronto tra l'"irrazionalità" dei partigiani e la "razionalità" degli ufficiali inglesi è metafora dell'istinto vitale e dell'ideologia che muove gli animi alla Resistenza. Le stesse tensioni poi si tradurranno iconograficamente in segno incisivo nelle sue rappresentazioni delle figure dei partigiani. Nel 2000 Guanda pubblica La nave dei sogni perduti, a cura di Guido Conti, con tre suoi racconti. Bertoli muore a Bazzano Parmense il 16 settembre 2000. Ubaldo Bertoli possiede grandi doti di disegnatore e colorista, ma è soprattutto uno scrittore, un narratore, come si nota con evidenza anche nella sua pittura. Giornalista e viaggiatore instancabile, lavora a quotidiani importanti e questo contribuisce alla formazione in lui di una capacità analitica "tagliente", di stampo satirico, tramite la parola scritta - come da tradizione giornalistica - ma anche per mezzo della forma e del colore: i suoi disegni denotano infatti una narratività pungente e sarcastica, ma dotata di una forte carica umana dal contenuto "poetico". L'autoritratto è il suo soggetto preferito, ma Bertoli si ritrae senza narcisismo: è come se raccontasse le storie di un Ubaldo Bertoli inventato, un personaggio che è al contempo aderente alla propria identità e altro da sé. In questo le sue rappresentazioni di se stesso si caratterizzano per un particolarissimo tono di distacco e ironia. Le sue sono figure, che siano autoritratti o ritratti di altri personaggi, dolci-amare e profondamente "morali", comunque prive di ogni moralismo. E i suoi paesaggi, le sue città, sono il liquefarsi di un mondo interiore. Il suo segno è espressivo, nervoso, un segno che, dunque, si adatta alla sua prosa intimista, frammentaria e descrittiva al tempo stesso, espressione sarcastica della sua particolarissima visione del mondo. La narrazione figurativa, che è sviluppata con il colore invece che con la parola, rivela dal canto suo un notevole gusto cromatico, una vera e propria sapienza coloristica da grande pittore. La mostra, realizzata grazie al contributo di Banca Monte e Fondazione Monte di Parma, Cassa di Risparmio di Parma, Barilla e Unione Parmense degli Industriali di Parma, verrà inaugurata a Palazzo Pigorini giovedì 24 Aprile 2003 alle 18 e si concluderà domenica 8 Giugno. Rimarrà aperta tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. In particolare, il 25 Aprile e il 2 Giugno l'esposizione sarà aperta, mentre il 1 Maggio rimarrà chiusa. L'ingresso è libero. Per informazioni: Palazzo Pigorini tel. 0521/218967 

E' VITTORIO SGARBI L'AUTORE DI DELL'ARTE E DELLA MORTE GLI ULTIMI GIORNI DEL PARMIGIANINO 
Milano 14 aprile 2003 - Gli ultimi mesi, gli ultimi giorni, le ultime ore del Parmigianino saranno state, tra le impalcature della Steccata e le case segrete degli amici a Casalmaggiore, occasione di pensieri e di tormenti, nello stupore di dover abbandonare l'amata città e l'impresa più impegnativa della sua vita e trovare rifugio dall'altra parte del fiume. Parmigianino è inseguito dalla maledizione dei fabbricieri e, in prospettiva storica, dal rimprovero convincente e infamante del Vasari. Si agita davanti ai suoi occhi la seduzione dell'alchimia, ma Parmigianino non dovette esserne preso più di molti artisti ed intellettuali del suo tempo. Così, partendo da questa accusa formulata con parole del Vasari, si immagina che egli possa rispondere e spiegarsi in un dialogo con la turbata ed apprensiva Antea, una delle sue ultime creature, presenza rassicurante, in questo momento di spiegazione e giustificazione della sua intera vita, in cui gli appaiono davanti i fantasmi dei suoi dipinti e dei personaggi cui ha dato la vita. Questo è "Dell'arte e della morte. Gli ultimi giorni del Parmigianino": la risposta al mondo e a se stesso che Parmigianino non ha potuto dare. La scena è immaginata ai piedi delle impalcature della Steccata. Gli interpreti sono Sabrina Colle, nella parte di Antea, Massimo Popolizio, nella parte di Parmigianino, e Umberto Orsini, nella parte di Giorgio Vasari. La regia è di Andrea Liberovici. Chiesa Magistrale di Santa Maria della Steccata Mercoledì 23 aprile 2003, ore 22.30, Venerdì 25 aprile, tre performance, ore 18, 20, 22 Infolink: www.parmigianino.com  www.charta.it  Prenotazione Tel. 199.199.100 - Tel. 02.43.35.35.22 

VIRGINIO FERRARI "OMBRE DELLA SERA" 1959 - 2003 - 18 APRILE - 20 LUGLIO 2003 
Verona, 14 aprile 2003 - La Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti di Verona inaugura il 17 aprile 2003 una mostra antologica dedicata a Virginio Ferrari, scultore veronese di fama internazionale che ha operato a Chicago fin dalla metà degli anni sessanta. L'esposizione si compone di circa sessanta opere che documentano l'evoluzione del suo linguaggio dalle prove giovanili vicine all'espressionismo astratto ed al surrealismo, fino alla realizzazione delle sculture monumentali in bronzo, ferro, acciaio, marmo e granito che lo hanno reso famoso nel mondo, forme semplici, pure, che tendono all'essenzialità della linea geometrica. Il contatto con le grandi strutture urbane delle metropoli statunitensi stimola la sua ricerca verso una dimensione tesa al dialogo con lo spazio esterno, di cui la scultura diviene elemento essenziale. Il progetto espositivo prevede lo sviluppo di un secondo percorso attraverso il centro storico di Verona con la collocazione di una decina di opere: un itinerario percorribile per tutto il periodo della mostra e per i tre mesi successivi, fino alla fine di settembre. Verrà inoltre posta un'installazione, dal titolo "Interloking", composta da undici elementi ambientali, presso la sede dell'Associazione Culturale Interzona, ex Magazzini Generali di Verona, dove nell'ambito del festival Intersezioni dedicato alle arti visive ed alla musica, il 17 maggio verrà presentato il documentario "Full Circle" del videomaker Marco G. Ferrari, dedicato alla vita ed alle opere del padre Virginio Ferrari. La proiezione sarà preceduta dalla diffusione di musica ambient del gruppo musicale statunitense 8FatFat8, autore della colonna sonora, che dopo la visione del film terrà un concerto. Virginio Ferrari, ha compiuto la sua formazione artistica all'Istituto d'Arte N. Nani e all'Accademia di Belle Arti di Verona. Tra il 1966 e il 1976 è stato Artist in residence e Professore alla prestigiosa University of Chicago, città dove ha vissuto per quasi quarant'anni e per la quale ha realizzato più di trenta sculture pubbliche. Le sue opere si trovano nelle strade, nei parchi, nelle biblioteche, nei campus universitari americani e in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. E' stato insignito di numerosi riconoscimenti tra cui, nel 1977, l'Illinois State Service Award per la riqualificazione degli spazi urbani e, nel 1993, la nomina a Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana, per il suo contributo in campo internazionale al mondo dell'arte. La mostra, a cura di Giorgio Cortenova, è accompagnata da un catalogo edito per i tipi di Marsilio editore contenente i contributi critici di Giorgio Cortenova e Carlo Arturo Quintavalle, oltre ad esaurienti apparati scientifici ed a tutte le riproduzioni delle opere esposte presso Palazzo Forti e negli spazi urbani.
Infolink: www.palazzoforti.it 

L'ARTISTA FIAMMINGO JAN FABRE IN MOSTRA A BERGAMO 
Bergamo, 14 aprile 2003 - Dal 17 aprile al 13 luglio, alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo si terrà la mostra Gaude Succurrere Vitae. Film e disegni 1977 - 2001 dedicata all'artista fiammingo Jan Fabre. Saranno presentati 200 opere e 10 tra film e video-installazioni che coprono venticinque anni della sua attività. La mostra è realizzata dal museo S.M.A.K di Gand (Belgio) insieme alla GAMeC di Bergamo, al Musée d'Art Contemporain di Lione e alla Fundació Joan Miró di Barcellona. La cura è affidata ad un comitato scientifico composto dai quattro direttori delle istituzioni sopra citate: Jan Hoet, Giacinto Di Pietrantonio, Thierry Raspail e Rosa-Maria Malet. L'allestimento è curato direttamente dall'artista. Jan Fabre (Anversa, 1958) è uno dei più importanti artisti contemporanei belgi. Disegnatore, scultore, scenografo, drammaturgo ha presentato i propri lavori alle Biennali di Venezia, Istanbul e San Paolo, a Documenta di Kassel. Sue personali sono state allestite allo Stedelijk Museum di Amsterdam, allo Sprengel Museum di Hannover, alla Kunsthalle di Basilea, al MUHKA Museum di Anversa alla Schirn Kunsthalle di Francoforte. Fabre è un artista che usa molteplici linguaggi filtrati dalla sua immaginazione, toccando i temi cari alla tradizione fiamminga: la follia, la malattia, la morte, la dolcezza del peccato, la rigenerazione, la forza spirituale. Temi che prendono corpo in disegni, sculture, scritti, film e pièces teatrali. L'appuntamento di Bergamo è dedicato all'aspetto filmico e grafico dell'opera di Fabre. Una selezione delle pellicole, da lui realizzate a partire dalla fine degli anni '70, si alternerà a disegni dell'artista provenienti da collezioni internazionali. I disegni sono il risultato più diretto della sua immaginazione. In rapporto ai piccoli disegni su carta, i suoi film possono essere visti come disegni più grandi, illuminati e in movimento. Ecco perché la relazione film - disegno è la caratteristica principale del percorso espositivo. I primi film in bianco e nero, datati fine anni '70, sono brevi e intensi e mostrano l'artista compiere azioni molto semplici come respirare, accendere un fiammifero, appoggiare una pistola alla tempia o coprirsi la testa con un sacchetto. Le produzioni successive mostrano molte similitudini con i suoi lavori teatrali quali Body, body on the wall con il ballerino Win Vandekeybus che danza con il corpo dipinto, o i suoi lavori d'arte come l'intervento su Palazzo Tivoli completamente ricoperto di disegni realizzati con una penna a sfera con inchiostro blu: una telecamera fissa riprende tutto il suo lavoro mentre le luci cambiano, le nuvole si muovono e il buio, alla fine, sopraggiunge. Il suo interesse per il mondo degli insetti - suo nonno Jean-Henry era un famoso entomologo - lo porta ad utilizzare gli stessi come metafore del corpo e dell'esistenza umana, evidenti in opere quali L'incontro (De Ontmoeting), in cui si vede Fabre vestito da scarabeo e Ilya Kabakov (il padre del Concettualismo moscovita) da mosca, dialogare su una terrazza con il profilo di New York alle spalle. In altri film si trova faccia a faccia con lo scrittore John Berger, il coreografo William Forsythe e i filosofi Peter Sloterdijk e Dietmar Camper. Il mondo degli insetti, il corpo e la guerra sono le tre principali metafore individuabili in tutti i suoi lavori. I disegni di Jan Fabre - fatti con sangue, lapis, inchiostro cinese, penna bic ... - si sviluppano intorno all'idea di mutamento, trasformazione, metamorfosi e scambio tra elementi della percezione sensoriale e quelli spirituali e rimandano a temi presenti in molte espressioni artistiche nord europee. La sua è una versione contemporanea di uno spirito nordico che riporta a Bosch, Van Eyck, Bruegel e nella quale confluiscono filosofia, religione, scienza e arte. Recentemente Jan Fabre ha decorato, con un intervento permanente, il soffitto della sala degli specchi del palazzo reale di Bruxelles con il guscio di almeno un milione di scarabei. Dopo Bergamo, la mostra si trasferirà alla Fundació Joan Miró di Barcellona e, successivamente, al Musée d'Art Contemporain di Lione.
Infolink: www.gamec.it 

50 ANNI DI PITTURA DI BRUNO CARATI IN MOSTRA A CASTELLANZA (VARESE) 
Castellanza, 14 aprile 2003 - Nella Villa Pomini a Castellanza (Va), fino al 20 aprile, si svolge una mostra antologica dedicata al pittore Bruno Carati per celebrare i suoi 50 anni di attività, dal titolo Omaggio alla vita. Nato nel 1941 a Milano, Bruno Carati, affetto dalla nascita da gravi menomazioni fisiche che gli impediscono l'uso delle mani e delle gambe, fin da giovanissimo, si dedica alla pittura utilizzando la bocca. L'impegno e le capacità artistiche gli consentono molto presto di essere notato dalla stampa italiana e straniera; negli anni '60, anche le radio e le televisioni si interessano alla sua attività (ad esempio, la Rai gli dedica una puntata di "Anche oggi è domenica"). Grazie a borse di studio dell'Associazione Internazionale Artisti che Dipingono con la Bocca e col Piede (V.D.M.F.K.), accumula diverse esperienze nell'ambito nazionale che gli permetteranno poi di partecipare ad importanti mostre a Roma, Milano, Lugano, Ginevra, Monaco, Madrid, New York e Toronto. Numerosi sono anche i premi che gli vengono conferiti. Di tanto in tanto, Carati si dedica alla scultura con sorprendenti risultati; va inoltre ricordato che da diversi anni si applica, suscitando interesse, nel non facile lavoro di designer tessile. Piuttosto ampia la sua produzione di ceramiche artistiche. La mostra di Castellanza, alla quale hanno dato il loro appoggio enti e organizzazioni cittadine, sarà quindi una sintesi della sua lunga attività che lo ha visto protagonista, nel mondo dell'arte, con ampi riconoscimenti. Bruno Carati, Omaggio Alla Vita Castellanza (Va), Villa Pomini Fino al 20 aprile 2003 Ingresso libero Per informazioni Tel. 0331/820441 

WYLER VETTA SCEGLIE IL GREEN 
Milano, 14 aprile 2003 - Wyler Vetta, marchio fra i più affidabili e ancheamati, ha scelto di legare la sua immagine al mondo del golf condividendone il gusto per la sfida, la precisione e l'accuratezza delle prestazioni, facendosi interprete delle emozioni di due importanti e prestigiosi tornei a livello europeo: l'Alps Tour 2003 e il torneo Top 18 di Publitalia. Wyler Vetta, official time keeper dell'Alps Tour, scandirà il tempo delle gare, i momenti di concentrazione, i lunghi attimi che precedono il tiro e lo scorrere della pallina sul green lungo il percorso verso la buca. Wyler Vetta seguirà gli sportivi impegnati in una competizione che richiede capacità di concentrazione e nervi saldi in uno sport nel quale è necessario imparare a vincere l'ansia del colpo, l'impazienza di arrivare in buca, in una sfida che ha come principali avversari se stessi. Così, Wyler Vetta ha saputo cogliere la sfida di un passato prestigioso rinnovandosi, proiettandosi verso il futuro rimanendo però sempre fedele a se stesso. "Torneo Top 18" "Alps Tour 2003"Publitalia '80 23 marzo - Arzaga 7-10 maggio Open Cassa di Risparmio di Firenze (Ugolino); 10 maggio - Castelconturbi 9 - 11 giugno Memorial Roncoroni; 31 maggio - Tolcinasco 14 - 18 giugno Castelconturbia; 14 giugno - Margara 28 - 31 giugno Brianza Open; 28 giugno - Cherasco 16 - 18 settembre Asolo Open; 6 settembre - Milano 17 - 19 ottobreFinale (Castelgandolfo); 4 ottobre - Garlanda 20 - 22 novembre Daremo Open. 

GOLF&STYLE A PALAZZO BENTIVOGLIO PEPOLI A ZOLA PREDOSA (BOLOGNA) DAL 23 AL 25 MAGGIO 
Bologna, 14 aprile 2003 - Per la prima volta in Italia un evento dedicato all'universo che ruota attorno al golf: Palazzo Bentivoglio Pepoli a Zola Predosa, Bologna, una dimora storica del Cinquecento recentemente restaurata, ospiterà Golf&Style, una manifestazione strutturata secondo una formula del tutto inedita. Attrezzature, abbigliamento, accessori, turismo, benessere, collezionismo, campo pratica e demo days, percorsi eno-gastronomici, tecniche di relax ed altro ancora costituiranno le sezioni del prestigioso salone, aperto al pubblico con ingresso gratuito. Golf&Style non è soltanto esposizione merceologica dunque, ma una rappresentazione che concorre a ricreare l'affascinante appeal del mondo del golf e un importante punto di partenza per promuovere questa disciplina in Italia, accostandola a tutti questi settori contigui che hanno come finalità il turismo ed il benessere. Golf&Style rientra a pieno titolo nel calendario ufficiale degli eventi del mese di maggio del golf italiano che inizia con l'Open a Garda Golf dall'1 al 4 maggio, il Challenge Riva dei Tessali dall'8 all'11 maggio, l'Open femminile a Poggio De Medici dal 15 al 18 maggio, concludendosi con Golf&Style dal 23 al 25 maggio. Golf&Style è patrocinata da: Federazione Italiana Golf, Provincia di Bologna, Assessorato al Turismo, Comune di Zola Predosa, Coni Provincia di Bologna. Personalità internazionali del mondo del golf quali Robert Trend Jones, Paul Dallanzo, Colin Hegarty e Lawrence Thornton, Segretario Generale della PGA Europea, saranno tra gli ospiti del convegno, promosso dalla Federgolf Italiana, dal titolo" Nuovi orizzonti del golf italiano" venerdì 23 e sabato 24 maggio presso la sala eventi di Palazzo Bentivoglio Pepoli. L'Assessore al Turismo della Provincia di Bologna, Marco Macciantelli, darà il benvenuto ed il Presidente Federgolf, Prof. Franco Chimenti, inizierà i lavori. Una mostra di collezionismo e memorabilia di golf sarà dedicata ai "Club storici italiani" per esplorare le fasi più significative dell'evoluzione di questa disciplina, dai primi del Novecento a oggi. Un percorso espositivo nelle fastose sale del palazzo che ricrea la storia del golf italiano attraverso fotografie e oggetti d'epoca provenienti dai Club storici d'Italia. Nel giardino antistante la villa i visitatori potranno provare le nuove attrezzature da golf delle Aziende espositrici durante i tre demo days, e avvicinarsi al golf con la consulenza di professionisti della Federgolf.
Nella "Welness Room" saranno di scena professionisti del benessere che proporranno ai visitatori massaggi shatzu e sedute di stretching studiati apposta per chi pratica il golf, verrà inoltre presentato il "massaggio del golfista" da parte di un'importante struttura termale. Domenica 25 maggio in occasione dell'incontro enogastronomico "Itinerari golosi" promosso dalla Provincia di Bologna -Assessorato al Turismo- e presieduto dal Sindaco di Zola Predosa, la giornalista Donatella Luccarini, vice Presidente Arga e Delegato Regionale Gist(giornalisti italiani stampa turistica), presenterà la sua nuova guida sull'agriturismo di qualità, "Top 100"-Edizione Airplane- nella quale è inserito l'itinerario dei sapori "città castelli ciliegi" che parte dalla pianura tra Bologna e Modena e introduce progressivamente ai rilevi appenninici, descrivendo peculiarità e scorci piacevoli da scoprire. Sempre domenica 25 maggio pomeriggio il Gruppo Hofer presenterà "Il benessere attraverso l'obiettivo cinematografico", un interessante filmato di grande impatto per il pubblico per ripercorrere insieme le scene dei film in cui compaiono saune, bagni turchi, terme e trattamenti: il linguaggio universale del cinema che parla per immagini ed emozioni. 

"I CORSI DI KAYAK DEL CANOA CLUB MILANO" ARRIVA LA PRIMAVERA E RIPRENDONO I CORSI PER PRINCIPIANTI DEL CANOA CLUB MILANO! 
Milano, 14 aprile 2003 - Dopo il successo degli anni precedenti, il Canoa Club Milano riprenderà i corsi di Kayak aperti a tutti, sia a coloro che vogliono imparare ad andare in canoa che a coloro che vogliono migliorare le proprie tecniche canoistiche. Con la guida di un istruttore F.I.C.K. (Federazione Italiana Canoa e Kayak), i corsi si svolgeranno in 3 week-end consecutivi (sabato pomeriggio e domenica mattina) per gruppi di circa 6-8 persone; durante i corsi verranno fornite le nozioni di discesa e verranno insegnate le principali manovre canoistiche. Al termine di ogni singolo corso l'allievo sarà in grado di effettuare in sicurezza la discesa di fiumi non particolarmente impegnativi; l'attività fluviale potrà poi proseguire partecipando alle discese organizzate dal Club. Il materiale necessario al corso (kayak, pagaia, muta, casco, giubbotto salvagente, giacca d'acqua, ecc.) verrà fornito dal Club; è esclusa l'attrezzatura strettamente personale quale scarpe, maglione, ecc.. I corsi si terranno solo per gli iscritti al club: Il costo dell'iscrizione al Club è di € 125 l'anno e consente la frequenza annuale della sede nautica di Castelletto di Cuggiono e l'utilizzo delle strutture e delle attrezzature presenti secondo quanto specificato dal regolamento vigente. L'iscrizione consente, inoltre, la partecipazione a tutte le iniziative canoistiche organizzate dal Club durante l'anno. Il costo del corso di Kayak è di € 75. Il calendario 2003 dei corsi è il seguente: 10 maggio - 25 maggio; 7 giugno - 22 giugno; 28 giugno - 13 luglio; 19 luglio - 3 agosto; 6 settembre - 21 settembre; 27 settembre - 12 ottobre.
Infolink: www.canoaclubmilano.org 

VELA: CIRCUITO ITALIANO AUDI MUMM 30- 2ƒ TAPPA, CONCLUSE LE REGATE A MARGHERITA LIGURE 
S.Margherita Ligure, 14 aprile 2003 - Dopo i primi due giorni di pioggia e clima invernale finalmente il sole è tornato a splendere sul Golfo del Tigullio e sulle regate della seconda tappa del Circuito Italiano Audi Mumm 30. Il Circolo Velico di Sanata Margherita Ligure, organizzatore della manifestazione cui hanno preso parte 21 imbarcazioni, ha potuto dare il via a 3 prove su percorso a bastone portando cosÏ a 4 il numero totale delle regate disputate. La partenza della prima regata odierna veniva segnalata con un ritardo di circa uníora circa sul programma previsto, ma intorno a mezzogiorno un vento da ponente sugli 8/9 nodi di intensitý, si distendeva sul campo di regata. Primo a tagliare la linea díarrivo era il team campione italiano in carica di Metallurgica Calvi dellíarmatore pesarese Carlo Alberini (tattico il romano Enrico Passoni) davanti al team ligure portacolori del Club Nautico Loano guidato da Gianluigi Serena (tattico il triestino Gianfranco NoË) e dai comaschi di Joe Fly dell'armatore Giovanni Maspero (tattico il carrarino Luca Santella) rispettivamente al secondo e terzo posto. Nella seconda prova si assisteva a una sorta di duello da Coppa America fra Breeze di Vincenzo Onorato con il tattico luinese Flavio Favini che concludeva al primo posto davanti al campione europeo Cheyenne dei torinesi Claudio Recchi (timoniere) e Carla Silva Ubertalli (tattico il genovese Roberto Martinez) con il triestino Vasco Vascotto in sostituzione di Francesco De Angelis imbarcato nelle prime due giornate di regate. Terzo di manche Kismet Slam dei fratelli carpigiani Stefano (timoniere) e Massimo Leporati (tattico il palermitano atleta delle Fiamme Gialle Francesco Bruni) seguito da Fiamma degli armatori romani Alessandro Barnaba e Matteo Del Fante (timoniere Giuliano Zito), al quarto posto e Parimor Thule del bolognese Fausto Rubbini (tattico Matteo Ivaldi) al quinto. Nella terza e conclusiva prova della giornata il comitato di regata decideva per un cambio di percorso in quanto il vento girava a scirocco e in seguito per la riduzione di percorso al secondo dei quattro lati previsti poichÈ il vento calava di intensitý: la vittoria andava ancora una volta a Cheyenne seguito da Parimor Thule, secondo, da Shining Junior del padovano Domenico Cilenti (tattico lo sloveno Mitja Kusmina), terzo, da Argo Clima Itai Doshin, quarto e da Metallurgica Calvi, quinto. Dopo le prime due tappe del circuito Italiano Audi Mumm 30 guida la classifica Kismet Slam (31 punti) seguita da Parimor Thule, secondo e da Joe Fly, tero (41 punti. La seconda tappa del Circuito Italiano Audi Mumm 30 si concludeva perciÚ con la seguente classifica: 1. Parimor Thule (Rubbini), 6-7-5-2, punti 20; 2. Cheyenne (Recchi/Silva), 5-14-2-1, punti 22; 3. Kismet Slam (S e M Leporati), 2-4-3-17, punti 26; 4. Argo Clima Itai Doshin (Martelli) 3-9-13-4, 29 punti; 5. Metallurgica Calvi (Alberini), 15-1-12-5, punti 33;
6. Shining Junior (Cilenti), 13- 8-10-3, punti 34; 7. Dangerous but fun (Perris), 19-6-7-6, punti 38; 8. Wind (Cristofori/menditto), 8-19-6-7, punti 40; 9. Breeze, (Onorato), 17-16-1-9, punti 43; 10. La marachella di Dri Dri (Pecorella/Gimmelli), 1-11-16-15, punti 43; 11. Rainbow (Bent), Germania, 7-13-15-8, punti 43; 12. Fiamma, (Barnaba/Del Fante), 11-15-4-14, punti 44; 13. Enfant terrible (Serena), 16-2-11-16, punti 45; 14. Moby Maga Joanna (Parente), 10-17-9-10, punti 46; 15. Le Coq (Cappa), 9-10-18-11, punti 48; 16. Mummas VI (U e M Battista), 4-18-8-19, punti 49; 17. Joe Fly, (Maspero), 12-3-19-18, punti 52; 18. Dream in action (VolontË), 14-5-22-22, punti 63; 19. Toro Scatenato (Rodelato), Montecarlo), DNS-12-17-12, punti 65; 20. Bitipi, (Formentini), 18, DNF-14-13, punti 69; 21. Mordilla (Bert), 20-20-20-21, punti 81; 22. Storm System. (Loro Piana), 21-21-21-20, punti 83. La manifestazione Ë organizzata dal Circolo Velico S. Margherita Ligure e grazie alla collaborazione della Lni S: Margherita, la Canottieri Argus e il Gruppo Albergatori S. Margherita L. Il Circolo Velico S. Margherita Ligure puÚ contare sulla collaborazione dellíArea Mrina Protetta Portofino quale sponsor delle regate del Tigullio, nellíottica della salvaguardia dellíambiente e della promozione delle manifestazioni ad alto contenuto ecologico. La classifica completa aggiornata del Circuito Italiano Audi Mumm 30 dopo le prime due tappe Ë visibile sul sito internet: www.mumm30.it 

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