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2004 anno 7°  

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 23  GENNAIO  2004

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RELAZIONE SULL'ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA PER IL MERCATO INTERNO

Bruxelles, 23 gennaio 2004 - Troppe imprese europee operano ancora in mercati frammentati dagli ostacoli agli scambi e dalle differenze nelle norme e nei regolamenti, secondo la prima relazione della Commissione europea sull'attuazione della strategia per il mercato interno 2003-2006 (cfr. Ip/03/645). La relazione fa parte del "pacchetto orientamenti", assieme agli Indirizzi di massima per le politiche economiche e agli Orientamenti per l'occupazione. Le tre relazioni presentate fanno parte della relazione della Commissione per il Consiglio europeo di primavera 2004 (cfr. Ip/04/74). La frammentazione dei mercati ostacola l'innovazione e la crescita della produttività e, in talune parti dell'Unione europea, mantiene i prezzi a livelli più elevati di quelli che permetterebbe un mercato interno più integrato. Dall'abolizione delle frontiere interne dell'Ue, dieci anni fa, il mercato interno ha favorito una crescita economica dell'Ue pari almeno all'1,8%, contribuendo alla sua prosperità collettiva per quasi 900 miliardi e permettendo la creazione di 2,5 milioni di posti di lavoro. Ma per avanzare sull'onda di questo successo, è necessario progredire nella creazione di un reale mercato interno dei servizi, integrando i mercati finanziari europei, e incentivare l'innovazione adottando il brevetto comunitario. Un ulteriore ritardo potrebbe compromettere la competitività e la prosperità dell'Unione europea e impedirle di sfruttare pienamente i vantaggi potenziali dell'allargamento. Se oltre la metà delle misure previste per il 2003 dalla strategia per il mercato interno sono state ultimate in tempo, altre non sono ancora giunte in porto, e si tratta spesso di iniziative legislative importanti per le quali sono da tempo in esame proposte della Commissione. Per di più, dopo che sono state adottate, le direttive europee devono essere tempestivamente recepite nelle legislazioni nazionali e pienamente attuate. Gli indicatori chiave in rosso Sviluppando la concorrenza, il mercato interno può contribuire notevolmente a far sì che le imprese adottino rapidamente tecnologie innovative, migliorino la qualità dei loro prodotti e riducano i prezzi per i consumatori. Per questo motivo il mercato interno è fondamentale rispetto all'obiettivo dell'Unione europea di accrescere la propria competitività nei confronti dei principali partner commerciali. Tuttavia, alcuni indicatori economici fondamentali lasciano ritenere che gli effetti del mercato interno sulla concorrenza si siano negli ultimi tempi attenuati. In primo luogo, nel settore manifatturiero la crescita degli scambi all'interno dell'Ue comincia a rallentare e questo in generale significa una minore pressione sulle imprese perché migliorino le loro prestazioni. Si osserva di conseguenza un secondo fenomeno: i prezzi nell'Ue cessano di convergere, anche se le differenze tra gli Stati membri sono di molto superiori a quelle che esistono negli Stati Uniti tra diverse regioni. In terzo luogo, l'Unione europea investe nel resto del mondo più di quanto il resto del mondo investa nell'Unione Europea, un segno, forse, che è più che mai urgente procedere a una riforma del contesto normativo generale dell'Unione europea e ridare slancio al suo mercato interno. Anche se è difficile trarre conclusioni definitive, dato che la strategia per il mercato interno 2003-2006 è stata adottata soltanto otto mesi fa, alcuni segni indicano che è necessario accelerare i tempi per eliminare gli ostacoli che sussistono agli scambi all'interno dell'Unione europea e ridare impulso al commercio e agli investimenti. Delle 45 misure che dovevano essere realizzate entro la fine del 2003, soltanto 27 sono state ultimate. Altre sono sul punto di essere completate, ma molti dei ritardi riguardano importanti iniziative legislative. L'allargamento: un'occasione da cogliere Ai vantaggi che possono derivare dall'eliminazione degli ostacoli esistenti si aggiunge lo stimolo per il mercato interno che rappresenta l'allargamento. Gli scambi tra gli Stati membri attuali e futuri sono già in rapida crescita: tra 1995 e il 2000 sono aumentati di otto volte. Tuttavia, i modelli economici indicano che, nonostante questo incremento, le esportazioni dai futuri Stati membri potrebbero ancora quasi raddoppiare, anche agli attuali livelli di sviluppo. Per esempio, le esportazioni della Polonia verso i 15 paesi dell'Ue sono state nel 2000 pari al 54% di quelle che ci si potrebbero aspettare per un paese della sua dimensione e nella sua situazione geografica. Ma per sfruttare l'occasione di ridare slancio al mercato interno che l'allargamento offre, è necessario che gli Stati membri attuali e futuri cooperino strettamente ed evitino ogni azione suscettibile di creare nel mercato interno nuovi ostacoli che rischierebbero di vanificarne i benefici. Agevolare gli scambi transfrontalieri nell'Unione europea La Commissione ha presentato il 13 gennaio 2004 una proposta di direttiva sui servizi nel mercato interno (cfr. Ip/04/37 e Memo/04/3). Riducendo la burocrazia, incoraggiando le attività economiche transfrontaliere e accrescendo la concorrenza, la direttiva proposta permette di aumentare le possibilità di scelta, migliorare la qualità e abbassare i prezzi per i consumatori e per le imprese che utilizzano i servizi. Per quanto riguarda le merci, le misure essenziali previste dalla strategia giungeranno a buon fine soltanto nei prossimi dodici mesi. La principale di esse sarà una proposta di regolamento della Commissione destinata a migliorare il funzionamento del riconoscimento reciproco, in virtù della quale le merci ammesse alla vendita in uno Stato membro potranno essere vendute in tutti gli altri Stati membri senza altre formalità. I mercati finanziari dell'Ue potrebbero e dovrebbero essere più integrati. Se lo fossero, i vantaggi sarebbero rilevanti. Delle 42 misure originarie del piano d'azione per i servizi finanziari, 36 sono state finora adottate. Ma perché questo piano d'azione produca il massimo dei suoi benefici - che sono immensi e comprendono una crescita potenziale del Pil nell'Ue dell'1,1% - nel prossimo decennio dovrà essere realizzato integralmente, in quanto gli ostacoli esistenti in un settore d'attività si ripercuotono su tutti gli altri. Per questo è necessario adottare rapidamente le misure restanti, in particolare la direttiva sui servizi d'investimento (cfr. Ip/03/1352, Ip/02/1706 e Memo/02/257), in modo da permettere alle imprese di raccogliere capitali più facilmente, accrescere la fiducia degli investitori e promuovere la crescita. La Commissione ha lanciato il suo piano d'azione "Ammodernare il diritto societario e rafforzare il governo delle società nell'Ue" (cfr. Ip/03/716 e Memo/03/112). Si tratta di un'importante iniziativa che aiuterà le imprese ad operare in modo efficace nel mercato interno è riporterà la fiducia nei mercati dei capitali dopo i recenti scandali finanziari. Industrie in rete La strategia per il mercato interno sottolinea che l'apertura del mercato delle industrie in rete (energia, trasporti, telecomunicazioni e posta) arreca vantaggi significativi alle imprese e consumatori. La Commissione è intenzionata a portare avanti l'apertura dei mercati in un modo che rispetti pienamente gli obblighi di servizio universale pubblico, ossia la fornitura di servizi di una qualità determinata a tutti gli utenti in tutto il territorio di uno Stato membro ad un prezzo accessibile. Nel corso dell'ultimo semestre si sono avuti notevoli progressi. Un ultimo sforzo è ora necessario per quanto riguarda le misure per l'apertura dei servizi di trasporto ferroviario delle merci. La Commissione procede attualmente ad un'analisi delle disposizioni legali e amministrative relative alla fornitura dei servizi di approvvigionamento idrico, compreso il trattamento delle acque reflue, e all'applicazione a questi settori delle norme comunitarie in materia di concorrenza e di mercato interno. Lo scopo è valutare se si possano attendere benefici da un'ulteriore modernizzazione del settore. Appalti pubblici Molte amministrazioni pubbliche continuano ad aggiudicare appalti senza ricorrere a vere e proprie procedure di gara. Gli Stati membri devono affrontare con urgenza questo problema. Uno studio recente indica che le differenze tra l'applicare o no le norme europee in materia di appalti pubblici possono incidere per il 34% sui costi totali. Per accrescere la concorrenza nel settore degli appalti pubblici, l'obiettivo principale per il 2003 era l'adozione del pacchetto legislativo sugli appalti, che è a buon punto (cfr. Ip/03/1649). Proprietà industriale e intellettuale Tre importanti proposte legislative riguardano la protezione dei diritti di proprietà industriale e intellettuale: il brevetto comunitario (cfr. Memo/03/47, Memo/02/255, Memo/01/451, Ip/00/714 e Memo/00/41), la direttiva sulla brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratore elettronico (cfr. Ip/02/277, Memo/02/32) e la direttiva sull'esercizio dei diritti di proprietà intellettuale (cfr. Ip/03/144, Memo/03/20). L'obiettivo comune di queste tre proposte è far sì che il sistema tenga conto delle esigenze dell'industria e dei consumatori. I progressi su questa proposta sono stati lenti. Gli investimenti nella ricerca, l'innovazione e la creatività, che sono il presupposto di una forte economia europea basata sulla conoscenza, risentiranno della mancanza di un quadro giuridico aggiornato in questo campo,. Questioni fiscali Gli ostacoli fiscali incidono in modo rilevante sul funzionamento del mercato interno e generano costi di conformità superflui per le imprese, che spesso si ripercuotono sui consumatori. In questo campo la Commissione ha rispettato tutte le scadenze. Ad esempio, ha presentato proposte di modifica delle direttiva sulle società madri e figli e sulle fusioni. Tuttavia, perché si abbiano progressi, gli Stati membri dovranno mettere da parte le loro posizioni di principio e agire in modo più pragmatico. Migliorare la regolamentazione e la sua applicazione Per migliorare il contesto normativo dell'Ue, compreso il mercato interno, la Commissione ha varato un piano d'azione per una migliore regolamentazione. Notevoli progressi sono stati compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi del piano, anche se molto resta da fare prima che nella pratica comincino a essere avvertiti risultati significativi. In particolare, la Commissione sottopone una parte crescente del suo programma di lavoro ad un'ampia valutazione d'impatto e consulta sistematicamente e tempestivamente le parti interessate. Il mercato interno può funzionare soltanto se le sue norme sono correttamente attuate dagli Stati membri ed efficacemente applicate in pratica. I dati recentemente pubblicati dalla Commissione (cfr. Ip/04/33) sulle direttive non attuate a livello nazionale, a volte anni dopo la scadenza del termine fissato, e sul numero sempre elevato di casi di infrazione dimostrano che questo non è il caso. La rete Solvit per la risoluzione dei problemi transfrontalieri causati dalla mancata applicazione delle norme comunitarie (cfr. Ip/02/1110) ha avuto un buon inizio. La strategia per il mercato interno comprende varie altre misure per migliorare la situazione. Delle quattro azioni previste per il 2003, soltanto due sono state ultimate in tempo: l'instaurazione di un dialogo "preventivo" tra la Commissione e gli Stati membri e la proposta di regolamento sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'applicazione della legislazione sulla tutela dei consumatori. Il testo integrale della relazione della Commissione è disponibile sul sito: http://europa.Eu.int/comm/internal_market/en/update/strategy/index.htm

UN PROGETTO DELL'UE INDICA AI RESPONSABILI POLITICI COME INCREMENTARE LA SOSTENIBILITÀ NELLE CITTÀ EUROPEE
Bruxelles, 23 gennaio 2004 - Un progetto finanziato dall'Ue, teso a valutare la capacità delle politiche sui trasporti e sull'uso del territorio di incrementare la sostenibilità, ha concluso che l'adozione di un "pacchetto di politiche", al posto di singole politiche incentrate sull'utilizzo dell'automobile, sui trasporti pubblici e sull'uso del territorio, è il mezzo più efficace per attuare la sostenibilità. Il progetto Propolis è stato finanziato nell'ambito della sezione "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" del Quinto programma quadro (5Pq), ed ha sviluppato modelli per prevedere e mitigare gli effetti negativi delle politiche sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Oltre il 75 per cento della popolazione dell'Europa occidentale vive nelle città, dove la qualità della vita, la salute e la sicurezza sono considerevolmente influenzate dalle strategie di trasporto urbano e di utilizzo del territorio. "Appare evidente che l'attuale livello di sostenibilità non può essere mantenuto. Se continueremo a tenere il comportamento attuale, basato su un approccio di "business as usual" e cioè senza l'adozione di vincoli concreti, la sostenibilità diminuirà", ha dichiarato il funzionario scientifico della Commissione responsabile del progetto, Eric Ponthieu, in un'intervista rilasciata al Notiziario Cordis. "Se mi trovassi nella situazione delle autorità regionali, sarei molto preoccupato", ha aggiunto. Nessuna politica può, da sola, rivelarsi particolarmente efficace, ha chiarito il dott. Ponthieu. Se da un lato, le politiche tese a ridurre l'interesse per i viaggi in automobile, rendendoli più costosi o limitandone la velocità, sono efficaci, dall'altro, esse sono condizionate dal livello di centralizzazione delle città. Le politiche mirate ad accrescere l'attrattiva dei trasporti pubblici hanno sortito un effetto minimo sulla mobilità automobilistica, e possono presentare altresì l'inconveniente di promuovere la dispersione urbana, ossia l'ulteriore decentralizzazione delle abitazioni e dei luoghi di lavoro. "Dobbiamo essere estremamente cauti nell'utilizzo delle politiche destinate a rendere più interessanti i trasporti urbani", ha dichiarato il dott. Ponthieu. Le politiche sull'uso del territorio, mirate ad incrementare la densità urbana o l'utilizzo diversificato del territorio, sono risultate scarsamente influenti sulla mobilità automobilistica, in assenza di misure di accompagnamento, ma presentano, nel lungo termine, il vantaggio di contribuire a gettare le basi per ridurre la mobilità automobilistica. L'introduzione di politiche in ciascuno di questi tre settori, che prevedono, ad esempio, una serie di misure "push and pull" (incentivanti e restrittive), sortirà l'effetto di ridurre la dipendenza dall'automobile. Inoltre, il dott. Ponthieu ritiene che i risultati di questo progetto rappresenteranno un passo avanti verso questo scenario, e, a tal proposito, ha dichiarato: "Tale progetto sensibilizzerà le autorità locali in merito alla necessità di intervenire sulla questione". Propolis ha valutato la situazione attuale ed ha esaminato l'ipotetica applicazione di politiche pertinenti in sette città dell'Ue: Helsinki, Dortmund, Napoli, Vicenza, Inverness, Bilbao e Bruxelles. I modelli sviluppati dal team di progetto suggeriscono che l'attuazione di un pacchetto di politiche in queste città comporterebbe una riduzione delle emissioni di Co2 del 15-20 per cento, ed una diminuzione degli incidenti dovuti al traffico compresa fra l'8 ed il 17 per cento, oltre a ridurre l'esposizione al rumore ed agli agenti inquinanti ed il tempo trascorso nel traffico. Politiche adeguate contribuirebbero altresì ad incrementare l'accessibilità ai centri urbani. Il coordinatore di Propolis, Kari Lautso, di Lt Consultants, una piccola impresa finlandese, ha rassicurato quanti sono intervenuti il 20 gennaio alla riunione conclusiva del progetto, sostenendo che i risultati dell'iniziativa saranno utilizzati al meglio. Il consorzio auspica che la Commissione sperimenti le politiche raccomandate, e si propone inoltre di trasferire i modelli sviluppati durante il progetto in altre città d'Europa e del resto mondo. Il dott. Ponthieu è certo altresì che i modelli sviluppati siano applicabili ad altre questioni riguardanti l'uso del territorio, come la programmazione delle politiche forestali e marittime. La responsabilità spetta ora ai responsabili politici, i quali, pur disponendo di informazioni su come incrementare la sostenibilità delle città europee, devono dare attuazione alle raccomandazioni, se intendono ottenere risultati. Per ulteriori informazioni rivolgersi al coordinatore del progetto: Kari Lautso E-mail: kari.Lautso@ltcon.fi  oppure a: Eric Ponthieu E-mail: eric.Ponthieu@cec.eu.int 

SVILUPPO DEL SER IN UN'EUROPA ALLARGATA: GIORNATA D'INFORMAZIONE
Bratislava, 23 gennaio 2004 - Il Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione e il Punto di contatto nazionale (Pcn) della Repubblica Slovacca stanno organizzando una manifestazione di informazione dal titolo "Il Ccr della Commissione europea promuove lo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca [Ser] per un'Unione allargata", che si svolgerà il 4 e 5 marzo a Bratislava ed a Koüice rispettivamente. Nel corso delle due giornate, le organizzazioni scientifiche e tecniche della Repubblica Slovacca avranno l'opportunità di conoscere le recenti attività e i futuri piani di ricerca del Ccr. L'obiettivo è di promuovere un dialogo strutturato, individuare i partner potenzialmente interessati e gettare le basi per una collaborazione più ampia nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq). Sessioni parallele saranno dedicate ai seguenti settori scientifici della politica comunitaria: promozione della collaborazione futura; esempi di collaborazione nei settori dell'ambiente e dell'energia; esempi di collaborazione nei settori della metrologia, dell'alimentazione e dell'agricoltura. Per ulteriori informazioni sul Ccr consultare il seguente sito web: http://www.Jrc.cec.eu.int/

UN MEMBRO DEL COMITATO ESECUTIVO DELLA BCE DEPLORA LA MANCANZA DI PROGRESSI NELLA REALIZZAZIONE DELL'AGENDA DI LISBONA
Bruxelles, 23 gennaio 2004 - Il 20 gennaio, nel corso di una presentazione alla commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo, Otmar Issing, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea (Bce), ha manifestato la propria apprensione per la mancanza di progressi verso il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona. Egli ha messo in luce l'importanza dell'attuazione dell'agenda di Lisbona al fine di porre rimedio alla debolezza dell'economia europea contrassegnata dalla bassa produttività, dall'elevata disoccupazione e dalla scarsa partecipazione al mercato del lavoro. "Siamo sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi fissati a Lisbona?" ha chiesto Issing. "Non credo proprio", si è risposto. Secondo Issing, le ragioni dell'attuale mancanza di risultati vanno ricercate nella lentezza ad attuare le riforme strutturali nei mercati dei beni e del lavoro e nell'insufficienza degli investimenti nella ricerca, che conferma la posizione dell'Ue ben al di sotto del proprio obiettivo del tre per cento del Pil. "Bisogna muoversi più rapidamente per consentire l'attuazione delle riforme strutturali nella zona euro ", ha concluso Issing.

NEXTRA COLLABORA CON GLI INQUIRENTI
Milano, 21 gennaio 2004 – In merito alla visita della Guardia di Finanza presso Nextra, la società sottolinea di aver messo a disposizione degli organi inquirenti tutti i documenti. Nextra, certa del proprio corretto operato, assicura la piena collaborazione alle autorità inquirenti.
 

WARRANT AZIONI ORDINARIE TELECOM ITALIA EX OLIVETTI
Roma, 22 gennaio 2004 - Telecom Italia, in merito al prezzo di esercizio del Warrant Azioni Ordinarie Telecom Italia ex Olivetti 1999-2004 (già noto come Warrant Tecnost 1999-2004), precisa che: il Regolamento dei Warrant Azioni Ordinarie Telecom Italia ex Olivetti 1999-2004 contempla un meccanismo di aggiornamento del prezzo. Da ciò discende una variazione mensile del prezzo unitario di sottoscrizione delle azioni rivenienti dal loro esercizio. Il prezzo unitario di sottoscrizione delle azioni risulta segnatamente dall’applicazione al prezzo iniziale (2,8 Euro per la sottoscrizione di una azione Tecnost); della maggiorazione del 15% in ragione d'anno, per il periodo intercorrente tra il 20 agosto 1999 e la data di efficacia delle richieste di sottoscrizione delle azioni di compendio (decimo giorno di borsa aperta del mese successivo a quello di presentazione per le richieste presentate fino al 31 maggio 2004; 30 giugno 2004 per le richieste presentate dal 1° al 20 giugno 2004, termine di decadenza del diritto); delle rettifiche intervenute : 1. Sul rapporto di sottoscrizione in considerazione del rapporto di concambio 1: 1,12 applicato in sede di fusione Olivetti/tecnost; 2. Sul prezzo, con riduzione di 0,159 euro, in relazione all’aumento di capitale a pagamento Olivetti del periodo 19.2.01 – 9.3.01; 3. Sul prezzo, con riduzione di 0,133 euro, in relazione all’aumento di capitale a pagamento Olivetti del periodo 5.11.01 – 23.11.01; 4. Sul rapporto di sottoscrizione in considerazione del rapporto di 1:0,471553 con cui le azioni Olivetti sono state sostituite con azioni della “nuova” Telecom Italia in occasione della redistribuzione del capitale dell’incorporante Olivetti a seguito della fusione per incorporazione di Telecom Italia. Il prezzo unitario di sottoscrizione di ciascuna azione ordinaria viene mensilmente comunicato a Monte Titoli, nonché pubblicato sul sito internet della Società nella sezione Investor Relations. Tanto premesso, allo stato, in applicazione dei criteri indicati innanzi e del calendario di borsa, fino a scadenza del warrant il prezzo unitario di sottoscrizione di un’azione ordinaria può essere calcolato come segue: • gennaio 2004 euro 9,308; • febbraio 2004 euro 9,415; • marzo 2004 euro 9,551; • aprile 2004 euro 9,660;  maggio 2004 euro 9,783;  giugno 2004 (fino a scadenza: 20 giugno 2004) euro 9,847. 

FORUM DEL RISPARMIO 2004 BANCA POPOLARE DI MILANO
Milano, 23 gennaio 2004 - Il 2003 è stato un anno caratterizzato dalla ripresa dei principali mercati finanziari, spinti soprattutto dai segnali positivi provenienti dall’economia degli Usa e dall’area del Pacifico. Sullo scenario per il 2004 pesano ancora alcune ombre, soprattutto legate alla situazione economica europea; alle incertezze relative ai rapporti di cambio dollaro-monete orientali-euro; allo sfrangiarsi del processo di integrazione europea; alle tensioni geopolitiche mediorientali nonché al grave rischio costituito dal terrorismo internazionale e dalla crescente milita-rizzazione della politica Usa. Quali sono le prospettive di crescita per il 2004? La ripresa economica si manterrà su livelli convincen-ti e avrà la forza di espandersi anche in Europa? La risalita dei mercati finanziari è destinata a pro-seguire? Il Forum Risparmio 2004 si propone come un’ottima opportunità per discutere e analizzare le prospettive dell’economia mondiale e per parlare delle principali opportunità d’investimento. Giunto alla quinta edizione, il Forum Risparmio è l’ormai consueto appuntamento annuale che Bipiemme Gestioni organizza, in collaborazione con la Banca Popolare di Milano, per fare il punto sulle prospettive dei mercati finanziari e del risparmio, con esperti di fama internazionale. Bipiemme Gestioni, attiva dal 1984, è la società di gestione del risparmio del Gruppo Bipiemme – Banca Popolare di Milano, fondata nel 1865. Ha un patrimonio gestito di circa 17 miliardi di euro, con 250.000 clienti. Attraverso il sito www.Bpmsgr.it 
è possibile accedere a informazioni e servizi utili per valutare i propri investimenti. Il Forum si terrà sabato 24 gennaio 2004 alle h. 9.00 presso la sede di Banca Popolare di Milano Salone Centrale - piazza Meda n.4 - Milano. Di seguito il programma dettagliato del Forum con tutti gli interventi: 9.00 Registrazione dei partecipanti Presiede Marco Vitale, Presidente, Bipiemme Gestioni; 9.30 Intervento di apertura Roberto Mazzotta, Presidente, Banca Popolare di Milano; 9.40 “Scenario economico e finanziario per l’anno 2004” Stanley Fischer Vice Presidente, Citigroup, Presidente, Citigroup International; “L'unione Monetaria Europea: un modello per l'unione politica?” Karl Otto Pöhl Già Presidente Deutsche Bundesbank; “L'economia italiana: problemi di struttura e prospettive” Luigi Spaventa Economista, Già Presidente Consob; Discussant Arrigo Sadun Economista, Dirigente Generale - Direzione I Ministero dell'Economia e delle Finanze 12.15 Dibattito 13.00 Lunch break Presiede Ernesto Paolillo Direttore Generale, Banca Popolare di Milano; 14.30 “Le politiche di gestione e il mercato finanziario: consuntivo 2003 e prospettive per l’anno in corso” Fabrizio Viola Direttore Generale, Bipiemme Gestioni; 15.30 “Panel Approcci innovativi agli investimenti Il mercato dell'Arte” Simon de Pury Presidente, Phillips, de Pury & Luxembourg; “Il mercato immobiliare Alberto Lunghini Presidente, Reddy's Group; “Le medie imprese italiane e la Borsa ” Luca Garavoglia Presidente, Davide Campari Milano; 16. 30 Dibattito 16.45 Conclusioni Marco Vitale Presidente, Bipiemme Gestioni 17. 00 Chiusura del Forum .  

BANCA SELLA LANCIA 34 NUOVI COVERED WARRANT
Biella, 23 gennaio 2004 – Da ieri sono quotati sul Mercato italiano dei Covered Warrant (Mcw) 34 nuovi covered warrant sull'indice Mib30 emessi da Banca Sella e per i quali Sella svolgerà anche il ruolo di market maker. Nel dettaglio si tratta di 20 serie con scadenza 18/6/2004 (10 call e 10 put) e 14 serie con scadenza 17/9/04 (8 call e 6 put) Tali covered warrant sono negoziabili via internet a commissioni zero tramite il portale Sella.it, dove alla pagina https://www.Sella.it/banca_on_line/trading/cw/index.jsp  è anche presente una sezione interamente dedicata ai Cw, comprendente una guida operativa, i prospetti informativi, il calcolatore di volatilità, e le informazioni relative a questa nuova emissione (compreso l'elenco dei nuovi Cw). Banca Sella è entrata sull'Mcw per la prima volta come società emittente nel novembre 2001 e successivamente, nel corso del 2002 e del 2003, ha realizzato diverse ulteriori emissioni.

MECCANICA VARIA- SAVINO RIZZIO, PRESIDENTE DI ANIMIA: “NEL COMPLESSO :SI REGISTRANO OVUNQUE SEGNALI DI RIPRESA. FINALMENTE VIENE PREMIATO IL LIVELLO QUALITATIVO DEI PRODOTTI TE. ECOLOGICAMENTE EVOLUTI”
Milano, 23 gennaio 2004 - Dopo la preoccupante stagnazione fatta registrare nel trimestre precedente, sulla meccanica varia torna a spirare un vento di cauto ottimismo. E' quanto emerge dai risultati dell'indagine trimestrale sull'andamento del settore, resi noti da Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia ed Affine) su un campione di oltre 380 aziende. I numeri indicano che, relativamente al fatturato, il saldo tra le imprese che giudicano la situazione "migliorati" e quelle che la giudicano "peggiorata" è passato dal valore negativo dello scorso trimestre (-10%) ad uno ampiamente positivo (+12,5%). Oggi le aziende che giudicano migliorato il proprio fatturato sono infatti il 34,1% (erano il 22% nel trimestre precedente), mentre. Diminuiscono sensibilmente quelle che lo indicano peggiorato ('21,3% contro il 32% del trimestre lugliosettembre). Praticamente invariata la percentuale delle aziende che giudicano stabile il fatturato (46,6% contro il 46%). Il ribaltamento della situazione ha fatto registrare indici simili sia per quel che concerne il mercato interno che i mercati esteri (da - 9,2% a +8,9% in Italia, da -10,4% a all'estero). Al termine del Iv trimestre 2003 sono salite al 31,1 °-% le aziende che denunciano migliorato il fatturato Italia (erano il 22% nel trimestre precedente) e contemporaneamente sono diminuite del 9% quelle che lo dichiarano peggiorato (sono scese dal 31,2% del terzo trimestre 2003 al 22,2Q' dell'attuale periodo). Situazione analoga per i mercati esteri: le aziende che indicano il proprio fatturato in crescita sono oggi il 30,3°-% (contro il 19 % del Iii trimestre) mentre quelle che lo indicano in calo sono i118,5% (erano il 29,4%). La situazione ordini permane non brillante: si registra tuttavia nel Int trimestre una lieve diminuzione delle aziende che la giudicano bassa (dal 35,4% del trimestre precedente al 31,5% dell'attuale periodo), mentre le aziende che hanno un alto carnet di ordini sono salite dall'8,7% al 9,3%. La grande maggioranza delle imprese, comunque, ritiene normale la situazione (il 59,2°'-0). Il trend positivo dovrebbe consolidarsi nel I trimestre 2004. Sono attesi, infatti, risultati migliori sia rispetto al Iv trimestre 2003 che all'analogo periodo dell'anno precedente (i saldi per quel che riguarda il fatturato sono positivi, rispettivamente + 14,2% e +16,3%). Generalmente invariata l'occupazione, con l'81,4% delle aziende che ipotizza per il primo trimestre 2004 una sostanziale stabilità del numero degli addetti. Previsioni più rosee, invece, per gli investimenti. Le aziende che programmano una crescita sono il 15 % (1'l1,6% nell'attuale trimestre), mentre quelle che prevedono un calo sono passate dal 17,2°''% (nel periodo ottobre-dicembre 2003) al 12,9%. Secondo il Presidente Anima Savino Rizzio, "Pur nella permanenza di tutti i fattori negativi che affliggono le imprese, come la concorrenza dei paesi in via di sviluppo e l'apprezzamento del], 'euro, che penalizza le nostre esportazioni, si assiste non solo ad una tenuta del settore ma addirittura a qualche segnale di rilancio. Finalmente viene premiato il livello qualitativo dei prodotti tecnologicamente evoluti che stanno occupando strategicamente le nicchie di mercato disponibili. Tra i prodotti di massa, più facile collocare quelli complessi e che richiedono elevati investimenti non sostituibili da mano d'opera a buon mercato come sta accadendo per prodotti apparentemente più semplici. Questi subiscono pesantemente la concorrenza di paesi in via di sviluppo nelle aree non disposte a pagare la qualità. Nonostante i fattori perversi continua ad essere collocata all'estero la metà della produzione e si intensifica l'attività della Federazione nello stabilire nei mercati più promettenti dei capisaldi da cui irraggiare l'attività delle imprese associate. " Analisi settoriale Il comparto "Sistemi di sollevamento e movimentazione" dopo la frenata del terzo trimestre 2003 fa registrare forti segnali di ripresa. Le aziende che definiscono migliore il fatturato sono salite del 20% (38,9% contro il 18,9% del trimestre precedente). Grosso balzo del settore "Macchine edili, stradali, inineraize ed affini" dove il saldo tra le aziende che giudicano migliore il proprio fatturato e quelle che lo ritengono peggiore è passato da un -17,9% dello scorso trimestre ad un + 26,1%. Nel mercato estero, com'era nelle previsioni, il comparto "11lacchine ed impianti per l'industria alimentare" non ha fatto registrare buone performance. Meglio è andato il comparto "Affettatrici, tritacarne ed affini", nel quale la percentuale delle aziende che denunciano un calo del fatturato è scesa, rispetto allo scorso trimestre, dal 40% all' l 1,1%. Confermate le prospettive di crescita del comparto "attrezzature frigorifere per il commercio", specie nel mercato estero. Il carnet ordini è salito dall'1,8 del trimestre precedente al 2,7 (valore in mesi di lavoro assicurato). Positivo l'ultimo trimestre anche per il comparto "Macchine per il caffè espresso" per quanto riguarda sia il mercato nazionale che quelli esteri. Anche nel Iv trimestre sono stati conseguiti risultati positivi nel comparto "Macchine per la lavorazione delle carni", in particolare in Italia. I dati del comparto "Apparecchiature aerauliche" mostrano un leggero miglioramento; le aziende prevedono un balzo in avanti più marcato nel primo trimestre 2004. Ancora alta la percentuale delle aziende campione del comparto "Apparecchi e componenti per impianti termici" che dichiarano in crescita il proprio fatturato (51,9%), ma cresce anche il numero delle imprese che lo giudicano peggiorato (passate dal 5,9% dello scorso trimestre al 18,5% di oggi). Il carnet ordini si stabilizza su 1,6 mesi di lavoro. Confermate le previsioni ottimistiche del comparto "Serrature e ferramenta" dove nessuna azienda dichiara peggiorato il proprio fatturato. Possibile un rallentamento nel primo trimestre 2004, anche a fronte di un carnet ordini in calo. Non particolarmente favorevole la situazione del comparto "Posateria, coltelleria, vasellame, pentolame ed affini", dove nessuna azienda dichiara in crescita il proprio fatturato. Un leggero miglioramento è atteso nel primo trimestre 2004. Il comparto "Impianti di finitura" denuncia una situazione soddisfacente e una crescita degli ordini in particolare dall'estero. Dopo l'aumento consistente dello scorso trimestre, il fatturato del comparto " Valvolame ad uso industriale" mostra segnali di rallentamento. Per il primo trimestre 2004 non sono previsti cambiamenti sostanziali. Come era nella attese, confermata la contrazione dei fatturati delle aziende produttrici di "Rubinetteria sanitaria". Il carnet ordini rimane bloccato ad un mese, ma per il primo trimestre 2004 si ipotizzano miglioramenti. Situazioni differenziate nel comparto " Valvolarne in bronzo e ottone con il 36,4% delle aziende che dichiarano migliorato il proprio fatturato (erano il 5,9% nel trimestre precedente) e il 27,3% che invece lo giudicano peggiorato (erano il 23,5% nel periodo luglio-settembre). In crescita esponenziale il comparto "Cassefor-ti, porte corazzate e cassette di sicurezza". Il carnet ordini è passato da 1,4 mesi del trimestre precedente a 4 mesi. Aumenta anche il fatturato, tanto sul mercato italiano che su quelli esteri. Il trend positivo dovrebbe proseguire anche nel primo trimestre 2004. Per quel che riguarda gli "Striunenti di misura, controllo e regolazione" globalmente si segnalano discrete performance. Prosegue senza sosta la crescita del comparto "Dispositivi per la protezione individuale sul lavoro" dove si registrano miglioramenti in particolare per quel che riguarda il mercato nazionale. Nel comparto "Caldareria" noti si ipotizza di poter ripetere nel I trimestre dell'anno le buone performance realizzate. Indicazioni positive pervengono dal comparto "Infissi motorizzati e automatismi per serramenti" in particolare per quanto riguarda il mercato estero.

PROGETTO DI ACQUISIZIONE DA PARTE DI AIR LIQUIDE DI ALCUNE ATTIVITÀ DELLA MESSER GRIESHEIM , IN GERMANIA, NEL REGNO UNITO E NEGLI STATI UNITI.
Milano, 24 gennaio 2004 - Air Liquide ha annunciato ieri, 20 Gennaio 2004, la firma di un accordo con Messer Griesheim concernente un progetto per l’acquisizione delle attività relative ai gas industriali di Messer in Germania, nel Regno Unito e negli Stati Uniti. L’acquisizione è legata alla riorganizzazione dell’azionariato Messer, dal momento che la famiglia fondatrice Messer (Mig) ha raggiunto un accordo con Goldman Sachs (Gs funds) e Acp (Allianz Capital Partners), al fine di acquistare le loro partecipazioni in Messer Griesheim. Il completamento dell’acquisizione è subordinato ad alcune condizioni: Un approvazione da parte dell’autorità anti-trust. In questo contesto sono previsti alcuni disinvestimenti. L’acquisizione da parte della famiglia Messer delle restanti attività non cedute. La transazione totale (compresi i debiti) ammonta a 2,680 milioni di Euro a fronte di una cifra d’affari di 1,040 milioni di Euro*. Per Air Liquide l’ammontare della transazione sarà ridotto dai disinvestimenti. Benoit Potier, presidente del Directoire di Air Liquide, sottolinea il carattere strategico dell’acquisizione. “Il progetto di acquisizione delle attività gas industriali della Messer, in Germania, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, rappresenta un’eccezionale opportunità per noi nel settore delle attività gas industriali considerata la forte competenza delle sue equipe, per la sua complementarietà geografica e per la qualità degli assets di Messer. L’espansione in Germania, nel cuore del mercato europeo, ci consentirà di servire meglio i nostri clienti fornendo loro un più ampio accesso ai nostri prodotti e servizi. Negli Stati Uniti l’acquisizione ci consentirà di accrescere la nostra dimensione nazionale e di consolidare la nostra competitività. Inoltre, questa operazione ci permetterà di essere presenti anche nel Regno Unito. Le condizioni economiche dell’acquisizione sono in linea con i nostri obiettivi e conservano la nostra solida struttura finanziaria, grazie alla qualità degli assets acquisiti, all’efficienza delle sinergie previste e alla solidità del nostro attuale bilancio. Questa operazione riflette la nostra volontà di crescita e rappresenta un ulteriore passo avanti per il gruppo.”

GM DAEWOO IN RAPIDA CRESCITA NELLO STAGNANTE MERCATO EUROPEO LE VENDITE IN EUROPA SONO SALITE DI OLTRE IL 21% NEL PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ
Milano, 23 gennaio 2004 - In controtendenza con il mercato europeo dell’auto, l’esordiente Gm Daewoo ha segnato vendite costantemente in ascesa nel 2003, il suo primo anno completo di attività. Se le vendite a gennaio 2003 erano ancora sotto i livelli 2002 (-23,8%), l’incremento a dicembre 2003 rispetto all’anno precedente è stato del 72,2 %. In totale, nel 2003 Gm Daewoo ha venduto 133.000 auto in Europa occidentale e Centrale, con un incremento del 21,6% sulle 109.000 unità del 2002. La quota di penetrazione sul mercato è salita dallo 0,6% allo 0,75%. Nel 2003, i mercati più importanti sono stati l’Italia, con oltre 34.000 immatricolazioni (+ 9%), e la Spagna , con quasi 23.000 auto vendute. (+ 33%). Altrettanto rapidi i progressi nell’Europa sud-orientale dove le vendite sono aumentate del 31%, superando le 14.000 unità. Il tasso di crescita più alto, tuttavia, è stato registrato nei piccoli mercati del Nord Europa. Danimarca e Norvegia, che partivano da numeri di vendita modesti, hanno registrato aumenti straordinari: rispettivamente del 480% e del 247%. Anche mercati ben più grandi, comunque, hanno registrato una crescita davvero imponente: nel 2003 in Germania sono state vendute 12.800 Daewoo, più del triplo rispetto all’anno precedente. "Una crescita media superiore al 20% è davvero fenomenale in un mercato globale che quest’anno è cresciuto di un trascurabile 0,03 per cento” ha detto Hardy Spranger, amministratore delegato di Gm Daewoo Europa. “Tutto il nostro staff europeo può essere soddisfatto dei risultati ottenuti. È pur vero, tuttavia, che in termini assoluti le nostre vendite sono ancora relativamente contenute. Per raggiungere il nostro obiettivo a medio termine di oltre 200.000 unità all’anno, dobbiamo continuare a crescere con lo stesso ritmo e con lo stesso impegno”. Gm Daewoo dispone di un notevole potenziale per poter continuare questa veloce crescita. Fondata nell’ottobre 2002, la nuova azienda è stata celere nel dar vita a nuove organizzazioni di vendita per supportare le otto filiali europee che aveva rilevato dalla Daewoo Motor Co. Verso la fine del 2003, Gm Daewoo ha avviato l’attività in diversi mercati dell’Est europeo. Il 2004 vedrà la creazione di ulteriori nuove strutture di vendita in mercati come la Turchia e la Polonia. Per soddisfare esigenze strettamente locali, Gm Daewoo commercializzerà i suoi prodotti con il marchio Chevrolet in alcuni di questi nuovi mercati. "Chevrolet è già il marchio prescelto dalla nostra Casa madre coreana per vendere i suoi prodotti in diverse parti del mondo”, spiega Hardy Spranger. “Far parte della famiglia Gm ci apre ogni genere di porta. Lavorare con la nostra ‘marca sorella’ Chevrolet ci permette di accedere a mercati dal potenziale elevato nei quali, altrimenti, avremmo avuto difficoltà ad entrare”. Una crescita continua è legata prima di tutto all’introduzione di prodotti nuovi e attraenti. A meno di un anno dalla fondazione, Gm Daewoo ha lanciato tre nuove linee di autovetture: la Kalos , una compatta due volumi a 5 porte, la berlina Evanda, ammiraglia di Gm Daewoo, e la Nubira , una berlina media a tre volumi. Con la gamma attuale, l’azienda è impegnata nel 43% del mercato globale. Nel 2004 saranno introdotti tre modelli nuovi. La Lacetti , compatta due volumi a 5 porte, farà parte della gamma dalla prossima primavera e sarà seguita in estate dalla Nubira station wagon. Un piccolo Suv arriverà nei saloni delle concessionarie europee prima della fine dell’anno. Nei primi mesi del 2005, Gm Daewoo introdurrà una versione a tre porte della Kalos e la nuova generazione della Matiz. Nel 2003, Matiz e Kalos insieme hanno formato oltre l’80% delle immatricolazioni europee di Gm Daewoo. Il successo di Gm Daewoo nel 2003 non è rimasto confinato all’Europa. Le vendite complessive sono salite del 51,4%: 570.000 contro le 375.000 del 2002. Con il mercato interno coreano che soffriva di una prolungata recessione economica, le esportazioni hanno giocato un ruolo di importanza cruciale, raggiungendo le 443.000 unità, quasi il doppio rispetto al 2002. Nel solo dicembre 2003, la Casa ha esportato 58.000 vetture, un incremento su base annua del 192%. I partner dell’azienda, Gm, Suzuki e Shanghai Automotive importano auto costruite da Gm Daewoo (o le assemblano partendo da kit) e le vendono tramite le loro consolidate reti di distribuzione. I clienti di Nord e Sud America le conoscono come Chevrolet e Suzuki. In molti mercati asiatici, così come in Sudafrica, Chevrolet è di nuovo il marchio prescelto. La strategia multimarca è stata un grande successo. Le vendite sono elevate, i prodotti godono di una buona accoglienza. In Cina, per esempio, la Buick Excelle (Nubira in Europa) e la Chevrolet Spark (Matiz), costruite in loco, sono state elette “Auto dell’anno 2003” nelle loro rispettive categorie.

EZIO MARONE E’ STATO CONFERMATO PRESIDENTE DI ASSOFERR PER IL TRIENNIO 2003-2006
Milano, 23 gennaio 2004 – Ezio Marone, membro del Board di Dhl Express e Direttore Freight, è stato confermato Presidente di Assoferr, l’Associazione degli Operatori Ferroviari e Intermodali. Assoferr, che opera nell'ambito di Confetra, ha infatti di recente rinnovato le proprie Cariche Associative giunte a scadenza con la conclusione del primo triennio di attività. Ezio Marone, 59 anni, originario di Livorno Ferraris (Vercelli), dopo la laurea in ingegneria ha iniziato la propria carriera professionale nel 1972 alla Fiat, dove ha ricoperto vari incarichi, ultimo dei quali quello di Managing Director del settore trasporti Iveco. Nel 1991, è passato alle Ferrovie dello Stato in qualità di Direttore Generale dell’Istituto Nazionale Trasporti e, durante la fase di ristrutturazione del settore, ha assunto ruoli di primo piano presso aziende come Omnia Express, Ots Omnia Trasporti Speciali, Cemat, Saima Avandero, Sogestin. Nel 1995 è entrato a far parte di Danzas Spa come Managing Director e, in seguito a diversi processi di ristrutturazione del gruppo, ha ricoperto le cariche di Country Representative Italy e Managing Director di B.u. Eurocargo per l’Italia, il Sud-est Europeo e per alcune repubbliche dell’Asia centrale. Oltre ad Assoferr, Ezio Marone fa parte di altre importanti associazioni di settore, quali: Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) in cui è membro del Comitato Esecutivo; Fedespedi (Federazione Nazionale Imprese di Spedizione Internazionali) dove opera all’interno della Commissione Ferroviaria, e Flc (Freight Leaders Club) in cui è attivo nell’ambito della Commissione Tecnica.

SISTEMA CAMERALE TOSCANO E REGIONE TOSCANA: ACCORDI ISTITUZIONALI E REALIZZAZIONE DI UN OSSERVATORIO SUL COMMERCIO
Firenze, 24 gennaio 2004 - Regione e Unioncamere Toscana, hanno siglato nel dicembre scorso una convenzione per la realizzazione di un Osservatorio sul commercio. L’osservatorio costituirà il naturale completamento degli interventi di monitoraggio eseguiti sui principali settori produttivi dell’economia toscana e svolti con l’intento di seguire l’andamento congiunturale evidenziandone le problematiche strutturali, anche a livello provinciale, per meglio orientare le politiche regionali di settore. Regione e Unioncamere Toscana, con le Associazioni dei consumatori e quelle di categoria, a conferma della bontà dell’accordo stipulato nel 2002, hanno aderito ad un nuovo protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione di azioni tese alla trasparenza dei prezzi e delle tariffe in alcuni settori delle attività economiche e nelle strutture ricettive. Regione e Unioncamere Toscana, dopo una prima fase istruttoria, sigleranno a breve un protocollo d’intesa in materia di infrastrutture, logistica e mobilità. Il protocollo riconoscerà fra l’altro l’ambito operativo della Soc. Logistica Toscana recentemente costituita dal Sistema camerale regionale. Regione e Unioncamere Toscana, nell’ambito dei progetti di e-government, sigleranno a breve una convenzione per la progettazione, realizzazione, messa in opera, gestione, formazione e manutenzione di applicazioni informatiche innovative da mettere a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni aderenti alla Comunità della rete telematica regionale, al fine di automatizzare gli adempimenti amministrativi riguardanti il sistema economico produttivo. Gli aspetti operativi del progetto saranno curati da Infocamere spa, società del Sistema camerale nazionale.

RISORSECOMUNI 2004 - SEGRATE IN PRIMA LINEA: AVREMO UNO STAND E SAREMO PROTAGONISTI NELL’AREA WORKPOINT DELLA RASSEGNA PROMOSSA DA ANCI E ANCITEL, IL 27, 28, 29 GENNAIO
Segrate, 23 gennaio 2003 - Anche il Comune di Segrate parteciperà, con un suo stand, alla seconda edizione del Fieraforum “Risorsecomuni”, la rassegna fieristico congressuale promossa da Anci Lombardia e organizzata da Ancitel Lombardia, dedicata all’innovazione nella Pubblica Amministrazione locale, in programma il 27, 28, 29 gennaio al Fiera Milano Congressi Center. Tre le finalità della manifestazione, che lo scorso anno ha registrato un enorme successo, con 50 stands, oltre 3500 visitatori e 40 appuntamenti in cui sono stati coinvolti 140 relatori: rispondere alle esigenze di confronto del sistema della pubblica amministrazione locale fra tutte quelle istanze istituzionali di livello locale, regionale e nazionale che complessivamente devono offrire risposte efficaci e coerenti; offrire molteplici occasioni di formazione ed aggiornamento gratuite su temi di particolare attualità in ambito regionale e nazionale; fornire l’opportunità di entrare in contatto con soluzioni innovative per la gestione e l’efficace erogazione dei servizi. Nell’area workpoint della manifestazione, il 28 gennaio 2004 (ore 11.00-12.00), Segrate parlerà di sé come città alla ricerca di un’unificazione territoriale, un’identità ed una qualità nuova, una città che si sta risvegliando attraverso l’innovazione. “Segrate, esempio di innovazione di città della fascia metropolitana”: questo il tema dell’intervento che sarà tenuto dal Dirigente del Settore Progetti Strategici, Sviluppo del Territorio, Comunicazione, arch. Francesca Dicorato. “Sarà l’occasione –ha dichiarato il Sindaco, Bruno Colle- per presentare alle aziende e alle realtà amministrative locali presenti il progetto integrato , di sviluppo e riqualificazione globale della città, e tutte le iniziative di rilievo avviate dal nostro Comune all’interno dei quattro percorsi tematici in cui sono stati organizzati gli eventi e lo spazio espositivo della rassegna: Territorio e Ambiente, Tecnologia e Innovazione, Economia e Società, Gestione e Istituzioni, facendo leva su quegli interventi che ci vedono protagonisti e attori in un contesto allargato, non solo territoriale”.

GEOMETRI VENETO: IL VENEZIANO MASSIMILIANO DE MARTIN È IL NUOVO PRESIDENTE
Mestre (Ve) - 23 gennaio 2004 - È il veneziano Massimiliano De Martin il nuovo presidente dei geometri del Veneto. Lo ha eletto il Consiglio Regionale dei Collegi dei Geometri, riunitosi a Padova per il rinnovo delle cariche di vertice. Il nuovo organismo direttivo è presieduto da Massimiliano De Martin, che guida il Collegio di Venezia, affiancato dal padovano Ivano Slaviero (vice presidente) e dal rodigino Giancarlo Trevisan (segretario).Nell'esprimere la propria soddisfazione, il neoeletto De Martin ha manifestato l'intenzione di impegnarsi per un "percorso di qualificazione della professione in Veneto". Forte dell'esperienza in corso a Venezia, il presidente lancia una sfida: "i geometri veneti dovranno puntare sulla qualità, per offrire risposte di alto profilo alle istanze di tutti gli interlocutori".

SECONDO PRODI, L'IDROGENO È LA SOLUZIONE PER IL FUTURO
Bruxelles, 23 gennaio 2004 - La prima riunione della nuova "Piattaforma tecnologica europea per l'idrogeno e le celle a combustibile", sponsorizzata dal presidente della Commissione europea Romano Prodi, dal vicepresidente e commissario per i Trasporti Loyola de Palacio e dal commissario per la Ricerca Philippe Busquin, si è tenuta il 20 e 21 gennaio a Bruxelles. L'obiettivo della piattaforma è sviluppare una strategia per trasformare l'Ue da un'economia basata sui combustibili fossili ad un'economia basata sull'idrogeno. Tale struttura è stata creata a seguito di una relazione pubblicata da un gruppo di esperti europei, la quale ha posto l'accento sull'esigenza di aumentare le risorse energetiche presenti nel territorio dell'Ue, attualmente limitate, al fine di soddisfare una domanda in continuo aumento. Le tecnologie dell'idrogeno e delle celle a combustibile potrebbero svolgere un ruolo importante nei futuri sistemi di energia sostenibile, poiché contribuirebbero a migliorare la sicurezza energetica e la qualità dell'aria in Europa e a contrastare il cambiamento climatico. Per integrare il lavoro svolto da questa nuova piattaforma, nel quadro dell'"Iniziativa europea per la crescita", un piano per l'idrogeno e le celle a combustibile è stato inserito nell'elenco dei progetti in materia di trasporti e ricerca del programma "Quick-start", illustrato da Prodi intorno alla fine del 2003. "Al ritmo attuale, la dipendenza dell'Europa dalle importazioni di petrolio, oggi pari al 50 per cento, è destinata a raggiungere o superare il 70 per cento nel 2025. Le tendenze odierne, pertanto, sono chiaramente insostenibili", ha affermato Prodi, aggiungendo: "Dobbiamo agire adesso per invertirle. Il nostro obiettivo è realizzare, entro la metà del secolo, un'economia dell'idrogeno pienamente integrata, basata su fonti energetiche rinnovabili. Questi sforzi daranno frutti solo se le risorse nazionali ed europee, sia pubbliche che private, saranno integrate in modo coordinato. Per tale ragione stiamo varando un partenariato europeo per l'economia dell'idrogeno". Attualmente, in questo settore non esiste un approccio tecnologico coordinato e le attività tendono a sovrapporsi. Pertanto, si auspica che la nuova piattaforma elabori una strategia sull'idrogeno e le celle a combustibile ampia, ambiziosa ed estesa a tutta l'Europa. L'obiettivo è fare dell'Ue il leader mondiale della fornitura e del dispiegamento di tecnologie all'idrogeno. Il vantaggio dell'idrogeno risiede nella possibilità di produrlo a partire da diverse fonti di energia primaria rinnovabili, come il vento, la biomassa e l'energia solare. In futuro, l'idrogeno sostituirà gradualmente i combustibili fossili, soprattutto il petrolio, in una vasta gamma di settori. Inoltre, le celle a combustibile potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui produciamo e consumiamo energia. L'unione europea ha riconosciuto l'importanza della ricerca sulle celle a combustibile già nel 1988, stanziando otto milioni di euro a favore di questo tipo di ricerca nell'arco di un quadriennio. Oggi, la dotazione di bilancio disponibile per la ricerca sulle celle a combustibile è notevolmente aumentata e si calcola che nell'ambito del 6Pq circa 300 milioni di euro verranno utilizzati a tal fine. Nel novembre 2003, la Commissione ha lanciato l'"Iniziativa europea per la crescita", volta ad accelerare la ripresa economica dell'Ue. L'iniziativa include il programma "Quick-start" (ad avvio rapido) che anticipa un programma decennale per lo studio, la produzione e l'utilizzo dell'idrogeno. Tale programma, sostenuto dalle massime cariche politiche degli Stati membri, disporrà di un bilancio totale di circa 2,8 miliardi di euro, sotto forma di finanziamenti pubblici e privati. La "Piattaforma tecnologica europea per l'idrogeno e le celle a combustibile" rientrerà nel quadro di tale iniziativa. Per ulteriori informazioni sulla piattaforma tecnologica visitare il seguente sito: http://europa.Eu.int/comm/research/energy/nn/nn_rt_htp1_en.html  Per maggiori informazioni sull'"Iniziativa europea per la crescita" e il programma "Quick-start" visitare il seguente sito: http://europa.Eu.int/comm/commissioners/prodi/pdf/growth_initiative_it.pdf

INQUINAMENTO ATMOSFERICO: LA COMMISSIONE PROCEDE ULTERIORMENTE NEI CONFRONTI DI 9 STATI MEMBRI
Bruxelles, 23 gennaio 2004 - La Commissione europea ha deciso di intraprendere una vasta azione legale per assicurare il rispetto da parte degli Stati membri della normativa comunitaria per il miglioramento della qualità dell'aria nell'Unione europea. I paesi interessati sono Belgio, Italia, Grecia, Portogallo, Paesi Bassi, Germania, Lussemburgo, Austria e Spagna. Le procedure di infrazione riguardano 7 diversi atti normativi comunitari in materia di qualità dell'aria, tutti diretti a prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell'inquinamento atmosferico sulla salute pubblica e sull'ambiente, e sono motivate essenzialmente dalla mancata adozione da parte degli Stati membri delle relative disposizioni nazionali di attuazione entro i termini prescritti. La normativa comunitaria non attuata entro i termini concerne l'incenerimento dei rifiuti, i valori limite di qualità dell'aria per il benzene ed il monossido di carbonio, i limiti nazionali di emissione per anidride solforosa, ossidi di azoto, composti organici volatili e ammoniaca e i grandi impianti di combustione. La Commissione ha inoltre deciso di procedere nei confronti di alcuni Stati membri per assicurare il rispetto degli obblighi di comunicazione previsti dalla normativa comunitaria in materia di inquinamento atmosferico e dal regolamento per la protezione dello strato di ozono. Commentando queste decisioni, la commissaria europea per l'Ambiente Margot Wallström ha dichiarato: "Sollecito gli Stati membri ad accelerare il processo di attuazione della normativa comunitaria in materia di inquinamento atmosferico. Qualsiasi ritardo espone i cittadini a maggiori rischi per la salute, dovuti alla cattiva qualità dell'aria." Incenerimento dei rifiuti La direttiva sull'incenerimento dei rifiuti(1) mira a prevenire o limitare gli effetti negativi dell'incenerimento o del coincenerimento dei rifiuti sull'ambiente e a limitare i conseguenti rischi per la salute umana, e a tal fine stabilisce severi requisiti operativi e tecnici e fissa valori limite di emissione per gli impianti di incenerimento e coincenerimento situati nel territorio comunitario. Il termine per il recepimento della direttiva negli ordinamenti nazionali è scaduto il 28 dicembre 2002. Belgio, Italia, Grecia e Portogallo non hanno ancora adottato le relative disposizioni nazionali di attuazione, motivo per il quale la Commissione ha deciso di adire la Corte di giustizia. La Commissione ha inoltre emesso un parere motivato nei confronti dei Paesi Bassi, in quanto le disposizioni adottate da questo paese per recepire la direttiva sono ancora incomplete. Valori limite per il benzene e il monossido di carbonio nell'aria ambiente Nel 2000 l 'Unione europea ha adottato una direttiva che fissa tra l'altro valori limite per le concentrazioni di benzene e di monossido di carbonio nell'aria ambiente, al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi sull'ambiente e sulla salute umana(2). Il termine per il recepimento della direttiva negli ordinamenti nazionali è scaduto il 13 dicembre 2002. Paesi Bassi e Grecia non hanno ancora adottato le relative disposizioni nazionali di attuazione. La Commissione ha pertanto deciso di deferire entrambi gli Stati membri alla Corte di giustizia. Direttiva quadro in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente Nel 1996, l 'Unione europea ha adottato una direttiva quadro in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente(3), che prevede l'adozione di successive disposizioni per la fissazione dei limiti di emissione di specifici inquinanti atmosferici. Nel 1999 gli Stati membri hanno stabilito i valori limite per il biossido di zolfo (anidride solforosa), il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo(4). Con riferimento a tali inquinanti gli Stati membri sono tenuti a trasmettere alla Commissione informazioni e relazioni specifiche entro termini ben precisi, e in particolare i dati relativi ai livelli di inquinamento superiori ai valori limiti stabiliti e ai margini di tolleranza accettati, le date o i periodi in cui tali livelli sono stati osservati e le cause. Gli Stati membri devono inoltre comunicare annualmente alla Commissione l'elenco delle zone e degli agglomerati interessati dall'inquinamento atmosferico. Le informazioni devono essere trasmesse in formato standardizzato. Per il 2001, il termine per la comunicazione alla Commissione delle informazioni è scaduto il 30 settembre 2002. L 'italia ha comunicato tali informazioni soltanto per alcune regioni e non per l'intero territorio nazionale. La Commissione ha pertanto deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia. Limiti nazionali di emissione per l'anidride solforosa, gli ossidi d'azoto, i composti organici volatili e l'ammoniaca Nel 2001, l 'Unione europea ha adottato una direttiva(5) volta a ridurre l'inquinamento atmosferico mediante la fissazione di limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici, da rispettare entro il 2010. Il termine per il recepimento della direttiva negli ordinamenti nazionali è scaduto il 27 novembre 2002. Paesi Bassi, Germania, Italia e Grecia non hanno ancora adottato le disposizioni nazionali di attuazione e pertanto la Commissione ha deciso di deferire tali Stati membri alla Corte di giustizia. La direttiva impone inoltre agli Stati membri di comunicare alla Commissione le misure adottate per conformarsi alle sue disposizioni. In particolare, gli Stati membri avrebbero dovuto comunicare alla Commissione entro il 31 dicembre 2002 i programmi nazionali adottati per conformarsi ai limiti di emissione; tali programmi avrebbero dovuto essere predisposti entro il 1° ottobre 2002. Infine gli Stati membri sono tenuti a trasmettere annualmente alla Commissione gli inventari nazionali delle emissioni e le proiezioni delle emissioni per il periodo fino al 2010. Il Belgio (unicamente Fiandre e Vallonia) e il Lussemburgo non hanno adempiuto agli obblighi di comunicazione. Di conseguenza la Commissione non può controllare e valutare in quale misura i limiti siano stati rispettati, e ha perciò deciso di emettere nei confronti di ciascuno di questi due paesi un parere motivato. Grandi impianti di combustione La direttiva sui grandi impianti di combustione(6) mira a ridurre l'inquinamento atmosferico prodotto dai grandi impianti per la produzione di energia elettrica e a tal fine stabilisce severi limiti di emissione per l'anidride solforosa e l'ossido di azoto. Il termine per il recepimento della direttiva negli ordinamenti nazionali è scaduto il 27 novembre 2002. Belgio (Fiandre), Paesi Bassi, Austria, Italia, Grecia e Spagna non hanno ancora adottato le necessarie disposizioni nazionali di attuazione, e pertanto la Commissione ha deciso di deferire questi Stati membri alla Corte di giustizia. La Commissione ha inoltre deciso di emettere nei confronti della Germania un parere motivato. Tenore di zolfo dei combustibili Una direttiva del 1999(7) mira a ridurre il tenore di zolfo di alcuni combustibili liquidi e contribuire in tal modo a ridurre l'acidificazione causata dalle emissioni di anidride solforosa nell'Unione europea. Gli Stati membri sono tenuti a comunicare annualmente, entro il mese di giugno, il tenore di zolfo dei combustibili utilizzati nell'anno solare precedente. L'austria deve ancora comunicare le informazioni relative al 2001, e pertanto la Commissione ha deciso di adire la Corte di giustizia. Protezione dello strato di ozono Il regolamento sulle sostanze che riducono lo strato di ozono(8) mira a contenere, in vista della graduale eliminazione, l'uso di alcune sostanze chimiche che danneggiano l' ozono stratosferico, ossia lo "scudo" che protegge la terra dalle radiazioni solari nocive. Il regolamento impone agli Stati membri di fornire informazioni sulle misure adottate per promuovere il recupero, il riciclo, la rigenerazione e la distruzione di sostanze controllate quali i clorofluorocarburi, gli idroclorofluorocarburi, gli halon e il bromuro di metile. Gli Stati membri sono inoltre tenuti a fornire informazioni sulle misure adottate per responsabilizzare le organizzazioni e gli utenti in tal senso, e a indicare i provvedimenti presi per prevenire le fughe di sostanze controllate e per ridurre al minimo le fughe di bromuro di metile nei trattamenti del suolo e nelle operazioni successive al raccolto. Infine il regolamento impone agli Stati membri di rispettare altri obblighi di comunicazione, e in particolare l'obbligo di trasmettere informazioni sul controllo annuale delle apparecchiature contenenti più di 3 kg di sostanze che riducono lo strato di ozono onde verificare la presenza di fughe e sui requisiti minimi professionali del personale addetto a tali operazioni, e di comunicare i dati relativi alle quantità di sostanze controllate recuperate, riciclate, rigenerate o distrutte. Spagna, Grecia e Portogallo non hanno dato piena attuazione a queste disposizioni e di conseguenza non sono stati in grado di fornire tutte le informazioni richieste. La Commissione ha pertanto deciso di emettere nei confronti di ciascuno di questi Stati membri un parere motivato, e ha inoltre deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia per aver consentito l'uso degli idroclorofluorocarburi nei dispositivi antincendio a livelli superiori ai limiti fissati dal regolamento o senza rispettare le condizioni ivi previste. Iter procedurale L'articolo 226 del trattato conferisce alla Commissione il potere di agire nei confronti degli Stati membri che non adempiono ai loro obblighi. Se ritiene che vi sia una violazione del diritto comunitario tale da legittimare l'apertura di una procedura di infrazione, la Commissione invia allo Stato membro interessato una diffida o lettera di costituzione in mora (prima fase della procedura di infrazione), invitandolo a presentare le proprie osservazioni entro un termine ben preciso, in genere di due mesi. Alla luce della risposta o della mancata risposta da parte dello Stato membro interessato, la Commissione può decidere di formulare un parere motivato (seconda fase della procedura di infrazione), nel quale espone chiaramente e in via definitiva i motivi per cui ritiene che vi sia stata una violazione del diritto comunitario e invita lo Stato membro ad adempiere entro un termine ben preciso (di norma due mesi). Qualora lo Stato membro non si conformi al parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. L'articolo 228 del trattato conferisce alla Commissione il potere di agire contro uno Stato membro che non si sia conformato ad una precedente sentenza della Corte di giustizia. Sempre a norma dell'articolo 228, la Commissione può chiedere alla Corte di irrogare sanzioni pecuniarie allo Stato membro interessato. Per statistiche aggiornate sulle infrazioni in generale, consultare il seguente sito web: http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/infractions

AL VIA I CONVEGNI ISTITUZIONALI CEI 2004 “IMPIANTI DI TERRA E IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENDIO” PRIMO APPUNTAMENTO A MILANO IL 3/03/04
Milano, 23 gennaio 2004 - Dopo il grande successo riscosso lo scorso anno (oltre 7.000 presenze registrate in 8 Convegni in Italia), prosegue anche nel 2004 la serie di Convegni tecnici organizzati dal Cei sul territorio nazionale allo scopo di informare gli operatori interessati alle principali novità normative nel settore dell’impiantistica elettrica. Si riparte quest’anno con il primo appuntamento il 3 marzo a Milano presso la sede dell’Assolombarda (via Pantano 9). I prossimi appuntamenti sino ad ora fissati sono: Firenze il 6 aprile, Bologna il 13 maggio, Bari il 9 giugno, Venezia il 23 settembre, Torino il 21ottobre, Roma il 2 dicembre. Altri appuntamenti (Palermo - previsto per novembre) sono in fase di definizione. Anche questa serie di Convegni tecnici sul territorio nazionale avrà il principale obiettivo di informare gli operatori del settore interessati sulle principali novità normative relative all’impiantistica elettrica; il Cei vuole così contribuire a diffondere la cultura della sicurezza nei campi di sua competenza. I Convegni, organizzati in collaborazione con i principali protagonisti del mondo elettrico italiano, dopo una presentazione panoramica delle più importanti novità normative recentemente pubblicate, svilupperanno il tema relativo agli impianti di terra. I relatori tratteranno l’argomento partendo dai criteri di progettazione degli impianti di terra nei sistemi di Bt/mt/at, in base alle Norme e Guide Cei in vigore, nonché con l’ausilio del nuovo Software Geo, per passare poi ad esempi di realizzazione degli impianti stessi. Verrà quindi presentata una relazione relativa alle problematiche di realizzazione delle terre funzionali, con riferimento alle applicazioni previste dalla Norma Cei 64-8. L’ultima relazione della mattinata si occuperà di analizzare i diversi metodi di verifica degli impianti di terra, fornendo indicazioni tecniche e pratiche in conformità alle Norme e Guide Cei ed illustrando la situazione legislativa in vigore sull’argomento. La mattinata dedicherà infine spazio alla risposta ai quesiti tecnici posti agli esperti del Cei da parte dei presenti. Il pomeriggio rappresenta un momento di incontro tra gli esperti del Cei, insieme ai rappresentanti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e gli operatori del settore elettrico (progettisti, installatori, manutentori, ecc), per esaminare e trattare i principali aspetti comuni di valutazione per la progettazione, realizzazione e verifica degli impianti elettrici nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio. Anche per questa parte, dopo gli interventi degli esperti, verrà riservato spazio per rispondere ai quesiti posti dal pubblico presente. La partecipazione al Convegno è gratuita con iscrizione obbligatoria. In occasione del Convegno, tutti i partecipanti potranno usufruire di speciali sconti per l’acquisto della normativa tecnica di riferimento e collegata.
Infolink: http://www.Ceiuni.it  

CNR IN TOUR E LABORATORI APERTI : LA COMPAGNIA DEL CNR TI DÀ APPUNTAMENTO DAL 22 AL 28 MARZO UNA SETTIMANA TUTTA DEDICATA ALLA SCIENZA E ALLA TECNOLOGIA. UN’IMMERSIONE TRA GENETICA E CLIMATOLOGIA, CHIMICA E ASTRONOMIA.
Roma, 23 gennaio 2004 - Studenti e ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche si danno appuntamento a Milano, ma anche a Roma, Firenze e Napoli. E se la scuola si trova a Cassino o Lecce si incontreranno anche lì. Su e giù per l’Italia, dal 22 al 28 marzo, in occasione della Xiv Settimana della cultura scientifica e tecnologica e per celebrare gli 80 anni dell’ente di ricerca, gli scienziati del Cnr metteranno a disposizione degli studenti le loro esperienze, con incontri, dibattiti, proiezioni di video, nelle scuole o direttamente a casa loro, nei laboratori. In una società in continua evoluzione, diventa sempre più importante accorciare le distanze tra il mondo della ricerca e le scuole, favorendo la diffusione della conoscenza scientifica e preparando i giovani a orientarsi, anche in vista delle loro scelte future. Due le iniziative che il Cnr propone agli studenti delle scuole medie superiori: Cnr in tour e Laboratori aperti. Nel primo caso a far visita alle scuole saranno direttamente i ricercatori che risponderanno alle domande e alle curiosità dei ragazzi. Che cosa sono i buchi neri? Perché cambia il clima? Come invecchieremo? Dalla storia delle galassie al futuro tecnologico, dall'inquinamento alle conquiste genetiche, il progredire della conoscenza in questi settori, e in tanti altri ancora, è stato determinante per migliorare la qualità della vita dell’uomo. Cnr in tour è, quindi, un viaggio attraverso la ricerca scientifica italiana da fare assieme a ricercatori ed esperti che, in missione speciale, andranno nelle scuole per raccontare il loro appassionante mestiere e coinvolgere i ragazzi sui grandi temi della scienza e alla tecnica. Il viaggio inverso, dalle scuole ai luoghi della scienza, lo compiranno, invece, gli studenti che parteciperanno a Laboratori aperti. In questa occasione, infatti, gli istituti del Cnr danno appuntamento alle scuole per illustrare e “far toccare con mano” le proprie attività di ricerca. Le scuole interessate a partecipare, a una o entrambe le iniziative in programma, devono compilare la scheda di preiscrizione entro il 30 gennaio collegandosi al sito www.Cnrperlescuole.cnr.it  Per maggiori informazioni scrivere a cnrperscuole@rm.Cnr.it

1° CORSO PER POSATORI DI SERRAMENTI QUALIFICAZIONE E FORMAZIONE DI INSTALLATORI DI SERRAMENTI IN LEGNO
Reggio Emilia, 23 gennaio 2004 – Oggi e domani presso la sede Ente Fiera di Reggio Emilia si terrà il 1° Corso per Posatori di serramenti Esterni organizzato dal "Centro Formazione Legnolegno", area del Consorzio Legnolegno che si occupa di formazione per il settore legno; i partecipanti, 50 persone fra imprenditori e professionisti del settore serramento, provenienti da tutto il territorio nazionale, hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa. Perché un corso per Posatori? Perché la posa in opera costituisce un momento di estrema importanza nel servizio che l’operatore eroga al cliente finale, costituendo un elemento rilevante in termini di “soddisfazione del cliente”, sia in termini di adempimenti legislativi. L’obiettivo principale è la qualificazione di operatori del settore che intervengano nel processo d’installazione con competenza e qualificazione. I target di queste attività sono: - installatori contoterzisti di serramenti in legno - installatori dipendenti del produttore di serramenti - produttori di serramenti di piccola dimensione, direttamente interessati all’istallazione del prodotto Il corso si terrà il 23 e il 24 gennaio 2004 a Reggio Emilia e avrà una durata di 16 ore. Gli argomenti che verranno trattati saranno: rapporti contrattuali posatore – serramentista – cliente; gestione della sicurezza in cantiere; competenze e aree di responsabilità degli operatori (Uni 10818); le prestazioni dei sistemi di posa di serramenti esterni; aspetti progettuali dell’istallazione di serramenti esterni; analisi dei materiali impiegati per il fissaggio e le sigillature perimetrali. A tutti coloro che avranno partecipato al Corso verrà rilasciato la qualifica di “Installatore qualificato Legnolegno - serramenti esterni”. L'elenco di questi installatori verrà messo a disposizione e promosso presso le imprese di produzione serramenti. Per informazioni : Consorzio Legnolegno scrl Stefania Luppi stefania.Luppi@legnolegno.it  Barbara Aldini barbara.Aldini@legnolegno.it  tel. 0522922480 fax 0522922475

PARTE LA SECONDA EDIZIONE DI “PRIMI IN SICUREZZA, PREMIO EMILIO ROSSINI”, IL CONCORSO NAZIONALE RIVOLTO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE MATERNE, ELEMENTARI, MEDIE E MEDIE SUPERIORI.
Milano, 23 gennaio 2004 - Al via l’edizione 2003/2004 del concorso “Primi in sicurezza, premio Emilio Rossini” rivolto a tutte le scuole d’Italia, dalle materne alle elementari, dalle medie agli istituti superiori. Il concorso, indetto dalla rivista “Okay!” in collaborazione con Rossini Trading Spa, azienda leader in Italia nella produzione e commercializzazione di sistemi e prodotti antinfortunistici e di abbigliamento per il lavoro, ha il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Lombardia, Assessorato alle Culture, Identita’ e Autonomie, della Provincia di Bergamo, del Prefetto di Bergamo, dall’Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), del Comune di Bergamo, dell’Uni (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e dell’Unione Industriali della Provincia di Bergamo. Anche per questa edizione confermato l’obiettivo che ha accompagnato l’esordio lo scorso anno scolastico: chiamare i ragazzi a rivolgere il loro sguardo al tema della prevenzione, invitandoli a leggere la realta’ circostante, a interrogarsi a scuola e in famiglia sulle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro, a effettuare verifiche sul territorio, a individuare o suggerire messaggi e proposte per migliorare le condizioni di sicurezza. Il premio e’ dedicato alla memoria di Emilio Rossini, un uomo che ha creduto nelle proprie idee e ha saputo costruire non solo una grande azienda, la Rossini Trading , ma anche soluzioni vincenti nell’ambito di una nuova “cultura del lavoro”. I lavori in concorso dovranno pervenire alla redazione di “Okay!” (via Corti 51, 24126 Bergamo) entro il prossimo 15 marzo. Una commissione, a suo insindacabile giudizio, giudichera’ tutti gli elaborati pervenuti fra i quali scegliere i primi cinque classificati per ogni ordine scolastico (materna, elementare, media e media superiore). In Italia nel 2002 si sono verificati, secondo i dati resi noti recentemente dall’Inail, quasi un milione di infortuni sul lavoro nei settori dell’industria e dei servizi e in agricoltura, con 1.397 vittime. Un bilancio pesantissimo che deve portare a una maggiore sensibilita’, a una più efficace cultura della prevenzione che non deve essere considerata solo uno strumento per combattere gli incidenti, ma anche un investimento, e non solo economico, per tutta la comunita’. Evitare gli incidenti negli ambienti di lavoro, e’ possibile. A volte con strumenti e interventi minimi, ma soprattutto con una vera politica di prevenzione. Cosi si puo’ davvero essere “Primi in Sicurezza” Infolink: www.Rossinitrading.it  - www.Priminsicurezza.it

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