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2004 anno 7°  

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29 GENNAIO  2004

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LA COMMISSIONE VALUTA IL PROGRAMMA DI STABILITÀ AGGIORNATO DELL'ITALIA

Bruxelles, 29 gennaio 2004 - La Commissione europea ha adottato in data odierna una raccomandazione al Consiglio sul programma di stabilità aggiornato dell'Italia, presentato il 1° dicembre 2003 e relativo al periodo 2003-2007. Il governo mira a raggiungere un saldo prossimo al pareggio entro la fine di tale periodo, due anni dopo rispetto al precedente aggiornamento del programma. La riduzione del rapporto debito/Pil al di sotto del 100% è stata anch'essa posticipata di due anni, al 2007. Lo scenario macroeconomico del programma si presenta ottimistico, prevedendo un andamento della crescita potenziale basato su ipotesi particolarmente favorevoli soprattutto per quanto riguarda il contributo di capitale. Il conseguimento degli obiettivi di bilancio non sarebbe pertanto sicuro, come confermato anche dall'analisi, contenuta nel programma, della sensibilità degli obiettivi di bilancio alla minore crescita del Pil. La Commissione si rende conto che la strategia di bilancio si basa su un crescente saldo primario, mentre la parte più consistente dell'aggiustamento è prevista negli ultimi anni del programma. Considerato l'obiettivo del governo di ridurre la pressione fiscale e previdenziale, l'aggiustamento implicherebbe una sostanziale diminuzione della spesa primaria rispetto al Pil. Tale obiettivo andrebbe realizzato congiuntamente ad una graduale sostituzione delle misure una tantum che hanno consentito di consolidare i risultati di bilancio degli esercizi precedenti. Nonostante un risultato migliore rispetto alle previsioni per quanto concerne il rapporto debito/Pil nel 2003, frutto per lo più delle operazioni finanziarie connesse alla trasformazione della "Cassa Depositi e Prestiti" in società per azioni, l'andamento futuro del rapporto debito/Pil può essere meno favorevole rispetto alle previsioni del programma. Ciò è dovuto ai rischi derivanti dagli obiettivi in materia di disavanzo, al persistere di operazioni non dichiarate ("below the line") che appesantiscono il debito e provocano disavanzi di tesoreria sempre più elevati rispetto alla definizione del trattato di Maastricht, nonché agli obiettivi alquanto ambiziosi del programma di privatizzazione. Sulla base della raccomandazione della Commissione, il Consiglio dovrà adottare un parere formale sul programma di stabilità dell'Italia il [10 febbraio 2004]. La raccomandazione è stata adottata dalla Commissione su iniziativa di Pedro Solbes Mira, commissario Ue responsabile degli affari economici e monetari. Le principali conclusioni della Commissione sul programma italiano sono le seguenti. Nel medio periodo, lo scenario macroeconomico illustrato nel programma presuppone una graduale accelerazione della crescita economica, dall'1,9% del 2004 al 2,6% del 2007. Sebbene meno vivaci che in passato, le prospettive di crescita permangono ottimistiche. Sono previsti aumenti degli investimenti a livelli storicamente elevati, assiemen ad una crescita sostenuta delle esportazioni, nonostante la forza dell'euro e la sfavorevole specializzazione nel settore commerciale dell'Italia. In seguito al grave deterioramento degli ultimi anni, lo scenario macroeconomico comporta una ripresa della crescita potenziale, dall'1,7% del 2003 a circa il 2,3% del 2007. La Commissione preferisce invece una valutazione più prudente, prevedendo per i prossimi anni, una crescita potenziale della produzione pressoché invariata, all'1,5%. Il programma aggiornato procede ad una revisione degli obiettivi di bilancio per il periodo 2003-2006. Il governo si pone l'obiettivo di un disavanzo delle amministrazioni pubbliche pari al 2,2% del Pil nel 2004, a fronte di un disavanzo previsto del 2,5% nel 2003. In termini corretti per il ciclo, si registrerebbe un aumento dello 0,2% per arrivare all'1,6% del Pil. Per gli anni 2005, 2006 e 2007, sono previsti disavanzi rispettivamente dell'1,5%, dello 0,7% e il pareggio nell'ultimo anno. Sempre in termini corretti per il ciclo, nel corso del triennio vi sarebbe in media un aumento pari a circa lo 0,5% del Pil. È in programma una graduale riduzione, fino a completa eliminazione entro il 2006, delle misure una tantum, che nel corso degli ultimi anni hanno costituito un elemento significativo nel quadro del risanamento di bilancio. L'aggiustamento di bilancio contemplato nel programma prevede misure con effetti su tutto il periodo, ma si osserva una certa mancanza di informazioni in relazione alle misure previste. Considerato il programma del governo di ridurre l'onere contributivo tributario e previdenziale, l'aggiustamento verrebbe alimentato dalla diminuzione della spesa primaria, partendo dal presupposto che i provvedimenti correttivi si concentrino sul versante della spesa. La diminuzione complessiva della quota di spesa primaria tra il 2004 e il 2007, che comporta il programma, sarebbe dell'ordine del 4% del Pil o in percentuale superiore, se verranno attuati ulteriori tagli fiscali. L'elevato e persistente fabbisogno di finanziamento delle amministrazioni pubbliche in termini di tesoreria, nonché il rallentamento nelle cessioni di attività, hanno rallentato negli ultimi anni la diminuzione del debito. Nel 2003 il debito dovrebbe ammontare all'incirca al 105% del Pil, percentuale inferiore a quella prevista nel programma, grazie soprattutto alle transazioni finanziarie (ancora da sottoporre all'esame di Eurostat) connesse alla trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in società per azioni. Tali operazioni possono influire sull'andamento della riduzione del debito previsto nel programma, in cui si prevede che il rapporto debito/Pil diminuisca dal 106% del Pil nel 2003 a poco meno del 99% nel 2007. Considerate le politiche attuali, vi sono rischi relativi alla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche. Gli indicatori della Commissione evidenziano il rigore delle condizioni necessarie per garantire la riduzione del rapporto debito/Pil al 60% del Pil nel corso dei prossimi 20 anni, considerando il lento progresso necessario ad assicurare un consolidamento durevole del bilancio. Se rispettata, la strategia di bilancio contenuta nel programma, basata principalmente sul conseguimento e sul mantenimento di saldi primari sostenuti per ridurre il debito prima che si verifichi l'impatto dell'invecchiamento demografico, è certamente compatibile con il miglioramento della sostenibilità delle finanze pubbliche. Un ulteriore contributo verrebbe fornito dalla proposta di riforma del sistema pensionistico, che persegue il fine di accrescere i tassi di partecipazione dei lavoratori più anziani e di correggere l'evoluzione della spesa pensionistica. In tale valutazione è necessario tuttavia prendere in considerazione anche i rischi connessi alla strategia di bilancio del programma e la più ampia strategia di finanza pubblica del governo. Le politiche economiche contenute nel programma aggiornato sono in parte conformi alle raccomandazioni degli indirizzi di massima di politica economica relativi al periodo 2003-2005(1), in particolare quelle aventi implicazioni di bilancio. Persistono dubbi soprattutto in relazione alla prevista sostituzione delle misure una tantum, all'attuazione dei tagli strutturali delle spese e all'andamento della riduzione del rapporto debito/Pil. Per quanto concerne infine la proposta del governo sulla riforma del sistema pensionistico, pur attenuando potenzialmente il previsto aumento del rapporto spesa pensionistica/Pil nel corso dei prossimi venti anni, essa è soggetta a rischi non trascurabili dato che, fra l'altro, gli interventi sul contenimento della spesa pensionistica sono rimandati al 2008. Testo completo della valutazione della Commissioner disponibile su: http://europa.Eu.int/comm/economy_finance/about/activities/
sgp/year/year20032004_en.htm
  Indicatori chiave delle previsioni d'autunno 2003 della Commissione e dei programmi di stabilità aggiornati dell'Italia relativi al 2003 e al 2002

'

2002

2003

2004

2005 (2)

2006

2007

crescita reale del Pil (variazione annua in %) Previsioni della Commissione Aggiornamento 2003 Aggiornamento 2002

0,4 0,4 0,6

0,3 0,5 2,3

1,5 1,9 2,9

1,9 2,2 3,0

2,5 3,0

2,6

saldo di bilancio amm.Ni pubbliche (% del Pil) Previsioni della Commissione Aggiornamento 2003 Aggiornamento 2002

-2,3 -2,3 -2,1

-2,6 -2,5 -1,5

-2,8 -2,2 -0,6

-3,5 -1,5 -0,2

-0,7 0,1

0,0

debito pubblico (% del Pil) Previsioni della Commissione Aggiornamento 2003 Aggiornamento 2002

106,7 106,7 109,4

106,4 106,0 105,0

106,1 105,0 100,4

106,1 103,0 98,4

100,9 96,4

98,6

disavanzo corretto per il ciclo (% del Pil) Previsioni della Commissione Aggiornamento 2003(3) Aggiornamento 2002 \* Mergeformat 3

-2,3 -2,2 (-2,2) -1,2 (-1,4)

-2,1 -1,9 (-1,8) -0,5 (-0,9)

-2,3 -1,6 (-1,6) 0,0 (-0,2)

-3,2 -1,1 (-1,0) 0,0 (0,0)

-0,5 (-0,4) 0,0 (0,1)

0,1 (0,1)

inflazione (Iacp, variazione annua in %) Previsioni della Commissione Aggiornamento 2003 Aggiornamento 2002

2,6 2,6 2,6

2,8 2,8 1,9

2,3 1,8 1,3

1,9 1,5 1,2

1,4 1,2

1,4

IL MINISTRO IRLANDESE DELLE FINANZE AFFERMA CHE LE RIFORME "FARANNO LAVORARE L'EUROPA"
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - Il ministro irlandese delle Finanze Charlie Mccreevy, attuale presidente del Consiglio "Affari economici e finanziari" (Ecofin), ha dichiarato che sono necessarie ulteriori riforme del mercato del lavoro per stimolare l'occupazione e accrescere la competitività nell'Ue. Queste dichiarazioni di Mccreevy sono state rilasciate nel corso di una conferenza sulle imprese, patrocinata dal governo britannico, che si è svolta a Londra il 26 gennaio. Il ministro ha inoltre affermato che, durante i prossimi mesi, una delle priorità della Presidenza irlandese per il Consiglio dei ministri sarà di stabilire nuove riforme economiche in Europa. "Senza dubbio la sfida più grande che dobbiamo affrontare è di rilanciare l'occupazione e di rendere attiva l'Europa", ha affermato Mccreevy, il quale ha aggiunto che, nel 2003, il livello medio comunitario di disoccupazione pari ad oltre l'otto per cento, ha avuto conseguenze negative dal punto di vista sociale ed economico. Nel sottolineare che l'Ue si è già prefissata obiettivi ambiziosi in materia di occupazione che rientrano nella strategia di Lisbona, il ministro ha tuttavia ammonito: "La dura realtà è che, allo stato attuale delle cose, è molto improbabile che tali obiettivi vengano raggiunti". Secondo Mccreevy, è urgente attuare, senza ulteriori rinvii, riforme a tutto campo del mercato del lavoro. Ribadendo un precedente appello lanciato dal presidente della Commissione Romano Prodi agli Stati membri, affinché promuovano l'"invecchiamento attivo", Mccreevy ha dichiarato che i paesi dell'Ue dovrebbero introdurre incentivi per i lavoratori a posticipare la pensione e per i datori di lavoro ad assumere e mantenere in attività i lavoratori più anziani. Come sottolineato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), gli Stati membri devono inoltre individuare l'impatto che i diversi sistemi di tassazione possono avere sull'occupazione e sulla crescita economica, ha dichiarato il ministro. L'innalzamento dell'età minima per la pensione e l'abolizione dell'età obbligatoria per andare in pensione avranno anche delle conseguenze. In conclusione, Mccreevy ha detto che, sin dal lancio della strategia di Lisbona nel 2000, sono stati fatti molti progressi, ma che le proposte chiave sulle qualifiche professionali e sui diritti di proprietà intellettuale sono rimaste in sospeso. "Durante i prossimi sei mesi, la Presidenza irlandese s'impegnerà affinché buona parte di queste importanti riforme venga attuata", ha assicurato Mccreevy. Per leggere il discorso integrale del ministro Charlie Mccreevy, consultare il seguente sito web: http://www.Ue2004.ie/templates/news.asp?snavlocator=66&list_id=141

IL PIANO D'AZIONE DELL'UNIONE EUROPEA DARÀ IMPULSO ALLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER L'INNOVAZIONE, LA CRESCITA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - La Commissione europea ha adottato oggi un ambizioso piano d'azione volto a migliorare l'elaborazione e un uso più ampio delle tecnologie ambientali. Numerose nuove tecnologie ambientali hanno un notevole potenziale per migliorare l'ambiente e allo stesso tempo dare impulso alla competitività delle aziende. Queste tecnologie comprendono tra l'altro sistemi di riciclaggio per le acque reflue nei processi industriali, motori che consentono alle automobili di consumare meno carburante e tecniche di risanamento del suolo. Esistono ancora, tuttavia, numerosi ostacoli, quali la complessità del passaggio da tecnologie tradizionali a tecnologie nuove e le difficoltà di accesso al capitale. Il piano d'azione mira a superare tali ostacoli attraverso uno sforzo concertato a livello europeo per contribuire a massimizzare il potenziale delle tecnologie ambientali, aiutando l'Ue a conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile in modo economicamente efficace. Il piano dovrebbe consentire all'Ue di divenire leader riconosciuto nelle tecnologie ambientali. Le azioni cruciali in tale settore comprendono la creazione di piattaforme tecnologiche con i soggetti interessati in settori quali le celle a idrogeno e a combustibile, il fotovoltaico e le tecnologie per l'approvvigionamento idrico e gli impianti sanitari, la definizione di obiettivi di prestazione ambientale per prodotti e servizi e l'utilizzazione ottimale dei sistemi di finanziamento e degli appalti pubblici e privati. Accogliendo con soddisfazione l'adozione della comunicazione(1), il commissario per l'Ambiente Margot Wallström ha dichiarato "Questo piano d'azione rappresenta un modo pragmatico di affrontare la duplice sfida dello sviluppo sostenibile: tutelare l'ambiente e allo stesso tempo migliorare l'innovazione e la competitività in Europa. In Europa esistono ottimi esempi che mostrano come le tecnologie ambientali siano ideali per conseguire tale obiettivo. Venti anni fa, ad esempio, alcuni paesi europei hanno investito nell'energia eolica ed oggi sono leader a livello mondiale ed esportano turbine eoliche per miliardi di euro. Esistono molte persone che hanno idee brillanti per nuove tecnologie in grado di proteggere l'ambiente, ma che spesso non trovano fondi per sviluppare queste idee. Ed anche se li trovano, l'adozione delle nuove tecnologie è bloccata da atteggiamenti conservatori e dalla chiusura del mercato. Con il piano d'azione intendiamo modificare questi atteggiamenti e rimuovere gli ostacoli alle tecnologie ambientali". Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha aggiunto: "L'europa è tra i leader mondiali nello sviluppo delle tecnologie ambientali, in settori come quello del fotovoltaico, dell'energia eolica e idroelettrica e del controllo dell'inquinamento attraverso una migliore gestione dei rifiuti, ma dobbiamo promuovere lo sviluppo di altre tecnologie ambientali di primaria importanza, a forte potenzialità di crescita e occupazione. Occorre dare impulso ai nostri sforzi nel campo della ricerca e dello sviluppo, massimizzando l'impatto della ricerca europea attraverso un migliore coordinamento e sinergie più strette e aumentando la spesa per R&s fino a raggiungere entro il 2010 il 3% del Pil dell'Ue. La creazione di piattaforme tecnologiche europee in taluni settori ben individuati della tecnologia ambientale sarà determinante per il conseguimento di questo ambizioso obiettivo". Il piano d'azione Il piano d'azione contiene undici azioni prioritarie con cui la Commissione , i governi nazionali e regionali, l'industria e gli altri soggetti interessati potranno promuovere lo sviluppo e l'adozione delle tecnologie ambientali. Le azioni comprendono: la creazione di tre piattaforme tecnologiche che riuniscono i ricercatori, l'industria, gli istituti finanziari, i responsabili del processo decisionale e gli altri soggetti interessati per la definizione di una visione a lungo termine circa le esigenze di ricerca in questo settore e i futuri sviluppi del mercato; l'avvio delle piattaforme tecnologiche sulle celle a idrogeno e a combustibile e sul fotovoltaico è previsto già per l'inizio del 2004. Una piattaforma analoga sull'approvvigionamento idrico e gli impianti sanitari sarà avviata all'inizio del 2005; l'elaborazione e l'approvazione di obiettivi di prestazione ambientale ambiziosi per prodotti, processi e servizi essenziali. Ciò ne incoraggerà l' adozione da parte delle imprese e dei consumatori, come dimostrato, ad esempio, dalle etichette energetiche apposte sui frigoriferi; e la mobilitazione di strumenti finanziari, sia all'interno che all'esterno dell'Ue, per ripartire i rischi degli investimenti nelle tecnologie ambientali, con un'attenzione particolare al cambiamento climatico, all'energia e alle piccole e medie imprese (Pmi). A tale azione dovrebbero partecipare la Banca europea per gli investimenti, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e i meccanismi di finanziamento contemplati dal protocollo di Kyoto (il meccanismo per lo sviluppo pulito e l'applicazione congiunta). L'elenco completo delle azioni è reperibile presso il sito Internet indicato alla fine del presente comunicato stampa. Perché è necessario promuovere le tecnologie ambientali? La promozione della crescita economica, così come un elevato livello di protezione ambientale, sono di importanza vitale per l'Ue. È pertanto necessario disgiungere la crescita economica dalle ripercussioni negative sull'ambiente. Le tecnologie ambientali possono aiutare in questo senso: contribuiscono all'innovazione tecnologica e possono inoltre accrescere la competitività europea, aprire mercati potenziali e creare nuovi posti di lavoro altamente specializzati. Il risparmio energetico nei processi industriali o lo sviluppo di nuove auto "pulite", ad esempio, contribuirà a rispondere alla sfida posta dal cambiamento climatico, riducendo al tempo stesso i costi complessivi per i consumatori e la società in generale. Che cosa sono le "tecnologie ambientali"? Le tecnologie ambientali possono essere definite come "tutte le tecnologie il cui utilizzo risulta meno dannoso dal punto di vista ambientale rispetto alle alternative praticabili". Si tratta di tecnologie finalizzate a gestire l'inquinamento (si pensi, ad esempio, al controllo dell'inquinamento atmosferico o alla gestione dei rifiuti), di prodotti e servizi meno inquinanti e a minor intensità di risorse (ad esempio le celle a combustibile), e di soluzioni che consentono una gestione più efficiente delle risorse (ad esempio, nel campo dell'approvvigionamento idrico o delle tecnologie a risparmio energetico). Altre tecniche più rispettose dell'ambiente sono le tecnologie integrate nei processi in tutti i settori e le tecniche di risanamento del suolo. Così definite, queste tecnologie pervadono tutte le attività e i settori economici dove riducono i costi e migliorano la competitività, riducendo il consumo di energia e di risorse e producendo così meno emissioni e rifiuti. Ostacoli alle tecnologie ambientali Lo sviluppo e un uso più ampio delle tecnologie ambientali sono rallentati da vari ostacoli, tra cui: ostacoli economici che vanno dai prezzi di mercato che non riflettono i costi esterni di prodotti o servizi (come i costi sanitari dovuti all'inquinamento atmosferico urbano), ai costi più elevati degli investimenti nelle tecnologie ambientali, percepiti come rischiosi, alle dimensioni dell'investimento iniziale e alla complessità del passaggio dalle tecnologie tradizionali a quelle ambientali; anche regolamenti e norme possono costituire ostacoli all'innovazione quando sono confusi o troppo dettagliati, mentre una corretta legislazione può stimolare le tecnologie ambientali; sforzi insufficienti nella ricerca, associati a un funzionamento inadeguato del sistema della ricerca nei paesi europei e a debolezze nella formazione e nell'informazione; insufficiente disponibilità di capitale di rischio per passare dalla fase di progettazione a quella di produzione; mancanza di domanda sul mercato da parte del settore pubblico e dei consumatori. Sebbene molti di questi ostacoli possano essere parzialmente rimossi a livello nazionale o regionale, uno sforzo concertato a livello europeo e l'attuazione delle misure del piano d'azione assicureranno risultati migliori. Le dimensioni del mercato unico sono tali da garantire alle tecnologie ambientali opportunità ben superiori rispetto ai singoli mercati nazionali, molto più ristretti. Esistono, inoltre, numerosi meccanismi europei di finanziamento fondi per la ricerca, progetti dimostrativi e anche aiuti allo sviluppo - che possono essere utilizzati per promuovere le tecnologie ambientali. La strada verso le tecnologie ambientali La promozione delle tecnologie ambientali si basa sull'obiettivo che l'Ue si è fissata al vertice di Lisbona del 2000, di divenire cioè entro il 2010 "l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo". Il Consiglio europeo di Göteborg del 2001 ha indicato il contributo che il settore della tecnologia ambientale può apportare alla promozione della crescita e dell'occupazione. In seguito la Commissione ha pubblicato una relazione che conferma tale analisi ed ha proposto di sviluppare un piano d'azione con la partecipazione attiva dei soggetti interessati al fine di affrontare gli ostacoli allo sviluppo e all'uso delle tecnologie ambientali. I prossimi passi La Commissione inizierà immediatamente ad attuare il piano d'azione sulle tecnologie ambientali, attraverso, ad esempio, la creazione di piattaforme tecnologiche e di reti di centri di omologazione. La sua comunicazione sarà discussa durante il Consiglio di primavera, nel marzo 2004. La Commissione esaminerà l'attuazione del piano d'azione e ne riferirà per la prima volta nel 2006. Essa istituirà inoltre un panel europeo sulle tecnologie ambientali per riunire i vari soggetti europei interessati al fine di migliorare lo scambio di informazioni, favorire una fertilizzazione reciproca tra le iniziative e aiutare la Commissione nell'attuazione del piano d'azione. Gli Stati membri dovranno partecipare attivamente allo scambio di informazioni sulle migliori pratiche, fissando indicatori per la misurazione dei progressi compiuti e la revisione tra pari e definendo linee guida e calendari per il piano d'azione. Per ulteriori informazioni e per un elenco completo delle azioni proposte è possibile visitare il seguente sito Internet: http://europa.Eu.int/comm/environment/etap/  

IL SECONDO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE TSI RISCUOTE NOTEVOLE SUCCESSO
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - Il secondo invito a presentare proposte nell'ambito della sezione "Tecnologie della società dell'informazione" (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq) ha prodotto richieste di finanziamenti comunitari per oltre 4,1 miliardi di euro, circa otto volte l'importo complessivo disponibile per l'invito. Su 1.079 proposte valutate, 276, pari ad una richiesta complessiva di finanziamenti comunitari di oltre un miliardo di euro, hanno superato le soglie di eleggibilità e di valutazione. Per questo secondo invito, l'Ue ha stanziato un importo indicativo di 525 milioni di euro. La Commissione intende selezionare i progetti da finanziare entro la metà o la fine di febbraio, per poi avviare nei mesi di marzo, aprile e maggio le trattative con i direttori dei progetti selezionati. I contratti dovrebbero essere conclusi in tempo perché i progetti possano cominciare nell'estate del 2004. Morten Møller, della Dg Società dell'informazione della Commissione europea, responsabile della valutazione dei progetti Tsi, ha dichiarato che il secondo invito a presentare proposte ha visto un'ottima partecipazione di diverse parti interessate del settore Tsi. L'industria ha presentato progetti per un valore di 1,3 miliardi di euro, mentre le università e gli istituti di istruzione superiore hanno richiesto finanziamenti per 1,2 miliardi di euro. Le organizzazioni di ricerca hanno chiesto 827 milioni di euro e le Pmi (piccole e medie imprese) hanno proposto progetti per 700 milioni di euro. La procedura di presentazione elettronica ha avuto successo, con oltre metà delle proposte presentate on line. La Commissione sta ora considerando di digitalizzare le procedure relative al prossimo invito a presentare proposte Tsi nell'ambito dei programmi quadro dell'Ue. Møller ha affermato che la Dg Società dell'informazione discuterà quest'ultimo punto al suo interno con le altre Dg della Commissione, come il Servizio giuridico. L'auspicio è di persuadere tutti i colleghi che Internet non è una barriera per accedere ai finanziamenti del 6Pq. Dal momento che tutti i partecipanti all'invito a presentare proposte dispongono di accesso illimitato ad Internet, Møller è certo che i futuri inviti Tsi saranno interamente digitali. Møller ha inoltre dichiarato che la Commissione sta ancora lavorando per migliorare la percentuale di esperte impegnate nella procedura di valutazione. Su 606 esperti coinvolti, solo il 20 per cento era rappresentato da donne, un miglioramento rispetto alle precedenti statistiche del 17 per cento, ma la cifra è ancora ben al di sotto del target complessivo del 40 per cento che la Commissione intende raggiungere per il Sesto programma quadro. I settori affrontati dal secondo invito a presentare proposte Tsi comprendono, tra gli altri, le piattaforme di sviluppo aperte, le applicazioni per lavoratori e utenti mobili, i sistemi integrati e i display avanzati. Il terzo invito per la priorità Tsi del 6Pq sarà pubblicato nel maggio 2004. Infolink: http://www.Cordis.lu/ist/ 

LA POLITICA DELLA CONCORRENZA
Strasburgo, 29 gennaio 2004 - A partire dal 1° maggio 2004 entrerà in vigore un nuovo Regolamento sulle concentrazioni che introduce una certa flessibilità nei tempi dell'indagine e rafforza il concetto di «one-stop shop», in base al quale le società che superano determinate soglie di fatturato, a livello sia mondiale che europeo, devono chiedere un'autorizzazione in caso di concentrazioni e di acquisizioni. Esso chiarisce che la Commissione ha il potere di svolgere indagini su tutti i possibili scenari pericolosi provocati da una fusione che potrebbe ledere gli interessi dei consumatori europei. La Commissione sta facendo uno sforzo al fine di modernizzare e semplificare le norme relative agli aiuti di Stato, offrendo agli Stati membri una maggiore flessibilità nell’elaborazione delle misure d’aiuto, pur conservando al tempo stesso il principio di un controllo rigoroso. In questo senso, un dibatto è stato lanciato sulla valutazione degli aiuti di Stato di lieve entità o che comunque hanno effetti limitati sugli scambi intracomunitari. Infine, è in corso di approvazione il pacchetto di modernizzazione delle norme antitrust contro le pratiche distorsive della concorrenza, composto da un regolamento di esecuzione e sei comunicazioni.

NASCE IN PHILIPS ITALIA LA FIGURA DELL ’ETHIC OFFICER, RESPONSABILE DELLE ATTIVITA’ DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY SERGIO TONFI, BRAND & COMMUNICATION MANAGER DI PHILIPS ITALIA, ASSUME ANCHE IL NUOVO INCARICO E GUIDA UNA TASK FORCE INTERDIVISIONALE DENOMINATA “GREEN TEAM”
Milano, 29 Gennaio 2004 – La Corporate Social Responsibility rappresenta un valore innato per Philips ma sta assumendo negli ultimi anni un’importanza sempre maggiore, al punto da diventare uno strumento imprescindibile nella politica di sviluppo dell’azienda. La strategia di Corporate Social Responsibility di Philips, che ha come obiettivo la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle attività dell’azienda, è definita a livello internazionale dal Sustainability Board e dal Corporate Sustainability Office. Per l’implementazione di queste politiche a livello locale, Philips Italia ha deciso di istituire il ruolo dell’Ethic Officer, incarico che è stato assegnato a Sergio Tonfi, Brand & Communication Manager di Philips Italia. L’ethic Officer è responsabile di promuovere la cultura sostenibile di Philips sia internamente all’azienda sia nei confronti dei diversi interlocutori, dalle istituzioni ai consumatori. Si occupa di ideare, coordinare e concretizzare i progetti di Csr in Italia ed è alla guida del “Green Team”, una task force interdivisionale alla quale partecipano rappresentanti delle diverse divisioni operative e delle principali funzioni di staff. “Perseguire una strategia di sviluppo sostenibile significa occuparsi di problematiche che hanno risvolti concreti sia all’esterno sia all’interno dell’azienda: elevare la qualità della vita lavorativa dei dipendenti e valorizzarne la professionalità è infatti uno dei primi obiettivi della Csr. Per questa ragione, la figura dell’Ethic Officer sta un po’ a cavallo tra quella del responsabile delle risorse umane e quella del responsabile della comunicazione”, ha commentato Sergio Tonfi. “Proprio per integrare queste due aree, le attività del “Green Team” in Philips Italia vanno dall’individuazione di una serie interventi volti a migliorare l’ambiente lavorativo in termini di infrastrutture e di opportunità di crescita fino al coinvolgimento di tutti i dipendenti nell’identificazione e realizzazione di iniziative di tipo sociale, come quelle che abbiamo avviato nel 2003 e le nuove che vedranno vita nel 2004.”

BANCO POPOLARE DI VERONA ANTICIPA L’AVVICENDAMENTO DI SIRO LOMBARDINI ALLA BANCA POPOLARE DI NOVARA
Verona, 29 gennaio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara ha deliberato di avviare l’iter per anticipare l’avvicendamento del prof. Siro Lombardini alla carica di Presidente della controllata Banca Popolare di Novara S.p.A. e si è riservato, alla luce delle indicazioni che emergeranno dal Comitato Nomine, di individuare un sostituto che sia in grado di interpretare – raccogliendo l’eredità del prof. Lombardini - lo stretto legame tra la Banca di Novara ed il suo territorio. Il prof. Lombardini continua a rivestire nella Capogruppo la carica di Consigliere e Vice Presidente Vicario.

FINECOGROUP S.P.A. SCEGLIE  IL REGIME DELL'ESONERO DALLA PUBBLICAZIONE DELLA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2003
Milano, 29 gennaio 2004 – FinecoGroup S.p.A. comunica che, avendo scelto il regime dell'esonero dalla pubblicazione della Relazione trimestrale al 31 dicembre 2003, previsto dall'art. 82, 2° comma, del Regolamento Consob 14 maggio 1999, n. 11971, renderà disponibili presso la sede sociale e presso la Borsa Italiana S.p.A. il progetto di bilancio d'esercizio ed il bilancio consolidato per l'esercizio 2003 una volta approvati dal Consiglio di amministrazione e comunque entro il 30 marzo 2004.

I FONDI DI ETICA SGR, COLLOCATI DA BPS, SONO STATI DEFINITI I MIGLIORI D’ITALIA.
Sondrio , 29 gennaio 2004 - Da una ricerca condotta da Adiconsum sui fondi comuni di investimento etici in Italia, dal titolo "Etica senza retorica", i tre fondi comuni di investimento etici "Valori responsabili" di Etica Sgr, società del Gruppo Banca Etica, collocati dalla Banca Popolare di Sondrio, hanno ottenuto il punteggio migliore collocandosi al primo posto in Italia per la qualità dei criteri di responsabilità sociale adottati, la completezza del materiale informativo e il monitoraggio permanente delle imprese incluse nel portafoglio. Questo importante riconoscimento ottenuto direttamente dai consumatori premia la trasparenza di Etica Sgr e la qualificata competenza del Gruppo Banca Etica. Banca Etica è il primo istituto di credito italiano orientato a promuovere direttamente l'economia e la finanza etica, dando tra l'altro credito alle realtà fondate sui valori della solidarietà, dell'attenzione al disagio, della conservazione e protezione dell'ambiente, con particolare riguardo alle imprese no profit. La  Bps è l'unico istituto bancario della provincia di Sondrio ad avere siglato un accordo di collaborazione con Banca Etica condividendone insieme alla matrice popolare, i principi e i valori.  

TRA MEIEAURORA E IL GRUPPO WINTERTHUR ITALIA, CHE DARÀ VITA AD “AURORA ASSICURAZIONI S.P.A.”, TERZA COMPAGNIA ASSICURATRICE MULTIRAMO ITALIANA.
Milano, 29 gennaio 2004 - Le Assemblee degli Azionisti di Meieaurora S.p.a., Winterthur Assicurazioni S.p.a. E Newwin Assicurazioni S.p.a., nel corso delle rispettive sedute tenutesi il 27 gennaio a Milano, hanno approvato il progetto di integrazione (di seguito l”Integrazione”) tra Meieaurora ed il Gruppo Winterthur Italia, che darà vita ad “Aurora Assicurazioni S.p.a.”, terza compagnia assicuratrice multiramo italiana, con una raccolta premi di 3,2 miliardi di Euro, 1 miliardo di Euro di mezzi propri e 9 miliardi di Euro di mezzi amministrati (dati proforma 2003). Aurora Assicurazioni avrà sede a Milano e costituirà il polo assicurativo milanese del Gruppo Unipol (con una rete di vendita costituita da oltre 1.300 agenzie distribuite su tutto il territorio nazionale e un numero di clienti pari a circa tre milioni), affiancandosi a quello bolognese, rappresentato dalla capogruppo Unipol Assicurazioni. L’integrazione descritta nel presente comunicato non presenta rischi connessi a potenziali conflitti di interesse con le società coinvolte nel progetto, parti correlate a Unipol Assicurazioni, come meglio precisato nel successivo paragrafo “Società interessate all’Integrazione”. Caratteristiche, Modalità, Termini E Condizioni Dell’operazione L’integrazione, la cui esecuzione è subordinata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni di legge, si articola nelle seguenti operazioni: - acquisto, da parte di Winterthur Assicurazioni, del 90 % del capitale di Winterthur Vita, di cui il 60,22 % da Unipol Assicurazioni ed il 29,78% da Winterthur Italia Holding; tale acquisizione, avendo ricevuto le prescritte autorizzazioni, è già stata eseguita; - conferimento, da parte di Unipol Assicurazioni, di una quota di controllo, pari al 54 %, del capitale sociale di Meieaurora in Winterthur Assicurazioni, attraverso apposito aumento di capitale riservato; - fusione per incorporazione di Meieaurora e Newwin Assicurazioni (controllata al 100%) in Winterthur Assicurazioni. Successivamente al completamento dell’iter di fusione sopra menzionato si provvederà, nelle forme e secondo le modalità che saranno ritenute più opportune, all’integrazione in Aurora Assicurazioni S.p.a. Delle attività di Winterthur Vita S.p.a.. Società Interessate All’integrazione L’integrazione coinvolge Unipol Assicurazioni, in qualità di conferente il 54% del capitale sociale di Meieaurora, Winterthur Assicurazioni in qualità di conferitaria e di società incorporante, Meieaurora e Newwin Assicurazioni, in qualità di società incorporande. Meieaurora, Winterthur Assicurazioni e Newwin Assicurazioni sono da considerarsi, ai sensi della comunicazione Consob n. Dem/2064231 del 30 settembre 2002, quali parti correlate a Unipol Assicurazioni, in quanto controllate, direttamente e indirettamente, da quest’ultima. Motivazioni Economiche Dell’integrazione L’integrazione, come già in precedenza comunicato, costituisce parte integrante del piano triennale del Gruppo Unipol presentato alla comunità finanziaria nel luglio scorso ed è finalizzata ad un sempre più incisivo perseguimento degli obiettivi reddituali, di sviluppo e di creazione di valore per gli azionisti, attraverso la realizzazione di significative economie di scala e di costi, nonché sinergie commerciali per tutte le società coinvolte nel progetto. In particolare, alcuni vantaggi derivanti dall’Integrazione possono essere così sintetizzati: - contenimento dei costi di gestione, in particolare attraverso la condivisione dei sistemi informativi e di comunicazione; - realizzazione di economie di scala sugli investimenti; - perseguimento di importanti attività di cross selling, in particolare con il Gruppo Bancario Unipol Banca S.p.a.. Modalità Tecniche Dell’integrazione L’assemblea dei Soci di Winterthur Assicurazioni ha deliberato: - un aumento gratuito di capitale sociale da nominali Euro 129.455.235,84 a nominali Euro 142.250.230,08, mediante incremento del valore nominale unitario delle azioni da Euro 5,16 a Euro 5,67, nonché il frazionamento del valore nominale delle azioni da Euro 5,67 a Euro 0,27. Tali deliberazioni sono state assunte al fine di rendere più omogenei i valori nominali delle azioni delle società coinvolte nell’operazione di conferimento e fusione, di seguito illustrate, semplificando le operazioni di concambio, con eliminazione di resti e frazioni; - un aumento di capitale sociale, ai sensi dell’art. 2440 del codice civile, di Euro 55.630.575,90 e dunque da nominali Euro 142.250.230,08 a nominali Euro 197.880.805,98, mediante emissione di n. 206.039.170 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,27 ciascuna, ad un prezzo unitario di emissione pari a circa Euro 1,93 e pertanto per complessivi Euro 397.762.738,47, comprensivo di un sovrapprezzo pari a circa Euro 1,66 per azione, che assomma a complessivi Euro 342.132.162,57, con godimento regolare, da liberarsi esclusivamente mediante conferimento da parte di Unipol Assicurazioni S.p.a. Di una partecipazione rappresentata da n. 206.039.170 azioni ordinarie Meieaurora S.p.a., dalla stessa possedute. Dal punto di vista contabile e fiscale, detto conferimento sarà effettuato, nel rispetto delle disposizioni di legge applicabili, sulla base del valore della partecipazione Meieaurora iscritto nel bilancio di Unipol Assicurazioni. Le Assemblee dei Soci di Meieaurora, Newwin Assicurazioni e Winterthur Assicurazioni hanno poi approvato il progetto di fusione per incorporazione di Meieaurora e Newwin Assicurazioni in Winterthur Assicurazioni, sulla base delle situazioni patrimoniali al 30 settembre 2003. Detta fusione comporterà: (i) l’assegnazione di n. 1 azione ordinaria di Winterthur Assicurazioni del valore nominale di Euro 0,27, godimento regolare, ogni n. 1 azione Meieaurora del valore nominale di Euro 0,50, mediante: - aumento del capitale sociale di Winterthur Assicurazioni per un ammontare di Euro 47.389.008,96, mediante emissione di n. 175.514.848 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,27 ciascuna, da assegnarsi agli azionisti terzi di Meieaurora, diversi da Winterthur Assicurazioni, alla data di efficacia della fusione secondo il predetto rapporto di cambio; - annullamento di tutte le azioni costituenti l’intero capitale sociale di Meieaurora; (ii) l’annullamento senza concambio di tutte le azioni costituenti l’intero capitale sociale di Newwin Assicurazioni. Le nuove azioni Aurora Assicurazioni S.p.a. (già Winterthur Assicurazioni) derivanti dall’applicazione del rapporto di cambio saranno emesse, secondo le forme proprie delle azioni accentrate presso la Monte Titoli S.p.a., in regime di dematerializzazione ai sensi degli Artt. 28 e sgg. Del D. Legislativo 24 giugno 1998 n. 213 e messe a disposizione degli aventi diritto, per il tramite dei rispettivi depositari autorizzati aderenti a Monte Titoli S.p.a., a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla data di decorrenza degli effetti giuridici della fusione. Le azioni emesse al servizio del concambio avranno godimento regolare. Agli azionisti Winterthur Assicurazioni, che non hanno concorso all’approvazione del progetto di fusione, spetta la facoltà di recesso, ai sensi dell’art. 2437 del codice civile, per effetto della variazione dell’oggetto sociale. Il Consiglio di Amministrazione di Amministrazione di Winterthur Assicurazioni ha determinato in Euro 2,31 per azione il corrispettivo del recesso. Le operazioni delle società incorporande, Meieaurora e Newwin Assicurazioni, saranno imputate al bilancio di Aurora Assicurazioni S.p.a. A far data dal 1° gennaio dell’anno nel quale verrà effettuata l’ultima delle iscrizioni di cui all’articolo 2504 del codice civile, data da cui decorreranno anche gli effetti fiscali. Nei confronti dei terzi gli effetti giuridici della fusione decorreranno dalla data dell’ultima delle iscrizioni di cui all’articolo 2504 del codice civile o da quella successiva data che sia stabilita in sede di atto di fusione. L’atto di fusione sarà stipulato previo ottenimento delle prescritte approvazioni ed autorizzazioni di legge, nonché della completa liberazione dell’aumento di capitale sociale da effettuarsi ai sensi dell’art. 2440 del codice civile, in precedenza illustrato. Ai fini della determinazione del rapporto di concambio azionario relativo all’operazione di fusione (così come per la determinazione di rapporto di scambio del conferimento), i Consigli di Amministrazione delle Società interessate, si sono avvalsi della collaborazione di qualificati consulenti esterni, nelle persone del Prof. Maurizio Dallocchio e del Dott. Claudio Zulli dello studio Zulli Tabanelli e Associati. I metodi di valutazione adottati per la stima del valore del capitale economico delle compagnie interessate fanno riferimento alle più diffuse metodologie utilizzate nella prassi valutativa corrente per il settore assicurativo. L’operazione di conferimento è stata deliberata, avendo preso atto del parere della società di revisione Kpmg S.p.a. Previsto dall’art. 2441, 6° comma, del codice civile e dell’art. 158, 3° comma del Decreto Legislativo 24 gennaio 1998, n.58, nonché della relazione giurata prevista dall’art. 2343 del codice civile, redatta dal Prof. Massimo Saita, esperto designato dal Presidente del Tribunale di Milano. L’operazione di fusione è stata deliberata preso atto delle relazioni sulla congruità del rapporto di cambio delle azioni rilasciato a norma dell’articolo 2501-quinquies (ora sexies) del codice civile dalle società Kpmg S.p.a. Per Winterthur Assicurazioni e Bdo Sala, Scelsi, Farina S.r. P.a. Per Meieaurora. Effetti Economici, Patrimoniali E Finanziari Dell’integrazione Dalle operazioni illustrate non deriveranno significativi effetti economici, finanziari e patrimoniali sul bilancio consolidato della capogruppo Unipol Assicurazioni. Al termine delle operazioni nelle quali si sostanzia l’Integrazione, Unipol Assicurazioni verrà a detenere una partecipazione pari a circa l’87,7% del capitale sociale di Aurora Assicurazioni S.p.a.. Altre Informazioni Sull’integrazione In conseguenza dell’Integrazione non sono previste variazioni dell’ammontare dei compensi percepiti dagli Amministratori di Unipol Assicurazioni e di Aurora Assicurazioni (già Winterthur Assicurazioni). L’integrazione, oltre alle società richiamate nel corso del presente comunicato, non coinvolge altre parti correlate a Unipol Assicurazioni. Per completezza di informazione, si segnala che Finsoe S.p.a., società controllante Unipol Assicurazioni (al momento titolare di una partecipazione del 10% nel capitale sociale di Winterthur Assicurazioni), al termine dell’Integrazione verrà a detenere una partecipazione pari a circa il 5,8% del capitale sociale di Aurora Assicurazioni S.p.a..

GENIALLOYD (RAS): NEL 2003 PREMI IN CRESCITA DEL 53,7% CON UN UTILE NETTO PARI A 3,4 MILIONI DI EURO BOOM DELLE POLIZZE ONLINE: OLTRE 144 MILA (IL 39% DEL TOTALE) I CONTRATTI STIPULATI VIA INTERNET
Milano, 29 gennaio 2004 - Genialloyd, la compagnia di vendita diretta del gruppo Ras, ha chiuso il 2003 con una raccolta premi pari a 170 milioni di euro, in crescita del 53,7% rispetto ai 110,6 milioni dell’esercizio precedente. Le polizze emesse nel 2003 sono state 369 mila di cui 144.700 emesse on line (39%). Sul totale dei premi, la raccolta realizzata tramite Internet ha contribuito per 66,8 milioni di euro, con un aumento dell’59,3% rispetto ai 41,9 milioni del 2002. Dopo il raggiungimento del break-even nel 2002, Genialloyd ha conseguito quest’anno un utile netto pari a 3.461.000 euro. Si prevede che il miglioramento della redditività del business prosegua a ritmi sostenuti, considerati i minori costi tipici del canale diretto (Internet e telefono), il costante aumento del portafoglio e, all’interno di questo, del numero di clienti “storici”, per i quali non vi sono le maggiori spese che caratterizzano l’acquisizione di nuovi assicurati. “L’impegno mostrato da tutti in questi anni sta dando i suoi frutti”, ha dichiarato Alessandro Santoliquido, amministratore delegato Genialloyd. “I risultati conseguiti in termini di redditività – ha aggiunto- consentono di trasferire i benefici anche ai nostri clienti sotto forma di un servizio sempre più efficiente e a costi sempre più competitivi. Il prossimo passo in questo senso è la revisione della tariffa Rc Auto che andrà in vigore il 18 febbraio con riduzioni tra il 2% e il 9% per i nuovi clienti a seconda delle caratteristiche degli assicurati”. L’interesse per l’offerta Genialloyd è stato dimostrato nel 2003 da 4,6 milioni di accessi al sito ( www.Genialloyd.it ), con un incremento del 32,6% rispetto ai 3,5 milioni dell’anno precedente. In crescita anche il numero dei preventivi on line: +33,7%, da 1,6 milioni a 2,1 milioni di richieste. Il numero delle telefonate gestite dai call center è stato di 1,8 milioni in crescita del 39% rispetto al 2002.

GRUPPO GIACOMELLI SPORT:SITUAZIONE MENSILE AGGIORNATA AL 31 DICEMBRE 2003
Rimini, 29 gennaio2004 Il Gruppo Giacomelli Sport conferma che l’udienza di verifica dello stato passivo si terrà il 31 marzo 2004 in Rimini.
Situazione finanziaria
Al 31 dicembre 2003 la posizione finanziaria netta civilistica della Giacomelli Sport Group Spa e la posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Giacomelli risultano essere le seguenti:
Posizione finanziaria netta GSG S.p.A. (euro/000)                31.12.2003 30.11.2003
Disponibilità liquide ed attività finanziarie             3.461       3.493
Debiti verso banche entro 1 anno           -               15.020 -   1 4.985
Debiti verso altri finanziatori entro 1 anno             -   215 -        2 1 5
Posizione finanziaria netta a breve termine (A)     11.774 -   1 1 .707
Obbligazioni            -               -
Debiti verso banche oltre 1 anno            -               -
Debiti verso altri finanziatori oltre 1 anno              -               -
Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (B)           -               -
Posizione finanziaria netta      -                                 11.774 -   1 1 .707
Posizione finanziaria netta consolidata (euro/000) 31.12.2003 30.11.2003
Disponibilità liquide ed attività finanziarie             37.683     36.306
Debiti verso banche entro 1 anno           -               96.793 -   96.5 1 2
Debiti verso altri finanziatori entro 1 anno              21.096 -   21 .096
Posizione finanziaria netta a breve termine (A)       80.206 -   81 .302
Obbligazioni              -                                            100.000 - 1 00.000
Debiti verso banche oltre 1 anno            -               -
Debiti verso altri finanziatori oltre 1 anno              -               -
Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (B)           -               100.000 - 1 00.000
Posizione finanziaria netta      -               180.206 - 1 81 .302
Tutti i debiti verso banche e verso altri finanziatori sono stati convenzionalmente classificati fra i debiti a breve, nonostante lo stato di insolvenza delle diverse società del Gruppo e a causa delle richieste di rientro presentate dagli istituti di credito fino alla data odierna, nonché delle risoluzioni di contratto richieste dalle società di leasing a causa del mancato pagamento di debiti scaduti. Alla stessa data i debiti verso fornitori ammontano complessivamente a 228,915 milioni di euro. Rapporti con i fornitori. Inoltre, in questi giorni sono in corso incontri per definire un piano di riapprovvigionamento con i principali fornitori.
Dipendenti - La Società ha sempre provveduto al pagamento delle retribuzioni ai propri dipendenti, mentre risultano scaduti e non pagati debiti fiscali e contributivi inerenti alle retribuzioni per circa 7,4 milioni di euro. Ricorso alla procedura di amministrazione straordinaria  
La Società , come già reso noto, segnala che il Tribunale di Rimini, con decreti motivati depositati in data 28 novembre 2003, ha dichiarato l’apertura della procedura di Amministrazione Straordinaria per le società Giacomelli Sport Group Spa, Giacomelli Sport Spa, Longoni Sport Spa, Natura&Sport srl, Giacomellisport.com srl e .IT Sport srl. Sono pertanto escluse dalla procedura le società estere del Gruppo. Inoltre, il Ministero delle Attività Produttive, con decreto pervenuto in data 2 gennaio 2004, ha nominato Commissari Straordinari, nell’ambito della procedura di Amministrazione Straordinaria, il Prof. Avv. Elio Blasio, il Dott. Guido Tronconi e il Dott. Antonio Bertani, già Commissari Giudiziali del Gruppo. Il Collegio Commissariale procederà, entro il 16 febbraio 2004, alla presentazione, al Ministero delle Attività Produttive, del programma previsto dagli articoli 54/56 del DLgs. 270/99.

INDUSTRIA LOMBARDA: CRESCE LA PRODUZIONE NEL III° TRIMESTRE 2003 SALGONO GLI ORDINATIVI, DATI POSITIVI DALLE IMPRESE PIÙ GRANDI
Milano, 28 Gennaio 2004 - Registra una positiva inversione di tendenza, trascinata soprattutto dalle imprese maggiori l'analisi congiunturale sull'industria manifatturiera e l'artigianato di produzione presentata da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia. Nel quarto trimestre 2003, dopo quattro mesi di flessione, torna a crescere l'indice della produzione industriale sebbene a fronte di risultati ancora negativi nel comparto artigianato. La produzione industriale lombarda registra una crescita grezza del 5% sul trimestre precedente (+0,6% il dato destagionalizzato, senza cioè tenere conto che il periodo in esame corrispondeva con i mesi estivi) e una flessione su base annua dello 0,4% (-1,3% destagionalizzato). La svolta positiva è determinata dalle imprese maggiori (+0,8% su base annua), mentre le più piccole e l'artigianato (-3,9%) restano ancora su livelli deludenti. In questa fase di lenta uscita da una congiuntura stagnante, la velocità di recupero sembra direttamente proporzionale alla dimensione d'impresa: quelle maggiori reagiscono più velocemente alla domanda di mercato con recuperi produttivi che solo in un secondo momento vengono trasferiti anche sugli ordinativi alle imprese subfornitrici e del decentramento produttivo. Anche gli ordinativi raccolti crescono discretamente, sia per l'interno che per l'estero. Cala l'occupazione, complice però la stagionalità (dimissioni e chiusure di rapporti a fine anno e rinvio delle assunzioni al nuovo anno). Le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre, soprattutto per l'industria, confermano la positiva inversione di tendenza, più accentuata nelle grandi e più timida nelle piccole e nell'artigianato che scontano un naturale e ciclico ritardo per agganciarsi alla ripresa. A livello settoriale resta critica la situazione per tessile, abbigliamento e calzaturiero. Positive indicazioni emergono anche dagli investimenti, in crescita nel 2003 sul 2002 e ancora in crescita nelle prospettive delle imprese.

LA LOMBARDIA E MILANO CONSUMANO IL 32% DELLA CARNE SUDAMERICANA IN ITALIA ESPORTIAMO “BRAMBILLA” ED IMPORTIAMO BISTECCHE (E IN QUESTI TEMPI DI POLLI ASIATICI NON È MALE…)
Milano, 28 gennaio 2004. Nello slalom tra mucca pazza europea e pollo asiatico, il consumatore milanese e lombardo si rifugia nella bistecca sudamericana: negli ultimi 5 anni l’export di carne sudamericana in Italia è cresciuto del 36% (in Lombardia +16,4%) e la Lombardia ne importa, da sola, il 31,8%. In cambio sbarcano piccoli e medi imprenditori milanesi e lombardi; il sciur Brambilla resta, a ben veder , tra i più imitati in tutto il mondo. Così formazione a distanza con le imprese in Argentina, Uruguay e Paraguay, sviluppare un distretto del legno in Uruguay, un premio milanese ai designer argentini: sono queste le iniziative che tengono banco in questi giorni di missione di Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano in Argentina e Uruguay. Iniziative che vedono insieme le istituzioni milanesi e lombarde, impegnate nei progetti di sviluppo del continente latino americano, in prima linea le imprese italiane. Ieri a Montevideo l’incontro con Jorge Batlle Ibanez, presidente della Repubblica dell’Uruguay, dopo gli incontri del giorno precedente con Martìn Redrado, vice ministro degli affari esteri argentino e Anìbal Ibarra, Sindaco di Buenos Aires. E, secondo un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sull’interscambio, le relazioni economiche tra la Lombardia e l’America Latina sono di primo piano: il 18,2% dell’import italiano è lombardo, così come più del 32% dell’export nazionale. Tra le province più attive: Milano, Brescia e Bergamo. Ma la presenza sudamericana in Lombardia è anche rafforzata dagli oltre 2.300 titolari di imprese individuali nati nell’America Meridionale. La maggior parte lavora in provincia di Milano (1.515), ma anche a Brescia, Varese, Bergamo, Mantova. Più numerosi i peruviani, gli argentini, i brasiliani. "Milano e la Lombardia guardano ai Paesi dell’America Latina con grande interesse – commenta Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano -. Siamo vicini per motivi storici, culturali, economici, anche perché una parte importante della comunità italiana nel mondo partecipa da protagonista nella vita di questi Paesi e rende ancora più forte questo legame. Ma non possiamo trascurare il senso di responsabilità, che deve essere grande in un momento difficile come quello attuale, a partire dall’economia e dalla finanza argentina. Perché il nostro acquisito benessere in una realtà europea sempre più forte e competitiva non può essere chiuso all’esterno, ma al contrario può e deve ancora crescere con gli spunti internazionali e allo stesso modo può trovare un naturale momento di crescita e confronto con realtà lontane per distanza geografica, ma vicinissime per coinvolgimento e partecipazione economica.” Interscambio Lombardia e sue province – America Latina- anno 2002 - Valori in Migliaia di Euro

 

Import Migliaia di euro

% / tot Lomb.

Export Migliaia di euro

% / tot Lomb.

Milano

676.249,42

66,5%

713.869,68

54,4%

Brescia

154.728,70

15,2%

124.801,99

9,5%

Bergamo

63.958,96

6,3%

147.774,04

11,3%

Varese

33.553,03

3,3%

110.510,89

8,4%

Como

29.302,43

2,9%

52.241,87

4,0%

Mantova

19.852,26

2,0%

48.759,04

3,7%

Pavia

15.924,84

1,6%

47.687,29

3,6%

Cremona

13.362,91

1,3%

30.788,05

2,3%

Sondrio

4.729,56

0,5%

5.006,25

0,4%

Lecco

4.304,64

0,4%

25.553,90

1,9%

Lodi

235,46

0,0%

4.948,15

0,4%

Lombardia

1.016.202,21

100,0%

1.311.941,15

100,0%

Fonte: Elaborazione Camera di Commercio di Milano L’interscambio Lombardia – America Latina Lombardia e America Latina: i volumi di interscambio. L’interscambio fra Lombardia e America Latina ha raggiunto nel corso del 2002 il miliardo di euro di importazioni e 1 miliardo e 311 milioni di euro in esportazioni. Le esportazioni lombarde in America Latina. Le imprese lombarde esportano nei paesi sudamericani soprattutto macchinari per impieghi speciali (15,9% del totale delle esportazioni verso l’America del Meridionale) e generali (10,2%), ma anche prodotti chimici di base (6,5%), prodotti farmaceutici (6,2%), macchine per la produzione e l’impiego dell’energia elettrica (6,1%) e macchine utensili (3,8%). I paesi con i quali i rapporti commerciali sono più intensi sono il Brasile (48,1% delle esportazioni lombarde destinate all’America Meridionale), il Venezuela (16%), il Cile (9%), l’Argentina (7,5%) e la Colombia (6,9%). Le importazioni lombarde dall’America Latina. Dall’america Latina in Lombardia si importano soprattutto metalli preziosi (39,5%), prodotti agricoli (7,1%), carne (6,6%) e ferro, ghisa e acciaio (6,4%). E ad acquistare dalle imprese lombarde sono per lo più i cileni (39,2% delle esportazioni totali lombarde con l’America Latina) e i Brasiliani (32,9%), seguiti da Argentina (10,3%), Perù (7%), Venezuela (3,9%) ed Ecuador (3,3%). In particolare, il settore della carne sudamericana vede una crescita dal 1997 al 2002 del 16,4% e, in un solo anno, dal 2001 al 2002, del 13,1%. Le province che importano di più nel 2002 sono: Milano (60,3% sul totale regionale), Brescia (12,8%), Como (9,3%) e Varese (5,2%). Le province lombarde e l’interscambio con l’America del Sud. È Milano, con il 66,5% dell’import lombardo totale verso il Sud America e il 54,4% dell’export, la provincia lombarda con il volume di interscambio più elevato. Seguono Brescia (15,2% dell’import e 9,5% dell’export),Bergamo (6,3% dell’import e 11,3% dell’export), Varese (3,3% dell’import e 8,4% dell’export), Como (2,9%; 4%), Mantova (2%; 3,7%), Pavia (1,6%; 3,6%) e Cremona (1,3%; 2,3%). Milano e l’interscambio con l’America del Sud. Milano ha esportato verso il Sud America nel corso del 2002 prodotti per un valore di 714 milioni di euro. I prodotti milanesi più richiesti sono i macchinari per impieghi generali (12,2% dell’export milanese totale verso il Sud America) e speciali (11,9%), i prodotti farmaceutici (10,5%) e quelli chimici (6,8%%). Fra i paesi sudamericani, il maggiore acquirente è stato senz’altro il Brasile (47,6% delle esportazioni milanesi verso il Sud America), seguito dal Venezuela (17,9%), dal Cile (8,6%) e dall’Argentina (7,9%). Riguardo alle importazioni, invece, a Milano giungono soprattutto metalli preziosi (44,3%), prodotti agricoli (8,2%) e carne (6%), provenienti per lo più dal Cile (46% delle importazioni milanesi dal Sud America), dal Brasile (28,1%) e dall’Argentina (8,5%).

CELL THERAPEUTICS, INC. (CTI) ANNUNCIA CAMBIAMENTI NEL SENIOR MANAGEMENT PER COGLIERE NUOVE OPPORTUNITÀ COMMERCIALI E DI SVILUPPO DEL BUSINESS
Seattle 29 Gennaio 2004,—Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato ieri l’inserimento di Steve Aselage nel proprio Strategic Management Team con la nuova carica di Executive Vice President, Global Commercial Operations. Edward F. Kenney ha annunciato la decisione di lasciare, a partire da metà febbraio, il ruolo di Chief Operating Officer, mantenendo quello di consigliere del Ceo fino alla fine dell’anno. Con effetto immediato Jack W. Singer, M.d., precedentemente Research Program Chair, è stato nominato Chief Medical Officer e Silvano Spinelli è stato nominato Executive Vice President Development per Cti e Managing Director European Operations. Inoltre, Cti ha assunto Giuseppe Dastoli, M.d., in qualità di Vice President, Business and Commercial Operations-europe. Silvia Comis, M.d., Direttore Medico, sarà responsabile per il Clinical Development–europe. M. Gabriella Camboni, M.d., precedentemente Direttore dello Sviluppo di Novuspharma, ha lasciato l’azienda. “La nostra strategia di crescita ha messo Cti in una posizione favorevole per ottenere non solo un aumento significativo delle vendite di Trisenox, ma anche l’entusiasmante prospettiva di sottoporre l’Nda per Xyotax entro la fine dell’anno e per Pixantrone nel 2005,” ha affermato James A. Bianco, M.d., Presidente e Ceo. “E’ molto importante che l’azienda abbia le migliori professionalità, al suo interno, per massimizzare le opportunità commerciali che questi prodotti garantiscono, avanzando nel contempo nello sviluppo di altri prodotti del nostro portafoglio. Crediamo che i cambiamenti annunciati oggi ci permetteranno di migliorare la nostra posizione e di raggiungere questi traguardi entusiasmanti.” Il Dr. Aselage ha più di 25 anni di esperienza nella direzione medica, nelle vendite e nel marketing. Più recentemente ha ricoperto la carica di Senior Vice President in Genzyme per le attività di vendita e marketing sul territorio nord americano, posizione conseguita a seguito dell'acquisizione di Sangstat da parte di Genzyme nel corso del 2003. In Sangstat il Dr. Aselage ha guidato con successo la direzione commerciale permettendo all'azienda di passare da una fase interna di riorganizzazione al conseguimento di fatturati record. Il Dr. Aselage si è laureato in Biologia all’università di Notre Dame ed ha iniziato la sua carriera in Bristol, dove ha trascorso 10 anni in diversi settori di vendita e con diverse posizioni nell’ambito della direzione vendite. Successivamente ha gestito le forze vendita di Genentech (approssimativamente 350 persone) e ha ricoperto un ruolo chiave nel lancio di Activase (t-Pa), che ha avuto molto successo negli Stati Uniti. Il Dr. Aselage ha successivamente costituito e gestito le forze vendita di Rhône Poulenc Rorer Oncology negli Stati Uniti e in Messico. In Cti il Dr. Aselage sarà responsabile delle vendite, del Marketing e dei Medical Affairs negli Stati Uniti e in Europa. Con la nuova carica di Chief Medical Officer, il Dr. Singer sarà il referente per le strategie di sviluppo clinico. Singer è stato uno dei fondatori ed è attualmente uno dei Director di Cti. Singer è un noto esperto in tumori ematologici: infatti ha sviluppato la teoria “clonale della leucemia”. Ha scritto più di 240 articoli peer-reviewed, 13 capitoli di libri di testo di biologia cellulare e di sviluppo clinico farmacologico ed è autore di 14 brevetti. E’ stato invitato come speaker a numerosi congressi scientifici fra i quali, di recente, al “6th International Symposium on Polymer Therapeutics”ed è membro della Society for Clinical Investigation. Prima di lavorare per Cti, Singer è stato professore di medicina all’Università di Washington e membro del “Fred Hutchinson Cancer Research Center”. Dal 1975 al 1992 è stato Chief of Medical Oncology al “Veterans Administration Medical Center” di Seattle. Inoltre Singer è stato consulente presso il National Cancer Institute e per diverse aziende farmaceutiche prima di entrare a far parte di Cti. Il Dr. Spinelli, entrato a far parte del management team di Cti in seguito alla fusione con Novuspharma, sarà Evp Development per Cti e ricoprirà la carica di Managing Director European Operations. Assumerà inoltre la responsabilità della Discovery Research. Spinelli è stato co-fondatore e Ceo di Novuspharma da Gennaio 1999 a Dicembre 2003. Prima della costituzione di Novuspharma, Spinelli è stato direttore della Ricerca e Sviluppo di Boehringer Mannheim Italia Spa., dove è stato responsabile dello sviluppo e della registrazione di diversi prodotti farmaceutici oncologici. Il Dr. Dastoli entra a far parte di Cti dopo un’esperienza professionale precedente in Pharmion, dove ricopriva la carica di Direttore Medico, con responsabilità per le vendite e il Marketing, inclusa la gestione del Pharmion Risk Management Program per Talidomide. Dastoli ha trascorso 11 anni in Roche-italia, dove è stato responsabile del lancio di Herceptin, Xeloda e Atra, oltre che dello sviluppo e del lancio di Mabthera (rituximab). Il Dr. Dastoli è entrato poi in Bristol-myers Squibb dove la sua esperienza è stata fondamentale per l’aumento dalla quota di mercato di Taxol in Italia. Il Dr. Dastoli si è laureato in medicina, con specializzazione in ematologia, all’Università di Pisa ed è conosciuto dagli opinion leader europei nel campo dell’ematologia e dell’oncologia. In Cti il Dr. Dastoli sarà responsabile del Marketing e delle vendite per l’Europa.

ENERGY TAXATION: COMMISSION PROPOSES TRANSITIONAL PERIODS FOR ACCESSION COUNTRIES
Brussels, 29th January 2004 - The European Commission has presented a proposal to amend the Energy Tax Directive (see Ip/03/1456) so as to allow the Eu accession countries temporarily to apply excise duty exemptions or lower rates of duty than the Eu-wide minimum rates normally required on all energy products (mineral oils, coal, natural gas) and electricity. The varying arrangements proposed cover all the accession countries except Cyprus, which has not requested any measures in addition to those which it was granted under the Treaty of Accession. The arrangements would be along the lines of those allowed to existing Member States. In particular, they would be strictly limited in time and would generally last no longer than 2012; they would be proportionate to the effective problems that they are designed to address; and they would, where relevant, include a progressive alignment towards the relevant Eu minimum rates. The likely price increases if excise duties had to be raised by 1 May 2004 in the accession countries could negatively affect their economies and could in particular constitute a heavy burden for small companies and for poorer households. The proposal, which must be adopted unanimously by the Eu's Council of Ministers, would come into force on 1 May 2004, the date by which the accession countries will be required to apply the Energy Tax Directive. "This proposal would allow accession countries equivalent opportunities for transitional arrangements before full implementation of the Energy Tax Directive to those which existing Member States enjoy" commented European Commissioner for Taxation Frits Bolkestein. "Although some of the exemptions proposed would last a rather long time, all would be time-limited and the extension of the Directive to the ten new Member States will be a major step forward in the functioning of the Internal Market and in meeting environmental objectives". The proposal would ensure that the principles which governed the granting of transitional periods for existing Member States would apply equally to the accession Member States. The measures proposed (see Annex for details) would therefore be: strictly limited in time and generally last no longer than 2012; proportionate to the effective problem they address; include, where relevant, a progressive alignment towards the Eu applicable minimum rates. The main justification provided by the accession countries and accepted by the Commission for the differing transitional arrangements is the fact that the likely price increases if excise duties had to be raised by 1 May 2004 could negatively affect their economies and could in particular constitute a heavy burden for Smes and for poorer households. The Commission's proposal was made on the basis of requests received from the accession countries, from all except Cyprus . The Accession Treaty of 16 April 2003 provides with respect to Eu legislation adopted after 16 April 2003, such as the Energy Tax Directive, that the accession countries must have the opportunity to submit requests for any exemptions with respect to such legislation that they regard as necessary. The Commission must examine any such requests and make a proposal to the Council if it considers this justified. The Commission viewed as acceptable most of the requests that the accession countries made in the case of the Energy Tax Directive to be allowed to apply exemptions or rates lower than the Eu minimum rates. It proposed that a few exemptions requested for either unlimited or for excessively long periods of time should be subject to proportionate time limits and it rejected one request, concerning a tax exemption for waste oils, because it would have contradicted Eu environmental policy. The Treaty of Accession grants very few exemptions to accession countries in respect of excise duties on energy products. It authorises Cyprus to apply until 1 May 2005 an exemption from excise duties on mineral oils used for the production of cement and an exemption from additional excise duties on all types of fuel used for local passenger transport. The Treaty also authorises Poland to maintain a reduced rate of excise duty on certain biofuels until 1 May 2005. While some accession countries already comply with the Eu minimum excise duty rates on energy products in at least some areas, other countries' rates have not yet been aligned. Energy Tax Directive - The Eu's Council of Ministers on 27 October 2003 adopted a Directive which widened the scope of the Eu minimum rate system, previously limited to mineral oils, to all energy products including coal, natural gas and electricity. In particular, the Directive was intended to reduce distortions of competition between Member States as a result of divergent rates of tax; reduce distortions of competition between mineral oils and the other energy products that were not previously subject to Eu tax legislation; increase the incentive to use energy more efficiently (so as to reduce dependency on imported energy and cut carbon dioxide emissions); and allow Member States to offer companies tax incentives in return for specific undertakings to reduce emissions. The Directive entered into force on 1st January 2004. The full text of the Commission proposal to allow certain Member States to apply, in respect of energy products and electricity, temporary exemptions or reductions in the level of taxation is available on the Europa internet site: http://europa.Eu.int/comm/taxation_customs/whatsnew.htm  Annex Proposed transitional arrangements for accession countries concerning energy taxation Diesel and kerosene used as propellant (Eu minimum rate: €302/1000 litres from 1/1/2004 and €330 from 1/1/2010): Estonia (diesel only), Malta (diesel and kerosene): Gradual alignment up to €330 by 1/1/2010. However, level of tax must not be less than €245 from 1/5/2004 Latvia & Lithuania (diesel and kerosene): Gradual alignment up to €302 by 1/1/ 2011 and to €330 by 1/1/2013. However, level of tax must not be less than €245 from 1/5/2004 and not less than €274 from 1/1/2008. Poland (diesel): Gradual alignment up to €302 by 1/1/2011 and €330 by 1/1/ 2013. However, level of tax must not be less than €245 from 1/5/2004 and not less than €274 from 1/1/2008. Leaded petrol (Eu minimum rate: €421/1000 litres from 1/1/ 2004) - Malta : Gradual alignment up to 1/1/2010. However, level of tax must not be less than €337 from 1/5/2004. Unleaded petrol (Eu minimum rate: 359 €/1000 litres from 1/1/ 2004) - Estonia , Malta : Gradual alignment up to 1/1/2010. However, level of tax must not be less than €287 from 1/5/2004. Latvia , Lithuania : Gradual alignment up to 1/1/2011. However, level of tax must not be less than €287 from 1/5/2004 and not less than €323 from 1/1/2008. Poland : Gradual alignment up to 1/1/2009. However, level of tax must not be less than €287 from 1/5/2004. Diesel used for heating (Eu minimum rate: 21 €/1000 l. From 1/1/2004) - Poland (for diesel used as heating fuel by schools, nursery schools and other public utilities): Total or partial exemptions or reductions up to 1/1/2008. Heavy fuel oil used for heating purposes (Eu minimum rate: 15€/1000 kg from 1/1/2004) - Latvia (heavy fuel oil used for district heating): Gradual alignment up to 1/1/ 2010 but rate cannot be less than 50% of Eu minimum rate as from 1/1/2007. Malta : Gradual alignment up to 1/1/2009 but rate cannot be less than 50% of the Eu minimum from 1/1/ 2007. Poland : Gradual alignment up to 1/1/2008. However, level of tax cannot be less than €13 from 1/1/2004. Electricity (Eu minimum rate: 0.5 €/Mwh for business and 1.0 €/Mwh for non-business from 1/1/2004) - Czech Republic : Total or partial exemption or reductions until 1/1/2008 . Estonia : Until 1/1/2010 to convert current input electricity taxation system into an output taxation system. Hungary (for district heating), Latvia , Malta , Slovakia : Gradual alignment up to 1/1/2010 but rate cannot be less than 50% of the Eu minimum rate as from 1/1/2007. Lithuania : Full exemption until 1/1/2010. Poland : Gradual alignment up to 1/1/2006 . Natural Gas (Eu minimum rate: 0.15 €/gigajoule for business and 0.3 €/gigajoule for non/business) from 1/1/2004) - Czech Republic (district heating): Total or partial exemption or reductions in tax levels up to 1/1/2008 . Hungary (for district heating), Malta , Slovakia : Gradual alignment up to 1/1/2010 but rate cannot be less than 50% of Eu minimum rate as from 1/1/2007. Latvia , Poland , Slovenia : Exemption already permitted under the Energy Tax Directive which allows an exemption on natural gas in those Member States in which the share of natural gas in final energy consumption was less than 15 % in 2000. Exemption is for a maximum period of ten years after the entry into force of this Directive or until the national share of natural gas in final energy consumption reaches 25 %, whichever is the sooner. Lithuania : Exemption until 1/1/2010. Coal and coke (Eu minimum rate: 0.15 €/gigajoule for business and 0.3 €/gigajoule for non/business) from 1/1/2004) - Czech Republic : Total or partial exemption or reductions until 1/1/2008 Hungary , Poland (coal used for district heating): Gradual alignment up to 1/1/2010. However, effective tax rate cannot be less than 50% of Eu minimum from 1/1/2007. Latvia (coal and coke), Malta (solid fuels), Hungary and Poland (coal used for purposes other than district heating), Slovakia (solid fuels): Gradual alignment up to 1/1/2009. However, effective tax rate cannot be less than 50% of Eu minimum from 1/1/2007. Hungary (coal and coke): Exemption until 1/1/2009. Lithuania (coal, coke and lignite): Full exemption until 1/1/2007. Oil Shale (Eu minimum rate: as for coal - see above) - Estonia : Total or partial exemption until 1/1/2009, reduction up to 50% of Eu rate up to 1/1/2013. Shale Oil (Eu minimum rate: 15 € for 1000 kg ) - Estonia : For district heating only, gradual alignment up to 1/1/2010. However, effective tax rate cannot be less than 50% of Eu minimum from 1/1/2007. Orimulsion (Eu minimum rate: as for coal see above) - Lithuania : Exemption when used for purposes other than the production of electricity or heat up to 1 /1/2010. Other exemptions (Eu minimum rate depends on the fuel used) - Malta : tax reduction up to 31/12/2006 for fuel used in private pleasure craft and private pleasure flying. Latvia : reduced rate of taxation or exemption until 31/12/2006 for energy products and electricity used in local public passenger transport vehicles . Poland : reduced rate of taxation or exemption for some fuels (used by aviation engines, ship engines, for sea technology) until 31/12/2006.

ENI VINCE IMPORTANTE GARA INTERNAZIONALE PER L'ESPLORAZIONE E LO SFRUTTAMENTO DI GAS IN ARABIA SAUDITA
San Donato Milanese, 29 gennaio2004 - Eni, in qualità di operatore e in consorzio con la Società spagnola Repsol Ypf, è risultata vincitrice della gara internazionale indetta dal Ministero del Petrolio e delle Risorse Minerarie per l'esplorazione e lo sfruttamento di gas naturale dell'area denominata "Area C" in Arabia Saudita. Gara cui hanno partecipato importanti compagnie internazionali. L'annuncio è stato dato oggi a Riyadh dal Ministro del Petrolio Saudita Sua Eccellenza AlଠI. Al-naimi. "Questo importante progetto, valutato secondo i rigorosi criteri economico-finanziari da tempo adottati dall'Eni, - ha dichiarato l'Amministratore Delegato Vittorio Mincato - segna la ripresa delle attività upstream in Arabia Saudita, dove Eni aveva operato agli inizi degli Anni Settanta. Si rafforza cosଠla posizione dell'Eni in una regione strategica per il futuro degli idrocarburi". Per la realizzazione dell'attività di ricerca e il successivo sfruttamento del gas nell' inesplorata Area C di circa 52.000 chilometri quadrati, situata nel prolifico bacino di Rub Al Khali, verrà costituita una Società formata da Eni (50%), Repsol Ypf (30%) e dalla compagnia petrolifera saudita Saudi Aramco (20%). Il gas scoperto verrà destinato ad usi domestici, alla petrolchimica, alla generazione di energia elettrica e alla desalinizzazione dell'acqua.

SABRE HOLDINGS ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DELL’ANNO 2003
Milano, 29 gennaio 2004 – Sabre Holdings Corporation ha annunciato i risultati finanziari del quarto trimestre e dell’intero 2003. Nel quarto trimestre 2003, l’utile per azione su base Gaap si è attestato a 0,10 dollari con entrate pari a 467 milioni di dollari. Nel 2003 Sabre ha riportato guadagni per azione su base diluita pari a 0,58 dollari, su base Gaap. Le entrate si sono attestate a 2.05 miliardi di dollari. “Nel 2003 abbiamo gettato le basi per aumentare i ricavi ed incrementare i guadagni”, ha affermato Sam Gilliland, presidente Ceo di Sabre Holdings. “Abbiamo ampliato la nostra offerta, creato valore per i fornitori turistici e per le agenzie nostre clienti prima dell’entrata in vigore della deregulation e siamo stati capaci di mantenere la nostra leadership nel settore airline in questo impegnativo momento.” Per il 2004 abbiamo piani aggressivi per migliorare la nostra profittabilità grazie al rilascio di prodotti e servizi per i clienti e ad un rigoroso programma di contenimento dei costi”, ha aggiunto Gilliland. Sabre Holdings - Risultati Finanziari Dell’anno 2003: Nel 2003 le entrate totali derivanti da operazioni continuative sono state di 2,05 miliardi di dollari, -0,5% rispetto al 2002. L 'utile operativo, su base Gaap, è stato di 166 milioni di dollari, -47,6% rispetto al 2002. Gli utili netti, su base Gaap, sono stati di 83 milioni di dollari, pari a 0,58 dollari per azione, rispetto ai 214 milioni di dollari del 2002. Ebitda: i guadagni prima degli interessi, delle tasse, dei deprezzamenti e degli ammortamenti sono stati pari 302 milioni di dollari. Sabre Holdings Business Review (I seguenti risultati riflettono l’integrazione di Getthere) - Travelocity - Le entrate di Travelocity per il 2003 sono state pari a 395 milioni di dollari su basi Gaap, +16.5% anno su anno. Il fatturato derivante da transazioni è stato di 289 milioni di dollari, +34.4% rispetto al 2002. Nel 2003, Travelocity ha effettuato prenotazioni di viaggi per un totale di 3.9 miliardi, +11.6% rispetto al 2002. Sabre Travel Network - Nel quarto trimestre 2003 le entrate di Sabre Travel Network sono state pari a 345 milioni di dollari, -3,3% rispetto allo stesso trimestre 2002. Le prenotazioni di viaggi processate in tutto il mondo attraverso Sabre sono state 86 milioni, +1,8% anno su anno. Nell’intero 2003 le entrate totali, su base Gaap, si sono attestate a 1,56 miliardi di dollari, -4,3% rispetto al 2002. Le prenotazioni 2003, che comprendono prenotazioni dirette e prenotazioni in joint venture per le quali Sabre o i suoi partner di distribuzione ottengono una quota di prenotazione, sono state 366 milioni, -8% rispetto al 2002. Sabre Airline Solutions - Le entrate per l'intero 2003 sono state pari a 232 milioni di dollari, +7,2% rispetto al 2002.
Highlights 2003 - Sabre Holdings Sam Gilliland è stato nominato President and Ceo e Paul Ely, Jr. Ha preso la posizione di Non-executive Chairman, al posto di William J. Hannigan. Ha annunciato un programma per la riacquisizione di 100 milioni di dollari di azioni. Ha integrato Getthere nelle business unit esistenti, riallineando gli asset tecnologici per una crescita più veloce nel mercato online . Ha chiuso con successo l’operazione sulla deregulation dei Gds. Travelocity - Michelle Peluso è stata nominata President and Ceo. Ha completato l’acquisizione di World Choice Travel (Wct), consolidatore americano di camere alberghiere e distributore di My Travel Group Plc. Ha esteso il merchant model per hotel a più di 9.000 strutture alberghiere (ad oggi sono oltre 10.000), facendolo diventare il programma indipendente con il più elevato tasso di crescita dell’intera industria turistica. Ha presentato Travelocity Business, agenzia di viaggi full-service corporate. Ha introdotto la tecnologia Travelocity Totaltrip(tm), un innovativo motore dinamico per lo shopping che permette ai clienti di prenotare nello stesso momento passaggi aerei e camere d’albergo, con accesso a tariffe speciali non disponibili quando si prenotano separatamente. Ha introdotto Travelocity Total Cruise(sm), che permette di prenotare contemporaneamente passaggi aerei e crociere online. Sabre Travel Network - Ha firmato accordi a lungo termine per la partecipazione al programma Dca Three Year Option, con più di 20 vettori, comprese le grandi 6 compagnie americane. Ha lanciato Jurni Network, un consorzio di agenzie di viaggi specializzate nel settore leisure, che opererà con un nuovo modello di vendita offline Ha completato l’acquisizione del restante 49% della tedesca Dillon Communication Systems Gmbh (Dcs), il più importante distributore di pacchetti turistici leisure in Germania. Per il decimo anno consecutivo è stato nominato il miglior Gds al mondo da The World Travel Awards. Sabre Holdings Outlook - Le seguenti previsioni tengono conto dell’impatto finanziario ralativo all’integrazione di Getthere e dell’acquisizione di Wct da parte di Travelocity. 2004 Per il 2004 le previsioni sono: Le entrate del 2004 dovrebbero crescere tra il 2%- 6% su base Gaap, e tra il 4%-9% escluse le operazioni straordinarie anno su anno. Guadagni per azione tra 0.94-1.04 dollari su base Gaap- Guadagni per azione tra 1.15-1.25 dollari escluse le operazioni speciali- Proiezioni di crescita delle Business unit per il 2004: Travelocity: le entrate dovrebbero crescere più del 27% su base Gaap e più del 30% escludendo le operazioni straordinarie- Sabre Travel Network: si prevede un leggero declino nelle entrate su base Gaap e una minima crescita se si escludono le operazioni straordinarie. Sabre Airline Solutions: si prevede un lieve incremento delle entrate.

NUOVI DIRITTI PER I PASSEGGERI AEREI DELL'INTERA UNIONE EUROPEA
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - Il vicepresidente della Commissione europea, responsabile per i Trasporti e l'energia, Loyola de Palacio ha accolto favorevolmente l'adozione definitiva, da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, della proposta di regolamento per tutelare i diritti dei passeggeri aerei in caso di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo prolungato. "L'azione a favore dei diritti dei passeggeri è una delle grandi iniziative prese da questa Commissione per porre il cittadino al centro delle politiche dell'Ue", ha dichiarato. "Troppo spesso i passeggeri aerei sono vittime di pratiche per le quali meriterebbero un trattamento equo e un indennizzo adeguato: d'ora in poi tutti potranno avvalersi di questi nuovi e più forti diritti", ha aggiunto il commissario. Il regolamento dovrebbe entrare in vigore nelle prossime settimane e i nuovi diritti saranno applicabili a partire dal 2005. "Come in passato, la Commissione europea provvederà affinché i passeggeri siano consapevoli dei nuovi diritti e in tutti gli aeroporti sarà fornita una corretta informazione", ha concluso la Loyola De Palacio. Ogni anno, negli aeroporti comunitari circa 250 000 passeggeri aerei hanno una brutta sorpresa al momento dell'accettazione: in possesso di biglietto valido e di prenotazione confermata, sono comunque costretti ad imbarcarsi sul volo successivo per sovraprenotazione (overbooking). Il negato imbarco è causa di considerevoli disagi e perdita di tempo per i passeggeri. Altrettanto sgradevoli sono le cancellazioni senza preavviso e i ritardi che lasciano i passeggeri in attesa per ore all'aeroporto. Il nuovo regolamento sostituirà quello del 1991, che presenta gravi limitazioni, in quanto non dissuade in modo efficace le compagnie aeree dal rifiutare l'imbarco o dall'attribuire le cancellazioni a motivi commerciali o a ritardi prolungati. Esso poi non si applica ai voli non di linea (charter), organizzati da operatori turistici. La situazione cambierà radicalmente con il nuovo regolamento, che, una volta in vigore tra circa un anno, offrirà ai passeggeri una protezione effettiva e integrale. Il regolamento introduce quattro nuovi diritti fondamentali. Estende i diritti dei passeggeri a tutti i tipi di volo Finora erano esclusi i voli non di linea, che rappresentano un'ampia parte del mercato. Il nuovo regolamento riguarda sia i voli di linea sia i voli non di linea, compreso il trasporto aereo facente parte di un pacchetto vacanze. Inoltre, il nuovo regolamento sarà applicabile non solo ai passeggeri in partenza da un aeroporto di uno Stato membro, ma anche, se la compagnia aerea è un vettore della Comunità, ai passeggeri in partenza da un paese terzo con destinazione in uno Stato membro, a condizione che non ricevano un trattamento analogo nel paese terzo. Riduce la frequenza del negato imbarco Il nuovo regolamento ridurrà drasticamente la frequenza del negato imbarco contro la volontà del passeggero, associando due misure: innanzitutto, in previsione di dover rifiutare l'imbarco a un passeggero, la compagnia aerea sarà obbligata, prima di qualsiasi altra cosa, a chiedere se vi sono eventuali volontari disposti a cedere il posto in cambio di determinati vantaggi; in altre parole, deve cercare di trovare un accordo con eventuali passeggeri interessati a rinunciare al proprio posto; solamente se il numero di volontari è insufficiente, può rifiutare l'imbarco ad altri passeggeri contro la loro volontà; in secondo luogo, se l'imbarco viene effettivamente negato, la compagnia aerea dovrà corrispondere una compensazione a un livello dissuasivo: € 250 per voli inferiori a 1 500 km , € 400 per voli intracomunitari di oltre 1 500 km e per altri voli compresi tra 1500 e 3 500 km , € 600 per tutti gli altri voli. Ciò costituirà un forte incentivo a cedere un posto volontariamente e un notevole deterrente a negare l'imbarco. Oltre all'indennizzo, i passeggeri cui sia negato l'imbarco continueranno a godere dei seguenti diritti: la scelta tra il rimborso del biglietto e un volo alternativo e pasti, rinfreschi e sistemazione in albergo. Minimizza i disagi dovuti alle cancellazioni - Qualora la cancellazione del volo sia di responsabilità della compagnia aerea o dell'operatore turistico, il passeggero ha diritto alla compensazione prevista per negato imbarco, salvo se: ne sia stato informato due settimane prima dell'orario previsto della partenza oppure; ne sia stato informato a tempo debito e imbarcato su un volo alternativo ad un orario molto vicino a quello del volo originale. Inoltre, in caso di cancellazione, i passeggeri avranno comunque diritto a: pasti e rinfreschi, sistemazione in albergo, se la cancellazione comporta un pernottamento, rimborso, se la cancellazione comporta un ritardo di almeno cinque ore. Prevede l'assistenza ai passeggeri in caso di ritardo prolungato - Se la compagnia aerea prevede ragionevolmente un ritardo prolungato, ha l'obbligo di offrire ai passeggeri: pasti e rinfreschi, sistemazione in albergo, se il ritardo comporta un pernottamento, rimborso del volo, se la cancellazione comporta un ritardo di almeno cinque ore.

LASTMINUTE.COM LANCIA IL MOTORE VOLO + HOTEL.
Milano, 29 gennaio 2004 - lastminute.Com, leader europeo in soluzioni online per i viaggi e il tempo libero, lancia il nuovo e pratico motore Volo + hotel (Dynamic Packaging). Dopo il successo riscosso sul sito della casa madre inglese, è live da fine Dicembre, sul sito italiano di lastminute.Com, il nuovo motore Volo + hotel che permette all’utente di assemblare direttamente il miglior prezzo del volo e abbinarlo con il miglior prezzo per l’hotel. Il motore è facilmente raggiungibile dalla barra di navigazione in home page ed è collegato sia al motore voli sia al data base di Hotel (contrattati personalmente da lastminute.Com e con tariffe agevolate). Le disponibilità sono reali e il sistema da la possibilità di personalizzare al 100% la propria vacanza modificando l’orario del volo e scegliendo la categoria e il tipo di hotel. “Il motore Volo + hotel è un tool davvero fondamentale per la nostra attività e sta riscuotendo molto successo anche senza un vero e proprio lancio, afferma Gianni Rotondo Managing Director di lastminute.Com Italia. Con il motore volo + hotel, l’utente diventa vero protagonista e può creare e personalizzare la vacanza a suo piacimento, risparmiando! Infatti il motore va a pescare anche le tariffe aeree personalmente contrattate da noi assemblandole con ottimi hotel a prezzi stracciati!”

RISULTATI DI TRAFFICO DI AUSTRIAN AIRLINES GROUP DA GENNAIO A DICEMBRE 2003. IL QUARTO TRIMESTRE VEDE UN’INVERSIONE POSITIVA NEL NUMERO DI PASSEGGERI TRASPORTATI
Milano, 29 gennaio 2004 - Il Chief Executive Officer Vagn Soerensen ha commentato cosí i risultati di traffico di Austrian Airlines Group pubblicati oggi :”La tendenza che avevamo rilevato nei mesi passati – e cioé che il numero dei passeggeri, ed il coefficiente di riempimento passeggeri sui nostri voli di linea, stesse di nuovo crescendo, a seguito delle nostre strategie focalizzate di marketing, attuate da settembre in poi – si è ulteriormente accresciuta durante dicembre 2003. Siamo riusciti a raggiungere significativi indici di crescita sia nel settore dei voli di linea che in quello dei voli charter; infatti, nell’ultimo mese del 2003, abbiamo trasportato il 5,6% di passeggeri in più e abbiamo innalzato il nostro coefficiente di riempimento passeggeri di 6,3 punti percentuali fino a quota 73,8%. Grazie alla nostra politica di bilanciamento della capacità, siamo riusciti ad accrescere il coefficiente di riempimento passeggeri sui voli di linea per il 2003 rispetto al 2002, fino a quota 71,3%. Con un numero di passeggeri cresciuto dello 2,6% durante in quarto trimestre del 2003, il coefficiente di riempimento passeggeri sui voli di linea è aumentato di 6,4 punti percentuali fino a quota 74,3%. Durante l’intero 2003 la produzione di voli sia di linea che charter è stata ridotta, essenzialmente nella prima metà dell’anno a causa della crisi irachena e della Sars. Il Gruppo ha effettuato un totale di 142.786 voli nel 2003, 4,8% in meno rispetto al 2002. Il numero totale di passeggeri trasportati sia su voli di linea che charter, durante lo stesso periodo, è sceso solo del 4% fino a quota 8.479.417.  

RYANAIR: NUOVA BASE E CRESCITA RECORD
Milano, 29 gennaio 2004 - Ryanair festeggia la nuova base di Roma Ciampino e la crescita record nel terzo trimestre con un’offerta eccezionale: 0.99 Euro* Klagenfurt – Baden Baden; 9.99 Euro* Parigi Beauvais – Francoforte Hahn. *Solo andata – Tasse aeroportuali escluse. Ryanair, la linea aerea a basse tariffe N.1 in Europa, ha festeggiato ieri il lancio della sua decima base europea di Roma Ciampino e una crescita record nel terzo trimestre con una nuova promozione dedicata alle nuove destinazioni dalla base. I risultati finanziari per il trimestre conclusosi al 31 Dicembre 2003 evidenziano una crescita record sia dei passeggeri che degli utili con incrementi rispettivamente del 54% e del 10%. Tabella riassuntiva in Euro (Irish Gaap)

Trimestre conclusosi

31 Dic.2002

31 Dic.2003

% Incremento

Passeggeri

3.9m

6.1m

54%

Ricavi

€185.9m

€255.0m

37%

Profitto al netto delle tasse

€43.2m

€47.5m

10%

Eps (Euro Cent) Note 1

5.72c

6.27c

10%

La base di Roma Ciampino, che partirà con 4 aeromobili, 8 rotte, 30 voli giornalieri ha già ottenuto prenotazioni per il prossimo mese di febbraio in misura sensibilmente maggiore della media delle rotte Ryanair. Le 8 rotte per Baden Baden, Bruxelles, Barcellona, Klagenfurt, Londra, Parigi e Stoccolma da Roma Ciampino sono solo l’inizio di una nuova era di viaggi a basse tariffe per gli italiani e un forte sviluppo per il turismo e l’occupazione in Italia. Peter Sherrard, Direttore Marketing e Vendite Ryanair per l’Italia, ha detto: “Da quando abbiamo iniziato le operazioni a Roma Ciampino nell’aprile del 2002 è stato immediatamente un grande successo, tanto raggiungere un milione di passeggeri nel solo anno 2003. Oggi, con l’aggiunta di 5 nuove rotte per il lancio della base, offriremo più scelta, più destinazioni e tariffe ancora più basse. Mete come i favolosi centri benessere di Baden Baden in Germania, le favolose piste da sci di Klagenfurt in Austria o la romantica città di Parigi ora sono raggiungibili con tariffe scontatissime: questa è veramente un’offerta da cogliere al volo. L’offerta dura fino a mezzanotte di giovedì e consigliamo a tutti di prenotare subito su www.Ryanair.com ” Periodo di prenotazione: 30 Gennaio – Mezzanotte 5 Febbraio; Periodo di Viaggio: 6 Febbraio – 31 Marzo; Giorni di Viaggio: Lunedì – Giovedì; Acquisto: On Line.

ANDREA GIANNETTI PRESIDENTE DI ASSOTRAVEL INVIA UNA LETTERA APERTA AL MINISTRO PIETRO LUNARI
Roma, 29 gennaio 2004 - “Egregio Signor Ministro, con la presente esprimiamo vivo apprezzamento per la proposta presentata dall'Enac in sede Ue volta ad estendere le norme di sicurezza attualmente applicate a tutti i vettori aerei che accedano al territorio europeo o trasportino cittadini italiani. E' infatti assolutamente necessario che Enti ed Istituzioni preposti a controllo, vigilanza e regolazione del trasporto aereo siano particolarmente attenti ed attivi in questa fase di mercato in cui l'unico fattore di competizione tra vettori appare quello della corsa al ribasso delle tariffe. In tal senso questa comunicazione vuole essere, da parte degli agenti di viaggio aderenti a Confindustria, principalmente una evidenziazione ufficiale di questa specifica situazione. A nostro avviso, proprio in ragione di tale corsa al ribasso, i limiti di sicurezza ed i controlli andrebbero innalzati ed accentuati. Come Associazione di Rappresentanza delle agenzie di viaggio e turismo costituiamo un aggregato di imprese che rappresentano il 55% del volume di biglietteria aerea venduta in Italia, ma riteniamo di rappresentare legittimamente, oltre agli interessi delle imprese, anche quelli dei nostri clienti che si affidano alle agenzie di viaggio per essere consigliati e serviti al meglio. Infine, cogliamo l'occasione per ribadire che, anche prescindendo dai fondamentali aspetti della sicurezza, per il comparto si rende necessario istituire un organismo di regolazione ad hoc. Infatti pur credendo pienamente nella capacità del mercato di autoequilibrarsi, è anche vero che, sulla stessa rotta, sussistono oscillazioni di tariffe troppo intense e fuorvianti dal momento che siamo senz'altro in presenza di una situazione anomala quando il costo di un passaggio aereo tra due città europee è inferiore al costo della corsa in taxi tra il centro della stessa città e l'aeroporto. Inoltre la presenza di tipologie di imprese fortemente differenziate dal punto di vista dimensionale e le stesse modalità di distribuzione costituiscono un ulteriore elemento a favore dell’istituzione del citato organismo di regolazione. La ringrazio per l'attenzione e, restando a Sua disposizione per ogni esigenza di approfondimento, Le porgo distinti saluti.” Andrea Giannetti

CORSICA FERRIES, SARDINIA FERRIES: LA MEGA EXPRESS THREE FA ROTTA SULLA SARDEGNA IN LINEA DA MAGGIO, AUMENTERÀ LA CAPACITÀ DELLA FLOTTA DI OLTRE 1.000.000 DI POSTI
Milano, 29 gennaio 2004 - Nel 2004, la Sardegna sarà al centro della strategia di Corsica Ferries, Sardinia Ferries che, con la messa in linea della nuova Mega Express Three, potrà aumentare notevolmente la propria capacità di trasporto e incrementare il numero di viaggi. Verso l'isola, sono programmati 1.928 viaggi dai porti di Livorno e di Civitavecchia, un aumento del 20,50% rispetto al 2003. Sulla sola linea LivornolGolfo Aranci, nel periodo compreso tra il l° aprile e il 31 ottobre, l'aumento raggiunge il 75,70%: i viaggi passano da 568 a 998 e la capacità di trasporto da 1.225.000 passeggeri a 1.650.000. Grazie all'entrata in linea della nuova nave, sarà possibile effettuare 3 corse al giorno su questa rotta e effettuare tutti i viaggi diurni con navi veloci, riducendo il tempo della traversata a 5 ore con le Express e a 5 ore e 55 minuti con le Mega Express. In questo modo Corsica Ferries, Sardinia Ferries è la prima e l'unica compagnia ad offrire con continuità un servizio veloce per la Sardegna dal porto di Livorno. La corsa notturna, che parte alle 23 con arrivo alle 7, si effettua a bordo delle Mega Express. Su tutte le linee per la Sardegna è prevista anche quest'anno la tariffa jackpot da 5 euro sul trasporto dell'automobile, in tutte le stagioni, mentre il passeggero spende a partire da 18 euro. Nel 2003, Corsica Ferries, Sardinia Ferries ha trasportato 2.400.000 passeggeri e prevede un fatturato di 146 milioni di euro. La Mega Express Three rappresenta una svolta nel panorama dei traghetti, il punto di equilibrio tra velocità, comfort e capienza, potendo disporre di 374 cabine, 400 poltrone, più di 1.600 metri quadrati destinati a saloni, bar e ristoranti. Un autentico albergo in grado di spostarsi alla velocità di 30 nodi e mezzo, trasportando un totale di 2.100 passeggeri e 650 automobili.

TEODORO CATANESE RIELETTO PRESIDENTE DI AGESI, L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE IMPRESE DI FACILITY MANAGEMENT
Milano, 29 gennaio 2004 - Teodoro Catanese, Direttore Generale di Elyo Italia, azienda leader nel mercato del Facility Management, è stato rieletto – per il triennio 2004/2006 – Presidente di Agesi, l’Associazione Nazionale delle Imprese di Facility Management. Confermato anche il Consiglio Direttivo dell’Associazione. Agesi, che riunisce 50 aziende del settore con un fatturato di 7 miliardi e mezzo di Euro e 12.000 dipendenti, ha lo scopo di promuovere la conoscenza e l’utilizzo del Facility Management, la gestione cioè di tutte quelle attività necessarie al buon funzionamento della struttura generale di un’impresa e che non fanno parte del suo core business. Agesi fa parte di Fita, la Federazione Italiana Industrie e Servizi Professionali e del Terziario Avanzato, associata Confindustria.

SONIC SOFTWARE SCELTA DALLA NATO PER L’INFRASTRUTTURA DI DIFESA AEREA
Milano, 29 gennaio 2004 - Sonic Software, azienda leader nel settore dell’integrazione distribuita basata su standard, ha annunciato che Sonicmq è stato scelto da Acsi (Air Command System International), società controllata di Thalesraytheonsystems, per il programma Accs Loc1(air Command and Control System First Level of Capability) della Nato. Il programma è studiato per sostituire alcuni sistemi di difesa aerea attualmente in uso presso il Comando Alleato in Europa, e assicurare gestione delle forze, controllo delle missioni aeree, gestione dello spazio aereo, controllo del traffico aereo, sorveglianza, e gestione dei sistemi di comando e controllo aerei. Acsi è il principale assegnatario di questo programma. Sarà Sonic Software a fornire i servizi di integrazione tra alcune delle principali applicazioni software. Acsi ha preferito Sonic a Tibco in virtù del livello di prestazioni molto superiore di Sonicmq, oltre che della sua complessiva facilità integrativa e amministrativa. “La scelta di Sonic da parte di Acsi per il progetto della Nato costituisce un ulteriore esempio di avanzatissima tecnologia adottata in scenari mission-critical”, ha osservato Greg O’connor, president di Sonic Software. “Questo nuovo cliente va ad aggiungersi ai successi conseguiti da Sonic nel settore dell’integrazione governativa, tra cui figurano progetti con la Croce Rossa Americana, Boeing Advanced Information Systems, Elections Canada, il Comune di Seattle e Northrop Grumman Mission Systems”. Il programma Accs Accs (Air Command and Control System) è un sistema automatizzato studiato per supportare il comando e controllo operativo e tattico delle forze aeree, i centri di Comando e Controllo (C2), e i sensori assegnati alla Nato e ai paesi membri della Nato. Le funzioni fondamentali di Accs riguardano la gestione delle forze, il controllo delle missioni aeree, la gestione dello spazio aereo, il controllo del traffico aereo, la sorveglianza, e la gestione delle risorse C2. Esiste inoltre la necessità di funzioni Accs come la possibilità di deployment, scambio di informazioni, interoperabilità e comunicazioni. Come tale, Accs Loc1 è un sistema distribuito che richiede un bus sicuro e di alto livello per l’integrazione tra le numerose applicazioni attualmente in uso presso la Nato e i paesi membri della Nato. Ulteriori informazioni riguardanti Accs sono reperibili su Internet all’indirizzo http://www.Thalesraytheon.com/index.php?ref=loc1  

ALCUNI SCIENZIATI DANESI SVILUPPERANNO UN METODO, UNICO NEL SUO GENERE, PER LA LOCALIZZAZIONE DELLE MINE TERRESTRI
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - Dopo tre anni di ricerche, alcuni scienziati danesi hanno prodotto una pianta geneticamente modificata, la quale, in presenza di specifici componenti del terreno, può cambiare colore, passando dal verde al rosso nel giro di poche settimane. Gli elementi stimolanti sono alcuni metalli pesanti ed esplosivi presenti nelle mine terrestri e gli ordigni inesplosi (Uxo). Il professor John Mundy della facoltà di Fisiologia vegetale dell'Università di Copenaghen ha descritto questo sistema di biolocalizzazione, unico nel suo genere, "un esempio pionieristico di come, in futuro, sia possibile modificare geneticamente le piante a fini umanitari o ambientali". Attualmente, la localizzazione di mine terrestri è un processo lento e laborioso, che richiede l'ausilio di cani e di apparecchiature, dove i risultati sono garantiti solo se le operazioni vengono svolte manualmente, metro per metro. Gli esperti stimano che ci siano più di un miliardo di mine inesplose sparse in oltre 75 paesi di tutto il mondo, e si calcola che le mine terrestri uccidano o feriscano una persona ogni 20 minuti, di solito bambini o adolescenti. Questa nuova tecnologia, basata sull'ingegneria genetica della "Arabidopsis thaliana" (detta arabide comune) rappresenta un importante sviluppo nella ricerca di soluzioni sicure ed economicamente vantaggiose per la localizzazione delle mine terrestri. La pianta è modificata in modo da consentirle di diventare rossa solo se stimolata da una sostanza specifica presente nel suolo. Il cambio di colore si verifica nel giro di tre-cinque settimane. L'arabide comune è stata specificamente scelta perché rappresenta un modello genetico già ampiamente studiato e perché può crescere in qualsiasi zona del pianeta. Inoltre, le caratteristiche naturali di autoimpollinazione e di maschiosterilità consentono di controllarla più facilmente. I primi esperimenti sul campo dovrebbero svolgersi nei prossimi mesi in Bosnia, Sri Lanka e nell'Africa subsahariana. Infolink: http://www.Aresa.dk

FIRMATA UNA CONVENZIONE QUADRO SUL SOSTEGNO SVIZZERO AL DISARMO CHIMICO NELLA FEDERAZIONE RUSSA
Mosca, 29 gennaio2004 - La Svizzera e la Federazione russa hanno firmato ieri a Mosca una convenzione quadro sul sostegno svizzero al disarmo chimico nella Federazione russa. Per tale sostegno la Svizzera prevede di impiegare un importo complessivo di al massimo 15 milioni di franchi per 5 anni. La convenzione quadro è stata firmata oggi a Mosca da Anne Bauty, incaricata di affari a.I. Dell’ambasciata svizzera, e da Viktor Kholstov, direttore generale dell’Agenzia russa per le munizioni. Alla base di tale convenzione vi è la decisione delle Camere federali del 3 marzo 2003 di sostenere la distruzione a livello mondiale di armi chimiche con 17 milioni di franchi. Conformemente alla volontà del Parlamento la maggior parte di tale importo deve essere impiegata per progetti nella Federazione russa. La convenzione disciplina le condizioni quadro per la cooperazione in tale ambito. La Svizzera si impegna a livello internazionale per l’eliminazione delle armi chimiche. Essa è Stato contraente della Convenzione sulle armi chimiche (Cac) del 1993, la quale prescrive la distruzione di tutte le armi chimiche entro il 2012. Nella Federazione russa l’attuazione della Cac secondo lo scadenzario è in pericolo, a causa dell’esitante smaltimento delle 40 000 tonnellate di aggressivi chimici. Numerosi Paesi hanno pertanto messo a disposizione mezzi per sostenere tale processo di distruzione. Il sostegno del disarmo è un elemento della politica di sicurezza svizzera. Lo stoccaggio di armi chimiche rappresenta una minaccia per la sicurezza internazionale, poiché vi è il rischio di diffusione di determinate sostanze, per esempio se queste dovessero cadere nelle mani di gruppi estremisti. Il pericolo di contaminazione locale dovuto alle armi chimiche costituisce anche una seria minaccia per l’ambiente.

L'AEA PUBBLICA UNA GARA D'APPALTO PER LA LOTTA CONTRO LA PERDITA DELLA BIODIVERSITÀ MARINA
Bruxelles, 29 gennaio 2004 - L'agenzia europea dell'ambiente (Aea) ha pubblicato una gara d'appalto per l'assistenza alla valutazione dei progressi compiuti nella lotta contro la perdita della biodiversità nell'ambiente marino. Il sesto programma di azione per l'ambiente dell'Ue (6Eap) si prefigge di arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro il 2010 ("Obiettivo biodiversità del 2010"). Tale programma identifica le principali pressioni sull'ambiente e i principali problemi legati alla biodiversità: inquinamento causato dai trasporti, dall'industria e dall'agricoltura; cambiamenti nell'uso del suolo ed eccessivo sfruttamento delle risorse naturali; specie non native, compresi gli Ogm; cambiamento climatico ed effetti previsti sulla biodiversità. L'obiettivo del contratto è fornire un contributo alla relazione in programma "Arrestare la perdita della biodiversità" dell'Aea, per quanto concerne l'ambiente marino e la pesca sostenibile. Lo studio dovrà fornire una valutazione dei progressi compiuti nella riduzione della perdita della biodiversità, evidenziando le principali pressioni, lo stato/impatto della biodiversità e le risposte specifiche a tali pressioni. La valutazione deve basarsi quanto più possibile sugli indicatori, tuttavia studi di casi, ecc. Possono essere inseriti a sostegno dell'analisi. Il personale dell'Aea s'impegnerà attivamente nell'elaborazione della relazione "Arrestare la perdita della biodiversità". Il contraente dovrà eseguire lo studio lavorando a stretto contatto con il coordinatore del progetto e/o con altro personale dell'Agenzia, nonché, ad esempio, con gli esperti degli altri Centri tematici europei (Cte) responsabili di altre sezioni della relazione. Per esempio, per quanto concerne lo sviluppo di indicatori, il contraente dovrà cooperare con i Cte che sostengono l'Aea, in particolar modo con il Cte sull'acqua (Lotto 1) e/o il Cte per la protezione della natura e della biodiversità e il Cte sull'ambiente terrestre (Lotto 2). La biodiversità nei mari e negli oceani è soggetta a numerose pressioni di varia intensità. La discussione riguardante le pressioni e i loro impatti sulla biodiversità deve essere di preferenza strutturata sulla base dei titoli seguenti (i titoli possono essere raggruppati): 1. Protezione della natura (comprese le specie minacciate); 2. Pesca; 3. Maricoltura; 4. Specie aliene; 5. Eutrofizzazione; 6. Contaminanti (inquinamento); 7. Attività in mare aperto e trasporti marittimi; 8. Costruzione (comprendente bonifica di terreni, dragaggio e scarico alla rinfusa); 9. Strutture ricreative e turistiche; 10. Cambiamento climatico. I risultati devono riguardare principalmente i grandi ecosistemi marini collegati all'Europa: l'Oceano Artico, l'Oceano Atlantico nord-orientale, il Mare del Nord, il Mar Baltico, il Mare Mediterraneo, il Mar Nero e il Mar Caspio. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Agenzia europea dell'ambiente All'attenzione di Jimmy Flindt Tel.: +45 33 36 71 50 E-mail: Jimmy.flindt@eea.eu.int  Per consultare il testo completo della gara d'appalto, visitare il sito: http://ted.Publications.eu.int/static/doccur/it/it/13597-2004.htm

LA RICERCA È… ALLE STELLE ESISTE UN LEGAME TRA LAMPI GAMMA ED ESPLOSIONI DI SUPERNOVE.
Bologna, 29 gennaio 2004 - Una scoperta sui lampi gamma assegna all’astrofisica italiana un posto d’onore nella classifica 2003 di Science. A meritarlo sono i ricercatori della sezione di Bologna dell’Iasf, Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica del Cnr, che hanno contribuito a rilevare il lampo gamma del 29 marzo scorso (Grb030329), famosissimo fra gli addetti ai lavori perché ha permesso di stabilire oltre ogni ragionevole dubbio che esso è collegato all’esplosione di una supernova, la morte di una stella, confermando così anche gli indizi ottenuti in precedenza dal satellite italiano Bepposax. La scoperta è stata possibile grazie a Hete-2, un satellite della Nasa di piccole dimensioni ( 89 cm di altezza per 124 chilogrammi di peso) in grado di rilevare i lampi gamma e trasmettere anche dopo meno di un minuto alcuni dati essenziali alle proprie stazioni riceventi: tra queste quella di Malindi, finanziata dall’Asi e coordinata da Graziella Pizzichini in collaborazione con Ennio Morelli, Fulvio Gianotti e Patrizia Ferrero della sezione di Bologna dell’Iasf - Cnr, che sta per confluire nell'Inaf, Istituto nazionale di astrofisica. “Dalla base di Malindi”, spiega la Pizzichini , “le informazioni ricevute dal satellite sono immediatamente ritrasmesse alla base del Fucino e da lì al Mit di Boston, leader del progetto. Subito dopo sono inviate dalla Nasa a un vasto numero di astrofisici e osservatori astronomici”. Lampi gamma o gamma ray burst è il nome con il quale gli scienziati identificano un fenomeno astrofisico tra i più interessanti ma la cui origine è ancora in gran parte ignota. Le speranze di saperne di più sono riposte proprio nella nuova generazione di satelliti come Hete-2. “E’ molto importante poter stabilire nel più breve tempo possibile la direzione di provenienza del lampo gamma”, prosegue la ricercatrice del Cnr, “perché esso genera un bagliore residuo (afterglow), che è osservabile con telescopi a raggi X e spesso anche con telescopi ottici o radio, ma che decade molto rapidamente”. Un ritardo di ore, ma in alcuni casi anche solo di minuti, nel puntare i telescopi può impedire l’osservazione del residuo e in ogni caso far perdere informazioni essenziali per la comprensione del fenomeno. “Siamo entrati nella classifica dei top 10 di Science”, conclude Graziella Pizzichini, “anche per il fatto di avere dimostrato l’esistenza del bagliore residuo degli ancora più misteriosi lampi gamma oscuri, che si credeva ne fossero privi. Grazie alla rapidità del satellite nel localizzare i lampi gamma e all’efficienza raggiunta da tanti telescopi, sia robotici che tradizionali, è stato possibile osservare che il bagliore residuo esiste anche per questi eventi, ma scompare pochi minuti dopo l’esplosione”. 

MOBBING: COME DIFENDERSI? VENERDI’ 30 GENNAIO SEMINARIO CODACONS ORGANIZZATO CON IL PATROCINIO DELL’ISTITUTO ITALIANO DI MEDICINA SOCIALE INTERVENTO DEL PM DI TORINO RAFFAELE GUARINIELLO
Roma, 29 gennaio 2004 - Il Codacons, con il patrocinio dell’ Istituto Italiano di Medicina Sociale, ha organizzato a Roma un importante seminario dal titolo Mobbing: Come Difendersi? A partire dalle ore 9, presso il complesso dei “Dioscuri al Quirinale”, sito in via Piacenza 1, avvocati, magistrati, medici e cittadini si confronteranno su uno dei principali temi d’attualità del nuovo millennio: il mobbing. Esperti del settore cercheranno di dare una spiegazione al fenomeno e di fornire elementi di difesa utili per coloro che ne sono rimasti vittime. Illustri avvocati affronteranno la questione dal punto di vista legale e delle possibilità di rivalsa dinanzi i tribunali. Prestigiosi nomi interverranno al dibattito: il Procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello, il Prof. Pietrantonio Ricci, Presidente dell’Istituto Italiano di Medicina Sociale, il Prof. Michele Piccione, docente di clinica psichiatrica all’Università La Sapienza , Francesco Ciampi, Magistrato presso la Corte d’Appello di Roma sez. Lavoro, Valentina Lo Storto, Magistrato Ordinario e molti altri. L’ingresso è libero.

IL FAMILY BUSINESS: WORKSHOP E ATTIBUZIONE PREMIO ROTARY CLUB
Lugano, 29 gennaio 2004 - Le imprese familiari assumono una funzione importante all’interno del tessuto economico. In Svizzera sono circa 150 mila le aziende controllate e gestite da famiglie, pari a circa il 50% del totale delle aziende domiciliate. La commissione iniziative insubriche del Rotary Club in collaborazione con l’Associazione industrie ticinesi (Aiti) organizza un workshop su questo tema mercoledì 4 febbraio 2004, 10.30-12.15, aula 300, Università della Svizzera italiana, v. G. Buffi 13, Lugano. Nella seconda parte del seminario verrà presentata la tesi di laurea premiata dalla Commissione iniziative insubriche del Rotary club. Il premio sarà attribuito a Glenda Giugliano, laureata in Scienze economiche dell’Usi nel 2003, per la sua tesi di laurea “Modelli di governance e successione nelle imprese familiari”. Analisi comparata Ticino-italia”. Seguirà un rinfresco. Informazioni: prof. Gianluca Colombo, Usi, v. G. Buffi 13, Lugano, tel. 091 912 47 35, gianluca.Colombo@lu.unisi.ch

OPERAZIONI DI MOBILITÀ PUBBLICATA L'ORDINANZA MINISTERIALE PER LA MOBILITÀ DEL PERSONALE DELLA SCUOLA
Roma, 29 gennaio 2004 - Con Ordinanza Ministeriale, oggi, sono state date le disposizioni per l'effettuazione delle operazioni di mobilità (trasferimenti e passaggi) del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario (A.t.a.) per l'anno scolastico 2004/2005, a seguito della sottoscrizione con le Organizzazioni Sindacali, il 27 gennaio 2004, del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo. E' interessato il personale con contratto a tempo indeterminato ed il termine di scadenza per la presentazione della domanda è fissato al 28 febbraio 2004. L 'ordinanza, con i relativi allegati, la modulistica ed il testo del Contratto sono disponibili sul sito Internet del Ministero (www.Istruzione.it ) e sulla rete Intranet che collega tutti gli Uffici e le Istituzioni scolastiche.

UNIVERSITA’ PORTE APERTE ALLA CITTA’ SABATO 31 GENNAIO E DOMENICA 1° FEBBRAIO DALLE 10 ALLE 18 APERTURA STRAORDINARIA DELLE 10 UNIVERSITÀ MILANESI CON VISITE GUIDATE NON STOP E BUS DA UN’UNIVERSITÀ ALL’ALTRA - TUTTO GRATUITAMENTE E SENZA PRENOTAZIONE
Milano, 29 gennaio 2004 - Per la prima volta in Italia una ‘due giorni’ di Porte Aperte di tutti gli atenei di Milano che conta ben 10 Università – pubbliche e private – con una popolazione studentesca di oltre 190.000 studenti (da tutta Italia e dal mondo) e di oltre 10.000 docenti che popolano una vera e propria città dedicata allo studio e alla ricerca. Una popolazione che è il doppio di quella di…Bergamo, ad esempio. L’offerta formativa di Milano è certamente forte e qualificata nel panorama italiano: sono 44 le diverse Facoltà universitarie con un ventaglio di ben 255 diverse possibilità di Corsi di laurea triennale, cui si aggiungono altri 170 Corsi di laurea specialistica (totale corsi laurea: 425). Master, corsi di specializzazione, dottorati raggiungono il numero di 538. Delle dieci Università, 5 Università sono situate in antichi monasteri (Cattolica, Brera, Teologica, Conservatorio) o edifici di grande rilevanza storica (l’Ospedale dei poveri-Cà Granda) e 3 Università di recente nascita hanno riutilizzato ampie zone ex industriali (Politecnico Bovisa, Iulm, Bicocca, cui si aggiunge la nuova realizzazione di Bocconi): una lunga e interessante storia di rifunzionalizzazione di edifici e aree che hanno dato e danno nuova vita alla città. La superficie totale delle 10 Università (intendendo aule laboratori biblioteche uffici servizi ) raggiunge 1.800.000 mq, superficie che è 4 volte quella dello Stato della Città del Vaticano. Come si svolge la manifestazione Il pubblico può recarsi indifferentemente in una Università a scelta (vedi locandina con programma e indirizzi), dalle 10 alle 18 nei due giorni di visita e qui troverà: 1. Una hostess per l’accoglienza che distribuirà ad ogni partecipante un Libretto-guida sulla storia e l’offerta formativa dei 10 atenei; 2. Un desk con depliant informativi sull’offerta didattica di ogni Università (soprattutto per i giovani) 3. 5 guide professioniste (Civita) che condurranno i visitatori, per gruppi, alla scoperta di percorsi classici e insoliti: - chiostri quattrocenteschi alla Statale o alla Teologica, il Bramante alla Cattolica, il Monastero di San Simpliciano aperto dopo anni di restauri… - edifici modernissimi alla Bocconi e allo Iulm o in Bicocca… - le ex fabbriche con aule e laboratori alla Bovisa… - l’Aula Magna di ogni Ateneo: ambienti storici e di alta rappresentanza… - e poi ci saranno le “sorprese”: le aule della Cattolica con i reperti romani, lo scalone magnificente del Richini a San Simpliciano appena restaurato, la suggestiva Crociera tra i chiostri della Ca’ Granda trasformata in sala di lettura a due piani - ma anche le biblioteche storiche o modernissime ( la Biblioteca Negri da Oleggio alla Cattolica e quella progettata da Gregotti alla Bicocca) - i laboratori didattici e di ricerca, in particolare quelli di chimica al campus delle scienze a Città Studi, quelli di fotografia, modellistica di design e il laboratorio di sicurezza dei trasporti – Crash test – a Politecnico Bovisa, tenuti in funzione durante le visite - per finire …in musica: le aule del Conservatorio aperte al pubblico durante le lezioni di musica con tanti piccoli concerti 4. Bus navette gratuiti, non stop collegano un’Università all’altra in modo che i visitatori potranno organizzarsi un itinerario secondo i propri interessi, senza dover mai prendere mezzi pubblici o privati (vedi mappa sul retro locandina) 5. E alla fine delle due giornate: grande concerto dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio – ore 17.00 Domenica 1° febbraio – Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Promotori e sponsor Hanno ideato e voluto questa grande manifestazione l’Urban Center del Comune di Milano, con la guida dell’Assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga – in stretta collaborazione con Aim – Associazione Interessi Metropolitani di cui è presidente Pier Giuseppe Torrani. “Questa edizione di Conoscere Milano - sottolinea l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga -intende far scoprire, in un itinerario di molte tappe, quei luoghi che costituiscono uno dei maggiori punti di forza della città: le sue università. L’eccellenza di Milano nei settori del design, della moda, della finanza è indissolubilmente legata alla qualità del suo sistema di produzione del sapere e all’eccellenza che la città riveste anche nel settore dell’istruzione superiore. Con le sue 10 Università articolate in 44 Facoltà e i suoi quasi 200.000 studenti, Milano è oggi la più grande città universitaria d’Italia, un punto di riferimento dell’intero sistema accademico nazionale. Dieci Atenei nati grazie all’iniziativa privata, una tradizione che auspico possa continuare, rafforzarsi e svilupparsi. L’iniziativa intende sia far conoscere le proposte didattiche e l’offerta formativa dei nostri atenei, le attrezzature scientifiche e tecnologiche a disposizione degli studenti, sia far scoprire la presenza fisica di questi luoghi all’interno della città, spesso conosciuti solo da chi li frequenta. Tutte le sedi hanno rivestito un importante ruolo di recupero urbano e rifunzionalizzazione di spazi: non solo le sedi più recenti sono caratterizzate, infatti, da un passaggio da luoghi di produzione materiale a luoghi di produzione del sapere, ma anche le sedi storiche sono state spesso caratterizzate da una storia di riuso di complessi prima destinati ad altre funzioni come ospedali o monasteri.” “Tutta la manifestazione si svolge naturalmente con la più stretta collaborazione delle Università stesse che hanno accolto con entusiasmo il progetto - aggiunge Torrani – ed hanno fornito supporto organizzativo e materiali per realizzare il libretto-guida che sarà distribuito a tutti i partecipanti alle visite guidate. Un grande sostegno è venuto da Aem, Fondiaria-sai, Pirelli R.e.” A un pubblico di tutte le età, ai giovani che vogliono orientarsi per la scelta universitaria, agli appassionati di storia milanese, ai curiosi del nuovo e dell’antico, a chi è stanco di sentire che tutto va male e che Milano non offre niente…

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