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2003 anno 6°  

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 30 GENNAIO  2004

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PIÙ EUROPA IN UN'ONU RINNOVATA

Strasburgo, 30 gennaio 2004 - Adottando la relazione di Armin Laschet (Ppe/de, D), con 367 voti favorevoli, 62 contrari e 14 astensioni, il Parlamento europeo esorta l'Unione ad approfondire la sua cooperazione con l'Onu, proprio il giorno del conferimento del Premio Sacharov al Segretario generale Kofi Annan e a tutto il personale delle Nazioni Unite. I deputati riaffermano che il multilateralismo «resta il miglior modo per individuare e affrontare le minacce e realizzare la pace e la sicurezza globale», mentre l'esperienza dell'Unione europea rappresenta un modello di come popoli che hanno conosciuto grandi crisi e guerre possano «percorrere congiuntamente un cammino di pace, di prosperità e di democrazia sviluppando un modello che coniuga la crescita economica con la coesione e i diritti sociali». Sottolineando come l'Unione europea e i suoi Stati membri forniscano più del 50% dei contributi finanziari all'Onu e alle truppe per il mantenimento della pace, nonché più del 60% degli aiuti internazionali allo sviluppo, l'Aula ritiene che l'Europa dovrebbe «assumere un ruolo chiave nella questione relativa alla futura configurazione delle nazioni Unite» per rafforzare l'efficacia del sistema multilaterale nel suo insieme. In tale contesto, il Parlamento sottolinea l'importanza di migliorare la rappresentatività, la struttura e l'efficacia del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Si tratterebbe, quindi, di aumentare il numero di membri permanenti e non permanenti, per riflettere meglio la situazione attuale del mondo. Pertanto, l'Unione dovrebbe essere ammessa come membro permanente non appena sarà riconosciuta la sua personalità giuridica, mentre nuovi seggi permanenti dovrebbero essere attribuiti all'Africa, all'Asia e all'America Latina. I deputati, poi, suggeriscono di sostituire l'attuale sistema del veto con un «doppio veto»: l'opposizione sarebbe ammissibile se proviene da un minimo di due membri permanenti. Tale diritto, inoltre, potrebbe esercitarsi solo per le questioni attinenti il capitolo Vii della Carta dell'Onu: minacce, violazione della pace e atti di aggressione. Il testo insiste anche sulla partecipazione dell'Unione al Consiglio di sicurezza, all'Assemblea Generale e all'Ecosoc (Consiglio economico e sociale), così come alla Commissione dei Diritti dell'uomo e all'amministrazione delle agenzie e fondi ai quali l'Unione contribuisce. Il futuro Ministro europeo degli Affari esteri, ipotizzato dal progetto di Trattato Costituzionale, dovrà rappresentare l'Unione al Consiglio di sicurezza. Il Parlamento ritiene, inoltre, che la «definizione di una politica estera e di sicurezza comune riferita all’Onu dovrebbe essere caratterizzata dalla partecipazione e dall’influenza congiunta di tutti gli Stati membri dell’Unione europea». I deputati propongono, poi, di estendere e approfondire la cooperazione Ue-onu non solo in materia di sviluppo e aiuti umanitari, ma anche nella prevenzione dei conflitti e la risoluzione delle crisi. Sono menzionati, poi, altri settori di cooperazione con le agenzie specializzate dell'Onu, come l'ambiente e la salute pubblica, nonché la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. D'altra parte, la relazione identifica dei settori in cui sarebbe necessaria una migliore collaborazione con e tra le istituzioni europee. I deputati, infatti, ritengono che il Parlamento europeo debba rafforzare la sua cooperazione con l'Onu in modo concreto, come ad esempio partecipando alle sessioni annuali del Consiglio di sicurezza e dell'Assemblea generale, nonché creando una rete parlamentare che si riunirebbe ogni anno sotto l'egida dell'Onu. Essi sottolineano anche la necessità di migliorare lo scambio di informazioni e il coordinamento tra gli Stati membri che dispongono di un seggio al Consiglio di sicurezza e la Presidenza dell'Ue. Ad esempio, ogni volta che una dichiarazione è rilasciata a nome dell'Unione, gli Stati membri dovrebbero astenersi dal fare proprie dichiarazioni nazionali, salvo a titolo eccezionale.

"L'EUROPA, LE EUROPE E IL MONDO" CICLO DI SEMINARI PROMOSSI DALLA SEZIONE NAPOLETANA DEL GFE OGGI IL PRIMO APPUNTAMENTO. INTERVIENE PIER VIRGILIO DASTOLI, DIRETTORE DELLA RAPPRESENTANZA ITALIANA DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Napoli 30 Gennaio 2004 - Sarà Pier Virgilio Dastoli Direttore della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia a dare il via oggi venerdì 30 gennaio alle 15 e 30 presso l’Istituto Italiano per gli studi filosofici (Via Monte di Dio 14) al primo seminario della sezione napoletana della Gioventù Federalista Europea (Gfe- vedi allegato), la sezione giovanile del Movimento Federalista Europeo (Mfe) fondato da Altiero Spinelli. “ Abbiamo definito-dichiara il presidente della Gfe Roberto Race- un fitto calendario di incontri che si concluderà a giugno. Tra i primi in calendario quello con il presidente del Movimento Federalista Europeo Alfonzo Iozzo l’11 febbraio (sempre all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici alle 15 e 30) e quello con Francesco Tufarelli, Capo gabinetto del Ministero per le Politiche Comunitarie a fine febbraio. Va detto che a differenziare il seminario dagli incontri accademici è il fatto che lì i giovani sono delle comparse, negli incontri della Gioventù Federalista sono protagonisti. Non è caso poi che la prima giornata del seminario si svolga all'istituto Italiano per gli Studi Filosofici uno dei punti riferimento del federalismo in Italia, detto ciò contiamo poi anche nell'ospitalità delle università Campane che si stanno impegnando attivamente nel dibattito sull'Europa." Infolink: http://www.Jef-europe.net  http://www.Mfe.it  

LA CONSIGLIERA FEDERALE SVIZZERA  MICHELINE CALMY-REY INCONTRA ALTI RAPPRESENTANTI DELL’UE
Berna, 2004 - Il 2 febbraio 2004 a Bruxelles, la Consigliera federale Micheline Calmy-rey incontrerà per colloqui Chris Patten, Commissario Ue per le relazioni estere, e Javier Solana, Alto rappresentante per la politica comune in ambito estero e di sicurezza. La Consigliera federale Calmy-rey sarà inoltre ricevuta per una visita di cortesia dal Presidente della Commissione europea Romano Prodi. Al centro dei colloqui vi saranno i Bilaterali Ii e le trattative relative all’estensione della libera circolazione delle persone ai nuovi Paesi membri dell’Ue. Altri temi in discussione saranno la situazione nel Vicino Oriente, nei Balcani e in Irak.

VERTICE SUL CAPITALE DI RISCHIO NEL BENELUX
Bruxelles, 30 gennaio 2004 - Europe Unlimited e Bva (Belgian venturing association) stanno organizzando congiuntamente la terza edizione del vertice sul capitale di rischio nel Benelux, che si svolgerà a Bruxelles (Belgio) il 16 e 17 febbraio. Nella prima giornata si terrà un forum sul partenariato. Circa 50 delle principali aziende con potenzialità di crescita che operano nei settori della tecnologia e delle scienze della vita incontreranno rappresentanti di grandi aziende e rinomati investitori locali ed internazionali. Le aziende in crescita avranno l'opportunità di presentare i loro piani d'impresa nel corso di riunioni preorganizzate con i principali esponenti del settore. La seconda giornata sarà dedicata al vertice vero e proprio. L'obiettivo sarà di promuovere, nell'ambito di sessioni plenarie e di seminari finanziari, il dinamismo nei settori dei capitali privati e dell'imprenditoria nei paesi del Benelux. Infolink: http://www.E-unlimited.com/bvs  

RISPARMIO GESTITO: CHIUSURA D’ANNO POSITIVA. A DICEMBRE IL PATRIMONIO LORDO SUPERA LA SOGLIA DEGLI 850 MILIARDI DI EURO.
Milano, 30 gennaio 2004 - L’industria del Risparmio Gestito ha chiuso il 2003 con un patrimonio lordo di 854,6 miliardi di euro. Il patrimonio al netto della duplicazione degli Oicr di gruppo si è invece attestato a quota 628,4 miliardi di euro. Entrambi sono dati molto importanti che confermano la chiusura positiva del 2003 per l’Industria del Risparmio Gestito, già registrata all’inizio del mese dalle statistiche dei fondi comuni d’investimento. La fotografia scattata mensilmente dalla Mappa del Risparmio Gestito offre una visione d’insieme di tutte le componenti dell’Industria: Oicr, Gpf, Gpm, gestioni di patrimoni previdenziali, prodotti assicurativi, altre gestioni. La mappa si basa non su stime ma su dati effettivi per società e per gruppi e fornisce un’analisi disaggregata della composizione delle gestioni. Al primo posto della classifica dei prodotti finanziari, anche nell’ultimo mese del 2003, si sono collocati gli Oicr con un patrimonio lordo di 507 miliardi di euro (503,7 miliardi di euro il netto). Al secondo posto le Gestioni di Prodotti Assicurativi con un patrimonio lordo di 151,5 miliardi di euro (119,2 miliardi di euro il netto). A seguire le Gpf Retail con 93,8 miliardi di euro di lordo (13,2 miliardi di euro il netto) e le Gpm Retail con 49 miliardi di euro di lordo (40,2 miliardi di euro il netto). Al penultimo posto la categoria residuale delle Altre Gestioni con un patrimonio lordo di 42,4 miliardi di euro (40,1 miliardi di euro il netto). Le Gestioni di Patrimoni Previdenziali chiudono la classifica con 10,7 miliardi di euro di patrimonio lordo e 9,5 miliardi di euro di patrimonio netto. Nel mese di dicembre il comparto che ha chiuso con il patrimonio maggiore è stato quello obbligazionario: 293,7 miliardi di euro il lordo; 274,3 miliardi di euro il netto. Al secondo posto i prodotti bilanciati con 185,5 miliardi di euro di patrimonio lordo (136,6 miliardi di euro il netto). Al terzo posto i prodotti azionari con 125,1 miliardi di euro di lordo e 112,7 miliardi di euro il netto. Seguono i prodotti monetari con un patrimonio lordo di 114,3 miliardi di euro, netto di 111,9 miliardi di euro. Chiudono la classifica: la categoria residuale dei prodotti non classificati (104,6 miliardi di euro il lordo, 68,7 miliardi di euro il netto) e i prodotti flessibili (31,3 miliardi di euro di patrimonio lordo e 21,7 miliardi di euro di netto).

CIPE: APPROVATO IL FINANZIAMENTO DEL CONTRATTO DI PROGRAMMA DEL GRUPPO FIAT
Roma, 30 gennaio 2004 - Il Mef comunica che il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), riunitosi ieri a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Ministro, Giulio Tremonti, ha approvato il finanziamento del contratto di programma del Gruppo Fiat, per la riqualificazione industriale nelle regioni Basilicata, Campania e Lazio, che prevede investimenti per circa 1.254 milioni di euro, di cui circa 155 milioni a carico della finanza pubblica. L’occupazione prevista è pari a 1.250 unità lavorative annuali. Il programma si inserisce nell’ambito del più generale piano di rilancio del Gruppo Fiat oggetto dell’accordo di programma sottoscritto dal Governo il 5 dicembre 2002.

RISPARMIO TRADITO: DOPO LA BANCA D'ITALIA PER LA PRIMA VOLTA I CONSUMATORI INCONTRANO LA CONSOB
Roma
, 30 gennaio 2004 - Dopo Banca d’Italia è la Consob ad aprire le porte ai consumatori. Oggi, infatti, i vertici dell’istituto hanno ricevuto i dirigenti dell’Intesa dei consumatori per discutere dei crack finanziari e della necessità di maggior tutela per i risparmiatori. Nel corso dell’incontro con Cardia i dirigenti dell’Intesa (Carlo Pileri, Elio Lannutti, Carlo Rienzi e Rosario Trefiletti) hanno richiamato gli ultimi crac finanziari sottolineando l’esigenza di maggiori controlli a tutela dei risparmiatori italiani. Durante la riunione, durata oltre due ore, la Consob ha ricordato le numerose indagini effettuate sulle società di revisione e si è concordato sull’apertura di un tavolo tecnico Consob – Intesa dei consumatori in relazione ai rimborsi in favore dei risparmiatori “traditi”, tavolo che avrà il compito sia di verificare tempi e modalità dei rimborsi accordati dalle banche, sia di stimolare il sistema creditizio affinchè si indennizzino i risparmiatori coinvolti nei crac. Entro 2 settimane, inoltre, la Consob dovrà rispondere alla richiesta dell’Intesa dei consumatori di una revisione contabile straordinaria dei bilanci di 54 società quotate in borsa i cui titoli in 3 anni hanno subito perdite del proprio valore superiori al 70% (ulteriori informazioni sui titoli sono acquisibili tramite siti internet specializzati come quello del Sole 24 ore o www.Traderlink.com ). Le perdite in Borsa degli ultimi 3 anni – affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – ammontano a circa 900 miliardi di euro e hanno coinvolto circa 4 milioni di investitori. L’attività dell’Intesa non si ferma quindi alla difesa dei risparmiatori coinvolti nei grandi crac finanziari, ma si allarga agli investitori che hanno acquistato titoli che poi in Borsa hanno avuto forti perdite. Le 4 associazioni chiedono alla Consob di sospendere le società di revisione coinvolte nei crac in Borsa qualora si evidenzino violazioni negli accertamenti dei bilanci delle varie società quotate, e mettono a disposizione degli investitori un modello per segnalare le perdite in Borsa al momento utilizzato per fini statistici ed eventuali azioni risarcitorie.

TRE VICEPRESIDENTI PER ASSIRM UN’ORGANIZZAZIONE MOLTO STRUTTURATA PER UN FUTURO DI GRANDE ATTIVITÀ
Milano, 30 gennaio 32004 - Molte novità sono emerse dall’ultima riunione del Consiglio direttivo Assirm, svoltosi alla fine di gennaio. Le decisioni più importanti riguardano i vicepresidenti, che sono stati aumentati da uno a tre, e l’affiancamento ad essi e al presidente di alcuni consiglieri “coadiutori”, per aree specifiche. Luigi Ferrari, presidente di People Research, già rieletto presidente di Assirm in dicembre, cui competeranno in particolare i rapporti con le altre associazioni e le confederazioni, sarà coadiuvato da Paolo Sari per lo sviluppo delle strategie Assirm, Salvatore Limuti, per i rapporti territoriali e lo sviluppo delle ricerche nel Mezzogiorno, Cecilia Gobbi per i rapporti internazionali Esomar e la rappresentanza Efamro. Vicepresidenti sono stati eletti Silvestre Bertolini, per i rapporti con le istituzioni, le attività di lobby e il monitoraggio legislativo, Nando Pagnoncelli per le relazioni esterne, la comunicazione ed i rapporti con i media, e A. Claudio Bosio, per la cultura della ricerca, la formazione, i rapporti con le università e l’ufficio studi. Bertolini sarà affiancato da Leonardo Abruzzese (rapporti sindacali e di lavoro), Patrick Standen (qualità e rapporti con Uni); a sua volta Pagnoncelli avrà l’aiuto di Carlo Santucci (rapporti e coinvolgimento degli associati, collegamento con i clienti, aspetti statutari e allargamento della base associativa). Il presidente Ferrari subentrerà a Pagnoncelli come rappresentante di Assirm in Pubblicità Progresso. Giampaolo Doveri è stato confermato nella carica di tesoriere di Assirm.

OGNI FILIERA HA LE SUE QUALITÀ SCOPRI SU SANPAOLOIMPRESE.COM L'OFFERTA SANPAOLO PER L'AGRICOLTURA DI QUALITÀ: TANTE SOLUZIONI PER CIASCUNA FILIERA.
Torino, 30 gennaio 2004 - Il sito Sanpaoloimprese.com presenta la gamma di prodotti e servizi indirizzati alle esigenze di investimento delle aziende agricole e agroalimentari. Un'offerta ampia e flessibile per offrire soluzioni alle specifiche esigenze dei vari comparti del settore agricolo. Un simpatico e funzionale tool interattivo permette di navigare all'interno delle varie filiere prese ad esempio per aiutare l'utente nella ricerca delle soluzioni più adeguate ai propri bisogni di investimento. Perchè ogni filiera "ha le sue qualità", ma un comune impegno verso la Qualità , dei prodotti e dei processi. Il mercato domanda sempre maggiori garanzie sulla qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari; la normativa sta progressivamente accogliendo queste esigenze, imponendo alle aziende controlli più rigidi e sistemi certificati. Gli investimenti delle aziende agricole sono perciò sempre più orientati all'introduzione di sistemi di controllo e di certificazione, al rinnovamento di macchinari ed impianti, all'adesione ai marchi di qualità. Con questo tool, l'utente potrà facilmente individuare le risposte della Banca alle principali esigenze di investimento in ciascuna filiera - dal Vino all'Olio, dall'Agriturismo al Biologico, dal Latte alla Carne fino ai Prodotti Tipici minori. Infolink: www.Agricoltura.sanpaoloimprese.com

CONFINDUSTRIA SICILIA - CREDITO SICILIANO: IN SICILIA IL COSTO DEL DENARO PER LE INDUSTRIE SCENDE AL 4%. ACCORDO CONFINDUSTRIA SICILIA - CREDITO SICILIANO
Palermo, 30 gennaio 2004 - Il costo del denaro per le industrie siciliane scende al 4%, grazie ad un accordo sottoscritto oggi dal Presidente di Confindustria Sicilia, Ettore Artioli, e dal Vice-presidente e Amministratore delegato del Credito Siciliano, Carlo Negrini. Alle 3.000 industrie associate, per tutte le forme di credito tradizionali e nuove (dal conto corrente al factoring alle anticipazioni fino agli interventi strutturali a medio e lungo termine e ai mutui) la banca applicherà due punti percentuali in più sull'Euribor a tre mesi (che oggi è 2,07%). Il costo del denaro scenderà addirittura al 3,50% per le operazioni di finanziamento all'export. In più, verrà azzerata la commissione di massimo scoperto trimestrale, "una voce, questa - ha commentato positivamente Ettore Artioli - che come costi spesso incide molto di più del tasso di interesse". Altre due novità: la banca, controllata dal Credito Valtellinese, consentirà a costo zero, e a canone zero per un anno, l'accesso al portale di e-commerce "@pertacity" alle industrie del sistema confindustriale che potranno, così, vendere on line i loro prodotti; e diventerà partner reale delle aziende più meritevoli condividendo fino al termine la responsabilità dei progetti di sviluppo più complessi che saranno finanziati. "Il Credito Siciliano con questo accordo ha voluto dare una risposta concreta al nostro appello di una settimana fa - ha aggiunto Artioli -. Abbiamo chiesto una revisione del rapporto con le banche e una maggiore attenzione da parte degli interlocutori istituzionali, per la condivisione di uno sforzo comune imprese-enti-banche che aiuti la Sicilia a superare l'attuale stagnazione e l'aggravarsi della crisi economica. Il Credito Siciliano si è mostrato attento ai nostri problemi e pronto a seguire le esigenze delle imprese. Stiamo adesso studiando nuove linee di credito che comprendano il breve, il medio e il lungo termine, con flessibilità fra utilizzo di conto corrente e interventi strutturali sul capitale delle imprese fino a 5 anni". L'a.d. Carlo Negrini ha dichiarato: "L'accordo testimonia il concreto impegno del Credito Siciliano a sostenere attivamente lo sviluppo dell'economia dell'Isola, confermando la sua mission e rafforzando la propria connotazione di banca locale". Nel corso della cerimonia, Artioli e Negrini hanno affrontato i possibili sviluppi, appunto, del ruolo della banca locale anche sulla scorta dei riflessi del caso Parmalat sull'economia siciliana, e hanno avviato un confronto sulle nuove forme di finanziamento previste dalla recente riforma del diritto societario.

FINECOGROUP: CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI 2004
Milano, 30 gennaio 2004 – Finecogroup comunica il seguente calendario degli eventi societari 2004: Mercoledì 24 marzo 2004 riunione del Consiglio di amministrazione di approvazione del progetto di bilancio di esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2003 ; Mercoledì 28 aprile 2004 riunione dell’Assemblea ordinaria di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2003, in prima convocazione; Lunedì 10 maggio 2004 riunione del Consiglio di amministrazione di approvazione della relazione trimestrale al 31 marzo 2004; Mercoledì 8 settembre 2004 riunione del Consiglio di amministrazione di approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2004; Lunedì 8 novembre 2004 riunione del Consiglio di amministrazione di approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2004. Il Consiglio di Amministrazione ha adottato il regime dell’esonero dalla pubblicazione della trimestrale al 30 giugno ed al 31 dicembre

IL GRUPPO LUXOTTICA ANNUNCIA I RISULTATI DEL QUARTO TRIMESTRE DEL 2003 PRINCIPALI RISULTATI DELL’ANNO: IL FATTURATO NETTO DEL GRUPPO È STATO PARI A EURO 2.824,0 MILIONI - L’UTILE OPERATIVO DEL GRUPPO SI È ATTESTATO A EURO 431,8 MILIONI - L'UTILE PER AZIONE (ADR) È STATO PARI A EURO 0,60 (US$ 0,67)
Milano, 30 gennaio 2004 - Luxottica Group S.p.a. Leader mondiale nel settore degli occhiali, ha annunciato ieri i risultati del quarto trimestre e dell’anno 2003. I risultati del Gruppo includono il consolidamento di Opsm, la catena di ottica leader nel mercato australiano, dal 1° agosto 2003. Risultati consolidati: Quarto trimestre 2003 - Nel trimestre il fatturato del Gruppo ha confermato la sostanziale inversione di tendenza rispetto alla prima parte dell’anno. Infatti, il fatturato netto del Gruppo è aumentato del 5,9% a Euro 718,1 milioni. A parità di cambi il fatturato consolidato sarebbe cresciuto del 18,2%. L’utile operativo consolidato si è attestato a Euro 99,1 milioni. Il margine operativo è stato pari al 13,8%. L’utile netto del Gruppo è stato pari a Euro 59,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato dell’8,3%. In Euro, l’utile per azione (Adr) è stato di Euro 0,13. In Dollari statunitensi, l’utile per azione (Adr) è stato di Us$ 0,16. Anno 2003 - Il fatturato netto del Gruppo a cambi correnti è diminuito dell’11,2% a Euro 2.824,0 milioni. A parità di cambi il fatturato consolidato sarebbe aumentato dell’1,4%. L’utile operativo consolidato è stato pari a Euro 431,8 milioni. Il margine operativo è stato pari al 15,3%. L’utile netto del Gruppo si è attestato a Euro 267,3 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 9,5%. In Euro, l’utile per azione (Adr) è stato di Euro 0,60. In Dollari statunitensi, l’utile per azione (Adr) è stato di Us$ 0,67. L’indebitamento netto del Gruppo al 31.12.2003 è pari a Euro 1.470,4 milioni e comprende l’effetto dell’acquisizione di Opsm che è stata perfezionata nel corso del mese di settembre per un controvalore di Euro 285 milioni. Attività di distribuzione al dettaglio - Nel quarto trimestre del 2003 il fatturato dell’attività di distribuzione al dettaglio a cambi correnti è stato pari a Euro 531,2 milioni, in crescita del 13,1% rispetto al corrispondente periodo del 2002. A parità di cambi il fatturato dell’attività di distribuzione al dettaglio sarebbe aumentato del 29,6%. Escludendo Opsm, le vendite al dettaglio in Dollari a parità di condizioni sono cresciute del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2002, in miglioramento rispetto al calo del 2,3% dei primi nove mesi del 2003. Nel trimestre l’utile operativo dell’attività di distribuzione al dettaglio è stato pari a Euro 59,5 milioni. In Dollari esso è cresciuto del 46,9% rispetto allo stesso periodo del 2002. Il margine operativo è stato pari all’11,3%. Nel 2003 il fatturato dell’attività di distribuzione al dettaglio a cambi correnti è stato pari a Euro 2.001,7 milioni, in calo del 9,2%, mentre a parità di cambi sarebbe aumentato del 6,7% rispetto al 2002. Escludendo Opsm, le vendite in Dollari a parità di condizioni sono diminuite dell’1,1%. Nel 2003 l’utile operativo dell’attività di distribuzione al dettaglio è stato pari a Euro 269,8 milioni. Il margine operativo è stato pari al 13,5%..3 Con riferimento all’attività di distribuzione al dettaglio, Leonardo Del Vecchio, Presidente di Luxottica Group, ha commentato: “Nonostante il quarto sia tradizionalmente un trimestre debole per il fatturato della nostra divisione retail, l’ultimo trimestre del 2003 è stato invece soddisfacente. Le vendite a parità di condizioni, grazie ai primi segnali di miglioramento della congiuntura economica in Nord America, sono infatti cresciute del 2,9%, interrompendo il trend negativo iniziato nel quarto trimestre del 2001. A questo risultato positivo ha contribuito anche la buona performance delle vendite nel periodo natalizio, soprattutto con riferimento a Sunglass Hut International. Ci aspettiamo che questo trend positivo continui anche nel 2004.” Attività di produzione e di distribuzione all'ingrosso - Nel quarto trimestre del 2003 il fatturato dell’attività di produzione e di distribuzione all’ingrosso a cambi correnti è stato pari a Euro 221,2 milioni, in calo del 7,6% rispetto al corrispondente periodo del 2002. A parità di cambi il fatturato dell’attività di distribuzione all’ingrosso sarebbe calato del 2,8%. Nel 2003 il fatturato dell’attività di produzione e di distribuzione all’ingrosso a cambi correnti è stato pari a Euro 995,1 milioni, in calo dell’11,8% rispetto al 2002. A parità di cambi il fatturato dell’attività di distribuzione all’ingrosso sarebbe diminuito del 4,9%. Nel 2003 l’utile operativo dell'attività di produzione e di distribuzione all'ingrosso è stato pari a Euro 191,1 milioni, con un margine operativo del 19,2%. Commento del Presidente: Leonardo Del Vecchio, commentando i risultati del 2003, ha concluso: “Il 2003 è stato indubbiamente un anno difficile per il nostro Gruppo a causa di molteplici fattori che hanno influenzato negativamente sia il nostro business sia l’economia mondiale. In particolare, il calo di circa Euro 105 milioni dell’utile netto consolidato è da attribuire per circa Euro 65 milioni alla svalutazione del 16,4% del dollaro nei confronti dell’Euro. Comunque, guardo al 2004 con ottimismo anche in virtù degli investimenti fatti nel 2003. Abbiamo lanciato tre nuovi marchi, quali Prada, Versace e Ray-ban vista. Abbiamo consolidato la nostra quota di mercato sul mercato australiano con l’acquisizione di Opsm. Ed infine siamo stati impegnati nelle negoziazioni con Cole National con cui da pochi giorni abbiamo raggiunto un accordo di fusione, aggiungendo un altro nome alla lunga lista di acquisizioni che abbiamo realizzato e autofinanziato negli ultimi 10 anni. Infatti, la capacità di generare ogni anno rilevanti.4 flussi di cassa, che stimiamo in un range di Euro 300-400 milioni annui - prima dei dividendi - ci consente, oggi come in passato, di ripagare in un numero limitato di anni le acquisizioni. Il 2004, quindi, si apre con nuove sfide che mi rendono fiducioso per le prospettive future del Gruppo. Escludendo l’effetto cambio, confermiamo per il 2004 le previsioni di crescita dell’utile netto intorno al 15% che corrisponderebbe a un utile per azione di Euro 0,69. Ipotizzando un cambio Euro/dollaro pari a 1,25 stimiamo un utile per azione di Dollari 0,79/Euro 0,63. Altri sviluppi a livello societario: Con riferimento all’accordo con Cole National Corporation annunciato il 26 gennaio, Luxottica Group precisa, a migliore chiarimento di notizie di stampa, che tale accordo prevede l’acquisizione della stessa Cole National Corporation tramite fusione regolata dalla legge locale degli Stati Uniti e non tramite un’Offerta Pubblica di Acquisto. La fusione, se approvata dalla maggioranza degli azionisti di Cole National Corporation, è vincolante per la totalità dei medesimi, e comporta per gli stessi il diritto a percepire il prezzo pattuito in contanti. Inoltre, Luxottica Group precisa che l’esborso complessivo per l’acquisizione delle azioni e opzioni è di Dollari 401 milioni e che l’indebitamento netto di Cole National Corporation al 1° novembre 2003 era pari a Dollari 261 milioni. Luxottica Group finanzierà tale acquisizione parte con cash flow generato e parte attraverso un finanziamento a medio termine. Il management di Luxottica Group ritiene di poter agevolmente accedere ai propri usuali canali di finanziamento per l’intero importo necessario. Luxottica Group precisa altresì che le condizioni tipiche a cui l’accordo è condizionato sono: il via libera dell’antitrust, il divieto al management di Cole National Corporation di porre in essere operazioni straordinarie e l’assenza di eventi straordinari e imprevedibili di particolare rilevanza negativa. Infine, Luxottica Group precisa che Larry Pollock, Presidente e Amministratore Delegato di Cole National Corporation, detiene circa il 5% delle azioni di Cole National Corporation e che il maggior azionista detiene il 20% delle azioni di Cole National Corporation.

GRUPPO BULGARI CRESCITA DEI VOLUMI DI VENDITA NEL 2003 :+4.9% A CAMBI COMPARABILI; -1.9% A CAMBI CORRENTI
Roma, 30 gennaio 2004 – I ricavi consolidati del Gruppo Bulgari, per l’intero anno 2003 sono stati pari a 759 milioni di Euro, rispetto ai 774 milioni di Euro del 2002, con un aumento del 4.9% a cambi costanti (-1.9% a cambi correnti). Nel solo quarto trimestre 2003, le vendite sono state pari a 247 milioni di Euro, rispetto ai 255 milioni di Euro realizzati nello stesso trimestre del 2002 (+3.4% a cambi comparabili; -3.1% a cambi correnti). L’intero anno 2003 - fortemente penalizzato dalla guerra in Iraq e dalla Sars – si è chiuso con risultati positivi: decisamente buono, infatti, l’andamento delle vendite dei gioielli (+12.9% a cambi comparabili), degli accessori (+49% a cambi comparabili) e dei profumi (+8.4% a cambi comparabili). Per quanto riguarda la categoria degli orologi (-10.6% a cambi comparabili), questa risente ancora delle difficoltà dell’intero settore. Nelle aree geografiche rimangono deboli i volumi di vendita in Italia (-1.9%) ed in Europa (-0.8%), che continuano ad essere fortemente penalizzati dalla riduzione dei flussi turistici. In queste aree, tuttavia, va evidenziato l’andamento positivo delle vendite a livello della clientela locale. Buona la ripresa in America le cui vendite crescono del 9.2% a cambi comparabili; continua, inoltre, la buona performance del Giappone (+10.7% a cambi costanti) e dell’Estremo Oriente (+20.2% a cambi costanti). Con riferimento al solo quarto trimestre 2003, sono in crescita le vendite degli accessori (+22.6% a cambi costanti), dei profumi (+19.1% a cambi costanti) e dei gioielli (+7.6% a cambi costanti). Le vendite degli orologi, pur sempre negative (-9.5% a cambi costanti) stanno mostrando una costante ripresa, soprattutto in riferimento all’alta base di confronto del trimestre corrispondente del 2002 (+28% vs 2001). Per quanto riguarda le vendite per area geografica, va evidenziata la forte accelerazione della ripresa in America (+21.2% a cambi costanti) – ottenuta nonostante l’altissima base di confronto del 2002, che già aveva evidenziato una crescita del 21%. Il Giappone ha registrato un valore di vendita pressoché invariato rispetto al 2002 (+0.2% a cambi costanti), nonostante una base di confronto ancora una volta molto impegnativa (+27% vs. 2001) e nonostante l’aumento del volume delle vendite nelle Hawaii, che ha penalizzato il mercato domestico. Molto buono l’andamento delle vendite in Estremo Oriente (+18.7% a cambi costanti). Francesco Trapani, Amministratore Delegato del Gruppo Bulgari, ha così commentato: “Sono estremamente soddisfatto dei risultati raggiunti nel 2003 che mostrano, ancora una volta, la forza del marchio Bulgari, il successo dei nuovi prodotti e l’efficacia della strategia per il controllo dei costi e per la continua ricerca di efficienza. È importante sottolineare, inoltre, che l’anno appena concluso, si è rivelato un anno a due velocità, che ha visto un primo semestre decisamente avverso - dal punto di vista macro-economico e politico - ed una seconda parte, invece, in cui si sono verificati costanti segnali di ripresa. Resto quindi fiducioso per il 2004, che lascia ben sperare, sia grazie al miglioramento dell’economia, sia per il lancio dei nuovi prodotti, che, sono certo, concorreranno al raggiungimento di un’ulteriore crescita ed espansione”.

GRUPPO BOSCH: TENDENZA IN CRESCITA RESOCONTO DEL 2003, PREVISIONI PER IL 2004
Stoccarda, 30 gennaio 2004 - Franz Fehrenbach, Presidente del Comitato di Direzione della Robert Bosch Gmbh, in occasione dell’incontro con la Stampa economica tenutosi a Stoccarda lo scorso 28 gennaio ha affermato che : “Per il Gruppo Bosch, vi sono buone le premesse, per realizzare nei prossimi anni una maggiore crescita.” Ecco quanto ha affermato Franz Fehrenbach, Presidente del Comitato di Direzione della Robert Bosch Gmbh durante un incontro con la Stampa economica dell’area di Stoccarda, tenutosi alla fine di gennaio 2004. Fehrenbach ha espresso “ in generale la sua soddisfazione “ circa l’andamento dell’attività nel 2003. Nello stesso tempo, si è dichiarato convinto che nel 2004 si registrerà un ulteriore miglioramento: “Siamo decisi e pronti ad utilizzare tutte le possibilità derivanti dal previsto miglioramento economico congiunturale .” Il 2003, da poco terminato, - e Fehrenbach non lo nasconde – è stato per Bosch il terzo anno consecutivo difficile. “Siamo, comunque, soddisfatti di quanto abbiamo raggiunto.” Secondo i primi dati provvisori, il fatturato dell’anno 2003 dovrebbe ammontare a 36,3 miliardi di euro, con un aumento in percentuale di quasi il 4% rispetto all’anno precedente. A questo incremento ha contribuito anche l’acquisizione della Buderus Ag, che dalla metà del 2003 viene consolidata nelle cifre Bosch. Si nasconde, però, dietro a questo aumento anche una significativa crescita reale, soprattutto al di fuori dell’Europa, che del resto, secondo un calcolo nominale, è stata assorbita quasi completamente dal forte rialzo dell’euro. In che misura la rivalutazione dell’euro abbia influenzato i dati 2003 di Bosch, è stato chiaramente espresso da Fehrenbach, quando ha descritto lo sviluppo del fatturato, depurato del cambio. Presupponendo che i cambi siano invariati, Bosch è giunta ad una crescita interna reale di circa il 7% , che – se si comprendono i cambiamenti di consolidamento – arriva in totale al 10%. Nel Nord America, ad esempio, il fatturato è aumentato, in valuta locale, del 6%, se tradotto in euro , ciò significa una diminuzione dell’11%. In Asia, il fatturato in valuta locale è aumentato addirittura di quasi il 20%, se calcolato in euro, l’aumento è di circa il 6%. Fehrenbach ha aggiunto: “Soltanto da questa seconda valutazione, si spiega il motivo per il quale siamo stati abbastanza soddisfatti dell’andamento dell’attività nel 2003.” Il numero dei dipendenti del Gruppo Bosch è rimasto pressoché stabile, a prescindere dagli effetti del consolidamento. Il numero dei dipendenti all’inizio del 2004 era di 232.000, 109.000 dei quali in Germania e 123.000 all’estero. In tali cifre, sono compresi circa 9.700 dipendenti delle società Buderus, recentemente acquisite. Fehrenbach ha considerato ciò nell’ambito del rapporto con la reale sensibile crescita di fatturato, ed ha parlato di un “aumento soddisfacente della produttività”. Tra le divisioni dell’Azienda, la Tecnica per Autoveicoli ha registrato il miglior andamento nel 2003, realizzando un fatturato di 23,6 miliardi di euro, che significa un aumento nominale di un buon 1% rispetto all’anno precedente. Se si calcolano, però, gli influssi del cambio, l’incremento è stato dell’8%. Come ha spiegato Fehrenbach, qui si rispecchia soprattutto un duplice aspetto: l’aumento delle quote di equipaggiamento per il Programma Elettronico di Stabilità Esp, nonché lo sviluppo costantemente positivo dell’attività nei sistemi diesel. Fehrenbach continua: “Siamo convinti che la moderna tecnica diesel abbia a media scadenza grandi possibilità di affermazione anche al di fuori dell’Europa.” In proposito, Fehrenbach ha fatto riferimento ai notevoli progressi nella tecnica di combustione ed al continuo sviluppo del post-trattamento dei gas di scarico. Entrambe le tecniche contribuiscono ad attenuare i radicati pregiudizi nei confronti del motore diesel. Per questo, Bosch ha deciso di iniziare la propria produzione di filtri particolato diesel. Anche la Tecnica Industriale ha evidenziato un buon andamento, così ha affermato il Presidente del Comitato di Direzione. Il suo fatturato è aumentato nel 2003 del 9%, raggiungendo 4,3 miliardi di euro. In questa cifra, è compreso però il consolidamento di sei mesi dei Settori Fonderia ed Acciaio della Buderus. Diversamente, il fatturato si sarebbe posizionato, in valore nominale, allo stesso livello di quello dell’anno precedente, cosa che del resto avrebbe significato un aumento, depurato del cambio, già del 7%. Uno sviluppo, che Fehrenbach ha definito ragguardevole – “soprattutto, se si considera la debolezza di investimenti diffusa ovunque anche l’anno scorso”. Secondo il parere del Presidente del Comitato di Direzione della Robert Bosch Gmbh, l’andamento del Settore aziendale Beni di Consumo e Tecnologie Costruttive è stato determinato da un mix di fattori. Con il consolidamento di sei mesi del Settore Tecnica di Riscaldamento della Buderus, il fatturato è aumentato di circa il 9% ed ha raggiunto 8,4 miliardi di euro. Senza questo effetto, il volume di affari sarebbe stato, a livello nominale, inferiore a quello dell’anno precedente del 4%, anche depurato del cambio, sarebbe aumentato soltanto di circa il 2%. Specialmente negli Elettroutensili, si è registrata una recessione abbastanza sensibile. Oltre alla generale debolezza di mercato, questa recessione si deve ricondurre soprattutto ad un motivo: la concorrenza sempre più aggressiva dei Paesi asiatici. Secondo Fehrenbach, “ è una conseguenza “ l’impegno del Settore Elettroutensili in un concetto di ristrutturazione, che prevede sensibili riduzioni di costi nelle fabbriche sino ad oggi esistenti ed un aumento della quota di produzione in quei paesi, dove i costi sono ridotti. Continua Fehrenbach: “Non possiamo accettare che aziende che offrono apparechi sempre più qualificati di produzione asiatica ci sottraggano quote di mercato”. Poiché gli elementi che hanno sempre caratterizzato la differenza, quali le innovazioni tecnologiche e l’elevata qualità delle marche di Bosch, si giustificavano soltanto con certi sovrapprezzi, “ dobbiamo migliorare l’aspetto dei costi”. Senza dubbio, secondo una valutazione di Fehrenbach, i pesi dell’economia mondiale si spostano sempre più fortemente e più rapidamente verso l’Asia. Secondo Bosch, occorre considerare due aspetti: da una parte, la sfida che viene da una forte concorrenza asiatica, dall’altra parte, la possibilità di schiudere in quella regione nuovi mercati. Si stima che nei prossimi dieci anni soltanto la Cina contribuirà per il 40% all’aumento a livello mondiale della produzione di automobili. Un Paese emergente, che – secondo le dichiarazioni di Fehrenbach – “già oggi sta per noi ai vertici della scala di crescita”. In Cina, il fatturato di Bosch nel 2003, pur su base euro, è aumentato di oltre il 20%. “Per questo, continueremo ad ampliare sensibilmente la nostra presenza nell’Area Asia-pacifico”, così ha annunciato Fehrenbach. Il rinnovato passo in avanti dato dalla globalizzazione non rimane, secondo le dichiarazioni del Presidente di Bosch, senza conseguenze per i siti produttivi, dove il livello delle retribuzioni è elevato. Tuttavia, non deve essere automatico il fatto che una sempre maggiore produzione si trasferisca dalla Germania ad altri paesi. Ciò presuppone, però, un orientamento dei costi del lavoro in Germania alle condizioni della concorrenza internazionale ed a quanto fattibile oggi e domani. Non tutti gli standard di ieri si possono ancora pagare. Evidenziare questa realtà in modo determinato, non significa mettere in dubbio o non considerare il consenso sociale, ma significa una responsabilità per la Germania come Paese produttivo. L’iniziativa di prolungare l’orario di lavoro senza retribuzione è, tra tutti i provvedimenti immaginabili volti a ridurre i costi del lavoro, la soluzione più accettabile per i dipendenti. Questa soluzione viene accolta dalla maggioranza della popolazione. Naturalmente, soltanto con il provvedimento del prolungamento dell’orario, non si posssono assicurare tutti i posti di lavoro – in particolare, dovrebbe in parallelo verificarsi una crescita più elevata. Se a media scadenza non si ridurranno i costi di lavoro, sarebbero messe ancor più fortemente a rischio la concorrenzialità e, di conseguenza, l’occupazione nei siti produttivi tedeschi. In questo contesto, Fehrenbach non ha espresso nessun dubbio circa il conseguente orientamento aziendale in merito all’utile. Per raggiungere la redditività di almeno il 7%, necessaria per il finanziamento dell’ulteriore sviluppo dell’Azienda, Bosch ha elaborato il progetto “Profit 05” . “Nel 2003, abbiamo già fatto buoni progressi”, ha affermato Fehrenbach, “il nostro risultato prima delle tasse, secondo i primi dati provvisori, è migliorato, a quasi il 5% del fatturato.” Con ciò, è lievemente aumentato il risultato della Tecnica per Autoveicoli, rivelatosi sinora al di sotto della media, mentre l’utile del Settore Beni di Consumo e Tecnologie Costruttive nonché della Tecnica Industriale, qui considerato senza ammortamento sul Goodwill, ha continuato a rimanere abbastanza stabile. “Il miglioramento totale”, ha affermato con convinzione Fehrenbach, “è soprattutto il risultato di un arduo lavoro sui nostri processi interni e sulla nostra produttività. Come risposta all’acuirsi della pressione esterna dei prezzi, abbiamo dovuto dare il via a provvedimenti, in parte anche molto severi ed incisivi. Anche nei prossimi anni, Bosch si impegnerà di conseguenza, per migliorare il suo risultato. Esistono, del resto, notevoli rischi, in particolare sul fronte prezzi, ma anche a causa dello sviluppo dei cambi. Si continueranno gli adeguamenti di prezzo richiesti dal mercato, ma in stretta compatibilità con le proprie possibilità di riduzione di costi, che devono essere anche elaborate con i clienti. Fehrenbach ne è convinto: “E’ interesse delle Case automobilistiche che anche noi operiamo nello stesso loro modo per quanto riguarda l’orientamento dell’utile, perché le Case automobilistiche devono poter rivolgersi a fornitori capaci, orientati verso il futuro ed economicamente solidi.” Fehrenbach ha richiamato l’attenzione sull’aumento del budget destinato dal Gruppo Bosch alla Ricerca e Sviluppo, settore nel quale, anche senza Buderus, l’Azienda ha investito nel 2003 circa 2,7 miliardi di euro – pari all’8,4% in più rispetto all’anno precedente. 2004 : un inizio con il “ vento in poppa “ Diversamente dall’anno scorso, dice Fehrenbach, l’attività inizia quest’anno con il “ vento in poppa “ per quanto riguarda la congiuntura. Soprattutto in Asia e in America, la crescita economica generale ha preso già il via in modo sensibile. L’europa , come già spesso verificatosi, segue con ritardo la tendenza, la crisi congiunturale più profonda sembra superata. Per la produzione automobilistica a livello mondiale, si prevede per quest’anno un aumento del 4%, dopo soltanto l’1% nel 2003. Questo sviluppo, così ha continuato Fehrenbach, contribuirà quest’anno anche a rafforzare la crescita del Gruppo Bosch. Soprattutto nella Tecnica per Autoveicoli e nella Tecnica Industriale, si dovrebbe verificare una sensibile vivacizzazione. Si prevede anche un leggero miglioramento del Settore Beni di Consumo e Tecnologie Costruttive, esprimendo Feherenbach il suo ottimismo soprattutto nella Tecnica di Sicurezza e di Riscaldamento. Al contrario, Fehrenbach non intravede lo stesso andamento di attività per gli Elettroutensili e per gli Elettrodomestici. “Questo scenario, nel complesso positivo, può tuttavia essere disturbato da ulteriori sensibili oscillazioni valutarie, “ riflette il Presidente del Comitato di Direzione. Da lungo tempo, è stato superato il valore limite di cambio 1,20 $ Us/euro, per il quale si potrebbe parlare di una valutazione approssimativamente equa. Ogni minimo aumento dell’euro significa un ulteriore aggravio dal punto di vista della concorrenzialità per un’azienda europea – anche e proprio rispetto all’area asiatica, che sinora de facto fa parte dell’area del dollaro. Fehrenbach ha parlato di “pesi diversi, che rafforzano ulteriormente la pressione di adeguamento alle condizioni dei siti produttivi in Germania”. Secondo una valutazione del Presidente di Bosch, vi sono segnali nel Paese che strutture superate vengano modificate. Pur con ogni critica giustificata, si deve valutare in modo positivo il fatto che la “ coda “ di riforme in Germania cominci a ridursi. Per quanto riguarda i progetti per la semplificazione del sistema fiscale nonché i temi ancora aperti dei sistemi sociali, si vedrà sino a dove arrivi veramente la disponibilità del Governo e dell’Opposizione ad attuare nuove riforme. Feherenbach ha denominato questa fase un importante “banco di prova”. Ora dipende se si possano eliminare in Germania molte regole – e questo fatto viene fortemente osservato, non da ultimo, a livello internazionale. Di grande importanza sono anche le continue controversie per il Contratto dell’Industria Elettromeccanica. “Ciò di cui necessitiamo urgentemente, sono clausole di apertura a livello di trattative aziendali singole ”, afferma Fehrenbach. Dovrebbe essere possibile siglare accordi separati, diversi da quelli contrattuali, se grazie a ciò si potessero assicurare posti di lavoro. Fehrenbach conclude: “Abbiamo in generale motivo di iniziare il nuovo anno con fiducia. Questa previsione ci richiederà, però, molti sforzi affinché la fiducia trovi riscontro nella realtà “.

ALBA/BEKO RILEVANO GRUNDIG HOME INTERMEDIA SYSTEM (HIS) – IL COMPARTO DELL’ ELETTRONICA DI CONSUMO DELLA GRUNDIG È PRONTO PER LA CRESCITA
Milano
, 30 gennaio 2004 - I colloqui presso Grundig, perduranti da mesi con gli investitori hanno portato al successo: il curatore, dott. Siegfried Beck (Norimberga), il Presidente del Consiglio di Amminstrazione di Alba plc, (Inghilterra) Daniel B. Harris, ed il Presidente di Beko Elektronik A.s. (Turchia) Ali H. Sümerval hanno sottoscritto in data 29.1.2004 il relativi contratti per rilevare insieme il comparto Home Intermedia System (His) della tedesca Grundig Ag. In tal modo si perfeziona dopo intense trattative la vendita di questo importante comparto principale di cui fanno soprattutto parte i più classici dei prodotti dell’elettronica di consumo come i Tvc, Hifi, Video, Cdplayer, Dvd-player e -Recorder, assieme al comparto della ricerca e sviluppo ed alle attività di assistenza tecnica. Le attività di Grundig saranno continuate in futuro da due società che avranno la loro sede a Norimberga. Una società si occuperà della attività globale di assistenza tecnica. La seconda società continuerà a svolgere il core-business che essenzialmente riguarda la ricerca e lo sviluppo, marketing e vendita. Le società verranno amministrate dal signor Hubert Roth che è in Grundig da 26 anni e che ultimamente ricopre la carica di Direttore marketing e vendite. I prodotti Grundig verranno anche in futuro costruiti secondo le specifiche Grundig – in particolare per design e sviluppo – presso gli attuali insediamenti produttivi. Gli investitori si sono impegnati a continuare l’attività d’impresa con almeno 200 dipendenti. I servizi gestionali che vanno oltre le attività ordinarie verranno forniti dalla tedesca Grundig Ag i. Ins., presso la quale risultano occupati al momento 250 dipendenti. All’atto della sottoscrizione del contratto il curatore dott. Siegfried Beck ha dichiarato: “Alba/ Beko hanno accettato l’acquisto dopo un esame molto approfondito. Sono quindi sicuro che il comparto His con riguardo ai suoi prodotti arricchisce molto la gamma dei prodotti dei nuovi proprietari. Questo acquisto garantisce una permanenza continua nel mercato. Inoltre sono particolarmente contento che lo storico marchio Grundig anche in futuro continuerà a partecipare attivamente allo sviluppo del mercato. Con la vendita del comparto Automotive (Cis) alla Delphi e con l’odierna operazione con Alba e Beko sono stati creati presupposti per agganciarsi ai successi del passato. Oggi sono stati fatti i primi passi per un futuro in piena crescita.“ La vendita di His ha rappresentato “lo scoglio maggiore“, che si doveva superare nella procedura di insolvenza, ha dichiarato il curatore. Lo stesso ha ringraziato i componenti del comitato dei creditori per “la loro collaborazione costruttiva e professionale”. Soprattutto, ha sottolineato la buona collaborazione da parte del Comitato di Rappresentanza dei Lavoratori che non si è mai tirato indietro nel contribuire attivamente alla ricerca della miglior soluzione per tutti gli interessati. Un ringraziamento particolare è stato espresso anche per i dipendenti della Grundig Ag, che nonostante la situazione di insolvenza hanno continuato con impegno di gran lunga superiore alla media nelle loro incombenze gestionali realizzando un risultato che ha superato notevolmente i piani predisposti inizialmente dalla curatela. In tal modo i dipendenti hanno contribuito in modo particolare a rassicurare gli investitori nelle loro decisioni. Ciò è stato di fatto importante per il mantenimento di diversi posti di lavoro da parte dei nuovi proprietari.

A SEGUITO DI  NOTIZIE ERRATE COMPARSE SULLA STAMPA, KODAK RIBADISCE CHE CONCENTRA NEI MERCATI OCCIDENTALI IL BUSINESS SUL FILM E SUL DIGITALE
Milano, 30 gennaio 2004 - Eastman Kodak Company terminerà la produzione di macchine fotografiche del tipo Advanced Photo System (Aps) e – nel corso del 2004 – anche la commercializzazione della macchine fotografiche 35mm negli Stati Uniti, in Canada e in alcuni paesi dell’Europa occidentale. Kodak mantiene comunque invariato il proprio impegno nella produzione e nella commercializzazione delle pellicole 35mm di alta qualità, Aps inclusi, e delle macchine fotografiche monouso. “Stiamo uscendo dal business delle fotocamere Aps a causa della contrazione della domanda sul segmento consumer e della loro ridotta redittività, che ci ha portato a dei risultati insoddisfacenti” dice Cecilia Spanu, Marketing Manager di Kodak Italia per i prodotti Capture e aggiunge: “Kodak mantiene comunque invariato il proprio impegno nei confronti del film formato Aps, che in Italia continuerà a venir commercializzato nei formati da 25 e 40 pose e con sensibilità da 100, 200 e 400 iso.” L’impatto di questo annuncio sul mercato italiano è minimo; le fotocamere Aps costituiscono ormai solo l’1% degli apparecchi fotografici venduti nel nostro paese nel 2003. “Nel comparto delle macchine fotografiche 35mm Kodak in Italia ha una presenza assolutamente marginale, con una quota che non supera il 2%. La decisione, quindi, di terminare la vendita di questi prodotti, non stravolgerà il panorama nazionale e il consumatore finale quasi non si accorgerà del cambiamento” - continua Cecilia Spanu – “Molto più significativa è la nostra presenza nel mercato dei rullini, che rimane il nostro principale business di riferimento, insieme a quello del digitale.”

CATTOLICA ASSICURAZIONI - CALENDARIO EVENTI SOCIETARI 2004
Verona, 30 gennaio 2004 - Cattolica Assicurazioni si avvale dell’opzione formulata nell’articolo 82 secondo comma della delibera Consob n.11971, relativamente alle relazioni trimestrali al 31 dicembre 2003 e al 30 giugno 2004, coincidenti con la chiusura dell’esercizio e con la semestrale, avuto riguardo al calendario di seguito riportato. Pertanto, al fine di adempiere agli obblighi informativi riguardanti il calendario annuale degli eventi societari per l’esercizio 2004, il Consiglio di Amministrazione di Cattolica sarà convocato nelle seguenti date: il 20 marzo per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato 2003; il 10 maggio per l’approvazione della relazione trimestrale al 31 marzo 2004; il 6 settembre per l’approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2004; l’8 novembre per l’approvazione della terza trimestrale 2004. Il Consiglio di Amministrazione ha anche deliberato la convocazione dell’Assemblea dei Soci per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2003 per i giorni , rispettivamente in prima e seconda convocazione.

1300 MILIONI DI EURO DALL’UNIONE EUROPEA PER RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE DELLE IMPRESE
Milano, 30 gennaio 2004. In Lombardia più del 70% della spesa per la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico si concentra nel settore privato (in Italia il 49%). Quasi il 20% è dato dalle università (in Italia il 32,6%). E solo il 9,5% nelle amministrazioni pubbliche (in Italia il 18,4). E la Lombardia pesa sul totale della ricerca italiana ben il 22%, grazie soprattutto al peso delle imprese. Questa l’elaborazione della Camera di commercio sui dati Istat, relativi all’anno 2001. Ora per incentivare gli investimenti privati nella ricerca e sviluppo dell’area nanotecnologie, nanoscienze, materiali multifunzionali e processi e dispositivi di produzione arrivano i finanziamenti del Vi Programma Quadro, circa 1300 milioni di euro. Euro Info Centre, azienda speciale di Camera di Commercio di Milano, promuove la partecipazione delle imprese e dei centri di ricerca lombardi agli strumenti di finanziamento europei con il convegno “Il sesto programma quadro di Rst dell’Unione Europea: i nuovi bandi della priorita’ 3 – nanotecnologie, nanoscienze, materiali multifunzionali, processi e dispositivi di produzione - Quali opportunità e quale ruolo per le Pmi”. Interverranno relatori dalla Dg Ricerca della Commissione Europea e dal Miur. Euro Info Centre presenterà inoltre il progetto Ectist, nato per favorire la partecipazione delle Pmi a grandi progetti di ricerca. Appuntamento: lunedì 2 febbraio 2004 dalle 9.00 alle 12.30 Camera di Commercio - Palazzo Turati, Sala Conferenze Via Meravigli 9/b (Mm1 Cordusio) “La doppia transizione verso la società della conoscenza e lo sviluppo sostenibile - ha dichiarato Guido Galardi, presidente di Euro Info Centre, azienda speciale di Camera di Commercio di Milano -, richiede nuovi modelli di produzione e consumo. La trasformazione dell'industria verso organizzazioni ad elevato valore aggiunto rende necessaria una diversa prospettiva temporale (dal breve al lungo termine) per la ricerca comunitaria e, per l'innovazione, il passaggio da strategie di progresso incrementale a strategie d'innovazione radicale e di nuove realizzazioni tecniche. Risultati che costituiscano reali svolte possono raggiungersi solo attraverso un nuovo approccio integrato, "verticale", che combini scienze dei materiali, nanotecnologie e tecnologie di produzione ed altre tecnologie basate, ad esempio, sulle tecnologie dell'informazione o le biotecnologie, oppure "orizzontali", che combinino azioni multisettoriali. Attraverso il suo servizio di assistenza tecnica in materia di Ricerca & Sviluppo, Innovazione e Trasferimento Tecnologico certificato (dall'ottobre 2003 certificato dal Sistema di Gestione per la Qualità ) Euro Info Centre aiuta le imprese ad usufruire di questi finanziamenti per aumentare l’integrazione tecnologica a livello europeo”. Settori di ricerca finanziabili. I finanziamenti si rivolgono alle spese per ricerca e sviluppo tecnologico nei settori delle nanotecnologie, delle nanoscienze, dei materiali multifunzionali e dei processi e dispositivi di produzione. Progetto Ectist. Questo progetto intende favorire la partecipazione delle Pmi a progetti di ricerca relativi ai trattamenti superficiali in diversi settori (metallo, ceramica, medico, aeronautico, ect.) attraverso la promozione del settore, tra cui l’attivazione di un servizio di ricerca partner, per favorire le imprese del settore nella partecipazione ai progetti integrati ed alle reti di eccellenza, finanziati dalla Commissione europea Per informazioni: Euro Info Centre – tel. 02/8515.5235 Fax 02/8515.5308.

GRUPPO COIN S.P.A.: COSTITUITO IL RAMO D'AZIENDA OVIESSE FRANCHISING.
Trieste, 30 gennaio 2004 - Come già anticipato nel comunicato stampa del 12 gennaio scorso, Gruppo Coin, all'interno del progetto di ridefinizione della struttura organizzativa, ha sottoscritto integralmente l'aumento del capitale sociale deliberato in data odierna dalla società interamente posseduta Oviesse Franchising s.R.l., con sede legale in Venezia, mediante conferimento, con efficacia 30 gennaio 2004, del ramo d'azienda "Sviluppo Franchising Oviesse". Entro il 13 febbraio 2004 verrà messo a disposizione del pubblico, mediante deposito presso la sede di Gruppo Coin S.p.a. E di Borsa Italiana S.p.a., un documento informativo contenente i dettagli dell'operazione. Sempre in data odierna, come già anticipato nel comunicato stampa del 12 gennaio, Gruppo Coin ha ceduto il "ramo d'azienda Infrastrutture Centrali e Reti" alla società T-system Italia S.p.a., con la quale ha stipulato contestualmente un contratto di outsourcing di durata quinquennale.

PROGETTO LEGNO RISPONDE
Milano, 30 gennaio 2004 - La forza delle argomentazioni a favore del legno rappresenta certamente l'arma migliore per promuoverne il consumo da parte di un'utenza sempre più consapevole, ma ancora poco e talvolta male informata. Per questo motivo Federlegno-arredo continua nel 2004 il proprio impegno, finalizzato alla valorizzazione della materia prima legno e delle attività connesse attraverso Progetto Legno e una rete di servizi mirati al proprio target di riferimento tra i quali Progetto Legno Risponde. E' infatti possibile accedere attraverso internet ad un prezioso archivio di informazioni pubblicate in veste di risposte ai quesiti tecnici più comuni sul legno e sui materiali derivati, elaborate da un'équipe di esperti accreditati nel campo della tecnologia del legno. I contenuti presentati vengono continuamente aggiornati per trattare e risolvere le problematiche più comuni del settore. Mentre la lettura della sezione Q&a – Domande e Risposte è accessibile a tutti, i quesiti possono essere posti solo dai soci delle Federazione scrivendo all'indirizzo www.Federlegno.it/progettolegno e citando nell'oggetto "Progetto Legno Risponde". Con Progetto Legno Risponde la Federazione ha voluto dunque promuovere un mezzo di comunicazione tecnico-scientifica efficace ed aggiornato all'interno di Progetto Legno, l'iniziativa nata nel 2003 con l'obiettivo di affrontare i temi dell'innovazione che, in funzione della globalizzazione dei mercati, condizionano il "made in Italy" in modo sempre più evidente attraverso azioni coordinate su più fronti (stampa, internet, convegni, ricerca scientifica). Tra le iniziative di "Progetto Legno", al fine di creare un interscambio ancora maggiore tra le aziende e la Federazione , va evidenziato inoltre lo speciale programma di formazione di un tecnologo del legno laureato in Scienze Forestali e Ambientali che, attraverso l'acquisizione di competenze specifiche, svolga il ruolo di interfaccia tecnica con le aziende associate, affidato fino ad oggi a consulenti esterni. Per ulteriori informazioni relative a Progetto Legno e Progetto Legno Risponde è possibile consultare il sito www.Federlegno.it/progettolegno

AEROPORTI: DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI MILANO ALBERTINI
Milano, 30 gennaio 2004 - “Alitalia è un vettore con gravi problemi finanziari, troppo personale e troppo pochi aerei. Chiedere il ridimensionamento di aeroporti che servono le grandi aree urbane del Paese non porterà a salvare la compagnia, anzi”. Così il Sindaco Gabriele Albertini ha commentato il dibattito in corso sul piano industriale di Alitalia e la notizia della proposta di ridimensionamento di Linate avanzata dalla Commissione Trasporti della Camera. Il Sindaco ha inoltre ricordato che “per ridurre gli elevati costi operativi della compagnia aerea e al tempo stesso favorire l’ulteriore sviluppo di Malpensa, è sempre valida la proposta avanzata sia dal Presidente della Regione Formigoni che da me, di fare dell’hub varesino una base di armamento di Alitalia”. “Questo – ha proseguito Albertini - in previsione del completamento dei nuovi hangar già in costruzione che consentiranno di attrezzare l’area tecnica entro il 2004” . “Considerato che il 70% del bacino d’utenza di Alitalia è costituito dal Nord del Paese – ha concluso il Sindaco - il trasferimento di buona parte della base di armamento della compagnia a Malpensa favorirebbe la maggioranza dei clienti, oltre a migliorare l’efficienza operativa del vettore”.

ENAC SULL’ACCORDO UE IN MATERIA DI CONTROLLI SUGLI AEROMOBILI STRANIERI
Roma, 30 gennaio 2004 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile sottolinea l’importanza dell’accordo raggiunto ieri dalla Commissione Ue e dall’Europarlamento per una rapida conclusione della procedura di conciliazione per l’emissione di una direttiva finalizzata al potenziamento dei controlli di sicurezza sugli aeromobili stranieri in transito negli scali comunitari. L’accelerazione sull’intesa per la direttiva, in discussione dal 1997, è stata impressa anche a seguito della riunione richiesta dal Presidente dell’Enac, On. Prof. Vito Riggio, all’indomani del tragico incidente di Sharm El Sheikh. La riunione, a cui ha partecipato il Direttore Generale dell’Enac, Com.te Silvano Manera, si è svolta a Bruxelles il 16 gennaio scorso alla presenza di tutti Direttori Generali delle autorità per l’aviazione civile degli Stati aderenti all’Unione Europea, allargata ai dieci membri che entreranno nell’Unione dal 1° maggio 2004, e nasceva dall’esigenza di arrivare ad una armonizzazione europea in materia di sicurezza ed al miglioramento del sistema dei controlli di rampa. In tale occasione, su proposta dell’Enac, si era affrontato il tema del potenziamento del programma Safa, le ispezioni di rampa sugli aeromobili stranieri in transito nei 41 Paesi aderenti all’Ecac, della standardizzazione delle ispezioni e della concertazione europea per lo scambio di informazioni sui controlli effettuati dai singoli Stati e su eventuali provvedimenti sanzionatori e restrittivi adottati. Sulla base dell’intesa raggiunta a livello Ue, dall’entrata in vigore della Direttiva, gli Stati Membri dovranno comunicare alla Commissione Europea tutte le decisioni relative a restrizioni operative su singoli aeromobili e su compagnie aeree. La Commissione , inoltre, pubblicherà annualmente una relazione analitica delle informazioni raccolte, che sarà resa disponibile al pubblico e agli operatori del settore.

AUTOSTRADE: IMPORTANTE ACCORDO CON INTESA CONSUMATORI GAMBERALE: SI RAFFORZA L'IMPEGNO DEL GRUPPO SUL VERSANTE DELLA TRASPARENZA NEI CONFRONTI DEGLI STAKEHOLDER"
Roma, 30 gennaio 2004 - Autostrade per l'Italia e l'Intesa dei Consumatori hanno firmato questa mattina a Roma un importante accordo in materia di sicurezza delle infrastrutture e qualità dei servizi. Autostrade dal 2000 - anno della privatizzazione - è concretamente impegnata a perseguire crescenti livelli di sicurezza sulla propria rete. Ne sono conferma i risultati conseguiti in termini di drastica riduzione nella incidentalità (-15%) e nella mortalità (-14 %), pur in presenza di una constante crescita del traffico. Nel contempo la Concessionaria ha avviato un confronto costruttivo con le più attente rappresentanze dei consumatori, interessate anch'esse alla qualità ed alla sicurezza. L'accordo ha per oggetto la costituzione, entro il 15 febbraio 2004, di un Gruppo di Lavoro paritetico tra Autostrade per l'Italia e l'Intesa, per individuare le infrastrutture e/o i servizi di competenza dell'azienda da "monitorare" per verificarne l'affidabilità ai fini di una crescente sicurezza per i viaggiatori. "Il positivo confronto con i rappresentanti dei consumatori - ha commentato l'Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia, Vito Gamberale - conferma che il Gruppo Autostrade si distingue, ancora una volta, per responsabilità, trasparenza e affidabilità nei confronti degli utenti e di tutti gli stakeholder. "L'accordo - ha sottolineato Gamberale - integra e rafforza l'ampio e rigoroso processo di sviluppo della trasparenza e dell'etica aziendale, le cui tappe principali sono state: le certificazioni di qualità, il Bilancio Sociale e Ambientale, la Carta dei servizi, il Quality Report, il Codice di Autodisciplina per la Corporate governance, il Comitato di Vigilanza, il Codice Etico e il Comitato consultivo per le funzioni di servizio pubblico. "Con questo accordo Autostrade per l'Italia punta all'eccellenza, tra le concessionarie dei sistemi del trasporto in Europa, nel rapporto con i viaggiatori".

LOMBARDIA:20 MILIONI PER LO SVILUPPO DELLA RETE COMMERCIALE PRIORITÀ AGLI INTERVENTI NELLE AREE MONTANE E SVANTAGGIATE E NEI PICCOLI CENTRI
Milano, 30 gennaio 2004 - Venti milioni di euro nel biennio 2004/2005 per lo sviluppo e l'ammodernamento della rete commerciale. E' quanto prevede il Piano integrato di intervento per il commercio, il cui obiettivo è rivitalizzare e riqualificare la rete dei negozi e dei servizi commerciali, in particolare nelle aree montane e svantaggiate e nei piccoli centri. Con il contributo della Regione potranno essere finanziati anche interventi quali la dotazione di strumenti informatici, il restauro di edifici storici, l'installazione di impianti di sicurezza, la sistemazione di pavimentazioni stradali, la dotazione di posteggi. Il Piano è stato presentato a Brescia ai rappresentanti degli Enti locali e delle associazioni di categoria e dei consumatori dall'assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Mario Scotti; analoghe presentazioni si svolgeranno in ogni provincia. "Il commercio - ha detto Scotti - rappresenta non soltanto un indispensabile servizio pratico che viene fornito ai cittadini, ma anche un elemento fondamentale per garantire la qualità della vita nei centri di residenza. Laddove il settore ha subito trasformazioni che ne hanno limitato la diffusione capillare, occorre intervenire in controtendenza, per evitare il depauperamento della realtà civile". Il Piano promuove l'adozione da parte dei Comuni e delle associazioni imprenditoriali di Programmi Locali di Intervento (Pli), finalizzati a favorire l'insediamento, lo sviluppo e l'ammodernamento delle attività commerciali, oltre che il miglioramento delle infrastrutture pubbliche, e possono quindi interessare sia zone caratterizzate da attività commerciali già esistenti, sia aree dove la presenza di attività commerciali non è sufficiente a garantire un adeguato servizio ai cittadini, con particolare riguardo alle aree montane e svantaggiate. I progetti finanziabili riguardano interventi tra i 25.000 e i 400.000 euro per quanto riguarda lo sviluppo e interventi tra i 20.000 e i 100.000 euro per la rivitalizzazione e la comunicazione, con un contributo regionale che varia a seconda dei casi. Per i progetti di sviluppo presentati dai Comuni, l'incentivo è pari al 50% del costo previsto; lo stesso per quelli presentati dalle associazioni imprenditoriali e dalle associazioni di imprese.  

DHL VENDE LE ATTIVITA’ DI DANZAS CHEMICALS A DE RIJKE
Milano, 30 gennaio 2004 - Dhl Benelux e De Rijke Europe, società olandese fornitrice di servizi di trasporto e logistica, hanno firmato oggi una lettera di intenti in seguito all’acquisizione delle attività chimiche di Danzas Chemicals in Europa da parte del Gruppo De Rijke. Danzas Chemicals fa parte della divisione Dhl Freight e fornisce servizi di trasporto di carichi liquidi e solidi per l’industria petrolchimica in Europa e servizi di Tank Container oltremare attraverso la controllata Newport Tank Containers. Con De Rijke, Dhl ha trovato un gruppo affidabile di aziende specializzate in servizi di trasporto e logistica per l’industria petrolchimica. Le attività di Danzas Chemicals forniranno infatti un valido supporto alle attuali attività di De Rijke che intende così integrare le filiali europee di Danzas Chemicals e Newport Containers nel proprio network. Il Gruppo De Rijke è un fornitore indipendente e privato di servizi di trasporto e logistica. Questa acquisizione rientra nella strategia della società di rafforzare la propria posizione nel mercato europeo attraverso un processo generale di crescita e acquisizioni. L’offerta di De Rijke si focalizza su soluzioni complete di supply chain per il cliente e, in questo senso, le attività intermodali di Danzas Chemicals rappresentano una notevole opportunità di espansione. Il processo di acquisizione verrà completato entro il 1 marzo 2004.

DIRETTIVE "UCCELLI SELVATICI" E "HABITAT": LA COMMISSIONE PROCEDE NEI CONFRONTI DI OTTO STATI MEMBRI
Bruxelles, 30 gennaio 2004 - Per garantire la protezione e la conservazione della biodiversità in Europa, la Commissione europea ha deciso di procedere nei confronti di otto Stati membri (Lussemburgo, Belgio, Italia, Austria, Spagna, Irlanda, Grecia e Regno Unito) che a vario titolo non hanno assicurato una sufficiente tutela degli uccelli selvatici, delle specie e degli habitat contemplati dalle direttive "Habitat" e "Uccelli selvatici". Belgio, Lussemburgo e Italia sono stati invitati a conformarsi a precedenti sentenze della Corte di giustizia, pena il rischio di incorrere in forti sanzioni pecuniarie, mentre Spagna, Irlanda, Austria e Grecia saranno deferite alla Corte per una serie di violazioni delle due direttive. Nel commentare le decisioni, la commissaria per l'Ambiente Margot Wallström ha dichiarato: "Gli Stati membri si sono impegnati ad arrestare il declino della biodiversità nell'Unione europea entro il 2010(1). Per conseguire questo obiettivo essi devono rafforzare la legislazione nazionale e migliorare le azioni di conservazione della natura. La maggiore minaccia per la biodiversità è costituita proprio dall'uomo: le attività umane contribuiscono infatti alla distruzione degli habitat e alla scomparsa delle specie. Le principali direttive comunitarie per la protezione della natura sono state adottate proprio per arrestare questa tendenza, ma a tal fine è indispensabile che gli Stati membri diano loro completa e corretta attuazione." Belgio Il 27 febbraio 2003, la Corte di giustizia ha condannato il Belgio per inosservanza delle disposizioni della direttiva "Uccelli selvatici" con riferimento alle zone di protezione speciale (Zps) situate nella regione delle Fiandre (causa C-415/01) e, più specificamente, per l'assenza di una normativa per la delimitazione dei confini e l'istituzione del necessario regime vincolante di tutela di tali zone. Poiché le autorità belghe non hanno ancora comunicato il modo in cui intendono dare esecuzione alla pronuncia della Corte, la Commissione ha inviato loro una lettera di diffida sollecitandole a conformarsi alla sentenza. In caso contrario il Belgio potrebbe incorrere in forti sanzioni pecuniarie. Lussemburgo Il 13 febbraio 2003, la Corte di Giustizia ha giudicato inadeguate, sotto alcuni importanti profili, le disposizioni di attuazione della direttiva "Habitat" adottate dal Lussemburgo (causa C-75/01). Più specificamente, la Corte ha stabilito che il legislatore lussemburghese non ha recepito correttamente le definizioni contenute nella direttiva e non ha adottato le misure atte ad assicurare la conservazione degli habitat o la protezione delle specie secondo il disposto della direttiva. Poiché le autorità lussemburghesi non hanno ancora rimediato a queste carenze, la Commissione ha emesso un parere motivato sollecitandole a conformarsi alla sentenza della Corte. In caso contrario il Lussemburgo potrebbe incorrere in forti sanzioni pecuniarie. Regno Unito La Commissione ha formulato un parere motivato nei confronti del Regno Unito, in quanto le disposizioni nazionali di attuazione delle direttive "Habitat" e "Uccelli selvatici" non sono abbastanza rigorose per ciò che concerne il commercio delle specie e degli uccelli selvatici. Le direttive vietano il commercio delle specie e degli uccelli protetti, mentre la legislazione britannica contempla unicamente le specie protette la cui area di ripartizione naturale comprende la Gran Bretagna. Inoltre alcune specie di uccelli cacciabili non sono soggette alle disposizioni relative al divieto di commercio. Le autorità britanniche hanno promesso di adottare una nuova normativa in materia, che tuttavia non è stata ancora notificata alla Commissione. Spagna La Commissione ha deciso di deferire la Spagna alla Corte di giustizia per aver consentito, per il controllo delle volpi, l'uso di metodi di cattura non selettivi come le trappole, pratica vietata dalla direttiva "Habitat". La Commissione è preoccupata per il fatto che questo tipo di metodi può favorire la cattura anche di alcune specie rigorosamente protette ai sensi della direttiva "Habitat", come la lince iberica. Italia Il 20 marzo 2003, la Corte di giustizia delle Comunità europee ha dichiarato che, non avendo ancora classificato numerosi territori come zone di protezione speciale (Zps) delle specie di uccelli tutelate dalla direttiva "Uccelli selvatici" e delle altre specie migratrici che ritornano regolarmente nel suo territorio, l'Italia è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza della suddetta direttiva. Nonostante i notevoli progressi compiuti nella designazione dei siti e nella comunicazione dei relativi dati, complessivamente la rete presenta ancora alcune gravi carenze. Lombardia e Sardegna sono le regioni in cui tali carenze sono più evidenti: rimangono totalmente prive di tutela 25 aree importanti per l'avifauna (Important Bird Areas - Iba) in Lombardia ed altre 16 in Sardegna. Poiché le autorità italiane non hanno ancora rimediato a queste carenze, la Commissione ha inviato una lettera di diffida sollecitandole a conformarsi alla sentenza della Corte. In caso contrario l'Italia potrebbe incorrere in forti sanzioni pecuniarie. La Commissione ha inoltre formulato un parere motivato nei confronti dell'Italia a seguito di un'indagine avviata dopo la presentazione di una denuncia riguardante un progetto di ampliamento di un comprensorio sciistico situato a Moso in Passiria (provincia di Bolzano). L'area in questione costituisce un sito di importanza comunitaria ai sensi della direttiva "Habitat" ed è una zona di protezione speciale ai sensi della direttiva "Uccelli selvatici". Secondo la valutazione effettuata, il progetto potrebbe avere un impatto negativo sul sito. La Commissione ha già inviato alle autorità italiane una lettera di costituzione in mora per violazione delle direttive "Habitat" e "Uccelli selvatici", ma non ha ancora ricevuto alcuna risposta. Infine la Commissione ha formulato un altro parere motivato nei confronti dell'Italia a seguito di un'indagine avviata dopo la presentazione di una denuncia riguardante il prelievo di acqua dal lago Trasimeno (Umbria) per usi agricoli e per il consumo umano. Il lago Trasimeno è una zona di protezione speciale, cui si applicano tuttavia anche le disposizioni per la conservazione degli habitat naturali. A seguito del continuo drenaggio, il livello delle acque del lago si è abbassato, situazione che a sua volta ha favorito il deterioramento degli habitat, minacciando le specie che vivono nel lago e nelle immediate vicinanze. Le autorità italiane hanno adottato alcune misure, fra cui in particolare un piano per il lago Trasimeno diretto a ripristinare e tutelare l'ecosistema del lago e delle sue sponde. Questi interventi hanno consentito di rallentare l'abbassamento del livello delle acque, ma le autorità italiane non hanno fornito alcuna informazione sui tempi previsti per l'adozione di ulteriori misure correttive né sul finanziamento di altre misure per far fronte all'attuale situazione critica. Irlanda La Commissione ha deciso di deferire l'Irlanda alla Corte di giustizia per la mancata designazione di un numero sufficiente di zone di protezione speciale (Zps) degli uccelli selvatici e per non aver tutelato adeguatamente determinati siti che hanno o dovrebbero avere lo status di zone di protezione speciale. L'irlanda occupa il penultimo posto a livello comunitario per quanto riguarda la percentuale del territorio nazionale coperta da zone di protezione speciale. La rete irlandese di zone di protezione speciale interessa infatti una superficie pari al 3% del territorio nazionale, mentre la media comunitaria è dell' 8%. Varie specie di uccelli minacciate e vulnerabili, quali il re di quaglie, il gracchio e l'albanella reale, non sono sufficientemente tutelate dalle misure di protezione dei siti. Austria La Commissione ha deciso di deferire l'Austria alla Corte di giustizia in relazione ad un progetto stradale nella zona di protezione speciale denominata 'Lauteracher Ried" (Vorarlberg). A seguito di un'indagine avviata dopo la presentazione di una denuncia, la Commissione ha constatato che le autorità austriache non hanno correttamente determinato i confini della zona di protezione speciale, giungendo alla conclusione che i due siti di "Soren" e "Gleggen", importanti per il re di quaglie e altri uccelli che nidificano nei prati, sono stati erroneamente esclusi dalla Zps. La Commissione ha inoltre constatato che le autorità austriache non hanno applicato correttamente la normativa comunitaria in materia di conservazione della natura al momento dell'autorizzazione del progetto. La risposta delle autorità austriache al parere motivato della Commissione è insoddisfacente, motivo per il quale la Commissione ha deciso di adire la Corte di giustizia. Grecia La Commissione ha deciso di deferire la Grecia alla Corte di giustizia per non aver adeguatamente tutelato la laguna di Messolonghi-aitolikon (prefettura di Aitoloakarnania), zona umida riconosciuta a livello internazionale come habitat importante per gli uccelli selvatici, e per non aver ancora definito il quadro giuridico atto a garantire l'effettiva tutela della laguna. La Commissione ha inoltre formulato un parere motivato nei confronti della Grecia per non aver adeguatamente tutelato un'altra zona umida riconosciuta a livello internazionale, il lago Koronia (prefettura di Salonicco). Il principale problema del lago è rappresentato dal forte prelievo di acqua per uso irriguo e dallo scarico di nutrienti, metalli pesanti e altri inquinanti provenienti dalle industrie situate nei dintorni. La Commissione ritiene che la Grecia non abbia stabilito un adeguato regime giuridico di tutela e non abbia preso misure idonee ad evitare il degrado del lago, nonostante l'obbligo ad essa incombente in forza delle direttive "Uccelli selvatici" e "Habitat" e della direttiva sullo scarico di sostanze pericolose nell'ambiente idrico(2). Infine la Grecia è destinataria di un altro parere motivato per non aver adeguatamente tutelato una rara specie di serpente, la Vipera schweizeri, e soprattutto per non aver istituito un sistema efficace di rigorosa tutela della Vipera schweizeri sull'isola di Milos, misura destinata a proteggere questa specie nel periodo della riproduzione e ad impedire qualsiasi attività in grado di minacciare o distruggere i suoi siti di riproduzione. Quadro normativo Direttiva "Uccelli selvatici" La direttiva "Uccelli selvatici"(3), primo atto normativo adottato dalla Comunità in materia di conservazione della natura, istituisce un regime generale per la protezione delle specie di uccelli selvatici nell'Unione europea. Il sistema è articolato in una serie di componenti distinte ma tra loro collegate. La prima concerne la conservazione degli habitat e prevede l'obbligo di designare zone di protezione speciale per gli uccelli migratori e per altre specie di uccelli selvatici vulnerabili. La seconda consiste nel divieto di svolgimento di una serie di attività, quali ad esempio la distruzione deliberata dei nidi e la raccolta delle uova, che minacciano direttamente l'esistenza di alcune specie di uccelli, e di alcune attività connesse, quali il commercio di uccelli vivi o morti. La terza componente stabilisce disposizioni volte a limitare il numero di specie cacciabili e i periodi in cui la caccia è consentita (la stagione venatoria non deve includere i periodi in cui gli uccelli sono maggiormente vulnerabili, come la fase del ritorno dalla migrazione, i periodi di riproduzione e di allevamento dei piccoli). Altre disposizioni definiscono i metodi di caccia consentiti (ad esempio, metodi non selettivi). Per quanto riguarda la seconda e la terza componente, possono essere autorizzate deroghe nel rispetto di alcune rigide condizioni e in assenza di alternative soddisfacenti. Direttiva "Habitat" La direttiva "Habitat"(4) istituisce un regime generale per la protezione di una serie di specie animali e vegetali e di numerosi tipi di habitat, prevedendo la creazione, entro il giugno 1998, di una rete di siti protetti denominata "Natura 2000", che comprende le zone di protezione speciale designate ai sensi della direttiva "Uccelli selvatici" e i siti proposti dagli Stati membri ai sensi della stessa direttiva "Habitat". Nel proporre i siti gli Stati membri devono basarsi su criteri e dati scientifici. Tutti i siti della rete sono soggetti ad una serie di misure di protezione, che prevedono in particolare la valutazione preliminare dei piani e dei progetti potenzialmente dannosi, la possibilità di autorizzare tali piani e progetti solo per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico e soltanto in assenza di soluzioni alternative, e l'adozione di misure compensative in caso di danno. Una volta operativa, la rete dovrebbe garantire l'adeguata conservazione e tutela dei migliori esempi di habitat naturali esistenti a livello comunitario, nonché delle zone in cui sono presenti specie animali e vegetali rare o minacciate. La direttiva "Habitat" rappresenta il principale contributo della Comunità alla salvaguardia della biodiversità su scala mondiale. Oltre a prevedere la creazione della rete "Natura 2000", la direttiva "Habitat" vieta il deterioramento dei siti di riproduzione e delle aree di riposo di alcune specie animali. Possono essere autorizzate alcune deroghe, che tuttavia sono soggette al rispetto di rigorose condizioni. Iter procedurale L'articolo 226 del trattato conferisce alla Commissione il potere di agire nei confronti degli Stati membri che non adempiono ai loro obblighi. Se ritiene che vi sia una violazione del diritto comunitario tale da legittimare l'apertura di una procedura di infrazione, la Commissione invia allo Stato membro interessato una diffida o lettera di costituzione in mora (prima fase della procedura di infrazione), invitandolo a presentare le proprie osservazioni entro un termine ben preciso, in genere di due mesi. Alla luce della risposta o della mancata risposta da parte dello Stato membro interessato la Commissione può decidere di formulare un parere motivato (seconda fase della procedura di infrazione), nel quale espone chiaramente e in via definitiva i motivi per cui ritiene che vi sia stata una violazione del diritto comunitario e invita lo Stato membro ad adempiere entro un termine ben preciso (solitamente di due mesi). Qualora lo Stato membro non si conformi al parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. L'articolo 228 del trattato conferisce alla Commissione il potere di agire contro uno Stato membro che non si sia conformato ad una precedente sentenza della Corte di giustizia. Sempre a norma dell'articolo 228, la Commissione può chiedere alla Corte di infliggere sanzioni pecuniarie allo Stato membro interessato.

GRAZIE AGLI ESTERI DIBASICI DBE DI INVISTA PRIMA STAZIONE DI DECAPAGGIO ECOLOGICA E DI FACILE UTILIZZO
Milano, 30 Gennaio 2004 - La divisione Specialty Intermediates della societa' Invista (precedentemente Dupont Textiles & Interiors, Dti) ha annunciato l'impiego dei suoi esteri dibasici con marchio Dbe www.Dbe.invista.com per Bio-fluxaf-aqua, decapante ecologico per vernici distribuito da Rutolan France, sussidiaria dell'azienda olandese Vliegenthart F.v. (Vliegenthart F.v. Possiede interamente Rutolan France e produce Bio-fluxaf-aqua su licenza). Bio-fluxaf-aqua fa parte di Eco Decap Station, sistema con cisterna di immersione per stazione di decapaggio vernici, recentemente impiegato per la prima volta dall'impresa francese Philippe Malsoute. Philippe Malsoute ha appena inaugurato una nuova stazione di decapaggio a immersione, la prima del mondo ad associare la cisterna Eco Decap Station allo sverniciatore liquido Bio-fluxaf-aqua ecologico e di facile utilizzo, basato sugli esteri dibasici Dbe di Invista. Gli incidenti sui luoghi di lavoro raramente catturano i titoli dei media ma la realta' e' estremamente significativa. Vari decessi che si verificano nel mondo ogni anno sono dovuti a intossicazioni causate dal cloruro di metilene contenuto negli sverniciatori per pitture e vernici. Con bassi livelli di esposizione, i segni dell'intossicazione (sensazione di ubriachezza, euforia, capogiri) si manifestano in primo luogo con nausea. In caso di massiccia inalazione delle esalazioni, si arriva rapidamente a uno stato confusionale e allo svenimento. Se i soccorsi non sono tempestivi, si puo' arrivare anche al decesso. Quando il cloruro di metilene e' stato impiegato senza le opportune precauzioni di igiene industriale, si sono riscontrati gravi effetti sulla salute, anche con conseguenze fatali. Per affrontare questi seri problemi di salute pubblica, l'azienda britannica Eco Solutions ha sviluppato una gamma completa di prodotti da sverniciatura a base di acqua e di Dbe, commercializzati nel Regno Unito con il marchio Home Strip. In Francia, questi prodotti sono venduti con il marchio Bio-fluxaf-aqua da Rutolan France, azienda di proprieta' di Vliegenthart B.v., che li produce su licenza Gli esteri dibasici Dbe di Invista sono un componente essenziale della formulazione. Offrono elevato potere solvente senza essere classificati come Voc o come solvente, in conformita' con la direttiva europea 1999/13/Ec. L'alto punto di infiammabilita' e la bassa pressione di vapore rendono gli esteri dibasici Dbe prodotti non nocivi per utilizzatori e ambiente: sono biodegradabili e propongono potenziale rischio minimo. Grazie all'uso dell'estere dibasico Dbe, gli sverniciatori Bio-fluxaf-aqua non sono irritanti, hanno un Ph neutro, sono classificati nella categoria non-rischiosi e non richiedono etichette di avvertimento. L'efficacia sverniciante di Bio-fluxaf-aqua e' ottimizzata tramite una cisterna a flusso speciale, originale sistema progettato da Bernard Tourre's, agente di vendita indipendente di Rutolan. Questo sistema e' stato brevettato dalla sua azienda, Prodirox, con il nome Eco Decap Station ed e' il primo esemplare del genere installatoa Ussel, nella regione dell'Auvergne. Philippe Malsoute, impresa operante da sei generazioni a Ussel nel settore delle verniciature, conferma che il sistemi di decapaggio che adotta Eco Decap Station e Bio-fluxaf-aqua, basato su Dbe, offre una superiore molto maggiore al materiale da trattare. Tale sistema consente agli arredi in legno, affidati all'azienda dai commercianti di antiquariato, di uscire perfettamente levigati, anche dopo la pulizia con tessuti morbidi e alta pressione. I metalli non sono piu' soggetti a ossidazione prematura, non richiedono piu' un processo di neutralizzazione dopo la sverniciatura e possono essere dipinti 24 ore dopo. Il tempo di attesa con gli svernicianti clorurati e' invece teoricamente compreso tra due a tre settimane, per evitare che la vernice diventi opaca o si squami. In presenza di molti strati, il tempo di immersione e' piu' lungo rispetto a quello richiesto dai solventi clorurati. Questo non determina problemi operativi: il risultato finale giustifica ampiamente questo piccolo cambio di procedura. "Siamo riuscit a sverniciare al meglio anche intere finestre complete di doppi vetri perche' Bio-fluxaf-aqua non danneggia vetri e cerniere. Oltre ai tradizionali materiali da costruzione, come persiane, veneziane, recinzioni, portoni, arredi in legno ecc., stiamo considerando molte altre applicazioni. I ristoranti, per esempio, ci affidano gia' le coperture in tek dei loro terrazzi e anche le griglie metalliche per le cappe dei forni, che noi facciamo tornare come nuove!" spiega Philippe Malsoute. Date le prestazioni e la natura neutra del prodotto, Philippe Malsoute sta ora considerando l'applicazione del sistema a oggetti che non possono essere sverniciati con i metodi tradizionali. Infine, grazie al rischio tossicologico molto inferiore che caratterizza l'estere dibasico Dbe di Invista, gli operatori non devono utilizzare aspiratori o maschere ma possono semplicemente portare tute impermeabili, occhiali e stivali di protezione. Bernard Tourre's, direttore generale di Prodirox France e inventore di Eco Decap Station, sottolinea che l'originalita' dell'idea consiste nella cisterna funzionale di strippaggio, denominata "Flush Decap Moving", che fornisce una doppia flusso di prodotto, essendo in grado sia di filtrare i residui della sverniciatura sia di "massaggiare" l'oggetto da sverniciare. La cisterna puo' essere realizzata nelle dimensioni richieste dal cliente. Bernard Tourre's intende ora commercializzare questo sistema in tutto il mondo. "Negli ultimi due anni sono stati registrati oltre trenta decessi dovuti a intossicazione da cloruro di metilene. Si sono inoltre verificati numerosi casi in cui l'esposizione a cloruro di metilene ha avuto un impatto gravemente dannoso per la salute dei soggetti coinvolti. Grazie a Dbe, questa nuova tecnologia di decapaggio segna un decisivo progresso in termini di salute, sicurezza e ambiente". Conclude Tourre's. In Francia, i prodotti per decapaggio Bio-fluxaf-aqua sono distribuiti anche dalla rete commerciale di Akzo Nobel, che ha contribuito al successo del progetto di Philippe Malsoute in vari modi e ha fornito un supporto finanziario. La gamma di prodotti comprende decapanti per pitture e vernici, sostanze pulenti per inchiostri, sverniciatori per superfici ruvide, decapanti per rivestimenti di pavimenti e muri, prodotti per la rimozione di graffiti anche da superfici plastiche.

OLIVETTI TECNOST CERCA NUOVE FIGURE PROFESSIONALI LA RICERCA , ESTESA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, È FINALIZZATA AL POTENZIAMENTO DELLA STRUTTURA COMMERCIALE DELL’AZIENDA
Milano, 30 gennaio 2004 - Olivetti Tecnost S.p.a., Business Unit del Gruppo Telecom Italia operante nel settore dei prodotti e delle soluzioni per ufficio, nelle applicazioni specializzate nel campo bancario e retail e nei sistemi informatici per l’automazione dei giochi a pronostico e lotterie, ha dato il via ad un progetto di selezione di numerose nuove figure professionali. Nell’ambito del potenziamento della struttura commerciale diretta ed indiretta della Office Products Division, l’Azienda ricerca : Corporate Reseller Account Manager - Sede di lavoro: Milano, Quantità: 1, Riferimenti posizione: Cr04, Inviare il curriculum vitae a: selezione@olivettitecnost.Com  La figura ricercata avrà il compito di impostare relazioni di partnership con i Corporate Reseller Olivetti Tecnost, al fine di raggiungere gli obiettivi di business del portafoglio definito ed assegnato sui clienti del segmento Large Account e Pubblica Amministrazione Locale. Inoltre, saprà consolidare le relazioni con i Corporate Reseller Olivetti Tecnost, raccogliendo informazioni di mercato, assicurando l’aggiornamento periodico delle previsioni di vendita, monitorando il portafoglio trattative, verificando la redditività e la qualità tecnico-commerciale delle offerte da sottoporre ai clienti. Il candidato ideale ha un’età compresa tra i 30 ed i 40 anni, è in possesso di laurea e ha maturato un’esperienza significativa in una posizione analoga, nel settore dei prodotti per ufficio e/o dell’Information Technology. Channel Development Specialist - Sede di lavoro: Milano, Quantità: 2, Riferimenti posizione: Cd04, Inviare il curriculum vitae a: selezione@olivettitecnost.Com  Le figure ricercate avranno il compito di potenziare e incrementare il presidio del mercato di riferimento dei Concessionari Olivetti, sviluppando attività di sell-out e collaborando con la rete di vendita già attiva sul canale. Sapranno identificare e realizzare azioni di co-marketing e di promozione congiunte con i Concessionari Olivetti. I candidati ideali hanno un'età compresa tra i 25 ed i 35 anni, possiedono una laurea in discipline economiche o statistiche, hanno un’ottima conoscenza della lingua inglese, del Trade Marketing e della pianificazione di marketing. E’ gradita la provenienza dal settore dell’Information Technology. Buone capacità relazionali, autonomia decisionale ed elevate doti organizzative per il controllo dello stato di avanzamento dei progetti di Trade Marketing rappresentano parte integrante del profilo. Agenti Monomandatari - Sede di lavoro: tutto il territorio nazionale, Quantità: 50, Riferimenti posizione: Ag04, Inviare il curriculum vitae a: agenti@pb-recruitment.It  Interlocutori privilegiati tra l’azienda e il cliente finale, svolgeranno attività focalizzate sull’individuazione di nuove opportunità di business nella gestione di clienti acquisiti, avendo a disposizione un ricco portafoglio d’offerta. I candidati ideali hanno un’età compresa tra i 25 ed i 40 anni, possiedono un diploma di scuola media superiore o una laurea ed hanno maturato un’esperienza di almeno 5 anni, preferibilmente nella vendita di prodotti per ufficio o informatici. Hanno gestito rapporti con utenti del segmento Pmi, Large Account e Pubblica Amministrazione Locale. Hanno operato per obiettivi, in sinergia con la rete di vendita dell’azienda. È inoltre richiesta la conoscenza dei più diffusi strumenti informatici. La gestione del rapporto contrattuale e delle attività operative sarà affidata ai Concessionari Olivetti operanti in Italia.  

CON SCOA, IL TEATRO AL SERVIZIO DELLA FORMAZIONE DEI MANAGER
Milano, 30 Gennaio 2004 ­ Scoa-the School Of Coaching, il centro servizi, formazione e consulenza per la promozione e lo sviluppo del coaching in Italia, organizza lunedì 2 Febbraio un incontro sul tema “Teatro-formazione ed Executive Coaching: quali sinergie? Casi, esperienza diretta, riflessioni”, rivolto sia ai manager d¹azienda sia a specialisti di risorse umane, con lo scopo di illustrare e far sperimentare le potenzialità del teatro come leva formativa assimilabile all¹Executive Coaching. L¹incontro, in svolgimento dalle 18 presso il Collegio San Carlo di Corso Magenta 71, si divide in due sessioni. Nella prima, i partecipanti all'incontro sono chiamati a fungere da attori per la rappresentazione di uno stralcio di una pièce teatrale guidati da Luciano Mastellari, attore, regista teatrale e insegnante di recitazione. Attraverso la partecipazione diretta, infatti, il manager ha la possibilità di saggiare i propri atteggiamenti, le proprie emozioni, le modalità di comunicazione con gli altri e al tempo stesso la valenza formativa dell'esperienza teatrale. Nella seconda parte dell'incontro vengono raccontate le esperienze dirette di alcuni manager, quali Cristina Casati, responsabile selezione formazione & sviluppo di Sia, Società Interbancaria per l'Automazione, e Davide Micco, consulente in risorse umane già responsabile formazione in Dhl International, che hanno utilizzato le tecniche del teatro formazione in interventi di sviluppo e coaching di gruppi di manager. Al termine l'intera audience partecipa a un dibattito sui benefici e sulle possibili applicazioni dell'esperienza compiuta. Secondo Scoa l’esperienza teatrale, se ben condotta, assume un particolare significato per prendere coscienza delle proprie potenzialità e per metterle in azione, in linea con la filosofia dell¹Executive Coaching. “I testi teatrali sono sempre più utilizzati per fare scuola di recitazione ai manager che vengono coinvolti in vere e proprie messe in scena”, afferma Gian Franco Goeta, presidente e fondatore di Scoa, “in modo che si possa associare l¹intervento del coaching individuale alla formazione teatrale di gruppo, nella quale possono emergere ruoli e comportamenti diversi da quelli abituali, consentendo ai partecipanti di esplorare le opportunità del cambiamento e di sviluppare le capacità comportamentali richieste da nuove sfide”. All’incontro, parteciperanno anche Renzo Provedel, Presidente del Club Scoa; Sergio Balzani, partner Scoa e Dies e Giorgio Marenco, docente ed Executive Coach Scoa, partner Dies.

SECONDO LA REDING , L'AUMENTO DELLA SPESA NELL'ISTRUZIONE SUPERIORE È VITALE PER LA CRESCITA
Bruxelles
, 30 gennaio 2004 - Il 27 gennaio, in occasione del lancio del programma Erasmus Mundus all'Università francese della Sorbona, il commissario europeo per l'Istruzione e la Cultura , Viviane Reding, ha dichiarato che l'Europa si situa dietro agli Stati Uniti per quanto riguarda i finanziamenti a favore delle università. "L'istruzione è una priorità in una strategia di crescita a lungo termine per l'Europa", ha affermato la Reding. "L'istruzione superiore - ha proseguito - svolge un ruolo cruciale attraverso l'incoraggiamento dell'innovazione, della creazione di posti di lavoro e della competitività in un contesto sempre più globale. In qualunque paese europeo, un anno in più di studi, potrebbe trasformarsi in un guadagno di produttività del 6,2 per cento. Perciò è necessario investire in capitale umano". Attualmente, ha insistito il commissario, gli investimenti nell'istruzione superiore sono insufficienti. Gli Stati Uniti spendono il 2,3 per cento del loro Pil in istruzione superiore, rispetto all'1,1 per cento dell'Ue. Questo dato corrisponde ad una spesa dalle due alle cinque volte superiore per ciascuno studente universitario. Nonostante ci siano più studenti europei che americani laureati in matematica, scienze e tecnologie, il numero complessivo di laureati che occupano posti di ricerca in Europa è inferiore di almeno un quarto rispetto a quello degli Usa. Inoltre, la maggior parte di studenti europei, asiatici e latinoamericani che partecipano agli scambi internazionali scelgono di andare in America anziché in Europa: nel 2000-2001, 550.000 studenti di vari paesi sono andati negli Stati Uniti e solo 400.000 in Europa. Nell'interesse della futura competitività dell'Europa, è dunque di vitale importanza che le università europee migliorino la loro capacità di attirare studenti e insegnanti dall'Europa e dal resto del mondo, ha affermato la Reding. Erasmus Mundus è uno degli strumenti attuati dall'Ue per affrontare queste sfide. Adottato nel dicembre 2003, esso incoraggia la creazione di master interuniversitari. Il programma, che dispone di un bilancio di 230 milioni di euro per un periodo di cinque anni (2004-2008), "costituisce un primo passo verso la creazione di una laurea europea e di uno Spazio europeo della ricerca", ha dichiarato la Reding. Per ulteriori informazioni sul programma Erasmus Mundus : http://europa.Eu.int/comm/education/programmes/mundus/index_it.html

APPROVATO IN PRIMA LETTURA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL REGOLAMENTO CHE RENDE PIENAMENTE OPERATIVA LA RIFORMA DEL NUOVO SISTEMA DELL'ALTA FORMAZIONE ARTISTICA, MUSICALE E COREUTICA
Roma, 30 gennaio 2004 - È stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, in prima lettura, su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, il "Regolamento in materia di ordinamenti didattici, requisiti di idoneità dei docenti e delle sedi, programmazione e sviluppo del sistema dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, di cui alla legge 21 dicembre 1999, n. 508". Il regolamento rende pienamente operativa la riforma del Sistema dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Questo sistema comprende tutte le istituzioni formative nel campo delle arti, del design, della musica, del teatro e della danza: i Conservatori musicali, gli Istituti musicali pareggiati, le Accademie di Belle Arti, gli Isia (Istituti superiori per le industrie artistiche), l'Accademia nazionale di danza e l'Accademia nazionale di arte drammatica. La legge 21 dicembre 1999 n. 508, che ha istituito il Sistema dell'Alta formazione, ha infatti rimesso la sua attuazione a regolamenti governativi. Il primo regolamento, che ha disciplinato l'Autonomia Statutaria, regolamentare e organizzativa, è stato già approvato con il D.p.r. 132/03. Dopo l'approvazione del regolamento di autonomia statutaria, e seguendo le indicazioni più volte espresse anche dallo stesso Consiglio di Stato, è stato messo a punto il Regolamento approvato oggi che, tenuto conto dei principi e delle finalità enunciati al comma 8 dell'art. 2 della legge, ricomprende unitariamente tutte le tematiche demandate alla normazione governativa, per una definitiva e compiuta attuazione della legge di riforma. Il regolamento rende operante, definendone i criteri: L'autonomia didattica delle istituzioni di Alta formazione nella progettazione dei percorsi formativi, articolati su due livelli in analogia al modello universitario; lo sviluppo, la programmazione e il riequilibrio del sistema, così da garantire un'offerta rispondente alle esigenze del territorio nazionale; la valutazione delle istituzioni sotto il profilo della qualificazione dell'offerta didattica, della docenza, dell'idoneità delle strutture, della rispondenza dei percorsi formativi agli obiettivi per essi definiti dalle istituzioni; la disciplina del reclutamento dei docenti, a seguito di idoneità nazionali che attestino le competenze artistiche e professionali, accertate da commissioni di esperti altamente qualificati; una piena valorizzazione della ricerca e della produzione artistica. Gli studenti iscritti negli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica sono complessivamente, nell'anno accademico 2002-2003, 61.874, così suddivisi tra i 131 istituti: nei 78 Conservatori musicali e Istituti musicali pareggiati sono iscritti 40.359 studenti (49% femmine); nelle 47 Accademie di Belle Arti sono presenti 20.379 allievi, di cui il 67% femmine; nei 4 Isia sono iscritti 644 allievi di cui 56,4 femmine; nell'Accademia nazionale di danza e nell'Accademia nazionale di arte drammatica sono presenti 492 studenti, di cui il 72% femmine. I docenti sono complessivamente 8.686.

LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCESSI E DELLE PROCEDURE NEGLI ENTI LOCALI. LE LOGICHE, I METODI E GLI STRUMENTI PER LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA.
Milano, 30 gennaio 2004 – Si terrà a Milano nel mese di marzo (in due moduli: dal 3 al 5 e dal 25 al 26) il seminario organizzato dalla Divisione Amministrazioni Pubbliche, Sanità e Non Profit della Sda Bocconi, dal titolo: “La semplificazione dei processi e delle procedure negli Enti Locali”. Le riforme in materia di erogazione dei servizi pubblici implicano il raggiungimento di più elevati livelli di efficienza, efficacia ed economicità, e l’acquisizione, da parte dei responsabili dei servizi, di competenze gestionali specifiche e più avanzate. L’iniziativa nasce in risposta a tali esigenze formative ed organizzative, e consente di affrontare con successo le problematiche concrete legate a diverse aree di attività tra cui: · la gestione dei rapporti col pubblico; · i processi di attivazione e gestione dello Sportello Unico; · i procedimenti di riorganizzazione e conseguente revisione delle modalità di gestione di documenti, atti e archivi; · le procedure d’acquisto e d’appalto; · i processi di gestione dell’opera pubblica; · i sistemi di erogazione dei servizi sociali e socio-sanitari. Più in generale, il corso permetterà di sviluppare competenze per rivedere/riprogettare in modo funzionale i processi interni di centralizzazione/decentralizzazione dei servizi al cittadino e dei processi operativi di supporto, secondo il principio della realisticità. In particolare si intende fornire ai partecipanti le competenze necessarie per: · gestire in maniera efficace ed efficiente le attività amministrative e di erogazione dei servizi ad esempio eliminando quelle inutili o riducendone i tempi di svolgimento; · impiegare in modo razionale le risorse umane e strumentali · ridefinire le responsabilità o definirne di nuove laddove necessario · promuovere l’integrazione tra le differenti funzioni e attività organizzative dell’Ente · migliorare la qualità dei servizi e dei rapporti con le diverse tipologie di utenza. Durante il corso sarà approfondito il concetto di: “Public Organization Reengineering” (Por) - inteso quale tecnica innovativa e fondamentale per dare corpo all’applicazione concreta degli input provenienti dalle riforme - i principi che lo sostengono e la sua metodologia; gli strumenti di analisi, di interpretazione e riprogettazione dei processi e delle procedure; la scelta strategica tra l’acquisizione all’esterno dei servizi e lo sviluppo di competenze interne; la determinazione di strategie innovative e funzionali all’efficace implementazione del Por; la presentazione di casi reali, scelti tra le più significative esperienze degli Enti Locali italiani. Metodologia La didattica, fortemente interattiva, prevede l’analisi e discussione di casi significativi, relativi a realtà importanti del panorama italiano, nonché l’analisi e la riprogettazione di processi strategicamente rilevanti in cui i partecipanti sono direttamente coinvolti, nell’ambito delle loro responsabilità quotidiane, all’interno degli Enti di provenienza. Nella seconda parte del corso, infatti, sotto la guida dei docenti Sda, saranno messe a confronto le esperienze personali, le realtà organizzative e le attività indagate dagli stessi partecipanti ai fini di verificare tutti gli step metodologici e gli strumenti del Por applicati e ritenuti appropriati caso per caso. Le elaborazioni personali svolte dai partecipanti insieme ai docenti sono finalizzate a dare massima efficacia al processo di apprendimento e creare valore reale in termini di acquisizione di competenze. Destinatari del seminario sono i responsabili dei Servizi “core” dell’Ente, tutti coloro che ricoprono incarichi di Organizzazione, Gestione, Gestione Risorse Umane, Formazione e, in generale i Responsabili di Unità Organizzativa, i loro stretti collaboratori e i profili direzionali che abbiano avviato progetti di semplificazione e riqualificazione delle procedure amministrative.

“LE PRIME ESPERIENZE DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DOPO LA LEGGE N. 64/2001”. DURANTE L’INCONTRO VERRANNO PRESENTATI I RISULTATI DI UNA RICERCA CONDOTTA SU QUESTO TEMA DALLA FONDAZIONE ZANCAN.
Padova, 30 gennaio 2004 – Quali sono state le aspettative e le difficoltà dei giovani che hanno scelto di vivere l’esperienza del servizio civile nazionale, in attuazione della legge n. 64/2001? Quali le esigenze e le opinioni degli enti che hanno accolto i giovani nelle loro strutture? Il nuovo servizio civile migliora la formazione professionale e la sensibilità civile? La Fondazione «E. Zancan», d’intesa anche con l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, ha condotto in proposito una ricerca conoscitiva e valutativa, prendendo in considerazione i progetti del secondo e terzo bando per il periodo da settembre 2002 ad agosto 2003. I risultati dell’indagine saranno presentati in un convegno nazionale dal titolo “Le prime esperienze di servizio civile nazionale dopo la legge n. 64/2001. Risultati di una ricerca”, in programma a Roma Martedì 10 Febbraio 2004 presso la Sala del Cenacolo (Palazzo Valdina, Piazza Campo Marzio 42), adiacente al Parlamento. Un’occasione anche per aprire un dibattito con il mondo politico, con i responsabili delle istituzioni, con i movimenti giovanili, con i mezzi di informazione, che contribuisca a far conoscere e promuovere questa nuova prospettiva per i giovani di maturazione personale, di inserimento nei problemi vivi della società, di contributo concreto al miglioramento dei servizi della comunità. Il convegno avrà inizio alle ore 9.30. Dopo i saluti del Direttore Generale dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, Massimo Palombi, interverranno: Giuseppe Pasini, presidente della Fondazione Zancan (“Il significato del servizio civile e i suoi apporti ad una società più solidale”); Tiziano Vecchiato, direttore scientifico della Fondazione Zancan (“I risultati della ricerca”); Emanuele Rossi, professore di diritto costituzionale presso la Scuola Superiore di Studi Universitari e di perfezionamento S. Anna di Pisa (“Servizio civile e valori costituzionali”); Roberto Marino, vice direttore dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (“Quadro di sviluppo del servizio civile nazionale”). Inoltre, sono in programma contributi di Gianni Girardo, responsabile servizio civile Acli, Licio Palazzini, presidente nazionale Arci Servizio Civile, Giancarlo Perego, responsabile area nazionale servizio civile Caritas italiana, Cristina Nespoli, responsabile servizio civile Federsolidarietà/ Confcooperative, e di altri ancora. Conclusione alle ore 13.00. L’incontro è aperto a tutti. Per partecipare è necessario dare la propria adesione entro il 4 febbraio 2004 alla segreteria della Fondazione Zancan, via Vescovado 66, 35141 Padova, tel. 049 663800, fax 049 663013, e-mail fz@fondazionezancan.It

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