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2003 anno 6°  

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17 MARZO  2003

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MEDICINA: CONGRESSO INTERNAZIONALE "NEW TECHNOLOGIES IN REPRODUCTIVE MEDICINE, NEONATOLOGY AND GYNECOLOGY"

Roma, 14 marzo 2003 - Studiosi italiani, europei e nordamericani parteciperanno dal 17 al 21 marzo 2003 al 5° congresso internazionale sulle nuove tecnologie applicate alla medicina della riproduzione, alla ginecologia e alla neonatologia. Il convegno, organizzato dal prof. Ermelando Vinicio Cosmi, Direttore del Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Perinatologia e Puericultura dell'Università di Roma"La Sapienza", avrà inizio alle ore 15,00 presso l'Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma, P.le Aldo Moro, 7). Quali sono i risultati ottenuti dalle nuove tecnologie applicate alla medicina della riproduzione, alla ginecologia e alla neonatologia? Quale impatto hanno prodotto sulla ricerca applicata e quali sono le ricadute economiche e sociali che ne derivano? All'analisi e alla discussione di questi temi è dedicato il congresso internazionale "New Technologies in Reproductive Medicine, Neonatology and Gynecology" promosso dall'Università di Roma "La Sapienza", in collaborazione con la "World Association of Perinatal Medicine" (Wapm), la "European Association of Perinatal Medicine" (Eapm), la "Mediterranean Society of Human Reproduction and Neonatology", la "Society for Perinatal Obstetricians" (Spo), la "International Society for the Study of Lung Surfactant System, la Mother and Child International" (Iamaneh), la "Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia" (Sigo), la "Società Italiana di Medicina Perinatale" (Simp), la "Società Italiana di Neonatologia" (Sin), la "Società Italiana di Pediatria" (Sip), la "New York University" e la "New Jersey Medical School". Gli esperti esamineranno tra l'altro i vantaggi delle più recenti tecniche di microinseminazione in grado di risolvere molti casi di infertilità maschile e presenteranno nuovi metodi non invasivi di diagnosi prenatale, metodi, che fra qualche anno, potrebbero trasformare il panorama della diagnostica in questo settore.

VIA LIBERA CDM A NUOVO MINISTERO DELLA SALUTE
Roma, 17 marzo 2003 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto presidenziale riguardante il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero della Salute, che per meglio rispondere alle esigenze di tutela e di promozione della salute dei cittadini nell'ambito dell'attuale contesto devolutivo verrà diviso funzionalmente in tre dipartimenti: Qualità, Innovazione, Prevenzione e Comunicazione. Il Dipartimento della qualità provvederà alle attività e agli interventi per lo sviluppo e il monitoraggio di sistemi di garanzia della qualità del Servizio sanitario nazionale e per la valorizzazione del capitale fisico, umano e sociale. Ad esso sono demandati i compiti dell'osservazione sul servizio all'utente, della formazione del personale e dell'individuazione dei fabbisogni informativi. La Qualità è dotata di tre Direzioni generali: programmazione sanitaria, livelli di assistenza e principi etici di sistema; risorse umane e delle professioni sanitarie; sistema informativo. In particolare tra i compiti della Direzione generale della programmazione figurano quelli in materia di definizione dei livelli essenziali di assistenza e monitoraggio sulla attuazione degli stessi e degli altri principi etici del sistema; la verifica delle liste di attesa e la promozione di interventi finalizzati alle loro riduzioni; la promozione dello sviluppo e la verifica sulla diffusione dell'istituto della certificazione di qualità. Sarà compito del Dipartimento dell'Innovazione, invece, svolgere attività e interventi di propulsione e vigilanza per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica in materia sanitaria e a sostegno di azioni di studio e creazione di reti integrate di servizi sanitari e sociali per l'assistenza a malati acuti, cronici, terminali, ai disabili, agli anziani. Anche in questo dipartimento sono istituite tre Direzioni generali: farmaci e dispositivi medici; ricerca scientifica e tecnologica; personale, organizzazione e bilancio. Spetterà infine al Dipartimento della prevenzione e della comunicazione provvedere alle attività di coordinamento e vigilanza e di diretto intervento di spettanza statale in tema di tutela della salute, dell'ambiente e delle condizioni di vita e di benessere delle persone e degli animali, nonché all'informazione e comunicazione agli operatori e ai cittadini e alle relazioni interne ed internazionali. E' formato da quattro Direzioni generali: prevenzione sanitaria; sanità veterinaria e alimenti; comunicazione e relazioni istituzionali; rapporti con l'Unione Europea e rapporti internazionali.

TENUTI A MILANO IL 7° CONGRESSO INTERNAZIONALE SU "AIDS E ASSISTENZA DOMICILIARE- LE NUOVE SFIDE" E IL 3° WORKSHOP SU "EMERGENZA E MANAGEMENT DELLE RESISTENZE DEL VIRUS HIV"
Milano, 17 marzo 2003 - Il numero dei casi di Aids è in diminuzione, l'aspettativa di vita dei pazienti è aumentata, nuovi farmaci stanno per essere disponibili: il bilancio è sicuramente positivo e dà ragioni di speranza.Così, se da un lato nuovi problemi sono sorti all'orizzonte, dall'altro sono comparse anche nuove opportunità grazie a una situazione positivamente cambiata. Di ciò si è parlato in occasione di due eventi, tenutisi all'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano venerdì 14 e sabato 15 marzo, particolarmente importanti per l'impatto sia scientifico sia pratico: "III Workshop: Emergenza e Management delle resistenze del virus HIV" e "VII Congresso Internazionale: Aids e assistenza domiciliare - Le nuove sfide". Da questi importanti incontri sono emersi dati promettenti nei riguardi della terapia. Ad esempio, l'importanza di un più accurato e quindi efficiente monitoraggio della terapia stessa, per garantire l'adesione del paziente al trattamento e per delimitare la tossicità dei farmaci. Si stanno poi preparando nuove strategie di terapia: studi recenti suggeriscono, nei pazienti con molteplici fallimenti terapeutici, la possibilità di sfruttare la diminuita fitness virale (cioè la diminuita capacità replicativa del virus) indotta dall'insorgenza di alcune mutazioni correlate alla resistenza, per mantenere livelli di viremia contenuti. Un altro traguardo importante è quello di "gestire" meglio il problema della riproduzione per assicurare la nascita di bambini non infetti. Notevoli passi avanti anche nell'assistenza al malato. Grazie ai progressi sul piano terapeutico nei riguardi dell'infezione da Hiv, fortunatamente l'aspettativa di vita del malato si è allungata sensibilmente e ciò comporta una assistenza prolungata e sempre più "coordinata" (basti pensare alle nuove strategie terapeutiche e al "monitoraggio" delle stesse). Come è emerso nel Congresso di Milano, una soluzione assistenziale molto importante sia sul versante sanitario sia su quello sociale e spirituale è rappresentata dall'Hospice, che è in grado di soddisfare l'esigenza del malato di Aids integrandosi con l'assistenza domiciliare nel momento della terminalità. La professoressa Antonietta Cargnel, Primario II Divisione Malattie Infettive dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano, e il dottor Francesco Sala, Direttore generale dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano, hanno inoltre annunciato la prossima apertura di un Hospice per malati di Aids all'interno dello stesso Ospedale Sacco.

APPROVATO IL REGOLAMENTO DEGLI ISTITUTI ATIPICI: NASCONO GLI ENTI PER L'INTEGRAZIONE DEI MINORATI DELL'UDITO E DELLA VISTA
Roma, 17 marzo 2003 Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi in via preliminare il Regolamento per la riforma delle scuole e degli istituti a carattere atipico (ex istituti per ciechi e per sordomuti). Il regolamento intende definire i ruoli di queste istituzioni scolastiche in relazione anche alle linee di politica scolastica che hanno modificato le loro finalità, allargandole a tutto l'handicap. Gli istituti atipici vengono riordinati come enti finalizzati al supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nel quadro dell'attuazione dei principi per l'integrazione scolastica dei minorati o pluriminorati dell'udito e della vista. Gli Istituti statali per sordomuti di Roma, Milano e Palermo confluiscono in un unico ente denominato Ente nazionale di supporto per l'integrazione dei sordomuti con sede a Roma. L'Istituto statale "Augusto Romagnoli" di specializzazione per gli educatori dei minorati della vista è trasformato in Ente nazionale di supporto per l'integrazione dei minorati della vista "Augusto Romagnoli". Lo statuto e i regolamenti interni potranno prevedere l'articolazione degli enti in centri regionali, interregionali o territoriali in relazione alle concrete esigenze dell'attività di supporto all'autonomia delle istituzioni scolastiche.

TELEFONO AZZURRO: PARTE IL 114, NUMERO EMERGENZA INFANZIA
Roma, 17 marzo 2003 A seguito dell'accordo, firmato il 26 febbraio 2003, tra Telefono Azzurro e i Ministeri delle Comunicazioni, delle Pari Opportunita' e del Welfare, il 25 marzo partira', in via sperimentale, in tre aree campione, Milano, Treviso e Palermo, il servizio 114 Emergenza Infanzia. L'accordo, presentato il 14 marzo a Treviso, prevede l'attivazione della linea telefonica 'Emergenza infanzia 114', la cui gestione e' affidata per la fase sperimentale all'Ente Morale S.O.S. il Telefono Azzurro, che e' stato identificato come l'Ente idoneo per la sua esperienza e competenza accumulate in 16 anni di attivita' nell'ascolto e nella gestione delle problematiche dell'infanzia. Il 114 e' un servizio di emergenza gratuito accessibile da rete fissa da parte di chiunque intenda segnalare situazioni di emergenza e pericolo immediato per l'incolumita' psico-fisica di bambini e adolescenti, rendendo possibile un tempestivo intervento di tutela: raccogliendo le varie richieste ed incanalandole per competenze specifiche verso le strutture preposte interne ed esterne, dopo aver effettuato una adeguata valutazione del bisogno di chi chiama. Per questo, spiegano i promotori dell'inziativa si e' arrivati a definire un concetto di emergenza condiviso universalmente, ovverosia quello che la identifica come una situazione in cui la salute psicofisica del bambino o dell'adolescente sia in pericolo immediato. Il 114 e' un servizio di pubblica utilita' rivolto a Privati cittadini, Bambini o adolescenti in situazione di pericolo immediato Agenzie della rete territoriale coinvolte nella tutela di bambini e adolescenti. Il servizio 114, non ricevendo finanziamenti pubblici, avra' bisogno dell'aiuto di tutti: privati cittadini, aziende e istituzioni che vorranno credere a questa nuova sfida in difesa dei bambini e degli adolescenti. La prima azienda che ha risposto positivamente e' stata la Telecom Italia, nota per il suo impegno sociale su piu' fronti nell'ambito del Progetto Italia, esprimendo cosi' la propria vocazione di contribuire alla crescita del Paese. Non solo Telecom Italia ha messo a disposizione la propria tecnologia per la realizzazione di un call centre,dimensionato per la ricezione di un altissimo numero di chiamate e in grado di funzionare, grazie a un sistema di disaster recovery, anche in situazioni di particolare emergenza, ma dara' anche un aiuto economico, che i promotori del telefono di emergenza, si augurano, possa essere emulato da tanti altri. L'attivita' del Team Emergenza nella provincia di Treviso ha fornito un considerevole contributo di esperienza per la nascita del 114. Questo servizio, infatti, si basa su un modello di rete che prevede la collaborazione sinergica tra le varie agenzie territoriali deputate alla salvaguardia dei minori in situazioni di crisi, secondo i principi della multidisciplinarietà e interistituzionalità dell'intervento. Per far fronte in modo efficace alla presa in carico ed alla gestione delle diverse tipologie d'emergenza, L'Ente gestore, oltre ad una formazione specifica degli operatori presenti sulla linea, intende definire procedure sinergiche e condivise attraverso accordi formali (protocolli di intesa, convenzioni, ecc.) con le Forze dell'Ordine, i Servizi Socio-Sanitari del territorio, le Autorità Giudiziarie etc.

A ROMA PER LA PRIMA VOLTA INSIEME I MASSIMI ESPERTI MONDIALI IN MATERIA DI AUTISMO
Roma, 17 marzo 2003 - Una risposta operativa al disturbo autistico attraverso un percorso graduale verso una vita autonoma. E' questa la formula terapeutica proposta dai massimi esperti mondiali in materia di autismo proporranno alla conferenza internazionale "Autismo: dalla ricerca alla pratica clinica", che si svolgerà lunedì 17 e martedì 18 marzo, alle ore 9, presso l'Aula Pocchiari dell'Istituto Superiore di Sanità (viale Regina Elena 299). Le terapie che si sono rivelate più efficaci sono quelle che coinvolgono in un lavoro di rete famiglia, scuola e medici specialisti. In particolare la conferenza, patrocinata dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, intende sottolineare l'importanza delle diverse pratiche cliniche maturate in ambito internazionale. Promotori della tavola rotonda sono la Fondazione Child per lo studio e la ricerca sull'infanzia e l'adolescenza e l'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con: Autismo Italia onlus, l'associazione Autismo Europa, la Cattedra di neuropsichiatria infantile dell'Università di Modena e Reggio Emilia, la Iacapap (International Association of Child and Adolescent Psychiatry and Allied Professions) e il Child Study Center dell'Università di Yale. Tra gli altri, prenderanno parte ai lavori: Ernesto Caffo, ordinario di neuropsichiatria infantile presso l'Università di Modena e Reggio Emilia e presidente di Telefono Azzurro, Pierluigi Morosini, direttore del Reparto valutazione servizi di Epidemiologia dell'ISS, Donata Vivanti, presidente di Autismo Europa, Fred Volkmar, docente di neuropsichiatria infantile dell'università di Yale, Sara Sparrow, del Child Study Center, Michael Powers, psicologo del Child Study Center, Peter Dohering, direttore del Programma Autismo del Delaware, Emily Rubin, patologa del linguaggio dell'università di Yale, Michele Zappella, primario di neuropsichiatria infantile dell'ospedale universitario "Le Scotte" di Siena, Luigia Camaioni, ordinario di psicologia dell'Università "La Sapienza" di Roma, Fabio Macciardi, professore di genetica medica alla Statale di Milano e Gabriel Levi, ordinario di neuropsichiatria infantile presso l'Università "La Sapienza" di Roma.

L'IMPORTANZA DEL CONFRONTO LE BIOSCIENZE: RISCHI, ETICA E SOCIETA'
Milano, 17 marzo 2003 - Venerdi e sabato scorso, presso la Fast di Milano si è svolto un importante incontro sulle biotecnologie: "Questa conferenza è importante in quanto è la prima volta", spiega Alberto Pieri, segretario generale della Fast, "che vengono poste a confronto le tre esperienze in Francia, Italia, Svezia, e vengono illustrati e divulgati i risultati dei sondaggi di opinione svolti nei diversi Stati partner coinvolti. E' l'occasione per presentare a livello nazionale ed europeo il progetto Science Generation. Vengono anche esplicitati i dati del sito Internet di Science generation, dei forum e dei dibattiti avviati con il pubblico e i primi rilevamenti , le prime domande, richieste, proposte da parte dei cittadini che compongono i gruppi di mobilitazione di Science Generation (tre categorie: insegnanti, giovani, genitori) che si sono già incontrati in Lombardia e in Sicilia, ad esempio, per l'Italia, ma anche in Francia e Svezia". Science Generation è un'azione innovativa nel suo approccio perché amplifica e rende più diretto il dialogo tra cittadini e istituzioni. Per l'Italia la Fast coordina una serie di iniziative in tre Regioni, Lombardia, Sicilia e Lazio. Si tratta di gruppi di contatto e di incontro di cittadini e di altre iniziative annuali . In particolare, il simposio europeo che si è tenuto il 14 e 15 marzo, promosso dalla Commissione europea, ha presentato ufficialmente il progetto Science Generation in Italia, ne ha anticipato risultati e obiettivi a breve e a lungo termine. Vi hanno partecipato anche i membri dei gruppi di mobilitazione italiani, ma anche francesi e svedesi. Il titolo del convegno "Le bioscienze: rischi, etica e società " già evidenzia la complessità dei temi trattati. Vi sono stati, come relatori , tra gli altri, l'on. Francesco Fiori, del Parlamento europeo; Etienne Magnien, Capo Unità Direzione Biotecnologie, agricoltura e alimetnazione della Commissione europea - DG Ricerca; Leonardo Santi, presidente del Comitato nazionale per le biotecnologie della Presidenza del Consiglio, Vittorio Possenti, membro del Comitato nazionale per la bioetica della Presidenza del Consiglio, Giulio Giorello, ordinario di filosofia della scienza dell'Unviersità di Milano; Laurence Lwoff, della divisione di Bioetica del Consiglio d'Europa. Nel corso del convegno sono stati anche presentati e confrontati in anteprima, a cura di Enrico Stecchi, esperto di Altavia Junium, i risultati di un Barometro, un vero e proprio sondaggio di opinione, svolto in tutti e tre i Paesi aderenti al progetto pilota Science generation, Italia, Francia e Svezia. "Science generation è un unicum nel suo genere," sottolinea Alberto Pieri della Fast, "perchè rende protagonisti i cittadini del proprio futuro e li fa partecipare alle scelte in maniera più diretta, li informa a piccoli gruppi, li mette in rete e fornisce al grande pubblico tutti i risultati in tempo reale e la possibilità di interloquire anche tramite Internet e, nel nostro simposio, grazie anche a un televoto." Genitori, giovani e insegnanti: queste le tre fasce di persone che sono interpellate dalla Commissione europea e fanno parte dei network pilota di cittadini europei per l'iniziativa Science generation. L'argomento? Le bioscienze e le biotecnologie, ovvero una consultazione su vasta scala, per ora solo in tre Paesi dell'Unione europea, Italia, Svezia, Francia, per coinvolgere i cittadini , informarli, ascoltare le loro opinioni e proposte. Si stanno creando delle vere e proprie reti di mobilitazione, cioè gruppi di persone organizzati per categorie omogenee (studenti, genitori, insegnanti) che si incontrano in gruppi coadiuvati da un esperto scienziato e un giornalista, si confrontano su temi specifici, (biotecnologie, clonazione, etc.) e che hanno soprattutto l'opportunità di portare avanti delle idee e delle azioni concrete da sviluppare e sottoporre al vaglio della Direzione generale Ricerca della Commissione europea. In Italia, le reti di mobilitazione sono create nelle regioni Lombardia, Lazio e Sicilia. I primi incontri si sono già svolti in Lombardia e Sicilia "E' un'opportunità utile," afferma Ada Rovello, genitore, che ha partecipato alla riunione a Milano del primo gruppo di genitori coinvolti, "il senso comune è nemico della scienza, se mi avessero chiesto prima il mio parere su temi quali la clonazione, etc non avrei saputo rispondere con cognizione di causa, incontrarsi in piccoli gruppi, con un esperto, e porre quesiti, avere delle risposte, poter fare delle osservazioni in tutta tranquillità, e dare del contributo , nel nostro piccolo, a quanto sarà deciso al di sopra di noi, ... sul nostro futuro , mi sembra importante, un'occasione unica". "Sono temi quelli delle scienze della vita e il rapporto con la società" spiega Alberto Pieri, segretario generale della Fast,"che sembrano semplicemente scientifici a un primo approccio, invece ci toccano da vicino, anche per quello che decidiamo di comperare al supermercato, prodotti Ogni o biologici, per quello che scegliamo per i nostri figli. Ecco perchè esserci e partecipare a Science generation è un passo in avanti, anche per portare avanti delle azioni concrete, sull'esempio dell'esperienza francese, di cui si parlerà durante il convegno di Milano". Il barometro, realizzato da Altavia Junium su incarico della Fast, mette in evidenza la percezione che la gente comune ha delle scienze della vita e della ricerca scientifica in generale. I risultati verranno esposti da Enrico Stecchi, esperto di Altavia Junium durante il convegno di Milano e verranno messi a confronto con i dati raccolti in Francia e in Svezia, nonché con 1'Eurobarometro, cioè un sondaggio realizzato a livello europeo. E' comunque un monitoraggio e uno scambio di opinioni, un dialogo aperto in Europa sino al 2004 in continua evoluzione. Il sito web www.scienee-generation.com propone dei dibattiti su tematiche estremamente importanti e di attualità, quali ad esempio l'accesso all'assistenza sanitaria nei paesi del sud del mondo e la disputa su un tema di grande attualità quale la clonazione. Si prevede l'organizzazione di forum speciali su diverse tematiche ai quali chiunque potrà contribuire, sia con domande che con commenti specifici. I risultati raccolti verranno poi inoltrati alle istituzioni, affinché vengano a conoscenza in modo ufficiale del parere dei cittadini europei.

BENI CULTURALI E CONSERVAZIONE LE DIECI EDIZIONI DEL SALONE RESTAURO DI FERRARA
Ferrara, 17 marzo 2003 - Dal 3 al 6 aprile 2003 si terrà a Ferrarafiere la decima edizione del Salone dell' Arte, del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambienti. I beni culturali: una terminologia relativamente recente, codificata nell'intitolazione del Ministero neonato fra 1974 e 1975, sufficientemente vaga e generica da consentire di includervi "ogni testimonianza avente valore di civiltà" (come nel Testo Unico del 1999) man mano che la coscienza civile e l'approfondimento culturale lo suggeriscano o lo impongano. Un settore difficile e inquieto, custode di straordinari prodotti della spiritualità umana: ma una spiritualità che ha dovuto diventare materia (e qui penso naturalmente alle cosiddette "opere d'arte"). "Il nostro petrolio", come si diceva negli anni Ottanta; una "risorsa non rinnovabile", come si tentava di ammonire chi pensava ad utilizzi disinvoltamente strumentali. E un Ministero che, dopo Alberto Ronchey, ha cessato di essere la cenerentola fra gli altri; fino ad essere intelligentemente scelto e voluto da un Vicepresidente del Consiglio, Walter Veltroni. Un settore oggi in una sofferenza che per molti è prossima alla fibrillazione: i recenti provvedimenti di "cartolarizzazione", spietatamente criticati da Salvatore Settis in un'analisi lucidissima (e che individua guasti che vengono da prima e da lontano) fanno temere che si mediti di intaccare princìpi fondamentali della nostra tradizione, fino a giungere all'alienazione verso i privati di componenti importanti del nostro patrimonio culturale. La creazione dei grandi poli museali estrapolati dalle Soprintendenze territoriali, che continuo a ritenere sciagurata; l'istituzione poco avanti delle Soprintendenze Regionali, che stanno ancora cercando un ruolo, sono sconvolgimenti pesanti per un settore delicato. All'interno di un quadro così complesso, alcune sicurezze le offe il restauro, un'attività che nel nostro Paese vanta una tradizione antica e raggiungimenti tecnici di alto valore. Per immergersi nella realtà annuale del restauro, ci si offre dal 1991 il Salone di Ferrara. E' una manifestazione espositiva che si tiene oggi per la decima volta; che, dopo quattro edizioni biennali, è diventata annuale, e regge benissimo lo stress; che totalizza trentamila visitatori convenuti dalle Alpi al Lilibeo, pur essendo un'esposizione di nicchia, o almeno di settore; che vede presenti duecentocinquanta espositori, che attorno al nucleo espositivo costruisce una ventina di convegni, una settantina di incontri tecnici e una decina di mostre specifiche, può indiscutibilmente essere considerata un'iniziativa che ha incontrato successo. Il Salone di Ferrara, tenuto per la prima volta nel 1991, è divenuto un appuntamento annuale imprescindibile. La costante salita della linea delle ascisse dimostra e conferma che la salute è ottima. Evidentemente, il Salone risponde ad una domanda fortemente sentita; non c'è dubbio che il mondo della conservazione e del restauro abbia necessità di un punto di riferimento che si presenti a scadenze fisse, che chiami tutti a convergere a Ferrara in quei primi giorni di primavera (soltanto la prima edizione si tenne a settembre) per incontrarsi, per ritrovare amici e colleghi, per studiare cosa c'è di nuovo visitando gli stand e prendendo parte a convegni e seminari. Il Salone ha saputo interpretare tutto questo, ed ha saputo proporsi con offerte sempre nuove e interessanti, aggiornate alle problematiche del momento. Alcuni dei grandi argomenti degli anni Novanta hanno trovato così puntuale riconoscimento ed una sede di dibattito utile per la sua capacità di farsene carico in tempo reale. Si sono visti così convegni, dibattiti, tavole rotonde sui problemi della professione del restauratore, dei grandi temi del restauro architettonico, delle normative sui lavori pubblici, dei difficili rapporti ch'esse hanno creato con il restauro e delle complicazioni che hanno imposto alle imprese. Si sono potute seguire via via le problematiche della formazione professionale (ricordiamo, una domenica dell'edizione 2001, la presentazione della ricerca europea Conbefor, promossa dall'Associazione Secco-Suardo), le attività in proposito delle Scuole dello Stato come delle mille altre realtà facenti capo ad enti pubblici di altra natura o ad istituti privati; che nell'anarchia che ha regnato nel settore per responsabilità dei governi, si sono fatte carico comunque di venire incontro ad una domanda pressante e andava allargandosi costantemente. E' stato possibile vedere nascere ed aumentare a dismisura il fenomeno del merchandising nei musei, nella giustezza fondamentale della sua introduzione nel settore, ma anche delle sue degenerazioni. Una caratteristica del Salone è stata, fin dagli inizi, la sua attenzione ai grandi temi della conservazione del territorio e dell'ambiente. Lì si è sentita la forte impronta conferita dall'istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e dal suo fondatore Andrea Emiliani, diffusamente presente con scritti e interviste soprattutto nei primi anni. Illustrate dalle storiche fotografie di Paolo Monti e di altri bravissimi autori regionali che ne avevano assorbito lo spirito, si sono viste così discusse e approfondite le problematiche della conservazione intesa come progetto globale e interpretazione di un territorio in tutte le sue componenti (non a caso le prime due edizioni erano intitolate "Arte, Progetto, Restauro"). I pregevoli cataloghi che hanno accompagnato ogni edizione, a tornare a sfogliarli adesso, costituiscono una guida sicura per lo stato della questione negli anni Novanta, quando l'attenzione alle identità territoriali comportò anche interventi di riappropriazione collettiva delle caratteristiche di un ambiente, che ai tempi attuali appaiono sempre meno probabili. Ed anche, il Salone ha saputo aprirsi a settori relativamente meno frequentati, dall'archeologia industriale alle strumentazioni scientifiche, ai teatri e alle loro componenti funzionali e decorative, con qualche sconfinamento nel cinema e nella fotografia, i cui problemi conservativi possono costituire in futuro ulteriori indirizzi di ricerca da valorizzare ancor di più. Non sono mancate, naturalmente, le illustrazioni di "grandi restauri" (già nel '93, ricordo come esempio, la Croce di Santa Maria Novella a Firenze di Giotto, il Giudizio di Michelangelo, le Nozze di Cana del Veronese al Louvre) e le giornate di studio dedicate ad argomenti tecnici specifici, come i restauri dei supporti lignei dei dipinti o dei grandi bronzi esposti all'aperto. Particolarmente affollati si sono rivelati alcuni degli incontri tecnici, a dimostrazione che gran parte del pubblico dei restauratori è interessato ad aggiornare le proprie conoscenze professionali. Sono stati affrontati anche argomenti teorici, come le giornate di studio dell'Opificio delle Pietre Dure sul trattamento delle lacune (nel 2002 e nuovamente quest'anno). Si è prestata attenzione a fenomeni emergenti, come le questioni della sicurezza sul lavoro e dei metodi alternativi di pulitura, alla ricerca di una maggiore innocuità per le opere e per i restauratori. Un argomento particolare sempre presente nelle ultime edizioni, di cui è stato possibile seguire le articolazioni, è quello della illuminotecnica nei musei; e sarebbe auspicabile che i direttori relativi vi prestassero maggiore attenzione, perché tuttora si può dire che la situazione generale sia ben lontana dal poter essere considerata soddisfacente. Fra gli espositori, la parte del leone l'hanno fatta e la fanno alcuni Enti locali, che giustamente vedono nel Salone un'occasione per comunicare quantità e qualità del proprio impegno. Ad ogni edizione, comunque, è notevole il numero delle Soprintendenze che hanno ritenuto utile partecipare allo stesso scopo. Numerose anche alcune grandi ditte che producono o commercializzano i prodotti impiegati principalmente nel restauro architettonico, ma anche altri materiali destinati a quello delle opere d'arte mobili. Molte anche le case editrici o di distribuzione delle pubblicazioni del settore; è inevitabile ripartire dal Salone avendo speso un po' di soldi nelle pagine stampate (o anche, sempre più, in mezzi di divulgazione e documentazione informatica). Sempre presenti anche le fondazioni e gli Istituti bancari che, come è noto (ed è un fenomeno fortemente italiano), svolgono nella conservazione dei beni culturali un'attività apprezzabile e che merita sincero riconoscimento. Fra gli istituti del Ministero per i Beni Culturali aventi responsabilità di restauro, risulta indubbiamente abbastanza sorprendente l'assenza fra gli "espositori" dell'Istituto Centrale per il Restauro, che pure ha preso parte con singoli funzionari e restauratori a molte delle iniziative; a mio parere, sarebbe opportuno che decidesse anche una partecipazione con uno stand, che contribuirebbe ad avvicinarlo maggiormente al pubblico del restauro. Pochi, invece, come ho già avuto modo di notare, i restauratori che abbiano creduto nell'opportunità di essere materialmente presenti in quella forma. Il Salone si è meritoriamente dato da fare al riguardo, ma per adesso senza grandi risultati. lo continuo a ritenere che l'occasione del Salone andrebbe ulteriormente utilizzata sia dal Ministero che dai restauratori privati per documentare approfonditamente le attività svolte fra l'edizione passata e la presente, in modo che i visitatori possano riportare con sé un'informazione a vasto raggio sulle attività di restauro condotte nel Paese; e vedremo dunque se nel futuro si riuscirà a fare dei passi in avanti anche in quella direzione. In definitiva, il Salone non dovrà mai credere di potere riposare sugli allori, fidando anche sulla mancata riuscita di iniziative concorrenti (che pure ci sono state, ed hanno tentato di stabilire le loro teste di ponte; ma il difficile non è tenere una prima edizione di una manifestazione, quanto reggere la successiva, ed imporsi e ingrandirsi in quelle successive). Può però registrare con soddisfazione il successo sostanziale della propria formula, conservandola come spina dorsale e perfezionandola laddove si aprano possibilità ulteriori. A questo scopo, risulterà essenziale mantenere un'attenzione sempre intelligentemente vigile per le mille articolazioni del restauro italiano. Infolink: www.ilsalonedelrestauro.com

E' TUTTO PRONTO PER ISH 2003, FIERA SPECIALIZZATA INTERNAZIONALE DELLA TECNOLOGIA PER EDIFICI, DELLA TECNICA ENERGETICA E DEL MONDO DEL BAGNO, DAL 25 AL 29 MARZO 2003 A FRANCOFORTE
Milano 17 marzo 2003 - La prossima edizione di Ish, che si terrà a Francoforte dal 25 al 29 marzo 2003, promette bene. Non solo aumentano gli espositori e la superficie espositiva, ma le innovazioni e le tendenze fanno della fiera un vero e proprio trampolino di lancio per l'intero settore, nonché un appuntamento irrinunciabile per i visitatori specializzati. Messe Frankfurt prevede l'arrivo di circa 2.300 espositori su una superficie espositiva di 260.000 metri quadrati (2001: 2273 espositori e 240.000 metri quadrati di superficie). Per il grado di internazionalità degli espositori (superiore al 50%) Ish rappresenta un'occasione unica per allacciare contatti e curare i rapporti con Paesi terzi. Ish è l'appuntamento per eccellenza del design per il bagno, uno spazio vitale sempre più importante e simbolo della personale gioia di vivere. Materiali, forme e colori in tutte le possibili varianti sono i simboli della nuova dimensione del relax e le tendenze del design, sviluppandosi di pari passo con le tecnologie all'avanguardia, propongono i prodotti innovativi sempre più piccoli, silenziosi, igienici e facilmente combinabili. ISH presenta delle proposte concepite specificatamente per gli architetti, in particolar modo per gli architetti d'interni. I premi "Design Plus" e "Innovationspreis Architektur und Technik" (premio innovazione per l'architettura e la tecnica) verranno conferiti agli espositori in grado di esprimere nei propri prodotti il gioco di armonie tra estetica e funzionalità. L'offerta di Ish si presenterà ai visitatori suddivisa nei seguenti settori: il mondo del bagno nei padiglioni 1,2, 3 e 4 e nel forum; la tecnologia per gli edifici e della tecnica energetica nei padiglioni 8, 9 e 10; climatizzazione (Aircontec) nei padiglioni 5.1 e 6.2 - incluso il settore della ventilazione per la casa presente già a Ish 2001 (padiglione 6.2); il mondo delle tecniche di installazione nei padiglioni 4.0, 5.0, 6.0, 6.1 e 6.3. Con il ritorno a Ish di Aircontec, il settore espositivo dedicato alla climatizzazione e alla ventilazione, la manifestazione potrà nuovamente offrire ai visitatori tradizionali, quali commercianti, artigiani e ingegneri e progettisti, l'intera gamma dei prodotti del settore. L'edizione 2003 del forum sull'edilizia e la tecnica energetica verterà completamente sugli impianti e le tecnologie per il riscaldamento e il riscaldamento a acqua, incluse le energie rinnovabili oppure l'uso controllato dei sistemi di ventilazione per la casa. Messe Frankfurt offre ai propri espositori la possibilità di farsi conoscere anche su nuovi, potenziali mercati esteri. Ish è già ben consolidata in Cina dal 1996. Pechino ospita infatti ogni due anni la fiera Ish China con un successo sempre maggiore. lsh Nord America debutterà invece dal 31 ottobre al 2 novembre a Toronto, mentre il prossimo anno si terrà la prima edizione di Ish Light+Building Asia 2003 a Singapore, dove dal 19 al 21 novembre verranno presentati sia i settori espositivi di Ish che quelli di Light+Building (illuminazione, elettrotecnica, automazione domestica e per edifici). Oltre alle due fiere leader, Ish e Light+Buidling di Francoforte, anche le rispettive manifestazioni che si tengono all'estero entrano quindi a far parte del nuovo settore di specializzazione fieristica "Architettura e Tecnica" di Messe Frankfurt. Comune denominatore per tutte le manifestazioni è il concetto della progettazione integrale degli edifici, ovvero, l'integrazione di architettura e tecnica.

EU.DI. SHOW 2003 MARES: SPINGERSI OLTRE I LIMITI CON LA MASSIMA LIBERTÀ E SICUREZZA
Verona, 17 marzo 2003 - Mares, il leader mondiale nella subacquea, è presente in grande stile all'undicesima edizione dell'Eudishow - dal 13 al 17 Marzo presso la Fiera di Verona. L'anno scorso 38.000 persone hanno visitato la più importante manifestazione del Vecchio Continente dedicata al mondo sommerso e per quest'anno ci si aspetta che oltre 40.000 visitatori saranno attratti da questa manifestazione che riunisce tutto il gotha dell'immersione. In occasione dell'appuntamento veronese Mares presenta la nuova collezione dei prodotti per la subacquea 2003, utilizzando all'interno dell'ampio spazio espositivo dei video-wall sui quali verranno trasmessi le novità di prodotto illustrate e spiegate dai tecnici Mares, a disposizione del pubblico per ogni informazione. Particolarmente curata è la scenografia che fa da sfondo alle sfilate dei prodotti per la subacquea: in sintonia con la nuova filosofia che anima la manifestazione, le nuove collezioni vengono presentate all'interno dell'Area Rtl 102.5. Sicurezza, innovazione tecnologica e capacità di performance nel nuovo video di Gianluca Genoni trasmesso nello spazio Open Forum alla presenza del grande campione. Da segnalare infine la presentazione da parte del Dottor Bruce Wienke del nuovo algoritmo: "Algoritmo Rgbm Mares Winke". Morphos Inventare nuove forme di libertà All'Eudishow 2003 Mares presenta la più importante rivoluzione nella progettazione dei corpetti equilibratori dall'introduzione dei jacket. Morphos è un concentrato di tecnologia in grado di offrire la massima libertà di movimento ed un ineguagliabile comfort. La struttura portante è indipendente dal sacco gonfiabile, il quale grazie alla sua forma unica, permette la distribuzione ottimale della massa d'aria e vi permette di stare in superficie comodi come sulla poltrona di casa. Il tutto ripiegabile in un "bozzolo" dall'ingombro e peso limitati. Morphos è protetto da molti brevetti: il Cocoon Concept (concetto "bozzolo"), la camera d'aria con disegno a "poltrona", la nuova protezione schienale utilizzabile in due posizioni, il sistema di zavorra integrato a sgancio meccanico (MRS System), la rete posteriore che riduce l'attrito con l'acqua e l'Air Trim System per un perfetto controllo dell'assetto, la massima sicurezza e maggior comfort d'immersione. Niente più fruste penzolanti, difficoltà nella ricerca dell'assetto, lunghi preparativi o rischio di dimenticare a casa qualche componente dello Scuba: Basta aggiungere maschera, pinne e muta! X-Vision Ricercare, sperimentare, ampliare gli orizzonti. Grazie al nuovissimo disegno ed alle innovative evoluzioni tecniche adottate, la x-vision vi offre un campo visivo fino ad oggi impensabile, senza restrizioni. La posizione centrale degli occhi e l'inclinazione ottimale dei vetri consentono il massimo angolo di visione in tutte le direzioni. Minimo volume interno e grande leggerezza: solo 190g. Le fibbie a regolazione rapida, ergonomiche, posizionate direttamente sul facciale, aumentano il comfort e l'idrodinamicità durante l'immersione. Migliorano inoltre l'aderenza del facciale al viso. Grazie a questa soluzione tecnica, la maschera può essere più facilmente riposta in una tasca del jacket. È inoltre disponibile un'ampia gamma di lenti graduate, per adattare la maschera alle vostre necessità

MERCANTEINFIERA PRIMAVERA: IERI SERA È CALATO IL SIPARIO SULLA PIÙ GRANDE KERMESSE EUROPEA DI ANTIQUARIATO, MODERNARIATO E COLLEZIONISMO
Parma, 17 marzo 2003 - Interesse in crescendo per il Mercanteinfiera. Come accade nel popolare gioco di carte da cui prende il nome, la più grande kermesse d'Europa di antiquariato, modernariato e collezionismo svoltasi alle Fiere di Parma, è proprio nella fase finale che vede diventare ancora più serrati gli scambi e le contrattazioni. La nona edizione primaverile di Mercanteinfiera sulla quale è calato il sipario alle ore 20 di ierisera, ha registrato fino ad ieri un'affluenza superiore alla media delle scorse edizioni (60 mila presenze) e se anche nella giornata di oggi il pacifico assalto dei visitatori si manterrà sui livelli registrati lo scorso week-end, questa del 2003 potrà essere archiviata come una annata-primato E in attesa dei numeri del bilancio che sarà elaborato e commentato lunedì, a Fiere di Parma ricordano le cifre che fanno di questa mostra-mercato l'appuntamento più importante d'Europa e, forse, del mondo: 1.200 espositori giunti da ogni parte d'Italia e dall'estero (quest'anno per la prima volta ci sono anche degli antiquari americani); quattro padiglioni per una superficie complessiva di 60 mila metri quadrati (in nessun'altra parte del mondo si arriva ad una esposizione coperta di dimensioni così ampie); un rincorrersi ed intersecarsi di stand-botteghe per un percorso lineare di ben 22 chilometri. Una delle caratteristiche peculiari di Mercanteinfiera maggiormente apprezzate dal pubblico è stato il suo rinnovarsi continuamente: nei nove giorni di esposizione, infatti, gli antiquari riforniscono ripetutamente i loro stand sostituendo oggetti venduti con altri fatti arrivare appositamente. Così anche i visitatori "last minute" (il biglietto costa 9,50 euro) possono trovare idee sempre nuove ed interessanti. Ancora una volta Parma si sta confermando un preciso punto di riferimento per una clientela appassionata particolarmente attenta e raffinata che proviene non solo dalle città più vicine, quali Reggio, Modena, Piacenza, Mantova, Cremona; ma anche da Bologna, Firenze, Milano e Torino e da molto più lontano, daRoma, da Napoli e dalla Sicilia. E anche dall'estero, soprattutto dalla Svizzera, dall'Austria, dalla Germania. La "caccia al tesoro" nei padiglioni di Mercanteinfiera da parte del pubblico più attento e raffinato, stavolta ha un obiettivo in più: l'originale ed esclusiva confezione in latta serigrafata, prodotta in numero limitato di 2.000 esemplari numerati contenente l'inedito profumo unisex "Acqua di Primavera", creato in esclusiva da un maestro profumiere. Già diventate oggetto da collezione (dopo la chiusura della rassegna saranno praticamente introvabili) le scatole serigrafate contenenti il profumo sono in vendita a soli 15 euro nel presso l'edicola e rivendita tabacchi del padiglione 3 e all'interno della mostra collaterale allestita al padiglione 1 dai collezionisti Clara Giubellini e Franco Jacassi e intitolata "Non rompete le scatole - Atto 2°. 1.000 scatole in latta e altri materiali, dalla fine dell'800 agli anni 70" . Ultime consultazioni anche per la versione virtuale del Mercanteinfiera, il sito www.mercanteinfiera.com, diventato ormai uno dei portali dell'antiquariato, del modernariato e del collezionismo più importanti a livello internazionale. Il sito internet - al quale si collegano anche le hostess che gestiscono gli info-point allestiti nei quattro i padiglioni in cui è articolata la rassegna - consente a chiunque abbia un computer di scovare, fra le migliaia e migliaia d'oggetti "schedati" (con tanto di fotografie e descrizioni particolareggiate delle caratteristiche specifiche) quelli desiderati, e programmare quindi, da casa o dall'ufficio, il proprio itinerario di visita.

INNOVAZIONE E NUOVE TECNOLOGIE AL SERVIZIO DEGLI OPERATORI
Bari, 17 marzo - Punta sull'innovazione e sulle nuove tecnologie ExpoVacanze 2003, il salone del turismo internazionale che si svolgerà a Bari dal 26 al 30 marzo nell'ambito di Expolevante, la nota rassegna fieristica dedicata al tempo libero, allo sport e alla vita all'aria aperta. La manifestazione, giunta alla sua 33"' edizione, si arricchisce infatti quest'anno di nuovi contenuti e strumenti multimediali, realizzati dall'Ente Autonomo Fiera del Levante in partnership con Openet Technologies S.p.A., società operante nel settore dell'Information Communication Technologies (Ict). Saranno proprio i sistemi di comunicazione adottati a rappresentare una delle novità di maggior rilievo di ExpoVacanze 2003. Nei padiglioni di esposizione verrà allestito, tra l'altro, un vero e proprio studio televisivo all'interno del quale un pool di giornalisti condurrà talk-show e dibattitj.che avranno come protagonisti gli espositori, insieme ai più autorevoli esponenti del mondo turistico italiano ed internazionale. Le stesse telecamere riprenderanno, durante tutta la rassegna, gli eventi più significativi, che verranno ritrasmessi sul canale satellitare in chiaro. Attraverso il canale in chiaro gestito da Openet Technologies e visibile su Eutelsat 13° Est Hotbird 6, sarà possibile seguire l'evento anche a distanza; gli espositori potranno distribuire in tutta Europa e nei Paesi del Mediterraneo i contenuti dei video promozionali, i loro nuovi prodotti o servizi, i convegni e i workshop. Un sistema che permetterà agli operatori di settore ed ai loro clienti di ricevere puntualmente tutte le informazioni sulla manifestazione e sui suoi partecipanti. Attorno allo studio televisivo, inoltre, graviterà "Roundabout", un innovativo sistema di partecipazione, particolarmente utile per gli espositori che rappresentano più operatori (come pubbliche amministrazioni, cooperative del turismo, ecc. .) ~ che necessitano di mantenere differenziata l'offerta dei diversi soggetti . A "Roundabout" si potrà affidare, in totale esternalizzazione, il proprio materiale pubblicitario che sarà distribuito direttamente da alcuni addetti a quanti ne faranno richiesta. Un ulteriore strumento di comunicazione sarà rappresentato dal portale www.expovacanze.com , su cui verranno pubblicate le notizie e gli aggiornamenti relativi alla manifestazione. Gli espositori potranno utilizzare il sito per far conoscere il dettaglio delle caratteristiche della propria offerta. Sarà per loro possibile distribuire sullo stesso canale anche i contenuti video della partecipazione ad ExpoVacanze 2003 e le immagini promozionali, nonche stabilire una connessione al proprio sito Internet. Gli espositori e gli operatori potranno partecipare a tutti i convegni, incontri e momenti di confronto sull'evoluzione del turismo nel terzo millennio che verranno proposti proposti quotidianamente nel corso di "Expovacanze 2003". Sarà,infine, assegnatoli "Premio del Video Turistico Istituzionale" al migliore tra i lavori televisivi commissionati dalle Pubbliche Amministrazioni per finalità di promozione e sviluppo del territorio. "Expovacanze 2003" è ' il salone dedicato all'offerta turistica B2B italiana ed estera nelle sue varie articolazioni, dai soggiorni in località balneari e montane all'agriturismo, dalle città d'arte ai luoghi esotici, dal turismo termale agli itinerari gastronomici, dalle vacanze in villaggi, campeggi o multiproprietà al turismo dei parchi. Con la sua molteplicità di proposte, ExpoVacanze 2003 -che si svolgerà a Bari dal 26 al 30 marzo prossimi nell'ambito di Expolevante e che ha ottenuto il patrocinio dell'Enit -punta infatti a soddisfare le esigenze di un'utenza sempre più propensa a concedersi brevi e frequenti periodi di ferie e che spesso coglie questa opportunità per effettuare le proprie scelte e programmare le vacanze in vista della stagione estiva. ExpoVacanze 2003, è anche un importante momento di incontro tra operatori della domanda e dell'offerta turistica grazie alla "B.T.L.", la Borsa Turistica del Levante, organizzata dal Cotup, il Consorzio degli Operatori turistici pugliesi. Alla B.T.L., giunta quest'anno alla sua terza edizione, sono dedicate le ultime tre giornate della manifestazione, due delle quali riservate alle contrattazioni tra gli operatori dell'offerta italiana ed estera e i buyers internazionali, i tour operator italiani, gli agenti di viaggio e i responsabili dei cral aziendali. Sempre all'interno di ExpoVacanze 2003, in contemporanea alla 8. T .L., si svolgerà inoltre la prima edizione della nuova rassegna specializzata "Mediterre", progetto che Ia Regione Puglia e la Federparchi hanno organizzato in collaborazione con la Fiera del Levante per la valorizzazione e la tutela delle risorse boschive e delle aree protette. Saranno presenti i principali Parchi naturali del bacino del Mediterraneo. www.fieradellevante.it www.expovacanze.com

"SALAMI E SALUMI" - RASSEGNA NAZIONALE DEI SALUMI E DEI SALAMI ITALIANI - MANTOVA, 23/25 MAGGIO
Mantova, 17 marzo. Nel calendario di "Mantova 2003", un evento singolare: "Salami e Salumi", rassegna nazionale dei salumi e dei salami italiani (23-25 maggio). Organizza "Mantova Expo" in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; la Regione Lombardia; Unioncamere nazionale e regionale; Enti locali mantovani (Comune, Provincia e Camera di Commercio), Veronafiere, Slow Food ed altri soggetti istituzionali e privati. "Salami e Salumi" si svolgerà in concomitanza ed in collaborazione con "Eurocarne", il Salone triennale internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni. Si tratta della prima esposizione nazionale dedicata ai salumi e ai prodotti della norcineria italiana, caratterizzata dalla partecipazione di produttori rappresentativi di tutte le varietà nazionali di insaccati e dii salumi italiani. Le piazze, i palazzi e i monumenti del centro storico di Mantova accoglieranno gli stand per la presentazione e la commercializzazione dei prodotti d'eccellenza. "Salami e salumi" si articolerà su due spazi espositivi: Area Business, dedicata esclusivamente alla filiera industriale di qualità, con la presenza dei grandi produttori italiani, dei consorzi di tutela e delle istituzioni (Regioni, Province, Camere di Commercio, Comunità Montane). Sedi privilegiate le Cantine di Vincenzo Gonzaga, il Listone dei Marmi e la Dispensa di Corte Nuova nella reggia dei Gonzaga; Area Consumer riservata alla degustazione e alla vendita diretta dei produttori provenienti da tutte le regioni italiane, che si snoderà attraverso le vie e le piazze del centro storico. Iniziative collaterali saranno organizzate con la collaborazione di Slow Food per la valorizzazione delle produzioni tipiche di eccellenza e per il recupero delle antiche tradizioni attraverso laboratori del gusto, degustazioni guidate, convegni di carattere nazionale sui sistemi di macellazione e di lavorazione delle carni suine, master e corsi di norcineria, cene e pranzi a tema. L'evento è organizzato anche in sinergia con l'ente Veronafiere, che negli stessi giorni presenta a Verona "Eurocarne". Infolink: www.mantovaexpo.it

"PELLETTERIA E INNOVAZIONE: UN SOFTWARE PER VALUTARE LA REDDITIVITÀ DELLA PRODUZIONE"
Firenze, 17 marzo 2003 - Tecnologia, in collaborazione col Consorzio Centopercento Italiano, ha sviluppato un software per calcolare i tempi di lavorazione dei prodotti di pelletteria. Questo nuovo sistema rappresenta la soluzione ottimale per stimare il costo effettivo di una borsa attraverso parametri semplici e definiti, La novità sta proprio nel riuscire a svincolare la determinazione del prezzo dalle valutazioni soggettive, spesso praticabili solo dal titolare dell'azienda. Il problema ritenuto prioritario dalle aziende è proprio quello dell'attuale mancanza di criteri oggettivi, matematici, per la stima dei costi di realizzazione di una borsa. La determinazione dei tempi delle singole operazioni di produzione è fondamentale per impostare, sulla base di elementi affidabili, la programmazione delle lavorazioni, per organizzare i cicli di produzione, e per identificare le criticità su cui intervenire per una maggiore efficienza aziendale. il software sarà presentato nell'ambito del MIPEL venerdì 21 marzo nella Sala "Top Club" (Padiglione 20/II Salone), alle 10:30, e nello stesso giorno in replica alle 15:30 nella sala "Top Club" (Padiglione 18). Questo sistema fa parte di un progetto più ampio che ha lo scopo di migliorare la competitività nel settore pelletteria, mediante una maggiore interazione fra le aziende committenti e fornitrici lungo la filiera produttiva. La collaborazione tra Firenze Tecnologia e il Consorzio Centopercento Italiano è iniziata nel giugno 2002. L'utilizzo di soluzioni informatiche servirà a rendere più efficiente l'organizzazione dei processi produttivi e la gestione dei flussi informativi nell'azienda e nella filiera. L'analisi delle effettive esigenze del settore ha portato ad identificare tre aree di intervento: tempi di lavorazione; pianificazione e monitoraggio della produzione; gestione delle opportunità di business on line. A conclusione della sperimentazione del sistema di valutazione dei tempi di produzione Firenze Tecnologia e il Consorzio saranno impegnati a intervenire in tema di pianificazione e monitoraggio della produzione. L'obiettivo è fornire alle aziende strumenti informatici di gestione della programmazione delle lavorazioni interne ed esterne e di controllarne l'avanzamento. Complessivamente l'intervento potrà consentire una riduzione dei tempi stimabile intorno al 10%, Importante sarà la determinazione dl un sistema il più possibile automatico, ma di basso impatto aziendale per il monitoraggio dell'avanzamento della produzione per singoli lotti.

"MACFRUT 2003": IL FUTURO DELL'ORTOFRUTTICOLTURA INTERNAZIONALE
Cesena, 17 marzo 2003 - Rapporto fra grande distribuzione internazionale e produzione al centro della 20a edizione (Cesena, 8-11 maggio) della maggior rassegna dedicata all'ortofrutticoltura -Cala il saldo attivo della bilancia commerciale -Le famiglie italiane hanno acquistato meno ortofrutta e speso di più. Il sistema ortofrutticolo mondiale ha assunto sempre più un aspetto globale. Accanto al tradizionale import-export, si sono sviluppate partnership fra imprese che producono con proprio know how in Paesi esteri e, negli ultimi anni, varie grandi catene distributive si sono date assetti internazionali. Di fronte a questa internazionalizzazione l'ltalia, uno dei primi produttori mondiali di ortofrutta e certamente il primo per qualità, presenta alcuni luci ed alcune ombre. Nel 2002, fra ortaggi, frutta ed agrumi, nel Belpaese si sono prodotti 23,5 milioni di tonnellate (-0,77% sul 2001) per una Produzione Lorda Vendibile di 9.050 milioni di Euro ( +3,070;0 sul 2001) e con un giro d'affari del settore, compreso l'indotto, di 20.200 milioni di Euro (+5,7% sui 19.100 del 2001). Aneioa (l'Associazione Nazionale Esportatori, Importatori Ortofrutticoli ed Agrumari) rileva che il commercio con l'estero nel 2002 fa registrare -dopo un triennio di crescita- un calo del saldo attivo che, con 1.047 milioni di Euro, è pari al -9,90;0' rispetto ai 1.161 del 2001. Sostanzialmente stabili i quantitativi ed il valore delle merci esportate (rispettivamente 3,8 milioni di tons, +0,30;0 sul 2001 e 2.926 milioni di Euro, +0, 7% rispetto al 2001) mentre sono cresciute le importazioni del + 11,40;0 in quantità (2.535.780 tons contro le 2.275918 de12001) e del +7,7% in valore (1.880 milioni di Euro a fronte dei 1.745 del 2001 ). "A differenza del 2001 -ha commentato Giuseppe Calcagni, Presidente di Aneioa- si può affermare che l'anno appena trascorso è stato complessivamente abbastanza difficile" . A delineare stato e prospettive dell'ortofrutticoltura sarà Macfrut 2003 (Cesena, 8-11 maggio), la maggiore rassegna internazionale dedicata a! settore. Organizzata da Agri Cesena (la Spa che promuove le manifestazioni fieristiche cesenati) e giunta alla 20a edizione, la rassegna ospiterà circa 600 espositori su 30.000 mq nei padiglioni fieristici di Pievesestina di Cesena (info Agri Cesena, tel. 0547-317435,, www.macfrut.com con un ricco calendario di convegni e incontri. .- "Macfrut 2003 -ha spiegato Domenìco Scarpellini, Presidente di Agri Cesena, si preannuncia con un "tasso" di internazionalità assai alto. Accanto alla partecipazione di circa 80 delegazioni di Paesi esteri, affronteremo il rapporto fra grande distribuzione internazionale e produttori, con la partecipazione dei maggiori gruppi, fra cui il Gruppo Wal Mart, tanto per citare". L'Osservatorio dei consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane di Macfrut, curato da IHA Italia per Agri Cesena, registra che nel 2002 gli acquisti delle famiglie italiane si sono del 2001. Conteggiando frutta e verdura fresca, assieme ad ortaggi surgelati, si ottiene un volume di 9.262.702 tonnellate ( -2,42% sui 9.491603 del 2001) per un valore di oltre 13 miliardi di Euro (per l'esattezza: 13.074,8 milioni di Euro, pari al +6,9 sui 12.226,3 milioni di Euro del 2001 ). Scorporando le "voci", si nota che l'acquisto in quantità delle verdure ha avuto una maggior contrazione (da 4,9 milioni di tons del 2001 a 4, 7 del 2002 con un -3,9%), rispetto alla frutta (passata da 4,3 a 4,2 milioni di tons con un -1 %), mentre gli ortaggi surgelati ricevono un incremento di tutto rispetto ( +5,3%), tanto da superare le 190mila tonnellate. E queste cifre incidono anche sul consumo medio annuo dei nuclei familiari, che in totale si riduce del -2,60;0 (448,97 kg contro 460,82 del 2001 ). Nonostante le diminuzioni dei volumi acquistati, le famiglie italiane, nel 2002, hanno speso per la frutta il +6,80;0 rispetto al 2001 (5.967 milioni di Euro contro 5.585 del 2001 ), per la verdura il +6,90;0 (6.507 milioni di Euro a fronte dei 6.086 del 2001 ). L'aumento delle quantità degli ortaggi surgelati portano la spesa delle famiglie a 600.230.000 Euro (+8,9 sui 554.218.000 del 2001 ). Vera e propria "vetrina" di tutte le principali novità relative a produzione, lavorazione, commercializzazione e trasporto dei prodotti ortofrutticoli, con i suoi Saloni (Agro Bio Frut, Salone delle Produzioni Biologiche Mediterranee, Trans World) Macfrut offre un grande punto di riferimento per tutta la "filiera" ortofrutticola, come testimoniano i 38mila visitatori del 2002 (85% operatori) e le 75 delegazioni ufficiali estere. Anche nel 2003, prosegue il progetto di Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Ice e Regione Emilia Romagna, cuf partecipa anche Agri Cesena, che consentirà di dar vita -all'interno di Macfrut- a oltre 200 incontri bilaterali fra imprese italiane ed operatori di Paesi esteri (Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Romania, Sud Africa e Turchia, Ungheria, Repubblica Slovacca, Svizzera, Regno Unito, ecc.). L'ltalia è leader in Europa per le produzioni biologiche: circa il 30% dei prodotti biologici in Europa sono "targati" italiano. Macfrut è stata attenta e costante testimone dello sviluppo del biologico in Italia, dai suoi esordi con i 5.000 ettari di superfici degli anni '80 al definitivo passaggio da nicchia a vero e proprio mercato. All'interno dei convegni riservati al Biologico, una novità. L'Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane, realizzato per Agri Cesena da IHA Italia, presenterà i dati riguardanti gli acquisti nel comparto biologico e nello stesso Convegno (giovedì 8 maggio -ore 15.30- Sala Europa) AC Nielsen fornirà un'analisi qualitativa dei consumi Bio. Nei giorni precedenti Macfrut, a Ravenna, si terrà Agrilogiport, Conferenza Internazionale sulla logistica, autentico momento convegnistico di Trans World, Salone del Trasporto Agroalimentare, che fa parte integrante di Macfrut. Infolink: www.macfrut.com  www.agricesena.it

"GENOVA 2004" CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA.
Genova, 17 marzo 2002 - Presentato a Palazzo Ducale il programma della Capitale Europea della Cultura: "Genova 2004" Il programma, 118 manifestazioni e più di 70 convegni in calendario, ha ricevuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Avviato un imponete programma di lavori per valorizzare l'offerta stabile di cultura della città ligure. Tutte le istituzioni e gli enti del territorio insieme per offrire all'Europa e al mondo la bellezza della città- 118 manifestazioni e più di 70 convegni in calendario per un viaggio che durerà un anno intero alla riscoperta di Genova: sono questi i principali appuntamenti della Capitale Europea della Cultura, illustrati oggi al Palazzo Ducale di Genova dal Sindaco Giuseppe Pericu. Presidente del Comitato 2004 e da Germano Celant, Supervisore artistico e culturale del programma. Un calendario di eventi pensato e collegato razionalmente con l'imponente piano di riqualificazione urbana (circa 190 M€) che l'amministrazione comunale, provinciale, regionale e statale e altri enti cittadini stanno portando avanti per far sì che l'effetto del 2004 abbia una ricaduta durevole sul territorio e sulla vocazione culturale della città. Del resto tra i principali obiettivi che il Comitato per Genova 2004 si è posto nell'interpretazione del ruolo di Capitale Europa della Cultura -titolo del quale Genova è stata insignita dalla Comunità Europea insieme alla città francese di Lille -è sicuramente la valorizzazione del cambiamento, ancorandolo alla storia, all'evoluzione e alle radici profonde della città. Genova nel 2004 sarà in grado di esprimere tutta la sua ricchezza e di affermarsi come città contemporanea, a più vocazioni, attenta alle tendenze culturali così come alla ricerca e alla tecnologia. Genova è una città che cambia e si muove lungo un tracciato che punta ad un traguardo di stabilità. Il viaggio è il tema guida che caratterizzerà l'intera programmazione di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura, per la quale è stato concesso l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Radicato nella città e al tempo stesso universale, il viaggio si distingue per I 'originalità all'interno della tradizione delle Capitali Europee della Cultura. Il viaggio, che tanto bene si addice al passato marinaresco di Genova e dei genovesi, è inteso tanto in senso fisico -come asse Europa-Mediterraneo, porto, traffici, emigrazione e turismo -quanto in senso metaforico -come percorso attraverso la storia e la città, l'arte e l'eccellenza scientifica, il melting-pot culturale. Da questo filo conduttore si dipanano tre percorsi tematici contraddistinti e riconoscibili grazie ad una definizione: Genova Città d'Arte -valorizzare i patrimonio; Genova Capitale del Mare -sviluppare le conoscenze; Genova Città Contemporanea -armonizzare la città. Per ogni percorso tematico si possono individuare alcuni appuntamenti di spicco all'interno della programmazione culturale. "L 'età di Rubens, dimore, committenti e collezionisti genovesi" si inserisce nel filone Genova Città d' Arte. La mostra illustrerà il tema del collezionismo e del mecenatismo artistico che ha caratterizzato la cultura genovese in età moderna. L'allestimento a Palazzo Ducale, offrirà l'occasione di vedere ricostruite le più belle quadrerie delle dimore che Rubens rappresentò nel suo volume di incisioni l Palazzi di Genova. Per Genova Capitale del Mare la manifestazione clou sarà "Transatlantici". Tutta la città sarà coinvolta per l'allestimento e le ricostruzioni di ambienti e mostre d'arte. La mostra è un'occasione per parlare del Novecento visto dal mare. l temi affrontati sono l'arte, l'industria e il sociale attraverso l'esposizione di oggetti, opere artistiche, iconografia pubblicitaria, filmati, modelli, fotografie e documenti. Si inserisce in Genova Città Contemporanea la mostra-evento Arti&Architettura, un viaggio nella contemporaneità attraverso un excursus sul rapporto fra architettura e arti visive, cinema, teatro, musica e letteratura. L'idea-guida del progetto, il confronto fra l'architettura e tutti i possibili linguaggi, è un tema perfettamente contemporaneo, alla luce della forte spettacolarizzazione che in questi ultimi anni sta vivendo l'architettura. Anche i principali interventi strutturali si inseriscono all'interno dei tre filoni. Per ogni percorso tematico nascerà a Genova un nuovo Polo Museale, creando un rapporto stabile tra eventi e interventi strutturali. Il Polo Museale Antico si inserisce in Genova Città d'Arte. Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Palazzo Tursi, Palazzo Reale e Palazzo Spinola di Pellicceria sono uniti in un unico percorso espositivo che crea il concetto della strada-museo, un polo integrato individuabile nella via più prestigiosa della città. Il Polo della Darsena per Genova Capitale del Mare è un n uovo polo Iudico- culturale nel quale confluiscono strutture già esistenti e nuove aree espositive e d'intrattenimento interamente dedicate al mare, alla natura e all'avventura. Gioielli del nuovo polo saranno i Musei del Mare e della Navigazione, frutto di un concorso europeo, vinto dal progetto dell'architetto spagnolo Guillermo Vazquez Consuegra. Il Polo dei Musei e dei Parchi di Nervi realizza l'obiettivo strategico di esaltare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche di Nervi, con i suoi musei, i parchi, la passeggiata panoramica e il mare. In quest'ottica il nuovo polo realizza in pieno la filosofia di Genova Città Contemporanea. Significativa è stata, nella fase di impostazione del programma di Genova 2004, la partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, le Istituzioni, gli esponenti del mondo culturale, artistico e associativo genovese. In quest'ottica già dal 2002 è stata costituita una Consulta per le Associazioni che coinvolge oltre 2500 soggetti attivi nel vari settori, che ha dato vita a sette workshop di discussione, cui hanno aderto circa 300 associazioni con lo scopo di favorire l'integrazione fra i diversi aspetti della proposta culturale genovese per il 2004 nonche il consolidamento di un tessuto connettivo fra i diversi aspetti dell'associazionismo genovese. Dal processo di coinvolgimento delle associazioni sono giunti alla Società 2004 oltre 800 progetti, dei quali ad oggi ne sono stati selezionati circa 120. L 'intero programma di Genova 2004 ha ottenuto I' Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana. La designazione di Genova Capitale Europea della Cultura, che i Governi dell'Unione Europea hanno deciso il 28 maggio 1998, è attribuita alla città. Ma per volontà del Sindaco Giuseppe Pericu, il Comune di Genova ha ritenuto fosse fondamentale coinvolgere nell'organizzazione di Genova 2004 tutti i soggetti istituzionali del territorio genovese per promuovere il territorio nel suo complesso. Per questo motivo è stato costituito un Comitato composto da Comune di Genova, Regione Liguria, Provincia di Genova, Università degli Studi, Camera di Commercio e Autorità Portuale. Alle riunioni del Comitato, partecipano i rappresentanti del Ministero per i Beni e per le Attività Culturali, sia a livello locale (Soprintendenza Regionale), sia a livello centrale (Segretariato Generale del Ministero). Il Comitato, ente non dotato di personalità giuridica, ha ritenuto di riservare per se le funzioni d'indirizzo e controllo. Per quanto attiene il supporto gestionale e operativo, si avvale della società Genova 2004 S.r.l., i cui soci sono Palazzo Ducale SpA (per conto del Comune di Genova), Filse SpA (per conto della Regione Liguria), Provincia di Genova, Università di Genova, Camera di Commercio di Genova e Finporto di Genova SpA (per conto dell'Autorità Portuale). www.genova-2004.it

ROMEO GIGLI: LO STILE ENTRA NELL'ARTE IN QUATTRO MOSTRE TRA EUROPA E STATI UNITI
Milano, 17 marzo 2003 - Londra, Anversa, New York: sono le città dove le creazioni di Romeo Gigli saranno presenti, in quattro grandi esposizioni sulla moda e il costume, inaugurate a breve nei musei più prestigiosi del mondo: il Momu di Anversa, il Fashion & Textile Museum di Londra, il Fashion Institute of Technology e il Metropolitan Museum di New York. Antesignano dello stile minimalista, viaggiatore curioso e raffinato, narratore della natura e delle sue materie Romeo Gigli è da sempre l'icona di una moda in controtendenza, coerente all'estetica e alla cultura fino a rendere talvolta le sue creazioni veri e propri oggetti senza tempo. Al Momu (Fashion Museum Antwerp), "Patterns", da marzo ad agosto 2003. Una mostra che esplora gli aspetti tecnici, artistici e culturali del figurino di moda. Romeo Gigli presenta capi dell'A/I 1990-91. Al Metropolitan Museum di New York, "Goddess", dal 1° maggio al 3 agosto 2003. Un'esposizione che passa in rassegna abiti, fotografie, opere dal XVIII secolo ad oggi per descrivere come alcuni modelli storici siano ormai divenuti dei pezzi classici. Romeo Gigli presenta l'abito peplo della P/E 1988. Al Fashion & Textile Museum di Londra curato da Zandra Rhodes, "My favourite dress", dal 12 maggio 2003. Un'antologia dei 50 più grandi stilisti di tutto il mondo con un focus sul processo creativo. A ogni stilista è stato chiesto di presentare il suo abito preferito per tentare di risalire al processo creativo e all'ispirazione che guida ognuno. Romeo Gigli presenta l'abito trapezio dell'A/I 1991-92. Al "Fashion Institute of Technology" di New York, "Fashion Italian Style", da febbraio ad aprile 2003. La mostra, organizzata in collaborazione con ICE e Camera Nazionale della Moda, raccoglie più di 110 oggetti, dall'alta moda al design moderno, rappresentati dai più noti stilisti e designer italiani. Romeo Gigli presenta capi della P/E 2003.

VIU-IN DI OPTIWORK DI ROBERTO RABACCHI AL FASHION INSTITUTE OF TECHNOLOGY DI NEW YORK
Milano 17marzo 2003 Un paio di occhiali Viu-In, nel cuore di Manhattan. Il marchio "sopra le mode" creato dal giovane talento emiliano Roberto Rabacchi, a soli tre anni dall'esordio, è già entrato nella storia della moda: il prestigioso Fashion Institute of Technology di New York lo ha chiamato a rappresentare lo stile italiano contemporaneo nel corso della mostra "Fashion, Italian Style", dall'11 febbraio al 12 aprile. Un'antologia sulla moda italiana in cui Viu-In, con le sue montature in tessuto nate per dare una sterzata al conformismo degli occhiali "comuni", entra di diritto, in quanto elemento saliente della storia del costume. Storia ricostruita dalla direttrice del Fit, Valerie Steele, attingendo dal patrimonio infinito della moda italiana una serie di pezzi d'autore al fine di mostrarne il percorso compiuto dagli anni '70 ad oggi. Tra queste icone dell'estetica figura anche Clara, un modello della linea Viu-In che Roberto Rabacchi definisce "modern aristocratic": l'allure del tessuto rigato racchiusa tra paratie di acetato di cellulosa trasparente, con una forma tondeggiante da diva anni '60. Un archetipo forte, definito, che il Fit ha immediatamente recepito tra i 40 pezzi deputati a comunicare l'evoluzione dell'accessorio-occhiale nel corso del tempo. Scopo della mostra è infatti quello di enucleare le macrotendenze che hanno tracciato i canali del gusto collettivo negli ultimi vent'anni. E Viu-In, dopo soli tre anni di vita, è già in questo ambito d'elezione. Il merito è dell'equipe creativa di Optiwork, società creata nel 1998 da Rabacchi con il fine di dare vita a un prodotto originale, in grado di sconfessare luoghi comuni o forzature glamour. Il nome stesso della collezione indica la sua natura: Viu-In, dall'inglese "guardare dentro"; ergo, seguire una filosofia creativa che interpreta la moda come fenomeno socio culturale con radici complesse. Ecco allora che nasce l'occhiale in tessuto da gemellare all'abito, da trasformare in complemento unico grazie a colori, geometrie, forme: pizzo, pattern rigati, check, ingabbiati in morfologie avant-garde o suggestivamente retro. Per far parlare all'occhiale un linguaggio sui generis, per svincolarlo dall'entità di marchio e renderlo elemento dotato di personalità affine a chi lo indossa. Ora, l'apprezzamento del Fit conferma la validità di un'impostazione concettuale che privilegia l'unicum, la personalità, l'anti-omologazione.

FARSETTIARTE ASTA DEGLI ARREDI DEL CASTELLO DI MONTEACUTO BAGNO A RIPOLI - FIRENZE
Firenze 17 marzo 2003 - Dal 30 di aprile il castello di Monteacuto , antico complesso a vedetta della val di Sieve alle porte di Firenze, aprirà i propri appartamenti privati al pubblico per accogliere l'esposizione e la vendita all'incanto di magnifici pezzi, testimonianze dirette della sua ricca storia, indissolubimente legata a quella dei suoi importanti proprietari Il complesso di Monteacuto, costituito intorno alla curtes medioevale dove affacciano la cappella privata e l'alta torre scheggiata, fu trasformato da rocca fortificata in residenza gentilizia rinascimentale dai Salviati che commissionarono per la cappella sia le quattrocentesche raffigurazioni di santi francescani che l'affresco con la Natività eseguito da Francesco Granacci nel secondo decennio del Cinquecento. Passato allo scadere del Cinquecento per vie legali a Filippo Nerli, ambasciatore di Francesco I de Medici, pervenne agli Acciaiuoli nel diciassettesimo secolo. Nella complessa sequenza degli ambienti del castello di Monteacuto, perlopiù introdotti da architravi stemmate, scaldati da antichi camini e collegati da misteriosi passaggi e dai calavivande, sarà possibile accedere a pezzi che risultano pervenuti al castello direttamente dalle precedenti proprietà, come la credenza cinquecentesca i cui pannelli riportano gli scudi Nerli e Salviati (85.000/105.000), i cassettoni del Cinque e Seicento e lo splendido arazzo del fiammingo Jacob Geubels (40.000/50.000). Al pregio dei pezzi di arredamento fanno seguito i dipinti, ritratti di antichi proprietari come quelli di scuola fiorentina seicentesca dei Duchi Acciaiuoli (7.000/8.000), un ritratto di Cosimo I con il Toson d'oro della bottega del Bronzino (25.000/28.000), oppure tele devozionali come la Fuga in Egitto di Francesco Zuccarelli (130.000/150.000), la Santa Caterina d'Alessandria di Pier Dandini (13.000/16.000) e la Sant'Orsola di Marco Pino (45.000/55.000).Tra le rarità si segnala una preziosa raccolta di tavolette d'avorio dipinte con soggetti erotici di arte induista del principio del XX secolo. Oltre agli appartamenti privati ufficiali, verranno eccezionalmente aperte alla vendita anche le soffitte del castello, ricetto del più svariato repertorio di oggetti e curiosità. Asta 9 - 10 - 11 Maggio 2003 - Esposizione dal 30 aprile all'11 maggio Catalogo a richiesta (orario 10.30/19.00 festivi compresi) Asta ed esposizione presso il castello Infolink: www.farsettiarte.it

LE CORBUSIER PITTORE, SCULTORE, DESIGNER 23 MARZO - 15 GIUGNO 2003
Lissone, 17 marzo 2003 - La Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Lissone, inaugurata nel 2000, sarà sede dal 23 marzo al 15 giugno di un evento espositivo di grande spessore culturale, che si sviluppa attorno alla figura di uno dei più interessanti personaggi dell'architettura e dell'arte del XX secolo: Le Corbusier (1887-1965). Particolarmente intrigante è lo spettro di creatività del maestro svizzero che è andato ben oltre l'architettura di cui è, secondo molti, il maggior esponente del secolo da poco concluso. La specificità della mostra sta proprio nel mettere a fuoco l'"altro" Le Corbusier, pittore, scultore e designer. Singolare e stimolante è il parallelo tra la figura di Le Corbusier - tra arte, architettura e design - e la città di Lissone, che può vantarsi di aver proposto negli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta del Novecento un premio internazionale - il "Premio Lissone", appunto - che ha consentito alla città di costituirsi una collezione di gran pregio (opere di maestri come Adami, Appel, Dorazio, Feito, Moreni, Morlotti, Perilli, Reggiani, Scanavino, Tàpies, Vedova), di possedere uno dei capolavori del razionalismo di Giuseppe Terragni e di godere, grazie ad aziende di assoluto prestigio internazionale, un ruolo di leadership in campo industriale e artigianale nel settore dell'arredamento e del design più innovativo. Nato a La Chaux-de-Fonds (Svizzera), Charles-Edouard Jeanneret - che dal 1920 assumerà lo pseudonimo Le Corbusier - debutta con la prima costruzione nel 1906, la villa Fallet, nella città natale. Nel 1917 si trasferisce a Parigi e incontra il pittore Amedée Ozenfant, con il quale fonda nel 1919 la rivista "L'Esprit nouveau". Integrando la vocazione di pittore a quella d'architetto, nel 1925 presenta all'Exposition Internationale des Arts décoratifs di Parigi il Padiglione dell'Esprit Nouveau, uno dei capolavori dell'architettura moderna. Del 1929 è la realizzazione della Ville Savoye a Passy, del 1935 la pubblicazione de La Ville radieuse, del 1951 la cappella di Ronchamp e l'inizio dei lavori a Chandigarh, in India. Nel 1965, l'anno della scomparsa, sta lavorando al progetto per il nuovo Ospedale di Venezia La mostra che viene presentata a Lissone è realizzata in collaborazione con la Fondation Le Corbusier di Parigi e ripropone in Italia la figura del grande architetto-artista dopo il lungo vuoto seguito alle tre mostre tenute nella seconda metà degli anni Ottanta a Venezia (1986), Milano (1986-87) e Torino (1988) in occasione del centenario della nascita. La rassegna accoglie una settantina di opere che documentano l'attività di Le Corbusier a partire dagli esordi pittorici, con opere fondamentali come le nature morte che segnalano la presa di distanza dal Cubismo e l'avvio della stagione del Purismo, per proseguire con i dipinti degli anni '30, fra cui spiccano vaste composizioni come La femme au guéridon et au fer à cheval, 1928, e le Deux femmes étendues, 1936-40. Gli anni '50 e '60, poi, sono documentati dalla serie dei grandi Taureaux, cui si collegano due grandi arazzi e un gruppo di sculture. Non mancano, naturalmente, i celebri oggetti di design e una sezione specifica dedicata alla Main Ouverte, la grande Mano Aperta che Le Corbusier progettò nel 1952 per la piazza della città di Chandigarh. Un monumento che si pone come cifra stilistica e morale di Le Corbusier. Come l'artista stesso ebbe a scrivere poco prima della morte, "questo segno della Mano Aperta per ricevere ricchezze create, per distribuirle ai popoli del mondo, deve essere il segno della nostra epoca". La mostra, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Lissone in collaborazione con la Fondation Le Corbusier di Parigi, è allestita su progetto dell'arch. Giovanni Ronzoni, ideatore dell'evento, e sarà accompagnata da un catalogo con la riproduzione delle opere esposte e con testi di Flaminio Gualdoni, direttore artistico della Civica Galleria d'Arte Contemporanea, e di Beppe Finessi. Un ciclo di conferenze, previste per il 9 e 16 aprile, il 9 e 16 maggio, consentiranno agli appassionati di approfondire i vari aspetti della sua molteplice esperienza affrontando, nei quattro appuntamenti, la figura e l'opera di Le Corbusier come intellettuale, come pittore, come designer e come architetto. Per l'importanza della rassegna sono numerosi i patrocini di cui la mostra si avvale a cominciare da quello del Ministero per i Beni e le Attività Culturali cui fanno seguito quelli concessi dal Consolato generale di Svizzera in Italia, dal Centre Culturel Français, dalla Regione Lombardia, Assessorato per le Culture Identità e Autonomie della Lombardia e dalla Provincia di Milano. Civica Galleria d'Arte Contemporanea Lissone (Mi), Viale Padania 6 - in collaborazione con la Fondation Le Corbusier di Parigi. Infolink: www.lecorbusier-lissone.it

ALBISOLA FUTURISTA IN UNA BELLA MOSTRA A GALLARATE
Milano 17 marzo 2003 - Nel mese di aprile, la Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, sempre attenta ad approfondire sia il discorso storico sia l'indagine contemporanea, diventa scenario di una importante esposizione "Albisola Futurista" a cura di Fabrizia Buzio Negri e Riccardo Zelatore La mostra vuol dare un sostanziale significativo contributo alla valorizzazione culturale di un lungo periodo storico, attraverso una sperimentazione di pratica artistico-artigianale che ha visto Albisola luogo di riferimento fondamentale nell'ambito di un rinnovamento delle Arti Applicate. Una proposta culturale, dunque, che diverrà elemento catalizzante per una maggiore sensibilizzazione del pubblico nei confronti del settore ceramico, per il quale Savona e Albisola rappresentano un riferimento storico importante non solo a livello nazionale, e dei legami tra arte e territorio. Due le sezioni espositive della mostra. Una prima sezione di grande rilievo ricostruisce un ampio spaccato della produzione albisolese negli anni Venti e Trenta. E' il periodo in cui avviene, attraverso il movimento del Secondo Futurismo, una netta frattura con le forme e i decori del passato per aprirsi in quegli anni all'evoluzione, al rinnovamento dei mezzi espressivi e alle avanguardie più avanzate. Il rinnovamento passa soprattutto attraverso le sperimentazioni compiute nel campo della ceramica, terreno tradizionalmente considerato secondario. Protagonista e primo promotore ne è Tullio Mazzotti che, superati i tentativi di adeguamento al gusto decò importato ad Albisola dal pittore ceramista Manlio Trucco, ha saputo concentrare attorno a sé l'estro e la vivacità di artisti quali Fortunato Depero, Fillia, Farfa, Bruno Munari, Nicolaj Diulgheroff Tato Prampolini, Nino Strada, Alf Gaudenzi, Una seconda sezione prende l'avvio dalla produzione degli Anni Cinquanta, con la presenza di nomi illustri come Fontana, Lam, Capogross, Sassu, Fabbri, Crippa, Scanavino e altri, per proporre il lavoro di un gruppo di artisti contemporanei di valore internazionale che, se pur diversi di estrazione, educazione e linguaggio espressivo, sono uniti nell'intento di perpetuare la tradizione artigianale di Albisola. Sono Ugo Nespolo, discendente illuminato della corrente futurista, Marco Lodola, fondatore del movimento Nuovo Futurismo, Giorgio Laveri e Vincenzo Marsiglia, figure emergenti del territorio savonese, reduci da una serie di personali in Italia e all'estero. Si prevede la presentazione di un complesso di oltre cento opere - molte delle quali inedite -per raccontare la storia singolare di Albisola, forte di una tradizione plurisecolare nella produzione ceramica realizzata da moltissimi artisti che sono scesi sulle rive del Sansobbia a cimentarsi nell'arte figula. Albisola Futurista. La grande stagione degli Anni Venti e Trenta. Dagli Anni Cinquanta alle rivisitazioni ceramiche di oggi: Nespolo/Lodola/Laveri/Marsiglia. Mostra a cura di Fabrizia Buzio Negri e Riccardo Zelatore Civica Galleria d'Arte Moderna - Gallarate (Varese) dal 23 marzo al 4 maggio 2003, tel.0331/791266

DAL 30 MARZO AL 25 MAGGIO I DIPINTI DI MARIA HELENA VIEIRA DA SILVA E LE FOTOGRAFIE DI GERARD CASTELLO-LOPES IN MOSTRA A REGGIO EMILIA
Reggio Emilia, 17 marzo 2003 - Il programma 2003 di Palazzo Magnani a Reggio Emilia prosegue con due maestri dell'arte portoghese del XX secolo: la pittrice Maria Helena Vieira da Silva e il fotografo Gérard Castello-Lopes. Dal 30 marzo al 25 maggio, nella sale del primo piano del palazzo reggiano sarà allestita la mostra "Maria Helena Vieira da Silva, il labirinto del tempo" che riporta in Italia, dopo quarant'anni (la sua ultima significativa presenza nel nostro Paese è datata 1964, con la rassegna curata da Luigi Carluccio ai Musei Civici di Torino) l'opera di questa importante artista: i 60 dipinti esposti documenteranno sessant'anni di attività. L'iniziativa, promossa dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con il Comité Arpad Szenes - Vieira da Silva di Parigi e il contributo della Fondazione Pietro Manodori di Reggio Emilia e di Ccpl, è curata da Sandro Parmiggiani e da Chiara Calzetta Jaeger e può contare su importanti prestiti internazionali: dal Centre Pompidou di Parigi, ad esempio, arriveranno capolavori come La machine optique (1937), Le désastre ou La guerre (1942) e Les grandes constructions (1956). I visitatori potranno conoscere i temi familiari di Vieira da Silva quali le biblioteche, le città, gli ateliers, i porti, le stazioni, i paesaggi. L'opera dell'artista, che ha avuto vasta influenza anche in Italia, è caratterizzata da una sorta di ossessione della composizione che dà vita a luoghi immaginari, labirinti, prospettive multiple. Maria Helena Vieira da Silva (Lisbona, 1908 - Parigi, 1992) studia dal 1919 al 1927 alla Scuola di Belle Arti di Lisbona. Nel 1928 si trasferisce a Parigi dove incontra il giovane artista ungherese Arpad Szenes che diventerà suo marito. Frequenta i corsi di Fernand Léger e di Bissière. La sua prima mostra si tiene alla Galerie Jeanne-Bucher nel 1933. Le origini ebree di Arpad li obbligano a lasciare la Francia (1939) e a rifugiarsi in Portogallo. Dal 1940 al 1947 vivono in Brasile: mostra al Museo Nazionale d'Arte Moderna di Rio de Janeiro e prima sua personale a New York (Marian Willard Gallery). Nel 1947 la coppia ritorna a Parigi. Prima retrospettiva (1958) alla Kestner-Gesellschaft di Hannover, cui seguiranno le mostre alla Phillips Art Gallery di Washington (1963) e al Museo Nazionale d'Arte Moderna di Parigi (1969). Nel 1988 le viene dedicata una prestigiosa retrospettiva al Grand Palais di Parigi e al Centro d'Arte Moderna della Fondazione Gulbenkian di Lisbona. Muore a Parigi il 6 marzo 1992. Nello stesso periodo, il piano terra di Palazzo Magnani ospiterà la mostra "Gérard CastelloLopes. Vedere, il sogno di una vita" che presenta per la prima volta in Italia l'opera del fotografo portoghese. Le 70 immagini in bianco e nero esposte sono state realizzate negli ultimi quarantacinque anni. Gérard Castello-Lopes è nato in Francia a Vichy nel 1925. Si trasferisce in Portogallo dove frequenta le elementari, le scuole superiori e l'Università. Nella seconda metà degli anni Settanta e nei primi anni Ottanta lavora nella Missione permanente del Governo portoghese al Consiglio d'Europa a Strasburgo. Quello che pensa dell'impegno del fotografo è espresso in un suo colloquio con Sandro Parmiggiani inserito in catalogo: "Per me un paparazzo è un ladro di immagini. Io ho sempre associato all'atto di fotografare una qualità morale, quasi religiosa. Penso che il paparazzo sia un gangster della fotografia. E cioè, la possibilità di fotografare la principessa Diana mentre sta agonizzando nella sua Mercedes è per me qualcosa di talmente ripugnante che io credo ci dovrebbero essere delle sanzioni, tanto più che alcune di queste fotografie sono state proposte su internet per un milione e mezzo di dollari. Per me l'orrore è assoluto. Per me fotografare è un atto profondamente legato a un'idea morale che si ha nei confronti delle persone, nei confronti del mondo, nei confronti di se stessi". Numerose sono state le sue esposizioni personali e di gruppo in spazi pubblici - in Portogallo, Francia (Lopes vive a Parigi), Stati Uniti d'America, Giappone - e gallerie private. Lopes riconosce in Cartier-Bresson il maestro dell'esordio della sua attività di fotografo, con le "immagini rubate" che documentano la vita del Portogallo negli anni della dittatura di Salazar. La sua evoluzione successiva riserva una particolare attenzione ai caratteri formali dell'immagine. Reggio Emilia, Palazzo Magnani (Corso Garibaldi 29) 30 marzo - 25 maggio 2003 Per informazioni e prenotazioni: tel. 0522.454437; fax 0522.452349 e-mail: info@palazzomagnani.it  Infolink: www.palazzomagnani.it

IL VENETO GRUPPO EUROMOBIL SPONSOR PRINCIPALE DI DUE GRANDI MOSTRE PARIGINE AL LOUVRE: LEONARD DE VINCI. DESSINS ET MANUSCRITS AD ORSAY: LE DAGUERREOTYPE FRANCAIS.UN OBJET PHOTOGRAPHIQUE
Milano, 17 marzo 2003 - La Réunion des Musées Nationaux ha scelto l'italiano Gruppo Euromobil quale sponsor principale o unico delle due più importanti esposizioni della prossima stagione parigina: le mostre "Lèonard de Vinci. Dessins et Manuscrits" che sarà allestita al Museo del Louvre dal 9 maggio al 14 luglio 2003, e "Le daguerréotype francais.Un objet photographique" allestita dal 13 maggio al 17 agosto 2003 al Musée d'Orsay. Entrambe le mostre sono realizzate in collaborazione con il Metropolitan Museum di New York. Il gruppo trevigiano, leader nel comparto dei mobili, con queste due mostre festeggia il suo ingresso ufficiale nel mercato francese (dopo essere già presente in altri 55 Paesi). Il Gruppo Euromobil dei fratelli Lucchetta, con sede a Falzè di Piave (Treviso), non è nuovo a grandi interventi nel campo dell'arte. In Italia, ad esempio, ha concretamente collaborato, sin dall'avvio del progetto, al ciclo di mostre sull'impressionismo di Casa dei Carraresi, compresa l'attuale dedicata a "L'Impressionismo e l'età di Van Gogh" che è tra le più visitate della stagione in Europa. Proprio i positivi echi internazionali delle mostre trevigiane hanno spinto la Réunion des Musées Nationaux ad affidare a Linea d'Ombra - la società creata da Marco Goldin per realizzare e promuovere i grandi eventi dell'arte e, tra essi, le iniziative di Casa dei Carraresi - la comunicazione delle due esposizioni parigine in Italia. Al Louvre una grande mostra su Leonardo mancava da oltre mezzo secolo. Il museo parigino allinea stabilmente sei opere del genio rinascimentale italiano, tra le quali la Gioconda e la Vergine delle Rocce. Tre di questi olii verranno presentati all'interno del percorso della mostra che sarà allestita in sale vicine a quella che ospita la celeberrima Gioconda. Nucleo fondamentale dell'esposizione saranno 130 disegni, tra i quali ben 85 di Leonardo, e dodici manoscritti che escono per la prima volta, dal 1952, dalla Biblioteca dell'Institut de France. Pagine autografe assolutamente straordinarie consacrate all'architettura e alla ricerca scientifica saranno esposte per la prima volta al pubblico. Ad esse saranno affiancati ritratti, scene di battaglia, e disegni preparatori di alcuni dei più famosi capolavori del maestro da Vinci. I disegni provengono dalle collezioni del Louvre (una delle tre più ricche al mondo) e dagli Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Italia ed altri Paesi. La mostra è curata da Françoise Viatte e Varena Forcione, responsabili del Dipartimento delle Arti grafiche del Louvre. Sull'altra riva della Senna, il Museo d'Orsay propone una raffinata esposizione dedicata ad uno dei momenti più affascinanti e meno indagati della storia della fotografia, quello che ha fatto seguito alla messa a punto, nel 1830, della tecnica del dagherrotipo da parte di Niépce e Daguerre. L'aver definito un procedimento meccanico che consentiva di riprodurre in miracolose immagini il reale nei suoi più minuti dettagli venne salutato con entusiasmo dagli scienziati e con molta minor partecipazione da parte degli artisti che vedevano nel nuovo mezzo un pericoloso concorrente. Sia come sia, l'invenzione che prese il nome da Daguerre modificò in modo definitivo lo sguardo posato sulla realtà e le sue rappresentazioni.La mostra raggruppa circa 300 pezzi storici. Accanto ai dagherrotipi sono esposti anche numerosi documenti d'epoca: apparecchi per la dagherrotipia, giornali, caricature, dipinti, oggetti (gioielli creati per incastonare queste preziose immagini, accessori di lavoro nei laboratori). Il tutto per raccontare il ventennio in cui il dagherrotipo assurse a ruolo di vero e proprio fenomeno sociale. La mostra è curata da Quentin Bajac e Dominique de Font-Réaulx, conservatori al Museo d'Orsay, e da Malcolm Daniel, conservatore de dipartimento di fotografia al Metropolitan Museum of Art di New York. www.louvre.fr  per l'Italia: Linea d'Ombra tel. 0438.412647 Email: info@lineadombra.it  Web: www.lineadombra.it 

UNA COPPIA "VECCHIO STILE" AL TEATRO SAN BABILA DI MILANO
Milano 17 marzo 2003 - Una coppia stranamente assortita quella di Lidija Vasil'evna, ex attrice e poi artista di circo, una donna spontanea, immediata e piena di gioia di vivere, e Rodion Nikolaevic, medico e primario di una casa di cura, uomo razionale, riservato e un pò misogino. Sono loro i protagonisti attempati di una bella commedia in scena al Teatro San Babila di Milano fino al 30 marzo. "Commedia vecchio stile" o "Amore senza tempo" scritta dal drammaturgo russo Aleksej Arbuzov, ha un solo precedente di rappresentazione in Italia: fu infatti messa in scena per la coppia Lina Volonghi-Ferruccio De Ceresa più di vent'anni fa (oltre ad un'edizione televisiva del 1982 con Valentina Cortese e Gianni Santuccio). Nonostante la lontananza sociale e caratteriale che li separa, i due protagonisti dopo un'iniziale diffidenza scoprono il piacere di condividere le loro solitudini così tenere e malinconiche. La confidenza si sviluppa attraverso piccoli particolari nella conversazione e piccole affettuosità soprattutto da parte di lei. Interpreti della delicatezza e delle emozioni di questo testo sono Valeria Valeri, che incarna bene la frizzante e stravagante levità di Lidija, e Mauro Marino che dà corpo alla razionale e tranquilla "normalità" di Rodion. Davvero originale la regia di Enrico Maria Lamanna, che coglie la sottile e complessa psicologia di due personaggi rappresentandola con fiabesche scenografie alla Chagall, colori pastello, luci crepuscolari, musiche malinconiche. "Commedia vecchio stile" Teatro San Babila, fino al 30 marzo, tel.02/76002985

FINALI COPPA EUROPA SCI ALPINO 2003 - PIANCAVALLO (FRIULI VENEZIA GIULIA) ACUTO ITALIA CON THALER NEL REGNO D'AUSTRIA
Piancavallo, 17 marzo 2003 - Un grande acuto azzurro ha concluso le Finali di Coppa Europa di sci alpino 2003 disputate a Piancavallo, in Friuli Venezia Giulia, e organizzate da Sc Pordenone e Promotur. Patrick Thaler, 25enne carabiniere bolzanino, si è infatti imposto nello slalom (1'28"93) davanti ad un altro altoatesino, il 21enne Manfred Moelgg (1'28"99) che ha preceduto di 3/100 lo svedese Johan Brolenius. Quinto il campione sloveno Jure Kosir (a 23/100), per tante volte avversario di Alberto Tomba negli Anni Novanta e nettamente l'atleta più acclamato a Piancavallo. Thaler, quarto dopo la prima manche che vedeva al comando il finlandese Leino, ha sfruttato al meglio il tracciato disegnato dall'allenatore azzurro Alessandro Spaliviero confermando il gradimento per la pista Sauc Budoia di Piancavallo dove, un anno fa, aveva conquistato il titolo italiano di gigante. Con il podio odierno, invece, Moelgg chiude al secondo posto nella classifica finale di slalom dietro al norvegese Aksel Svindal (oggi assente), conquistando così di diritto un posto in Coppa del Mondo. Tra gli altri italiani, 6. Hannes Paul Schmid a 1"30 e solo 12. Edoardo Zardini (a 1"67) che quest'anno non è riuscito a ripetere l'ottima stagione passata. Nell'altra gara dell'ultima giornata delle Finali continentali, la 21enne slovena Lea Dabic (1'21"69) ha bissato in discesa il successo ottenuto due giorni fa in superG (primo centro in Coppa), confermando l'ottimo momento di forma e la bontà della nuova scuola slovena. Piazze d'onore per la francese Marion Rolland (a 12/100) e per la svizzera Nadia Styger (a 17/100) per un podio senza Austria come mai era accaduto nella kermesse conclusiva di Piancavallo. Prima delle azzurre la bergamasca Barbara Berlinghieri, 11. a 87/100 e buona 17. a 1"37 la tarvisiana Alessia Pittin. La Coppa Europa 2002-2003 si chiude comunque nel segno dell'Austria, dominatrice assoluta della classifica per Nazioni ed in grado di fagocitare le due coppe assolute con Norbert Holzknecht ed Elisabeth Goergl e sette su otto trofei di specialità (Holzknecht discesa e superG, Hannes Reichelt slalom tra gli uomini; Elisabeth Goergl gigante e slalom, Martina Lechner superG e Katja Wirth discesa tra le donne).

TROFEO SPORASUB LA FEDERAZIONE ITALIANA PESCA SPORTIVA E ATTIVITÀ SUBACQUEE E LA SPORASUB ORGANIZZANO IL PRIMO GIRO D'ITALIA DI PESCA IN APNEA TRA I PIÙ INCANTEVOLI SCENARI SOTTOMARINI DI TUTTA ITALIA
Milano, 17 marzo 2003 - La pesca in apnea o spearfishing è una passione travolgente che ha un pubblico sempre crescente, un modo unico per vivere il mare in sintonia con i suoi ritmi e le sue vibrazioni. Calarsi nell'elemento liquido liberi da ogni orpello per sgombrare la mente da pensieri e problemi quotidiani e diventare parte di un mondo meraviglioso, capace di regalare emozioni assolutamente uniche. Osservare e capire la vita sottomarina per trasformarsi in una creatura del mare, governata dalle sue regole. Amare e rispettare il Sesto Continente al punto di volerne far parte fino in fondo. Per gli atleti che si misurano ogni giorno con queste sensazioni è nato il Trofeo SporaSub, il primo Giro d'Italia di Pesca in Apnea. Un trofeo a coppie disputato in sei diverse tappe, scelte tra i più incantevoli scenari sottomarini di tutta Italia: Toscana, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia e Liguria. Una competizione di grande fascino organizzata dalla nota azienda SporaSub e dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, F.I.P.S.A.S., destinata a premiare la tenacia e lo spirito di sacrificio di tutti gli atleti che vogliono lottare fino all'ultimo per la vittoria finale. In un momento di forte spinta ecologista ed ambientale la F.I.P.S.A.S. e la SporaSub propongono una competizione agonistica che sia in grado di ridare alla pesca in apnea quell'immagine di alta prestazione sportiva nel massimo rispetto dell'ecosistema. Il regolamento della competizione è studiato infatti in modo da evitare il prelievo massivo ed indiscriminato e tende a premiare la performance atletica di alto livello e le catture più difficili e selezionate. La formula a coppie intende salvaguardare la massima sicurezza degli atleti e favorire un nuovo spirito di squadra in questo sport. Sarà consentito l'uso di un unico fucile, in modo da favorire l'effettiva assistenza sul compagno di squadra. Al fine di rendere più aperta ed equilibrata la competizione, della coppia non potrà far parte più di un atleta di prima o seconda categoria. Gli organizzatori anzi auspicano di avere molte coppie formate da un atleta più esperto e da un giovane in modo da favorire la continuità generazionale, lo scambio di esperienze e l'innalzamento della sicurezza. Il Giro d'Italia si svolgerà su sei gare in diverse regioni italiane secondo il seguente calendario: 23 marzo: Follonica; 6 aprile: Civitavecchia; 1 giugno: Bari; 8 giugno: Alghero; 6 luglio: Aci Castello; 14 settembre: Rapallo. Ogni prova si svolgerà nell'arco di una giornata, con partenza da terra o con barcone messo a disposizione dall'organizzazione. Saranno esclusi i gommoni personali e gli spostamenti avverranno a nuoto. Ad ogni prova regionale la coppia vincitrice riceverà un montepremi di 750 euro, 500 la seconda classificata e 250 la terza. Alla coppia vincitrice del Giro d'Italia - decretata sulla base dei 4 migliori risultati, con la possibilità di scartare i 2 peggiori - andranno inoltre 2500 euro insieme al prestigioso titolo di campioni di pesca in apnea. Sono aperte le iscrizioni! Contattare il numero 0185201374 La pesca in apnea è praticata oggi da circa 6mila persone in tutta Italia. L'attrezzatura è composta da: muta, maschera, zavorra, fucile e di una boa per segnare la presenza in acqua del sub. E' uno sport che richiede grande preparazione fisica e si pratica a coppie per motivi di sicurezza: si scende a turno in modo da aiutarsi in caso di difficoltà. Ci si immerge silenziosamente, a foglia morta, in modo da non spaventare i pesci. Dopo un apnea sott'acqua si risale una pausa per ossigenarsi e poter riscendere di nuovo. E' l'unico tipo di pesca in cui il pescatore può scegliere la preda salvaguardando le specie protette e gli esemplari più piccoli. Il pescatore subacqueo deve muoversi lentamente, senza fretta: nella sua sfida con la natura ha davanti a sé uno spettacolo impareggiabile che lascia davvero "senza fiato"! Infolink: www.SporaSub.it  o www.fipsas.it 

VELA: CONCLUSA A GENOVA LA PRIMA TAPPA DEL CIRCUITO ITALIANO AUDI MUMM 30
Genova, 17 marzo 2003 - Si Ë conclusa a Genova con una giornata di sole anche se piuttosto fredda e con tramontana oltre i 20 la prima tappa del Circuito Italiano Audi Mumm 30. Impeccabile l'organizzazione dello Yacht Club Italiano che ha potuto portare a termine un totale di 8 prove, di cui tre oggi, su percorso a bastone sul campo di regata antistante il lido di Albaro. Nella prima prova odierna la partenza veniva segnalata puntualmente alle ore 10.30 come previsto dal programma in mare la flotta segnalava la defezione del leader della classifica dopo le prime due giornate, Joe Fly dellíarmatore comasco Giovanni Maspero (tattico il carrarino Luca Santella) che in un incidente occorso ieri nella quinta prova (incrocio mure a dritta con líimbarcazione inglese Asterix che nellíavvicinamento alla boa durante il primo lato di bolina perdeva il controllo e si scontrava con quella italiana) incorreva in un grave danno allo scafo che gli impediva di essere in mare oggi. Rimaneva comunque in classifica perchè la giuria gli assegnava la media dei piazzamenti e grazie agli eccellenti risultati ottenuti nelle prove disputati era in grado di mantenere la testa della classifica e vincere cosÏ il primo appuntamento stagionale. La prova si dimostrava molto impegnativa per tutti i 23 equipaggi impegnati: la vittoria di manche andava a Kismet SLAM dei fratelli carpigiani Stefano (timoniere) e Massimo Leporati (alla tattica il palermitano Francesco Bruni) davanti al team napoletano di Moby Maga Joanna di Paolo Parente (alla tattica líinglese Adrian Stead) secondo e a quello francese di Defipartagè di Thierry B ouchard terzo. Nella seconda prova odierna, partita immediatamente dopo líarrivo della prima era Maga Joanna a tagliare per primo la linea díarrivo seguita da Fiamma degli armatori romani Alessandro Barnaba e Matteo del Fante che hannno affidato la barra del timone a Giuliano Zito, secondo, e dai monegaschi di Dangerous but Fun di Michele Perris (tattico il napoletano Paolo Cian), terzo. Le condizioni meteo pressochè ideali per le regate dei velocissimi monotipi Mumm 30 hanno poi permesso di segnalare la partenza di una terza prova che ha visto concludere al primo posto per la seconda volta in questa manifestazione il team inglese di Asterix seguito al secondo posto da Kismet e al terzo da Metallurgica Calvi, líimbarcazione del pesarese Carlo Alberini (tatico il romano Enrico Passoni) Campione Italiano in carica. Nella classifica finale, alle spalle di Joe Fly la posizione d'onore è stata occupata da Parimor Thule del bolognese Fausto Rubbini (tattico Matteo Ivaldi) e al terzo posto il team napoletano di Mummas VI guidato dai fratelli Massimo e Umberto Battista (timoniere Luca Simeone). Il prossimo appuntamento con il Circuito Italiano Audi Mumm 30 Ë fissato per i giorni 11-12 e 13 aprile nella riviera di levante con líorganizzazione del Circolo Velico S. Margherita Ligure. Questa la classifica generale dopo 8 prove (nessuno scarto): 1.Joe Fly, 2.
Parimor Thule; 3. Mummas VI; 4. Asterix; 5. Moby Maga Joanna; 6. Kismet SLAM; 7. Metallurgica Calvi; 8. Wind; 9. Dangerous but fun; 10. Fiamma. Le classifiche complete sono visibili sul sito internet: www.mumm30.it  e www.yci.it

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