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2003 anno 6°  

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di

MARTEDI'
18 MARZO 2003

pagina 4

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SINDROME RESPIRATORIA ACUTA GRAVE: LINEE TELEFONICHE MINISTERO PER INFORMAZIONI 

Roma, 18 marzo 2003 - Il Ministero della Salute ha predisposto i seguenti numeri telefonici: 06 - 59944211/59944277/59944280, ai quali risponderanno esperti per fornire informazioni sulla "sindrome respiratoria acuta grave" (Sars). Informazioni e indicazioni sulle misure di sorveglianza nei confronti della nuova forma di malattia infettiva sono disponibili sul sito del Ministero www.ministerosalute.it 

INDIVIDUATO IL MECCANISMO D'AZIONE DI ALCUNI VIRUS TUMORALI 
Roma, 18 marzo 2003 - Un attacco possibile al meccanismo attraverso il quale i virus oncogeni producono tumori quali adenoma e papilloma nelle cellule umane. È quanto si cerca di attuare nei laboratori dell'Istituto di Biologia e Patologia Molecolari del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma e dell'Istituto Regina Elena di Roma, specializzati nello studio di alcuni virus, quali Adenovirus e Papillomavirus, che provocano tumori comuni, come quello della cervice uterina ed altre neoplasie epiteliali. Grazie a queste ricerche - nate dalla collaborazione tra il gruppo coordinato dal prof. Marco G. Paggi all'Istituto Regina Elena e quello della dr.ssa Patrizia Lavia al Cnr e il contributo fondamentale dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc) e la Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Firc) - è stato possibile comprendere come un virus sconvolge il delicato meccanismo con cui le cellule si dividono. Questa comprensione potrebbe aiutare a trovare la via per proteggersi in futuro dall'attacco del virus, impedendo la trasformazione delle cellule sane in tumorali. Ma in un futuro più lontano potrebbe anche contrastare il cancro, ristabilendo ciò che il virus ha modificato. Pubblicato sul prossimo numero della rivista internazionale Cancer Research, lo studio rappresenta un importante risultato per la scienza italiana: "Si tratta di un lavoro di cui andiamo orgogliosi - spiega il prof. Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia Medica del Regina Elena e presidente nazionale dell'Aiom, l'Associazione Nazionale di Oncologia Medica - grazie al quale è stato fatto un altro passo avanti nella ricerca sui meccanismi alla base della nascita dei tumori. Il prossimo passo sarà capire come competere col virus per rendergli la vita difficile". "Abbiamo cercato - spiega Patrizia Lavia, dell'Istituto di Biologia e Patologia Molecolari del Cnr di Roma - di individuare nuovi bersagli cellulari delle oncoproteine virali. In questo quadro, abbiamo dimostrato che l'oncoproteina E1A di Adenovirus (molto studiata come modello di oncoproteina trasformante) interagisce fisicamente con Ran, una piccola proteina nucleare, coinvolta in molti processi di segnalazione nella cellula ed in grado di controllare anche a divisione cellulare. L'identificazione di una nuova interazione tra E1A e Ran è di grande importanza, in quanto suggerisce che almeno alcune delle attività oncogeniche di E1A siano esplicate inducendo divisioni cellulari anomale, proprio attraverso Ran". "Questa scoperta - concludono il prof. Paggi e la dr.ssa Anna Maria Mileo del Regina Elena - mostra come avviene la modificazione di alcuni sistemi che controllano la corretta divisione cellulare a causa di un virus. Abbiamo individuato alcune proteine cellulari essenziali per questa divisione, le quali vengono alterate dalla presenza del virus o, più precisamente, di uno specifico fattore del virus. Fattore che provoca un'imprecisa divisione cellulare, con un numero anomalo di cromosomi nelle cellule figlie. Questa è la porta di quel fenomeno che si chiama 'instabilità genetica', il primo passo per la trasformazione neoplastica. Insomma, il materiale genetico non viene più correttamente tramandato; vi è quindi un'altissima probabilità di mutazioni, la qual cosa può indurre la trasformazione neoplastica". 

CORDIS OFFRE MAGGIORI INFORMAZIONI SUI PROGRAMMI NAZIONALI DI RICERCA IN MATERIA DI BIOTECNOLOGIE 
Bruxelles, 18 marzo 2003 - Cordis, il servizio d'informazione in materia di ricerca e sviluppo della Commissione europea, propone un'interfaccia in via di espansione dedicata ai programmi di ricerca nazionali sulle biotecnologie, i materiali e i processi di produzione. La ricerca in materia di nanotecnologie e nanoscienze, materiali multifunzionali basati sulla conoscenza e nuovi processi e dispositivi di produzione rientra nel sesto programma quadro (6PQ). La Commissione europea sta inoltre svolgendo uno studio sulle attività ed iniziative attualmente finanziate a livello nazionale in questi settori, i cui risultati finali saranno messi a disposizione su Cordis, attraverso un'interfaccia dove sarà possibile effettuare ricerche. Gli utenti troveranno informazioni su oltre 60 azioni svolte a livello nazionale, riguardanti gli obiettivi, le indicazioni in materia di bilancio e le regole di partecipazione, nonché le descrizioni delle priorità e i contatti utili. Le notizie che si sono aggiunte di recente riguardano i programmi svolti in Danimarca, Germania, Grecia, Irlanda e Regno Unito. Entro breve, saranno disponibili dati su tutti gli Stati membri, accessibili attraverso questa funzione di ricerca centralizzata. L'obiettivo della nuova pagina è di offrire un punto di accesso esauriente e di sostenere la realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, mettendo insieme gli sforzi di ricerca nazionali ed europei compiuti nei settori legati alla nanotecnologia. http://www.cordis.lu/rtd2002/era-developments/national-research.htm 

TAVOLA ROTONDA: LA CERTIFICAZIONE PER L'EXPORT DI PRODOTTI FARMACEUTICI NELLA FEDERAZIONE RUSSA 
Milano, 18 marzo 2003 - Per le aziende lombarde che intendono esportare prodotti farmaceutici e dispositivi medici in Russia è da oggi indispensabile conoscere le nuove regole che disciplinano l'ingresso delle merci alle frontiere. Offrire una panoramica completa su queste norme, capire in cosa consiste e come verrà effettuata dalle autorità russe la certificazione di qualità sui prodotti in ingresso nel Paese, sono gli obiettivi di questo incontro. La tavola rotonda, organizzata da Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione, in collaborazione con Uni -Ente Nazionale Italiano di Unificazione e Qsa-Vniis, vedrà la partecipazione dei massimi esperti russi in materia: rappresentanti del Gosstandart (Ente Russo di Normazione, Accreditamento, Certificazione), del Vniinmash  (Organismo di Certificazione facente capo al Gosstandart), del Ministero della Salute e delle Autorità Doganali. Saranno inoltre presenti esponenti delle autorità italiane competenti. La partecipazione all'incontro è gratuita: per informazioni e adesioni contattare: Promos tel. 02.8515.5203 mercoledì 19 marzo 2003 ore 9.30 - 13.30 Palazzo Affari ai Giureconsulti Via Mercanti, 2 Milano (MM- Cordusio) Programma 9:00 Registrazione dei partecipanti; 9:30 Apertura dei lavori e saluto introduttivo Paolo Sacchi - Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l'internazionalizzazione; Paolo Morelli - Direttore Generale Uni - Ente Nazionale Italiano di Unificazione Giorgio Barone - Managing Partner Qsa - Vniis; 10:00 Rilevanza della Regolamentazione Tecnica nell'ordinamento giuridico della Federazione Russa Korovkin Igor - Vice-Presidente Gosstandart; 10:20 La certificazione obbligatoria dei farmaci come strumento di difesa del mercato Russo Belov Evgeny - Vice Direttore del Dipartimento Tecnico - Scientifico del Gosstandart; 10:40 La certificazione delle apparecchiature e dei dispositivi medici Boudennaia Janna - Direttore del Vniinmash of Gosstandart; 11:00 Ruolo della certificazione dei farmaci nella lotta ai prodotti contraffatti Alexander Toporkov - Vice Direttore dipartimento di Stato per il controllo dei medicinali - Ministero della Salute; 11:20 La procedura per la registrazione doganale dei prodotti importati in Russia Ipatov Alexey - Responsabile del Settore Controllo di Sicurezza delle Importazioni - Comitato delle Dogane dello Stato; 11:40 Dibattito; 12:15 Coffee break; 13:00 Confronto tra le Autorità Istituzionali Russe e quelle Italiane. 

MERCEDES-BENZ CLASSICNEWS QUARANT'ANNI FA: LA " SL PAGODA" ALLE PORTE 
Stoccarda, 18 Marzo 2003 -La leggenda automobilistica della "SL Mercedes-Benz" è una storia infinita. Mentre la 300 SL Mercedes-Benz "ali di gabbiano" presentata nel 1954 ha potuto approfittare direttamente dei successi della 300 SL da competizione, il nuovo modello 230 SL della serie 113 ha avuto una vita un po' più difficile. Del resto, questa vettura doveva sostituire contemporaneamente due modelli di successo della gamma precedente, ovvero la 300 SL e la 190 SL. Questa erede si presenta, caldamente attesa, nella primavera del 1963 al Salone dell'Auto di Ginevra. Le prime opinioni su questa nuova creazione tra le auto sportive, che non sembra avere più niente in comune con i vigorosi modelli che l'hanno preceduta, oscillano tra un'aperta repulsione e una prudente approvazione. Due posti sportiva con grinta La nuova Mercedes-Benz 230 SL, secondo le intenzioni del suo progettista, non doveva essere né una dura sportiva vecchio stampo, né un mansueto duetto per signore come la 190 SL. Quest'auto si presentava come una due posti ad alte prestazioni, con un'ottima tenuta di strada ed un comfort raffinato. Su questi argomenti, il dibattito sul vero spirito di un'auto sportiva trovò nuova legna da ardere, per poi spegnersi di colpo quando la nuova 230 SL pochi giorni dopo la sua nascita cominciò a conseguire concreti successi sportivi, come la vittoria al rally Spa-Sofia-Lüttich sotto la guida di Eugen Böhringer/Klaus Kaiser. La carrozzeria della vettura è caratterizzata da linee pulite e mascoline, e dall'inconfondibile frontale della SL con la stella Mercedes che troneggia al centro. Nella parte centrale, il cofano presenta una lieve bombatura supplementare, concepita per fare spazio al motore verticale a sei cilindri. Il bagagliaio è di generose dimensioni. L'hard-top, con i suoi vetri alti e il tetto sostenuto da montanti sottili, trasmette un senso di leggerezza che non corrisponde affatto al cliché di un'auto sportiva, anche perché la sua linea leggermente concava ricorda molto i templi dell'Estremo Oriente. E così, ancora prima che la vettura entri effettivamente in circolazione sulle strade, nasce quel soprannome: "Pagoda". La 230 SL viene messa in vendita nell'estate del 1963, nella versione roadster con una capote pieghevole straordinariamente facile da usare, già una piccola rivoluzione di per sé, e nella variante roadster con hard-top. Nel marzo 1967, mentre nel frattempo la 230 SL era stata sostituita dalla 250 SL, si aggiunge come ulteriore variante un modello Coupé con hard-top. Poiché manca la capote e il relativo vano di alloggiamento, questa vettura offre più spazio per i bagagli o un sedile di emergenza nell'abitacolo. Tutte e tre le versioni si possono guidare scoperte. Il suo valore di Cx pari a 0,52 mette tutti a tacere. Sicurezza è il nuovo motto La "Pagoda" è la prima SL in cui la velocità viene associata alla sicurezza. Dato che le sue basi sono costituite dal gruppo del pianale della celebre serie di modelli "Heckflossen" ("codine"), la prima automobile al mondo dotata di carrozzeria di sicurezza, anche la 230 SL possiede una cellula dell'abitacolo rigida e zone di assorbimento degli urti con elementi deformabili sul frontale e sulla coda. Come per la berlina, l'abitacolo è stato "ammorbidito", ciò privato di spigoli ed angoli vivi; le cinture di sicurezza, come per il modello precedente, sono disponibili a richiesta. Telaio, motore e cambio Il telaio, ripreso dalla berlina a quattro porte del modello 220 SE, è stato armonizzato per rispondere alle esigenze di un modello Roadster, e quindi dispone di uno sterzo a circolazione di sfere, un sistema frenante a doppio circuito e freni a disco sull'asse anteriore. Le sospensioni sono rigide, ma al tempo stesso insolitamente confortevoli per un'auto sportiva. Allo smorzamento provvedono gli ammortizzatori a gas compresso, e per la prima volta una SL viaggia su pneumatici cinturati. Tuttavia il motore a sei cilindri, anche questo ripreso dalla berlina, ha dovuto essere sottoposto ad alcune drastiche modifiche, tra cui la più importante il passaggio dalla pompa di iniezione a due stantuffi a quella a sei stantuffi. Questo accorgimento consente di "sparare" il carburante direttamente nella camera di combustione attraverso il canale di aspirazione preriscaldato e le valvole di ammissione aperte, e non più soltanto nel collettore di aspirazione. Il motore alesato a 2,3 litri eroga così 150 CV a 5500 giri/min ed offre una coppia di 20 mkg a 4200 giri/min. Questo motore di impostazione estremamente sportiva esige una guida che lo faccia girare a pieno ritmo: i bassi regimi non fanno al caso della 230 SL!. Il cambio a quattro marce, sempre ripreso dal concetto costruttivo della berlina, è stato modificato solamente nella prima marcia con un rapporto più breve, per ottenere un'accelerazione più sportiva. Ed infatti per lo scatto da zero a 100 km/h la vettura impiega solo 9,7 secondi. A partire da gennaio 1966 è disponibile anche un cambio a cinque marce (marca ZF), e per chi desidera il massimo del comfort è possibile avere anche il cambio automatico come equipaggiamento a richiesta. All'uscita di produzione della "Pagoda", la percentuale di vetture vendute con cambio automatico risulta essere addirittura del 77 % circa. Lo stesso vale per il servosterzo, ugualmente disponibile a richiesta. Alla fine di febbraio 1967, dopo 19.381 veicoli prodotti, la 230 SL viene sostituita dalla 250 SL, un modello leggermente più grande di cilindrata, ma per il resto prevalentemente identico, per restare fedeli al motto: "Non c'è niente di meglio della cilindrata, che una cilindrata maggiore". Appena un anno più tardi, questa perla di saggezza viene nuovamente applicata, quando la 280 SL da 170 CV coglie l'eredità del modello da 2,5 litri. Di tutte e tre le "SL Pagoda" vengono venduti fino a marzo 1971 complessivamente 48.912 esemplari: un numero notevole per questa serie innovativa e stilisticamente originale di vetture sportive Mercedes-Benz. 

AUTOMOTOR 2003 I CONVEGNI E GLI AVVENIMENTI COLLATERALI 
Torino, 18 marzo 2003 - Definito il calendario dei convegni che avranno luogo a Lingotto Fiere nel corso della 22° edizione di Automotor, unico appuntamento italiano esclusivamente dedicato all¹Original Equipment Manufacturing, all¹Aftermarket ed all¹accessorio di Qualità, che si svolgerà a Torino dal 26 al 30 marzo 2003. Ecco i più importanti eventi legati alla manifestazione il cui calendario è disponibile anche sul sito, www.automotor2003.com  Mercoledì 26 marzo ore 10,30, Sala Blu - Padiglione 2. Convegno inaugurale dal titolo ³Gli ostacoli alla competitività del settore produttivo dell¹indotto auto² Nel convegno, curato da Einstein Communications, saranno esaminati i principali nodi che il settore automotive deve affrontare per poter superare il delicato momento di transizione che attraversa, le potenzialità del settore, gli impegni e le politiche del Governo. Apertura con l¹intervento di Alfredo Cazzola presidente di Lingotto Fiere Convegno, moderato dal Prof. Paolo Del Debbio Prendono parte: On.le Giuseppe Vegas, Sottosegretario al Ministero dell¹Economia Ing. Giancarlo Michellone, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Centro Ricerche Fiat Dr.Carlo Sinceri Presidente Anfia Dr. Ugo Calzoni Direttore Generale Istituto nazionale per il Commercio Estero Prof. Luigi Prosperetti Docente di Economia Internazionale presso l¹Università Bicocca di Milano Dr.Andrea Chessa, Direttore Commerciale Ocap Il convegno prevede la messa a punto di un documento di prospettiva sulla tematica, redatto dal Prof. Del Debbio che sarà distribuito ai presenti ed in seguito veicolato ai maggiori operatori del settore. Al termine: inaugurazione del Salone Automotor Mercoledì 26 marzo ore 15,00, Sala Blu - Padiglione 2. Convegno-incontro organizzato dal mensile InterAutoNews, dal titolo ³Assistenza e Ricambi affidati a terzi o irrinunciabile arma di fidelizzazione?². L¹incontro sarà moderato dal direttore di InterAutoNews, Tommaso Tommasi, e vedrà ospiti: l'Avv. Marco Grilli, esperto degli aspetti legali della Nuova Distribuzione che interverrà illustrando il corretto approccio a quest¹importante opportunità. Rivestirà particolare importanza per i partecipanti il dibattito che Marco Grilli intende aprire con i presenti, rispondendo alle domande, fornirà ulteriori approfondimenti sulla materia Renato Argonauta che vanta una lunga ed ampia esperienza nella gestione di importanti concessionarie d¹auto nazionali ed estere. Giovedì 27 marzo ore 9,30 Sala Blu - Padiglione 2. Seminario dal titolo ³Cavalcando il futuro², curato dal Centro Ricerche Fiat e dall¹Associazione Tecnica dell¹Automobile Ata. La giornata sarà dedicata ad approfondire diversi aspetti del futuro dell¹auto, affrontando tematiche relative: al Veicolo (trend evolutivi in ottica di sicurezza, confort e piacere di guida), al Motore (tecnologie motoristiche del prossimo decennio, riduzione di consumi ed emissioni inquinanti) alle Nuove Tecnologie di Prodotto e di Processo (lo sforzo sinergico per il miglioramento dei prodotti, dei processi produttivi e delle metodologie). Esperti del Centro Ricerche Fiat e di Fiat Auto proporranno le loro testimonianze su questi affascinanti argomenti. Nel pomeriggio saranno esposti alcuni prototipi di ricerca del Centro Fiat che applicano tecnologie futuribili in tema di alimentazione, sicurezza, propulsione e guida. Alcuni di questi veicoli potranno essere provati. Giovedì 27 marzo ore 10,30 la Sala A - 1° piano Galleria Visitatori. Incontro organizzato dal periodico Notiziario Motoristico, dal titolo "L'impatto della legge Monti - Block Exemption Regulation - sul settore dei ricambi e dell'assistenza in Italia². Verranno resi noti i risultati di un¹indagine svolta dall¹agenzia PR3 International che ha interrogato otto Case automobilistiche su come intendono operare in funzione delle nuove normative. Relatore Cesare Soresina. Saranno inoltre trattati i seguenti temi: Giampaolo Giovanelli: minacce ed opportunità dei concessionari auto nell¹ambito dell¹assistenza Giorgio Donà: la Monti e il mercato del ricambio originale ed equivalente. Angelo Scammacca: adattamento ed opportunità di sviluppo da parte dei distributori indipendenti in funzione della nuova normativa Monti. Giovedì 27 marzo ore 14,30 Sala Rossa - Padiglione 1. Convegno organizzato da Anfia Associazione Nazionale Industrie Automobilistiche e dalla rivista Parts, dal titolo ³I Valori dell¹Aftermarket². Saluto di: Francesca Bonadeo Direttore editoriale di Parts- Alfredo Cazzola Presidente Lingotto Fiere- Carlo Sinceri Presidente Anfia Il convegno sarà suddiviso in due parti; nella prima saranno presentate le relazioni di componentisti e distributori appartenenti al settore dell¹aftermarket, nella seconda si svolgerà una Tavola Rotonda dal Titolo: Aftermarket e Case Auto a confronto dopo la Direttiva Monti Moderatore: Riccardo Buttafarro Presidente Gruppo di Lavoro ANFIA aftermarket Partecipano i responsabili delle divisioni ricambi e post-vendita d¹importanti Case automobilistiche che incontrano i protagonisti della filiera indipendente per un dialogo aperto e diretto sul futuro delle distribuzione e della riparazione in Italia. Giovedì 27 marzo ore 17,00 Sala A - 1° Piano Galleria Visitatori. L'Associazione Internazionale Apra organizza il Simposio sul tema della rigenerazione dei componenti auto, dal titolo ³Ricondizionare: la forma risolutiva di riciclaggio". Apra-Automotive Parts Rebuilders Association è un¹associazione mondiale cui aderiscono 1500 membri, di cui 120 europei, il cui obiettivo è l¹incontro tra coloro che operano nell¹industria del ricondizionamento. I relatori sono: Ferdinand Weiland Direttore Apra per l¹Europa Oliver Schultz dirigente Rematec la Fiera Europea per ricondizionatori che si tiene quest¹anno in giugno ad Amsterdam. Coordina il convegno Rita Millo export Manager di Orem Italia Venerdì 28 marzo ore 9,30 Sala Londra del Centro Congressi Lingotto. Convegno organizzato dall' Anfia dal titolo "Strumenti di crescita per la componentistica italiana . Saluto di: Emanuele Bosio Presidente Gruppo Componenti e di Carlo Sinceri Presidente Anfia I temi svolti sono: evoluzione della filiera automotive nei rapporti di fornitura-Thomas Sedran la logistica come fattore di competitività- Claudio Brun strumenti finanziari per gl¹investimenti delle imprese all¹estero- Ruggero Manciati nuove aree di outsourcing- Luca Mentuccia e Mauro Marchiaro Intervento di Giancarlo Boschetti Amministratore Delegato di Fiat Auto Sabato 29 marzo ore 11,00 Sala A - 1° Piano GalleriaVisitatori. Conferenza stampa di Sidat/micronAir sul tema "Filtri aria abitacolo micronAir". Verrà trattato il problema dell¹aria inquinata all¹interno delle auto nelle varie stagioni e le soluzioni offerte dal filtro micronAir. Relatori: Giacomo Menzio e Alberto Perino. Durante tutta la manifestazione la Bosch farà effettuare prove dimostrative di ABS e di ESP su una pista appositamente creata nell¹ambito del Centro Espositivo dalle ore 9,30 alle ore 18,30. Per questi test sono stati invitati studenti dei Politecnici e del quarto e quinto anno degli Istituti Tecnici di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Infolink: www.automotor2003.com 

SUZUKI IN FESTA DAL 18 AL 19 MARZO 2003 A "TAVOLETTA" SI VA SOLO SE È DI CIOCCOLATÒ 
Torino, 18 marzo 2003 - Si apre all'insegna del gusto e della cultura la settimana finale di Cioccolato. Dalla giornata di giovedì si intensificheranno le iniziative promozionali con la grande festa nel centro storico di Torino che culminerà sabato 22 e domenica 23 marzo. Anche martedì e mercoledì il "popolo dei golosi" potrà dedicarsi ai piaceri della gola e della mente con una serie di appuntamenti, gastronomici e culturali, dedicati al mondo del cioccolato. Suzuki, in qualità di fornitore ufficiale di CioccolaTò, continuerà ad accompagnare tutta la manifestazione con le automobili e le moto ufficiali della kermesse. Calendario delle manifestazioni in programma a Torino per le giornate di martedì e mercoledì. Durante la settimana i menù a base di cioccolato saranno i protagonisti gastronomici dei ristoranti di Torino (elenco disponibile sul sito di CioccolaTò, http://www.cioccola-to.com ). I gustosi piatti, capaci di integrare la tradizione gastronomica piemontese ed italiana con i derivati del cacao, sapranno solleticare la curiosità degli amanti della buona cucina. In collaborazione con l'Associazione Orientarsi e Suzuki Italia S.p.A., per "CioccolaTò e Oriente" l'appuntamento sarà martedì 18 alle ore 20.30 con la cucina giapponese dell'Arcadia Sushi Bar (galleria Subalpina tel. 0115613898) dove i sapori culturali del Sol Levante si integreranno appieno con il gusto del cioccolato. Per la cultura, martedì 18 dalle ore 18.00, la Fondazione Accorsi (via Po, 55) presenterà "Gustosi Capricci": una mostra dedicata a tazze e cioccolatiere d'epoca di rara bellezza. Al Circolo della Stampa (c.so Stati Uniti, 27), martedì dalle ore 21.00, si terrà il convegno "Il cioccolato e i grassi vegetali: possibili scenari dopo l'entrata in vigore della nuova normativa europea". Durante la serata si esploreranno diversi aspetti sulla nuova direttiva relativa alla produzione del cioccolato. Dalle ore 23:00 di martedì il Magazzino Gilgamesh (piazza Moncenisio, 13/B) presenterà "Musica dal Centro America" con i ritmi del musicista Miguel Acosta. Il 19 marzo, per "CioccolaTò e la notte", al The Beach (Murazzi del Po) la passione del tango si unirà a quella del cioccolato in una serata fatta di dolcezza e sensualità, pronta a suscitare le più piacevoli sensazioni. Ulteriori informazioni sulle giornate del cioccolato a Torino e in provincia relative al calendario, ai ristoranti e a tutto quanto può essere utile sapere, possono essere reperite visitando il sito di CioccolaTò all'indirizzo http://www.cioccola-to.com

IPACK-IMA CHIUDE RAFFORZATA NELL'INTERNAZIONALITÀ E PROIETTATA NELLA NUOVA FIERA DI MILANO PER IL 2006 PUBBLICO DI QUALITÀ E 45MILA VISITATORI IL 24% DEI QUALI PROVENIENTI DALL'ESTERO 
Milano, 18 marzo 2003 - Ipack-Ima 2003 va in archivio con una buona partecipazione di pubblico, rafforzata nell'internazionalità e con ottime prospettive di crescita per la prossima edizione. Sono in estrema sintesi le indicazioni che gli organizzatori traggono a consuntivo della diciannovesima edizione della mostra internazionale dell'imballaggio e confezionamento, trasporti industriali interni e macchine per l'industria alimentare, che si è conclusa sabato 8 marzo alla Fiera di Milano. Quarantacinque mila visitatori hanno affollato i padiglioni del Portello: si tratta di una presenza che, per quantità e qualità è valutata molto positivamente in considerazione delle difficoltà del momento economico e politico internazionale e tenendo conto della novità rappresentata dall'introduzione dell'ingresso a pagamento, in linea con le altre fiere mondiali del packaging. La crescita del prestigio internazionale di Ipack-Ima è sottolineata dalla crescente percentuale di visitatori esteri: il 24% di stranieri sul totale dei visitatori registrati, all'incirca un visitatore su quattro, dato in linea con le fiere di riferimento mondiali nel settore del packaging, indica che gli end-user internazionali hanno scelto di non mancare all'appuntamento nonostante i timori suscitati dall'imminente conflitto tra Usa e Iraq. Il concetto di integrazione che ha ispirato questa edizione si è tradotto, in fiera, in una sensibile crescita nel campo dei materiali, del processo alimentare e del beverage ed in un impegno notevole - pur in considerazione del momento difficile - profuso dagli espositori. Le indicazioni maturate nei cinque giorni di Ipack-Ima 2003 legittimano gli organizzatori a lavorare per all'ulteriore salto di qualità e di visibilità che sarà possibile nel 2006 grazie al nuovo quartiere fieristico milanese di Rho-Pero. "Questa diciannovesima edizione al Portello chiude un ciclo importante delle nostra mostra - dichiara Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima srl -. Ora siamo proiettati verso il futuro con la certezza fondata su un accordo già sottoscritto con Fiera Milano SpA che farà di Ipack-Ima 2006 probabilmente la mostra che terrà a battesimo il nuovo polo fieristico e certamente la prima fiera nel campo della meccanica strumentale. Con tale premesse, lavoreremo per sviluppare il potenziale che la nostra esposizione è in grado di esprimere nella sua funzione di fiera di eccellenza, finalmente liberata dai vincoli strutturali che ci hanno condizionato fino ad oggi. www.ipack-ima.it 

DIGITAL:LAND A PHOTO SHOW 2003, NELL'ANNO DELLA FOTOGRAFIA DIGITALE 21 - 24 MARZO PAD. 11 - STAND D09-D07-C10-C08 
Vicenza, 18 marzo 2003 - Digital:Land, il progetto che intende rispondere alle nuove esigenze espresse dal mercato della fotografia nell'età del digitale, non poteva mancare all'appuntamento di PhotoShow. Fotoamatori e fotonegozianti sono invitati al salone del digital imaging, al padiglione 11 (stand D09-D07-C10-C08). Nello stand di digital:Land si potrà entrare nella camera oscura digitale, sperimentando lo stile di vita che vede il computer al centro di moltissime attività quotidiane, per il lavoro e per gli hobby. Gli appassionati potranno provare la semplicità e le alte performance delle soluzioni proposte dai partner tecnologici di digital:Land. Sabato 22 marzo si terrà inoltre il dibattito "2003 Anno della fotografia digitale, tra industria e arte", a cura di digital:Land. I maestri della fotografia italiana, testimonial del progetto, daranno vita ad un dibattito sulle nuove potenzialità espressive che la tecnologia digitale ha portato per la fotografia. Per i fotonegozianti, PhotoShow sarà l'occasione per conoscere le opportunità di business legate al progetto, che prevede la possibilità di diventare un negozio qualificato a proporre il bundle di strumenti per la vita digitale. In occasione della fiera, i fotonegozianti possono diventare punti digital:Land a condizioni privilegiate. Digital:Land è il progetto per la fotografia digitale che porta nel negozio di fotografia tutti gli strumenti basati sulle nuove tecnologie, rispondendo alle nuove esigenze del settore. Nasce dalla sinergia con FIAF (Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche) e con partner tecnologici quali Apple ed Epson e Manfrotto, aziende di assoluta eccellenza e fornitori degli stumenti più avanzati e specifici per la gestione delle immagini. Infolink: www.digitalland.it 

ALLA FIERA DI TRIESTE DAL 5 APRILE ALL'11 MAGGIO ABISSI, VIAGGIO NEI MISTERI DEL PROFONDO GLOBO E L'ACQUARIO DI GENOVA PRESENTANO UN EVENTO DA NON PERDERE 
Trieste, 18 marzo 2003 - Gli abissi marini: l'ultima frontiera del Pianeta Terra. Un ambiente affascinante dove, a rigide temperature e pressioni enormi, vivono straordinarie creature dall'aspetto inquietante. Globo divulgazione scientifica in collaborazione con l'Acquario di Genova e la Fiera di Trieste propone presso il comprensorio fieristico triestino "Abissi, viaggio nei misteri del profondo", una mostra sulle profondità marine per secoli rimaste inesplorate e che da sempre hanno suscitato la curiosità degli uomini. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, quando l'Acquario presentò la mostra "Squali, predatori predati" in occasione dell'Esposizione di Ricerca Avanzata ERA, questa nuova collaborazione si inserisce nel piano di potenziamento delle attività di Globo, che quest'anno inizierà tra l'altro la costruzione del secondo tassello del Science Centre di Trieste. Dal 5 aprile all'11 maggio 2003, l'esposizione condurrà i visitatori in un viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta dei segreti degli abissi: dalle difficili condizioni di vita delle profondità oscure, fredde e inospitali alle tappe che hanno segnato l'avventura dell'uomo nel mondo sommerso; dai tesori archeologici che i fondali custodiscono alle risorse energetiche. La mostra è strutturata in tre sezioni. La prima proietta il visitatore nel mondo senza luce degli abissi mostrando gli incredibili adattamenti messi in atto dalle creature abissali per sopravvivere. Si scopre, ad esempio, come la caratteristica della bioluminescenza sia utile per la vita dei pesci nell'oscurità profonda; o come il fondo marino, interessato da fenomeni di tipo vulcanico, ospiti sorgenti idrotermali dalla tipica forma a camino. La seconda sezione è dedicata invece a un viaggio nel tempo che ripercorre l'evolversi del legame tra l'uomo e gli abissi. Dalla realizzazione di mezzi e attrezzature sempre più efficaci per consentire all'uomo di sopportare le proibitive condizioni degli abissi, fino alla scoperta e sfruttamento delle risorse di cui il fondale marino è potenzialmente ricco (petrolio, minerali preziosi, materiale genetico di studio). La terza tappa della mostra presenta gli abissi nell'ideale fantastico: un tuffo tra leggende e miti di antichi mostri marini. Apposite vasche ospiteranno, inoltre, alcuni tra gli abitanti più singolari delle acque profonde: il pesce Flash, con i particolari organi luminosi posti sotto gli occhi, il Nautilus, antica e bizzarra creatura e il più grande fra i crostacei, il Granchio Gigante del Giappone. In esposizione anche l'attrezzatura da palombaro: il vestito di profondità della collezione dell'Historical Diving Society Italia, il caratteristico elmo e il mini-sommergibile di uno degli ultimi palombari, Fulvio Loperfido. Infolink: www.globo.trieste.it 

"AL DI LÀ DEGLI OCEANI" INSTALLAZIONE AL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA DI MILANO. 
Milano, 18 marzo 2003 - S E' stata inaugurata l'installazione "Al di là degli Oceani" che De Agostini ha voluto donare al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano in ricordo di Cristina Drago, scomparsa prematuramente, che per molti anni ha svolto con passione, impegno e successo il ruolo di responsabile editoriale dei libri per ragazzi. L'editoria per ragazzi in generale, e la divulgazione storica e scientifica in particolare, ha sempre costituito una parte molto importante della produzione editoriale di De Agostini e Cristina Drago è stata l'artefice di alcune fortunate collane in questo settore. Per questo, si è inteso ricordarla realizzando all'interno di un'importante istituzione museale, legata al mondo della scienza, un progetto nuovo e interattivo che prendesse le mosse proprio da questa esperienza editoriale. "Abbiamo scelto questo progetto tra i tanti perché è quello che più si avvicina all'idea e all'impegno che da tanti anni De Agostini persegue nel settore dell'editoria per ragazzi: la conoscenza e l'apprendimento attraverso la sperimentazione e il gioco, - afferma Marco Drago, Presidente di De Agostini. Vogliamo in questo modo ricordare il lavoro che mia sorella Cristina ha svolto per tanti anni come editor di libri per ragazzi, dando continuità al suo 'modus operandi' nel trovare al libro nuove vie, nuove forme e nuove modalità di comunicazione. Per questo abbiamo scelto il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano, per il suo costante impegno nel settore delle attività didattiche per ragazzi". Apprezzamento per la sinergia tra De Agostini e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia è espresso da Carlo Tognoli, Presidente del Museo, che la definisce una "forma di collaborazione intelligente e produttiva fra mondo culturale e impresa privata. Un investimento importante, una forma divulgativa alternativa dove l'aspetto storico e quello scientifico convivono con grande efficacia, per migliorare l'offerta rivolta al mondo della scuola e alle famiglie in generale". L'installazione Al di là degli Oceani, curata da Paola Pacetti, esperta di progettazione museale e Direttore del Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio a Firenze, è la ricostruzione in dimensioni originali della Trinidad, la nave ammiraglia della piccola flotta con la quale Ferdinando Magellano ha compiuto nel 1520 il primo giro del mondo, doppiando la punta sud dell'America meridionale. L'installazione, collocata all'interno del Padiglione Aeronavale del Museo, è il palcoscenico di tre laboratori-atelier interattivi. Guidato da attori-animatori, il pubblico ripercorre la lunga traversata, le avventure, le fatiche della vita dei navigatori del '500, rivivendo l'atmosfera, il fascino e le condizioni di navigazione dell'epoca. L'idea di far rivivere il viaggio compiuto dalla nave di Magellano e di trasformarlo in un'installazione museale interattiva scaturisce da una nuova collana di libri per ragazzi, correlata a un sito internet, dal titolo "La Clessidra", in cui sono narrate, in un continuo rimando tra passato e presente, le storie dell'umanità che rischiano di essere dimenticate. Tra queste, in Al di là degli Oceani, il libro che ha dato il titolo all'installazione museale, si racconta l'avventurosa navigazione che permise a Magellano di compiere la circumnavigazione della Terra. I laboratori-atelier, attivi in fase sperimentale già dal mese di dicembre, hanno fino ad ora raccolto prenotazioni per oltre 3000 visitatori e 140 gruppi scolastici; da oggi saranno disponibili anche per il pubblico delle famiglie durante i weekend. In questo modo, l'installazione Al di là degli Oceani diviene un dono che De Agostini intende offrire non solo al Museo e al pubblico dei suoi visitatori, ma, più in generale, a tutta la città di Milano. Infolink: www.deagostini.it  www.museoscienza.org 

STORIE DA UN'ERUZIONE POMPEI, ERCOLANO, OPLONTIS NAPOLI, MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE 21 MARZO-31 AGOSTO 2003 ; BRUXELLES, MUSEE ROYAUX D'ART ET D'HISTOIRE 9 OTTOBRE 2003-8 FEBBRAIO 2004 
Roma, 18 marzo 2003 - Ideata dalla Soprintendenza Archeologica di Pompei congiuntamente alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e Caserta e promossa dalla Regione Campania-Assessorato ai Beni Culturali, la mostra è curata da un comitato scientifico presieduto da Pietro Giovanni Guzzo di cui fanno parte Antonio d'Ambrosio, Mariarosaria Borriello, Stefano De Caro, Teresa Giove, Marisa Mastroroberto e Fausto Zevi ed è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo e un contributo della Autostrade Meridionali S.p.A. Per la prima volta una mostra su Pompei rivela un reportage insolito degli eventi drammatici dell'eruzione del 79 d.C. Grazie all'audace allestimento i documenti archeologici - tra cui molti inediti - insieme ai calchi delle figure umane, raccontano le loro storie in dialogo complementare e continuo con la collezione della prestigiosa sede espositiva. "Poco dopo quella nube calò sulla terra e ricoprì il mare... Mi volto indietro: una fitta oscurità ci incombeva alle spalle e, riversandosi sulla terra, ci veniva dietro come un torrente... Si fece notte, non però come quando c'è la luna e il cielo è ricoperto a nubi, ma come a luce spenta in ambienti chiusi. Avresti potuto sentire i cupi pianti disperati delle donne, le invocazioni dei bambini, le urla degli uomini...taluni, per paura della morte, si auguravano la morte; molti innalzavano le mani agli dei, nella maggioranza però si formava la convinzione che ormai gli dei non esistessero più e che quella notte sarebbe stata eterna e l'ultima del mondo". Plinio il Giovane, Lettere, VI, 20 Arrivò così, in piena estate. L'ora calda e tranquilla del meriggio mediterraneo venne turbata prima da un sordo e lontano brontolio, poi, in una sequenza da incubo, da una serie di catastrofi senza rimedio e senza riparo. Prima lo spaventoso boato del vulcano risvegliato, la terra che trema, l'impressionante nube nera che sale nel cielo per chilometri, levandosi a forma di pino dalla vetta del Vesuvio, fino a oscurare completamente il sole. Il tempo, forse, per gli adulti di sentire il brivido d'orrore, il ricordo del terremoto di diciassette anni prima; per i bambini, invece, uno spettacolo sorprendente, inatteso, presto però rovinato dallo sgomento dei genitori. Brevi momenti di pausa, l'illusione di uno scampato pericolo, e poi il flagello riprende: una pioggia fitta, insistente, terribile di lapilli infuocati, di pomici roventi, di sassi accesi. Si cerca riparo sotto i portici, nelle case, nei peristili delle ville, nelle taverne: i tetti s'incendiano e crollano sotto il peso di tonnellate di pietre che cadono dal cielo. Chi si è rifugiato ai piani alti scompare fra le macerie; chi scappa per le strade o sotto i portici resta soffocato dall'acre vapore rovente e irrespirabile. Le mamme tengono i bambini stretti al petto, perché almeno non vedano l'orrore e si spengano così, con un'ultima carezza di disperato amore. Nelle raffinate stanze del recente palazzo di Moregine, fra gli dei affrescati nei triclini, c'è forse tempo per un estremo abbraccio di sesso e di morte. A Pompei si muore così, quel 24 agosto; a Ercolano, invece, tutto è diverso. Il giro dei venti e della lava non porta il fuoco dal cielo, quasi un castigo biblico, ma una lenta, inesorabile discesa di una funerea coltre che a poco a poco ricopre la città e inghiotte chi non può fuggire. Centinaia di abitanti si rifugiano fra i magazzini e gli impianti portuali, che diventano però una trappola mortale: uno sbuffo di gas dal vulcano, e gli ercolanesi muoiono asfissiati. Un giorno e una notte di tragedie. Poi, l'alba appannata, offuscata dal fumo; il sole che non riesce a trapelare attraverso la cenere sospesa, come una lugubre, inattesa eclissi. Lungo la costa, tra Miseno e Stabia, incrocia la nave di Plinio il Vecchio, lacerato da un misto di impotenza, di terrore e di magnetica attrazione verso lo spettacolo naturale della più celebre eruzione vulcanica dell'antichità. A suo nipote, Plinio il Giovane, si devono i più diretti e impressionanti racconti della catastrofe, fra cui la citazione riportata in apertura. Da oltre due secoli le città sepolte dal Vesuvio sono un inesauribile campo di scavi, scoperte, sorprese ed emozioni. Accanto ai celeberrimi tesori di Pompei, Ercolano, Stabia e Boscoreale, che costituiscono certamente il nucleo di edifici e reperti omogenei e organici più importante del mondo, la ricerca archeologica continua a riportare alla luce tracce, ricordi e suggestioni della vita di due millenni fa. Da alcuni anni a questa parte, inoltre, alla riscoperta di interi edifici e di splendidi e finora inediti capolavori di oreficeria, di pittura e di scultura si è unito il desiderio di conoscere fin nei più quotidiani dettagli la vita degli antichi residenti in area vesuviana. Una ricerca appassionante e insieme delicata, in costante incremento e sviluppo, i cui esiti vengono ora presentati al pubblico, con un'esposizione colma di emozioni e di novità. La mostra offre fra l'altro la straordinaria opportunità di ammirare in anteprima i ritrovamenti delle recenti campagne di scavo condotte nel suburbio di Pompei, in località Moregine, che hanno consentito di riportare alla luce due edifici: a uno di essi appartengono le raffinate pitture parietali di IV stile che decoravano tre triclini. Agli affreschi del primo edificio di Moregine, che hanno come tema i Dioscuri e la dea Venere, il ciclo delle Muse e Apollo, la personificazione della Palude e Roma Amazzone, si aggiungono, nel secondo edificio, i contesti di ritrovamento di alcuni individui, fra i quali una donna provvista di un ricco corredo di gioielli, che cercavano disperatamente una via di fuga. Tra le numerose novità della mostra si segnala inoltre la presentazione per la prima volta al pubblico delle pregevolissime pitture di II stile rinvenute in anni recenti nella Villa 6 di Terzigno, alla periferia dell'antica Pompei: lo straordinario ciclo pittorico che richiama alla memoria la megalografia della Villa dei Misteri, ornava il quartiere residenziale di una fattoria agricola. Sono, questi, pochi esempi delle 'storie' ricostruite in mostra da cui se ne trae, in complesso, uno spaccato di quella che fu la vita di uomini e donne, di ricchi e di poveri, di artigiani e commercianti fino alla tragica eruzione del Vesuvio. Un aspetto fondamentale è il rapporto con la sede espositiva. Per la prima volta, le opere, gli allestimenti e il percorso di una grande mostra dedicata all'eruzione del Vesuvio entrano in dialogo con le grandiose collezioni "pompeiane" del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in un gioco di intrecci e di rimandi di grande efficacia. Le scelte di allestimento, curato da Maurizio di Puolo, l'eccezionale spettacolarità di alcune soluzioni (come la ricostruzione degli ambienti di Moregine all'interno del gigantesco salone della Meridiana), la forza evocativa delle vetrine appositamente realizzate permettono di seguire in modo immediato e ben riconoscibile l'itinerario espositivo, ma, nello stesso tempo, di comprendere in modo ancor più palpitante il valore e il significato delle raccolte del museo, in larga parte dedicato ai ritrovamenti nelle città sepolte dall'eruzione nel 79 d.C. Esemplare in questo senso è l'operazione compiuta nella sala dedicata alla Villa ercolanese dei Papiri, completata con gli eccezionali, recenti ritrovamenti di pregevoli sculture. Ospitata com'è all'interno di uno dei più importanti e "classici" musei archeologici del mondo, la mostra si dipana infatti lungo una prospettiva di visita e di presentazione del tutto innovativa. Grazie a un raffinato sistema di "moduli" e a una particolarissima attenzione agli apparati didascalici, il punto focale della visita e della ricerca scientifica non è più la corretta identificazione e schedatura degli oggetti, ma si spinge più in là, nel desiderio di ricostruire e raccontare le "storie" degli individui sorpresi dalla catastrofe, rinvenuti negli edifici o durante la fuga verso impossibili vie di salvezza, e ritrovati spesso con monete, monili e oggetti che aiutano a ricostruirne la vita quotidiana. 11 calchi umani, 30 affreschi, 10 sculture, 500 preziosi monili, 200 oggetti di uso comune, legni e una eccezionale cassaforte in bronzo e ferro consentono di cogliere anche gli aspetti individuali, spesso toccanti nella loro immediata umanità, all'interno di un dramma collettivo. Si tratta di un orientamento inedito dell'archeologia, reso possibile proprio grazie alla ricchezza e alla varietà dei reperti dell'area vesuviana, e alla straordinaria conservazione dei corpi degli abitanti sorpresi dall'eruzione. Anche in questo caso, impressionante è la perfetta corrispondenza dei reperti archeologici con le parole di Plinio, che, ricordando la fine dello zio, soffocato dalle esalazioni del vulcano, ricorda che "il suo corpo fu trovato intatto e illeso, coperto dei panni che aveva indosso: l'aspetto più simile a un uomo che dorme, che non a un morto". 

A TEATRO . "LA COSCIENZA DI ZENO" DAL ROMANZO DI ITALO SVEVO 
Milano, 18 marzo 2003 - Teatro Tre srl in coproduzione con Teatro Stabile Friuli-Venezia Giulia presentano Massimo Dapporto in "La coscienza di Zeno" di Tullio Kezich dal romanzo di Italo Svevo. Con Virgilio Zernitz e Silvana De Santis, David Sebasti. Scene Bruno Buonincontri, costumi Annalisa Di Piero, musiche Paolo Terni. Regia di Piero Maccarinelli. Reduce dal successo ottenuto lo scorso gennaio a Trieste, approda al Teatro Manzoni di Milano "La Coscienza di Zeno" nella bella riduzione di Tullio Kezich, protagonista Massimo Dapporto nel complesso ruolo di Zeno Cosini, affiancato da un cast di ottimi attori e diretto da Piero Maccarinelli che così ci parla della sua idea registica: "Alla fine dell'Ottocento Trieste si trova a vivere il suo massimo splendore, città mercantile, colta, multietnica e multiculturale. Vive nella città una borghesia imprenditoriale che coltiva psicoanalisi e musica, letteratura e teatro, in un contesto dove la cultura ebraica risulta se non dominante certo determinante, e che sembra essere molto assimilabile, preso atto delle inevitabili differenze, alla borghesia newyorkese di Woody Allen. Analizzando il capolavoro di Svevo non si può prescindere dalla storicizzazione, né dalla contestualizzazione dell'opera nel clima politico, sociale e culturale che l'ha prodotta, ma quando Ardenzi mi ha proposto la regia della "Coscienza di Zeno" nella riduzione di Tullio Kezich, subito la sagoma di Woody Allen mi si è parata davanti agli occhi. Zeno è un inetto e figlio della borghesia triestina (si è citata spesso la maschera di Charlot a suo proposito), ma oggi senza decontestualizzarlo a me sembra assai più vicino a quella del geniale regista ebreo americano. L'incapacità di Zeno a scegliere tra le molte donne della sua vita, il suo vagare indeciso fra le idealizzazioni della femminilità e la femmina moglie-madre, il suo cercare modelli di padre, il moltiplicarsi delle costanti proiezioni della sua mente, il suo rapporto conflittuale con la psicanalisi, la sua ipocondria, il suo costante non uscire dalle cerchia della città metropolitana dal cuore di Trieste, la sua capacità di rimozione, il suo dipendere da figure femminili di grande decisione e determinazione, il circondarsi di figure maschili talvolta altrettanto inette (Copler), talvolta inutilmente idealizzate a cui sentirsi inferiori sul piano del fascino (Guido), spesso paterne a cui guardare con un sorriso di compatimento (il padre, lo psicoanalista, il padre Malfenti), la sua camaleontica trasformazione in Svevo scrittore e in Ettore Schmitz commerciante, il suo vagare continuo fra distrazione e menzogna che genera somatizzazioni, ma lo rende irresistibilmente e contagiosamente vicino. Negli anni sessanta, quando Squarzina allestì per la prima volta e in modo indimenticabile lo Zeno con Lionello, si trattava ancora di riparare ad un torto, ad una omissione di ribadire l'importanza e la centralità del percorso intellettuale ed artistico di Svevo per la cultura e il teatro italiano. Oggi credo ci si possa sentire più liberi nel rileggerlo e più autorizzati a scoprire il dato tragicomico e grottesco, ma anche leggero e ironico del percorso di Zeno e Svevo. Per questo nello spettacolo ho immaginato che tutto partisse dal 1916, da Zeno dalla sua coscienza raggiunta, e che fosse lui stesso in un percorso a ritroso di associazioni e immagini che si accavallavano nella sua mente, ad accompagnarci nei molti luoghi dei suoi ricordi, popolati dai molti personaggi della sua vita, che a volte scopertamente sono interpreti di doppi o tripli ruoli, accostati sia per la somiglianza o l'assonanza delle loro specificità, sia proprio per la loro dissonanza. Ho immaginato che Zeno potesse essere il Caronte di questo suo viaggio assumendosi però la doppia natura di guida e di protagonista del suo percorso, entrando e uscendo in continuazione dal personaggio in una dimensione squisitamente di gioco teatrale, che allontanasse il più possibile la credibilità dello sceneggiato o dello stile televisivo. Ho chiesto a Buonincontri una scenografia che mi consentisse dei continui cambi d'ambiente e di atmosfera, ma che non definisse troppo filologicamente l'epoca, che lasciasse indefinitamente novecentesco l'ambiente, mentre per i costumi ho preferito un maggiore rigore filologico perché non si trattava di attualizzare Zeno. Zeno è già di per se attuale, nostro contemporaneo; qui sta la grandezza dell'opera di Svevo che sembra parlare di noi, della nostra incertezza, della nostra inettitudine ai primi anni di questo secolo: anche la profezia finale di Svevo oggi ci appare inquietamente nostra. Svevo-Zeno è l'omino con la bombetta di Magritte, irresistibilmente e atemporalmente nostro contemporaneo". Personaggi ed interpreti (in ordine di apparizione): Zeno Cosini - Massimo Dapporto, Dottor S., Alfio Cosini, Giovanni Malfenti - Virgilio Zernitz, Maria, sig.ra Malfenti - Silvana De Santis, Coprosich, Luciano - Paolo Summaria, Copler - Alessandro Lombardo, Augusta - Laura Mazzi, Anna - Monica Barbato, Ada - Federica Di Martino, Alberta, Carmen - Vanessa Scalera, Guido Speier - David Sebasti, Carla - Arianna Ninchi. Al Teatro Manzoni di Milano (Via Manzoni 42 - tel. 02-7636901 - sito Internet www.teatromanzoni.it  ) dal 18 marzo al 13 aprile 2003. Orari: feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30. Biglietto: Poltrona euro 28,00. 

A TEATRO . "UNA SERATA CON PINTER" DAL 18 MARZO AL 6 APRILE 2003 
Milano, 18 marzo 2003 - Per nell'ambito del progetto 'Work in Progress' "Una serata con Pinter" sono in scena al Teatro Litta di Milano due atti unici di Harold Pinter: "Paesaggio", traduzione di Alessandra Serra, con Claudio Lobbia (Duff) Elisabetta Pogliani (Beth) e "Una specie di Alaska", traduzione di Alessandra Serra, con Claudio Lobbia (Hornby), Elisabetta Pogliani (Deborah), Paola Zecca (Pauline), scene di Guido Buganza, costumi di Francesca Faini, consulenza musicale di Giovanni Venosta, luci di Fausto Bonvini, aiuto regia Paola Zecca; regia di Valeria Talenti. Primo spettatore: Antonio Syxty. Paesaggio è il monologo "simultaneo" di una coppia. I due protagonisti ci raccontano la vita vissuta. Una specie di Alaska (ispirato al libro di Oliver Sacks, "Risvegli") è la storia di una donna che ritorna alla vita dopo ventinove anni di pseudo-coma provocati da una malattia. Ma entrambi sono soprattutto una straordinaria partitura di parole: parole nitide, per tentare di afferrare la labilità della memoria, quell' orizzonte nebbioso che svela volti e inganni e poi li ri-inghiotte Parole accurate che cercano di avvicinarci all'altro, che provano a portare alla luce le immagini che ci scorrono dentro. Parole assenti, a volte dolorose a volte pregne di una più intensa volontà di dire. Due atti unici per attraversarci nell'universo fragile della nostra trasparente presenza, nell'opaca assenza della malattia, e nella dolorosa esperienza di ogni mancato incontro con l'altro. Questo spettacolo ha una nota speciale per me. Ho avuto l'opportunità di sfiorare il lavoro di Harold Pinter. Ora 'Una serata con Pinter' è l'occasione per lavorare intorno ad un segreto: quel segreto che Pinter custodisce nei suoi silenzi, quel segreto con cui ricrea sulla scena, con ineguagliabile maestria, tutta l'ambiguità opaca del nostro agire umano. Work in Progressè un progetto del Teatro Litta che, in collaborazione con L'Eti - Ente Teatrale Italiano -, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano ed il Comune di Milano, promuove il lavoro di un giovane regista under 30 e si sviluppa in tre anni di lavoro: Il lavoro del regista giovane viene supervisionato da un regista senior , nel caso Antonio Syxty che funge da tutor (primo spettatore). Informazioni e prenotazioni da martedì a sabato : tel. 0286454545 Feriali ore 21 festivi ore 16.30, posto unico 16,00 euro - riduzioni martedì e mercoledì 10,00 euro, anziani 8,00 euro, prevendita 1,00 euro. Valido l'abbonamento Invito a Teatro. Per informazioni www.teatrolitta.it 

AL MUSEO DIOCESANO DI PADOVA LA MOSTRA "DALL'ADIGE ALLE ALPI. TESORI RITROVATI DELLA CHIESA DI PADOVA"
Padova, 18 marzo 2003 - Fino al 1° giugno a Padova al Museo Diocesano, prezioso scrigno quattrocentesco, saranno esposti i tesori "ritrovati" della Diocesi padovana, una delle più estese d'Italia. "Dall'Adige alle Alpi. Tesori 'ritrovati' della Chiesa di Padova" è il titolo della rassegna che offre al pubblico un nucleo rilevante di opere restituite a nuova vita perché ritrovate dopo furti o riportate all'originaria bellezza dopo importanti interventi di restauro, e appartenenti al vasto territorio compreso nella Diocesi di Padova che si estende appunto dall'Adige alle Alpi, dalla Laguna Veneta all'Altopiano dei Sette Comuni. La mostra, parte di un progetto più ampio che coinvolge le scuole del territorio, è allestita nelle Gallerie del Palazzo Vescovile sviluppandosi nei piani della prestigiosa residenza: nel Salone dei Vescovi, nelle Sale di rappresentanza e nell'antico appartamento del Vescovo. Tra i documenti più antichi e preziosi saranno esposti il polittico con la Madonna e Santi di un anonimo pittore padovano della prima metà del XIV secolo, proveniente dal Duomo di Piove di Sacco, e il Crocifisso ligneo scolpito da Nicolò Baroncelli per la chiesa parrocchiale di Vigonza nel 1454. Altre opere significative del XV secolo sono la tavola raffigurante il Lamento sul corpo di Cristo di Andrea da Murano (1470-80), del Duomo di Cittadella e la scultura lignea di San Bernardino da Siena proveniente dalla Chiesa degli Eremitani di Padova. Sono esposte inoltre la Madonna in trono tra Santi di Bartolomeo Montagna dipinto per la Chiesa di Santa Maria in Vanzo di Padova all'inizio del secondo decennio del XVI secolo; e la Natività della chiesa parrocchiale di Valstagna, frutto della collaborazione tra Francesco e Jacopo Bassano (post 1525). Tra i dipinti più importanti del Seicento ricordiamo La Cena in Emmaus di Alessandro Maganza ora collocata nella sacrestia della Chiesa dei Santi Marco e Pancrazio di Crespano del Grappa; il Martirio di Sant'Agnese del padovano Giulio Cirello, dipinto per la chiesa di Sant'Agnese di Padova oggi sconsacrata e adibita ad officina meccanica; la tela dall'insolita iconografia raffigurante La Vergine che porge il ritratto di san Domenico a un domenicano realizzato da Antonio Zanchi e proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Este (1697 ca.). E' inoltre possibile ammirare, dopo i recenti restauri, la tela raffigurante San Francesco di Paola di Giambattista Tiepolo proveniente dalla Chiesa di San Nicolò di Piove di Sacco e oggi conservata al Museo Diocesano. All'interno del percorso espositivo sono inoltre allestite aree con postazioni multimediali per far conoscere le diverse competenze delle istituzioni che si occupano di tutela, come la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto, il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e la Diocesi attraverso il Museo Diocesano e l'Ufficio Beni Culturali. Per le scolaresche, per le quali funziona un servizio di viste guidate, è stata studiata una particolare attività didattica suddivisa in tre momenti: il "saluto" di Pietro Barozzi, vescovo di Padova dal 1487 al 1507 che accoglie i ragazzi; la visita vera e propria alla mostra ed al Museo Diocesano; il gioco di ruolo appositamente ideato per la mostra da StudioGiochi di Venezia con la consulenza del Museo Diocesano, dal titolo "Da che pARTE stai?" . In alcune domeniche inoltre eccezionalmente, sarà il vescovo Pietro Barozzi in persona ad accogliere tutti i visitatori al Palazzo Vescovile, con la possibilità, anche per gli adulti, di partecipare gratuitamente al gioco. Infine, in occasione della Settimana della Cultura 2003, indetta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 5 all'11 maggio 2003, sarà organizzata, nell'ambito della mostra, una serie di incontri e convegni che affronteranno tematiche legate alla tutela del patrimonio culturale ecclesiastico. Ritorna inoltre, l'iniziativa Verso le origini che propone l'accesso ad alcuni oratori e chiese minori di importanza storica e artistica della Diocesi di Padova, solitamente chiusi al pubblico. Da rilevare che i proventi della vendita del biglietto di ingresso alla mostra, con il quale è possibile anche visitare il Museo Diocesano, contribuiranno al restauro di un'opera d'arte esposta in mostra, la Carretta processionale con Santi e angeli della metà del XVIII secolo in legno scolpito e dipinto, opera di un Anonimo Scultore veneto e proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Consolazioni di Este. La Mostra è promossa e organizzata dalla Diocesi di Padova - Museo Diocesano e Ufficio Beni Culturali e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto in collaborazione con la Direzione Generale del Veneto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Ideazione del progetto: Andrea Nante e Giuliana Ericani; direzione della mostra: Andrea Nante e Fabrizio Magani. Sede dell'esposizione: Museo Diocesano, Palazzo Vescovile, piazza Duomo 12, Padova. Orari: tutti i giorni: 9.00 - 13.00/15.00-19.00 (lunedì chiuso). Catalogo: Museo Diocesano di Padova. Per informazioni e prenotazioni visite e laboratori: Segreteria Museo Diocesano tel. +39 049.652855 - +39 049.8761924, fax +39 049.8226150, e-mail info@museodiocesanopadova.it  sito internet www.museodiocesanopadova.it 

LA BIENNALE DI VENEZIA - 50° MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE "SOGNI E CONFLITTI; LA TIRANNIA DELL'OSSERVATORE" 15 GIUGNO - 2 NOVEMBRE 2003- ANTEPRIMA: 12-13-14 GIUGNO 2003 
Venezia 18 marzo 2003 - Sì, non vi state sbagliando: John Smith é l'artista che quest'anno rappresenta l'Estonia alla Biennale di Venezia con il progetto intitolato "Marko und Kaido". Invece dei video, l'Estonia presenta in questa edizione la storia della vita di Marko e Kaido, narrata in dipinti e installazioni. La vicenda é in verità una storia di provincialismo e di sogni provinciali, la nostra risposta all'idea che sta alla base della 50° Biennale di Venezia, "Sogni e conflitti" proposta dal curatore Francesco Bonami. La mostra si svolge in un appartamento e un giardino, adatti dal punto di vista concettuale, nei pressi di Palazzo Grassi. John Smith, naturalmente, é un personaggio fittizio, il Personaggio Concettuale in costante cambiamento creato da due artisti, Marko Mäetamm e Kaido Ole, che per anni hanno condiviso uno studio. In queste circostanze, dal loro lavoro fianco a fianco, nasce il terzo uomo, John, con un terzo punto di vista. John é un ... idiota, se la definizione di Deleuze e Guattari del concetto di "Personaggio Concettuale" viene presa letteralmente. Come artista John é un novellino, ha iniziato a partecipare alle mostre solo pochi anni fa. A Venezia il personaggio misterioso e in continua evoluzione di John si ferma almeno per un minuto, e rivela i suoi segreti in forma di racconto autobiografico: John é un immigrante tedesco di origini polacche che dopo lunghi studi al Goethe Institute di Stoccarda diviene un tecnologo genetico. L'istituto lo manda a studiare la "popolazione media" di Rapla, una città provinciale nella provinciale Estonia (in passato contea provinciale dell'Unione sovietica, sta ora diventando rapidamente la provincia dell'Unione Europea). Lavorando come insegnante d'arte al liceo locale, egli scopre due ragazzi assolutamente nella media, Marko e Kaido, che assomigliano incredibilmente agli artisti Mäetamm e Ole e divengono oggetto dei suoi studi. Smith li segue per quasi quarantanni di un'esistenza tremendamente noiosa; inizia gradualmente a sospettare che il suo lavoro sia privo di singificato, e ad un certo punto smette di inviare i propri rapporti all'istituto di Stoccarda, dove si erano in realtà dimenticati di lui già da tempo. Subito dopo però qualcosa di strano accade nel cortile della casa che Kaido e Marko condividono: i due iniziano a costruire un razzo. Quasi fossero i fratelli strambi dello Ziggy Stardust di David Bowie, o Wallace e Gromit, Kaido e Marko decidono di lasciarsi alle spalle la polverosa Rapla e "scappare verso le stelle". Ritti a fianco di grandi uomini come Martin Luther King, Marko und Kaido potrebbero affermare con altrettanto orgoglio: Noi avevamo un sogno! Non occorre sottolineare che il loro tentativo é un fallimento... Il "programma spaziale" di Kaido e Marko é solo un progetto ottimistico, infantile e idiota quanto quello dello stesso John Smith. Potremmo persino affermare che essi formano un'unità concettuale. Dietro questa "follia del villaggio" concettualizzata, però, emerge il materiale semi-autobiografico di Mäetamm e Ole, che sono entrambi ragazzi provenienti da piccole città, anche se se ne sono andati, e conoscono bene la percezione e lo stile di vita provinciale. (Un progetto artistico costituisce un modo grandioso per mettersi in contatto con le proprie radici, no? Avrebbero dovuto essere selezionati per Documenta da un pezzo!) I soggetti di John sono tutto tranne che straordinari; il suo stile pittorico d'altronde é assolutamente fantastico. I suoi dipinti non hanno la caratteristica che siamo soliti definire "pittorica", quel che conta é la pura immagine. I quadri di John sono realizzati dai due artisti, ma non rivelano mai il loro "vero" autore. La straordinarietà dei dipinti di John é costantemente in conflitto con il soggetto, ma l'aspetto emozionante consiste nel fatto che con un poco di abilità tecnica tutti potrebbero eseguirli: possiamo perciò affermare che l'arte di John Smith é sotto ogni aspetto l'arte dell'uomo comune. Infolink: www.scca.ee/main.html  www.artecommunications.com 

"ANSELMO BUCCI (1887-1955)" QUADRERIA CESARINI, FOSSOMBRONE, PESARO 13 APRILE - 9 NOVEMBRE 2003 
Cesarini di Fossombrone (Pesaro), 18 marzo 2003 - Si inaugura domenica 22 aprile, alla Pinacoteca Cesarini di Fossombrone (Pesaro) la mostra "Anselmo Bucci (1887-1955)", promossa dalla Provincia di Pesaro e Urbino e dal Comune di Fossombrone con il sostegno della Regione Marche e del Fondo Sociale Europeo e con il contributo delle Fondazioni Monte di Pietà, Caripesaro e Carifano. La rassegna, a cura di Elena Pontiggia, comprende oltre cento opere, ed espone per la prima volta un importante nucleo di dipinti inediti appartenuti a Bucci stesso, che l'artista aveva sempre gelosamente conservato presso di sè, destinandoli a una collocazione museale. IIl percorso espositivo documenta tutta la ricerca pittorica di Bucci, dal simbolismo e dal post-impressionismo dei primi anni del secolo, quando l'artista vive a Parigi, alla stagione del Novecento Italiano, di cui negli anni venti è uno dei fondatori, fino al naturalismo lirico degli anni trenta. Sono esposti tutti i principali capolavori dell'artista, dal grande Autunno, apprezzato da Apollinaire, al suggestivo Il Kimono del 1919; da Inverno in riviera(1912) e dalla serie di paesaggi di Cagnes, dipinti con particolare felicità cromatica durante un viaggio nel sud della Francia, al Funerale dell'eroe del 1917; dal celebre I pittori, esposto alla Biennale di Venezia del 1924, alla Quercia del 1932, esempio del cromatismo lirico degli anni trenta. Sono esposte anche le curiose, piccole tavole dedicate al Giro d'Italia, dipinte nel 1940, quando, insieme con Orio Vergani, Bucci segue il Giro dominato da Fausto Coppi. Una sezione della mostra sarà dedicata alle incisioni, in cui Bucci è un riconosciuto maestro. Sarà esposta fra l'altro la serie di Paris qui bouge realizzata nel 1909, vivacissimo ritratto della Parigi Belle Epoque. Durante la mostra sarà inoltre visitabile a Palazzo Comunale di Fossombrone la monumentale I maschi (1909), opera simbolista di Bucci vasta oltre sette metri. La mostra, che rimarrà aperta fino al 9 novembre, è accompagnata da un catalogo Silvana Editoriale, con testi di Elena Pontiggia, Silvia Cuppini, Lorella Giudici, Claudio Giardini, e approfonditi apparati critici, ricchi di numerosi documenti inediti. Informazioni e prenotazioni gruppi: Ingenia Servizi per la Cultura: tel 0721 370956 e-mail info@ingeniacultura.it 

UBALDO BERTOLI PARMA - PALAZZO PIGORINI 24 APRILE - 8 GIUGNO 2003 
Parma, 18 marzo 2003 - L'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma e la Fondazione Monte di Parma hanno organizzato una mostra dedicata al pittore e scrittore partigiano Ubaldo Bertoli. L'esposizione, che si terrà dal 24 Aprile all'8 Giugno 2003, si situa nell'ambito delle manifestazioni per le celebrazioni del 25 Aprile e intende evidenziare sia la produzione di Bertoli pittore, con una selezione di un centinaio di sue opere figurative, sia la sua attività di scrittore e giornalista esponendo lettere, articoli e scritti inediti. Nato a Solignano di Parma il 1° Gennaio 1909, Bertoli è comandante partigiano con il nome di "Gino" dal 1944 al 1945. A partire dal 1945 si occupa di giornalismo redigendo e illustrando il Vento del Nord, organo dell'Anpi di Parma. Successivamente passa alla redazione della Gazzetta di Parma e ne cura la terza pagina. Nel 1956 lavora per alcuni mesi a Milano nella redazione del Giorno e in seguito è a Roma come redattore del quotidiano La sera di Roma. All'Eni è all'ufficio stampa e nelle riviste aziendali Il Fuoco e Il Gatto Selvatico, poi torna a lavorare al Giorno come inviato speciale. Nel 1961 pubblica per Guanda La Quarantasettesima, con prefazione di Attilio Bertolucci, riedito poi nel 1976 da Einaudi e nel 1995 da Bompiani. Qui Bertoli ricostruisce gli eventi relativi a una brigata partigiana attiva in Emilia rielaborando la memoria in una felice prosa narrativa. Le passioni personali, le azioni, le tensioni politiche dei protagonisti compongono un romanzo dove il confronto tra l'"irrazionalità" dei partigiani e la "razionalità" degli ufficiali inglesi è metafora dell'istinto vitale e dell'ideologia che muove gli animi alla Resistenza. Le stesse tensioni poi si tradurranno iconograficamente in segno incisivo nelle sue rappresentazioni delle figure dei partigiani. Nel 2000 Guanda pubblica La nave dei sogni proibiti, a cura di Guido Conti, con tre suoi racconti. Bertoli muore a Bazzano Parmense il 16 settembre 2000. Ubaldo Bertoli possiede grandi doti di disegnatore e colorista, ma è soprattutto uno scrittore, un narratore, come si nota con evidenza anche nella sua pittura. Giornalista e viaggiatore instancabile, lavora a quotidiani importanti e questo contribuisce alla formazione in lui di una capacità analitica "tagliente", di stampo satirico, tramite la parola scritta - come da tradizione giornalistica - ma anche per mezzo della forma e del colore: i suoi disegni denotano infatti una narratività pungente e sarcastica, ma dotata di una forte carica umana dal contenuto "poetico". L'autoritratto è il suo soggetto preferito, ma Bertoli si ritrae senza narcisismo: è come se raccontasse le storie di un Ubaldo Bertoli inventato, un personaggio che è al contempo aderente alla propria identità e altro da sé. In questo le sue rappresentazioni di se stesso si caratterizzano per un particolarissimo tono di distacco e ironia. Le sue sono figure, che siano autoritratti o ritratti di altri personaggi, dolci-amare e profondamente "morali", comunque prive di ogni moralismo. E i suoi paesaggi, le sue città, sono il liquefarsi di un mondo interiore. Il suo segno è espressivo, nervoso, un segno che, dunque, si adatta alla sua prosa intimista, frammentaria e descrittiva al tempo stesso, espressione sarcastica della sua particolarissima visione del mondo. La narrazione figurativa, che è sviluppata con il colore invece che con la parola, rivela dal canto suo un notevole gusto cromatico, una vera e propria sapienza coloristica da grande pittore. La mostra, realizzata grazie al contributo di Banca Monte e Fondazione Monte di Parma, Cassa di Risparmio di Parma e Unione Parmense degli Industriali di Parma, verrà inaugurata a Palazzo Pigorini giovedì 24 Aprile 2003 alle 17.30 e si concluderà domenica 8 Giugno. Rimarrà aperta tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. In particolare, il 25 Aprile e il 2 Giugno l'esposizione sarà aperta, mentre il 1 Maggio rimarrà chiusa. L'ingresso è libero. Per informazioni: Palazzo Pigorini tel. 0521/218967 Iat Comune di Parma tel. 0521/218889 e-mail turismo@comune.parma.it 

A CASTELFRANCO VENETO DAL 5 AL 27 APRILE LA TERZA EDIZIONE DI "ELEGANTIA" 
Castelfranco Veneto, 18 marzo 2003 - Le lacche saranno le regine della terza edizione di Elegantia, la rassegna antiquariale nata nell'aprile scorso come "un nuovo modo di acquistare arte" ha preso una forma più definita e sicuramente oggi è ancora di più un appuntamento da non mancare. Il 5 aprile lo storico palazzetto Liberty di Via San Pio X a Castelfranco Veneto apre i battenti su 130 opere d'arte che resteranno esposte fino al 27 aprile. Sono importanti mobili ed arredi dal Barocco al Neoclassico. Alle lacche verrà riservata una sezione speciale sia nella mostra che nel catalogo. Ad essere proposte saranno lacche di diversa provenienza, anche se la parte del leone la faranno le lacche veneziane. Analogamente, veneziani e veneti saranno anche i principali nuclei di mobili, dipinti ed arredi, ma anche in questo caso non mancheranno pezzi provenienti da altre manifatture italiane. Va poi sottolineato che oltre ai suoi connotati di mostra-mercato, Elegantia assume sempre più le sembianze di un'esposizione d'arte. Il percorso espositivo è un viaggio nella tradizione antiquariale veneta e veneziana: si ha l'impressione di visitare una dimora veneta nobiliare con i caldi tessuti delle tappezzerie, i mobili in radica di noce, le porcellane, gli argenti e tutti i complementi d'arredo. Un elegante catalogo illustra anche questa edizione. Il volume dedica una pagina alle condizioni di vendita con chiare indicazioni per chi si avvicina all'acquisto. La formula (con i prezzi fissi e definitivi) già collaudata per le passate edizioni, offre la possibilità all'acquirente di saltare tutti i passaggi delle trattative private che ormai fanno parte della teatralità in uso fra i mercanti d'arte. Inoltre ogni spesa aggiuntiva, dal trasposto ad un eventuale restauro è inclusa nel prezzo dell'oggetto, operazione questa che dà al compratore una maggiore tranquillità e una garanzia in più. Non manca mai ed è allegata all'opera un'expertise di autenticità che con una precisa scheda tecnica descrive l'oggetto, ne qualifica il valore e sottolinea gli eventuali interventi di restauro. Due parole per ricordare la prima edizione di Elegantia (aprile-maggio 2002) che proponeva l'intero arredamento di una villa veneta, con particolare attenzione al mobile di pregio. Non va dimenticato lo splendido capolavoro di Pietro Liberi Venere che toglie le frecce a Cupido venduto per 37.000 Euro. L'appuntamento dell'ottobre 2002 dava invece più risalto all'influenza veneziana. Rappresentativa è stata la raccolta di specchiere intagliate, scolpite e dorate, il meglio insomma di quello che usciva dalle botteghe lagunari nel Settecento. La rassegna del prossimo aprile non si allontana dalla linea ormai cara a Casa Cecchetto. Selezionando con cura gli oggetti, Cecchetto arreda i suoi spazi creando una serena atmosfera che invoglia all'approfondimento e all'acquisto. Non sarà difficile trovare il cassettone cercato da tempo; il secrétaire per lo studio; un bel servizio di posate o il dipinto da mettere in salotto. Il catalogo (euro 2,00) può essere richiesto direttamente a: Galleria Cecchetto Antiquariato, Via Pio X 17 Castelfranco Veneto (Tv); tel + 39 0423 721332; e-mail: info@ceccheettoantiquaritato.com  . Oppure potrà essere scaricato in formato Pdf dal sito web: www.cecchettoantiquariato.com  o in alternativa, consultato in linea. Per chi volesse trascorrere qualche giorno in Veneto, è possibile usufruire di una convenzione con l'Hotel Villa Cipriani in Asolo che riserva agli ospiti di Cecchetto uno sconto del 10% su camere e ristorante. I cataloghi si possono ritirare gratuitamente negli hotel della catena Starwood di Venezia e Asolo: Hotel Villa Cipriani, Gritti Dal 5 al 27 aprile 2003 (orari - feriali 10/13 e 15/20 - festivi e prefestivi 10/20) . 

DAL 6 ALL'8 GIUGNO IL MONASTERO DI SANTA GIULIA FESTEGGERÀ LA SUA SANTA 
Brescia, 18 marzo 2003 - Da venerdì 6 a domenica 8 giugno, per festeggiare la santa cui è dedicato il monastero più importante di Brescia i visitatori si troveranno, come per magia, nell'antica Roma. Tre giorni di festa nella festa, nella quale farà bella mostra di sé anche la Vittoria alata, uno dei simboli più conosciuti della città. La splendida statua bronzea, com'è noto, nel frattempo avrà lasciato - solo temporaneamente - le ali in museo, secondo quanto previsto dall'evento "Brixia. Brescia Romana" organizzato dal Comune di Brescia - Civici Musei d'Arte e Storia - Soprintendenza Archeologica della Lombardia e Fondazione CAB. Fino al 29 giugno la Vittoria sarà a confronto con la "gemella" Afrodite partenopea. Quest'anno e con questa coincidenza, la festa di Santa Giulia trasformerà lo storico complesso di via dei Musei e l'intero quartiere nella Brixia antica, ricca provincia del romano impero, facendone rivivere abitazioni e botteghe, accampamenti militari e mercati, strade e dimore patrizie. Un intero weekend "a spasso nel tempo" per camminare dopo secoli lungo le strade romane sapientemente svelate all'interno del Museo di Santa Giulia, per entrare nelle antiche Domus dell'Ortaglia restituite alla città con i mosaici decorati come preziosi tappeti e con i raffinati affreschi. Centurioni in uniforme e matrone abbigliate con i caratteristici pepli accompagneranno i visitatori nella straordinaria area archeologica di Piazza del Foro, mentre gli artigiani del "foro romano" - il fabbro, l'orafo, lo scultore, il ceramista - forgeranno utensili, spade e corazze, gioielli e monili, nelle botteghe della Mostra Mercato dell'artigianato artistico allestita nelle Piazze dal pomeriggio di sabato, in un vivace contrasto con la rude vita militare dell'accampamento romano, fedelmente ricostruito e animato da soldati e centurioni negli spazi esterni del Museo. L'accampamento vedrà ricostruite sei tende nelle quali un gruppo di quaranta legionari vivranno secondo i ritmi e le consuetudini militari dell'antica Roma. Questa "animazione romana" proporrà ai visitatori pure un'esibizione del cavaliere del Corpus Equitum Legionis che si presenterà con l'equipaggiamento completo, sella compresa, messa eccezionalmente a disposizione dal Museo di Rochefort. Il cavaliere si esibirà cavalcando ed utilizzando le varie armi in dotazione (lancio della iacula e attacco con la spada). E, ancora, un gruppo di 9 gladiatori si esibirà in due spettacoli il sabato e due la domenica, secondo le modalità in uso durante gli antichi combattimenti. Il ricco programma romano prevede infine la simulazione del rito del matrimonio secondo la descrizione fornita da Catullo: due personaggi della Brixia romana si uniscono in matrimonio e dopo il rito si festeggerà con le "Saltationes Nuptiales", uno spettacolo di danze e declamazioni che ripropone la festa con il banchetto in onore degli sposi. Ma vivere nell'antica Roma pure anche per gustarne le antiche ricette. In un "Termopolium" fedelmente ricostruito si distribuiranno cibi e bevande tipiche: focacce di farro cucinate al momento nel tipico forno in muratura, zuppe di farro e cereali, formaggi di pecora, carne cucinata secondo le consuetudini di oltre duemila anni fa, ed innaffiata dai vini tipici del vitigno di Santa Giulia. E come in tutte le feste non mancheranno musica e danze, circo e teatro, figuranti ed attori, per festeggiare Santa Giulia. Adelchi, figlio del re Desiderio fondatore del Monastero di Santa Giulia, sarà il protagonista di due serate teatrali che nel chiostro del Museo metteranno in scena la nota tragedia, mentre il corteo dei personaggi in costume, composto da 40 legionari, 10 artigiani, 15 danzatrici, 30 civili e 3 cavalieri con la biga e due carri, 5 musici e l'eques romano, divertirà grandi e piccini snodandosi attraverso la città e le piazze. "Brescia è fiera", spiega il sindaco della città, Paolo Corsini, "di Santa Giulia Museo della Città, ampio, ricco e funzionale museo civico concepito come codice interpretativo di una storia secolare. Un Museo in continuo dialogo fra l'esposizione permanente e le evidenze del territorio, di un'area archeologica che insiste sull'asse dell'antico decumano massimo -l'attuale via Musei - che comprende, la zona forense (Basilica, Foro, Capitolium), il teatro romano, le abitazioni e le terme, il complesso di Santa Giulia. Una Brixia romana arricchita dalle Domus dell'Ortaglia, dalle due Afroditi ritrovate esposte eccezionalmente in una coreografia di straordinaria suggestione". Anche in questa edizione non mancherà la tradizionale e folta presenza delle "bancarelle" di tutti i musei lombardi che distribuiranno materiale relativo alla loro storia e alle loro manifestazioni, alla gastronomia del territorio con le prelibate specialità bresciane, alle composizioni floreali proposte dai florovivaisti locali e tutta una serie di iniziative tipiche proposte dal ricco programma dell'intera manifestazione. Un'occasione unica, dunque, per ammirare lo splendido complesso museale di Santa Giulia e per riscoprire nella Brescia di oggi, il cuore romano della "Brixia" di duemila anni fa. 

4° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA CRISTIANA " IL MONDO CANTA MARIA " MERCOLEDÌ 30 APRILE 2003 - TEATRO ASTRA DI SCHIO (VI) 
Schio (Vi) 18 marzo 2003 - L'Associazione San Massimiliano Maria Kolbe di Schio dell'emittente radiofonica satellitare Radio Kolbe, con il patrocinio del Comune di Schio, organizza la quarta edizione del concerto internazionale di musica cristiana "il Mondo Canta Maria" che si svolgerà mercoledì 30 aprile 2003 alle ore 20,30 presso il Teatro Astra di Schio (Vi). L' avvenimento che si ripropone annualmente, è diventato un appuntamento fisso del panorama musicale cattolico mondiale, arricchito negli anni dalla presenza dei più apprezzati artisti provenienti dall'Italia e da varie parti del mondo, oltre che dall'interesse che molte testate giornalistiche, radio e Tv nazionali e locali hanno voluto attribuire al concerto. Claudio Venturi apprezzato cantautore veronese già interprete di tre album. Da Napoli presenzierà al concerto don Paolo Auricchio giovane sacerdote cappellano del carcere minorile di Nisida, che ha condiviso il suo ministero coinvolgendo i giovani attraverso la musica cristiana. Novità di quest'anno è l'inserimento nel cast di una giovane proposta. A rappresentare questa categoria sarà il foggiano Frà Gianni, giovane francescano una delle nuove rivelazioni dell'anno 2002 della musica cristiana made in Italy, che ha da poco pubblicato il suo primo Cd dal titolo "E gioia sarà". Grande attesa al concerto per il famosissimo artista ed ex pop-star degli anni '80 l' inglese Sal Solo (che oggi vive in Usa) ex leader e voce solista dei famosi gruppi Rockets e Classix Nuoveau. Dal 1983 a seguito di una profonda conversione al cristianesimo, testimonia in tutto il mondo attraverso concerti multimediali. Per la prima volta in Italia da Tampa in Florida U.S.A. la cantautrice Annie Karto apprezzata in tutto il continente americano per la sua musica melodiosa, meditativa e di preghiera. Dall'Irlanda, Dana apprezzata e popolare cantautrice nota al pubblico europeo da più di 25 anni, con una carriera assai ricca autrice dell' inno della Gmg di Denver Usa e deputato del Parlamento Europeo a Bruxelles. Il concerto sarà presentato anche quest' anno dal ligure Piergiorgio Bussani coadiuvato dallo speaker di Radio Kolbe Anna Maria Pozza di Schio e da Annalisa Cantando conduttrice Mediaset di Milano. Radio Kolbe seguirà oltre che l'organizzazione del concerto anche le riprese televisive e radiofoniche dell'evento. La serata ha un nuovo direttore artistico, Fabio Angiolin, incaricato anche dei rapporti con la stampa in collaborazione con Informazione Musica Cristiana di Milano. L'ingresso in Teatro per il concerto è libero. La nostra emittente Radio Kolbe seguirà le fasi della manifestazione con il seguente programma: Martedì 29 aprile dalle ore 20,30 alle ore 22,30 in diretta "Speciale il Mondo Canta Maria" con le interviste ai protagonisti del concerto. Mercoledì 30 aprile dalle ore 17,00 alle ore 19,00 collegamenti diretti con il Teatro Astra con interviste ai protagonisti della serata. -Mercoledì 30 aprile dalle ore 20,30 alle ore 23,00 diretta integrale del concerto. L'emittente radiofonica Radio Kolbe può essere ascoltata : Sul Satellite Hot Bird 13° Est Freq. 12,673 MHz - pol. Vert. - fec. 3/4 - SR 27500. Sul sito internet www.radiokolbe.net in audio e in video. Sulle frequenze in FM per la provincia di Vicenza 94,100 - Verona 93,250 - Altopiano di Asiago 93,250. Infolink: http://www.radiokolbe.net 

2° MEETING REGNUM DEI - ARTE E PREGHIERA -MUSICA CRISTIANA INTERNAZIONALE 30 MAGGIO - 31 MAGGIO 2003 ALL´OASI SAN GIACOMO-OPERA DON CALABRIA 
Vago di Lavagno (Verona), 18 marzo 2003 - Arte e preghiera all´Oasi San Giacomo. Il 30 Maggio e 31 Maggio 2003 intense giornate d´incontro tra artisti e appassionati d´arte cristiana provenienti da tutta Italia, ma anche da diversi paesi d´Europa. La seconda edizione del Regnum Dei sarà aperta a tutti gli studenti con un dibattito sul "Disagio Giovanile" sarà presente con una sua testimonianza di Vita e di Fede il cantautore di Milano Roberto Bignoli, artista che non necessita di nessuna presentazione, date le sue indiscusse qualità artistiche e umane attestate da numerosi riconoscimenti internazionali. La sera del 30 Maggio alle ore 21.00, dopo il gran successo riscosso al Concerto di Natale trasmesso su Rai Uno, eccezionale Concerto Gospel del gruppo "Summertime Gospel Choir" 25 elementi tra musicisti e coristi che completamente dal vivo entusiasmano, sempre, le folle che accorrono ai loro concerti. Da non perdere. Il 31 Maggio alle ore 9.30 incontro-dibattito. Interverranno cantautori di Dio ed altri personaggi dello sport e dello spettacolo. Al termine del convegno porterà il proprio messaggio il gruppo Mt. 5,13 di Piergiorgio Bussani (responsabile della Sez. Liguria "Il Mio Dio Canta Giovane" e direttore artistico del Festival di Musica Cristiana di Caposele (AV) che si esibirà e proporrà alcune cover delle più famose canzoni d'ispirazione cattolica. Nel pomeriggio di sabato 31 maggio, dopo una pausa pranzo, alle ore 15.00 dalla Germania darà la propria testimonianza il gruppo musicale Regina Amoris. Alle 15.20 ci sarà un momento d´incontro con giovani provenienti dalle diverse realtà parrocchiali, per conoscersi, confrontarsi e far sentire la propria voce, le proprie idee e i propri sentimenti attraverso canti, danze e testimonianze. Parteciperà il Circolo della Danza, diretto da Milena Spera che si esibirà in una performance hip-hop. In tanti, di culture diverse, provenienze diverse ma con un unico ideale: Gesù. Chiuderà il pomeriggio Don Gaetano Borgo il "Prete Rock" Cordinerà il pomeriggio Piergiorgio Bussani con l'animazione del gruppo MT.5,13 Alle ore 18.00 la Santa Messa avrà la singolarità di essere animata da tutti i cantautori che aderiscono al Regnum Dei. Alle ore 19.00 pausa cena. Alle ore 21.00 Concerto dei Cantautori di Dio con: Luis Alfredo Diaz, il più popolare Cantautore Cattolico della Spagna e direttore Artistico del Multifestival David di Barcellona, Roberto Bignoli vincitore di due "Unity Awards", Oscar Mondiale della Musica Cristiana Washington (Usa) 2002 , Gigi Giordano, Don Matteo Zambuto, Presidente Ass. Naz. Artisti Cristiani "Il Mio Dio Canta Giovane", Suor Cristina Damonte suora Paolina, Rino Davoli, Mt 5,13, Don Mimmo Iervolino il "Prete Dance",Irenne Coronado (Guatemala), Bernardo La Fonte e Francesca Lota, Jordan Sax, Unico Spirito. Ospite D´Onore: da Miami la famosissima Pollyanna Dorough sorella di Howie D.
dei Backstreet Boys. Presenta: Don Claudio Savio (Teleradiopace) autore e conduttore del programma Tv "unopertutti tuttiperuno" La direzione Artistica è curata da Rino Davoli e Gigi Giordano. Il concerto sarà ripreso e trasmesso in diretta via satellite da TelePace Verona. Ingresso Libero! Per contatti: regnumdei@libero.it Oasi San Giacomo - Opera Don Calabria- Vago di Lavagno (Verona) Infoline: 045.99.18.66 - Fax: 045.99.15.48 I gruppi parrocchiali ed i giovani artisti che vogliono aderire al meeting devono prendere contatto con la segreteria del Regnum Dei Meeting: Beatrice cell. 329.64.88.583 Infolink: http://www.informusic.it 

FARSETTIARTE : ASTA DEGLI ARREDI DEL CASTELLO DI MONTEACUTO A BAGNO A RIPOLI, FIRENZE 
Firenze, 18 marzo 2003 - Dal 30 di aprile il castello di Monteacuto , antico complesso a vedetta della val di Sieve alle porte di Firenze, aprirà i propri appartamenti privati al pubblico per accogliere l'esposizione e la vendita all'incanto di magnifici pezzi, testimonianze dirette della sua ricca storia, legata a quella dei suoi importanti proprietari. Il complesso di Monteacuto, costituito intorno alla curtes medioevale dove affacciano la cappella privata e l'alta torre scheggiata, fu trasformato da rocca fortificata in residenza gentilizia rinascimentale dai Salviati che commissionarono per la cappella sia le quattrocentesche raffigurazioni di santi francescani sia l'affresco con la Natività eseguito da Francesco Granacci nel secondo decennio del Cinquecento. Passato allo scadere del Cinquecento per vie legali a Filippo Nerli, ambasciatore di Francesco I de Medici, pervenne agli Acciaiuoli nel diciassettesimo secolo. Nella complessa sequenza degli ambienti del castello di Monteacuto, perlopiù introdotti da architravi stemmate, scaldati da antichi camini e collegati da misteriosi passaggi e dai calavivande, sarà possibile accedere a pezzi che risultano pervenuti al castello direttamente dalle precedenti proprietà, come la credenza cinquecentesca i cui pannelli riportano gli scudi Nerli e Salviati , i cassettoni del Cinque e Seicento e lo splendido arazzo del fiammingo Jacob Geubels. Al pregio dei pezzi di arredamento fanno seguito i dipinti, ritratti di antichi proprietari come quelli di scuola fiorentina seicentesca dei Duchi Acciaiuoli , un ritratto di Cosimo I con il Toson d'oro della bottega del Bronzino, oppure tele devozionali come la Fuga in Egitto di Francesco Zuccarelli, la Santa Caterina d'Alessandria di Pier Dandini e la Sant'Orsola di Marco Pino. Tra le rarità si segnala una preziosa raccolta di tavolette d'avorio dipinte con soggetti erotici di arte induista del principio del XX secolo. Oltre agli appartamenti privati ufficiali, verranno eccezionalmente aperte alla vendita anche le soffitte del castello, ricetto del più svariato repertorio di oggetti e curiosità. Presso il Castello : asta 9 - 10 - 11 maggio 2003, esposizione dal 30 aprile all'11 maggio. Catalogo a richiesta (orario 10.30/19.00 festivi compresi) Per informazioni: Farsettiarte, tel. 0574.572400 www.farsettiarte.it  

DONEY BAR, IL LUOGO DI RITROVO ROMANO PER L'APERITIVO CHE PROPONE NOVITÀ ANCHE PER LA CENA 
Roma, 18 marzo 2003 Dopo il successo ottenuto con l'appuntamento dell'aperitivo, il Doney Bar, annesso all'Hotel Westin Excelsior di Roma, propone novità per la cena con piatti unici e sfiziosi. Aperto giorno e notte e frequentato da vip e nottambuli dall'ora dell'aperitivo al dopo cena, è diventato un must della vita cultural-mondana romana e domenica 2 Marzo 2003 alle ore 21,30 in occasione della presentazione del nuovo menù, festeggia il grande successo dello spettacolo teatrale " Metti, una sera a cena ", dopo l'ultima replica al Teatro Eliseo. Ricca la lista di ospiti illustri che parteciperanno, tra cui Fausto e Lella Bertinotti, Mita Medici, Giada Desideri, Elisabetta Cavallotti, Antonellina Interlenghi, Nathaly Caldonazzo, Paolo Conticini, Simonetta Battistoni, Lorenzo Lavia, Pamela Prati...ed altri ancora. Naturalmente sarà al completo il cast dello spettacolo: Elena Sofia Ricci, Stefano Santospago, Monica Scattini (con il suo Roberto Brunetti) e Kaspar Capparoni. Ora, l'appuntamento in via Veneto è anche a cena, dove il Doney Bar, si presenta con un taglio più contemporaneo: da salotto per aperitivi e lounge bar, a ristorante à la carte, a dopo cena per raffinati drink. Lo Chef James Foglieni, con la sua cucina decisamente mediterranea, propone un nuovo menù per chi desidera intrattenersi anche per la cena: gratinata di carciofi con ovoline di bufala, bombolotti cacio e pepe, gnocchi alla zucca con rombo e funghi chiodini, tagliata di manzo con verdure di stagione, carpaccio di branzino con pomodorini, olive e capperi, il classico hamburger con bacon croccante e formaggio fuso e, per concludere una scelta di dessert. Ai cocktail più richiesti come il Rallye, il Cosmopolitan ed il Tintoretto (succo di melograno e spumante), all'ora dell'aperitivo si accompagnano gustosi stuzzichini come il carpaccio di tonno fresco con capperi e olive, i tortelli fritti ripieni al formaggio dolce, croccanti gamberi caldi al basilico. Un mix tra classico e contemporaneo, dove candele e candelabri regalano una luce calda ed accogliente, mentre la musica rigorosamente lounge e chill-out crea l'atmosfera giusta per trascorrere una serata nel cuore di Roma all'insegna della classe e del lusso. Doney Bar: Via V. Veneto n.141- 00187 Roma - tel. 06.4708 2805 

TUBORG ENTRA ATTIVAMENTE NEL MONDO DELLA MUSICA ROCK EMERGENTE 
Milano, 18 marzo 2003 - Tuborg, la birra preferita dai giovani entusiasti e "assetati" di vita, si lega alla musica rock emergente. Attraverso la sua collaborazione con la rivista Rock Sound, Tuborg intende infatti offrire ai nuovi gruppi un'opportunità concreta per affermarsi nel panorama della musica rock italiana. Il progetto prevede innanzitutto la sponsorizzazione del primo Rock Sound Tuborg Festival, che avrà luogo a Bologna il prossimo 10 maggio, interamente dedicato ai gruppi emergenti italiani. Parallelamente Tuborg collabora con Rock Sound per la selezione delle giovani band italiane che vengono mensilmente presentate sulla rivista sia nella pagina "a tutta birra" sia nel Cd sampler allegato. A fine anno, in occasione dei Rock Sound Awards, al gruppo più votato dai lettori verrà conferito il Premio Tuborg, che prevede un contributo per l'incisione del loro prossimo Cd. "La musica, e in particolare la musica emergente dal vivo, rappresenta per Tuborg il linguaggio più diretto per rivolgersi a quei giovani fra i 18 e i 24 anni che nello stare insieme ricercano, oltre al divertimento, un'occasione per esprimere se stessi", ha dichiarato Erasmo Viola, Responsabile Marketing di Carlsberg Italia. "Con questa sponsorizzazione Tuborg non intende solo accompagnare questi giovani nelle più significative occasioni di socializzazione ma vuole soprattutto contribuire alla loro realizzazione personale proponendosi come talent scout della musica rock italiana". 

ICE PARTY CON LIGABUE 26 APRILE 2003 
Livigno, 18 marzo 2003 - Dopo una serie di ospiti famosi proposti nelle prime edizioni Ice Party 2003 si preannuncia come il più grande evento invernale organizzato in quota e un'occasione da non perdere per gli appassionati di musica e spettacolo. Nella grande cornice panoramica del rifugio M'eating Point Mottolino a 2500 s.l.m salirà sul palcoscenico Ligabue che a Livigno concluderà il suo tour ufficiale. Promosso e organizzato da Apt, Mottolino, E Skipass, Ice Party proporrà un evento indimenticabile con Liga e la sua Band, Fede, Mel, Rigo, Robby. Tappa dopo tappa, foto e videoclips esclusivi, Luciano Ligabue ha consolidato il gruppo per un Live 2003 straordinario, un progetto ambizioso diviso tra teatri e palasport che ha previsto due concerti per ogni città ed infine l'inedito spettacolo in alta quota. Live 2003 si chiuderà il 26 aprile a Livigno in un contesto unico nel panorama italiano: Ligabue si esibirà in un concerto ad alta quota, raggiungibile solo con gli impianti di risalita, in una scenografia naturale che permette di vedere montagne a 360°. Infatti lo show si svolgerà all'aperto, in tarda mattinata per godere al meglio la musica sulla neve: ski & sun, snow & fun. Ligabue, 10 anni al top delle classifiche, record di presenze ad ogni concerto, con i magnifici sette farà cantare e ballare il pubblico in uno scenario fantastico al ritmo del suo ultimo album "fuori come và" per poi salutarci prima di una lunga pausa professionale. La location del concerto è raggiungibile per gli sciatori da tutte le partenze degli impianti Mottolino e per i non sciatori dalla telecabina centrale Mottolino e dall'impianto di Trepalle. Il concerto concluderà anche il grande show "Good Music Week" in calendario dal 22 al 26 aprile a Livigno, a cui gli appassionati della musica non potranno rinunciare, la settimana dedicata alla musica in genere, rigorosamente live in un tour itinerante nei migliori locali di Livigno Un appuntamento da non perdere per gli amanti della montagna che avranno così una nuova occasione per godersi, a tempo di rock, la neve più fresca d'Europa. Per il grande evento è partita la Prevendita di uno speciale skipass, valido esclusivamente per la ski-area Mottolino il giorno 26 aprile 2003 a prezzo unico di euro 24, che dà la possibilità di assistere gratuitamente al concerto. Tale prevendita è disponibile presso le filiali del Credito Valtellinese, negli uffici Mottolino, Apt Livigno, Associazione Skipass, e online all'indirizzo www.iceparty.it 

"SAPORI DI PUGLIA" AL VIVENDO DI ROMA DAL 27 AL 29 MARZO. 
Roma, 18 marzo 2003 - Un appuntamento da non perdere quello organizzato dal ristorante "Vivendo", presso il St. Regis Grand di Roma, dal 27 al 29 marzo, completamente dedicato alla cucina pugliese, in collaborazione con l'azienda Maglio. "Vivendo" è stato appena nominato per il secondo anno consecutivo da Zagat, la bibbia della gastronomia secondo il Wall Street Journal, quale miglior ristorante della capitale per la qualità del cibo e per l'impeccabile servizio offerto. Per il prossimo appuntamento enogastronomico, l'azienda Maglio, con una lunga tradizione culinaria che risale al 1875, sarà rappresentata al Vivendo dai fratelli Maglio, chef e pasticceri, che proporranno agli ospiti piatti tipici pugliesi, sapientemente abbinati a tre rinomate aziende vinicole: Botromagno di Brindisi, Cantina Sociale di Sava di Taranto e l'Azienda Vitivinicola Candido di Brindisi. Per iniziare, sarà possibile gustare nella preziosa cantina di...vino del St. Regis Grand Roma un ricco aperitivo a base di gustosi stuzzichini pugliesi, per poi proseguire la serata affidandosi completamente al menu studiato per l'occasione. Burratina di Gioia del Colle, ventaglietti di polpo con crema di carciofi, zuppa di legumi con frutti di mare, ciceri e tria, roll di coniglio con rape stufate e crema di ceci, involtini di pesce spada in umido, torta delizia, agnellino pasquale, capricci, sono solo un assaggio dei tre giorni alla scoperta dei sapori di Puglia. Il costo della cena, comprensivo di vini, bevande e caffè è di € 70,00 per persona (Iva e servizio inclusi). Infolink: Tel. 06.4709 2736 e-mail: vivendo.restaurant@stregis.com  www.starwoodhotels.com 

VOLLEY LAND : VI [RI]FACCIAMO LA FESTA! NON È UNA MINACCIA! E' LA PROMESSA PIÙ GRANDE CHE_ POSSIAMO FARVI.
Milano, 18 marzo 2003 - Si, perché l'appuntamento con la festa più entusiasmante della pallavolo italiano ed internazionale si avvicina a grandi passi. A distanza di un solo anno dall'ultima edizione, Volley Land vivrà il suo quarto atto il 22 e 23 marzo 2003 al FilaForum di Assago (Mi). Volley Land. è la terra della pallavolo; un'isola felice in cui si conferma il collaudato mix tra l'appuntamento agonistico di altissimo livello e la possibilità per le migliaia di ragazzi de! FilaForum di essere protagonisti in prima persona. Già perché quest'anno Volley Land "uscirà" dai confini' nazionali, ospitando per la prima volta la Final Four di Indesit Europen Champions League. Un avvenimento agonistico eccezionale, a testimonianza del prestigio di una manifestazione unica nel panorama dello pallavolo internazionale. Ma Volley Land non sarà soltanto dedicata ai "grandi". Il FilaForum si trasformerà nuovamente nella casa della pallavolo per tutti, a cominciare dalla F.un Area di Quota 8, il piano più "pazzo" del FilaForum dedicato alla voglia di giocare e divertirsi. Insomma, anche per quest'anno Volley Land è prontissima per [ri]fare la festa alle migliaia di visitatori che affolleranno il FilaForum di Milano. 

SPORTUR 2003, NUOVI PACCHETTI SPECIALI TURISMO E SPORT: MARE+BEACH VOLLEY A CERVIA, MONTAGNA+CALCIO A 5 A MOENA
Cervia, 18 marzo 2003 - Bastano quattro amici (ma anche 6 o 8...), una rete sulla sabbia, un pallone. Sullo sfondo, gli ombrelloni e il mare. E' il più classico dei 'beach games', il beach volley. A proporre una vacanza attiva all'insegna di questo sport, che è unico per il mix di divertimento, socializzazione e spirito di competizione - ed è fantastico per scolpire il fisico - è Sportur, la grande 'centrale organizzativa' del turismo sportivo italiano. Sportur ha ideato infatti alcuni pacchetti esclusivi validi dal 1 maggio fino al 24 luglio e dal 4 settembre al 25 settembre 2003. Location delle sfide i campi regolamentari - non importa dunque tracciare le linee di bordo campo con i piedi... - del Bagno Fantini Buona Vista di Cervia (RA), patria del beach volley da oltre 20 anni (primo in Italia). Per un soggiorno 'weekend lungo' (tre giorni, con arrivo il giovedì sera) i prezzi partono da 151€ a persona, con sistemazione mezza pensione in hotel 3***stelle a Cervia/Milano Marittima/Pinarella/Lido di Savio (Ra). Oltre a tre intense giornate di spiaggia, con agguerrite partite a suon di schiacciate e bagher presso il Bagno Fantini Buona Vista (dove si possono tra l'altro incontrare i giocatori 'resident' del bagno, dai quali carpire segreti), il programma prevede al venerdì un beach party, al sabato sera la discoteca, l'ingresso libero in palestra fitness durante tutto il soggiorno, l'utilizzo dei campi da beach volley, un ombrellone e un lettino per ogni camera prenotata, l'assicurazione, tariffe agevolate per pacchetti benessere presso le Terme di Cervia. Prevista anche la soluzione 5 notti a 234 € e 7 notti a 316 €. In questo caso c'è la possibilità di allenamento volley in palestra o presso il Palazzetto dello Sport di Cervia con supplemento, oltre a quella di organizzare tornei di volley/beach volley e partite amichevoli con altre squadre. Il pacchetto si addice dunque sia a squadre amatoriali e dilettantistiche già esistenti, sia a gruppetti di semplici appassionati (ma anche ad individuali che volessero aggregarsi ad altri sul posto). E dopo le tiratissime partite di beach volley, la base ideale per scoprire l'entroterra della Romagna è proprio Cervia, la città balneare di antiche origini, forte della vicinanza con mete quali il Parco del Delta del Po, Mirabilandia, Ravenna, Brisighella, Bertinoro, l'entroterra malatestiano di Rimini, con Santarcangelo di Romagna, Verucchio, Torriana, San Leo, la val Conca. Questo pacchetto beach volley è una novità assoluta di Sportur 2003 (che intanto continua in Italia e all'estero con il suo intenso programma di gare, camps con i campioni e relativi pacchetti soggiorno, calendario e approfondimenti su www.sportur.com), e, come tutti quelli di Sportur, è un po' speciale: perché, oltre a un normale programma 'turistico', offre il know-how esclusivo e quel pizzico di 'pepe' sportivo che caratterizza la filosofia Sportur. Pacchetti calcio a 5 a Cervia e Moena Da segnalare infine un'altra novità, i pacchetti dedicati al calcio a 5 dal 1 al 30 settembre 2003. In questo caso le location sono sempre Cervia (Ra), a partire da 277 € in tre stelle pensione completa, e Moena (Tn), nelle Dolomiti della val di Fassa, da 222 €. In entrambi i casi il programma prevede, oltre a varie facilitazioni, l'uso di modernissimi campi interni in soletta antishock, parquet o erba per 12 ore complessive.
Infolink: www.sportur.com 

PER LA MILANO CHE CORRE! AI GIARDINI DI PORTA VENEZIA LEZIONI GRATUITE CON PUMA 
Milano, 18 marzo 2003 - Arrivano i primi caldi, torna la voglia di muoversi, di stare all'aria aperta, di recuperare la forma trascurata nei mesi invernali. Per questo è nato Puma Running Point, un punto d'incontro per tutti coloro che vogliono imparare o migliorare le proprie tecniche di corsa, un'iniziativa organizzata dalla rivista "La Corsa" con il patrocinio dell'Assessorato allo Sport del comune di Milano e con Puma Italia in qualità di sponsor tecnico. Il progetto nasce dalla volontà di avvicinare i milanesi all'attività fisica, dando, allo stesso tempo, un nuovo valore agli spazi verdi della città, spesso trascurati o poco sfruttati, progetto a cui Puma ha aderito immediatamente. Tutti coloro che vogliono partecipare all'iniziativa avranno a disposizione come insegnante, gratuitamente e direttamente sul posto di allenamento, un tecnico di altletica leggera, il Prof. Gabriele Barbaro. Specialista in maratone, Barbaro fornirà consigli utili non solo per preparare gare importanti come le maratone o non competitive come la Stramilano -anche per quest'anno sponsorizzata da Puma-, ma anche semplicemente per il proprio benessere fisico. L'iniziativa, che avrà inizio mercoledì 19 marzo, si terrà al parco di Porta Venezia, vicino al Museo di Storia Naturale, lato di via Palestro, dove ci sarà una struttura mobile con l'insegna "Puma Running Point". Dal 19 marzo 2003 fino a dicembre. Per informazioni: la corsa, tel. 02/42419220, e-mail: redazione@lacorsa.it  Prof. Barbaro, tel. 347/4467571 e-mail: gabriele.barbaro@tin.it 

GYMWALKING: QUATTRO PASSI "GYM-NICI"! ARRIVA LA GYMWALKING: GINNASTICA PASSEGGIANDO TRA LA NATURA.
Torino, 18 marzo 2003 - Gli schemi di allenamento delle attuali discipline sportive non sembrano tenere conto della domanda della società attuale, che vuole nuove proposte e formule innovative. La risposta a tale domanda arriva con la GymWalking che propone un'attività ginnica correlata alla "camminata". In realtà è la ginnastica che "conduce il passo" mentre la camminata asseconda i movimenti e la complessità degli esercizi. Questa nuova disciplina, frutto di studi mirati, si caratterizza in tre fasi di allenamento e, proprio per questo, si configura come una disciplina "trasversale" a tutte le attività di fitness, di wellness e sportive in genere, in quanto è sia propedeutico/formativa, sia complementare ad ognuna. Con la su semplicità di approccio esalta il concetto evolutivo dello "sport per tutti". A ciascuno un programma di allenamento mirato alle proprie esigenze. Per rispettare questo assunto è sufficiente seguire due semplici regole: 1. Ascoltare il proprio corpo: la respirazione e il battito cardiaco. Se la respirazione è affannosa, il battito è troppo alto: Stop! si passa subito al "riposo attivo" ossia si interrompono gli esercizi ma si continua a camminare con il resto del gruppo in modo da non sentirsi esclusi. Camminare è un'attività rilassante. Una buona respirazione, inoltre, diminuisce l'accumulo di acido lattico e, di conseguenza, riduce gli "indolenzimenti del giorno dopo" che scoraggiano l'esercizio costante. 2. Ascoltare il "lavoro" muscolare. Se ad esempio si percepisce che i muscoli degli arti superiori dolgono: Stop! Si passa, prontamente, ad esercizi per il busto e per gli arti inferiori. Lo scopo della GymWalking, infatti, è di modellare il corpo e di mantenerlo in ottima forma senza creare eccessi di massa muscolare. L'istruttore saprà intercalare esercizi più dinamici con esercizi di rilassamento e stretching e variare rapidamente gli esercizi in modo tale da non insistere troppo su alcune fasce muscolari. Vuoi provare?! Calza scarpe comode, invita gli amici e vieni al parco del Valentino l'11 maggio 2003. Alle ore 9,30, a Torino, si terrà una manifestazione di GymWalking, gratuita e aperta a tutti. La partenza sarà dalla Fontana dei "12 Mesi" Viale Balsamo angolo Viale Mattioli e il percorso si snoderà lungo il fiume Po nell'anello compreso tra il ponte Isabella ed il Ponte Umberto I°. Prenotata il tuo pettorale e segnalaci la tua partecipazione inviando una e-mail a playagim@netscape.net  o un Sms al numero 320/0209380 o 329/5442188. Vuoi diventare istruttore di GymWalking? I corsi si terranno nelle seguenti date: 24 maggio a Torino; 13 settembre a Milano. Tutti i dettagli sul sito www.playagim.org  o telefonando al 3200209380. Se, invece, vuoi diventare istruttore di PlayaGim ed insegnare ginnastica al mare nella prossima estate, ecco le date dei corsi: 31/5-1/6/2003 a Marina di Massa - Toscana; 7-8/6/2003 a Roma - Lazio; 15-16/6/2003 a Rimini - Emilia Romagna; 21-22/6/2003 a Forte dei Marmi - Toscana; 19-20/7/2003 ad Alassio - Liguria. Infolink: www.playagim.org 

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