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2 MARZO 2001

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NASCE BANCA INTESA COMIT: APPROVATA L'INCORPORAZIONE DELLA BANCA COMMERCIALE ITALIANA

Milano, 2 marzo 2001 - L'assemblea degli azionisti di Banca Intesa, riunitasi ieri in sede straordinaria e ordinaria sotto la presidenza di Giovanni Bazoli, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della Banca Commerciale Italiana in Banca Intesa sulla base delle rispettive situazioni patrimoniali al 30 settembre 2000. A tale data, i dati patrimoniali ed economici pro forma più significativi della "nuova" banca capogruppo sono i seguenti: · Crediti verso clientela 269.806 miliardi (139.343 milioni di euro); · Massa amministrata della clientela 760.149 miliardi (392.584 milioni di euro) composta da: · raccolta diretta per 257.484 miliardi (132.979 milioni di euro); · raccolta indiretta per 502.665 miliardi (259.605 milioni di euro) di cui gestita per 188.764 miliardi ( 97.488 milioni di euro); · Risultato di gestione 5.605 miliardi ( 2.895 milioni di euro); · Utile dell'esercizio 2.920 miliardi ( 1.508 milioni di euro). Con l'approvazione di questo progetto nasce un grande gruppo "multispecialist", strutturato su di un modello organizzativo divisionale per segmenti di clientela, che consentirà la costituzione di aree di business dedicate alla creazione di valore su specifici mercati di riferimento. Il progetto prevede il cambio delle massime 543.309.707 azioni ordinarie e delle 3.118.102 azioni di risparmio di Banca Commerciale Italiana detenute dagli azionisti terzi nel rapporto di 1,45 nuove azioni ordinarie Banca Intesa, ogni una azione ordinaria o di risparmio della Banca Commerciale Italiana. Banca Intesa provvederà conseguentemente ad aumentare il proprio capitale sociale di massime lire 792.320.323.000, mediante emissione di massime 792.320.323 azioni ordinarie da nominali mille lire ciascuna, godimento 1° gennaio 2001. L'assemblea ha inoltre revocato la delibera del 28 luglio 2000 limitatamente alla fusione per incorporazione di Banca Carime che, come noto, sarà ceduta alla Banca Popolare Commercio e Industria. Sempre in sede straordinaria, l'assemblea ha attribuito al Consiglio di amministrazione la delega ad incrementare il capitale sociale, in una o più volte nel termine di cinque anni, per un importo massimo di 58 miliardi, mediante emissione di massime 58 milioni di azioni ordinarie di nominali mille lire ciascuna. Le nuove azioni saranno offerte in sottoscrizione ad amministratori delegati e a dipendenti di Banca Intesa e delle società dalla stessa controllate. La medesima assemblea ha altresì revocato - essendo nel frattempo mutato il quadro normativo di riferimento - la delibera del 16 marzo 1999 concernente la facoltà, conferita al Consiglio di amministrazione, di aumentare il capitale sociale con emissione di nuove azioni sino ad un massimo di 10 miliardi da assegnare gratuitamente a dirigenti del Gruppo In merito alle modifiche statutarie approvate dall' odierna assemblea, alcune sono funzionali alla realizzazione della nuova struttura aziendale mentre altre sono conseguenti ad adeguamenti meramente formali. In particolare, la nuova denominazione sociale, al fine di mantenere e combinare nella medesima i marchi delle due banche, a conferma della continuità e degli obiettivi strategici del Gruppo, sarà "Banca Intesa Banca Commerciale Italiana", o in forma abbreviata "IntesaBci" o "Banca Intesa Comit". In sede ordinaria, l'assemblea ha autorizzato l'acquisto di massime 478.747.202 azioni proprie ordinarie dai portatori di Warrant Put Intesa (già Warrant Put Intesa-Bci) al prezzo di 5,38 euro ciascuna da effettuarsi, in una o più volte, nel periodo compreso tra il 1° novembre 2002 e il 15 novembre 2002, e la successiva alienazione ad un prezzo unitario non inferiore al costo.

NETSIEL NASCE DALL'INTEGRAZIONE DELLE COMPONENTI INFORMATICHE E DELLE INFRASTRUTTURE TECNICHE DELLE SOCIETA' DEL GRUPPO TELECOM ITALIA CIRCA 900 MILIARDI DI LIRE IL VOLUME D'AFFARI NEL 2000

Milano, 2 Marzo 2001 - Gilberto Ricci, Presidente e Amministratore Delegato di I.T.Telecom, e Daniele Bettarelli, Amministratore Delegato di Netsiel, hanno presentato ieri la nuova Netsiel in cui sono confluite dal 1" gennaio 2001 componenti, competenze e infrastutture informatiche provenienti dalle aziende del Gruppo Telecom Italia. Netsiel, società facente capo a I.T.Telecom - la Business Unit per l'Information Technology di Telecom Italia - nasce infatti dall'integrazione di tre importanti realtà già presenti nel Gruppo Telecom che erogano servizi di Ict Management: I Sistemi di Esercizio di Telecom Italia, il maggior sistema informatico italiano in termini di potenza elaborativa, numero di impianti, tecnologie, personale specializzato Il ramo Servizi della Società Eis, specializzato nella gestione delle postazioni di lavoro La Società Netsiel originaria, che da oltre 10 anni opera con successo nel settore della gestione in outsourcing di sistemi, reti ed applicazioni Netsiel assicura servizi in outsourcing che rispondono alle moderne esigenze dei sistemi informatici, quali la non dipendenza dall'evoluzione tecnologica, la scalabilità e flessibilità degli impianti, la continuità del servizio h24, l'economicità di gestione e la sicurezza informatica. Netsiel si propone al mercato come un'azienda informatica che può contribuire in modo determinante all'utilizzo della tecnologia da parte delle aziende italiane ed estere, sollevandole dall'impegno economico, tecnico, operativo, e permettendo ad esse una maggiore concentrazione sulle tematiche ed i processi applicativi che qualificano la differenza tra azienda e azienda. Il business dì Netsiel è basato su una visione moderna del servizio: sì rivolge infatti direttamente agli IT Manager e li affianca con la propria offerta per migliorare le prestazioni ed ottimizzare i risultati dei sistemi informativi da loro gestiti. Netsiel offre prodotti/servizi integrati che coprono le più importanti aree dell'ICT Management: Gestione delle Server Farm - Include la gestione di tutte le infrastrutture e degli ambienti di sviluppo di un Centro Elaborazione Dati (Data Center Operations), i servizi di continuità operativa (Business Continuity & Disaster Recovery), la gestione dei sistemi Sap (Sap Operations Management), i sistemi e le applicazioni Web (Internet Data Center), la sicurezza informatica (Business Security). Gestione delle Postazioni di Lavoro Informatiche - Si intende il complesso delle apparecchiature con le quali interagisce l'Utente (personal computer, stampanti, collegamenti in rete locali o remoti). Il servizio comprende il Procurement, l'Asset Management, la Manutenzione Hardware e Software e l'Assistenza all'Utente. Application Management - Corrisponde alle attività di sviluppo software specializzate nel re-engineering applicativo, nella manutenzione correttiva del software e nello sviluppo di sistemi web-based: attività nelle quali occorre una professionalità specializzata ed innovativa orientata alle necessità industriali. Netsiel è presente con otto server farm su tutto il territorio nazionale, nelle città di Torino, Milano, Bologna, Roma (tre centri), Napoli, Bari e dispone di tecnologie informatiche che comprendono gli elaboratori host S/390 in ambiente Mvs, i server in ambiente Unix, OS/400, Linux. Windows Nt/2000, la microinformatica in ambiente Windows CE/95/98/Nt/2000, e sono interconnesse con reti Sna e con reti Ip. Netsiel offre al Cliente la massima visibilità ed il controllo completo sulle risorse tecnologiche ed applicative dedicate, garantendogli l'opportunità di accedere dinamicamente ad ulteriori risorse tecnologiche. L'offerta di Netsiel integra tecnologie informatiche e di comunicazione, essendo la Società il leader italiano nei servizi di Ict Management ed appartenendo al Gruppo Telecom Italia, operatore di riferimento italiano nella trasmissione di voce e dati Infolink: www.netsiel.it

SINTESI DELL'INTERVENTO DI GILBERTO RICCI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI I.T.TELECOM

Milano, 2 Marzo 2001. "La nascita della nuova Netsiel è un passo decisivo verso la realizzazione del progetto industriale di It Telecom " - ha detto Gilberto Ricci, Presidente e A.D. di It Telecom in occasione della presentazione alla stampa di Netsiel- " La trasformazione di una conglomerata con più di 20 società in una nuova realtà integrata e focalizzata a coprire tutti i segmenti della catena del valore dell ' It : è questa la "vision" che ha dato vita a IT Telecom, una delle sette Business Unit di Telecom Italia. Il nostro sforzo è stato quello di riorganizzare le attività e ridisegnare i segmenti di mercato, dando vita a 7 aree, che definiscono una vera e propria filiera It: dal software per le Tlc ai servizi professionali web-related, dalle soluzioni per le imprese all'e-government per le amministrazioni locali e centrali, alle competenze verticali per il mondo bancario e per quello dei trasporti. All'interno di questa filiera, Netsiel occupa il segmento decisivo della gestione delle infrastrutture, dal' Internet Data center ai servizi di business security e disaster recovery. Ridefinizione della nostra offerta complessiva, focus sui segmenti di business a più alta attrattività di mercato, totale reenginering organizzativo : sono questi i passaggi fondamentali che stiamo portando avanti. Siamo già il gruppo leader in Italia, con 4220 miliardi di fatturato nel 2000, una gamma di offerta completa, una diffusa presenza sul territorio e una expertise acquisita nella gestione di grandi progetti di System integration. L'obiettivo è quello di realizzare un deciso riposizionamento del nostro mercato, sviluppando le nostre competenze nei servizi It innovativi, a più atto tasso di sviluppo (Web e Umts), intercettando il progressivo aumento delle competenze degli enti locali, sviluppando integrazione con le altre Bu di Telecom Italia, attuando una politica commerciale sempre più orientata al mercato, e generando valore per i dipendenti, i clienti, l'azionista.

E.BISCOM ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI CONSOLIDATI PER L'ESERCIZIO 2000 ESERCIZIO CHIUSO CON UNA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POSITIVA DI 1,2 MILIARDI DI EURO

Milano, 2 marzo 2001. e.Biscom SpA (Milano, Nuovo Mercato, Ebi), società italiana leader nelle telecomunicazioni a banda larga, Internet e media on line, ha annunciato ieri i risultati finanziari consolidati per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2000. Come precedentemente comunicato, i ricavi della Società per l'anno 2000 sono stati pari a 42,4 milioni di Euro (82,3 miliardi di lire), pur essendo stata operativa solo negli ultimi nove mesi. I contributi maggiori a questi ricavi sono pervenuti da FastWeb SpA, la società di e.Biscom attiva nel settore delle telecomunicazioni a larga banda in grado di formulare per prima in Italia un'offerta di servizi alla clientela sia business sia residenziale, e da HanseNet GmbH, la società di telecomunicazioni con sede ad Amburgo acquisita lo scorso ottobre. Silvio Scaglia, Amministratore Delegato di e.Biscom, ha commentato: "E' stato un primo anno molto importante per noi come Società quotata. Il rendimento del 2000 è la prova della fattibilità del nostro modello di business. Quando penso che solo poco più di un anno fa eravamo solamente in 10 e ora siamo circa 1000 persone, sono impressionato dalla crescita di e.Biscom. Le prime indicazioni di quest'anno sono estremamente positive." Le perdite consolidate di e.Biscom sono pari a 102,6 milioni di Euro, di cui 85,1 milioni di Euro relativi ai costi sostenuti per l'IPO ("initial public offering") della società nel marzo 2000. L'Ebitda (earnings before interest tax, depreciation & amortization) ammonta a una perdita pari a 39,7 milioni di Euro. e.Biscom ha chiuso l'esercizio 2000 con una posizione finanziaria netta positiva di circa 1,2 miliardi di Euro. Nel 2000 FastWeb ha realizzato una crescita molto accentuata e attualmente vanta una infrastruttura di rete di oltre 1.200 chilometri. Il servizio ai clienti residenziali della società ha avuto inizio nell'ultimo trimestre del 2000, in anticipo rispetto ai tempi previsti. I servizi FastWeb sono al momento offerti a Milano e aree limitrofe e a Genova. FastWeb ha in programma di renderli disponibili per quest'anno a Torino, Roma, Napoli, Reggio Emilia e Grosseto. Due mesi fa, FastWeb si è aggiudicata la gara indetta dalle Poste Italiane per l'utilizzo della rete di posta pneumatica al fine di cablare il centro di Roma con la fibra ottica, un progetto che rientrava anche tra i principali obiettivi dei piani di espansione della Società per quest'anno.Alla fine del 2000, la società ha acquisto oltre 5.300 clienti tramite la propria rete in fibra ottica, che ha raggiunto più di 5.500 edifici nell'area di Milano, corrispondenti a circa 70.000 abitazioni. L'Ebitda di FastWeb raggiungerà il break even nel 2003 grazie al rapido aumento della propria clientela business, che nello scorso anno ha rappresentato oltre il 95% dei ricavi. Gli azionisti intendono quotare la società nei prossimi 24 mesi. Nell'ottobre dello scorso anno, e.Biscom ha assunto per 245 milioni di Euro una quota di maggioranza pari all'80% di HanseNet Telekommunikation GmbH, il principale operatore alternativo a Deutsche Telekom nella regione di Amburgo, dopo una severa selezione qualitativa fra primari operatori europei. L'acquisizione ha rappresentato il primo passo per l'espansione all'estero della Società, che intende riprodurre ad Amburgo il modello di business di FastWeb, rivolgendosi principalmente alla clientela aziendale. HanseNet, che ha a disposizione un'infrastruttura di rete pari a 1.800 chilometri, nel 2000 ha registrato una crescita stabile, con ricavi pari a 44,4 milioni di Euro. Circa il 40% del totale dei ricavi di HanseNet del 2000, pari a 16,5 milioni di Euro, è stato realizzato da quando e.Biscom ne detiene il controllo. La Germania rappresenta per e.Biscom un mercato strategico per la propria crescita futura. Positivi anche per e.BisMedia SpA, la società editoriale multimediale del gruppo e.Biscom, i risultati di crescita del 2000. Nel mese di ottobre, la società ha lanciato ilNuovo.it, giornale multimediale pensato e sviluppato per Internet, che fornisce informazioni, contenuti video e interattività di qualità digitale, con aggiornamenti costanti in tempo reale. e.BisMedia ha inoltre stretto numerosi importanti accordi con società editoriali di assoluto rilievo nel panorama internazionale. Con Rai, la società ha realizzato Rai Click, una joint venture che, a partire dalla primavera 2001, metterà a disposizione fino a 10.000 ore di programmazione provenienti dall'archivio storico dell'emittente televisiva pubblica nazionale, oltre alla possibilità di visionare in qualunque momento della giornata una ricca offerta di contenuti del palinsesto attuale. Nel 2000 è stato inoltre siglato un accordo con Associated Press per la creazione della testata AP.Biscom. AP.Biscom, che ha sede a Roma, opera nel campo delle agenzie di stampa aggiungendo alla distribuzione dell'edizione italiana del notiziario mondiale di Associated Press una produzione giornalistica originale, con un taglio di esteri, economia, cultura. Dopo solo pochi mesi di attività, e.BisMedia ha chiuso il 2000 con ricavi pari a 410.000 Euro. Sviluppo molto positivo anche per B2Biscom, la società di e.Biscom che opera nel settore dei servizi per le imprese. Fondata nel maggio 2000 e partita ufficialmente nel mese di ottobre, B2Biscom fornisce tecnologia e supporto consulenziale e realizzativo per permettere sia alle grandi istituzioni finanziarie e industriali sia alle piccole e medie imprese di accedere alle opportunità del commercio elettronico business to business. Nel settembre 2000, B2Biscom ha sottoscritto un accordo pluriennale con Ariba, la società quotata al Nasdaq leader nella tecnologia per il commercio elettronico business to business. Con questo accordo, B2Biscom è in grado di offrire alle aziende la piattaforma di commercio elettronico di Ariba, adattata al mercato italiano. Attualmente B2B fornisce i propri servizi ad alcune delle più importanti banche del Nord Italia, quali ad esempio la Banca Popolare di Milano SpA e la Banca Popolare di Lodi SpA. B2Biscom è oggi considerata tra i primi tre "mercati digitali" in Italia.Nel 2000 Metroweb SpA, di cui e.Biscom detiene una partecipazione del 33%, si è confermata come uno dei principali "dark fiber provider" italiani, che ha l'obiettivo di rendere disponibili fibre ottiche nude a tutti gli operatori di telecomunicazioni attraverso la costruzione di un'infrastruttura di rete a Milano e successivamente in un'area più estesa del Nord Italia. Questo ha portato a un sensibile aumento del volume di fibra ottica affittata, principalmente a FastWeb e Albacom, mentre sono in essere accordi con altri primari operatori internazionali quali Gts, Colt, Wind e Grapes. Durante l'anno, gli investimenti di Metroweb in infrastrutture sono stati pari a 69,6 milioni di Euro. Metroweb, di cui e.Biscom detiene la gestione operativa, ha iniziato l'anno annunciando un importante accordo di cablaggio con il Comune di Sesto San Giovanni. Il progetto di cablaggio, denominato "Sesto 3000", prevede la realizzazione di una piattaforma di larga banda che si estenderà lungo 70 chilometri di infrastrutture di rete, andando a posare circa 7.000 chilometri di fibra ottica. Sesto San Giovanni, già oggi dotata di infrastrutture tradizionali, di una posizione geografica vantaggiosa e di una fitta rete di trasporti, con il cablaggio si appresta a diventare in tempi rapidi il naturale punto di riferimento per lo sviluppo del territorio a nord di Milano. In ambito regionale la rete in fibra ottica di Metroweb coprirà nell'arco di dieci anni oltre 4.000 chilometri, di cui 1.500 chilometri di rete metropolitana, 1.700 chilometri di rete regionale e circa 1.000 chilometri fra infrastrutture e collegamenti di accesso. Metroweb è controllata da Aem S.p.A., la utility di Milano. Metroweb, a partire dall'autunno scorso, ha raggiunto un'Ebuitda break even su base mensile. e.Biscom SpA, la società quotata, ha riportato una perdita netta per l'anno 2000 di 55,2 milioni di Euro.

ACCORDO TRA E.BISCOM E UNIVERSAL PER IL VIDEO ON DEMAND

Milano, 1 marzo 2001. e.Biscom SpA (Milano, Nuovo Mercato: Ebi), operatore leader in Italia nel settore delle telecomunicazioni, dell'Internet Video e dei media on line, ha annunciato oggi un accordo con Universal Studios International B.V. per la distribuzione in Italia di titoli cinematografici in modalità Video on Demand. Grazie all'accordo, e.BisMedia SpA - la società editoriale multimediale controllata da e.Biscom (100%) - sarà in grado di ampliare ulteriormente la propria offerta di contenuti, rendendo disponibile ai clienti un'ampia selezione del catalogo di Universal Studios. Tra i titoli Universal fruibili attraverso il televisore con il servizio Video On Demand di e.BisMedia, campioni di incasso in America nel 2000 quali "Il Gladiatore", "La famiglia del professore matto" e "Il Grinch". Sarà inoltre possibile visionare i classici dell'archivio Universal. "Siamo orgogliosi di aver stretto questo importante accordo con una major americana" - ha dichiarato Silvio Scaglia, amministratore delegato di e.Biscom. - "L'accordo siglato con Universal ci consente di ampliare la nostra offerta di contenuti con importanti produzioni hollywoodiane. Un servizio disponibile per la prima volta da casa, semplicemente premendo un bottone del telecomando." "Ci entusiasma l'idea di lavorare con e.Biscom, realtà innovativa del mercato italiano, e diffondere un'ampia selezione del catalogo Universal direttamente nelle case dei clienti con il nuovo servizio di video a richiesta" ha affermato Holly Leff-Pressman, Vice Presidente mondiale di Pay-Per-View & Video-On-Demand, divisione di Universal Television & Networks Group. I titoli cinematografici Universal ampliano l'attuale offerta di contenuti e.BisMedia, che già include centinaia tra film, documentari, programmi per bambini, eventi musicali e sportivi, oltre al canale Rai Click, joint venture tra e.Biscom (40%) e Rai (60%).

CAMBIA IL MODO DI VEDERE LA TELEVISIONE: DA ON LINE A ON DEMAND E.BISCOM PRESENTA IL PRIMO SERVIZIO AL MONDO DI VIDEO ON DEMAND SU INTERNET VIDEO

Milano, 2 marzo 2001. e.Biscom presenta per la prima volta al mondo un servizio di Video on Demand su Internet Video. Con l'Internet Video cambia radicalmente il modo di guardare la televisione: per la prima volta lo spettatore può guardare programmi Tv senza dipendere dai palinsesti e usare con semplicità il più tradizionale elettrodomestico familiare anche per la navigazione nell'Internet di seconda generazione. Grazie alla tecnologia sviluppata da FastWeb - che permette all'utente di usufruire di connessioni a larga banda capaci di supportare applicazioni multimediali basate sui medesimi protocolli utilizzati da Internet - il televisore combina le prestazioni di un normale apparecchio con quelle di un computer, consentendo allo spettatore di connettersi direttamente alla rete e, a richiesta, accedere senza limiti di tempo e di spazio a un archivio ricco e in continua evoluzione di film, informazioni, telegiornali, eventi sportivi, rappresentazioni teatrali, cartoni animati e video musicali con la qualità del suono e dell'immagine digitale. "e.Biscom è il primo gruppo al mondo che opera nel settore delle telecomunicazioni, di Internet e dei media on line a fornire un servizio di Video on Demand su rete in fibra ottica integrata con protocollo IP - ha dichiarato Barbara Poggiali, direttore generale di e.Biscom ed e.BisMedia. - Il valore aggiunto della nostra operazione consiste nella capacità di produrre e gestire contenuti ad alta definizione in grado di soddisfare le esigenze delle diverse fasce di utenza. Un obiettivo - ha proseguito Poggiali - che in pochi mesi ha portato alla creazione di nuovi media pensati e sviluppati appositamente per Internet e alla definizione di importanti accordi con i principali operatori editoriali e della comunicazione." Il Web.Dvd. Il nuovo servizio è disponibile attraverso il Web.Dvd, un apparecchio multifunzionale delle dimensioni di un decoder, dotato di tastiera a raggi infrarossi e telecomando che, oltre a fungere da lettore Dvd, offre due applicazioni assolutamente innovative: il Video on Demand e la navigazione in Internet a larga banda dal televisore. Video on Demand. e.Biscom, attraverso la società editoriale multimediale e.BisMedia, ha sviluppato un'offerta di contenuti propria e frutto di importanti accordi stretti con operatori del settore in grado di soddisfare le esigenze di tutte le diverse fasce di utenza. Attraverso la semplicità d'uso del telecomando, con il Web.Dvd lo spettatore può accedere a: Nexos, il canale multimediale di e.BisMedia, che dispone di un catalogo di titoli cinematografici, programmi televisivi, fiction, reportage giornalistici, eventi sportivi, concerti, spettacoli teatrali, lungometraggi di animazione e documentari. Per agevolare la scelta dei film, Nexos fornisce un innovativo servizio di approfondimento, con trailer e schede sulle trame, i registi, gli attori. L'archivio di Nexos presto si arricchirà di centinaia di titoli, grazie ad accordi in essere con alcuni dei principali produttori e distributori cinematografici italiani e internazionali; Rai Click, joint venture realizzata da e.BisMedia con Rai che, a partire dalla primavera 2001, metterà a disposizione degli utenti FastWeb fino a 10mila ore di programmazione provenienti dall'archivio storico Rai, oltre alla possibilità di visionare in qualunque momento della giornata una ricca offerta di contenuti del palinsesto attuale dell'emittente televisiva pubblica nazionale; ilNuovoTg, il notiziario televisivo de ilNuovo.it, giornale multimediale di e.Biscom pensato e sviluppato per Internet, che fornisce informazioni, contenuti video e interattività di qualità digitale, con aggiornamenti costanti in tempo reale; i contenuti dei canali satellitari senza parabola. L'Internet Video riassume quindi le funzioni di tre apparecchi domestici - Tv, videoregistratore e Dvd - offrendo allo spettatore la possibilità di costruirsi la propria "televisione personale". I contenuti sono oggi disponibili in forma gratuita. Navigazione in Internet a larga banda dal televisore. Con la tastiera a raggi infrarossi, il Web.Dvd consente inoltre per la prima volta anche all'utente che ha poca dimestichezza con il computer di navigare con estrema velocità nell'Internet a larga banda attraverso il televisore e di inviare e ricevere e-mail. Con l'Internet Video, che permette la trasmissione veloce e unificata di dati, voce, video e Internet attraverso la fibra ottica integrata con protocollo Ip (Internet Protocol), gli utenti FastWeb dotati del Web.Dvd potranno presto fruire di ulteriori servizi avanzati di qualità digitale.

IL GRUPPO CATTOLICA ASSICURAZIONI LANCIA IL MODELLO DI VENDITA DI POLIZZE B2B R&P WEBINS ASSUMERÀ IL NOME DI CATTOLICA ON LINE

Milano, 2 marzo 2001 - II Gruppo Cattolica Assicurazioni ha presentato ieri R&P Webins (che a fine marzo assumerà il nome di Cattolica On line), la prima società assicurativa specializzata nel B2B via web. La compagnia, posseduta al 100% dal Gruppo Cattolica, ha adottato un modello del tutto inedito nella distribuzione di prodotti assicurativi on line: anziché procedere attraverso l'accesso diretto all'assicurato (il metodo B2C seguito da tutti gli altri gruppi assicurativi), Cattolica On line fornirà prodotti danni personalizzati attraverso una serie di partner altamente qualificati che saranno protagonisti della promozione verso i clienti. In pratica il brand del partner governa la relazione con i clienti, qualunque sia il mezzo di comunicazione prescelto (tradizionale, telefono, web), mentre Cattolica On line qualifica l'offerta e gestisce il rapporto relativo al prodotto assicurativo. Il cliente accede, esclusivamente dal sito del partner, alla consulenza organizzativa, alla fase di preventivo e di vendita. Rispetto al modello B2C si abbassano drasticamente i costi di contatto e si aumenta il tasso di fedeltà. L'offerta assicurativa di Cattolica On line prevede inizialmente una polizza auto, un set di polizze per la casa e una vera 'all risk' per la famiglia. Il Presidente della compagnia, Giorgio Petroni, e il Direttore responsabile. Paolo Vitrotti, hanno presentato i partner che hanno già aderito al network; nel settore bancario, we@bank della Banca Popolare di Milano, il Banco di Desio, il Banco di Sardegna, il Banco di Sassari, Areabanca; nella grande distribuzione, l'Api; negli affinity group, l'Anglat, nei portali territoriali. Brescia on line (Giornale di Brescia, Banca Lombarda, Comune e Provincia di Brescia e Azienda Servizi Municipali di Brescia); nelle telecomunicazioni. Infracom (Autostrada Serenissima). Di particolare rilevanza i gruppi di dipendenti: Rcs Corriere delta Sera, Banca Popolare di Verona, Banca Popolare d'Intra, Creberg. Cattolica On line ha l'obiettivo di raggiungere oltre 20.000 clienti finali nel 2001, con un fatturato di almeno 20 miliardi e un risultato gestionale già di equilibrio.

LE REGIONI DEL REGNO UNITO RICEVONO UN SOSTENGO PER L'INNOVAZIONE E LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE

Bruxelles 2 marzo 2001 - La Commissione europea ha approvato un insieme di aiuti nel quadro dei Fondi strutturali, per un totale di oltre quattro miliardi di euro, da destinare alle regioni del Regno Unito per promuovere l'innovazione e lo sviluppo della società dell'informazione. I fondi contribuiranno inoltre allo sviluppo delle Pmi, alla loro innovazione tecnologica, alla crescita e competitività, alla creazione di una cultura imprenditoriale, allo sviluppo di un tessuto imprenditoriale diversificato e dinamico e allo sviluppo sostenibile. Le regioni che beneficeranno degli aiuti sono: Inghilterra nordoccidentale, Inghilterra nordorientale, Yorkshire e Humber, Inghilterra sudoccidentale, Scozia occidentale, Galles orientale, Inghilterra dell'Est, Thanet e Hastings, Londra e, infine, West Midlands, alla quale andranno 854 milioni di euro, la quota più cospicua degli aiuti. Tali regioni rientrano nell'Obiettivo 2, il quale prevede l'utilizzo dei fondi per promuovere la riconversione economica e la modernizzazione delle zone in declino industriale. I fondi verranno erogati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e dal Fondo sociale europeo (Fse). La decisione finale in merito ai documenti di programmazione sarà assunta dalla Commissione a seguito dell'esame degli stessi da parte Comitato per lo sviluppo e la riconversione delle regioni e dal Comitato dell'Fse. Infolink: http://www.inforegion.cec.eu.int o, in alternativa, rivolgersi agli uffici regionali britannici.

LIIKANEN SEMPLIFICA LE ESIGENZE DELL'ERA DELL'INFORMAZIONE

Bruxelles 2 marzo 2001 - In un intervento, lo scorso 26 febbraio, presso la "London school of economics", il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha riassunto quelli che, a suo avviso, costituiscono gli elementi chiave del percorso dell'Europa verso la società dell'informazione. Egli ritiene che la liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni sia essenziale, ma che debba essere accompagnata da una politica di ricerca proattiva. "Più intensa sarà la competizione, maggiore sarà il grado di utilizzo e i vantaggi per gli utenti finali". Garantire che la società dell'informazione riduca l'esclusione sociale rappresenta un altro elemento chiave che i governi dovranno affrontare. "Quanto più elevato sarà il numero di utenti collegati alla Rete, tanto più rapidamente potremo beneficiare dei vantaggi che essa offre, sia all'interno dell'Ue, sia a livello internazionale. Pertanto, il collegamento universale è un obiettivo tanto ragionevole quanto necessario", ha affermato Liikanen. L'impiego di Internet per migliorare i servizi pubblici rappresenta un'opportunità da non perdere. Secondo il Commissario, infatti, "permetterebbe di aumentare la sensibilità rispetto alle esigenze, la qualità del servizio, nonché l'efficienza e la competitività in tutti i settori pubblici". Sarà necessario, tuttavia, analizzare Internet dal punto di vista della regolamentazione, analisi che richiederà una collaborazione su tutti i livelli, da quello internazionale a quello locale e dall'industria agli utenti. Liikanen ha sottolineato infine che il potenziale dell'Europa in termini di creazione e capacità di adattamento alla società dell'informazione deve essere utilizzato, poiché essa dispone di tutti gli strumenti necessari. Uno degli elementi chiave, tuttavia, è rappresentato dalla necessità di garantire un accesso universale per i servizi pubblici, i cittadini e le aziende.

GUCCI GROUP TO ACQUIRE ADDITIONAL SWISS WATCH DESIGN AND MANUFACTURING CAPABILITIES

Amsterdam, March 2, 2001: Gucci Group N.V announces that it has reached an agreement to acquire 100% of both Di Modolo Associates S.A., a design studio, and of Di Modolo S.A., a production facility, two Swiss companies run by the talented watch designer Dino Modolo. The Di Modolo design studio has been designing timepieces for over 20 years for some of the leading brands of the high-end luxury timepiece market. It also designs watches for the Gucci Group subsidiary Bédat & Cº. The production company specializes in manufacturing timepiece components, in particular bracelets and cases in precious metals, and has outstanding know-how in the manufacture of jewelry watches. Mr. Modolo, who will be the Chairman of both companies, will take an active part in designing with Tom Ford the new line of Yves Saint Laurent timepieces. Domenico De Sole, President and Chief Executive Officer of Gucci Group N.V., said; "These acquisitions are important additions to Gucci Group and to the development of its existing Swiss watch business. Dino Modolo's name is synonymous with high quality watch design and production. I am delighted that we will be able to work in conjunction with him to further develop our watch business and enhance our presence in the 'hard luxury' sector." Dino Modolo commented: "My team and I are very happy and proud to join forces with such a prestigious Group. There is a lot of scope for growth in this sector, and we believe that by combining the traditions and skills of our companies with the resources of Gucci Group we will be able to increase our business significantly. We remain committed to meeting the needs of our current customers and look forward to strengthening our relationships with them." The financial terms of the transaction were not disclosed. The impact of the transaction on Gucci's current and near-term earnings per share and financial condition is not expected to be material. Gucci Group N.V. is one of the world's leading multi-brand luxury goods companies. Through the Gucci, Yves Saint Laurent, Sergio Rossi, Boucheron, Roger & Gallet, Bottega Veneta, Alexander McQueen and Bedat & Cº brands, it designs, produces and distributes high-quality personal luxury goods, including ready to wear, handbags, luggage, small leather goods, shoes, timepieces, jewelry, ties and scarves, eyewear, perfume, cosmetics and skincare products. The Group directly operates stores in major markets throughout the world and wholesales products through franchise stores, duty free boutiques and leading department and specialty stores. The shares of Gucci Group N.V. are listed on the New York Stock Exchange and on the Euronext Amsterdam Stock Exchange.

CONTINUANO I SEGNALI DI RIPRESA PER IL SETTORE CALZATURIERO I DATI PRECONSUNTIVI DEL 2000 CONFERMANO LA SVOLTA CONGIUNTURALE

Milano, 2 marzo 2001 - Gli indicatori reali confermano la svolta del ciclo economico per il settore calzaturiero: dopo quasi quattro anni, il 2000 si chiuderà con una variazione positiva sia in riferimento alle quantità prodotte sia al valore della produzione. Il mantenimento dì livelli di domanda positivi sul mercato interno e soprattutto la ripresa della domanda estera, hanno creato spazi per politiche di prezzo più premianti per i produttori del made-in-italy. Positivi gli effetti sul ciclo dei pagamenti e ovviamente sulle aspettative degli operatori che sembrano indicare più ottimismo rispetto al recente passato. Antonio Brotini, presidente di Anci, Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, sintetizza così gli elementi di novità rispetto ai dati precedenti: "Già commentando i dati relativi ai primi nove mesi dell'anno, avevamo annunciato il cambiamento nell'intonazione del mercato. I nuovi elementi conoscitivi riportati nei dati preconsuntivi del 2000, ci confermano che non si tratta dì un vento passeggero, ma di una vera e propria svolta." L'indagine dell'Ufficio Studi dì Anci, ha infatti evidenziato che nel secondo semestre la produzione calzaturiera è aumentata in quantità di circa il 2,8. Tenuto conto della variazione del primo semestre, il preconsuntivo di fine anno registra un incremento medio del 2,2%. Le prospettive timidamente ottimistiche espresse nella prima indagine semestrale si sono dunque confermate, in alcuni casi anche al di là del previsto. "Una produzione cresciuta del +2,2% in quantità su base annua - continua Brotini - e una crescita in valore del 6%, ci mettono di fronte ad una decisa inversione di tendenza del ciclo, con una ricostruzione, in positivo, delle dinamiche produttive e con il riequilibrio della bilancia commerciale supportato in modo consistente dai profili della domanda estera. " Ad ulteriore conferma del nuovo clima economico, l'andamento dei prezzi segue dì pari passo il ritrovato tenore della domanda evidenziando tassi di incremento tipici delle fasi espansive: nel 2000 i dati di Anci indicano aumenti di prezzo anche superiori al 4% sui mercati esteri, mentre su quello interno la pressione concorrenziale dei produttori stranieri ha contenuto l'aumento a "solo" il 3,2%. Peraltro nei primi dieci mesi del 2000, sono state acquistate in Italia circa 133 milioni di paia di scarpe per un valore di circa 8.170 miliardi di lire. Sia in quantità che in valore si sono registrati incrementi significativi (+1,9% e +7,2% rispettivamente). Una tendenza che sembra aver premiato maggiormente la donna rispetto all'uomo e al bambino, segmenti nei quali tende a prevalere l'utilizzo della scarpa sportiva. "Il mercato interno - aggiunge il presidente di Anci - ha confermato soddisfacenti segnali di tenuta anche perché il consumatore è spesso disposto a riconoscere un premium price alla qualità della scarpa italiana, una qualità estetica, di materiali e di fattura che in molti segmenti produttivi non ha rivali." "Per un settore che esporta quasi l'80% delle propria offerta, - sottolinea Brotini - è però evidente che il clima economico internazionale ricopre un'importanza fondamentale nel determinare il ciclo congiunturale. Lasciate alle spalle la crisi asiatica e quella russa, oggi i mercati esteri sembrano tornati ad acquistare scarpe italiane" I dati Istat relativi all'interscambio dei primi dieci mesi del 2000, confermano le indicazioni dell'indagine congiunturale di Anci. Le esportazioni sono aumentate del 16,3% in valore e del 3,7% in quantità a fronte di un incremento di prezzo medio superiore al 12%. A trainare il settore sono soprattutto i prodotti in pelle/cuoio che hanno fatto registrare aumenti nei livelli della domanda nell'ordine dell'8,4% in quantità e del 19,4% in valore. Nel complesso nel periodo gennaio-ottobre 2000 si sono esportati oltre 11 milioni di paia e 1.530 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. "L'ottimismo che deriva dall'osservare una ripresa in molti dei paesi in crisi nell'ultimo biennio, -spiega Brotini - è però moderato da un andamento dei mercati europei, ed in particolare dalla Germania, non del tutto positivo. Il ritorno all'acquisto da parte dei consumatori del Far East e dell'Est Europa oltre che il rafforzamento dell'espansione sul mercato nordamericano, non sono stati accompagnati da un'analoga tendenza su tutti i mercati europei. Permangono situazioni diverse in cui se Spagna, Belgio e Paesi Bassi mostrano variazioni positive, Germania e Portogallo denunciano andamenti deludenti, mentre Gran Bretagna e Francia non sono ancora usciti da una situazione di sostanziate stagnazione. " Intensità e durata del nuovo ciclo sembrano quindi dipendere strettamente dalla capacità dei mercati europei ed extra-europei di "sostituirsi" alla domanda nordamericana che dovrebbe conoscere, nel corso di quest'anno, un rallentamento. "E' ormai evidente - aggiunge Brotini - come le aziende del nostro settore debbano essere sempre più pronte ad adattarsi a repentini mutamenti di scenario. Sono in corso profondi cambiamenti sul piano dette tecnologie, delle scelte di mercato, delle politiche di servizio al cliente, che letteralmente investono e modificano le singole realtà aziendali come dimostrano le recenti acquisizioni da parte di importanti firme della moda. Si tratta di un fenomeno positivo poiché, come è stato sottolineato più volte nei nostri incontri associativi, l'obiettivo dei prossimi anni per le aziende calzaturiere è la crescita dimensionale". "Proprio per migliorare la riflessione in ambito associativo - continua il presidente di Anci - abbiamo avviato, con la costituzione di un Centro Studi per le Politiche Settoriali, un'impegnativa ricerca sugli scenari 2002-2006 per il settore. Allo stesso tempo stiamo portando avanti un progetto integrato di formazione rivolto al settore calzaturiero ed ai suoi fabbisogni. Si tratta di una serie di iniziative che abbracciano il mondo della scuola e della formazione scolastica a tutti i livelli e di un programma di attività rivolte ad accrescere la creazione e la diffusione della conoscenza all'interno del settore." "Se il 2000 sembra chiudersi in modo positivo dal punto di vista economico, - conclude Brotini -anche sul fronte della rappresentanza e della promozione del settore Anci non può che guardare con soddisfazione all'attività dello scorso anno. Il provvedimento sull'etichettatura delle suole, la legge di finanziamento delle reti informatiche del sistema moda, il piano di promozione messo a punto nell'ambito del Tavolo Tac del Ministero dell'industria, nonché le iniziative promozionali in collaborazione con Ice in Brasile e Russia sono tutti risultati dei rapporti istituzionali e di collaborazione che Anci ha saputo attivare."

BANCAPERTA SPA, SOCIETÀ DEL GRUPPO CREDITO VALTELLINESE, RADDOPPIA IL PATRIMONIO E PORTA L'UTILE NETTO AD OLTRE 7MILIARDI

Milano, 2 marzo 2001 - Il 2000 è stato un anno importante per Bancaperta; oltre al sensibile incremento dell'utile, 7,1 miliardi a fronte dei 5,9 miliardi del 1999 (+20%), la banca ha notevolmente aumentato il proprio patrimonio netto passato da 67,2 miliardi a 112,4 miliardi di lire a fine 2000. Bancaperta, controllata dal Credito Valtellinese e presieduta da Renato Bartesaghi, Direttore Generale della capogruppo, rappresenta il presidio unitario di tutto il Gruppo per le tematiche finanziarie con particolare riferimento all'asset management (oltre 5.000 miliardi di lire fra gestioni patrimoniali e private banking, su oltre. 43.000 posizioni). Per quanto riguarda l'attività di banca virtuale si evidenzia il significativo aumento dei clienti dei servizi della linea banc@perta, passati dai 14 mila di fine 1999 ai 50 mila di fine 2000; molto apprezzato il nuovo conto on web denominato conto@perto ("zero costi mille vantaggi") gestito con modalità fortemente innovative. Bancaperta ha conseguito nell'esercizio 2000, prima web bank in Italia, la certificazione di qualità Uni En ISO 9002. La società gestisce per conto del Gruppo anche l'intera tematica assicurativa sia garantendo un'adeguata copertura dei rischi interni sia coordinando l'offerta dei prodotti e dei servizi assicurativi per la clientela.

 

CREDITO ARTIGIANO: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31.12.2000 UTILE NETTO IN CRESCITA DEL 50% DIVIDENDO DI 225 LIRE PER AZIONE (+50%)

Milano, 2 marzo 2001 -Il Consiglio di Amministrazione del Credito Artigiano ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio al 31.12.2000, che chiude con utile netto di 24,6 miliardi, in crescita del 50% rispetto al 1999. Nettamente positivi tutti gli indicatori reddituali: il margine di interesse si incrementa del 15%, attestandosi a 142 miliardi, grazie ad un significativo sviluppo delle masse intermediate. Il margine da servizi cresce del 19,5%, passando da 82,4 miliardi del 1999 a 98,4 miliardi. In particolare, le commissioni attive registrano un progresso del 14,6%. L'incremento del margine di intermediazione è stato del 25%: il dato si attesta infatti a 252 miliardi rispetto a 202 miliardi dello scorso anno. I costi di gestione aumentano del 6,4% ed assommano a 164,3 miliardi. Nell'aggregato, il costo del personale si incrementa del 3,4%, passando da 74,3 a 76,8 miliardi: la crescita si pone in relazione al potenziamento della rete territoriale - oggi articolata in 72 filiali, 8 delle quali aperte nel corso del 2000 - ed al conseguente inserimento di nuove risorse. Il risultato dell'attività ordinaria, dopo rettifiche ed accantonamenti complessivamente pari a 23,5 miliardi, si determina in 45,2 miliardi contro 14,8 miliardi del 1999, segnando un progresso del 206%. Anche gli aggregati patrimoniali confermano la positiva dinamica già messa a segno nel 1999. La raccolta diretta si rappresenta in 4.143 miliardi, con una crescita del 10% rispetto a dicembre 1999. La raccolta indiretta raggiunge 6.403 miliardi, registrando su base annua un incremento del 5,5%. Nell'aggregato, il comparto del risparmio gestito passa da 2.223 a 2.478 miliardi, segnando un miglioramento dell'11,5% rispetto al 1999. Sensibile la crescita della quota in "fondi comuni" che si incrementa del 178%, passando da 137 a 381 miliardi. Complessivamente, la massa amministrata - al netto delle passività subordinate - raggiunge 10.546 miliardi di lire, segnando un aumento su base annua pari al 7,2%. Sostenuta la crescita degli impieghi alla clientela: con 3.368 miliardi di lire, in aumento del 25,2% conseguita attraverso una progressione armonica e costante in corso d'anno. Così come per il 1999, gli impieghi a medio lungo termine evidenziano un incremento ancora più sensibile con una crescita percentuale del 36%. Il rapporto tra le partite in sofferenza, al netto delle previsioni di perdita, e gli impieghi complessivi risulta pari all'1,82% per il 2000, contro il 2,39% registrato nel 1999. Il dato conferma l'attenzione dedicata all'attività di erogazione e di gestione del credito, pur in presenza di una dinamica sostenuta dei volumi intermediati. L'esercizio 2000 conferma il consolidamento ed il miglioramento dei risultati aziendali ed evidenzia una sempre più accentuata dinamicità della rete territoriale. Il ricorso e la consuetudine per oltre 15.000 nuovi clienti all'utilizzo dei servizi prestati via Internet è altresì prova dell'alto grado di fidelizzazione raggiunto anche attraverso canali virtuali, quali e-banking, nonché dell'affidabilità e specializzazione delle innovazioni tecnologiche introdotte. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti che sarà convocata per il 9 aprile 2001 e, occorrendo, per il 10 aprile in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo di L. 225 - contro L. 150 dello scorso esercizio - per le 93.750.000 azioni aventi godimento 1.1.2000, in pagamento dal 26 aprile 2001 (data stacco cedola 23 aprile 2001).

UNICREDITO ITALIANO: DATA STACCO DIVIDENDO

Milano, 2 marzo 2001 - UniCredito Italiano informa che l'Assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio 2000 verrà tenuta presumibilmente verso la fine del mese di aprile e che, quindi, il dividendo eventualmente deliberato (la proposta del Consiglio di Amministrazione del 28 febbraio scorso è di lire 250 per le azioni ordinarie e di lire 265 lire per le azioni di risparmio) sarà messo in pagamento il giorno 24 maggio 2001 con data di "stacco" il 21 dello stesso mese.

FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI FEBBRAIO 2001

Roma, 2 marzo 2001- Nel mese di febbraio 2001 si è registrato un fabbisogno del settore statale di circa 12.000 miliardi a fronte di un disavanzo di 922 miliardi di febbraio 2000. Nel primo bimestre del 2001 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 9.000 miliardi, mentre nell'analogo periodo 2000 si era avuto un avanzo pari a 7.243 miliardi.

ANGELVENTURES - VENTURE CAPITAL FUND : THE INTERNET REVOLUTION THAT IS REDEFINING THE TRADITIONAL BOUNDARIES OF THE BUSINESS SECTORS, CREATING NEW SERVICES, BUSINESS MODELS, AND PLAYERS

Milano, 2 marzo 2001 - Gianfilippo Cuneo, Chairman of Bain, Cuneo e Associati, has promoted together with a group of selected sophisticated investors, the creation of AngelVentures, a venture capital fund (the "Fund") that will undertake as primary activity the investment in high growth potential companies operating in the telecommunications, Internet, media and high tech sectors. The Key Features - Funds raised (final closing - February 2001): € 123 million. Av Capital S.A., a management company incorporated in Luxembourg, will manage the investment process. AdVisor S.p.a., an advisory company incorporated in Italy, will support the management company; additional advisory companies will be identified in other countries. The objective of the Fund is to generate gross annual average compounded returns on investment (Irr) in excess of 35% through the divestment of the assets acquired. The investment period is expected to take between 1 to 3 years and the liquidation of all assets to take between 3 to 5 years. Investment Strategy Background - The turbulent dynamics that all business sectors are experiencing as a consequence of the emergence of the "New Economy" offer extremely attractive business opportunities. Three key trends should be emphasized: the unbundling of telecommunication services, which is stimulating the emergence of new players and new applications; the increasing availability of broadband connections and the rapid development of new media (internet portals, digital Tv, 3G and wireless mobile technology) requiring digital content; the Internet revolution that is redefining the traditional boundaries of the business sectors, creating new services, business models, and players. The dramatic impact of such trends can be clearly noticed in the United States and some North European countries, which are leading these developments. Nonetheless it is common knowledge that the above-described trends are global in nature, and that the evolution is likely to follow similar patterns in the different regions of the world. The weakness or absence of most traditional barriers, the global reach achievable through the new technologies and the existence of strong economies of scale will result in a rapid consolidation process. Strategy - AngelVentures believes that the time lag that Southern Europe is experiencing with regards to the key trends illustrated above, offers an exceptional opportunity to: replicate successful business models; import innovative know-how; anticipate the most promising developments; facilitate the expansion in Europe of consolidating US leading companies. This will be achieved through the identification, for each business proposal, of winning business models already developed in other more mature markets and to utilize them as a technological platform, with the advantage of reducing development costs and accelerating the time-to-market. The partnership could vary from a license agreement to a joint venture. In either case it may facilitate the future exit from the investment as the partner company could be looking for international expansion. Having such vision, AngelVentures has established links with leading Us investors in order to ensure visibility on the Us market and access key companies and individuals, through: having Us funds and strategic investors participate in the Fund; signing co-investment agreements with Us venture capital funds in exchange of technical know-how. The investment focus will be on high growth potential companies, operating in the telecom, high tech, Internet, and media sectors, usually in their post incubator phase. Key criteria for the valuation of the investment proposals will be the credibility and quality of the management team, the proven success of the business model in more mature markets, and the possibility to identify from the start an exit strategy. In addition, taking advantage of the latest experiences of the Venture Capital funds, AngelVentures will base its investment decisions on the following considerations: Internet initiatives will be financed only if the benefit for the client is clear, the business proposition has a sustainable competitive advantage, the cash break-even point can be reached in a reasonable timeframe, and there is the participation of a strong partner (e.g. brick-and-mortar) that adds value and will facilitate the exit; initiatives with a perceived high upside potential but also particularly high volatility will be financed only if an early exit (preferably during the second round of financing) is agreed at the time of investment; initiatives suffering from financial stress due to previous underestimation of the required investments and of the time necessary to reach the cash break even point (whose number is on the rise), will be financed only if their business model is considered valid and an acceptable valuation, due to their necessity to have additional funds, is negotiated; finally, to have a well-balanced investment portfolio, AngelVentures will diversify its investment in terms of market sector and unit size. Value added by the promoter - Gianfilippo Cuneo will actively contribute to the success of the Fund through his professional expertise and the experience from highly successful initiatives launched over the last decade (e.g. Bain, Sapient, Investitori Associati, etc.) Key elements that will be leveraged include: very extensive personal network of contacts among top executives, business school professors, business consultants, private equity fund managers, venture capitalists; knowledge of trends and opportunities stemming from his professional activity, relationships and partnerships with international players (e.g. Sapient), direct exposure through Board memberships (e.g. Advanced Capital); proven ability to identify and motivate winning executives. Existing Investments in Portfolio - The existing portfolio investments can be grouped into the following categories: Telecom Services, Content Developers, e-commerce B2B, e-commerce B2C, e-commerce B2B2C and other investments within the Fund's scope.

MERLONI ELETTRODOMESTICI COSTRUIRA' UNA NUOVA FABBRICA PER LA PRODUZIONE DI LAVATRICI IN RUSSIA L'ANNUNCIO A MARGINE DELL'INCONTRO TRA IL PRIMO MINISTRO RUSSO KASYANOV, VITTORIO MERLONI E ANDREA GUERRA

Roma, 2 marzo 2001 Merloni Elettrodomestici costruira' una nuova fabbrica per la produzione di lavatrici a Lipetzk, dove si trova lo stabilimento acquisito dalla multinazionale italiana lo scorso ottobre e dove attualmente si producono frigoriferi a marchio Stinol. E' stato reso noto a Roma a margine dell'incontro tra il Primo Ministro russo Kasyanov, il presidente della Merloni Elettrodomestici Vittorio Merloni e l'amministratore delegato Andrea Guerra. La Merloni Elettrodomestici, che ha già investito 120 milioni di dollari per l'acquisto di Stinol, conferma quindi la propria fiducia nelle potenzialità di sviluppo del mercato russo. Una fiducia rinnovata anche in virtù dei risultati già raggiunti, in questi primi mesi, nello stabilimento di frigoriferi di Lipetzk, dove la produzione è aumentata del 30%. La nuova fabbrica di lavatrici potrebbe operare a pieno regime già tra due anni, contribuendo così allo sviluppo dell'economia locale, anche grazie alla propria capacità di attrarre altre aziende dell'indotto, come avvenuto in altri comprensori industriali dove la Merloni si è insediata. In Italia, così come in Turchia o in Polonia, in simbiosi con gli stabilimenti Merloni sono cresciuti infatti veri e propri distretti industriali. "Abbiamo di fronte a noi un mercato di 280 milioni di persone, grande quanto Eurolandia, ma con tassi di penetrazione più bassi - ha commentato Andrea Guerra - tutti sono interessati a produrre localmente. Noi lo abbiamo fatto per primi, forti di un'esperienza di oltre vent'anni in Russia".

 

ANTITRUST:ENEL PRENDE ATTO

Roma, 1 marzo 2001 - Enel prende atto della decisione dell'Antitrust e valuterà anche con la controparte Vodafone le implicazioni e le relativE conseguenze contrattuali delle condizioni imposte.

R.C. AUTO: BASTA CON LA DEMAGOGIA

Roma, 2 marzo 2001 - Sulla questione rc auto gli assicuratori avevano avvertito fin dall'inizio che il blocco delle tariffe non avrebbe risolto alcun problema. Infatti per contenere i costi delle polizze erano e sono necessari interventi che contengano i costi degli incidenti stradali. Era certo che, in assenza di ciò, il problema del costo della rc auto si sarebbe riproposto in termini ancor più gravi alla scadenza del congelamento. In questo anno, i costi degli incidenti, che non sono stati bloccati, hanno continuato ad aumentare come negli anni precedenti. I provvedimenti veramente necessari da apportare erano stati proposti dall'Ania e concordati con le parti sociali, ovvero governo, consumatori e autorità di controllo in un protocollo d'intesa firmato a ottobre. Nulla di significativo è stato fatto. L'unica misura presa, cioè la legge che regolamenta i risarcimenti del danno alla persona, è parziale e non sufficiente e i suoi effetti sono del tutto incerti e potranno essere apprezzati solo nel medio/lungo periodo. In questa situazione le compagnie, per poter continuare a pagare i danneggiati, non possono non adeguare le tariffe alla dinamica dei costi degli incidenti, costi che aumentano anno per anno molto di più dell'inflazione. I prezzi della rc auto saranno molto differenziati fra compagnia e compagnia e molto diversi per ogni assicurato in funzione della zona di residenza e del suo singolo profilo di rischio. La concorrenza esistente potrà consentire agli assicurati di scegliere l'offerta migliore. Gli assicuratori sono naturalmente consapevoli che questa situazione crea un malessere nei rapporti con la loro clientela e sono quindi a primi a farsi parte attiva perché il costo delle polizze sia il più possibile contenuto e che siano eliminati i fattori che ne determinano la continua crescita. In questo impegno le compagnie limiteranno gli aumenti anche al di sotto di quanto non sarebbe tecnicamente necessario e rinnovano la richiesta di: una disciplina completa ed efficace del risarcimento dei danni alla persona; la possibilità di riparazione diretta dei veicoli danneggiati; interventi nel perseguimento reale delle frodi; misure significative per la sicurezza stradale. In ogni caso i numeri che sono stati diffusi sull'aumento del prezzo dell'assicurazione rc auto dalla liberalizzazione in poi, sono superficiali, strumentali e demagogici. Negli ultimi cinque anni, dal '95 alla data del blocco, l'incremento reale della spesa della collettività per l'assicurazione rc auto è stata del 35,4% e i risarcimenti per gli incidenti sono aumentati del 57.4 %.

TURISMO: ORRICO, CON APPROVAZIONE RIFORMA FINALMENTE POSSIBILE PARTECIPARE A COMPETIZIONE INTERNAZIONALE

Roma, 2 marzo 2001 - "L'approvazione definitiva della legge Gambini-Servodio avvia una fase nuova di crescita e di sviluppo del turismo italiano". È quanto afferma il Presidente dell'Assoturismo-Confesercenti, Gaetano Orrico, commentando il varo da parte della Camera della legge di riforma del settore. "Bisogna dare atto alla maggioranza di Governo di aver rispettato l'impegno preso, seppure con qualche limite, come ad esempio l'assenza di riferimenti alla riforma dell'Enit". "Questo risultato, che rappresenta per le imprese turistiche italiane un fatto di straordinaria importanza - sottolinea Orrico - premia l'azione di Assoturismo per fare in modo che prima della conclusione della legislatura fosse consegnata al Paese una legge moderna in grado di corrispondere agli impegni che la competizione internazionale richiede al settore turistico. Non va dimenticato che l'Onu ha dichiarato il 2001 l'anno del turismo sostenibile il cui sviluppo rappresenta uno degli obiettivi principali della legge appena varata".

 

EUTELSAT ASSEGNA A BOEING SATELLITE SYSTEMS IL CONTRATTO PER LA COSTRUZIONE DI e-BIRD

Milano, 2 marzo 2001 - Eutelsat ha siglato a Parigi con Boeing Satellite Systems Inc. il contratto per la fornitura in tempi rapidi di e-Bird, un nuovo satellite ottimizzato per le trasmissioni a protocollo IP, con possibilità di effettuare via satellite anche il canale di ritorno. Con il lancio previsto nel secondo semestre del 2002, l'e-Bird sarà posizionato in orbita geostazionaria a 25,5° Est e avrà una capacità di 20 trasponditori in banda Ku accesi contemporaneamente, collegati a quattro fasci di emissione concentrati sull'area europea. Con un design d'avanguardia, il carico utile di e-Bird comprenderà trasponditori da 36 e da 108 Mhz, così da essere particolarmente adatto alla natura essenzialmente asimmetrica dell'accesso ad Internet. Il satellite avrà una vita operativa contrattuale di 10 anni ed è basato sulla piattaforma Boeing 376 HP stabilizzata a rotazione. "L'integrazione in tempi rapidi di e-Bird nella flotta satellitare di Eutelsat supporta la strategia di Eutelsat di voler essere protagonista nella fornitura di reti satellitari interattive, un ambito in cui le opportunità di crescita sono enormi", ha detto il direttore generale di Eutelsat, Ing. Giuliano Berretta. "Siamo estremamente soddisfatti di aver appena concluso il nostro primo contratto con la Boeing Satellite Systems e di contribuire all'apertura di nuovi orizzonti con un satellite di progettazione innovativa, particolarmente adatto all'accesso a Internet a larga banda". "Siamo orgogliosi che Eutelsat abbia scelto Boeing Satellite Systems per la costruzione di e-Bird", ha dichiarato il presidente di Boeing Satellite Systems, Tig H. Krekel. "Per noi si tratta di una meravigliosa conquista di mercato, oltre che della migliore prova della nostra capacità di soddisfare richieste di tecnologia avanzata a livello mondiale. Dopo un 2000 di tutta soddisfazione, nel 2001 i nostri affari avanzano a tutta velocità". Con la firma del contratto per l'e-Bird, Eutelsat si è assicurata l'apporto di capacità aggiuntiva di sette nuovi satelliti, il primo dei quali, Eurobird, sarà lanciato l'8 marzo prossimo da Arianespace con un vettore Ariane 5. Il programma di lanci di quest'anno comprende inoltre gli Atlantic Bird 1 e 2, che permetteranno ad Eutelsat di disporre di una nuova ed efficiente infrastruttura satellitare per collegare l'Europa e l'Africa con il Nord America e l'America Latina. Con una flotta attualmente composta da 18 satelliti, Eutelsat è uno dei maggiori operatori al mondo. I satelliti Eutelsat vengono utilizzati da radio, televisioni, Internet provider, operatori di telecomunicazioni ed aziende per trasmettere i loro contenuti in tutta l'Europa e l'Africa, in gran parte dell'Asia e delle Americhe. Eutelsat è stato il primo operatore satellitare in Europa a trasmettere canali televisivi in Dvb (Digital Video Broadcasting) ed oggi i canali digitali trasmessi sono oltre 850, captati da oltre 84.000.000 di abitazioni dotate di impianto: si tratta di uno dei bacini di audience più importanti del mondo. Il 56% della capacità satellitare totale di Eutelsat viene usata per la trasmissione di canali televisivi; oltre il 40% quella che trova impiego nella trasmissione di dati, inclusi l'accesso a Internet a larga banda e il supporto di dorsali Internet. Il fatturato di Eutelsat nel 2000 ha raggiunto i 685 milioni di euro (circa 1.350 miliardi di lire), segnando un incremento del 46% rispetto all'anno precendente. Bss è il primo produttore mondiali di satelliti per telecomunicazioni ed uno dei primi produttori di sistemi spaziali, satelliti e carichi utili per difesa, applicazioni scientifiche e di monitoraggio dell'ecosistema. La Boeing ha sede a Seattle ed è la prima azienda aerospaziale del mondo nonché il primo esportatore degli Stati Uniti; al vertice delle classifiche mondiali anche nella costruzione di aviogetti civili e militari nonché primo fornitore della Nasa. Nell'ambito aerospaziale, Boeing estende la propria attività anche agli aerei ad elica, ai sistemi elettronici e di difesa, ai missili, ai motori per razzi, ai razzi vettori ed ai sistemi informatici e di comunicazione. L'azienda ha una penetrazione mondiale, con clienti in 145 Paesi e stabilimenti negli Stati Uniti, in Canada ed in Australia.

TIM: PARTE IL CONCORSO WIRELESS INNOVATION, UN PREMIO PER LA TELEFONIA MOBILE DEL FUTURO SARANNO PREMIATI I 10 MIGLIORI PROGETTI PER LO SVILUPPO DI SERVIZI INNOVATIVI SU TELEFONINO

Lecce, 2 marzo 2001 - Tim lancia in tutte le Universita' italiane Wireless Innovation, il concorso che permettera' agli studenti universitari di realizzare i propri progetti relativi alla telefonia mobile e sottoporli al vaglio di una commissione che premiera' le 10 idee migliori. Con questa iniziativa Tim (Gruppo Telecom Italia) offre ancora una volta al sistema universitario la possibilita' di promuovere la crescita degli studenti con la creazione di nuove opportunita' di specializzazione e di progetti per lo sviluppo di idee innovative in un settore, quello della telefonia mobile, caratterizzato da una continua e rapida evoluzione. L'iniziativa e' dedicata a tutti gli studenti delle Universita' italiane che si iscriveranno al concorso Wireless Innovation (da soli oppure raccolti in team di massimo 4 persone). Tutti i componenti dei team vincitori parteciperanno ad uno stage retribuito della durata di tre mesi in Tim, riceveranno un telefonino Wap e avranno libero accesso a specifici corsi di formazione on-line, oltre ad una somma fino a 30 milioni di lire da dividere con gli altri membri del team. Per tutti gli studenti che intendono partecipare al concorso e' stato creato un sito dedicato, accessibile via www.tim.it, dove e' possibile trovare il regolamento, la Guida del Partecipante con tutti gli strumenti e gli esempi necessari per sviluppare e strutturare la "business idea" oltre ad alcuni casi di successo da cui prendere spunto, documenti di approfondimento sulla telefonia mobile e una raccolta di link con altri siti Internet per reperire ulteriori informazioni. I progetti potranno spaziare dai servizi di informazione ad applicazioni di varia utilita', fino a proposte di giochi o servizi a valore aggiunto per il tempo libero e dovranno illustrare in non piu' di 3.000 parole (circa 7 pagine) gli aspetti caratterizzanti il servizio innovativo proposto, completando la proposta con un piano di marketing sintetico ma articolato. Partecipare al premio Wireless Innovation e' molto semplice: basta registrarsi sul sito dedicato entro il 30 aprile. I risultati del concorso saranno resi pubblici nel mese di giugno 2001. Il premio Wireless Innovation si inserisce in un piu' ampio progetto realizzato da Tim con il mondo delle Universita', il Tim Fellowship Programme, che promuove la crescita degli studenti, lo sviluppo di nuove professionalita' e la creazione di opportunita' occupazionali ed imprenditoriali nel campo della New Economy e delle Telecomunicazioni, attraverso la realizzazione di un network internazionale con Atenei e Centri di Ricerca e la creazione di nuove cattedre d'insegnamento, master e corsi di laurea. "Le nuove tecnologie - ha dichiarato Mauro Sentinelli, Direttore Generale di Tim a proposito dell'iniziativa - stanno cambiando radicalmente non solo il modo di comunicare degli individui ma anche il modo di fare impresa. La New Economy impone alle aziende di ricercare schemi alternativi a quelli che fino ad oggi hanno ispirato l'economia tradizionale e Tim, leader in Europa nel settore delle telecomunicazioni, si impegna da tempo ad esplorare nuovi modi di creare valore, intuire le direzioni del cambiamento ed anticipare i percorsi di sviluppo. In questo scenario e' fondamentale investire sulle risorse umane che costituiscono il vero capitale, il vero fattore di successo dell'Azienda Italia". "....Oggi piu' di ieri - ha dichiarato Aldo Romano, Direttore dell'e-Business Management School dell'Isufi - alle risorse umane sono richieste nuove competenze basate sull'interdisciplinarieta', la creativita' e la capacita' di creare valore. Percio' e' fondamentale investire sulla formazione continua delle persone tanto nell'impresa quanto nell'universita' e nelle scuole superiori di formazione ....La vocazione dell'e-Business Management School dell'Isufi e' proprio quella di sviluppare e valorizzare le capacita' di intuire ed anticipare le opportunita' del business nei nuovi scenari della Net Economy....."

 

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