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15 MARZO 2002

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SUMMIT DI BARCELLONA: INVITI A CONCENTRARSI SU BANDA LARGA, INNOVAZIONE E PAESI CANDIDATI

Bruxelles, 15 marzo 2002 - Prima del Consiglio europeo, che si terrà a Barcellona il 14 e il 15 marzo, sono state presentate una serie di richieste di alto profilo tra cui inviti a prestare la dovuta attenzione al decollo della banda larga, alla promozione dell'innovazione e all'inclusione dei paesi candidati. In un articolo pubblicato sul quotidiano "The Times", il primo ministro britannico Tony Blair e il premier svedese Göran Persson hanno dichiarato che "la comunicazione a banda larga costituisce un elemento chiave per la competitività futura dell'Europa". I due Capi di governo chiederanno al summit di Barcellona di fissare il 2005 come scadenza entro cui rendere disponibile l'accesso alla banda larga in tutta l'UE. Essi hanno aggiunto che si tratta di uno strumento fondamentale per migliorare la competitività, affrontare il problema della disoccupazione e aumentare la mobilità della forza lavoro. La Commissione europea ha già dichiarato che in marzo rielaborerà i suoi programmi in modo da ampliare l'accesso alla banda larga. Anche le associazioni d'impresa tedesche e francesi hanno chiesto maggiore attenzione, questa volta alle questioni che riguardano le aziende e l'innovazione nell'UE. In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio europeo, Jose María Aznar, tre organizzazioni - l'Associazione delle imprese francesi (Medef), la Confederazione federale dell'industria tedesca e la Confederazione federale delle unioni tedesche dei datori di lavoro - hanno definito le tematiche ritenute prioritarie per le imprese europee, tra cui la garanzia della competitività mediante l'innovazione. Inoltre, tra le aziende e lo Stato auspicano una maggiore collaborazione che contribuisca ad armonizzare sostenibilità e competitività. Le associazioni sostengono che queste richieste sono conformi a quelle dell'organizzazione europea Unice (Unione delle confederazioni europee dell'industria e dei datori di lavoro). Infine il presidente del Consiglio europeo, Jose María Aznar, ha invitato i paesi candidati a impegnarsi per il processo di Lisbona, che punta a fare dell'Europa l'economia della conoscenza più competitiva al mondo entro il 2010. In una lettera inviata ai 13 paesi candidati il 9 marzo, Aznar li ha invitati a partecipare alle sessioni di lavoro che si terranno a Barcellona. Nell'elogiare i cambianti che molti paesi candidati hanno compiuto negli ultimi 10 anni, Aznar ha affermato che questa flessibilità e disponibilità al cambiamento potrebbero essere maggiormente "in linea con lo spirito di Lisbona e offrono un esempio dei risultati fattibili purché esista la necessaria volontà politica". I leader, i ministri degli Esteri e i ministri dell'Economia saranno presenti a Barcellona per partecipare agli incontri stabiliti.

AL VIA LA QUARTA EDIZIONE DEL FORUM DI CERNOBBIO (15-17 MARZO A VILLA D'ESTE) CON LA PARTECIPAZIONE DI MARZANO, STANCA, ANGELETTI, PEZZOTTA E FASSINO
Milano, 15 marzo 2002 - La sicurezza nell'economia e nella politica internazionale, gli scenari e le prospettive della globalizzazione dei mercati, l'euro nei sistemi d'impresa e nelle relazioni economiche internazionali: saranno questi i temi portanti della quarta edizione del Forum "I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000" organizzato da Confcommercio, in collaborazione con Ambrosetti, che si svolgerà dal 15 al 17 marzo a Cernobbio. Sui grandi temi dell'economia e dei mercati, con specifica attenzione all'evoluzione degli scenari internazionali e alle prospettive e alle dinamiche del terziario, ne discuteranno, durante i tre giorni del Forum, imprenditori, economisti, policy makers e opinion makers. Come sempre, il Forum si terrà a Villa d'Este. I lavori avranno inizio venerdì 15 marzo alle ore 12.00 con la conferenza stampa di apertura del Presidente di Confcommercio, Sergio Billè, e del Presidente di Ambrosetti, Alfredo Ambrosetti. Proseguiranno per l'intera giornata (14.30-18.45), riprenderanno sabato 16 marzo (9.00-13.00 e 14.45-19.15) e si concluderanno domenica 17 marzo (9.00-13.00). Tra i partecipanti: Luigi Angeletti (Segretario Generale Uil), Franco Bernabè (Presidente H3G), Elio Catania (Amministratore Delegato Ibm Italia), Piero Fassino (Segretario Ds), Jean-Michel Godeffroy (Direttore Generale "Sistemi di Pagamento", Bce), Gian Maria Gros-Pietro (Presidente Eni), Paul-Louis Halley (Presidente Eurocommerce), Antonio Marzano (Ministro per le Attività Produttive), Nicholas Negroponte (Mit, Direttore Media Lab), Umberto Paolucci (Presidente Microsoft Italia), Corrado Passera (Amministratore Delegato Poste Italiane spa), Savino Pezzotta (Segretario Generale Cisl), Alessandro Profumo (Amministratore Delegato Unicredito), Jeremy Rifkin (Presidente The Foundation on Economic Trends), Lucio Stanca (Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie), Vito Tanzi (Sottosegretario per l'Economia e le Finanze).

BANDO DI GARA PER LA VALUTAZIONE STRATEGICA DELL'ASSISTENZA FINANZIARIA DELL'UE ALLE PMI
Bruxelles, 15 marzo 2002 - La Dg Bilancio della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per una valutazione strategica dei piani di assistenza finanziaria dell'Unione europea alle Pmi (piccole e medie imprese). Le valutazioni strategiche hanno l'obiettivo di fornire elementi utili per la definizione del futuro orientamento politico della Commissione. Tra i temi individuati figura l'assistenza finanziaria alle Pmi [vedere comunicazione C(2001) 3661 del 19 novembre 2001] che costituisce l'oggetto della presente valutazione. L'obiettivo generale di questa valutazione è quello di esaminare la "ragion d'essere", la pertinenza, la coerenza, l'efficacia e, per quanto possibile, l'efficienza complessiva dei diversi piani di assistenza finanziaria comunitaria per le piccole e medie imprese (Pmi) europee, nonché di consolidare le basi di conoscenze utili per elaborare ed attuare i piani di assistenza finanziaria adattati agli sviluppi attuali e futuri delle politiche comunitarie destinate alle Pmi. Per informazioni: Commissione europea, Direzione generale del Bilancio, Unità "Valutazione" , All'attenzione di O. Rouland, Brey 2 11/382, B-1049 Bruxelles, Fax +32-2-2953145

PROMOZIONE DELL'IMPRENDITORIALITÀ E DELLE PMI: PREINFORMAZIONE
Bruxelles, 15 marzo 2002 - La Dg Imprese della Commissione europea ha pubblicato la preinformazione di un bando di gara per la promozione dell'imprenditorialità e delle Pmi (piccole e medie imprese). 1. Studio sugli ostacoli al lavoro autonomo ed alla creazione di imprese negli Stati membri. L'obiettivo dello studio è quello di ottenere un quadro globale, ma pur sempre dettagliato, della situazione dei lavoratori dipendenti europei che intendono intraprendere un'attività professionale autonoma o costituire la propria società. Lo studio si concentrerà sugli ostacoli strutturali generati dai sistemi giuridici ed amministrativi dei paesi dell'UE (in particolare con riguardo alle disposizioni relative alla tassazione, alla sicurezza sociale, alla legislazione del lavoro ed al codice civile). Lo studio analizzerà inoltre le disposizioni legali relative agli spin-off aziendali (e procedure simili) ed i problemi che ne derivano per i lavoratori dipendenti.
2. Servizio/Business Education Network in Europe. Estensione ai paesi candidati della rete esistente, aggiornamento dei dati e dei corsi nella banca dati. Il progetto s'iscriverà in un quadro operativo e dovrà costituire un allargamento geografico della rete esistente e non una sua ristrutturazione totale. 3. Servizio/sviluppo di un questionario via Internet connesso ad una banca dati relazionale mediante autodichiarazione dei dati chiave sugli enti mutualistici negli Stati membri. Il progetto ha un duplice obiettivo. In primo luogo, sviluppare un software con maschere di immissione dati via Internet mediante un questionario in 11 lingue (la traduzione sarà di competenza della Commissione) impostato su una banca dati relazionale disponibile sul mercato e già utilizzata dalla Commissione. Il consulente dovrà fornire questo strumento affinché la maschera di immissione dati via Internet possa essere inserita direttamente sul sito della DG Imprese. In secondo luogo, garantire i servizi di un esperto in campo statistico (2 settimane) per assistere il consulente nella progettazione della banca dati (massimo una settimana) e per assistere la Commissione nell'analisi dei risultati. 4. Consultazione intesa a rivedere il quadro giuridico e fiscale degli enti mutualistici negli Stati membri. Al fine di preparare un documento analitico sulla situazione giuridica e fiscale degli enti mutualistici negli Stati membri, il consulente, sia direttamente o attraverso contatti di rete negli Stati membri, dovrà rivedere il quadro giuridico e fiscale degli enti mutualistici servendosi di un questionario fornito dalla Commissione e di un'introduzione che presenterà a Bruxelles. Le attività dovranno essere intraprese sulla base di una ricerca "a tavolino", mentre il consulente coordinerà e consoliderà la ricerca negli Stati membri. 5. Consultazione per la revisione del quadro giuridico e fiscale degli enti mutualistici nei paesi candidati. Al fine di preparare un documento analitico sulla situazione giuridica e fiscale degli enti mutualistici, il consulente, sia direttamente o attraverso contatti di rete nei paesi candidati (Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Romania, Slovacchia, Slovenia e Turchia), dovrà rivedere il quadro giuridico e fiscale degli enti mutualistici servendosi di un questionario fornito dalla Commissione e di un'introduzione che presenterà a Bruxelles. Le attività dovranno essere intraprese sulla base di una ricerca "a tavolino", mentre il consulente coordinerà e consoliderà la ricerca nei paesi candidati. 6. Studio sull'accesso delle PMI agli appalti pubblici. Lo studio riguarda l'analisi statistica, uno studio comparativo e l'individuazione delle buone prassi relative all'accessibilità delle PMI agli appalti pubblici di "dimensione europea" all'interno degli Stati membri dell'UE. 7. Studio inteso ad evidenziare i cambiamenti a livello dei prestiti bancari a favore delle PMI negli Stati membri. Servizi di studio. Per informazioni: Commissione europea Direzione generale per le Imprese B-1049 Bruxelles Progetto 1: T. Jaegers SC27 3/21 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2991587 Fax: +32-2-2966278; Progetto 2: F. Lemmel SC27 3/20 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2993734 Fax: +32-2-2966278; Progetto 3, 4 e 5: K. Koerner SC27 4/27 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2993185 Fax: +32-2-2954590 ; Progetto 6: F. Ianniello SC274/38 B-1049 Bruxelles Tel: + 32-2-2955155 Fax: +32-2-2954590 ; Progetto 7: V. Vanhanen SC27 4/18 B-1049 Bruxelles Tel: + 32-2-2992151 Fax: +32-2-2992154.

SERVIZI, COMMERCIO, TURISMO, E-BUSINESS E IDA
Bruxelles, 15 marzo 2002 - La Dg Imprese della Commissione europea ha pubblicato la preinformazione di un bando di gara per servizi, commercio, turismo, e-business e IDA (trasmissione telematica di dati tra amministrazioni). La preinformazione comprende: Valutazione dell'impatto della migrazione verso i software liberi. Importo indicativo: 250.000 euro Sostegno all'attuazione dei servizi di "e-governement". Importo biennale indicativo: 2.500.000 euro Consulenza nel campo generale della gestione dei contenuti middleware e delle realizzazioni a sostegno delle reti settoriali. Importo triennale indicativo: 2.500.000 euro Strumenti necessari per rafforzare la dimensione sociale ed economica dello sviluppo sostenibile al fine di migliorare la competitività e l'innovazione: criteri armonizzati per una buona accessibilità delle infrastrutture e dei siti turistici da parte dei disabili. Importo indicativo: 100.000 euro Strumenti necessari per rafforzare la dimensione sociale ed economica dello sviluppo sostenibile al fine di migliorare la competitività e l'innovazione: metodi e strumenti di misura necessari al controllo della qualità delle destinazioni e dei servizi turistici. Importo indicativo: 100.000 euro Strumenti necessari per rafforzare la dimensione sociale ed economica dello sviluppo sostenibile al fine di migliorare la competitività e l'innovazione: strategie per individuare e sviluppare un'identità socioculturale sostenibile per le destinazioni turistiche. Importo indicativo: 150.000 euro Studi da realizzare nel quadro "della funzione di sorveglianza del mercato dell'e-business". Importo indicativo: 1.000.000 di euro per un periodo di 12 mesi Studio da realizzare nel quadro delle attività "di standardizzazione delle politiche nazionali per la promozione della sicurezza dell'e-business". Importo indicativo: 125.000 euro Studio inteso ad analizzare l'impatto dell'e-business sulle legislazioni relative ai prodotti industriali in seno all'UE. Importo indicativo: 150.000 euro Studi (tre) nel campo dell'industria e dei servizi delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC). Importo indicativo per i tre studi: 250.000 euro. Per informazioni : Commissione europea Direzione generale per le Imprese B-1049 Bruxelles . Progetto 1, 2, 3 e 4: Sig.ra Finetti SC15 2/049 B-1409 Bruxelles Tel: +32-2-2960109 Fax: +32-2-2990286; Progetto 5 e 6: Sig.ra Westcott SC27 2/027 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2953886 Fax: +32-2-2956969 ; Progetto 7: Sig. Servert SC27 2/029 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2958006 Fax: +32-2-2956969; Progetto 8: Sig. Karageorgos SC15 1/143 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2960291 Fax: +32-2-2969500; Progetto 9: Sig. Conte SC15 1/019 B-1049 Bruxelles Tel: + 32-2-2968273 Fax: +32-2-2969500; Progetto 10: Sig.ra Perogianni SC15 1/173 B-1049 Bruxelles Tel:+ 32-2-2958193 Fax: +32-2-2969500; Progetto 11: Sig. Richier SC15 1/173 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2969110 Fax: +32-2-296 9500.

BANCA ANTONVENETA: IL C.D.A. RICORDA SILVANO PONTELLO NOMINATO PRESIDENTE ANTONIO CEOLA. UTILE NETTO +25,7% - DIVIDENDO +36,7%
Milano, 15 marzo 2002 - Commosso ricordo del dott. Silvano Pontello, quest’oggi (13 marzo 2002), da parte del Consiglio di Amministrazione della Banca Antonveneta. Dopo le esequie che si sono tenute al mattino, nella Chiesa di San Francesco a Padova, con una nutrita e sentita partecipazione, nel pomeriggio il C.d.A. si è aperto con un momento di raccoglimento. La figura del dott. Silvano Pontello, Direttore Generale della Banca Antoniana dal 1990, della Banca Antonveneta dal 1996 e, dal 28 gennaio scorso, Presidente dell’Istituto, è stata ricordata dal Vice Presidente Vicario Dott. Antonio Ceola. Il quale ha sottolineato in particolare le qualità umane e professionali del dott. Pontello, la sua dedizione alla Banca, il rapido e positivo cammino effettuato dall’Istituto sotto la sua guida. Ed ha concluso ribadendo l’unanime impegno a proseguire la sua opera, completando il disegno che prevede entro la metà del prossimo mese di aprile la quotazione alla Borsa Italiana. Il Consiglio, quindi, prima di prendere in esame il progetto del bilancio individuale e consolidato 2001, ha nominato all’unanimità Presidente il dott. Antonio Ceola. Il bilancio individuale della Banca Antonveneta - Al 31 dicembre 2001, la raccolta diretta della Banca Antonveneta ha raggiunto i 24.878 milioni di euro, con un incremento del 23,4% rispetto al dicembre 2000 (+18% al netto dell'apporto delle incorporate Banca Cattolica e Banca Popolare Jonica) e la raccolta indiretta - penalizzata dall'andamento dei corsi di mercato, ai quali è valorizzata - ha toccato i 26.855 milioni di euro (-7,5%). La raccolta globale da clientela si è assestata, quindi, a 51.733 milioni di euro (+5,1%), mentre gli impieghi alla clientela hanno raggiunto i 25.293 milioni di euro, con un incremento del 19,7% (+16% al netto dell'apporto delle banche incorporate). Il Conto Economico individuale riclassificato al 31 dicembre 2001 evidenzia un margine gestione denaro superiore ai 1.315 milioni di euro, in aumento del 41,6% su dicembre 2000; il margine di intermediazione si è attestato a 1.962 milioni di euro, con un aumento del 26,3%. Le spese amministrative hanno raggiunto i 958 milioni di euro, con un incremento del 9,4%. Il risultato di gestione ha superato i 1.003 milioni di euro, con un aumento annuo del 48,1%. Dopo le rettifiche, riprese di valore e gli accantonamenti, l'utile delle attività ordinarie si è fissato a 484,8 milioni di euro, con un incremento del 93,2% su dicembre 2000. Il Consiglio di Amministrazione, in sede di approvazione del bilancio individuale e consolidato, alla luce delle soddisfacenti risultanze reddituali già rilevate nel "preconsuntivo 2001", ha ritenuto opportuno adottare principi contabili internazionali che hanno comportato la riduzione delle componenti di avviamento per 76,9 milioni di euro. L'utile netto individuale di periodo si è quindi attestato a 243,5 milioni di euro, con un aumento del 25,7% sul dato al 31 dicembre 2000. Il rapporto fra sofferenze nette ed impieghi si è ridotto, anche in forza di un'operazione di cartolarizzazione, all'1,7% dal 4,9% al 31 dicembre 2000. Il bilancio consolidato - Al 31 dicembre 2001, la raccolta globale del Gruppo ha raggiunto i 61.257 milioni di euro, in crescita del 4,2% rispetto al dato al 31 dicembre 2000. In particolare, la raccolta diretta è aumentata del 17%, raggiungendo i 32.473 milioni di euro; la raccolta indiretta, per le ragioni anzidette, si è attestata a 28.784 milioni di euro (-7,2%); gli impieghi alla clientela hanno raggiunto i 33.719 milioni di euro, con un incremento del 15,3%. Il rapporto fra sofferenze nette ed impieghi si è ridotto, anche in forza di un'operazione di cartolarizzazione effettuata dalla Capogruppo, all'1,8% dal 4.2% del 31 dicembre 2000. Per quanto riguarda le risultanze economiche consolidate al 31 dicembre 2001, il margine gestione denaro è ammontato a 1.398,4 milioni di euro, con un aumento del 32,2% rispetto al 2000; il margine di intermediazione ha raggiunto i 2.315,8 milioni di euro, con un incremento del 25,3%; le spese amministrative sono ammontate a 1.088,3 milioni di euro, con un aumento del 6,6%; il risultato di gestione del Gruppo ha, così, raggiunto i 1.227,5 milioni di euro, segnando un incremento del 48,5% sullo stesso dato del 2000. Dopo le rettifiche, le riprese di valore e gli accantonamenti, l'utile delle attività ordinarie si è attestato a 635 milioni di euro, in crescita dell'87% sul 31 dicembre 2000. Le componenti straordinarie segnano uno sbilancio negativo di 143 milioni di euro sostanzialmente per le ragioni indicate a proposito del bilancio individuale e per ulteriori rettifiche effettuate sulle differenze di consolidamento (frutto delle precedenti e numerose acquisizioni e fusioni). L'utile netto di periodo si è, quindi, potuto fissare, a livello consolidato in 213,2 milioni di euro, con un aumento del 5,8% sul corrispondente dato del 2000. Il Consiglio ha espresso unanime soddisfazione per i risultati, conseguiti dalla struttura aziendale sotto la guida del Dott. Silvano Pontello, nel corso del 2001, dati che dimostrano la bontà della linea strategica dell'Istituto e che avranno un positivo riflesso anche sull'esercizio in corso. A conclusione dell'esame dei dati dell'esercizio 2001, il Consiglio di Amministrazione ha convocato a Padova, per il 30 aprile 2002 in prima convocazione e per l'11 maggio 2002, nei padiglioni dell'Ente Fiera, l'Assemblea ordinaria dei Soci, cui verrà sottoposto il progetto di bilancio del 6° esercizio sociale, la proposta di distribuzione di un dividendo di euro 0,60 per azione, superiore di oltre il 36,7% rispetto a quello dell'esercizio precedente (Lit. 850, euro 0,44). Verrà inoltre nominato, per il triennio 2002-2004, il nuovo Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale della Banca Antonveneta, trasformata in S.p.A. contestualmente alla quotazione.

NEXTRA INVESTMENT MANAGEMENT ADOTTATO IL PROTOCOLLO DI AUTONOMIA GESTIONALE
Milano, 15 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Nextra Investment Management - la società di gestione del risparmio del Gruppo IntesaBci - condividendo la logica e le finalità dell'iniziativa promossa da Assogestioni, ha adottato il Protocollo di Autonomia per le Società di Gestione del Risparmio, ossia il documento nel quale l'Associazione di categoria ha raggruppato le regole, in tema di conflitto di interesse e di governance, volte a preservare l'autonomia decisionale delle SGR nello svolgimento del servizio di gestione collettiva del risparmio. Il Protocollo di Autonomia individua una serie di best practices nell'ambito della quali le varie SGR possono identificare i presidi più idonei in funzione delle singole peculiarità (struttura organizzativa, composizione degli organi sociali, realtà di Gruppo). Nel "Protocollo di Autonomia di Nextra Investment Management Sgr S.p.A." sono riportate le regole enunciate nel documento di Assogestioni ritenute condivisibili dalla società, tenuto conto dell'attuale composizione degli organi societari e dell'appartenenza al Gruppo IntesaBci. Il Protocollo, approvato da Assogestioni nel febbraio 2001, è stato immediatamente recepito da Nextra I.M. una volta che si è concluso con successo il processo di integrazione tra Comit Asset Management e Intesa Asset Management. Con oltre 112 miliardi di euro di patrimonio in gestione, oltre 1,7 milioni di clienti retail, una significativa presenza nell'istitutional asset management ed un accesso a tutti i mercati mondiali, Nextra Investment Management Sgr è società leader nel settore del risparmio gestito in Italia. Infolink:
www.nextrasgr.it

ABBACUS S.I.M. PER VIRGILIO: STRATEGIE DI INVESTIMENTO ABBACUS PER I LETTORI DI VIRGILIO SOLDI
Milano, 15 marzo 2002 - Abbacus SIM, società di intermediazione mobiliare, tra le prime in Italia a lanciare servizi integrati di consulenza online e gestioni patrimoniali personalizzate ed indipendenti per clienti privati con patrimoni di medie dimensioni, e Virgilio, il primo portale italiano, come numero di visitatori e qualità dei contenuti, hanno siglato una partnership (da un idea di Massimiliano Mizzau Perczel, partner e direttore commerciale di Abbacus Sim), che consente agli utenti di "Virgilio Soldi" di avere accesso alle strategie di investimento e ad alcuni studi dei gestori di Abbacus Sim. Gli utenti appassionati di finanza di Virgilio Soldi potranno infatti consultare la sezione, redatta dagli esperti di Abbacus Sim, su "Strategie d'investimento", dove ogni settimana viene pubblicata una "Analisi settoriale" sintetica sui mercati. Inoltre sono a disposizione dei lettori due modelli di asset allocation con differente profilo di rischio e relativi portafogli in titoli: il "Portafoglio prudenziale" con un profilo di rischio prudente-bilanciato e il "Portafoglio aggressivo" con un profilo di rischio speculativo. Infine tutti i visitatori di Virgilio avranno inoltre la possibilità di ricevere, in prova gratuita per un mese, direttamente nella propria e-mail, attraverso una semplice iscrizione online, le analisi e studi settimanali dei gestori di Abbacus Sim con i commenti e aggiornamenti in tempo reale. Grazie alla collaborazione con Abbacus Sim, gli utenti di Virgilio hanno a disposizione uno strumento informativo e di consulenza indipendente a supporto delle loro scelte di investimento, garantite dalla professionalità dei gestori e analisti di Abbacus Sim. Abbacus Sim è una società di intermediazione mobiliare indipendente composta da professionisti con esperienze specifiche sui mercati finanziari nazionali ed esteri. Le caratteristiche peculiari di Abbacus Sim sono il team di professionisti, l'assoluta indipendenza che non vincola la Società alla distribuzione di determinati prodotti, il posizionamento di offerta e la specializzazione nella gestione personalizzata di patrimoni individuali di medie dimensioni. Virgilio è oggi riconosciuto come il più completo e autorevole strumento realizzato in Italia per accedere alle novità, ai servizi utili, ai siti italiani e ai migliori siti internazionali disponibili su Internet. Servizi speciali, itinerari e percorsi sulla Rete, presentati nei 24 canali tematici, guidano di volta in volta gli utenti italiani a tutto quanto fa audience su Internet. Virgilio Soldi, leader in Italia per numero di visitatori e qualità dei contenuti, è una sezione di Virgilio che si pone come un vero e proprio riferimento informativo per la finanza personale: dall'aggiornamento su borsa e mercati, al confronto tramite marketplace di assicurazioni, mutui e fondi, dalla gestione del portafoglio personale alla consultazione di forum tematici.

IT HOLDING CONVOCA L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI PER L'AUMENTO DI CAPITALE
Milano, 15 marzo 2002 - Il Consiglio dì Amministrazione di It Holding S.p.A. ha deliberato di sottoporre all'approvazione dell'assemblea degli azionisti la proposta di delega al consiglio stesso, ai sensi dell'art. 2443, secondo comma, codice civile, della facoltà di aumentare, ìn una o più volte, anche in forma scindibile, a pagamento e con sovrapprezzo, entro cinque anni dalla data della deliberazione, il capitale sociale, fino a un massimo di nominali £7.500.000 (setternilionicinquecentomila) mediante emissione di massimo n. 150.000.000 (centocinquantamilioni) di nuove azioni ordinarie da nominali €0,05 cadauna, godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti, ai sensi dell'art. 2441, comma I, codice civile, per un controvalore massimo totale di € 110.000.000 (centodiecimilioni), comprensivi di valore nominale e sovrapprezzo, e con un prezzo massimo per azione, comprensivo di sovrapprezzo, non superiore ad € 3,00 (tre/00). Un aumento di capitale si rende opportuno, a giudizio degli amministratori della società, alla luce del continuo processo di crescita del gruppo It Holding, dei consistenti investimenti effettuati negli ultimi esercizi e di quelli in corso di perfezionamento, al fine di dotare la società di adeguate risorse patrimoniali che consentano un corretto ed equilibrato rapporto tra mezzi propri ed indebitamento. Attraverso l'esercizio della delega, il Consiglio di Amministrazione di It Holding S.p.A. potrà assumere le proprie decisioni in prossimità del lancio effettivo dell'operazione, potendo quindi definire la misura dell'aumento, il controvalore definitivo ed il prezzo per azione offerto, tenendo adeguatamente conto delle concrete situazioni di mercato. Sussistendone le condizioni di mercato, idonee ad assicurare il miglior successo dell'offerta, il Consiglio di Amministrazione ha intenzione di esercitare, almeno in parte, la delega proposta indicativamente entro la fine del mese di giugno 2002. l'azionista di maggioranza, PA Investments S.A., ha manifestato l'intenzione di sottoscrivere, in proporzione alla partecìpazione posseduta, attualmente pari al 67,1% del capitale sociale, le azioni emesse a seguito dell'aumento di capitale che il Consiglio di Amministrazione dovesse deliberare, in forza della delega ricevuta. L'Assemblea ordinaria e straordinaria della It Holding S.p.A. per deliberare in ordine alla predetta proposta è prevista per il 28 aprìle 2002 in prima convocazione e per il 6 maggio 2002, in seconda. Il Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2001 è fissato per il 28 marzo prossimo.

LA RACCOLTA FONDI "ENTRA" A SCUOLA
Milano, 15 marzo 2002 - La raccolta fondi "entra" a scuola Dirigenti scolastici e professori a caccia di fondi The Fund Raising School propone la raccolta fondi come strumento di crescita per il mondo della scuola. Dal 22 al 24 aprile a Bertinoro (FC), The Fund Raising School, prima scuola italiana di livello universitario sulla raccolta fondi, promossa da Aiccon e Università di Bologna sede di Forlì, inaugurerà i nuovi corsi specializzati per settore con il corso: "Fund Raising per le organizzazioni che operano nel settore scolastico", un'occasione formativa innovativa e decisiva per i responsabili del mondo della scuola e dell'educazione. In un periodo di forti cambiamenti che coinvolgono l'intero settore dell'istruzione, The Fund Raising School propone un corso che, in uno scenario di cambiamenti e riforme volte a dare autonomia alle scuole, fornisce una mappa approfondita di conoscenze capaci di individuare nuove fonti di finanziamento, proporre e pianificare progetti, conoscere esempi significativi di raccolta fondi legati al mondo della scuola. Un'opportunità unica per i partecipanti, capace di anticipare le conseguenze del nuovo scenario socio-educativo, guidando così i responsabili delle scuole al reperimento delle risorse finanziarie necessarie. Per informazioni o chiarimenti sull'attività formative di The Fund Raising School contattare la Dott.ssa Angela Savelli tel. 0543/62327 fax 0543/374676 e-mail
aiccon@spfo.unibo.it

CONFINDUSTRIA, PER LA PICCOLA SPESE LEGALI "ASSICURATE" CONVENZIONE CON ALLIANZ RAS: LA COMPAGNIA RIMBORSA LE SPESE PER L'AVVOCATO
Roma, 14 marzo 2002 – Un'assicurazione per recuperare le spese legali: Piccola industria di Confindustria ha messo a punto, in collaborazione con Allianz Ras - Tutela giudiziaria - e con la consulenza del broker di Assicurazione Mizar Srl, il "servizio di Protezione legale" alle imprese. L'obiettivo è fornire agli associati un organico sistema di garanzie assicurative per il recupero delle spese legali e arbitrali, compresi i costi sostenuti per prestazioni professionali rese da un avvocato di propria fiducia. L'accordo, ampliando la gamma di servizi in rete di Confindustria, permette, tra l'altro, il recupero delle spese sostenute per: ?Controversie individuali di lavoro con i dipendenti e con i collaboratori coordinati e Continuativi; ?Controversie in materia di inadempienze contrattuali; ?Risarcimento dei danni per fatto illecito altrui e difesa da pretese risarcitorie; ?Difesa in procedimenti o sanzioni per violazioni e/o inosservanze ai decreti legge relativi a salute e sicurezza sul lavoro, igiene alimentare e tutela dati personali; ?Difesa penale per delitti colposi e contravvenzioni; ?Controversie deferite a Commissioni Arbitrali. La novità del servizio è nella capacita di garantire un completo sistema di tutele – a costi flessibili e competitivi - attraverso la stipula di un'unica polizza. I premi, infine, variano in funzione del numero dei dipendenti e dell'opzione prescelta (si va da un minimo di 230 euro l'anno a un massimo di 9.000 per aziende con oltre 250 dipendenti).

LONDRA SI RICONFERMA LA CITTA' PIU' CARA PER GLI SPAZI ADIBITI AD USO UFFICIO
Milano, 15 marzo 2002 - Londra ha mantenuto la sua posizione di città più cara al mondo per gli spazi adibiti ad uso ufficio, è quanto emerge dal Business Space Across the World, il report annuale realizzato dalla società internazionale di consulenza nell'ambito delle proprietà immobiliare Healey & Baker e dal suo partner globale Cushman & Wakefield. I locatari di spazi primari ad uso ufficio a Londra, possono arrivare a pagare un costo medio totale di occupazione (affitto, tasse di proprietà e oneri di servizio), pari € 1.728 per mq all'anno. Tokyo mantiene il secondo posto con € 1.213, Parigi si attesta invece al terzo posto con €991. Mentre sia Londra che Tokyo hanno visto un declino in termini di affitti negli anni, Londra ha comunque continuato ad accrescere il suo primato sulle altre città. La ricerca coinvolge 45 Paesi nel mondo, analizzando i costi totali di occupazione di spazi ad uso ufficio in 100 differenti ubicazioni. La tabella di classificazione è stata compilata considerando in ogni Paese le ubicazioni più dispendiose in termini di costi totali di occupazione ad uso ufficio. David Hutchings, Head del European Research Group di Healey & Baker afferma: "Il 2001 è iniziato mantenendo il forte trend di attività presente nell'anno precedente, la seconda metà dell'anno, si è invece rivelata una storia completamente diversa. "Il declino nei settori delle telecomunicazioni e dell'high tech ci ha fornito precoci avvisi che i livelli record, in termini di crescita e attività registrati nel corso del 2000, non sarebbero stati migliorati, con il proseguire dell'anno la situazione è diventata marcatamente più difficile. La recessione in Nord America, l'incertezza in Europa e successivamente gli attacchi terroristici dell'11 settembre, hanno contribuito ad affossare la fiducia negli affari. Con un rallentamento nelle decisioni ed una inversione di tendenza da espansione a consolidazione registrata in molti locatari di uffici, abbiamo registrato una diminuzione del settore uffici rivelatasi più marcata rispetto alle anticipazioni. "Nei mesi a venire, vi saranno certamente altre aree di debolezza, ma oggi si registrano anche maggiori segnali di fiducia. I locatari della "old economy" ad esempio, si sono rivelati più attivi in alcuni mercati ed il meno competitivo mercato del leasing ha ridotto il pericolo del surriscaldamento, presente in alcune aree nei primi mesi del 2001. Se l'economia, più avanti nel corso dell'anno, si stabilizzerà come del resto ci aspettiamo, dovrebbe evidenziarsi nel corso del 2003 un ritorno all'equilibrio nel mercato globale degli uffici, con una rinnovata pressione sugli affitti come conseguenza di un aumento negli investimenti societari." Altri dati principali sulle primarie ubicazioni ad uso ufficio: Europa: La percentuale media di spazi disponibili si è spostata dal 3,75% al 5,4%. In generale gli affitti nel corso dell'anno, hanno registrato una crescita marginale dell' 1,5% - comparata con il 15% nel 2000. Negli affitti, le crescite percentuali a due cifre in Italia, Lussemburgo, Francia e Norvegia sono state cancellate da perdite similari in Svizzera, Svezia e Turchia. I mercati in Europa Centrale e Orientale hanno registrato discrete performance con crescite a Budapest, Mosca e Bratislava. Gli affitti si sono dimostrati molto statici in Europa Centrale e Orientale, ad eccezione di Mosca dove sono cresciuti del 18% nel corso dell'anno. Americhe: Gli Stati Uniti hanno registrato una crescita in termini di spazi disponibili, a causa di un elevato volume di spazi ritornati sul mercato, prevalentemente dai business Tmt. Washington Dc è stato il mercato per uffici che meglio ha performato. Infatti anche prima degli eventi dell'11 settembre, New York affrontava una crescente pressione economica. Conseguentemente agli attacchi terroristici, vi è stato un incremento nelle attività di locazione dovuta a spostamenti da parte degli affittuari che cercavano ubicazioni alternative. Oggi questa situazione ha subito un rallentamento in quanto la maggioranza degli affittuari ha trovato nuovi spazi. Gli effetti che hanno determinato lo spostamento di questo grandi società, continuano comunque sulle piccole società che li hanno serviti. San Francisco ha visto un crollo nei ritorni di 260.000 mq nel corso dell'anno. Montreal è stata la città Canadese che ha registrato le migliori performance nel mercato uffici; mentre Toronto e Vancouver hanno registrato quelle peggiori nell'anno, con livelli di disponibilità spazi cresciuti rispettivamente del 6,0% e 8,8 %. In Messico, la domanda è diminuita e, nel 2001, in condizioni economiche difficili il mercato uffici in Sud America, ha subito un rallentamento. Buenos Aires rimane la città più cara in Sud America. Asia Pacifico: In generale, i livelli di affitto in Asia Pacifico, sono diminuiti del -6,7% - in particolare a causa del calo registrato ad Hong Kong, India e Australia. Cina e Thailandia sono stati i soli paesi a registrare una crescita positiva negli affitti. Hong Kong è stata la città con la peggiore performance nel mercato uffici - gli spazi disponibili sono cresciuti dal 5% al 15%. Gli affitti per ufficio in Giappone sono rimasti stabili, con Tokyo che mantiene la sua posizione di seconda città al mondo più cara. 
UBICAZIONI INTERNAZIONALI AD USO UFFICIO PIU' CARE 
(principali ubicazioni in ogni Paese/classifica per Paese)

Classifica
2002

Classifica
2001

Paese

Città

Costi Totali di Occupazione
(per mq per anno)

1

1

Regno Unito

Londra

1,728

2

2

Giappone

Tokyo

1,213

3

5

Francia

Parigi

991

4

9

Russia

Mosca

985

5

4

USA

New York

976

6

3

Cina

Hong Kong

914

7

10

Germania

Francoforte

851

8

6

Svizzera

Ginevra

747

9

8

India

Mumbai

669

10

25

Italia

Milano

668

11

11

Grecia

Atene

659

12

7

Svezia

Stoccolma

642

13

20

Corea

Seul

614

14

13

Irlanda

Dublino

597

15

23

Lussemburgo

Città di Lussemburgo

582

16

16

Spagna

Madrid

573

17

18

Polonia

Varsavia

571

18

12

Singapore

Singapore

511

19

44

Romania

Bucarest

476

20

17

Taiwan

Taipei

471

21

28

Olanda

Amsterdam

469

22

15

Argentina

Buenos Aires

464

23

19

Israele

Tel Aviv

458

24

22

Australia

Sydney

451

25

14

Brasile

Rio de Janeiro/ San Paolo

446

26=

31

Norvegia

Oslo

435

26=

29

Messico

Città del Messico

424

28

21

Libano

Beirut

409

29

34

Belgio

Bruxelles

366

30

33

Portogallo

Lisbona

356

31

32

Austria

Vienna

349

32

37

Danimarca

Copenaghen

341

33

30

Canada

Toronto

339

34=

35

Repubblica Ceca

Praga

339

34=

24

Cina

Beijing

334

36

27

Turchia

Istanbul

325

37

36

Finlandia

Helsinki

288

38

38

Ungheria

Budapest

282

39

41

Repubblica Slovacca

Bratislava

263

40

40

Emirati Arabi Uniti

Abu Dhabi

252

41

           nd

Filippine

Makati

202

42

42

Nuova Zelanda

Auckland

192

43

           nd

Malesia

Kuala Lumpur

148

44

43

Sud Africa

Sandton

129

45

45

Tailandia

Bangkok

116

 

AFFITTARE UN UFFICIO A MILANO? UN VERO AFFARE!
Milano, 15 marzo 2002. Milano si conferma appetibile per gli investitori stranieri, soprattutto se la confrontiamo con le altre principali città europee: un imprenditore che decide di affittare un ufficio di 100 metri quadri con vista sul Duomo, e in pieno centro storico, spenderà in media 3550 euro al mese, rispetto ai 4383 di Dublino e ai 3925 di Stoccolma, per non parlare dei 7517 di Parigi e dei 9050 di Londra. D’altra parte, il capoluogo lombardo è anche la principale porta di ingresso sul mercato nazionale degli investimenti diretti esteri: nella provincia di Milano, sono infatti attive ben 528 imprese industriali partecipate da imprese straniere (pari al 28,6% del totale nazionale). Lo stand al Mipim di Cannes, all’interno della "via italiana". Al fine di promuovere il ruolo di Milano a livello internazionale, la Camera di Commercio, con le sue aziende speciali Osmi-Borsa Immobilare e Promos, l’azienda speciale per l’internazionalizzazione, e il Comune di Milano sono al MIPIM (il salone del mercato internazionale dei professionisti dell’immobiliare, l’appuntamento del settore più importante al mondo che si svolge a Cannes dal 12 al 15 marzo) al Palais des Festival, Foyer Theatre Debussy - Level 1, stand C1/03. Espongono insieme nello stesso stand: AICI, Assimpredil, Aspesi, CAAM FIMAA, Progetto Citta, Fiabci Italia, Sistema Sviluppo Fiera, Il Sole 24 Ore. Lo stand è collocato nell'"italian way", la via che raccoglie le presenze istituzionali italiane alla fiera. Si tratta della seconda edizione a cui partecipa come espositore la Camera di Commercio di Milano, sempre con il Comune di Milano. Il convegno. Mercoledì 13 marzo alle ore 14.30 ci sarà la conferenza "La competitività del sistema Milano", presso l’Auditorium K del Palais des Festivals. Con questa iniziativa, la Camera di Commercio e il Comune mirano a rafforzare la capacità della città di attrarre investimenti, presentando il meglio del "sistema Milano": dai grandi progetti di riqualificazione urbana alle infrastrutture, dalla promozione della cultura alla rete di assistenza creata intorno alle imprese. Parteciperanno: l’assessore Giovanni Verga allo Sviluppo del territorio del Comune di Milano, Giorgio Viganò, presidente di Osmi -Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano Claudio Artusi, amministratore delegato di Sviluppo Sistema Fiera, Antonio Intiglietta, Presidente Ge. Fi. – Gestione Fiere. "Milano può risultare interessante per una società estera - ha commentato Giorgio Viganò, presidente di Osmi -Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano -: alla forza economica e produttiva si unisce una convenienza nei costi degli affitti. In un confronto con le altre città europee Milano infatti si colloca in posizione intermedia in una classifica che vede Londra, Parigi e Francoforte le più care, Vienna e Copenhagen tra le più convenienti. Ecco perché per il secondo anno col Comune di Milano siamo presenti ad una manifestazione che ci permette di presentare i nostri punti di forza ai potenziali interlocutori. In un mercato sempre più europeo e internazionale proprio Milano può rappresentare una scelta di localizzazione favorevole e affermarsi sempre più come porta d’ingresso per le multinazionali". I dati elaborati dalla camera di commercio di milano: Affittare un ufficio di 100 metri quadrati nel centro delle principali metropoli europee costa in media 3905 euro al mese. Spicca per l’affitto più caro la City londinese con 9050 euro mensili (+131,7% rispetto alla media europea), seguita con un certo distacco da Parigi (7517 euro; +92,5%) e Francoforte (5225 euro; +33,8%). Sempre sopra la media anche Madrid (4408 euro; +12,9%) e Dublino (4383 euro; +12,2%). Vicine alla media, invece, si trovano: Stoccolma (3925 euro; +0,5%), Lussemburgo (3758 euro; -3,8%), Milano (3550 euro; -9,1%), Roma (3308 euro; -15,3%), Berlino (3300 euro; -15,5%) e Amsterdam (3108 euro; -20,4%). Le città meno care, infine, sono: Barcellona (2891 euro; -26%), Helsinki (2800 euro; -28,3%), Lisbona (2467 euro; -36,8%), Bruxelles (2316 euro; -40,7%), Copenhagen (2308 euro; -40,9%) e Vienna (2075 euro; -46,9%). Affittare un ufficio a Milano. La situazione del costo degli affitti degli uffici a Milano è rimasta stazionaria nel corso dell’ultimo semestre 2001, sia per gli uffici direzionali (comprensivi di uno stabile intero), sia per quelli piccoli. Importante aumento su base annua dell’affitto degli uffici direzionali, invece, per il centro storico (98.6%), seguito dalla Periferia (con una aumento annuo del 71,9% a fronte dell'1,9% nell'ultimo semestre), dalla Cerchia dei Bastioni (annuo: 53,2%; semestrale: 0%) e dalla Cerchia della Circonvallazione (annuo: 51,1%; semestrale: 6%). La situazione degli uffici di taglio piccolo è sostanzialmente simile: fermo il prezzo degli affitti nel 2° semestre, mentre su base annua spicca il +50,7% del centro storico e il 29% della Cerchia Bastioni. Seguono la Periferia (+18,8%) e la Cerchia Circonvallazione (+8,5%). Gli Ide milanesi in entrata e in uscita. Nella Provincia di Milano, sono attivi ben 528 headquarters di imprese industriali partecipate da imprese straniere (pari quasi al 30% del totale nazionale), per un totale di quasi 180 mila addetti (pari al 32% del totale nazionale). Di queste, il 58% provengono da paesi dell’Unione Europea. Le imprese tedesche, con 99 imprese partecipate (pari al 19% del totale) e con 37 mila addetti (pari al 20,6%), sono le principali protagoniste degli IDE industriali europei in provincia di Milano. Seguono le società francesi (74 imprese partecipate e 34 mila addetti). Di rilievo anche la presenza delle olandesi (31 imprese partecipate e oltre 10 mila addetti), svedesi (21 imprese e 8300 addetti) e britanniche (62 imprese e oltre 11 mila addetti). Tra i Paesi extraeuropei il principale investitore sono gli Stati Uniti con 135 imprese partecipate, il 25,6% del totale e 47.000 addetti. Seguono le 51 aziende svizzere (10%) con 16.200 addetti (9%). Arrivano poi le 15 società giapponesi con 2300 addetti. 

AFFITTARE UN UFFICIO IN CENTRO NELLE CAPITALI EUROPEE
(affitto annuale per 100 mq) - prezzi in euro
dati Emea elaborati dalla Camera di Commercio di Milano

Città

Costo affitto al mese

Costo affitto annuale

Londra (City)

9.050

108.600

Parigi

7.517

90.200

Francoforte

5.225

62.700

Madrid

4.408

52.900

Dublino

4.383

52.600

Stoccolma

3.925

47.100

Lussemburgo

3.758

45.100

Milano

3.550

42.600

Roma

3.308

39.700

Berlino

3.300

39.600

Amsterdam

3.108

37.300

Barcellona

2.891

34.700

Helsinki

2.800

33.600

Lisbona

2.467

29.600

Bruxelles

2.316

27.800

Copenhagen

2.308

27.700

Vienna

2.075

24.900

 

E CON L’EURO VOLANO LE VENDITE …MA NON I PREZZI IL 34,8% DEI COMMERCIANTI MILANESI PREVEDE UN AUMENTO DELLE VENDITE.
Milano, 15 marzo 2002. L’avvento dell’euro si sta rivelando un affare sia per i commercianti che per i consumatori. Ben il 34,8% dei commercianti milanesi, infatti, prevede un aumento delle vendite nel corso del primo trimestre dell’anno, un dato superiore a quello dell’anno scorso e di due anni fa (in particolare, il comparto prodotti per la casa: 36,2% e quello per i prodotti per la persona: 37,2%) mentre il 14,6% si aspetta di assumere nuovo personale (dato che arriva al 20,7% per i supermercati/ipermercati). Anche il trend dell’ultimo trimestre 2001 è stato positivo: ben il 40,3% dei commercianti ha avuto vendite superiori rispetto allo stesso periodo del 2000. Ma i consumatori possono stare tranquilli: l’80% dei commercianti (e ben il 90% dei negozianti) non prevede infatti nei prezzi nessun aumento prossimo venturo. In linea generale, il 2001 è stato un anno ricco di novità: 1 commerciante su 7 ha infatti effettuato nel corso degli ultimi 12 mesi dei lavori di ammodernamento nel proprio punto vendita e 1 su 5 ha modificato l’assortimento del punto vendita. Mentre la pressione fiscale, il costo dell’affitto e del lavoro, la concorrenza della grande distribuzione sui prezzi, e i costi amministrativi rimangono per i commercianti i principali fattori di ostacolo allo sviluppo della propria attività. E’ questo quello che emerge dall’indagine congiunturale sul commercio al dettaglio nella provincia di Milano condotta sul quarto trimestre 2001, con le previsioni sul primo trimestre 2002. La ricerca realizzata dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano viene effettuata ogni trimestre su un campione di circa 700 punti vendita al dettaglio localizzati nella provincia di Milano. "L’avvento dell’euro - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio - aveva suscitato alcune iniziali preoccupazioni tra gli operatori del commercio milanese. Rappresentava indubbiamente una sfida unica, fatta non solo di piccoli problemi quotidiani, come le monetine per il resto, ma anche e ancor prima una grande sfida culturale. Significava rimettersi in gioco, come imprenditori, e ripensare al proprio ruolo e alle proprie strategie. E’ forse ancora presto per dire se tutte queste difficoltà sono già completamente superate. Ma i dati ci mostrano un quadro positivo, sia per le vendite che per l’occupazione nel settore delle imprese commerciali – piccole o grandi che siano. Non solo. Il tanto paventato timore di un aumento dei prezzi non si è manifestato, segno di una presa di responsabilità dell’intero settore da sottolineare. I commercianti rappresentano 1 impresa su 3 a Milano, e in questi ultimi anni si sono impegnati in un importante sforzo di modernizzazione, che dimostra ancora una volta la grande dinamicità imprenditoriale del settore. Anche in questa occasione si dimostra come tra commercianti e cittadini l’interesse e l’orizzonte è comune." Commercio a Milano: le cifre dell'ultima congiuntura: Previsione vendite. Le opinioni relative all’andamento delle vendite per il primo trimestre 2002 si presentano decisamente promettenti: in totale, il 34,8% dei commercianti prevede che le proprie vendite cresceranno, il 46,2% che rimarranno invariate, mentre il 19% che peggioreranno. Il saldo – differenza tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione – è quindi un significativo +15,8%. Nel commercio despecializzato, tale saldo sale al 22,7%, mentre scende al 4,6% per quello specializzato. Se si considerano i soli canali distributivi, le previsioni più ottimistiche riguardano i superette/discount (saldo:+31,5%) e gli ipermercati/supermercati (saldo: +22,6%). Positiva la situazione anche per i grandi magazzini (saldo: +9,7%), per le grandi superfici specializzate (saldo: +5,2%), e per i piccoli negozi (saldo: +4,1%). A livello di comparto, le previsioni di vendita più favorevoli riguardano gli operatori che vendono articoli per la persona (saldo: +23%), seguiti dal comparto articoli per la casa (saldo: +18,4%) e da quello alimentari e bevande (saldo: +14,7%). Positiva, anche se più contenuta, la situazione per il comparto per il tempo libero (saldo: +7,3%). Previsione occupazione. Rispetto alle attese sulle dinamiche occupazionali, si accentua il clima favorevole manifestato già nel corso dell’intero 2001. Il 14,6% degli intervistati prevede infatti che il numero delle persone occupate nei propri centri vendita aumenterà, contro il 5,7% che prevede invece una diminuzione (saldo: 8,9%). Una percentuale che cresce in particolare nel commercio despecializzato (saldo: +12,6%), mentre risulta più contenuta in quello specializzato (saldo: +2,9%). Se si considerano i canali distributivi, gli ipermercati/supermercati (saldo: +16,1%), le grandi superfici specializzate (saldo: +5,2%) e i superettes (saldo: +5,3%) sembrano offrire le maggiori opportunità occupazionali. Positiva anche la situazione per i negozi (saldo: +0,3%), mentre le aspettative più negative riguardano anche per il prossimo trimestre i grandi magazzini (saldo: -2,4%). Per i singoli comparti, le previsioni più brillanti sono presenti soprattutto nel comparto alimentari e bevande (saldo: +8,7%) e in quello dei prodotti per la casa (saldo: +8,2%). Previsione andamento prezzi. Non sembra esserci alcun "effetto euro" sui prezzi. L’80% dei commercianti non prevede infatti alcun aumento (una percentuale che sale a ben il 90% se consideriamo i soli negozi al dettaglio), il 5,7% una diminuzione e il 14,6% una crescita. In particolare, sono i supermercati il canale distributivo che prevede in maniera più accentuata un aumento (20,7%). Tra le categorie merceologiche, le tensioni inflazionistiche più consistenti per i prossimi mesi si concentrano nel comparto dei prodotti per la casa (saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione: +10,9%), mentre per i prodotti del tempo libero si prevede addirittura una diminuzione (saldo: -3,9%). Buone le vendite degli ultimi mesi nonostante l’11 settembre. L’andamento delle vendite nel corso del quarto trimestre del 2001, comprese le festività, è stato complessivamente positivo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e questo nonostante la crisi innestata dai tragici fatti dell’11 settembre. Ben il 40,3%, infatti, ha avuto un volume di vendite superiore rispetto a quelle dello scorso inverno, il 36,5% uguale, e il 23,2% inferiore (saldo tra chi ha venduto di più e chi meno: +17,1%). Tuttavia a beneficiarne è stato soprattutto il commercio despecializzato (saldo: +29,1%), mentre tale saldo scende a –2,2% in quello specializzato (se consideriamo soltanto i negozi, il saldo passa a –11,7%). A livello di comparto, le maggiori vendite sono avvenute nel settore degli alimentari e bevande (saldo: +24%); quelle inferiori nel comparto dei prodotti per il tempo libero (saldo: +3,3%). Lavori di ammodernamento. Un commerciante su 7 (pari al 14,3%) nel corso dell’ultimo anno ha effettuato lavori di ammodernamento del proprio punto vendita. Se consideriamo soltanto i negozi, tale percentuale passa al 10%. Si è scelto soprattutto di sostituire l’arredamento (54%), il materiale espositivo (36%), o di ampliare il punto vendita (19%). Un commerciante su 5 (21,4%) ha poi deciso di modificare anche la politica assortimentale, in particolare a favore di una maggiore specializzazione merceologica (63,3%), verso una specializzazione per funzione di consumo (21,3%) e verso una specializzazione per tipologia di cliente (19,3%).

 RISULTATI RECORD PER MAIL BOXES ETC. ITALIA: FATTURATO 2001 + 30% IL GRUPPO PUNTA ALL'EUROPA E SVILUPPA I MERCATI DI SPAGNA E GERMANIA
Milano, 15 marzo 2002 - Prosegue la serie di anni record per Mail Boxes Etc. Italia che ha registrato nel 2001 un fatturato aggregato superiore a 62 milioni di Euro, con un incremento sull'esercizio precedente di oltre il 30%. Contestuale alla crescita del fatturato è lo sviluppo della rete che nel mondo ha superato i 4500 affiliati e che in Italia, con 430 negozi, punta al traguardo dei 500 Centri entro il 2002 e a quello di 1000 unità nel medio termine. Con questi risultati, l'Italia si riconferma indiscusso paese-pilota nel mondo, al di fuori degli Stati Uniti. L'Amministratore Delegato Paolo Fiorelli commenta così i risultati: "La crescita di Mail Boxes Etc., che abbiamo portato in Italia nel 1993, è stata superiore alle nostre aspettative in termini di rapidità e di numeri. Nel solo 2001 le nuove affiliazioni sono state 55 e questo conferma il franchising dei servizi come uno dei settori in costante sviluppo, che offre opportunità concrete a imprenditori motivati e orientati alla cultura del servizio. Ci auguriamo che la crescita prosegua con questi ritmi e puntiamo con ottimismo al raddoppio della rete entro i prossimi anni, per arrivare alla prevista copertura del territorio con 1000 negozi Mbe. Ora guardiamo soprattutto all'Europa e stiamo concentrando sforzi e risorse sullo sviluppo del mercato spagnolo e di quello tedesco". E' infatti partita dall'Italia la grande sfida europea. A fine 1999, con un proprio iniziale investimento di 2,5 milioni di Euro, Mbe Italia ha acquisito la licenza esclusiva anche per la Germania e per la Spagna. La crescita della rete spagnola è stata rapidissima; il paese conta oggi già 75 Centri Mbe, di cui 35 nuovi affiliati nel solo 2001. Più recente l'inizio dell'attività in Germania, dove Mbe Italia ha costituito una apposita società con sede a Berlino. "Le potenzialità di questo mercato" - afferma Paolo Fiorelli -"sono enormi e la "formula" dei Centri Servizi Mbe è pienamente rispondente ai bisogni di una società evoluta e multiforme come quella tedesca. Siamo fiduciosi di potere replicare il successo già avuto nel nostro paese". I servizi Mbe, destinati per il 60% all'utenza professionale e per il 40% ai privati, comprendono domiciliazione e gestione di corrispondenza, spedizioni con Corrieri Espresso, confezionamento e imballaggio, gestione di documenti, fotocopie digitali BN e a colori, fax, prodotti per ufficio, servizi di trasferimento rapido di denaro Western Union, Etc. Etc. La capillarità del network ha consentito a Mbe Italia di aprire una nuova area di business, consolidando il proprio ruolo di partner strategico nell'ambito della micrologistica distributiva e dell'e-Business. I negozi Mbe diventano in questo contesto i "terminali fisici" che consentono di superare efficacemente alcuni nodi critici tuttora presenti nel mondo dell'e-Business. Fra questi, la gestione fisica del prodotto (confezionamento, imballaggio spedizione, consegna), i sistemi di pagamento, l'assistenza post vendita. Al settore dell'e-Business, Mbe Italia ha destinato la propria soluzione di micrologistica che si chiama Mbe e-Solution, una piattaforma tecnologica proprietaria e flessibile che, interfacciandosi via Internet con la tecnologie delle aziende clienti e dei loro partners logistici, rende possibile ritirare in maniera facile e veloce merci, prodotti o parti di ricambio presso un qualsiasi Centro Mail Boxes Etc. In questo contesto, Mbe Italia ha già siglato importanti accordi di partnership con Chl, portale verticale cult della tecnologia italiana, con We@Bank, iniziativa di Banca Popolare di Milano che offre servizi integrati di home banking e soluzioni on-line ad alto valore aggiunto.

EDIPOWER PRESENTA L'OFFERTA VINCOLANTE PER L'ACQUISIZIONE DA ENEL DEL 100% DI EUROGEN
Milano, 15 marzo 2002 - Il Consiglio di amministrazione di Edipower, società partecipata al 40% da Edison, al 13,4% da Aem Milano, al 13,3% da Aem Torino, al 13,3% da Aar e Ticino Sa di Elettricità (Atel), al 10% da UniCredito Italiano, al 5% da Interbanca e al 5% da Royal Bank of Scotland (tramite società controllata), riunitosi in data odierna, ha approvato la presentazione a Enel dell'offerta finale e irrevocabile per l'acquisizione della totalità del capitale sociale di Eurogen.

CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: +1,9% A FEBBRAIO NEL PRIMO BIMESTRE 2002 LA DOMANDA CRESCE DEL 2,9%. IN NOTEVOLE AUMENTO LE IMPORTAZIONI: +4,7%
Roma, 15 marzo 2002 - Più 1,9% è l'aumento della domanda di energia elettrica nel mese di febbraio 2002 rispetto al corrispondente mese dell'anno 2001. Il totale dell'energia richiesta in Italia è stato pari a 24.810 milioni di kWh. Il risultato, ottenuto senza l'incidenza di fattori calendariali (stessi giorni lavorativi rispetto a febbraio 2001) è stato influenzato da andamenti climatici (temperatura media mensile superiore di circa un grado rispetto a quella del corrispondente mese dell'anno scorso). Depurata da questo effetto, la variazione della domanda è risultata pari a +2,2%. Dall'analisi effettuata dal Gestore della Rete emerge che la crescita della domanda ha interessato tutto il territorio nazionale: +1,4% al Nord, +3,0% al Centro, +1,5% al Sud. In particolare, i 24.810 miliardi di kWh richiesti nel mese di febbraio 2002 risultano distribuiti per il 47,7% al Nord, per il 28,8% al Centro e per 23,5% al Sud. Da notare che i valori massimi di consumo sono stati registrati in corrispondenza dell'area composta da Lazio-Umbria-Marche-Molise- Abruzzo (+4,0%), i valori minimi in quella che comprende Liguria-Lombardia-Piemonte- Valle d'Aosta (+0,5%). La potenza massima richiesta nel mese di febbraio 2002, pari a 49.658 megawatt, è stata raggiunta mercoledì 6 alle ore 10, ed è superiore del 2,7% rispetto al valore registrato alla punta nel corrispondente mese dello scorso anno. Nel primo bimestre del 2002 la richiesta di energia elettrica è cresciuta complessivamente del 2,9% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Nel mese di febbraio 2002 il fabbisogno di energia elettrica è stato coperto per l'83,4% con la produzione nazionale e per la quota restante (16,6%) facendo ricorso alle importazioni. In particolare si è avuta a febbraio una crescita della produzione termoelettrica (+9,3%) ed eolica (+34,6%), e una diminuzione della produzione idroelettrica (-33,2%) e geotermoelettrica (-4,2%). Complessivamente la produzione nazionale è aumentata dell'1,8% rispetto a febbraio 2001. Si segnala infine un incremento notevole delle importazioni (+4,7%). Ulteriori informazioni sono disponibili alla voce "dati statistici" del sito web: www.grtn.it, consultando la pubblicazione "Rapporto mensile".

 AMGA - AZIENDA MEDITERRANEA GAS E ACQUA - S.P.A. GENOVA: SI AGGIUDICA IN CORDATA CON SMAT DI TORINO, LA GARA PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DEL COMUNE DI ASTI
Milano, 15 marzo 2002 Amga - Azienda Mediterranea Gas e Acqua - S.p.A. di Genova, quotata al segmento Star della Borsa Italiana, e Smat di Torino si sono aggiudicate la gara per la gestione del servizio idrico integrato del Comune di Asti. Più in particolare, la gara ha riguardato la scelta del partner industriale, attraverso l'acquisizione del 45% del capitale sociale di Asp - Azienda Servizi Pubblici - di Asti, società multiutility che gestisce il servizio idrico integrato, l'igiene urbana e i trasporti pubblici, operante nel Comune piemontese, con un bacino di oltre 100.000 abitanti ed un fatturato 2001 di circa 19.500.000 Euro. Complessivamente il valore dell'operazione ammonta a circa 16.500.000 Euro. Le quote del consorzio sono così suddivise: Amga 10%, Smat - Società Metropolitana Acque - di Torino 10%, Asta (società cui partecipano imprenditori privati come il gruppo Ruscalla, gruppo Gavio, Giachino, Cie, Geloso, Franchini) 50% , Amiat 15%, Atm 7,5% e Satti di Torino 7,5%. All'interno del raggruppamento Smat e Amga avranno, in maniera paritetica, la responsabilità della gestione del servizio idrico integrato, settore in cui potranno apportare l'elevato know-how e la pluriennale esperienza accumulati negli anni con la gestione dei servizi a Torino e Genova. "Il positivo risultato di questa gara - afferma Roberto Bazzano, Amministratore Delegato di Amga - è particolarmente significativo sia dal punto di vista dello sviluppo della società in un nuovo ambito territoriale per i servizi idrici, sia per la fruttuosa collaborazione attivata con la Smat".

GRUPPO WEBEGG: I CORSI DI SPECIALIZZAZIONE IN PUBLIC MANAGEMENT 2002
Milano, 15 marzo 2002. La fornitura di servizi in rete, il reperimento e l¹utilizzo dei finanziamenti comunitari, il marketing territoriale, il project finance, la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, le relazioni con i cittadini e le attività del terzo settore costituiscono alcune delle principali sfide per la nuova governance urbana. Questi sono i temi che saranno sviluppati nei corsi di specializzazione in Public Management, proposti da Domus Academy, che si svolgeranno in moduli da 2/3 giornate tra il mese di marzo e il mese di novembre del 2002. Rivolti a sindaci, presidenti regionali e provinciali, assessori, city manager, dirigenti di enti locali e tutti coloro che svolgono attività di rilevanza urbana e territoriale, i corsi in Public Management propongono una rassegna e un aggiornamento/approfondimento degli strumenti necessari per migliorare la progettazione, la comunicazione e l¹attuazione di iniziative di successo nei settori chiave dello sviluppo locale. In particolare verranno affrontate tutte le problematiche riguardanti: il governo delle reti, lo sviluppo e la promozione territoriale, la comunicazione per lo sviluppo locale e gli strumenti di gestione e finanziamento. Infolink:
www.domusacademy.it

ROBERTO COSTANTINI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI CECCARELLI PIMS & ASSOCIATI
Milano, 13 marzo 2002. Entra in Ceccarelli Pims & Associati con il ruolo di Amministratore Delegato e Responsabile della nuova sede di Roma, Roberto Costantini. Proveniente da Cap Gemini Ernst & Young, e prima da Ernst & Young Consultants dove ricopriva il ruolo di partner, ha maturato un'importante esperienza nel settore energetico, delle telecomunicazioni e del manufacturing. Ingegnere meccanico, 49 anni, dopo svariati anni di esperienza nel settore impiantistico consegue il Master in Management Science presso la Business School di Stanford (California) e fonda la Genesis, società di consulenza e formazione manageriale, che cede poi a metà degli anni novanta alla stessa Ernst & Young, di cui entra a far parte. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di management su argomenti inerenti la leadership e la negoziazione, ed è docente di Comportamento Organizzativo all'interno del programma Mba della Luiss di Roma.

SEBASTIANO COSENZA NUOVO DIRETTORE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DEL GRUPPO MAZARS ITALIA (CONSULENZA E REVISIONE) PIERO CERUTTI È IL NUOVO DIRETTORE ORGANIZZAZIONE E RISORSE DELLA SOCIETÀ
Milano, 15 marzo 2002. Sebastiano Cosenza, 52 anni, sposato, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Cattolica di Milano, è il nuovo Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo (DAF) del Gruppo Mazars Italia, società leader nella revisione contabile e nella consulenza organizzativa, presente in oltre 50 paesi del mondo, con undici sedi operative in Italia e oltre 300 professionisti. Cosenza curerà gli aspetti amministrativi contabili e finanziari, nonché il reporting interno e la direzione dell'area relativa all'amministrazione del personale del Gruppo Mazars Italia. Nel 1986 ricopre la carica di direttore amministrativo della Banque Française du Commerce Extérieur S.A..Tre anni dopo diventa direttore amministrativo della Banca Rasini, storico istituto bancario milanese in cui è Responsabile anche della Tesoreria Italia. Nel 1993 assume il ruolo di direttore amministrativo della Banque Worms S.A. Paris - sede di Milano, in cui coordina il gruppo di lavoro che conduce all'apertura delle sede italiana e in particolare nell'area contabile, Controllo di gestione, Auditing Nel 1997 ha lavorato nel Gruppo BNP (Banque Nationale de Paris Italia), gruppo composto dalla succursale, da due Sim, da una società di Leasing e da una società finanziaria) per ricoprire il posto di direttore del Servizio Contabile e Fiscale. Piero Cerutti, 38 anni, sposato, laureato in Economia Aziendale, presso l'Università Bocconi, è il nuovo Direttore Organizzazione e Risorse del Gruppo Mazars Italia. Il neo Direttore ricoprirà varie attività, tutte connesse fra loro, in materia di organizzazione e di risorse (servizi Generali, risorse umane, EDP, privacy e sicurezza), quali nello specifico: - Definire ed aggiornare le procedure relative alla gestione delle Risorse Umane del Gruppo - Definire e garantire l'applicazione delle procedure di approvvigionamento di beni e materiali di consumo e delle utilities, delle procedure per l'utilizzo delle risorse tecniche, nonché realizzare e aggiornare le procedure operative relative alla pianificazione delle risorse. - Curare direttamente l'assolvimento degli obblighi in materia di privacy e sicurezza sul posto di lavoro. - Avere la responsabilità diretta delle attività di supporto a carattere operativo: Facility manager e Help-desk EDP/S.I. Nel 1992 Cerutti inizia la sua carriera in Standa, come Capo del personale Territoriale e dopo cinque anni diventa Responsabile Coordinamento Gestione e Rapporti di Lavoro (ha coordinato gli aspetti legali e gestionali ed i Capi del Personale territoriale). Passa poi, nel 1998, alle Pagine Italia S.p.A., società controllata dal Gruppo Fininvest, come Responsabile del Personale e Organizzazione (in particole le attività di gestione e selezione personale, contenzioso e sviluppo). Nel 2000 ha lavorato per Jumpy spa (portale del gruppo Fininvest) ricoprendo l'incarico di Direttore delle Risorse Umane e Organizzazione. L'attività comprendeva i Servizi Generali e tutti gli aspetti legati alle risorse umane (recruiting, formazione, remunerazione, gestione, contenzioso, amministrazione, organizzazione, budget), Privacy e Sicurezza sul lavoro.

DIEGO VICAMINI COUNTRY MANAGER ITALIA STEPSTONE ITALIA
Milano, 15 marzo 2002 - Nato a Milano il 7 marzo nel 1967. Inizia il proprio percorso professionale nel 1988 in Digitronica - dove rimarrà fino all'anno successivo - in qualità di Account Manager. Nel 1989 passa in Silicomp Sas, dove fino al 1991 ricopre il ruolo di Product Manager. Nel 1991 Vicamini è tra i fondatori di Silicomp Italia Srl, dove assume la carica di Direttore Marketing. Dal 1995 fino al 1999 lavora in Dialogic Telecom Italia Srl - la filiale italiana di Dialogic Corporation (Usa) produttrice di componenti ad alta tecnologia per i mercati del Computer Telephony e Telefonia IP - in qualità di Amministratore Delegato. In questi anni Diego Vicamini è responsabile dello sviluppo e dell'implementazione della filiale italiana. Sono due gli incarichi speciali a cui collabora Vicamini: 1998 partecipa alla Dialogic European Ip Telephony Task Force, come sales coordinator, occupandosi in particolare della definizione ed implementazione della strategia commerciale per la penatrazione del segmento di mercato. 1999 è il coordinatore del progetto European Contact Center per la realizzazione di un contact center europeo presso la sede centrale di Bruxelles. A seguito dell'acquisizione di Dialogic Corporation da parte di Intel Corporation nel luglio del 1999, Diego Vicamini ricopre fino al 2001 il ruolo di Director of Channel Business per l'area Emea (Europe Middle East & Africa) di Intel Dialogic Division a Bruxelles. Dal luglio del 2001 al febbraio 2002 Diego Vicamini è Channel Director Communication Sales Organization (Cso) Emea una divisione di Intel Corporation in Germania dedicata alla commercializzazione dell'intera gamma di prodotti Intel, dai componenti elettronici fino ai prodotti assemblati e sistemi nel mercato delle telecomunicazioni. È nel febbraio del 2002 che Diego Vicamini entra a far parte di StepStone Italia, in qualità di Country Manager.

LE CONCLUSIONI DELLA CONFERENZA ECONOMICA E ORGANIZZATIVA DI NAPOLI
Napoli 15 marzo 2002 - La Confagricoltura ha riunito a Napoli l'11, 12 e 13 marzo i propri Quadri dirigenti con la Conferenza economica e organizzativa, nel corso della quale è stato delineato il "progetto" sindacale ed economico dell'Organizzazione. Pubblichiamo una sintesi dell'intervento conclusivo del presidente Augusto Bocchini. Nei tre giorni trascorsi a Napoli abbiamo discusso e delineato il "progetto" sindacale ed economico della Confagricoltura. Un progetto che non è frutto di determinazioni verticistiche calate dall'alto. Ma è il risultato conclusivo di incontri di preparazione che abbiamo svolto in Italia, a partire da dicembre. Perché per noi il sindacato è condivisione, partecipazione, presenza. Ed un rigoroso approfondimento tecnico sui provvedimenti allo studio, in ambito comunitario e nazionale. Il Ministro Alemanno e il Governo sanno che il nostro progetto va decisamente nella direzione della modernizzazione dell'agricoltura. Per creare un ambiente economico che sia finalmente, e in modo definitivo, favorevole alla crescita ed al rafforzamento delle imprese. Non si può pensare di reggere sulla scena della competizione globale, favorendo chi produce per l'autoconsumo e penalizzando le forme societarie. Questo è un modo di fare politica agricola secondo una concezione vecchia. E soprattutto pericolosa, perché confonde tra gli aspetti sociali e le vere esigenze economiche. Si riveda, dunque, la legge d'orientamento. Noi raccogliamo le nuove priorità che ci vengono indicate dalla collettività, come la tutela dell'ambiente e la sicurezza degli alimenti, la qualità, la certificazione. Ma occorre puntare alla creazione di una rete di imprese agricole moderne ed efficienti. Passando, finalmente, da una politica per i soggetti ad una politica per i progetti. Esistono nel nostro Paese potenzialità che vanno realizzate. Uno spirito imprenditoriale diffuso che aspetta di essere messo alla prova. I nostri prodotti incontrano un crescente successo sui mercati di tutto il mondo. Il legame con il territorio rappresenta per noi un valore aggiunto senza pari. Io sono convinto che il successo del vino può essere ripetuto da altri prodotti: dall'olio d'oliva, all'ortofrutta; dai salumi ai formaggi, con la conseguente riduzione del saldo passivo nel commercio internazionale di settore. Anche nel Mezzogiorno registriamo segnali nuovi di vitalità che debbono essere colti, sostenuti, irrobustiti. Per farli diventare una grande opportunità di sviluppo per tutto il Paese. Negli ultimi cinque anni l'export del Mezzogiorno è cresciuto del 67%. Il tasso di disoccupazione è intollerabile. Solo 3 giovani su 10 hanno un lavoro. Ma per la prima volta, da tanti anni, la percentuale dei disoccupati è scesa al di sotto del 20%. Non è più tempo di diagnosi. E' stato detto tutto. E' tempo di agire. Si torni ad investire sulle infrastrutture. I trasporti, l'acqua, le reti informatiche. Noi pensiamo che possano essere utilizzati gli strumenti del "project financing" con tempi, obiettivi e responsabilità precisi. Vengano assicurate adeguate condizioni di sicurezza ai cittadini e alle imprese. Si riducano la pressione fiscale e contributiva. Anche per contrastare e ridurre l'economia sommersa e l'illegalità. Quella italiana è già tra le prime agricolture al mondo. Ma, a certe condizioni, possiamo fare di più. Nelle nostre imprese e per il Paese. Nel corso della campagna elettorale, il Presidente del Consiglio in carica ha proposto un contratto con gli elettori. Ha messo la firma sotto il programma da realizzare nel corso della legislatura. Allo stesso modo noi, oggi, consegniamo al Ministro Alemanno ed all'intero Governo, il patto che proponiamo per l'agricoltura. Ci impegniamo a garantire, ancora di più, sicurezza e qualità ai consumatori. A gestire attivamente il territorio che il lavoro degli agricoltori ha reso tra i più belli al mondo. Ci impegniamo a far crescere l'occupazione, grazie anche al rafforzamento del sistema economico degli agricoltori ed alla diffusione dell'interprofessione. Ci impegniamo a far crescere la presenza del "made in Italy" agro-alimentare sui mercati mondiali. E a recuperare posizioni su quello interno, riducendo così le importazioni. Ma gli impegni vanno mantenuti. Noi chiediamo di essere giudicati dal Governo, dalle forze politiche, dalla società, sulla base della capacità a realizzare il progetto che proponiamo. Chiediamo solo di essere messi nelle condizioni più idonee per fare il nostro mestiere di imprenditori. Chiediamo di poter operare in un sistema Paese più efficiente; più orientato allo sviluppo, realmente vicino alle imprese. Più flessibile e aperto alle innovazioni. Chiediamo di poter contare su una Pubblica Amministrazione che sappia operare, secondo una revisione strategica e metodologie evolute. Ieri erano con noi i massimi rappresentanti delle Organizzazioni datoriali. Un punto è emerso con assoluta chiarezza. I veri imprenditori hanno nel proprio codice genetico la voglia di crescere. Chi ostacola questa aspirazione è nemico della crescita economica e dell'occupazione. Le nostre imprese possono fornire un più forte contributo per lo sviluppo economico e per un accresciuto benessere. Questo è l'impegno che la Confagricoltura, una grande organizzazione d'imprenditori aperti al futuro, assume oggi nei confronti del Paese. Sono passati 10 mesi dalle elezioni di maggio che hanno assegnato una chiara vittoria alla coalizione di Centro-Destra. Da allora, il Governo si è trovato ad operare in una situazione più difficile del previsto. Il clima economico nel mondo è decisamente peggiorato. Anche in conseguenza dell'attacco terroristico dell'11 settembre. E' rallentato il tasso di crescita in Italia, con la conseguenza di rendere così più difficile il rispetto dei vincoli di bilancio stabiliti a livello comunitario. In questo quadro di instabilità, è stata approvata, complessivamente, una buona legge finanziaria. Con la conferma dell'Iva, l'invarianza dell'Irap e la "Tremonti Bis", di cui bisogna accelerare al massimo l'entrata in vigore. La piena estensione piena all'agricoltura della "Tremonti bis" è stata proposta dalla Confagricoltura. Noi siamo convinti che questo sistema automatico e diretto di incentivi può fare molto, per il rilancio degli investimenti ed il rafforzamento delle imprese. In questi mesi, il Ministro Alemanno ha ben operato. Il rapporto è stato continuo, approfondito, proficuo. E' stato recuperato lo sfilacciamento che aveva caratterizzato l'attività del precedente inquilino di via XX Settembre. Caro Ministro, Tu non hai vissuto in prima persona i passaggi più difficili della vicenda delle quote latte. Anche se le ferite sono ancora aperte. Abbiamo pagato un prezzo alto. Altissimo. Per il bilancio nazionale. Per la credibilità del settore. Ed è stata indebolita la capacità negoziale dell'Italia in ambito comunitario. Anche a costo dell'impopolarità, noi abbiamo sempre sostenuto che le quote dovevano essere rispettate. Ci sono allevatori qui presenti che hanno assunto impegni finanziari non lievi per stare in regola. Altri, invece, sostenevano che la ricreazione sarebbe stata senza fine; che non ci sarebbero stati problemi. Così non è stato. Non poteva essere. Io sento forte la responsabilità di lavorare con la massima chiarezza e serietà perché nessuno ipotechi il futuro dell'agricoltura, come alcuni hanno fatto in passato. Perché non vengano caricati, ancora una volta, assurdi pesi sulle nostre imprese e sui nostri giovani. E il nostro progetto è, come sempre, aperto al confronto ed alla verifica con le altre Organizzazioni professionali. Io voglio confrontare ed approfondire, in ogni momento, le nostre proposte, prima di tutto all'interno del mondo agricolo con la massima disponibilità a cambiare idea, se altri ne hanno di migliori, per fare i legittimi interessi dell'impresa. Ma se la coesione non fosse raggiunta; se non fosse possibile andare tutti nella stessa direzione, allora dovranno essere chiare ed inequivocabili le motivazioni e le ragioni del dissenso. E ciascuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Di fronte al Paese ed alle imprese agricole. E alla fine spetterà al Governo scegliere. In primo luogo, questo spetterà a Te, Caro Ministro. E sono convinto che saprai fare le scelte migliori. Da parte nostra, avrai sempre la più convinta e leale collaborazione.

''MOBILITA GLI SPOSTAMENTI DELLA POPOLAZIONE DI COLOGNO MONZESE
Milano, 15 marzo 2002 - I quattro Comuni del Nord Milano (Sesto S.G.,Cinisello Balsamo, Cologno Monzese e Bresso) nell'ambito del Piano strategico del Nord Milano (2001) e delle linee d'azione di Agenda 21 (Progetto Pilota 3) hanno ricevuto dal Ministero dell'Ambiente i finanziamenti necessari per la predisposizione del Progetto Pilota ''Mobilita' sostenibile''(Autobus a chiamata, mobility manager, car sharing). Il progetto, coordinato dall'Agenzia Sviluppo Nord Milano, in corso di elaborazione da parte di Ambiente Italia e Trt Trasporti e Territorio, vede Cologno Monzese come capofila della prima fase del progetto: la campagna di indagini sulle caratteristiche degli spostamenti della popolazione. Il progetto intende individuare soluzioni innovative di organizzazione e gestione di un servizio di trasporto non convenzionale ad elevata flessibilita' spaziale e temporale (Multiorigine,Multidestinazione,MtM) da implementare nell'area dei quattro comuni del Nord Milano. Si tratta di un'area territoriale di particolare rilievo: 234 mila abitanti, 60 mila addetti, 13 mila imprese e 3 milioni di mq di aree ex industriali in trasformazione. Dal punto di vista della domanda di spostamento l'area presenta tre questioni, che sono ad un tempo frutto dell'elevato livello di accessibilita' dell'area e generatori di criticita': una significativa componente degli spostamenti con destinazione Milano (22,4%) a cui fa fronte principalmente la rete di trasporto in sede fissa (linee metropolitane e linea ferroviaria); una significativa componente di traffico di attraversamento, derivante dalla localizzazione dell'area rispetto dalle direttrici di traffico da e per Milano, a sostegno della quale si e' via via potenziata la rete stradale (tangenziali milanesi) e in cui si inseriranno le infrastrutture in sede fissa in corso di progettazione (metrotramvie e prolungamenti linee metropolitane); una altrettanto significativa componente di traffico di scambio tra i comuni del Nord Milano e tra questi ed il resto dell'hinterland milanese (23%) affidata prevalentemente al modo individuale di trasporto. Lo studio, che si sviluppera' nell'arco del 2002, si compone di 5 fasi i cui elementi di maggiore rilievo sono: nella prima fase l'esecuzione di una campagna di indagini sulle caratteristiche degli spostamenti della popolazione (diario degli spostamenti. L'indagine iniziera' a meta' del mese di marzo presso un campione di abitanti (con eta' superiore ai 18 anni) del Comune di Cologno Monzese (comune proponente il progetto al Ministero dell'Ambiente); nella seconda fase, l'individuazione delle alterna-tive del progetto, selezionate sulla base delle best practices nazionali e internazionali, ma soprattutto tenuto conto delle specificita' del contesto del Nord Milano; nella terza fase, l'elaborazione del progetto per la mobilita' sostenibile e la sua valutazione in ter-mini di fattibilita' tecnica, finanziaria, gestionale ed energetico ambientale; nella quarta, l'attivita' sara' orientata alla promozione di una vera e propria progettazione partecipata e condivisa, attuata attraverso incontri e verifiche con gli operatori, con le associazioni ambientaliste e di categoria, con gli utenti dei servizi e con la popolazione. Nella quinta fase le attivita' saranno orientate al-a diffusione dell'informazione sul progetto, tale at-tivita' che accompagnera' tutto il progetto (informazioni sullo stato d'avanzamento del progetto nel sito web di Asnm) trovera' una sua compiuta rappresentazione in grado di dare conto della documentazione acquisita nell'ambito del progetto, delle soluzioni proposte, nonche' delle osservazioni sviluppate dagli attori coinvolti (utenti, popolazioni, amministrazioni, tecnici, operatori, associazioni..). I cittadini colognesi potranno chiedere informazioni all'Ufficio Relazioni con il Pubblico (numero verde 800073504)

 MILANO CANTA NON SOLO SANREMO: SONO 308 I FESTIVAL REGISTRATI IN ITALIA, IL 15% A MILANO CASE DISCOGRAFICHE: IN ITALIA UNA SU CINQUE È A MILANO
Milano, 7 marzo 2002. Milano è il centro della creazione musicale in Italia: spiccano le 59 case discografiche, l’80% del totale lombardo e quasi una su cinque in tutta Italia, le 646 case editrici musicali, un quinto del totale nazionale e i 210 grossisti di dischi e strumenti musicali, concentrati a Milano. In tutto sono 2038 le imprese attive nel settore musicale a Milano, più della metà di quelle lombarde e una su dieci in Italia. Emerge dai dati del registro delle imprese elaborati dalla Camera di Commercio di Milano. E a Milano sono 48 i marchi registrati con il nome festival presso l’Ufficio Marchi e Brevetti della Camera di Commercio di Milano, il 15% del totale italiano. Lo stesso Festival di Sanremo vi risulta depositato dal maggio del 1998. Tra gli altri appuntamenti con la musica: il festival della canzone giovane, lo spot song festival, il festival della canzone padana, il neapolis rock festival, il festival della canzone napoletana, emergenza rock, il festival della canzone europea, il festival della canzone d’amore, il festival della canzone triestina, i festival delle stelle, della luna, del cielo per canzoni, il festival de la canzon bisiacca, depositato a Gorizia, il Cantitalia festival. I falsi musicali. Sono 2 miliardi i pezzi falsi prodotti all’anno, per un fatturato pari a 4 miliardi di dollari. E ogni famiglia italiana ha in casa tra il 10% e il 25% di prodotti contraffatti, il dato più alto, subito dopo quello greco, tra i paesi appartenenti alla Unione Europea. Bari, Napoli, Palermo, Roma, Pescara e Catania i principali centri di produzione di musica illegale. Ma c’è anche internet. Ogni giorno si scaricano 3 milioni di file musicali, ma solo il 2% pagando. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca "Crimini e musica on line " a cura dell’Osservatorio permanente sull’usura e la criminalità economica della Camera di Commercio di Milano. Nell’arco di 5 anni (dal 1995 al 1999) il numero di musicassette e CD sequestrati in Italia è passato da 1 milione e 730 mila a quasi 2 milioni e 400. Ogni giorno, si producono nel nostro paese tra le 35 e le 40 mila copie pirata. L’industria musicale a Milano. Ci sono 59 case discografiche a Milano, 75 in Lombardia, 265 in Italia. I negozi musicali al dettaglio sono 149 a Milano, 364 in Lombardia, 2409 in Italia. Sono 27 gli ambulanti che vendono musica a Milano, 43 in Lombardia, 305 in Italia. 646 invece le case editrici musicali, 856 in Lombardia, 3088 in Italia. A cui si aggiungono 67 imprese che fabbricano strumenti musicali a Milano, 252 in Lombardia, 912 in Italia. Ci sono poi 87 negozi di strumenti musicali e spartiti a Milano, 182 in Lombardia, 1293 in Italia; 286 società specializzate nell’organizzazione di concerti, 433 in Lombardia, 2310 in Italia. Gli agenti e rappresentanti in campo musicale sono 442 a Milano, 1103 in Lombardia, 7132 in Italia. Sono 21 i commercianti all’ingrosso di strumenti musicali a Milano, 33 in Lombardia, 114 in Italia. 65 imprese sono attive in creazioni e interpretazioni nel campo della musica a Milano, 91 in Lombardia, 551 in Italia. Sono 189 i grossisti di dischi a Milano, 277 in Lombardia, 967 in Italia. 

Elaborazione: Camera di Commercio di Milano

 

Milano

Lombardia

Italia

Milano/Lombardia

Milano/Italia

Case discografiche

59

75

265

79%

22%

Negozi dischi

149

364

2409

41%

6%

Negozi strumenti musicali

87

182

1293

48%

7%

Ambulanti di dischi

27

43

305

63%

9%

Case editrici musicali

646

856

3088

75%

21%

Fabbricanti strumenti musicali

67

252

912

27%

7%

Organizzazione concerti

286

433

2310

66%

12%

Agenti e rappresentanti musicali

442

1103

7132

40%

6%

Grossisti strum. Musicali

21

33

114

64%

18%

Grossisti di dischi

189

277

967

68%

20%

Creazioni musicali

65

91

551

71%

12%

Totale imprese musicali

2038

3709

19346

55%

11%

 

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