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IL 19 E 20 SETTEMBRE SI SVOLGERÀ A BRUXELLES UNA CONFERENZA SUI SERVIZI PANEUROPEI NEL SETTORE DELL'EGOVERNMENT

Bruxelles, 16 settembre 2002 - La conferenza "Pan-European eGovernment Services for Citizens and Enterprises: The Role of Ida" (Servizi paneuropei di eGovernment per i cittadini e le imprese: il ruolo dell'Ida) è organizzata nell'ambito del programma "Scambio di dati fra amministrazioni" (Ida), un'iniziativa della Commissione europea volta a favorire lo scambio veloce di informazioni elettroniche tra le amministrazioni degli Stati membri. Aprirà i lavori il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen. La prima sessione comprenderà il varo del portale dell'amministrazione dell'UE, un centro di informazioni e servizi on line finalizzati ad agevolare la mobilità di persone, imprese e prodotti in Europa. La conferenza analizzerà le esigenze dei cittadini e delle imprese in materia di servizi di eGovernment, contribuendo inoltre alla definizione di una strategia paneuropea sul governo elettronico, che rientra nell'iniziativa eEurope. Si dibatterà inoltre la strategia dell'Ida per gli anni 2003-2004 e successivi. Saranno presenti funzionari di alto livello della Commissione europea e dei governi nazionali oltre a circa 200 partecipanti previsti. Infolink: http://europa.eu.int/ISPO/ida 

L'ALLARGAMENTO DELL'UE: DOMANDE E RISPOSTE IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI IN MATERIA
Bruxelles, 16 settembre 2002 - La sicurezza alimentare è parte integrante della politica dell'Unione europea in materia di salute e tutela dei consumatori: il suo approccio "dalla fattoria alla tavola" è stato pertanto adottato dai paesi candidati all'adesione. Le questioni della sicurezza alimentare interessano due ambiti dei negoziati di adesione: il Capitolo 1 (" Libera circolazione delle merci") copre la legislazione in campo alimentare; il Capitolo 7 ("Agricoltura") copre gli aspetti veterinari e fitosanitari e il settore dei mangimi. Ma cosa ha fatto la Commissione per assicurare una strategia "dalla fattoria alla tavola" nei paesi candidati e per accrescere la sicurezza degli alimenti? I paesi candidati hanno problemi specifici per quanto concerne la Bse? In che modo sono organizzati la sorveglianza e il monitoraggio dell'attuazione? I paesi candidati riusciranno a soddisfare gli standard in materia di sicurezza alimentare prima dell'adesione? In risposta a questi e altri interrogativi è ora possibile consultare on-line una nota con gli ultimi aggiornamenti a cura dei servizi della Commissione europea. 

XIII TAVOLA ROTONDA CON IL GOVERNO ITALIANO 23-24-25 SETTEMBRE 2002 
Roma, 16 settembre 2002 - Un'Agenda per il Paese. L'iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, costituisce una delle principali occasioni annuali di incontro e di confronto sui temi chiave della politica economica italiana tra i principali esponenti del Governo e il top management dei grandi gruppi nazionali e internazionali che operano nel nostro Paese (o che guardano all'Italia per i loro investimenti). Hanno confermato la partecipazione all'evento: Mario Baldassarri, Vice Ministro per l'Economia; Rocco Buttiglione, Ministro per le Politiche Comunitarie; Roberto Castelli, Ministro per la Giustizia; Franco Frattini, Ministro per la Funzione Pubblica; Maurizio Gasparri, Ministro per le Comunicazioni; Carlo Giovanardi, Ministro per i Rapporti con il Parlamento; Enrico La Loggia, Ministro per gli Affari Regionali; Roberto Maroni, Ministro per il Lavoro e le Politiche Sociali; Antonio Marzano, Ministro per le Attività Produttive; Letizia Moratti, Ministro per la Pubblica Istruzione, l'Università e la Ricerca Scientifica; Giuseppe Pisanu, Ministro per l'Interno; Girolamo Sirchia, Ministro per la Salute; Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione Tecnologica e inoltre, lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ha inserito l'evento in agenda e, salvo imprevisti, parteciperà all'iniziativa con un intervento di chiusura dei lavori il giorno 25 settembre. www.biweb.it 

PROROGA AL 16 DICEMBRE 2002 PER LA RESTITUZIONE DEI CREDITI D'IMPOSTA 
Roma,13 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che con decreto ministeriale, in corso di pubblicazione ma già efficace, è stata disposta la proroga al 16 dicembre 2002 del termine per la restituzione dei crediti d'imposta previsto ai sensi dell'art. 5, comma 2, del decreto legge 8 luglio 2002, n. 138 e successive modificazioni. La proroga interessa la restituzione dei crediti d'imposta per assunzioni i cui presupposti si sono realizzati successivamente all'8 luglio 2002, fruiti in violazione dell'art. 5 del dl 138/2002 e dei relativi decreti di attuazione. 

MEDIOBANCA CEDE IL 6,5 % DI FERRARI A LEHMAN BROTHERS 
Milano, 16 settembre 2002 - Mediobanca, nell'ambito del consorzio per l'assunzione e il collocamento delle azioni Ferrari, ha ceduto a Lehman Brothers 650 azioni Ferrari, pari al 6,5% del capitale sociale, ad un prezzo di 148,2 milioni di euro (pari a 228.000 euro per azione, ovvero pari al controvalore corrisposto da Mediobanca a Fiat per l'acquisto delle stesse azioni il 30 giugno scorso). Per effetto di tale cessione il possesso di Mediobanca scende dal 21,5% al 15% del capitale della Ferrari. Contestualmente Mediobanca si è riservata la facoltà di riacquistare la partecipazione ceduta, in tutto o in parte e al medesimo prezzo, mediante la sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile (in ogni momento sino alla scadenza), di un importo pari a 148,2 milioni di euro, emesso dalla stessa Lehman Brothers, avente una durata di 24 mesi ed un rendimento a scadenza pari all'1%. Parallelamente Lehman Brothers avrà la facoltà di rimborsare le obbligazioni alla scadenza del ventiquattresimo mese alternativamente in contanti o mediante la consegna delle corrispondenti azioni Ferrari. Mediobanca continuerà a gestire e coordinare il consorzio per l'assunzione e il collocamento delle azioni Ferrari. 

MEDIOBANCA: CONVOCA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 
Milano, 16 settembre 2002 - Il consiglio di amministrazione di Mediobanca è stato convocato per il prossimo 23 settembre per l'approvazione del progetto di bilancio d'esercizio e consolidato dal 30 giugno 2002. 

FIRMATO PROTOCOLLO PER L'APERTURA DI UNA SEDE A MOSCA SARA' LA PRIMA BANCA ITALIANA IN RUSSIA 
Milano, 16 settembre 2002 - E' stato firmato il 13 settembre a Mosca tra IntesaBci e la Banca Centrale Russa un protocollo di intenti per l'apertura a Mosca di una banca totalmente controllata dalla banca italiana. Il protocollo è stato firmato dal Primo Vice Governatore della Banca Centrale Russa, Andrey A. Kozolov e da Christian Merle, Amministratore Delegato di IntesaBci. Era presente l'Ambasciatore d'Italia nella Federazione Russa, Gianfranco Facco Bonetti. IntesaBci sarà il primo istituto di credito italiano con una presenza operativa in Russia. L'operazione rientra nell'ottica di favorire l'internazionalizzazione delle aziende italiane e di facilitare l'attività delle ziende straniere in Italia, come annunciato nel Piano d'Impresa. L'apertura di un'unità operativa di IntesaBci, rappresenta inoltre un ulteriore radicamento nell'area Est Europa dove il Gruppo è presente tramite il controllo di primarie aziende bancarie in Ungheria, Slovacchia e Croazia. 

UNICO EXCHANGE: NUOVA EMISSIONE INDEX LINKED DEL GRUPPO FONDIARIA, PER UN INVESTIMENTO A 43 MESI CON MINIMO GARANTITO DEL 7% CHE PUNTA SUL RAPPORTO EURO/DOLLARO, SGANCIATO DALL'ANDAMENTO DEI MERCATI BORSISTICI 
Milano, 16 settembre 2002. La Fondiaria ha lanciato dal 1° settembre un nuovo prodotto index linked. Si tratta di Unico Exchange, una polizza Vita a capitale garantito che ha come sottostante il cambio euro-dollaro. La caratteristica principale è l'estrema brevità dell'investimento (3 anni e 7 mesi) a fronte del rendimento minimo garantito del 7% al termine del periodo di gestione che scade il 3 aprile 2006. Se, inoltre, nella settimana precedente alla scadenza il cross rate tra la moneta unica e il dollaro sarà uguale o superiore a 1, al rendimento comunque garantito si aggiunge un 12,3%. La polizza si rivolge a una vasta platea di risparmiatori, grazie anche al valore minimo del premio, fissato in 2.500 euro, con successivi multipli di 500 euro. Il riscatto è possibile dopo un anno. In caso di premorienza è garantito il capitale assicurato iniziale, oltre ad un eventuale bonus in funzione dell'età del cliente alla stipula del contratto. Unico Exchange è distribuito dagli Agenti delle Compagnie del Gruppo Fondiaria (La Fondiaria Assicurazioni, Milano Assicurazioni con le rispettive divisioni Polaris e Previdente) dai Promotori Finanziari di Effe Investimenti Sim e dalle filiali delle banche partner del Gruppo Fondiaria. 

MARCELLO CALBIANI È IL DIRETTORE GENERALE DI BANCA CARIME 
Cosenza 16 settembre 2002 - Il Consiglio d'Amministrazione di Banca Carime, nella seduta odierna , ha nominato il dott. Marcello Calbiani Direttore Generale. Calbiani, laureato in Giurisprudenza, proviene da Banca Popolare Commercio & Industria ( dove ricopriva l'incarico di Direttore Corporate e Responsabile Merchant Banking) ed ha al suo attivo una lunga esperienza nel settore creditizio. 

21,INVESTIMENTI E BANCA POPOLARE DI VICENZA LANCIANO 'GIADA' 
Vicenza, 16 settembre 2002 - Fondo chiuso da 75 milioni di Euro che investirà nelle imprese del Nord Vicenza, 12 settembre 2002 - La Banca Popolare di Vicenza e 21,Investimenti S.p.A. annunciano oggi la costituzione di Giada Equity Fund, fondo chiuso di investimento mobiliare da 75 milioni di Euro. Istituito da Bpvi Fondi Sgr, il fondo Giada si avvale di un management team di 21,Investimenti e ha lo scopo di offrire una nuova opportunità di investimento, a titolo di capitale di rischio, in imprese di medie-piccole dimensioni prevalentemente non quotate e con elevato potenziale di sviluppo. Il Fondo Giada si propone come punto di riferimento per imprenditori e manager di comprovata capacità e autonomia gestionale in piccole e medie aziende italiane operanti nei settori industriale e dei servizi (principalmente focalizzate nel Nord/ Nord-Est) alla ricerca di un partner industriale-finanziario in grado di supportarli in ambiziosi progetti di sviluppo e di innovazione. Il Fondo si focalizzerà principalmente su iniziative di "development capital" o "expansion" (capitale per lo sviluppo) ed investirà anche in iniziative di "leverage buy out - management buy out" in imprese di medie dimensioni, soprattutto in settori che abbisognano di manager esperti che sappiano gestire importanti processi di cambiamento organizzativo (successioni, rilanci aziendali,...) e/ o competitivo. Il fondo, già autorizzato, ha raccolto sottoscrizioni per 2/3 dell'ammontare massimo previsto, mentre la raccolta residua è in fase di collocamento. Alessandro Benetton, Presidente di 21,Investimenti ha commentato: "Collaborare con la Banca Popolare di Vicenza ci rende particolarmente soddisfatti. 21,Investimenti si è sempre posta l'Europa e il mondo come orizzonti, restando però fortemente radicata nel Nordest dell'Italia: grazie al progetto 'Giada' manterrà lo sguardo rivolto alle migliori occasioni di investimento nella propria terra di origine" Ha espresso soddisfazione per l'accordo raggiunto, il Presidente della Bpvi, Gianni Zonin: "Questa joint venture con 21 Investimenti ci consente di arricchire la gamma dei servizi offerti ai nostri clienti; riteniamo che la nostra area di riferimento, il Nord Est, possa apprezzare in modo particolare l'iniziativa, proprio per la tipologia di imprese cui è dedicata, aziende di piccola-media dimensione, fortemente orientate allo sviluppo e all'innovazione, tipiche del tessuto produttivo delle regioni venete, in cui operiamo." 

BANCA 121 SARÀ LA BANCA PER LA PROMOZIONE FINANZIARIA DEL GRUPPO MPS. 
Lecce, 16 settembre 2002 - Si chiamerà Banca 121 - Promozione Finanziaria e sarà la banca per la promozione finanziaria del Gruppo Mps, specializzata nella consulenza personalizzata e nell'offerta di servizi di gestione finanziaria di qualità a clientela affluent. Queste, in sintesi, le linee strategiche di sviluppo di Banca 121 che sono state presentate oggi a Lecce dal direttore generale di Banca Mps, Ing. Vincenzo De Bustis, dal Presidente e dal Direttore Generale di Banca 121, Dr. Lorenzo Gorgoni e Dr. Giampietro Gennaioli. Il progetto prevede la fusione per incorporazione di Banca 121 in Banca Monte dei Paschi di Siena, con contestuale scorporo della rete di promozione finanziaria e costituzione di una nuova banca per la Promozione Finanziaria destinata a rafforzare la struttura distributiva del Gruppo Mps, soprattutto nelle aree dove la presenza commerciale del Gruppo è meno concentrata. La nuova Banca, la cui direzione generale avrà sede a Lecce, assumerà la denominazione di Banca 121-Promozione Finanziaria e potrà disporre di oltre 1.500 promotori e 250 negozi finanziari. Banca 121 sarà pienamente integrata nelle strategie del Gruppo Mps, ricoprendo a livello nazionale il ruolo di struttura specializzata nei servizi finanziari personalizzati alla clientela affluent prospect. I clienti dei promotori finanziari Banca 121 potranno avvalersi, per ciò che riguarda le operazioni di cassa, dei servizi offerti dalle 1.000 filiali di Banca Mps presenti in tutta Italia e, a tendere, da quelle dell'intero Gruppo Mps. La rete distributiva della nuova Banca 121 potrà, inoltre, contare su evoluti supporti tecnologici, in grado di qualificare e ottimizzare la relazione con la clientela. In particolare, la rete sarà supportata dai canali remoti, posti al servizio del promotore finanziario attraverso la rete Internet e il Contact Center, e da un'avanzata piattaforma di Crm (Customer Relationship Management). Con riferimento al portafoglio prodotti, l'offerta sarà ampia e innovativa, calibrata sulle specifiche esigenze della clientela target e della rete di pf, e proposta secondo modelli di servizio differenziati per segmento di clientela. Il product-mix sarà incentrato sui comparti assicurativo e previdenziale, del risparmio gestito (anche multibrand in un'ottica di elevata specializzazione) e della finanza innovativa. Particolare importanza strategica verrà assegnata agli strumenti di gestione e sviluppo del business messi a disposizione dei promotori finanziari, in un'ottica di ulteriore qualificazione dell'approccio consulenziale e di costante personalizzazione del servizio. La qualità dell'offerta consulenziale sarà perseguita attraverso strategie di reclutamento rivolte prevalentemente al target dei promotori finanziari senior e attraverso attività di formazione differenziate per segmento, incentrate sulle capacità di approccio commerciale e sui metodi di gestione del business. Il costante miglioramento degli skill professionali dei promotori esperti sarà perseguito attraverso percorsi di eccellenza con focalizzazione sulle tecniche di consulenza evoluta (pianificazione finanziaria e previdenziale, asset allocation e misurazione del rischio di portafoglio, ecc.). Nell'ambito del progetto Banca 121 è inoltre previsto lo scorporo delle attività informatiche e strumentali della banca, che saranno conferite al Consorzio Operativo di Gruppo, rendendo così possibile la nascita a Lecce di un "polo dei servizi", che si caratterizzerà quale unità tecnologica a supporto delle attività informatiche sia della "nuova" Banca 121 che delle filiali meridionali di tutte le Banche del Gruppo Mps. Le modalità di realizzazione dell'operazione salvaguarderanno il patrimonio di risorse umane dell'attuale Banca 121, che verranno in parte assorbite nella nuova entità e in parte troveranno efficace utilizzazione all'interno del Gruppo Mps 

BANCA POPOLARE DI SONDRIO APERTURA DELL'AGENZIA N. 1 DI BERGAMO 
Sondrio, 16 settembre 2002 - La Banca Popolare di Sondrio, nell'ambito della programmata espansione territoriale, lunedì 16 settembre 2002 apre al pubblico l'agenzia n. 1 di Bergamo. La nuova unità, ubicata in via Vittore Ghislandi, 4 (tel. 035/23.40.75), affianca la succursale di via Broseta n. 64/B angolo via Zendrini, attiva dal luglio 1997. La "Sondrio", negli oltre cinque anni di presenza sulla piazza, ha beneficiato dell'apprezzamento dei privati e degli operatori locali. Bergamo, centro economico di primo livello, è notoriamente caratterizzata da un tessuto economico forte e di solide tradizioni, condotto da una valente classe imprenditoriale. L'agenzia di via Ghislandi è destinata, in particolare, a presidiare la zona adiacente il centro cittadino e si propone di servire sia le moltissime attività commerciali e professionali ubicate nella cerchia del centro storico e sia i numerosi residenti nell'area. Con l'apertura della nuova dipendenza gli stabilimenti della banca, destinati a ulteriormente crescere nel breve periodo, sono 173.

BORSA ITALIANA SPA: IN AGOSTO NUOVO RECORD DI SCAMBI PER L'EUROMOT 
Milano, 16 settembre 2002 - Contratti realizzati sulle azioni di Borsa: +20,8% rispetto all'agosto 2001. Contratti standard negoziati su tutti i derivati su indice: +14% rispetto all'agosto 2001. Andamento degli indici - In agosto l'indice Mib è stato interessato da una crescita che lo ha portato a chiudere a quota 18.242, con una variazione di +0,2% nel mese (-18,0% rispetto a fine dicembre 2001). L'indice Numex del Nuovo Mercato ha seguito un andamento analogo, chiudendo il mese invariato (-42,9% rispetto a fine 2001). Gli indici continui Mibtel (+1,0%) e Mib30 (+1,3%) hanno evidenziato un andamento migliore. All'interno della Borsa è stata nuovamente confermata la tendenza dell'indice Mibstar a sovraperformare l'indice generale: il 30 agosto il valore dell'indice Mibstar è stato di 897, con una variazione positiva dell'1,4% rispetto al mese precedente e solo leggermente negativa (-1,3%) rispetto a fine 2001. Tutti e tre i macrosettori hanno chiuso il mese di agosto con performance sostanzialmente invariate (Finanziari +1,0%, Industriali -0,4%, Servizi +0,4%). Rispetto a fine 2001, Industriali segna una variazione di -5,9%, Servizi di -17,2% e Finanziari di -22,3%. Tra i principali settori (pari almeno all'1% della capitalizzazione) si sono segnalati in positivo Auto (+7,5%) e Trasporti-Turismo (+3,6%); in negativo Media-Editoriali (-7,5%) e Tessili-Abbigliamento (-6,1%). La volatilità è scesa dai picchi del bimestre precedente, assestandosi al 21,5% per la Borsa, al 30,4% per il Nuovo Mercato e al 9,9% per il segmento STAR. Capitalizzazione e listino - La sostanziale stabilità dei corsi azionari ha mantenuto pressoché invariata la capitalizzazione delle società nazionali quotate, passata dai 493,0 miliardi di euro di fine luglio a 495,5 miliardi di euro (pari al 39,5% del Pil). Nel dettaglio, la ripartizione dei mercati vede la Borsa a quota 483,5 miliardi di euro, il Nuovo Mercato a 7,3 e il Mercato Ristretto a 4,7. In agosto il listino non è stato interessato da variazioni, a eccezione della revoca dalla quotazione ufficiale delle azioni di risparmio Necchi. Il numero di società quotate sui mercati azionari di Borsa Italiana è pertanto rimasto stabile a 295, una in più di quelle di fine 2001. Nel dettaglio le società quotate sono 238 per la Borsa (di cui 5 estere), 45 per il Nuovo Mercato (1 estera) e 12 per il Mercato Ristretto. A seguito di 544 ammissioni e 66 revoche, il numero degli strumenti quotati su Mcw (in base alla nuova segmentazione in vigore dal 9 agosto, covered warrant e certificates) è salito da 6.099 a 6.577, con una crescita del 12% sui livelli di dicembre (5.866). Scambi - Il confronto con l'agosto 2001 evidenzia una crescita degli scambi per le azioni della Borsa (+20,8% per i contratti, -3,1% per il controvalore, influenzato dal più basso livello dei corsi) e un calo per quelle del Nuovo Mercato (-39,1% e -22,8%). Tim è risultata l'azione più scambiata per controvalore, con il 14,2% degli scambi totali, seguita da Eni (14,1%) e Stmicroelectronics (8,1%). Nel mese appena concluso gli scambi azionari (133.000 contratti e 1,78 miliardi di euro al giorno) sono stati interessati dal tradizionale effetto stagionale che caratterizza il mercato italiano. Nel dettaglio, la media giornaliera è stata di 121.000 contratti e 1,74 miliardi di euro per le azioni quotate in Borsa (-20,9% e -33,3 rispetto a luglio), di 11.700 contratti e 36,9 milioni di euro per le azioni quotate al Nuovo Mercato (-0,9% e -1,3%). Nel mese di agosto si è assistito alla prosecuzione del calo della dimensione media dei contratti, passata - con riferimento alla fase diurna della Borsa - dai 20.726 euro di giugno ai 17.411 di luglio e ai 14.635 di agosto. In aumento rispetto all'agosto 2001 gli scambi sul mercato after hours:+45,2% i contratti e +108,1% il controvalore. La performance positiva del mercato è confermata dall'osservazione dell'intensità dell'attività di negoziazione rispetto alla fase diurna, stabile al 15% per i contratti e salita al 5% per il controvalore. Rispetto a luglio (in cui si sono registrati i valori più elevati del 2002) la media giornaliera è passata da 7.472 a 6.067 contratti (-18,8%) e da 33,3 a 25,6 milioni di euro (-23,1%). L'EuroMOT, con scambi per 352 contratti e 10,7 milioni di euro al giorno, ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando quello stabilito nel gennaio scorso. Gli scambi dei titoli a reddito fisso del Mot sono stati interessati dall'effetto stagionale, con la media giornaliera in calo per i titoli di Stato a 471 milioni di euro al giorno (-24,7%) e per le obbligazioni private a 20,8 (-6,6%). Gli scambi di covered warrant sono stati interessati da una contrazione sia in termini di contratti (media giornaliera 20.100, -22,4% su luglio), sia di controvalore (media giornaliera 50,4 milioni di euro, -46,7%). Il confronto con i valori dell'agosto 2001 evidenzia una crescita significativa dei contratti standard negoziati su tutti i derivati su indice, con una variazione complessiva del +14%. I volumi di negoziazione dei derivati azionari dell'Idem hanno comunque risentito della fase estiva, con un calo degli scambi rispetto al mese di luglio. I futures sul Mib30 hanno fatto registrare una media giornaliera di 15.137 contratti standard (-31,9% rispetto a luglio) e 1,94 miliardi di euro di controvalore nozionale (-32,9%); il minifib di 8.476 contratti standard (-19,9%) e 217 milioni di euro (-21,0%); le opzioni sul Mib30 di 9.368 contratti standard (-28,5%) e 600 milioni di euro (-30,5%); le opzioni su azioni di 23.691 contratti standard (-28,5%) e 98 milioni di euro (-27,4%). I futures su azioni, lanciati a fine luglio, hanno scambiato nel complesso 5.624 contratti standard e 29 milioni di euro.

GENERALI:RISULTATI SEMESTRALI DI GRUPPO PREMI CONSOLIDATI IN CRESCITA DEL 6% A 23.833 MILIONI DI EURO UTILE NETTO A 51 MILIONI DOPO SVALUTAZIONI PER 1.545 MILIONI ANTOINE BERNHEIM NUOVO PRESIDENTE 
Mogliano Veneto, 16 settembre 2002. Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, presieduto da Gianfranco Gutty, ha approvato il 12 settembre la relazione sulla gestione della Capogruppo e la relazione consolidata al 30 giugno 2002. L'utile netto di Gruppo è stato di 51 milioni di euro (724 milioni nel primo semestre 2001). La forte flessione del risultato è stata determinata dagli effetti dei mercati finanziari, che hanno comportato rilevanti svalutazioni sul portafoglio azionario, pari a 1.545 milioni di euro, incidendo interamente sul conto economico del semestre in applicazione dei principi contabili nazionali, anziché interessare in buona parte il patrimonio netto in base ai principi internazionali. Gli stessi effetti derivanti dal negativo andamento delle Borse mondiali hanno inoltre determinato una significativa contrazione delle plusvalenze realizzate dalle attività di trading e una flessione delle componenti straordinarie. Il risultato tecnico complessivo è migliorato, nonostante il quadro difficile che ha caratterizzato i principali mercati assicurativi e che ha condizionato tutti gli operatori del settore. L'attività assicurativa ha scontato la debolezza dei consumi originata dalla crisi economica che ha interessato tutti i principali Paesi europei. Nonostante ciò, il volume premi complessivo lordo di Gruppo è cresciuto nel semestre del 6% (a termini omogenei) attestandosi a 23.833 milioni di euro; nel ramo vita sono stati acquisiti premi per 14.223 milioni (+6,4%); nei danni la raccolta è salita a 9.610 milioni (+5,4%). A conclusione dei lavori del Consiglio di Amministrazione, il Presidente dottor Gianfranco Gutty ha comunicato, ritenuto che fossero venuti meno taluni presupposti del suo incarico, la decisione di considerare esaurita, con effetto immediato, la sua esperienza presidenziale. Il Consiglio ha ringraziato il Presidente per l'attività prestata con dedizione e fedeltà agli interessi aziendali, in ogni momento del suo lungo servizio. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi nominato nuovo Presidente il signor Antoine Bernheim che già ricopriva la carica di Vicepresidente. Bilancio Consolidato La gestione assicurativa - I premi consolidati hanno raggiunto 23.833 milioni di euro (+6%). Alla raccolta del lavoro diretto hanno contribuito i paesi dell'Unione Europea per l'89,7% (l'Italia per il 33,3%, la Germania per il 27,6%, la Francia per il 17,3%). Nel complesso, i premi vita si sono attestati a 14.223 milioni, pari a circa il 60% del volume totale, con una crescita del 6,4%; il valore del portafoglio in essere è stimato alla fine del primo semestre pari a 8,8 miliardi di euro (8,6 miliardi a fine 2001). Nei rami danni la raccolta è stata di 9.610 milioni (+5,4%), evidenziando un rapporto sinistri a premi pari al 79,5% (contro il 79,9% nel primo semestre 2001). La combined ratio si è ridotta al 104,1% attuale dal 105,4% nell'analogo periodo del 2001. L'incidenza dei costi complessivi dei rami vita e danni rispetto ai premi è stata del 17,4% (18,7% nello stesso periodo del precedente esercizio). Le riserve tecniche nette sono ammontate a 195.264 milioni di euro (191.020 milioni al 31/12/2001); nel ramo vita sono risultate pari a 167.606 milioni e nei rami danni a 27.658 milioni. L'indice di riservazione è ulteriormente migliorato. Per quanto riguarda l'andamento nei principali territori di operatività del Gruppo, è stata confermata una crescita significativa dei premi in Italia pari al 10,8% (nel vita +12,8% e nei danni +7%), dove la nuova produzione nel ramo vita è risultata in aumento di oltre il 30%. In Germania la dinamica di sviluppo è stata più contenuta, pari al 4,6%, in linea con l'andamento generale del mercato (nel vita +5,7% e nei danni +3,2%). In Francia, dove i premi sono cresciuti del 20,6%, il Gruppo ha realizzato nel ramo vita una crescita del 25,2%, ben superiore a quella del mercato (+3%), e anche nei rami danni la raccolta ha registrato una forte progressione (+11,8%). La gestione patrimoniale e finanziaria - Gli attivi in gestione al 30 giugno 2002 ammontano complessivamente a 255.292 milioni di euro. Nello sfavorevole quadro internazionale delineato, la gestione finanziaria del Gruppo si è orientata verso una strategia prudenziale volta a contenere gli effetti dell'elevata volatilità dei mercati. La componente azionaria è diminuita significativamente rispetto al 31 dicembre 2001, in previsione di un ulteriore peggioramento delle quotazioni. Nel contempo è aumentato il peso dei titoli obbligazionari, ove si è puntato ad allungare la durata media dei portafogli. Gli investimenti complessivi sono saliti a 204.676 milioni (200.633 milioni a fine 2001), con un incremento del 2%, di cui 25.415 milioni riferiti a investimenti a copertura di contratti con il rischio a carico degli assicurati. Nell'ambito della composizione degli investimenti del Gruppo, quelli a reddito fisso rappresentano il 75,6%, le azioni il 10,3%, gli immobili il 6,7%. I proventi da investimenti sono ammontati a 5.774 milioni (6.801 milioni nello stesso periodo dell'esercizio precedente). Gli utili realizzati dall'attività di trading sono ammontati a 514 milioni (rispetto a 1.122 milioni nel primo semestre 2001). Gli utili realizzati dalla cessione di altri investimenti sono risultati di 199 milioni (267,5 nel primo semestre 2001). Le minusvalenze nette da valutazione sono state pari a 1.602 milioni. Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli quotati sono ammontate alla fine del semestre a 3.789 milioni di euro (6.377 milioni a fine 2001). Prevedibile evoluzione dell'attività - Il primo semestre è stato contraddistinto da un contesto operativo difficile per quanto attiene sia alla gestione assicurativa che, soprattutto, a quella finanziaria. Ciò nonostante il Gruppo ha mantenuto inalterata la tendenza verso un miglioramento dei fondamentali della sua attività. Dopo la chiusura del semestre, la produzione assicurativa si è sviluppata in linea con le previsioni. Nel mese di agosto, le gravi inondazioni verificatesi nel Centro Europa hanno coinvolto il Gruppo con un'esposizione complessiva, al netto delle cessioni in riassicurazione, valutata in circa 90 milioni di euro. Per quanto riguarda l'attività finanziaria, a partire dalla fine del semestre i mercati azionari hanno registrato ulteriori, importanti perdite, con conseguenze negative sulla redditività dei portafogli. Il perdurare di una notevole incertezza in ordine alla ripresa dei mercati azionari rende molto aleatoria la formulazione di una stima attendibile sui risultati di fine esercizio, che comunque non potranno raggiungere gli obiettivi formulati all'inizio dell'anno, che si fondavano su previsioni di mercati stabili rispetto alle quotazioni di fine 2001. In questo quadro si può comunque prevedere un utile di fine esercizio della Capogruppo e un pay-out in linea con il 2001. La difficile congiuntura sarà in ogni caso affrontata dal Gruppo facendo leva, oltre che sulla sua solidità finanziaria, anche su un'attenta politica di assunzione dei rischi, sia per quanto riguarda la componente assicurativa che quella finanziaria, nonché su azioni di contenimento delle spese. Bilancio della capogruppo - La raccolta premi è ammontata a 2.625 milioni di euro, con un incremento del +5,3% (a cambi pari): 1.768 milioni (+10,2%) nei rami danni, 857 milioni (-3,7%) nel ramo vita. Nei rami danni la sinistralità netta è ulteriormente migliorata, attestandosi all'82,8% dall'85,4% precedente. Nel portafoglio diretto sottoscritto in Italia la sinistralità netta ha mostrato una diminuzione, dall'78,7% al 76,3%. L'incidenza delle spese complessive dei rami vita e danni sui premi è diminuita dal 25,6% al 24,1%. La gestione patrimoniale e finanziaria ha evidenziato un aumento dei proventi da investimenti, saliti a 1.146 milioni (+23,1%). Gli utili da negoziazione sono ammontati a 4 milioni (114 milioni nel primo semestre 2001), cui si aggiungono 8 milioni derivanti da alienazioni di attivi durevoli (204 nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente, caratterizzato da importanti plusvalenze derivanti dalla cessione di un immobile di prestigio, a Milano). Le minusvalenze da valutazione titoli, al netto delle riprese di valore, hanno registrato un saldo positivo di 52 milioni a fronte di un saldo negativo di 61 milioni nel primo semestre 2001. Il valore delle plusvalenze latenti rilevato al 30 giugno ammonta a 3.221 milioni di euro (4.410 al 31 dicembre 2001). L'adeguamento delle poste attive e passive in valuta estera ha determinato un'incidenza negativa sul conto economico di 189 milioni di euro, dovuta sostanzialmente alla svalutazione degli attivi espressi in pesos argentini. L'utile netto si è attestato a 396 milioni di euro contro 416 milioni del primo semestre 2001. 

BAYERISCHE VITA S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE AL 30.06.2002: VITA LIMITA LE PERDITE NONOSTANTE LA TURBOLENZA DEI MERCATI FINANZIARI, GRAZIE ALLA SUA LIMITATA ESPOSIZIONE NEGLI INVESTIMENTI AZIONARI (INFERIORE AL 4%). 
Milano, 16 settembre 2002 - I premi emessi ammontano a Euro 289, con una flessione del 1,9% rispetto ai 295 milioni raccolti nel 1° semestre 2001. Ancorché la nuova raccolta dei piani pensionistici individuali del primo semestre, pari a Euro 34 milioni, risulti ragguardevole se comparata con la limitata crescita del comparto e comunque tale da confermare il ruolo di primo piano di Bayerische Vita, la stessa segna una contrazione del 46,8% rispetto al pari periodo del 2001. Significativi sono l'incremento del 10,3 % dei premi riferiti a polizze acquisite negli esercizi precedenti e la crescita del 11,3 % fatta registrare dalla raccolta a premi unici. A fronte delle mutate condizioni di mercato sono state avviate immediate iniziative volte al recupero dei volumi di vendita, con la commercializzazione di un nuovo prodotto di tipo tradizionale e di una nuova linea di prodotti unit linked a premi annui. Secondo le previsioni la raccolta complessiva a fine anno dovrebbe attestarsi su un incremento di circa il 5%. Gli investimenti complessivi, ammontanti a Euro 2.367 milioni, crescono del 6,2% rispetto al 31 dicembre 2001 e del 24,5% rispetto al 30 giugno 2001. La composizione del portafoglio azionario è pari a circa il 4% Il risultato netto della gestione finanziaria, pari a Euro 1,1 milioni ( Euro 10,2 milioni al 30 giugno 2001) è stato sensibilmente influenzato dall'andamento negativo dei mercati finanziari che ha contraddistinto il periodo, determinando minusvalenze da valutazione per Euro 23,2 milioni. Conseguentemente si evidenzia una perdita di periodo pari a Euro 13,4 milioni, a fronte di un utile di Euro 9,6 milioni al 30 giugno 2001, che comunque non prevede alcun fabbisogno di capitale poiché il margine di solvibilità risulta ampiamente coperto così come gli impegni patrimoniali e di rendimento verso gli assicurati. Nel risultato di periodo sono rilevate tutte le perdite realizzate e potenziali al momento conosciute, per le quali, comunque, è stato previsto un fondo rischi..La turbolenza dei mercati finanziari internazionali, associata all'incertezza sull'andamento dei tassi di interesse, condizionato dalla forte volatilità dei mercati, non agevolano una ragionevole previsione del risultato della gestione finanziaria del portafoglio investimenti e, conseguentemente, i riflessi sul risultato netto di fine esercizio. Vi è tuttavia ragionevole certezza che quanto oggi prevedibile sia stato considerato nella presente semestrale. 

MEIEAURORA S.P.A PRIMO SEMESTRE 2002: LA RACCOLTA PREMI COMPLESSIVA DIRETTA E INDIRETTA È STATA PARI A € 519,3 MILIONI (€ 514,4 MILIONI AL 30.06.2001) CON UN INCREMENTO DELL'1,0%, 
Bologna, 16 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di MEIEAURORA S.p.A., riunitosi il 9 settembre a Bologna, ha approvato, su proposta del Presidente Giovanni Consorte, la relazione sulla gestione del primo semestre 2002 della società, che verrà trasmessa all'Isvap. I principali dati della Compagnia tengono conto delle recenti incorporazioni di Meie Assistenza S.p.A. e Agricoltura Assicurazioni s.m.. Gli aspetti maggiormente significativi della gestione al 30 giugno 2002, che chiude con un utile netto di € 10,9 milioni (€ 6,6 milioni nel I° sem. 2001), sono i seguenti: la raccolta premi complessiva diretta e indiretta è stata pari a € 519,3 milioni (€ 514,4 milioni al 30.06.2001) con un incremento dell'1,0%, ottenuto nell'ambito di una rigorosa politica assuntiva mirata ad una attenta selezione dei rischi, che ha comportato anche dismissioni di rilevanti quote di premi relativi a partecipazioni a grandi rischi; le riserve tecniche nette ammontano a € 2.437,6 milioni (€ 2.241,5 milioni al 30.06.2001), con un incremento di € 196,1 milioni (+ 8,7%), (€ 2.342,4 milioni al 31.12.2001, +4,1%); gli investimenti e le disponibilità liquide ammontano complessivamente a € 2.595,3 milioni (€ 2.337,0 milioni al 30.06.2001), con un incremento di € 258,3 milioni (+ 11,0%), (€ 2.468,8 milioni al 31.12.2001, +5,1%); i proventi patrimoniali e finanziari del periodo, al netto degli oneri e al netto delle rettifiche di valore, sono risultati pari a € 33,3 milioni (€ 21,1 milioni al 30.06.2001); le spese di gestione ammontano a € 86,6 milioni, in riduzione rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente (€ 89,5 milioni); le stesse, al lordo delle provvigioni ricevute dai riassicuratori risultano pari a € 99,8 milioni (€ 99,9 milioni al 30.06.2001), con una incidenza sui premi pari al 19,2% (19,4% al 30.06.2001); il risultato complessivo del conto tecnico (Danni+Vita), è positivo per € 18,8 milioni (negativo per € 8,4 milioni al 30.06.2001); ciò ha determinato un rilevante miglioramento del risultato ordinario che è salito a € 17,5 milioni contro un risultato negativo al 30.06.2001 di € 9,3 milioni; Il risultato economico prima delle imposte ha superato i 18 milioni di Euro (€ 11,9 milioni al 30.06.2001), mentre il risultato netto è pari a € 10,9 milioni (€ 6,6 milioni al 30.06.2001) con un incremento del 63%. 

GRUPPO SAI PRIMO SEMESTRE 2002: LA RACCOLTA PREMI SALE A EURO MIL. 2.455 (+9,6%). IN CRESCITA I DATI DELLA CAPOGRUPPO CON UNA RACCOLTA DI EURO MIL. 1.537 (+9,1%) 
Milano, 16 Settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sai - Società Assicuratrice Industriale S.p.A., riunitosi il 12 settembre ha approvato la Relazione Semestrale 2002, nonché quella relativa al consolidato di Gruppo al 30 giugno 2002. A livello di Gruppo la raccolta premi complessiva ha raggiunto € mil. 2.455 (€ mil. 2.241 nel 1° sem. 2001), realizzando un incremento del 9,6 %. Nei rami Danni i premi raccolti hanno raggiunto € mil. 1.819,5 (€ mil. 1.651,9; +10,1%), grazie anche all'apporto della controllata Nuova Maa che ha raccolto € mil. 339,2 (+14.6% rispetto al 1° sem. 2001). Nei rami Vita i premi hanno raggiunto € mil. 636 (€ mil. 588,6; +8,1%) grazie all'apporto sia della Capogruppo che delle società di bancassicurazione: la Novara Vita ha raccolto € mil. 285,4 (+6,1% rispetto al 1° sem .2001), la Po Vita ha raggiunto € mil. 217,4 (+1,3 % rispetto al 1° sem. 2001). A livello di Gruppo l'utile netto è stato pari a € mil. 34,5 (€ mil. 42,4 nel I° sem. 2001). In particolare il risultato tecnico dei rami Danni ha contribuito significativamente al risultato raggiungendo il pareggio ancor prima dell'imputazione dei proventi finanziari. A tale riguardo occorre sottolineare l'impatto di SASA S.p.A. che sebbene negativo per € mil. 8 è in netto miglioramento rispetto al corrispondente periodo dell'anno passato (€ mil. -23), a riprova dell'efficace azione di risanamento intrapresa post acquisizione. L'andamento tecnico del settore Vita risente dell'incerto e negativo andamento dei mercati finanziari. Le riserve tecniche lorde ammontano a € mil. 11.404,5 (€ mil. 10.824 al 31/12/01) di cui € mil. 5.480,8 nei rami Danni, € mil. 5.923,7 nei rami Vita. Il volume totale degli investimenti ha raggiunto € mil. 10.135,8, di cui € mil. 7.467,1 in titoli e partecipazioni, con un incremento rispetto al dato al 31/12/01 del 5,7%. I proventi ordinari patrimoniali e finanziari netti, maturati nella prima metà dell'esercizio 2002, ammontano a € mil. 172,1 (€ mil.193,2 nel 1°sem. 2001) . Per ciò che concerne la Capogruppo il risultato di periodo è stato pari a € mil. 21,8 (€ mil. 27,2 nel corrispondente periodo del 2001), La raccolta premi complessiva ha raggiunto € mil.1.536, 8 (€ mil. 1.409 nel 1° sem. 2001; +9,1%). Nei rami Danni i premi complessivi ammontano a € mil. 1.272,9 (€ mil. 1.162,8 nel 1° sem. 2001; +9,5%) evidenziando un significativo miglioramento a livello di risultato tecnico che è stato pari a € mil. 21 (€ mil. - 3,3 nel 1° sem. 2001) imputabile sia alle incisive azioni di risanamento poste in essere nel corso dell'esercizio sia, limitatamente ai rami Auto, ad una diminuzione dei sinistri denunciati. Complessivamente soddisfacente la raccolta premi dei rami Vita che raggiunge € mil. 263,9 (€ mil. 246,2 nel 1° sem. 2001; +7,2%,), con un risultato tecnico che risente dell'andamento negativo dei mercati finanziari. Gli investimenti complessivi si sono incrementati dello 1,7% rispetto al dato in essere al 31/12/2001, raggiungendo € mil. 8.068,9. In prospettiva, il risultato di fine esercizio 2002 dovrebbe essere influenzato dall'andamento particolarmente positivo dei Rami Danni, anche se non è da sottovalutare la possibilità che l'andamento negativo dei mercati finanziari faccia sentire ulteriormente i propri effetti. Peraltro l'eventuale realizzo di partite straordinarie, al pari di quanto già avvenuto nel passato esercizio, potrebbe influire positivamente sull'utile dell'intero esercizio. I dati delle tabelle allegate sono da assoggettare a revisione contabile e verifiche sindacali. La Relazione semestrale della Capogruppo e consolidata è stat messa a disposizione del pubblico il 13 settembre. 

BNL SPA: APPROVATI I RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2002 - AZZERATO IL RISCHIO ARGENTINA TENUTA DEI RATIOS PATRIMONIALI CARTOLARIZZAZIONI SU MUTUI COMMERCIALI E LEASING PER CIRCA 2 MILIARDI DI EURO ENTRO L'ANNO 
Roma, 16 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, riunitosi il 13 settembre a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha approvato le relazioni semestrali della Banca e del Gruppo al 30 giugno 2002 (1) . L'Amministratore Delegato Davide Croff ha illustrato le azioni intraprese per la concreta realizzazione degli obiettivi previsti dal nuovo Piano Industriale approvato lo scorso 19 luglio. Il management Bnl, per far fronte alle perduranti criticità del contesto economico internazionale, nel quale stentano ad apparire segnali di ripresa, conferma l'impegno assunto con il Piano Industriale 2002- 2005 a sviluppare tutte le azioni necessarie al miglioramento dell'equilibrio patrimoniale e alla riduzione del profilo complessivo di rischio, rendendo così più consistente il recupero di valore per gli azionisti e gli altri stakeholders. Si è voluto eliminare ogni rischio legato alla presenza di Bnl in Argentina, procedendo all'integrale e definitiva copertura delle relative linee di credito intragruppo. Sul fronte degli interventi volti a migliorare la situazione patrimoniale e finanziaria, è stato affidato il mandato per il perfezionamento, entro l'anno, di due operazioni di cartolarizzazione relative a mutui commerciali e leasing per un importo complessivo di circa 2 miliardi di euro. L'insieme di queste iniziative consentirà il raggiungimento di traguardi economico patrimoniali che, coerentemente con le condizioni dei mercati, permetterà di ottenere il necessario rafforzamento finanziario e patrimoniale già a partire dall'anno in corso e senza ricorrere ad aumenti di capitale. Relazione Semestrale Il contesto economico nazionale e internazionale degli ultimi 18 mesi, caratterizzato da un iniziale debole rallentamento della crescita e da una successiva fase di forte criticità, con pesanti conseguenze sulle economie e sui mercati finanziari, ha fortemente condizionato i dati economici e patrimoniali delle aziende. Per una loro migliore lettura e interpretazione non si può dunque non tener conto dell'andamento tendenziale ed è quindi più opportuno procedere all'analisi comparativa rispetto sia al primo che al secondo semestre del 2001. Nel primo semestre 2002, contraddistinto da un debole contesto congiunturale e dall'instabilità dei mercati finanziari che hanno condizionato significativamente la redditività del settore, la Banca e il Gruppo Bnl hanno conseguito risultati che, pur non eguagliando i positivi margini operativi del corrispondente periodo 2001, mostrano comunque una generalizzata ripresa rispetto a quelli realizzati nella seconda metà del 2001 (2) . Il risultato operativo consolidato si attesta a 564 milioni di euro, in diminuzione del 12,4% su giugno 2001 ma in crescita di circa il 38% sul secondo semestre 2001, dimostrando la validità dell'azione di recupero avviata nell'esercizio in corso e poi rafforzata con il varo delle nuove linee programmatiche delineate nel Piano Industriale 2002-2005. L'utile ordinario, pari a 298 milioni di euro, in calo del 25,3% su giugno 2001, sale del 20% rispetto al secondo semestre 2001. La Capogruppo vi ha contribuito con un flusso di 245 milioni. Coerentemente con l'impegno assunto dal management nel Piano Industriale di effettuare la copertura integrale e definitiva dell'esposizione derivante dalle linee intragruppo verso l'Argentina, è stato effettuato un ulteriore accantonamento prudenziale (3) di 540 milioni di euro al fondo rischi su crediti che si aggiungono a quanto già stanziato nel 2001. Questo accantonamento addizionale è stato realizzato utilizzando la quasi totalità del reddito operativo della Capogruppo maturato nel semestre, nonché una quota (178 milioni) del fondo rischi bancari generali costituito in precedenti esercizi anche in vista dei possibili effetti derivanti dalla crisi argentina. Il presidio posto in essere assicura così la copertura integrale delle eventuali rischiosità relative alle linee di credito concesse alle partecipate in Argentina. L'utile netto consolidato , dopo i citati accantonamenti per l'Argentina e aver provveduto all'integrale svalutazione della partecipazione in Blu S.p.A. (con un impatto sul conto economico di periodo di 24 milioni di euro), si attesta a 27 milioni di euro per il Gruppo e a 3 milioni per la Banca. Le altre principali voci di conto economico consolidato (i dettagli in allegato) evidenziano un significativo aumento del margine d'interesse e una tenuta del margine d'intermediazione: margine d'interesse 915 milioni di euro (+ 8,4% sul secondo semestre 2001; +6,6% sul primo semestre 2001). Tale aumento è dovuto a un migliore equilibrio tra raccolta e impieghi commerciali, una ricomposizione dell'attivo creditizio verso segmenti di mercato più redditizi insieme ad una accorta gestione del pricing; margine d'intermediazione 1.532 milioni (+8,7% sul secondo semestre 2001; -3,9% sul primo semestre 2001). Pur in presenza di importanti investimenti nell'innovazione tecnologica e su progetti di business, un'attenta politica di contenimento delle spese ha consentito una flessione del 3,2% sul secondo semestre 2001 dei costi operativi che, comprensivi degli ammortamenti, ammontano a 968 milioni di euro. Migliora, di conseguenza, il rapporto spese amministrative/margine d'intermediazione che si attesta al 57,2% (58,3% a dicembre 2001 su basi omogenee). In coerenza con gli obiettivi fissati dal Piano Industriale, sotto l'aspetto patrimoniale, a livello di Gruppo, si registra rispetto ai dati "pro forma" di fine 2001: una consistente diminuzione dell'insieme dei crediti dubbi dovuta sostanzialmente alla riduzione dell'esposizione non garantita verso i Paesi a Rischio (-50,6%), prevalentemente riferibile alla "componente locale" in carico alla partecipata Banco BNL do Brasil. Il loro grado di copertura sale di un punto percentuale passando dal 37,7% al 38,7%; una tenuta dei ratios patrimoniali conseguita attraverso una decisa riduzione dell'attivo ponderato (circa 6 miliardi), in linea con le indicazioni strategiche del Piano Industriale e nonostante il prelievo di 178 milioni di euro operato sul fondo rischi bancari generali. Il coefficiente di solvibilità sale al 9,14% (8% a fine 2001), con il Tier 1 che si colloca al 4,80% (4,78% a fine 2001); una flessione degli impieghi verso clienti (-1,4%) con un miglioramento degli indicatori di liquidità. Nel semestre ha infatti trovato conferma la politica di graduale diminuzione dei prestiti di natura finanziaria. Contestualmente si è operato per ridurre i costi di provvista riducendo del 18% il ricorso netto verso corrispondenti bancari, compensandolo in parte con l'emissione diretta di obbligazioni e prestiti subordinati; una crescita della raccolta da clienti con un incremento del 2,8% a 55.935 milioni; una sostanziale tenuta della raccolta indiretta, dovuta all'aumento del risparmio amministrato (+4,1%) che ha compensato la flessione del risparmio gestito, settore nel quale tuttavia il Gruppo Bnl ha ulteriormente incrementato la quota di mercato degli stock gestiti, portandola al 3,8% (+13 bps su dicembre 2001). (1) Come già avvenuto con la trimestrale al 31 marzo 2002, anche la situazione semestrale consolidata dei conti del Gruppo è predisposta sulla base dei criteri di formazione del bilancio 2001 con la sola eccezione dell'intervenuto deconsolidamento delle società controllate operanti in Argentina, facenti capo alla locale holding company BNL Inversiones Argentinas SA. L'esclusione si è resa opportuna vista l'impossibilità, che tuttora permane, da parte della Capogruppo di ricevere il pertinente flusso contabile dotato di un sufficiente grado di certezza e attendibilità civilistica. Sulla base delle informazioni disponibili a livello locale, il risultato consolidato al 30 giugno 2002 della holding argentina chiuderebbe in pareggio. (2) Al fine di assicurare una maggiore omogeneità, i prospetti civilistici di stato patrimoniale e di conto economico espongono i risultati del primo semestre 2002 raffrontati sia con i dati pubblicati al 30 giugno e al 31 dicembre 2001, sia con quelli "pro forma" (cioè escludendo le risultanze delle società del Gruppo operanti in Argentina) alle stesse scadenze (3) Come noto, al 31 dicembre 2001, la Banca ha provveduto a ricondurre al valore simbolico di un euro la partecipazione in Bnl Inversiones Argentinas Sa (515 milioni di dollari) e ha svalutato integralmente il prestito subordinato di 100 milioni di dollari vantato verso Bnl Sa Buenos Aires. Si precisa che la società di revisione incaricata di certificare, su base limitata, la relazione semestrale non ha ancora completato il proprio esame. La relazione semestrale al 30 giugno 2002 viene resa pubblica nei termini di cui all'art.82, comma2, del regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 (e successive modifiche) in luogo della relazione relativa al secondo trimestre dell'esercizio. Si segnala, infine, che la relazione trimestrale al 30 settembre 2002 sarà presentata per approvazione al Consiglio di Amministrazione che si terrà entro la terza settimana di novembre. Allegato al comunicato stampa del 13 settembre 2002 Bnl Spa Il margine d'interesse mostra un incremento del 6,4% da 746 a 793 milioni di euro rispetto a fine giugno 2001, ma del 7,3% rispetto al secondo semestre 2001. Detto margine ha registrato nel semestre un ritmo di crescita positivo, seppur in rallentamento, per l'effetto combinato, ma opposto, di una riduzione complessiva nel volume degli impieghi, soprattutto per la componente a breve termine, e di una ricomposizione dell'attivo creditizio verso segmenti di mercato più redditizi che, insieme ad una accorta gestione del princing, ha concorso a migliorare gli spread commerciali. Per effetto della riduzione registrata nei proventi netti scesi del 19,6%, da 632 a 508 milioni, ma in recupero dell'8,3% (+39 milioni) rispetto al secondo semestre 2001, il margine d'intermediazione si attesta a 1.301 milioni di euro in diminuzione del 5,5% rispetto ai 1.378 milioni del giugno 2001, ma in crescita del 7,7% rispetto al secondo semestre 2001. Tra i proventi, le commissioni nette si attestano a 338 milioni, in flessione dell'11,6% dovuta principalmente alla sfavorevole congiuntura del risparmio gestito e dei mercati mobiliari in genere. I costi operativi, rispetto a giugno 2001, passano da 827 a 847 milioni (+2,4%); tuttavia la dinamica delle spese amministrative è tenuta sotto attento controllo (+0,5%): nel suo ambito gli oneri per il personale diminuiscono del 2,9%. Gli ammortamenti aumentano del 22,4% in relazione agli ingenti investimenti in tecnologie informatiche recentemente effettuati per adeguare le procedure all'euro e per la prosecuzione del "piano dei sistemi" finalizzato al radicale riordino dei processi informatici. Il risultato operativo si attesta a 454 milioni in diminuzione del 17,5% sui 551 del primo semestre 2001, ma in sensibile crescita (+35,7%) sul secondo semestre 2001. L'utile ordinario è pari a 245 milioni di euro contro i 341 di giugno 2001 (-28,1%), ma risulta in crescita dell'11,2% sull'analogo dato del secondo semestre 2001. Dopo aver spesato lo stanziamento prudenziale (540 milioni) al fondo rischi su crediti per la copertura integrale dei rischi connessi alle linee di credito accordate alle società operanti in Argentina e considerando l'utilizzo del fondo per rischi bancari generali (178 milioni), nonché il recupero di imposte sul reddito di periodo, il semestre chiude con un utile netto di 3 milioni di euro. Al 30 giugno 2002, il totale dei crediti per cassa al netto delle svalutazioni ha raggiunto i 70.331 milioni di euro (+2,7% rispetto a fine 2001). I crediti per cassa alla clientela, pari a 59.401 milioni di euro, evidenziano una flessione dello 0,2% rispetto ai 59.525 di fine 2001. Globalmente, l'insieme delle posizioni di dubbio realizzo (sofferenze e partite incagliate) cresce nel semestre a 2.753 milioni (2.679 al 31 dicembre 2001). L'indice di copertura si attesta al 37,4%. Più nel dettaglio, al 30 giugno 2002, le sofferenze ammontano a 2.031 milioni e la loro percentuale di copertura è del 36%. Le partite incagliate pari a 722 milioni diminuiscono del 4,7% e la loro percentuale di copertura sale nel periodo dal 40,4% al 41,4%. I crediti non garantiti vantati verso Paesi a rischio risultano pari a 229 milioni di euro (al netto di svalutazioni per 207 milioni) contro i 263 milioni di fine 2001 (-12,9%). I suddetti impieghi non comprendono le linee di credito ordinarie per cassa a società controllate residenti in Paesi a rischio per le quali, anche in applicazione della normativa della Banca d'Italia è stato direttamente impegnato il patrimonio di vigilanza con un assorbimento di 400 milioni di euro. La raccolta complessiva della Banca raggiunge i 74.612 milioni di euro, in crescita dell'1,9% su fine 2001 e del 1,4% rispetto al 30 giugno 2001. In particolare la raccolta diretta da clienti, comprensiva di prestiti subordinati, ammonta a 49.779 milioni di euro, + 5,2% rispetto a fine 2001. Gruppo Bnl (4) Analizzando la progressione dei flussi reddituali, così come risulta dal conto economico riclassificato secondo criteri gestionali, il margine d'interesse mostra un aumento del 6,6%, da 859 a 915 milioni di euro e un incremento ancora maggiore (+8,4%) rispetto al secondo semestre 2001. Sommando al margine d'interesse i proventi netti, scesi del 16,2%, da 736 a 617 milioni, ma in crescita del 9,2% nel confronto con il secondo semestre 2001, il margine d'intermediazione si attesta a 1.532 milioni, con una riduzione del 3,9% rispetto ai 1.595 del 30 giugno 2001. Per contro, rispetto all'analogo dato del secondo semestre 2001, il margine d'intermediazione risulta in crescita dell'8,7%. I costi operativi, comprensivi degli ammortamenti, ammontano a 968 milioni (+1,8% rispetto a giugno 2001). Al loro aumento hanno contribuito principalmente gli ammortamenti cresciuti del 9,3% in relazione agli ingenti investimenti realizzati nell'area dei sistemi informativi per l'adeguamento delle procedure all'euro e per diversificare i canali distributivi per la clientela, in particolare l'Internet banking. Migliora il rapporto spese amministrative su margine d'intermediazione che si attesta al 57,2% contro il 58,3% di dicembre 2001, su basi omogenee. Il risultato operativo ammonta a 564 milioni di euro in flessione del 12,4% sui 644 del 30 giugno 2001. Operando il confronto sul flusso del secondo semestre 2001, si registra invece una crescita del 37,9%. Dopo aver effettuato accantonamenti e rettifiche nette per 266 milioni, risulta un utile ordinario di 298 milioni di euro, contro i 400 del "pro forma" di giugno 2001 (-25,3%). L'utile ordinario registra invece una significativa crescita (+20%) rispetto all'analogo risultato del secondo semestre 2001. Detraendo dall'utile ordinario il risultato negativo delle attività straordinarie (25 milioni) e l'addizionale stanziamento prudenziale (540 milioni), e considerando l'utilizzo del fondo per rischi bancari generali (178 milioni), nonché il recupero di imposte sul reddito di periodo (118 milioni) e l'utile di pertinenza di terzi (2 milioni), il conto economico al 30 giugno 2002 chiude con un utile netto di 27 milioni di euro Sotto il profilo patrimoniale, al 30 giugno 2002, il totale dei crediti per cassa al netto delle svalutazioni si attesta a 72.283 milioni (+0,3% rispetto al 31 dicembre 2001). I crediti di firma ammontano a 9.514, con una riduzione dell'11,4%; pertanto il totale dei crediti per cassa e non per cassa si attesta a 81.797 milioni (-1,2%). I crediti per cassa alla clientela sono pari a 62.240, in flessione dell'1,4% rispetto al dicembre 2001. In positivo sviluppo (+4,7%) i crediti leasing che salgono a 3.427 milioni di euro. L'insieme delle posizione di dubbio realizzo diminuisce globalmente nel semestre dell'11,6% da 4.080 a 3.607 milioni. Il loro indice di copertura, assicurato dalle svalutazioni, dall'integrale accantonamento degli interessi di mora e dagli stanziamenti generici disponibili, è pari al 38,7% contro il 37,7% di fine 2001. In particolare, le sofferenze che ammontano a 2.224 milioni registrano un grado di copertura del 38,6%. Le partite incagliate passano da 782 a 757 milioni (-3,2%) e il loro grado di copertura si attesta al 40,8%. L'esposizione non garantita del Gruppo verso Paesi a rischio, che come indicato dalla recente normativa della vigilanza bancaria include la "componente di credito locale", al netto delle svalutazioni forfettarie di vigilanza, al 30 giugno 2002, mostra una significativa riduzione (-50,6%) attestandosi a 519 milioni dai 1.050 di fine 2001. Al lordo delle svalutazioni forfettarie e includendovi anche i titoli, tali partite sono diminuite nel semestre da 1.513 a 1.027 milioni: il calo è riferibile principalmente alla "componente locale" in carico alla partecipata Banco BNL do Brasil. Nel complesso la percentuale di copertura dei crediti e titoli dei Paesi a rischio sale nel semestre al 38,4% dal 30,8% di fine dicembre scorso (dati omogenei). Questi dati non includono le linee di credito ordinarie per cassa erogate a società controllate residenti in Argentina (603 milioni), comunque interamente presidiate nell'ambito del fondo rischi su crediti. La raccolta diretta ammonta a 76.367 milioni di euro (+0,5% rispetto al 31 dicembre 2001. La raccolta da clienti, comprensiva di prestiti subordinati per 2.986 milioni, è aumentata nel semestre del 2,8%, da 54.434 a 55.935 milioni di euro. Nonostante lo sfavorevole quadro di riferimento, la raccolta indiretta da clientela del Gruppo (che comprende il risparmio gestito e quello amministrato) cresce dell'1,6% su dicembre 2001, attestandosi a fine giugno 2002 a 73 miliardi di euro. Nel dettaglio, si registra una riduzione del risparmio gestito sceso del 2% a 28,5 miliardi, mentre il risparmio amministrato si attesta a 44 miliardi (+4,1% su fine dicembre 2001). Nell'ambito del risparmio gestito il Gruppo Bnl ha tuttavia ulteriormente incrementato la quota di mercato degli stock gestiti, portandola al 3,8% (+13 bps su dicembre 2001). Al 30 giugno 2002 il complesso dei mezzi patrimoniali del Gruppo ammonta a 7.662 milioni (+9,3% sui 7.009 di fine 2001). Il Patrimonio di Vigilanza si attesta a 6.195 milioni di euro e il coefficiente patrimoniale di solvibilità del Gruppo, dato dal rapporto tra il patrimonio utile ai fini di vigilanza e il totale delle attività di rischio ponderate, si attesta nel semestre al 9,14%, contro l'8% "pro forma" di fine 2001. Il Tier 1 si colloca al 4,80% (4,78% "pro forma" a fine 2001) nonostante il prelievo di 178 milioni operato sul fondo rischi bancari generali. (4) Come noto, l'area di consolidamento è stata ridotta escludendo le controllate argentine, così come previsto dall' 29 del D.Lgs. 87/1992 e pertanto al 30 giugno 2002 comprende 21 società consolidate con il metodo integrale (compresa la Capogruppo), 5 società valutate al patrimonio netto, con un valore di 97 milioni di euro (94 a fine 2001), e 109 altre partecipate espresse al costo, con un valore di carico di 404 milioni (679 a fine 2001). 

UBM: A 164,9 MILIONI DI EURO L'UTILE NETTO SEMESTRALE, PIÙ CHE RADDOPPIATO RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE DELLO SCORSO ANNO
Milano, 16 settembre 2'002 - Il bilancio di Ubm relativo al primo semestre 2002 si chiude con un utile netto di 164,9 milioni di euro, in incremento del 116% se confrontato con il primo semestre del 2001. Il margine d'intermediazione ha raggiunto i 381,1 milioni di euro (+103%), trainato dalla forte crescita dei ricavi nelle attività di Sales & Trading di prodotti derivati per la clientela Corporate ed Istituzionale e nel Corporate & Investment Banking, frutto della strategia di rafforzamento e sviluppo avviata nel 2001 e proseguita nel semestre. I costi di gestione, comprensivi delle rettifiche di valore, ammontano a 85 milioni di euro, con un incremento del 47% rispetto al primo semestre del 2001, principalmente attribuibile alla forte crescita strutturale della società, in continua espansione. Il cost to income ratio è risultato nel semestre pari al 22,3%, in ulteriore miglioramento rispetto al dato 2001 (29%). Nel semestre sono stati effettuati accantonamenti per 9,1 milioni di euro al fondo rischi su crediti e 4,4 milioni di euro per rettifiche di valore su crediti e per rischi ed oneri. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi nominato Direttore Generale (funzione sinora ricoperta dall'Amministratore Delegato, Pietro Modiano) l'attuale Vicedirettore Generale, Paola Pierri, presente in Ubm sin dalla sua costituzione. Il bilancio semestrale di TradingLab Banca Spa, la controllata specializzata nell'offerta di prodotti finanziari evoluti e servizi agli intermediari per la loro clientela retail, si è chiuso con un utile di periodo di 36,3 milioni di euro, in calo rispetto al primo semestre 2001 (-33%) per il peggioramento del contesto di mercato. 

ALITALIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2002: RIDUZIONE DELLA PERDITA NETTA DI OLTRE L'80% 
Roma, 16 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia Linee Aeree Italiane S.p.A. riunitosi il 12 settembre presso la sede della Società ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2002 della Compagnia quella di Gruppo la relazione di gestione. Gruppo Alitalia - Il conto economico consolidato al 30 giugno 2002 evidenzia una riduzione della perdita netta di oltre l'80% rispetto al primo semestre 2001: il risultato netto negativo è pari a circa € 49 milioni, dopo imposte per circa € 47 milioni, e si confronta con quello dì € 260 milioni registrato nell'analogo periodo dell'esercizio precedente. In generate l'andamento, del semestre, come già commentatoi nella relazione trimestrale al 31 marzo 2002, conferma l'efficacia delle misure previste nel piano biennale 2002-2003 in termini, tra l'altro, di ristrutturazione del network e dell'assetto produttivo, a fronte della crisi post 11 settembre 2001. Il Valore della Produzione del Gruppo è ammontato a € 2.386 milioni (in flessìone del 12% rispetto al 2001) a fronte di una riduzione della capacità offerta, a livello di intera rete, del 22% sostanzialmente in linea con quella prevista nel piano. Il Margine Operativo Lordo è risultato pari a € 67 milioni con un miglioramento di circa € 120 milioni rispetto all'anno- precedente (Mol al 30 giugno 2001 negativo per € 52,9 milioni). Il Rìsultato prima dei componenti straordinari e delle imposte è stato negativo per € 119 milioni con un miglioramento di € 61 milioni rispetto al 30 giugno 2001. Le partite straordinarie registrano un saldo positivo dì € 117 milioni (al 30 giugno 2001 un saldo negativo di € mln 42); sostanzialmente costituito (circa il 65%) dai proventi netti realizzati con la cessione, a Galileo Nederland Bv (gruppo Cèndant), del ramo d'azienda "Sigma Busiliess". Il risultato prima delle imposte al 330 giugno 2002 risulta, pertanto, 'In sostanziale pareggio rispetto al dato negativo di € 222 milioni del 30 giugno 2001. Per quanto concerne la struttura patrimoniale, il capitale proprio ha un valore dì € 9 10 milioni con un incremento di € 63 milioni che riflette l'aumento di capitale riservato all'Azionista di maggioranza Per complessivi € 371 milioni eseguito utilizzando in parte il versamento in conto di € 258 milioni già effettuato nello scorso dicembre. L' indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2002 è risultato pari a € 950 milioni contro i € 997 milioni al 31 dicembre 2001. In particolare, a fronte di un incremento dell'indebitamento di medio - lungo termine, per circà, € 163 milioni da riferirsi all'accensione di nuovi finanziamenti collegati alla flotta, la posizione finanziaria netta a breve è, migliorata di € 210 milioni. Gli investimenti sono risultati pari a €/mln 233 (€mln 409 al 30 giugno 2001) ed hanno riguardato per circa il 10% le immobilizzazioni immateriali, per circa il 61% le immobilizzazioni materiali e per il rimanente le immobilizzazioni finanziarie. Con riferimento all'evoluzione registrata dalla gestione nell'ambito della prima metà dell'esercizio, la Relazione evidenzia come in un quadro - dì settore in recupero ma certamente non ancora uscito dalla crisi più grave della storia del trasporto aereo e comunque ancora contrassegnato da forti incertezze, il Gruppo Alitalia si è concentrato sul processo di risanamento individuato nel Piano Bìennale 2002-2003, - sia nei suoi asppetti di gestione ordinaria che in quelli di gestione straordinaria rispettandone, nel semestre trascorso, tempi e modalità attuative. L'attività si è sviluppata lungo numerose linee portanti che hanno in sostanza il comune denominatore di incrementare, con rapida progressività l'efficienza delle operazioni, assicurando il contributo di tutti i fattori della produzione al programmato "turnaround". In tale quadro si collocano, tra le principali azioni strategiche, il ridisegno del network e l'avvio della joint Venture con Air France, con una maggiore focalizzazione delle reti e dei mercati sui bacini naturali di traffico point-to-point a più alti proventi unitari e l'eliminazione di rotte non profittevoli. Si segnala al riguardo che, nel primo semestre 2002, lo yield è aumentato di circa il 13% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio; mentre, il load factor a livello di intera rete, pari al 69,6% (71,6% al 30 giugno 200ì), risulta maggiore di circa 3 punti percentuali rispetto alle previsioni del Piano Biennale. Si richiamano, altresì, le azioni di riduzione dei costi operativi che seppure agevolate dall'àndamento di alcuni, quali il carburante, ma penalizzate da altre componenti quali i costi assicurativi, sì sono nel complesso ridotti di circa il 16% rispetto al primo semestre 2001, a fronte della richiamata riduzione del valore della produzione di circa il 12%. Sotto il profilo della gestione straordinaria, in linea con la strategia di focalizzazione sul "core business" e dì dismissione delle attività non strategiche, anch'essa definita nel Piano Biennale, è stata completata, come detto in precedenza, la cessione del ramo d'azienda "Sigma- Business' mentre sono in corso le procedure di vendita delle società Eurofly e Italiatour con l'obiettivo di concluderle nel secondo semestre dell'esercizio. Parallelamente ha trovato realizzazione un articolato progetto immobiliare conclusosi, in data 31 luglio, con I'accettazione di un'offerta per la cessione del complesso immobiliare Magliana adibito a Centro Direzionale i cui esiti finanziari ed economici saranno acquisiti nel secondo semestre. Nel panorama delle attività che hanno impegnato tutti i settori organizzativi nel - semestre, si collocano anche, altre operazioni -di fondamentale importanza. ancorché destinate a produrre effetti Soprattutto nel futuro. Ci si riferisce in particolare all'operazione di mercato relativa all'aumento di capitale che, attraverso un iter che ha visto il coinvolgimento dell'azionista di maggioranza, la condivisione dell'operazione da parte della Comunità Europea, l'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti in data 28 maggio. nonché l'articolata fase realizzativa (conclusasi nel mese di agosto), ha consentito al Gruppo di acquisire risorse finanziarie per un importo complessivo di circa 1,4 miliardi di Euro, destinati alla copertura di un piano di investimenti che porterà ad un ampia ristrutturazione della flotta. Relativamente a quest'ultimo aspetto, a fine giugno è stato varato il programma di acquisto di nuovi aeromobili per il breve-medio raggio. Il varo del programma è coinciso con l'entrata in servizio del primo Airbus A319 e porterà, unitamente agli ordini già in corso anche nel lungo raggio, nell'arco di 19 mesi tra giugno 2002 e dicembre 2003, all'ingresso in flotta di 31 nuovi aeromobili pari al 20% dell'intero parco macchine (6 Boeing 777, 10 Airbus A-319, 6 Embraer 145, 6 Embraer 170, 3 Atr 72-500). L'articolato percorso intrapreso ha consentito al Gruppo. già nel primo semestre di ríportare, in zona ampiamente positiva il margine operativo lordo, e di ridurre di circa due terzi la perdita operativa attestatasi a €/mln 63, rispetto a quella di €/mln 177, registrata nell'analogo periodo dell'esercizio 2001. Il miglioramento si è determinato in entrambi i trimestri. In particolare per aprile-giugno si evidenzia un utile operativo di €/mln 37, rispetto a €/mln 16 del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, nonostante il trimestre in questione abbia rilevato un rallentamento del tasso di crescita del traffico ed una intensificazione della concorrenza sul mercato domestico. Come sopra ricordato, successivamente alla chiusura del semestre, si è realizzata una significativa operazione di aumento del capitale attraverso l'offerta in opzione agli Azionisti di Azioni e di Obbligazioni Convertibili. Sono stati sottoscritti gli atti di fusione per incorporazione delle controllate Alitalia Team e Racom Teledata. Le citate fusioni hanno acquisito efficacia dal 1° agosto 2002; al soli fini contabili e fiscali dette fusioni retroagiscono al 1° gennaio 2002 Come già rilevato nel paragrafi che precedono, il primo semestre 2002 ha segnato una concreta conferma dell'efficacia delle azioni delineate nel Piano biennale 2002-2003 per l'anno in corso prevedeva un risultato netto in perdita per €/mIn 53 comprensivo delle misure a sostegno del settore non verificatesi - seppure le aspettative di una ripresa del traffico più rapida rispetto agli scenari del Piano, maturate nel corso del primo trimestre, sì siano ridimensionate nel secondo trimestre in ragione dell' evoluzione del quadro macroeconomico e del protrarsi delle situazioni di crisi e di tensione politica in aree quali il Sud-America ed il Medio Oriente. In tale contesto Alitalia, con il ridisegno della rete ed un nuovo posizionamento - commerciale, sempre più integrato con quello di Air France, Delta e dei partners di Sky Team. è riuscita oltre a svolgere nell'Alleanza un ruolo adeguato alle sue ambizioni a conseguire forti miglioramenti nel comparto del traffico internazionale e sensibili progressi nel riequilibrio reddituale del settore intercontinentale. Di contro alcune problematiche sono emerse in relazione al comparto domestico che evidenzia, per tutti i grandi vettori europei. pressioni su share e vield per effetto di una accresciuta competizione sia modale (overcapacity, new entrants, low cost carriers; etcy-sia intermodale. Uno scenario industriale in cui Alitalia, appare comunque in grado di conservare per l'intero esercizio i miglioramenti di margine, rispetto al Piano conseguiti nel primo semestre dell'anno e di compensare anche tramite un più ampio apporto delle componenti straordinarie in gran parte rivenienti dalle richiamate operazioni di dismissione gli effetti indotti dal venir meno dell'ipotesi di aiuti settoriali formulata in sede di Piano. Ciò anche facendo leva sull'assetto sempre più efficiente dei fattori della produzione, che appaiono in grado di continuare nel secondo semestre ad esprimere le economie necessarie a compensare una possibile flessione dei proventi nonostante il meno favorevole andamento rispetto al precedente esercizio. del prezzo del carburante recentemente tornato in tensione.L'insieme dei suddetti elementi consente nel complesso di poter almeno confermare per il corrente esercizio - salvo mutamenti non favorevoli del quadro politico-economico internazionale - la previsione formulata in sede di Piano con un risultato netto intorno al pareggio nel secondo semestre 2002. 

IT HOLDING S.P.A. I RISULTATI AL 30 GIUGNO 2002: FATTURATO NETTO CONSOLIDATO A 312,8 MILIONI DI EURO (+26,1%, 248,0 MILIONI DI EURO AL 30 GIUGNO 2001); · MARGINE OPERATIVO LORDO A 34,4 MILIONI DI EURO (+45,1%, 23,7 MILIONI DI EURO AL 30 GIUGNO 2001).
Milano, 16 settembre 2002: Il Consiglio di Amministrazione di It Holding S.p.A. ha approvato il 12 settembre i risultati conseguiti al 30 giugno 2002, che riflettono per la prima volta il consolidamento del Gruppo Ferré. Significativo incremento dei volumi e complessivo aumento della redditività. Il fatturato netto consolidato del Gruppo It Holding è stato pari a 312,8 milioni di euro (+26,1% rispetto al 30 giugno 2001). A seguito della crescita dei volumi di vendita e della razionalizzazione dei costi operativi, il margine operativo lordo è stato pari a 34,4 milioni di euro (+45,1% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente) e il risultato operativo ha raggiunto 13,9 milioni di euro (+23,0% rispetto al 30 giugno 2001). Di particolare rilevanza la crescita del Gruppo a parità di perimetro di consolidamento, vale a dire ante operazione di acquisto della Gianfranco Ferré: il fatturato netto consolidato cresce del 19,5% (attestandosi a 296,3 milioni di euro), il margine industriale del 20,6%, il Mol del 48,8%, nonostante la perdita di fatturato per l'affidamento in licenza delle linee di abbigliamento Romeo Gigli e Husky. All'interno dell'attuale perimetro di consolidamento, ogni area di business ha registrato decisi miglioramenti. Il settore abbigliamento e accessori, che ha un'incidenza dell'88,9% sul totale del fatturato del Gruppo, ha avuto un incremento del giro d'affari del 23,6% e un miglioramento del margine operativo lordo del 56,5%. Il settore occhiali ha aumentato il fatturato del 37,0% ed il margine operativo lordo dell'11,1% rispetto al corrispondente periodo del 2001. Il settore profumi - la cui attività è partita nel primo semestre 2002 - ha registrato un fatturato di 3,7 milioni di euro. A livello di distribuzione geografica, l'Italia e il continente americano registrano gli incrementi delle vendite più significativi: l'Italia, che rappresenta il mercato principale per il Gruppo, ha mostrato una crescita del 44,3% rispetto al 30 giugno 2001. Nel continente americano - nonostante il forte rallentamento che ha investito il settore negli ultimi 12 mesi - la crescita è nell'ordine del 18,4%. Negli altri paesi europei il fatturato è cresciuto dell'11,8%, mentre nel resto del mondo l'incremento è stato pari al 22,1%. Già importante la contribuzione sul fatturato totale consolidato generata dal marchio Ferré: l'incidenza è pari al 18,0% (56,2 milioni di euro su un totale di 312,8 milioni di euro), comprensivo delle linee già gestite in licenza al Gruppo. Il totale delle immobilizzazioni è stato pari a 405,9 milioni di euro rispetto a 210,8 milioni di euro al 31 dicembre 2001. Tale incremento è, in larga parte, attribuibile al consolidamento del Gruppo Ferré. Il patrimonio netto al 30 giugno 2002 è stato pari a 225,3 milioni di euro a fronte di 136,3 milioni di euro al 31 dicembre 2001, a seguito dell'aumento di capitale, per la parte sottoscritta entro giugno. L'indebitamento finanziario netto, pari a 375,6 milioni di euro rispetto a 169,6 milioni di euro al 31 dicembre 2001, è aumentato principalmente a causa dell'acquisizione del Gruppo Ferré e dell'aumento del capitale di esercizio. "L'integrazione della maison Ferré sta procedendo secondo i piani ed i tempi previsti." - ha affermato il Presidente e Amministratore Delegato Tonino Perna - "Il Gruppo nel suo insieme ha registrato tassi di crescita estremamente confortanti, in una fase di mercato ancora delicata. In particolare, osserviamo con soddisfazione che le azioni intraprese mostrano i primi risultati positivi sul fronte della redditività. Ci sentiamo, quindi, di poter confermare questo trend di crescita nella seconda parte dell'anno". "Siamo convinti di aver definito una strategia corretta e che ci permetterà di rafforzare il nostro posizionamento in ogni segmento di mercato in cui siamo presenti"- ha concluso Perna. Il Consiglio di Amministrazione ha cooptato il dott. Salvatore Vicari, professore di Economia e gestione delle imprese e responsabile del corso di laurea in Economia Aziendale presso l'Università "L. Bocconi". A seguito dell'improvvisa scomparsa del dott. Aldo Sanchini, subentra nella carica di Presidente del Collegio Sindacale, il Sindaco dott. Mario Guerrisi e diventa Sindaco il dott. Simone Feig. 

AUTOSTRADE: APPROVATA LA SEMESTRALE: FORTE IMPEGNO DEL GRUPPO PER IL RILANCIO E LO SVILUPPO DEL SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE 
Roma, 16 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade, riunitosi il 12 settembre a Roma sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro, ha approvato la relazione sull'andamento gestionale del Gruppo nel primo semestre 2002, caratterizzato da un forte impulso sul versante dei lavori. Nel periodo 1° gennaio-30 giugno 2002 i ricavi consolidati ammontano a 1.114 mln di euro, con un incremento di 49,8 mln di euro (+4,7%) rispetto all'analogo periodo del 2001 (1.064 mln di euro). Il Margine Operativo Lordo (Ebitda), pari a 694 mln di euro, evidenzia un incremento di 68 mln di euro (+10,9%) rispetto all'anno precedente (626 mln di euro); l'Ebitda margin passa al 62,2% dal 58,9% del 1° semestre 2001. Il Risultato Operativo (Ebit) del periodo ammonta a 474 mln di euro, in crescita del 13,3% rispetto ai 418 mln del primo semestre 2001. L'utile netto del periodo - quota della Capogruppo - è pari a 186 mln di euro; l'incremento del 6,5% rispetto ai 174 mln di euro registrati nel 1° semestre 2001 è dovuto principalmente ai miglioramenti gestionali che hanno compensato la totale svalutazione della partecipazione indiretta in Blu S.p.A. Il cash flow raggiunge quota 506 mln di euro (439 mln di euro nel 2001, + 15,2%), a conferma della capacità dell'Azienda di generare autofinanziamento. Il costo del lavoro netto (224 mln di euro) presenta un decremento di 3,3 mln di euro (-1,5%) rispetto al 1° semestre 2001, dovuto essenzialmente al saldo tra la riduzione di 249 unità (-2,7%) dell'organico medio del Gruppo e l'aumento del costo medio unitario. L'indebitamento finanziario netto è di 1.326 mln di euro, in aumento di 87,5 mln di euro. La capogruppo Autostrade S.p.A. ha fatto registrare ricavi per 1.004 mln di euro (+5,2%); l'utile netto è di 201 mln di euro (+12,2%). Nel corso della riunione il CdA ha inoltre preso atto dell'acquisto, da parte della controllata Autostrade Finance, di un pacchetto di azioni di Acesa S.A. pari al 2,83% del capitale sociale, per un investimento complessivo di 106 mln di euro, confermando così la volontà di collaborazione industriale con il maggiore operatore autostradale spagnolo, e mantenendo invariata la quota della partecipazione di Autostrade a valle dell'annunciata fusione di Acesa con Aurea (secondo operatore spagnolo) e della già eseguita Opa di Acesa su Iberpistas. Sul versante degli investimenti, il Gruppo ha concretamente e con impegno perseguito l'obiettivo di progredire nella realizzazione delle opere inserite nel piano finanziario in convenzione con l'ente concedente, che stavano subendo ritardi principalmente a causa dei blocchi imposti dalle richieste avanzate dagli Enti Locali e dalle mancate approvazioni dei progetti da parte delle Conferenze dei Servizi. In presenza di un quadro normativo di riferimento di fatto superato e prima ancora di poter contare sull'impulso derivante dalla Legge Obiettivo, la Società è riuscita a sbloccare opere ferme da anni, eliminando molti vincoli che avevano rallentato la realizzazione degli interventi previsti negli anni precedenti. Il forte impulso ai lavori di ammodernamento e potenziamento della rete - espresso congiuntamente all'Anas - ha riguardato in particolare alcune tra le maggiori criticità presenti sull'A1 Milano-Napoli: Nodo di Bologna, tratto Bologna-Firenze (Variante di Valico), Nodo di Firenze, tratto Orte-Fiano, dove l'intensa attività svolta ha consentito di rimuovere la situazione di sostanziale impasse (dovuta alle predette cause esterne) esistente al momento della privatizzazione di Autostrade, e di affidare, avviare o completare lavori per 2 mld di euro negli ultimi 12 mesi. La regolare attività di manutenzione costituisce la leva fondamentale per garantire la sicurezza e la funzionalità della rete in esercizio. Nel corso del primo semestre 2002 sulla rete Autostrade l'attività di manutenzione ha interessato oltre 100 cantieri. Molto consistenti gli interventi di rifacimento delle pavimentazioni, con una sensibile crescita per superfici (+1,6%) e volumi (+8,6%). Gli altri lavori hanno riguardato in particolare ponti, viadotti e gallerie, le barriere di sicurezza, l'installazione di reti di protezione e il miglioramento della visibilità nei tunnel autostradali. Le attività di esercizio nel settore autostradale hanno fatto registrare risultati di segno fortemente positivo: Il traffico sulla rete del Gruppo ha fatto segnare un incremento del 2,4%, pur con un rallentamento del tasso di crescita rispetto all'anno precedente (nel 1° semestre 2001 si era registrato un aumento di traffico del 3,9%) Il 1° gennaio 2002 sono scattati gli adeguamenti tariffari previsti in convenzione per le concessionarie del Gruppo (2,21% per la Capogruppo Autostrade) E' ulteriormente cresciuto l'utilizzo dei sistemi automatici nell'esazione: sul totale delle operazioni di pagamento effettuate nel semestre sulla rete di Autostrade, il 62,8% è avvenuto con prodotti automatizzati (58,3% nello stesso periodo del 2001). L'esazione dinamica con Telepass ha coperto il 43,2% dei transiti (37,6% nel 2001); al 30 giugno 2002 gli apparati Telepass in circolazione erano 2.968.276 (+7% rispetto al 30 giugno 2001), di cui 1.478.480 Telepass Family Nel marzo 2002 Autostrade ha ottenuto la conferma del certificato Iso 2001 per il sistema di monitoraggio della sicurezza e della qualità del servizio. Il 9 marzo il Tunnel del Monte Bianco è stato riaperto, dopo circa tre anni di lavori, dapprima con circolazione ammessa ai soli mezzi leggeri e poi, dal 25 giugno, con circolazione ammessa anche ai mezzi pesanti, i quali tuttavia sono sottoposti ad un regime di traffico a senso alternato. Tale decisione - difficilmente spiegabile alla luce degli eccezionali interventi per il ripristino e la messa in sicurezza dell'infrastruttura (costo oltre 300 mln di euro) - rappresenta una grave limitazione alla piena ripresa dell'attività del Tunnel; attualmente il recupero di traffico pesante non supera il 10% di quello pre-esistente, con un sensibile danno economico per la Società che si somma ai significativi mancati margini nei tre anni di chiusura E' stata avviata una concreta attività di sviluppo in Europa; il 24 maggio 2002 Autostrade ha vinto la gara internazionale indetta da Asfinag (l'ente austriaco per la gestione del sistema stradale ed autostradale) per la realizzazione e gestione di un sistema di telepedaggio per i mezzi pesanti, basato su tecnologia a microonde (analoga al Telepass) Nel periodo in esame sono state inoltre poste le basi (in partnership con altri soggetti, ma detenendo in ogni caso una quota significativa del capitale della società di scopo) per la partecipazione a tre progetti di assoluto rilievo, sia per la possibilità di integrazione con la rete del Gruppo, sia per il traffico atteso e la redditività prevista: Direttissima Milano-Brescia: da febbraio 2002 Autostrade detiene una partecipazione del 16,04% di Brebemi S.p.A., società promoter del progetto della nuova autostrada Milano-Brescia di circa 50 km (in caso di aggiudicazione della concessione, la quota di Autostrade salirà al 35,5%) Tangenziali Esterne di Milano: nel mese di febbraio è stata costituita la nuova società "Tangenziali esterne di Milano S.p.A." (Autostrade partecipa con una quota del 32%), con lo scopo di realizzare un anello di tangenziali più esterno rispetto all'attuale e, in particolare, la nuova tangenziale Est che si collegherà al tracciato della direttissima Brescia-Milano Pedemontana Veneta: nel mese di giugno è stata costituita la società Pedemontana Veneta, con l'obiettivo di promuovere la realizzazione e la gestione di una superstrada a pagamento che congiungerà Dueville (Vicenza) sulla A31 a Spresiano (Treviso) sulla A27 Mestre-Belluno (Autostrade partecipa con il 38% del capitale) Nel primo semestre si è anche sbloccata la situazione relativa al Passante di Mestre, infrastruttura inserita nella Legge Obiettivo. Il 31 gennaio 2002 è stata costituita la società consortile per azioni "Passante del Nord Est" (Autostrade detiene una quota del 26%) incaricata di assicurare la realizzazione e la gestione unitaria del collegamento tra Dolo e Quarto d'Altino. Fatti salienti successivi al 1° semestre - Durante l'esodo estivo (periodo 29 luglio-1 settembre), grazie un efficace sistema di presidio, informazione e assistenza, sulla rete Autostrade il tasso di incidentalità è diminuito del 3,7%, quello di mortalità del 26,3% (la percorrenza è aumentata del 2,84%); tale azione ha inoltre consentito di contenere in maniera considerevole (rispetto alle arterie di omologhi operatori italiani ed esteri) i fenomeni di accodamento e di disagio per gli utenti Il 1° luglio l'Anas ha approvato il progetto esecutivo della Galleria di Base, principale opera della Variante di Valico, il cui valore a base d'asta è di 556 mln di euro; il relativo bando di gara è stato pubblicato nel mese di agosto Per la cessione di Blu si attende il definitivo via libera delle autorità competenti al piano di break up delle attività tra Tim, Wind, Omnitel e H3G; l'operazione comporta perdite significative rispetto al capitale investito, in relazione alle quali l'Azienda ha ritenuto di dover procedere alla totale svalutazione della partecipazione indiretta detenuta in Blu - Nel mese di agosto è stata completata l'apertura al traffico del tratto Morgex-Courmayeur, di circa 7 km, già aperto in carreggiata sud dal 1° luglio 2001; l'intera tratta Aosta-Monte Bianco dovrebbe essere ultimata entro il 2005 Si prospetta una conferma del positivo andamento della gestione operativa realizzatosi nel primo semestre dell'anno, principalmente per effetto del miglioramento dell'efficienza gestionale e del controllo dei costi. La prevista conclusione dell'iter per l'assegnazione ad Autostrade (in associazione con Toto Costruzioni) dell'A24-A25 potrà, per le problematiche operative e gestionali delle due tratte, comportare un iniziale riflesso negativo sui conti consolidati. La fase conclusiva del processo di dismissione della partecipazione detenuta in Blu, verosimilmente, non sembra dover determinare ulteriori oneri significativi a carico del Gruppo.

DE'LONGHI S.P.A.: PRIMO SEMESTRE 2002: RICAVI NETTI CONSOLIDATI A 558,7 MILIONI DI EURO (+8,4% RISPETTO AL 30 GIUGNO 2001), EBITDA A 62,9 MILIONI DI EURO (+18,1%), EBIT A 29,1 MILIONI DI EURO (+43,3%), UTILE DI GRUPPO ANTE IMPOSTE A 12,0 MILIONI DI EURO (+196,8%). 
Milano, 16 settembre 2002 - Rilevante generazione di cassa netta pari a 55,9 milioni di euro, con conseguente miglioramento della posizione finanziaria netta che, al netto della distribuzione dei dividendi, è passata da 447,1 milioni di euro a fine 2001 a 398,9 milioni di euro al 30 giugno 2002. Il management conferma le previsioni di crescita per l'anno in corso. Il Consiglio d'Amministrazione della De'Longhi S.p.A.- leader nei settori del riscaldamento, del condizionamento e trattamento dell'aria, della cottura e preparazione dei cibi e della pulizia della casa e stiro, e quotata alla Borsa Italiana dal mese di luglio 2001 - ha approvato in data odierna i brillanti risultati al 30 giugno 2002, che vedono un fatturato consolidato in crescita a 558,7 milioni di euro (+8,4% rispetto al 30 giugno 2001), un Ebitda 62,9 milioni di euro (+18,1%), l'Ebit attestarsi a 29,1 milioni di euro (+43,3%) e il risultato ante-imposte crescere del 196,8% (per un ammontare di 12,0 milioni di euro). Ancora più positivi i dati relativi al secondo trimestre, che vedono le vendite consolidate in crescita dell'11,4% rispetto al 31 marzo 2001 e il margine Ebitda in miglioramento di 1,5 punti percentuali (11,1% sul fatturato rispetto al 9,6% nel secondo trimestre 2001), e in crescita del 29,1% in valore assoluto rispetto al corrispondente periodo del 2001. Il lancio di nuovi prodotti ha contribuito per oltre il 23% dell'aumento delle vendite consolidate, ed è presumibile che la quota cresca nel secondo semestre, in previsione della presentazione della nuova collezione di prodotti. A livello diEbitda(la cui incidenza sul totale del fatturato è cresciuta all'11,3%, rispetto al 10,3% del 30 giugno 2001), la crescita nel semestre del 18,2% è da attribuire essenzialmente al miglioramento del mix di vendita, alle azioni mirate al recupero di efficienza e alle sinergie realizzate mediante l'integrazione con Kenwood. Per quanto riguarda le aree di business (riscaldamento, condizionamento e trattamento dell'aria, cottura e preparazione dei cibi e pulizia della casa e stiro), è da segnalare il continuo trend di significativo incremento nel settore più rilevante in termini dimensionali, quello della cottura e preparazione dei cibi: +13,4% rispetto al 30 giugno 2001, grazie sia ai prodotti a marchio De'Longhi (in particolare macchine da caffè, friggitrici e forni elettrici), sia ai prodotti a marchio Kenwood. A livello geografico, il Nord America (+39,4%) ed il Giappone (+37,1%) hanno confermato gli importanti tassi di crescita degli ultimi anni. Anche l'Italia - grazie alla positiva performance dei condizionatori portatili e al lancio della Colombina "Explora" - ha visto un secondo trimestre in crescita di oltre il 20% sul medesimo trimestre dell'anno precedente. "Nonostante la stagionalità che storicamente penalizza il primo semestre (nel 2001 le vendite al 30 giugno pesavano soltanto per il 43% del totale al 31 dicembre 2001)" - ha commentato il Presidente Giuseppe De'Longhi - "siamo soddisfatti dei risultati raggiunti che sono in linea con le nostre aspettative e ci sentiamo fiduciosi anche per la seconda parte dell'anno, per la quale è previsto il lancio di numerosi prodotti, in alcuni casi anche fortemente innovativi". "L'integrazione della Kenwood" - prosegue l'Amministratore Delegato Stefano Beraldo - "continua a darci nuove soddisfazioni: le vendite sono cresciute in quasi tutti i mercati, soprattutto in Gran Bretagna. Il marchio è in corso di rilancio e, grazie al lavoro di specifici team misti (formati da italiani, inglesi e cinesi), sono state raggiunte nuove sinergie non previste originariamente, che daranno ulteriori contributi alla redditività nel secondo semestre". I conti del Gruppo migliorano anche a livello patrimoniale e finanziario: il capitale circolante netto è sceso a 360,9 milioni di euro (29,1% sul fatturato) rispetto ai 388,5 del dicembre 2001 (32,4% sul fatturato). La posizione finanziaria netta è diminuita a 398,9 milioni di euro (rispetto ai 447,1 milioni di euro del dicembre 2001), con una generazione di cassa nel semestre, al netto dei dividendi, di 48,2 milioni di euro. Nel corso del mese di settembre 2002, De' Longhi ha concluso un'operazione di cartolarizzazione che prevede la cessione mensile su base pro-soluto di crediti commerciali domestici vantati da De' Longhi Spa e Ariete Spa, per un ammontare massimo di 100 milioni di euro. L'operazione consentirà sia una riduzione del costo del denaro, che una diversificazione delle fonti finanziarie, in un'ottica di flessibilità operativa e durata pluriennale. Il Consiglio d'Amministrazione ha inoltre provveduto a nominare Federico Caretti Investor Relations Manager del Gruppo. De'Longhi quota attualmente oltre il 45% sul prezzo di collocamento. 

GRUPPO ITALGAS (ENI): APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE I RISULTATI DEL 1° SEM. 2002. UTILE OPERATIVO: 360 MLN DI EURO (+25,9%) UTILE NETTO: 187 MLN DI EURO (+46,1%). 
Torino, 16 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione Italgas (Gruppo Eni), riunitosi il 16 settembre a Torino sotto la presidenza di Alberto Meomartini, ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2002. Il conto economico consolidato chiude con un utile operativo di 360 milioni di euro e un utile netto di 187 milioni di euro confermando i risultati che già erano stati comunicati il 30 luglio 2002, in occasione dell'approvazione della Relazione Trimestrale al 30 giugno 2002. Nei primi sei mesi sono migliorati tutti gli indicatori economici della società. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è aumentato il numero dei clienti, dei volumi di gas venduti, dell'utile operativo e dell'utile netto, mentre è diminuito l'indebitamento netto e il costo del lavoro. Il Gruppo, che ha perfezionato il disegno riorganizzativo delle società controllate operanti in Italia e razionalizzato il portafoglio delle partecipazioni estere, senza tuttavia vedere ridotto il ruolo industriale preesistente, è nelle migliori condizioni per affrontare la imminente liberalizzazione delle vendite. Sulla base dell'andamento del primo semestre, e ipotizzando che le condizioni climatiche per il resto del 2002 si mantengano nella normalità, si ritiene che a fine anno le vendite gas potranno superare i 13 miliardi di metri cubi (+ 1,7% rispetto al 31/12/2001), di cui 4,6 miliardi di metri cubi all'estero (+ 200 milioni di mc). Il numero dei clienti serviti dovrebbe incrementarsi di circa 130 mila unità, di cui 18 mila all'estero. Si confermano le attese per un risultato gestionale in crescita rispetto al 2001. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, su mandato dell'Assemblea degli azionisti tenutasi in data odierna, ha varato il Regolamento del Piano di Stock Option - Assegnazione 2002 che stabilisce le condizioni per la vendita di un massimo di 500.000 azioni di Italgas S.p.A. a circa 25 dirigenti in posizione strategica nelle società del Gruppo, azioni che il Consiglio stesso è stato autorizzato ad acquistare a definite condizioni di prezzo alla Borsa Valori. Tutti i dati della Relazione Semestrale sono stati trasmessi al Collegio Sindacale e sono oggetto di "revisione contabile limitata" da parte della Società di revisione incaricata. 

SIRTI SPA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2002: CHIUSO ICON UN VALORE DELLA PRODUZIONE TIPICA DI 259 MILIONI DI EURO CONTRO I 280 MILIONI DI EURO 
Cassina de' Pecchi, 16 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Sirti S.p.A., riunitosi sotto la presidenza di Gianni M. Chiarva, ha esaminato la relazione sull'andamento della gestione della Società e del Gruppo relativa al primo semestre 2002. La capogruppo Sirti S.p.A. ha chiuso il semestre con un valore della produzione tipica di 259 milioni di euro contro i 280 milioni di euro circa del corrispondente periodo del 2001. La modesta riduzione è dovuta essenzialmente al conferimento dell'attività di sistemistica in favore della controllata Sirti Sistemi, appositamente costituita nell'ottobre 2001. Su basi omogenee si avrebbe pertanto un sostanziale mantenimento dei livelli produttivi rispetto al semestre di confronto. Il risultato operativo si attesta sui 5 milioni di euro (15 milioni nel primo semestre 2001) mentre il margine operativo lordo è di 19,5 milioni di euro (24,4 milioni nei primi sei mesi del 2001). La flessione del risultato operativo è imputabile, fra l'altro, ad ulteriori riduzioni dei prezzi di mercato su alcune attività, nonché ai riflessi delle trascorse difficoltà finanziarie di alcuni clienti, che hanno comportato l'iscrizione nel conto economico di ingenti accantonamenti per svalutazione crediti. A fronte di queste motivazioni e dopo aver contabilizzato 16,6 milioni di svalutazioni di partecipazioni estere, Sirti S.p.A. chiude il semestre con una perdita di circa 11,5 milioni di euro, rispetto all'utile netto di circa 6 milioni di euro realizzato nel corrispondente periodo del 2001. A livello consolidato, infatti, le società controllate estere hanno scontato condizioni di mercato particolarmente difficili e penalizzanti. Sulla base di questi presupposti e alla luce del contesto congiunturale, il Gruppo Sirti ha recentemente stipulato accordi che porteranno ad una razionalizzazione delle proprie attività estere (in particolare sul mercato europeo) per meglio soddisfare le esigenze e le attese dei propri azionisti in termini di creazione di valore. Fra l'altro, sono in fase conclusiva le negoziazioni per la cessione delle partecipazioni di controllo di Sirti Ltd. Regno Unito, Sirti Gmbh-Germania ed è recentemente avvenuta quella di Sirti Polska; la decorrenza delle cessioni avrà effetto dal 1° luglio. L'onere economico derivante dal passaggio delle quote di controllo delle tre consociate è già sostanzialmente scontato nell'attuale bilancio consolidato. Di conseguenza il semestre 2002 chiude con una perdita consolidata di circa 12 milioni di euro che evidenzia un peggioramento rispetto ai 2 milioni di euro di utile dei primi sei mesi dell'anno precedente; il margine operativo lordo registra una contrazione, dovuta anche alle rilevanti perdite delle consociate estere, passando dai 34,2 milioni di euro del primo semestre 2001 ai 22 milioni di euro al 30 giugno 2002 mentre il risultato operativo è di 5 milioni di euro contro i 22 milioni dell'analogo periodo precedente. Sul risultato ha inciso tra l'altro una perdita imputabile alla controllata Sirti Argentina di oltre 8 milioni, con la quale si ritiene di aver praticamente annullato rischi futuri derivanti dalle attività in quel Paese. Il valore della produzione tipica del Gruppo ha registrato una flessione, attestandosi a 353 milioni di euro contro i 421 milioni di euro del primo semestre 2001, esclusivamente a causa delle attività estere in quanto le due società italiane del Gruppo (Sirti S.p.A. e Sirti Sistemi) si sono mantenute sostanzialmente su livelli analoghi rispetto al periodo di confronto. L'organico del Gruppo Sirti, al 30 giugno 2002, ammonta a 6.790 unità, in diminuzione rispetto agli 8.000 del periodo corrispondente dell'anno scorso. Nonostante il risultato negativo del primo semestre, l'andamento nella seconda metà dell'anno è in sostanziale miglioramento. Sotto il profilo patrimoniale e finanziario, il patrimonio netto consolidato di fine periodo si assesta a 184 milioni, in diminuzione di quasi 99 milioni rispetto a fine 2001, essenzialmente a causa della distribuzione di 110 milioni di dividendi e della perdita di periodo da un lato, e dall'altro del versamento a fondo perduto di quasi 21 milioni effettuato dalla controllante Wiretel S.p.A. La posizione finanziaria netta di Gruppo si riduce di soli 75 milioni, risultando a fine periodo un indebitamento netto di 43 milioni mentre, a livello di Capogruppo, la posizione finanziaria netta al 30 Giugno 2002 è positiva per 34 milioni. 

I.NET S.P.A. :PERFEZIONATA LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE EUROCUBE RESEARCH S.R.L. E I.NET-NBS S.R.L. NELLA CONTROLLANTE I.NET S.P.A. SULLA BASE DELLE RISPETTIVE SITUAZIONI PATRIMONIALI AL 31 DICEMBRE 2001
Milano, 16 settembre 2002 - E' stata perfezionata in data odierna la fusione per incorporazione delle società controllate Eurocube Research S.r.l. e I.Net-Nbs S.r.l. nella controllante I.Net S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato, Ine) sulla base delle rispettive situazioni patrimoniali al 31 dicembre 2001, mediante stipula del relativo atto di fusione. Si ricorda che il Consiglio di Amministrazione di I.Net S.p.A. aveva deliberato di sottoporre all'Assemblea degli Azionisti il progetto di fusione per incorporazione delle due società, che operano da diversi anni nel medesimo settore di I.Net S.p.A., in data 27 febbraio 2002. La delibera del Consiglio nasceva dalla necessità di semplificare la struttura del gruppo di società facenti capo ad I.Net S.p.A. e, quindi, eliminare costi di gestione non produttivi di valore aggiunto. L'Assemblea degli Azionisti di I.Net S.p.A. tenutasi in data 16 aprile 2002, in sede straordinaria, aveva quindi esaminato e approvato il progetto di fusione. Si precisa che: I.Net S.p.A. deteneva il 100% del capitale sociale sia di Eurocube Research S.r.l. sia di I.Net-Nbs S.r.l.; che, pertanto, l'operazione di fusione è avvenuta mediante l'annullamento di tutte le quote sociali costituenti l'intero capitale sociale di entrambe le società incorporate possedute dall'incorporante;che, pertanto, tale operazione non ha determinato alcun aumento del capitale sociale né variazioni al vigente Statuto Sociale dell'incorporante; che non esiste rapporto di cambio delle quote, né sussistono motivi di conguagli in denaro a favore dei soci partecipanti alla fusione. Le operazioni effettuate dalle società incorporate saranno imputate al bilancio di I.Net S.p.A. con effetto a far data dal 1 gennaio 2002. Dalla stessa data decorreranno gli effetti fiscali. La seguente tabella riepiloga i dati relativi all'attivo patrimoniale e ai ricavi delle due società incorporate, confrontati con l'attivo patrimoniale e i ricavi consolidati al 31 dicembre 2001: Eurocube Research S.r.l : Attivo Patrimoniale Euro'000 225; % su attivo patrimoniale consolidato (1) 0.12; Ricavi Euro '000 204 % su ricavi consolidati (2) 0.37. I.Net-Nbs S.r.l. Attivo Patrimoniale Euro'000 960; % su attivo patrimoniale consolidato (1) 0.51; Ricavi Euro '000 979; % su ricavi consolidati (2) 1.76 

AEM TORINO RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2002 FORTE SVILUPPO DEL CORE BUSINESS I RICAVI NETTI CONSOLIDATI SALGONO A 242 MILIONI DI EURO (+35%) 
Torino, 16 settembre 2002 - Il 13 settembre il consiglio di amministrazione di Aem Torino, presieduto dal professor Franco Reviglio, ha esaminato i risultati del primo semestre 2002, registrando con soddisfazione uno sviluppo economico superiore alle attese. Il volume d'affari del Gruppo Aem Torino ha superato 242 milioni di euro, con un incremento del 35% rispetto ai 180 milioni di euro dei primi sei mesi del 2001. 
Dati in migliaia di euro               1° Semestre 2002         1° Semestre 2001       Incremento su 2001
VOLUME D'AFFARI                          242.256                              179.607                       +35% 
MARGINE OPERATIVO LORDO     57.736                                 42.508                        +36% 
UTILE OPERATIVO                             33.281                                  23.665                       +41% 

L'incremento è stato positivamente influenzato dall'acquisto del ramo di azienda di Enel Distribuzione di Torino che come noto dal 1° gennaio 2002 appartiene al Gruppo Aem Torino, contribuendo al miglioramento del volume d'affari per circa 55 milioni di euro. L'inclusione nell'area di consolidamento di Aes Torino ha determinato un'ulteriore crescita di circa 14 milioni di euro del volume d'affari. Lo sviluppo del fatturato è stato attenuato da un livello più basso del prezzo di vendita dell'energia che risente di prezzi del combustibile minori rispetto al primo semestre 2001, nonché dalla minore quantità di energia venduta ai clienti idonei in quanto serviti tramite la collegata Electrone, non consolidata nei conti del Gruppo. La crescita del numero dei clienti da 249.650 del primo semestre 2001 agli attuali 546.973, consentita dall'acquisizione della rete Enel, ha permesso di incrementare le vendite di energia elettrica del 43% (+84% ai soli clienti vincolati) rispetto alle vendite realizzate nel primo semestre 2001, nonostante l'effetto del sopraccitato deconsolidamento del fatturato relativo ai clienti idonei. L'energia elettrica complessivamente prodotta (921 Gwh) è inferiore del 10% rispetto a quella prodotta nel primo semestre 2001, a causa delle scarse precipitazioni registrate nei primi sei mesi del 2002. Infatti la produzione idroelettrica, rispetto al primo semestre 2001, ha registrato una riduzione nei volumi prodotti del 25% (la riduzione media nazionale è del 27%): grazie ai programmi di produzione, che hanno concentrato le produzioni sulle fasce di punta quando la valorizzazione dell'energia è più elevata, l'impatto economico è stato ridotto. Il margine operativo lordo (Ebitda) raggiunge circa 58 milioni di euro in crescita del 36% rispetto al primo semestre 2001, con un margine sul fatturato pari al 24% (Ebitda margin). E' da ricordare che la stagionalità delle attività svolte influenza positivamente i margini reddituali che quindi non possono essere estrapolati per l'intero esercizio. Il livello degli ammortamenti e degli accantonamenti sale nel primo semestre 2002 a 24 milioni di euro (+30%) per effetto degli investimenti di acquisizione e per l'allargamento dell'area di consolidamento. L'utile operativo è pari a 33 milioni di euro (+41%) con una redditività delle vendite (Ros) pari al 14%. L'incremento degli oneri finanziari netti a 7 milioni di euro (rispetto ai 0,6 milioni di euro del primo semestre 2001) è attribuibile all'incremento dell'esposizione finanziaria connessa all'acquisizione della rete Enel di Torino e all'acquisizione della partecipazione in Eurogen per il tramite della società partecipata Edipower. L'utile consolidato ante imposte è pari a circa 23 milioni di euro (+12%), nonostante il maggior peso degli interessi passivi e la svalutazione, per circa 3 milioni di euro, della collegata Noicom, che peraltro oltre ad aver superato la soglia dei 220.000 clienti ha raggiunto nel mese di maggio 2002 un margine operativo lordo positivo (su base mensile) in solo due anni di attività. L'incremento del tax - rate al 45% (era pari al 38% nel primo semestre 2001) conseguente anche alla riduzione dei benefici fiscali previsti dalla Dit, limita la crescita dell'utile netto di Gruppo che è pari a 13 milioni di euro (+2%). L'indebitamento finanziario netto del Gruppo Aem Torino al 30/06/2002 è di 571 milioni di euro (+35% rispetto al 31/12/2001); conseguentemente il rapporto debt/equity è pari a 1,1 (era 0,8 al 31/12/2001). Gli investimenti ammontano a 177 milioni di euro (di cui circa 133 milioni di euro connessi all'acquisizione di Eurogen) a fronte di un cash - flow operativo pari 34 milioni di euro. Anche per il secondo semestre 2002 si prevede uno sviluppo considerevole di tutte le attività legate al core business aziendale del Gruppo Aem Torino. Particolarmente significativa sarà la crescita economica consentita dall'acquisizione della rete Enel e dallo sviluppo sull'intero esercizio della joint venture Aes Torino. Nel secondo semestre 2002 è inoltre prevista una migliore idraulicità degli impianti idroelettrici: infatti le riserve nei bacini sono superiori rispetto al primo semestre 2001. La prevista realizzazione del piano di sviluppo relativa al secondo semestre 2002 non dovrebbe comportare un significativo incremento dell'indebitamento consolidato. Nel 2° semestre 2002 proseguirà regolarmente come da programma il piano di investimenti della società, in particolare per gli impianti di Pont Ventoux - Susa e di Moncalieri. Quest'ultimo investimento, destinato ad accrescere la potenza della centrale termoelettrica in cogenerazione di Moncalieri dagli attuali 133 Mw fino a 770 Mw, ha ottenuto nel mese di luglio il decreto Via. 

RISULTATI IN CONTROTENDENZA PER I GRANDI VIAGGI S.P.A.: + 17,2% PER IL RISULTATO DI ESERCIZIO DEL III TRIMESTRE E RIDUZIONE DEL 32% DELL'INDEBITAMENTO NETTO 
Milano, 16 settembre 2002 - Si è riunito il 12 settembre - sotto la Presidenza di Luigi Clementi - il Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi S.p.A., che ha approvato i risultati del III° trimestre e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo del periodo 1 Novembre 2001 - 31 luglio 2002. Il rallentamento generale della crescita economica e gli effetti negativi generati dagli attentati terroristici hanno provocato una contrazione dei volumi del settore turismo. Il Gruppo I Grandi Viaggi S.p.A. ha registrato risultati in netta controtendenza rispetto al settore di appartenenza dimostrando tempestività nell'adottare le misure idonee a fare fronte alle avverse condizioni di mercato e prontezza nell'utilizzare una politica flessibile della gestione dei costi. Il Gruppo per il periodo in considerazione ha realizzato ricavi lordi per 48.588 migliaia di Euro registrando una flessione del 9% rispetto allo spesso periodo dello scorso esercizio da attribuirsi primariamente all'uscita dalla programmazione del villaggio in Messico. Il risultato di esercizio analizzato sulla base del terzo trimestre 1 maggio 2002 - 31 luglio 2002 evidenzia un utile per 2.898 migliaia di Euro registrando un incremento del 17,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Per il periodo 1 Novembre 2001 - 31 Luglio 2002 il risultato netto consolidato è negativo per 1.375 migliaia di Euro più che dimezzando la perdita dello stesso periodo dello scorso esercizio (negativo per 3.017 migliaia di Euro). Si segnala inoltre un miglioramento anche della posizione finanziaria netta, che si è attestata su un valore negativo di 16.279 migliaia di Euro, con un decremento di circa il 32% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno . Per quanto riguarda la ripartizione del fatturato tra le diverse aree di destinazione, si rileva un incremento nel settore Villaggi Italia grazie all'andamento positivo delle vendite nei villaggi "Le Castella", "Santagiusta" e "Marispica", e un decremento dei Villaggi Estero da attribuirsi al rilascio del villaggio in Messico, parzialmente compensato dall'aumento del fatturato del villaggio in Honduras. I dati gestionali rilevati i primi di settembre evidenziano un andamento positivo delle prenotazioni sinora realizzate. Pertanto il Gruppo prevede di chiudere l'esercizio in corso con un risultato economico positivo. 

BUSQUIN PARTECIPERÀ NEL REGNO UNITO ALLA QUARTA EDIZIONE DELLE "GIORNATE TECNOLOGICHE PER LE PMI" 
Leeds, 16 settembre 2002 - Il commissario europeo della Ricerca Philippe Busquin, il ministro britannico della Scienza e dell'Innovazione Lord Sainsbury e Hans-Werner Müller dell'Unione internazionale dell'Artigianato delle piccole e medie imprese (Uiapmi) saranno presenti alla quarta edizione della conferenza "Giornate tecnologiche per le Pmi", che si terrà a Leeds (Regno Unito) il 26 e 27 settembre. Alla manifestazione parteciperà anche Cordis. La conferenza offrirà informazioni sulle disposizioni per le Pmi nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ) della Commissione europea e valuterà i risultati delle precedenti misure a favore delle piccole e medie imprese. Inoltre, i rappresentanti delle Pmi europee terranno delle presentazioni sui progetti, in corso o già completati, sovvenzionati nell'ambito del programma di misure specifiche per le Pmi. I partecipanti sono invitati ad esporre, con l'ausilio di poster, i propri progetti di stampo europeo o la propria attività di sostegno alle Pmi. http://www.days4smes.org 

PARERE FAVOREVOLE DELLA CONFERENZA UNIFICATA AL "DDL MARZANO" SULL'ENERGIA 
Roma, 16 settembre 2002 - E' stata approvata il 5 settebre dalla Conferenza Unificata il disegno di legge sul riassetto del settore energetico presentato dal ministro Antonio Marzano. I rappresentanti delle Regioni, Comuni, Province, Città Metropolitane e Comunità Montane si sono espressi favorevolmente sulle proposte del ministro, nei confronti dei quali l'on.le Marzano si è impegnato a valutare le articolate osservazioni pervenute al fine di poterle inserire nell'ambito del prossimo dibattito parlamentare sul ddl. Con la decisione odierna si è superato un altro importante passaggio di attuazione della riforma del titolo V della Costituzione che prevede il settore energetico fra le competenze di legislazione concorrente Stato Regioni. E' stato inoltre sottoscritto un accordo che consentirà una più spedita attuazione del decreto "sblocca centrali" nel rispetto del territorio e dell'ambiente. Al termine dell'incontro il ministro Marzano ha espresso la propria soddisfazione: "è stato fatto un altro passo in avanti nel processo di liberalizzazione nel settore energetico il cui obiettivo primario è la riduzione del costo dell'energia per le famiglie e per le imprese". 

NUOVA NOMINA IN ENERGIT: ANTONIO CORDA È IL NUOVO DIRETTORE MARKETING & SALES 
Milano, 16 settembre 2002 - Sull'onda della forte crescita dei risultati commerciali (al 30 giugno 2002 la società ha registrato ricavi pari a 8.715.766 euro, in crescita del 51% rispetto a tutto l'anno precedente), Energit, azienda multiservizi attiva nei settori dell'energia, delle telecomunicazioni e dei servizi Internet, ha rafforzato la propria struttura nominando Antonio Corda Direttore Marketing & Sales. In questo nuovo ruolo, Corda avrà la responsabilità di coordinare le attività dei team marketing e commerciale. Antonio Corda, 41 anni, approda in Energit dopo avere collaborato con diverse aziende leader nel settore delle telecomunicazioni contribuendo al raggiungimento di importanti traguardi di business. Nel 2001 con il ruolo di Managing Director di Ttyl As Italy, Application Service Provider controllato dall'operatore norvegese Telenor, ha sviluppato l'offerta di servizi integrati di telecomunicazioni con una estesa rete di partnership nazionali ed internazionali. Dal 1996 al 2001 ha lavorato presso Infostrada Spa dove, in qualità di Responsabile Commerciale Relazioni e Business Internazionali, ha creato la più importante infrastruttura di trasporto internazionale e gestito il business dello scambio di traffico internazionale voce/internet. In precedenza, sempre in Infostrada, ha ricoperto il ruolo di Marketing Product Manager per Servizi Satellitari e Call Center. Significativa è stata inoltre l'esperienza maturata dal 1994 al 1996 nella Direzione Information Technology di Omnitel Pronto Italia, durante la quale ha contribuito, in un business start-up estremamente rapido, alla creazione e la fornitura di servizi verso aree di clienti business e consumer. Antonio Corda è laureato in Scienze dell'Informazione presso l'Università di Pisa e ha conseguito un Master in Economia Aziendale presso la Scuola Superiore di Perfezionamento S. Anna di Pisa. 

S.TROMBETTI E V. CAVALERA ENTRANO IN G.R.E. 
Milano, 16 settembre 2002 - Due nuovi ingressi in Gre, gruppo proprietario dei marchi Trony e Sinergy: Sabrina Trombetti entra in qualità di Responsabile Commerciale del settore merceologico Grandi e Piccoli Elettrodomestici e Valter Cavalera quale Responsabile Commerciale per i settori merceologici Elettronica di Consumo, I.T. e Telefonia. Sabrina Trombetti ha assunto dal giugno scorso l'incarico di Responsabile Comemrciale del settore merceologico Grandi e Piccoli Elettrodomestici del Gruppo G.R.E. Inizia la sua carriera nelle vendite nel 1989 in Miele Italia, la prosegue con incarichi di sempre maggiore responsabilità nel 1994, entrando nel gruppo Brandt, e nel 1997 in Whirlpool Italia dove lavora per cinque anni di cui gli ultimi tre nel Trade Marketing Retail. Valter Cavalera, classe 1963, inizia la sua esperienza nel 1992 in Singer Italia, la prosegue in Akai-Nokia ricoprendo nel 1999 l'incarico di Capo Area per il Nord-Italia. Approda in Toshiba Europe Gmbh Consumer Electronics nel 2000 con l'incarico di Sales Manager. Da luglio assume il nuovo incarico come Responsabile Commerciale del Gruppo G.R.E. per i settori merceologici Elettronica di Consumo, I.T. e Telefonia. 

UNIONMECCANICA: IDA VANA È IL NUOVO PRESIDENTE PER IL TRIENNIO 2002-2005 
Roma 16 settembre 2002 - l'assemblea di Unionmeccanica - l'Associazione Nazionale della Piccola e Media Industria Metalmeccanica aderente a Confapi con 12 mila aziende da cui dipendono 400 mila lavoratori - ha eletto la dr.ssa Ida Vana, presidente per il triennio 2002 - 2005. L'assemblea ha eletto, Angelo Affinita (Ce), Claudio Badocchi (Mi), Maurizio Brevini (Re), Gastone Contin (Vi), Bruno Rivetta (Bs), Roberto Roveta (Al), componenti della giunta di presidenza. Ida Vana, 40 anni, torinese, amministratore delegato della Selet Sensor che opera nel settore dell'elettronica ed esporta il 30% della produzione, è stata presidente dell'associazione piccole e medie industrie di torino e vice presidente per le relazioni industriali della Confapi sino a giugno 2001. "Mi accingo a svolgere l'incarico dopo sei anni di fervida presidenza di luigi garavaglia e in un momento delicato dell'economia e delle relazioni industriali nel nostro paese" - fa osservare il neo presidente - "e nel momento in cui stanno per scadere i contratti nazionali di lavoro del settore". "Ritengo che questo rinnovo debba collocarsi nel quadro delle regole fissate dal protocollo governo/imprenditori/lavoratori del 23 luglio 1993 non essendo opportuno ipotizzare e procedere ad un cambiamento di queste regole durante lo svolgimento della vicenda contrattuale". "Le aziende italiane e in particolare quelle metalmeccaniche - prosegue il presidente di Unionmeccanica - non attraversano un periodo facile anche per la congiuntura internazionale, caratterizzata dall'aumento del prezzo del petrolio e delle materie prime, e dall'andamento dei mercati finanziari ed azionari". "Mi auguro che i sindacati dei metalmeccanici presentino richieste equilibrate, compatibili con le regole in atto e che tengano conto altresì che le nostre aziende operano nel settore privato, più degli altri settori esposto alla concorrenza internazionale." "e' necessario che il clima di aperto confronto, che ha caratterizzato la contrattazione tra unionmeccanica e fim, fiom, uilm, possa essere mantenuto anche nel prossimo rinnovo." "Le Pmi metalmeccaniche non chiedono interventi assistenziali al governo ma il rispetto di impegni e di leggi già in essere come, ad esempio, la piena operatività e il rifinanziamento delle agevolazioni in materia di assunzioni e di utilizzo del credito di imposta: non possiamo accettare interventi retroattivi che penalizzerebbero gravemente le imprese e creerebbero disequilibri nella struttura finanziaria ed economica delle stesse". "occorre infine - conclude Ida Vana - che siano ristabilite le condizioni di fiducia, atte a favorire gli investimenti con il superamento delle difficoltà connesse agli avvenimenti del settembre 2001 

ALITALIA: VOLA ITALIA, VOLA 
Roma, 16 settembre 2002 - Allacciate le cinture, decollano le nuove tariffe nazionali Alitalia. Dal 16 settembre e fino al 15 dicembre su tutto il territorio nazionale circa 100.000 clienti la settimana potranno volare a partire da soli 79 € andata e ritorno. "Alitalia intende promuovere una sempre maggiore mobilità, specchio di un sistema dinamico ed efficiente - ha detto Giulio De Metrio, Responsabile della Divisione Trasporto Aereo. - Questo il messaggio che vogliamo sottolineare con gli slogan che accompagneranno la nostra iniziativa "Vola Italia, vola" e "Buon volo, Italia"". Fino al 15 dicembre la nuova promozione consentirà di volare in tutta Italia a partire da soli 79 € andata e ritorno. Una tariffa particolarmente vantaggiosa disponibile su più del 30% dei posti offerti. Anche il giorno stesso della partenza sarà possibile acquistare i biglietti promozionali.
esempi: 
Napoli-Venezia 79 €      Roma-Venezia 120 € 
Ancona-Roma 79 €      Brindisi-Milano 130 € 
Bologna-Roma 79 €      Catania-Torino 130 € 
Genova-Milano 79 €     Perugia-Trieste 130 € 
Milano-Trieste 79 €       Roma-Lamezia 130 € 
Catania-Venezia 99 € Bologna-Palermo 140 € 
Genova-Venezia 99 €          Bari-Torino 140 € 
Palermo-Roma 99 €       Genova-Napoli 140 € 
Torino-Venezia 99 €       Catania-Rimini 150 € 
Brindisi-Roma 110 €      Lamezia-Trieste 150 € 
Firenze-Trieste 110 €    Genova-Palermo 159 € 
Catania-Roma 120 €          Roma-Milano 159 € 
Per diffondere l'uso del biglietto elettronico, Alitalia ha predisposto un ulteriore sconto di 10 € per i clienti che richiederanno questo servizio tramite call center. La promozione valida fino al 15 dicembre parte quindi da soli 69 €. Lo sconto è esteso anche al servizio gratuito ticket by mail, che garantisce la consegna del biglietto presso il proprio domicilio entro le 72 ore lavorative su tutto il territorio nazionale. Per il biglietto elettronico sono esclusi dallo sconto di 10 € i voli operati in code-share da altri vettori. Dal 15 settembre entrano in vigore le nuove tariffe nazionali Alitalia. Una nuova politica basata su: Convenienza : (per il traffico d'affari è stata introdotta per la prima volta una promozione, che permette di risparmiare fino al 40% rispetto alla tariffa intera) Flessibilità: (Minori vincoli per l'accesso alle tariffe scontate. La tariffa per i tifosi di calcio promossa lo scorso anno verrà ripresentata estendendola a tutti i giorni del fine settimana e non più solo la domenica) Semplicità: (Un'unica tariffa week-end anziché le tre diverse opzioni con prezzi diversi della passata stagione) La riduzione dei prezzi sulle destinazioni nazionali ha lo scopo di rispondere alle diverse domande del mercato. Soddisfare quindi le esigenze del traffico business insieme a quelle di chi sceglie il mezzo di trasporto in base al prezzo ed è sensibile alle sirene delle low cost sulle destinazioni internazionali. Nello specifico le nuove tariffe Alitalia propongono i seguenti vantaggi: Chi viaggia per affari troverà proposte più vicine alle proprie esigenze per flessibilità, gamma di offerta e convenienza. Vengono introdotte offerte mirate e scontate ai passeggeri non giornalieri e a coloro che, richiedendo maggiore flessibilità, preferiscono acquistare biglietti di sola andata. Coloro che utilizzano l'aereo per piacere riscontreranno nelle nuove offerte Alitalia maggiore semplicità e convenienza. Ad esempio per chi pianifica le proprie vacanze con anticipo, acquistando il biglietto minimo 14 giorni prima, c'è una riduzione che in alcuni casi supera anche il 40%. Proposte più vantaggiose in termini di flessibilità, gamma di offerte e convenienza. Chi sceglie il mezzo di trasporto in base al confronto dei prezzi troverà nelle tariffe Alitalia uno strumento molto più accessibile, anche per viaggi brevi che non comprendono i giorni del fine settimana, con sconti nell'ordine del 50% rispetto alla tariffa intera. L'obiettivo del nuovo piano tariffario della Compagnia è quello di proseguire la strada intrapresa quest'estate, quando, tariffe molto vantaggiose, hanno volato circa 300.000 passeggeri a luglio e 350.000 ad agosto (più del doppio rispetto l'anno scorso). Un successo indiscutibile che ha portato Alitalia a guadagnare 4 punti nel load factor (percentuale di posti occupati) di agosto, arrivando al picco annuale. 

DISTRIBUZIONE E INDUSTRIA A CONFRONTO PER IL 30 ANNIVERSARIO DEL GRUPPO C 3 
Milano, 16 settembre 2002 - Il Gruppo C 3 é un Consorzio che raggruppa 29 imprese specializzate nella distribuzione moderna (centri commerciali, ipermercati, cash & carry, Super e Superette) al servizio, ogni giorno, di milioni di consumatori. Conta oltre 700 punti vendita su tutto il territorio, 12.000 dipendenti, un giro d'affari di circa 2,6 miliardi di euro, ovvero 5.500 miliardi di lire (anno 2001). Una rilevante realtà tutta italiana in un mercato sempre più globalizzato e aggredito da gruppi stranieri. Per celebrare il 30 anno di fondazione, il Gruppo C 3 ha organizzato una crociera-convention nel Mediterraneo che vuole essere, soprattutto, occasione di incontro-confronto fra Distribuzione e Industria, analisi sulle sinergie e opportunità di partnership con l'obiettivo di una maggiore trasparenza del mercato e tutela del consumatore. Un convegno che intende affrontare anche la trasformazione del commercio tradizionale, la continuità del successo competitivo del Gruppo C 3, lo sviluppo sostenibile in uno scenario di forte evoluzione economica, monetaria, sociale e politica. "E' la prima volta che un gruppo della distribuzione moderna promuove un simile evento con l'obiettivo di confrontarsi e collaborare", sottolinea Giuseppe Rossetto, presidente del Gruppo C 3. Sull'onda del successo e...la storia continua è il tema della crociera che si svolgerà a bordo della monotonave Costa Romantica dal 25 al 29 settembre, con partenza e arrivo a Genova, scali a Napoli (26/9, dove nel pomeriggio si svolgerà la Convention), Ajaccio (27/9) e Cannes (28/9) e ritorno a Genova. Vi prendono parte circa 1.300 ospiti in rappresentanza delle aziende associate del Gruppo C 3, di tutte le industrie del settore al gran completo con la presenza dei massimi vertici manageriali, istituzionali e associazioni di categoria. Al Convegno di Napoli, della durata di circa tre ore (dalle 15,30 alle 18,30 del 26/9), coordinato da Bruno Vespa, parteciperanno in veste di relatori: Giuseppe Rossetto, presidente del Gruppo C 3; Maggiorino Maiorana, vice-presidente del Gruppo C 3; Paolo Barilla, vice-presidente del gruppo Barilla; Gavin Paton, amministratore delegato di Coca-Cola Hbc Italia; Giuseppe Lavazza, consigliere di amministrazione della Gavazza; Vincenzo Miceli, amministratore delegato di Nestlé Italia; Vito Varvaro, amministratore delegato di Procter&Gamble Italia; Paolo Cittadini, amministratore delegato di San Pellegrino. Ogni relatore si soffermerà per 15 minuti, con supporti grafici e/o filmati, sui temi del Convegno. Successivamente la documentazione relativa agli interventi sarà disponibile per la stampa e i mass media che ne faranno richiesta. 

"ASIA UN'ECONOMIA IN ACCELERAZIONE: LE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE LOMBARDE". 
Milano, 16 settembre 2002 - Il 26 settembre si svolgerà a Milano presso Palazzo Giureconsulti un seminario per informare le imprese sui recenti sviluppi del Sud Est Asiatico e su come cogliere le opportunità di business dell'area. Il panel dei relatori comprende: operatori, esponenti degli enti governativi dei paesi di riferimento, dirigenti dell'Unione Europea, docenti universitari I paesi su cui verterà la discussione sono: Malaysia, Singapore, Indonesia, che per varie motivazioni appaiono i più promettenti. In particolare si rileva: l'interesse degli Usa a supportare i paesi di area mussulmana moderata come la Malaysia, il rafforzamento dell'Euro rispetto al dollaro che rende ancora più favorevoli le operazioni di investimento e gli acquisti in Indonesia, il ruolo di nuovo centro finanziario che Singapore sta assumendo a causa del progressivo sfiorire del ruolo di Hong kong sempre più inserita nel contesto economico cinese. Infolink: http://www.ccisea.com 

ECCO I RISULTATI CONCRETI DELLO SCIOPERO DELLA SPESA I CONSUMATORI E LE LORO INIZIATIVE OTTENGONO I PRIMI RISULTATI: SI MUOVONO LE ISTITUZIONI, IL GOVERNO E I COMMERCIANTI 
Roma, 16 settembre 2002 - Non solo numeri. Lo sciopero della spesa di ieri non ha solo determinato adesioni, grandi o piccole che siano, confermate o contestate da commercianti e venditori, ma ha soprattutto risvegliato da una parte i consumatori italiani, portandoli ad alzare la testa e a ribellarsi all'aumento incontrollato dei prezzi, dall'altro gli stessi esercenti che, resisi conto del potere detenuto dai consumatori, si sono immediatamente mossi adottando provvedimenti. E così lo sciopero di ieri, comunque già annunciato da svariarti giorni, ha portato alcune grandi catene commerciali a bloccare i prezzi. La stessa cosa hanno fatto migliaia di esercizi, emulando il patto "prezzo amico" siglato dall'intesa dei consumatori e Confesercenti. La cosa ancora più importante è che lo sciopero di ieri ha smosso addirittura le istituzioni: Alemanno che dichiara che la manifestazione è stato un segnale molto forte, Billè che minaccia di far scioperare anche i commercianti, il Governo che corre ai ripari, ecc. Il successo dell'iniziativa di ieri, quindi, va ben oltre il numero delle adesioni ed è da considerarsi soprattutto per il forte impatto che ha avuto sull'opinione pubblica. Secondo un'indagine dell'Intesa, l'88% dei cittadini si è detto favorevole all'iniziativa, condividendo appieno le tesi e le denunce delle 4 associazioni. Appoggio totale dimostrato anche dai servizi dei vari tg e dalle inchieste dei quotidiani che dimostrano che, anche coloro che non erano a conoscenza dello sciopero e che ieri hanno fatto acquisti, erano a totale favore del secondo sciopero nazionale degli acquisti. Le elaborazioni definitive dell'Intesa fermano a 18,5 milioni i cittadini che ieri si sono astenuti dal fare almeno un acquisto, monitorati su circa 120 esercizi (bar, negozi, mercati, supermercati, ecc.) sparsi su tutto il territorio. Il dato è stato ottenuto monitorando l'afflusso dei cittadini ai negozi nelle fasce orarie 8-9 e 12-13 ( confrontandolo con quello di due giorni fa), e intervistando direttamente i consumatori. 

DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO GENERALE CONFCOMMERCIO SU SCIOPERO DEI CONSUMATORI: NO AI NUMERI AL LOTTO 
Roma, 16 settembre 2002 - L'ultima cosa da fare, quando si affrontano problemi così seri e gravi come oggi sono sicuramente quelli della congiuntura economica, è dare i numeri al lotto diffondendo cifre e percentuali che, non essendo il prodotto di indagini che abbiano reali riscontri di carattere statistico, non solo hanno un'assai scarsa attendibilità ma rischiano di creare anche inutili e pericolose turbative di mercato: questo il commento di Confcommercio ai dati diffusi da alcune fonti sull'andamento dello sciopero dei consumatori. Gli operatori del commercio condividono in pieno il disagio di milioni di famiglie costrette oggi a sopportare tutto il peso di un andamento dell'economia che ormai è sulla soglia di una vera e propria recessione, ma, proprio per questo, tre cose vanno dette con estrema chiarezza. 1- E' semplicemente assurdo pensare che, in un mercato che, a causa del crollo dei consumi e degli investimenti, sta andando a rotoli, i commercianti vogliano assumere, nei confronti dei consumatori, il ruolo dei carnefici perché questa sarebbe davvero un'improponibile operazione suicida. La verità è che commercianti e consumatori si trovano oggi sulla stessa barca ed è purtroppo una barca che sta affondando. 2- Le misure fin qui adottate dal governo per il rilancio dell'economia sono del tutto insufficienti e anche la ventilata ripresa che dovrebbe realizzarsi nel 2003 corre il rischio di essere procrastinata nel tempo. 3- Svoltare vuol dire mettere mano, ed in una misura consistente, alla leva fiscale non solo attuando quanto previsto dal patto per l'Italia, ma anche correggendo norme tributarie che hanno fino ad ora privilegiato solo alcune categorie imprenditoriali. Il consiglio generale di Confcommercio, conclude la nota, che si è riunito oggi a Roma, preso atto della grave situazione della nostra economia, ha deciso di riconvocarsi il 3 ottobre, data nella quale non esclude, in assenza di significative iniziative del governo a questo riguardo, la mobilitazione di tutto il settore. 

DISPONIBILE LA RELAZIONE ANNUALE DEL CCR PER IL 2001 
Bruxrelles, 16 settembre 2002 - Il Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea ha pubblicato la sua relazione annuale per il 2001, disponibile in formato cartaceo e su Cd-Rom. "Ho apprezzato gli sforzi compiuti nell'ultimo anno dal Ccr per concentrare maggiormente le risorse sulle sue funzioni principali ed adeguare il proprio lavoro alle esigenze dei consumatori, con un deciso orientamento al servizio", sostiene il commissario europeo per la Ricerca, Philippe Busquin, nella sua prefazione alla pubblicazione. Barry McSweeney, direttore generale del Ccr, ha sottolineato che l'organismo è impegnato sia nella creazione dello Spazio europeo della ricerca (Ser), sia nel processo di allargamento. Copie della relazione sono altresì disponibili on line all'indirizzo indicato di seguito. http://www.jrc.cec.eu.int/default.asp?sIdSz=more_information 

ASSOBIOTEC: PROMUOVERE TUTTA L'AGRICOLTURA ITALIANA, NON SOLO IL BIOLOGICO 
Milano, 16 settembre 2002 - ''L'intero sistema agricolo nazionale ha bisogno di continua innovazione di processi e di prodotto e le biotecnologie, con le loro riconosciute potenzialità, possono offrire questo contributo senza alcuna contraddizione con le altre metodologie produttive, nemmeno quelle biologiche''. Così Leonardo Vingiani, Direttore di Assobiotec, l'Associazione Nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica, commenta le affermazioni del Ministro dell'Agricoltura, Giovanni Alemanno, nell'ambito di ''Sana'', Salone internazionale dell'alimentazione, in corso a Bologna. ''E' un vero peccato che il Ministro Alemanno continui a farsi portavoce solo degli interessi del biologico, promuovendo una visione semplicistica, propagandistica e unilaterale delle potenzialità e delle opportunità dell'agricoltura italiana. In questa visione trova spazio solo il 6% di produzioni biologiche e sembra non ve ne sia per il restante 94% e per tutti coloro che vi trovano lavoro, reddito e fonte di prodotti alimentari. Ed è proprio a questo grande patrimonio che si rivolgono le innovazioni biotech, in grado, tra l'altro, di salvaguardare anche diverse varietà vegetali italiane.'' - conclude Vingiani. 

LOMBARDIA: OK REALIZZAZIONE DELLE FORESTE DI PIANURA 
Milano, 16 settembre 2002 - La pianura lombarda si arricchirà di 10 nuove foreste, destinate a migliorare l'ambiente e a dare più ossigeno al territorio e ai cittadini lombardi. Per sei di queste - nelle province di Brescia, Cremona, Mantova, Lodi, Sondrio, Milano - i lavori inizieranno già entro la fine di quest'anno. Il Consiglio regionale dei Lavori Pubblici, presieduto dall'assessore Carlo Lio, ha dato infatti il via libera al il progetto esecutivo dei lavori presentato dalla Direzione Generale Agricoltura. Per la realizzazione di queste foreste l'assessorato all'Agricoltura ha stanziato 5,9 milioni di euro nel triennio 2002-2004 e la Fondazione Cariplo ha già contribuito per il solo 2002 con 0,5 milioni di euro. Ecco in sintesi i 6 progetti approvati. - Bosco del Lusignolo - San Gervasio Bresciano (Brescia): si tratta di un'area di circa 41 ettari. L'intervento garantirà il rimboschimento di 29 ettari, dei quali 14 già "cantierabili" quest'anno. Il progetto prevede, oltre alla realizzazione di un bosco autoctono diversificato e disegnato secondo la morfologia del terreno, la realizzazione di laghetti, piste ciclabili, attrezzature sportive, percorsi pedonali didattici e per ipovedenti, percorsi ippo-turistici e aree attrezzate per attività ricreative. - Aree del Casalasco e del Morbasco (Cremona): lo sviluppo complessivo dell'opera prevede un sistema verde attrezzato da Cremona a Casalmaggiore. Nel triennio 2002-2004 si prevede uno sviluppo di "grande foresta" di 98,4 ettari, dei quali 42,4 "cantierabili" entro quest'anno. L'iniziativa valorizza ulteriormente la costruzione di un sistema forestale a scopo ambientale promosso dalla Provincia di Cremona e dagli enti locali e attuato dal Consorzio Forestale Padano, oltre che dagli agricoltori, a metà degli anni Novanta lungo le sponde del Po . - Val Grossa - Corte Palasio (Lodi): l'area dell'intervento ha un'estensione complessiva di circa 38 ettari. Attualmente è a vocazione agricola. Il progetto prevede che 27 ettari vengano trasformati in bosco. Sono programmati inoltre una nuova destinazione agricola, la riqualificazione arborea, il miglioramento degli argini del fiume Adda, la rinaturalizzazione degli ambienti umidi, la creazione di percorsi ciclabili e aree attrezzate per il tempo libero e lo svago. - Bosco della Besozza - Pioltello (Milano): l'area interessata ha una superficie di 37 ettari. Si prevede un intervento di forestazione di oltre 26 ettari, il ripristino del fontanile esistente, la rinaturalizzazione dei corsi d'acqua, la realizzazione di aree aperte e attrezzate per attività ricreative, orti urbani, percorsi ciclabili e pedonali. - Albosaggia - Caiolo - Cedrasco (Sondrio): il progetto riveste un significato differente rispetto alle aree di pianura. Si tratta di dare una struttura definitiva e valida paesaggisticamente sia per le aree che si trovano lungo l'Adda sia per il fondo valle. Gli interventi prevedono, fra l'altro, la creazione di nuovi nuclei d'imboschimento, il rimboschimento con impianti arborei e arbustivi, la riqualificazione di boscaglie esistenti, la creazione di piste ciclabili, percorsi sportivi, collegamenti con aziende agricole. - Gazzo Bigarello - Azienda Carpaneta (Mantova): il progetto prevede il rimboschimento di aree agricole con creazione di un bosco e di un parco fruibile su una superficie di 64 ettari del demanio forestale regionale, avente finalità di riserva naturale biogenetica oltre che di un'area destinata didattico - ricreativa. E' prevista la realizzazione di impianti arborei, di un campo di collezione destinato ad accogliere un campionario delle varie specie di quercia presenti in tutto il mondo, del Parco dell'Arlecchino (zona destinata alla ricreazione e a giochi didattici) e di percorsi ciclopedonali. 

GP MONZA, IN SERVIZIO PRIMO BUS IBRIDO TURBINA/ELETTRICO 
Milano, 16 settembre 2002 - Il debutto ufficiale è avvenuto sabato 14 settembre a Monza per l'autobus ibrido turbina/elettrico che, per la prima volta in Europa, viene utilizzato per il trasporto pubblico. E' stato in servizio come navetta - insieme ad altri 18 autobus a metano messi a disposizione dall'Azienda Brescia Trasporti - per collegare il Rondò di Monza e l'autodromo che domenica ha ospitato il Gran Premio di Formula 1. Gli autobus ecologici sono finanziati al 50% dalla Regione Lombardia, nell'ambito di un piano di rinnovamento di tutto il parco dei 6.100 bus in servizio in Lombardia, con l'adozione di mezzi a basso o nullo inquinamento. Per presentare questa iniziativa, fortemente sostenuta da Regione Lombardia, sabato 14 settembre alle ore 9.30 vi è stato un incontro stampa ed un tragitto di prova al quale hanno preso parte assessori della Giunta regionale, il sindaco di Monza Michele Faglia, l'assessore all'ambiente del Comune di Milano, Arturo Zampaglione, il sindaco di Brescia, Paolo Corsini ed i vertici delle aziende trasporti di Brescia e di Monza, oltre all'Agm, società che garantisce i rifornimenti dei bus a metano. La navetta, dopo aver percorso Viale Cesare Battisti (chiuso al traffico), entrerà in autodromo dall'ingresso di Vedano. Qui gli esponenti politici saranno invitati a proseguire in bicicletta il viaggio verso la pista. L'autobus ibrido turbina (elettrico Ept/Mauri Theb120 "Horus") è un prodotto tecnologicamente avanzato e innovativo: il sistema di trazione è basato su componenti elettronici di ultima generazione: è presente un Bms (Battery Management System) che misura e diagnostica in tempo reale lo stato individuale delle batterie (tensione e temperatura). Monta una microturbina policombustibile, che può essere alimentata con gas naturale, gas liquido, propano, gasolio, etanolo, metanolo e benzina. Ha una motorizzazione da 120 Kw. Oltre all'"ibrido" che ha debuttato sabato, Regione Lombardia e Comune di Monza hanno messo in servizio 18 mezzi a metano, resi disponibili da BresciaTrasporti, nel tratto di accesso all'autodromo che nel piano viabilistico è denominato "Linea Verde". Gli autobus a metano saranno sono stati esposti venerdì 13 settembre, sul piazzale antistante la Villa Reale di Monza. La Regione Lombardia con questa iniziativa si pone due obiettivi: la valorizzazione del trasporto pubblico ecologico e l'incentivazione dei cittadini ad un maggiore utilizzo di questi mezzi. I 18 mezzi saranno personalizzati con i marchi di Regione Lombardia e Comune di Monza, accompagnati da un messaggio informativo finalizzato a promuovere ed incentivare l'utilizzo dei veicoli pubblici ("Chi usa i mezzi pubblici...arriva primo"). Loghi istituzionali e messaggio saranno riportati anche sulle 93 mila copie delle cartine del piano viabilistico che prevede quattro linee di navette per consentire agli spettatori spostamenti più agevoli nelle aree di accesso all'autodromo di Monza. Il percorso di questi bus-navetta ha inizio al Rondò dei Pini - dove sono disponibili due parcheggi per le auto (su Viale Elvezia e Viale Lombardia) - e transita lungo Viale Cesare Battisti a Monza, al termine del quale si trova la Villa Reale. Quattro i punti informativi che saranno allestiti da Regione Lombardia per fornire indicazioni utili a coloro che utilizzeranno i mezzi pubblici (treni e navette speciali): Stazione di Monza, Stazione Centrale di Milano, Stazione di Biassono e Parcheggio Monza Rondò. Questa serie di iniziative è in linea con le azioni efficaci e innovative che Regione Lombardia ha avviato per prevenire l'inquinamento atmosferico attraverso l'incentivazione alla diffusione dei veicoli ecologici, l'ammodernamento del parco mezzi del servizio pubblico e la promozione all'utilizzo di combustibili alternativi. La Regione sta finanziando il rinnovamento del parco bus del trasporto pubblico locale, che conta 6100 veicoli, in particolare con un contributo del 50% per la sostituzione dei mezzi con veicoli moderni ed ecologici. L'impegno di spesa è di quasi 500 milioni di euro (circa 1.000 miliardi di lire), di cui 300 milioni di euro nel 2002, per sostituire 2.670 autobus (altri 1.500 sono già stati sostituiti e altri 1.200 saranno retrofitati, cioè adeguati alle più a vanzate normative europee). 

CA' FOSCARI: LAUREA AD HONOREM A GIULIO MALGARA PRESIDENTE DELL'APRILIA 
Venezia, 16 settembre 2002. Il rettore dell'Università Cà Foscari, Maurizio Rispoli, ha conferito il 13 settembre a Ivano Beggio, presidente dell'Aprilia, la laurea ad honorem in economia aziendale e a Bruno Trentin, già Segretario Generale della Cgil, la laurea ad honorem in economia e commercio. Giulio Malgara, presidente dell'Upa (Utenti Pubblicità Associati) ha ricevuto la laurea ad honorem in economia aziendale. Nel 1995 la facoltà di economia di Cà Foscari aveva laureato Luciano Benetton e Leonardo Del Vecchio. Il prestigioso riconoscimento alla carriera di Giulio Malgara avviene con questa motivazione: per aver affermato con una costante ricerca dell'innovazione il lancio di nuovi prodotti diventati punto di riferimento e casi di studio in Italia e all'estero. Il presidente del gruppo Malgara Chiari & Forti all'inizio degli anni '70 si inventa il mercato degli alimenti per cani e gatti, lanciando i marchi Fido e Miao, mercato che si attesta nel 2001 su un giro di affari di 150 miliardi di Euro. Nel '75 entra a far parte della Chiari & Forti e procede al riposizionamento dell'olio di mais dietetico Cuore; da prodotto dietetico di nicchia a prodotto di largo consumo, oggi leader assoluto sul mercato. Dal 1984 è Presidente dell'Upa (Utenti Pubblicità Associati) che raggruppa le 500 maggiori società italiane che investono in pubblicità. Nello stesso anno fonda l'Auditel (società per la rilevazione dei dati di ascolto televisivi) e ne diventa presidente. Nel 1988 lancia con successo nel mercato italiano il Gatorade, prima bevanda di massa a scopo salutistico. Il 2 giugno '90 viene nominato Cavaliere del Lavoro. L'ultimo successo è la creazione del mercato delle bevande autoriscaldanti acquisendo un'azienda che produceva 1 milione di pezzi e portandola nei primi 18 mesi di gestione a 20 milioni di pezzi affermando il marchio Caldo Caldo. La Lectio Dottoralis si intitola "La pubblicità motore dello sviluppo delle imprese e dell'economia" e dopo un escursus sul ruolo della comunicazione nello sviluppo dei prodotti di marca e l'evoluzione della correlazione tra mercato pubblicitario e PIL, affronta il ruolo sociale della pubblicità:"la pubblicità moltiplica il numero dei prodotti venduti, consentendo di distribuire i costi fissi su di un numero enormemente più elevato di "pezzi", con la conseguenza che i costi unitari dei prodotti che fanno la pubblicità non aumentano ma anzi diminuiscono". Quindi passa ad affrontare la problematica dello sviluppo economico: "mi auguro che al più presto il paese riprenda il processo di sviluppo e sono certo che un clima più favorevole stimolerà le imprese ad investire anche in comunicazione, favorendo così la ripresa di quel circolo virtuoso Investimento in Comunicazione - PIL ". La sintesi è la modifica di un famoso calambour: "quando l'immobiliare tira tutto tira". Questo detto non era solo italiano ma anche europeo ed americano. Oggi possiamo dire, senza tema di essere smentiti dai numeri: "quando la pubblicità tira, tutto tira". L'ultima citazione è sull'ottimismo, il meno influenzabile dei sentimenti ma quello che più influenza le scelte di tutti noi a breve e a lungo. Essere ottimisti è un dovere morale per sviluppare sia il proprio business, sia l'economia della propria nazione che quella globale. Con queste tre lauree prosegue la politica di apertura e relazione della facoltà di economia di Cà Foscari con la società veneta e la valorizzazione di quelle personalità del mondo, economico, imprenditoriale e culturale che, grazie alla loro sensibilità ed esperienza, possono fornire testimonianze e prospettive utili a indirizzare la formazione degli studenti verso le nuove professioni. 

BANCA POPOLARE DI BERGAMO-CREDITO VARESINO: BORSE DI STUDIO - INTERCULTURA 
Bergamo, 16 settembre 2002 - La Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino, nell'ambito dei propri interventi a sostegno della formazione dei giovani, mette anche quest'anno a disposizione di Intercultura la somma necessaria ad istituire tre borse di studio per frequentare un anno di scuola superiore all'estero. Grazie a questa stimolante ed intensa opportunità formativa, i ragazzi vincitori potranno confrontarsi direttamente con i loro coetanei stranieri e conoscere dall'interno la realtà quotidiana del Paese ospitante. La selezione avverrà tramite concorso cui possono partecipare gli studenti nati nel 1986 o nel 1987. In particolare, due borse di studio sono riservate ai giovani Soci/azionisti della Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino ed ai clienti della Banca titolari di conto/risparmio Record o beneficiari di polizze Progetto Studi. All'assegnazione della terza borsa di studio concorrono invece i non clienti. I depliant informativi contenenti la scheda di iscrizione sono disponibili presso le 379 filiali, sul sito internet www.lineattiva.it della Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino e presso le segreterie di numerose scuole superiori . Le domande dovranno essere inviate entro il 22 ottobre 2002 all'Ufficio Relazioni Esterne della Banca. Intercultura, che è stata la prima organizzazione italiana ad occuparsi stabilmente di scambi culturali tra giovani e che rappresenta in Italia i due organismi mondiali più importanti nel settore, sceglierà i paesi di destinazione in base alle predisposizioni dei vincitori e le famiglie di accoglienza, garantendo, grazie alla propria pluriennale esperienza, un collaudato sistema di preparazione e assistenza. Le prove di selezione si terranno nei mesi di novembre e dicembre di quest'anno, mentre il periodo di soggiorno avrà inizio nel luglio 2003. L'anno di studi all'estero è riconosciuto in Italia (art. 192 del Testo Unico sulla scuola numero 297/94); al loro rientro i borsisti potranno quindi riprendere regolarmente il proprio corso di studi, dopo un'eventuale prova integrativa sulle materie concordate con il Consiglio di Classe. Sino ad oggi 23 sono gli studenti che hanno avuto la possibilità di vivere questa entusiasmante esperienza, grazie alla Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino. 

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