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14 NOVEMBRE 2002

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PREVISIONI ECONOMICHE D'AUTUNNO DELLA COMMISSIONE EUROPEA 2002 - 2004 PER L'AREA DELL'EURO E L'UNIONE EUROPEA

Bruxelles, 14 novembre 2002 Dopo il declino dell'attività economica nell'ultimo trimestre dello scorso anno, nel primo trimestre di quest'anno nell'area dell'euro e nell'UE si è delineata una ripresa che però non è successivamente riuscita a prendere slancio. È proseguita la contrazione degli investimenti e i consumi privati sono rimasti deboli a causa dell'aumento dell'incertezza, impedendo alla promettente ripresa degli scambi internazionali di influire positivamente sulla domanda interna. La ripresa è molto più lenta rispetto al previsto e il tasso medio di crescita nell'area dell'euro è stimato attorno allo 0,8% nel 2002; nel 2003 esso dovrebbe essere pari solo all'1,8%. Si prevede che la crescita accelererà solo a partire dalla seconda metà del prossimo anno, a condizione che ritorni la fiducia, diminuiscano i prezzi del petrolio e i mercati azionari rimangano stabili. L'aumento del tasso di disoccupazione è comunque limitato e temporaneo, ma il calo dell'inflazione è lento. A causa del deterioramento della situazione economica e dell'allentamento della politica di bilancio, si prevede che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche salga al 2,3% del PIL nel 2002 nell'area dell'euro (e all'1,9% del Pil nell'UE) e che non vi siano molti miglioramenti nell'anno successivo. 1. Una ripresa mondiale irregolare Negli Stati Uniti la ripresa favorita dalle decisioni politiche sta perdendo vigore, nonostante gli effetti della riduzione dei tassi d'interesse e degli stimoli a livello fiscale decisi dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre. Gli scandali nelle imprese e il collasso dei mercati azionari hanno danneggiato la fiducia dei mercati. Di conseguenza i pronostici sulla crescita negli Usa sono stati rivisti al ribasso a circa il 2,3% nel 2002 e nel 2003; non si dovrebbe registrare una sensibile accelerazione prima della metà del 2003. Anche per l'America Latina le previsioni di crescita sono state ridimensionate. Nel 2002 il quarto anno consecutivo di recessione in Argentina è stato così grave da determinare una diminuzione del PIL del continente. È proseguita la ripresa in altre regioni, in particolare in Asia e nei paesi in transizione. Anche se i suoi risultati continuano ad essere assai poco brillanti, il Giappone sembra star uscendo dalla recessione. Si prevedono invece tassi di crescita elevati e in accelerazione nel resto dell'Asia. In vista dell'adesione all'UE, l'espansione nei paesi candidati prosegue, senza subire o quasi gli effetti negativi del rallentamento della crescita nell'UE. La Russia è in una situazione simile. Si prevede infine che alcuni paesi industrializzati, come il Canada, l'Australia e la Nuova Zelanda, raggiungano elevati tassi di crescita. Nel complesso, la crescita del Pil mondiale è stata rivista al ribasso e stimata al 2,6% nel 2002; si prevede che salga al 4% nel 2004. Dopo la contrazione registrata, per la prima volta in vent'anni, nel 2001, si prevede che gli scambi internazionali crescano di circa il 2% nel 2002, prima di accelerare aumentando di circa il 7% nel 2004. 2. Nessuna accelerazione della crescita nell'area dell'euro La ripresa è iniziata in maniera promettente nel primo trimestre del 2002. Le esportazioni sono cresciute, le scorte sono state adeguate e le imprese sono diventate più ottimiste sul futuro. Non vi è stata tuttavia un'accelerazione dell'espansione nel resto dell'anno, e dunque il tasso di crescita medio stimato per l'area dell'euro è rimasto ad uno striminzito 0,8%. È possibile individuare due motivi per questo fallimento. Innanzitutto, il ciclo non è concluso e occorre tempo prima che un eccesso di domanda o di offerta venga riassorbito. Il ciclo attuale sembra essere determinato dai fattori relativi all'offerta. Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic) hanno condotto ad un eccesso di investimenti e di capacità, anche se non delle stesse dimensioni di quello registrato negli Usa, mentre l'aumento dei prezzi dei generi alimentari e del petrolio ha eroso il potere d'acquisto provocando una riduzione della domanda. L'adeguamento avrebbe potuto essere più rapido se l'economia dell'UE fosse meno rigida e più competitiva, consentendo risposte più flessibili in termini di salari e di prezzi. Il secondo motivo riguarda fattori particolari dell'attuale congiuntura. I mercati azionari sono crollati e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno aumentato l'insicurezza, con una conseguente riduzione della fiducia degli investitori ed un aumento del risparmio delle famiglie. Ciò ha impedito che le esportazioni stimolassero la produzione interna, la produzione di reddito e la spesa. 3. La domanda interna è rimasta debole Di conseguenza, si prevede che i consumi privati nell'area dell'euro aumentino solo dello 0,6% nel 2002 e che si registri una contrazione degli investimenti per un altro anno. La metà del contributo alla crescita proviene dalle esportazioni nette. Una contrazione degli investimenti è prevista in quasi tutti gli Stati membri, ma in Germania e in Italia i consumi privati sono destinati a ridursi anche nel 2002; questi due Stati membri hanno dunque realizzato le peggiori prestazioni quest'anno. Anche nei Paesi Bassi, in Austria e in Portogallo la crescita è stata particolarmente scarsa, mentre la Francia è rimasta al di sopra della media, anche se al di sotto delle aspettative. 4. Il miglioramento è rinviato di un altro anno La fiducia è diminuita, la produzione industriale continua a essere inferiore a quella di un anno fa e le vendite al dettaglio sono deboli, il che fa supporre che la crescita rimarrà scarsa per un altro trimestre o due, anche se non si prevede una contrazione del Pil. L'adeguamento delle scorte si sta concludendo, non vi sono squilibri considerevoli e si prevede un ritorno della fiducia. L'economia dell'area dell'euro dovrebbe dunque conoscere un rilancio entro la metà del 2003, approfittando di un miglioramento del clima internazionale e di condizioni monetarie favorevoli. La crescita media del Pil nell'area dell'euro per il prossimo anno dovrebbe arrivare solo all'1,8%, il che rappresenta una correzione al ribasso di 1,1 punti percentuali rispetto alle previsioni di primavera della Commissione. Visto che la crescita dell'occupazione e dei redditi reali è contenuta, l'aumento dei consumi privati sarà limitato all'1,7% nel 2003. Riprenderà la crescita degli investimenti, ma le pressioni sui margini di profitto e la capacità sufficiente ne limiteranno l'espansione al 2%. 5. Fondamentali solidi turbati dall'insicurezza L'insicurezza è aumentata e l'UE sembra particolarmente vulnerabile perché le rigidità ancora esistenti nei mercati dei prodotti, del lavoro e dei capitali rendono difficile reagire agli shock. Questa incertezza generale deriva dalla minaccia di un conflitto militare e dal crollo dei mercati azionari, con effetti negativi sulla fiducia di consumatori e investitori. I prezzi del petrolio sono aumentati a quasi 30 dollari al barile nel terzo trimestre del 2002 a causa della minaccia di guerra contro l'Iraq, ma sono scesi in ottobre e all'inizio di novembre. Le previsioni della Commissione si basano su una diminuzione a 21 dollari nella seconda metà del 2003, con una media annua di circa 24,1 dollari. Se non si verifica questa diminuzione e i prezzi del petrolio rimangono superiori di circa 10 dollari, occorre diminuire la crescita del prossimo anno di circa 1/4 di punto, mentre l'inflazione potrebbe aumentare di circa 3/4 di punto. Il calo dei mercati azionari influenza il costo e la disponibilità del capitale e riduce la ricchezza finanziaria delle famiglie. Questo calo pesa anche sulla struttura finanziaria delle imprese di assicurazione e dei fondi pensione, suscitando la preoccupazione delle famiglie sul livello delle pensioni future e delle imprese sulla necessità di sistemare i propri bilanci piuttosto che prevedere nuovi investimenti. Un clima difficile per le aziende e le questioni relative al governo delle imprese hanno aumentato il premio di rischio sui prestiti, rendendo il credito più caro rispetto a quanto potrebbero suggerire le condizioni monetarie favorevoli. Tuttavia, quando svaniranno queste incertezze, i solidi fondamentali dell'economia dell'UE dovrebbero permettere una crescita superiore al tasso potenziale a partire dalla seconda metà del prossimo anno, determinando un tasso medio di crescita del 2,7% nel 2004. Il tasso di risparmio delle famiglie è elevato e il saldo delle partite correnti è positivo. I bilanci delle imprese sono stati rafforzati negli anni '90 e sono fondamentalmente sani. La maggior parte della ricchezza delle famiglie non è rappresentata da partecipazioni azionarie ma da beni immobili, il cui valore è cresciuto (tranne che in Germania) e per i quali il pagamento di mutui è diminuito grazie ai bassi tassi d'interesse. Il quadro politico macroeconomico, infine, è orientato alla stabilità e alla crescita. 6. Il mercato dell'occupazione ha tenuto nel 2002; scarsi miglioramenti nel 2003 Malgrado il netto rallentamento, si prevede che la creazione di nuovi posti di lavoro prosegua, anche se ad un ritmo debole, ed è probabile che l'aumento del tasso di disoccupazione rimanga limitato nel 2002. L'occupazione è scesa quest'anno solo in Germania e in Austria. L'andamento generale nell'area dell'euro è in netto contrasto con gli Usa, che sono probabilmente destinati a registrare un biennio (2001 e 2002) di diminuzione dell'occupazione. Le riforme strutturali attuate in passato hanno aumentato il contenuto di occupazione della crescita nell'UE, ma sembra essere presente anche un certo accumulo di manodopera, i cui effetti saranno avvertiti il prossimo anno. Il tasso di disoccupazione previsto per l'area dell'euro è dell'8,3 % nel 2003 e dunque solo di poco superiore a quello dell'anno precedente, anche se in diversi Stati membri (in particolare nei Paesi Bassi e in Portogallo) il tasso di disoccupazione continua a crescere in maniera più decisa. Si prevede una creazione netta di circa 1 milione di posti di lavoro nel 2002 - 2003, ma se la crescita accelera nell'area dell'euro sarà possibile crearne un numero maggiore nel solo 2004. 7. Due anni di scarsa crescita della produttività del lavoro Se da un lato il mercato del lavoro è rimasto relativamente stabile, dall'altro si prevede che gli aumenti di produttività restino bassi per un altro anno nel 2003 e che di conseguenza aumenti il costo del lavoro per unità di prodotto. Si tratta in una certa misura di una reazione ciclica normale in quanto l'occupazione reagisce con ritardo al rallentamento dell'attività, ma essa esercita tuttavia un'ulteriore pressione sulla redditività delle imprese e pesa sulla ripresa degli investimenti. La diminuzione della produttività potrebbe essere inferiore se i mercati del lavoro fossero maggiormente flessibili. 8. La diminuzione dell'inflazione è lenta Un'inflazione di fondo ostinatamente alta, l'aumento dei prezzi dei servizi, la crescita del costo del lavoro per unità di prodotto e i prezzi del petrolio che continuano a rimanere elevati, fanno sì che l'inflazione scenda solo lentamente. I differenziali d'inflazione erano considerevoli nel 2002 e diversi paesi hanno aumentato le imposte indirette. Non si prevede che l'inflazione misurata in termini di Iapc (indice armonizzato dei prezzi al consumo) nell'area dell'euro scenda in media al di sotto del 2% nel 2003 dal 2,3% stimato per quest'anno, ma nel 2004 l'inflazione in termini di Iapc potrebbe essere scesa all'1,8%. 9. Considerevole peggioramento delle finanze pubbliche nell'area dell'euro nel suo complesso ... A causa soprattutto dell'andamento ciclico negativo, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche nell'area dell'euro nel suo complesso è salito al 2,3% del Pil nel 2002 e scenderà solo marginalmente al 2,1% nel prossimo anno. Questo rappresenta per entrambi gli anni un aumento di quasi l'1% del Pil rispetto alle proiezioni iniziali per il disavanzo contenute nelle previsioni di primavera della Commissione. Nel 2002, oltre al peggioramento della situazione economica, altri elementi hanno contribuito all'aggravarsi del deficit: i cattivi risultati del 2001 hanno determinato una situazione di partenza peggiore, ma vi sono stati anche eccessi di spesa. Come annunciato nei bilanci di previsione attualmente in discussione a livello nazionale, nel 2003 verranno prese alcune misure per ridurre il disavanzo. Solo le misure di bilancio adottate o note in sufficiente dettaglio sono state prese in considerazione per le previsioni per il 2003. Per il 2004, le proiezioni si basano sull'abituale ipotesi di invarianza delle politiche; il disavanzo previsto, all'1,8% del Pil, rimane sensibile. 10. ... anche se la situazione varia molto da uno Stato membro dell'area dell'euro all'altro. Nel 2002, si stima che quatro paesi dell'area dell'euro abbiano saldi strutturali positivi o prossimi al pareggio. Nei Paesi Bassi, il disavanzo nominale è in aumento, ma il disavanzo strutturale rimane limitato e si corregge. La Grecia, secondo i dati rivisti, non è invece in una tale situazione e il suo debito pubblico è molto elevato. Anche l'Irlanda e l'Austria avevano ottenuto risultati positivi, ma le riduzioni di imposte in Irlanda e la spesa dovuta alle inondazioni in Austria hanno peggiorato i conti pubblici. In Italia, il debito è salito al di sopra del 110% del Pil; il disavanzo effettivo al 2,4 % del Pil è preoccupante, ma si prevede che diminuisca leggermente nel 2003. Si prevede d'altro canto che il disavanzo della Francia salga dal 2,7% del Pil nel 2002 al 2,9% nel 2003. Due paesi potrebbero avere deficit superiori al 3% del Pil per due anni consecutivi, anche se stanno considerando misure aggiuntive per evitarlo: Portogallo (nel 2001 e nel 2002) e Germania (nel 2002 e nel 2003). Dei quattro paesi che hanno superato la soglia del 3% o che vi si stanno avvicinando, solo la Germania e il Portogallo compiono uno sforzo strutturale dello 0,5% del Pil nel 2003 per ridurre il proprio disavanzo. 

LA COMMISSIONE ILLUSTRA LE PRIORITÀ PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE NELL'AMBITO DEL 6PQ: RICERCA SULL'ENERGIA, I TRASPORTI E L'AMBIENTE. 
Bruxelles, 14 novembre 2002 - La Commissione ha affermato che, nel contesto del nuovo sesto programma quadro (6PQ), i finanziamenti europei per la ricerca in materia di sviluppo sostenibile saranno convogliati verso i progetti relativi alla ricerca sull'energia, i trasporti e l'ambiente. Intervenendo alla conferenza di lancio del 6PQ, l'11 novembre a Bruxelles, Pablo Fernández Ruiz, direttore dell'unità "Energia" della Dg Ricerca, ha dichiarato che la Commissione ha selezionato delle priorità in grado di "fornire un terreno fertile per le attività di ricerca" in materia di sviluppo sostenibile. Durante il suo intervento, Fernández Ruiz ha affermato che "la ricerca scientifica è il fondamento di qualsiasi politica sullo sviluppo sostenibile" e ha precisato che per le iniziative in materia di energia, la Commissione cercherà di raggiungere un equilibrio fra i progetti a breve-medio termine e quelli a medio-lungo termine. Per quanto concerne la sezione di attività relative alla ricerca ambientale, Fernández Ruiz ha sottolineato che la lotta al cambiamento climatico rappresenta un obiettivo chiave, avvertendo, tuttavia, che non sarà possibile ottenere risultati immediati. Alcuni ambiti di ricerca verranno considerati prioritari nell'ambito del 6PQ, come l'acqua, la biodiversità, la desertificazione, la gestione del territorio e i meccanismi degli inquinanti ad effetto serra. Il principale obiettivo dell'attività di ricerca della Commissione in materia di trasporti sarà quello di elaborare sistemi in grado di garantire "emissioni ed incidenti prossimi allo zero", ha affermato Fernández Ruiz. I temi chiave nel settore dei trasporti verteranno sulla riduzione del traffico, i sistemi di trasporto intelligenti, i nuovi concetti e carburanti per veicoli, il rinnovamento del trasporto ferroviario e la navigazione marittima e fluviale. L'ultima sottosezione mira ad identificare fonti energetiche differenziate ed ecologiche e a consentire l'abbandono delle soluzioni non sostenibili. Secondo Fernández Ruiz, gli obiettivi impliciti consistono nel ridurre i gas-serra, garantire l'approvvigionamento energetico e creare un mercato interno competitivo per l'energia in seno all'UE. I progetti a breve termine in materia di energia verteranno sui combustibili puliti, i metodi per il risparmio energetico, l'edilizia ecologica e i carburanti per automobili alternativi come i biocarburanti. Le attività a lungo termine si concentreranno sulle nuove fonti di energia come l'idrogeno, l'utilizzo delle pile a combustibile, il trasporto e lo stoccaggio di energia, la biomassa e lo sviluppo di sistemi a combustibili fossili più puliti. Fernández Ruiz ha ricordato, inoltre, le attività in materia di energia nucleare finanziate da Euratom, affermando che l'Ue deve mirare a sfruttare appieno il potenziale offerto da questa tecnologia. Egli ha affermato che le politiche europee in materia di combustibile nucleare devono essere definite dopo aver consultato i cittadini e ha sottolineato la necessità di condurre ricerche in materia di gestione dei rifiuti nucleari e radiazioni. Secondo Fernández Ruiz, anche il potenziamento della ricerca sulla tecnologia di fusione nucleare dovrebbe costituire una priorità.

DALLA CONFERENZA DI LANCIO DEL 6PQ EMERGE CHE IL COORDINAMENTO DELLA RICERCA NON SARÀ POSSIBILE SENZA UNA CERTA DOSE DI CORAGGIO POLITICO 
Bruxelles, 14 novembre 2002 - Secondo quanto affermato dal presidente dell'Associazione tedesca "Leibniz" Hans-Olaf Henkel nel suo discorso di base, pronunciato l'11 novembre alla conferenza di lancio del sesto programma quadro (6PQ), da parte dei politici è necessaria una certa dose di coraggio se si vuole creare un reale coordinamento della ricerca a livello Europeo. "Pur riconoscendo la necessità di un'integrazione della ricerca europea, siamo consapevoli dei problemi esistenti. Il coordinamento a livello europeo necessita dell'assunzione di importanti decisioni, che occorre spiegare all'elettorato a livello regionale. I politici devono dar prova di grande coraggio". Henkel ha aggiunto che i leader europei si sono comportati discretamente fino ad oggi. A suo avviso, occorre riconoscere al Consiglio europeo il merito di "un esordio così incoraggiante". Con quest'affermazione, Henkel ha fatto riferimento non solo al nuovo ed innovativo sesto programma quadro, ma anche alla decisione, assunta al Consiglio di Barcellona nel marzo 2002, di elevare la spesa per la ricerca al tre per cento dei PIL nazionali entro il 2010. Nel suo discorso inaugurale, il primo ministro belga Guy Verhofstadt ha sottolineato l'importanza di quest'obiettivo, affermando che solo nel momento in cui la spesa per la ricerca avrà raggiunto tale livello l'Europa sarà in grado di competere con gli Usa e il Giappone. "Solo allora potremo avviare le attività di ricerca necessarie per il XXI secolo", ha aggiunto Verhofstadt. Inoltre, evidenziando l'importanza della scienza e della tecnologia per la crescita economica, il Premier belga ha ricordato che tale settore contribuisce per il 25-50 per cento alla crescita economica. Come si può rafforzare la ricerca europea? "I governi dovrebbero fare ciò che dicono, realizzare ciò che promettono e convogliare il denaro secondo la parola data", ha affermato Henkel, aggiungendo che vi sono modelli di riferimento, come la Svezia e la Finlandia, che dedicano già più del tre per cento del Pil alla ricerca. Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha riconosciuto le difficoltà che gli Stati membri e i paesi candidati devono affrontare per elevare la spesa della ricerca ad un simile livello, ma ha insistito sul fatto che quest'obiettivo "funge da stimolo generale al compimento di progressi". Secondo Henkel i nuovi strumenti introdotti nel 6PQ hanno accentuato il carattere politico del programma rispetto ai precedenti, poiché prevedono l'utilizzo dei fondi per affrontare le debolezze della ricerca europea. Tuttavia, egli ha esortato a "non incorrere nel rischio di una politicizzazione della ricerca" e, pur affermando che il 6PQ rappresenta un "punto di svolta" ed uno "strumento di transizione", si è chiesto se esso, in realtà, non sia troppo ambizioso e necessiti di un periodo di transizione più lungo. Henkel sostiene, tuttavia, che "non abbiamo altra scelta se non avere successo. Le sfide odierne della società possono essere affrontate solo attraverso il progresso scientifico e tecnologico". In un'affermazione nuovamente rivolta ai governi nazionali, Henkel ha sostenuto che "la ricerca non deve più essere considerata un fattore di prestigio nazionale", pur sottolineando che il principio della concorrenza svolge ancora un ruolo vitale. "La concorrenza deve continuare ad essere il principio cardine della ricerca", ha affermato Henkel, aggiungendo: "È attraverso la concorrenza che si diventa competitivi". 

LIIKANEN ILLUSTRA LE SFIDE DELL'ALLARGAMENTO AL FORUM "NORTHERN EDIMENSION" 
Pori, 14 novembre 2002 - Nel suo intervento al forum internazionale "Northern eDimension" tenutosi a Pori (Finlandia) l'11 novembre, il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha illustrato le implicazioni dell'allargamento dell'Ue, sottolineando l'importanza del piano d'azione "Northern eDimension" per affrontare le sfide che la regione nordica ha dinnanzi. "Ci troviamo alle soglie di una riunificazione storica in Europa", ha dichiarato il Commissario. "La decisione del Consiglio europeo di Bruxelles di due settimane fa rappresenta un importante passo avanti. L'allargamento dell'Unione europea comporta delle sfide per tutti i paesi della regione nordica e i suoi effetti si ripercuoteranno sostanzialmente su tutti gli aspetti della vita". La "dimensione nordica" riguarda la regione del Mar Baltico e comprende i paesi dell'Ue situati in quella zona, oltre ad Estonia, Lettonia, Lituania, Federazione russa, Polonia, Norvegia e Islanda. Liikanen ha spiegato il modo in cui un'economia competitiva può offrire maggiore produttività, generare ricchezza per i cittadini e aumentare il Pil pro capite. "La ricchezza di una nazione deriva innanzitutto da un elevato livello di occupazione e, in secondo luogo, dalla crescita della produttività. Una volta raggiunto il livello massimo di occupazione, la crescita della produttività rimane l'unica risorsa utilizzabile per raggiungere i concorrenti di tutto il mondo. È per questo che la crescita della produttività è così essenziale", ha affermato il Commissario. Per rafforzare la produttività, secondo Liikanen "le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic), ed il relativo utilizzo produttivo, dovranno svolgere un ruolo importante, rendendo possibile l'innovazione e semplificando i processi commerciali". Il Commissario ha spiegato che per poter beneficiare appieno dei vantaggi offerti dalle Tic in termini di crescita della produttività, occorre soddisfare tre condizioni: innanzitutto, investire nelle Tic stesse, in secondo luogo procedere alla ridefinizione delle attività e delle organizzazioni e, infine, aumentare gli investimenti nel capitale umano. Il principale strumento utilizzato dall'UE per promuovere tali obiettivi strategici è rappresentato dall'iniziativa politica "eEurope". Il piano d'azione "eEurope 2005" è volto a migliorare i servizi pubblici, ad aumentare la trasparenza e la responsabilità e a facilitare l'accesso alle Tic per i cittadini. Secondo Liikanen, il lancio del piano d'azione "eEurope+" per i paesi candidati, l'anno scorso, "dimostra che tali paesi condividono l'impegno politico dell'UE ad affrontare tali sfide". Pur facendo propri tutti gli obiettivi strategici del suo omologo "eEurope", questo piano si adatta alle particolari esigenze dei paesi candidati. Il piano d'azione "Northern eDimension", che sarà operativo fino al 2004, è uno strumento volto a facilitare la transizione della regione del Mar Baltico verso la società dell'informazione. Questo piano si ispira in larga misura alle iniziative "eEurope" e "eEurope + ". "Il fatto che la regione nordica sia molto eterogenea in termini di sviluppo economico, coesione sociale, legami culturali, quadri normativi e ambiente commerciale rappresenta una sfida", ha affermato il Commissario. "Ma costituisce anche una motivazione per la cooperazione e il trasferimento delle conoscenze. L'attiva partecipazione del settore privato in questo ambito è fondamentale. L'iniziativa 'Northern eDimension' deve servire ad attirare gli operatori economici". Riassumendo, Liikanen ha dichiarato: "La situazione nella regione nordica mostra tutt'ora notevoli disparità e molti dei paesi hanno ancora molto cammino da fare. In questo momento è importante passare ai progetti concreti. Un reale collegamento in rete dei diversi attori, accanto all'adozione di iniziative più ampie, apporterebbe maggiore visibilità ed efficacia". 

STRASBURGO OSPITA IL FORUM DELLE PMI 
Strasburgo, 14 novembre 2002 - Il 20 novembre, presso la sede del Parlamento europeo di Strasburgo, "Sme-Forum" per la ricerca e sviluppo, attualmente presieduto dal Centro aerospaziale tedesco, organizzerà una conferenza per le piccole e medie imprese (Pmi), le associazioni industriali e le organizzazioni di ricerca. La manifestazione si concentrerà sulle esperienze acquisite dalle imprese nell'ambito dei programmi quadro dell'UE e fornirà proposte su come organizzare, nel modo più efficace, il trasferimento tecnologico tenendo conto delle esigenze delle Pmi. Questo scambio di idee avrà luogo tra i rappresentanti del Parlamento europeo e della Commissione e un gruppo ristretto di selezionati imprenditori, rappresentanti di istituti di ricerca e di associazioni aziendali. "Sme-Forum" per la R&S sostiene lo sviluppo delle innovazioni tecnologiche nelle imprese, semplifica la ricerca di partner commerciali idonei e fornisce assistenza nella presentazione di richieste nell'ambito dei programmi europei di finanziamento. Infolink: http://www.sme-forum.net  E-mail: beate.warneck@dlr.de 

BRUXELLES LANCIA UN PROGETTO PER LA GESTIONE DEI RICORSI 
Bruxelles, 14 novembre 2002 - Il 6 dicembre si svolgerà un incontro per il lancio del progetto Ccform, nel corso del quale sarà organizzata una sessione plenaria aperta al pubblico. Ccform è un progetto che mira a migliorare marcatamente gli standard per la gestione dei ricorsi a vantaggio dei consumatori e degli utenti di imprese, nonché dei fornitori di prodotti e servizi. Esso è finanziato nell'ambito del programma Tsi del quinto programma quadro. In vista di elaborare un adeguato processo aziendale e un formulario per i ricorsi on line, le organizzazioni partecipanti dovranno scegliere fra sei dibattiti tematici, che costituiranno la base degli incontri successivi. Gli argomenti di discussione sono i seguenti: legislazione, politica dei consumatori, piccole e medie imprese, lingue e culture, regolatori e risoluzione di vertenze, integrazione ed estensibilità tecniche. L'incontro inaugurale costituisce il primo di una serie di manifestazioni che culmineranno in una riunione pubblica di approvazione nel 2003. Infolink: http://www.ccform.org

PRESENTAZIONE A ROMA DELL'INIZIATIVA "EUROPA A SCUOLA" 
Roma, 14 novembre 2002 - Venerdi 15 novembre alle ore 12.00, presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea - via IV Novembre 149, Roma - II piano sarà presentata l'iniziativa "Europa a Scuola 2002". L'iniziativa, realizzata dal Centro In Europa, con il sostegno della Commissione europea e dell'Info-Point Europa del Comune di Genova, è rivolta agli studenti delle scuole medie superiori italiane e, con il supporto del Ministero dell'Istruzione della Repubblica di Polonia, a un campione di scuole polacche di pari grado. Interverranno: Giorgio Ruffolo, parlamentare europeo Fabrizio Grillenzoni, direttore ff. della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Michal Radlicki, ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia Roberto Speciale, presidente del Centro In Europa Il Cd-Rom sarà presentato da Carlotta Gualco, direttore del Centro In Europa. 

PREVISIONI UE: L'ITALIA RESTA IMPEGNATA NEL RISANAMENTO 
Roma, 14 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze accoglie con soddisfazione il nuovo documento della Commissione Europea sull'andamento dell'economia e delle finanze pubbliche dei Paesi membri. Il Ministero prende atto in particolare del fatto che la Commissione prevede per l'Italia una diminuzione del rapporto deficit/Pil nel 2003. Osserva che le valutazioni della Commissione per l'Italia sono in linea con la media europea. Sottolinea, infine, che il Governo resta impegnato a fare meglio: realizzare non la crescita, ma all'opposto la discesa del debito pubblico; migliorare, anche con gli strumenti messi in atto a partire da settembre, l'obiettivo di indebitamento netto. 

AUTORIZZATA EMISSIONE MARCHE PER RICOSTRUZIONE POST-TERREMOTO 
Roma, 14 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e Finanze comunica che il Ministro Giulio Tremonti ha autorizzato la Regione Marche ad emettere un prestito obbligazionario per un importo complessivo di 900 milioni di euro. Il ricavato dell'emissione verrà utilizzato per gli interventi di ricostruzione post terremoto. 

CIT: 2,1 EURO IL PREZZO MASSIMO DELL'OFFERTA PUBBLICA 
Varese, 14 novembre 2002 - Cit - Compagnia Italiana Turismo S.p.A., l'azienda italiana di primo piano nel settore turistico con una struttura industriale ad integrazione produttiva verticale ed orizzontale, ha reso noto che il prezzo massimo dell'Offerta Pubblica per ciascuna azione ordinaria di Cit - Compagnia Italiana Turismo S.p.A. è di Euro 2,1. Contestualmente il prezzo massimo per il Collocamento Privato è di Euro 1,8. L'Offerta Pubblica prenderà il via il 14 novembre e si concluderà il 20 novembre prossimo. Abaxbank agisce in qualità di Sponsor e Global Coordinator dell'operazione e Livolsi & Partners è Advisor finanziario dell'Emittente. Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 8 novembre 2002 a seguito dell'avvenuto rilascio di nulla-osta comunicato con nota n° 2072789 del 6 novembre 2002. L'ammissione alla quotazione ufficiale delle azioni ordinarie di Cit Compagnia Italiana Turismo S.p.A. è stata disposta dalla Borsa Italiana con provvedimento n° 2592 del 31 ottobre 2002. 

GUIDANCE NOTES TO THE REGULATION ECB/2001/13 ON THE MFI BALANCE SHEET STATISTICS
Francoforte, 14 novembre 2002 - The European Central Bank has today published the "Guidance Notes to the Regulation ECB/2001/13 on the Mfi balance sheet statistics".The Regulation ECB/2001/13 concerning the consolidated balance sheet of the monetary financial institutions ("the Ecb Regulation") will enter into force in January 2003 and replace Regulation Ecb/1998/16. The "Guidance Notes to the Regulation Ecb/2001/13 on the Mfi balance sheet statistics" ("the Guidance Notes") do not establish a new legal requirement. Instead, by providing a range of more elaborated explanations and examples, the Guidance Notes aim at promoting a consistent implementation of the statistical requirements in national statistical collection systems and compilation procedures. A further important objective of these Guidance Notes is to provide a set of recommendations on the preferred statistical practices in respect of the accounting and netting rules. The implementation of these recommendations is intended to help minimise, to the extent possible, the impact of differences in the accounting and netting rules in the aggregated balance sheet data and thereby to improve the overall homogeneity of the euro area aggregates. This publication is available on the ECB's website http://www.ecb.int  Hard copies may be ordered in writing from the Ecb. 

RELAZIONE ANNUALE DELLA BEI - 2001 
Bruxelles, 14 novembre 2002 - Con un capitale totale di circa 150 miliardi di euro, la Banca europea per gli investimenti svolge un ruolo chiave nel finanziamento di progetti nell'Unione europea e nei Paesi candidati. I progetti rappresentano circa il 5% di tutti gli investimenti nell'UE e creano circa 380.000 posti di lavoro nello sviluppo di infrastrutture e 40.000 nelle Pmi. La decisione assunta dalla Bei nel giugno di quest'anno di accrescere il capitale del 50% (attraverso l'utilizzo delle riserve) e di avviare uno speciale programma di aiuto economico per far fronte ai danni causati dalle inondazioni è stata accolta con favore dalla commissione per gli affari economici e monetari, che ha approvato la relazione di Ieke van den Burg (Pse, Nl). I deputati, tuttavia, chiedono maggiori investimenti per il settore dell'energia rinnovabile e per le infrastrutture sociali, come scuole e ospedali. Congratulandosi con la Bei per la nuova struttura ambientale creata in seno all'organizzazione, l'organo parlamentare rinnova l'appello a introdurre una valutazione dell'impatto delle attività sul cambiamento climatico e sull'occupazione. I parlamentari raccomandano il varo di un programma speciale per i Paesi candidati relativo agli obiettivi della politica e della coesione sociale: in vista dell'allargamento, si sottolinea la priorità assoluta di integrare i Paesi candidati a pieno titolo nella Bei I deputati chiedono inoltre di intensificare le attività nei Balcani. Altre questioni trattate nella risoluzione riguardano la trasparenza e le relazioni istituzionali, in particolare per quanto concerne il controllo finanziario e la revisione dei conti. 

PIÙ RIGORE E CONTROLLO DEMOCRATICO NEL SETTORE FINANZIARIO 
Bruxelles, 14 novembre 2002 - La commissione per gli affari economici e monetari ha approvato una relazione d'iniziativa che, alla luce degli scandali Enron e Worldcom, raccomanda all'Unione europea di rafforzare la regolamentazione nel settore finanziario e i dispositivi di vigilanza, ma in modo mirato e in funzione dei rischi. Tale testo sarà oggetto di una discussione congiunta durante la quale il Consiglio e la Commissione interverranno sulla proposta di estendere la procedura Lamfalussy a tutto il settore dei servizi finanziari, incluse banche e assicurazioni. Norme di vigilanza prudenziale - La relazione di Ieke van den Burg (Pse, Nl) sottolinea la necessità di migliorare la cooperazione e il coordinamento tra le autorità di vigilanza europee per arrivare finalmente alla creazione di uno o più organismi integrati, sebbene sia ancora presto per determinare la struttura ottimale dell'autorità di vigilanza europea. Il Consiglio Ecofin dovrebbe quindi evitare decisioni premature sulla materia. In ogni caso, i piccoli istituti finanziari operanti su scala locale, secondo i deputati, devono essere controllati a livello nazionale e gli istituti finanziari non devono poter scegliere l'organismo di vigilanza di loro gradimento. Il testo prende anche in esame la proposta del Consiglio Ecofin di estendere la procedura Lamfalussy alla regolamentazione e alla vigilanza dei settori bancario e assicurativo. I deputati dubitano del carattere d'urgenza di tale proposta, ma ritengono che essa possa essere accettata a condizione che sia garantito il controllo democratico e che si preveda una procedura di richiamo da parte del Parlamento. Secondo la relatrice, la pratiche lassiste e compiacenti di alcune società, soprattutto negli Stati Uniti, hanno gravemente colpito la fiducia degli investitori. Ci si domanda poi se la concorrenza non sia insufficiente nel settore delle imprese di revisione e di rating finanziario e si raccomanda che queste non cerchino fonti di reddito che possano creare conflitti d'interessi. Le modalità di compenso dei funzionari degli enti finanziari - con politiche aggressive basate sui bonus o sulle stock options - hanno spinto peraltro a comportamenti disinvolti e all'assunzione di rischi elevati che hanno contribuito alla volatilità dei mercati. La relazione propone anche il ricorso permanente a team di esperti indipendenti presso le maggiori banche, compagnie di assicurazione e conglomerati finanziari europei. I deputati invitano infine gli Stati membri a creare cellule giudiziarie composte da giudici e procuratori specializzati nelle questioni finanziarie. Procedura Lamfalussy - In riferimento all'estensione della procedura Lamfalussy ai settori assicurativo e bancario, il Parlamento dovrebbe votare una risoluzione con cui insiste sul suo diritto di richiamo ("call-back") per le misure d'esecuzione, qualora ciò si riveli necessario. La procedura Lamfalussy è basata su testi che fissano i principi quadro della normativa e su misure d'esecuzione delegate a comitati specializzati; a tale riguardo, nel febbraio scorso, i deputati avevano chiesto e ottenuto dalla Commissione parità di trattamento per Parlamento e Consiglio in merito ai settori soggetti alla codecisione. Per assicurare un'adeguata supervisione democratica di tutte le fasi del processo legislativo, i deputati insistono sul diritto di richiamo per le misure d'esecuzione non conformi agli auspici del Parlamento. Tale diritto dovrebbe essere sancito nel Trattato attraverso una revisione dell'articolo 202. La risoluzione chiede quindi ai Capi di Stato e di Governo dell'UE di affermare in una dichiarazione l'intenzione di emendare il Trattato in questo senso. I deputati si oppongono anche all'idea di assegnare al Comitato per la politica finanziaria un ruolo politico, che dovrebbe essere invece svolto congiuntamente da Parlamento, Commissione e Consiglio. Essi chiedono infine chiarimenti sul ruolo dei nuovi comitati proposti per i settori bancario e assicurativo, con misure di tutela per il diritto d'iniziativa della Commissione. 

TRIMESTRALE DI BPCI IL NUOVO ORGANIGRAMMA.
Milano, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Commercio e Industria (Bpci), riunitosi ieri, ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2002. Rispetto alla Relazione Semestrale al 30 giugno 2002, l'area di consolidamento si presenta variata, essendo venuti meno i presupposti per continuare a consolidare la partecipazione in On Banca Spa, destinata ad alienazione in relazione all'impegno di Bpci di aderire con la propria partecipazione all'OPA lanciata da Unicredito, attualmente in corso, nonché di esercitare i propri diritti di voto a favore della fusione nell'Assemblea Straordinaria di On Banca. Per quanto riguarda i risultati economico-reddituali del Gruppo - evidenziati nel conto economico consolidato riclassificato riportato in allegato con valori storici di raffronto ricostruiti escludendo On Banca-, grazie alla dinamica dei volumi intermediati, il margine di interesse del trimestre si è attestato a 132,5 milioni di euro, riportando un progresso del 2,7% rispetto al terzo trimestre 2001. Con riferimento invece ai primi nove mesi del 2002, il margine di interesse (387,5 milioni di euro) mostra ancora una flessione del 10%, seppure in ridimensionamento rispetto al -15,3% evidenziato nella Relazione Semestrale al 30 giugno 2002, per le medesime motivazioni illustrate in tale Relazione. Nel trimestre in esame, il margine da servizi è salito a 86,6 milioni di euro contro i 69,3 milioni del terzo trimestre 2001 (+24,9%). L'incremento è principalmente riconducibile alla voce "Profitti e perdite da operazioni finanziarie", positiva per 8,7 milioni di euro (nel terzo trimestre del 2001 la voce "Profitti e perdite da operazioni finanziarie" era invece negativa per 12,9 milioni di euro). In virtù dei risultati del terzo trimestre, la voce "Profitti e perdite da operazioni finanziarie" relativa ai primi nove mesi dell'esercizio si presenta positiva per 2,2 milioni di euro contro i -19 milioni del corrispondente periodo 2001. Le "Commissioni nette" ammontano nel terzo trimestre a 60,2 milioni di euro, con un miglioramento del 2,3% rispetto al medesimo periodo 2001. Alla formazione di tale risultato hanno contribuito, per oltre un terzo, le commissioni nette relative al collocamento di titoli. Nel periodo gennaio-settembre 2002 le "Commissioni nette" hanno totalizzato 185,4 milioni di euro (+1,4% rispetto allo stesso periodo del 2001). Per effetto degli andamenti sopra descritti, il margine di intermediazione del terzo trimestre 2002 ha superato i 219 milioni di euro, con un miglioramento del 10,4% rispetto al terzo trimestre 2001. Il dato progressivo a settembre (632 milioni di euro) appare ancora in ridimensionamento del 5,3%, in relazione alla già citata dinamica del margine da interesse ed alla minor contribuzione degli "Altri proventi netti" (-14,9 milioni di euro), che al 30 settembre 2001 comprendevano componenti straordinarie di pertinenza di Banca Carime (per 17,7 milioni di euro) riferite a costi che, in base agli accordi stipulati, IntesaBci aveva rimborsato a Banca Carime nel periodo. Per i primi nove mesi dell'esercizio, le "Spese amministrative" (472,8 milioni di euro) mostrano una flessione rispetto al periodo gennaio-settembre 2001. I minori costi riguardano sia la componente delle spese per il personale (-3,8%) che le altre spese amministrative (-1,3%). Le "Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali" si sono mantenute stabili a 29,2 milioni di euro nel trimestre in esame, ed hanno raggiunto un importo progressivo a settembre di 84,9 milioni di euro (80,2 milioni nei primi nove mesi del 2001). La positiva dinamica dei ricavi ha portato ad un netto miglioramento del risultato lordo di gestione del trimestre, salito a 28,9 milioni di euro. Nei nove mesi tuttavia, a fronte di un risultato pari a 74,3 milioni di euro, si registra ancora uno scostamento negativo rispetto allo stesso periodo del 2001. Complessivamente nei primi nove mesi le rettifiche nette di valore su crediti e accantonamenti ai fondi rischi su crediti sono risultate pari a 37,2 milioni di euro contro i 14,8 milioni del 2001. Si ricorda che l'importo relativo al 2002 comprende una componente non ricorrente, pari a 9,3 milioni di euro, originatasi nel primo trimestre e relativa a "crediti non graditi" di ammontare inferiore a 13.000 euro che, in base agli accordi intercorsi nel gennaio 2002, Banca Carime non ha ceduto a IntesaBci. A fronte di tale rinuncia al diritto di cessione, IntesaBci ha rimborsato un importo identico a quello registrato fra le rettifiche che figura contabilizzato fra i proventi straordinari, garantendo in tal modo la totale neutralità contabile dell'operazione. L'utile ordinario del trimestre si è attestato a 16,6 milioni di euro, in miglioramento del 38,2% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Riferito ai primi nove mesi del 2002, tale risultato ammonta a 28,9 milioni di euro (79,3 milioni nei nove mesi del 2001). L'utile straordinario del trimestre è invece risultato pari a 2,8 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel terzo trimestre 2001), essenzialmente riconducibile alla plusvalenza lorda di 3,8 milioni di euro relativa alla prevista cessione di ONBanca (2 milioni circa al netto delle imposte). L'utile straordinario dei primi nove mesi dell'esercizio si è quantificato in 24,9 milioni di euro: oltre ai sopraindicati 3,8 milioni di plusvalenza lorda, si ricorda che alla formazione di tale risultato hanno concorso 10,2 milioni di plusvalenza sulla vendita della partecipazione in Arca Vita Spa (di pertinenza del secondo trimestre) e 9,3 milioni derivanti dal già citato rimborso di IntesaBci a fronte della rinuncia alla cessione di una porzione di crediti (di pertinenza del primo trimestre). L'utile lordo del periodo è salito a 19,4 milioni di euro, con un incremento del 26,9% rispetto allo stesso trimestre del 2001. Il dato progressivo a settembre ammonta a 53,8 milioni contro i 120,2 milioni del 2001. Nel prelievo fiscale del terzo trimestre a livello consolidato, pari a 16,5 milioni di euro, sono già stati computati gli effetti dell'atteso peggioramento fiscale derivante dalla Finanziaria 2002 che, sebbene interamente recepito nel trimestre in esame, risulta di competenza dei primi nove mesi del 2002. Conseguentemente nei nove mesi le imposte hanno raggiunto i 45,8 milioni di euro, contro i 43,7 milioni del 2001. L'evoluzione della voce "Utile di pertinenza di terzi", sia nel trimestre di riferimento che nei nove mesi, è ascrivibile a Banca Carime i cui risultati 2001 avevano beneficiato di componenti straordinarie di reddito legate alla cessione di 19 sportelli. L'utile netto consolidato del terzo trimestre 2002 si è quindi attestato a 2,1 milioni di euro (7,5 milioni nel terzo trimestre 2001) mentre l'utile progressivo del periodo gennaio-settembre 2002 si è quantificato in 4,2 milioni (60,7 milioni nel 2001). Con riferimento alle principali grandezze patrimoniali al 30 settembre 2002 - tutte raffrontate per omogeneità con valori storici ricostruiti escludendo OnBanca - si rileva quanto segue: la raccolta diretta da clientela si è attestata a 14.007 milioni di euro, contro i 14.140 milioni di fine settembre 2001 e i 15.178 milioni del 31 dicembre 2001 (che comprendevano però una giacenza temporanea di un cliente istituzionale della Capogruppo per 626 milioni di euro). L'andamento riflessivo che emerge dai dati puntuali si confronta invece con un'evoluzione annua delle consistenze medie relative ai primi nove mesi dell'esercizio ampiamente positiva (+20% BPCI, +12.3% Bplv, +3,3% Banca Carime). I crediti verso clientela, pari a 9.536 milioni di euro, risultano pressoché in linea con l'importo di fine semestre. Va tuttavia evidenziato che sull'importo del 30 settembre incide un'operazione di cartolarizzazione per 400 milioni di euro posta in essere da ABF Leasing, che a livello di Gruppo si riflette in una diminuzione degli impieghi della società - consolidata al 50% - di circa 200 milioni di euro. Permangono gli andamenti contrapposti che caratterizzano le banche del Nord (+13% la variazione annua calcolata sulle consistenze medie dei primi nove mesi) rispetto a Banca Carime. Il rapporto sofferenze/impieghi - al netto delle rettifiche di valore - è pari allo 0,72% e si raffronta con lo 0,63% di fine giugno e lo 0,61% di fine dicembre 2001. La raccolta indiretta del Gruppo, valorizzata a prezzi di mercato, si è attestata a 45.776 milioni di euro, con una crescita del 5% circa rispetto sia ai 43.649 milioni del 30 giugno 2002 che ai 43.715 milioni del 31 dicembre 2001. Lo stock di pertinenza della clientela privata, pari a 18.545 milioni, comprende 8.209 milioni relativi al risparmio gestito e 10.336 milioni di titoli in amministrazione, mentre lo stock facente capo alla clientela istituzionale ha superato i 27 miliardi di euro. Circa la prevedibile evoluzione della gestione consolidata, si ritiene che l'ultimo trimestre dell'anno possa confermare i risultati del terzo trimestre in termini di margine di intermediazione, anche grazie ad un ulteriore miglioramento delle commissioni nette. Per quanto riguarda le operazioni di riorganizzazione del Gruppo previste dal Piano Industriale, è tutt'ora in atto il relativo processo autorizzativo, che si prevede possa concludersi in tempo utile per sottoporre le stesse operazioni societarie alle prossime assemblee di approvazione del bilancio 2002. Si verrà quindi a determinare uno slittamento dei tempi di realizzazione - quantificabile in circa un semestre - delle operazioni societarie originariamente programmate per la fine del corrente anno. Il rinvio delle tempistiche autorizzative ha comportato l'esigenza della revisione del piano di integrazione informatica del Gruppo. Il nuovo piano rimane comunque compatibile con la già programmata migrazione delle banche del Gruppo verso il sistema informativo target unico, prevista entro il 31 dicembre 2003. A seguito dello slittamento dell'incorporazione di Banca Carime nella controllante Bpci Fin, l'utile netto dell'esercizio 2002, diversamente da quanto indicato nella Relazione Semestrale al 30 giugno 2002, non potrà beneficiare del risparmio fiscale derivante dalla deducibilità dell'ammortamento dell'avviamento di Banca Carime. I relativi benefici potranno iniziare a manifestarsi solamente a partire dal 2003, allorquando si realizzerà la fusione. Inoltre, la posticipazione al 2003 delle operazioni societarie di riorganizzazione delle banche del nord Italia (Bpci e Bplv) comporterà il persistere della componente negativa di reddito rappresentata dalla voce "Utili di pertinenza di terzi" relativa alla quota del 20% circa della controllata Banca Popolare di Luino e di Varese ancora detenuta dal mercato. Alla luce di quanto sopra, che comporterà un impatto negativo complessivo sull'utile netto di oltre 22 milioni di euro, e di una dinamica dei costi nell'ultimo trimestre influenzata dagli oneri di integrazione, si prevede un risultato netto consolidato dell'esercizio 2002 in sostanziale pareggio, dopo ammortamento di avviamenti per circa 52 milioni di euro, non deducibili per la parte prevalente, e dopo imposte per oltre 55 milioni di euro, con un tax rate atteso di oltre il 110%. Per quanto riguarda invece le masse intermediate, è attesa per fine anno una conferma delle dinamiche sino ad ora registrate, nonostante le difficoltà dell'attuale scenario congiunturale. 

GRUPPO HDP: I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE 2002: RICAVI NETTI CONSOLIDATI PASSANO DA 847,1 A 783,8 MILIONI DI EURO, IN DIMINUZIONE DEL 7,5% RISPETTO AL CORRISPONDENTE PERIODO 2001 
Milano, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di HdP - Holding di Partecipazioni Industriali S.p.A., riunitosi il 12 novembre sotto la Presidenza di Franco Tatò, ha approvato i risultati del terzo trimestre dell'esercizio in corso. Il risultato operativo del trimestre di tutte le attività del Gruppo conferma la tendenza positiva già evidenziata nei primi sei mesi e che deriva principalmente da: maggiore redditività dei ricavi, riduzione dei costi di struttura e contenimento del capitale d'esercizio con conseguente diminuzione dell'indebitamento finanziario. Va inoltre rilevato che a seguito della stagionalità tipica del business i ricavi di Rcs risultano maggiormente concentrati nel secondo e quarto trimestre, mentre le vendite di Fila sono concentrate nel secondo e terzo trimestre. I ricavi netti consolidati passano da 847,1 a 783,8 milioni di euro, in diminuzione del 7,5% rispetto al corrispondente periodo 2001, e scontano la riduzione di quelli di Gft Net (48,3 contro 99,5 milioni) e di Fila (265,3 contro 288,2 milioni), in parte compensata da una crescita del 5,4% di quelli di RCS (da 461,8 a 486,6 milioni). Il margine operativo lordo è di 33,3 milioni in crescita di 18,0 milioni rispetto al pari periodo 2001, e l'incidenza sui ricavi che passa dal 1,8% al 4,2%, è riconducibile soprattutto a Fila che registra un miglioramento di 16,9 milioni rispetto al pari periodo dello scorso esercizio. L'utile operativo è di 10,2 milioni contro una perdita di 18,0 milioni del terzo trimestre dello scorso anno. Tutte le controllate hanno contribuito a tale miglioramento: Fila e RCS chiudono con un utile rispettivamente di 17,7 e 4,0 milioni, Gft Net riduce, a perimetro omogeneo, la perdita operativa a 3,7 milioni. L'utile del trimestre prima delle imposte e degli interessi di terzi è di 32,7 milioni contro una perdita di 42,8 milioni del terzo trimestre scorso. A questo miglioramento, oltre a quanto già esposto, concorrono la diminuzione degli oneri finanziari netti, che passano da 12,9 a 11,7 milioni, ed i proventi straordinari netti che passano da meno 9,3 a più 33,2 milioni, soprattutto per la cessione del contratto di leasing sull'immobile di Via Turati a Milano (27,9 milioni). L'indebitamento finanziario netto nel trimestre si riduce da 440,6 a 340,2 milioni, sostanzialmente per effetto del miglioramento del capitale circolante di RCS e di Gft Net (rispettivamente 31,9 milioni e 20,1 milioni) e della cessione del contratto sull'immobile sopra descritta. Nei primi nove mesi le principali variazioni di perimetro sono: consolidamento integrale di Editoriale Sper e consolidamento proporzionale di Jc Decaux; deconsolidamento di Valentino, Revedi, Edif, Facis, Rcs Librerie, Fila East Africa, Fila South Africa e Fila Philippines. Si segnala inoltre la valutazione al patrimonio netto delle società Gft France, Gft Great Britain, Gft Korea, mentre, per quanto riguarda HdPnet la società è stata valutata al valore di conferimento in Dada sostanzialmente corrispondente al patrimonio netto. I ricavi netti ammontano a 2.337,5 (contro 2.476,8 milioni); l'utile operativo è di 10,6 (contro una perdita di 60,8 milioni); Il risultato prima delle imposte e degli interessi di terzi migliora riducendo la perdita da 102,7 a 12,6 milioni. Il capitale netto investito diminuisce di 65,1 milioni rispetto al 30 giugno scorso e di 292,9 rispetto al 31 dicembre. Il patrimonio netto di gruppo e di terzi aumenta di 31,9 milioni rispetto al 30 giugno scorso, mentre diminuisce di 32,4 rispetto al 31 dicembre 2001. L'indebitamento finanziario netto passa da 594,4 milioni al 31 dicembre scorso, a 340,2 milioni. HdP S.p.A.: Il risultato operativo della Capogruppo nel trimestre è negativo per 1,7 milioni, contro un risultato positivo di 2,8 milioni del pari periodo 2001; i proventi finanziari netti diminuiscono di 4,5 milioni per effetto delle minori disponibilità medie investite; i ricavi passano da 2,8 a 1,8 milioni, mentre le spese di funzionamento e gli altri oneri diminuiscono da 8,4 a 7,9 milioni. I primi nove mesi dell'esercizio evidenziano un utile operativo di 3,9 milioni, contro i 173,4 milioni nel pari periodo 2001 cui concorrono i dividendi incassati si riducono di 160,1 milioni. I proventi finanziari netti diminuiscono da 23,5 a 13,9 milioni, mentre le spese di funzionamento e altri oneri di gestione sono in linea con il 2001 attestandosi a 26,9 milioni (contro 26,7). Il patrimonio netto al 30 settembre è pari a 1.084,5 milioni (1.065,7 milioni al 30 giugno scorso e 1.148,8 alla fine dell'esercizio 2001). Le disponibilità finanziarie nette passano da 214,8 a 212,6 milioni. Rcs: Il terzo trimestre registra un incremento del 5,4% dei ricavi netti che passano da 461,8 a 486,6 milioni, oltre che del risultato operativo che passa da 0,3 a 4,0. Si segnala che il negativo andamento dei ricavi pubblicitari è stato parzialmente compensato dall'aumento dei prezzi delle testate e dal buon andamento delle iniziative del settore quotidiani (libri e videocassette). In riferimento all'andamento dei settori di attività si segnala l'aumento del 14,2% dei ricavi dei quotidiani in Italia con una lieve flessione, in linea col mercato, delle copie medie vendute del Corriere della Sera (698.000 contro 710.000) e un incremento di quelle della Gazzetta dello Sport (540.000 contro 520.000). Anche i ricavi della controllata spagnola Unedisa, editrice del quotidiano El Mundo del Siglo XXI, crescono del 18,3 %. I ricavi dei periodici mostrano una flessione in Italia del 4,4% e in Germania del 18,9% (determinate dal calo della raccolta pubblicitaria). I ricavi dell'area libri aumentano del 9,1%, sostenuti dai fascicoli, in crescita del 16,6% in Italia e del 38,8% all'estero. Nei primi nove mesi dell'anno i ricavi netti aumentano del 2,3%, da 1.432,7 a 1.465,2 milioni. Il risultato operativo cresce da 13,2 a 17,3 milioni. I ricavi dei quotidiani in Italia aumentano del 2,7% con una diffusione del Corriere della Sera pari a 690.000 copie (contro 709.000) e quella della Gazzetta dello Sport (445.000 copie) in linea con i primi nove mesi del 2001. La diffusione di El Mundo (305.000 copie) subisce una contrazione del 3,8%, in linea con l'andamento del mercato, mentre i ricavi crescono complessivamente del 3,2%. I ricavi dei periodici registrano contrazioni del 9,8% in Italia e del 8,1% in Germania. I ricavi dell'area libri aumentano del 5,9%, sostenuti dal buon andamento dei Fascicoli all'estero, in particolare in Inghilterra e Spagna, nonchè di Flammarion. L'indebitamento finanziario netto è di 338,0 milioni, in diminuzione sia rispetto alla fine dello scorso esercizio (361,5 milioni) sia al primo semestre dell'anno in corso (369,9 milioni). Gruppo Sper: La società Agr nel corso dello scorso mese di ottobre è divenuta di proprietà di Editoriale Sper. Tenuto conto dei legami operativi esistenti tra le due società, di seguito esponiamo il consolidato pro-forma. Si ricorda che non sono disponibili i dati dell'anno precedente in quanto entrambe le società sono state acquisite nel marzo 2002. I ricavi netti del gruppo Sper sono pari a 4,9 milioni ed il risultato della gestione operativa è negativo per 2,7 milioni per effetto della flessione della raccolta pubblicitaria, degli investimenti sostenuti per l'acquisizione di frequenze finalizzate ad una miglior copertura del territorio nazionale di Radio Italia Network (Rin) e dei costi della nuova campagna di comunicazione della stessa emittente. Nei primi nove mesi dell'esercizio, i ricavi netti si attestano a 16,7 milioni mentre il risultato operativo è negativo per 5,0 milioni. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 8,7 milioni, in aumento rispetto al 30 giugno scorso (7,8 milioni) e alla fine dello scorso esercizio (5,0 milioni). Fila: I ricavi consolidati del trimestre (265,3 milioni) sono in flessione del 7,9% rispetto al pari periodo dello scorso esercizio, mentre il risultato operativo passa da una perdita di 2,2 ad un utile di 17,7 milioni grazie all'aumento dal 35,2% al 38,5% del margine sulle vendite e alla riduzione dei costi di struttura dal 35,9% al 31,8%. I ricavi sul mercato statunitense sono in crescita del 19%, e passano da 85,6 a 101,9 milioni; in Estremo Oriente si registra una riduzione del 5,8% dei ricavi, da 53,6 a 50,5 milioni, mentre nei mercati europei la flessione è del 22,3%, da 115,3 a 89,6 milioni. A livello consolidato, i ricavi dell'abbigliamento crescono del 3,7% passando da 153,8 a 159,6 milioni, mentre quelli delle calzature diminuiscono del 21,9%, da 125,1 a 97,7 milioni. Nei primi nove mesi del 2002 i ricavi netti passano da 756,5 a 732 milioni (-3,2%), con una crescita del 19,2% negli Stati Uniti e del 6,6% in Estremo Oriente (Corea +18,0%) e una flessione del 19% in Europa. I ricavi consolidati dell'abbigliamento sono in crescita del 4,7% e passano da 387,1 a 405,1 milioni, mentre quelli delle calzature sono in flessione del 13%, da 342,3 a 297,9 milioni. Il risultato operativo passa da una perdita di 24,3 milioni a un utile di 15,3 milioni grazie al miglioramento del margine sulle vendite, che passa dal 36,7 al 37,9%, e alla riduzione dei costi di struttura, in flessione del 13,2%. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 327,6 milioni, in linea rispetto al 30 giugno scorso (327,5), ma inferiore rispetto al 31 dicembre (359,2 ). Gft Net: Il gruppo Gft Net realizza nel trimestre ricavi netti consolidati per 48,3 (contro 95,0 milioni); il risultato operativo pur rimanendo negativo passa da 5,5 a 3,7 milioni. La contrazione dei ricavi è determinata principalmente dalla riduzione dei volumi di Calvin Klein e dall'interruzione del rapporto di fornitura con Valentino e Facis. Nei primi nove mesi i ricavi netti ammontano a 121,4 milioni, in calo del 43,6%, mentre la perdita operativa si riduce dai 16,6 milioni ai 6,6 milioni grazie alle azioni di contenimento dei costi. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre è di 24,9 milioni (dei quali 19,3 milioni verso la Capogruppo), in miglioramento sia rispetto ai 45,0 milioni del 30 giugno scorso (per effetto della riduzione del capitale circolante che passa da 60,2 a 37,6 milioni) sia rispetto ai 111,9 milioni della fine dell' esercizio (come conseguenza degli incassi derivanti dai disinvestimenti). Principali fatti di rilievo del terzo trimestre: Il 10 settembre il Consiglio di Amministrazione di HdP, preso atto delle dimissioni di Alberto Ronchey, ha cooptato Franco Tatò e lo ha nominato Presidente in sostituzione di Nicolò Nefri, il quale mantiene la carica di Consigliere. Nella medesima data sono stati cooptati nel Consiglio Paolo Fresco e Corrado Passera in sostituzione di Paolo Cantarella e Lino Benassi. Il 23 settembre l'Assemblea di Fila ha approvato il ripianamento delle perdite al 30 giugno, un accorpamento azionario ed un aumento del capitale mediante emissione di n.91.665.618 azioni al prezzo di €1,6 cadauna. Il 30 settembre è stato ceduto a Generali Properties il contratto di leasing sull'immobile di Via Turati con una plusvalenza di 22,4 milioni (27,9 milioni nel bilancio consolidato) Alla fine del trimestre, in esecuzione degli accordi con il gruppo Monrif, la partecipazione in Poligrafici Editoriale è salita al 10%. Eventi successivi al 30 settembre 2002: I Consigli di Amministrazione di HdP, Rcs Editori e di Rcs Pubblicità hanno approvato il progetto di scissione parziale di Rcs Editori a beneficio di HdP e di RCS Pubblicità. La riconfigurazione societaria prevede l'attribuzione: ad HdP delle partecipazioni controllate direttamente ed indirettamente, con esclusione di quelle operanti nel settore quotidiani, nonché delle funzioni corporate; ad Rcs Pubblicità del ramo d'azienda "pubblicità". Il progetto, che si inquadra nella strategia del Gruppo di concentrazione nel settore della comunicazione, sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea convocata per i giorni 4 dicembre, in prima convocazione, e 5 dicembre in seconda. In caso di approvazione se ne prevede l'attuazione dal prossimo 1 gennaio. inoltre: Il conferimento a Dada, società quotata al Nuovo Mercato, dell'intero capitale di HdPnet contro una partecipazione al capitale di Ddada pari al 15,4%; Rcs Periodici e Cairo Communication hanno deciso di non rinnovare il contratto di concessione della raccolta pubblicitaria per le testate "Anna", "Oggi", "Salve", "Novella 2000" e "Visto", in scadenza il 31 dicembre prossimo. Prevedibile evoluzione dell'attività per l'esercizio in corso - L'esercizio in corso e l'inizio del prossimo saranno ancora caratterizzati dai cambiamenti che il Gruppo sta operando per concentrare l'attività nel settore della comunicazione. La realizzazione del progetto permetterà di attuare un consistente rafforzamento industriale e di ridurre l'incidenza dei costi di struttura. In un contesto congiunturale che ad oggi non mostra segnali di ripresa, il miglioramento del reddito operativo, già conseguito nei primi nove mesi, è previsto si consolidi nell'ultima parte dell'anno, in progresso rispetto all'esercizio precedente. Con riferimento all'obiettivo di dismissione della partecipazione in Fila, è attualmente in corso una trattativa. 

IT HOLDING: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2002. MARGINE OPERATIVO LORDO A 61,6 MILIONI DI EURO (+30,0% RISPETTO AL CORRISPONDENTE PERIODO DEL 2001); RISULTATO ANTE IMPOSTE A 13,2 MILIONI DI EURO, NONOSTANTE LA CRESCITA DEGLI AMMORTAMENTI (+59,0%) PER L'ACQUISIZIONE DI FERRÉ. 
Milano, 14 novembre 2002: Approvati dal Consiglio di Amministrazione di IT Holding S.p.A. i risultati del gruppo al 30 settembre 2002. Crescita dei volumi e della redditività. I ricavi netti consolidati si sono attestati a 506,6 milioni di euro, registrando un incremento del 20,2% rispetto al 30 settembre 2001. Particolarmente rilevante l'incremento del margine operativo lordo (Ebitda), che raggiunge 61,6 milioni di euro (+30,0% rispetto al 30 settembre 2001, con un'incidenza sul fatturato consolidato che sale al 12,2%). Tale incremento ha permesso al risultato operativo (Ebit) di attestarsi a 30,7 milioni di euro (+10,0% sul 30 settembre 2001) e al risultato ante imposte di raggiungere 13,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i primi nove mesi del 2001, nonostante una crescita degli ammortamenti del 59,0%. Di particolare rilevanza la crescita del Gruppo a parità di perimetro di consolidamento, vale a dire ante operazione di acquisto della Gianfranco Ferré: i ricavi netti consolidati crescono del 13,4% (attestandosi a 478,0 milioni di euro, nonostante l'affidamento in licenza delle linee di abbigliamento Romeo Gigli e Husky), il margine industriale del 14,6% e il Mol del 28,6%. All'interno dell'attuale perimetro di consolidamento, ogni area di business ha registrato decisi miglioramenti. Il settore abbigliamento e accessori, che ha un'incidenza del 90,3% sul totale dei ricavi netti del Gruppo, ha avuto un incremento del giro d'affari del 17,3% e un miglioramento del margine operativo lordo del 34,9%. Il settore occhiali ha aumentato il fatturato del 33,0% ed il margine operativo lordo del 3,4% rispetto al corrispondente periodo del 2001. Il settore profumi - la cui attività è partita nel primo semestre 2002 - ha registrato un fatturato di 7,5 milioni di euro e un margine operativo lordo di -1,2 milioni di euro che risente della fase di start-up. A livello di distribuzione geografica, l'Italia, che rappresenta il mercato principale per il Gruppo, ha mostrato una crescita del 22,4% rispetto al 30 settembre 2001. Nel continente americano - nonostante il forte rallentamento che ha investito il settore negli ultimi 12 mesi - la crescita è nell'ordine del 9,7%. Negli altri paesi europei il fatturato è cresciuto del 9,5%, mentre nel resto del mondo l'incremento è stato pari al 36,6%. L'indebitamento bancario netto si attesta a 130,1 milioni di euro, cui si aggiunge un prestito obbligazionario di 200,0 milioni di euro. Il patrimonio netto si attesta a 254,9 milioni di euro a seguito dell'aumento di capitale conclusosi in luglio di quest'anno. Il rapporto debt/equity rimane a 1,3, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2001. "Il Gruppo ha registrato tassi di crescita significativi." - afferma il Presidente e Amministratore Delegato Tonino Perna - "Nonostante la congiuntura macroeconomica e il nostro settore di riferimento non diano ancora precisi segnali di ripresa, confermiamo la nostra previsione di ricavi consolidati per fine anno superiori di oltre il 20,0% rispetto al 2001, con un conseguente miglioramento della marginalità". Il Consiglio di Amministrazione ha approvato inoltre: l'emanazione di un "Codice Etico" che sarà diffuso nell'ambito del Gruppo, per l'adozione di principi etici rilevanti anche ai fini della prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2000 in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche; l'adozione, a partire dal primo gennaio 2003, di "Regole di comportamento in materia di Internal Dealing". Tali "Regole" disciplinano, con efficacia cogente, gli obblighi di comunicazione al mercato delle operazioni effettuate dalle persone rilevanti, aventi a oggetto le azioni quotate della stessa società e i relativi strumenti finanziari derivati. Le predette Regole saranno disponibili, prima dell'entrata in vigore, sul sito www.itholding.it

TERZO TRIMESTRE 2002 PER GIACOMELLI SPORT GROUP SPA: RICAVI +64,3%, EBITDA +58,9%, EBIT +3,8% 
Rimini, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Giacomelli Sport Group SpA si è riunito oggi per approvare la Relazione sull'andamento della gestione nel terzo trimestre 2002 redatta in forma consolidata e ha constatato un consistente miglioramento degli indicatori economici e reddituali. Nel corso del trimestre, infatti, Giacomelli Sport Group ha realizzato ricavi consolidati per 97,32 milioni di euro, con una crescita del 64,3% rispetto allo stesso trimestre dell'esercizio precedente. Per ciò che riguarda i principali indicatori reddituali, si osserva un notevole recupero rispetto al 30 giugno 2002, sia in termini di Ebitda che di Ebit. L'Ebitda si è attestato a 9,99 milioni, con una crescita del 58,9% rispetto al 30 settembre 2001, e l'Ebit è stato pari a 2,29 milioni, in crescita del 3,8%. Il dato dell'Ebit è particolarmente significativo, considerando la crescita del 90% degli ammortamenti, dovuta alle nuove aperture avvenute nel periodo e all'impatto dell'acquisizione di Longoni Sport. Nel corso del trimestre la cassa generata dalla gestione corrente ha consentito il finanziamento delle 15 nuove aperture successive al 30 giugno e ha dato un contributo positivo all'esposizione finanziaria per un importo di circa 22 milioni di euro. La posizione finanziaria ha registrato infatti una variazione pari a -100,37 milioni di euro a fronte di un costo legato all'acquisizione di Longoni Sport, conclusasi l'11 luglio, per un totale di 122 milioni di euro (comprensivo degli oneri accessori d'acquisto). Il contributo positivo della gestione corrente al miglioramento della posizione finanziaria netta proseguirà anche nel corso dell'ultimo trimestre grazie alla normale stagionalità del business. L'ammontare delle vendite nell'ultimo trimestre, infatti, è di norma superiore alla media dei primi tre trimestri. Inoltre Giacomelli Sport Group, successivamente alla chiusura del trimestre, ha avviato alcune operazioni straordinarie dalle quali sono attese entrate finanziarie per oltre 15 milioni di euro. Tali operazioni sono nel dettaglio: la cessione di un ramo d'azienda, comprendente l'immobile di Cassago con uffici e magazzino centrale di Longoni, per la quale è già stata stipulata una lettera di intenti con la società di logistica Transco Spa (per oltre 6 milioni di euro); la cessione alla società S.I.B. Spa del contratto d'acquisto di un immobile in costruzione a Ferrara in precedenza destinato a punto vendita Longoni Sport (per 3,974 milioni di euro); la risoluzione del contratto swap stipulato con Abaxbank per la conversione in tasso variabile del tasso fisso dovuto per il prestito obbligazionario di 100 milioni di euro emesso il 7 marzo 2002 (5,5 milioni di euro)..Inoltre la società ribadisce che nell'ambito del nuovo piano industriale è prevista una drastica riduzione degli investimenti per nuove aperture al fine di consentire il miglioramento della posizione finanziaria netta. Nel corso del trimestre, inoltre, sono state cedute le partecipazioni detenute nelle consociate francese e tedesca. Il raffronto tra il prezzo di cessione e il patrimonio netto delle consociate ha consentito alla società di realizzare nell'ambito del bilancio consolidato una plusvalenza netta pari a 7,09 milioni di euro. Considerando i dati complessivi dei primi nove mesi del 2002 i ricavi netti si sono attestati a 201,53 milioni di euro (+26,6% rispetto alle stesso periodo del 2001), l'Ebitda è stato di 10,92 milioni (+2,6%), l'Ebit -4,68 milioni e la posizione finanziaria netta è risultata pari a -215,5 milioni (al 30 giugno il valore era -115,12 milioni). Nel corso del terzo trimestre è proseguita la riorganizzazione della struttura distributiva a seguito dell'acquisizione di Longoni: è stato completato il roll out del sistema gestionale commerciale nonché del sistema informativo precedentemente utilizzato nei punti vendita a marchio Longoni Sport al fine di uniformarlo a quello applicato nella rete Giacomelli Sport. Inoltre, i Consigli di Amministrazione delle società interessate hanno deciso di procedere alla fusione per incorporazione di Longoni Sport Spa e della sua controllata Natura & Sport Srl in Giacomelli Sport Spa. L'operazione, che si dovrebbe concludere nel prossimo mese di febbraio, consentirà un'ulteriore razionalizzazione dei costi complessivi di sede, con un positivo effetto sul conto economico consolidato del Gruppo. Infine, la società conferma che il risultato netto atteso per l'esercizio 2002, con il consolidamento di Longoni Sport per il periodo 11 luglio-31 dicembre, sarà positivo e in linea con quello ottenuto nell'esercizio 2001 (in cui era risultato pari a +2,16 milioni di euro). 

NOVUSPHARMA SPA ANNUNCIA I DATI FINANZIARI DEL TERZO TRIMESTRE 2002 
Milano 14 novembre 2002 - Novuspharma SpA società biofarmaceutica focalizzata sulla ricerca di terapie antitumurali, annuncia oggi i risultati finanziari del terzo trimestre 2002 e un aggiornamento sulle attività di ricerca e sviluppo intraprese nei primi nove mesi di quest'anno. Highlights: In corso lo studio di fase III sul Pixantrone (Bbr 2778) in combinazione con Rituxan (rituximab) per la cura del linfoma non-Hodgkin (Nhl) indolente; partecipano al programma oltre 100 centri in tutto il mondo. Risultati preliminari molto incoraggianti negli studi di combinazione con Pixantrone (Bbr 2778) ed altri agenti citotossici. Nei pazienti con Nhl sinora valutabili è stata osservata una percentuale molto alta di risposte complete . Firma di un accordo con Micromet Ag per lo sviluppo congiunto di Mt201, un anticorpo monoclonale umano che agisce sull'antigene Ep-Cam. Sono in corso le attività per avviare un ampio programma di sviluppo clinico di fase II nel 2003. Risultati preliminari incoraggianti - 8 risposte positive sui 42 pazienti al momento valutabili - sono stati osservati nello studio di fase II del Bbr 3576 su pazienti con cancro alla prostata refrattario alla terapia ormonale. E' in corso la pianificazione di uno studio registrativo su questo tipo di tumore, insieme a un ampliamento del progetto di fase II, entrambi previsti nel 2003. Saranno pertanto interrotti l'ulteriore sviluppo del Bbr 3438, composto che risulta meno promettente, e quello del Bbr 3576 sul tumore gastrico. Ampliamento del programma di ricerca sul fattore Hif-1 attraverso un accordo di collaborazione triennale con il National Cancer Institute (Nci). In corso l'ottimizzazione dei composti lead sviluppati da Cephalon. Posizione finanziaria netta attiva pari a 115,3 milioni di Euro al 30 settembre (141,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2001). Silvano Spinelli, Amministratore Delegato, dichiara: "Siamo molto soddisfatti dei progressi compiuti su tutti i fronti della nostra attività. I programmi clinici più avanzati,come Pixantrone (Bbr 2778) e Bbr 3576, stanno fornendo risultati incoraggianti; inoltre, il nostro approccio di collaborazione sta dando i frutti attesi, e ci ha portato alla diversificazione del nostro portafoglio attraverso l'acquisizione di progetti in aree innovative . Tutto ciò è stato ottenuto restando entro i limiti di spesa previsti, grazie ad un attento controllo dei costi. Questa politica ci consentirà di rispettare i nostri obiettivi a lungo termine pur salvaguardando la nostra posizione finanziaria, presupposto essenziale per un 2003 ancora più produttivo dell'anno in corso." Risultati economico-finanziari - I ricavi al 30 settembre 2002 sono stati di 2,8 milioni di Euro rispetto a 0,1 milioni di Euro registrati nei primi nove mesi del 2001. Tali ricavi sono principalmente relativi ai contributi pubblici che Novuspharma riceve a sostegno dei suoi programmi di ricerca La perdita registrata nei primi nove mesi dell'anno è stata pari a 24,5 milioni di Euro (contro una perdita di 11 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2001). L' aumento è conseguenza del progresso dei prodotti della Società verso le fasi di sviluppo più avanzate, che comportano costi maggiori, ed in particolare sono connesi all'inizio dello studio di fase III con il Pixantrone (Bbr 2778) nel linfoma indolente. L'incremento delle attività e dei costi risulta in linea con i piani previsionali elaborati dalla Società: la perdita conseguita nei primi nove mesi del 2002 è pertanto fisiologica considerata l'attuale fase di sviluppo dei composti. Novuspharma, alla chiusura del terzo trimestre, presenta una posizione finanziaria netta attiva pari a 115,3 milioni di Euro (141,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2001). Ci aspettiamo che la situazione finanziaria netta attiva della società si attesti intorno ai 110 milioni di Euro alla fine del 2002, in linea con le attese degli analisti finanziari, e in grado di supportare ampiamente lo sviluppo e le opportunità di diversificazione del proprio portafoglio di prodotti antitumorali innovativi. Programmi clinici - Pixantrone (Bbr 2778) - Sono in fase di reclutamento in 100 centri di sperimentazione i pazienti per lo studio di Fase III nel Linfoma non-Hodgkin indolente. Questo studio metterà a confronto l'attuale trattamento standard - rituximab come agente singolo - con una combinazione di rituximab e Bbr 2778. Il trial coinvolgerà circa 800 pazienti negli Stati Uniti e in Europa e si propone di dimostrare che la combinazione è più efficace nel rallentare il tempo alla progressione della malattia. Sono stati ottenuti risultati preliminari molto incoraggianti negli studi di combinazione del Pixantrone (Bbr 2778) con altri agenti citotossici. In particolare, è quasi completato l'arruolamento nello studio Eshap variant, nel quale il Pixantrone viene usato in combinazione con cisplatino e con dosi elevate dell'antimetabolitico ara-c, in pazienti con linfoma non-Hodgkin di tipo aggressivo. I dati di efficacia si dimostrano molto promettenti, con un elevato numero di risposte complete nei primi 10 casi valutabili. I primi pazienti sottoposti alla combinazione della variante Fnd-R, hanno risposto molto bene alla terapia, e nella maggior parte dei casi si è ottenuta una remissione completa. In questo studio, il Pixantrone (Bbr 2778) sostituisce il mitoxantrone nel regime Fnd-R in cui è somministrato insieme a fludarabina, steroidi e rituximab. Bbr 3576 / Bbr 3438 - Bbr 3576 sta dando risultati molto incoraggianti nei pazienti affetti da tumore della prostata refrattario alla cura ormonale. Su un campione di 42 pazienti arruolati nello studio di fase II, in 8 casi si è osservata una buona risposta, dimostrata dalla riduzione del Psa, un marker sierologico della malattia. Sulla base di questi risultati, è in corso la pianificazione dello studio registrativo di fase III nella stessa indicazione. Le attività prevedono un ampliamento del programma di fase II e uno studio di combinazione con altri agenti chemioterapici. Novuspharma prevede di iniziare a discutere il programma registrativo con la Food and Drug Administration nei primi mesi del 2003. Saranno pertanto interrotti l'ulteriore sviluppo del Bbr 3438, che risulta meno promettente, e quello del Bbr 3576 sul tumore gastrico. Pixantrone (Bbr 2778), Bbr 3576 e Bbr 3438 appartengono a una classe di molecole conosciute come agenti intercalanti del Dna e presentano una migliore efficacia e tollerabilità rispetto agli standard di questa categoria. Mt201 All'inizio di settembre 2002 Novuspharma ha siglato un accordo con l'azienda biotecnologica tedesca Micromet Ag per lo sviluppo congiunto di Mt201, un anticorpo monoclonale completamente umano che ha come bersaglio l'antigene denominato Ep-Cam. Tale antigene è presente in un ampia gamma di tumori solidi, caratteristica che conferisce al prodotto notevoli potenzialità per un uso allargato. I risultati preliminari della fase I di sviluppo clinico su pazienti affetti da tumore della prostata refrattario alla terapia ormonale, hanno dimostrato che Mt201 è ben tollerato. I risultati completi dello studio saranno disponibili nei prossimi mesi. Nel 2003, comincerà un ampio programma di sviluppo clinico di fase II. Potranno essere arruolati fino a 1.000 pazienti affetti da varie forme di tumori solidi, inclusi il tumore del polmone, della mammella e dell'ovaio. Programmi di ricerca - Inibitori del proteasoma Il progetto in collaborazione con la statunitense Cephalon sta dando risultati molto interessanti: infatti, sono stati sintetizzati 50 nuovi inibitori attualmente in fase di analisi ed ottimizzazione alcuni dei quali hanno fornito risultati molto buoni in termini di attività. Estensione del programma di ricerca su hif-1( A settembre Novuspharma ha siglato con il National Cancer Institute Screening Technologies Branch un Crada (Collaborative Research and Development Agreement), accordo di collaborazione di ricerca e sviluppo volto all'identificazione di molecole capaci di inibire il fattore Hif-1(. Il fattore Hif-1( ricopre un ruolo fondamentale nel processo di angiogenesi che porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni da parte dei tumori, permettendo ad essi di crescere, d'invadere i tessuti sani circostanti per poi diffondersi in tutto il corpo. Novuspharma ha identificato alcune molecole che inibiscono il del fattore Hif-1( e che ora sono in fase di ottimizzazione. Come da accordi, l'istituto americano condurrà una serie di ulteriori test per validare il meccanismo di azione dei composti identificati da Novuspharma e metterà a disposizione l'archivio di composti chimici per l'identificazione di nuovi lead. Progetti di ricerca in stato di avanzamento Novuspharma ha identificato nuove molecole capaci di interagire con gli oncogeni c-kit e Ret coinvolti nel processo di crescita di alcuni tipi di tumore, tra cui i tumori incurabili della tiroide. E' in corso la fase di ottimizzazione e sviluppo delle nuove molecole in stretta collaborazione con l'Istituto dei Tumori di Milano. Sono stati identificati nuovi geni potenzialmente coinvolti nello sviluppo del tumore polmonare. Gli studi proseguono con l'obiettivo di validare il ruolo dei nuovi potenziali target . I composti innovativi a base di platino Bbr 3464 e Bbr 3610 sono al momento oggetto di studio per ottenere nuove formulazioni capaci di migliorarne l'indice terapeutico. Il successivo sviluppo clinico dei composti dipenderà dal buon esito di tali studi. 

REPLY S.P.A.: IL CDA ESAMINA I DATI DEL TERZO TRIMESTRE 2002. FATTURATO CONSOLIDATO PARI A 55,8 MILIONI DI EURO (+32,1%). 
Milano, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Reply S.p.A società leader in Italia nel settore dell'E-Business, ha approvato ieri dati del terzo trimestre 2002, caratterizzato da risultati molto positivi sia in termini di crescita degli indicatori economici, che di consolidamento del business nelle principali linee di offerta della società. Al 30 settembre 2002 Reply registra una crescita del fatturato che raggiunge 55,8 milioni di Euro (+32,1% rispetto a 42,2 milioni di Euro al 30/09/2001). In crescita la redditività del Gruppo con un Margine Operativo Lordo di 9,0 milioni di Euro (pari al 16,1% dei ricavi), ed un Ebit, al netto dell'ammortamento dei costi di quotazione, di 6,7 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2002 è positiva e pari a 12,8 milioni di Euro. Oltre che per i risultati positivi e sempre in crescita, Reply si è contraddistinta, negli ultimi mesi, per la capacità di consolidare e rafforzare le proprie linee di offerta. Tale obiettivo è stato conseguito sia attraverso operazioni di crescita interne all'azienda, sia attraverso la conclusione di acquisizioni esterne con partner qualitativamente eccellenti nell'ambito della nicchia di mercato presidiata. L'acquisizione di Sysproject, siglata ad ottobre 2002, consolida l'offerta di Reply all'interno del Web Management e, specificamente, nei servizi e soluzioni per la gestione, il monitoraggio e l'evoluzione delle infrastrutture per l'e-business. "I risultati raggiunti da Reply - ha dichiarato Mario Rizzante, Presidente di Reply, - sono particolarmente importanti perché evidenziano, ancora una volta, la capacità del Gruppo di realizzare performance positive ed in continua crescita pur in presenza di una congiuntura economica difficile. Questi risultati dimostrano che Reply ha saputo fornire soluzioni qualitativamente superiori, le uniche in grado di creare la differenza in queste condizioni di mercato." "La qualità continua infatti a rappresentare uno degli obiettivi strategici del Gruppo - ha proseguito Mario Rizzante - anche sul fronte delle partnership e dell'espansione. L'acquisizione di Sysproject, per il potenziamento del Web Management, è stata finalizzata solo a seguito di un processo di selezione lungo e meticoloso, ed anche per il futuro intendiamo considerare solo degli operatori che siano in grado di garantire un livello di eccellenza nell'offerta di soluzioni e servizi." 

DIGITAL BROS SPA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2002: SIGNIFICATIVI GLI INCREMENTI DI TUTTI I PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI. FATTURATO DEL GRUPPO +137% , EBITDA E EBIT IN MIGLIORAMENTO RISPETTIVAMENTE DI 818 E 667 MIGLIAIA DI EURO 
Milano, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Digital Bros, gruppo di Digital Entertainment quotato al Nuovo Mercato, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2002/2003 che rappresenta il 1 trimestre in seguito alla variazione della data di chiusura dell'esercizio al 30 giugno. Il Gruppo Digital Bros ha registrato nel primo trimestre 2002/2003 risultati economico-finanziari in forte crescita a conferma della fase di sviluppo che il mercato dei videogiochi incontra. Tutti i principali indicatori economici consolidati hanno evidenziato incrementi percentuali fino a 3 cifre: i ricavi si attestano a 8,122 milioni di Euro, in aumento del 137% rispetto ai 3,308 milioni di Euro realizzati nel medesimo periodo dell'anno precedente. La crescita nel trimestre porta l'incremento del fatturato nei primi nove mesi dell'anno solare 2002 a +68% a livello consolidato e +77% a livello di capogruppo rispetto al medesimo periodo dell'anno 2001. L'Ebitda consolidato a meno 643 migliaia di Euro in miglioramento di 818 migliaia di Euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, l'Ebit a meno 1.135 migliaia di Euro in miglioramento di 667 migliaia di Euro rispetto ai meno 1.802 migliaia di Euro dell'anno passato. La marginalità negativa a dispetto delle ottime performance del volume d'affari è in linea con le previsioni ed è da leggersi nel contesto della stagionalità che storicamente caratterizza il settore per cui il fatturato si concentra nel secondo trimestre dell'esercizio in corrispondenza del periodo natalizio, mentre i costi fissi sono distribuiti sui 12 mesi dell'esercizio. Indebitamento finanziario netto del Gruppo a 10,444 milioni di Euro in aumento di 1,724 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2002. Il fatturato della capogruppo Digital Bros S.p.A. è passato da 3,3 milioni di euro a 7,829 milioni di Euro. L'Ebitda è negativo e pari a 231 migliaia di Euro e l'Ebit a meno 642 migliaia di Euro. L'incremento del fatturato della capogruppo nei primi nove mesi dell'anno solare 2002 è del 77% in crescita di 12,312 milioni di Euro ed attestandosi a 28,358 milioni di Euro al 30 settembre 2002. Nello stesso periodo l'Ebitda è stato positivo per 489 migliaia di Euro in miglioramento di 1.252 migliaia di Euro rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso, il miglioramento a livello di Ebit è stato invece pari a 1.125 migliaia di Euro. Raphael Galante, Amministratore Delegato del Gruppo, ha così commentato: "I risultati raggiunti in questo trimestre confermano la validità delle scelte strategiche attuate nel corso del precedente esercizio volte a concentrare attenzione e risorse finanziare sulla crescita del business tradizionale. Ora - ha aggiunto Raphael Galante - grazie all'implementazione di politiche di cost saving e all'integrazione tra le diverse attività del Gruppo, possiamo ridedicare, forti dell'esperienza di questi ultimi tre anni, attenzione e risorse alle attività di online gaming e Tv digitale gestendo gli investimenti in relazione alla crescita effettiva del mercato e dei risultati ottenibili e ottenuti da queste attività". Il Gruppo Digital Bros, quotato sul Nuovo Mercato dal 20 ottobre 2000, è uno dei primi in Europa con un'offerta integrata di contenuti di Digital Entertainment prodotti e diffusi sia on-line (Internet), che on-air (Tv Digitale Satellitare) e off-line (publishing e distribuzione di videogame) 

IL C.D.A. DI ART'È APPROVA I RISULTATI DEL 3° TRIMESTRE FATTURATO DEL PERIODO IN CRESCITA DEL 22% RISPETTO AL 2001 FORTE INCREMENTO ANCHE NELLA RACCOLTA ORDINI: +43% 
Villanova di Castenaso, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Art'è, leader in Italia nel mercato dei beni culturali di alta gamma, si è riunito sotto la presidenza di Marilena Ferrari per esaminare e approvare la relazione trimestrale al 30 settembre 2002. Il fatturato consolidato del 3° trimestre 2002 è pari a 10,6 milioni di euro in crescita del 22% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Il fatturato consolidato dei primi nove mesi supera, quindi, i 29,5 milioni di euro in crescita del 7% rispetto ai 27,6 dello stesso periodo dello scorso anno. Tale risultato evidenzia i primi effetti di un complessivo programma manageriale d'intervento su tutti i fondamentali driver di crescita dell'azienda: dal potenziamento della rete commerciale all'arricchimento del database clienti e prospect - grazie agli accordi con Fmr, Diners e I Quindici; dall'allargamento del portafoglio prodotti e del patrimonio artistico editoriale al rafforzamento della struttura manageriale-organizzativa. La raccolta ordini nel terzo trimestre ha raggiunto i 10,6 milioni di euro con un miglioramento di oltre il 43% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato del terzo trimestre presenta una progressione notevolissima, che contribuisce a rendere estremamente positivo il confronto tra la raccolta ordini dei primi tre trimestri del 2002 rispetto ai periodi corrispondenti del 2001: I Trimestre 2002 vs. 2001 -1%; II Trimestre 2002 vs. 2001 +4%; III Trimestre 2002 vs. 2001 +43%. Inoltre, nel mese di ottobre è stato nuovamente battuto il record storico della raccolta ordini che ha raggiunto i 5,4 milioni di euro. I risultati reddituali sono stati influenzati dagli investimenti volti a sostenere il piano di crescita della Società. Il margine operativo lordo dei primi nove mesi è positivo per 1,9 milioni di euro pari al 6,5% del fatturato rispetto ai 3,8 del 2001 mentre il reddito operativo, a causa anche dell'avvio degli ammortamenti legati alle gallerie del progetto Ta Matete e al potenziamento dell'informatizzazione dell'azienda, è negativo per 0,4 milioni di euro rispetto ai 2,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001. Il risultato ante imposte, negativo per 1,7 milioni di euro, risente di componenti straordinarie e quindi non più ripetibili. La posizione finanziaria netta risulta a fine periodo positiva, con un saldo di 15,0 milioni di euro: la liquidità e la capacità di utilizzo della leva finanziaria rappresentano un fattore critico di successo per la continuazione del processo di sviluppo del Gruppo. Art'è comunica inoltre di aver finalizzato l'accordo con la Società I Quindici S.p.A. grazie al quale avrà la possibilità di sviluppare sue iniziative commerciali destinate ai clienti di questa società. "Nel corso del terzo trimestre Art'è raccoglie i primi frutti del forte piano di potenziamento strutturale svolto nel primo semestre dell'esercizio che rafforza tutti i key drivers del Gruppo. Le attività intraprese sono finalizzate a supportare l'importante salto dimensionale compiuto dal Gruppo, in particolare dopo l'acquisizione di Fmr che apre nuovi scenari all'espansione di Art'è sui mercati nazionali e internazionali. - ha dichiarato Marilena Ferrari, Presidente di Art'è S.p.A. - La crescita a due cifre del fatturato nel trimestre, e il forte incremento della raccolta ordini nel medesimo periodo ci permettono di confermare gli obiettivi di fine anno, che vedono un sensibile incremento non solo delle vendite, ma anche dei margini operativi". 

GRUPPO TREVI: COMMESSE ESTERE PER 19 MILIONI DI EURO DETERMINANTE NELL'AGGIUDICAZIONE DELLE COMMESSE IL CONTENUTO TECNOLOGICO 
Milano, 14 novembre 2002 - Il Gruppo Trevi, tra i protagonisti mondiali nel settore dell'ingegneria del sottosuolo e nella produzione delle macchine per fondazioni e perforazioni da oltre 45 anni, si è aggiudicato nuove commesse all'estero; denominatore comune è costituito dall'elevato livello di innovazione tecnologica che ha permesso l'aggiudicazione delle offerte. In Nigeria, per conto del gruppo coreano Hyundai, nell'ambito di un progetto promosso dall'ente petrolifero governativo Nnpc, saranno realizzate opere speciali di fondazione per la protezione di impianti petroliferi on-shore a ridosso del mare e ad argini di fiumi, mediante banchine realizzate con palancole prefabbricate costruite e messe in opera con procedimenti innovativi tali da assicurare un più alto grado di protezione dalla salinità e agenti corrosivi, allungando la vita utile del manufatto, con minimi interventi di manutenzione. L'importo dei lavori è di 5,6 mln di euro, con durata 13 mesi ed inizio previsto per gennaio 2003. Negli Emirati Arabi, in sei campi di estrazione petrolifera nel deserto di Abu Dhabi, saranno effettuati pozzi profondi per l'installazione di un sistema di protezione catodica contro le correnti vaganti. L'importo è di circa 8,4 mln di euro, con inizio lavori a marzo 2003 e durata 18 mesi; il cliente è l'ente petrolifero governativo. Sempre negli Emirati Arabi il Gruppo realizzerà opere di consolidamento del terreno per le fondazioni del centro commerciale e residenziale Sheikha Sheikha a Dubai. Con inizio previsto a dicembre 2002 e durata 5 mesi questa commessa ha un controvalore di 2,6 mln di euro. L'ultima aggiudicazione, per 2,5 mln di euro e partenza immediata, si riferisce a lavori di fondazioni profonde per opere infrastrutturali a Hong Kong. Verrà utilizzata una tecnologia nuova del tipo "circolazione rovescia" (brevetto innovativo del Gruppo Trevi) che permette di raggiungere profondità elevate (superiori a 80 metri), anche in terreni rocciosi, con costi inferiori rispetto alle soluzioni offerte dai concorrenti. 

NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE PER ARAG ITALIA 
Milano, 14 novembre 2002 - Rocco Luigi Matarazzo, padovano, 50 anni, sposato, con 2 figli, dal prossimo 1 dicembre assumerà il nuovo incarico di direttore commerciale di Arag Assicurazioni, compagnia specializzata nel ramo Tutela Giudiziaria leader del mercato italiano. Laureato in psicologia, il dott. Matarazzo ha un'esperienza di oltre 20 anni in ambito commerciale presso alcune tra le principali compagnie assicurative italiane: in Sai, quindi in Tirrena, poi nel Gruppo Winterthur. Nel Gruppo Winterthur, ha ricoperto la carica di direttore commerciale di Veneta Assicurazioni e poi nella direzione generale della compagnia, a Milano, ha svolto l'incarico di coordinatore commerciale delle attività sul territorio nazionale e di responsabile del back office commerciale e dell'audit; rientrato a Padova, dal settembre 2001 è stato, con altri soci, titolare di una grossa agenzia Winterthur. 

ENERGIA INTELLIGENTE PER L'EUROPA 
Milano, 14 novembre 2002 - La commissione per la ricerca e l'energia ha accolto favorevolmente il principio di una "energia intelligente per l'Europa", che è alla base di un programma pluriennale (2003-2006) per azioni destinate al settore. La relazione di Eryl Mcnally (Pse, Uk) sul programma, sottolinea che esso sostituisce le azioni dei programmi Altener, Save e, in parte, Synergie ma che le proposte dell'Esecutivo devono essere modificate. I deputati chiedono un aumento degli stanziamenti di bilancio destinati a questi programmi: per Altener, Save e Steer un aumento di 25 milioni di euro; per Coopener un aumento di 15 milioni, in modo da poter lanciare iniziative più utili e poter coprire i costi di gestione legati ad una eventuale agenzia esecutiva. L'importo globale passerebbe così dai 215 milioni proposti dalla Commissione a 255 milioni di euro. E' auspicabile una integrazione dei Paesi candidati nel programma, visto che questi non dispongono di energie rinnovabili né di un quadro politico e giuridico del settore. La creazione di una "task force" orizzontale (che coinvolga diverse Direzioni generali) potrebbe assicurare il coordinamento fra i vari settori del programma, nonché il collegamento con altre politiche comunitarie e l'utilizzazione dei risultati dei progetti. La diffusione e l'accesso alle informazioni sui programmi dovrebbero essere garantiti dal bilancio mentre i futuri partecipanti dovrebbero essere scelti con criteri trasparenti. I deputati ritengono indispensabile la creazione di una "Agenzia europea per l'energia intelligente", incaricata di elaborare strategie per lo sviluppo, la promozione e l'attuazione di misure tecnologiche. Informazioni generali sui programmi - L'attuale programma quadro sull'energia, la cui dotazione finanziaria ammonta a 175 milioni di euro, è stato adottato nel 1998 e scade il 31 dicembre 2002. Il nuovo programma è articolato in 4 settori specifici: Save (Special Action Programme for Vigorous Energy Efficiency) riguarda il miglioramento dell'efficienza energetica e della gestione della domanda, in particolare nell'ambito degli edifici e dell'industria, compresa la preparazione e l'attuazione di misure legislative (75 milioni di euro previsti dalla Commissione). Altener (Azioni specifiche per un maggiore impatto delle energie rinnovabili), riguarda la promozione delle energie nuove e rinnovabili per la produzione centralizzata e decentralizzata, nonché la loro integrazione in ambito urbano, compresa la preparazione e attuazione di misure legislative (86 milioni di euro previsti dalla Commissione). Steer sostiene le iniziative relative agli aspetti energetici dei trasporti, la diversificazione dei carburanti e la promozione dei carburanti di origine rinnovabile e dell'efficienza energetica nei trasporti, compresa la preparazione e attuazione delle misure legislative (35 milioni di euro previsti dalla Commissione). Coopner(Cooperazione nel settore dell'Energia) sostiene iniziative per la promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica nei Paesi in via di sviluppo (19 milioni di euro previsti dalla Commissione) 

LA SESTA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE SULLA CANTIERISTICA EVIDENZIA UN SERIO DECLINO DEL MERCATO ED IL PERSISTERE DI DISTORSIONI 
Bruxelles, 14 novembre 2002 - Le considerevoli difficoltà della cantieristica mondiale si stanno ulteriormente aggravando, come mette in luce il calo negli ordinativi di nuove navi nelle principali regioni mondiali con una tradizione cantieristica verificatosi nei primi sei mesi del 2002, afferma la Commissione europea nella sesta relazione sulla situazione del mercato cantieristico mondiale(1). La relazione rileva che l'eccesso di offerta del passato, il rallentamento delle economie di tutto il mondo e gli effetti dell'11 settembre hanno determinato una significativa flessione degli ordini. Di conseguenza i cantieri cominciano a restare senza lavoro e si son già verificati diversi fallimenti e licenziamenti di massa, soprattutto in Europa. In questo mercato sempre più ridotto la sorte dei cantieri europei risulta inoltre minacciata anche dalla politica sleale di prezzo praticata da alcuni concorrenti. Il commissario Erkki Liikanen, responsabile delle imprese, ha dichiarato che "L'ultima relazione sulla cantieristica mette in luce il massiccio rallentamento del settore nello scorso biennio e conferma ancora una volta che i cantieri dell'Unione sono le vittime di pratiche commerciali sleali. In un mercato che si deteriora la loro situazione è diventata estremamente critica. La Commissione è già intervenuta per difendere la cantieristica dell'Unione contro la concorrenza sleale e collaborerà strettamente cogli operatori del settore per individuare le politiche necessarie a renderlo più concorrenziale." La relazione adottata oggi dalla Commissione dimostra che nel primo semestre del 2002 gli ordinativi di navi nuove sono calati a livello mondiale di almeno due terzi rispetto alle medie trimestrali per il 2000. Nell'Unione la situazione risulta ancora peggiore: gli ordinativi sono diminuiti di quasi quattro quinti rispetto al 2000. I tipi di navi più colpiti sono portacontainer e navi da crociera, ma la domanda risulta depressa anche per le petroliere per il grezzo e le metaniere. La domanda si è mantenuta comparativamente stabile soltanto nel segmento delle petroliere per prodotti finiti in seguito al fabbisogno di sostituzione derivante dalla nuova legislazione dell'Unione in tema di sicurezza marittima nonché nel segmento delle navi per il trasporto di merci alla rinfusa, in cui i cantieri dell'Unione non operano più. I prezzi delle navi di nuova costruzione hanno subito un ulteriore calo e si trovano ora ai livelli più bassi da più di un decennio. I cantieri della Corea del Sud hanno ulteriormente abbassato i prezzi dell'offerta, nonostante gli aumenti in tutti i principali fattori di costo e l'apprezzamento della valuta coreana, per incoraggiare una ripresa della domanda. Diversi cantieri coreani potranno trovarsi in difficoltà per far fronte ai loro obblighi finanziari se gli ordinativi non registrano una tempestiva ripresa. Le particolareggiate indagini sui costi svolte dalla Commissione per quanto riguarda gli ordinativi piazzati presso i cantieri della Corea del Sud confermano le risultanze di precedenti rapporti, e segnatamente che le navi vengono offerte a prezzi tali da non coprire pienamente i costi di produzione. Le indagini dimostrano che il divario tra i prezzi offerti ed il prezzo normale calcolato si sta nuovamente allargando. La Commissione continuerà a seguire l'evoluzione del mercato ed ad effettuare indagini sui costi, e presenterà un nuovo rapporto al Consiglio nel 2003. 

ASSEGNATO ALLA FOSTER WHEELER CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI CENTRALE DI COGENERAZIONE DA 400 MEGAWATT 
Milano, 14 novembre 2002 - La Società Voghera Energia S.r.l. ha assegnato alla Foster Wheeler Italiana S.p.A. un contratto del valore di circa 115 milioni di Euro per la realizzazione di un impianto di produzione di energia a ciclo combinato a Voghera, vicino a Pavia. La Centrale impiegherà come combustibile il gas metano. L'impianto è costituito da turbina a gas, turbina a vapore e generatore in configurazione monoalbero, caldaia di vapore a recupero (Hrsg) ed altre apparecchiature (Balance of Plant = Bop). La Foster Wheeler fornirà, nell'ambito di questo contratto chiavi in mano, la progettazione, l'acquisto dei materiali, la costruzione, il coordinamento della messa in marcia e del programma di test. Voghera Energia ha acquistato il "power train" (turbina a gas, turbina a vapore e generatore) dalla Ansaldo. La turbina a gas è di tecnologia Siemens (V.94.3). I generatori sono progettati per operare con alto rendimento, che comporta una riduzione del consumo di combustibile e l'ottenimento di livelli molto bassi di emissioni atmosferiche derivanti dal processo di combustione. L'impianto entrerà in marcia alla fine del 2004. 

CONTRATTO ASSEGNATO ALLA FOSTER WHEELER DALLA KUWAIT PETROLEUM IN OLANDA 
Milano, 14 novembre 2002 - La Foster Wheeler Italiana S.p.A. ha ricevuto dalla Kuwait Petroleum Europoort un contratto per l'ammodernamento di un impianto di distillazione sottovuoto e di alcune unità di idrodesolforazione presso la raffineria di Europoort, vicino a Rotterdam, in Olanda. Lo scopo del lavoro per la Foster Wheeler consiste nella progettazione, acquisto dei materiali e supervisione alla costruzione. Le attività sono già iniziate e termineranno nell'autunno 2003. "Negli ultimi 30 anni la Foster Wheeler ha realizzato molti progetti per la Kuwait Petroleum e questo è l'ultimo di una serie per la Kuwait Petroleum Europoort," ha detto Umberto della Sala, Amministratore Delegato della Foster Wheeler Continental Europe. "I lavori di ammodernamento permetteranno alla raffineria di operare con più efficienza e di adeguarsi alle nuove norme dettate dalla Comunità Europea in merito al contenuto di zolfo nel gasolio". Infolink: www.fwc.com 

T.C.I. E CERTIQUALITY PROMUOVONO IL CONVEGNO "PER UN TURISMO E PER UN AMBIENTE DI QUALITÀ E CERTIFICAZIONE" 
Milano, 14 novembre 2002 - Lunedì 18 novembre si terrà a Firenze (Palazzo degli Affari in Piazza Adua 1) il Convegno dal titolo "Per un turismo e per un ambiente di qualità e certificazione". L'iniziativa, promossa da Touring e Certiquality, nasce dalla consapevolezza che il settore turistico può essere ulteriormente valorizzato attraverso l'elevamento degli standard dei prodotti e dei servizi. Dopo le esperienze pilota degli anni '90 oggi si registra una crescita di interesse verso le tematiche della qualità e della certificazione, interesse che ha determinato un incremento sensibile nel numero di operatori del turismo (alberghi, villaggi, campeggi, tour operators, agenzie viaggi, ecc.) che hanno adottato sistemi di gestione per la qualità e conseguito una certificazione ambientale. Con l'iniziativa del 18 novembre la più grande associazione turistica d'Italia e il prestigioso istituto di certificazione Certiquality intendono fare il punto in questo campo in un'ottica di servizio per le imprese, le istituzioni e gli operatori che sono chiamati a raccogliere la sfida della qualità. 

SUCCESSO DI PUBBLICO AL SESTO FORUM FORMAZIONE CHE SI CONCLUDE OGGI A FIERA MILANO CONGRESSI 
Milano, 14 novembre 2002 - Successo di pubblico (1.400 visitatori registrati ieri nella prima giornata di apertura) sta ottenendo al padiglione 17 di Fiera Milano Congressi la sesta edizione di Forum Formazione, uno degli appuntamenti più importanti a livello nazionale nell'ambito della formazione professionale. Il salone -che si conclude oggi giovedì 14 novembre - è articolato in una serie di convegni focalizzati su tre temi di grande attualità: la formazione on line (vantaggi e criticità dopo le prime esperienze concrete), la costruzione della comunicazione per condividere la conoscenza appresa (le esperienze di formazione on line per migliorare efficacia ed efficienza dei processi) e la cultura dell'apprendimento nella pubblica amministrazione (come si può migliorare il servizio al cittadino). Oggi e domani espositori e relatori illustreranno ai partecipanti le tecnologie, i servizi e i prodotti più innovativi e terranno seminari basati sulle loro esperienze concrete. Forum Formazione è ad ingresso gratuito e si rivolge a tutti i responsabili della formazione nelle imprese e nella pubblica amministrazione, e alle societrà che operano nell'ambito della formazione. L'iniziativa , organizzata da Somedia del Gruppo l'Espresso, è patrocinata dall'Aidp, Associazione italiana per la direzione del personale; Aif, associazione italiana formatori; Asfor, associazione per la formazione alla direzione aziendale e Assoconsult, associazione delle società di consuilenza e direzione organizzativa. 

A SCUOLA IN UN AMBIENTE MIGLIORE GRAZIE A RISTOCHEF, SOCIETÀ LEADER NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA, I BAMBINI ROMANI POSSONO PRANZARE IN UN AMBIENTE INSONORIZZATO 
Milano,14 novembre 2002 -Ristochef, azienda leader nel settore della ristorazione collettiva, ha lanciato, nel territorio cittadino, un'operazione di miglioramento delle condizioni acustiche all'interno delle scuole elementari, con la realizzazione di un sistema di insonorizzazione dei refettori nelle strutture del Comune di Roma. Si sono infatti appena conclusi 6 progetti di insonorizzazione nelle scuole della città, come prima tranche di lavori. Ristochef ha inoltre presentato al IV Municipio di Roma altri 3 progetti per la insonorizzazione di ulteriori refettori, già stati individuati nella stessa area, con la possibilità di effettuare i lavori nel periodo natalizio. Le scuole che oggi godono dell'intervento di miglioria per una tutela dell'ambiente acustico dei bambini sono: Scuola Buenos Aires, Scuola Caterina Usai, Scuola De Gasperi, Scuola Azzurra, Scuola Carlo Levi, Scuola Anna Frank. Ristochef si è avvalsa di una società specializzata per gli interventi che hanno portato ad un abbattimento del rumore del 65% nelle sei grandi sale mensa, dove ogni giorno mangiano da un numero di 350 a 400 bambini. La riuscita del progetto è stata già testata da una ulteriore iniziativa che Ristochef ha promosso in 36 scuole del circondario romano e 5 comuni limitrofi. Dal mese di ottobre è partita un'attività di animazione per i bambini all'ora del pasto, che consiste nello stimolarli attraverso il gioco e il divertimento, ad una conoscenza corretta degli alimenti. Le animazioni proseguiranno fino alla fine del mese di novembre. L'entusiasmo dei bambini nei confronti dell'iniziativa ha già dimostrato l'effettiva riuscita dell'insonorizzazione della struttura per ridurre il volume del rumore. L'animazione nelle scuole si inserisce all'interno della promozione del concorso culinario per i bambini di IV e V elementare "Graine de Chef - Apprendisti chef", giunto a Roma quest'anno e che vede coinvolte le scuole elementari dalla Lombardia al Lazio. Il concorso "Graine de Chef- Apprendisti chef" è in linea con i progetti educativi di insegnamento e apprendimento rivolti ai bambini, per un approccio corretto e consapevole all'alimentazione, e soprattutto agli alimenti meno amati dai bambini: le verdure. Il concorso e l'insonorizzazione delle scuole si collocano in un contesto di attenzione al benessere dei bambini che per l'azienda non è garantita solo dall'alimentazione. Ristochef con la Divisione Scuole segue l'alimentazione dei bambini e ragazzi dal nido all'università, con un unico obiettivo, garantire il benessere dei propri utenti. Questo si traduce nella ricerca per la migliore qualità delle materie prime (Bio, O.G.M. free, nelle scuole del Comune di Roma vengono serviti menù prevalentemente biologici), nel massimo rispetto delle norme igieniche e nell'accuratezza e la qualità del servizio e con grande attenzione alla qualità percepita dagli utenti. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito all'indirizzo www.ristochef.it 

METRO CASH & CARRY PUNTA SU BERGAMO. INAUGURATA NUOVA SEDE A SERIATE 
Milano, 14 novembre 2002 - Con un investimento di otto milioni di euro e una superficie di vendita di circa tremiladuecento mq la catena internazionale mette in vendita dodicimila prodotti Metro Cash & Carry S.p.A., società multinazionale di origine tedesca, colosso mondiale della grande distribuzione, presente a tutt'oggi in 23 paesi nel mondo con 423 magazzini, oltre 71.000 dipendenti, con un fatturato globale di circa 22.700 milioni di ? nel 2001 e oltre 12 milioni di clienti censiti, ha inaugurato il nuovo magazzino di Seriate in Provincia di Bergamo. Con una superficie di vendita di circa tremiladuecento mq., e un investimento di quasi otto milioni di euro, il nuovo magazzino Metro format Eco è ubicato in via Stella Alpina (zona Comonte). In vista di questa apertura Metro ha assunto nelle scorse settimane circa 40 nuovi collaboratori in gran parte giovani residenti nella zona, dando così un significativo contributo all'offerta di posti di lavoro qualificati e gratificanti per le giovani generazioni. Nel Magazzino di Seriate sono in vendita quasi dodicimila referenze, tra le quali alcune strettamente legate alle produzioni agroalimentari locali come i gustosi formaggi "Furmai de mut alpeggio Dop", "Strachi' Tunt Valtaleggio", "Roccolo Valtaleggio", Toma Monte Corna, Stracchino di taleggio latte crudo, Salva Valbrembana, ma non mancano la "Formaggella Valcavallina", il "Bitto" e il "Casera" della Valtellina, il "Bagoss" di Bagolino e la "Formaggella" di Tremosine. Fra i vini locali in assortimento ricordiamo in particolare il Valcalepio bianco e rosso riserva doc, gli Spumanti brut ed il Moscato di Scanzo doc dei Conti Medolago Albani. Nell'ampio assortimento di salumi non mancano le gustose specialità riconosciute come "prodotti tipici bergamaschi", tra i quali il salame tipico, la pancetta ed il lardo tipico bergamasco. Metro Cash & Carry Italia ha ricevuto per alcuni Magazzini il certificato di qualità relativo ai servizi di distribuzione all'ingrosso di prodotti specialistici per clienti professionali, conferito da una delle più importanti società internazionale di certificazione, la Sgs Ics srl di Ginevra L'assortimento presente nel Magazzino Metro, format ECO, è destinato agli operatori professionali (titolari di partita Iva) operanti nel settore ho.re.ca, ovvero bar bar, ristoranti e alberghi, nonché dettaglianti e distributori retail del settore alimentare. Inoltre sono presenti nel magazzino numerose referenze professionali non alimentari legate all'attività di ristorazione come piatti, pentole, stoviglie in genere, divise per il personale, strumenti di cucina, ecc. In coincidenza con l'inaugurazione del nuovo magazzino, Metro ha predisposto, per i clienti professionali dotati di tessera, alcune promozioni straordinarie, che avranno validità fino a tutta la settimana successiva all'apertura. Metro ha inoltre organizzato l'inaugurazione del nuovo punto vendita, una festa ricca di eventi ed ospiti prestigiosi, quali famosi chef, baristi e sommelier, che hanno fatto da cornice ad un evento eccezionale: la presentazione, in anteprima mondiale, della "Pentola d'Oro". Si tratta di una pentola d'oro a 24 carati con caratteristiche altamente professionali. Metro Cash & Carry S.p.a. gestisce oggi in Italia 38 magazzini in 14 regioni, con oltre 1.100.000 clienti professionali, un giro d'affari di oltre 2.000 milioni di ?, circa 4.500 collaboratori ed una quota di mercato di circa il 35%. Esattamente 30 anni fa, il 27 aprile 1972, veniva inaugurato il primo punto vendita della catena tedesca di cash & carry in Italia, a Cinisello Balsamo (Mi). "Metro - ha dichiarato Andrea Francesco Martinelli, Presidente e Direttore Generale di Metro Cash & Carry S.p.A. - dedica da sempre la massima attenzione alle merceologie per i negozianti del piccolo dettaglio alimentare. Per loro e con loro vogliamo condividere le attività che permettano di mantenere sul territorio la presenza di questa importante categoria distributiva, ricca di tradizione, professionalità e capace di garantire ancora molti posti di lavoro. Metro si pone al servizio del retailer e dell'esercente e si differenzia così in modo netto dalla missione della Grande Distribuzione Organizzata rivolta al mass market." Orari apertura al pubblico Metro Bergamo: dal lunedì al venerdì : 7.00-19.00 sabato: 7.00 - 21.00 

VENERDÌ 15 NOVEMBRE DALLE ORE 8,45 ALLE ORE 12,45 SCIOPERO AZIENDALE SOLO PER LE LINEE DI SUPERFICIE DICHIARATO DA SLAI COBAS 
Milano 14 novembre 2002 - Venerdì 15 novembre, l'organizzazione sindacale Slai Cobas, ha dichiarato uno sciopero aziendale 'a sostegno della vertenza Fiat' che interesserà le sole linee di superficie dalle ore 8.45 alle ore 12.45. Nel periodo indicato pertanto si avrà: servizio regolare per le tre linee metropolitane; possibilità di servizio ridotto sulle linee di superficie. Data la volontarietà di ogni singolo dipendente di aderire allo sciopero, anche se non appartenente alla organizzazione sindacale che l'ha dichiarato, non è prevedibile la riduzione del servizio che potrà verificarsi sulla rete di superficie. La limitazione dello sciopero alle sole linee di superficie è stata concordata fra le parti nell'incontro avvenuto questa mattina presso la Prefettura di Milano. Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800016857, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.atm-mi.it

MARKETING E FORMAZIONE: 300 ORE DI DOCENZA DAI MANAGER CONSODATA L'INIZIATIVA RISPONDE ALLE CRESCENTI RICHIESTE DEGLI ISTITUTI PIÙ QUALIFICATI. RIGUARDA I CORSI POST-UNIVERSITARI E I MASTER ORIENTATI ALLE NUOVE REALTÀ DEL MARKETING. 
Milano, 14 novembre 2002 - Consodata, leader dei servizi per il marketing diretto, ha annunciato la disponibilità dei propri manager a collaborare con i principali Istituti di Formazione Post-Universitaria. L'iniziativa risponde alle sempre più numerose richieste, provenienti da prestigiose università italiane, di docenti di marketing diretto che siano anche specialisti "sul campo". Anni di esperienza e di collaborazione con le principali aziende italiane, hanno permesso infatti a Consodata di sviluppare e verificare nella pratica quotidiana tutte le tecniche d'avanguardia del marketing relazionale. "L'iniziativa prosegue una pratica seguita da tempo dai manager di punta del gruppo - ha dichiarato Paolo Cellini, Amministratore Delegato Consodata - Le docenze che l'azienda è disposta a fornire sono infatti basate sulla volontarietà, sulla facoltà di selezionare le collaborazioni richieste per corsi, seminari e singole lezioni, e su un monte ore massimo di 300." Le aree interessate sono: tecniche del marketing one-to-one; sistemi informativi per il marketing e database marketing; geomarketing e marketing intelligence business-to-business e business-to consumer; e-mail marketing; comunicazione diretta e fund raising per le organizzazioni e le attività non profit Quest'ultimo tema è stato aggiunto di recente: sulla base di esperienze uniche, condotte con progetti per Unicef, Msf, Cei, Amnesty International, Lav, e così via; e anche dell'interesse suscitato dai corsi tenuti da stesso Mark Pierotti, Direttore Commerciale Consodata, all'Università di Pavia, nell'ambito del Master in Economia e Gestione delle Organizzazioni Non-Profit. Gli altri temi sono già stati oggetto di collaborazioni con entità di rilievo nazionale, come Luiss, Sda Bocconi, Università di Parma. Gli Istituti Universitari interessati possono contattare la Direzione Relazioni Esterne di Consodata tel 06.50804549, info@consodata.it  Le collaborazioni saranno confermate sulla base della praticabilità delle richieste, la qualità delle iniziative, l'impegno richiesto e sino ad esaurimento della disponibilità volontaria dei manager interessati. 

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