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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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NEWS
di

GIOVEDI'
16 GENNAIO 2003

pagina 4

 

 

CONFERENZA "INFOTECHPHARMA 2003" 

Londra, 16 gennaio 2003 - Il gruppo di scienze della vita "Informa" ospiterà a Londra, dal 10 al 13 febbraio, la conferenza "InfoTechPharma 2003". Si tratta di un convegno mondiale, unico nel suo genere, di specialisti di tecnologie dell'informazione e professionisti della ricerca che operano nei settori farmaceutico e biotecnologico. La manifestazione delineerà la valutazione annuale definitiva dello stato dell'arte dell'informatica in questo campo. Il programma della conferenza comprenderà sessioni plenarie strategiche su argomenti quali la bioinformatica, la progettazione di architetture, la gestione della conoscenza e l'e-learning. Tra gli oratori presenti alla manifestazione figurano Roman Tirler della DG Società dell'informazione della Commissione europea, Jeff Nick della Advanced System Architecture ed il direttore generale dei Consigli delle ricerche britannici John Taylor. La manifestazione comprenderà tra l'altro: il primo convegno europeo sulla tecnologia Grid per la farmaceutica; quattro seminari e corsi interattivi; discussioni di gruppo in materia di Systems Biology e calcolo cooperativo numerose opportunità di collegamento in rete. Infolink: http://www.infotechpharma.com/  

FORUM "BIOTECH E FINANZE" 
Monaco, 16 gennaio 2003 - Europe Unlimited sta organizzando a Monaco (Germania) per l'11 e 12 febbraio un forum dal titolo "Biotech e finanze", rivolto ad imprese tecnologiche, investitori di capitali di rischio e società di consulenza. La manifestazione sarà la quinta di una serie di forum finalizzati a promuovere i contatti tra dirigenti d'azienda ed imprenditori da un lato, professionisti dell'investimento ed istituzioni finanziarie del settore biotecnologico dall'altro. Gli organizzatori del forum selezioneranno 60 tra le più dinamiche società tecnologiche europee non quotate per presentarle agli investitori durante la manifestazione, sulla base del principio "primo arrivato, primo servito", a condizione che le candidature delle imprese rispettino i requisiti di qualità richiesti. La manifestazione comprenderà presentazioni e discorsi a cura di rappresentanti della Commissione europea, della Banca europea per gli investimenti e del ministero della Baviera per gli Affari economici, i Trasporti e la Tecnologia. Inoltre le società selezionate forniranno brevi illustrazioni delle loro qualità imprenditoriali e descrizioni delle loro aziende. Per ulteriori informazioni e per iscriversi consultare il seguente indirizzo web: http://www.e-unlimited.com/  

SEMINARI BIOBIZ 
Bruxelles, 16 gennaio 2003 - Biobiz sta organizzando una serie di workshop di formazione in tutta Europa al fine di aiutare gli scienziati ad avviare start-up nel settore delle biotecnologie. Biobiz è un'iniziativa patrocinata da Eurobiobiz e dal programma "Qualità della vita" della Commissione europea nell'ambito del quinto programma quadro (5PQ). Il suo obiettivo è di incrementare il numero delle start-up di successo in Europa, facilitando l'accesso degli scienziati ai capitali attraverso una migliore pianificazione aziendale. Le date e le città dove si terranno i workshop sono le seguenti: Berlino (D) 21-23 gennaio 2003; Parigi (F) 18-20 febbraio 2003; Varsavia (PL) 18-20 marzo 2003; Amburgo (D) 15-17 aprile 2003; Vienna (A) 20-22 maggio 2003. Sono invitati a partecipare i ricercatori residenti degli Stati membri, degli Stati associati e dei paesi candidati in possesso di un adeguato progetto di start-up nel settore biotech. Infolink: http://www.eurobiobiz.com/index1.htm 

I MEMBRI DI EUROPABIO INCONTRANO I COMMISSARI PER DISCUTERE LA MORATORIA DE FACTO SUGLI OGM 
Bruxelles, 16 gennaio 2003 - Il 13 gennaio 2003, i membri di EuropaBio, l'Associazione europea delle industrie biologiche, hanno incontrato il commissario europeo per l'Ambiente Margot Wallström, per l'Agricoltura Franz Fischler e per la Salute David Byrne, al fine di discutere l'attuale moratoria de facto sui prodotti e i sottoprodotti geneticamente modificati (GM). La moratoria de facto sui prodotti transgenici è stata imposta in Europa nel 1999, come misura cautelativa nei confronti della commercializzazione dei prodotti geneticamente modificati. Durante la riunione, i membri di EuropaBio hanno ribadito le loro preoccupazioni circa il perdurare di queste pesanti limitazioni sui prodotti GM, sottolineando la necessità di trovare un equilibrio fra gli interessi ambientali e quelli dei consumatori, dell'industria e delle autorità. I Commissari hanno affermato che le nuove iniziative legislative in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti geneticamente modificati, nonché le misure di regolamentazione dei prodotti transgenici destinati all'alimentazione umana e animale, dovrebbero preparare il terreno all'eliminazione della moratoria de facto e consentire nuovamente agli Stati membri di autorizzare la commercializzazione dei prodotti geneticamente modificati. Tuttavia, secondo i Commissari, per introdurre misure regolamentari di questo tipo, gli Stati membri che si oppongono ai prodotti transgenici devono rivedere la loro posizione. I Commissari, inoltre, hanno chiesto alle imprese di compiere maggiori sforzi per informare il pubblico sui prodotti geneticamente modificati, nonché di rivedere le richieste di commercializzazione degli Ogm avanzate in passato, al fine di sottoporle ai governi nazionali. Ci si augura che tali documenti contribuiscano alla definizione di una posizione comune fra gli Stati membri sull'etichettatura e la tracciabilità degli Ogm. La seconda lettura dei documenti al Parlamento europeo è prevista per la fine dell'estate del 2003. Infolink: http://www.europabio.org/pages/index.asp 

ACCORDO FINSIEL - ORACLE PER LO SVILUPPO DEI SISTEMI CLINICI 
Roma, 16 gennaio 2003 - Finsiel, la Business Unit Information Technology Mercato di Telecom Italia che opera nei settori del software development, della system integration e del consulting, ha sottoscritto con Oracle Italia, filiale di Oracle Corporation, la principale societa' al mondo di software per le imprese, un accordo per l'utilizzo e lo sviluppo di applicazioni verticali sulla piattaforma innovativa Oracle Htb (Healthcare Transaction Based). Finsiel, già Oracle Partner Network Member, sarà il gruppo sul mercato italiano ad accedere alla Oracle Healthcare Partner Initiative, con l'obiettivo di utilizzare la piattaforma Htb per contribuire in modo sostanziale al ridisegno delle soluzioni per i sistemi clinici e ospedalieri, che vanno ad affiancarsi ad importanti ambiti di collaborazione per soluzioni a valore aggiunto sulle piattaforme Oracle, come Sistemi Gestionali di Oracle E-Business Suite, Sistemi di Business Intelligence e di Cooperazione Applicativa. L'accordo prevede la partecipazione di Oracle per il supporto allo sviluppo delle soluzioni sulla piattaforma Oracle Htb. Oracle Htb (Healthcare Transaction Based), parte della Oracle E-Business Suite, e' la nuova piattaforma di sviluppo dei sistemi informativi per il settore sanitario che, interamente basata su un'architettura tecnologica aperta e su standard internazionali HL7, è in grado di integrare, consolidare e gestire tutte le informazioni e i processi clinici, amministrativi e finanziari in una logica trasversale rispetto all'intera organizzazione sanitaria. Finsiel prevede, inoltre, percorsi finalizzati alla formazione di circa 60 risorse che saranno specializzate sulle tecnologie di Oracle come Oracle Certified Associate e Oracle Certified Professional .L'accordo, che conferma la volontà ad avviare iniziative industriali relative al consolidamento e allo sviluppo di competenze tecnologiche su processi e soluzioni a valore aggiunto per i mercati della Pubblica Amministrazione, delle imprese, delle banche e delle assicurazioni, permetterà a Finsiel di posizionarsi sul mercato come vero e proprio Business Solution Provider, facendone evolvere le attuali competenze sui mercati verticali di riferimento. Oracle, invece, intende rafforzare la propria presenza sul mercato della Sanità, considerato uno dei settori con i maggiori margini di sviluppo a livello mondiale. Come risultato di questa nuova collaborazione, le organizzazioni sanitarie potranno contare su una innovativa piattaforma tecnologica basata su competenze e know how riconosciuti dal mercato. 

PAURA DEL FARMACO COME DESTABILIZZANTE DI UNA SITUAZIONE MAGARI NEGATIVA, MA PERSONALMENTE SENTITA INVECE COME 'SICURA'. 
Milano, 16 gennaio 2003 - La persona sostanzialmente rigida, con una sua struttura psichica ben determinata e in qualche modo con un ideale di autosufficienza emotiva tende anche nelle situazioni peggiori a non voler essere aiutata e tantomeno ad essere aiutata da un farmaco. Queste persone hanno evidentemente una scarsa consapevolezza non solo di chi sono loro ma anche genericamente di cosa è un essere umano: ne hanno un idea volontarista, dura, aggressiva. A volte sono persone di gran pregio da un punto di vista sociale e professionale, infatti il non perdere tempo a chiedersi tanti perché è spesso un vantaggio pratico notevole, in persone intuitive ed energiche; questo però diventa un grave danno quando viene applicato a situazioni in cui invece l'introspezione e l'attenzione alla complessità è essenziale al problem solving. Queste persone vanno convinte parlando loro con decisione dell'efficacia dello psicofarmaco, della velocità dei suoi effetti, della praticità del suo uso: essendo il loro mito la efficienza, una visione pratica del problema è l'unica che sono disposti ad accettare. Ancor più efficace è per loro l'immagine che il farmaco, bene usato dia comunque "una marcia in più". Questa "marcia in più" va intesa in modi diversi a seconda delle patologie: - per le patologie psicotiche va chiaramente intesa come aiuto a tenere la mente sgombra da pensieri inutili e nocivi, dal sovraffollarsi di immagini solo apparentemente importanti ma distraenti dalla e distorcenti la realtà - per la depressione va intesa come spinta ad agire e insieme come chiarificazione dell'ideazione che viene così liberata da pensieri paralizzanti e inconcludenti. A questi pazienti non bisogna dire (né per loro né per persone a loro vicine) che lo psicofarmaco può attenuare il dolore perché ritengono che "il dolore va sopportato" e la motivazione di tale sollievo sarebbe quindi per loro pessima. La cosa più difficile per il paziente è accettare se stesso con dolcezza e comprensione. Proiezione sul farmaco di una paura generalizzata e confusa. In questo caso ci troviamo di fronte a persone spaventate o gravemente ansiose. Da un loro punto di vista cercano aiuto ma in realtà non sono in grado di accettarlo. Essendo in una situazione di dolorosa confusione ogni cosa appare loro minacciosa o almeno piena di incertezza e di terribili pericoli. Non riescono in alcun modo a superare la loro patologia ma neppure riescono ad accettare senza angoscia un aiuto oscuro e "misterioso" come lo psicofarmaco. Non è comunque facile trattare simili persone ma bisogna per prima cosa parlare loro a voce bassa, non aumentare la loro paura, evitare perfino movimenti bruschi. Rassicurarle prima di tutto col nostro comportamento extraverbale, è inutile con loro minacciarle, specie se sgridando "Se continuerà così non potrà che peggiorare" o simili parole. Tutto ciò non potrà che aumentare le loro sensazioni negative e render loro più difficile l'uso dello psicofarmaco. Andrà poi loro dolcemente spiegato che la loro confusione è certo forte, che lo psicofarmaco però potrà essere un elemento di rassicurazione e di chiarezza se usato convenientemente. La cosa difficile per questo paziente è uscire dal terrore e dalla confusione fino al punto da non essere spaventato da qualsiasi cosa che gli si avvicini, anche per aiutarlo . Proiezione sul farmaco di un vero delirio. Non è raro anche in pazienti non gravemente psicotici ed è frequente in quelli francamente psicotici che sul farmaco vi siano veri e propri deliri. Il più comune è quello di 'veneficio': il farmaco viene visto come un veleno, a volte senza collegamenti con altre idee a volte come parte di un piano complesso contro il paziente. Meno frequente ma non rarissimo è invece il delirio di sottrazione del farmaco: il paziente si sente in qualche modo spinto verso la follia da persone vicine (parenti, infermieri) che non vogliono ottemperare, per malignità, alle disposizioni del medico e lo privano delle terapie necessarie o le modificano in modo distruttivo. In ambedue i casi è necessario capire il meccanismo vero del delirio (ricordiamoci sempre che il delirio è falso ma il dolore è vero) e in qualche modo accoglierlo per portare, se possibile, il paziente ad una accettazione equilibrata dello psicofarmaco dapprima all'interno della sua ideazione alterata. Questi quattro esempi di situazioni psicologiche sono appunto solo esempi che potranno poi essere ampliati nella discussione: sono però da tenere presenti come schemi utili per avvicinarsi alla realtà del complesso rapporto medico-paziente-famiglia-psicofarmaco. La malattia psichiatrica da un punto di vista culturale ed emotivo. Fra le cose che dobbiamo chiarire molto bene a noi stessi per essere aperti a comprendere la malattia psichiatrica, il malato psichiatrico e lo psicofarmaco (tre cose ben concatenate ma molto diverse fra loro) c'è prima di tutto il nostro atteggiamento sia psicologico che culturale verso questi aspetti della psichiatria. Per esempio basta lavorare un po' nelle scuole come psicologi per sentirsi dire un sacco di volte, ad ogni minimo approccio psicologico: "ma non sono mica matto!" come se un invito a conoscere se stessi fosse una accusa (accusa?) di follia. Questa posizione prelude quanto meno ad una totale incapacità di comprensione per la malattia psichiatrica e per il disagio psichico degli altri, pronti a bollarli come qualcosa di inaccettabile, sminuente e vergognoso. Nella multiforme varietà degli esseri umani vi sono però anche posizioni culturali ed emotive totalmente diverse, anche se sempre mitizzanti. Alcuni per esempio amano la malattia psichiatrica perché vedono in essa una espressione di critica totale, una specie di atteggiamento culturalmente ribelle ad ogni pastoia culturale e sociale, a volte come una specie di espressione di libertà totale (un po' come il matto di re Lear). E' vero che non di rado la follia è così: spesso il malato o il disagiato psichico hanno intuizioni o osservazioni critiche personali o sociali di eccezionale acutezza e profondità, a volte da far invidia a un esperto, ma ciò non toglie che lei o lui stiano male davvero. Così forse solo un bambino può dire che il re è nudo ma poi non si può affidare ad un bimbo il governo dell'impero. 

PERCHÉ QUESTO CORSO: COSA SI SCRIVE E SI DICE SUGLI PSICOFARMACI
Milano, 16 gennaio 2003 - Possiamo anche facilmente renderci conto che le problematiche dei pazienti (e a volte nostre e dei giornalisti) riguardo gli psicofarmaci nascano da due ordini di situazioni individuali: culturali e/o psicologiche. A) Come comprendere le situazioni culturali. Troviamo "in circolazione" idee che vanno dall'estremo di chi vede nei progressi della psicofarmacologia la soluzione di tutti i problemi umani all'estremo di chi vede negli psicofarmaci invece la più grande minaccia per la libertà e lo sviluppo della individualità umana. Per esempio, leggendo il notissimo "Il male oscuro" non si può non notare che mentre molti sostengono l'uso degli psicofarmaci come chiave materialista, altri lo contrastano proprio per "controbattere" il materialismo. Unamuno diceva che l'etimologia è l'anima della poesia: per ora noi potremmo accontentarci che sia l'anima della chiarezza. Il concetto di psiche (Psyché) è legato a quello di 'respiro' e ancora nell'Iliade rappresenta non qualcosa di distinguibile dal corpo, ma un tutt'uno con esso quando è vivo: psicosomatico per Omero non avrebbe avuto senso, indicando soma solo il cadavere... La grande confusione nasce quando un po' alla volta la parola psiche, assieme a quelle phren (che innanzitutto significò 'diaframma', il muscolo che movimenta il fiato), thymòs (legata al concetto di 'agitarsi'), noos (o nous, legata al concetto di 'vedere/osservare') cominciano a mescolarsi e confondersi nell'uso comune e di vari autori. Parole che ora ritroviamo in molte salse: phren in schizofrenico, in frenologia, in frenetico, ma anche in nervo frenico (con ritorno al significato etimologicamente originale); Thymòs ce lo ritroviamo in timolettico ["che deprime l'umore"], distimico ["d'umore perturbato": ansioso/sovreccitato/depresso], ciclotimico ["ciclicamente euforico o malinconicamente depresso"] et cetera; noos/nous lo ritroviamo nel noumeno kantiano ("la cosa pensata") e nel prodotto 'nootropil'. Se uno quindi affrontando il problema culturale e psicologico dei farmaci dell'umore/mente/psiche/animo/"anima" si sente confuso, vuol dire che è solo in contatto con la realtà culturale e storica. A causa di questa confusione sull' "anima", come dicevamo, i nostri pazienti sono confusi e si presentano a noi con le più disparate richieste, esigenze, paure, aspettative riguardo agli psicofarmaci. Si tratta quindi di vedere l'essere umano come un tutto unico e inscindibile in cui vi è la possibilità di varie polarizzazioni o funzioni ma sempre come espressione di una profonda unità. Non dobbiamo dire quindi che abbiamo un corpo ma che siamo un corpo, un corpo animato peraltro, mica un cadavere. Che poi l'anima possa o non possa avere una vita sua dopo la morte, a questo livello non ci riguarda. La cosa determinante, per i nostri fini di chiarezza coi pazienti, è l'attuale unità dell'individuo. Non accetteremo quindi di parlare di "farmaci per l'anima" ma diremo che l'essere umano è formato da una peculiare organizzazione della materia e che l'anima è l'aspetto più profondo di questa organizzazione: se poi l'anima sia la causa o l'effetto di questa organizzazione lo lasciamo ad altro livello di discussione e di verità. Chiameremo invece psiche l'insieme delle possibili reazioni che noi esseri umani percepiamo di fronte a mutazioni nell'ambiente attorno a noi o nel nostro "ambiente interno", quindi il nostro essere in quanto soggettivo. Nella psiche includeremo quindi tutti i possibili aspetti soggettivi del nostro essere: pensiero, fantasia, emozioni, sensazioni, capacità di essere condizionati capacità di essere suggestionati. Se ci troviamo di fronte a un materialista, per esempio, gli sarà facile anzi ovvio accettare che gli psicofarmaci influenzino grandemente il suo comportamento, ma insieme gli potrà parere che questa influenza possa essere eccessiva o addirittura snaturante, come se riducessimo una tigre a un peluche attraverso una intensa sedazione. Se il nostro materialista fosse un depresso, gli parrà invece che con gli antidepressivi lo si voglia allontanare dalla realtà, alienandolo e magari togliendogli i suoi meccanismi psichici di reazione alle situazioni negative. Il materialista rivoluzionario poi dovrà accettare che stando meglio potrà fare meglio anche la rivoluzione, se è ragionevole farla. Vi sono altre obiezioni culturali allo psicofarmaco, ma queste tre sono le più comuni e comunque il metodo per affrontarle deve essere analogo: entrare nella cultura del paziente e aiutarlo a trovare in quella convenienti idee per farsi curare. B) Come comprendere le situazioni psicologiche. Le più comuni sono: 1)proiezione sul farmaco di un eccessivo bisogno di sicurezza. La persona insicura che non sa gestire le situazioni, che è superansiosa, che non sopporta la patologia psichica in sé o nell'altro cerca spontaneamente di appoggiarsi a qualcosa, allora vuole il farmaco (per sé o per altri) lo vuole più efficace, lo vuole più forte, non vuol tener conto degli eventuali effetti collaterali, in realtà ha un vero e proprio transfert positivo verso lo psicofarmaco. (Questa situazione non va confusa con chi ha una vera e propria passione scientista per gli psicofarmaci). 

PER VEDERE FATTI VEDERE! A FEBBRAIO 2003! 
Milano, 16 gennaio 2003 - L'Associazione Onlus Prevenzione in Vista in collaborazione con la Società Oftalmologica Italiana Associazione Medici Oculisti Italiani promuove la campagna nazionale "Mese di Prevenzione della Vista", programmata per Febbraio 2003. Grazie al sostegno di Salmoiraghi&Viganò, questa iniziativa, che è al suo terzo anno di età, è diventata un importante appuntamento per tutti coloro che desiderano effettuare un check up completo dello stato di salute della propria vista. Dal 1 al 28 Febbraio 2003 sarà possibile chiamare il numero verde 800-996-996 per avere maggiori informazioni e fissare direttamente l'appuntamento per la visita gratuita di controllo presso uno dei Medici Oculisti degli oltre 100 comuni che aderiscono all'iniziativa. Anche attraverso il sito, www.pervederefattivedere.it, si potrà opzionare l'appuntamento per la visita che sarà successivamente confermata dal personale del Numero Verde. Le visite mediche sono rese possibili grazie alla partecipazione di moltissimi medici oculisti che hanno aderito gratuitamente alla campagna garantendo ciascuno la propria disponibilità ad effettuare le visite gratuite. A febbraio quindi, appuntamento con il mese di prevenzione della vista "Per Vedere Fatti Vedere!" 

STOCKHOLM FURNITURE FAIR/LIGHTING - FIERA DEL MOBILE/ILLUMINAZIONE DI STOCCOLMA, 6/10 FEBBRAIO
Milano, 16 gennaio 2003 - I design svedesi e nordici in genere hanno rappresentato in questi ultimi anni una delle principali novità sulla scena internazionale. Molti designer e produttori svedesi e nordici hanno investito nello sviluppo e nell'innovazione. I loro investimenti sono alla base dei loro crescenti successi sul mercato mondiale. Stockholm Furniture Fair/Lighting 2003: gli espositori delle due manifestazioni congiunte e l'intero universo del design di Stoccolma si presentano all'annuale appuntamento con l'innovazione e le più moderne, avanzate e attuali tendenze del design. Famosi architetti e designer di svedesi e e nordici sono presenti in fiera a disposizione dei visitatori, che potranno anche avere la possibilità di rendersi conto di persona del loro lavoro nei laboratori e studi di designer e architetti di interni. Ovviamente si può approfittare dell'occasione per una interessante visita alla bella città di Stoccolma. Un programma "ad hoc" è stato preparato per la stampa internazionale, in collaborazione con il Salone al quale ha aderito anche una delegazione della IFI (Federazione Internazionale Designer e Architetti d'interni.Info: Aliana Rampoldi, Insigna Development Milano - tel.335.6899648 silvia_Stoccolma@hotmail.com 

TORNA, DOPO TRE ANNI, LA MOSTRA DEL LIBRO ANTICO IN PROGRAMMA DAL 14 AL 16 MARZO 2003
Milano, 16 gennaio 2003 - La Mostra del Libro Antico in programma dal 14 al 16 marzo 2003, torna, dopo tre anni, al Palazzo della Permanente di Milano (via Turati 34), luogo in cui la rassegna, giunta alla XIV edizione, è nata e si è affermata. Settanta espositori, librai antiquari tra i più importanti al mondo, offrono ancora una volta, l'occasione di accostarci all'immaginifico mondo del libro antico. Un mondo dove possono essere soddisfatti i gusti e gli interessi di ognuno. Migliaia di pregiati volumi percorrono ogni strada del sapere, fonti inesauribili di cultura, ma anche di divertenti curiosità, patria degli appassionati di carte, caratteri e rilegature, e di chi semplicemente desidera ammirare la bellezza delle miniature e delle incisioni. Come ogni anno, il sito web dedicato alla Mostra www.mostradellibroantico.it offre una panoramica completa sulla rassegna e consente agli utenti di entrare in contatto diretto con gli espositori e con i loro cataloghi informatici, oltre che di accedere alle pagine delle oltre centocinquanta aziende sponsor della manifestazione. La mostra si sviluppa su una estensione temporale di oltre seicento anni, partendo dai manoscritti miniati e dagli incunaboli per giungere a libri di grande pregio del XIX secolo e a sorprendenti iniziative editoriali del XX secolo. Fra i prestigiosi volumi che saranno in mostra, alcuni meritano un'attenzione particolare Manoscritti - In primo piano è senza dubbio da porre "Histoire romaine", ovvero i dieci libri della prima decade della Storia Romana di Tito Livio in francese, un prezioso volume manoscritto a Parigi nell'ultimo decennio del XIV secolo per un membro della famiglia reale o, comunque, dell'alta nobiltà. Il testo, tradotto da Pierre Bersuire amico del Petrarca durante il suo soggiorno ad Avignone, è dotato di un glossario per i termini più difficili (Dr. Jörn Günther Antiquariat - Amburgo). La libreria londinese Bernard Quaritch espone un manoscritto veneziano del tardo 1400: una raccolta in italiano delle vite dei filosofi e dei più grandi nomi della letteratura classica, riferibili principalmente a Diogene Laertio. I 99 fogli della pergamena, scritti su colonne singole in inchiostro marrone, sono impreziositi da numerose iniziali in oro, blu, porpora, rosso e verde. Incunaboli - La libreria Sourget di Chartres presenta "Opera", prima edizione dei componimenti di Orazio, finemente illustrata, la prima a essere stampata in Germania (il 12 marzo 1498). Il prezioso volume, che conserva un'originale rilegatura tedesca del diciottesimo secolo, è ornato da 168 eleganti incisioni su legno, di cui 37 a piena pagina. Cinquecento - La libreria Pregliasco (Torino) propone una tra le più cospicue e rare opere tipografiche del celebre stampatore veneziano Aldo Manuzio: la prima edizione a stampa dei "Moralia" di Plutarco. Al poderoso lavoro di redazione (i due volumi constano di ben 534 fogli), che ebbe inizio nel 1506 e finì nel 1509, con Demetrios Dukas, collaborò anche il noto umanista olandese Erasmo da Rotterdam. Un originale trattato sull'arte della danza, "Il Ballarino..."di Fabrizio Carosio stampato a Venezia nel 1581, viene presentato dalla torinese Il Cartiglio. L'opera, ricca di incisioni su rame in piena pagina, è considerata fondamentale per lo studio del ballo del Cinquecento, mettendo in risalto l'importante ruolo svolto dagli italiani nella diffusione dell'arte della danza. Seicento e Settecento - Fra le rarità di questi secoli si situa "L'emporio delle glorie palermitane" di Paolo A. Del Vio, (stampato a Palermo nel 1704), opera presentata dalla libreria Il Polifilo di Milano. Particolarmente interessanti sono le quattro tavole contenute nel volume, ripiegate, disegnate e incise in rame dall'autore stesso, che era ingegnere. Esse mostrano gli apparati per la festa di santa Rosalia del 1704; la prima, formata da cinque parti per una lunghezza complessiva di ben 196 centimetri, raffigura la cavalcata con i carri allegorici, che portano il Bucintoro e altre navi. Da Lella e Gianni Morra, libreria veneziana specializzata in stampe giapponesi, si può ammirare una nota opera illustrata da Shunsho e Shigemasa e pubblicata nel 1776: "Seiro Bijin Awase Sugata Kagami". Il libro celebra la grazia e la bellezza delle idealizzate cortigiane d'alto rango ritraendole in artistiche attività di intrattenimento durante le quattro stagioni, nei loro templi del piacere: le Case verdi. Può essere considerato un evento eccezionale l'apparizione sul mercato di due lettere manoscritte, datate e firmate di Giacomo Casanova, mirabile esempio della sua versatilità e abilità del comporre. La prima, datata 13 febbraio 1780, si articola in dieci righe ed è indirizzata ad un esponente dell'autorità dell'epoca, ma la seconda del 12 febbraio 1789, destinatario il nipote, è ben più ricca di informazioni e narra una delle avventure compiute dallo scrittore veneziano, che tanto hanno contribuito alla sua fama e alla sua fortuna (Letteratura Tattile - Rimini). Ottocento e Novecento E'considerata una tra le opere più famose dell'Ottocento "La Storia naturale degli uccelli che nidificano in Lombardia" di Eugenio Bettoni (Milano 1865-1868), esposta dalla libreria milanese Malavasi. Due volumi di testo e uno di 120 superbe tavole eseguite in cromolitografia da Oscar Dressler, illustrano una ricchissima collezione ornitologica di esemplari impagliati, donata dalla famiglia Turati al Museo di Storia Naturale di Milano, e purtroppo distrutta durante la seconda guerra mondiale. Tormentata la storia della finissima plaquette, presentata dalla Libreria Pontremoli di Milano, "Une saison en enfer" di Arthur Rimbaud, (Bruxelles, 1873), il diario autobiografico della sua avventurosa, ma travagliata adolescenza. L'acconto versato dalla madre del poeta per la stampa di questo libro non fu considerato sufficiente dalla tipografia, che trattenne buona parte degli unici 500 esemplari lasciando all'autore poche copie, inviate ad alcuni amici, tra i quali Paul Verlaine, in prigione a Mons. Il resto della tiratura fu scoperto solo nel 1901 proprio nel magazzino dello stampatore, da un bibliofilo belga che distrusse 75 volumi danneggiati. La Libreria Ai Due Santi di Padova porta in mostra gli 8 volumi de "Il Giornale dei Bambini", in cui venne pubblicata l'edizione originale del Pinocchio, ovvero "La storia di un burattino". Il capolavoro immortale della letteratura per ragazzi apparve infatti a puntate su tale rivista dal 7 luglio 1881 al 25 gennaio 1883. Presso Il Polifilo di Milano si può ammirare l'edizione originale della brossura illustrata di "Le poète assassiné" di Guillaume Apollinaire, pubblicata da L'Edition, Bibliothèque des curieux, a Parigi nel 1916. Il prezioso esemplare, che vanta una dedica olografa sul foglio di guardia, fu donato dall'autore, precursore del surrealismo, al suo amico Giuseppe Ungaretti. E proprio di Giuseppe Ungaretti è l'esemplare numero 31 de "La Guerre. (Une Poésie)", pubblicata a Parigi nel 1919, prima edizione delle uniche 80 fuori commercio con bella dedica autografa a Giovanni Papini (Libreria Antiquaria Gozzini - Firenze). La proposta è quindi varia, in grado di soddisfare curiosità e interessi di tutti, e variamente distribuita nel tempo lungo oltre seicento anni. Al di là delle tematiche - o assieme ad esse - sta il gusto per il libro particolare, per l'opera prima, per la bellezza della miniatura, della xilografia o della litografia, per la carta antica, per la rilegatura preziosa e per tante cose ancora. Il gusto per il passato che dentro questi libri è racchiuso e si svela quando, con grande attenzione, li apriamo e ne scorriamo le parole di cui già molti prima di noi, magari tante generazioni fa, hanno avuto l'occasione di appropriarsi e di gioire. 

BST MILANO PER LA PRIMA VOLTA AL WHO'S NEXT DI PARIGI NELLA SEZIONE FAME 
Milano, 16 gennaio2003 - Who's Next la fiera parigina dedicata ad una donna anticipatrice di tendenze, sempre alla ricerca di brand top of the line di alta riconoscibilità nello scenario internazionale, ancora una volta ha tenuto fede alla sua vocazione chiamando a raccolta il meglio dei marchi promossi dall'audience di mercato che ha contribuito ad accrescere l'appeal del salone. In linea con questo dictat, dal 23/01/03 al 27/01/03,Bst Milano, il giovane marchio di casa Sintesi, sarà presente per la prima volta con la collezione Autunno/Inverno 03/04, nella sezione Fame, laboratorio assoluto di tutte le nuove tendenze, inaugurando così un nuovo percorso di crescita altamente impegnativo. 

LA TERZA ETÀ NEL TURISMO: MOSTRA-CONVEGNO SU FITNESS, TEMPO LIBERO E ATTIVITÀ SPORTIVE DEI SENIOR 
Milano, 16 gennaio 2003 Da oggi fino a sabato 18, si terrà a Milano la seconda edizione della "Mostra convegno sul turismo senior". Gli over 60, sempre più numerosi e sempre più esigenti, necessitano di un'offerta di alto livello. Eastend Studios di Milano, in via Mecenate 84, è la nuova sede per espositori specializzati, in rappresentanza di tour operator, agenzie di viaggio, catene alberghiere, casinò, crociere, terme, enti del turismo, località internazionali. La manifestazione presenterà, oltre a una vasta scelta di itinerari turistici e del tempo libero, momenti di incontro fra visitatori e operatori con un ricco programma di intrattenimento culturale, ludico e sportivo. L'edizione 2003 avrà come indirizzo il golf, un'attività che oltre al beneficio fisico, sviluppa maggiori relazioni sociali. "Un grande momento di aggregazione -spiega l'assessore al Turismo Giovanni Bozzetti- per un pubblico sempre molto attivo e che vive profondamente la città". L'ingresso è gratuito e un bus navetta collegherà, a intervalli di un'ora, a partire dalle 9.30, la sede della mostra alla Stazione Centrale, fermandosi in piazza San Babila, piazza Cinque Giornate, arrivando a destinazione in meno di mezz'ora

FIERA MILANO - CHIBI&CART 2003 TAVOLA ROTONDA ACCESSORIES ADDICT L¹ACCESSORIO BIJOUX NEL PUNTO VENDITA OGGI: TRASVERSALITÀ, LIFESTYLE E PERSONALIZZAZIONE.
Milano, 16 gennaio2003 - Ascoltando le esperienze di chi si è confrontato con il mercato si cercherà di comprendere in che misura l'accessorio concorre alla personalizzazione del punto vendita, secondo il principio del ciò che trovo qui non trovo altrove. Questa vitalità dell¹accessorio bijoux verrà messa anche in rapporto alla tensione al negozio trasversale come proposta di uno o più stili di vita e come angolo in cui trovare un universo di gusto e benessere. Parallelamente al recente successo dei piccoli marchi, particolari e raffinati, così il bijoux può essere la chiave per risvegliare e catturare l¹interesse. Esigenze e nuove estetiche nella differenziazione del punto vendita, moda e design, possono essere risolte e favorite dall¹apertura alla preziosità della gioia. L¹accessorio di moda riesce ad aiutare la vendita e a orientare le scelte del cliente? In che proporzione incide la sua presenza tra le proposte selezionate dal negoziante? Si può parlare di merceologia trainante? Le esperienze e le testimonianze di chi ha introdotto questa tipologia affiancandola alle tradizionali. ll bijoux: nuove funzioni nel retail moda e nel negozio trasversale. Abbandonando la visione omologata del punto vendita come spazio standardizzato, l'accessorio bijoux diventa un elemento importante nella elaborazione di una strategia di vendità innovativa. I concetti su cui si vorrà lavorare saranno quelli della trasversalità, della proposta di lifestyle, della personalizzazione e unicità del punto vendità. Linee di tendenza in cui il bijoux si inserisce come elemento capace di orientare le scelte di gusto del compratore. Saranno presenti: Alessandra Ghelardoni, di Allaxia; Alessandro D¹Introno di Etnico; Fulvio Roher di 3M Italia; Buyer del comparto moda; Buyer e distributori del comparto arredo; Produttori di bijoux e accessorio moda. Introduce la tavola rotonda: Patrizia Coggiola di Mood con ŒIl bijoux nel punto vendita su una prospettiva globale: immaginari dagli States al Far East. Sabato 18 gennaio 2003, ore 16.30 Area Shining Summer, pad. 14/1° I design svedesi e nordici in genere hanno rappresentato in questi ultimi anni una delle principali novità sulla scena internazionale. Molti designer e produttori svedesi e nordici hanno investito nello sviluppo e nell'innovazione. I loro investimenti sono alla base dei loro crescenti successi sul mercato mondiale. Stockholm Furniture Fair/Lighting 2003: gli espositori delle due manifestazioni congiunte e l'intero universo del design di Stoccolma si presentano all'annuale appuntamento con l'innovazione e le più moderne, avanzate e attuali tendenze del design. Famosi architetti e designer di svedesi e e nordici sono presenti in fiera a disposizione dei visitatori, che potranno anche avere la possibilità di rendersi conto di persona del loro lavoro nei laboratori e studi di designer e architetti di interni. Ovviamente si può approfittare dell'occasione per una interessante visita alla bella città di Stoccolma. Un programma "ad hoc" è stato preparato per la stampa internazionale, in collaborazione con il Salone al quale ha aderito anche una delegazione della IFI (Federazione Internazionale Designer e Architetti d'interni.Info: Aliana Rampoldi, Insigna Development Milano - tel.335.6899648 silvia_Stoccolma@hotmail.com 

VERDISSIMAMENTE 4° SALONE DI ECOLOGIA, BENESSERE, TURISMO ALL'ARIA APERTA, ENOGASTRONOMIA TIPICA, PARCHI E DINTORNI 
Ferrara, 16 gennaio 2003 - Il Turismo Verde nella nostra Regione ha trovato finalmente una collocazione istituzionale degna dell'importanza e dello spazio che questo settore si sta sempre più velocemente conquistando nel panorama dell'economia nazionale (dato confermato da una recente indagine secondo la quale rispetto al passato sono cambiate le abitudini vacanziere degli italiani che in percentuale crescente scelgono mete alternative alla classica permanenza in albergo o alla seconda casa). Nell'ambito della 45ª Fiera di Argenta che ha avuto luogo dal 5 al 9 settembre 2002, si è tenuta la terza edizione di VerdissimaMente (il Salone di Ecologia, Benessere, Sport e Turismo all'aria aperta, Parchi e dintorni) che quest'anno ha avuto anche il merito di inserire all'interno delle proprie iniziative sulla visibilità del settore naturalistico e la valorizzazione delle risorse territoriali un evento che non ha eguali per quel che riguarda la zona dell'Emilia Romagna e delle regioni limitrofe: si tratta del primo workshop sul turismo "verde", svoltosi venerdì 6 settembre dalle ore 9.30 alle 13.30 nella Sala Verde in Piazza Marconi. Tale workshop è stato voluto dall'Arch. Lanfranco Viola, con il prezioso supporto dell'Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Ferrara, dell'Unione di Prodotto di Appennino e Verde e del Parco del Delta del Po dell'Emilia Romagna. L'iniziativa ha ottenuto subito alla sua prima edizione una notevole risonanza, se è vero che della trentina di Operatori della Domanda italiana, giunti nella nostra regione per trovare e per conoscere nuovi prodotti e nuove destinazioni per la vendita sul mercato nazionale, oltre l'80% proveniva da fuori regione, come analogamente del centinaio di operatori dell'offerta ricettiva presenti oltre il 50% non era dell'Emilia Romagna. L'obiettivo del workshop è stato quello di far incontrare per la prima volta in Regione gli operatori professionali della domanda e dell'offerta del Turismo "Verde", favorendo così lo scambio di informazioni e di offerte commerciali, con lo scopo di sopperire in questo modo alle non favorevoli condizioni in cui si trovano ad operare molte aziende, causate nella maggioranza dei casi dalle dimensioni ridotte o dalla loro posizione decentrata rispetto ai principali flussi turistici e di comunicazione (cosa che consente scarsa visibilità e promozione). L'amore per la natura non "prefabbricata", la semplicità e la qualità umana dell'accoglienza; l'opportunità di praticare sport in mezzo al verde; la possibilità di viaggiare e riscoprire i sapori genuini dei prodotti tipici locali, sono alcuni dei motivi di richiamo del settore che vanno nella direzione di soddisfare le nuove richieste del turista. Queste considerazioni testimoniano dell'esigenza attuale e sempre più sentita dal settore naturalistico di avere momenti di visibilità vera e specifica entro un proprio campo di attività, senza dover essere confusa con il settore di produzione di beni di consumo , che spesse volte esula dal concetto specifico di turismo ecologico. Con tutte queste condizioni favorevoli, siamo certi che il secondo workshop (che verrà organizzato per il prossimo anno in occasione della quarta edizione di VerdissimaMente in spazi ancora più ampi) confermerà il successo di questa prima edizione e possa anzi essere occasione di ulteriore sviluppo per questo settore del nostro turismo Proseguendo nell'opera di promozione e divulgazione dei temi legati al turismo verde, abbiamo "esportato" il messaggio di VerdissimaMente oltre i confini regionali stipulando un accordo di collaborazione con Salus - Il Salone del Benessere giunto alla 7ª edizione. Salus avrà luogo da venerdì 7 a domenica 9 febbraio 2003 alla Fiera di Bolzano e porterà in mostra i tre grandi settori su cui si basa il "Benessere" di ciascuno: la Salute, l'Alimentazione e l'Ambiente; proprio l'Ambiente naturale come spazio per le proprie vacanze, per il tempo libero, per lo sport sarà l'oggetto dei convegni e delle esposizioni che contiamo di organizzare all'interno di Salus. 

"ACCESSORIES ADDICT", TAVOLA ROTONDA IN OCCASIONE DI CHIBI&CART 2003 
Milano, 16 gennaio 2003 - Sabato 18 gennaio 2003 alle ore 16.30 (Area Shining Summer, pad. 14/1° di Fiera Milano) avrà luogo la tavola rotonda Accessories Addict. L'accessorio bijoux nel punto vendita oggi: trasversalità, lifestyle e personalizzazione. Ascoltando le esperienze di chi si è confrontato con il mercato si cercherà di comprendere in che misura l'accessorio concorre alla personalizzazione del punto vendita, secondo il principio del ciò che trovo qui non trovo altrove. Questa vitalità dell'accessorio bijoux verrà messa anche in rapporto alla tensione al negozio trasversale come proposta di uno o più stili di vita e come angolo in cui trovare un universo di gusto e benessere. Parallelamente al recente successo dei piccoli marchi, particolari e raffinati, così il bijoux può essere la chiave per risvegliare e catturare linteresse. Esigenze e nuove estetiche nella differenziazione del punto vendita, moda e design, possono essere risolte e favorite dall¹apertura alla preziosità della gioia. L'accessorio di moda riesce ad aiutare la vendita e a orientare le scelte del cliente? In che proporzione incide la sua presenza tra le proposte selezionate dal negoziante? Si può parlare di merceologia trainante? Le esperienze e le testimonianze di chi ha introdotto questa tipologia affiancandola alle tradizionali. ll bijoux: nuove funzioni nel retail moda e nel negozio trasversale. Abbandonando la visione omologata del punto vendita come spazio standardizzato, l'accessorio bijoux diventa un elemento importante nella elaborazione di una strategia di vendità innovativa. I concetti su cui si vorrà lavorare saranno quelli della trasversalità, della proposta di lifestyle, della personalizzazione e unicità del punto vendità. Linee di tendenza in cui il bijoux si inserisce come elemento capace di orientare le scelte di gusto del compratore. Saranno presenti Alessandra Ghelardoni di Allaxia, Alessandro D'Introno di Ethnico, Fulvio Roher di 3M Italia, Buyer del comparto moda, Buyer e distributori del comparto arredo, Produttori di bijoux e accessorio moda. Introdurrà la tavola rotonda: Patrizia Coggiola di MOOD con "Il bijoux nel punto vendita su una prospettiva globale: immaginari dagli States al Far East." 

SMART GMBH IN COSTANTE CRESCITA AUMENTO DELLE VENDITE SUPERIORE AL 5% PER UN TOTALE DI 122.300 UNITÀ IN CONTROTENDENZA 
Böblingen, 16 gennaio 2003 - Il 2002 è stata un'ulteriore tappa di successo per smart. Con il lancio sul mercato di smart roadster e smart roadster-coupé, smart si trasforma da azienda monoprodotto ad azienda multiprodotto. Il successo degli attuali prodotti e della filosofia aziendale è dimostrato dal recente incremento delle vendite pari al 5,2% per un totale di 122.300 smart city-coupé, smart cabrio e smart crossblade nel 2002 (anno precedente 116.200 vetture). Questo aumento in assoluta controtendenza sul mercato automobilistico, è da ricondurre da una parte alle innovazioni di prodotto attuate a gennaio 2002 e dall'altra alle strategie di vendita mondiali. Le automobili smart sono oggi vendute in 24 Paesi. "Dopo il 2002, caratterizzato da una forte incertezza e da un calo delle immatricolazioni delle auto, siamo particolarmente orgogliosi del successo aziendale che ci siamo conquistati con un lavoro comune. Questo risultato nasce infatti dalla riuscita interazione tra i prodotti innovativi, il team creativo e lo straordinario impegno di tutti gli addetti alle vendite", così illustra il bilancio annuo Andreas Renschler, Presidente del Consiglio di Amministrazione di smart gmbh. Nonostante una chiara contrazione del mercato complessivo in misura del 3,8% e del segmento comparativo in misura del 6,4% in Europa Occidentale (entrambi i valori sono stati registrati nel mese di ottobre 2002), smart è riuscita ad affermarsi nel suo segmento di mercato con un incremento delle immatricolazioni del 7,2%. I mercati principali, e cioé Germania (43.600 unità) ed Italia (32.000 unità), anche nel 2002 hanno contribuito in misura determinante al notevole incremento delle vendite. "In tutti i mercati, ma soprattutto nei Paesi con i maggiori risultati di vendita, smart si conferma come la vettura al di sopra di ogni categoria. Si guida smart senza problemi dai 18 agli 80 anni e ci si presenta sempre con eleganza", così Philipp Schiemer, Direttore Marketing & Sales della smart gmbh svela uno dei segreti del successo del marchio e dei suoi prodotti. Successo di vendita anche in nuovi mercati Anche i mercati più giovani di smart hanno registrato uno straordinario sviluppo. Il Portogallo, con 1.430 veicoli venduti già nei primi dodici mesi, ha raggiunto un eccellente risultato. Con l'introduzione della smart city-coupé e smart cabrio con guida a destra, la richiesta è stata enorme anche in Gran Bretagna, dove il volume di vendite è stato raddoppiato a 9.600 vetture (anno precedente 4.600). Nel frattempo smart ha consolidato la sua posizione anche in Giappone, il secondo mercato per le vetture con guida a destra. Nel primo anno dopo l'introduzione sul mercato la vendita è aumentata del 35% a 6.100 unità, oltre la metà delle quali sono le cosiddette smart k. La smart k tiene conto delle normative vigenti in Giappone per i cosiddetti veicoli leggeri (in giapponese: kei-jidousha) e pertanto gode di un trattamento assicurativo e fiscale notevolmente più conveniente. Inoltre per i proprietari di questo modello viene a mancare l'obbligo di dimostrare il possesso di un posto auto, in parte consueto nelle città giapponesi. Preparazione di altri mercati Oltre ai soddisfacenti risultati di vendita, altre tappe importanti della smart gmbh sono state l'ampliamento della gamma dei prodotti con smart roadster e smart roadster-coupé e l'apertura di 10 ulteriori mercati per un totale di 24 aree di vendita. Nel 2002 l'apertura dei nuovi mercati è stata inaugurata dalla Slovacchia, seguita dalla Croazia, Ungheria, Slovenia, Taiwan, Polonia, Sud Africa, Repubblica Ceca, Hong Kong e Israele. smart offre la sua gamma in quasi 600 Punti vendita (POS). Di questi 414 si trovano in Europa, che rappresenta oggi l'area di vendita principale di smart, 165 in Giappone e 19 nei nuovi mercati recentemente aperti per il marchio smart. Nel 2002 la rete di vendita smart è aumentata di circa il 23% rispetto all'anno precedente. Inoltre alla fine dell'anno sono stati stipulati con i partner di vendita europei nuovi contratti conformi al nuovo regolamento CE per la liberalizzazione del settore automobilistico. Nel 2003 la rete di vendita continuerà a essere ampliata e verranno aperti nuovi mercati per smart. "L'interesse per i nostri prodotti continua ad essere enorme e questo ci consente di espanderci in nuovi mercati", asserisce Philipp Schiemer. Con la produzione di un altro modello smart a Juiz de fora (Brasile) nel 2005 smart pianifica il suo ingresso sul mercato statunitense. Relativamente all'anno produttivo 2002 la quota dei modelli con motorizzazione diesel è stata di un quarto. I modelli smart con l'innovativa tecnologia diesel common rail sono pertanto le auto prodotte in grande serie con un consumo di 3 litri ogni 100 km più vendute nel mondo. Dal 1998 sono state prodotte nello stabilimento francese di Hambach complessivamente 440.000 modelli di smart city-coupé e smart cabrio. La produzione di vetture nello stabilimento smart di Hambach è stata ampliata con un'ulteriore linea di produzione per smart roadster e smart roadster-coupé con un investimento di circa 100 milioni di Euro. Il numero dei dipendenti a Hambach ammontava alla fine dell'anno a 770 (2001: 751). La produzione dei nuovi prodotti smart roadster e smart roadster-coupé ha avuto inizio il 6 gennaio. All'inizio dell'anno ha avuto inizio anche la produzione della seconda generazione di smart city-coupé e smart cabrio. Queste vetture offrono ai Clienti maggiore potenza, maggiore sicurezza e comfort superiore. Per quanto riguarda la loro tecnologia di trazione e la sicurezza, come per esempio il sistema elettronico di controllo della stabilità ESP di serie, i modelli sono unici e innovativi nella loro categoria. I nuovi motori rispettano la normativa antinquinamento EU4 che consente ai Clienti smart in Germania di godere di un'esenzione fiscale fino a tutto il 2005. L'ampliamento della gamma di prodotti smart ed anche il posizionamento del marchio all'interno del Mercedes Car Group, ha portato nel 2002 ad una variazione del nome della società. Alla fine di settembre la denominazione Micro Compact Car smart GmbH è stata modificata in smart gmbh. Oltre al nuovo nome, l'azienda ha registrato in tutto il mondo anche un nuovo logo e si presenta con un claim che è valido per la gamma di prodotti attuale e futura, per i Clienti, ma anche per i collaboratori dell'azienda e per la filosofia aziendale: open your mind. Aumento del 16% dei posti di lavoro in una nuova sede Con il trasferimento di smart alla sede di Böblingen ora tutti i dipendenti di smart gmbh sono riuniti in una nuova sede. Nel 2002 i dipendenti di smart gmbh erano complessivamente 1.140, il che significa un incremento del 16 percento rispetto al 2001. Il primo frutto della joint venture (smart-Brabus GmbH) costituita in aprile 2002 con la Brabus GmbH con sede a Bottrop è quest'anno la versione di punta di smart city-coupé e smart cabrio in grado di soddisfare le massime esigenze. 

LA STORIA DI MILANO ATTRAVERSO I SUOI GIOIELLI 
Milano, 16 gennaio 2003. Avevate notato le 594 gemme incastonate sul grande candelabro bronzeo del Duomo, disposte su 7 bracci per un'altezza di 6 metri? E le 4379 gemme che ornano l'altare di Volvino all'interno della basilica di S. Ambrogio? Sono alcuni dei tesori analizzati dal Cisgem, azienda speciale della Camera di Commercio, per il controllo di qualità dei materiali gemmologici e dei metalli preziosi che organizza un incontro sulla storia del gioiello durante il quale verranno illustrati esempi significativi di gioielli e lavori di oreficeria a partire dal Medio Evo fino al '900. Si parlerà di oreficeria barbarica, dell'Altare aureo di S. Ambrogio, dei gioielli del Rinascimento e d'altro. Gli esempi presentati durante il corso faranno riferimento per quanto possibile a oggetti significativi conservati nelle principali collezioni dei musei milanesi. Per informazioni ed Iscrizioni: Cisgem) Via delle Orsole, n. 4, 20123 Milano - tel. 02 8515.5250 - fax 02 8515.5258 - e-mail cisgem@mi.camcom.it - web: cisgem.camcom.it. L'incontro si terrà: giovedì 6 Febbraio 2003 dalle ore 17.00 alle ore 18.30 presso il Cisgem via delle Orsole 4 - Milano "La Camera di Commercio di Milano - ha dichiarato Dario Bossi, Presidente di Cisgem, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - è da anni impegnata nella promozione e nella certificazione dei metalli preziosi, attraverso l'azienda speciale Cisgem. Hanno avuto una particolare importanza culturale l'analisi gemmologica del Tesoro del Duomo di Milano e dell'altare aureo di Volvino nella Basilica di S. Ambrogio, per i quali l'analisi è stata realizzata grazie all'unità mobile per un controllo 'a domicilio'". Il Duomo di Milano e il "tesoro" nascosto. Oltre 1000 le gemme all'interno. Il Duomo di Milano non è soltanto uno splendido monumento d'arte e di fede, ma è anche scrigno d'incomparabile valore. Tra i pezzi di maggior pregio esposti nel Tesoro ricordiamo la copertura dell'evangelario detta "Dittico delle cinque parti" (sec.V), "L'Evangelario di Ariberto" (sec.XI), "l'Ostensorio Castiglioni" (sec. XVI), "la Croce di Chiaravalle" (sec.XIII), la "Pace di Pio IV" (sec. XVI), la Croce processionale di S. Carlo Borromeo (sec. XVI). Il Cisgem azienda speciale della Camera di Commercio di Milano ha fatto una rigorosa verifica degli oggetti del Tesoro, ricchi di pietre ornamentali e di numerose tipologie di gemme ed ha partecipato anche allo studio delle gemme incastonate sul grande candelabro bronzeo sito nel transetto sinistro del Duomo: 594 gemme, disposte su 7 bracci che raggiungono un'altezza di 6 metri, una struttura imponente e al tempo stesso discreta. Sono per la quasi totalità (575) quarzi tagliati a "cabochon" appiattito, ai quali si aggiungono altre 19 gemme tra le quali lapislazzuli, vetri, un opale e una gemma non identificata. Le gemme di S. Ambrogio. L'altare di Volvino è ornato da 4379 gemme, per lo più minerali del gruppo del quarzo (ametiste, corniole, agate, citrini, cristalli di rocca), granati, zaffiri e smeraldi, peridoti, madreperle, lapislazzuli e turchesi. Ci sono pietre straordinarie, tra cui la più antica, una gemma del primo secolo a.C., su cui è inciso il nome della proprietaria Voturia CF, o un granato gigante, zaffiri dello Sri Lanka, tra cui uno blu scuro e di grandi dimensioni. Tutte le gemme sono state numerate e analizzate. Interessanti si sono rivelate 14 gemme incise 8 delle quali con intagli e 6 con cammei. 

COPPA DEL MONDO DI SNOWBOARD AL CENTRO DI TORINO 
Torino, 16 gennaio 2003 - Un San Valentino davvero spettacolare per tutti gli amanti della tavola, che a Torino in Piazza Vittorio Veneto dalle 16.30 alle 20.00 del 14 febbraio potranno ammirare i "trick", cioè le straordinarie evoluzioni dei più famosi campioni di snowboard. Nella scenografica ambientazione torinese si potra' rivedere in azione Giacomo Kratter, lo snowboarder italiano che ha fatto breccia nei cuori italiani per il quarto posto di Salt Lake con il suo "Haakonflip 1080", una "manovra" con triplo avvitamento su se stessi (360 gradi per 3). Ma non è tutto. Per Renato Montabone, Assessore allo Sport della Citta' di Torino - "Questa è la prima volta che una gara di Coppa del Mondo si svolge nel centro di una citta' . La Nokia Snowboard F.I.S. World Cup costituirà in effetti il momento clou di Blix 2003, l'eccezionale snowboard village che verrà allestito in piazza dall'8 al 15 febbraio: piste da gara innevate, campo scuola gratuito dei maestri F.I.S.I., concerti, incontri, spettacoli e l'emozionante Duel Cross, una grande gara di snowboard aperta a tutti i tesserati F.I.S.I. - Federazione Italiana Sport Invernal prevista per il 15 febbraio". Luigi Zacco, Presidente del Blix Commitee, sottolinea che "gli otto giorni saranno un'occasione unica per avvicinarsi a questo splendido sport e per creare voglia di Olimpiadi". 

AL GARDAGOLF LA 60° EDIZIONE DELL'OPEN D'ITALIA TELECOM LA COMPETIZIONE SI TERRA' DAL 10 AL 4 MAGGIO 2003 
Milano, 16 gennaio 2003 - Il Comitato di Presidenza della Federazione Italiana Golf, presieduto da Franco Chimenti, ha deliberato oggi che la 60a edizione dell'Open d'Italia, organizzata dalla Fig e dal Pga European Tour, si giochera' sui green del Gardagolf. Il torneo, che avra' come main sponsor Telecom Italia, si disputera' dal 1° a 4 maggio 2003. Inoltre, sempre oggi, e' stato costituito il comitato organizzatore dell'evento composto da: Donato di Ponziano, Presidente, in rappresentanza della Fig; George O'Grady, in rappresentanza della Pga European Tour; Franco Tavelli, in rappresentanza del Country Club del Gardagolf. E' stato inoltre nominato un comitato esecutivo dell'Open di cui fanno parte: Riccardo Pisa, Vicepresidente della Fig e Presidente del Gardagolf, Filippo Sassoli, Vicepresidente della Fig, i consiglieri federali Aldo Stacchi, Paolo Casati, Roberto Tronchetti Provera, Ascanio Calvi. Segretario del comitato e' Stefano Manca, Segretario Generale della Fig segretario Quest'anno il montepremi della manifestazione sara' di 1milione e 100mila euro. ''A nome del tour - ha detto George O'Grady Deputy Executive Director del Pga European Tour - esprimo soddisfazione per tornare a collaborare con la Federazione Italiana Golf e di farlo dopo 5 anni sullo splendido percorso del Gardagolf'' 

CERIMONIA D'APERTURA: COME ARRIVARCI 
Tarvisio, 16 gennaio 2003 - Oltre 100 bus navetta assicureranno il trasferimento di tutte le persone accreditate dai rispettivi alloggi verso l'Arena Di Prampero, dove domani pomeriggio (con inizio alle ore 16.30) si svolgerà la cerimonia d'apertura dell'Universiade. Nei pressi della reception di ogni residenza o albergo, coinvolto nell'ospitalità di atleti, delegati, autorità e giornalisti, verrà affisso un avviso che riporterà gli orari in cui i pullman passeranno a prendere tutti gli interessati. La Jumbo Grandi Eventi, responsabile del settore trasporti di Tar2003, garantirà una copertura totale in base ai clienti presenti all'interno di una singola struttura ricettiva. Tale servizio sarà effettuato da ciascuno dei differenti poli dell'Universiade, e non soltanto da Tarvisio, e si ripeterà per il rientro nei rispettivi alloggi. Discorso a parte, invece, per quanto riguarda il servizio navetta dedicato ai turisti e non accreditati in genere, che intendono seguire la cerimonia d'apertura. Fondamentale, per loro, sarà raggiungere con mezzi propri il parcheggio di Valbruna (alla partenza della vecchia cabinovia) e quello in prossimità di Camporosso, entro le 14, prima cioè che venga chiusa la Statale Pontebbana proprio all'ingresso di Camporosso. Dalle due aree di sosta, quindi, verranno messe in funzione, verso le 14.30, due navette che faranno la spola dai parcheggi verso l'Arena Di Prampero. Anche questo servizio, ovviamente, sarà assicurato nel tratto di ritorno, al termine della cerimonia d'apertura. Le ultime novità sulla disponibilità di posti per l'evento di domani: i 7200 tagliandi per accedere alle tribune sono ormai esauriti. Rimane ancora un'area, vicina a quella riservata ai portatori di handicap, che sarà a disposizione di ulteriori 1500 spettatori in piedi. www.tarvisio2003.org 

UNIVERSIADI 2007, FISU SCEGLIE TORINO E BANGKOK 
Trieste, 16 gennaio 2003 - Nel 2007 Torino ospiterà l'Universiade invernale mentre Bangkok, capitale della Thailandia, sarà la sede dei Giochi universitari estivi. La decisione è stata annunciata a Trieste dal presidente della FISU (Federazione internazionale degli Sport universitari) George Killian, al termine della riunione del Comitato esecutivo, cui hanno partecipato 22 delegati. Torino è stata presumibilmente scelta per "approfittare" degli impianti predisposti in occasione delle Olimpiadi invernali, in programma nel 2006. E' stata preferita a candidature presentate dalla Turchia e dal Canada. La capitale thailandese, presente nel capoluogo giuliano con una folta delegazione che ha accolto l'annuncio con particolare entusiasmo, ha superato la concorrenza di Polonia, Taipei e Messico, che, al pari della nazione vincitrice, si sono proposte, ha evidenziato Killian, con delle splendide presentazioni. Nel corso della conferenza stampa seguita all'annuncio, ha preso la parola anche l'assessore allo Sport del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, nella sua veste di presidente del Comitato organizzatore di Tarvisio 2003, l'Universiade invernale in programma da giovedì 16. Dopo aver ringraziato la Fisuper aver tenuto a Trieste la riunione del proprio comitato esecutivo, Ciriani ha ricordato che per Tarvisio 2003 sono stati "anni intensi di duro lavoro, che hanno permesso di raggiungere la gran parte degli impegni che ci eravamo prefissi in termini di impianti, di organizzazione e di copertura mediatica della manifestazione. Fatti che hanno confermato la vocazione internazionale della nostra regione, una regione di confine". "Crediamo anche - ha aggiunto Ciriani - di aver dato importanza al coinvolgimento in questa avventura non solo degli sport invernali, ma di tutte le discipline sportive, delle scuole e di tanti ragazzi". "Auguro agli amici di Torino e di Bangkok - ha concluso - di lavorare come noi tanto, molto, troppo, ma di avere alla fine tutte le soddisfazioni che abbiamo finora avuto noi".

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