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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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NEWS
di

LUNEDI'
20 GENNAIO  2003

pagina 1

 

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(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

LA COMMISSIONE MIGLIORERÀ LA GESTIONE FINANZIARIA DEI PROGETTI DI RICERCA 

Bruxelles, 20 gennaio 2003 - La Commissione ha adottato un piano d'azione volto a migliorare e rendere più chiara la gestione finanziaria dei progetti in compartecipazione. Il piano, che fa seguito alle osservazioni espresse da alcuni Direttori generali nel 2001, è stato richiesto per affrontare il problema della "complessità della gestione finanziaria delle azioni indirette attraverso una semplificazione ed una maggiore coerenza fra i diversi sistemi attualmente in vigore, nonché mediante una gestione più efficace dei contratti". Per migliorare il coordinamento organizzativo, si prevede l'istituzione di un gruppo, all'interno del servizio, incaricato della gestione finanziaria dei contratti, al fine di garantire la coerenza d'interpretazione dei contratti stessi e facilitare lo scambio delle migliori prassi. Una rete di corrispondenti riferirà direttamente al gruppo interno al servizio su questioni specifiche. Per quanto concerne i progetti finanziati nell'ambito del quinto programma quadro (5PQ), la Commissione rammenterà ai contraenti la possibilità di verifiche contabili finanziarie, chiedendo loro di informare i propri partner delle responsabilità previste in base ai termini contrattuali. La Commissione, inoltre, comunicherà ai contraenti i problemi più comuni riscontrati durante i controlli finanziari, affinché si eviti di ripetere gli stessi errori. I controlli delle richieste di rimborso dei costi costituiscono un altro importante ambito d'azione. Le verifiche "desk audit" eseguite al momento della ricezione delle domande verranno intensificate e il controllo, mediante campionamento casuale, delle richieste di rimborso sarà esteso a ciascun progetto. Alcune DG aumenteranno il numero di verifiche contabili complete. Le nuove regole di partecipazione e la nuova struttura contrattuale per il sesto programma quadro (6PQ) dovrebbero semplificare la gestione dei progetti in compartecipazione. Il nuovo contratto non impone delle categorie di spesa e conferisce al consorzio maggiore flessibilità nella gestione del progetto di ricerca. Sul sito web dedicato al 6PQ verrà pubblicata una lista delle domande più frequenti (FAQ) relative soprattutto alle regole di partecipazione e agli aspetti contrattuali. Nel caso in cui si riscontrassero ancora richieste di rimborso gonfiate, verranno applicate le sanzioni previste a tutela degli interessi finanziari della Comunità. Nel contratto-tipo, inoltre, saranno inseriti gli ordini di riscossione, così come stabilito dal Trattato e dalle Regole di partecipazione. 

BNL: IL CONSIGLIO DELIBERA UN AUMENTO GRATUITO DEL CAPITALE SOCIALE RISERVATO A DIPENDENTI DELLA BANCA E APPROVA IL CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI PER IL 2003 
Roma, 20 gennaio 2003. Il Consiglio di Amministrazione di Bnl riunitosi il 17 gennaio a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, in base agli accordi contrattuali in essere, ha deliberato (avvalendosi della delega prevista dall'articolo 7, quinto comma, dello Statuto della Banca) un aumento di capitale a titolo gratuito finalizzato all'assegnazione a n. 629 dipendenti che hanno maturato 25 anni di servizio effettivo, di n.1.391.511 azioni ordinarie, del valore nominale di 0,50 euro ciascuna (godimento 1° gennaio 2002), per un valore nominale complessivo di 695.755,50 euro. Il capitale sociale di Bnl passerà dunque da 1.087.555.258,50 euro a 1.088.251.014 euro (suddiviso in 2.153.303.697 azioni ordinarie e 23.198.331 azioni di risparmio, tutte del valore nominale di 0,50 euro ciascuna). L'aumento di capitale avverrà con parziale utilizzo della speciale riserva costituita dall'Assemblea degli Azionisti con utili non distribuiti, la quale si riduce da 5.461.401,47 euro a 4.765.645,97 euro. Nella riunione odierna il CdA ha inoltre approvato il calendario di massima, per il 2003, degli eventi societari inerenti l'approvazione del bilancio e la relazione semestrale, nonché la redazione delle relazioni trimestrali: terza decade di marzo - progetto di bilancio al 31/12/2002 da sottoporre all'Assemblea e Bilancio Consolidato di Gruppo; ultima decade di aprile - Assemblea degli azionisti per approvazione del bilancio al 31/12/2002; seconda decade di maggio - relazione trimestrale al 31/3/2003; seconda decade di settembre - relazione semestrale al 30/6/2003; seconda decade di novembre - relazione trimestrale al 30/9/2003. Il progetto di bilancio e il bilancio consolidato relativi all'esercizio 2002, una volta approvati dal Consiglio di Amministrazione, saranno resi disponibili presso la sede sociale della Banca e presso la Borsa Italiana entro 90 giorni dalla chiusura dell'esercizio; la relazione semestrale sarà resa pubblica entro 75 giorni dalla scadenza del semestre. Pertanto, ai sensi dell'art. 82, comma 2 della delibera Consob 11971, non verranno redatte le relazioni trimestrali al 31 dicembre 2002 e al 30 giugno 2003. 

BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA - LUGANO APPROVA IL BILANCIO DELL'ESERCIZIO 2002 DECISA CRESCITA DEGLI AGGREGATI PATRIMONIALI. L'UTILE NETTO SI AFFERMA A 6,5 MILIONI DI FRANCHI SVIZZERI
Lugano, 20 gennaio 2003 - Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA - istituto di credito di diritto elvetico con sede a Lugano, di proprietà dalla Banca Popolare di Sondrio - nella riunione del 16 corrente mese ha esaminato e approvato le risultanze patrimoniali ed economiche dell'esercizio 2002, settimo dalla fondazione. La decisa espansione degli aggregati patrimoniali attesta l'accresciuta operatività, quindi l'affermazione della banca nelle aree presidiate. Il totale di bilancio mette a segno un progresso intorno al 60%. Il significativo utile netto di franchi svizzeri 6.558.516, risente inevitabilmente del pesante arretramento dei mercati borsistici e del conseguente rallentamento dell'attività di intermediazione. Sconta inoltre, insieme a congrui accantonamenti e ammortamenti, l'incremento dei costi riconducibili all'espansione territoriale e al correlato rafforzamento della struttura. L'articolazione periferica beneficia di due nuove aperture: la dipendenza di Bellinzona, capoluogo del Canton Ticino, e la rappresentanza di Zurigo. Di rilievo, l'autorizzazione ricevuta dalla Banca di Francia per l'istituzione della succursale di Monaco, nell'omonimo Principato, dove attualmente opera un ufficio di rappresentanza. La rete si compone quindi, per ora, di quattordici unità. Precisamente, dodici filiali: Lugano, Lugano-Cassarate, Chiasso, Locarno e Bellinzona nel Canton Ticino; St. Moritz, Poschiavo, Celerina, Castasegna e Coira nel Cantone dei Grigioni; San Gallo e Basilea negli omonimi Cantoni; due rappresentanze: Zurigo e Monaco. 

MARCO BOLGIANI DIRETTORE GENERALE DI UNICREDIT PRIVATE BANKING 
Torino, 20 gennaio 2003 - Il Consiglio di amministrazione di UniCredit Private Banking ha nominato oggi Marco Bolgiani Direttore Generale. Nato a Milano nel 1957, sposato con due figli, Bolgiani è laureato con lode in economia all'Università Bocconi. Ha ricoperto con successo l'incarico di Amministratore Delegato di Eptaconsors (holding dell'omonimo Gruppo), di Eptafund e di Eptasim; in precedenza ha avuto responsabilità in Citibank. E' stato anche Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda. In UniCredit Private Banking affiancherà il Presidente Luigi Guidobono Cavalchini Garofoli e l'Amministratore Delegato Andrea Moneta, che è anche Vice Direttore Generale di UniCredito Italiano e responsabile della Divisione Private & Asset Management. Bolgiani completa il vertice di UniCredit Private Banking di cui sono Vice Presidenti Vincenzo Buonaura Calandra, Fabrizio Caraccia e Candido Fois. I Consiglieri sono: Roberto Armand, Fabrizio Benintendi, Renzo D'Arcano, Andrea Grosso, Gianfranco Gutty, Lionello Jona Celesia, Pietro Modiano, Stefano Piperno, Alessandro Profumo, Marco Radice, Luca Remmert, Giancarlo Sangalli, Francesco Slocovich, Mario Tonini e Valerio Zanone. UniCredit Private Banking nasce dal progetto di riassetto strategico delle banche in Italia del Gruppo UniCredit - denominato Progetto S3 - che ha portato in un solo anno da una struttura federale composta da sette aziende di credito generaliste alla nascita di tre banche nazionali specializzate per segmento di clientela. UniCredit Private Banking che ha sede a Torino, dispone di una rete di 153 Filiali in Italia e gestisce asset per 40 miliardi di euro. La Banca si propone come punto di riferimento per la clientela che detiene importanti patrimoni, con una missione volta a soddisfarne il livello di qualità attesa avvalendosi di professionisti di eccellenza e strutture di avanguardia. 

OPA AUTOSTRADE 
Milano, 20 gennaio 2003 - L'offerta pubblica d'acquisto volontaria e totalitaria promossa da Newco28 S.p.A. sulle azioni ordinarie Autostrade - Concessioni e Costruzioni Autostrade S.p.A. parte oggi  20 gennaio 2003 e terminerà, salvo proroga, il successivo 21 febbraio. Il corrispettivo unitario offerto è pari ad Euro 9,5 per azione, e sarà corrisposto agli aderenti all'Offerta il quinto giorno di borsa aperto successivo all'ultimo giorno d'Offerta. Il corrispettivo - giudicato congruo dal Consiglio di Amministrazione dell'Emittente riunitosi il 13 gennaio scorso - rappresenta un premio rispettivamente del 18,3%, 14,5%, 13,5% e 16,1% se raffrontato con la media aritmetica mensile ponderata per il volumi giornalieri dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni ordinarie dell'Emittente nel mese, nei 3 mesi, nei 6 mesi e nei 12 mesi antecedenti la data di Comunicazione dell'Intenzione, e del 40,7% se raffrontato con il prezzo dell'offerta pubblica di vendita, in sede di privatizzazione dell'Emittente nell'anno 1999. Si ricorda che l'efficacia dell'Offerta è subordinata, tra l'altro, alla condizione che le adesioni consentano all'Offerente di conseguire la titolarità di un numero di azioni che, unitamente alle azioni di proprietà di Schemaventotto, rappresentino almeno il 66,7% dell'intero capitale sociale ordinario di Autostrade che risulterà sottoscritto e versato l'ultimo giorno d'Offerta, avuto riguardo al numero di Azioni emesse ed in circolazione a tale data. Il Documento e la relativa scheda di adesione sono a disposizione del pubblico presso gli Intermediari Incaricati oltre che presso la Società per Amministrazioni Fiduciarie "Spafid" S.p.A., con sede in Milano, Via Siusi 1, e UniCredit Banca Mobiliare S.p.A., con sede in Milano, Via Tommaso Grossi 10, entrambi in qualità di intermediari incaricati del coordinamento della raccolta delle adesioni, presso Borsa Italiana S.p.A., con sede in Milano, Piazza degli Affari 6, nonché sul presente sito internet www.mediobanca.it e su quello www.autostrade.it  Mediobanca svolge il ruolo di consulente finanziario dell'Offerente, nonché di Co-ordinating Bank e Mandated Lead Arranger per il finanziamento dell' operazione. 

INFERENTIA.DNM:CALENDARIO EVENTI SOCIETARI 2003 
Milano, 20 gennaio 2003 - 14 febbraio 2003 Consiglio di Amministrazione Esame della relazione trimestrale relativa al 4° trimestre 2002;18 marzo 2003 Consiglio di Amministrazione Esame del progetto di bilancio 2002; 28-30 aprile 2003 Assemblea ordinaria degli azionisti Approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2002; 13 maggio 2003 Consiglio di Amministrazione Esame della relazione trimestrale relativa al 1° trimestre 2003; 5 agosto 2003 Consiglio di Amministrazione Esame della relazione trimestrale relativa al 2° trimestre 2003; 16 settembre 2003 Consiglio di Amministrazione Esame della relazione semestrale relativa al 1° semestre 2003; 11 novembre 2003 Consiglio di Amministrazione Esame della relazione trimestrale relativa al 3° trimestre 2003. Durante l'anno il management incontrerà la comunità finanziaria in almeno due occasioni che si terranno con ogni probabilità nei mesi di: febbraio/marzo e giugno/luglio. E' già prevista inoltre la partecipazione al Road show del Nuovo Mercato: la tradizionale presentazione alla comunità finanziaria organizzata da "Borsa Italiana" che si tiene a novembre. 

GRUPPO STEFANEL: AL 30 NOVEMBRE 2002 UTILE DI € 3,8 MILIONI 
Ponte di Piave, 20 gennaio 2003 - Si è riunito il 13 gennaio - sotto la Presidenza di Giuseppe Stefanel - il Consiglio di Amministrazione di Stefanel S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati del Gruppo relativi ai primi nove mesi dell'esercizio in corso (01/03/2002 - 30/11/2002). La valutazione del gruppo Nuance con il metodo del patrimonio netto e relativamente al periodo agosto - ottobre, non consente in questo trimestre l'esposizione su tutti i principali indicatori economici e patrimoniali delle performance del gruppo stesso. Il fatturato consolidato del Gruppo Stefanel nel III trimestre 2002 (settembre-novembre) è pari a € 60,3 milioni, in miglioramento rispetto al risultato relativo all'analogo periodo dello scorso esercizio (€ 55 milioni). Il fatturato del Gruppo nei primi nove mesi del 2002 si attesta a € 175,7 milioni in diminuzione di € 13 milioni rispetto al valore registrato nello stesso periodo del 2001 (€ 188,8 milioni). Al netto delle chiusure dei business cK, Stefanel Kid e delle linee donna prodotte da Interpool, il fatturato risulta sostanzialmente invariato (-0,8%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il margine industriale lordo nel III trimestre 2002 è pari a € 36,8 milioni, in miglioramento rispetto al risultato relativo all'analogo periodo dello scorso esercizio (€ 30,1 milioni). Il margine industriale lordo dei primi nove mesi dell'esercizio in corso è passato da € 103 milioni a € 102,3 milioni con un decremento di € 0,7 milioni. In termini percentuali si registra, invece, un miglioramento dell'incidenza sul fatturato pari 3,6 punti percentuali attribuibile principalmente ad un diverso mix di vendite e al venir meno dell'effetto diluitivo proprio dei dismessi business cK, Kid e Interpool donna. Il risultato operativo consolidato nel III trimestre 2002 è negativo per € 2 milioni, in miglioramento rispetto al risultato relativo all'analogo periodo dello scorso esercizio (€ -2,8 milioni). Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2002 è negativo per € 2,8 milioni (€ +1,6 milioni nel 2001) e risulta fortemente condizionato dall'incremento dei costi correnti connessi all'apertura ed al riallestimento dei negozi sia in Italia che in Germania i cui volumi di vendita, non ancora a regime, non hanno consentito di ottenerne il completo assorbimento. Il risultato ante imposte del Gruppo nel III trimestre 2002 è pari a € 4,1 milioni, in forte miglioramento rispetto all'analogo periodo del 2001 (€ -5,6 milioni) così come il risultato relativo ai primi nove mesi dell'esercizio in corso che passa da € -3 milioni a € + 3,8 milioni. In particolare, il gruppo Nuance, nel trimestre agosto-ottobre 2002 ha registrato un fatturato pari a € 336,5 milioni ed un utile netto del periodo pari a € 12,4 milioni permettendo al Gruppo Stefanel di recepire, in base alla valutazione ad equity della partecipazione, un effetto positivo di € 6,0 milioni. Ai soli fini informativi, si evidenzia che il fatturato consolidato pro-forma del Gruppo Stefanel calcolato sui nove mesi ammonterebbe a € 344,1 milioni, il risultato operativo sarebbe positivo per € 5,5 milioni e l'utile ante imposte ammonterebbe ad € 5,3 milioni. L'esposizione finanziaria netta del Gruppo, pari a € 127,8 milioni, è aumentata di € 27,5 milioni rispetto al 2001, di cui € 24 milioni dovuti al citato effetto sull'indebitamento consolidato dell'acquisizione di The Nuance Group Ag. L'ulteriore variazione è attribuibile al risultato della gestione nei dodici mesi, agli investimenti netti relativi al business abbigliamento e al differente perimetro di consolidamento. Gli investimenti netti effettuati nei primi nove mesi dell'esercizio 2002 ammontano a € 23,6 milioni e si riferiscono principalmente allo sviluppo ed ammodernamento della rete commerciale a marchio Stefanel (€ 16,5 milioni di euro) e a marchio Hallhuber (€ 2,9 milioni di euro), al rinnovo di macchinari industriali per la produzione di maglieria (€ 2,5 milioni) e all'acquisto di nuovi software (€ 1,7 milioni). Grazie agli importanti investimenti effettuati il Gruppo può ormai contare su una rete distributiva con ampia copertura territoriale nel mercato italiano. Pertanto, si ritiene che gli investimenti dei prossimi esercizi potranno essere più contenuti in quanto indirizzati al solo miglioramento ed ammodernamento della attuale rete distributiva. Infine, si segnalano i risultati dei primi mesi della campagna di recruiting dei nuovi affiliati della catena di negozi in franchising denominata "Stef in Time" che confermano il raggiungimento dell'obiettivo di 50 aperture per la prima collezione P/E 2003. Il Gruppo Nuance, nel corso del mese di dicembre, ha ottenuto dalla Società Aeroporti di Roma la sub concessione delle attività di nove punti vendita dell'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Nonostante il 2002 sia stato un anno difficile per il settore abbigliamento, anche grazie ai primi effetti conseguenti all'acquisizione del Gruppo Nuance, si ritiene che il risultato economico netto di esercizio a livello consolidato possa essere in sostanziale pareggio. 

NUOVA COMPAGINE AZIONARIA PER TELSEY ENTRA BERGER TRUST, NUOVO SOCIO AL 21,75% 
Milano, 20 gennaio 2003 - Telsey, società trevigiana fondata nel 1993, specializzata nella progettazione e realizzazione di apparati per la copertura dell'ultimo miglio, annuncia un aumento di capitale con l'ingresso nella compagine azionaria di Berger Trust, società fiduciaria della famiglia Berger, abitualmente impegnata in investimenti di carattere industriale a medio/lungo termine. Caratterizzata da un alto livello di internazionalizzazione e da una forte spinta all'innovazione tecnologica, Telsey, che negli ultimi due anni ha sostenuto un progetto di crescita notevole, punta ora su un'operazione di ricapitalizzazione che le consentirà di rafforzare ulteriormente il proprio business nel mercato italiano, di aggredire in maniera ancora più determinata e decisa il mercato internazionale delle soluzioni di accesso a banda larga. Il capitale sociale è quindi così ripartito: Berger Trust S.p.A. al 21.75%, Broadex N.V. partecipata dall'iniziativa Raffaello, fondo di private equity di cui è advisor l'Euromobiliare Corporate Finance al 30%, e Flitel, società finanziaria avviata da Andrea Bosio al 48.25%. Le tre società, di comune intesa, hanno già iniziato a pianificare interventi mirati per il prossimo triennio che si preannuncia generoso di soddisfazioni e dalle ottime prospettive. Andrea Bosio, Presidente di Telsey, dichiara "La turbolenza dei mercati e le trasformazioni che Telsey stessa ha vissuto nel 2002, non hanno impedito al management e alla struttura interna di centrare tutti gli obiettivi posti ad inizio anno: crescita sostanziale del portafoglio prodotti, nuovi sviluppi tecnologici, acquisizione di clienti nel territorio europeo, crescita della struttura in termini di persone, reparti, processi, incremento del fatturato e dei margini. Un'ulteriore obiettivo consisteva nel garantire a Telsey una maggiore solidità finanziaria resa possibile dall'allargamento della base azionaria alla società Berger Trust, che ha sottoscritto circa il 83% dell'aumento di capitale riservato, mentre il restante 17% è stato sottoscritto da Flitel. In definitiva, possiamo dire che il 2002 si conferma come un anno positivo per la Telsey, che si appresta ad affrontare le nuove sfide del mercato internazionale ed a confermare il ruolo di leadership nel settore delle soluzioni di accesso a banda larga". Infolink: www.telsey.com

PRESTITEMPO E WALL STREET INSTITUTE RIATTIVANO I CORSI OPENING ENGLISH 
Milano, 20 gennaio 2003 - Prestitempo, divisione di Deutsche Bank Spa specializzata nel credito al consumo, e la scuola di lingue Wall Street Institute Italia hanno raggiunto un accordo che consente agli iscritti ai corsi Opening English, recentemente interrotti, di portare a termine regolarmente i corsi acquistati. L'accordo prevede la possibilità per i circa 2.300 clienti Prestitempo, che hanno acquistato i corsi a rate, di riprendere a frequentare le lezioni di inglese presso i centri Wall Street Institute. Tempi e modalità per la ripresa dei corsi saranno definiti nelle prossime settimane e i corsisti saranno informati direttamente da Prestitempo. La possibilità di portare a termine i corsi sarà estesa anche a chi ha pagato in contanti, sulla base dei contratti già sottoscritti. Massimiliano Becheroni, direttore di Prestitempo, ha dichiarato: "Siamo soddisfatti di aver trovato un partner come Wall Street Institute che ci ha permesso di garantire ai nostri clienti e anche agli studenti che hanno pagato in contanti l'opportunità di continuare le lezioni senza ulteriori aggravi di costi" Chris Eden, direttore generale Wall Street Institute Italia, ha commentato: "Siamo lieti di poter offrire il nostro contributo e di poter aiutare, insieme a Prestitempo, questi studenti al fine di risolvere positivamente una situazione che ci aveva preoccupato sin dalla chiusura improvvisa delle scuole Opening. Wall Street Institute, da leader di mercato nell'insegnamento della lingua inglese, è decisa ad offrire il suo supporto agli studenti colpiti da questa situazione e si sta impegnando attivamente su tutti i fronti per assicurare loro una risoluzione positiva". Prestitempo, divisione di Deutsche Bank Spa che opera da 35 anni nel mercato del credito al consumo, è il primo operatore bancario italiano del settore con oltre 2.200 milioni di euro di erogato nel 2002. Wall Street Institute è presente in tutto il mondo con 430 centri distribuiti in 23 paesi. Dal 1997 fa parte del gruppo americano Sylvan Learning Systems Inc., leader mondiale nel settore dell'insegnamento e della formazione. In Italia dal 1972, con oltre 50 scuole dislocate nelle principali località, ha in programma di continuare il suo processo di consolidamento nel mercato italiano aprendo nuove sedi. Wall Street Institute ha aiutato nel corso dei suoi 30 anni di attività oltre 370.000 studenti italiani a parlare inglese. 

LA COMMISSIONE AUTORIZZA IL SISTEMA DI VENDITA DI DE BEERS DENOMINATO "SUPPLIER OF CHOICE" MA È CONTRARIA ALL'ACCORDO CON ALROSA 
Bruxelles, 20 gennaio 2003 - A seguito di un'approfondita indagine la Commissione europea ha autorizzato il sistema di vendita di diamanti grezzi di De Beers denominato "Supplier of Choice" ma vigilerà sulla sua effettiva applicazione per garantire che il mercato continui ad essere competitivo. Nell'ambito di un'altra indagine la Commissione ha inviato una comunicazione delle obiezioni a De Beers e al produttore russo di diamanti Alrosa in cui rende nota la sua posizione preliminare secondo cui l'accordo con cui Alrosa si impegna a vendere metà della sua produzione attraverso De Beers viola le regole di concorrenza dell'Unione europea. L'accordo commerciale De Beers/Alrosa Alrosa Company Limited, un'impresa statale produttrice esclusiva di diamanti grezzi in Russia, è la seconda maggiore produttrice di diamanti grezzi al mondo ed è quindi potenzialmente concorrente di De Beers. De Beers detiene una posizione dominante nella fornitura mondiale di diamanti grezzi in quanto controlla il 60-65% dell'offerta. Ha sedi in Sudafrica e nel Regno Unito. Con l'accordo commerciale notificato alla Commissione nel marzo 2002 Alrosa si impegna a vendere a De Beers diamanti grezzi per un valore di circa 800 milioni di euro all'anno per un periodo di cinque anni. De Beers immetterà poi tali diamanti nel mercato. Gli impegni contrattuali di Alrosa nei confronti di De Beers riguardano circa metà della produzione annua dell'impresa russa. La Commissione ritiene che l'accordo notificato limiti in misura considerevole la concorrenza nel mercato dei diamanti grezzi in quanto elimina la concorrenza rappresentata da Alrosa. La Commissione ritiene inoltre che stipulando l'accordo De Beers abbia abusato della sua posizione dominante nel mercato dei diamanti grezzi. Il controllo esercitato da De Beers sulla produzione di diamanti grezzi nonché l'utilizzo strategico delle sue scorte le consentono di determinare la quantità, la qualità e, in buona misura, il prezzo dei diamanti che immette nel mercato ogni anno. Il resto del mercato rappresentato da produttori in Angola, Australia e Canada è molto frammentato. L'invio di una comunicazione delle obiezioni costituisce una fase dell'indagine antitrust della Commissione e non ne pregiudica l'esito finale. De Beers e Alrosa dispongono di un periodo di due mesi per rispondere alla comunicazione delle obiezioni e possono anche richiedere che si svolga un'audizione. "Supplier of Choice" Al termine di un'indagine separata la Commissione ha deciso di chiudere il procedimento relativo al sistema di distribuzione di De Beers denominato "Supplier of Choice" ("SoC"). Il sistema SoC sostituirà il tradizionale approccio monopolistico di De Beers, basato sul controllo della fornitura, con una strategia maggiormente incentrata sull'aumento del valore dei diamanti già in suo possesso attraverso iniziative di marketing e legate al marchio. Il sistema in gran parte formalizza quello che finora è stato un rapporto commerciale informale tra De Beers e i suoi clienti, noti con il termine di "sightholder", per l'acquisto e la vendita di diamanti grezzi. Vi sono attualmente circa 120 "sightholder" che acquistano diamanti grezzi in occasione di vendite periodiche organizzate da De Beers definite "sight". I "sightholder" possono essere produttori che tagliano e lucidano i diamanti o commercianti. Gli accordi SoC tra De Beers e i "sightholder" sono stati notificati alla Commissione nel maggio 2001 al fine di ottenerne l'autorizzazione ai sensi dell'articolo 81 del trattato CE. Nel luglio 2001 la Commissione con una comunicazione delle obiezioni ha avvisato De Beers che gli accordi non potevano essere approvati nella forma originaria perché i criteri di selezione dei "sightholder" e la quantità di informazioni riservate dettagliate e di impegni contrattuali loro richiesti potevano limitare il loro comportamento commerciale. L'inserimento di un mediatore o ombudsman, il cui nome dovrà essere approvato dalla Commissione, è stato considerato il sistema migliore per introdurre un controllo nel procedimento della selezione dei "sightholder" e della ripartizione tra loro dei diamanti. Ciò non preclude la possibilità di ricorso al giudice. De Beers ha inoltre reso più rapido il procedimento di selezione e ha acconsentito a concedere un i preavviso più lungo per la risoluzione dei contratti. Infine i "sightholder" potranno acquistare solo le scatole da loro richieste e lo potranno fare dopo avere esaminato le pietre. Una sintesi della notifica e delle modifiche è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Comunità europea C 273 del 9 novembre 2002 con l'invito ai terzi interessati a trasmettere le loro osservazioni. La Commissione ha ora deciso di non opporsi al sistema SoC ma dato che permane la preoccupazione che tale sistema possa essere utilizzato per ridurre artificiosamente la fornitura in particolare di diamanti di elevata qualità e considerando che il sistema "Supplier of Choice" non è stato ancora applicato la Commissione vigilerà da vicino sul mercato. La Commissione si assicurerà soprattutto che il sistema non impedisca la fornitura di quantità adeguate di diamanti grezzi ai commercianti affinché nel mercato continui ad essere disponibile una liquidità sufficiente. La Commissione si riserva pertanto il diritto di riaprire il caso qualora sopravvenissero modificazioni della situazione di fatto o di diritto relativamente ad aspetti fondamentali degli accordi. 

PROGRAMMI DEI CONVEGNI DI APERTURA DELLA MOBILITY CONFERENCE E LIIBITION 
Milano, 20 gennaio 2003 - Di seguito il programma di apertura della " Mobility Con"infrastrutture e mobilità come elemento di competitività e sviluppo del Paese" che si terrò presso  l'Auditorium di Assolombarda: ore  09.30 Relazione di apertura Michele Perini Presidente Assolombarda 09.45 Gabriele Albertini Sindaco Comune di Milano 10,00 Interventi: Il sistema infrastrutturale del Nordovest, le ricadute economiche e territoriali della mancata realizzazione delle infrastrutture - OTI Osservatorio Territoriale Infrastrutture Nordovest Stefano Zara Presidente Assindustria Genova Andrea Pininfarina Presidente Unione Industriale di Torino 10,30 Unità di Coordinamento Accordo Provincia di Milano Assolombarda Associazione degli Industriali di Monza e della Brianza eAssociazione Legnanese dell'Industria: Osservatorio sul monitoraggio congiunto della rete infrastrutturale in Provincia di Milano Dario Vermi Vicepresidente Provincia Milano 11,00 Coffee Break e visita agli stand 11.15 Tavolo Rotonda. Infrastrutture e mobilità scenari e prospettive Vittorio Adolfo Assessore Infrastrutture Trasporti Opere Pubbliche e Protezione Civile, Regione Liguria Claudio De Albertis Presidente ANCE Mario Mazzoleni Presidente Federlombardia Carlo Sangalli Presidente CCIAA di Milano Coordina Gianfrììnco Fabi Vicedirettore Il Sole 24 Ore 13.00 Intervento conclusivo Roberto Pormigoni Presidente Regione Lombardia "Progetti nel contesto lombardo e milanese" 20 gennaio 2003, Auditorium, 14.00 - 18.15 14.00 Registrazione partecipanti 14, M Relazioni di apertura Luciano Sgubini Vicepresidente Assolombarda Massimo Corsaro Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Regione Lombardia Massimo Sordi Vicepresidente CCIAA di Milano 15.00 Interventi: 1° panel "La mobilità nel territorio lombardo: il contributo di Ferrovie Nord .Milano " Norberto Achille Presidente Ferrovie Nord Milano Spa "Infrastrutture e trasporti per la competitività e lo sviluppo., il ruolo del sistema aeroportuale " Giorgio Fossa Presidente SEA Spa "tl nuovo sistema del servizio alla mobilità in Lombardia" Vito Gamberale Amministratore Delegato Autostrade Spa "I progetti di investimento per lo sviluppo della rete ferroviaria lombarda" Mauro Moretti Amministratore Delegato Rete Ferroviaria Italiana Spa "Il nuovo sistema fieristico milanese, un'infrastruttura su scala europea" Luigi Roth Presidente Fondazione Fiera Milano 16.00 Coffee Break 16.30 21 Panel "Autostrada Pedemontana come elemento essenziale del sistema viabilistico lombardo: caratteristiche e programmi " Stefano Ascioni Amministratore Delegato Autostrada Pedemontana Lombarda Spa "La tangenziale Esterna di Milano, 90 chilometri, ?.5 miliardi di .duro. Quando e per chi? " Giuliano Asperti Amministratore Delegato Tangenziali Esterne di Milano Spa "L'approccio al mercato dal punto di vista dell'utilizzatore della rete" Roberto Renon Amministratore Delegato Trenitalia Spa "L'Autostrada Milano-Serravalle SpA nel sistema della mobilità lombarda: ruolo strategico, sviluppa della rete e adeguamenti infrastrutturali" Desiderio Zoncada Presidente Autostrada Serravalle Milano Ponte Chiasso Spa 17.15 Interventi conclusivi: Giorgio Goggi Assessore Trasporti e Mobilità, Comune di Milano William Casoni Vicepresidente Regione Piemonte Ombretta Colli Presidente Provincia di Milano Ugo Martinat Vice Ministro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Coordina Carlo Maria Lo Martire Mediaset "Cultura civica per una mobilità di qualità" 20 gennaio 2003, Sala Falck, 15.00 - 17.30 15.00 Registrazione partecipanti Welcame Coffee 15.30 Relazione di apertura Alberto Meomartini Consigliere incaricato per scuola e formazione Assolombarda 15.45 Interventi: Osservatorio nazionale sulla cultura civica in Italia Andrea Poggio Presidente Legambiente Lombardia 16.00 Ne discutono: "Imparare a muoversi in città Mario G. Duetto Direttore Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia "Cultura civica e comportamenti: l'esperienza di Com.ieco" Carlo Montalbetti Direttore Generale Comieco "Il ruolo della bicicletta nel sistema dei trasporti" Luigi Riceardi Presidente Federazione Italiana Amici della Bicicletta "Fare opinione - Fare sistema" Cesare Stevan Presidente Commissione Traffico ACI "Imprese, cittadini e cultura civica" Roberto Costa Segretario Regionale Unione Regionale Lombarda del Commercio, del Turismo e dei Servizi, Consigliere CCIAA di Milano 1700 Intervento conclusivo Bruno Ferrante Prefetto di Milano Coordina Diletta Petronio TG4 

LA COMMISSIONE PROPONE REGOLE ARMONIZZATE PER RENDERE PIÙ SICURE LE GALLERIE STRADALI EUROPEE 
Bruxelles, 20 gennaio 2003 - La Commissione ha presentato in data odierna una nuova direttiva intesa a garantire un livello elevato, costante ed uniforme di protezione per tutti i cittadini europei che attraversano le gallerie della rete transeuropea di trasporto (Ten). L'invecchiamento di queste infrastrutture è un fattore preoccupante di rischio; il sempre più intenso uso che se ne fa e i gravi recenti incidenti che in esse si sono verificati dimostrano che i rischi maggiori sono corsi dagli automobilisti provenienti dall'estero. Ciò è dovuto ad una grave carenza di armonizzazione a livello di informazioni sulla sicurezza, di comunicazione e di equipaggiamento. La Commissione propone oggi un complesso di requisiti minimi armonizzati per la sicurezza e il funzionamento delle infrastrutture, per le norme sul traffico e per la segnaletica; la direttiva garantirà una maggiore protezione degli automobilisti nelle gallerie e migliori installazioni di sicurezza. La Commissaria Loyola de Palacio, Vicepresidente responsabile del settore Energia e Trasporti ha dichiarato: "In questi ultimi anni gli incidenti in galleria hanno provocato numerose vittime, mentre con una diversa normativa si sarebbero potute salvare molte vite umane. L'Unione europea ha il preciso dovere di garantire un livello elevato di sicurezza nelle gallerie e deve mettere queste importanti infrastrutture in grado di svolgere il ruolo che ad esse compete nel funzionamento e nello sviluppo dell'intera economia europea". La Commissione ha proposto oggi che tutte le gallerie di lunghezza superiore a 500 metri appartenenti alla rete transeuropea dei trasporti (Ten) vengano assoggettate a nuovi requisiti minimi di sicurezza armonizzati. La proposta riguarda oltre 500 gallerie già in esercizio, in fase di costruzione o allo stadio di progetto (per maggiori dettagli si veda l'allegato). In quasi tutti i paesi le gallerie stradali dovranno adeguarsi alle nuove norme entro 10 anni dall'entrata in vigore della direttiva. Nei primi sei anni il 50% di tutte le gallerie europee dovranno essere messe a norma. La direttiva detta in primo luogo una serie di requisiti inerenti l'organizzazione, il ruolo e le competenze dei vari organismi responsabili della sicurezza nelle gallerie e, in secondo luogo, alcune norme tecniche per l'infrastruttura, il funzionamento, le norme sul traffico e l'informazione degli automobilisti. In particolare, ciascuno Stato membro dovrà designare un'autorità amministrativa responsabile della sicurezza nelle gallerie e uno o più organi incaricati di valutare i collaudi e le ispezioni. La proposta della Commissione è principalmente diretta a prevenire le situazioni di emergenza che possano mettere in pericolo vite umane, l'ambiente e l'infrastruttura viaria e creino turbative nell'economia locale. Un secondo obbiettivo consiste nel creare le condizioni affinché chi resta coinvolto in incidenti stradali possa mettersi in salvo da solo nell'eventualità di eventi gravi come lo scoppio di un incendio. All'origine degli incidenti stradali troviamo principalmente il comportamento scorretto degli automobilisti, l'inadeguatezza delle dotazioni tecniche della rete stradale, i guasti o i malfunzionamenti (p.es. funzionamento difettoso del sistema elettrico, dei freni, surriscaldamento del motore, ecc.), come pure i problemi legati alla natura e alla posizione del carico (instabilità, reazioni chimiche). Dovranno essere prese misure per garantire le sicurezza stradale a livello di strutture, di dotazioni tecniche e di organizzazione: si tratta cioè di misure di prevenzione miranti a ridurre al minimo le conseguenze. Tutte le misure di sicurezza dovranno ricorrere alle più recenti acquisizioni tecniche e applicarsi a tutti i fattori e soggetti che entrano in gioco: utenti della strada, servizi di emergenza, infrastrutture viarie e autoveicoli. Per conseguire un livello ottimale di sicurezza nelle gallerie stradali della TEN sono stati fissati i seguenti obbiettivi: Primo obbiettivo: la prevenzione (prevenzione di eventi che possono mettere in pericolo la vita umana, l'ambiente e le installazioni della galleria) Priorità assoluta ha la prevenzione di eventi critici, nel senso che le principali misure da prendere dovranno avere finalità preventive. Le iniziative proposte riguardano: la definizione dei compiti da affidare ai gestori della galleria per garantire sicurezza agli utenti ed agli addetti sia in situazione normale (prevenzione) sia in caso di sinistro, monitorare l'efficienza di tutte le installazioni (ventilazione, illuminazione, ecc.) in condizioni di funzionamento normali adeguandole nell'eventualità di un incidente e provvedere alla loro manutenzione (installazioni strutturali ed elettromeccaniche); una migliore informazione degli utenti della strada sul tema della sicurezza nelle gallerie, ad esempio tramite campagne di informazione a livello nazionale; la costruzione di gallerie a due canne, le quali offrono ovviamente maggiori garanzie di sicurezza in caso di incendio. A tal fine, la Commissione propone che le gallerie a canna singola vengano costruite soltanto se le previsioni a lungo termine indicano che l'intensità del traffico rimarrà a livelli ragionevoli (al di sotto del 50% del livello di saturazione); l'obbligo di predisporre piani di emergenza in stretta cooperazione con i servizi di emergenza. Secondo obbiettivo: attenuazione delle conseguenze di un incidente (ad esempio in caso di sinistro stradale o incendio) da conseguire creando i presupposti ideali per: migliorare la comunicazione tra il gestore della galleria e i suoi utenti; mettere in condizione tutti coloro che rimangono coinvolti in un incidente di porsi in salvo con i propri mezzi: questo obbiettivo può essere raggiunto attraverso informazioni adeguate e un'idonea segnaletica; ad esempio, l'obbligo di sistemare segnali armonizzati, chiari e di facile comprensione, in tutti gli Stati membri, in numero sufficiente, che indichino la presenza, in ogni galleria, delle attrezzature di sicurezza è una misura essenziale che può essere immediatamente attuata a costi relativamente contenuti. Nel caso di un incidente o di altri inconvenienti, i primi 10-15 minuti sono cruciali per salvare vite umane e per ridurre al minimo i danni materiali; consentire l'intervento immediato degli automobilisti per impedire maggiori danni. A tale scopo è essenziale l'obbligo per tutti i mezzi pesanti, gli autobus e le autocorriere che entrano nelle gallerie di essere muniti di estintori, come pure l'obbligo per i mezzi pesanti di entrare in galleria con serbatoi supplementari di carburante riempiti solo a metà. Inoltre, i mezzi pesanti che trasportano merci pericolose o merci con potere calorifico superiore ai 30 MW - in considerazione della loro pericolosità - devono essere equipaggiati di appositi sistemi antincendio; le gallerie dovranno inoltre rispettare norme severe, ad esempio per quanto riguarda le uscite di sicurezza e la distanza tra le piazzole di sosta o le vie di fuga. Consapevole che la spesa derivante dall'ammodernamento e dalla messa a norma delle gallerie stradali con tutti i prescritti requisiti potrebbe essere estremamente elevata per gli Stati membri, la Commissione propone di consentire loro - previa effettuazione di un'analisi dei rischi - di porre in essere misure di sicurezza alternative e meno dispendiose, purché atte a garantire il conseguimento di un sufficiente livello di sicurezza. 

1 312 000 VEICOLI VENDUTI - OBIETTIVO RAGGIUNTO PER CITROËN 
Parigi, 20 gennaio 2003 - Per il sesto anno consecutivo, Citroën ha battuto nel 2002 il proprio record storico di vendite. Le vendite mondiali consolidate ammontano a 1 312 000 veicoli, ossia ad un incremento del 6,3 % rispetto all'anno precedente. Il numero di vetture consegnate ai clienti è salito a 1 301 700. Le consegne sono aumentate del 5 % rispetto al 2001 per un totale di 50 000 veicoli supplementari. In 17 Paesi dell'Europa Occidentale le consegne ai clienti di Autovetture + Veicoli Commerciali della Marca hanno raggiunto i 1 083 000 veicoli, riportando un incremento dell'1 % su un mercato in ribasso del 3 %. Al di fuori del territorio francese, in Europa Occidentale la Marca ha riscontrato un incremento del 4% nel settore delle Autovetture + Veicoli Commerciali (726 000 vetture consegnate) nonostante il mercato fosse in calo del 3 %. In Francia, nonostante un calo del 3,6 %, Citroën è risultata la marca che meglio ha saputo fronteggiare la recessione del mercato (- 5,2 %). Le immatricolazioni di Autovetture + Veicoli Commerciali corrispondono ad una penetrazione del 14 % contro il 13,8 % del 2001. Nel resto del mondo, Citroën ha effettuato 218 700 consegne, pari ad un incremento del 30%. Il 2002 si è rivelato per Citroën un anno propizio per l'arricchimento della propria gamma con l'arrivo di due nuovi modelli : C3 e C8 che, al pari degli altri veicoli della gamma, hanno saputo sedurre e conquistare la fiducia di un numero sempre crescente di clienti in tutto il mondo, poiché contraddistinti da modernità, stile e capacità di adeguamento alle aspettative della clientela. Grazie agli ottimi risultati commerciali ottenuti da C3, affermatasi negli ultimi mesi dell'anno, Citroën ha potuto rinforzare le proprie posizioni sul segmento delle vetture compatte. Alcuni mesi dopo il lancio, l'arrivo della nuova motorizzazione 1.4 HDi 16V 92 cv e del cambio SensoDrive ha contribuito a rilanciare questo successo commerciale. Eletta al primo posto come " vettura importata del 2002 " in Giappone, C3 è stata anche insignita del titolo di " Vettura dell'Anno 2003 " in Spagna, Ungheria, nei Paesi Bassi, in Croazia e Danimarca. Infine, è stata nominata " l'automobile più bella del mondo " in Italia, ha ricevuto il trofeo " Autobest 2003 " in nove Paesi dell'Europa Centrale e il premio come " Vettura 2003 per la famiglia " in Belgio. Presentata alla stampa internazionale nel giugno del 2002, C8, la nuova monovolume di alta gamma, ha ricevuto un'accoglienza altrettanto calorosa. Xsara Picasso, l'altra monovolume della gamma, prosegue con successo la sua ascesa commerciale. Tre anni dopo il lancio, Citroën raggiunge un totale di 625 000 Xsara Picasso vendute nel mondo. Anche Citroën C5 ha contribuito alla crescita della Marca, con più di 161 000 veicoli venduti nel Mondo durante il 2002. Sempre in buona posizione, Berlingo si trova ora di fronte ad una nuova era, grazie al proprio restyling, accolto con entusiasmo a fine del 2002. Infine, le qualità e le prestazioni delle motorizzazioni Diesel HDi, in termini di piacere di guida, economia, e protezione dell'ambiente, hanno contribuito al successo dei modelli della gamma Citroën. I veicoli della Marca con motorizzazioni Diesel corrispondono al 54 % delle immatricolazioni di Autovetture Citroën in Europa Occidentale nel 2002. In un mercato Diesel in crescita del 4 % rispetto al 2001, la Marca è cresciuta del 5 %. Un Salone "Mondial" ricco di novità Il Salone di Parigi 2002 ha offerto a Citroën l'occasione per condividere con il pubblico la propria visione del futuro e soprattutto per presentare uno dei progetti più prestigiosi del 2003 : C3 Pluriel. Si tratta infatti di una vettura dalle molteplici configurazioni e inedite nel mondo automobilistico, la cui commercializzazione avrà inizio nel primo semestre di quest'anno. Presso lo stand della Marca, le capacità innovative di Citroën sono state ben rappresentate dalla coupé 2+2 C-Airdream, quale testimonial ideale di una marca proiettata verso il futuro. Su questo prototipo vengono riprese due caratteristiche tecnologiche già sviluppate sul concept car C-Crosser : il volante a mozzo fisso e il comando " by wire ". Una stagione sportiva coronata da successi Anche dal punto di vista sportivo il successo non si è fatto attendere. Nel Campionato Mondiale rally, Xsara Wrc ha acquisito esperienza partecipando ufficialmente a 8 prove su 14, scelte in base alla relativa specificità. Al rally di Montecarlo, Sébastien Loeb e Daniel Elena hanno conquistato il secondo posto, classificandosi come i più veloci nelle prove cronometrate e concretizzando queste brillanti prestazioni trionfando all'Adac - Deutschland rally in Germania. In Kenya e in Catalogna, le Xsara si sono distinte altrettanto egregiamente. Nel primo di questi rally Thomas Rådström e Denis Giraudet sono saliti sul terzo gradino del podio, nel secondo Philippe Bugalski e Jean-Paul Chiaroni hanno a loro volta conquistato un onorevole terzo posto..Il 2003 segnerà l'entrata di Citroën nel Campionato Mondiale rally alla pari delle altre squadre con un programma completo di 14 "manche". Il team Citroën-Total utilizzerà tre Xsara WRC durante l'arco della stagione, con i seguenti equipaggi : Sébastien Loeb-Daniel Elena; Colin McRae-Derek Ringer; Carlos Sainz-Marc Marti. Nel 2002, anche le Saxo si sono distinte nei diversi campionati nazionali europei aggiudicandosi il titolo di Campioni in Germania, Belgio, Ungheria, Portogallo e Russia. In Spagna, Citroën ha vinto il Campionato Costruttori per la quarta volta. In Francia, Saxo Super 1600 ha preso il posto di Xsara nel Campionato nazionale rally, regalando il titolo a Citroën per il quinto anno consecutivo. La Marca si è inoltre meritata il titolo Costruttori per la prima volta in Francia, davanti a due altri costruttori francesi e uno straniero. Infine, Citroën ha partecipato al Campionato Mondiale di rally Super 1600, ribattezzato " Junior WRC ", schierando a inizio stagione ben sei Saxo alla partenza e la vittoria finale è andata a Dani Solà, un giovane pilota catalano. La Saxo ha saputo imporsi per il secondo anno consecutivo in questa disciplina, dominata lo scorso anno da Sébastien Loeb, offrendo una magnifica tripletta a Citroën nella classifica generale della categoria Jwrc. In Europa Occidentale, la Marca ha migliorato la propria posizione Autovetture conservando la penetrazione dei Veicoli Commerciali grazie ad un'attività commerciale più sostenuta condotta alla fine dell'anno. Mentre il mercato globale ha subito un calo del 3%, le immatricolazioni della Marca sono aumentate dell'1 %. La penetrazione Autovetture + Veicoli Commerciali di Citroën nel 2002 è passata dal 6,4 al 6,7 %. 

 

 

Volumi 2001    

Penetrazione %

Volumi 2002

Penetrazione %

Evoluzione in %

Autovetture
+ V. Comm.

Mercato

16 695 000

 

16 174 000

 

- 3 %

Citroën

1 070 000

 

6,4 %

1 083 000

6,7 %

+ 1 %

Autovetture

Mercato

14 811 000

 

14 374 000

 

- 3 %

Citroën

 

867 000

5,8 %

895 600

6,2 %

+ 3 %

V. Comm.

Mercato

1 884 000

 

1.800.000

 

- 4 %

Citroën

 

203 000

10,7 %

187 400

10,4 % -

8 %

Citroën registra un generale e significativo incremento sul mercato. In Francia, Citroën (- 3,6 %) è la marca che meglio ha saputo affrontare il ribasso del mercato (- 5,2 %). Le immatricolazioni Autovetture + Veicoli Commerciali della Marca corrispondono ad una penetrazione del 14 % contro il 13,8 % del 2001. La penetrazione Autovetture di Citroën ha raggiunto il 13,4 % contro il 13,1 % del 2001. Questo risultato è da attribuire in parte alle ultime novità C3 e C8, che hanno riscosso grande successo, come previsto. In Spagna, sul mercato Autovetture + Veicoli Commerciali, Citroën conserva il secondo posto con il 12,1 % delle quote di mercato e occupa il primo posto per il Diesel con il 14,3 % di penetrazione. Questa intensa attività commerciale è possibile grazie alla gamma Xsara che.conserva il primo posto sul mercato Autovetture con 90 900 veicoli venduti. Anche le vendite di C5 rivestono un ruolo importante nel successo commerciale di Citroën in Spagna. Durante l'anno, sono aumentate del 31 % superando le 25 000 unità consegnate. Sul mercato dei Veicoli Commerciali, Citroën rimane leader con una quota di mercato del 15,4 %. Nel Regno Unito, le immatricolazioni Autovetture + Veicoli Commerciali della Marca hanno raggiunto il 5,4 % delle quote di mercato aumentando di volume del 2 % e regalando a Citroën un nuovo record con 154 000 veicoli venduti. Le vendite di Xsara Picasso sono rimaste elevate con 45 500 unità vendute. Xsara Picasso resta la monovolume del segmento M1 più venduta nel Regno Unito. Berlingo Autovettura ha suscitato sempre lo stesso entusiasmo aggiudicandosi un incremento delle proprie delle vendite del 54 %. Tutti i modelli della gamma hanno riscosso lo stesso successo consolidando la posizione di Citroën sul mercato. La Marca occupa infatti il sesto posto sul mercato Autovetture. Per quanto riguarda i Veicoli Commerciali, le immatricolazioni della Marca sono aumentate del 3 % raggiungendo la quota di mercato dell'8,6 %. La Marca occupa il terzo posto sul mercato dei Veicoli Commerciali. In Italia, Citroën ha registrato un forte aumento del 22 % su un mercato Autovetture + Veicoli Commerciali in ribasso del 5 %. La quota di mercato è salita al 4 %. C3 rappresenta un elemento chiave nel successo di Citroën in Italia dove ha ricevuto una calorosa accoglienza. Dal suo lancio sono state vendute 28 900 unità. Anche le prestazioni degli altri veicoli della gamma hanno contribuito al conseguimento dei risultati ottenuti sul mercato italiano. C5 e Xsara Picasso hanno infatti registrato forti rialzi del 25 e del 13 %, portando il numero di unità vendute a 7 200 e 23 900. In Germania, Citroën ha dato prova di dinamismo commerciale e, malgrado un mercato in calo del 3 %, la Marca è riuscita a migliorare le vendite di Autovetture + Veicoli Commerciali del 12 %, raggiungendo una quota di mercato del 2,1 %. Il settore Autovetture ha riservato a Citroën il maggior incremento (+ 14%) tra i costruttori di automobili. La quota di mercato Autovetture del costruttore passa dall'1,7 % del 2001 al 2 % del 2002. Questo incremento è da attribuire al successo commerciale riscosso dall'intera gamma, in particolare da C5 che registra il maggiore rialzo con + 48 % rispetto al 2001 per un totale di 11 500 veicoli consegnati. Xsara Picasso continua la scalata, incrementando le proprie vendite del 19 % con 13 400 veicoli consegnati nel 2002. I primi risultati delle vendite dei due nuovi modelli Citroën sono altrettanto incoraggianti : sono state vendute più di 6 600 C3 e 1 000 C8. Quanto alla popolarità di Berlingo, non sembra voler diminuire, anzi è in ascesa con 15 800 veicoli consegnati. Per quanto riguarda i Veicoli Commerciali, la Marca conserva la proprie posizioni con una quota di mercato del 3,7 %. In Belgio e Lussemburgo, Citroën ha registrato un incremento del 2 % sulle Autovetture + Veicoli Commerciali (10,9 % delle quote di mercato) nonostante il mercato fosse in calo del 5 %. La Marca continua la propria ascesa e passa nel 2002 dalla quarta alla terza posizione sul mercato delle Autovetture + Veicoli Commerciali..Nel settore Autovetture, Citroën ha raggiunto una quota di mercato del 10,5 % (contro il 9,4 % del 2001), ossia un aumento del 7 % dei volumi su un mercato in calo del 4 %. Nell'ambito dei Veicoli Commerciali, il costruttore conserva la propria posizione di leader, con il 14,8 % delle quote di mercato. Nei Paesi Bassi, Citroën ha registrato un aumento del 4 % su un mercato Autovetture + Veicoli Commerciali in perdita del 4 %. La quota di mercato Autovetture + Veicoli Commerciali della Marca è del 5,5 %. In Svizzera, mentre il mercato Autovetture + Veicoli Commerciali ha subito un calo dell'8%, Citroën è riuscita a mantenere la propria posizione e ha raggiunto il 3,4% delle quote di mercato con un incremento dell'8 % rispetto allo scorso anno. Sul mercato austriaco Autovetture + Veicoli Commerciali in calo del 5 %, Citroën migliora le proprie vendite del 15 % e raggiunge una quota di mercato del 3,3 %, contro il 2,7 % del 2001. Nei Paesi Nordici, Citroën ha dimostrato di possedere strategie vincenti. In Danimarca, la Marca ha registrato un aumento del 24 % su un mercato Autovetture + Veicoli Commerciali in rialzo del 12 %. La quota di mercato è passata dal 10,5 all'11,6 %. Citroën occupa il secondo posto sul mercato Autovetture (l'11,6% delle quote di mercato) e sul mercato Veicoli Commerciali (l'11,8 % delle quote di mercato). In Svezia, Citroën ha avuto un aumento del 36 % mentre il mercato Autovetture + Veicoli Commerciali è cresciuto solo del 3 %, stabilendo la propria quota di mercato intorno al 3,7 % contro il 2,8 % del 2001. In Finlandia, le vendite Citroën sono aumentate del 34 % in un mercato Autovetture + Veicoli Commerciali in crescita del 6 %, raggiungendo una quota di mercato del 6 % contro il 4,7 % del 2001. In Norvegia, sul mercato Autovetture + Veicoli Commerciali in calo del 10 %, la Marca ha registrato un aumento delle vendite del 3 % aggiudicandosi una quota di mercato del 4,2 % contro il 3,7 % del 2001. Nel 2002, le vendite Citroën al di fuori dell'Europa Occidentale hanno toccato i 218 700 veicoli, con un incremento del 30 % rispetto al 2001. Nei Paesi del Mercosur, nonostante un contesto economico sfavorevole, Citroën ha conservato la propria posizione e le consegne sono aumentate dell'1 % nonostante un mercato in calo del 13 %. In Brasile, le vendite della Marca sono passate da 15 500 a 18 800 veicoli, con una penetrazione Autovetture + Veicoli Commerciali dell'1,4 %, contro l'1 % del 2001, per un incremento del 22 % dei volumi di Citroën, nonostante il mercato in ribasso dell'8 %. Questi risultati sono da attribuire principalmente al successo commerciale riscosso da Xsara Picasso, lanciata lo scorso anno in questi Paesi. In Europa centrale e orientale, la penetrazione di Citroën si è stabilizzata raggiungendo il 5,2 % nel 2002, contro il 4,3 % del 2001. In Polonia, con un mercato in calo del 7%, Citroën ha registrato un aumento delle vendite del 17 % e la quota di mercato è passata dal 3,7 al 4,6 % di penetrazione..- In Ungheria in un mercato in rialzo del 18 %, Citroën ha incrementato le proprie vendite del 27 %, conquistando il 5,3 % delle quote di mercato. In Croazia, con un mercato in ascesa del 3 %, Citroën ha incrementato il volume delle proprie vendite del 27 % raggiungendo ormai una quota di mercato dell'8,3 %. In Turchia, con un mercato in forte calo (- 15 %), Citroën ha riscontrato un incremento nei volumi del 68 % passando da una quota di mercato dell'1,2 al 2,4 %. In Cina, le vendite Citroën sono aumentate di quasi il 60 % per un totale di 85 300 veicoli nel 2002. Questi risultati sono attribuibili sia a Xsara Picasso, dotata della motorizzazione 2.0i, complementare alla versione 1.6i, prodotta a Wuhan dalla fine del 2001, che alla nuova berlina tre volumi Elysée. 

RENAULT; UN NUOVO STABILIMENTO DI MONTAGGIO DEI MOTORI PROSSIMAMENTE A VENISSIEUX 
Milano, 20 gennaio 2003 - Renault Trucks aveva annunciato nel mese di maggio 2002, la previsione d'investimento per una nuova installazione d'assemblaggio di motori a Venissieux. Il Consiglio di Amministrazione di AB Volvo, a metà dicembre, ha confermato questa decisione e Leif Johansson, Presidente del Gruppo, ha firmato l'accordo d'investimento. I lavori possono cominciare. Lo stabilimento Motori della divisione Powertrain, a Venissieux nell'ambito di Renault Trucks, attraverso quest'accordo si confemna nell'avvenire del Gruppo. Esso diviene l'unico luogo di montaggio dei motori da 9 a 11 litri per l'insieme delle necessità del Gruppo Volvo in Europa. Questo investimento, che ammonta a 42 milioni di Euro, scaglionati fino al 2004, comprende una nuova linea di montaggio di motori, il rinnovo di alcuni padiglioni, le strutture per le prove, consentendo, allo stesso tempo, un sensibile miglioramento delle condizioni lavorative del personale addetto. I lavori di preparazione sul terreno della nuova linea sono già iniziati. La posa della prima pietra è prevista fra qualche settimana. Per il 2005, allo stabilimento Motori di Venissieux, saranno assemblati da 50.000 a 60.000 motori all'anno e questo si traduce in un raddoppio del volume di motori di veicoli di gamma alta rispetto alla situazione attuale, per soddisfare le necessità di nuovi clienti in seno al Gruppo Volvo. Conformemente agli orientamenti annunciati nel maggio scorso, la divisione "Powertrain" (catena cinematica) del Gruppo Volvo comprende due centri d'eccellenza nella propria organizzazione europea, uno dei quali è quello di Venissieux/St Priest. Questo centro s'occuperà, in particolare, della concezione e dello sviluppo dei motori da 3 a 11 litri e, inoltre, del montaggio delle gamme da 9 a 11 litri. Saranno qui raggruppate l'insieme delle competenze riguardanti i settori degli studi, lo sviluppo, gli acquisti, l'industrializzazione, le prove, gli adattamenti, la qualità, il post vendita e i servizi. Nella nuova installazione lavoreranno circa 500 persone nelle attività d'assemblaggio, delle prove, di verniciatura e d'adattamento alle necessità della clientela. Il nuovo stabilimento avrà come clienti Renault Trucks, così come Volvo Trucks, ed anche attività legate ai motori per la cantieristica, ai motori marini ed a quelli per gli autobus del Gruppo Volvo. 

NUOVA PROPOSTA PER MIGLIORARE LA SICUREZZA MARITTIMA 
Bruxelles, 20 gennaio 2003 - Un sistema comunitario per il riconoscimento dei brevetti dei marinai extracomunitari. E' una delle proposte della Commissione europea per evitare nuove catastrofi ambientali come quelle che si sono recentemente verificate nei mari europei e ha come obiettivo principale quello di prevedere che ogni marinaio che lavori a bordo di imbarcazioni comunitarie possieda la formazione necessaria e i brevetti conformemente allo standard minimo internazionale. Nel presentare la nuova iniziativa dell'Esecutivo Ue, la Commissaria responsabile per i Trasporti, Loyola de Palacio, ha dichiarato: "Abbiamo il dovere di imporre il più alto livello di preparazione per gli equipaggi delle imbarcazioni comunitarie. Questa proposta costituisce parte di una strategia globale per migliorare la sicurezza marittima e contribuirà notevolmente a correggere la situazione attuale". 

PROGRAMMA 5+5 ENERGIT: AMICI E PARENTI VALGONO TANTO, CON ENERGIT 5+5 EURO! PARTE IL PROGRAMMA FEDELTÀ CHE PREMIA CHI SCEGLIE E FA SCEGLIERE ENERGITVOCE. 
Cagliari, 20 gennaio 2003 - Energit, multiutility sarda attiva con soluzioni convergenti nei settori dell'energia, delle telecomunicazioni e dei servizi Internet, rafforza sempre più la propria offerta di telefonia fissa EnergitVoce con il "Programma 5+5". Il meccanismo di questa iniziativa, che premia chi si abbona e chi fa abbonare i propri conoscenti a EnergitVoce è semplicissimo: è possibile "guadagnare" 5 euro di traffico telefonico ogni volta che si presenta un nuovo abbonato EnergitVoce, il quale riceve a sua volta 5 euro di traffico telefonico all'attivazione del suo nuovo contratto. "Energit è cresciuta in maniera così importante anche grazie al costante passaparola dei suoi Clienti soddisfatti delle tariffe e dell'alta qualità dei servizi", ha dichiarato Luigi Agostino, Direttore Marketing di Energit. "Abbiamo voluto premiarli per la fedeltà al nostro progetto". Con questo nuovo vantaggio, EnergitVoce aumenta il numero di plus che ne hanno già decretato il successo in oltre 10.000 aziende e famiglie: Una sola tariffa regionale, per telefonare in tutta la Sardegna o verso la Sardegna al costo di una urbana. EnergitChiamaEnergit: sconto del 10% per i Clienti EnergitVoce che chiamano altri Clienti EnergitVoce in Sardegna. Grande convenienza per le telefonate internazionali e verso i cellulari. Prezzo vero: nessun addebito alla risposta, nessun canone. Collegamento Internet integrato su numero unico nazionale 702 11 702 11 con un risparmio del 50% sul costo della navigazione. Verifica on line in tempo reale della spesa telefonica. Infolink: www.energit.it 

FIRMATO L'ACCORDO LUMENERGIA- EDISON 
Brescia, 20 gennaio 2003 - Lumenergia, Consorzio bresciano sempre più presente sul mercato energetico, grazie ai notevoli investimenti effettuati in ricerca e sviluppo ed alle offerte più che vantaggiose per le forniture di energia rivolte alle aziende, annuncia di aver stretto un' innovativo partnership con Edison Energia. L'accordo, siglato da pochi giorni, riguarda principalmente lo sviluppo delle attività e delle iniziative relative al territorio della provincia di Brescia; grazie a tale collaborazione Edison Energia supporterà Lumenergia nel piano di sviluppo delle forniture rivolto alle piccole-medie imprese. Il primo effetto positivo di questo accordo sarà visibile nell'aumento del numero dei Clienti di Lumenergia che diventeranno oltre 500 già nel corso del 1° semestre del 2003. Fin dalla sua nascita il Consorzio bresciano ha sempre cercato di rispettare i valori imprenditoriali e sociali, economici e di sviluppo globale del nostro territorio, ed oggi conferma la particolare attenzione rivolta alle piccole medie imprese della zona che non potranno che essere avvantaggiate da questa partnership. Edison Energia, società del gruppo Edison, è sin dal 1999 protagonista del mercato elettrico in fase di liberalizzazione e serve oggi oltre 2.500 aziende. Le imprese clienti Edison Energia hanno a disposizione, oltre alle utility, un pacchetto di servizi di gestione delle forniture (online), un contact centre multicanale, programmi formativi e consulenza tecnica. Il contratto prevede per il 2003 una fornitura energetica da Edison Energia a Lumenergia del valore di circa € 25.000.000 ed una collaborazione nelle attività commerciali svolte sul territorio proprio tramite Lumenergia. 

ENERGIA: UNA CONTRO RIFORMA CONTRO I PICCOLI UTENTI 
Milano, 20 gennaio 2003 - Il Governo si appresta a cancellare dal mercato dell'energia elettrica un alleato dei piccoli utenti: l'Acquirente Unico. Dopo la liberalizzazione della produzione di energia elettrica, questo soggetto ha il compito di comprare alle migliori condizioni possibili l'energia per i piccoli utenti sia sul mercato interno che estero. Si tratta quindi di un acquirente con un grande potere di mercato che ha il compito di "spuntare" un prezzo equo per i consumatori. Per l'Intesa dei Consumatori la linea iper liberista scelta dal Governo, secondo la quale ogni piccolo utente avrà la possibilità di scegliersi da solo il fornitore di energia elettrica, costituisce solo una favola perché nessun consumatore potrà disporre di tutte le informazioni per ottenere le migliori tariffe presenti sul mercato. Senza l'Acquirente Unico il manico del coltello rimarrebbe sempre nelle mani dei grandi fornitori oligopolisti. Le possibilità di rendere più leggera la bolletta per i piccoli utenti dipende in larga misura dalla piena funzionalità dell'Acquirente unico In caso contrario saranno i grandi consumatori di energia e le compagnie oligopolistiche a dettare le regole nel settore elettrico. 

RAPPORTO AMBIENTALE 2002 DELLA CAMERA DI COMMERCIO INQUINAMENTO PERMETTENDO, È IL MILANESE L'ECOLOGISTA D'ITALIA E D'EUROPA 
Milano, 20 gennaio 2003 - Una Milano contraddittoria quella ecologica. La medaglia d'oro arriva dal primo posto in classifica, prima di Vienna e Basilea per un senso civico attento alla quotidiana raccolta differenziata, quasi la metà di tutti i rifiuti prodotti. La media per ogni milanese arriva ai 218 kg ogni anno (0,6 kg al giorno), con un risparmio di 11milioni di euro per le imprese - che recuperando, possono spendere meno in discarica - e di 5milioni di euro per i cittadini. A questo va aggiunto che a Milano, ad esempio, il 10% dei rifiuti diventa energia. Ma per la produzione di rifiuti ci piazziamo a metà classifica, con quasi un chilo e mezzo prodotto ogni giorno da ciascun milanese, dopo Dublino, Basilea, Bruxelles, Lisbona, Vienna e Parigi. E ancora per spazi verdi con accesso al pubblico siamo in quinta posizione, dopo Vienna, Barcellona, Zurigo e Bruxelles. Ma se andiamo sull'inquinamento arriviamo all'ultimo posto. Anche in Italia il capoluogo lombardo, differenziando il 43,07% dei rifiuti, sorpassa di gran lunga le altre città: Torino 16,5%, Venezia 21%, Firenze 23,9%, Bologna 18,1%, Palermo 3,4%, Genova 11,7%, Roma 4,6%, Napoli 1%. Ma, anche qui, per inquinamento dell'aria Milano è agli ultimi posti. Questo è quanto emerge dal rapporto ambientale della Camera di Commercio, a partire dall'esame dei Mud, i Modelli Unici di Dichiarazione ambientale, presentati ogni anno dalle aziende e dai comuni della provincia milanese alla Camera di Commercio di Milano. "Il milanese - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - si mostra informato e sensibilizzato. E' disposto a sopportare qualche disagio individuale pur di conseguire risultati collettivi di miglioramento della qualità ambientale. E questo significa migliore qualità della vita ed anche risparmio per la collettività. Credo che l'impegno dei cittadini e delle imprese meriti un" premio" con il passaggio dalla tassa alla tariffa, così da pagare per i rifiuti prodotti e risparmiare per quelli differenziati. La sensibilità ambientale e l'impegno delle istituzioni devono poi puntare ad affrontare tutti gli aspetti della questione ambientale, anche quello dell'aria. A partire da vere e proprie "rottamazioni" delle vecchie caldaie inquinanti. Un tema sempre più importante per la qualità della vita in una città moderna e competitiva". "Le 32.000 dichiarazioni ambientali di Comuni e imprese che la Camera di Commercio di Milano ha ricevuto, trasferito su supporto magnetico ed elaborato statisticamente - ha detto Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano - costituiscono un'importante fonte informativa sulla produzione, la raccolta, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Ed ora è possibile presentare i dati per via telematica: grazie alla smartcard, la "carta d'identità" delle imprese con la firma digitale, tutte le pratiche viaggiano on line". Le cifre sull'ambiente a Milano e provincia - Umido, carta, vetro, legno, plastica, metalli: la raccolta differenziata è un impegno costante per i milanesi, veri ecologisti d'Italia. Ben il 43,07% dei rifiuti viene destinato al cestino di competenza. Quasi la metà! Un record se pensiamo che in sei anni la percentuale è raddoppiata: era 20,52% nel 1996. Il capoluogo lombardo sorpassa così di gran lunga (Torino 16,5%, Venezia 21%, Firenze 23,9%, Bologna 18,1%, Palermo 3,4%, Genova 11,7%, Roma 4,6%, Napoli 1% - dati Apat, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici, riferiti al 2000). Un impegno che premia: ha portato ad un risparmio di 16 milioni di euro in un solo anno: 11 per le imprese e 5 per i cittadini, grazie al risparmio del costo della discarica, a vantaggio del riciclo. Anche se ogni cittadino produce al giorno in media 1,4 Kg di rifiuti, 512 kg all'anno. E' comunque la provincia a trainare la "cultura quotidiana del rispetto ambientale": Rho con il 53,98% di raccolta differenziata, Cinisello Balsamo con il 49,2%, Monza con una percentuale pari al 46,79%, Legnano con il 32,84%, Sesto San Giovanni con il 30,52% ed infine Milano con il 30,83%, comunque in crescita dal 26,81% dello scorso anno. E l'impresa ecologica è di casa nell'area milanese: si recupera e ricicla il 76,71% con un incremento sulla già rilevante percentuale registrata l'anno precedente (72,54%). La raccolta differenziata - La raccolta differenziata rappresenta nella Provincia di Milano il 43,07%, equivalente a 816.831,05 tonnellate del totale dei rifiuti solidi urbani raccolti, pari a 1.896.452,91 tonnellate (contro il 41,22% dello scorso anno, 771.206,63 tonnellate su un totale di 1.871.130,20 tonnellate). Un dato che attesta come la raccolta differenziata stia diventando sempre più diffusa. Differenziare premia: il risparmio delle imprese. Meglio il riciclo che la discarica: così le 32.000 imprese interessate dalla dichiarazione dei rifiuti nel 2002 hanno risparmiato 11 milioni di euro: per ognuna un risparmio da 350 euro, il costo della discarica che non hanno utilizzato. ...e dei cittadini. I milanesi hanno risparmiato 5 milioni di euro. Le frazioni del differenziato - Tra le categorie in cui è suddivisa la raccolta differenziata, l'organico, meglio conosciuto come "umido", rappresenta la più grande, con una percentuale del 31,81% (259.821,63 tonnellate) sul totale dei rifiuti solidi urbani raccolti in modo differenziato. Un'altra grossa fetta è rappresentata dalla carta con il 22,55% (184.174,49 tonnellate). Seguono poi il vetro (17,73% cioè 144.815,69 tonnellate), il legno (4,81% cioè 39.285,20 tonnellate), la plastica (4,2%, 34.279,38 tonnellate) e i metalli (2,63%, 21.490,47 tonnellate). I più ricicloni in provincia - Le grandi produttrici di rifiuti sono le città di Milano con 734.240,62 tonnellate (+2,5% rispetto alle 716.272,11 dello scorso anno, con una crescita superiore a quella media provinciale, +1,9%), Monza con 62.468,91 (+5,4% dalle 59.269,21 t), Sesto San Giovanni con 39.203,21 (+3% dalle 38.059,71 t), Cinisello Balsamo con 38.626,58 (+6,1% da 36.400,74 t) e Legnano con 31.235,59 (+3,1% da 30.301,07 t). Subito dopo Rho (con 30.147,68 t.). Tra questi comuni il più riciclone è Rho con il 53,98% di raccolta differenziata, Cinisello Balsamo con il 49,2%, seguono poi Monza con una percentuale pari al 46,79%, Legnano con il 32,84%, Sesto San Giovanni con il 30,52% ed infine Milano con il 30,83%. Recupero o discarica? Il 76,71% dei rifiuti complessivamente raccolti o prodotti viene sottoposto ad un trattamento di recupero, con un incremento sulla già rilevante percentuale registrata l'anno precedente (72,54%). Del 76,71% la maggior parte viene riciclata come carta, vetro e legno. A Milano città, inoltre, il 10% dei rifiuti diventa energia. Per quanto riguarda il restante 23,29% le modalità di smaltimento dei rifiuti non recuperati, c'è il ricorso alla discarica (70,52%) e si assiste ad una crescita del trattamento biologico (13,34% contro il 10,90%), una riduzione del fisico chimico (5,86% rispetto al 10,24% del 2001) e dell'incenerimento (10,27% contro il 18,87%). Le imprese: i rifiuti speciali - I rifiuti speciali, suddivisi in pericolosi e non pericolosi, prodotti dalle aziende, ammontano a 3.083.640,04 (-4,9% rispetto alle 3.242.381,15 tonnellate del 2002, bloccando una tendenza in aumento). Di questi i pericolosi rappresentano il 12% (dall'11% dello scorso anno). Il 42,8% (rispetto al 39,6% dello scorso anno) dei rifiuti pericolosi viene prodotto dalle 1.087 imprese che hanno più di 100 addetti. Queste imprese rappresentano solo il 3,4% delle imprese censite. Per quel che riguarda invece i rifiuti non pericolosi, al primo posto troviamo le 595 aziende che impiegano da 100 a 199 addetti: solo queste producono l'11,3% del totale dei rifiuti non pericolosi, pur rappresentando solo l'1,9% del totale delle imprese censite. Tra i rifiuti più prodotti dalle imprese troviamo: gli imballaggi in più materiali (259.855 t), gli imballaggi in carta e cartone (245.103 t), i residui di lavorazione del ferro (145.347) e i rifiuti misti di costruzione e demolizione (74.102 t). Le cifre sull'ambiente in Europa. Chi produce più rifiuti per abitante in Europa. Nella classifica europea dei rifiuti prodotti per abitante Dublino si piazza la primo posto (ben 2,3 kg), seguita da Basilea (1,8). A parimerito in terza postazione Bruxelles e Lisbona (1,7). Segue Vienna (1,6) e, a poca distanza, al quinto posto Milano (1,5). Seguita da Parigi (1,4), Madrid (1,3), Barcellona (1,2), Lione (1,2), Varsavia (1). 

Chi produce più rifiuti per abitante 

città

rifiuti per abitante (kg)

rifiuti per abitante al giorno

Dublino

841

2,3

Basel

667

1,8

Bruxelles

618

1,7

Lisbona

603

1,7

Vienna

580

1,6

Parigi

524

1,4

Milano

512

1,4

Madrid

457

1,3

Barcellona

456

1,2

Lione

433

1,2

Varsavia

370

1,0

Elaborazione Camera di Commercio di Milano sui dati dell'Association of Cities and Regions for Recycling Chi fa più raccolta differenziata in Europa ( Kg per abitante, per anno). I più attenti sono i milanesi: ogni cittadino mette da parte 218,9kg soprattutto di organico, carta, vetro. Seguiti dai viennesi (189,8 kg di riciclo all'anno, soprattutto carta, organico e vetro). Segue Basilea con 116,7 kg di rifiuti pronti da recuperare, di cui ben 81 di carta. Subito dopo arriva Lisbona (43,32 kg), Lione (32), Bruxelles (31,7), Barcellona (21,1), Parigi (18,8), Madrid e Varsavia (11) e infine Dublino (9,1). Chi fa più raccolta differenziata ( Kg per abitante, per anno) 

Città

organico

carta

vetro

metalli

plastica

Legno

multimateriale

differenziata

Milano

69,6

49,4

38,8

5,8

9,2

10,5

35,6

218,9

Vienna

53,6

78,1

14,5

17,6

4,8

15,5

5,7

189,8

Basel

 

81

31,4

4,3

 

 

 

116,7

Lisbona

 

28,99

11,56

 

2,77

 

 

43,32

Lione

10

 

10

 

3

 

9

32

Bruxelles

 

17,3

8

 

6,4

 

 

31,7

Barcellona

0

10,4

8

 

2,7

 

0

21,1

Parigi

 

9,3

6

 

 

 

3,5

18,8

Madrid

 

5

6

 

 

 

 

11

Varsavia

 

 

 

 

 

 

11

11

Dublino

 

 

 

 

 

 

9,1

9,1


Elaborazione Camera di Commercio di Milano sui dati dell'Association of Cities and Regions for Recycling Ambiente nelle città europee: inquinamento dell'aria, spazi verdi. Per livello dell'inquinamento Stoccolma conquista il vertice della classifica con un margine netto. Mentre Vienna, pur non ottenendo il primo posto nella classifica finale, si colloca in cima al descrittore ambientale sugli spazi verdi battendo concorrenti come Barcellona, Stoccolma e Zurigo. Milano deve accontentarsi di un quinto posto nella variabile spazi verdi dedicati al pubblico e di un dodicesimo posto nel descrittore relativo al livello di inquinamento.  Ambiente nelle città europee, esclusa la variabile qualità dell'aria. Si è provato a simulare la situazione di Milano calcolando l'aggregato ambientale indipendentemente dal descrittore sul livello di inquinamento atmosferico: la città lombarda si posiziona in settima posizione con un coefficiente pari a 2,204 estremamente vicino ai punteggi di Madrid e Amsterdam che divengono così le più dirette concorrenti.  Le cifre sull'ambiente: confronto tra citta' italiane Raccolta differenziata nelle città italiane. Anche in Italia il capoluogo lombardo, differenziando il 43,07% dei rifiuti, sorpassa di gran lunga le altre città Torino 16,5%, Venezia 21%, Firenze 23,9%, Bologna 18,1%, Palermo 3,4%, Genova 11,7%, Roma 4,6%, Napoli 1% - dati Apat, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici, riferiti al 2000. PM10 (1999-2001): è generalmente diminuito benché rimanga quasi ovunque superiore al valore limite di 40 microgrammi al metro cubo fissato per il 2005 dal recente decreto ministeriale n. 60/2002. Il PM10 (concentrazione annuale) è diminuito a Bologna (Porta S. Felice) da 67 microgrammi al metro cubo a 53; a Firenze (viale Gramsci) da 59 a 31; a Roma (largo Arenula) da 62 a 54; a Torino (via della Consolata) da 73 a 63. E' invece stabile a Milano (largo Juvara, circa 46 microgrammi) e a Bari (via Savoia, circa 64). (Fonte CNR) Benzene (1999-2001) è diminuito in 4 casi su 6. A Firenze (viale Rosselli) da 19 microgrammi al metro cubo a 11. A Milano (via Senato) da 8 a 5. A Roma (via Tiburtina) da 15 a 11. A Torino (via della Consolata) da 9 a 8. In controtendenza Bologna almeno a Porta S. Felice (da 6 a 8), mentre Bari (via Savoia) non registra variazioni e si attesta sui 12 microgrammi al metro cubo. Tutte le città, tranne Milano, superano comunque il valore limite di 5 microgrammi previsti dal DM 60 per il 2010. (Fonte Cnr). Ozono (1999-2001): ore in cui, in media, è stato superato il livello di attenzione di 180 microgrammi al metro cubo (1999-2001). A Bari si è passati dalle 0 ore del 1999 alle 10 del 2001; a Firenze da 0 a 2; a Milano 10 a 15; a Torino da 19 a 68. Le ore di superamento del livello di attenzione sono diminuite a Bologna (da 100 a 38), a Genova (da 112 a 5), a Napoli (da 32 a 5), a Palermo (da 47 a 12), a Roma (da 32 a 28) (Fonte Cnr) 

NESSUN BLOCCO PER I CONTRIBUTI AL TEATRO DI PROSA LE SOVVENZIONI PER IL 2002 SARANNO PRESTO IN PAGAMENTO
Roma, 20 gennaio 2002 - Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, riguardo agli allarmi lanciati su di una possibile riduzione dei fondi destinati allo spettacolo per effetto del cosiddetto decreto taglia-spese, dichiara di aver intrapreso un'azione specifica volta allo sblocco degli stanziamenti sospesi. "Le sovvenzioni relative all'anno 2002 - rende noto il Ministro Urbani - saranno presto in pagamento, ed è stata avviata un'iniziativa legislativa che consente l'adozione dei criteri di riparto dei contributi al teatro di prosa secondo modalità profondamente innovative, che sono state completamente condivise dalle Regioni. Inoltre - conclude il Ministro - sono ormai maturi i tempi per un assetto definitivo della materia, che tenga conto dei grandi cambiamenti introdotti nel nostro ordinamento dal nuovo Titolo V della Costituzione, dove viene attribuito un ruolo centrale alle Regioni nella materia dello spettacolo". 

OPEN EVENT PER MANAGER, LIBERI PROFESSIONISTI, TEMPORARY MANAGER E BUSINESS ANGELS 
Sesto San Giovanni, 18 gennaio 2003 - Omc ospita il prossimo 24 gennaio un workshop su eLearning e Formazione continua rivolto a manager e professionisti: "I nuovi strumenti virtuali per aggiornare continuativamente il proprio bagaglio professionale". Il workshop Omc approfondirà come sviluppare un progetto formativo e individuare i contenuti adatti per gli utenti, il fine è quello di assicurare la crescita professionale e valutarne il ritorno in termini di impatto sul business. L'evento è organizzato da: Atema (Associazione per il Temporary Management), Manager.it (Primo website per la community dei Dirigenti e Quadri italiani), Bic la Fucina (Rete lombarda dei Business Angels), Omc (Incubatore d'imprese Officina Multimediale Concordia) Venerdì 24 Gennaio 2003, h.14.00 - h.18.00. Officina Multimediale Concordia, viale Italia 548, Sesto San Giovanni. Per partecipare al workshop è necessario contattare Manager.it tel 039/6892881; info@manager.it  http://www.manager.it 

SUI RIMBORSI RC AUTO: EVITIAMO IL BRACCIO DI FERRO E APRIAMO IL TAVOLO DELLE TRATTATIVE 
Milano, 20 gennaio 2003 - Altroconsumo ha inviato una lettera all'ANIA e alle 17 compagnie assicurative coinvolte nella sentenza della Cassazione sul risarcimento dei danni subiti per accordi anticoncorrenziali, invitandole a sedersi attorno ad un tavolo per evitare che gli assicurati debbano imbarcarsi in lunghe e costose cause giudiziarie contro di esse. "Il braccio di ferro tra le compagnie assicurative e i consumatori sui risarcimenti RCAuto non conviene a nessuna delle parti" ha dichiarato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo. "I contenziosi che potranno sorgere sono molto contrastati, complessi ed incerti, dunque invitiamo i consumatori coinvolti a procedere con cautela". Altroconsumo denuncia in una lettera al Presidente del Consiglio Berlusconi e ai Ministri Tremonti e Marzano la mancata applicazione da due anni della disposizione normativa, l'art. 148 della Legge 23.12.2000 n. 338, della Finanziaria 2001, che prevedeva l'utilizzo delle somme derivanti da sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato a favore della collettività dei consumatori. Altroconsumo consiglia comunque ai consumatori in possesso dei requisiti per ottenere il risarcimento dei danni di utilizzare la lettera tipo per interrompere comunque il termine di prescrizione , che è di cinque anni dal fatto illecito, cioé dall'intesa anticoncorrenziale tra le compagnie. 

RC AUTO: L'INTESA DEI CONSUMATORI AGISCE SULLA BASE DELLA LEGGE 281/98AVVIATA L'AZIONE PER FAR OTTENERE IL RISARCIMENTO AUTOMATICO AGLI AUTOMOBILISTI DANNEGGIATI DAL CARTELLO 
Milano, 20 gennaio 2003 - L'Intesa dei consumatori, agendo sulla base della legge 281/98, ha avviato l'azione per far ottenere agli automobilisti danneggiati dal cartello anticoncorrenza messo in atto da 17 compagnie di assicurazione, il risarcimento automatico del danno. E' stato fissato al 3 febbraio, infatti, il tanto atteso incontro tra le 4 associazioni dell'Intesa e l'Ania. Nella lettera inviata in proposito ieri mattina all'Ania, e indirizzata anche alle 17 compagnie multate e per conoscenza all'Isvap, si legge: "Le sottoscritte associazioni Adusbef, Adoc, Codacons, Federconsumatori, facenti parte dell'Intesa dei consumatori, dom.te per l'occasione in Roma, V.le Mazzini n. 73, Premesso: che a seguito della sentenza recente della Corte di Cassazione tutti i contenziosi inerenti la restituzione dei danni subiti dagli utenti di queste compagnie per il cartello anticoncorrenza nel periodo 1995-'00 avranno, con una probabilità elevatissima, se non certezza, esito favorevole agli utenti; che, tuttavia, è interesse degli utenti ottenere tale restituzione senza l'attesa delle lungaggini processuali né, per coloro che non siano assistiti dalle scriventi associazioni, senza l'onere di eventuali spese processuali da anticipare, pur recuperabili poi con la condanna finale; che tale aggravio di spesa non deve essere assolutamente - e in tal senso il presente atto costituisce anche formale diffida - pretesto per richieste agli utenti di aumenti tariffari sulle polizze RC auto; che l'Isvap, cui la presente è diretta per conoscenza, ove voglia ancora rivestire un qualche ruolo utile nel nostro Paese, dovrebbe intervenire per impedire il proliferare di decine di migliaia di controversie giudiziarie che danneggiano gravemente il servizio giustizia già pregiudicato da ritardi inaccettabili e costituiscono sintomo di insensibilità sociale, economica e finanziaria, Ciò premesso le 4 associazioni dell'Intesa, sulla base della legge 281/98, hanno invitato: "i destinatari a rimborsare immediatamente e comunque nel termine di 90 gg tutti gli utenti delle polizze rc auto per il periodo '95-'00 mediante il versamento automatico o da dilazionare sulle future polizze, se ancora loro clienti, del 20% dei premi pagati, oltre interessi di legge e rivalutazione. Si invitano le compagnie destinatarie e l'Ania a partecipare ad un incontro organizzativo per discutere della esecuzione di quanto sopra richiesto, al fine di evitare una causa collettiva e migliaia di cause individuali, incontro che sin d'ora si fissa per il giorno 3.02.2003, anteriore alla scadenza del termine con la presente concesso al fine di concordare una soluzione bonaria della controversia collettiva." Continua intanto l'assalto ai siti internet delle 4 associazioni dell'Intesa per scaricare i moduli per fare ricorso dinanzi al Giudice di Pace. Il cartello, infatti, ha danneggiato ben 18 milioni di automobilisti per un danno complessivo, stima l'Intesa, pari a 3,6 miliardi di euro. 

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