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2003 anno 6°  

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GIOVEDI'
23 GENNAIO 2003

pagina 4


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LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN'INDAGINE APPROFONDITA SULLA JOINT VENTURE SIEMENS/DRÄGERWERK NEL SETTORE DELLE APPARECCHIATURE OSPEDALIERE 

Bruxelles, 23 gennaio 2003 La Commissione europea ha deciso di avviare un'indagine dettagliata sul progetto di joint venture che vedrebbe la tedesca Siemens trasferire la produzione di ventilatori polmonari e di apparati per anestesia e monitoraggio del paziente a Dräger Medical, società attualmente controllata da Drägerwerk. Siemens e Drägerwerk avrebbero così il controllo congiunto di Dräger Medical. Siemens è attiva a livello globale in diversi settori d'attività quali l'informazione e la comunicazione, l'automazione e il controllo, l'erogazione di energia, il trasporto e le apparecchiature mediche. La divisione Medical Solutions di Siemens commercializza un'ampia gamma di dispositivi fra cui attrezzature di diagnostica per immagini (raggi X, ultrasuoni), sistemi elettromedicali (monitoraggio del paziente, ventilatori e macchinari per anestesia) e soluzioni IT per ospedali. Drägerwerk ha tre filiali principali, Dräger Medical, Dräger Safety e Dräger Aerospace. Tutte e tre mettono a frutto l'esperienza di Drägerwerk nelle tecnologie di ventilazione e erogazione dell'ossigeno. Dräger Medical, una controllata al 100 % di Drägerwerk, fabbrica sistemi per anestesia e ventilazione e distribuisce apparecchiature di monitoraggio prodotte da terzi. L'operazione consiste nel trasferimento della produzione di ventilatori, apparecchi per anestesia e monitoraggio del paziente da Siemens a Dräger Medical nell'ambito di un aumento di capitale. In cambio Siemens otterrà una partecipazione nel capitale di Dräger Medical. L'operazione prevista inciderà in particolare sui mercati delle apparecchiature ospedaliere, nello specifico dei macchinari per anestesia, ventilazione e monitoraggio, degli accessori per sistemi anestetici e per ventilatori. La concentrazione proposta riunisce le due aziende leader del settore dei ventilatori polmonari e dà luogo ad elevate quote nel mercato degli apparati per anestesia, settore nel quale Dräger Medical occupa già una posizione di mercato forte. La Commissione ha pertanto deciso di iniziare la seconda fase del procedimento, volta ad esaminare nel dettaglio l'operazione proposta. La decisione di procedere a un esame approfondito non pregiudica l'esito finale dell'indagine. La Commissione dispone ora di quattro mesi per giungere a una decisione definitiva. 

IL MINISTERO PER L'INDUSTRIA, COMMERCIO E OCCUPAZIONE ANNUNCIA UN FONDO PER LA BIOSCIENZA DI 25 MILIONI DI EURO. OBIETTIVO: 1.400 POSTI DI LAVORO ENTRO 5 ANNI 
Milano, 23 gennaio 2003 - Mary Harney, Tánaiste (Vice Primo Ministro) e Ministro dell'industria, commercio e occupazione, ha annunciato il lancio da parte di Growcorp del Fondo Europeo per la Bioscienza, del valore di 25 milioni di euro. Co-investitori nel fondo sono oltre ad Enterprise Ireland, Irelandia Investments e PriceWaterhouseCoopers. Il fondo servirà a individuare opportunità di investimento nel settore della bioscienza in Irlanda e nel resto d'Europa e ad attrarre scienziati e imprenditori americani che vogliano realizzare un business in Irlanda. "Il Governo irlandese è impegnato a sviluppare politiche di lungo termine in tal senso e ad investire nelle aree chiave che hanno bisogno di rafforzarsi", ha dichiarato il Tánaiste. "La biotecnologia è alla base della futura crescita economica. Le dimensioni attuali dell'industria biotecnologica sono contenute e l'obiettivo di medio termine di Enterprise Ireland è di aumentare il numero delle aziende del settore dalle 21 di oggi a 60 imprese entro 5 anni; nello stesso tempo si mira ad aumentare il numero degli impieghi nel settore, da 400 a 1800. Lo Stato ha un ruolo di vitale importanza nel portare avanti tali aziende ma ciò deve avvenire in collaborazione con il privato." "Credo fermamente - ha continuato il Tánaiste - che ci saranno buone opportunità di investimenti commerciali per Growcorp grazie anche ai fondi previsti dal National Development Plan e alle infrastrutture in via di sviluppo. La commercializzazione della ricerca in Irlanda, componente critica del futuro sviluppo economico irlandese, necessita del coinvolgimento di una forte industria del venture capital, con una conoscenza approfondita delle tecnologie emergenti, come appunto le biotecnologie. Il Fondo per la Bioscienza, realizzato da Growcorp in partnership con Enterprise Ireland, è un esempio concreto di partnership pubblico-privato, focalizzata su obiettivi di sviluppo indistriale". "Enterprise Ireland sarà in prima linea nel sostenere la ricerca nelle università, reclutando bio-imprenditori con una esperienza internazionale, organizzando team di manager intorno a team scientifici, fornendo assistenza nella redazione dei business plan, dando un aiuto in termini di pre-venture capital alle aziende nella fase iniziale e co-fondando aziende che sono riuscite ad ottenere stanziamenti " ha concluso il Tánaiste. Infolink: www.enterprise-ireland.com 

FIERA MILANO - VIA LIBERA AL NUOVO POLO URBANO - CON IL POLO ESTERNO AVRÀ IL COMPLESSO FIERISTICO PIÙ GRANDE DEL MONDO
Milano, 23 gennaio 2003 - Il Collegio di Vigilanza di Fiera Milano, presieduto dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha dato il via libera alla riqualificazione del Polo Urbano di Fiera Milano. Inoltre ha verificato il rispetto dei tempi e dei compiti di ciascun soggetto interessato per la realizzazione del Polo esterno a Rho-Pero. "Con questi due progetti - ha detto Formigoni nella conferenza stampa svoltasi dopo la riunione del collegio - Milano e la Lombardia avranno il sistema fieristico più grande del mondo. E' un'opera imponente e strategica per l'economia e per la vita di milioni di cittadini, un segno di speranza nel futuro soprattutto per i giovani in un momento di difficoltà su scala europea e mondiale". ". Formigoni ha anche messo in rilievo lo "spirito di collaborazione e intesa tra le istituzioni", che consente tutto questo. Per quanto riguarda il polo esterno, il presidente Formigoni ha confermato che "sarà completato entro il marzo 2005, sia per quanto riguarda i padiglioni (i cui cantieri sono stati aperti il 6 ottobre 2002), sia per quanto riguarda i collegamenti stradali, ferroviari e metropolitani". Nel cantiere stanno già lavorando 800 persone, a maggio saranno pronti i primi manufatti. La bonifica dell'area sarà conclusa entro il 30 giugno, come programmato. Formigoni ha inoltre assicurato alla provincia di Milano i fondi (in parte di provenienza statale, in parte regionali) necessari per procedere agli espropri dei terreni su cui costruire le infrastrutture di collegamento. Il collegio di Vigilanza ha poi valutato positivamente l'aggiornamento del master plan, il quale prevede in particolare 20 mila posti auto di parcheggio in luogo dei 14 mila stabiliti in precedenze: 10 mila nell'area ex Agip, altri 10 mila nell'adiacente area Fiorenza Fiera Milano: con il polo esterno Milano avrà il complesso fieristico più grande del mondo. Gli attuali padiglioni e uffici della Fiera occupano una superficie di circa 440 mila metri quadrati. Di questi 180 mila metri quadrati andranno a costituire il cosiddetto "polo urbano" che, con quello "esterno" in costruzione a Rho-Pero, darà al paese il piu' grande sistema fieristico del mondo. I 260 mila mq dismessi verranno riqualificati attraverso una gara che selezionerà il miglior progetto di destinazione e di realizzazione (nonchè le migliori garanzie di affidabilità della cordata acquirente; nell'ambito di precisi vincoli a tutela della qualità della vita e degli interessi cittadini. Di tali istanze il collegio di Vigilanza e le singole istituzioni in esso rappresentate si fanno garanti. La trasformazione dell'area va oltre il recinto fieristico e comprende la riqualificazione del complesso scolastico di Gattamelata, del velodromo Vigorelli e interventi infrastrutturali per migliorare la viabilita' nella zona. L'operazione rappresenta una grande opera di riqualificazione urbana e migliorerà la funzionalità del sistema Fiera, tenendo conto in particolare della diversa vocazione del polo urbano nel nuovo sistema fieristico integrato: se, infatti, il polo esterno sarà destinato alle manifestazioni cosiddette "pesanti", il polo urbano sarà deputato ad accogliere le manifestazioni business to consumer. Infolink:  www.fiera.milano.com 

IL GRUPPO BIESSE PRESENTE AL MACEF PRIMAVERA 2003 
Milano, 23 gennaio 2003 - Il Gruppo Biesse di Collebeato (Brescia), specializzato in oggetti per la casa e complementi d'arredo, esporrà al Macef Primavera 2003 (a Fiera Milano dal 31 gennaio al 3 febbraio) nello stesso grande spazio già utilizzato al Macef Primavera 2002 e ubicato nel cuore della mostra: Padiglione 13, Salone 2°, Stand A 01. Alla rassegna milanese il gruppo bresciano proporrà alcune interessanti novità e l'intera gamma degli articoli dei suoi tre marchi: Biesse Casa, Bestyl e Robex. Biesse Casa, in particolare, presenterà la nuova linea Trendy, firmata dall'arch. Pino Spagnolo e costituita da tazzine, tazze e tazzoni. Dell'arch. Spagnolo sarà anche la novità messa in mostra da Bestyl: si tratta dell'innovativo stendibiancheria Lenzuola & Calzini, il cui nome è simpaticamente esplicativo delle funzioni svolte da questo articolo, che consente di stendere grande e stendere piccolo. Il marchio Robex, infine, proporrà molti oggetti nel nuovo abbinamento di colori argento e rosso rubino. 

QUANDO LA MUSICA DIVENTA PREGHIERA 
Milano, 23 gennaio 2003 - Sono come dei cavalieri erranti. Simili a quelli delle leggende, che avevano l'animo pieno di sogni. Vagano sicuri per il mondo, anche se il mondo quasi non si accorge di loro. Percorrono sentieri solitari o poco praticati, e alle grandi città illuminate dai riflettori preferiscono i villaggi dove la gente dialoga. Chi ha la fortuna di incontrarli e di ascoltare le loro storie, rimane affascinato. Si accorge di avere incontrato dei veri poeti, degli autentici artisti che con le loro canzoni ti donano il cuore. Si chiamano "artisti cristiani". Sono cantanti, cantautori, gruppi, cori, band, complessi. Si distinguono per una caratteristica quasi inconcepibile ai nostri tempi: cantano per vocazione. La musica leggera è una delle attività in cui, per conquistare il successo, gli artisti sono spesso pronti a tutto. Lo dimostrano le cronache di tutti i giorni: molti protagonisti della canzone, più o meno famosi, sono pronti a cambiare donna, a inventare flirt, a combinare matrimoni, ad avere figli, legittimi e illegittimi, a simulare malattie, disgrazie, fallimenti, presunte ricchezze, ad abbracciare sette religiose, a professare ideologie politiche per attrarre l'attenzione dei mass media, del pubblico, ed emergere e vendere dischi. Invece, questi sognatori cristiani sono degli idealisti incorreggibili. Il loro genere di musica è emarginato dalle televisioni, dai giornali, dalle radio, dagli enti organizzativi, dalle case discografiche, ma essi non ne tengono conto. La loro professione, salvo rare eccezioni, non offre né ricchezze né popolarità, ma essi non se ne fanno un problema. Hanno scelto la loro strada per convinzione interiore e la percorrono con un entusiasmo e una gioia che sorprendono. La musica popolare, oggi, è spaventosamente impoverita. E' schiava delle leggi del mercato e, di conseguenza, banale e monocorde nell'ispirazione. Questi poeti cristiani restano gli unici a cantare liberi e, ispirandosi a ideali eccelsi che volano alti, offrono prodotti di notevole qualità. Non sono dei cantanti minori, falliti nei circuiti mondani. No. Sono artisti di talento. Alcuni si erano già affermati nel mercato tradizionale, ma poi hanno scoperto i valori dello spirito, sono stati chiamati, ed hanno fatto delle scelte coraggiose. Peccato che si parli poco di loro anche negli ambienti cristiani. Li ho scoperti, per caso, su Internet. Ho digitato "Musica cristiana" e sono saltati fuori innumerevoli siti, di altrettanti artisti che compongono le loro canzoni ispirandosi al Vangelo, alla Madonna, a Dio, ai grandi valori della vita. E con gli artisti, altri siti di organizzazioni, manifestazioni, informazioni, festival: una cosa meravigliosa. La maggior parte di questi siti sono in lingua spagnola, ma ce ne sono molti in inglese e anche in italiano. Nel nostro Paese uno dei più importanti è quello creato da Paola Maschio che è la moglie di Roberto Bignoli, uno tra i cantautori cristiani più noti. Un vero e sorprendente artista, che si è dedicato alla musica fin da ragazzino e aveva già un suo posto nel mondo della canzone tradizionale, ma, ad un certo momento, dopo aver collezionato tante esperienze, buone e meno buone, è stato folgorato dalla fede. Nel 1984 sentiva un gran vuoto dentro di sé, una insoddisfazione insanabile. Ha fatto un viaggio a Medjugorje ed è tornato cambiato. Un cambiamento radicale, che lo ha portato a diventare un autentico "missionario" delle sue nuove convinzioni che diffonde attraverso l'arte della musica. Ha pubblicato otto album e una quindicina di compilations internazionali. Ha cantato davanti al Papa ed è sempre generosamente presente a tutte le manifestazioni musicali cristiane. E' anche l'autore di "Ballata per Maria", che da anni è la sigla di "Radio Maria". Bignoli è ormai famoso, è un cantautore di fama internazionale, ha vinto anche prestigiosi riconoscimenti, ma continua a cantare solamente, come egli afferma spesso, per "far conoscere Dio e l'amore di Dio". E come lui, tanti altri meravigliosi artisti. La moglie di Roberto Bignoli, Paola, che ovviamente condivide in modo totale le convinzioni del marito, ha scelto di lavorare accanto a lui dedicandosi a "far conoscere" la "musica cristiana" attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, in particolare attraverso Internet. Ha allestito un sito, www.informusic.it, dove informa su iniziative, programmi, appuntamenti, concerti, festival. Ha messo insieme una serie di schede biografiche di 109 artisti cristiani e, a leggerle, si resta stupiti nel constatare con quanto entusiasmo e abnegazione questi artisti hanno scelto di "cantare Dio". Incredibile. Sembra quasi impossibile che ci siano, tra noi, persone, e soprattutto giovani, con ideali così meravigliosi. 

A TEATRO : "MAL DI MA(D)RE" DI PIERRE-OLIVIER SCOTTO 
Milano, 23 gennaio 2003 - Dal 22 gennaio al 2 febbraio è in scena al Teatro Carcano di Milano (Corso di Porta Romana 63 - tel. 02-55181377 / 02-55181362 - sito Internet www.teatrocarcano.com ) "Mal di ma(d)re" di Pierre-Olivier Scotto, una commedia divertente, tenera e commovente, che affronta il tema della solitudine senza mai cadere nel facile patetismo. A interpretarla la grande Franca Valeri in una delle sue più riuscite caratterizzazioni e il misurato e sensibile Urbano Barberini, diretti da Patrick Rossi Gastaldi. La storia è apparentemente molto semplice. Un giovane psicanalista lacaniano vede piombare un giorno nel suo studio una signora non proprio giovanissima che viene prontamente messa in guardia su quanto potrebbe essere rischioso sottoporsi ad una terapia analitica alla sua età. Lei però è determinata e vuole a tutti i costi dare sfogo ai suoi pensieri, ripercorrere le tappe del suo passato per tentare di superare lo stato di solitudine in cui si trova. Fra scontri verbali e momenti di imbarazzo, dovuti per lo più ai capricci della sua paziente, il giovane psicanalista si lascia pian piano catturare dalle stravaganze dell'anziana signora, lasciando così affiorare lati del suo carattere che manifestano in fondo lo stesso mal di vivere: il bisogno di uscire allo scoperto, di farsi riconoscere. Lei trova motivo di divertimento nello stravolgere ogni regola comportamentale che deve essere rispettata fra paziente e analista ed è 'maternamente' incuriosita, intenerita e affascinata dalla personalità del giovane medico. Chi dei due, ora, ha più bisogno dell'altro? L'intuizione felice dell'autore sta nell'aver individuato il gusto della liberazione e dell'identità in due creature così diverse, che intendono consumare la preziosa opportunità che la vita offre loro nel bisogno di esprimere tenerezza e di riceverne, nella crescente consapevolezza di fare soprattutto del bene a se stessi. Durata dello spettacolo: 1 ora e 50 minuti. Orari: feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30, lunedì riposo. Biglietto: poltronissima € 27,00, balconata € 20,50. 

PROGETTO CHINA ART NOW:OUT OF THE RED - NEW UPCOMING GENERATION 
Milano, 23 gennaio 2003 - Out Of The Red è il primo di una serie di eventi che compongono il progetto CHINA ART NOW, ideato e realizzato da Alessandro Consolo di Consolo produzioni & consulenza e Primo Marella, direttore di Marella Arte Contemporanea. Gli obiettivi del progetto sono molteplici. Tra i principali ricordiamo la creazione di un interscambio artistico-culturale stabile tra Italia e Cina e tra Italia e altre nazioni con un'innovativa carica creativa, il sostegno quindi alla cultura contemporanea e l'attuazione di una nuova modalità espositiva che intende realizzare mostre ad alto contenuto culturale per il grande pubblico utilizzando il know-how, la ricerca e le risorse dei privati. L'iniziativa gode dell'appoggio dell'Istituto Italo-cinese ed è patrocinata dal Comune di Milano - Settore Giovani (gemellato con il Comune di Shanghai) e dal Consolato Generale della Repubblica Popolare di Cina in Milano. "Out of the red", la mostra-evento dedicata all'arte contemporanea cinese e alle sue tendenze più innovative rappresenta un'occasione straordinaria per conoscere e scoprire, per la prima volta in italia, i 17 talenti emergenti che stanno diventando i protagonisti della scena artistica internazionale. L'esposizione, frutto di lunghe ed approfondite ricerche condotte dai curatori Primo Marella e Francesca Jordan, editore della prestigiosa rivista on line Chinese Contemporary Art, vuole proporre una meditazione sull'opera dei giovani artisti cinesi che stanno influenzando le direttrici fondamentali dell'arte di questo decennio. Zhou Tiehai, Xu Wentao, Wang Xingwei, Zhang Hongbo, He Sen, Shi Xinning, i principali protagonisti della pittura cinese contemporanea, rappresentano nelle loro opere, con un linguaggio prevalentemente neorealista, sovente intriso di ascendenze neopop, o al contrario con uno stile immaginifico-surreale, il loro vissuto trasfigurato dalla loro personale visione artistica. Huang Yan, Li Wei, Liu Jin, Weng Fen, Yang Zhenzhong, Chen Lingyang, Zhou Meijun e Wang Quingsong, per nominarne alcuni, presentano, con una freschezza ed un'energia formidabile, una complessa prospettiva della Cina contemporanea. Attraverso il linguaggio del corpo e l'autoraffigurazione, che diviene uno strumento per affermare la propria identità, e tramite i mezzi espressivi della videoart, della performance e della fotografia digitale, propongono una seria riflessione sui cambiamenti culturali nella società cinese con accenti sia ironici e ludici, sia drammatici e sofferti. Intimamente legati al boom economico cinese, questi artisti, utilizzando la fotocamera digitale e le tecnologie avanzate di stampa che la Cina, unica al mondo, ha saputo portare a tale livello di eccellenza, hanno creato nuove forme espressive ed estetiche che inducono gli studiosi a definirli una nuova avanguardia. Molti dei nomi citati hanno partecipato ad importanti rassegne internazionali, ricordiamo "Painting on the move" alla Kunsthalle di Basilea, curata da H.Zeemann, Documenta a Kassel (Yang Fudong) e il PS1 a New York, sessione dedicata ai giovani del Moma (Wang Quingsong) Quasi tutte le recenti Biennali, in primis Venezia (Huang Yan) fino alle Biennali di Guandong e Shanghai (Yang Fudong, Yang Zhenzhong, Zhou Tiehai) , hanno presentato qualche nuovo nome proveniente dalla Cina e oramai molti critici internazionali prevedono che questo decennio porterà al centro dell'attenzione del mondo dell'arte questa grande nazione e che Shanghai e Beijing sono da annoverare tra le nuove capitali mondiali dell'arte. Date mostra: 12 febbraio - 29 marzo 2003 Sede esposizione: Spazio Consolo, Via dell'Aprica 12 - Milano - Orari galleria: lunedì - sabato: 11.00 -19.00 Infolink: www.spazioconsolo.it 

'INAUGURAZIONE DI 'IDEE IN FABBRICA' - MOSTRA PERMANENTE DEDICATA ALLA CREATIVITÀ, - 
Bologna, 23 gennaio 2003 - Oggi, in occasione di Arte Fiera, si inaugura a Bologna "Idee In Fabbrica" Mostra permanente dedicata alla creatività testimonianze, opere, citazioni, progetti, di protagonisti del nostro tempo Con opere, citazioni, progetti, testimonianze di Fabrizio Plessi, Massimiliano Fuksas, Paco Rabanne, Alessandro Mendini, Emilio Ambasz, Dieter Sieger, Shigeru Ban, Inge Feltrinelli, Ottmar Kiefer, Lucio Dalla, Tehmina Durrani, Lester Brown, Bill Gates e di tanti altri protagonisti del nostro tempo. Saranno presenti all'inaugurazione Enrica Borghi, Elio Fiorucci, Omar Galliani, Ottmar Kiefer, Fabrizio Plessi, Claudio Porcarelli, Paco Rabanne ed esponenti del mondo delle istituzioni e dell¹economia tra i quali Nerio Alessandri e Rossella Benetton. In contemporanea all¹apertura della Permanente, si inaugura la prima iniziativa che dall¹esterno arriva in fabbrica, Bologna, le radici del futuro, una mostra di immagini fotografiche e filmati, un omaggio davvero speciale alla città di Bologna a cura di Daniela Facchinato e Nene Grignaffini. "Idee in Fabbrica", a cura dell¹architetto Laura Villani, raccoglie e rende visibile a tutti il patrimonio di progetti sviluppato in sette edizioni di Futurdesign, spazio che presentava visioni d¹autore proiettate in un futuro lontano, mille anni avanti, all¹interno di Futurshow, manifestazione ideata, organizzata e promossa dal Gruppo Sabatini. ³Idee in Fabbrica² è una raccolta originale e inedita sia per il contenuto - gli autori appartengono a mondi diversi (design, cultura, fotografia, comunicazione, ma anche scienza e fede) sia per la collocazione l¹interno di una fabbrica, la sede del Gruppo Sabatini, nel quartiere industriale di Bologna a Cadriano. "Idee in fabbrica" non è però un museo d¹azienda circoscritto in uno spazio espositivo, ma è materia viva che invade gli ambienti in cui si svolgono quotidianamente le varie attività: uffici, sale riunioni, scale, ascensori, bagni, centralino, capannoni, tutti gli spazi di lavoro diventano ambientazioni per testimonianze d¹autore. La fabbrica, così ridisegnata, riafferma di essere il luogo ideale dove professionalità tecniche e talento creativo possono incontrarsi e generare valore aggiunto, come accadeva in epoche passate presso le botteghe d¹artista. Ma la fabbrica oggi, oltre al dialogo tra chi produce merci e chi produce cultura, può promuovere altre forme di aggregazione, aiutare i processi d¹integrazione tra gruppi sociali diversi per provenienza, lingua, tradizioni, religione. Ecco allora che la Mostra "Idee in Fabbrica" fa ricorso al seme della creatività per favorire la convivialità e, accanto agli spazi per il lavoro, prevede spazi per incontrarsi, pensare, rilassarsi, giocare, pregare, leggere, mangiare e persino fare il bucato. Perché una fabbrica è innanzi tutto una comunità di persone. Una comunità che deve aprirsi all¹esterno, ospitare altri mondi, partecipare ai processi di formazione delle future generazioni. "Idee in fabbrica" è una mostra in progress che ospiterà varie manifestazioni. Gli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Bologna, del Comune di Granarolo e della Regione Emilia Romagna hanno concesso il Patrocinio a "Idee in Fabbrica". La Mostra andrà così ad arricchire i percorsi culturali del Territorio. Curatore Progetto: Arch. Laura Villani Sede: Gruppo Sabatini Via B. Buozzi 25 Cadriano (Bologna) Inaugurazione Mostra: 23 gennaio 2003 Prenotazione obbligatoria per visite: info@grupposabatini.com 

UN FRANCOBOLLO SPECIALE PER LA MOSTRA SUGLI ALINARI IL MINISTRO GASPARRI E I VERTICI DELLE POSTE ALL'INAUGURAZIONE
Firenze, 23 gennaio 2003 - In occasione della mostra Fratelli Alinari, Fotografi in Firenze aperta al pubblico dal 2 febbraio a Palazzo Strozzi, le Poste Italiane emetteranno un francobollo celebrativo dedicato ai 150 anni del famoso atelier. Il francobollo (valore € 077) sarà emesso il 1° febbraio, giorno del vernissage della mostra al quale parteciperanno il ministro delle poste Maurizio Gasparri insieme al presidente e all'amministratore delegato delle Poste Italiane, Massimo Sarmi e Enzo Cardi. Nella circostanza, uno speciale ufficio filatelico temporaneo sarà aperto in Palazzo Strozzi dalle ore 18 alle 22. La vignetta, opera del bozzettista Gaetano Ieluzzo, riproduce un acquerello raffigurante due uomini in tandem con Palazzo Vecchio in Firenze sullo sfondo, liberamente ispirato ad alcune fotografie d'epoca tratte dall'archivio Alinari. Completano il francobollo il logo del 150° anniversario della fondazione dell'azienda, le scritte, tutte in maiuscolo, "Celebrazioni Fratelli Alinari", la scritta "Italia" e il valore "€ 0,77". Sul lato destro di ciascun francobollo è acclusa un'appendice perforata che riproduce la firma in corsivo "F.lli Alinari" e la scritta "Firenze". Il francobollo è stampato dall'Officina Carte Valori dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in rotocalcografia, su carta fluorescente, non filigranata; formato carta francobollo: mm 50,8 x 30; formato carta appendice: mm 25,4 x 30; formato stampa francobollo e appendice: fustellatura al vivo (senza margini bianchi) in tutti e quattro i lati; dentellatura: 141/4 x 131/4 ; colori: cinque; tiratura: 3,5 milioni; foglio: trenta esemplari e trenta appendici, valore "€ 23,10". A commento dell'emissione verrà messo in vendita il bollettino illustrativo (€ 1,03) con articolo a firma di Claudio de Polo Saibanti, presidente della Fratelli Alinari. Il giorno dell'emissione lo sportello filatelico della Filiale di Firenze utilizzerà l'annullo speciale realizzato a cura della Divisione Filatelia. Prezzo: € 0,52, oltre il valore del francobollo. In vendita anche una cartolina raffigurante particolari contenuti nella vignetta del francobollo celebrativo, e un folder filatelico con francobollo, busta primo giorno e cartolina filatelica, tutto al prezzo di € 6. Questi prodotti potranno essere acquistati o prenotati presso tutti gli Sportelli Filatelici del territorio nazionale, oppure online sul sito internet www.poste.it. Solo il 31 gennaio potranno essere acquistati anche presso lo speciale ufficio filatelico allestito in Palazzo Strozzi. 

CREMONINI ANTOLOGICA RETROSPETTIVA 2003 1953 15 FEBBRAIO 21 APRILE 2003 SALE BELLE ARTI DI ACCADEMIA DI BELLE ARTI E PINACOTECA NAZIONALE DI BOLOGNA 
Bologna, 23 gennaio 2003 - Inaugura il 15 febbraio presso la Sala Francesco Arcangeli della Pinacoteca Nazionale di Bologna, via delle Belle Arti 56, la mostra ³ Cremonini. antologica retrospettiva 2003 -1953² curata da Adriano Baccilieri, Vittorio Mascalchi e Peter Weiermair, e promossa dalla Galleria d¹Arte Moderna di Bologna, dall¹Associazione Amici della Galleria d¹Arte Moderna di Bologna, dal Comune di Bologna, dall¹Accademia delle Belle Arti e dalla Soprintendenza per i Beni Storico Artistici Demoantropologici. Dopo La Seyne-sur-Mer e Milano, giungono ora a Bologna, importanti dipinti dell¹artista:circa 120 opere, esposte alla Pinacoteca Nazionale e all¹Accademia delle Belle Arti di Bologna, provenienti da collezioni private americane, dalla collezione Dreyfuss di Parigi e da istituzioni pubbliche italiane. Leonardo Cremonini, artista italiano residente ormai da tempo a Parigi dove ha raggiunto una fama internazionale, è fra i più grandi pittori Œfigurativi¹ del secondo Novecento. Nella sua città, Bologna, dove Cremonini periodicamente ritorna per brevi soggiorni, nel 1969 gli è stata dedicata una mostra presso il Museo Civico Archeologico, curata dalla Galleria d¹Arte Moderna. Sue opere erano presenti anche in due importanti rassegne collettive quali ³Pittura iconica² nel 1999 presso la Galleria d¹Arte Moderna, e ³Figure del Novecento 2. Oltre l¹Accademia², nelle sale dell¹Accademia delle Belle Arti e della Pinacoteca Nazionale, evento compreso nel cartello di ŒBologna 2000¹. Con questa mostra antologica, arricchita di ulteriori e diverse opere, la capitale emiliana vuole rendere un ulteriore importante omaggio al suo illustre figlio e cittadino. Nato nel 1925, Leonardo Cremonini si diploma all¹Accademia di Belle Arti e giovanissimo si trasferisce a Milano, dove frequenta l¹ambiente artistico di Brera. La svolta decisiva della sua vita e della sua carriera pittorica avviene nel 1951, quando decide di stabilirsi a Parigi. Da questo momento, il pittore diviene uno dei rappresentanti di spicco della ³nuova figurazione² internazionale. Tiene mostre personali alla Catherine Viviano Gallery di New York nel 1952, 1954, 1957 e 1962, alla Galleria L¹Obelisco di Roma nel 1954, alla Hanover Gallery di Londra nel 1955. Nel 1960 è alla Galleria del Milione di Milano con una personale, nel 1962 alla Galerie du Dragon di Parigi e, due anni dopo, ha una sala alla Biennale di Venezia. Da allora e per più di 40 anni esporrà in tutto il mondo con mostre personali e collettive. Da Louis Althusser, filosofo francese allievo di Bachelard, che provocatoriamente definiva Cremonini ³peintre de l¹abstrait², tanti sono stati gli illustri esegeti della sua opera: da Rubin a Briganti, da Moravia a Calvino, da Umberto Eco a Paul Gaudibert e Regis Debray, fino a Carluccio, Valsecchi, Crispolti, Solmi, Sgarbi, ed altri ancora. ³Il lessico della pittura di Leonardo Cremonini - scrive Adriano Baccilieri nella sua presentazione - nell¹affascinante, ambivalente ambiguità della sua formulazione, fra figurazione e figuralità, fra figuralità ed astrazione, fra forma ed informe, fra pennellata definita o indefinita, fra disegno o segno, può davvero essere inteso come un esemplare Œcanone inverso¹. In altre parole, siamo in presenza di un¹opera la quale sfugge ad ogni possibile definizione grazie alla complessità Œcontraddittoria¹ che magistralmente ostenta nel nesso Œtableau-peinture¹; per affidare poi alla sola trasparenza iconografica della superficie dipinta il compito di dissimularla, tutto ammantando di un¹apparente calma sovrana, dove la simbiosi dialettica immagine-pittura resta sospesa come un enigma d¹olimpo.² La qualità della pittura di Cremonini è felicemente ambigua, alta e trasmutante fra effetti realistici, libertà astratte, invenzioni informali. Una tastiera ricca e virtuosa messa a disposizione degli spartiti più complessi. Il mare, la porta-finestra, le sedie, il treno, le donne, i bambini, il cane, questi i temi più cari a Leonardo Cremonini, il quale opera su un¹economia cromatica rappresa tra i grigi e i bruni dominanti e i celesti e i rossi dissonanti. Le carrousel, 1954-¹55, Les balcons d¹Italie, 1953-¹55, Le bain parmi les rochers, 1955-¹56, Maternité, 1956, Femmes à la plage, 1956-¹58, Conversation, 1957-¹60, Mère à l¹enfant, 1956, rimandano, in modo diverso, alle lezioni più alte della pittura: Paolo Uccello, Piero, Pontormo, Caravaggio, Georges de La Tour ed altri; oltre i Œclassici¹ antichi, anche quelli della modernità, come Georges Seurat, sono chiamati in causa: Sens obligés, 1964-¹65, Les codes d¹un jardin, 1965, Colin-Maillard, 1965-¹67, Le jardin à tatons, 1996-¹97. Celebre il suo ciclo di spiagge che si apre nel 1965-Œ66 con Les parenthèses de l¹été: irreali nella loro assolata, implacabile realtà, surreali nell¹artificio prospettico, pop-iperrealista, di un trompe l¹oeil-trompe l¹ésprit che lascia spiazzato l¹osservatore, invaso nel suo spazio dalla pittura, o, viceversa, risucchiato dalla pittura nello spazio del dipinto. ³Una prerogativa di magnetica attrazione e Œdéplacement¹- scrive ancora Baccilieri - possiedono altre sue opere della serie (la maggior parte dittici, e di grandi dimensioni: quasi a ribadire, nella scansione duale e nella misura virtualmente illimitata, il senso della sequenza proprio del progetto antico di Œdecorazione), e sono, scegliendo solo due titoli: Au coin du plein air, 1967, Les abris futiles, 1986-¹87². L¹arte di Cremonini è poi capace di evocare altre e diverse atmosfere: enigmatiche, cariche di Œsuspense¹. Sono i Œsoft thrillers¹ degli scompartimenti ferroviari o degli abitacoli dei bus, delle fermate in stazione, dei finestrini affrontati di due convogli (fermi, in movimento affiancato, sfilanti in direzioni opposte? o situati solo nel non-luogo della pittura?). Altri enigmi ancora in quell¹affascinante Œrebus', così secco e chiaro, così chiuso e Œsvelato', che è La chaleur à carreaux, 1981-'82, o nelle immagini che si moltiplicano, si frammentano, si riflettono, in un gioco ingannevole d¹identità, che fa lievitare anche le mille inflessioni cromatiche delle sue rifrazioni; ma tutto lasciando affidato all'unità imperturbabile del dipinto, come nella serie degli specchi, iniziata nel 1963. Sale Belle Arti di Accademia di Belle Arti e Pinacoteca Nazionale, Via delle Belle Arti 56, 40126 Bologna Inaugurazione: Aula Magna dell¹Accademia di Belle Arti di Bologna, sabato 15 febbraio 2003, ore 18,00 (con proseguimento fino alle ore 22,00) Per informazioni: Pinacoteca Nazionale di Bologna: tel 051.420.94.11 Accademia delle Belle Arti di Bologna: tel 051.243.074 

NINO GASPARRI 1910 - 1989 IL RITORNO DI UN FIGLIO 
Parma, 23 gennaio 2003 - Alle 18.30 di venerdì 28 Febbraio 2003 si inaugura a Parma, presso la Galleria S. Ludovico, una grande mostra antologica dedicata all'intera attività artistica del pittore Nino Gasparri. Vi saranno esposte una quarantina di opere tra oli, disegni e studi a china: la serie di ritratti della fase giovanile, i paesaggi e soprattutto i dipinti di figura che, insieme alle opere di maggiore impegno pittorico, occupano la maturità dell'artista. L'esposizione, dal titolo "Nino Gasparri 1910-1989. Il ritorno di un figlio", è organizzata dall'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, e chiuderà il prossimo 30 Marzo. L'evento, oltre a ricordare l'artista scomparso, le cui opere sono diffuse presso collezionisti di tutta Italia, vuole celebrare la donazione di un'imponente dipinto alla città di Parma. La donazione è volontà degli eredi dell'artista scomparso, tuttora considerato artista parmigiano, anche se gran parte della sua vita artistica si svolse a Roma. Gasparri, attualmente noto a livello internazionale, elabora una propria ricerca formale già prima di entrare in contatto con l'ambiente romano. Dopo le esercitazioni giovanili nei paesaggi di gusto post-impressionista, in cui la tradizione emiliana e bolognese (Luigi Bertelli) è superata in un programma artistico aperto alle innovazioni e sensibile alle culture europee, si inoltra, con i maestri Carena, Romagnoli e Morandi, nello studio della figura. Alle nature morte Gasparri si accosta giovanissimo e, pur con quella inclinazione al colore che riporta ancora a Romagnoli e Morandi, individua già una propria via e una personale formula espressiva. Successivamente, nelle altre nature morte dipinte fra gli anni cinquanta e sessanta, si sovrappongono all'impianto emiliano i registri cromatici del nuovo realismo romano, con riprese cézanniane: gli oggetti, come le figure, sono parte di quella densità biografica che è lo specifico del mondo e del modo del dipingere per Gasparri. Negli anni centrali della sua attività prevalgono le prove di ritratto in piedi, l'esercizio sul nudo, lo studio compiuto sulla figura, che prevede la modellazione del colore e l'accentuazione delle luci nello spazio breve dove si disegna la psicologia del soggetto ritratto. Diventa sempre più stringente per l'autore l'indagine intorno al destino degli uomini: ormai, a questo punto, non bastano nemmeno più le scene familiari a temperare una inquietudine che scorre crescente sotto la pelle bruna del colore. La sociologia degli anni centrali del XX secolo, da Durkheim ad Adorno e a Marcuse, aveva tentato di spiegare il malessere della società occidentale. Ma il pittore avverte qualcosa di diverso, di più complesso: la disperazione è parte medesima della storia degli uomini, non è solo il portato della società capitalista o neo-capitalista. Il senso del dramma assume una risonanza corale, si annida nelle strette fessure delle case stipate nel cuore di una città, nella inquieta stabilità degli esseri che si accalcano nella polverulenta quotidianità senza luce e che non si acquietano nelle evasioni. La pittura diventa un rovo di inquietudini prima dell'assillo finale che beckettianamente non giunge al finale: assenza nella presunta presenza dell'esistere. Gasparri insegue in modo lucidamente programmatico la sinfonia della disperazione umana. Anche i paesaggi della maturità rappresentano le ultime pause prima della sofferenza cosmica, che affiora nei nudi come sentimento interiore riferito alla condizione umana: la luce si insinua come tentativo di dissolvenza del dramma esistenziale, mentre il campo cromatico, sempre più scurito dai blu di Prussia, si estende quasi come una pellicola esposta e annerita. Valerio Mariani scrive: " (...) il valore poetico di questi quadri risiede nel fatto che essi sono stati immaginati e dipinti per una esigenza lirica del colore (...) E' questa coerenza di stile che fa dell'artista uno dei migliori del nostro tempo (...)" (Il Narciso, rassegna internazionale d'arte e cultura, maggio 1969, pp. 52-53). Orio Ribelli aggiunge: "(...) i quadri di Gasparri emanano, attraverso il loro fascino arcano, pur ancorato a realtà contingenti di luoghi o figure, più che una poesia, una musicalità che non è languore ma fremito, non nostalgia crepuscolare, ma consapevolezza vissuta e intuita di un artista che si sente personaggio pensante dell'epoca in cui vive, con tutti i derivanti travagli e alternative", e, ancora affettuosamente rivolto all'autore: "(...) non possono quindi esserti stati estranei gli impeti di un Rimskij, i folclori di Mussorgski, o le bellezze assolute e dolente di Stravinski, in quegli estenuati abbandoni di musica e danza che evocano fatalità e morte sino alle ritornanti ossessività di un Maurice Ravel (...)" (Scena illustrata, luglio 1978, pp. 24-25). La mostra, realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma e della Fondazione Monte di Parma, è aperta tutti i giorni tranne il martedì con orario 10 - 13 e 16 - 19. L'ingresso è libero. Sarà disponibile in mostra il catalogo curato da Francesco Barocelli. Informazioni: Silvana Randazzo, tel. 0521/218669, fax 0521/231142 e-mail s.randazzo@comune.parma.it 

15 FEBBRAIO 1953 - 15 FEBBRAIO 2003 SONO 50 ANNI DEL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA "LEONARDO DA VINCI" IL MUSEO FESTEGGIA CON TUTTI I CITTADINI 
Milano, 23 gennaio 2003 - Il "Leonardo da Vinci" apre le sue porte per festeggiare i primi 50 anni della sua storia. Il prossimo 16 febbraio l'ingresso al Museo sarà gratuito, per una giornata ricca di appuntamenti, che interesseranno piccoli, grandi e grandissimi ... È il primo degli appuntamenti che nel corso del 2003 celebreranno il compleanno del Museo. Seguirà il programma dettagliato, che vi preghiamo di segnalare nelle vostre pubblicazioni. 

DURANTE IL SEMINARIO TECNICO DI LUNEDÌ AL PARMA&CONGRESSI LIPPI, DEL NERI, COSMI E PINCOLINI PARLERANNO DEL DIFFICILE MOMENTO CHE CARATTERIZZA IL CALCIO ITALIANO 
Parma, 23 gennaio 2003 - Negli ambienti professionali del calcio italiano, oggi più che mai al centro di feroci polemiche per conflitti di interesse ed errori arbitrali, c'è grande attesa per cosa diranno lunedì prossimo (a microfoni e telecamere spente) ai loro colleghi delle squadre minori di tutta Italia che parteciperanno al seminario tecnico "allenare oggi" i "maghi della panchina" Marcello Lippi della Juventus, Gigi Del Neri del Chievo, Serse Cosmi del Perugia e Vincenzo Pincolini, già preparatore atletico del Milan e della Nazionale. Organizzato dalla giovane manager Michela Contini titolare della Cosma Events di Parma, il seminario, che si svolgerà nell'auditorium del'hotel Parma & Congressi e sarà coordinato dal giornalista televisivo Bruno Pizzul, proprio per il particolare momento di tensione che sta vivendo il calcio italiano e considerato il ruolo che le squadre di tre dei quattro relatori stanno giocando sia in campionato che in Coppa Italia, sta registrando un interesse che cresce di giorno in giorno. Questa sorta di "master del pallone", che sarà articolato in quattro sessioni tecniche, due coffee break ed un meeting lunch con menù tipico parmigiano, per una intera giornata vedrà Lippi, Del Neri, Cosmi e Pincolini, salire in cattedra soprattutto per spiegare alle nuove leve del calcio professionistico le proprie tattiche di gioco, ma anche per parlare dei rapporti (talvolta esaltanti, ma mai facili) fra l'allenatore e i giocatori in campo e negli spogliatoi; fra l'allenatore e la squadra; fra l'allenatore e i tifosi. E' ovvio che i quattro "maghi della panchina" non si esimeranno dall'analizzare dal loro particolare punto di vista di grandi protagonisti del campionato, questo delicato momento del calcio italiano. Oggi, giovedì, scade il termine ultimo per le iscrizioni al seminario, che è a numero chiuso (ci sono ancora solo pochi posti liberi). La quota di partecipazione al seminario, è di 110 euro. Per le iscrizioni e gli accrediti stampa, rivolgersi alla Cosma Events, di Parma, (tel. 0521 Ò 258429; fax 0521-924661). 

HOCKEY: GRUPPO A, L'ITALIA ACCEDE IN SEMIFINALE CON UN ROTONDO 4-0 L'ITALIA DI PAT CORTINA SUPERA GLI STATI UNITI E CONQUISTA UNA STORICA SEMIFINALE. 
Pontebba, 22 gennaio - Sono i gladiatori di Pat Cortina ad uscire dall'arena di ghiaccio di Pontebba tra oltre mille tricolori sventolanti a festa. Una storica semifinale quella conquistata del blue team, che ora dovrà affrontare la vincente del girone B tra Russia e Slovacchia. A cadere sotto i colpi degli italiani per 4-0 gli Stati Uniti, incapaci di tessere valide manovre di gioco per tutto l'incontro. Sospinti dal calore del pubblico gli azzurri hanno subito mostrato gli artigli agli avversari giocando il disco con veloci scambi sia sulle fasce, sia per linee verticali. La rete azzurra non ha tardata ad arrivare, ed al 3', Riccardo Mosele ha aperto le danze superando l'incolpevole Shawn Bergstrand. Sul vantaggio di 1-0 l'Italia non ha perso la concentrazione e con veloci contropiedi ha messo più volte in difficoltà gli americani, sbilanciati in avanti alla ricerca del pari. Con il passare dei minuti l'adrenalina in campo è cresciuta e anche gli scambi di cortesie, tanto da far sedere nella panca dei "cattivi" Manuel Bergamo ed il capitano De Toni rispettivamente al 9' e all'11'. Incapaci, tuttavia, gli statunitensi a sfruttare la superiorità numerica. La seconda frazione di gioco si è aperta con una prodezza del portiere Guntehr Hell, bravo ad opporsi ad un tiro ravvicinato dello statunitense Josh Mandel. Pochi attimi di smarrimento per i ragazzi di Cortina prima di riprendere le redini del gioco. Al 25' l'anima della squadra azzurra, Manuel De Toni ha sfiorato il raddoppio. Un minuto più tardi è Manuel Bergamo, ottimamente imbeccato da Matteo Molteni, a trovare sulla sua strada i guantoni di Bergstrand. Il gol annunciato non tarda, e dopo tanti tentativi arriva il 2-0 per l'Italia, che al 38' porta la firma del freddo capitano al termine di un'azione corale impostata da Riccardo Mosele e Gianluca Tomasello. Con l'inerzia dell'incontro a favore e gli animi elettrizzati dal vantaggio, gli azzurri si sono concessi allo spettacolo, esaltando i quasi duemila spettatori presenti, con due reti nell'arco di un minuto. Al 48' è Alessandro Rotolo a segnare il 3-0, mentre Gianluca Tommasello (49') ferma lo score sul definitivo 4-0. "L'Italia dell'hockey è una grande squadra, molto temibile per tutti anche per noi", a dirlo non è uno spettatore qualsiasi, ma il responsabile del team canadese, David Kant. www.tarvisio2003.com 

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