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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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di

MARTEDI'
25 FEBBRAIO 2002

pagina 4

 

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PARTE LA PRIMA CHIP CARD PER MEDICI E ODONTOIATRI DELL'ENPAM 

Milano, 25 Febbraio 2003 L'Enpam, ente nazionale previdenza associazioni medici e odontoiatri, che conta circa 300 mila iscritti in tutta Italia, ha lanciato la prima carta con il chip per i propri associati. In collaborazione con CardNet, leader italiano nello sviluppo di cards, l¹istituto nazionale ha promosso la realizzazione di una carta elettronica personalizzata che contiene i dati anagrafici del medico oppure odontoiatra, in grado di accedere a diversi servizi. Con la nuova carta, infatti, gli associati potranno accedere alla visualizzazione di informazioni personalizzate di tipo anagrafico, contributivo e pensionistico; nello specifico, potranno controllare lo stato dei contributi versati, verificare la propria pensione, stampare documenti di interesse dell'ente, navigare nel sito dell¹ente in maniera protetta, visualizzare e stampare i propri dati personali, nonché le schede contributive, i cedolini di pensione ed i certificati fiscali. Inoltre, tramite questo servizio sarà anche possibile ottenere "News" e convenzioni di interesse particolare per gli iscritti. Per accedere ai servizi, basterà utilizzare la smart card in uno dei chioschi installati presso le sedi degli Ordini dei medici in tutta Italia. A regime, il progetto prevede il rilascio della smart card a tutti gli iscritti, nonché l¹installazione di circa un centinaio di chioschi su territorio nazionale. CardNet, oltre a produttore e fornitore delle smart cards, ha anche il ruolo di system integrator per tutto il sistema, di fornitore dei terminali self-service multimediali finalizzati al collegamento tra Enpam e Ordini dei medici, nonché di fornitore del software per la gestione degli applicativi. "Con la chip card che offre servizi innovativi ai nostri associati, contiamo di migliorare e rendere più efficiente il rapporto tra l¹Ente e i medici², afferma l'On. Prof. Eolo Parodi, Presidente dell'Enpam, aggiungendo che 'stiamo già pensando di arricchire la carta con altre funzioni, come per esempio, la possibilità di effettuare autonomamente conteggi o previsioni di calcolo che prevedono l¹inserimento di dati personali, oltre che rendere possibile il versamento dei contributi previdenziali, da parte degli iscritti, direttamente tramite i chioschi". Per CardNet, invece, l¹accordo a 360 gradi con l'Enpam rappresenta una ulteriore evoluzione del business delle smart card e delle soluzioni gestionali. 

GLI ADOLESCENTI ITALIANI SI RACCONTANO AL DERMATOLOGO ON LINE 2 ANNI DI DOMANDE - 2 ANNI DI RISPOSTE 
Milano, 25 febbraio 2003 - L'80% dei ragazzi italiani soffre di acne1, ma pochi di loro ne parlano liberamente, anche con le persone più vicine. www.mysurface.com il sito della campagna educativa per i giovani sulla cura della pelle, ha consentito ai ragazzi di discutere di questo problema con gli specialisti in modo diretto, senza intermediari. In quasi due anni di attività del servizio "dermatologo on line" (un pool di dermatologi concordato con le tre associazioni scientifiche Sidev, Adoi e Aida), sono pervenute al sito oltre 800 lettere, che hanno ricevuto risposta ad personam. Alberto Caputo, Psichiatra e Psicoterapeuta, Dottore Ricercatore in Psichiatria e Scienze Relazionali dell'Università di Milano, ha analizzato qualitativamente le domande poste, mettendo in evidenza gli aspetti psicopatologici, le problematiche più sentite da coloro che soffrono di acne ma anche le loro emozioni, le loro ansie e il loro modo di confrontarsi con l'esterno e con se stessi. Ne è emerso uno spaccato del mondo giovanile alla ricerca di risposte specifiche e precise ai propri interrogativi e soprattutto bisognoso di ascolto e di comprensione. "Uno dei lavori più interessanti sul quale sono stato coinvolto - commenta il Dottor Alberto Caputo - un'iniziativa innovativa e ben studiata per i giovani. La possibilità per i ragazzi di parlare con uno specialista senza avere nessun tipo di filtro, soprattutto quello dei genitori spesso presenti durante le viste dermatologiche, ha fornito una prospettiva di osservazione estremamente utile per il dermatologo, ma anche molto stimolante dal punto di vista psicologico". My Surface è una campagna promossa da Boots Healthcare a partire dal 1997 e realizzata con l'egida della Società Italiana di Dermatologia e Venereologia (Sidev), dell'Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (Adoi) e dell'Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali (Aida). Acne: Dalla Superficie al Profondo. Paura, vergogna, ansia e disagio. La difficoltà del rapporto con gli altri. Cute e psiche sono strettamente legate e dipendenti da un punto di vista funzionale. La pelle anticipa sul piano organico la complessità dell'Io sul piano psichico; in quanto tessuto che contiene il corpo, è allo stesso tempo un elemento di separazione e di confine dell'Io. Poiché visibile, toccabile e annusabile, la cute è anche "specchio" in cui si riflette la soggettività, un tramite privilegiato e fondamentale di comunicazione non verbale con il mondo esterno. Infine la pelle, determinando l'immagine esteriore di un individuo, svolge un importante ruolo relazionale caratterizzato dalle sue valenze estetiche e sessuali. L'epoca di insorgenza tipica dell'acne si colloca durante l'adolescenza, periodo esistenziale critico nel quale i conflitti legati alla modificazione propria immagine, alla sessualità, alla scuola e al lavoro sono all'ordine del giorno. La presenza di lesioni che alterano l'aspetto della cute (come nel caso dell'acne e dei suoi esiti) evoca spesso sentimenti di repulsione, timore di contagio e disapprovazione, in un momento cruciale, come l'adolescenza, per la strutturazione dell'immagine corporea di ogni individuo. È per questo motivo che l'acne viene percepita dal giovane come una vera e propria disabilità o come un evento ineluttabile e ciò può aggravare il quadro psicologico minando precocemente le capacità di instaurare adeguate relazioni sociali, sentimentali e sessuali. La solitudine dei ragazzi - Gli inestetismi dovuti all'acne spesso compromettono le relazioni umane, possono essere causa di scarsi contatti con i coetanei, di difficoltà di relazione a con i compagni di scuola, in alcuni casi anche di perdita di opportunità lavorative e di svago. In genere, ciò è dovuto allo sviluppo di comportamenti fobici e alla riduzione dell'autostima, correlati direttamente con l'entità delle lesioni. La svalutazione di se stessi porta i giovani ad isolarsi, a sentirsi abbandonati e soli di fronte ad una malattia che è circondata da pregiudizi e da leggende. Dall'analisi emerge inoltre che i ragazzi sollecitano un maggior dialogo con i famigliari, anche per problemi così importanti come la salute. Vi è reticenza da parte di alcuni genitori a sottoporre il figlio ad una visita specialistica, forse sottovalutando il problema o per mancanza di tempo. I referenti principali rimangono gli amici e più volentieri i trattamenti vengono eseguiti dall'erborista o dall'estetista, persone più facilmente raggiungibili. La richiesta di un dialogo maggiore e più costruttivo, riguarda anche il rapporto con il dermatologo; in modo particolare, i ragazzi chiedono di essere supportati da un punto di vista psicologico, non solo terapeutico. A questo disagio si aggiunge il filtro del genitore, in genere presente alla visita che spesso lascia poco spazio e privacy al figlio. Il linguaggio dei giovani. Gran parte delle lettere sono brevi (4-10 righe), estremamente dirette, facilmente comprensibili e formalmente corrette. C'è una certa variabilità nell'uso appropriato di termini medici e le descrizioni sono vivide ed efficaci. Sono dense di emotività e richiedono rapidamente confermando la necessità da parte del pubblico più giovane di avere rapidamente informazioni esatte e suggerimenti estremamente pratici, richiedendo una funzione di tampone emotivo e di accoglimento da parte del sito. Le richieste, poiché inviate come e-mail, risentono molto del gergo e della grammatica che gli utenti più giovani della rete normalmente utilizzano "on-line". Probabilmente è un retaggio del linguaggio ultrarapido delle chat-line, ma riflette anche un bisogno di connotarsi come membri ufficiali della comunità virtuale. Vengono espressi sentimenti sinceri di ringraziamento, al di fuori di ogni formalismo. Il servizio offerto viene assai apprezzato. Con il solo inviare dell'e-mail, i ragazzi sembrano già sentirsi "presi in cura"* dal dermatologo on line e quindi averne un beneficio. Ciò rispecchia il notevole bisogno di ascolto di questa fascia di pazienti. Vissuti e fantasie, bisogni e aspettative dei ragazzi I ragazzi desiderano vedere soddisfatti al più presto e con urgenza i loro bisogni. Notevole è l'ansia generata dalle speranze offerte dallo specialista e poi disattese Il reiterato senso di frustrazione che ne consegue compromette anche la costanza necessaria in questo tipo di cure. Le speranze sono fondamentalmente nella testa del paziente, talora sganciate dalle possibilità terapeutiche e dalle situazioni realistiche. L'incomprensibilità dell'origine della patologia lascia alcuni giovani indecisi sul da farsi e apre la ricerca di rimedi magici. E' un continuo chiedersi attonito del "perché proprio io?"*. La confusione sulle potenziali cause comprende i fattori alimentari, mentre permane una certa ambivalenza su quelli psicologici, individuati più come conseguenze dell'acne. Classicamente l'acne viene interpretata in ambito psicodinamico come l'esteriorizzazione cutanea di intense pulsioni e conflitti di natura sessuale, inaccettabili a livello conscio. In effetti, i sensi di colpa e i desideri di rimuovere, dimenticare, sparire e perdere, sembrano abbastanza evidenti nelle comunicazioni raccolte. Spesso c'è confusione sulla patologia, in quanto l'acne non viene necessariamente percepita come una malattia, ma come un grande problema cutaneo, un "handicap"* o un grave inestetismo. Tuttavia i suoi esiti cicatriziali sono temutissimi. E prevalgono i vissuti di reiterata violazione e contaminazione che intaccano profondamente l'immagine corporea dei pazienti. I brufoli sembrano quasi dotati di vita propria, quasi degli "invasori alieni"*. In alcuni prevale la disperazione ("...non li sopporto più!", "...sono disperata. È ora che cominci a godermi la mia giovinezza")*. Alcuni pazienti si sentono abbandonati, "condannati"* e senza speranza: la loro gioventù è "compromessa"*. La connotazione depressiva, citandoli testualmente, di alcune espressioni esprime un misto di risentimento e demotivazione verso un qualcosa di ineluttabile. La ricaduta sul funzionamento personale è talora devastante. Infatti in molte richieste prevale il bisogno di aiuto, ascolto e comprensione: non sembrano essere disponibili dei validi referenti dialogici per i pazienti, né fra i conoscenti (parenti e amici), né fra gli specialisti. I loro problemi appaiono talora sottovaluti e le loro ansie poco considerate. Gran parte delle lettere contiene domande precise a situazioni variamente personalizzate. Ogni paziente presenta una richiesta "unica e diversa", quasi le lesioni fossero una proprietà specifica. Notevole quindi è il bisogno di essere riconosciuti. Così come spesso vengono richiesti indirizzi di dermatologi fidati: le risposte terapeutiche fino a quel momento ricevute dagli utenti non sembrano essere state esaustive. Aspettative magiche, irrealistiche in termini di efficacia e di rapidità di azione delle cure, riflettono modalità regredite di pensiero detto magico-primitivo. Si utilizzano schemi infantili quando l'ansia è soverchiante e la realtà spaventa troppo per essere affrontata. Qualcuno vorrebbe addirittura una vera e propria derattizzazione ("E' possibile schiacciare e subito utilizzare un disinfettante per eliminare i batteri che sono in profondità?")*. Altri ancora sarebbero pronti a fare da cavie in nome della scienza ("...sono disposto a provare qualsiasi terapia innovativa!")*. Ogni strategia alternativa è da provare quando si è con le spalle al muro. Anche se i rimedi sono chiaramente inefficaci o addirittura controproducenti. Alcuni di questi, come il dentifricio spalmato in viso, colpiscono fortemente nell'immaginario. Ove possibile, il rimedio "naturale" (erboristico, omeopatico o casalingo) è preferito al farmaco ed esplicitamente richiesto. Viene vissuto come più sano ed indicato, confermando l'ambivalente rifiuto del concetto di acne come malattia. Vengono richieste indicazione "operative" su cosa fare, quando, dove e come farlo. Le parole fumose e il medichese non sono gradite. 

UNA MOLECOLA SCOPERATA DI RECENTE FA PER PERDERE IL 10% DI PESO 
Milano, 25 febbraio 2003 - Secondo uno studio svedese, presentato ieri a Milano, e' possibile perdere il 10% del peso corporeo associando a una dieta equilibrata e all' attivita' fisica, una terapia farmacologica a base di 'orlistat', nome scientifico di una nuova molecola che previene l'assorbimento del 30% dei grassi inibendone la digestione. Sono 150 milioni in tutto il mondo gli ammalati di diabete e di questi il 90% soffre di diabete '2' alla base del quale c'e' l'obesita'. 

RECORDATI: LERCANIDIPINA DA 20 MG REGISTRATA IN TUTTA EUROPA 
Milano, 24 febbraio 2003 - Recordati annuncia di avere completato con successo in tutti i paesi dell'Unione Europea la Procedura di Mutuo Riconoscimento di lercanidipina (Zanidip), calcioantagonista antiipertensivo frutto della propria ricerca, nella nuova forma farmaceutica da 20 mg. La nuova forma farmaceutica di lercanidipina da 20 mg si aggiunge a quella da 10 mg già disponibile nel mondo in 43 mercati, utilizzata a fine 2002 in 20 milioni di mesi terapia e registrata in 61 paesi, rendendo più completa e competitiva l'offerta terapeutica di questo prodotto. La nuova formulazione di lercanidipina è ad unica somministrazione giornaliera e rappresenta una valida posologia per quei pazienti la cui ipertensione deve essere trattata con un dosaggio maggiore rispetto a quello offerto dalle compresse da 10 mg garantendo una migliore compliance. La registrazione in Europa di lercanidipina 20 mg è stata ottenuta attraverso la Procedura di Mutuo Riconoscimento avviata dopo che nell'agosto 2002 la Medicines Control Agency del Regno Unito aveva rilasciato la prima autorizzazione all'immissione in commercio della nuova forma farmaceutica. Questa approvazione interessa tutti i 12 paesi per i quali era stata richiesta, incluso quindi Italia, Germania e Spagna. In Francia la registrazione era già stata ottenuta tramite un iter di approvazione nazionale. In Irlanda si segue analoga procedura. "Con questa registrazione si aprono nuove opportunità per lercanidipina" ha affermato Avi Sartani, Direttore Ricerca e Sviluppo della Divisione Farmaceutica di Recordati. "Prendiamo atto infatti con grande soddisfazione che tutte le autorità regolatorie europee hanno approvato la nuova formulazione di lercanidipina da 20 mg mentre nuovi studi clinici continuano a confermare il favorevole profilo del nostro farmaco ". 

ALCUNI SCIENZIATI BELGI E FINLANDESI SCOPRONO IL GENE CHE REGOLA LA PRODUZIONE DI LATTE 
Liegi , 25 febbraio 2003 - Un gruppo di scienziati belgi e finlandesi ha scoperto il gene che regola la produzione di latte e il relativo contenuto di grassi e proteine. Gli scienziati del centro di ricerca agroalimentare finlandese Mtt Agrifood Research e dell'Università di Liegi (Belgio) hanno individuato una variante del gene del recettore dell'ormone della crescita, all'interno del cromosoma 20 dei bovini, che ritengono possa influenzare notevolmente la quantità e la composizione nutrizionale del latte prodotto dalle vacche Ayrshire, Holstein e Jersey. Lo studio si è ispirato a Euribdis, un progetto biotecnologico finanziato nell'ambito del quarto programma quadro e conclusosi nel 2001, nel corso del quale sei gruppi di ricerca europei hanno elaborato in modo incompleto la mappatura dell'intero genoma della vacca Ayrshire finlandese. Non è la prima volta che viene stabilito e quantificato il legame tra un gene e la produzione di latte vaccino. Tuttavia, come ha sottolineato Johanna Vilkki dell'MTT Agrifood Research: "Lo sviluppo di marcatori associati per i geni che influiscono sulle caratteristiche del latte non è considerato altamente prioritario nel settore dell'allevamento, poiché risulta relativamente facile migliorare tali proprietà mediante la selezione convenzionale". La dott.ssa Vilkki ritiene, tuttavia, che tale scoperta faciliterà la selezione di tori in grado di generare vacche da latte dall'elevata capacità produttiva. Secondo gli scienziati partecipanti al progetto, una versione economicamente vantaggiosa del gene consentirà di aumentare il contenuto medio di proteine e di grassi del latte, rispettivamente dello 0,06 e dello 0,15 per cento. Tuttavia, essi precisano che l'aumento del contenuto proteico e lipidico potrebbe avvenire a scapito della produzione lattiera totale. La dott.ssa Vilkki suggerisce di utilizzare una versione diluita del gene per incrementare la produzione di latte, anche se ciò comporterebbe una riduzione delle proteine e dei grassi. A suo avviso, l'Ayrshire finlandese mostra chiaramente i vantaggi che il gene recentemente isolato potrebbe offrire in termini di qualità del latte. Nel 2002, infatti, la produzione lattiera annuale delle vacche Ayrshire finlandesi ha superato i 7.000 kg, con un contenuto di grassi e proteine pari, rispettivamente, ad oltre il 4 e il 3 per cento. Il centro Mtt Agrifood Research Finland prosegue con il coordinamento di attività di mappatura genica più dettagliata in seno al 5PQ, mediante un progetto denominato Mastitis Resistance, volto ad individuare metodi efficaci per l'eliminazione della mastite fra i bovini europei. Infolink: http://www.mtt.fi/english/ 

I PINGUINI MASCHI DISTRUGGONO I BATTERI DEL PROPRIO STOMACO AL FINE DI CONSERVARE IL CIBO PER I LORO PICCOLI 
Bruxelles, 25 febbraio 2003 - Alcuni scienziati francesi hanno scoperto che i maschi dei pinguini reali sono in grado di conservare il cibo nello stomaco per molte settimane, durante le quali digiunano per covare le uova. In alcuni campioni prelevati da sette pinguini maschi impegnati nella cova, e quindi provvisti di scorte di cibo, è stato riscontrato un numero molto più elevato di batteri morti o non vitali, fattore che implicherebbe la capacità dei pinguini di mantenere fresco il cibo per i loro piccoli mediante la distruzione dei batteri presenti nel proprio stomaco. La rivista "New Scientist" riporta le dichiarazioni di Cécile Thouzeau, responsabile del gruppo di ricerca del Centro nazionale di ricerca francese (Cnrs), secondo la quale i test hanno dimostrato che le temperature e il pH dello stomaco dei pinguini sono ideali per la crescita dei batteri. La dott.ssa Thouzeau ritiene che i pinguini riescano a sopprimere i batteri grazie all'acido acrilico, un composto antibatterico derivante dal fitoplancton, presente nello stomaco delle prede di cui si nutrono i pinguini. Secondo i ricercatori, questi uccelli sarebbero in grado di controllare il processo di conservazione, rilasciando volontariamente uno o più agenti batterici. I pinguini maschi utilizzano il cibo immagazzinato per nutrire i piccoli quando le femmine tardano a rientrare dalla pesca. Infolink: http://www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99993411 

PREPARAZIONE DI UNA RELAZIONE SUGLI STRUMENTI PER MIGLIORARE L'EFFICACIA DELLA LEGISLAZIONE IN MATERIA DI BIOTECNOLOGIE 
Bruxelles, 25 febbraio 2003 - La Commissione europea ha pubblicato una gara d'appalto per la stesura di una relazione sul miglioramento dell'efficacia del quadro legislativo nel settore delle biotecnologie. Nel 2003, la Commissione deve presentare una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle attività relative all'emissione deliberata nell'ambiente e all'introduzione sul mercato di organismi geneticamente modificati (OGM). L'obiettivo principale del progetto riguarda la raccolta e la preparazione di informazioni e dati generali che costituiranno la base della relazione e, in particolare, la valutazione della fattibilità di varie opzioni tese a migliorare ulteriormente la coerenza e l'efficacia del quadro legislativo. Dovranno inoltre essere valutate le varie implicazioni e conseguenze dell'emissione deliberata nell'ambiente e dell'introduzione sul mercato di OGM. Un obiettivo secondario del progetto è di apportare un contributo all'attuale situazione ed esperienze negli Stati membri, attraverso una stretta collaborazione con i funzionari e gli esperti provenienti da tali paesi. L'appalto sarà aggiudicato sulla base della metodologia illustrata dagli offerenti, della comprensione del progetto e della descrizione relativa alla gestione delle attività. L'importo indicativo massimo per l'appalto è di 65.000 euro. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea Direzione generale dell'Ambiente rue de la Loi/Wetstraat 200 B-1049 Bruxelles/Brussel Tel +32 2 296 0008 Fax +32 2 299 4449 E-mail: env-tenders@cec.eu.int  Per consultare la gara d'appalto, visitare: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/31053-2003.htm?&
SID=&time=Fri%20Feb%2021%2011%3A10%3A19%20UTC+0100%202003
 

IN PRIMA VISIONE MONDIALE: "ISPOVISION - LIFESTYLE PREVIEW" 1. INTERNATIONAL TRADE SHOW FOR LIFESTYLE IN STREET, DENIM AND CLUB FASHION DA DOMENICA A MARTEDÌ, DAL 29 GIUGNO AL 1° LUGLIO 2003, NUOVO CENTRO FIERISTICO DI MONACO 
Milano, 25 febbraio 2003 - Il Centro Fieristico di Monaco in collaborazione con l'industria ed il commercio presenterà la prossima estate 2003 una nuova manifestazione: "ispovision - lifestyle preview". "Get in touch with your visions" è il motto che riassume le visioni di tutti gli operatori di mercato nei settori street, denim e club. Il target è costituito dai professionisti della fashion e foot wear dei seguenti segmenti: street: street wear, sneakers, retro; denim: jeans wear, vintage, accessories; club: golf apparel, yachting style, heritage sportswear. Innovazione, creatività, design e stile saranno le parole chiave di questa ispovision. Il nostro target espositori è costituito dai label leader di mercato in questo particolare settore, coraggiosi innovatori e creatori di moda con idee nuove ed originali che sanno proporre, al momento giusto - fine giugno, le prime e migliori idee in assoluto su quella che sarà la moda fashion e foot wear della prossima stagione, assicurando così un vero e proprio kick off per l'intero settore. Concepita per presentare un mondo autentico e visionario, "ispovision lifestyle preview" sarà la prima ad aprire la prossima stagione fieristica estiva e i key player guarderanno in questa direzione per intuire i trend destinati a definire anche tutte le altre fiere internazionali. I brand saranno messi in scena per suggerire emozioni ed idee nuove, per ispirare fiducia e modernità, una interazione fra lifestyle e cultura giovanile, musica e arte. Il nostro target visitatori è costituito dai rivenditori delle boutique trendsetter, specialist stores, jeans e street wear shops, come pure le grandi catene distributive, i rivenditori di abbigliamento al dettaglio e i key accounts nel settore "articolo e abbigliamento sportivo". Per i visitatori di ispo summer 03, che si svolge in parallelo a ispovision, l'accesso a ispovision è semplicissimo: basta che siano muniti della ispocard(r) oppure siano in possesso di un biglietto d'entrata per ispo, e potranno accedere all'evento senza doversi registrare una seconda volta. Anche i visitatori di ispovision possono a loro volta accedere a ispo summer senza dover affrontare ulteriori costi, e avendo così la possibilità di farsi un'idea globale di tutto quello che la sports community ha di bello ed interessante da offrire. Lo stretto legame che unisce il 1° International Trade Show for Lifestyle in Street, Denim and Club Fashion a ispo summer 03, lascia comunque agli organizzatori lo spazio necessario per assistere indipendentemente e con efficienza questo particolare segmento, senza dover allo stesso tempo rinunciare alle importanti sinergie che vengono automaticamente a crearsi con i clienti già noti, i servizi ormai collaudati e soprattutto il prezioso know how accumulato con gli anni. La sede del Nuovo Centro Fieristico di Monaco offre anche la migliore area disponibile per una manifestazione fieristica d'alta professionalità. Infrastrutture, architettura, servizi: non c'è esigenza o idea che non possa essere realizzata. Da non dimenticare la rete organizzativa a disposizione del Centro Fieristico di Monaco che può contare su oltre 80 uffici sparsi in tutto il mondo, tra cui Monacofiere srl per il mercato italiano. Il team di ispo ha inoltre alle spalle l'esperienza organizzativa di oltre 50 ispo ed assicura così, insieme ai suoi partner internazionali dell'industria, commercio, istituzionali e media, la piattaforma migliore per garantire il perfetto svolgimento di tutta la manifestazione. Ispovision è una manifestazione fieristica indipendente e come tale sarà naturalmente accompagnata da un piano di comunicazione completamente autonomo: pubblicazioni speciali, depliant e campagne pubblicitarie personalizzate saranno gli strumenti preferiti dal management per far conoscere il carattere preview di ispovision. Ispovision avrà anche una sua pubblicità personalizzata. Cliccando su www.ispovision.com  troverete tutte le informazioni riguardanti la fiera, l'iscrizione degli espositori, la registrazione dei visitatori, i programmi collaterali e i nomi degli operatori a Vostro servizio. Cliccando www.ispovision.com/downloads   inoltre, potete fare il download di tutti i visuals e logos di ispovision, anche stampabili. 

"LA NUOVA FIERA" TRASFORMA MILANO: VERDE, NEGOZI, MUSEI E TELEVISIONE. IL PIÙ IMPORTANTE PROGETTO DEGLI ULTIMI 50 ANNI. 
Milano, 25 febbraio 2003 - Il Presidente di Fondazione Fiera Milano, proprietaria dell'area, ha presentato nel corso della mostra "Progetto Città" organizzata da GeFi il progetto per ridisegnare l'attuale quartiere fieristico e si attuerà in contemporanea con la realizzazione del cosiddetto "Polo Esterno" in corso di costruzione a Rho-Pero. L'intervento, definito "il più importante degli ultimi 50 anni" dal Presidente Luigi Roth, convertirà i circa 260.000 metri quadrati dell'attuale quartiere in spazi verdi, servizi, negozi(ma non centri commerciali), biblioteche, probabilmente anche la nuova sede Rai e porterà una qualità migliore alla vita degli abitanti e di tutta Milano. Rimarrà il "Nuovo Portello" a ospitare le manifestazioni più strettamente legate alla città (ad esempio: la moda) e cosiddette "leggere", mentre il resto si trasferirà a Rho-Pero (previsto per il 2005). Tutto ciò comporterà anche cambiamenti sul piano della viabilità, dato che nel progetto è previsto l'allungamento della linea rossa del metro sino a Rho-Pero e il rafforzamento delle Ferrovie Nord, insieme all'interramento di via Gattamelata sino all'uscita delle autostrade. "Ma il piano di riqualificazione - ha sottolineato Claudio Artusi, amministratore delegato di Sviluppo Sistemi Fiera (la società ad hoc incaricata del progetto) - includerà anche opere del perimetro circostante come il complesso scolastico di via Gattamelata e il Velodromo Vigorelli". Il progetto della nuova Fiera verrà assegnato attraverso una gara internazionale che partirà il prossimo marzo e si dovrebbe concludere entro maggio 2004. www.fiera.milano.com 

AVICOLTURA: CRESCE IL BUSINESS OLTRECONFINE PROSEGUE ANCHE NEL 2003 IL PROGETTO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE PER IL SETTORE AVICOLO - I RISULTATI DEL 2002 E LA MISSIONE IN MAROCCO E TUNISIA 
Forli-Cesena, 25 febbraio 2003 - "Nei momenti in cui il mercato nazionale denota un certo affievolimento, occorre aprirsi a nuovi mercati, per governare i processi di globalizzazione e non subirli. Non solo, ma Fieravicola ha una prospettiva solo se diventa un punto di riferimento e di incontro per una realtà sempre più internazionale" ha affermato Sergio Mazzi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, spiegando l'impegno dell'Ente camerale per offrire alle aziende del settore avicolo (e non solo) opportunità ed occasioni di contatto e con realtà imprenditoriali di altri Paesi, soprattutto dell'Est e del Mediterraneo. "Abbiamo assunto questo impegno -gli fa eco Stelio De Carolis, Presidente della Fiera di Forlì- perché crediamo che Fieravicola non sia soltanto una vetrina, ma debba essere capace di offrire opportunità commerciali e di interscambio. Crediamo che tutto questo faccia crescere l'interesse per il comparto fornivese, che rappresenta oltre il 20 dell'intera produzione avicunicola italiana. Inoltre, di fronte alla globalizzazione avvertiamo l'esigenza di questi Paesi di essere coinvolti per stare sul mercato". Nella provincia di Forlì-Cesena il settore avicunicolo "vale" circa 770-780 milioni di Euro, e non vuol dire solo produzione di carni (pollo, coniglio, tacchino, ecc) e uova, ma anche un alto livello di know how, capacità tecniche e standard qualitativi al top. E da questo "distretto" avicolo emerge la volontà di non ridurre i contatti con i paesi dell'Est e del Mediterraneo a fatti episodici. Non a caso, le "azioni", iniziate già nel 2001, hanno portato a Fieravicola 2002 ben 56 operatori provenienti da 9 Paesi (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Repubblica Federale di Yugoslavia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Romania, India e Russia). Durante la rassegna si è svolta anche una importante azione sul piano della commercializzazione, con la partecipazione di buyers della Grande Distribuzione (Germania, Svezia e Portogallo). In tutto si sono tenuti 102 incontri bilaterali fra 56 operatori stranieri e 29 operatori italiani. Il progetto, inoltre, ha visto la presenza a Forlì nel periodo 1-25 ottobre di 10 tecnici veterinari provenienti da Turchia, Egitto, Marocco e Tunisia. A tutto questo, si è aggiunta, sabato 5 ottobre, la firma del Protocollo di cooperazione fra Camera di Commercio di Forlì-Cesena e Camera Nazionale ungherese dell'Agricoltura.. Il Progetto di internazionalizzazione del settore avicolo per il 2002 è stato curato dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena, in collaborazione con ICE (Istituto per il Commercio con l'Estero), Regione Emilia Romagna e Fiera di Forlì Spa, con il contributo di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì e Provincia di Forlì-Cesena. 2003: missione di operatori italiani in Tunisia e Marocco .... Anche nel 2003 proseguono, anzi si intensificano, le azioni, come dimostra la missione che si è tenuta dal 2 al 9 febbraio scorso, con la partecipazione di rappresentati di 10 imprese del settore, secondo un programma di incontri, business meetings con operatori tunisini e marocchini del settore e visite aziendali, predisposto dagli uffici ICE dei due Paesi. La missione era guidata da Stelio De Carolis, Presidente della Fiera di Forlì. La missione può essere considerata di grande successo, in quanto è emersa la prospettiva che vedrebbe il settore avicolo forlivese (nelle sue diverse componenti: Camera di Commercio, Fiera, istituzioni locali, associazioni) proporsi come rappresentante complessivo del sistema avicolo italiano verso questi due Paesi. Sotto tale angolazione, Forlì può proporsi come esperienza pilota a livello nazionale, contrattando adeguati spazi e finanziamenti nazionali e internazionali. Per questo, nei prossimi giorni vi sarà un incontro al Ministero degli Affari Esteri. Ritornando alle due missioni, al workshop in Marocco hanno preso parte 150 operatori locali, e a quello di Tunisi 80. Le ditte italiane hanno effettuato oltre 130 incontri in Marocco (di cui 50 giudicati "utili") e 110 in Tunisia (52 "utili"). Inoltre è stato siglato un accordo con Fisa, l'Associazione avicoltori marocchini, ed è stata predisposta la bozza di accordo con Gipa, l'Associazione avicola tunisina. Scendendo nel dettaglio: Marocco - Fiera Forlì si è impegnata a realizzare un ampio stand alla Fiera avicola di Casablanca (24 - 26 giugno 2003) e inviterà un consistente numero di imprenditori marocchini a Fieravicola, in collaborazione con Fisa. Si sta valutando anche un accordo per rinnovare un gruppo di aziende avicole marocchine, operanti lungo l'intera filiera avicola, utilizzando specifici fondi Ue, dell'ufficio Eme per le Pmi locali. Per l'attività di formazione e ricerca, potrebbe essere possibile una sinergia con l'Institut Agronomique et Vétérinaire Hassan II. Tunisia - Fiera Forlì ha invitato Mohamed Jaziri, Direttore Gipa tunisino, in maggio, per visitare impianti e approfondire possibilità collaborazione, inoltre ha chiesto a Gipa di selezionare 10-15 tra le aziende avicole tunisine più qualificate, da invitare a Fieravicola. Sono stati presi poi contatti con Apia (Agenzia per la Promozione degli Investimenti Agricoli), per coinvolgere il distretto avicolo forlivese nelle attività seminariali e di formazione manageriale organizzate da Apia. E' stato siglato anche un accordo con Inat, l'istituto universitario veterinario tunisino, per realizzare degli "incubatori di imprese", volti a promuovere innovazione tecnologica mediante esperti di alto livello. ....... e le prossime "azioni" di internazionalizzazione Nel frattempo, Camera di Commercio e Fiera, in collaborazione con la Provincia di Forlì-Cesena, il Comune di Forlì, la Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì, stanno predisponendo il calendario 2003 del Progetto. A Fieravicola (2-5 ottobre 2003) arriveranno delegazioni di operatori da Romania, Polonia, Lettonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, oltre a 4 buyers di cui 2 provenienti dagli Usa ed uno, rispettivamente, da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Tutti questi operatori daranno vita a una serie di incontri bilaterali mirati con imprese italiane presenti alla rassegna forlivese. Anche nel 2003 verrà predisposto un Corso di formazione per 12 tecnici provenienti da Bulgaria, Serbia, Romania e Russia. Si tratterà di veterinari e tecnici sanitari che verranno aggiornati allo scopo di innalzare gli standard igienico sanitari dei propri Paesi, attraverso l'utilizzo del know how e dei prodotti delle imprese italiane. Sono in preparazione missioni di nostri operatori avicoli in Russia (aprile/maggio) e in Romania (in occasione della Fiera Indagra in novembre). Per quanto riguarda la Romania, sta partendo lo studio per verificare la fattibilità di una joint venture fra Fiera di Forlì e Romexpo (l'Ente fieristico nazionale rumeno) per la gestione congiunta della Fiera avicola di Bucarest. Per la Serbia è prevista la partecipazione alla Fiera dell'Agroindustria di Novi Sad (maggio). 

E' " SUCCESSO " AL SIGEP. UNA DELLE FIERE INTERNAZIONALI PIÙ IMPORTANTI DELLA GELATERIA, PASTICCERIA, PANIFICAZIONE. 
Milano, 25 febbraio 2003 - Per Icam, gennaio rappresenta un mese fitto di appuntamenti sia in Italia che all'estero e ricco di novità . E quale poteva essere scelta migliore se non partecipare alla XXIV edizione del Sigep che, con un incremento di visitatori professionisti (oltre il 30% rispetto all'edizione del 2002), e la presenza di ben 200 giornalisti accreditati, è considerata ormai una delle Fiere Internazionali più importanti della gelateria, pasticceria, panificazione. Un palcoscenico autorevole al quale gli operatori di settore più blasonati guardano con interesse e sul quale si susseguono dibattiti , forum , tavole rotonde , dimostrazioni , competizioni e concorsi ad altissimo livello. Icam ha partecipato all'evento con un prestigioso stand nel quale ben si è espresso il concetto di produttore che cura la trasformazione della materia prima fin dalle origini. All'interno dello stand, grande interesse ha suscitato l'area destinata a laboratorio di pasticceria, completamente attrezzato, nel quale il maestro pasticcere Accademico Pierpaolo Magni, i pasticceri Roberto Fiorino e Carmine Maione, l'allievo Antonello Aliberti, durante le cinque giornate della manifestazione, hanno svolto ampie dimostrazioni sulla gamma di prodotti semilavorati Icam e interagito con il pubblico fornendo idee e suggerimenti pratici indispensabili in un'attività artigianale. La rinnovata e inedita immagine dell'azienda ha destato curiosità da parte di grandi nomi nel mondo della pasticceria creando le premesse per future collaborazioni e scambi di opinione sull'evoluzione del mercato del cacao. Riflettori puntati sulla novità presentata in anteprima al Sigep: I " Cru " di Icam - offerti, per ora, solo ai professionisti dell'alta pasticceria Due straordinari tipi di cioccolato prodotti con cacao proveniente da esclusive piantagioni del Centro America i cui confini sono stati rigorosamente riconosciuti e delimitati. Un vero cacao di "finca" Docg (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), che presenta caratteristiche di gusto e note aromatiche assolutamente distintive e personali nonostante le due piantagioni siano distanti l'una dall'altra solo pochi chilometri. Il primo è un cacao raro proveniente dalla piantagione Los Palmaritos nella Repubblica Dominicana, coltivato in montagna su terreni avari ma che conferiscono qualità aromatiche molto delicate e aromi fruttati Il secondo proveniente dalla piantagione di Los Vasquez attigua alla precedente ma, per la diversa conformazione del terreno e il diverso irraggiamento solare presenta peculiarità differenti: corpo intenso e sottile acidità. E' "successo" al Sigep, un successo meritato che riconosce a Icam le competenze di una grande azienda certificata , la fedeltà ad una filosofia per la qualità e la passione per la ricerca del puro cacao d'origine. 

ALFA ROMEO AL 73° SALONE INTERNAZIONALE DI GINEVRA 
Ginevra, 25 febbraio 2003 - Alfa Romeo ritorna al Salone Internazionale di Ginevra con ben tre anteprime mondiali e tante novità per la gamma già in commercio. Non solo. A sottolineare la vocazione del Marchio, nonché il grande temperamento di tutte le sue auto, sullo stand si alternano modelli di serie e vetture da competizione, affascinanti concept car e automobili allestite con la caratterizzazione sportiva TI. "La bellezza non basta" è il concetto alla base della nuova strategia di comunicazione dell'Alfa Romeo ed esprime l'importanza della sostanza al di là della forma. Il Marchio, infatti, attira per lo stile italiano e la bellezza che rappresenta, ma una volta provata l'auto, il cliente ne apprezza la guidabilità e ne scopre la tecnologia. Accanto all'eleganza sportiva e allo stile italiano, Alfa Romeo si distingue infatti per l'innovazione tecnologica e per un piacere di guida senza eguali su ogni tipo di strada, in qualunque situazione e con qualsiasi tempo. Come dimostrano, una volta di più, le tante e importanti novità presentate a Ginevra. Sono loro, infatti, le protagoniste assolute di un'area espositiva caratterizzata dalle particolari "cellule" che ne compongono la scenografia. Realizzate in alluminio e vetro, sono grandi contenitori-stanza dal design curvilineo e di alta immagine tecnologica dove si svolgono le diverse attività. La scenografia, inoltre, è completata da una grande struttura sopraelevata in alluminio, vetro e aste di elevazione d'acciaio, destinata a sala stampa e sala vip; oltre che da una galleria di luce totale, per l'esposizione della gamma Alfa Romeo. Sullo stand il posto d'onore spetta all'anteprima mondiale della nuova Alfa Gt Coupé. Nato in collaborazione con Bertone, il modello propone stile originale e prestazioni esaltanti, e rappresenta una concezione inedita di sportività, nella quale convergono anche comfort ed eleganza. Riflettori puntati, poi, sull'altra "prima mondiale": le nuove Alfa Spider e Alfa GTV, oggi proposte in un look inedito e con una gamma rinnovata negli allestimenti e nei propulsori. Inalterato, invece, il fascino di questi modelli che da sempre evocano il piacere del viaggio declinato nelle forme della sportività e dell'eleganza. Terzo punto d'attrazione dello stand Alfa Romeo il Concept X, un concetto automobilistico innovativo che fonde diverse tipologie di vetture. Il modello, infatti, combina le performance da fuori strada di un SUV (Sport Utility Vehicle) con le caratteristiche dinamiche di una berlina Alfa Romeo, offrendo al tempo stesso un abitacolo versatile e funzionale. L'esposizione continua con la famiglia GTA: automobili sportive dallo stile affascinante, che ripropongono, attraverso la più brillante tecnica motoristica attuale, il retaggio di una grande tradizione di corse e di vittorie. Sullo stand trovano posto due 147 GTA: la vettura più veloce e potente del segmento (250 CV - 184 kW). Accanto a loro, poi, una 156 GTA con il sofisticato cambio robotizzato Selespeed. E poco distante l'Alfa 156 GTA trionfatrice del FIA European Touring Car Championship 2002. Quest'ultima vettura, in particolare, ricorda al pubblico che lo scorso anno Alfa Romeo ha conquistato il terzo titolo consecutivo nel Campionato Europeo Turismo. Un successo che va ad aggiungersi ai due titoli nazionali vinti in precedenza. Insomma, da cinque anni le vetture da gara (derivate dall'Alfa 156) non conoscono rivali. In questo contesto sportivo si inserisce perfettamente anche la zona "Autodelta" presente sullo stand. Qui Alfa Romeo festeggia il compleanno della società nata il 5 marzo 1963 con l'obbiettivo di preparare le vetture del Biscione per i campionati internazionali. E oggi, a distanza di quarant'anni, l'Autodelta annuncia il suo ritorno nel Campionato Europeo Turismo 2003 con le Alfa 156 ETCC. Insomma, "l'Alfa Romeo e lo sport" è un binomio inscindibile. Dal mondo delle competizioni alle vetture destinate alle strade di tutti i giorni. Si comincia, allora, con l'Alfa 147, la compatta di prestigio che espone due versioni: una 1.9 JTD 16V Multijet da 140 CV, a 5 porte e nell'allestimento Distinctive; e una 2.0 T. Spark 16V da 150 CV a 5 porte, equipaggiata con il cambio sequenziale Selespeed. Quest'ultima vettura, in particolare, è allestita con una caratterizzazione sportiva TI (Turismo Internazionale), sigla che un tempo Alfa Romeo assegnava solo alle auto più "prestazionali". Oggi quelle due lettere, semplici e gloriose al tempo stesso, ricompaiono su una linea specifica che può essere richiesta sui modelli Alfa Romeo. Sullo stand, poi, le Nuove Alfa 156 e Sportwagon, automobili belle e portatrici di idee e soluzioni tecnologiche innovative. A rappresentarle, una berlina equipaggiata con il propulsore 2.5 V6 con cambio automatico, e una versione wagon con il potente 2.4 JTD. E, infine, nelle cellule-vetrina in alluminio, vetro e plexiglas, il pubblico può scoprire il 3.2 V6 24v da 250 CV (il cuore delle GTA), il 2.0 JTS da 165 CV e il 1.9 JTD 16 valvole Multijet da 140 CV. 

NUOVA ALFA GT COUPÉ, ANTEPRIMA MONDIALE 
Ginevra, 25 febbraio 2003 - In anteprima mondiale debutta l'Alfa GT Coupé, nuova vettura derivata dall'Alfa 156 e che verrà commercializzata alla fine di quest'anno. Disegnato dal Centro Stile di Bertone, il modello propone stile originale e prestazioni esaltanti, e rappresenta una concezione inedita di sportività, nella quale convergono comfort ed eleganza. Obiettivo della vettura, infatti, è offrire tutto il piacere di guida di un coupé dalle prestazioni straordinarie, senza i compromessi tipici di questo genere di automobile. Basti pensare alla grande capacità del bagagliaio e alla generosa abitabilità posteriore. Alfa GT Coupé, inoltre, racchiude tutto il patrimonio di eccellenza motoristica del Marchio in una linea nata dall'eleganza e dal gusto della scuola italiana. Del resto gli stilisti hanno potuto attingere alla grande tradizione dell'Alfa Romeo che, proprio in questa categoria, ha dato vita a modelli rimasti come tappe fondamentali nella storia dell'automobile: dalla 1900 alla Giulietta, dalla Giulia all'Alfetta. Lunga 4,48 metri, larga 1,76 e alta 1,39, l'Alfa GT Coupé è aggressiva e compatta (il passo è 2.596 millimetri), con una linea segnata da alcuni tratti distintivi che definiscono la sua forte personalità e lo rendono immediatamente riconoscibile. Lo scudetto, per esempio, è una presenza importante dalla quale, idealmente, sembra svilupparsi l'intera vettura. Posto al centro del frontale, lo scudetto nasce dalla sovrapposizione della fascia paracolpi integrata sulla griglia nera. Il risultato è di grande effetto: esprime forza e aggressività. Impressione rafforzata dalla grande bocca nera e dai gruppi ottici, preziosi oggetti di design. Non meno caratteristico è il profilo che fa percepire il modello come un'auto agile, solida e protettiva. Grazie, soprattutto, all'accentuata scalfatura della fiancata che dona slancio e dinamismo alla vettura. Anche la parte posteriore ha una forte impronta stilistica. La coda dell'Alfa GT Coupé, infatti, è compatta, leggermente declinante e rastremata, con un paraurti integrato e di grandi dimensioni. Il lunotto è a goccia, mentre i gruppi ottici sono incastonati nella carrozzeria. Fin qui la linea esterna che, come espressione più evoluta della sportività Alfa Romeo, preannuncia ed esalta le doti di una vettura sempre brillante, facile da controllare e capace di offrire grande piacere di guida. Merito di una meccanica che ha ereditato tutti i punti di forza dell'Alfa 156, inclusi tre propulsori generosi, ciascuno con potenze specifiche tra le migliori della loro classe di cilindrata: il 1.8 T. Spark da 140 CV, il 2.0 JTS da 165 CV e il 1.9 JTD Multijet 16v da 140 CV. E per il cliente che vuole il massimo in termini di prestazioni e sportività, sarà disponibile una versione GTA equipaggiata con il potente 3.2 V6 24 valvole da 250 CV. 

MERCEDES-BENZ CLASSE C AMPLIA LA SUA GAMMA: NUOVE VERSIONI PER LA SPORTCOUPÉ E PACCHETTI "IMPROVED" PER BERLINA E STATION WAGON 
Roma, 25 febbraio 2003 - La gamma Mercedes-Benz Classe C è da oggi ancora più completa, grazie all'introduzione delle versioni Classic, Elegance e Avantgarde per la Sportcoupé ed ai nuovi pacchetti "Improved" creati per Berlina e Station wagon. Per rispondere in maniera adeguata alle richieste di una clientela sempre più esigente e differenziata, Mercedes-Benz ha deciso di introdurre anche sulla Sportcoupé della Classe C, le versioni Classic, Elegance e Avantgarde che fin dal 1993 caratterizzano Classe C Berlina e Station wagon, e sono già disponibili anche su Classe A, Classe E Berlina e Station wagon e Classe Clk (solo Elegance e Avantgarde). Le versioni nascono con l'intento di rendere ancora più attraente, chiara e competitiva l'offerta di prodotto sulla Classe C Sportcoupé, che si arricchisce nella versione Elegance del climatizzatore automatico e dei cerchi in lega da 16'', ai quali si aggiungono i rivestimenti in pelle e l'autoradio Mb Audio 10 con lettore CD incorporato, nella versione Avantgarde. Novità in arrivo anche per i modelli Berlina e Station wagon di Classe C: su ciascuna versione (Classic, Elegance e Avantgarde), sono infatti da oggi disponibili speciali pacchetti "Improved" che arricchiscono la vettura di importanti equipaggiamenti. Di seguito il riepilogo del contenuto dei pacchetti "Improved": Classic "Improved": include l'autoradio Mb Audio 10 con lettore Cd incorporato ed altoparlanti anteriori e posteriori (7 per Berlina e 6 per Station wagon) e i cerchi in lega. Elegance "Improved": include l'autoradio Mb Audio 10 con lettore Cd incorporato ed altoparlanti anteriori e posteriori (7 per Berlina e 6 per Station wagon), in aggiunta agli specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente. Avantgarde "Improved": include l'autoradio Mb Audio 10 con lettore Cd incorporato ed altoparlanti anteriori e posteriori (7 per Berlina e 6 per Station wagon), in aggiunta agli specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente e ai rivestimenti in pelle. 

SUZUKI AL SALONE INTERNAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI GINEVRA 2003 
Milano, 25 febbraio 2003 - Il 73° Salon International de l'Automobile de Genève aprirà le porte con le giornate stampa il 4 e 5 marzo prossimi e proseguirà, dal 6 al 16, con l'apertura al pubblico. Suzuki sarà presente allo Stand n° 4251 nel padiglione 4 con tutti i modelli attualmente in gamma: Alto, Liana, Ignis, Wagon R+, Jimny e Grand Vitara. Il Grand Vitara M.Y. 2003 verrà esposto in anteprima al Salone con le nuove motorizzazioni turbo diesel 16V. Il nuovo motore, proposto sia per la versione a 3 porte sia per la più grande 5 porte, eroga una potenza di 80 kW (109 CV) a 4000 giri/min ed una poderosa coppia di 270 Nm, disponibile già a 1750 giri/min. Anche per il model year 2003, il Grand Vitara ripropone il collaudato schema di trazione integrale inseribile e le marce ridotte. I consumi, considerando la tipologia di veicolo, sono sempre molto contenuti (appena 7,3 litri/100 km nel ciclo combinato). Per il Grand Vitara M.Y. 2003 sono previste inoltre importanti modifiche estetiche che lo differenziano dal modello che sostituisce. In particolare modo gli interni sono stati completamente ridisegnati e propongono un moderno cruscotto, sedili più confortevoli e nuovi disegni per i tessuti. Gli allestimenti sono completi per tutte le versioni e offrono di serie il doppio airbag, l'ABS e l'aria condizionata, la vernice metallizzata, i cerchi in lega, l'autoradio con comandi sul volante e 4 altoparlanti, la chiusura centralizzata con telecomando, il servosterzo, i fari fendinebbia e gli alzacristalli elettrici Per il mercato italiano il nuovo Suzuki Grand Vitara sarà disponibile in quattro versioni: 3 porte 1.6 benzina 16 valvole; 3 porte 2.0 diesel 16 valvole; 5 porte 2.0 benzina 16 valvole; 5 porte 2.0 diesel 16 valvole. Lo stand Suzuki ospiterà inoltre la Concept-S, la Liana Sport, la Ignis Sport e la Ignis Super 1600, protagonista nel mondiale rally Jwrc

I CONVEGNI DI AUTOMOTOR 2003 
Torino, 25 febbraio 2003 - Va delineandosi il calendario dei convegni che avranno luogo a Lingotto Fiere nel corso della 22° edizione di Automotor, unico appuntamento italiano completamente dedicato all'Oem (Original Equipment Manufacturing), all'Aftermarket ed all'Accessorio di Qualità, ospitato a Torino dal 26 al 30 marzo 2003. Ecco di seguito gli eventi segnalati, il cui calendario aggiornato è disponibile sul sito della manifestazione, www.automotor2003.com Mercoledì 26 marzo alle ore 10,30, presso la Sala Blu del Pad. 2 di Lingotto Fiere, avrà luogo il convegno inaugurale della 22° edizione di Automotor, dal titolo "Gli ostacoli alla competitività del settore produttivo dell'indotto auto-moto". Nel corso dell¹evento, curato da Einstein Communications, saranno affrontati i principali nodi che il settore automotive deve affrontare per poter superare brillantemente il delicato momento di transizione che attraversa, le potenzialità del settore, gli impegni e le politiche del Governo. Al convegno, moderato da Paolo Del Debbio, prenderanno parte tra gli altri ospiti il Sottosegretario al Ministero dell¹Economia, Giuseppe Vegas e Giancarlo Michellone, Amministratore Delegato e Direttore Generale C.R.F. Mercoledì 26 marzo alle ore 15,00, la Sala Blu di Lingotto Fiere ospiterà un convegno-incontro organizzato dalla testata InterAutoNews, dal provocatorio titolo: "Assistenza e Ricambi affidati a terzi o irrinunciabile arma di fidelizzazione?". L'incontro sarà moderato dal direttore di InterAutoNews, Tommaso Tommasi, e vedrà tra i vari ospiti Marco Grilli, esperto degli aspetti legali della Nuova Distribuzione e Renato Argonauta, che vanta un¹ampia esperienza nella gestione di una grande concessionaria. Giovedì 27 marzo alle 9,30 la Sala Blu di Lingotto Fiere ospiterà il seminario dal titolo "Cavalcando il futuro", curato dal Centro Ricerche Fiat e dall'Associazione Tecnica dell¹Automobile ATA. La giornata sarà dedicata ad approfondire diversi aspetti del futuro dell¹auto, affrontando tematiche relative al Veicolo (trend evolutivi in ottica di sicurezza, comfort e piacere di guida), al Motore (tecnologie motoristiche del prossimo decennio, riduzione di consumi ed emissioni inquinanti) e alle Nuove Tecnologie di Prodotto e di Processo (lo sforzo sinergico per il miglioramento dei prodotti, dei processi produttivi e delle metodologie). Esperti del Centro Ricerche Fiat e di Fiat Auto proporranno le loro testimonianze su questo affascinante argomento. Giovedì 27 marzo avrà luogo alle 10,30 presso la Sala A di Lingotto Fiere, un incontro organizzato dalla testata Notiziario Motoristico, dal titolo "L'impatto della legge Monti - Block Exemption Regulation - sul settore dei ricambi e dell'assistenza in Italia". Saranno trattati diversi temi, tra cui gli sviluppi nel mondo dell¹autoriparazione, in particolare assistenza e ricambi, nella rete delle case auto e nella rete indipendente; i livelli di standard richiesti alle officine autorizzate; le prospettive nel mercato dei ricambi originali e di quelli di qualità corrispondente; il riconoscimento delle reti indipendenti nell¹assistenza di tutte le vetture nei tagliandi; la reazione delle reti di assistenza delle case nell¹acquisto dei ricambi originali e di qualità corrispondente. Giovedì 27 marzo alle 14,30 la Sala Rossa del Pad. 1 ospiterà un appuntamento organizzato da Anfia Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche e dalla rivista Parts, dal titolo "I Valori dell'Aftermarket". Il convegno sarà suddiviso in due parti; nella prima saranno presentate le relazioni di componentisti e distributori appartenenti al settore dell'aftermarket, mentre nella seconda si svolgerà una Tavola Rotonda, cui parteciperanno i responsabili delle divisioni ricambi e post-vendita di importanti Case automobilistiche. L'evento è di notevole rilievo poiché, per la prima volta in Italia, vengono messi a confronto due mondi diversi (Case auto e riparazione indipendente) e dal dialogo dei loro protagonisti potranno emergere spunti di sicuro interesse per tutti gli attori di questo mercato. Giovedì 27 marzo alle 17,00 nella Sala A di Lingotto Fiere l¹associazione internazionale Apra darà il via ad un Simposio sul tema della rigenerazione dei componenti auto, dal titolo "Ricondizionare: la forma risolutiva di riciclaggio". Apar-Automotive Parts Rebuilders Association è un'associazione mondiale cui appartengono 1500 membri, di cui 120 europei, il cui obiettivo è l¹incontro tra coloro che operano nell¹industria del Ricondizionamento. Venerdì 28 marzo alle 9,30 la Sala Londra del Centro Congressi ospiterà il convegno organizzato da Anfia Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche, dal titolo ³Strumenti di crescita per la componentistica italiana². Sabato 29 marzo presso la Sala A avrà luogo alle ore 11,00 una conferenza stampa organizzata da Sidat/micronAir sul tema "Filtri aria abitacolo
micronAir". www.automotor2003.com 

SEATEC, UN BILANCIO OLTRE LE PREVISIONI SUCCESSO PIENO DELLA MANIFESTAZIONE: OLTRE 4.000 I VISITATORI (80% OPERATORI PROFESSIONALI). MASSIMA SODDISFAZIONE DEGLI ESPOSITORI E DEGLI ORGANIZZATORI 
Carrara, 25 febbraio 2003 - "La risposta degli operatori è stata eccezionale e il giudizio degli stessi espositori estremamente positivo. Quando una fiera nasce con simili risultati può guardare al futuro con ottimismo per crescere anche a livello internazionale. Intanto sono numerosissime le conferme per la prossima edizione". Così Paris Mazzanti, direttore generale di Carrarafiere, commentando il bilancio di Seatec, la Prima Rassegna delle Tecnologie, Equipaggiamento, Subfornitura per la Nautica da Diporto e l'Allestimento Navale, chiusasi ieri a Marina di Carrara dopo tre giorni intensi (20 - 22 ottobre) di business e convegni: ai 100 espositori e ai 150 marchi in mostra hanno risposto oltre 4.000 visitatori, per l' 80% operatori della cantieristica, progettisti, architetti, artigiani, ma anche amministratori pubblici e rappresentanti delle organizzazioni di categoria. Un successo clamoroso, ben oltre le aspettative, che ha coronato questa unica manifestazione italiana nel settore della componentistica navale: "Nel panorama delle mostre nautiche", suggerisce Luigi Danesi, presidente di Carrarafiere, "ne mancava proprio una dedicata alla componentistica. Ma l'ottimo risultato si spiega anche con il retroterra sul quale Seatec si appoggia, ovvero sulla cantieristica toscana e sulle centinaia di aziende dell'indotto". La Toscana, in particolare Viareggio, Versilia, Pisa, è infatti al primo posto nel mondo per la produzione di megayacht, le barche della gamma più alta, grazie anche alla presenza diffusa di imprese manifatturiere capaci di garantire accessori e tecnici di qualità altissima. Seatec si è comunque esibita come vetrina della produzione nazionale (moltissime le aziende extra Toscana), offrendo anche una ricca panoramica di marchi stranieri. Dunque le mappe elettroniche della C-Map, le gru tascabili della Besenzoni, i marmi intarsiati e superleggeri, e poi ascensori speciali, oblò, passerelle semoventi, lava-carene, radar, profilati, bussole, eliche e via elencando. "A un settore importante corrisponde finalmente una fiera importante", aveva profetizzato, inaugurando Seatec, l'assessore regionale all'economia del mare, Marco Montemagni. Aggiungendo che la Regione Toscana crede molto nella nautica per cui anche quest'anno investirà € 500 mila per il Centro di Viareggio, € 119 mila a Pisa e € 160 mila per il Consorzio del Polo tecnologico di Magona e Cecina. Le stesse province della costa (Pisa, Livorno, Lucca, Massa-Carrara) si stanno mobilitando e dopo la creazione dell'area vasta della nautica hanno approfittato di Seatec per annunciare l'intenzione di fare sistema, ossia di lavorare in sinergia per promuovere il settore. Indicazioni utilissime anche dal convegno organizzato dalle categorie economiche dal quale è emersa soprattutto la necessità di creare un marchio Toscana specifico per la nautica. Tutti questi elementi contribuiscono a rendere concreta la soddisfazione di quanti hanno operato per la buona riuscita della manifestazione, dagli organizzatori di Carrarafiere, agli enti promotori: la Regione Toscana, Toscana Promozione, le province e le camere di commercio di Massa Carrara e Lucca, i comuni di Massa e di Carrara, Assonautica, il Gruppo Registro Navale Toscano (Rina) e le associazioni toscane di Cna, Confartigianato e Api. 

SPAZIOCASA 2003: CONTINUITA' NEL SUCCESSO 
Vicenza, 25 febbraio 2003 - Con oltre 50.000 visitatori in otto giorni di cui 16.000 nell'ultimo week end, la quarantatreesima edizione di Spaziocasa inizia, come meglio non si poteva, la stagione de ''Le mostre del pubblico'' della Fiera di Vicenza. ''La divisione per aree tematiche - spiega Raul Barbieri, Responsabile commerciale e marketing della Fiera - si e' rivelata anche quest'anno vincente con soddisfazione tanto degli espositori quanto del pubblico che nella chiarezza e nella coerenza espositiva ha trovato un plus rispetto ad altre manifestazioni del settore. Positiva, e premiata da un cospicuo numero di visitatori e' stata la collocazione dell'area dedicata agli sposi nel padiglione I. Vincente anche l'apertura sino alle 22.00 il giovedi' ed il venerdi': basti pensare che l'ultimo venerdi' abbiamo registrato 4.500 ingressi: quasi quanto il sabato. E' una dato, questo, che ci fa ben sperare in vista di Tempolibero in programma l'ultima decade di marzo.'' Oltre a riconfermarsi una volta di piu' come una delle mostre piu' amate dal pubblico, Spaziocasa ha dimostrato di sapersi rinnovare di anno in anno seguendo le tendenze del mercato e le indicazioni del gusto. Archiviato con successo il primo capitolo delle ''Mostre del pubblico'', iniziano subito i preparativi per Vicenza Arte in programma dal 7 al 10 marzo, per la prima volta allestita attorno al lungofiume del padiglione F. Oltre alla straordinaria qualita' dell'offerta delle migliori gallerie d'arte contemporanea d'Italia, appassionati e collezionisti avranno la possibilita' di ammirare due importanti mostre collaterali: ''Picasso tra eros e mito'' ed una personale dedicata a Sol Lewitt organizzata dal Museo Casabianca di Malo per celebrare i primi 25 anni di attivita'. 

"RESTAURO2003" - SALONE DELL'ARTE DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI - FERRARA, 3/8 APRILE 
Ferrara, 25 febbraio 2003 - Dal 3 al 6 aprile 2003 a Ferrara, nei padiglioni di Ferrara Fiere, si svolgerà la X edizione di "Restauro", il Salone dell'arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali più importante d'Europa, organizzata dalla società Acropoli, in collaborazione con l'Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, Bologna Fiere e Ferrara Fiere. Il settore negli ultimi anni ha conosciuto nuovo slancio e nuova immagine. A testimonianza le cifre da record di Restauro 2003: 253 espositori, 21 convegni, 65 incontri tecnici, 10 mostre, 27.900 visitatori per il 2002 di cui 587 esteri. Il "Salone del Restauro" costituisce un essenziale spazio dì confronto, di dibattito e di aggiornamento grazie ai numerosi convegni e incontri tecnici e alle mostre tematiche che illustrano grandi lavori di restauro ma anche di recupero geografico e territoriale. Anche questa X edizione vuole essere l'occasione per sviluppare un dibattito incentrato non solo sul piano delle innovazioni scientifiche e tecnologiche, ma anche sul piano delle posizioni ideologiche, sul rapporto con la memoria storica e la tradizione umanistica, nonchè sulla cultura della conservazione. L 'Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna si conferma anche in quest'edizione del Salone soggetto attivo nella diffusione della cultura del restauro e promotore di incontri e mostre di grande interesse: - "La Stoffa antica. La tutela e la valorizzazione del patrimonio tessile in Emilia Romagna" è un'interessante mostra dedicata all'artigianato tessile antico, un settore di indiscusso valore storico ma al quale fino ad oggi sono stati dedicati spazi spesso soltanto marginali. La mostra accende i riflettori su questo tema, con attenzione agli aspetti conservativi, alle tecniche di intervento, alla prevenzione. I visitatori potranno ammirare una selezione di antichi manufatti: pizzi, merletti, arazzi, abiti civili, liturgici e militari. A questi temi e a quelli strettamente connessi della formazione e dell'aggiornamento professionale degli operatori del settore - restauratori e conservatori museali -sarà dato ampio spazio e adeguata informazione con la presenza attiva degli operatori stessi in un incontro tecnico in calendario per sabato 5 aprile negli spazi della Fiera. - " I terrItori della scultura contemporanea. Arte all'aperto in Emilia Romagna. Realtà ed esperienze a confronto" è il titolo di una esposizione e di un incontro di studi. La mostra concentra l'attenzione sul fenomeno delle sculture all'aperto, che si è diffuso a partire dagli anni '60, e intende porre all'attenzione del visitatore alcuni aspetti quali la presenza di parchi museali, l'inserimento di c manufatti artistici nei contesti urbani e periferici, le necessità conservative. All'interno del percorso verranno esposti studi, bozzetti, modelli preparatori ma anche sculture originali di artisti del. calibro di Pomodoro, Cascella, Ghermandi, Benetton e Somaini. In uno spazio esterno al padiglione espositivo è prevista inoltre la "messa in opera" di una installazione appositamente realizzata per l'occasione dagli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna, guidati dal noto artista Vittorio D'Augusta. La giornata di studi, che si svolge il 3 aprile, analizzerà gli aspetti salienti legati all'attualità di questo fenomeno. Gli interventi vertono sulle problematiche più significative delle sculture all'aperto: il ruolo e gli indirizzi politico- amministrativi e culturali degli enti pubblici, il rapporto con la progettazione architettonica e la pianificazione urbanistica, le problematiche conservative e legislative in materia di acquisizione pubblica di opere d'arte. Progetto Musa. Presentazione del progetto Istituto Beni Culturali/Cnr-Isac di Bologna per la gestione a distanza della conservazione dei beni artistici". il 3 aprile. In questa sede verranno messi a conoscenza del pubblico i primi risultati ottenuti dalla sperimentazione proposta dal Cnr per la creazione di un Centro Acquisizione Dati intermuseale che raccoglie le informazioni relative ai parametri microclimatici ambientali provenienti, in questa prima fase, da tre realtà museali dell'Emilia Romagna, le Collezioni Comunali d'Arte di Bologna, la Pinacoteca Comunale di Ravenna e il Museo Casa Moretti di Cesenatico, allo scopo di fornire una soluzione innovativa al problema della gestione della conservazione delle opere artistiche. L'attenzione per la natura sarà al centro di una giornata di studi, il 4 aprile, dal titolo 'Restauro ambientale per la conservazione del patrimonio naturale'". L'iniziativa si svilupperà sui temi della pianificazione, del restauro, del monitoraggio e della gestione, per garantire la conservazione di ecosistemi e specie di particolare valore. Alle relazioni introduttive, che presenteranno i principi scientifici, le azi.oni europee e le opportunità economiche, seguirà l'illustrazione di casi concreti, per gran parte finanziati con fondi del Regolamento Comunitario "Lifei/. Saranno presentati esempi come: la ricostruzione di un prato umido nel Parco del Delta del Po, la realizzazione di una rete ecologica locale, il restauro di ambienti fluviali nel Parco del Taro, il recupero edilizio in edifici con presenza di chirotteri, interventi di conservazione di alberi protetti. L 'ormai periodico appuntamento convegnistico "Conservare il '900'; promosso dalla Soprintendenza per i Beni Librari e Documentari il 4 aprile, sarà rivolto soprattutto agli operatori delle biblioteche e degli archivi e dedicato al tema della fotografia, con due sessioni. La prima sessione, dal titolo "Specchio del Novecento" farà il punto sul valore documentario della fotografia e sulle problematiche inerenti le ricognizioni inventariali e la catalogazione. Nella seconda sessione "Ricerche e progetti per la conservazione" saranno trattati gli aspetti conservativi dei fondi fotografici, quali il restauro dei negativi e la conservazione dei materiali fotografici contemporanei. Saranno illustrati altresì i risultati dei principali progetti europei. "Progetto MIDA (Memoria Informatica: data base artistici). Presentazione della Banca Dati degli interventi di restauro finanziati dall'Istituto per i Beni Culturali'. Nel corso dell'incontro di studio, il 3 aprile, l'Istituto Beni Culturali intende presentare la banca dati degli interventi di restauro, iniziativa che rientra nel progetto messo a punto con la collaborazione di ENEA-GIANO e dell'Università degli Studi di Bologna, Facoltà dei Beni Culturali di Ravenna. La banca dati è nata dalla esigenza di riordinare l'ingente mole di materiale documentario che accompagna gli interventi di restauro finanziati dal11stituto Beni Culturali. In questa prima fase, che si illustra a Ferrara, sono stati inseriti i lavori realizzati con finanziamenti regionali nell'ambito della legge per i musei per gli anni 1993-1994. Accanto all'immissione dei dati in un programma che tiene conto di un vasto numero di informazioni, si è proceduto al riordino del materiale documentario -stampe" diapositive, relazioni tecniche, grafici, ecc. -con sistemazione in appositi contenitori. Un materiale così riordinato può fornire informazioni a vari livelli a tutti coloro che si occupano di conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico. II convegno 'Recupero e conservazione delle sinagoghe in Europa'; il 3 aprile, realizzato sotto il profilo scientifico dal Museo Ebraico di Bologna e dall'Istituto Beni Culturali, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il patrocinio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), affronta i problemi e le metodologie relative al restauro e alla valorizzazione di questi complessi e significativi monumenti in cui stili ed architettura riflettono le consonanze con la cultura coeva, mettendo a confronto esperienze diverse sia italiane che europee. Esse sono, sia in Italia che in Europa, la tangibile testimonianza della presenza di comunità ebraiche, in taluni casi ancora vive e attive, in altri casi ormai scomparse. Una mostra fotografica dal titolo "Le sinagoghe in Emilia-Romagna. Immagini di un percorso di conservazione e valorizzazione", corredata da un catalogo, documenterà opportunamente le sinagoghe presenti nel territorio emiliano-romagnolo. Come le numerose iniziative promosse daIl'Ibacn, anche le altre proposte di Restauro 2003 sono straordinarie per l'unicità dei progetti presentati e l'altissimo livello delle voci in campo: "A metà del guado. Metodologie, soluzioni, problemi del restauro de La Venaria Reale", il convegno promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Piemonte, analizzerà l'avanzamento dei lavori di recupero in corso nella vasta area a nord di Torino. Venaria Reale, utilizzata sin dal 1632 per l'esercizio delle cacce regali, comprende la Grande Reggia con i suoi molteplici corpi di fabbrica, e i Giardini oltre al Borgo Castello e alla Cascina Rubbianetta nel Parco della Mandria. Si tratta del terzo atto di un meeting di fondamentale importanza per le tematiche del restauro già affrontate gli scorsi anni. Assisi sarà oggetto di una mostra e di un convegno (giovedì 3 aprile) dal titolo "Patrimonio mondiale Unesco: dai piani di tutela ai piani di gestione'", in cui si articola Città Unesco 2003, l'appuntamento promosso dall'Associazione Città Italiane dell'Unesco inaugurato l'anno scorso. La manifestazione offre una sede di visibilità internazionale per dare spazio ad un dibattito continuativo riguardante la salvaguardia del patrimonio culturale, con particolare attenzione alla responsabilità e al ruolo di chi amministra i siti dichiarati "Patrimonio dell'Umanità". Un'altra interessante iniziativa è la mostra/convegno, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Soprintendenza Regionale Toscana, che verte sulla ricostruzione di una sezione della Limonaia di Boboli, parco fiorentino di Palazzo Pitti, incentrata sugli studi relativi ai criteri più opportuni da seguire. nel momento in cui ci si accosta al restauro di un intonaco storico o tradizionale, ponendo l'accento su tale distinzione. Questo tema sarà approfondito in una conferenza dal titolo "La salvaguardia dell'intonaco tradizionale sugli edifici di valore storico ed ambientale", che porterà all'attenzione del pubblico anche l'esperienza spagnola dell'laph Istituto Andaluso per il Patrimonio Storico e quella greca del Kedak Centro per la salvaguardia del Patrimonio del Monte Athos, studiandone la stessa problematica attraverso case history differenti. A!tri convegni affiancheranno quelli sopra descritti: "Lacuna: riflessioni sulle esperienze dell'Opificio delle Pietre Dure" (promosso dall'Opificio delle Pietre Dure); "1 compositi (FRP) per il restauro" (a cura dell'Associazione Italiana Compositi); :'Teoria, cultura e operatività nel restauro - il capocantiere dell'edilizia storica. Un progetto sperimentale del sistema delle scuole edili" (a cura di Formedil); "Un percorso tecnologico per il restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale: dalla tomografia alla prototipazione rapida" (a cura di Enea); "lnformatica e fisica: tecnologie per la società dell'informatica e Indagini non distruttive sulle strutture architettoniche" (promossi dalla Regione Toscana -Tecnologie per i Beni Culturali); "Per i restauratori: problemi di oggi, prospettive di domani"(a cura del Prof. Giorgio Bonsanti); '1l restauro del Duomo di Milano" e'Il David di Michelangelo" (a cura di Nardini Editore); Saranno inoltre presentati: il Bando Cultura 2000 (IBC), "Trattato sul consolidamento" (ASS.I.R.CO) e i due volumi "la Trinità di Masaccio. Il restauro dell'anno duemila" e "L''immagine antica. La Madonna col Bambino di Santa Maria Maggiore"(Edifir Edizioni Firenze/ Opifico Pietre Dure). Segnaliamo inoltre una Mostra di Costumi Teatrali, che la ben nota soprano Renata Tebaldi ha voluto donare alla città di Firenze in occasione del suo ottantesimo compleanno. Circa 20 tra costumi e abiti da concerto, restaurati dagli allievi del Corso di Storia e Tecnica del Restauro presso il corso di laurea di Cultura e stilismo della Moda di Firenze. Tra gli espositori presenti al Salone vi saranno tutti gli attori interessati al mondo del restauro: imprese di restauro architettonico, artistico, storico e archeologico, prodotti, materiali e tecnologie, servizi di consulenza, diagnostica e rilevazione, editoria specializzata, le rappresentanze di soprintendenze, associazioni, enti pubblici e privati e fondazioni per l'arte. Quest'anno si rinnova la presenza delle delegazioni ICE, provenienti da Paesi del Bacino Mediterraneo tra cui Egitto, Siria e Libano, e dal Sud America, come il Brasile. Le aziende italiane possono offrire agli operatori stranieri un'immagine completa della tecnologia italiana nel settore e possono così candidarsi quali attori nelle grandi opere di restauro all'estero.
Infolink: www.salonedelrestauro.com

CARLO CRIVELLI ALLE GALLERIE DELL'ACCADEMIA DI VENEZIA UN CAPOLAVORO RICOMPOSTO PROROGATA AL 9 MARZO 2003 
Milano, 25 febbraio 2003 - Grazie alla costruttiva collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Milano ed alla Pinacoteca di Brera oltre 30.000 visitatori hanno potuto ammirare alle Gallerie l'ipotesi di ricomposizione del polittico smembrato di Carlo Crivelli proveniente da Duomo di Camerino. L'interesse suscitato nel pubblico dalla presentazione del polittico composto dalla "Madonna della Candeletta" di Carlo Crivelli, di proprietà della Pinacoteca di Brera e dai due comparti laterali con i Santi "Girolamo e Ansovino" e "Pietro e Paolo" delle Gallerie dell'Accademia, ha indotto la Soprintendenza a richiedere ai colleghi milanesi di poter prorogare l'esposizione sino al 9 marzo 2003.Nella cornice della Sala XXIII delle Gallerie dell'Accademia, la parte superiore della chiesa gotica di S. Maria della Carità, nella cui abside risplende il polittico di Carlo Crivelli, il prof. Pietro Zampetti, uno dei massimi studiosi del Crivelli e della pittura gotica marchigiana, Mercoledì 26 febbraio prossimo alle ore 16.00 terrà una lezione sull'Artista, accompagnata dalla proiezione di diapositive. Come noto per motivi di sicurezza alle Gallerie dell'Accademia possono entrare un massimo di 300 visitatori contemporaneamente. Poiché la lezione del Prof. Zampetti avviene in orario di apertura della mostra, sono previsti solo 150 accessi ed esclusivamente su prenotazione chiamando al n° 0415210577 a partire dal giorno 20 febbraio. Si ricorda infine che a partire da sabato 19 aprile p.v. verrà presentata presso le Gallerie dell'Accademia la grande tela restaurata di G. B. Tiepolo "La Crocifissione" proveniente dalla chiesa di S.Martino dell'isola di Burano, capolavoro del periodo giovanile dell'artista. 

A RAVENNA LA MOSTRA "DA RENOIR A DE STAËL. ROBERTO LONGHI E IL MODERNO" 
Ravenna, 25 febbraio 2003 - Il Museo d'Arte della Città - Loggetta Lombardesca di Ravenna (Via di Roma 13) ospita fino al 30 giugno prossimo una mostra dedicata a Roberto Longhi, in collaborazione con la Fondazione "Roberto Longhi" di Firenze, l'Accademia Clementina di Bologna e la Fondazione Mazzotta di Milano, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il Patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali e dell'Ambasciata di Francia in Italia. Notissimo storico dell'arte, scrittore inimitabile, Roberto Longhi riveste un'importanza fondamentale nella storiografia artistica del secolo. La mostra, attraverso circa 200 tra dipinti e sculture e un vasto repertorio di documenti, si propone di offrire un quadro esaustivo degli interventi critici di Longhi sull'arte dell'Otto e Novecento, lungo un arco cronologico secolare che va da Courbet e gli Impressionisti francesi fino alla metà degli anni '60 del XX secolo. Saranno così documentati, con una sequenza rigorosamente filologica di opere molto rappresentative - scelte, per quanto possibile, tra quelle stesse citate dallo studioso - tutti gli artisti di cui egli si è occupato in saggi, presentazioni, lettere, recensioni, rapide ma illuminanti notazioni critiche. Le opere in mostra provengono da musei italiani ( tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Galleria d'Arte Moderna di Torino, la Pinacoteca di Brera di Milano) e stranieri ( tra cui il Musée d'Orsay e il Centre Pompidou di Parigi, la Guggenheim Collection ), da importanti collezioni private e dalla stessa Fondazione Longhi di Firenze. Tra gli artisti in mostra, oltre una cinquantina, basti ricordare tra gli italiani Boccioni, Carrà, de Chirico, De Pisis, Guttuso, Leoncillo, Maccari, Mafai, Magnelli, Martini, Morandi, Raphael, Scipione; per gli stranieri Bonnard, Cézanne, Courbet, Derain, De Staël, Dufy, Kandinsky, Klee, Matisse, Picasso, Renoir, Sisley, Vallotton. Documenta la mostra un ampio catalogo, edito da Mazzotta, che contiene, oltre ad un copioso repertorio iconografico, testi di diversi studiosi sui vari aspetti del lavoro critico longhiano e sui rapporti con la cultura del tempo. Orari: martedì-domenica 9:00 - 18:00. Lunedì chiuso. Biglietti: intero: Euro 8,00; ridotto: Euro 6,00. Catalogo: Mazzotta Editore. Visite guidate, gruppi, prenotazioni: Loggetta Lombardesca tel 0544 482791/482760 - lunedì-venerdì 9:00 - 13.30. 

WLADIMIRO TULLI: "LIRISMI ALCHEMICI" FINO AL 25 MAGGIO ALLA GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA PALAZZO FORTI DI VERONA 
Modena, 25 febbraio 2003 La Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti di Verona il 22 febbraio ha inaugurato un'esposizione dedicata a Wladimiro Tulli, artista marchigiano di straordinaria inventiva che, ricorrendo alle tecniche e ai materiali più disparati, ha saputo creare un suo universo, con un linguaggio originale, fervido di spunti e di fermenti culturali. Le oltre sessanta opere in mostra ben documentano l'intera attività dell'artista dagli esordi, con le opere dedicate all'aeropittura futurista, fino ai lavori più recenti contrassegnati da quel lirismo magico di colore, di segno e di forme che è cifra costante di tutta la sua ricerca. Wladimiro Tulli, 80 anni il settembre scorso, è sulla breccia dal lontano 1938. La sua vicenda artistica lo vede protagonista indiscusso dalle prime esperienze del Secondo Futurismo sino all'attuale ricerca dedicata all'astrazione lirica e materica. Assiduo frequentatore e amico intimo di Marinetti, Prampolini, Pannaggi, Monachesi, Licini, Burri e di altri protagonisti dell'arte italiana, Tulli ha vissuto la sua avventura creativa in continua tensione poetica ed innovativa. La mostra, curata da Giorgio Cortenova e Patrizia Nuzzo, è accompagnata da un catalogo dato alle stampa per i tipi di Marsilio Editore. Oltre alle riproduzioni delle opere esposte, la pubblicazione si avvale dei contributi critici di Gabriella Belli, Rossana Bossaglia, Giorgio Cortenova, Patrizia Nuzzo e delle testimonianze di Giampiero Mughini e del poeta francese Julien Blain. Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Assessorato alla Cultura del Comune di Verona: ingresso per il pubblico da Corso S. Anastasia (vicolo Volto Due Mori, 4) - tel. 045 8001903 - 045 596371 - fax 045 8003524. Orario: 9.30 - 19.00 (chiusura biglietteria ore 18.00), chiuso lunedì. Prenotazione visite guidate:Aster - tel. 045 8000466 - tel/fax 045 8000804, e-mail didattica.mcsnat@comune.verona.it Le mostre di Palazzo Forti sono in Internet grazie al contributo di Intesys srl. www.palazzoforti.it  , e-mail pforti.info@palazzoforti.com 

MARINO MARINI E IL TEATRO PISTOIA, MUSEO MARINO MARINI, 22 MARZO - 31 AGOSTO 2003 
Pistoia, 25 febbraio 2003 - Il museo Marino Marini di Pistoia Palazzo del Tau, C.so Silvano Fedi 30 in collaborazione con la Fondazione intitolata all'artista inizia con quest'anno la presentazione di una serie di mostre monografiche intorno ad alcuni temi fondamentali sviluppati nell'arte di questo protagonista del Novecento. Il ciclo di lavoro che si protrarrà nei prossimi anni prevede eventi espositivi piccoli ma estremamente qualificati che si integreranno nel percorso museale con il fine di puntualizzare di volta in volta le tematiche sollecitate anche dalla vista della collezione. Nell'ampia letteratura critica dedicata a Marino Marini si assiste ad una riduzione dei temi svolti durante la sua attività artistica ai cavalli e cavalieri, ai nudi e ai ritratti. Eppure i soggetti affrontati in più di cinquant'anni di produzione sono più numerosi e vari. La lunga serie dei giocolieri e dei danzatori, più volte trattati in scultura, pittura e grafica, rimanda, ad esempio al mondo del teatro. Infatti, proprio come molti suoi contemporanei - Picasso o Severini, tanto per fare due nomi - Marino Marini ha frequentato mediante la sua arte il mondo dello spettacolo come metafora della transitorietà della vita. Nel 1970 Gualtieri di San Lazzaro nel testo che accompagnava il primo repertorio completo a lui dedicato metteva in risalto questa sua tematica e in un brevissimo capitolo intitolato "Luci della ribalta" (è anche il titolo di un quadro di Marini) scriveva: "Il posto che occupa nell'opera di Marino suggerisce di farne un esame sotto una nuova angolazione, proprio in funzione di questo mondo dello spettacolo". Un'intuizione che il critico francese non approfondì e che licenziò con qualche breve considerazione. Una sollecitazione che ancora oggi non ha trovato piena soddisfazione e che in un'ottica di ripresa degli studi su Marini trova uno sbocco nella mostra dal titolo "Marino Marini e il teatro", promossa dal Comune di Pistoia e dalla Fondazione intitolata all'artista, mostra che si terrà presso il Museo Marino Marini di Pistoia dal 22 marzo al 31 agosto. Numerose sono le opere attinenti a questo tema, distribuite in maniera ininterrotta per tutti gli anni della lunga carriera di Marini. Dagli arlecchini dipinti durante gli anni Venti e Trenta ai danzatori degli anni Cinquanta, fino ad arrivare alle ultime prove, poco prima di morire, per una serie di grafiche sul tema del circo. Quella di Marini nei confronti del teatro è una posizione sempre viva che, dopo alcuni tentativi falliti durante gli anni Sessanta, trovò soddisfazione nell'affrontare direttamente il mondo del teatro con la realizzazione delle scene e dei costumi per la "Sacre du printemps" di Igor Strawinsky messa in scena al Teatro della Scala di Milano nel 1972. Il rapporto Marini-Strawinsky è comunque anteriore a quest'episodio, riferibile ai primi anni Cinquanta quando lo scultore ritrasse il celebre compositore dopo averlo per caso conosciuto in una galleria newyorkese. La mostra si articola proprio attorno a questa esperienza teatrale, che è strettamente in linea con la poetica mariniana, e presenta per la prima volta, nella sala del Museo Marini dove è custodito il ritratto in argento del musicista, i bozzetti della rappresentazione scaligera, conservati negli archivi del teatro milanese,. Questi saranno affiancati da una ricca documentazione fotografica sulla rappresentazione, mentre nelle altre sale del museo, riallestite per l'occasione, viene organizzata una scelta di opere (in parte di proprietà del museo stesso, in parte provenienti da collezioni pubbliche e private) che documentano con un percorso breve ed esemplificativo quest'aspetto finora considerato, a torto, marginale. 

HANS / JEAN ARP ASTRAZIONE E FIGURAZIONE CARL WALTER LINER IL COLORE DIVENTA FORMA. OPERE DEGLI ANNI '50-'60 
Locarno, 25 febbraio 2003 - La mostra Hans/Jean Arp, astrazione e figurazione - Carl Walter Liner, il colore diventa forma presenta una scelta di opere di due artisti eterogenei e si prefigge di documentare e mettere in rilievo un fenomeno circoscritto nel tempo, che si è manifestato soprattutto a Parigi nell'immediato dopoguerra: l'accostamento, l'incontro e il confronto di due generazioni di artisti. Da un lato troviamo i fondatori delle tendenze artistiche moderne, i quali, negli anni Cinquanta, erano ormai considerato dei "classici"; dall'altro vi era invece il gruppo dei giovani, le cui opere vengono definite dai critici con concetti quali Tachisme, abstraction lyrique oppure semplicemente come un art autre. All'epoca in cui abita a Clamart-Meudon, presso Parigi, Arp prosegue nello sviluppo delle forme che costituiscono il suo cosmo. Verso la fine della sua produzione artistica, da gran parte dei suoi disegni, anche sulle copertine dipinte dei libri, emergono sfondi che evocano il Tachisme. La sezione della mostra dedicata ad Arp accoglie lavori che mettono in luce un aspetto fondamentale della sua tarda creazione, ossia la sempre più frequente comparsa di rappresentazioni figurative, che si manifestano, tanto nelle sculture quanto - e in buon numero - nei disegni e negli acquerelli. Carl Walter Liner, cresciuto ad Appenzello, è considerato uno dei maggiori esponenti della pittura informale-astratta elvetica e sin dall'inizio degli anni Cinquanta è stato attivo in uno studio a Parigi. Dopo i primi lavori di pittura paesaggistica ispirata al fauvisme, verso il 1949 incomincia il suo percorso nell'ambito della pittura gestuale informale, come documentano gli ottanta oli e tempere presenti nella mostra. L'esposizione curata da Rainer Hüben è stata resa possibile dalla collaborazione tra la Fondazione Marguerite Arp-Hagenbach, Locarno, il Museo Liner, Appenzello, e la Città di Locarno. I due cataloghi bilingue (italiano e tedesco), con testi di Peter Dering e Rudolf Suter, che presentano e commentano l'opera dei due artisti sono raccolti in un cofanetto. Locarno, Pinacoteca Casa Rusca 9 marzo - 21 aprile 2003 

NINO GASPARRI 1910 - 1989 IL RITORNO DI UN FIGLIO NINOGASPARRI BAMBINA PARADISO METÀ ANNI'30 
Parma, 25 febbraio 2003 - Alle 18.30 di venerdì 28 Febbraio 2003 si inaugura a Parma, presso la Galleria S. Ludovico, una grande mostra antologica dedicata all'intera attività artistica del pittore Nino Gasparri. Vi saranno esposte una quarantina di opere tra oli, disegni e studi a china: la serie di ritratti della fase giovanile, i paesaggi e soprattutto i dipinti di figura che, insieme alle opere di maggiore impegno pittorico, occupano la maturità dell'artista. L'esposizione, dal titolo "Nino Gasparri 1910-1989. Il ritorno di un figlio", è organizzata dall'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, e chiuderà il prossimo 30 Marzo. L'evento, oltre a ricordare l'artista scomparso, le cui opere sono diffuse presso collezionisti di tutta Italia, vuole celebrare la donazione di un'imponente dipinto alla città di Parma. La donazione è volontà degli eredi dell'artista scomparso, tuttora considerato artista parmigiano, anche se gran parte della sua vita artistica si svolse a Roma. Gasparri, attualmente noto a livello internazionale, elabora una propria ricerca formale già prima di entrare in contatto con l'ambiente romano. Dopo le esercitazioni giovanili nei paesaggi di gusto post-impressionista, in cui la tradizione emiliana e bolognese (Luigi Bertelli) è superata in un programma artistico aperto alle innovazioni e sensibile alle culture europee, si inoltra, con i maestri Carena, Romagnoli e Morandi, nello studio della figura. Alle nature morte Gasparri si accosta giovanissimo e, pur con quella inclinazione al colore che riporta ancora a Romagnoli e Morandi, individua già una propria via e una personale formula espressiva. Successivamente, nelle altre nature morte dipinte fra gli anni cinquanta e sessanta, si sovrappongono all'impianto emiliano i registri cromatici del nuovo realismo romano, con riprese cézanniane: gli oggetti, come le figure, sono parte di quella densità biografica che è lo specifico del mondo e del modo del dipingere per Gasparri. Negli anni centrali della sua attività prevalgono le prove di ritratto in piedi, l'esercizio sul nudo, lo studio compiuto sulla figura, che prevede la modellazione del colore e l'accentuazione delle luci nello spazio breve dove si disegna la psicologia del soggetto ritratto. Diventa sempre più stringente per l'autore l'indagine intorno al destino degli uomini: ormai, a questo punto, non bastano nemmeno più le scene familiari a temperare una inquietudine che scorre crescente sotto la pelle bruna del colore. La sociologia degli anni centrali del XX secolo, da Durkheim ad Adorno e a Marcuse, aveva tentato di spiegare il malessere della società occidentale. Ma il pittore avverte qualcosa di diverso, di più complesso: la disperazione è parte medesima della storia degli uomini, non è solo il portato della società capitalista o neo-capitalista. Il senso del dramma assume una risonanza corale, si annida nelle strette fessure delle case stipate nel cuore di una città, nella inquieta stabilità degli esseri che si accalcano nella polverulenta quotidianità senza luce e che non si acquietano nelle evasioni. La pittura diventa un rovo di inquietudini prima dell'assillo finale che beckettianamente non giunge al finale: assenza nella presunta presenza dell'esistere. Gasparri insegue in modo lucidamente programmatico la sinfonia della disperazione umana. Anche i paesaggi della maturità rappresentano le ultime pause prima della sofferenza cosmica, che affiora nei nudi come sentimento interiore riferito alla condizione umana: la luce si insinua come tentativo di dissolvenza del dramma esistenziale, mentre il campo cromatico, sempre più scurito dai blu di Prussia, si estende quasi come una pellicola esposta e annerita. Valerio Mariani scrive: " (...) il valore poetico di questi quadri risiede nel fatto che essi sono stati immaginati e dipinti per una esigenza lirica del colore (...) E' questa coerenza di stile che fa dell'artista uno dei migliori del nostro tempo (...)" (Il Narciso, rassegna internazionale d'arte e cultura, maggio 1969, pp. 52-53). Orio Ribelli aggiunge: "(...) i quadri di Gasparri emanano, attraverso il loro fascino arcano, pur ancorato a realtà contingenti di luoghi o figure, più che una poesia, una musicalità che non è languore ma fremito, non nostalgia crepuscolare, ma consapevolezza vissuta e intuita di un artista che si sente personaggio pensante dell'epoca in cui vive, con tutti i derivanti travagli e alternative", e, ancora affettuosamente rivolto all'autore: "(...) non possono quindi esserti stati estranei gli impeti di un Rimskij-Korsakov, i folclori di Mussorgski, o le bellezze assolute e dolente di Stravinski, in quegli estenuati abbandoni di musica e danza che evocano fatalità e morte sino alle ritornanti ossessività di un Maurice Ravel (...)" (Scena illustrata, luglio 1978, pp. 24-25). La mostra, realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma e della Fondazione Monte di Parma, è aperta tutti i giorni tranne il martedì con orario 10 - 13 e 16 - 19. L'ingresso è libero. L'esposizione e il catalogo sono curati da Francesco Barocelli. Informazioni: Silvana Randazzo, tel. 0521/218669, fax 0521/231142 e-mail s.randazzo@comune.parma.it 

TERZO CONCERTO DELLA RASSEGNA ANTICHI ORGANI UN PATRIMONIO DI MILANO 
Milano, 25 febbraio 2003 - Il concerto si terrà Mercoledì 26 febbraio 2003, alle ore 21.00 nella Basilica di S. Ambrogio Piazza S. Ambrogio, Milano In collaborazione con Biblioteca Ambrosiana, Scuola Holden di Torino, Basilica di S. Ambrogio. Surgamus ergo strenue Raccontare S. Ambrogio, testi a cura di
Mons. Cesare Pasini, elaborati e narrati da Eric Minetto e Marco Vacchetti con le improvvisazioni organistiche di Matteo Galli. Parola e musica per narrare la vita di un Santo, di un uomo che ha segnato in modo indelebile la storia della nostra città. Non si tratta di un semplice concerto, ma di un completo spettacolo musicale, condotto sulla base di testi selezionati da Mons Cesare Pasini, vice rettore della Biblioteca Ambrosiana di Milano. L'elaborazione narrativa è stata condotta da Marco Vacchetti e Eric Minetto della Scuola Holden di Torino, mentre le improvvisazioni organistiche offriranno i colori e l'ambientazione ideale ai testi. La memoria del canto ambrosiano nella cornice della Basilica Martyrum permetteranno di rievocare la figura del Santo patrono di Milano, così importante ma ancora così poco conosciuta. Per informazioni Informazioni infoline 338 8367106 - 348 7101884 Antichi Organi un Patrimonio di Milano tel. 02 39104149 - 0331 465769 e mail: antichiorgani@inwind.it 

A MILANO UN NUOVO SHOW ROOM PER HENRIETTE 
Milano, 25 febbraio 2003 - In via C. Ferrini 3 Henriette ha inaugurato, in occasione della settimana della moda femminile, il suo nuovo show room a Milano, un elegante open space di 150 mq in una zona rappresentativa della città per il settore moda. Henriette Confezioni da oltre 30 anni rappresenta un punto di riferimento nel panorama del conformato italiano. L'azienda produce e distribuisce tre linee: Donna Enrica, Pretesto nel conformato appunto e Bugia, quest'ultima in taglie regolari. Da sempre e per tutte le collezioni viene dedicata grande attenzione alla ricerca dei tessuti e alla produzione per offrire alla propria consumatrice un prodotto di livello sartoriale. "Questo nuovo spazio vuole essere una porta sui mercati internazionali ed un veicolo di comunicazione sinergico al fashion-trade nazionale, è l'inizio dello sviluppo di un'area di business che ci ha visti per molti anni assenti"- afferma Roberto Greco, general manager dell'azienda - "Ora non più, tant'è che il pensiero sulle potenzialità di Henriette in quest'area ha preso forma, sostanza e, per questo, non sarà solo uno show room; vogliamo consegnare a questa location lo skill di entertainment, dove 'vivere' i nostri momenti più significativi, ma anche trasmettere la storia della nostra azienda e la sua cultura" - continua Roberto Greco - "Per questo abbiamo inserito una significativa mostra fotografica permanente, un flash-back tra passato, presente e futuro, dove i clienti possano ripercorrere un vissuto storico del costume". L'attività industriale della Società, che ha sede a Castenedolo in provincia di Brescia, si estende su un'area operativa di circa 11.000 mq coperti. 

E IL CONTE DISSE ... MORTADELLA! IL CONTE LUCA VISCONTI DI MODRONE VENERDI SERA A MILANO MARITTIMA CELEBRERÀ LA VERA MORTADELLA DOC BOLOGNESE 
Milano Marittima, 25 febbraio 2003 - Il conte Luca Visconti di Modrone sarà l' ospite e l' anfitrione di una serata davvero speciale al Cafe della Rotonda di Milano Marittima (ra). La serata enogastronomia è dedicata ai prodotti tipici dei colli bolognesi e il noto Conte discendente diretto dei Visconti di Milano affetterà in prima persona (con una affettatrice manuale d'epoca Berkel) una Mortadella doc gigante preparata appositamente per l'occasione. Protagonisti saranno anche altre ricette: Tortelli tirati al matterello in brodo di cappone, salumi, formaggi, tigelle e dolci tipici bolognesi. Ovviamente i vini saranno dell' azienda agricola Tizzano; tenuta di proprietà del conte stesso che proporrà diversi abbinamenti: dai pignoletti, nella versione brut (vinificato, uno dei pochi esempi nella zona, con metodo Charmat) e frizzante, all'egregio Cabernet Sauvignon '98, nella bottiglia magnum, a cui la guida 2001 del 'Gambero Rosso' ha attribuito due bicchieri. L' Azienda Agricola Tizzano si estende per 230 ettari, di cui 35 a vigneto specializzato, sulle prime colline bolognesi sovrastanti Casalecchio di Reno Nell'Azienda, al centro di un vasto e rigoglioso parco, sorge villa Marescalchi, residenza per secoli della nobile ed illustre famiglia bolognese, i cui intensi legami con la Francia (Ferdinando Marescalchi fu Ministro degli Esteri di Napoleone, che ospitò due volte a Bologna) hanno fatto sì che già dall' inizio dell'Ottocento venissero impiantati e sperimentati a Tizzano vitigni di provenienza francese (Pinot, Cabernet, Sauvignon) ed allestite cantine idonee alla conservazione ed all'invecchiamento in legno.Il costo della serata è di 30 euro, i posti disponibili sono 45.
Infolink: www.cafedellarotonda.com 

"DOVE SONO QUESTI MALEDETTI CANGURI?" A THELONIOUS MONK 6.O FESTIVAL DI CULTURA E MUSICA JAZZ DI CHIASSO 13-15 MARZO CHIASSO 16 MARZO COMO 
Chiasso, 24 febbraio 2003 - Si terrà tra il 13 e il 16 marzo prossimi l'edizione 2003 del Festival di cultura e musica jazz di Chiasso. La rassegna di quest'anno, intitolata "Dove sono questi maledetti canguri?" con riferimento ad un celebre aneddoto su Thelonious Monk, sarà appunto dedicata (con le consuete licenze e divagazioni) alla figura del grande pianista e compositore neroamericano. Dopo le tre edizioni tenutesi nei magazzini delle Ferrovie federali svizzere, il Festival ritorna in parte nella sua sede originaria, il Cinema Teatro, mentre per lo spazio bar, ristorante e afterhours si è trovata una nuova collocazione nell'adiacente ex-autorimessa Martinelli che verrà appositamente allestita come in passato dagli allievi del Corso d'architettura d'interni della SUPSI. La formula di successo sperimentata negli scorsi anni all'insegna dell'incontro transgenerazionale e transfrontaliero - tra jazz di qualità, djs e nuove contaminazioni, cinema e letteratura, cucina e vini scelti - si ripropone invariata nella sua apertura a 360 gradi e nella sua mistura interdisciplinare. Si inizierà giovedì 13 con la Lydian Sound Orchestra e gli arrangiamenti di Riccardo Brazzale dei brani di Monk eseguiti durante il famoso concerto della Town Hall a New York nel 1959. Seguirà il nuovo quartetto di Tomasz Stanko, formazione che vede accanto al grande trombettista tre suoi giovani connazionali, tra le maggiori promesse della nuova generazione di jazzisti polacchi. Venerdì 14 spazio all'atteso spettacolo "Misterioso" di e con Stefano Benni, sostenuto al pianoforte da Umberto Petrin. Si tratta di una viaggio attorno alla figura di Monk, con testi dello stesso scrittore bolognese, di Allen Ginsberg, Dylan Thomas, Geoff Dyer e altri ancora. Nella seconda parte il trio BassDrumBone, con tre primattori della scena jazzistica statunitense: Mark Helias al contrabbasso, Gerry Hemingway alla batteria e Ray Anderson (ex-Slickaphonics, Alligatory Band, ecc) al trombone. Sabato 15 sul palco un grande ex-monkiano, il tenorista di Chicago, ma da anni europeo d'adozione Johnny Griffin con il suo quartetto (Kirk Lightsey piano, Gilles Naturel basso e Douglas Sides batteria). In apertura un altro specialista del sax tenore, di un'altra generazione però, quel Ricky Ford che fu giovanissimo direttore musicale dell'orchestra di Duke Ellington e poi anche collaboratore di Mingus e Dollar Brand. Si presenterà in duo con Kirk Lightsey. Tra le altre offerte del Festival i concerti afterhours, ogni sera dopo mezzanotte, dedicati al jazz e alle sue nuove tendenze. Tutto svizzero il programma con il 13 il nuovo progetto della trombettista Hilaria Kramer e del chitarrista Marco Cortesi; il 14 una della band rivelazione della nuova scena elvetica, i DOM con il loro sound tra jazz, metal-rap e ambient; sabato 15 i Kubus, quintetto lucernese di grande impatto sonoro. Sarà dato spazio anche al jazz nel cinema, con le proiezioni del film-documentario su Monk "Straight No Chaser" (1989, produzione Clint Eastwood) e de "Il coltello nell'acqua", primo lungometraggio di Roman Polanski con la colonna sonora del pianista e compositore Krzystof Komeda, una della icone del jazz est-europeo e mentore tra gli altri anche di Tomasz Stanko. Tra le novità di quest'anno, in perfetta linea "insubrica", la conclusione a Como domenica 16, con il tour panoramico "A mezzogiorno circa - Jazzbrunch sul Lago" a bordo del battello Manzoni della Navigazione Lago di Como. Il tour, con partenza alle ore 12 dal pontile di Piazza Cavour di Como e alle 12.15 dal pontile di Tavernola, permetterà di ammirare i punti più caratteristici del primo bacino del Lago tra Como e Bellagio, con l'ottimo accompagnamento musicale dall'ensemble del bravo cornista svizzero Claudio Pontiggia e del vibrafonista francese Frank Tortiller. Il ritorno a Como è previsto per le ore 16 circa. Il Festival di cultura e musica jazz di Chiasso è promosso congiuntamente dall'Ufficio Cultura della cittadina di confine e dalla Rete Due della Radio Svizzera, in collaborazione con l'associazione SEIperComo. Tra i maggiori sostenitori della manifestazione Coop Cultura, il quotidiano LaRegione e il Dipartimento Cultura dello Stato del Canton Ticino. Infolink: www.jazzfestivalchiasso.ch 

IL PRESIDENTE DI PROMOTUR, PIENAMENTE SODDISFATTO DELLA TRE GIORNI DI COPPA EUROPA A TARVISIO, RIBADISCE QUALE SIA IL PROSSIMO OBIETTIVO: OSPITARE SULLA DI PRAMPERO I GRANDI CAMPIONI DELLO SCI MONDIALE. 
Tarvisio, 25 febbraio. Ha guardato il superG di Coppa Europa lungo il tracciato. Forse per gustarsi al meglio la gara. Forse per avere una ulteriore conferma del lavoro svolto fin qui dall'organizzazione. Poi, a gara conclusa, Maurizio Dunnhofer, presidente di Promotur, ha raggiunto il parterre della Di Prampero per partecipare alle premiazioni. "Con questa tre giorni di Coppa Europa - racconta - abbiamo dimostrato ancora una volta il livello altissimo di questa struttura. Sia per quanto concerne i contenuti tecnici sia per la sicurezza. La soddisfazione degli atleti e dei tecnici delle delegazioni partecipanti ci rende assolutamente convinti del fatto che Tarvisio sia pronta ad ospitare una gara di Coppa del Mondo". La Coppa del Mondo, quindi, come conseguenza naturale di un importante impegno profuso dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da Promotur. "Ora dobbiamo essere pronti a questo appuntamento. Anzi, dobbiamo chiedere con convinzione alla Fis e alla Fisi che sulla Di Prampero si corra una gara di Coppa del Mondo. Le condizioni per centrare questo obiettivo ci sono tutte". E' un messaggio chiaro quello rivolto dal Presidente di Promotur. "Anche perché - prosegue Dunnhofer - chiudendo la Di Prampero, in occasione delle gare, abbiamo impedito a molti turisti di usufruire di questa splendida pista. E questo 'sacrificio' deve in futuro dare i suoi frutti". Questa sera infatti la pista che scende lungo il Monte Lussari sarà riaperta per chi ama lo sci in notturna, come ogni martedì e venerdì sera, dalle ore 20 alle 23. "Lo scorso venerdì abbiamo avuto più di 500 ospiti sulla Di Prampero. Un grande successo di cui siamo pienamente soddisfatti". Una soddisfazione condivisa anche da Claudio Sorato, presidente dell'U.S. Camporosso, la società che ha organizzato la tre giorni di Coppa Europa. "Il bilancio non può che essere positivo. Anzi, colgo l'occasione per ringraziare tutte le realtà che hanno reso possibile questo evento: Comune di Tarvisio, Promotur, Soccorso Alpino Guardia di Finanza, Compagnia Carabinieri Tarvisio, Polizia di Stato, Brigata Alpina Julia, Corpo Pompieri Volontari Caporosso, Croce Rossa, Scuola Sci Tarvisio, Corpo Forestale dello Stato, Corpo Forestale Fvg, Federazione Italiana Cronometristi di Udine, Senza Confini Neve, Istituto Superiore "Bachmann" e i tanti volontari. www.tarvisio2003.com 

CAMPIONATI EUROPEI DI BIATHLON AL VIA 
Forni Avoltri, 25 febbraio 2003 - Inizierà ufficialmente nel pomeriggio l'ottava edizione dei Campionati europei di biathlon 2003 (gare sprint, inseguimento, individuale e staffetta senior e junior). In programma dal 25 febbraio al 2 marzo al Centro internazionale di sci nordico di Piani di Luzza a Forni Avoltri, la manifestazione vede in programma, con inizio alle 18.30, la cerimonia di apertura, che si svolgerà nel piazzale Ex latteria a Forni Avoltri. Già giunti a Piani di Luzza la maggior parte degli atleti, in rappresentanza di 27 nazioni: oggi hanno effettuato la seconda seduta di allenamento nel moderno impianto dedicato regionale interamente dedicato al biathlon, mentre nel pomeriggio i capi delegazione hanno scelto i componenti della giuria internazionale dell'evento. Domani mattina si svolgeranno gli allenamenti ufficiali, mentre alle 17.00 al Centro Biathlon si effettuerà il sorteggio dei pettorali di partenza per la gara Sprint in programma mercoledì (ore 9.30 10 km uomini senior e junior; ore 13.00 7,5 km donne senior e junior). La gara ad Inseguimento, invece, avrà luogo giovedì 27 febbraio (ore 9.30 12,5 km uomini senior e junior; ore 13.00 10 km donne senior e junior). Seguiranno alle 18.30, a Forni Avoltri, le premiazioni. Venerdì 28 febbraio sono in programma gli allenamenti ufficiali della staffetta e della gara individuale, mentre il sorteggio dei pettorali sarà effettuato alle 17.00. Le giornate di sabato e domenica saranno quindi interessate rispettivamente dalle gare di Staffetta (ore 10.00 4 x 7,5 km uomini senior e junior; ore 12.30 4x 6 km donne senior, 3x 6 km donne junior) e Individuale (ore 9.30 20 km uomini senior, 15 km uomini junior; ore 13.00 15 km donne senior, 12,5 km donne junior) terminate le quali seguiranno le premiazioni. Il grande spettacolo del biathlon terminerà domenica 2 marzo alle 14.30 con la cerimonia di chiusura nell'impianto di Piani di Luzza. L'ottava edizione dei Campionati europei di biathlon senior e junior 2003 è organizzata da Associazione Sportiva Monte Coglians, Sci C.A.I. Trieste - e il Circolo Sciatori Regione FVG, Guardia di Finanza, in collaborazione con l'Associazione "Amici del Biatlhon" con l'approvazione della IBU. e della FISI, sotto l'egida della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Udine e della Comunità Montana della Carnia e con il concorso dell'Ispettorato Regionale delle foreste di Tolmezzo. www.eurobiathlon@tarvisio2003.it 

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