MARKETPRESS
QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità
2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

LUNEDI'
5 MAGGIO 2003

pagina 4

VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO 

A SOLI 200 € 

AL MESE ?

TELEFONATECI ALLO 
02 40 91 84 11

 

 

PRODI ESORTA LE PARTI INTERESSATE AD "AGIRE" PER GARANTIRE L'ACCESSO AI FARMACI NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO

Bruxelles, 5 maggio 2003 - "Com'è possibile che nei paesi in via di sviluppo si continui a morire a causa di malattie per le quali esistono trattamenti e perfino cure definitive?", si è chiesto il presidente della Commissione Romano Prodi in occasione della tavola rotonda per le parti interessate sull'accesso ai farmaci, tenutasi il 28 aprile. Nel suo discorso d'apertura, Prodi ha ricordato che oltre due miliardi di persone nel mondo non hanno regolare accesso ai principali medicinali salvavita. Ogni anno, l'Aids, la tubercolosi e la malaria uccidono, da sole, cinque milioni di persone, la maggior parte nei paesi in via di sviluppo. Di fronte a questa crisi sanitaria globale, Prodi ha esortato i rappresentanti di alto livello dei paesi industrializzati e in via di sviluppo, le organizzazioni internazionali, l'industria e le organizzazioni non governative, ad identificare le azioni da intraprendere e a garantire la realizzazione di progressi verso un accesso sostenibile ai farmaci per le malattie connesse alla povertà. "Tale sfida implica [...] la conciliazione delle esigenze, della domanda e dell'offerta a prezzi accessibili. A tal fine è necessario adeguare, incoraggiare e, talvolta, perfino orientare il mercato verso una direzione socialmente più responsabile. A prescindere dal tipo di azione intrapresa, tuttavia, è chiaro che l'inattività non è un'opzione plausibile", ha affermato Prodi. Nel corso della prima sessione, incentrata sul contributo della ricerca, le parti interessate hanno convenuto che diversi ostacoli impediscono un equo accesso ai farmaci per le malattie connesse alla povertà. Fra questi figurano lo scarso coordinamento degli sforzi di ricerca a livello globale, la mancanza di dialogo e di partenariati fra i vari operatori, nonché l'insufficienza del sostegno politico e dello sviluppo di capacità a livello locale. Tuttavia, numerosi rappresentanti delle parti interessate ritengono che il principale ostacolo sia rappresentato dalla mancanza di investimenti privati a favore dello sviluppo e della distribuzione di farmaci per le malattie connesse alla povertà. "Definendo l'aspetto economico, potremo risolvere il problema", ha dichiarato Rino Rappuoli della società biofarmaceutica Chiron. Il problema economico è causato, in parte, dal fatto che il settore della ricerca e sviluppo (R&S) non è interessato ad investire nella ricerca sulle malattie connesse alla povertà, semplicemente perché ciò non è "economicamente sensato", ha affermato Anarfi Asamoa-Baah dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Secondo Grant Aldonas, sottosegretario americano per il Commercio internazionale, l'unico modo per superare tale ostacolo è affrontarlo a viso aperto. Per "sfruttare l'avidità", gli organismi di governo devono elaborare un efficace meccanismo politico che preveda incentivi più ampi al fine di invogliare le società private ad investire nella R&S sulle patologie attualmente trascurate o "orfane", ha spiegato Aldonas. Tali incentivi possono includere un miglior accesso al capitale di rischio, prestiti a basso costo, crediti d'imposta, mercati garantiti e l'estensione dei diritti di brevetto o dell'esclusiva commerciale. Secondo il presidente dell'Istituto francese di ricerca e sviluppo (Ird) Jean-Francois Girard, tuttavia, fornire incentivi per promuovere gli investimenti privati non basta. L'obiettivo primario dovrebbe essere lo sviluppo di un partenariato di ricerca sostenibile fra il Nord e il Sud del mondo, nell'ambito del quale, ha sottolineato Girard, occorre sviluppare delle risorse locali, affinché le parti interessate possano assimilare conoscenze e competenze, evitando così il rischio di una "fuga di cervelli". Tuttavia, non si può parlare di partenariato se tutte le decisioni vengono assunte nell'emisfero settentrionale, ha ammonito il dott. Asamoa-Baah, aggiungendo che una soluzione di questo tipo rappresenta solo un obiettivo a breve termine. A livello europeo, sta già prendendo forma un nuovo modello per la realizzazione di un equo partenariato fra paesi industrializzati e in via di sviluppo, nonché per una collaborazione fra settore pubblico e privato. Come illustrato dal commissario per la Ricerca Philippe Busquin, anch'egli presente alla tavola rotonda, circa 400 milioni di euro sono stati stanziati a livello europeo e nazionale per il "Programma di sperimentazioni cliniche Europa-paesi in via di sviluppo" (Edctp), un'iniziativa di ricerca quinquennale volta allo sviluppo di farmaci accessibili per il trattamento di Aids, malaria e tubercolosi, attraverso un nuovo tipo di partenariato fra l'Europa e i paesi in via di sviluppo. "Iniziative come l'Edctp potrebbero dar luogo a simili attività, volte, per esempio, allo studio delle cosiddette malattie 'orfane'", ha spiegato Busquin. I delegati hanno convenuto che il programma Edctp rappresenta un buon punto di partenza per creare un partenariato, quanto mai necessario, fra il Nord e il Sud del mondo, tuttavia alcuni hanno presentato delle raccomandazioni alla Commissione in merito alla sua progettazione e attuazione. Per ciò che concerne il reperimento dei 200 milioni di euro di finanziamenti privati iscritti nel bilancio dell'Edctp, l'eurodeputato danese Ulla Sandbaek ha suggerito alla Commissione di illustrare degli esempi di attività condotte nell'ambito del programma, al fine di stimolare l'interesse delle società farmaceutiche. Secondo Harvey Bale della Federazione internazionale delle industrie farmaceutiche (Ifpma), la Commissione non può considerare il rapporto con le società farmaceutiche solo in termini di ottenimento di un contributo finanziario. Al contrario, dovrebbe riflettere attentamente su come avvalersi delle competenze di tali industrie nello sviluppo di capacità locali di R&S. Per quanto concerne la definizione delle priorità, Bruno Gryseels, dell'Istituto di medicina tropicale, si è chiesto se la Commissione abbia distribuito le risorse in modo equilibrato, stanziando 200 milioni di euro a favore dell'Edctp e solo 50 milioni di euro per la ricerca sulle malattie tropicali nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ). A suo avviso, per raggiungere un equilibrio forse sarebbe necessario elaborare un programma specifico per i farmaci connessi alla povertà, basato sui partenariati attualmente esistenti, come il programma di cooperazione internazionale Inco. Il monito più severo è giunto dal dott. Asamoa-Baah, il quale ha concluso che il programma Edctp contiene gli ingredienti giusti per un "vero e proprio partenariato Nord-Sud", ma nella confezione sbagliata. Sebbene l'obiettivo di tale programma sia offrire una formazione ed una base per lo sviluppo di un'infrastruttura di ricerca nei paesi in via di sviluppo, ha spiegato il dott. Asamoa-Baah, l'espressione "sperimentazioni cliniche" nella denominazione stessa del programma rende difficile persuadere i paesi in via di sviluppo che i loro cittadini non verranno utilizzati come cavie. Il risultato delle discussioni dovrebbe costituire la base di un possibile intervento sulla definizione di un'agenda in materia di malattie trasmissibili durante il vertice del G8, previsto per il mese di giugno.

IL GOVERNO BRITANNICO STANZIA 2 MILIONI DI EURO A FAVORE DELLE DONNE SCIENZIATO
Bruxelles, 5 maggio 2003 - Patricia Hewitt, ministro britannico per il Commercio e l'Industria, ha annunciato un piano del valore di 2 milioni di euro volto ad incoraggiare le scienziate a reinserirsi nel mondo del lavoro dopo un periodo di assenza ed a spingere sempre più donne ad intraprendere una carriera scientifica. Il nuovo pacchetto, reso noto il 28 aprile, è rivolto a circa 50.000 laureate in Scienza, Ingegneria e Tecnologia (Set) del Regno Unito, le quali attualmente non hanno un'occupazione. La somma servirà per aumentare la percentuale femminile in questo settore dove solo una persona su sei è una donna. La strategia attuata dal ministero del Commercio e dell'Industria risponde ad una relazione in materia dal titolo "SET Fair", redatta dalla baronessa Susan Greenfield. "Sono molto compiaciuta di poter realizzare oggi le raccomandazioni di Susan, nonché di avviare ulteriori provvedimenti destinati ai datori di lavoro", ha dichiarato la Hewitt. "La Gran Bretagna dispone di competenze scientifiche di livello mondiale, tuttavia per mantenere questo primato è indispensabile valorizzare tutto il nostro talento potenziale e non soltanto la metà di esso. Per il successo della nostra economia, è inoltre fondamentale sfruttare al massimo il contributo delle nostre scienziate", ha proseguito il Ministro. Oltre un milione di euro dello stanziamento sarà destinato alla creazione di un nuovo centro scientifico, il cui obiettivo sarà di elevare il profilo delle donne nella scienza, riconoscere e ricompensare i datori di lavoro che favoriscono le pari opportunità, nonché definire programmi di mentorato e promuovere le buone prassi. Il resto del finanziamento sarà allocato per iniziative volte specificamente ad incoraggiare scienziate qualificate a reinserirsi nel mondo del lavoro dopo un'interruzione di carriera e creare un nuovo gruppo che sarà incaricato di monitorare l'evoluzione della strategia ed il relativo impatto durante il prossimo biennio. Nel commentare l'annuncio del finanziamento, la baronessa Greenfield, autrice della relazione "SET Fair", ha affermato: "Sono lieta che il governo abbia concretamente investito in questa importante iniziativa. Le misure che hanno deciso di finanziare faranno la vera differenza, sia per le donne che lavorano già nel settore della ricerca sia per quelle che stanno pensando ad una carriera scientifica".

SARS, TERMOMETRI A DISTANZA IN FIERA E AEROPORTI FORMIGONI: NESSUN ALLARME, SIAMO ATTREZZATI PER DIFENDERCI DAL VIRUS
Milano, 5 maggio 2003 - "Nessun allarme Sars in Lombardia. La situazione è sotto controllo e non c'è né si profila alcuna emergenza. Tuttavia siamo attrezzati per far fronte anche a eventuali pericoli maggiori". Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, tracciando in una conferenza stampa il quadro della situazione della polmonite atipica Lombardia e illustrando i provvedimenti assunti. L'ultimo riguarda la messa a disposizione delle Asl di 150 "termometri a distanza", speciali apparecchiature in grado di misurare in pochi secondi, senza contatto fisico, la temperatura corporea. Le prime 50 apparecchiature saranno assegnate vengono assegnate alle Asl competenti per gli scali aeroportuali lombardi e per la Fiera. In ogni caso al prossimo Mido, Mostra Internazionale dell'Ottica, in Fiera Milano, - lo hanno confermato gli organizzatori - non saranno presenti espositori né visitatori cinesi. I casi di sospetta Sars ricoverati in Lombardia al 29 aprile 2003 sono in totale 17 (11 al Sacco, 2 all'ospedale di Lecco e 1 ciascuno al Morelli di Sondrio, al S. Matteo di Pavia, ai Riuniti di Bergamo e all'ospedale di Treviglio). In otto di questi 17 casi è stato escluso subito ogni sospetto di Sars. Due pazienti, considerati come "casi probabili", sono stati già stati dimessi in quanto guariti. Per i rimanenti casi sono in corso gli accertamenti (30 aprile). "La Lombardia - ha ricordato Formigoni - è dotata di un'importante rete di reparti di Malattie Infettive con 20 Unità Operative per un totale di 600 posti letto; in ogni Provincia esiste un laboratorio di microbiologia clinica ed esistono laboratori di virologia ubicati presso le Università di Milano, di Brescia e di Pavia. Inoltre, nelle 15 Asl in cui è suddiviso il territorio lombardo, esistono altrettanti Dipartimenti di Prevenzione con circa 5000 laureati, tecnici, infermieri professionali, assistenti sanitari. Strutture di riferimento nazionale e regionale in ateria di diagnosi e cura delle malattie infettive e tropicali esistono presso l'A.O. Luigi Sacco di Milano, l'A.O. Spedali Civili di Brescia e presso l'Irccs San Matteo di Pavia, nonché nelle realtà interessate dagli aeroporti nazionali ed internazionali come l'A.O. Ospedale di Circolo di Varese e l'A.O. Ospedali Riuniti di Bergamo. Una rete - ha concluso il Presidente - di altissimo livello in grado di far fronte egregiamente alla situazione". Formigoni ha annunciato che verranno assegnate all'Asl Città di Milano e a tutte le altre Asl interessate sia da eventi fieristici che da movimenti di viaggiatori, specie quelli provenienti dalle aree a rischio (Hong Kong, Singapore, Repubblica Popolare Cinese, Toronto e Vientnam), attrezzature, in totale 150. Per la Fiera Dell'ottica (Mido) di Milano,il Presidente ha ricordato di aver scritto personalmente l'11 e il 23 aprile, e con lui l'Assessore alla Sanità Carlo Borsani, al Ministro della Salute per avere prime indicazioni sul da farsi in relazione al previsto arrivo di numerosi espositori e visitatori della manifestazione prevista per il 2 maggio 2003. "Gli organizzatori hanno confermato - ha spiegato il presidente - che non è previsto nessun visitatore né espositore dalla Cina, come invece era nei programmi. E ci sarà anche un forte dimensionamento della presenza del sud est asiatico. Con questa situazione e con le misure di prevenzione messe in atto non c'è ragione per sospendere questa fiera". "L'andamento epidemiologico della Sars rimane preoccupante soprattutto per la situazione cinese - ha concluso Formigoni -.In tal senso siamo intervenuti sia sul Ministero della Salute, sia sul Console della Repubblica Popolare Cinese a Milano, per raccomandare maggiori cautele alla partenza dagli aeroporti cinesi".

ISTITUITE LE BANCHE DELLE OSSA E DELLE VALVOLE CARDIACHE AL G. PINI E AL MONZINO I DUE NUOVI CENTRI SPECIALIZZATI DI RIFERIMENTO REGIONALE
Milano, 5 maggio 2003 - Una banca delle ossa e dei tessuti muscolo-scheletrici al Gaetano Pini e una banca per le valvole cardiache e i segmenti vascolari al Centro cardiologico Monzino. Questi i due centri specializzati per la conservazione di questi tessuti per i trapianti e gli innesti che sono stati formalmente istituiti dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità Carlo Borsani. Con la creazione nei due ospedali milanesi di queste banche, che svolgeranno anche il ruolo di centri di riferimento regionale per la loro conservazione e utilizzo, si completa la rete lombarda delle banche dei tessuti. Infatti il Pini e il Monzino si aggiungono alle tre banche delle cornee già in funzione al Fatebenefratelli Oftalmico di Milano, al S. Gerardo di Monza e al Policlinico S. Matteo di Pavia, alla banca delle cellule staminali placentari al Maggiore di Milano e al Centro di coltura di epidermide umana e di crioconservazione dei tessuti del Niguarda Cà Granda di Milano. Il fabbisogno di valvole cardiache stimato in Lombardia è nell'ordine di 150/200 all'anno, di 20/30 segmenti arteriosi e di 250/300 segmenti venosi all'anno. Per quanto riguarda il tessuto muscolo-scheletrico si stima invece la necessità in un anno di poche centinaia di innesti omoplastici massivi e di innesti osteocondrali e di alcune decine di innesti di tendini e di parti delle articolazioni. Per le cornee il fabbisogno è stimato in 100/120 per milione di persone all'anno. "I due centri - spiega Borsani - hanno alle spalle, già da una decina di anni, una riconosciuta capacità di svolgere funzioni di raccolta, certificazione, conservazione e distribuzione di tessuti, secondo procedimenti tecnici avanzati che garantiscono prodotti e prestazioni idonee per qualità, sicurezza e anche economicità".

VIENNA, CONVENTION EUROPABIO 2003
Vienna, 5 maggio 2003 - Dal 2 al 4 dicembre si svolgerà a Vienna (Austria) la Convention Cordia EuropaBio 2003. La manifestazione è stata ideata per stimolare la condivisione delle conoscenze più recenti su armonizzazione ed integrazione nel campo delle biotecnologie, nonché favorire un dibattito tra gli operatori del settore e i responsabili delle politiche. Il convegno presenterà i principali settori del mondo delle biotecnologie, inclusi i servizi sanitari, l'agricoltura e l'alimentazione, l'industria e l'ambiente. Saranno inoltre organizzati incontri di partenariato e di collaborazioni in rete. Tra gli argomenti specifici trattati nel corso della Convention figureranno: scienza e innovazione; investimenti; sviluppo e commercializzazione dei prodotti; norme, etica e politica pubblica. Infolink: http://www.cordia-forum.com/page.cfm/Link=1/t=m/goSection=1

UNO STUDIO DIMOSTRA CHE I TOPI, COME GLI ESSERI UMANI, UTILIZZANO "PUNTI DI RIFERIMENTO" PER ORIENTARSI
Bruxelles, 5 maggio 2003 - Secondo un recente studio, pubblicato sulla rivista di ecologia "BioMed Central", i topi selvatici dimostrano un'abilità pari a quella degli esseri umani nell'orientamento spaziale. Pavel Stopka e David Macdonald del dipartimento di zoologia dell'Università di Oxford hanno scoperto che i topi selvatici si servono di piccoli oggetti quali mucchietti di gusci di semi o foglie come "segnaposto" mobili nel corso delle loro esplorazioni. Questi punti di riferimento aiutano i topi ad identificare i luoghi d'interesse nel vasto ambiente che li circonda, dove non esistono segnali di orientamento "fissi" a causa del costante alternarsi delle stagioni. Si tratta di una scoperta significativa, giacché fino ad oggi la scienza riteneva che soltanto gli esseri umani fossero capaci di creare e successivamente aggiornare in questo modo punti di riferimento nello spazio. "Il procedimento è perfettamente analogo al modo in cui affronterebbero il problema gli esseri umani, se dovessero cercare qualcosa in modo efficace all'interno di un ambiente uniforme, ad esempio infilando nel terreno una canna che possa fungere da punto di riferimento e luogo da dove iniziare la ricerca di un mazzo di chiavi perso in un prato", ha sottolineato lo studio. A supporto della validità delle loro osservazioni, il team di ricercatori ha deciso di monitorare i topi in un ambiente controllato. Per un periodo di 15 giorni, dieci gruppi di quattro topi maschio e quattro topi femmina sono stati posti in speciali campi recintati che comprendevano un contenitore-nido, riserve di cibo, un giaciglio e dei dischi mobili di colore bianco. Il team di scienziati ha notato che gli spostamenti intorno al contenitore-nido consistevano prevalentemente in brevi scorribande negli immediati dintorni, indipendentemente dal luogo in cui essa era situata. È stato tuttavia osservato che sia i topi maschio che quelli femmina restavano più a lungo nei pressi dei dischi bianchi. Nel corso di questi prolungati intervalli di tempo, i topi erano soliti spostare il disco verso un determinato luogo e poi riprenderlo. Questi movimenti sembravano confermare il fatto che i topi si servissero dei dischi per orientarsi e marcare i luoghi di interesse. Il team è inoltre convinto che i dischi siano serviti ai topi per marcare le aree dove poter ritornare successivamente al sopraggiungere di un predatore. Una volta svanito il pericolo, infatti, i topi si dirigevano nuovamente verso il disco di riferimento. Lo studio conclude che i topi potrebbero aver scelto di utilizzare "segnaposto" invece che segnali olfattivi, per il motivo che possono essere trasportati da un luogo ad un altro e non possono essere quindi individuati da predatori. Infolink: http://www.biomedcentral.com/content/pdf/1472-6785-3-3.pdf

A LANCIA PHEDRA E FIAT ULYSSE LE PRESTIGIOSE CINQUE STELLE EURO NCAP
Torino, 5 maggio 2003 - Lancia Phedra e Fiat Ulysse, i due monovolumi di Fiat Auto, si aggiudicano le prestigiose cinque stelle della European New Car Assesment Program (Euro Ncap) e si pongono ai vertici del segmento nel campo della sicurezza. Come è noto il consorzio indipendente, con il sostegno dell'Unione Europea e della F.I.A.(Federazione Internazionale dell'Automobile), svolge dal 1997 test sulla sicurezza delle vetture e assegna un numero di stelle (da 1 a 5) in base ai risultati raggiunti. Ecco perché le cinque stelle sono un riconoscimento importante che premia soprattutto la grande attenzione di Fiat Auto per tutti gli aspetti legati alla protezione di guidatore e passeggeri, che da tempo è parte integrante del processo che porta alla definizione della scocca e di tutti gli altri componenti delle sue vetture: dalla plancia ai sedili, ai sistemi di ritenuta. Nel caso di Fiat Ulysse e Lancia Phedra questo lavoro ha dato risultati eccellenti e oggi lo conferma il giudizio Euro Ncap. Per raggiungerlo i progettisti hanno preso in esame tutti i tipi di possibile incidente: urti frontali, laterali, ribaltamento, tamponamento e incendio. Si sono tenute in considerazione, inoltre, le diverse velocità alle quali possono avvenire gli urti, i differenti tipi di ostacolo e la tutela di occupanti con caratteristiche fisiche anche molto diverse. Dall'esame approfondito di tutti questi parametri è nato un insieme di soluzioni tecniche che fanno di Lancia Phedra e Fiat Ulysse due delle vetture più sicure dell'intero segmento. Una protezione totale, dunque, che inizia con tutti quei dispositivi specificamente dedicati alla sicurezza passiva e che sono di serie su entrambe le vetture: due airbag frontali multistage, due sidebag anteriori, due window bag, che proteggono i passeggeri laterali di tutte e tre le file di sedili. Inoltre Phedra e Ulysse sono dotate del sensore di presenza del passeggero sul sedile (per gestire l'attivazione dell'airbag in caso di necessità) e gli avvisatori acustici e visivi che segnalano le cinture allacciate per i posti anteriori. E ancora: cinture a tre punti con pretensionatori e limitatori di carico (esclusi i sedili centrali della seconda fila di entrambi i modelli, e anche quello centrale della terza fila per Fiat Ulysse), appoggiatesta regolabili in altezza e basculanti (anteriori). Senza dimenticare il sistema di bloccaporte elettrico e gli attacchi Isofix per il trasporto in massima sicurezza anche dei più piccoli. In caso di urto, ovviamente, sono automatici lo sbloccaggio delle porte e l'interruzione sulla linea di afflusso del carburante. I due monovolumi di Fiat Auto assicurano un comportamento su strada costante e prevedibile, al punto da perdonare eventuali errori del guidatore e da permettere di superare senza affanni le situazioni critiche. Ecco che nel campo della sicurezza attiva Lancia Phedra e Fiat Ulysse, oltre a un impianto frenante con eccellenti prestazioni, sfoderano i più sofisticati dispositivi elettronici per il controllo del comportamento dinamico della vettura: dalla frenata alla trazione. Ecco allora, di serie su entrambi i modelli l'Abs con il correttore elettronico della frenata Ebd (Electronic Brake force Distribution), che regola l'azione frenante sull'asse posteriore in modo da impedire il blocco delle ruote e garantire in ogni condizione il pieno controllo della vettura. Sempre di serie sulle due gamme il Brake Assistance che assiste nelle frenate di emergenza: sulle versioni senza Esp è di tipo meccanico, si trova all'interno del servofreno e prende il nome di Mba (Mechanic Brake Assistance); sulle vetture con Esp, invece, è una funzione svolta elettronicamente dalla centralina dell'Abs e si chiama Hba (Hydraulic Brake Assistance). Allo scopo di garantire una maggiore padronanza della vettura, tutte le Lancia Phedra sono dotate di Esp (Electronic Stability Program) mentre è di serie sulle versioni di Fiat Ulysse equipaggiate con i propulsori 2.2 Jtd e 3.0 24 valvole (optional sulle altre). Il sistema interviene nelle condizioni prossime al limite, quando è a rischio la stabilità della vettura, e aiuta il guidatore a controllare l'auto. Inoltre, per limitare il pattinamento delle ruote motrici in caso di ridotta aderenza stradale, il nuovo modello dispone dell'Asr (Anti Slip Regulation), che è di serie su tutte le versioni. Si tratta del sistema per il controllo automatico della trazione, che funziona a qualsiasi velocità e interviene sulla coppia, in funzione del coefficiente di aderenza rilevato. Quando, invece, in condizioni di bassa aderenza si scala bruscamente di marcia, interviene l'Msr (Motor Schleppmoment Regelung) che ridà coppia al motore evitando il pattinamento derivante dal blocco delle ruote. Tanti e sofisticati dispositivi, quindi, per la sicurezza dinamica dei due modelli. Per governarli è stato messo a punto un sofisticato "sistema nervoso intelligente" che è pilotato da una centralina elettronica. Quest'ultima riceve i segnali provenienti dai vari sensori sparsi nella vettura e in relazione ad essi decide quanti e quali congegni devono essere attivati. Lancia Phedra e Fiat Ulysse dispongono di un impianto frenante particolarmente efficace, che assicura una decelerazione pronta e progressiva, oltre che spazi di arresto ridotti. Senza contare che in caso di frenata improvvisa e prolungata interviene un sistema automatico di emergenza che accende il lampeggiatore d'emergenza (Hazard) avvertendo tempestivamente i veicoli che seguono. A seconda delle versioni, infine, sono disponibili: fendinebbia, lavafari, sensori di pioggia, di parcheggio, crepuscolare e della pressione dei pneumatici.

ROCCA CALDERONI PER L'ARTE: UNA COLLABORAZIONE ALLA SALA MULTIMEDIALE DELLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI DI GIOTTO
Milano 5 maggio 2003 - Amore per il bello, passione per il raro e prezioso accomunabile a un'opera d'arte caratterizzano la mission aziendale di Rocca Calderoni, la famosa griffe di gioielli e orologi la cui storia risale al 1800. Oggi Rocca Calderoni si fa promotore di un evento importante collegato al mondo dell'arte, l'arte eccelsa della padovana Cappella degli Scrovegni di Giotto. Recentemente riportata agli antichi splendori, quest'opera è meta di continue visite da parte di appassionati e turisti. Per avvicinare ancor più il pubblico al capolavoro, si è creata una Sala Multimediale - progetto che ha visito la partecipazione di Rocca Calderoni - dove si ha l'impressione di "penetrare" nella meraviglia. La tecnologia più avanzata permette di godere di inediti punti di vista grazie a un grande schermo che ne illustra la storia attraverso i secoli e monitor che visualizzano la straordinaria bellezza degli affreschi. Il visitatore intraprende così un viaggio virtuale a ritroso nel tempo scoprendo aneddoti e segreti dell'opera di Giotto. Rocca Calderoni - insieme alla città di Padova - ha preso parte con entusiasmo a questo importante evento che accomuna Arte e Cultura del passato alla più avanzata ricerca tecnologica.  Infatti anche la storia dell'azienda racconta la stessa fusione tra tradizione e avanguardia. Rocca di Torino e Calderoni di Milano, uno mastro orologiaio, l'altro grande gioielliere, hanno entrambi una storia "preziosa" che risale alla fine del 1800, si incontrano alle soglie del terzo millennio e diventano una realtà importante nel panorama dell'alta gioielleria internazionale. Il negozio torinese fondato nel 1872 da Alberto Rocca, meglio noto come atelier di gioielli e orologi e primo importante concessionario in Italia delle grandi maison svizzere, e quello milanese invece nato per mano di Adone Calderoni e specializzato in gioielli e argenti di squisita fattura, rappresentano un prestigioso polo del lusso che si consolida nel corso degli anni. Negli "atelier" Rocca Calderoni di tutta Italia si incontrano negli anni intere generazioni di importanti famiglie che acquistano orologi e gioielli grandi firme. L'azienda, ben nota per le sue sempre raffinate proposte di oggetti esclusivi, sta sviluppando una presenza sempre più capillare in Italia e all'estero, e presta particolare attenzione all'acquisizione di collezioni di tendenza. Così che oggetti classici e pezzi inediti possano convivere nelle sfavillanti vetrine Rocca Calderoni. E, a completamento dell'innovazione, ha inizio oggi un processo di restyling del negozio, visto più come punto di incontro e spazio espositivo. Centro-pilota è il nuovissimo Rocca Calderoni di Bari, nel cuore della città, caratterizzato dal design essenziale. Linee pulite, colori basici e luci d'effetto che esaltano lo splendore dei gioielli. Di gran classe, il negozio è votato all'accoglienza del clente, guidato e seguito con garbo e discrezione da grandi professionisti. Nuova anche l'insegna esterna che evidenzia la rinnovata grafica del marchio.  

YAMATO SHOP: UNA NUOVA CASA PER LADY OSCAR
Milano 5 maggio 2003 - Sarà una degna dimora il nuovo spazio di Milano che Yamato dedica non solo a Lady Oscar, ma anche a tutti i mitici personaggi degli "anime" giapponesi.  Dal 1991 Yamato si occupa con grande impegno di tradurre e pubblicare titoli di animazione giapponese per la felicità degli appassionati che, nel cuore di Milano, hanno trovato un punto di riferimento importante per il tipo di prodotto e significativo dal punto di vista dell'aggregazione.  Il successo di Yamato ha fatto sì che i cartoon importati e distribuiti siano presenti su Mtv e Italia Uno. Il fondatore di Yamato è Fabrizio Ferrario che è riuscito a trasformare la sua passione di adolescente in un vero business. La sua fortuna è stata Lady Oscar... In dicembre, Yamato ha aperto il nuovo shop di Milano, in via Tadino di fronte al numero 5, dove lo spazio di 500 metri quadri si sviluppa su tre piani, creando le aree di vendita e gli uffici. Il progetto creato dallo studio Sala, prevede uno spettacolare ingresso, quasi un ponte ipertecnologico, che ci conduce attraverso gli spazi espositivi in legno di melo, alternati alle griglie in acciaio e le canalizzazioni a vista che ci ricordano le più avveniristiche astronavi. Nel nuovo punto vendita, estremamente specializzato, sarà possibile trovare i video proposti dal catalogo Yamato che vanta oltre 150 titoli oltre al catalogo completo delle altre case di settore: una fornitissima videoteca presenta il meglio della produzione in Vhs e Dvd. Il cliente può soddisfare ogni esigenza, spaziando dalle riedizioni dei "classics" per nostalgici ai temi più sofisticati, quindi non solo fantascienza ma anche fantasy, sport, love comedy, cyberpunk, occultismo, erotismo e yaoi, genere assolutamente inedito in Italia. Grande spazio poi al modellismo di figura, al meka, alle action figures e ad una sezione dedicata all'oggettistica, alle riviste di importazione e ai fumetti. Per dimostrare l'affetto verso il suo pubblico Yamato apre il suo shop anche la domenica pomeriggio. L 'insostenibile leggerezza dei "manga" Gli anime e i manga giapponesi vanno di moda. Sarà la sindrome di Peter Pan o semplicemente il voler esorcizzare le tensioni alle quali quotidianamente siamo sottoposti? Unica certezza è il fatto che nessuno è immune dal fascino dei personaggi dei cartoon nipponici e se nella maggioranza dei casi, il fenomeno si risolve entrando nel duro mondo degli adulti, può succedere di rimanere così nostalgicamente rapiti da Lady Oscar anche se non si è più fanciulli. Una leggerezza quasi insostenibile, quella degli anime e dei manga che ci trasportano in un limbo di magia nel quale lasciarsi cullare dolcemente ma anche una sferzata di energia e adrenalina che tonifica e ci fa sentire vivi. Vivo si sente sicuramente il fashion designer Alessandro De Benedetti, grande "otaku" cioè fan, di Lady Oscar, mentre Justine Mattera ama particolarmente Candy Candy. Sono due agguerrite sostenitrici dei manga Kris&Kris, mentre altri affezionati seguaci sono Tiberio Timperi e l'attore comico Zuzzurro.

L'APPUNTAMENTO CON IL GIGANTESCO FRITTO E CON FRIOL A CAMOGLI
Milano 1 maggio 2003 - L'11 Maggio il "Padellone di Camogli" friggerà in quattromila litri di olio oltre quattro tonnellate di pesce azzurro: per un totale di 40.000 porzioni Anche per questa Edizione si rinnova la "sfida" tra la padella più capiente d'Europa e l'olio per fritture più venduto d'Italia. 150.000 partecipanti, 4 tonnellate di pesce azzurro fritto nel padellone più grosso d'Europa, 4.000 litri d'olio utilizzati per un totale di 40.000 porzioni di pesce distribuite gratuitamente. Questi gli impressionanti numeri della 52° Edizione della "Sagra del Pesce", sponsorizzata anche quest'anno da Friol ed in programma domenica 11 Maggio a Camogli, in Liguria.  Grazie alle migliaia di litri d'olio ed al supporto organizzativo offerto da Friol, domenica 11, si potrà gustare il pesce fritto in Piazza Colombo sull'impalcatura eretta sulle acque del suggestivo porticciolo. Ma sarà inoltre possibile, già nelle serate di venerdì 9 e sabato 10 Maggio, gustare i piatti tipici della cucina Ligure presso lo stand gastronomico allestito dalla Pro-Loco, partecipare alla processione in onore di San Fortunato, assistere allo scenografico spettacolo pirotecnico sul mare e all'ardere dei particolari e giganteschi falò realizzati sulla spiaggia dai ragazzi dei quartieri di Camogli. La sagra proseguirà con altre tappe itineranti per le quali Friol metterà a disposizione complessivamente 14.000 litri d'olio, oltre ad altri materiali organizzativi. "La "Sagra del Pesce" di Camogli - afferma Antonio Verdina, Presidente della Pro-Loco di Camogli - prevede quest'anno di raggiungere il record storico di partecipazioni, potendo contare su un partner importante come quello dell'olio Friol, che ci ha permesso, oltre che di allargare il bacino di utenza della manifestazione, di utilizzare un nuovo Padellone, più capiente e sicuro del precedente che risaliva ai primi anni ottanta."  La Padella dei Record: si tratta di un padellone speciale, non di ferro come i precedenti, ma d'acciaio inossidabile, conforme alla rigorosa normativa in materia di sicurezza. Pesa ventisei quintali, ha un manico di tre quintali e un diametro di tre metri e ottanta centimetri, per poter essere agevolmente trasportato nelle varie trasferte in altre regioni d'Italia. La maxi padella, sarà alimentata da bruciatori ad aria soffiata in grado di utilizzare sia il gas che il gasolio; il fondale che fa da quinta alla Padella, potrà considerarsi una vera e propria opera d'arte, in quanto completamente rivestito da pannelli intarsiati rappresentanti la Liguria.  L'attuale padella, utilizzata per la prima volta in occasione del cinquantenario della manifestazione, è la quarta della serie ed è stata finanziata da Friol. E' stata commissionata alla ditta parmense Botti dalla Pro Loco di Camogli e realizzata su progettazione della Europlan di Lavagna. La prima padella cadde in mare nel 1959, la seconda e la terza sono ormai in disuso. Perché Friol? Friol è l'olio specifico per friggere più utilizzato in Italia, consumato da circa tre milioni di famiglie. L'equilibrata composizione di oli permette a Friol di essere un olio resistente alle alte temperature, consentendo di ottenere un fritto croccante e al contempo asciutto.  Friol è quindi l'olio per friggere che poteva permettersi di accettare la "sfida", che si rinnova così anche quest'anno, della Maxi Padella di Camogli.  La Storia: la fama della "Sagra del Pesce" di Camogli coincide con quella della sua famosa padella gigante. Tutto ebbe inizio nel 1952 quando una ventina di pescatori decisero, con l'unico scopo di attirare i turisti di passaggio, di regalare durante la festa di San Fortunato, patrono dei pescatori, del pesce fritto. L'evento ebbe un successo al di là delle aspettative e gli organizzatori furono costretti a friggere pesce per tutto il giorno. L'anno successivo si ripropose l'iniziativa e Lorenzo Viacava detto "O Napoli", noto pescatore, decise per l'occasione di far costruire una padella gigante che divenne subito la vera attrazione di quella che era oramai diventata una vera e propria sagra. La fama dell'avvenimento era nel frattempo salita agli onori della cronaca internazionale anche grazie ad un interessamento del New York Herald Tribune, di Re Baldovino del Belgio e di un'eurovisione televisiva del 1955. Il Calendario: Quest'anno la tournèe itinerante della "Sagra del Pesce" prevede, grazie ad un fitto calendario di appuntamenti, di toccare le città di Varese presso l'Ipercoop (25 maggio), Spessa Po - Pavia (31 maggio - 1 giugno), Ferrara - Raduno Mini (6, 7 e 8 giugno), Omegna - Verbania (22 giugno), Teglio - Sondrio (29 e 30 giugno), Sordevolo - Biella (5 e 6 luglio), Piantedo - Sondrio (13 luglio) e Sala Baganza - Parma (19 e 20 luglio).  Una curiosità internazionale: A Yokohama, in Giappone, si frigge con una copia della padella di Camogli. I Giapponesi hanno scoperto la padella camoglina in occasione del suo quarantennale ed hanno avuto l'autorizzazione a farne realizzare una identica. Per Informazioni Pro Loco di Camogli: 0185-77.10.66 - www.camogli.it

VELA: A PUNTA ALA JOE FLY VINCE LA 3a TAPPA DEL CIRCUITO ITALIANO AUDI MUMM 30
Punta Ala, 5 maggio 2003 - Vento leggerissimo da sud-sud ovest per la prova conclusiva , svoltasi ieri, della 3a tappa del Circuito Italiano Audi Mumm 30 manifestazione organizzata dallo Yacht Club Punta Ala. Con un ritardo di oltre due ore sul programma previsto il comitato di regata riusciva a segnalare la partenza della prova, con un vento di intensità che non superava gli 8 nodi. Nella giornata è stato possibile disputare una sola delle tre prove previste in quanto non era prevista ulteriore partenza dopo le ore 15.00. La situazione in mare si rivelava particolarmente calda fin dal colpo di cannone: infatti il comitato dopo un richiamo generale issava la bandiera nera nella seconda partenza, bandiera che segnala la squalifica senza appello dei concorrenti che tagliano in anticipo la linea. Venivano perciò squalificate per questo motivo sei imbarcazioni: Asterix (Browne, Inghilterra), Enfant terrible (Serena), Toro scatenato (Rodelato, Montecarlo), Kismet (S e M Leporati), Storm System (Loro Piana) e Mummas VI (U e M Battista). La vittoria di manche è andata per la quarta volta in questa serie di regate allíequipaggio australiano di Foreign Affair dell'armatore di Sydney Richard Perini seguito da Wind degli armatori romani Pierpaolo Cristofori (timoniere) e Biagio Menditto al secondo posto e da La marachella di Dri Dri del team napoletano guidato da Leopoldo Gimmelli e Marco Pecorella (timoniere, tattico Francesco Ivaldi) al terzo. La vittoria di tappa (seconda vittoria di tappa dopo quella d'esordio a Genova) è andata al team comasco di Joe Fly dell'armatore Giovanni Maspero (tattico il carrarino Luca Santella) che nella manche di oggi ha concluso all'8° posto: la posizione díonore, a pari punteggio con il vincitore,nella classifica generale dopo le 10 prove disputate è andata al campione italiano in carica Metallurgica Calvi del pesarese Carlo Alberini, di nuovo a bordo dopo líincidente del secondo giorno, che oggi ha tagliato la linea díarrivo in 13a posizione. Il terzo posto sul podio è stato conquistato dal team australiano di Foreign Affair a un solo punto di distacco. Classifica generale dopo 10 prove, nessuno scarto: 1. Joe Fly, Maspero, 13-3-8-12-4-5-9-1-4-8, 67 punti; 2. Metallurgica Calvi, Alberini, 2-2-3-7-RDG-RDG-7-4-22-13. 67 punti; 3. Foreign Affair, Perini (Australia), 8-7-1-6-1-1-16-12-15-1, 68 punti; 4. Mummy two, Bartoli, 1-15-17-1-21-3-1-6-3-4, 72 punti; 5. Kismet, S e M Leporati, 4-9-18-3-3-6-6-2-2-DSQ, 77 punti; 6. Rainbow, Dietrich (Germania), 12-8-2-10-2-2-5-23-9-5, 78 punti; 7. Wind, Cristofori/Menditto, 6-5-5-19-15-10-10-15-11-2, 98 punti; 8. Moby Maga Joanna, Parente, 19-1-4-15-10-8-21-3-5-14, 100 punti; 9. Parimore Thule, Rubbini, 16-12-12-13-7-12-3-10-1-16 102 punti; 10. Keep cool, Bauler (Francia), 9-6-6-5-12-17-15-5-13-15, 103 punti. Il prossimo appuntamento con il Circuito Italiano Audi Mumm 30 Ë fissato per i giorni 13-15 giugno a Cala Galera con l'organizzazione del Circolo Nautico e della Vela Argentario. I risultati della terza tappa del Circuito Italiano Audi Mumm 30 sono visibili sul sito: www.ycpa.it  La classifica del Circuito 2003 è visibile sul sito: www.mumm30.it

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6

Titoli      Home    Archivio news