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2003 anno 6°  

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di

VENERDI'
28  NOVEMBRE  2003

pagina 4

 

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NCT, IL CATTURA CANCRO DAL 28 NOVEMBRE AL 2 DICEMBRE ESPERTI DI TUTTO IL MONDO SI RIUNISCONO NELL’AUDITORIUM DEL CNR DI SAN CATALDO PER DISCUTERE DEL TRATTAMENTO DEL CANCRO TRAMITE LA NCT (TERAPIA PER CATTURA NEUTRONICA)

Roma, 28 novembre 2003 - Ha lo scopo di mettere a confronto e coordinare le conoscenze che in Italia e all’estero esistono sulla Nct, la terapia per cattura neutronica, l’incontro internazionale che si tiene nell’Auditorium del Cnr a San Cataldo (Pisa) dal 28 novembre al 2 dicembre. Il workshop, organizzato per la parte italiana dalle facoltà di Ingegneria e di Medicina dell’università di Pisa in collaborazione con l’Ifc - Cnr, Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche, fa il punto sullo stato dell’arte di questa metodica indicata per il trattamento di alcuni tumori a elevata malignità. “ La Nct ”, spiega Luca Menichetti, giovane ricercatore dell’Ifc - Cnr, “sfrutta la particolare proprietà dell’atomo di Boro-10 di assorbire un neutrone termico e rompersi in frammenti a elevata energia. In un tessuto biologico ciò produce un danno all'interno di un volume molto ridotto, che corrisponde a quello di un diametro cellulare. Questo significa che se si riesce a concentrare il Boro-10 all’interno delle cellule tumorali, queste vengono distrutte senza che siano contemporaneamente danneggiate le cellule sane circostanti”.“I problemi legati all’impiego della Nct sono fondamentalmente due”, interviene Piero Salvadori, primo ricercatore dell’Ifc - Cnr. “Il primo è legato alla disponibilità di adeguate sorgenti di neutroni caratterizzati da flussi ed energie ben definiti. Il secondo è connesso alla difficoltà di identificare molecole, contenenti Boro, che siano in grado di concentrarsi selettivamente nelle cellule malate. L’ifc”, precisa Salvadori, “opera in questo contesto muovendosi su due linee di ricerca: da un lato si studiano le proprietà farmacologiche e farmacodinamiche della borofenilalanina, attualmente il farmaco più promettente per Nct; dall’altro, tramite il ricorso alla Pet, tomografia ad emissione di positroni, si mira all'osservazione in vivo, su soggetti umani, della concentrazione cellulare del farmaco e allo sviluppo di nuovi vettori di Boro”.il workshop di Pisa, riunendo esperti di varie specializzazioni, dai ricercatori di base ai clinici, costituisce un’occasione importante per tracciare le linee di sviluppo operativo di questa metodica e per trovare risposte, da qui a cinque anni, agli attuali limiti applicativi. Auditorium del Cnr di San Cataldo (Pisa)per informazioni: Piero Salvadori, tel. 050/3153384, cell. 348/5842020, salvador@ifc.Cnr.it

PREMIO INTERNAZIONALE DANONE PER LA NUTRIZIONE 2004 : RICARDO BRESSANI, SCIENZIATO LATINO-AMERICANO DI ORIGINE ITALIANA, PREMIATO PER AVER SALVATO MOLTI GUATEMALTECHI DALLA MALNUTRIZIONE
Milano, 28 novembre 2003 - La 4a edizione del Premio Internazionale Danone per la Nutrizione ha premiato il dott. Ricardo Bressani dell'Università del Valle, Guatemala, per il suo significativo contributo alla scoperta di efficaci soluzioni al problema generale della malnutrizione, con l'utilizzo delle risorse alimentari locali. L'annuncio ufficiale del dott. Bressani come destinatario del Premio Internazionale Danone per la Nutrizione 2003 è stato dato ad Acapulco, Messico, il giorno 11 Novembre u.S. Durante il 13° Congresso della Società Latina di Nutrizione. "L'obiettivo del Premio Internazionale Danone per la Nutrizione è quello di promuovere la salute pubblica attraverso una migliore alimentazione mondiale, in particolare favorendo i più importanti scienziati ad approfondire la ricerca alimentare e, come risultato di ciò, a trovare soluzioni efficaci a migliorare le condizioni di vita della popolazione mondiale. Quest'anno, siamo orgogliosi di premiare un eccezionale ricercatore il cui lavoro ha portato a migliorare la qualità di molte vite umane" ha affermato Franck Riboud, Presidente e Amministratore di Danone. "è un grande piacere annunciare che il vincitore dell'edizione 2003 del Premio Internazionale Danone per la Nutrizione è il dott. Ricardo Bressani, Direttore del Centro di Ricerca di Scienze e Tecnologie alimentari dell'Università del Valle in Guatemala. Il costante impegno del dott. Bressani per trovare soluzioni a lungo termine al problema della malnutrizione, ha avuto un profondo impatto sulla vita della popolazione del Guatemala" ha detto il prof. J.e. Dutra de Oliviera, Presidente del Premio Internazionale Danone per la Nutrizione per l'anno 2003. "Ci congratuliamo con il dott. Bressani per la sua esemplare carriera e confidiamo che i suoi sforzi attuali e futuri risultino ugualmente fertili." Si stima che nel mondo circa 800 milioni di persone siano cronicamente denutriti. Oltre 153 milioni di questi sono bambini con meno di cinque anni di età. La malnutrizione ha un grave impatto sulla salute fisica e mentale e all'estremo conduce alla morte. Attualmente, circa 24.000 persone muoiono ogni giorno per malnutrizione: ciò significa una persona ogni 3,6 secondi. Spesso la malnutrizione, soprannominata "silenziosa emergenza" mondiale, è una condizione dovuta a un insufficiente apporto di uno o più specifici nutrienti quali vitamine o minerali (carenza di micronutrienti) o a un insufficiente apporto energetico, in particolare di proteine (Protein-energy Malnutrition o Pem). La Pem è di gran lunga la principale forma letale di malnutrizione. Per combattere la malnutrizione, non dovrebbero essere implicate costose campagne alimentari internazionali che spesso portano a una soluzione solo di breve termine. Quando si usano efficacemente le risorse alimentari locali, le probabilità di trovare soluzioni durature possono crescere significativamente, come il lavoro del dott. Ricardo Bressani ha ben evidenziato. Il lavoro del Dott. Bressani: migliorare la dieta della popolazione attraverso l'impiego delle risorse alimentari locali. Per oltre quattro decadi il dott. Bressani si è impegnato a trovare soluzioni efficaci per combattere la malnutrizione, dovuta a una dieta povera di prodotti animali (latte, uova e carne), in Guatemala, dove il 48% dei bambini e degli adolescenti risultano denutriti (rapporto dell'American Development Bank). Le ricerche a lungo termine del dott. Bressani hanno interessato non solo lo studio di potenziali e limiti nutrizionali delle materie prime quali cereali, legumi e semi oleosi, ma anche gli effetti della preparazione sulle qualità nutrizionali. In quest'ottica, il dott. Bressani ha studiato, per esempio, il cosiddetto processo di "nixtamalizzazione", un tradizionale processo di cottura dei cibi sviluppato da Incas e Maya, e utilizzato per trasformare il mais in un cibo chiamato "tortilla", largamente consumato nei paesi del Centro-america. Il dott. Bressani è arrivato alla conclusione che tale processo porta ad un significativo aumento del calcio e della niacina e riduce il contenuto di acido fitico, un composto che diminuisce l'assorbimento del ferro. Questo progetto di ricerca ha dimostrato che il consumo di tortilla genera significativi benefici nutrizionali, in particolare a donne e bambini, per quanto riguarda la carenza di calcio e la conseguente osteoporosi. Inoltre, in relazione al problema della Pem in Guatemala, il dott. Bressani è stato profondamente coinvolto nella messa a punto di miscele di proteine vegetali di alta qualità per bambini e adulti. Uno dei primi prodotti, l'"Incaprina", è consumato in Guatemala da oltre quarant'anni e fa parte del cosiddetto "paniere di cibi guatemaltechi". Le attuali ricerche del dott. Bressani per migliorare la dieta della popolazione, comprendono lo studio di nuove risorse vegetali, come i semi di amaranto, un tempo consumati dalle popolazioni Maya e Atzeche, lo studio di bevande autoctone, di legumi commestibili non convenzionali come, tra gli altri, i fagioli Macuna. Il nome Danone rappresenta innovazione e impegno rivolto al binomio salute e nutrizione. Il Premio Internazionale Danone per la Nutrizione , creato nel 1997, esprime la volontà di Danone di promuovere la ricerca innovativa nel campo della nutrizione allo scopo di aiutare la popolazione mondiale a vivere in modo sempre più salutare. Il Premio Internazionale Danone per la Nutrizione eroga 120.000 Euro a un ricercatore, o a un gruppo di ricerca, il cui lavoro sulla nutrizione umana ha fornito un importante contributo per la salute pubblica. L'organizzazione per l'assegnazione del premio si basa su un periodo di due anni e inizialmente coinvolge 600 opinion leaders internazionali nella ricerca di potenziali candidati. Successivamente, nel processo di selezione finale sono coinvolti 18 opinion leaders. Oggi, il Premio Internazionale Danone per la Nutrizione è riconosciuto come uno dei premi più prestigiosi ed è considerato un fattore-chiave per la promozione della ricerca innovativa nel campo della salute e della nutrizione.

MENTOS E FONDAZIONE MILAN: INSIEME PER UN’INIZIATIVA BENEFICA
Milano, 28 Novembre 2003 - Mentos, caramella nota in tutto il mondo, di proprietà della Perfetti Van Melle, società internazionale che produce chewing gum e caramelle, è stata protagonista, insieme alla Fondazione Milan di un originale concorso a sfondo benefico per aiutare i bambini brasiliani. Il concorso Mentos Vola dai tuoi campioni è stato lanciato in Brasile, dove la Perfetti Van Melle opera con un proprio stabilimento, nel periodo Maggio - Settembre di quest’anno. Si è trattato di un concorso dal duplice aspetto: da un lato il concorso classico fatto di ricchi premi legati al mondo del calcio (magliette e palloni firmati dai campioni brasiliani del Milan, Rivaldo, Dida, Roque Junior, Serginho e Leonardo), ed un primo premio, molto ambito, di cinque viaggi per due persone in Italia per conoscere i grandi campioni brasiliani del Milan. L’altra componente del concorso consisteva in un’iniziativa umanitaria ideata in collaborazione con un grande campione del calcio brasiliano, Leonardo, ieri grande fantasista del Milan, oggi principale animatore della Fondazione Milan. Il concorso era molto semplice: per ogni stick di Mentos venduto in Brasile una quota dell’incasso viene devoluta, tramite la Fondazione Milan , alla Fundação Gol de Letra, un’organizzazione fondata dallo stesso Leonardo e da un altro famoso calciatore brasiliano, Rai, che da anni raccoglie i bambini brasiliani meno fortunati permettendo loro di studiare e giocare a calcio. Con il concorso Mentos è stata raccolta la cifra di 556.932 Reais (equivalenti a circa 171.000,00 Euro al cambio medio del periodo). Un risultato straordinario e un successo che Perfetti Van Melle Brasile ha accolto con grande soddisfazione ed entusiasmo. Presso la società Milan A.c. Oggi la Perfetti Van Melle “staccherà l’assegno” di tale cifra a favore della Fondazione Milan.

NASCE LA "FONDAZIONE ROBERTA DI CAMERINO" CELEBRATA CON UNA MOSTRA ALL'INSEGNA DELL'ELEGANZA, DEL COLORE E DELL'ALLEGRIA
Milano, 29 novembre 2003 - La Fondazione Roberta di Camerino, nata per volere dell'Ingegner Adalberto Sansone, é un'organizzazione no profit di diritto svizzero sottoposta al controllo dell'Autorità Cantonale, la cui finalità primaria consiste nell'offrire un servizio di pubblica utilità. Desiderando conservare il carattere unitario del vasto archivio, donato da Giuliana Camerino, per mantenerne intatto il valore culturale, la Fondazione ha catalogato tutto il materiale sia "fisico" sia "cartaceo" utilizzando un programma informatico di ultima generazione per consentirne la facile e razionale consultazione. Essa contribuisce, inoltre, in collaborazione con Istituzioni Pubbliche e Private, all'organizzazione di mostre a scopo propedeutico, didattico, divulgativo. Il suo archivio, aggiornato costantemente, custodisce una documentazione completa comprendente gli articoli pubblicati da testate italiane e straniere, il materiale fotografico, i filmati oltre a tutti i disegni originali e ad un esemplare di ogni borsa, abito, oggetto realizzati nel corso della carriera della stilista dagli esordi ai giorni nostri. "Studiare l'opera di Roberta di Camerino" - dichiara l'Ingegner Sansone - "significa, di fatto, analizzare non solo le sue innovazioni stilistiche, le forme e i modelli estetici proposti, ma anche la cultura e gli stili di vita della società. Nell'anno Accademico 1999/2000 l'Università di Pavia, uno dei più antichi atenei del mondo, ha conferito il Dottorato in Economia ad uno studente che ha presentato una tesi basata sul "Caso Roberta di Camerino". Questo riconoscimento all'attività di Giuliana costituisce un precedente unico che, mi auguro, possa ripetersi. Nel corso della prossima seduta del Consiglio d'Amministrazione della Fondazione Roberta di Camerino, che ho l'onore di presiedere, sarà proposta l'istituzione di una Borsa di Studio destinata agli studenti più meritevoli" - conclude l'Ingegner Sansone. Quale migliore occasione per celebrare con una Mostra l'estro creativo, lo stile e la classe innati, il senso del colore, ma soprattutto la capacità di precorrere i tempi anticipando i cambiamenti socio-culturali, Roberta di Camerino, infatti, ha sempre amato sperimentare mezzi inediti e innovativi ed é proprio questa la caratteristica che la distingue: le sue collezioni esprimono un modo di essere che sa aggiornarsi ma non cambia. La Mostra , che si terrà a Lugano nei saloni di Villa Saroli, organizzata con il patrocinio del Dicastero Attività Culturali - Città di Lugano e della Bsi S.a., sarà inaugurata mercoledì 3 dicembre e presenterà le creazioni più originali e significative dagli anni '50 ad oggi. La Mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 23 dicembre 2003 - lunedì/venerdì dalle 10.00 alle 18.00, sabato dalle 10.00 alle 17.00, entrata libera.

JOB & ORIENTA
Verona, 28 novembre 2003 - La mostra-convegno nazionale interamente dedicata al mondo della scuola, all'orientamento, alla formazione e al lavoro, ieri ha aperto i battenti. In rassegna i più qualificati percorsi di formazione e di orientamento, i progetti educativi, le più aggiornate metodologie didattiche, le tecnologie informatiche e multimediali, itinerari culturali. Ricco il calendario dei convegni, dei seminari e workshop, organizzati da enti pubblici, organizzazioni professionali, enti formativi, associazioni di categoria, tesi a fornire ai giovani visitatori le “istruzioni” e informazioni utili per l’orientamento universitario e l’inserimento nel mercato del lavoro. Quest'anno è particolarmente nutrito anche il programma delle attività di animazione e di intrattenimento che vertono sui temi dello sport, del viaggio e della musica. Job è aperto fino a sabato 29 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 18.30 L 'ingresso è gratuito.

ELECTA AL VII SALONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI DI VENEZIA
Milano, 28 novembre 2003 - Dal 27 al 30 novembre 2003 Electa, forte della sua collaudata tradizione editoriale di studio e catalogazione del patrimonio artistico italiano e della leadership nei cataloghi delle esposizioni, parteciperà attivamente al Salone dei Beni e delle Attività Culturali di Venezia (presso il Venezia Terminal Passeggeri), organizzato da Veneziafiere con la collaborazione di Villaggio Globale International, con un ricco stand espositivo (Pad 107A stand 27) e attraverso la partecipazione al seminario “Venezia e i suoi musei”, che si svolgerà domenica 30 novembre (sala arancio, ore 14.30/16.30). Lo stand occuperà uno spazio suddiviso nelle sezioni Arte, Architettura, Design, Musei, Mostre e Artlover, una nuovissima linea di prodotti in tessuto, carta e cartone ispirati ai capolavori dell’arte, e darà le coordinate di una delle realtà italiane più importanti nel campo dell’editoria d’arte. Nell’ambito del tema principale che il Salone si pone di affrontare, la valorizzazione dei Beni Culturali, con particolare attenzione al rapporto tra pubblico e privato, all’innovazione tecnologica, ai servizi, alla gestione e alle nuove figure professionali in una dimensione internazionale, come luogo di confronto e di dialogo tra culture, il seminario “Venezia e i suoi musei” tratterà della gestione pubblica e privata dei Musei Civici Veneziani, la sperimentazione forse più completa, a livello nazionale, delle forme di collaborazione tra pubblico e privato. Interventi del seminario: Giandomenico Romanelli, Direttore Beni e Attività Culturali Comune di Venezia, "Verso un nuovo modello di gestione" ; Luca Zan, docente presso l’Università di Bologna, "Indagine sui Musei Civici Veneziani: economicità e condizioni di gestione 1991/2000"; Cesare De Michelis, Presidente di Marsilio Editori, "Le caratteristiche dei servizi in concessione"; Rosanna Cappelli, Direttore dell'Area Musei, Mostre e Beni Culturali di Electa Mondadori Electa: "Della Ronchey e del Global Service" ; Napoleone Jesurum, Direttore Generale di Venezia Musei e Gady Schonheit, Ceo & Managing Director della icon brand navigation: "Presentazione della ricerca Venezia e la sua offerta museale".

UNA SERIE DI ESILARANTI EQUIVOCI E MALINTESI TRAVOLGENTI NEL NUOVO SPETTACOLO DI ZUZZURRO & GASPARE “PARENTI APPARENTI” DI ALAN AYCKBOURN AL TEATRO CIAK DI MILANO
Milano, 28 novembre 2003 - Arriva dal 2 dicembre 2003 al 6 gennaio 2004, al Teatro Ciak di Milano la nuova pièce teatrale di Andrea Brambilla e Nino Formicola, in arte Zuzzurro e Gaspare, la commedia “Parenti apparenti” di Alan Ayckbourn. Prodotta da Fox & Gould, per la regia di Andrea Brambilla, la commedia coinvolge quattro personaggi (due uomini e due donne) in una serie di esilaranti equivoci e malintesi, a base di sospetti e gelosie, travolgendo, con battute a ritmo serrato, il pubblico in sala. “Parenti apparenti” è stata scritta nel 1967 da Alan Ayckbourn (Londra, 1939) ed è costituita da una comicità che scaturisce naturalmente dalla vivacità stessa della trama e da un dialogo ricco di sfumature e sottintesi. Il talento psicologico e sociologico di Ayckbourn, inoltre, rende perfettamente la vita del ceto medio inglese, creando personaggi di un certo spessore che non scadono mai in macchiette. Sul palco con Andrea Brambilla e Nino Formicola, sono presenti anche Magda Mercatali e Roberta Cartocci. Le scene sono di Paolo Polli, i costumi di Pamela Aicardi e le musiche originali di Ricky Gianco. Anche per questa stagione 2003/2004 Zuzzurro e Gaspare hanno voluto portare sulle scene uno spettacolo che coniuga qualità e divertimento, proponendolo ad un pubblico teatrale che, nonostante la loro assenza dalla televisione, è aumentato sempre più in questi anni, facendogli più volte registrare il tutto esaurito (7 stagioni teatrali, 5 spettacoli, 1.027 recite, 190 città visitate, 760.000 spettatori, 740 la media spettatori a recita, 22.056.000.000 di lire l’incasso.). Per la prima volta in un tour teatrale, verrà usato la tecnologia di internet con un sito ricco di contenuti  www.Canalez.tv per permettere a tutti gli interessati , di collegarsi e, oltre ad avere notizie rigurado alla piéce, alla compagnia e alla tournée, godersi dei video clips della commedia, o seguire il “diario di bordo “giornaliero redatto in video da Zuzzurro. La tournèe, partita da Concordia il 2 novembre, toccherà 45 teatri iitaliani , tra i quali, dopo il Teatro Ciak di Milano (dal 2 dicembre 2003 al 6 gennaio 2004), il Teatro delle Celebrazioni a Bologna (dal 3 all’8 febbraio), il Teatro Politeama Genovese a Genova (dal 10 al 15 febbraio) e il Teatro Parioli di Roma (dal 23 marzo al 4 aprile) .

RISATE, DIVERTIMENTO E IRONIA NELLA BRILLANTE COMMEDIA “FUNNY MONEY TUTTI PAZZI PER I SOLDI” IN SCENA AL TEATRO MANZONI DI MILANO CON MARCO COLUMBRO
Milano, 28 novembre 2003 - Che cosa succede quando Henry, un uomo tranquillo e realizzato nel suo piccolo tran-tran quotidiano, con un lavoro sicuro, con accanto una moglie felice, trova nella sua valigetta un milione di dollari? Succede che di colpo vuole cambiare la sua vita… e così comincia la brillante commedia “Funny money tutti pazzi per i soldi”di Ray Cooney, l’autore di successo anche di “Taxi a due piazze” e “Se devi dire una bugia dilla grossa”. Rappresentata in Francia e in Gran Bretagna con straordinario successo, questa commedia è stata messa in scena in ben 25 Paesi, prova evidente della sua comprensione universale: i suoi meccanismi e i suoi personaggi raggiungono immediatamente e ovunque lo spettatore. Adottato dai francesi, il commediografo inglese è stato paragonato ad un moderno Feydeau. In effetti le loro commedie, che si propongono unicamente di divertire, hanno molti punti di forza in comune. Per esempio la costruzione di una struttura che ha i meccanismi e la precisione di un orologio, una successione continua di fatti inaspettati, situazioni al limite della credibilità, ma rese assurdamente logiche, e personaggi, che pur essendo caricaturali, esprimono reazioni umane condivisibili. Tutto quello che passa sulla scena potrebbe essere tragico, ma la sola via d’uscita è una risata istintiva e immediata, e il rischio del dramma si trasforma in farsa. Henry, dunque, un uomo tranquillo e realizzato nel suo piccolo tran-tran quotidiano, con un lavoro sicuro, con accanto una moglie felice, trova nella sua valigetta un milione di dollari. Succede che di colpo vuole cambiare la sua esistenza, volare in Messico col malloppo, ma è il giorno del suo compleanno e Jean, sua moglie, ha organizzato una cenetta con una coppia di amici…. La trama dunque diventa un pretesto che si diverte ad esasperare la realtà assopita nel quotidiano, e occasione per inventare personaggi irresistibilmente comici alle prese con il grottesco degli eventi, avvolti e coinvolti in un umorismo senza fiato. Funny Money attraversa tutti i climi e gli stili comici della scrittura umoristica: inizia come una commedia brillante, si avvicina poi a situazioni surreali da vaudeville francese per sconfinare nella farsa inglese mescolando varietà e circo in un ritmo frenetico. Marco Columbro, con la sua innata e un po’ folle ironia, inventa un Henry carico di stupore e limpidezza. Accanto a lui Francesca Draghetti, dolcissima e pazza, è impegnata nel tingere di toni surreali il personaggio della moglie Jean; mentre Cristina Borgogni e Pietro De Silva danno vita alla coppia formata da Betty e Vic Johnson. La regia è affidata a Patrick Rossi Gastaldi che ha lavorato con entusiasmo insieme a Francesca Ardenzi su un materiale molto amato e conosciuto da Lucio Ardenzi, nel segno della continuità. Al Teatro Manzoni dal 4 dicembre 2003 al 4 gennaio 2004 Orari: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30 – lunedì 15 e 22 dicembre ore 20,45

HANSEL E GRETEL DI NUOVO AL PICCOLO TEATRO DAL 9 DICEMBRE
Milano, 28 novembre 2003 - Già ospite del Piccolo Teatro, fra il dicembre 2000 e il gennaio 2001, Hansel e Gretel, spettacolo prodotto da Accademia Perduta/romagna Teatri, torna - questa volta al Teatro Studio - sempre in periodo natalizio, dal 9 al 14 dicembre, nell’ambito della tradizionale parentesi che il Piccolo Teatro dedica ai bambini. Hansel e Gretel è una rivisitazione della celebre fiaba dei Fratelli Grimm, un viaggio nei simboli e nei sensi nascosti tra le pieghe della più classica fra le invenzioni favolistiche. Ne sono autori Giampiero Pizzol e Marcello Chiarenza, che ne firma anche la regia. Su un palcoscenico vuoto pochi oggetti - i lettini, il letto dei genitori, la casetta del boscaiolo, quella di marzapane - realizzati con materiali poveri dallo stesso Chiarenza, portati in scena di volta in volta, insieme a un uso sapiente delle musiche (di Carlo Cialdo Capelli) e delle luci, evocano le atmosfere e disegnano la trama della fiaba. L’interpretazione di tutti i ruoli affidata a due soli attori - Claudio Casadio e Daniela Piccari si calano ora nei panni dei protagonisti ora in quelli dei “cattivi” (i genitori piuttosto che le streghe) - introduce nell’intreccio tradizionale una nota di dinamismo. Riprende vita così magicamente la storia famosa e crudele dei due fratellini “esposti” dalla fame e dalla miseria, abbandonati in un bosco, fitto di ignote minacce, dal piano malvagio della matrigna, con la succube complicità del padre; aggrappati a un filo di briciole, traditi dall’ala di un corvo che quel filo disperde e cancella, si smarriscono, spingendosi fino alle soglie della casetta di marzapane dove, prigionieri della strega, sono obbligati a “confezionare” il proprio destino: Gretel cucina per rimpinzare il fratellino e quest’ultimo mangia per finire mangiato. Sarà con il coraggio e con l’astuzia che i due piccoli si libereranno, portando a compimento quello che si rivela essere un percorso iniziatico che dall’infanzia conduce all’età adulta, consumato tra streghe cannibali, boschi tenebrosi e creature terrificanti. Teatro Studio – dal 9 al 14 dicembre 2003 Hansel e Gretel di Giampiero Pizzol e Marcello Chiarenza Produzione Accademia Perduta/romagna Teatri – Teatro Stabile d’Innovazione Lo spettacolo è per bambini da 6 a 14 anni. Orari: martedì e giovedì ore 9.30; mercoledì e venerdì ore 9.30 e 11.15; sabato ore 16.00 e 19.30; domenica ore 16.00. Per informazioni e prenotazioni: tel. 02 72 333 222 www.Piccoloteatro.org

ANNA MARCHESINI DI NUOVO AL TEATRO GRASSI CON LA CERIMONIA DEL MASSAGGIO DI ALAN BENNET
Milano, 28 novembre 2003 - Dopo le recenti quattro settimane di tutto esaurito (oltre 10.000 spettatori in 20 recite), come da programma, da martedì 9 dicembre, Anna Marchesini torna al Teatro Grassi con La cerimonia del massaggio, esilarante traduzione teatrale - a cura della stessa Marchesini - del recente successo editoriale di Alan Bennet. L’appeal comico e la vitalità verbale dell’autore inglese sono due tratti “irresistibili” per Anna Marchesini, già interprete dei tre monologhi bennettiani Una patatina nello zucchero, Un letto di lenticchie e L’occasione d’oro. La cerimonia del massaggio, dichiara l’attrice-autrice, “è una farsa intelligente, colta, teatrale, sofisticata ma anche no, su un ex defunto e i suoi ‘commemoratori’: un prete (un po’ effemminato), qualche avvocato, funzionari, attrici, vip, star, cuochi famosi, mariti, mogli, un arcidiacono e qualche parrocchiano… “piccola folla eccelsa e avariata, spaccato tipico dell’Inghilterra di oggi”. Piccolo capolavoro di stile, ironia e intelligenza, lo spettacolo è la cronaca di un servizio funebre “senza cadavere”, rito tipicamente inglese in cui si ricordano i talenti e gli affetti del defunto: nel caso specifico, le doti celebrate sono quelle di Clive Dunlop, trentaquattro anni, straordinario fisioterapista e dispensatore di favori sessuali, cui la folta platea intervenuta alle esequie pare aver fatto ampiamente ricorso. Anna Marchesini dà corpo e voce ad una piccola folla di venti personaggi, esaltando, in un crescendo di surreali equivoci, ambigue ammissioni di connivenza erotica e isterismi suscitati da possibili contagi, le sue doti di interprete eclettica e intensa, cui il testo di Bennet consente di “raccontare in acrobatico, moltiplicare le voci, le presenze, parlare tra noi e voi, contenere una folla per guadagnare l’ubiquità, restituire, spero, la parola al silenzio, perché i fedeli (pardon!) presenti possano ascoltare con gli occhi e guardare con le orecchie”. Teatro Grassi – dal 9 dicembre 2003 all’11 gennaio 2004 La cerimonia del massaggio Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00. Lunedì riposo.

PINACOTECA DI BRERA E CENACOLO INGRESSO GRATUITO PER LA XXII GIORNATA PER IL DISABILE
Milano, 28 novembre 2003 - Presso il Cenacolo Vinciano la prenotazione è obbligatoria, ma visto lo spirito dell'iniziativa, la direzione del Museo, opportunamente contattata, cercherà di consentire l'accesso a quanti ne abbiano diritto. Per prenotare telefonare al call center al numero 02-89421146. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano, in collaborazione con l'Istituto dei Ciechi di Milano e l'Unione Italiana Ciechi di Milano, ha inoltre organizzato delle visite guidate gratuite (della durata di 30 minuti) per persone non vedenti e per i loro accompagnatori, che avranno luogo sabato alle ore 9.45 e domenica 30 alle ore 11.30. Scopo dell'iniziativa è quello di condurre i non vedenti al contatto diretto con un grande capolavoro della pittura, condurli nel Refettorio per far loro vivere direttamente l'esperienza di "vedere" uno dei più famosi dipinti del mondo e portarli a diretto contatto con i sofisticati sistemi di protezione. Tali visite vogliono offrire, attraverso le descrizioni verbali, un insieme di informazioni che permetteranno ai non vedenti, stimolati a porre domande, di creare un'immagine mentale del dipinto di Leonardo. Un racconto, dunque, non visivo, ma emotivo. Per i giorni 29 e 30 novembre, in occasione della "Xxii Giornata Internazionale per il disabile" il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha disposto l'ingresso gratuito ai musei di Stato ai portatori di handicap e ai loro accompagnatori. Per prenotazioni: 02-76002882 (Segreteria U.i.c.).

LA CASA DEL PETRARCA AD ARQUA’. PRESENTAZIONE DEL NUOVO ALLESTIMENTO
Padova, 28 novembre 2003 - Nel settimo centenario della nascita di Francesco Petrarca, il Comune di Padova – Assessorato alla Cultura – Settore Musei e Biblioteche ha deciso di presentare in un nuovo allestimento l’ampio corredo documentario che arricchisce la Casa del Poeta ad Arquà Petrarca. Il nuovo allestimento della “piccola casa, decorosa e nobile” (così Petrarca descrive il suo “dolce rifugio”), segna l’avvio del programma di celebrazioni che la Città di Padova e la Regione del Veneto hanno in programma per ricordare il Poeta toscano che scelse il Veneto come terra d’elezione. Il nuovo allestimento, finalizzato ad offrire maggiori informazioni e spunti di riflessione sulla vita e sulle opere del Poeta, è stato voluto ancora più rispettoso della suggestione del luogo e delle testimonianze della quotidianità di vita del Petrarca che la Casa conserva integre da secoli. In esso, particolare attenzione viene riservata alla Casa stessa, meta di pellegrinaggio sentimentale e letterario sin dai primi anni dopo la morte del Poeta e trasformata ben presto in “museo” delle memorie petrarchesche: il visitatore è stimolato a ripercorrerne la storia e ad ammirare gli affreschi cinquecenteschi ispirati alle opere del Petrarca che la decorano. Al primo piano trova nuova collocazione una scelta di disegni, incisioni e oggetti legati alla Casa e al suo mito nelle sezioni: “ La Casa di Francesco Petrarca”, “Iconografia del Petrarca e di Laura”, “Arquà e il territorio circostante”, “La tomba del Petrarca”, “Il mito della Casa: i registri dei visitatori”, “Il mito della Casa: le “reliquie” e le medaglie commemorative”. Al piano terra trova spazio una mostra fotografica che ricorda le tappe cruciali della vita di Francesco Petrarca e ripercorre gli itinerari e i soggiorni del Poeta nel Veneto: per l’occasione il fotografo Lorenzo Capellini ha realizzato nuove immagini tratte dai cicli di affreschi padovani che riportano i ritratti del Petrarca, recentemente restaurati, e il professor Giuseppe Frasso ha curato i testi relativi alla biografia del Petrarca. “Mi sono costruito sui colli Euganei una piccola casa, decorosa e nobile; qui conduco in pace gli ultimi anni della mia vita, ricordando e abbracciando con tenace memoria gli amici assenti o defunti” (Francesco Petrarca, Senili Xiii, 8, lettera a Matteo Longo, 6 gennaio 1371) Nel 1369 Francesco Petrarca (Arezzo 1304-Arquà 1374), stanco del continuo peregrinare, ormai anziano e malato, si fece riadattare una casa nel villaggio euganeo di Arquà e la elesse a rifugio degli ultimi giorni. Qui trascorse in pace gli ultimi anni di vita, circondato da nuovi e vecchi amici e dai familiari: la figlia Francesca, il genero Francescuolo da Brossano, la nipotina Eletta. Qui continuò ad attendere ai suoi studi. Qui infine morì nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1374, reclinando il capo sui suoi amati libri. La casa fu forse donata al Petrarca da Francesco I da Carrara, signore di Padova e amico sincero del poeta. Il Petrarca decise di restaurarla adeguandola alle sue esigenze e seguendo personalmente i lavori. Fece unire i due corpi di fabbrica preesistenti che la costituivano e adibì ad abitazione per sé e la sua famiglia il piano sopraelevato dell’edificio sito a sinistra (rispetto a chi guarda) e riservò alla servitù e ai servizi l’edificio a destra, sito più in alto, dove si trovava anche l’ingresso principale. Sul davanti c’era il giardino, sul retro il brolo: alla cura delle piante il Petrarca dedicava molta attenzione, anche se non sempre con successo. All’interno della casa il poeta fece modificare la distribuzione degli ambienti: nella parte padronale la stanza centrale divenne salone di rappresentanza e di collegamento, illuminata da una grande finestra dalla parte del giardino e chiusa da un camino dalla parte del brolo, la stanza a sinistra fu divisa in due per ricavarne uno studiolo. Furono rifatte in stile gotico le finestre, furono aggiunti due balconi e tre camini. Dopo la morte del Petrarca si succedettero diversi proprietari, ma la casa non subì sostanziali cambiamenti, nel rispetto del ricordo del poeta. Cominciava già a prendere corpo il mito della casa come luogo di memorie petrarchesche e meta di pellegrinaggio letterario e sentimentale. Alla metà del Cinquecento il nuovo proprietario Paolo Valdezocco operò alcune modifiche nella distribuzione interna dei locali, fece aggiungere la loggetta e la scala esterna, dalla quale a tutt'oggi si accede al primo piano, e fece dipingere alle pareti gli affreschi che ancora si possono ammirare, ispirati alle opere del Petrarca. Seguirono numerosi altri passaggi di proprietà, ma la casa mantenne sostanzialmente la sistemazione datale nel Cinquecento e si confermò la sua trasformazione in “museo” delle memorie del Petrarca. L’ultimo proprietario privato, il cardinale Pietro Silvestri, nel 1875 lasciò la casa in eredità al Comune di Padova, che ne entrò ufficialmente in possesso il 6 febbraio 1876. Tra il 1919 e il 1923 furono eseguiti restauri restitutivi di molti elementi trecenteschi superstiti, che diedero alla casa l’aspetto attuale. La memoria del Poeta aleggia sull’intero, antico abitato di Arquà, immerso nel verde popolato da giuggioli del Parco Regionale dei Colli Euganei. A pochi passi dalla Casa, l’Oratorio della Santissima Trinità che egli frequentava (in occasione di queste celebrazioni centenarie sarà anch’esso oggetto di restauro), poco più in basso, l’antica pieve di Santa Maria Assunta sul cui sagrato sorge l’arca marmorea che contiene i resti mortali del Poeta, accanto, la fontana detta del Petrarca: il Poeta continua a vivere attraverso versi e personaggi che annullano il tempo, le distanze e le diversità. Per informazioni sulla Casa del Petrarca e prenotazione di visite: 0429/718.294

A SCUOLA CON GLI ARTISTI ABORIGENI GIÀ OLTRE 5000 I VISITATORI DELLA BELLISSIMA MOSTRA ALLA BIBLIOTECA COMUNALE CENTRALE.
Firenze, 28 novembre 2003 – “Un successo davvero importante”, commenta Simone Siliani, assessore alla cultura, a proposito della mostra Il tempo del sogno, artisti aborigeni australiani, in corso fino all’8 dicembre alla Biblioteca comunale centrale (via S. Egidio 21, orario 10 – 13 e 15 – 18, ingresso gratuito). Oltre 5000 visitatori, comprese una cinquantina di classi da tutta la Toscana , un consenso di critica e di stampa unanime. Questo il bilancio provvisorio dell’esposizione curata dagli architetti Luca Faccenda e Marco Parri con la collaborazione del Comune di Firenze, dell’ambasciata Australiana a Roma e degli Istituti di Cultura italiani in Australia. Tra le scuole in visita agli oltre ottanta dipinti, boomerang, doodjeridoos e altri oggetti di uso quotidiano, la Poliziano , la Vittorio Veneto , la Giotto , la Matteotti e il Dante di Firenze, l’Accademia delle Belle Arti di Bologna, la Borgunto e la Stori di Fiesole, l’Isttituo d’Arte Passaglia di Lucca, la Matteotti di Prato, la Enriquez di Castel Fiorerentino. Da Firenze anche il Centro Sociale Manzoni, Il Liceo Artistico Alberti, l’Istituto salesiani, la Scuola Francese , l’Istituto di Design e del Gioiello. “E’ una magnifica esperienza che sta piacendo a grandi e piccini”, dice Parri, “In molti casi i ragazzi si sono seduti davanti ai dipinti e sono rimasti lì per ore a ridisegnarli sui loro quaderni. Voglio ricordare con molto piacere anche la visita di un istituto per portatori di handicap e quella di un gruoppo di ragazzi Dawn.”. Anche Siliani è particolarmente soddisfatto del successo tra gli studenti: “Il Tempo del Sogno”, dice, “è un evento di rilievo per la didattica perché pone i nostri ragazzi di fronte a un modo diverso di rappresentare la realtà. E’ una mostra che amplia i nostri orizzonti e ci offre la visione di una cultura agli antipodi rispetto a quella occidentale. Il favore con cui il pubblico l’ha accolta conferma peraltro la buona fama di Firenze come città aperta alle contaminazioni culturali”. Dopo Firenze la mostra si trasferirà nel Principato di Monaco e successivamente a Parigi e a Praga. Sono inoltre in corso contatti con alcune città italiane che hanno chiesto di ospitarla. Per informazioni Tel 338.6322959

OPEN DAY NATALIZIO AL NUOVO STORE THOMAS DI MILANO
Milano, 28 novembre 2003 - Sabato 29 novembre si svolgerà il primo "dolce" evento speciale organizzato in vista del Natale al Tabletrends-il gusto del design di Via Brera 6 a Milano. Il nuovo concept store Thomas, recentemente inaugurato, propone infatti un open day aperto al pubblico dalle ore 10:00 alle 19:00 (a partecipazione gratuita) dedicato alle creme di Natale, spiegate e preparate dal vivo dal valente chef Giacomo Gallina. Lo chef, infatti, sarà disponibile negli spazi di Tabletrends-il gusto del design per fornire spiegazioni, preziosi suggerimenti e dimostrazioni ai fornelli su come preparare e presentare in tavola creme, farcie, decorazioni per rendere indimenticabili i momenti più golosi dei pranzi e delle cene natalizie.
 

PILA POSTICIPA L’APERTURA DELLA STAGIONE AL 6 DICEMBRE 2003
Pila, 28 novembre 2003 - Tutto era pronto i lavori terminati, il “fondo” era fatto, mancava solo qualche fiocco di neve in più per offrire alla nostra clientela la qualità che ci caratterizza. Purtroppo le alte temperature, che hanno contrassegnato l’andamento climatico di questi ultimi giorni, non hanno consentito di approntare le piste nel modo ottimale, pertanto l’apertura della stagione invernale è posticipata al prossimo: sabato 6 dicembre 2003 Pochi giorni ancora, prima di togliersi la voglia di sci dopo la lunga astinenza estiva, ci permetteranno di far apprezzare maggiormente alla nostra clientela l’impegno di Pila nell’ampliamento e nel miglioramento del comprensorio sciistico. Vogliamo ricordarvi solo alcune delle novità, che siamo sicuri, non mancheranno di essere gradite al nostro affezionato pubblico: la pista Gorraz, conosciuta anche come “pista dei Fagiani”, ha il tracciato completamente ridisegnato, insomma una discesa nuova tutta da scoprire. Si aggiungano l’innevamento programmato sull’intero percorso e una larghezza che non scende mai sotto i 40 m lungo tutti i 460 m di dislivello totale. Sempre meno code grazie ai tappeti d’imbarco che agevolano le operazioni di partenza a 4 impianti strategici: Nouva, Liaison, Couis 1, Couis 2. Per garantire un maggiore divertimento abbiamo portato l’half pipe a 100 metri , sempre utilizzando strutture fisse ricavate nel terreno, dotate di innevamento programmato. Così avremo uno snowpark sempre più da brivido. Un baby club tutto nuovo, il Puffo Blu, gestito dalla storica scuola di sci, dove i bambini, oltre a giocare, potranno apprendere i rudimenti dello sci. Www.pila.it  www.Pilaturismo.it

ALL’ACQUARIO “OCCHIO AGLI AMBIENTI MARINI!”
Genova, 28 novembre 2003 - In occasione dell’arrivo nelle sale cinematografiche del film di animazione della Walt Disney/pixar “Alla ricerca di Nemo”, l’Acquario di Genova lancia un grande concorso a premi destinato a tutti i suoi visitatori: “Occhio agli ambienti marini!”. Il concorso, frutto della collaborazione tra Costa Edutainment S.p.a., Buena Vista International e Panini S.p.a., mette in palio 500 fantastici premi, tra cui un viaggio in Australia per 4 persone. L’acquario di Genova ribadisce il proprio impegno nel sensibilizzare ed educare il grande pubblico alla conservazione, alla gestione e all’uso responsabile degli ambienti acquatici. L’acquario ha realizzato una vasca attraverso la quale i visitatori possono vivere l’emozione di vedere tutti insieme alcuni dei principali pesci protagonisti del film “Alla ricerca di Nemo”. Partendo da questa vasca “pilota”, chi vuole partecipare al concorso deve andare alla ricerca non solo di Nemo, ma anche di Marlin, Dory e Blòblo inseriti in altre tre delle settantasei vasche che presenta ormai l’Acquario. Attraverso questo “ricerca-concorso”, l’Acquario intende sensibilizzare i suoi visitatori sulla necessità di tutelare le meravigliose scogliere coralline (in cui si svolgono le avventure di Nemo, il pesce pagliaccio) che sono minacciate dalle attività dell’Uomo, quando non sono rispettose delle regole che concorrono alla conservazione del Mare. Un obiettivo importante che ciascuno di noi può concretizzare in gesti semplici: non prelevare organismi vegetali e animali e non incentivare il commercio di specie provenienti da quegli ecosistemi. Dal 20 novembre 2003 al 21 marzo 2004 i visitatori dell’Acquario di Genova potranno partecipare al concorso compilando con i propri dati anagrafici la scheda concorso che troveranno all’interno del percorso di visita e barrando le caselle corrispondenti agli 3 ambienti in cui vivono i quattro principali personaggi del film. Le cartoline dovranno essere imbucate in un’apposita urna ubicata lungo il percorso di visita dell’Acquario di Genova. Il 29 marzo 2004 presso l’Acquario di Genova verrà effettuata, alla presenza del responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica competente per territorio, l’estrazione di n° 500 nominativi che si aggiudicheranno gli altrettanti premi messi in palio. Per ulteriori informazioni consultare il testo integrale del regolamento all’indirizzo www.Acquariodigenova.it  ……e buona ricerca!

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