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2003 anno 6°  

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MARTEDI'
13 GENNAIO 2004

pagina 4

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ALCUNI SCIENZIATI HANNO SCOPERTO CHE LE NANOPARTICELLE POSSONO RAGGIUNGERE IL CERVELLO

Bruxelles, 13 gennaio 2004 - Secondo un ricercatore tedesco che lavora negli Stati Uniti, le nanoparticelle sono in grado di penetrare all'interno del cervello dopo essere state inalate. Günter Oberdörster ed alcuni suoi colleghi dell'Università di Rochester di New York hanno monitorato il percorso compiuto da particelle di carbonio del diametro di 35 nanometri precedentemente fatte inalare a dei ratti. Il giorno successivo l'inalazione, le particelle sono state rintracciate nel bulbo olfattivo, l'area cerebrale deputata all'olfatto, e la loro concentrazione è aumentata progressivamente sino a conclusione dell'esperimento, sette giorni dopo. Se da un lato, tale ricerca potrebbe far crescere i timori relativi agli effetti della nanotecnologia sulla salute, dall'altro, essa potrebbe condurre anche ad una migliore comprensione dell'impatto delle nanoparticelle emesse dai motori diesel. Alcuni scienziati ritengono, infatti, che inalare gas di scarico prodotti da motori diesel determini l'insorgenza di difficoltà cardiache e respiratorie, forse determinate da una reazione a livello polmonare. Dalla ricerca del prof. Oberdörster emerge che alcune nanoparticelle possono stimolare una reazione infiammatoria di tipo simile nel cervello dei ratti, come si legge sulla rivista "Nature". Il prof. Oberdörster ritiene che le nanoparticelle di carbonio utilizzate nel suo esperimento siano penetrate all'interno del cervello dei ratti scendendo lungo le cellule cerebrali adibite al riconoscimento degli odori ed alla trasmissione di segnali al bulbo olfattivo. Tale teoria è supportata dai risultati di ulteriori esperimenti, che prevedevano l'ostruzione di una delle narici di un certo numero di ratti al fine di individuare verso quale area cerebrale si sarebbero dirette le nanoparticelle.

SARS, MINISTRO SIRCHIA A GINEVRA INCONTRA DIRETTORE GENERALE OMS
Ginevra, 13 gennaio 2004 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha incontrato ieri a Ginevra nella sede dell’Oms il Direttore Generale Jong-wook Lee. Scopo dell’incontro uno scambio di informazioni sui progetti italiani in ambito sanitario a livello internazionale. Soprattutto il Direttore dell’Oms ha fatto il punto al Ministro Sirchia sulla situazione della Sars in Cina e in particolare sulle possibili vie di diffusione ed ha presentato la Centrale operativa per le emergenze che sarà attivata a Ginevra tra quindici giorni e sarà collegata anche con la Centrale per le emergenze sanitarie del Ministero della Salute. Il Ministro Sirchia ha presentato al Direttore Jong–wook Lee il programma di collaborazione con la Cina per rendere disponibile la terapia di combinazione contro la malaria a base di artemisinina, a costi bassi, su larga scala, anche attraverso una autorizzazione rilasciata in Italia sulla base dei criteri applicabili nell’Unione Europea. Il Direttore dell’Oms ha dichiarato la sua disponibilità per il progetto. Altro importante tema trattato nell’incontro è stato l’Istituto Mediterraneo di Ematologia, progetto italiano per la lotta alla talassemia, allo scopo di trovare momenti di sinergia con i programmi Oms; il Ministro Sirchia ha inoltre illustrato il progetto Ipocm, vale a dire la rete degli Ospedali italiani nel mondo, per verificare l’opportunità di un coinvolgimento nelle attività dell’Oms; infine è stato affrontato il tema dell’Aids: il Ministro Sirchia ha manifestato l’impegno dell’Italia a sostenere l’iniziativa Oms “3 by 5” (piano congiunto Oms/unaids) mirante ad assicurare il trattamento antiretrovirale a tre milioni di soggetti affetti da Aids entro il 2005 e le possibili sinergie con il progetto Esther (gemellaggio tra ospedali italiani ed africani per combattere l’Aids). Il Direttore dell’Oms ha accettato l’invito del Ministro Sirchia a recarsi tra breve in Italia.

SECONDO GLI SCIENZIATI, LA LOTTA ALL'OBESITÀ NON RIGUARDA SOLO L'ALIMENTAZIONE
Bruxelles, 13 gennaio 2004 - Nel corso di una conferenza europea sull'obesità, alcuni scienziati hanno dichiarato che l'alimentazione non è l'unica causa di questo disturbo, in particolare nei bambini. Il professor Claus Vögele dell'Università del Surrey (Regno Unito) ha citato uno degli studi più completi sull'obesità infantile, ossia il "Kiel obesity prevention study" (Kops), secondo il quale non esiste un legame identificabile tra una dieta scorretta e l'obesità. Anzi, i bambini sono più predisposti all'obesità se provengono da un nucleo familiare a basso reddito, se conducono una vita molto sedentaria oppure se hanno genitori obesi. "Dobbiamo passare all'azione, se vogliamo incidere seriamente sul crescente livello di obesità e migliorare attivamente la salute alimentare dei cittadini europei", ha dichiarato l'8 gennaio il commissario europeo per la Salute e la Tutela dei consumatori David Byrne. Secondo alcuni scienziati, tuttavia, le proposte avanzate dalla Commissione per l'etichettatura dei prodotti alimentari non sono di per sé sufficienti a ridurre i livelli di obesità. La proposta vieterebbe ai produttori di qualsiasi genere alimentare ricco di sale, zuccheri o grassi di rendere dichiarazioni sugli effetti salutari dei propri prodotti, indipendentemente dalle sostanze nutritive che potrebbero contenere. Per lottare contro l'obesità, il professor Vögele ha invitato a concentrare l'attenzione sul miglioramento dell'istruzione, sul sostegno sociale e sull'incoraggiamento all'attività fisica, ma ha anche criticato la società occidentale perché attribuisce maggiore importanza alla perdita di peso piuttosto che alla salute. "Possono esistere individui in sovrappeso che godono di ottima salute: questo particolare viene messo in secondo piano dalle attuali preoccupazioni sull'obesità", ha dichiarato il Professore. La conferenza si è svolta in concomitanza con la pubblicazione di uno studio del Worldwatch Institute, il quale sostiene che oltre il 25 per cento della popolazione mondiale beneficia di uno stile di vita che, in passato, era privilegio soltanto dei ceti agiati. Ne risultano un aumento dell'obesità, dei debiti e un'accelerazione dei tempi, nonché una riduzione della qualità della vita per molti individui.

RESPIRARE ARIA PULITA AL RISTORANTE SARÀ PRESTO POSSIBILE ANCHE IN ITALIA.
Roma, 13 gennaio 2004 - Entro un anno, infatti, tutti i locali pubblici dovranno adeguarsi alle nuove norme che proteggono la salute di chi non fa uso di tabacco. In particolare, gli oltre 70.000 ristoranti e 130.000 bar distribuiti sul territorio nazionale potranno decidere se adeguarsi ai nuovi requisiti tecnici previsti dalla legge e, quindi, differenziare e ventilare in modo idoneo spazi per fumatori e zone riservate a chi non ha il vizio, oppure vietare del tutto le sigarette nei propri locali. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2003 si è quindi concluso il lungo cammino del decreto sulla salvaguardia della salute dei non fumatori. Ora, trascorsi i 15 giorni dalla pubblicazione, è previsto un anno per gli adeguamenti tecnici e strutturali dei locali, dalla metà di gennaio 2005 il provvedimento sarà operativo e scatteranno sanzioni molto dure per i trasgressori. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/fumo_divieto/index.html

ERBEXPO:SOS, ERBE VELENOSE SUGGERITE IN INTERNET 2° SALONE DELL’ERBORISTERIA E DEL TERMALISMO CARRARA, 6 – 8 FEBBRAIO 2004
Firenze, 13 gennaio 2004 – Attenzione alla rete, in tema di erbe e tisane il rischio può essere mortale. Ben 45 siti web italiani suggeriscono come toccasana un’erba che il Ministero della Salute ha messo all’indice da anni perché dannosissima per il fegato al punto da scatenare epatiti fulminanti. Ne da notizia oggi Fabio Firenzuoli, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti (Anmf) e direttore a S. Miniato del primo ambulatorio pubblico italiano di medicina naturale, anticipando i dibattiti in materia in programma a Carrara dal 6 all’8 febbraio a Erbexpo, il Salone dell’Erboristeria e del Termalismo, e il convegno sui Vantaggi delle Erbe previsto a Empoli il 2 febbraio. Firenzuoli e il suo Centro di Medicina Naturale sono semplicemente andati a leggersi i contenuti di alcune centinaia di siti trovando molte spiacevoli sorprese. L’esempio più vistoso e preoccupante è dato dal Camedrio (Teucrium chamaedrys), pianta tipica delle nostre campagne, un tempo suggerita dalla tradizione popolare per tisane digestive e dimagranti. “In realta”, spiega Firenzuoli, “il Camedrio è proibitissimo dal Ministero a causa della sua tossicità sul fegato. La scienza medica sa da almeno un decennio che questa pianta è responsabile di numerosi casi di epatite anche fulminante e mortale. Ormai è addirittura riconosciuta come vero e proprio veleno da un decreto legge del 29 luglio 1996. L’uso a scopo medicinale o erboristico è quindi espressamente proibito”. Malgrado ciò, l’inchiesta ha trovato sul Web ben 45 siti web italiani dove si descrivono e si esaltano le proprietà salutari e addirittura curative del Camedrio. In particolare, otto siti contengono schede botaniche della pianta con specifiche indicazioni d’uso, dodici la descrivono come una qualunque erba officinale, uno si definisce specializzato in educazione sanitaria, cinque appartengono a produttori di erbe e materie prime vegetali, uno a un laboratorio di prodotti biologici, quattro a laboratori di erboristeria, tre a erboristerie, uno, a testa, a un agricoltore, una farmacia e un medico. Non basta. La ricerca ha individuato perfino un’erboristeria intitolata al Camedrio. Ecco anche l’elenco delle reclamizzate virtù della pianta: aperitiva, aromatizzante, digestiva, lassativa, carminativa, diaforetica, diuretica, astringente, antinfiammatoria, febbrifuga, anticancro, ecc. “Niente di più falso”, dice Firenzuoli, “Non esiste alcuna evidenza scientifica che garamntisca queste fantomatiche doti. Al contrario, è arcisicuro che il Camedrio è micidiale. Ed è scandaloso che una pianta così pericolosa per il fegato sia consigliata proprio come depurativo adatto alle insufficienze epatiche, alle malattie del fegato e della colecisti”. Contro i 45 siti descritti, Web Italia ne ospita solo 14 con le informazioni corrette: appartengono ad alcuni Ordini di Farmacisti, a quello di un’ Associazione di Erboristi e, naturalmente, al Centro di Firenzuoli.

GM DAEWOO ITALIA S.P.A. NUOVA RAGIONE SOCIALE
Roma, 13 genaio 2004 - Continua il processo di uniformazione globale del marchio Gm Daewoo, avviato in seguito alla costituzione, nell’ottobre 2002, di Gm Daewoo Auto & Technology Co. Per questo motivo, a far data dal 1° Gennaio 2004, Daewoo Motor Italia S.p.a., mantenendo inalterati indirizzo e recapiti telefonici, cambia la propria ragione sociale in Gm Daewoo Italia S.p.a. Via della Corona Boreale, snc, 00054 Fiumicino (Roma), Tel. 06.65962400, Fax 06.65962419

LA GAMMA MATIZ ANCORA PIÙ RICCA E CONVENIENTE
Roma, 13 gennaio 2004 - Con l’avvio del 2004 Daewoo introduce nella sua gamma la nuova Matiz Nice, 0.8 litri , una nuova versione pronta ad affrontare con determinazione il competitivo segmento delle citycar in cui Matiz, sin dall’esordio, avvenuto nel 1998, ha sempre raccolto ampi successi. Matiz Nice viene proposta con un allestimento di serie ricco ed un ottimo rapporto qualità prezzo, secondo la filosofia di prodotto che caratterizza da sempre le auto Daewoo. Al prezzo competitivo di 7.700,00 Euro chiavi in mano, Matiz Nice rappresenta il livello intermedio tra la Lucky (6.490,00 Euro) in vendita dallo scorso dicembre, e la Planet , offerta dal 1° gennaio 2004 a 8.600,00 Euro, prezzo inferiore a quello del 2003. Nel suo equipaggiamento di serie Matiz Nice può contare, tra le tante dotazioni, su: Abs a 4 canali e 4 sensori, chiusura centralizzata, paraurti in tinta, alzacristalli elettrici anteriori, antifurto immobilizzatore, vetri azzurrati, regolatore livello fari, apertura sportello carburante dal posto guida e la predisposizione per la climatizzazione (climatizzatore manuale privo di Cfc a richiesta). Dalla gamma 0.8 litri escono le versioni Smile e City. Le motorizzazioni 1.0, presentate al pubblico italiano a fine gennaio 2003, sono state arricchite oggi nei loro allestimenti di serie mantenendo inalterato il prezzo. Matiz Energy è ora equipaggiata con climatizzatore manuale e chiusura centralizzata con comando a distanza mentre la Star è dotata di un elegante tetto apribile.

NEBBIOLO GRAPES 2004 A SONDRIO IL 23, 24 E 25 GEANNAIO 2004 TUTTO IL MONDO IN UN BICCHIERE: APPUNTAMENTO IN VALTELLINA ALL’INSEGNA DEL NEBBIOLO
Sondrio, 13 gennaio 2004 - Le grandi aspettative che accompagnano Nebbiolo Grapes, il convegno internazionale dedicato al vitigno Nebbiolo, che si svolgerà a Sondrio, in Valtellina, il 23, 24 e 25 gennaio prossimi per l’organizzazione del Consorzio Tutela Vini di Valtellina in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Sondrio, sono confermate dai numeri che disegnano i contorni di un evento unico nel suo genere che, per la prima volta, raduna i principali esponenti internazionali del mondo vitivinicolo. Il nebbiolo, considerato uno tra i cinque più grandi vitigni rossi mondiali, rappresenta una delle grandi sfide enologiche del futuro. Per questo il Consorzio Tutela Vini di Valtellina vuole rendere omaggio a questo suo prodotto simbolo con un’intensa tre giorni di dibattiti, confronti, incontri e degustazioni tra tecnici, studiosi, produttori e amanti del buon vino che raggiungeranno Sondrio da tutto il mondo. L’omaggio al vitigno Nebbiolo non poteva non suscitare l’interesse degli esperti del settore e degli appassionati che a migliaia, in questi mesi, ma soprattutto nelle ultime settimane, hanno visitato il sito internet ufficiale del convegno, www.Nebbiolograpes.org, per conoscere i dettagli dell’evento e per iscriversi. In pochi mesi gli accessi al sito hanno raggiunto e superato la soglia dei 50mila, con una media giornaliera di oltre 600. Gli iscritti a Nebbiolo Grapes, sono già oltre 200, ma nei prossimi giorni il numero è destinato a raddoppiare. Quel che è certo è che gli alberghi di Sondrio e dintorni sono già al completo, pronti ad ospitare i partecipanti al convegno. In oltre un anno di lavoro, gli organizzatori hanno contattato più di cento produttori di vino Nebbiolo in tutto il mondo: dagli Stati Uniti al Messico, dall’Australia al Sudafrica. Una ventina di questi, selezionati dal Consorzio di Tutela Vini di Valtellina, saranno presenti a Sondrio per portare la loro testimonianza di vignaioli e per presentare il loro Nebbiolo. Un confronto che li vedrà allineati con i rappresentanti di Barolo, Barbaresco, Ghemme, Gattinara, con i produttori di Sardegna e Valle d’Aosta, oltre naturalmente ai valtellinesi che faranno gli onori di casa. Oltre 70 etichette per la Carta del Nebbiolo, che verrà presentata ufficialmente nella cena di gala di venerdì 23 gennaio. Tutti questi vini potranno essere degustati anche nel Banco d’Assaggio, che verrà allestito nella suggestiva cornice delle cantine del Museo del Vino, nel pomeriggio di sabato e nell’intera giornata di domenica, in collaborazione con i Sommelier dell’Ais. Sarà un’occasione unica ed irripetibile per assaggiare il vino Nebbiolo prodotto in quattro continenti. Il programma del Convegno prevede per venerdì 23 gennaio, dalle ore 10.00 nella sala Martinelli della Cciaa di Sondrio, la sessione viticola a cui seguirà nel pomeriggio dalle 15.00 la sessione su storia, enologia e aspetti sensoriali. Giornalisti, esperti e docenti universitari si confronteranno sulle tecniche di coltivazione e di vinificazione. Il convegno centrale si svolgerà quindi sabato 24 gennaio dalle 9.30 a palazzo Muzio sede della Provincia di Sondrio e proporrà gli interventi di enologi, produttori e giornalisti italiani e stranieri.Ad aprire i lavori sarà Carlo Alberto Panont, Direttore del Consorzio Vini Valtellina. Per l’occasione saranno presenti anche le Poste italiane con l’annullo ufficiale del Convegno, che sarà fatto sul francobollo creato per l’iniziativa, raffigurante un’opera di Morandi. Nel pomeriggio, a partire dalle 15.00 nel Museo del Vino, verrà aperto il Banco d’Assaggio. Il Banco d’Assaggio, allestito nella suggestiva cornice delle cantine del Museo del Vino, resterà aperto tutta la domenica, giornata riservata in particolar modo agli enoturisti, che avranno la possibilità di visitare vigneti ed aziende valtellinesi: a loro disposizione ci sarà infatti un bus navetta gratuito, che partirà alle ore 10.00 dal centro cittadino e li porterà nei dintorni di Sondrio (“Circuito piccoli produttori e ricerca”) a Chiuro (“L’anfiteatro di Chiuro”), a Teglio (“Il conoide di Teglio”) oppure a Tirano (“Il sentiero di Baruffini”). Il Banco d’Assaggio e le visite guidate sono assolutamente gratuite e aperte alla partecipazione di quanti si iscriveranno. Per accedere al Convegno e al Banco d’assaggio basta pre-accreditarsi sul sito ufficiale del Convegno
www.Nebbiolograpes.org 

CICLO DI LETTURE CONFERENZE E CONCERTI ALLA MOSTRA "IL GRAN TEATRO DEL MONDO"
Milano, 13 gennaio 2004 - Mercoledì 14 gennaio alle 18, nella Sala delle Otto Colonne di Palazzo Reale, Giuseppe Di Leva terrà la conferenza Un “barbiere” si aggira per l’Europa: Beaumarchais, Mozart, Paisiello e Giancarlo Dettori leggerà alcune pagine tratte dalle Memorie di Lorenzo Da Ponte. A seguire, Paolo Mereghetti illustrerà il video Il piccolo teatro del cinema in cui, con la collaborazione di Giuseppe Di Leva, ha selezionato alcune tra le scene più significative che il cinema ha dedicato al Settecento. Al video è riservata per tutto il corso della mostra la Sala del Gran Lucernario, attigua a quella delle Otto Colonne. Giuseppe Di Leva ripercorre l’evoluzione di uno dei personaggi più noti del teatro del Settecento, il barbiere Figaro, attraverso le opere di alcuni degli autori che lo hanno reso celebre: Beaumarchais, Paisiello e Mozart. Figaro nasce dalla fantasia di Pierre-augustin Caron de Beaumarchais (1732-1799), che dedica al personaggio del barbiere la trilogia Il barbiere di Siviglia, La folle giornata ovvero Il matrimonio di Figaro e La madre colpevole. Figaro incarna i caratteri della nuova borghesia nella sua fase ascendente: lo spirito libero e intraprendente, le risorse dell’ingegno e la mancanza di scrupoli finiscono per aver ragione della vecchia aristocrazia, i cui privilegi non corrispondono più a un effettivo ruolo sociale. Il Barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello (1714-1816), su libretto di Giovanni Petrosellini, va in scena con grande successo a San Pietroburgo nel 1782, durante il lungo soggiorno del musicista presso la corte di Caterina Ii, e si impone immediatamente come ineguagliabile modello di opera buffa, rinnovata nei ritmi teatrali. La musica dell’autore tarantino alterna mirabilmente la vena patetica e quella dichiaratamente comica; l’intreccio garantisce ritmi molto serrati ed equilibrati di narrazione. La fortuna incontrata dall’opera di Paisiello suscita un notevole interesse in Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791). È lo stesso musicista a proporre al nuovo librettista di corte, l’abate Lorenzo Da Ponte, il soggetto de Le mariage de Figaro di Beaumarchais, benché consapevole della censura cui era sottoposta la commedia, tanto a Parigi quanto a Vienna, a causa dei contenuti di forte critica sociale. Nascono così Le Nozze di Figaro: alla prima rappresentazione, nel 1786, al Burgtheater di Vienna, l’opera riscuote uno straordinario successo. La censura è evitata grazie all’abile opera di cesellatura del librettista che elimina tutte le componenti critiche giudicate inopportune ed eccessive. La novità dell’opera si gioca sia sulla dinamica teatrale sia sul realismo dei personaggi. Quasi tutti i numeri musicali delle Nozze hanno la funzione di far progredire l’azione, diversamente dalla tradizione precedente che affidava questo compito al recitativo. Così anche l’aria, il cosiddetto pezzo chiuso, diventa narrativamente dinamica e non un semplice pretesto per far risaltare i virtuosismi tecnici del canto. Altro elemento innovativo è costituito dal realismo dei personaggi, che, non più semplici incarnazioni dei vari “tipi” umani, assumono una fisionomia complessa e profondamente articolata. La lettura di brani tratti dalle Memorie di Lorenzo Da Ponte (1819), affidata a Giancarlo Dettori, consentirà di conoscere e approfondire in tutti i suoi aspetti la genesi dell’opera mozartiana. A conclusione della conferenza, Paolo Mereghetti illustrerà il video Il piccolo teatro del cinema, realizzato con Giuseppe Di Leva appositamente per la mostra. Gli stessi autori commentano così il taglio interpretativo e critico che hanno scelto: “Cinematograficamente parlando, il Settecento è un secolo ibrido, senza una forte identità “visiva”, schiacciato tra i fasti del Seicento e le tensioni della Rivoluzione francese, tra il trionfo dorato del barocco e il corrusco annuncio del nuovo, tra Re Sole e Napoleone. Ma quello che poteva sembrare un male dal punto di vista dell’identità storica si trasforma in una insperata libertà per l’artista, che si trova così libero di reinventare un secolo e i suoi protagonisti come meglio gli suggerisce la fantasia. Lo dimostra Fellini e il suo Casanova, ma anche Mitchel Leisen quando ricrea Gainsborough o Stephen Frears quando rilegge Laclos. Per non parlare del perfezionismo di Kubrick, che scava nel Settecento per trovare le risposte ai grandi interrogativi morali dell’uomo moderno… Di questa contraddittoria varietà abbiamo cercato di dare conto negli ottanta minuti di montaggio che abbiamo costruito per accompagnare la mostra sul Settecento, un “piccolo teatro del cinema” che cercasse di ricapitolare personaggi e situazioni così come erano stati filtrati attraverso la fantasia e l’immaginazione dei registi”.

MEMOIRES DI PAOLO POLI, ALLA MOSTRA "IL GRAN TEATRO DEL MONDO" PALAZZO REALE 13 NOVEMBRE 2003 12 APRILE 2004
Milano, 13 gennaio 2003 - Oggi alle 17.30, nella Sala delle Otto Colonne di Palazzo Reale, con Mémoires di Paolo Poli, proseguono le manifestazioni collaterali della mostra Il Gran Teatro del Mondo, ideata e curata da Flavio Caroli, in corso fino al 12 aprile 2004. Le iniziative si avvalgono della direzione artistica di Giuseppe Di Leva e si articolano in letture, conferenze e concerti, realizzati dalla Fondazione Scuole Civiche di Milano - Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, dal Teatro Out Off e dall’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala. Nei “suoi” Mémoires, Paolo Poli rende omaggio, con la consueta ironia, a un genere letterario che conosce la massima diffusione proprio nel Settecento, quello delle Memorie. Si pensi a Les Confessions di Rousseau, ai Mémoires di Goldoni, alla Histoire de ma vie di Casanova, alla Vita di Alfieri. Non solo. L’artista fiorentino ripercorre i propri personali ricordi legati ai tanti spettacoli da lui dedicati al Settecento, non ultimo Jacques il fatalista, di Denis Diderot, con il quale è attualmente in tournée. Paolo Poli, dopo la laurea in letteratura francese e un periodo di insegnamento, ha lavorato per la radio. Le prime esperienze teatrali lo vedono recitare in compagnie vernacolari. Nel 1959 entra a far parte de La Borsa di Arlecchino, il piccolo teatro d'avanguardia che nasce a Genova grazie a Aldo Trionfo. Ma il suo primo vero spettacolo è Il Novellino (1961), cui fanno seguito alcuni spettacoli divertentissimi, costituiti in gran parte da montaggi di testi letterari commisti ad altre fonti di varia cultura o di cronaca popolare; un vero e proprio teatro da camera, che rimarrà la cifra distintiva del suo modo di fare spettacolo. Ha così inizio una straordinaria carriera: Il diavolo (1964); Rita da Cascia (1967), sospeso a Milano per oltraggio alla religione; La rappresentazione di Giovanni e Paolo (1969); La vispa Teresa (1970); L'uomo nero (1971); Giallo (1972). Tra le sue interpretazioni, classici (Il mondo d'acqua di A. Nicolajs, Il suggeritore nudo di F.t. Marinetti) e parodie di commedie celebri, come La nemica di D. Niccodemi (1969), dove interpreta il ruolo della protagonista. In questo periodo gli si affianca come fedele collaboratrice Ida Omboni, e, agli inizi degli anni '70, per breve tempo, si unisce a lui, la sorella Lucia, coautrice e attrice (Apocalisse 1973; Femminilità 1975). I suoi spettacoli trovano un valido sostegno in divertenti colonne sonore: brani musicali e canzonette d'epoca da lui cantate in falsetto. Si segnala inoltre il successo di Mezzacoda (1979), curioso itinerario di mezzo secolo di cultura kitsch attraverso i salotti buoni di Gozzano e altri luoghi; Paradosso (1980), uno spettacolo ispirato a Diderot. Negli anni '90 inizia la grande saga dei miti. Il coturno e la ciabatta (1990), tratto da Alberto Savinio e scritto da Ida Omboni, con le scene di Emanuele Luzzati. Poi la divertente rilettura de L'asino d'oro di Apuleio (1996). Nel 1997-98 i mitici Viaggi di Gulliver, da Swift, ancora con le scene di Luzzati. Se scarse sono le sue esperienze cinematografiche, notevoli sono invece quelle televisive, da Tutto da rifare pover'uomo con Laura Betti (1960) a Canzonissima (1961), dalle produzioni per ragazzi alla riduzione de I tre moschettieri (1976), a Viaggio a Goldonia di Gregoretti (1982). Poli coniuga alla satira di costume, la parodia e il funambolismo, la malinconia e il guizzo farsesco, il travestitismo e il divertissement cabarettistico.

E’ MORTO DAVID LEES DOPO GLI UFFIZI, LA SUA STORIA FOTOGRAFICA D’ITALIA ANDRÀ A LONDRA E NEW YORK
Firenze, 13 gennaio 2004- E’ morto David Lees, un artista della fotografia. Era figlio di inglesi illustri (il padre, Edward Gordon Craig, importante drammaturgo, la madre, Dorothy Nevile Lees, poetessa), ma era nato a Firenze e a Firenze ha vissuto quasi tutta la sua vita. Firenze Mostre gli ha reso omaggio lo scorso autunno dedicandogli una mostra alle Regie Poste degli Uffizi promossa in collaborazione con la Soprintendenza per il Polo Museale fiorentino, il Comune di Firenze e il Gabinetto Vieusseux. David Lees, 30 anni di storia italiana attraverso le fotografie di Life. Questo il titolo di un successo autentico e davvero straordinario, giustamente premiato dal pubblico e dalla stampa. Migliaia i visitatori, moltissimi gli articoli pubblicati da tutti i media più importanti, con un’eco rimbalzata in Europa e sulla stampa americana. Adesso la mostra è stata richiesta da Londra e da New York. David Lees era del resto una personalità anche negli Stati Uniti. Per tre decenni la sua macchina fotografica aveva documentato l’America sulle non facili vicende italiane: la politica, i papi, i capitani d’industria, il costume, la gente, le sciagure. E l’arte. Restano memorabili le sue immagini sull’alluvione di Firenze e sul lungo lavoro di restauro di monumenti, dipinti, libri. In quegli anni non ancora colonizzati dalla televisione, Life era la rivista più letta. Aveva un’influenza enorme che David Lees, fotografo di razza, sfruttò per insegnare agli americani e al mondo a conoscere e ad amare l’Italia, nostro e suo Paese. Lees teneva molto alla mostra degli Uffizi, così come teneva al riconoscimento di Firenze che Firenze gli ha dato volentieri e con affetto.

VISITA ALLA MOSTRA ARMATURE DA PARATA DEL CINQUECENTO
Milano, 13 gennaio 2004 - Per rispondere alle numerose richieste del pubblico, il Museo Poldi Pezzoli realizza un ricco programma di visite guidate alla mostra Armature da parata del Cinquecento. Un primato dell’arte lombarda. Il prossimo appuntamento in programma è: Mercoledì 14 gennaio ore 18.00 Verrà illustrata l’altissima qualità dei pezzi esposti, veri e propri capolavori usciti dalle botteghe degli armaioli milanesi. Opere stupefacenti non solo per l’abilità tecnica, ma soprattutto per l’invenzione decorativa, che li rende oggetti comparabili con le sculture e più in generale con le opere dei maggiori artisti del Cinquecento. Milano e la Lombardia , infatti, esercitavano nel Xvi e nel Xvii secolo un primato assoluto nel mercato europeo della produzione di armi e armature che raggiunse livelli di perfezione mai conosciuti prima. Al Museo anche di sera. Il Museo rimane aperto mercoledì 14 gennaio dalle ore 10.00 alle ore 21.30. Infolink: www.Museopoldipezzoli.it

L'AUTODELTA HA SCELTO I PILOTI PER IL CAMPIONATO EUROPEO TURISMO ECCO LA SQUADRA ALFA ROMEO 2004 CONFERMATO IL CAMPIONE IN CARICA GABRIELE TARQUINI, RITORNA FABRIZIO GIOVANARDI, ESORDIO DEL GIOVANE AUGUSTO FARFUS
Torino, 13 gennaio 2004 - L'autodelta Squadra Corse, team ufficiale Alfa Romeo che nel corso della stagione 2004 prenderà parte al Campionato Europeo Turismo, ha designato i tre piloti che guideranno le Alfa 156 Gta ufficiali nell'Etcc 2004: Gabriele Tarquini, vincitore del titolo piloti 2003, Fabrizio Giovanardi, che ritorna a correre con l'Alfa Romeo, e il giovane brasiliano Augusto Farfus, campione europeo 2003 di Formula 3000. Gabriele Tarquini, indiscusso mattatore della passata stagione, si è aggiudicato il titolo piloti proprio nell'ultima gara a Monza. Pilota di Formula 1 dal 1988 al 1992, nel 1993 ha iniziato a correre con i colori dell'Alfa Romeo, esperienza che è proseguita fino al 1996 e che l'ha visto protagonista nei campionati turismo inglese, Btcc, (vinto nel 1994) e turismo Internazionale Itcc (1996). La grande novità è rappresentata dal ritorno al volante di un'Alfa Romeo di Fabrizio Giovanardi, che con la Casa italiana ha vinto un titolo spagnolo (1997) due titoli italiani (1998 e 1999) e tre europei (2000, 2001 e 2002). Con Augusto Farfus l'Autodelta ancora una volta, dopo aver dato l'opportunità a Felipe Massa nel 2001, apre le porte ai giovani talenti. Il ventunenne brasiliano Farfus ha segnato il suo esordio agonistico nel 1991 con le mini-moto per passare, l'anno seguente, alle quattro ruote dei go-kart fino a diventare, nel '99, vice-campione del mondo. Nel 2001 si è aggiudicato il campionato europeo di Formula Renault, nel 2002 ha debuttato in Formula 3000 (9° in campionato), mentre nel 2003 ha conquistato il titolo della stessa formula. Il Campionato Europeo Turismo 2004 si articola su 10 appuntamenti di 2 gare ciascuno. Si incomincia domenica 28 marzo a Monza (quest'anno il secondo dei due appuntamenti italiani sarà a Imola il 5 settembre) e terminerà il 10 ottobre a Dubai.

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