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PRODI SI RIVOLGE ALLA PRESIDENZA E AL PARLAMENTO, AFFERMANDO CHE LA RICERCA DEV'ESSERE UNA PRIORITÀ CHIAVE

Bruxelles, 19 gennaio 2004 - A differenza del nuovo presidente del Consiglio europeo, Bertie Ahern, il quale, nel suo discorso di presentazione dell'agenda irlandese per il semestre di Presidenza dell'Ue, ha accennato solo brevemente ai temi della ricerca, il presidente della Commissione Romano Prodi si è soffermato sulla conoscenza e sull'innovazione, definendole "grandi priorità" dell'Unione. Prodi ha chiesto ai governi degli Stati membri di adottare un approccio più proattivo nei confronti di tale argomento, affermando: " La Commissione farà le sue proposte, il Consiglio prenderà le sue decisioni. Tuttavia, nulla accade davvero finché queste decisioni non diventano politiche reali a livello nazionale". Il Presidente della Commissione ha lamentato che, attualmente, 400.000 fra i "migliori ricercatori europei" lavorano negli Stati Uniti e ha sottolineato la necessità di creare in Europa dei centri di ricerca di eccellenza a livello mondiale. "Essi devono essere il simbolo concreto e vitale che noi crediamo nel futuro, che qui, in Europa, il futuro lo possiamo immaginare e realizzare", ha affermato Prodi. Rievocando i precedenti appelli a favore di un "nuovo Rinascimento europeo", il Presidente della Commissione ha dichiarato che il nostro continente "deve tornare a essere ciò che è stato per secoli: il punto di riferimento di tutti i giovani ricercatori del mondo". Nel sottolineare come la situazione imponga un intervento urgente, Prodi ha affermato che gli investimenti nella scuola e nella ricerca non sono un "problema teorico", ma un obiettivo da perseguire immediatamente, perché i concorrenti internazionali stanno già superando l'Europa. In conclusione, il Presidente della Commissione ha speso alcune parole sui futuri ricercatori europei e la loro importanza per la competitività dell'Europa. "I nostri giovani devono trovare in Europa le opportunità di studio, di lavoro e di successo a cui hanno diritto. E badate che non parlo solamente nel loro interesse, perché su questo si gioca la nostra stessa sopravvivenza", ha dichiarato Prodi. Nell'illustrare il piano di lavoro della Presidenza nel contesto dell'agenda di Lisbona - trasformare l'Ue nell'economia più competitiva al mondo entro il 2010 - Ahern ha dichiarato che la Presidenza irlandese ha posto la crescita sostenibile e la coesione sociale "esattamente al centro del proprio programma di lavoro". "Abbiamo già fatto molto", ha affermato Ahern, citando i progressi compiuti in settori quali la ricerca, le telecomunicazioni e la protezione ambientale, ma ha aggiunto che, se non si rafforzerà lo slancio, l'obiettivo non verrà raggiunto. Ahern, pertanto, si è impegnato a "rinnovare lo slancio e l'impeto nei confronti dell'agenda di Lisbona" in occasione del Consiglio europeo di primavera.

LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UN APPELLO PER POTENZIARE LA RICERCA FONDAMENTALE
Bruxelles, 15 octobre 2004 - In data odierna Philippe Busquin, Commissario europeo responsabile della ricerca, ha presentato a Bruxelles il progetto dell'Ue per la ricerca fondamentale. La comunicazione "L'europa e la ricerca fondamentale" fornisce una panoramica della ricerca fondamentale nell'Ue rispetto ad altre regioni del mondo, inclusi gli Stati Uniti e il Giappone, e chiede di avviare un dibattito su come promuovere questo settore. La ricerca fondamentale è un elemento importante del panorama scientifico europeo e un settore in cui l'Europa si è sempre distinta. Tuttavia, negli ultimi venti anni questo settore è passato in secondo piano rispetto ad altre priorità, e soprattutto rispetto alla ricerca applicata, orientata al mercato. L'europa non può però permettersi di trascurare la ricerca fondamentale. Negli ultimi mesi nella comunità scientifica ha preso avvio un intenso dibattito sulla necessità di agire. Con l'adozione di questa comunicazione la Commissione intende contribuire al dibattito in corso. "Invece di chiederci come sarà il futuro della ricerca fondamentale in Europa, dovremmo domandarci come sarebbe il futuro dell'Europa senza la ricerca fondamentale", ha dichiarato il commissario Busquin. "Per realizzare l'ambizioso progetto di creare una società basata sulla conoscenza e uno Spazio europeo della ricerca, abbiamo bisogno di una solida base scientifica e di capitale umano di elevata qualità. La ricerca fondamentale è la risposta a queste due esigenze. La ricerca fondamentale di oggi assicurerà la crescita, la competitività e una migliore qualità della vita di domani. Gli Stati Uniti lo hanno capito. L'ue è in ritardo. Il nostro è un invito ad aprire gli occhi: dobbiamo agire subito per rimediare a questa situazione e colmare il divario". Che cosa può fare la ricerca fondamentale? In pratica, tutte le innovazioni del ventesimo secolo sono il frutto del pensiero scientifico fondamentale. Due delle innovazioni di successo più recenti illustrano questo punto: Gli orologi atomici usati oggi nel sistema di posizionamento globale (Global Positioning System, Gps) sono stati sviluppati negli anni quaranta per verificare la teoria generale della relatività di Einstein; il World Wide Web (Www) è stato inventato al Cern (il centro europeo per la ricerca nucleare di Ginevra) per migliorare la comunicazione tra i suoi numerosi partner internazionali. Queste due scoperte hanno prodotto applicazioni tecnologiche fondamentali e generato mercati da miliardi di euro, creato milioni di posti di lavoro nonché reso più facile e sicura la vita di tutti i giorni. Questo è stato possibile grazie al sostegno del settore pubblico. La ricerca fondamentale non riguarda però solo le applicazioni potenziali, ma è essenziale anche per la formazione dei ricercatori. Svolgendo attività di ricerca alle frontiere della conoscenza, gli scienziati acquisiscono competenze e capacità che useranno lungo tutto l'arco della loro carriera. Come sono i risultati dell'Europa? - Ottimi per le pubblicazioni, meno buoni invece per le citazioni. L'europa guida la classifica delle pubblicazioni producendo il 41,3% del totale mondiale, rispetto al 31,4% degli Usa. Quanto al numero di riferimenti, che è considerato il miglior indicatore della qualità della ricerca, l'Europa è indietro in quasi tutte le discipline: i ricercatori statunitensi sono citati circa un terzo di volte in più rispetto a quelli europei. L'europa ha conseguito ottimi risultati ricevendo diversi premi Nobel all'inizio del ventesimo secolo, ma da allora le prestazioni sono in declino. La frammentazione dei sistemi di ricerca europei dovuta alle differenze strutturali tra gli Stati membri dell'Unione europea ha influito su diversi aspetti, generando una mancanza di cooperazione e coordinamento, di massa critica sufficiente, ma anche e soprattutto di concorrenza a livello europeo. Le prospettive - È tempo di ridefinire il valore aggiunto europeo, permettendo ai singoli ricercatori di qualsiasi Stato europeo di essere in competizione con altri ricercatori secondo i criteri dell'eccellenza. Negli Stati Uniti, le borse di studio individuali (individual grants) assegnate dall'ente nazionale per le scienze (National Science Foundation, Nsf) sono attribuite in base a questo metodo. Il sistema dell'Nsf si è dimostrato molto efficace nel promuovere la ricerca fondamentale. Questo sistema integrerebbe opportunamente l'attuale politica che favorisce l'istituzione di forme di collaborazione e di reti a livello europeo. Approcci innovativi - Un gruppo di esperti di alto livello, presieduto dal signor Federico Mayor, ha valutato la fattibilità della creazione di un "Consiglio europeo per la ricerca" responsabile della ricerca fondamentale, proponendo anche una serie di raccomandazioni. La Commissione , che condivide le conclusioni di questa relazione, presenterà una serie di proposte per l'introduzione dei meccanismi in questione. Questo punto, insieme al sostegno potenziato alla ricerca fondamentale, sarà uno dei temi principali dell'azione futura dell'Unione europea nel settore della ricerca. I dettagli di questa azione, inclusa la possibile istituzione di un "Consiglio europeo per la ricerca", saranno oggetto di un grande dibattito politico nei prossimi mesi. Misure urgenti - Oltre a questo tentativo di rafforzare l'eccellenza nella ricerca fondamentale mediante la concorrenza, sarà essenziale potenziare il sostegno europeo alle infrastrutture di ricerca e favorire l'istituzione di centri di eccellenza nell'Unione allargata. Altre misure riguarderanno un maggiore sostegno allo sviluppo delle risorse umane, la formazione dei ricercatori e lo sviluppo di carriere scientifiche; il sostegno alla collaborazione e alla creazione di reti; il coordinamento più efficace delle attività, delle politiche e dei programmi nazionali nella ricerca fondamentale.

IL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE SOSTIENE I PIANI DELLA COMMISSIONE PER PROMUOVERE L'INNOVAZIONE
Bruxelles, 19 gennaio 2004 - Il Comitato economico e sociale europeo (Cese) ha accolto favorevolmente la comunicazione della Commissione volta a rafforzare la capacità innovativa dell'Ue nel contesto della strategia di Lisbona. Nel suo parere, pubblicato il 14 gennaio, il Comitato afferma che, nel complesso, "concorda con le strategie tracciate nella comunicazione". Il Comitato condivide inoltre con la Commissione la concezione sistemica del processo d'innovazione, precisando tuttavia che quest'ultimo è basato sulle risorse e sulle competenze umane e radicato nell'istruzione e nella formazione. Il Comitato ha individuato i settori in cui gli Stati membri, in particolare, potrebbero favorire maggiormente l'innovazione. Il Cese ha richiamato l'attenzione degli Stati membri sulla necessità di dare effettivo compimento al mercato interno, incoraggiandoli a migliorare le condizioni per sfruttare appieno le immense opportunità insite nel processo di ampliamento. Fra gli altri settori d'azione messi in rilievo dal Comitato figurano: la necessità di rafforzare i meccanismi di sostegno alle imprese, di accelerare e rendere meno burocratici i processi decisionali, di procedere in direzione di una maggiore efficacia dei processi di scambio e diffusione delle buone pratiche di innovazione, come pure di riconoscere maggiormente il ruolo dell'imprenditoria. Il Comitato conclude esortando gli Stati membri e le istituzione dell'Ue a compiere maggiori sforzi per promuovere una cultura più propensa all'innovazione, alla promozione della qualità e al rischio imprenditoriale e per offrire le condizioni e le risorse indispensabili per potenziare gli investimenti nell'innovazione.

I FINANZIAMENTI DELLA COMMISSIONE CONTRIBUISCONO AD AVVIARE UNA COLLABORAZIONE INEDITA NELLA REGIONE BALTICA
Bruxelles, 19 gennaio 2004 - La Commissione europea ha annunciato la sua intenzione di sostenere, con un contributo di 3,03 milioni di euro, il progetto Bonus, volto a migliorare lo sviluppo sostenibile nella regione del Mar Baltico. Il progetto quadriennale, che sarà finanziato nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq), riunirà le risorse di otto dei nove paesi costieri del Mar Baltico (Danimarca, Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Germania), e prevede la partecipazione del Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (Ciem). L'obiettivo del progetto Bonus è di incoraggiare un approccio coordinato alla ricerca su temi quali l'inquinamento, lo sviluppo regionale, la tutela delle risorse naturali e le scienze del mare. "Occorre una strategia transnazionale coerente per garantire che la ricerca sia economicamente proficua, eminente dal punto di vista scientifico e confacente alle reali esigenze dei politici, dell'economia e dei cittadini della regione baltica", ha dichiarato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. Fino ad oggi non erano mai stati intrapresi programmi di ricerca che prevedessero la partecipazione dei nove paesi baltici. Tuttavia, i recenti dibattiti sui diritti di pesca e sull'inquinamento delle coste provocato dalle fuoriuscite di petrolio hanno evidenziato la necessità di una maggiore collaborazione scientifica a livello internazionale a sostegno delle decisioni politiche. La rete Bonus contribuirà inoltre a gettare le basi per una maggiore cooperazione in futuro. Al termine di una serie di attività preparatorie che si svolgeranno nella prima fase di attività, il progetto curerà l'elaborazione di programmi di ricerca congiunti, definirà procedure concordate per la gestione e l'utilizzo condiviso dell'attrezzatura di ricerca e allestirà un corso di formazione postlaurea comune. Questo, a sua volta, consentirà di definire i sistemi decisionali e di gestione in vista di una cooperazione a lungo termine. Il progetto è finanziato nell'ambito del piano Era-net, il cui obiettivo è promuovere la creazione di stretti legami a lungo termine tra i programmi di ricerca nazionali aventi obiettivi comuni. Per informazioni sul progetto Bonus: Kaisa Kononen, Academy of Finland, E-mail: kaisa.Kononen@aka.fi

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALE - UCOFPL: FSE IN ITALIA: SUPERATO DI OLTRE UN MILIARDO E CENTO MILIONI DI EURO IL TRAGUARDO DI PROGRAMMAZIONE
Roma, 19 gennaio 2004 - Più che positivi i risultati finanziari del Fondo Sociale Europeo per l’Italia. La certificazione di spesa al 31 dicembre 2003 ha infatti evidenziato un impegno notevole da parte dell’Italia che ha superato di oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro la cifra che doveva essere spesa entro il 2003. Gli obiettivi di spesa, che ammontavano complessivamente a circa 4 miliardi di euro, infatti sono stati raggiunti e superati con una spesa complessiva di oltre 5 miliardi di euro. Al 31 dicembre, infatti, le risorse inutilizzate, secondo le disposizioni della normativa sui Fondi Strutturali per il periodo 2000-2006, sarebbero dovute tornare nel bilancio comunitario. Al 31 dicembre le risorse non solo sono state spese, ma la programmazione ha avuto un avanzo finanziario di notevole entità che conferma le ottime prestazioni della gestione del Fondo. L’efficienza complessiva sia del Fse che di Equal è stata eccellente. Le Regioni e il Ministero del Lavoro, attraverso una forte sinergia e la condivisione di prassi, strumenti e metodi, hanno dimostrato di riuscire a gestire le cospicue risorse finanziarie messe a disposizione dalla Comunità Europea, con la massima efficienza, trasparenza e qualità. Sono lontani i tempi in cui l’Italia non riusciva ad utilizzare le risorse comunitarie. Per il programma operativo del Ministero del Lavoro Azioni di Sistema Obiettivo 3 tutte le amministrazioni coinvolte hanno chiuso con un cospicuo avanzo rispetto al programmato per un totale complessivo di quasi 7 milioni di euro; per il Programmi operativi regionali dell’Obiettivo 3 l’efficienza complessiva è stata notevole: 763 milioni di euro di avanzo rispetto al programmato: nessuna delle Regioni coinvolte ha disimpegnato. I Programmi Operativi regionali e centrali dell’Ob. 1 hanno registrato una buona efficienza complessiva con un avanzo di 311 milioni di euro, un solo programma centrale ha disimpegnato la cifra di 1,9 milioni di euro, risorse che torneranno al bilancio comunitario. Tale cifra, comunque, a fronte dell’ottimo risultato finanziario del Fse, non inficia il successo dell’impegno complessivo. Analogamente va evidenziata l’ottima performance dei due Programmi del Miur finalizzati ad incrementare la qualità del sistema dell’istruzione nel Mezzogiorno e a sviluppare il settore della ricerca. Da evidenziare, oltre all’efficienza, anche la qualità della spesa: Sono state coinvolte più di 1,8 milioni di persone in oltre 87 mila interventi di Fse avviati in Italia. L’analisi dei target group conferma l’attuazione del principio delle pari opportunità e la realizzazione degli obiettivi di equità sociale: da un lato, emerge un sostanziale equilibrio tra gli uomini e le donne che hanno partecipato agli interventi avviati (quest’ultime, infatti, rappresentano il 49,2% del totale dei destinatari); dall’altro, si rileva che gli interventi stanno offrendo un’opportunità ad un’utenza diversificata per i vari policy-field, che va dai giovani di età inferiore ai 19 anni agli adulti fino alla pensione, con titoli di studio medio-bassi (circa la metà dei destinatari ha al massimo la licenza media) ed è composta da studenti, persone in cerca di occupazione ed occupati. L’analisi dei tassi di copertura dei target potenziali di riferimento, inoltre, mostra che gli interventi di Fse hanno raggiunto il 18% della popolazione in cerca di occupazione (il 16% nel caso delle donne), ed il 21% dei giovani potenzialmente a rischio di abbandono/ dispersione scolastica.. Anche le analisi sull’occupabilità dei formati evidenziano dei risultati positivi: ad un anno dalla conclusione degli interventi la quota dei partecipanti complessivi nelle regioni del Centro-nord che risulta inserita nel mercato del lavoro varia da circa il 60% nel caso delle fasce deboli, al 75% in quello delle donne. L’iniziativa comunitaria Equal ha raggiunto un livello complessivo di spesa pari a oltre 90 milioni di euro, ben oltre l’obiettivo minimo per il rischio di disimpegno. L’iniziativa comunitaria Equal è ora a pieno regime. Partita nel 2001, essa è rivolta a sperimentare, attraverso partenariati transnazionali, nuove pratiche di lotta alla discriminazione e alla disuguaglianza nel mondo del lavoro, attraverso azioni per favorire: l’occupabilità, per agevolare l’accesso al mondo del lavoro di coloro che incontrano difficoltà ad integrarsi e/o reintegrarsi e per lottare contro il razzismo e la xenofobia nel mercato del lavoro; l’imprenditorialità, per rendere accessibile a tutti il processo di creazione di imprese e per rafforzare l’economia sociale (terzo settore); l’adattabilità, per promuovere la formazione permanente e consentire così il mantenimento del posto di lavoro di coloro che subiscono discriminazioni e disuguaglianze nel mercato del lavoro; le pari opportunità, per ridurre i divari professionali fondati sul sesso e favorire forme efficaci di organizzazione del lavoro e servizi di assistenza alle persone che consentano di conciliare la vita familiare e professionale; i richiedenti asilo, per consentire l’integrazione (accesso) nel mondo del lavoro di quanti assumono tale “status” e la loro formazione professionale.

ENTRATE TRIBUTARIE DELLO STATO GENNAIO – NOVEMBRE 2003: DATI DI COMPETENZA
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Mef comunica che nel periodo gennaio - novembre 2003 sono state accertate entrate tributarie dello Stato – calcolate secondo il criterio della competenza - per un ammontare pari a 289.727 milioni di euro, in crescita di 18.886 milioni di euro (+7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno 2002. Al netto delle entrate da condono l’incremento delle entrate totali è stato pari al 4,4%. Nel solo mese di novembre le entrate tributarie totali sono state pari a 32.114 milioni, in crescita di 5.408 milioni (+20,3%) rispetto a novembre 2002. Al netto delle entrate da condono l’incremento delle entrate totali è stato pari al 17,8%. Imposte dirette. La quota del gettito totale del periodo relativa alle imposte dirette è stata pari a 148.792 milioni di euro, in aumento di 12.844 milioni (+9,4%). L’irpef di periodo è stata pari a 109.882 milioni (+7,3%). L’autoliquidazione in acconto ha generato un gettito pari a 11.034 milioni (+44,9%) mentre quella a saldo ha dato un gettito di 5.072 (–3,7%). L’autoliquidazione Irpeg in acconto ha generato entrate per 12.530 milioni di euro (+27,2%) mentre quella a saldo ha generato entrate per 6.342 milioni di euro (–12,4%). Imposte indirette. La quota del gettito totale del periodo relativa alle imposte indirette è stata pari a 140.935 milioni di euro, in aumento di 6.042 milioni (+4,5%). L’iva totale è pari a 84.786 milioni (+2,6%). La componente sugli scambi interni è stata di 74.633 milioni (+3,1%) mentre quella sulle importazioni è stata di 10.153 milioni di euro (–0,8%). L’imposta di fabbricazione sugli oli minerali ha generato un gettito di 18.673 milioni di euro (+3,4%). Positivo nel complesso l’andamento delle altre imposte indirette. Entrate tributarie dello Stato gennaio – novembre 2003: dati di competenza Roma, 19 gennaio 2004 - Il Mef comunica che nel periodo gennaio - novembre 2003 sono state accertate entrate tributarie dello Stato – calcolate secondo il criterio della competenza - per un ammontare pari a 289.727 milioni di euro, in crescita di 18.886 milioni di euro (+7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno 2002. Al netto delle entrate da condono l’incremento delle entrate totali è stato pari al 4,4%. Nel solo mese di novembre le entrate tributarie totali sono state pari a 32.114 milioni, in crescita di 5.408 milioni (+20,3%) rispetto a novembre 2002. Al netto delle entrate da condono l’incremento delle entrate totali è stato pari al 17,8%. Imposte dirette. La quota del gettito totale del periodo relativa alle imposte dirette è stata pari a 148.792 milioni di euro, in aumento di 12.844 milioni (+9,4%). L’irpef di periodo è stata pari a 109.882 milioni (+7,3%). L’autoliquidazione in acconto ha generato un gettito pari a 11.034 milioni (+44,9%) mentre quella a saldo ha dato un gettito di 5.072 (–3,7%). L’autoliquidazione Irpeg in acconto ha generato entrate per 12.530 milioni di euro (+27,2%) mentre quella a saldo ha generato entrate per 6.342 milioni di euro (–12,4%). Imposte indirette. La quota del gettito totale del periodo relativa alle imposte indirette è stata pari a 140.935 milioni di euro, in aumento di 6.042 milioni (+4,5%). L’iva totale è pari a 84.786 milioni (+2,6%). La componente sugli scambi interni è stata di 74.633 milioni (+3,1%) mentre quella sulle importazioni è stata di 10.153 milioni di euro (–0,8%). L’imposta di fabbricazione sugli oli minerali ha generato un gettito di 18.673 milioni di euro (+3,4%). Positivo nel complesso l’andamento delle altre imposte indirette.

BANCA MONTE DEI PASCHI: DELIBERATO L’AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE
Siena, 19 gennaio 2004 - L'assemblea dei soci della Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.a. (Bmps), riunita in sede straordinaria il 15 gennaio, ha deliberato di aumentare il capitale sociale per un importo massimo di E 136.585.365,76 con emissione di massime n. 213.414.634 azioni ordinarie del valore nominale unitario di E 0,64, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5 del Codice Civile, a servizio della conversione di Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid Preferred Securities ('Preferred Securities Convertibili') irredimibili, emesse per un valore nominale di E 700 milioni, convertibili in azioni di nuova emissione di Bmps e interamente destinate ad investitori istituzionali. Dell (Nasdaq: Dell - notizie) 'operazione era stata data notizia con comunicati del 12 e del 14 novembre 2003. Si precisa che la scadenza di tale aumento di capitale a servizio è fissata al 30 settembre 2099 e che gli amministratori provvederanno all'emissione delle azioni ai portatori delle Preferred Securities Convertibili entro il mese solare successivo alla data di richiesta di conversione, che potrà essere avanzata durante il mese di settembre di ogni anno dal 2004 al 2010 e, successivamente, in ogni momento, ovvero entro il mese successivo al verificarsi della conversione automatica o della conversione in caso di rimborso delle Preferred Securities Convertibili, in modo che tali azioni abbiano godimento dalla data di conversione. Le Preferred Securities Convertibili sono strumenti finanziari a tasso variabile, subordinati, ibridi, senza opzione di rimborso per l'emittente, senza clausola di step-up e garantiti da Bmps su base subordinata. Lo strumento, come da autorizzazione della Banca d'Italia, sarà incluso nel core Tier I di Bmps e, di conseguenza, l'operazione è destinata a determinare un significativo rafforzamento della situazione patrimoniale di Bmps, anche in vista della crescita attesa come conseguenza dell'attuazione del nuovo piano industriale.In relazione alle notizie di stampa, la Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. precisa che l'esposizione del Gruppo Mps nei confronti del Gruppo Parmalat è quantificabile in 115 milioni di Euro, mentre nei confronti di Parmatour S.p.A. è quantificabile in 68 milioni di Euro, di questi ultimi poco più della metà assistiti da garanzie reali, quasi per la totalità rappresentate da pegno titoli. In relazione alle notizie di stampa, la Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. precisa che l'esposizione del Gruppo Mps nei confronti del Gruppo Parmalat è quantificabile in 115 milioni di Euro, mentre nei confronti di Parmatour S.p.A. è quantificabile in 68 milioni di Euro, di questi ultimi poco più della metà assistiti da garanzie reali, quasi per la totalità rappresentate da pegno titoli.

PARMALAT: BANK OF AMERICA COMUNICA CHE IL NUMERO DEL DEPOSITO NON È TRA QUELLI IN USO PRESSO LA SUA FILIALE DI NEW YORK
Collecchio (Parma), 19 gennaio 2004: Dopo aver appreso nella serata di , venerdì 16 c.M., la notizia secondo la quale l’Avv. Carlo Zauli comunica l’esistenza di un conto corrente presso la filiale di New York della Bank of America, conto sul quale sarebbero depositati Euro 7 miliardi di attività liquide, per il tramite della Pricewaterhousecoopers il Commissario Straordinario Dr. Enrico Bondi ha immediatamente fatto richiedere maggiori informazioni alla Bank of America. Nella risposta ricevuta il 16 mattina, la Bank of America comunica che il numero di questo deposito non è tra quelli in uso presso la sua filiale di New York e che tuttavia la banca ha iniziato una investigazione interna, impegnandosi a comunicarci il risultato.

PARMALAT: PER COLONIALE SPA E PARMATOUR SPA, OTTENUTA LA PROCEDURA DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA.
Milano, 16 gennaio 2004: Parmalat Finanziaria Spa in Amministrazione Straordinaria comunica che il 16 gennaio il Dr. Enrico Bondi ha richiesto e ottenuto dal Ministro delle Attività Produttive, ai sensi dell’art. 3 comma 3 del Decreto Legge n. 347 del 23 dicembre 2003, l’ammissione della controllante Coloniale Spa nonché della società Parmatour Spa, alla procedura di amministrazione straordinaria. Il Dr. Enrico Bondi è stato nominato Commissario Straordinario delle suddette Società. Con Decreto del Ministro delle Attività Produttive erano state ammesse all’Amministrazione Straordinaria, ai sensi del Decreto Legge n. 347 del 23 dicembre 2003 relativo a misure urgenti per la ristrutturazione delle grandi imprese, in data 24 dicembre 2003 la controllata Parmalat Spa e in data 30 dicembre 2003 la stessa Parmalat Finanziaria e il Dr. Enrico Bondi era stato nominato Commissario Straordinario di entrambe le Società.

IL CODACONS IN MERITO A PARMALAT: I CLIENTI DELLE BANCHE COINVOLTE POTREBBERO DISDIRE I CONTI CORRENTI!! NON SI PUO’ ESSERE CLIENTI DI BANCHE CHE SI SONO FATTE INGANNARE. NON DANNO FIDUCIA
Roma, 19 gennaio 2004 - Con la consueta forza di “persuasione” di cui dispongono (il potere economico) alcuni banchieri cercano di far passare un messaggio bizzarro da dare in pasto all’opinione pubblica,una tesi ridicola ed offensiva per circa 800.000 risparmiatori truffati e raggirati negli ultimi due anni: “siamo noi le vittime”, “banche parti lese”. Delle due l’una: se banchieri accreditati ed abilitati ad esercitare l’attività creditizia si sono fatti truffare da modesti ragionieri,vuole dire che sono inadatti a ricoprire cariche vitali ed importanti per l’economia: traggano quindi le conclusioni e si dimettano per restituire fiducia e credibilità ad un sistema bancario scosso da 24 mesi di gravissimi scandali (Bipop- Carire; Bond Cirio ed Argentini; My Way e For You; ‘Affaire Parmalat’ che hanno distrutto spesso il sudato risparmio di una vita. Le uniche vittime,le vere parti lese, sono le centinaia di migliaia di risparmiatori ai quali le banche,in maniera sistematica ed al riparo da qualsiasi controllo,hanno rifilato prodotti spazzatura che negli altri Paesi come gli Usa hanno un mercato: l’importante è l’informazione preventiva e la trasparenza ! Le banche hanno venduto merce avariata ai risparmiatori facendola passare per buona e tali comportamenti,oltre ad essere censurabili,sono illegali. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori lanciano quindi oggi una nuova iniziativa: diamo tempo alle banche fino al 21 gennaio – giorno della manifestazione dei risparmiatori a Roma organizzata dall’Intesa – per dare una risposta alla sollecitazione dell’Intesa di apertura di tavoli immediati per trovare soluzioni adeguate e per assicurare agli investitori coinvolti nel crack Parmalat il rimborso dei propri risparmi. Se entro questo termine gli istituti non avranno dato risposta, avvieremo una clamorosa campagna, rivolta a tutti i consumatori per denunciare il comportamento non rispondente ai criteri di trasparenza e correttezza nei confronti dei risparmiatori, campagna che potrebbe arrivare fino a proporre di disdettare i conti correnti aperti con gli istituti di credito che si dimostreranno più insensibili. Ulteriori dettagli sull’iniziativa verranno forniti il 21 gennaio nel corso della manifestazione organizzata dall’Intesa a Roma per tutelare il risparmio e i risparmiatori. L’intesa dei Consumatori, che rivendica il merito di aver presentato le denunce alle Procure della Repubblica di Parma,roma e Milano in data 11 dicembre 2003,facendola radicare anche a Milano grazie al fac-simile di denuncia penale inserito sui siti dell’Intesa,nei prossimi giorni presenterà atti di citazioni anche contro le società di certificazione di bilancio e di rating, impiantando cause collettive nei Tribunali civili per il risarcimento dei danni subiti dai risparmiatori. L’intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) che parteciperà ai tavoli di conciliazione, aperti a cascata dopo la strada maestra tracciata dal Monte dei Paschi di Siena con tutte gli istituti di credito che dimostreranno concrete proposte di risarcimento per salvaguardare quel bene perduto della fiducia, chiede alle banche di non attuare manovre di rincari selvaggi ed immotivati, con la finalità di reperire risorse scaricando sulla generalità della clientela i costi di una politica poco attenta alla salvaguardia dei consumatori e dei risparmiatori.

BPU BANCA: IN MERITO A NOTIZIA DIFFUSA DA RADIOCOR
Bergamo, 19 gennaio 2004 – Bpu Banca comunica che la notizia apparsa il 16 gennaio su Radiocor “Parmalat: Bpu valuterà a breve iniziative su bond” è destituita di fondamento

CARIGE PERFEZIONA L’ACQUISIZIONE DI CASSA DI RISPARMIO DI CARRARA
Genova, 19 gennaio 2004 - Il processo di crescita del Gruppo Banca Carige prosegue con l’acquisizione del 41,05% di Carinord 2, holding proprietaria del 90% della Cassa di Risparmio di Carrara e del 68,093% della Cassa di Risparmio di Spezia. Con successive operazioni di scissione o scorporo di Carinord 2, Carige arriverà al controllo diretto del 90% della Cassa di Risparmio di Carrara (il 10% resterà alla Fondazione Cr Carrara). Il perfezionamento dell’acquisizione di Carinord 2 – sulla base del contratto stipulato il 16 luglio 2003 e che ha ottenuto recentemente l’autorizzazione della Banca d’Italia - è stato definito a Milano, nella sede di Banca Intesa, in data odierna. L’operazione comporta un investimento complessivo netto per Carige di circa 171 milioni di euro. I principali dati patrimoniali e organizzativi di Cassa di Risparmio di Carrara sono i seguenti: Rete operativa: 32 filiali dislocate soprattutto nel Nord Toscana (24 nella provincia di Carrara, 6 in provincia di Lucca e 2 in provincia di La Spezia ); Raccolta diretta: 731 milioni di euro; Raccolta indiretta: 623milioni di euro; Impieghi: 700milioni di euro; Dipendenti: 370 (dati da bilancio 2002). “Carige si impegnerà a sviluppare la rete e a valorizzare il marchio Cr Carrara nell’area di riferimento e in altre province della Toscana – dichiarano il Presidente della Carige Giovanni Berneschi ed il Direttore Generale Alfredo Sanguinetto – nel rispetto dell’autonomia e dell’identità locale. E nello stesso tempo il Gruppo Banca Carige consoliderà la sua presenza in centro Italia, punto strategico per la crescita sulla dorsale tirrenica” .

CASSA RISPARMIO DELLA SPEZIA ACQUISITO IL 58,95 % DI CARINORD2
La Spezia , 19 gennaio 2004 - Facendo seguito agli accordi sottoscritti il 16 Luglio 2003, Banca Cr Firenze il 16 gennaio ha acquistato il 58,95% di Carinord 2, holding di partecipazioni che detiene il 68,09% del capitale sociale di Cassa di Risparmio della Spezia. Il perfezionamento dell'acquisizione è stato definito a Milano, nella sede di Banca Intesa, in data odierna e comporta un investimento complessivo netto di Euro 241,5 milioni.

SNIA: PRECISAZIONE SU STIMA RICAVI 2003
Milano, 19 gennaio 2004 – A seguito di quanto riportato da alcuni organi di informazione, Snia Spa precisa che il fatturato della società, esclusa la componente biomedica, a fine 2003 dovrebbe attestarsi intorno ai 400 milioni di Euro

TISCALI IN MERITO A NOTIZIE DIFFUSE DA REUTERS
Cagliari, 19 gennaio 2004 - In merito alle notizie diffuse il 16 gennaio da Reuters relativamente a presunti problemi di bilancio o di natura finanziaria, Tiscali dichiara che sono false e prive di ogni fondamento. Data l’infondatezza e la gravità di tali affermazioni, Tiscali si riserva di agire nei confronti di eventuali responsabili nella diffusione di tali notizie. Inoltre viene precisato che il bond convertibile di 209,5 milioni di Euro è in scadenza a settembre 2006.

MONDADORI: CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI 2004
Segrate 19 gennaio 2004 – Arnoldo Mondadori Editore S.p.a. Rende note le date previste nel corso dell’anno per l’esame dei dati economico-finanziari da parte del Consiglio di Amministrazione e per la relativa comunicazione al mercato: giovedì 25 marzo 2004: progetto di bilancio e bilancio consolidato al 31 dicembre 2003; giovedì 13 maggio 2004: relazione trimestrale al 31 marzo 2004; giovedì 9 settembre 2004: relazione semestrale al 30 giugno 2004; giovedì 11 novembre 2004: relazione trimestrale al 30 settembre 2004. Il 25 marzo 2004, successivamente alla comunicazione dei risultati del bilancio relativo all’esercizio 2003, è programmato un incontro con analisti finanziari e investitori istituzionali per la presentazione dei dati contabili 2003. Il giorno successivo alla diffusione dei risultati delle relazioni semestrale e trimestrali relative all’esercizio 2004 sono invece previste apposite conference calls per la presentazione dei dati contabili alla comunità finanziaria. In relazione al disposto dell’art. 82 comma 2 della deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 si comunica che il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2003 approvati dal Consiglio di Amministrazione saranno resi disponibili, presso la sede sociale e la Borsa Italiana S.p.a., entro il termine del 30 marzo 2004 e che la relazione semestrale al 30 giugno 2004 sarà resa pubblica entro il termine del 13 settembre 2004. Conseguentemente la società è esonerata dalla pubblicazione delle relazioni trimestrali riferite al quarto trimestre dell’esercizio 2003 ed al secondo trimestre dell’esercizio 2004. L’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2003 è programmata per lunedì 26 aprile in prima convocazione e per martedì 4 maggio 2004 in seconda convocazione. Eventuali variazioni relative ai dati di cui sopra verranno tempestivamente comunicate al mercato.  

SKF:RIDUZIONE DI PERSONALE ALLA OVAKO STEEL
Göteborg, 19 gennaio 2004 A seguito delle discussioni tra la direzione della Ovako Steel e i sindacati, riguardanti la ristrutturazione della società, verrà effettuata una riduzione di 165 unità del personale, ossia di circa l’8 percento del numero di persone a ruolo. La capacità produttiva della Ovako Steel non dovrebbe risentirne. Il costo di questa ristrutturazione è incluso nelle misure annunciate nella relazione dei primi nove mesi pubblicata ad ottobre dello scorso anno.

LA REGIONALIZZAZIONE DEL BILANCIO PREVIDENZIALE ITALIANO
Roma, 19 gennaio 2004 - Sarà presentato martedì 20 gennaio, presso il Parlamentino del Cnel, il 4^ Rapporto sulla regionalizzazione del bilancio previdenziale italiano. A illustrare i dati del Rapporto sarà il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Alberto Brambilla. I lavori, il cui inizio è previsto per le ore 9, saranno aperti dal presidente del Cnel, Pietro Larizza. Sono previsti gli interventi delle parti sociali, rappresentate dal segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, dal presidente di Confcommercio, Sergio Billè, dal presidente di Confapi Daniele Broggi, dal vicepresidente di Confindustria, Guidalberto Guidi, e dal presidente di Confartigianato, Luciano Petracchi. Il punto di vista delle Regioni verrà illustrato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. I lavori saranno conclusi (alle 12.30 circa) dall’intervento del ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione , Umberto Bossi.

CONFINDUSTRIA CHIEDE AL GOVERNO LA TUTELA DEL MADE IN ITALY "IL NUOVO STRUMENTO NON DOVRÀ OSCURARE LO STORICO MARCHIO URGENTE L'ETICHETTA D'ORIGINE PER I PRODOTTI EXTRA EUROPEI"
Roma, 19 gennaio 2004 – "E' cruciale che l'industria italiana non perda il fondamentale valore che il marchio made in Italy riveste nel mondo. L'eventuale e necessario strumento di tutela europeo non dovrà oscurare, o peggio, cancellare lo storico marchio che da decenni contraddistingue la qualità, il prestigio e la insostituibilità dei prodotti italiani nel mondo": Confindustria sollecita il governo a tutelare l'origine dei prodotti italiani e chiede di approfondire senza indugio con la Commissione europea la riflessione sui meccanismi legislativi necessari a proteggere, accanto a quello europeo, anche i singoli marchi nazionali, imponendo invece ai prodotti extra-europei il marchio d'origine. Le notizie stampa sul documento Ue relativo al "made in Europe" – fa notare Confindustria – hanno offerto informazioni imprecise che possono destare preoccupazioni nel mondo produttivo per le possibili ripercussioni negative che una disciplina sbagliata della tutela dei prodotti potrebbe avere sullo storico valore del made in Italy. Il ruolo del governo italiano durante il semestre di Presidenza Ue è stato di assoluta importanza, sia nell'avviare un'efficace consultazione con il mondo dell'impresa, sia nell'attirare l'attenzione dei partner europei sui contenuti della proposta, sia, infine, per aver sostenuto con lucidità e con vigore tale proposta, dando così avvio ai lavori della Commissione. L'industria italiana – rileva Confindustria - ritiene che non vi siano ostacoli ad associare al "made in Eu" il "made in Italy", permettendo così al consumatore europeo e mondiale di conoscere, oltre all'Europa, anche il paese di origine del prodotto che acquista. Quanto ai prodotti extra europei, Confindustria condivide la necessità di tutelare il consumatore e le imprese da importazioni di prodotti contraffatti o provenienti da paesi che non rispettano le più elementari regole del mercato. Per questo sollecita l'imposizione obbligatoria del marchio d'origine per le merci importate, così come avviene negli Stati Uniti, in Giappone e in Cina.

FOGGIA - CAMERA DI COMMERCIO: IMPRENDITORIA FEMMINILE E TERRITORI: STRATEGIE CAMERALI A CONFRONTO
Foggia, 19 gennaio 2004 - Mercoledì 21 gennaio alle ore 09.00 presso la Camera di commercio si terrà un seminario nazionale sul tema “Imprenditoria femminile e territori: strategie camerali a confronto”. L’incontro è promosso dal Comitato per l’imprenditoria femminile e dalla Camera di commercio di Foggia, in collaborazione con Unioncamere e con Asseforcamere prevede il seguente svolgimento: Saluto ai partecipant:i Luigi Lepri Presidente Camera di commercio di Foggia. Interventi introduttivi: Adriana Mauro, Responsabile Imprenditoria femminile Ministero Attività Produttive; Ugo Girardi, Vice Segretario generale Unioncamere; Germana Calviello, Coordinamento Donne d’impresa; Mariangela Gritta Grainer, Consulente Asseforcamere. Tavola rotonda Coordina: Lucia La Torre , Presidente Comitato per l’imprenditoria femminile Camera di commercio di Foggia. Interventi programmati: Cristina Bandinelli , Coordinatrice regionale della Toscana; Giovanna Boschis Politano, Coordinatrice regionale del Piemonte; Adele Campagna Sorrentino, Coordinatrice regionale della Sicilia; Patrizia De Luise, Coordinatrice regionale della Liguria; Giuliana Giacinti , Coordinatrice regionale delle Marche; Gianna Martinengo, Presidente Cif Milano; Alessandra Pasetti, Sede Bruxelles Unioncamere; Francesca Pasin , Coordinatrice regionale del Veneto; Anna Tanzi Caminetti, Coordinatrice regionale dell’Emilia Romagna; Nadia Venerus, Coordinatrice regionale del Friuli Venezia Giulia. Alle Ore 13.00 è prevista una Conferenza stampa

ISVAP: AGENZIA NUOVA MAA ALBISOLA
Roma, 19 gennaio 2004 - In relazione al caso dell’agente Cristina Vetrini di Albisola, l’Isvap comunica di avere già provveduto ad avviare le opportune attività istruttorie e di verifica sui soggetti coinvolti. Nel frattempo, per offrire la possibilità di ottenere con immediatezza idonea copertura dei rischi e ferme restando le ulteriori iniziative a seguito della suddetta attività di accertamento, l’Isvap in accordo con l’Ania ha formulato le seguenti indicazioni riguardanti i contratti assicurativi rilasciati dalla sig.A Vetrini: Per quanto riguarda tutti i contratti assunti dalla sig.A Vetrini in vigenza di rapporti di intermediazione con le società mandanti, gli stessi sono validi e gli assicurati sono invitati a rivolgersi alle imprese interessate, che hanno messo a disposizione degli utenti un numero telefonico dedicato, per le opportune verifiche Per ulteriori informazioni è comunque possibile rivolgersi direttamente all’Isvap 06.42.133.000; Per i contratti r.C.auto assunti dalla sig.A Vetrini in assenza di valido rapporto di intermediazione – diretto o indiretto - con le società mandanti, le imprese interessate rilasceranno a tutti gli assicurati presso la sig.A Vetrini e senza costi aggiuntivi copia dell’ attestato di rischio relativo all’ultima annualità regolarmente conclusa, previa esibizione della documentazione in loro possesso e di copia della denuncia presso le Autorità competenti in merito al comportamento illecito subito; le imprese che riceveranno proposte per la copertura r.C.auto da parte degli assicurati in questione provvederanno, previa acquisizione di copia della denuncia alle Autorità di cui sopra, alla corretta ricostruzione della sinistralità pregressa sulla base della copia dell’ultimo valido attestato di rischio in possesso degli stessi nonché di apposita dichiarazione sottoscritta dall’interessato sulla sinistralità eventualmente intervenuta nel periodo non coperto dall’attestato di rischio.

CLAMOROSO: IL PREZZO DEL CAPPUCCINO SCENDE A 0,77 EURO I CONSUMATORI BATTONO L’ARROTONDAMENTO. ECCO COSA E’ SUCCESSO NEL BAR DI LADISPOLI OGGETTO DELL’IMPORTANTE SENTENZA CONTRO GLI ARROTONDAMENTI AL RIALZO E INTANTO SI PREPARANO ALTRE CAUSE ANALOGHE
Roma, 19 gennanio 2004 - I consumatori battono l’arrotondamento e il prezzo del cappuccino scende a 0,77 euro. Questo è avvenuto oggi nel famoso bar di Ladispoli oggetto della clamorosa sentenza del Giudice di Civitavecchia che ha condannato l’arrotondamento dei prezzi al rialzo. Alle ore 16 il Presidente Codacons, Avv. Carlo Rienzi, ha dato appuntamento alla stampa per andare a degustare un buon cappuccino nel bar in questione, sito in Via di Settevene Palo 12, e pretendere l’applicazione della sentenza del Giudice. Alla presenza di una piccola folla di curiosi, giornalisti e vigili urbani, Rienzi, dopo aver preso il cappuccino, sentenza alla mano ha chiesto alla responsabile del bar di pagare quanto stabilito dal Giudice Bugliari, e cioè 0,77 euro anziché 1 euro. La responsabile dell’esercizio, pur ribadendo il proprio diritto a vendere il cappuccino a 1 euro, ha dato applicazione alla sentenza, battendo uno scontrino di 0,77 euro. “Si tratta di un’importantissima vittoria dei consumatori che battono l’arrotondamento selvaggio”, ha dichiarato l’Avv. Rienzi commentando il calo del prezzo. “Staremo a vedere come si comporterà il bar nei prossimi giorni”. Le foto dell'evento sono disponibili presso l'Ansa e l'Associated press. Intanto si preparano altre cause simili, la prima delle quali potrebbe partire da Ravenna, dove il biglietto per il ponte mobile del Canale Candiano l’1 gennaio 2002 passò da 1.000 lire a 0,70 euro, con un aumento del 35% che ha fatto imbufalire i tanti residenti che oggi giorno attraversano il canale utilizzando il ponte…”arrotondato”. Chiunque voglia fare cause contro gli arrotondamenti, conclude il Codacons, può trovare la guida utile sul sito www.Codacons.it

EURO: LA VENDETTA DEL CAPPUCCINO. MIGLIAIA DI CITTADINI VOGLIONO GIA' FARE CAUSA PER L'ARROTONDAMENTO DEI PREZZI ECCO TUTTI COLORO CHE POSSONO CHIEDERE IL RISARCIMENTO DA ARROTONDAMENTO. SUL SITO DEL CODACONS LA GUIDA PRATICA PER FAR CAUSA 
Roma, 19 gennaio 2'004 - Dal 16 gennaio  il Codacons è subissato dalle richieste dei cittadini che, avendo appreso la notizia della prima causa vinta per arrotondamento dei prezzi al rialzo nella conversione lira/euro – causa intentata dal Codacons contro un bar di Ladispoli (Rm) che l’1.1.2002 ha portato il prezzo del cappuccino da 1.500 lire a 1 euro – intendono avviare la stessa causa. Ecco perché il Codacons ha inserito sul proprio sito internet www.codacons.it  una guida pratica attraverso la quale i consumatori possono ottenere info utili sulla questione e far valere le proprie ragioni. Ma chi può intentare una causa contro l’arrotondamento per eccesso dei prezzi? In sostanza tutti i consumatori il cui negoziante non abbia rispettato i principi fissati dalle legge (elencati in coda al presente comunicato) nella conversione dei prezzi dalla lira all’euro. Facciamo alcuni esempi di categorie di soggetti che possono avviare tale causa:
- ad esempio chi aveva un abbonamento nel settore dei trasporti (pullman, bus, treni, ecc.) il cui prezzo a partire dall’1.1.2002 sia stato arrotondato per eccesso, e conserva ancora entrambi gli abbonamenti;
- chi abbia biglietti di cinema che dimostrino la differenza di prezzo tra il 2001 e il 2002;
- abbonamenti a teatri che abbiano arrotondato per eccesso;
- chi ha subito arrotondamenti al rialzo sulle tratte autostradali (dimostrabili attraverso ricevute, telepass, ecc.);
- chi ha subito arrotondamenti al rialzo delle commissioni bancarie dimostrabili dagli estratti conti;
- buoni pasto e ticket restaurant il cui prezzo sia variato nella fase di cambio della moneta;
- chi possa dimostrare gli aumenti dei prezzi delle macchinette automatiche distributrici di bevande;
- chi conserva biglietti di ingresso delle discoteche o musei che attestano gli arrotondamenti;
- chi conserva ricevute dei pagamenti per i parcheggi auto arrotondati;
- tessere di abbonamento varie arrotondate (videoteche, centri estetici, ecc.);
- ricevute fiscali di liberi professionisti che hanno arrotondato le tariffe nella conversione
Molto più in generale, fa sapere il Codacons, chiunque conservi scontrini o documenti o anche semplici testimonianze degli avvenuti arrotondamenti per eccesso può intentare causa dinanzi ai giudici di pace. Intanto domani una delegazione Codacons, guidata dal Presidente avv. Carlo Rienzi, ha dato appuntamento ai giornalisti alle ore 16 davanti al Bar di Ladispoli protagonista della vicenda, per pretendere che il cappuccino venga venduto a 0,77 euro come stabilito dal Giudice di Civitavecchia Ferdinando Bugliari. Si prevede anche l’intervento delle forze dell’ordine. L’arrotondamento dei prezzi al rialzo nella conversione da lire a euro, avvenuto il 1.1.2002, viola una serie di leggi e regolamenti, e quindi deve essere vietato e sanzionato. A stabilirlo il Giudice di pace di Civitavecchia, Ferdinando Bugliari. Il Giudice ha stabilito che nella conversione da lire a euro sono vincolanti:
1) il D. lgs. 213/98, che recepisce e fa proprie le seguenti direttive e prescrizioni:
- il Protocollo di intesa 7/12/01 stipulato tra consumatori, commercianti e Ministero delle attività produttive per combattere fenomeni di “arrotondamento dei prezzi e di scarsa trasparenza in sede di conversione dei prezzi al consumo”;
- la delibera 15/11/01 n.90 del CIPE secondo cui la “ridenominazione in euro degli importi monetari che esprimono i corrispettivi unitari relativi a tariffe e prezzi regolamentati nei settori di pubblica utilità deve avvenire nel rispetto delle regole comunitarie di conversione e arrotondamento di cui agli artt. 4 e 5 del Regolamento CE n. 1103/1997, come recepito dall’art. 2 della delega 433/97 e dagli artt. 3 e 4 del D. Lgs 213/98 (legge delegata)”;
- la normativa sul commercio, costituita dalla legge/delega 59/97 (art.4, quarto comma) e dalla legge/delegata D. Lgs. 114/98 /artt.1,2,14 e 22), secondo cui deve perseguirsi “la trasparenza del mercato, la concorrenza, la pubblicità dei prezzi e soprattutto la tutela del consumatore”.
2) la legge 281/98, la quale riconosce in favore dei consumatori, tra l’altro, il diritto alla correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali concernenti beni e servizi e il diritto a una adeguata informazione art. 1 lett. c) ed e)

GRUPPO ENECO: CONTRATTI PER 4 MILIARDI DI KWH E FATTURATO DI 380 MILIONI DI EURO NEL 2004 IMPORTERÀ DALL’ESTERO (FRANCIA, SVIZZERA, SLOVENIA, AUSTRIA, GRECIA) 195 MEGAWATT CHE FORNIRANNO 1 MILIARDO E MEZZO DI KWH A TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
Bolzano, 19 gennaio 2003 - Eneco Trade, società del gruppo Eneco, secondo distributore in Italia nel mercato dell’energia per numero di clienti, ha annunciato oggi di aver concluso accordi di fornitura di energia elettrica sul mercato libero nel 2004 per un totale di 4 miliardi di kwh. Questi accordi di fornitura produrranno un fatturato di circa 380 milioni di euro. Nel 2004, infatti, Eneco Trade importerà 195 megawatt (64 Grtn, 131 diretti) destinati a tutto il territorio nazionale, grazie ai rapporti consolidati con i principali operatori internazionali e alle deleghe già ricevute dagli utenti finali. L’energia importata, che genererà 1 miliardo e mezzo di Kwh, proviene dall’estero e in particolare dalla frontiera nord-ovest (Francia e Svizzera), da quella nord-est (Slovenia e Austria) e dalla frontiera meridionale (Grecia). Unita ai Kwh prodotti e a quelli acquistati dai maggiori operatori nazionali con accordi pluriennali, permetterà di raggiungere nell’anno in corso un’erogazione complessiva a clienti finali pari a 4 miliardi di Kwh per un fatturato di 380 milioni di euro. Stefano Podini, presidente del Gruppo Eneco, ha dichiarato: «Questi dati dimostrano come il nostro Gruppo, che ha forti radici nel territorio altoatesino, abbia conquistato negli anni una posizione di leadership nel settore dell’energia in Italia: siamo infatti saliti dal terzo al secondo posto per numero di clienti e ci posizioniamo settimi in assoluto per numero di bande importate, immediatamente dopo i grandi operatori».

AL VIA LA MOBILITY CONFERENCE EXHIBITION 2004 OGGI APRE I BATTENTI LA “TRE GIORNI” DI CONVEGNI, DIBATTITI E PRESENTAZIONI DI SERVIZI E PRODOTTI CONNESSI ALLE INFRASTRUTTURE, ALL’AMBIENTE E ALLA QUALITÀ URBANA.
Milano, 19 gennaio 2004 – Oltre 170 relatori suddivisi tra Pubblica Amministrazione e mondo delle imprese; diversi convegni con numerosi esponenti istituzionali e di governo; decine di incontri e workshop tematici; stand allestiti all’interno del Centro Congressi Assolombarda di via Pantano 9 e in Camera di Commercio, a Palazzo Affari ai Giureconsulti, in via Mercanti 2, inoltre virtual stand sul portale www.Mobilityconference.it; 49 imprese che esporranno prodotti e servizi connessi alle infrastrutture, all’ambiente e alla qualità urbana. Sono queste le cifre più importanti della Mobility Conference Exhibition, promossa da Assolombarda e Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano per il 19-20-21 gennaio 2004, con lo scopo di dare un contributo attivo sulle questioni connesse alla mobilità di merci e persone e al miglioramento della qualità urbana e alla quale parteciperanno migliaia di visitatori. “Con questa iniziativa”, ha spiegato Michele Perini, Presidente di Assolombarda presentando alla stampa la manifestazione insieme al Presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano, Carlo Sangalli, “vogliamo favorire la messa in rete di informazioni tra chi produce e chi domanda prodotti e soluzioni inerenti le infrastrutture, i trasporti e la mobilità, mettendo a disposizione della Pubblica Amministrazione tutte le soluzioni già create dalle imprese”. Richiamare l’attenzione sui temi della mobilità è sembrato ad Assolombarda e Camera di Commercio di Milano assolutamente necessario, perché il sistema infrastrutturale italiano, e quello lombardo in particolare appare ancora del tutto inadeguato alle esigenze delle imprese. “A dimostrarlo”, ha sottolineato Perini, “bastano pochi numeri: a Milano risiede il 44% delle imprese del territorio provinciale; nella sua provincia è concentrato il 42% delle imprese lombarde e il 7% di quelle italiane. Un insieme di grandi imprese nazionali, di imprese a partecipazione estera e di migliaia di Pmi dà vita a un sistema plurisettoriale, multidimensionale, internazionale, integrato e fortemente dinamico, anche dal punto di vista delle modalità di produzione e distribuzione e, più in generale, dell’intero ciclo logistico. Questo sistema rappresenta il cuore pulsante dell’economia italiana e uno dei motori di quella europea ed esprime una domanda di mobilità a fronte della quale la nostra dotazione ferroviaria e autostradale è del tutto inadeguata. Il gap da recuperare è forte”, ha concluso Perini, “e non c’è assolutamente tempo da perdere”. “Un sistema efficiente di trasporto - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - gioca un ruolo fondamentale nella competitività di un’area urbana e costituisce di per sé un elemento importante per lo sviluppo dell’economia della città. Basti solo pensare che a Milano 17 mila imprese sono impegnate nel settore dei trasporti, primato italiano. E’ importante che imprese, cittadini e consumatori possano muoversi agevolmente e in tempi ragionevoli. Il tema della infrastrutture e del traffico è un tema di democrazia, di pari opportunità: la libera mobilità in un’area metropolitana significa accessibilità, significa “città a misura d’uomo”, significa attenzione anche per le categorie più deboli. Significa, in una parola, qualità della vita. Ed è un tema vasto, che richiede la fatica delle alleanze e l’apertura ad una dimensione internazionale. Ecco perché la Camera di Commercio di Milano è attiva da tanti anni per promuovere le grandi infrastrutture locali ed anche europee, a partire dal Corridoio 5” . La carenza di infrastrutture e la congestione hanno effetti negativi sia sotto il profilo economico, rappresentando un onere aggiuntivo per le imprese, in particolare per quanto riguarda l’aumento dei costi di trasporto e l’aumento dei tempi di consegna delle merci, sia per quanto riguarda la qualità ambientale e la salute. Rispetto a tutte queste criticità, il contributo attivo che il “sistema delle imprese” può dare per migliorare la mobilità delle merci e delle persone è notevole, e molti sono i settori coinvolti nel fornire risposte ai bisogni e alle necessità che ne derivano. Con questa consapevolezza, è stata promossa la Mobility Conference Exhibition come qualificato momento di confronto e di conoscenza fra tutti i soggetti coinvolti. Nelle tre giornate di convegni, workshop e incontri previsti si svilupperanno, in particolare, tre filoni di approfondimento. 1) Infrastrutture e reti per il trasporto di merci, persone e informazioni, indispensabili per la competitività e lo sviluppo di un sistema economico come il nostro. L’offerta di infrastrutture fisiche per il trasporto di merci, persone e informazioni è elemento centrale e indispensabile per la competitività di un sistema economico e per lo sviluppo sociale di un territorio. In particolare le aree metropolitane, rappresentando i nodi delle reti in quanto luoghi di incontro e convergenza dei flussi economici e sociali, sono oggi il punto nevralgico per l’efficienza dei sistemi territoriali. Come governare la complessità? Quali progetti infrastrutturali che interessano il nostro Paese sono indispensabili per rimanere agganciati all’Europa e quali sono i progetti infrastrutturali di connessione tra le grandi reti e l’area lombarda e milanese? Come può essere possibile finanziare le opere in un contesto di scarsità di risorse pubbliche? Quali problemi occorre affrontare, una volta aperti i cantieri, rispetto alle disponibilità di risorse umane e tecniche? A che punto è la liberalizzazione nel mercato dei servizi di trasporto e la sua attuazione come può contribuire alla migliore efficacia ed efficienza del settore? Fanno parte di questo filone tematico i seguenti 7 incontri: Gestire la complessità nelle Aree metropolitane: nodi infrastrutturali, economici e politici per la competitività del Paese; Logistica e sviluppo del sistema infrastrutturale lombardo; Il Project financing per il finanziamento di progetti infrastrutturali per la città. Il caso: l’intervento di fluidificazione dell’anello dei Bastioni di Milano; I cantieri delle Infrastrutture: domanda e offerta di risorse umane e tecniche; Sviluppo delle reti: l’Italia in Europa; La distribuzione delle merci in ambito metropolitano; Liberalizzazione e concorrenza nel nuovo mercato dei servizi di trasporto. 2) Innovazione e qualità dei prodotti e dei processi. Accanto alla disponibilità di infrastrutture fisiche del trasporto è importante che sia raggiunta l’efficienza e l’efficacia nella circolazione e nella mobilità di merci e persone. Pertanto assumono importanza i servizi a supporto della logistica, della distribuzione delle merci e della mobilità delle persone, nonché delle tecnologie atte a supportare la gestione del trasporto. Quali sono i problemi per la logistica e la distribuzione delle merci, quali le esperienze in atto per affrontarli e quali servizi le imprese sono in grado di offrire? Quali innovazioni tecnologiche consentono una migliore gestione della mobilità? Anche una progettazione di qualità e l’uso di materiali innovativi a supporto dell’analisi dell’impatto delle infrastrutture sul territorio sono aspetti fondamentali che non si possono trascurare se si vuole rendere le nostre città più vivibili. A che punto è la ricerca in questo settore? Quali sono le esperienze più qualificate messe in campo oggi? La cura nella progettazione può consentire la realizzazione di infrastrutture condivise e compatibili con l’ambiente? Come può un settore importante come la chimica contribuire a rendere le città più vivibili? Fanno parte di questo filone tematico i seguenti 5 incontri: Information & Communication Technology e Mobilità: tecnologie, servizi e applicazioni per il movimento delle persone e delle merci; Presentazione alla stampa del Progetto Innovazione Sostenibile della Regione Lombardia; Tecnologie per l’infomobilità: innovazione e gestione; Una progettazione di qualità per una mobilità di qualità; La chimica per la qualità nella città. 3) Sviluppo sostenibile della mobilità. La crescente domanda di trasporto rende oggi ancora più critica la pressione esercitata sull’ambiente e sulla qualità della vita dai sistemi di mobilità. L’uso di combustibili e di sistemi di trazione a basso impatto ambientale sono oggi una delle sfide che il mondo delle imprese si pone per affrontare il tema della migliore qualità della vita, indispensabile per una crescita sana delle persone, delle imprese e della società nel suo complesso. La sostenibilità, infatti, non ha soltanto significati ambientali ma comprende anche i modelli di sviluppo economico e sociale, un diverso approccio culturale sugli stili di vita e di lavoro, la ricerca e l’innovazione. Quali sono le fonti energetiche innovative e quanto è fattibile economicamente e tecnicamente il loro utilizzo? Quali le tecnologie necessarie? La gestione della mobilità con riferimento agli spostamenti casa-lavoro può essere utile, e in che termini, allo sviluppo di una mobilità di qualità? Fanno parte di questo filone tematico i seguenti 6 incontri: Il metano per la mobilità: applicazioni e sviluppi in ambito urbano; Sostenere la mobilità sostenibile: mobility management, sicurezza stradale e nuove tecnologie; Energia e ambiente: scenari e prospettive. “Ri-parliamo” di idrogeno e nucleare; Le nuove frontiere dei combustibili, dei carburanti e dei sistemi di trazione a basso impatto ambientale; Premio Assotec: “I giovani e l’Energia per il futuro”; Le esperienze di car sharing in Italia e in Lombardia.

SURETE AERIENNE: LA COMMISSION ETABLIT UNE LISTE COMMUNAUTAIRE D'OBJETS INTERDITS A BORD DES AVIONS DE TRANSPORT DE PASSAGERS
Bruxelles, le 19 janvier 2004 - La Commission a adopté un règlement qui établit, pour la première fois, une liste approuvée au niveau communautaire d'objets interdits à bord des avions de transport de passagers. L'objectif premier de la réglementation est d'indiquer très précisément aux passagers embarquant dans des aéroports de l'Ue les objets qui seront confisqués aux points de contrôle de sûreté. "Il s'agit d'une nouvelle étape dans la politique de la Commission visant à appliquer des normes élevées en matière de sûreté de l'aviation civile grâce à l'établissement de règles harmonisées" a déclaré Loyola de Palacio, vice-présidente de la Commission. La Commission a adopté un règlement établissant une liste d'objets qu'il est formellement interdit aux passagers d'introduire à bord de tout avion au départ d'un aéroport de l'Union européenne. La nouvelle législation exige également des autorités nationales qu'elles informent les passagers du contenu de la liste avant que la procédure d'enregistrement ne soit terminée. Cette liste pourrait, par exemple, être affichée à l'intérieur de la zone d'enregistrement d'un aéroport pour donner aux passagers le temps de se défaire des objets figurant sur la liste, par exemple en les mettant dans les bagages voyageant en soute, plutôt que de se les faire confisquer à un point de contrôle de sûreté de l'aéroport. La liste des objets interdits n'est pas exhaustive puisqu'il est toujours possible de concevoir de nouveaux types d'armes potentiellement dangereux. Toutefois, dans le cas où une autorité compétente souhaiterait interdire un objet qui ne figure pas sur la liste communautaire, elle serait tenue d'en informer correctement les passagers avant l'enregistrement. Les autorités chargées de faire respecter la loi seront bien entendu toujours habilitées à confisquer tout objet non mentionné sur la liste et jugé potentiellement dangereux sur la base d'une évaluation locale particulière des risques effectuée sur place. Quoi qu'il en soit, en ce qui concerne la majorité des objets et la majorité des passagers, ce nouveau règlement de la Commission devrait permettre d'instaurer un système plus transparent et donc plus intelligible que le système actuel. La Commission a également adopté une liste similaire, mais plus restreinte, d'objets qu'il est interdit de transporter dans la soute des avions (c'est-à-dire dans les bagages enregistrés des passagers). Des règles communes sont également définies concernant l'utilisation d'objets par ailleurs interdits par le personnel dans les zones de sûreté à accès réglementé. Elles s'appliquent à l'utilisation d'outils à des fins d'entretien et de réparation. La Commission mettra cette liste à jour en temps voulu avec l'aide d'un comité composé de représentants des États membres(1). Annexe - Il est interdit aux passagers d'introduire les articles suivants dans la zone de sûreté a accès réglemente et dans la cabine d'un aéronef: a) Revolvers, armes à feu & armes - Tout objet capable ou apparemment capable de libérer un projectile ou d'occasionner des blessures, tel que: armes à feu de toutes sortes (pistolets, revolvers, carabines, fusils, etc.) ; copies et imitations d'armes à feu ; pièces détachées d'armes à feu (à l'exception des dispositifs de visée et des lunettes télescopiques) ; pistolets et carabines à air comprimé et fusils à plomb ; pistolets lance-fusées; pistolets de starter; pistolets et fusils de jeu de tous types ; pistolets et fusils à barillet; pistolets et fusils industriels à culasse mobile et à grenaille ; arbalètes; lance-pierres; harpons et les fusils à harpon ; pistolets d'abattage; dispositifs incapacitants et neutralisants tels les aiguillons électriques, les projectiles à décharge électrique (Taser) ; briquets en forme d'arme à feu. B) Armes pointues/tranchantes et les objets coupants - Les articles pointus ou équipés d'une lame capables d'occasionner des blessures, tels que: haches et hachettes; flèches et fléchettes; crampons; harpons et lances; piolets et pics à glace; patins à glace; couteaux verrouillables ou à cran d'arrêt, quelle que soit la longueur de la lame ; couteaux, y compris les couteaux de cérémonie, dont la lame dépasse 6 cm , en bois ou en tout autre matériau suffisamment solide pour que le couteau puisse être utilisé comme arme ; couperets; machettes; rasoirs à lame nue et lames nues (à l'exclusion des rasoirs de sécurité ou des rasoirs jetables et des lames dans des étuis distributeurs) ; sabres, épées et cannes à épée ; scalpels; ciseaux dont les lames dépassent 6 cm ; bâtons de ski et de marche/randonnée ; étoiles de lancer (shuriken) ; outils de métiers pouvant être utilisés comme des armes pointues ou tranchantes, tels que les perceuses et les forets, les cutters, les couteaux à lames multiples, les scies en tous genres, les tournevis, les barres à mine, les marteaux, les pinces coupantes, les clés plates ou à molette, les chalumeaux. C) Instruments contondants - Tout instrument contondant capable d'occasionner des blessures, tel que: battes de base-ball et de soft-ball ; matraques ou gourdins - rigides ou souples - telles que les triques, gourdins, bâtons et matraques ; battes de cricket; clubs de golf; crosses de hockey; bâtons de jeu de crosse; pagaies de kayak et de canoë ; planches à roulettes; queues de billard, de snooker et de billard américain ; cannes à pêche; équipements d'arts martiaux, tels que les coups de poing américains, les massues, les matraques, les fléaux d'armes, les nunchakus, les kubatons, les kubasaunts. D) Substances explosives et inflammables - Toute substance explosive ou hautement inflammable représentant un risque pour la santé des passagers et de l'équipage ou la sécurité/sûreté de l'aéronef ou des biens, telle que: munitions; amorces; détonateurs et cordeaux détonants; explosifs et engins explosifs; copies ou imitations de matières ou dispositifs explosifs ; mines et autres explosifs militaires; grenades de tous types; gaz et conteneurs de gaz (par ex. Butane, propane, acétylène, oxygène) de grand volume ; feux d'artifice, fusées de toutes formes et autres articles pyrotechniques (y compris les bombes de table et les rubans d'amorces) ; allumettes autres que les allumettes de sûreté ; bombes ou cartouches fumigènes; combustibles liquides inflammables, comme l'essence, le carburant diesel, l'essence à briquet, l'alcool, l'éthanol ; bombes de peinture en aérosol; essence de térébenthine et diluants pour peinture ; boissons alcoolisées titrant plus de 70% en volume («140% proof»). E) Substances chimiques et toxiques - Toute substance chimique ou toxique représentant un risque pour la santé des passagers et de l'équipage ou pour la sécurité/sûreté de l'aéronef ou des biens, telle que: acides et alcaloïdes, par ex. Les piles et batteries à électrolyte susceptibles de couler ; substances corrosives et produits de blanchiment, par ex. Le mercure, le chlore ; vaporisateurs de substances neutralisantes ou incapacitantes, tels que les ; vaporisateurs Mace, les vaporisateurs à gaz poivré et les vaporisateurs à gaz lacrymogène ; matières radioactives, par ex. Les isotopes médicaux ou commerciaux poisons ; substances dangereuses infectieuses ou biologiques, par ex. Le sang infecté, les bactéries et les virus ; matières présentant un risque d'inflammation ou de combustion spontanée. Extincteurs d'incendie. Les articles suivants sont interdits dans les bagages de soute : Explosifs, y compris les détonateurs, les amorces, les grenades, les mines et les explosifs ; gaz: propane, butane; • liquides inflammables, y compris l'essence et le méthanol ; solides inflammables et substances réactives, y compris le magnésium, les allume-feu, les feux d'artifice, les fusées de signalisation ; oxydants et péroxides organiques, y compris l'eau de Javel, les kits de réparation de carrosserie ; substances toxiques ou infectieuses, y compris le poison à rat, le sang infecté ; matières radioactives, par ex. Les isotopes médicaux ou commerciaux ; substances corrosives, y compris le mercure, les batteries de véhicules ; composants de systèmes d'alimentation des véhicules ayant contenu du carburant.  

SCIOPERO DI ADR HANDLING - L’ENAC CONVOCA I VERTICI DELLA SOCIETÀ
Roma, 19 gennaio 2004 - In merito allo sciopero del 16 gennaio della società di servizi di assistenza a terra Adr Handling che opera nell’aeroporto di Roma Fiumicino, il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, ha disposto la convocazione dei vertici della società presso la Direzione Generale dell’Enac martedì 20 gennaio p.V..

ALITALIA RITORNA A VERONA CON DUE VOLI GIORNALIERI ROMA-VERONA-ROMA
Roma, 19 gennaio 2004 - Alitalia ritorna dopo molti anni a Verona con due voli giornalieri da Roma così distribuiti: Verona-roma Az 1490 7,30-8,30; Verona-roma Az 1494 19-20; Roma-verona Az 1491 17,15-18,20; Roma-verona Az 1493 20,50-21,55. A partire da 1° marzo Alitalia inserisce la terza frequenza giornaliera Roma-verona ore 9,10-10,15 e Verona-roma ore 10,55-11,55. Il ritorno degli aerei Alitalia sull'aeroporto "Valerio Catullo" era già stato annunciato alla fine di novembre 2003 dal Direttore Generale, Marco Zanichelli, nel corso della presentazione delle novità operative per l'estate 2004 che, tra le numerose annunciate, prevedeva anche il collegamento Roma-verona, che rappresenta per Alitalia la prima opportunità - tra quelle attualmente non operate - per crescere sul mercato domestico, nonché un mezzo per consolidare la propria posizione di mercato sull'hub di Fiumicino. "Il ritorno di Alitalia su Verona rientra in un più ampio programma di sviluppo della rete così come contemplato nel Piano industriale - ha sottolineato il Direttore Vendite Italia, Andrea Tucci -. Sviluppo che, per quanto concerne il Veneto, va ad incidere anche sull'aeroporto "Marco Polo" di Venezia. E' un'attenzione particolare quella di Alitalia sul Veneto perché il potenziale di traffico passeggeri sul polo aeroportuale di Venezia e Verona è notevole; basti pensare che sul Marco Polo di Venezia nel corso del 2003 sono transitati oltre 5 milioni di passeggeri e a Verona sono stati oltre i 2 milioni e 400 mila." "Vediamo con assoluto favore il ritorno di Alitalia sul nostro scalo" ha commentato il Presidente del Catullo, Fulvio Cavalleri. "Speriamo non si limiti al Verona-roma ma si estenda ad altre rotte domestiche e non domestiche non coperte da altri vettori, così da ampliare l'offerta ai clienti del nostro territorio.  

NUOVO SALES & MARKETING MANAGER PER LOTTO SPORT DEUTSCHLAND
Montebelluna (Tv), 19 gennaio 2004 - Dal 7 Gennaio scorso Savino Carbotta ha assunto la posizione di Sales & Marketing Manager dell'Agenzia commerciale Lotto Sport Deutschland Gmbh, con sede a Monaco di Baviera. Savino Carbotta, 46 anni, ha ricoperto per diversi anni il ruolo di Key-account Manager in Umbro, con specifica esperienza sul territorio tedesco. In precedenza, le sue esperienze professionali sono maturate in Puma e Reebok. La Germania rappresenta per Lotto un mercato strategico, che ha chiuso il 2003 con un fatturato di 7 milioni di Eur, con un incremento del 75% rispetto al 2002 - chiuso a 4 milioni di Eur. Il segmento calcio e calcetto, con un fatturato di 5,1 milioni di Eur, rappresenta il settore più importante, seguito dal tennis con 1,5 milioni di Eur, e dal leisure con 400 mila Eur. Per il 2004 la previsione è di raggiungere un fatturato di circa 8,5 milioni di Eur. A supporto dell'importanza strategica che la Germania ricopre per Lotto e, a supporto del business, nel 2003 sono stati siglati due importanti contratti di sponsorizzazione total look (abbigliamento e scarpe) con il Borussia Mönchengladbach (1. Bundesliga) e il F.s.v. Mainz 05 (2. Bundesliga) - con scadenza nel 2008. A queste due squadre si aggiunge la fornitura delle sole scarpe nell'Alemannia Aachen militante nella 2. Bundesliga. In Germania, i giocatori che indossano scarpe da calcio Lotto sono più di 100. Il nuovo Sales & Marketing Manager, Savino Carbotta, lavorerà in sinergia con la casa madre di Montebelluna e avrà la responsabilità di gestire la rete commerciale Lotto in Germania e di rafforzare la presenza del marchio sul territorio. "Sono certo che nei prossimi mesi otterremo ulteriori ragguardevoli risultati - ha commentato Carbotta - grazie anche all'eccellente qualità e design delle nuove collezioni Lotto, che andremo a presentare durante il prossimo Ispo che si terrà a Febbraio a Monaco di Baviera."

CONTINUANO LE NOVITÀ IN CASA LOTTO
Milano, 19 gennaio 2004 - Nuovo indirizzo per la sede spagnola di Lotto Sport Espana che ha spostato gli uffici nella nuova sede al centro di Madrid, in Calle Pedro Teixeira 8. I nuovi uffici sono dotati degli spazi necessari per la gestione dell'attività commerciale e di un nuovo showroom, che servirà anche ad ospitare le riunioni della rete vendita e a ricevere i numerosi clienti iberici. Un cambio dettato dall'esigenza di assecondare la costante evoluzione del mercato e lo sviluppo della presenza del marchio Lotto in Spagna. Altra novità per Lotto in Cina dove, nei giorni scorsi, alla presenza di Gianni Lorenzato - Vice President & Chief Finance and Operations Officer di Lotto Sport Italia - è stata inaugurata una nuova "branch" Lotto Sport Cina in Dongguan City, nella provincia del Guang Dong - uno dei centri più importanti per l'industria cinese della calzatura. La nuova sede, di oltre 700 metri quadrati , prevede spazi adibiti a show room, ufficio commerciale e R&d. Winston Chen - Ceo di Lotto Sport Taiwan - sarà a capo della nuova struttura, che si inserisce così nei piani di potenziamento ulteriore della presenza del marchio in Far East.

SPREAFICO ASSUME LA GESTIONE DI SIEF E FRUTTEXPORT
Milano, 19 gennaio 2004 - Nell ’ambito della riorganizzazione delle attività del Gruppo Atlanta in Italia,le aziende Sief e Fruttexport sono state cedute ad un gruppo di investitori italiani. Il gruppo Spreafico assume la gestione delle aziende Sief e Fruttexport. Affidando questa gestione al management Spreafico,l'intenzione è di realizzare sinergie nell ’ambito delle attività di produzione,importazione ed esportazione e nel coordinamento delle attività di confezionamento,logistica e distribuzione. Domenico Caccavo,da molti anni responsabile delle sopra menzionate società italiane del Gruppo Atlanta,con il 31-12-2003 cessa le sue funzioni di direzione generale, trasferendole al nuovo team di gestione.Il Sig.caccavo continuerà a collaborare con il Gruppo Sief in qualità di consigliere al fine di garantirne la continuità aziendale. Tanto il Gruppo Atlanta come gli investitori sono lieti di questo passo con il quale viene assicurata la continuazione delle attività di Sief e Fruttexport in Italia,ed allo stesso tempo,con il trasferimento della gestione a Spreafico,si garantisce un management giovane e orientato al futuro. Con questa cooperazione le attività di importazione d ’oltremare del Gruppo Atlanta in Italia verranno intensificate,grazie alla proficua e costruttiva collaborazione fra Direct Fruit Marketing -Dfm Gmbh (Gruppo Atlanta),e il Gruppo Sief ed il Gruppo Spreafico. Le attività di esportazione di prodotti italiani del Gruppo Atlanta continueranno ad essere gestite dalle ditte Scipio &Fischer,lehmann e Lehmann Italia,che saranno coordinate sotto la responsabilità di Dfm.

CONVEGNO: "SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATA PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI PROCESSO INDUSTRIALE" - MILANO, 11 FEBBRAIO.
Milano, 19 gennaio 2004 - Studio L' Ambiente organizza il Workshop:"sistemi Di Gestione Integrata Per La Sicurezza Degli Impianti Di Processo Industriale " – 11 Febbraio - presso Quark Hotel Centro Congressi – Milano Via Lampedusa, 11/a (ingresso Via Ferrari} -20141 Milano – 11 febbraio La sicurezza impiantistica nei processi produttivi di varia natura ha subito, è ormai cosa nota, una rivoluzione in crescendo sia di fatto che di impostazione, la quale ha finito per coinvolgere tutti i termini aziendali. Una rivoluzione copernicana che evidenzia il rischio reale e prevedibile degli impianti di processo come una componente del più ampio aspetto della sicurezza globale. Il Workshop intende dare una panoramica informativa essenziale, bensì di alti contenuti, sulla riconducibilità di tutte le variabili di rischio di processo industriale ad un sistema di gestione e controllo generale integrati; per cui è espressamente consigliato ai manager di impresa, ai direttori di produzione, ai direttori della prevenzione sicurezza e salute, ai responsabili dell'impiantistica ed a tutti coloro che, operando nei loro specifici settori, sono da ritenersi coinvolti nel buon andamento aziendale. Il programma di seguito è posto all’attenzione dei seguenti settori manageriali: .Direzione Generale Direzione Risorse Umane; Direzione Impiantistica; Direzione di Processo e Produzione; Direzione del Settore Sicurezza. Il "Sistemi Di Gestione Integrata Per La Sicurezza Degli Impianti Di Processo Industriale " Programma - mercoledì 11 Febbraio: Chairman: Dott. Ing. Angelo Selis (Vice Presidenteaniai) . Ore 14,00 Registrazione partecipanti; ore 14,30 Panoramica introduttiva. Relatore: Dott. Ing. Angelo Selis (Vice Presidente Aniai); ore 15,00 "L'analisi di rischio nell'impiantistica di processo. Definizione di rischio. La codificazione del rischio". Relatore: Dott. Ing. Biagio Principe, Inail –Milano; ore 15,30 "Gestione del rischio incendio nei processi di sintesi petrolchimica. Previsione e controllo dell'incidente rilevante. Misure d'emergenza e contenimento delle emissioni tossiche. Piano di emergenza in area e piano di protezione civile". Relatore: Ing. Carlo Alberto Monti, Ics Ingegneria –Bologna; ore 16,00 "Considerazioni rilevanti sul rischio alimentare. La patologia sanitaria come conseguenza della contaminazione durante il processo produttivo. Rischio controllato e rischio epidemico"; ore 16,30 "Sistemi di gestione integrata per il controllo del rischio di processo industriale. Software e modelli matematici a supporto dell'analisi di rischio. Misure di protezione prevedibili e misure di emergenza". Relatore: Prof. Ing. Andrea Carpignano, Politecnico di Torino; ore 17,00 "Dal caso Seveso al principio di precauzione: le responsabilità per il tipo e per il modo di produzione in trent'anni di evoluzione normativa e giurisprudenziale". Relatore: Prof Aw. Alberto Cocchi -Università di Bologna; ore 17 ,30 Conclusioni. Infolink: www.Ranierieditore.it  

“REALIZZARE IL FUTURO DI COOPSERVICE”: UN WORKSHOP SULLE DINAMICHE DI SVILUPPO DI UNA DELLE MAGGIORI IMPRESE DI SERVIZI ITALIANE ORGANIZZATO INSIEME A NPV
Milano, 19 gennaio 2004 - Coopservice, nata nel 1991 dalla fusione di due cooperative reggiane con oltre vent’anni d’esperienza nelle pulizie e nella vigilanza privata, è oggi azienda leader a livello nazionale nei servizi alle imprese e alla collettività, e in particolare nell’ambito di: Pulizia e igiene ambientale, Lavaggio e gestione biancheria ospedaliera, Vigilanza e sicurezza, Movimentazione merci e logistica, Raccolta e smaltimento rifiuti speciali, Gestione tecnica di immobili e impianti. Dal 2002, Coopservice è anche presente in Croazia, dove ha costituito una società per la fornitura di servizi di pulizie e di manutenzione con sede a Zagabria. Forte di 9.000 addetti, un fatturato consolidato di gruppo pari a 285 milioni di Euro, 5.500 clienti distribuiti su tutto il territorio nazionale, Coopservice rappresenta una delle aziende più dinamiche nel panorama italiano dei servizi, fortemente orientata all’innovazione e alla diversificazione per offrire una gamma di servizi progettati per integrarsi con la dimensione d’affari dei propri clienti. Sta organizzando l’appuntamento annuale con il proprio Management (circa 150 persone) per condividere una riflessione strategica sulle prospettive di mercato delle diverse divisioni, individuare le principali opportunità da cogliere, definire gli obiettivi strategici ed i relativi progetti operativi di sviluppo. L’incontro, dal nome “Realizzare il futuro di Coopservice”, che si terrà a Verona il 23 e 24 gennaio 2004, è stato progettato con il supporto di Npv – Net Present Value, società di consulenza di direzione di Milano, che sta già lavorando in un progetto di revisione organizzativa e di sviluppo del piano strategico per una delle maggiori Divisioni del Gruppo, la Divisione Sanità. I temi strategici saranno presentati dal Presidente, Pierluigi Rinaldini, dalla Vice Presidente, Barbara Piccirilli e dai Direttori di Divisione; il dibattito coinvolgerà tutti i partecipanti; alcune riflessioni relative ai cambiamenti e alle dinamiche di mercato saranno presentate dai consulenti Npv. Nel corso dei due giorni, la Direzione di Coopservice si confronterà sulle prospettive di sviluppo in ottica di servizi integrati, sulle opportunità da cogliere in ambito di mercato, organizzativo e di sistemi e sui progetti operativi da implementare per conseguire gli obiettivi strategici. I consulenti Npv presenteranno i principali cambiamenti che la cooperativa si troverà ad affrontare a seguito della riforma del diritto societario e della maggiore complessità di mercato e organizzativa da gestire a livello nazionale e internazionale per consolidare e/o sviluppare la propria posizione di leadership.

PIÙ INSEGNANTI E PIÙ FINANZIAMENTI NELLA SCUOLA DELLA RIFORMA IL MIUR RENDE NOTI I DATI UFFICIALI RIGUARDANTI GLI ORGANICI E I FINANZIAMENTI DEL SISTEMA SCOLASTICO PUBBLICO
Roma, 19 gennaio 2004 - Dopo la circolare sulle iscrizioni, e mentre alle Camere si sta completando l'iter del primo decreto attuativo della riforma della scuola, è già a pieno ritmo la macchina organizzativa del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per l'avvio dell'anno scolastico 2004-2005. "Stiamo lavorando per garantire, per il quarto anno consecutivo, il regolare avvio delle lezioni in tutta Italia", assicura il Ministro Letizia Moratti. "Voglio tranquillizzare gli studenti e le famiglie: sin dal primo giorno di scuola gli insegnanti saranno tutti al loro posto. E i ragazzi troveranno le prime novità della riforma: l'insegnamento della lingua inglese e dell'informatica alle elementari, una seconda lingua straniera in prima media, l'anticipo delle iscrizioni, il tempo pieno gratuito alle elementari e prolungato alle medie, secondo nuove e più flessibili modalità". Il Miur frattanto rende noti i dati ufficiali riguardanti gli organici e i finanziamenti del sistema scolastico pubblico. Si tratta di dati che smentiscono nella maniera più assoluta le notizie diffuse circa presunti tagli. Aumentati i finanziamenti: 1640 milioni di euro nel 2004 - Le risorse destinate alla Scuola hanno avuto un significativo incremento negli anni 2002 e 2003: nel 2002 i finanziamenti complessivi destinati alla scuola sono stati pari a 36.840 milioni di euro, 1.053 milioni in più rispetto all'anno precedente. Nel 2003 il finanziamento complessivo è stato di 37.603 milioni di euro. Per l'anno 2004 si registra un'ulteriore crescita della previsione di spesa che, dai 37.603 milioni di euro, passa a 39.240 milioni di euro, con un incremento pertanto di 1.640 milioni di euro. Contratto docenti: aumento medio di 147 euro - E' stato siglato il contratto di lavoro del personale docente e non docente della scuola, che interessa un milione e centomila persone, di cui 850.000 insegnanti. L'aumento medio mensile lordo è di 147 euro. Scuola dell'infanzia: + 700 posti - Il numero dei posti di insegnamento nella scuola dell'infanzia è stato incrementato, nell'ultimo biennio, di oltre 700 unità rispetto a quello dell'anno scolastico 2001/2002 (da 79.153 unità dell'anno 2001/2002 a oltre 79.870 unità dell'anno 2003/2004), al fine di corrispondere alle crescenti richieste delle famiglie soprattutto nei casi, sempre più frequenti, di dismissione del servizio da parte degli Enti locali. Tale intervento di potenziamento degli organici costituisce solo la parte iniziale di un percorso che, in attuazione delle previsioni della legge di riforma degli ordinamenti scolastici n. 53 del 28 marzo 2003 (che sancisce la generalizzazione della "scuola dell'infanzia" nonché l'anticipo delle iscrizioni e delle frequenze riferiti ai bambini ed alle bambine che compiono i 3 anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento) porterà ad un graduale aumento delle dotazioni organiche della scuola dell'infanzia. Scuola primaria: restano più docenti rispetto al decremento degli alunni - Nell'anno scolastico 2003/2004 si è realizzato un aumento di 1.500 posti dovuto alle iscrizioni alla prima classe dei bambini e delle bambine che compiranno i sei anni di età entro il 28 febbraio 2004; inoltre, sempre nell'anno 2003/2004, sono stati attivati oltre 1.500 posti per garantire l'insegnamento della lingua straniera a tutti gli alunni delle prime e delle seconde classi della scuola primaria. Si aggiunga poi che, sempre per l'anno scolastico 2003/2004, in organico di fatto sono stati istituiti ulteriori 500 posti. Nella scuola elementare a conclusione degli interventi di contenimento del numero dei posti si è registrata una differenza in meno di circa 1.000 posti, corrispondente, in valore percentuale, allo 0,43% rispetto all'organico complessivo della scuola primaria. Si tratta di una riduzione ben inferiore a quella che il vistoso decremento del numero degli alunni avrebbe già di per sé comportato. Scuola secondaria di I grado: resta invariato il livello dei posti - Per la scuola secondaria di primo grado le riduzioni di posti sono state determinate quasi esclusivamente dalla diminuzione del numero degli alunni e dalla soppressione delle cattedre sperimentali previste dalla legge 30/1999 (abrogata dalla legge n. 53/2003). In sostanza, su questo grado di scolarità, non sono stati effettuati interventi strutturali di significativa portata. Al tempo stesso, sono state soddisfatte tutte le richieste di tempo prolungato e sono stati incrementati i livelli di diffusione di insegnamenti non obbligatori, quali la seconda lingua straniera e lo strumento musicale. Scuola secondaria di secondo grado: migliore utilizzazione dei docenti - Anche in questo settore si è verificata una diminuzione degli studenti: si pensi che tra il numero degli alunni indicati come iscritti dalle istituzioni scolastiche nella fase di elaborazione dell'organico e quello degli alunni effettivamente frequentanti nell'anno scolastico 2002/2003 si è registrata una differenza in meno di oltre 46.000 unità; tale differenza, sia pure in quantità meno accentuata (circa 35.000 unità), persiste nell'anno 2003/2004. Anche per questo grado di istruzione sono stati realizzati interventi di tipo strutturale quali la riconduzione a 18 ore delle cattedre costituite con un numero di ore di insegnamento inferiore a quello previsto dal Contratto Nazionale di lavoro del comparto scuola, secondo la prescrizione contenuta nella Finanziaria 2003; la riduzione del numero dei progetti didattici; la previsione di un piano di riconversione professionale del personale docente appartenente a classi di concorso in esubero in ambito provinciale; la migliore utilizzazione dei docenti in soprannumero. Non sono stati effettuati interventi sulla composizione delle classi né sui profili ordinamentali che potessero incidere sulla qualità e sull'efficienza del servizio. La riconduzione delle cattedre a 18 ore ha riguardato, poi, solo i posti giuridicamente vacanti e perciò privi di titolare, evitandosi di intervenire su situazioni che avrebbero potuto creare spostamenti e disagi al personale docente. Posti di sostegno: aumentati di 4400 posti - Il numero dei posti di sostegno ha avuto un andamento crescente negli ultimi anni. Infatti, fermi restando i criteri indicati dalla legge n. 449/97 per la definizione dell'organico di diritto (un posto per ogni gruppo di 138 alunni a livello provinciale), si è registrato un aumento costante dei posti e quindi degli insegnanti sia perché gli alunni certificati come portatori di handicap sono divenuti sempre più numerosi, sia perché le certificazioni hanno riguardato sempre più spesso situazioni di handicap diagnosticate come "gravi". Infatti gli insegnanti di sostegno, che risultavano essere circa 74.000 nell'anno 2001/2002, hanno superato le 77.700 unità nell'anno 2002/2003; per l'anno 2003/2004 non si è ancora in possesso del dato definitivo, ma il monitoraggio in atto consente di affermare che il numero dei docenti di sostegno presenta una ulteriore crescita. In conclusione, i significativi aumenti di posti che si registrano nella scuola materna e in funzione delle attività di sostegno (in totale alcune migliaia: 700 per la scuola dell'infanzia e 3700 per il sostegno) vanno a compensare in maniera rilevante la flessione dei posti determinatasi negli altri ordini e gradi di istruzione, realizzando un tendenziale mantenimento della complessiva consistenza numerica del personale. Immissioni in ruolo: + 78.000 - Negli anni scolastici 2000/2001 e 2001/2002 sono state effettuate, dopo oltre dieci anni, immissioni in ruolo per ben 63.000 docenti. A ciò si aggiunge che il Dipartimento della Funzione Pubblica e il Ministero dell'economia e delle finanze hanno dato l'autorizzazione all'assunzione di altre 15.000 unità di personale dall'anno scolastico 2004/2005. In tutto, fra personale docente e non docente, l'incremento complessivo è di 78.000 unità.

PIÙ LINGUE STRANIERE E PIÙ MATERIE UTILI ALLE PROFESSIONI (ECONOMIA AZIENDALE, MARKETING, AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DELLE AZIENDE) ALL'ESAME DI STATO 2004
Roma, 17 gennaio 2004 - Il Ministro Letizia Moratti ha scelto oggi le materie che saranno oggetto della seconda prova scritta all'esame di Stato 2004. La seconda prova scritta verte su una delle materie caratterizzanti il corso di studio per le quali l'ordinamento vigente prevede verifiche scritte. Gli indirizzi di studio, sia di ordinamento che sperimentali, comprendono una o più materie caratterizzanti tra le quali il Ministro ha operato la scelta. Per la prossima sessione di esame è stata scelta la lingua straniera non soltanto per gli indirizzi linguistici, ma anche per molti altri indirizzi per i quali il piano di studio lo consente. La presenza più diffusa di questa materia tra le prove scritte d'esame intende sottolineare l'importante ruolo delle lingue straniere nella scuola riformata e nel processo di allineamento del nostro sistema educativo a quelli europei. Ampio spazio è stato riservato nella scelta del Ministro anche a materie tecnico-professionalizzanti, quali Economia aziendale, Marketing, Amministrazione e controllo delle aziende. Le materie saranno disponibili sul sito del Ministero www.Istruzione.it

IDONEITÀ NAZIONALE PER I PROFESSORI UNIVERSITARI PIÙ QUALITÀ E PIÙ FLESSIBILITÀ
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 gennaio, su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, un disegno di legge-delega per il riordino dello stato giuridico dei professori universitari. La bozza del provvedimento, che ora passa all'esame del Parlamento, prevede importanti innovazioni per il reclutamento dei docenti e dei ricercatori nonché per il loro trattamento giuridico ed economico, superando l'attuale localismo e introducendo più flessibilità nel sistema e un maggiore impegno dei professori, nell'interesse degli studenti. Obiettivi del riordino sono: incentivare l'impegno dei docenti, sia sotto l'aspetto quantitativo che qualitativo, nell'interesse di un migliore servizio agli studenti e di un miglioramento della qualità della ricerca; dare più flessibilità al sistema liberalizzandolo e affidando completamente alle università il reclutamento delle giovani leve di ricercatori; assicurare trasparenza e omogeneità nazionale nella scelta dei professori universitari, superando l'attuale sistema localistico. Ecco, in sintesi, i punti qualificanti della proposta del Ministro Moratti. Reclutamento Dei Professori - Vengono assicurati maggiore flessibilità e rigore di valutazione al sistema mediante: l'introduzione di una idoneità scientifica distinta per fascia degli associati e degli ordinari, valutata da commissioni costituite a livello nazionale per ciascun settore scientifico disciplinare; l'indizione da parte del Miur, annualmente, delle procedure per il conseguimento delle idoneità scientifiche; la durata dell'idoneità scientifica nazionale, non superiore a cinque anni, e il limite di ammissibilità ai giudizi per coloro che non conseguono l'idoneità; la copertura dei posti vacanti per le chiamate, sulla base di procedure adottate da ciascuna Università, di soggetti in possesso della relativa idoneità scientifica, mediante contratto a termine non superiore a tre anni, rinnovabile una sola volta; la possibilità di trasformazione del contratto a termine, anche prima della scadenza, in contratto a tempo indeterminato previa valutazione del docente in base a modalità e criteri definiti dalle Università; la copertura di una percentuale non superiore al 6% dei posti di prima e seconda fascia mediante la nomina in ruolo di studiosi stranieri, o italiani impegnati all'estero, di chiara fama; la stipula, da parte delle università, di contratti a tempo determinato per non più di tre anni continuativi per l'insegnamento nei corsi di studio con soggetti in possesso di qualificazione scientifica adeguata alle funzioni da svolgere; la realizzazione di specifici programmi di ricerca sulla base di convenzioni con imprese o fondazioni e altri soggetti pubblici o privati, che prevedano anche l'istituzione, con oneri finanziari a carico dei medesimi, di posti di professore di prima fascia da coprire mediante conferimento di incarichi della durata massima di tre anni. Contratti Di Ricerca - Il Disegno di legge prevede: la stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa con possessori di laurea specialistica, ovvero con studiosi in possesso di qualificazione scientifica adeguata. I contratti hanno durata quinquennale e possono essere rinnovati una sola volta; la definizione da parte degli Atenei di autonome procedure di valutazione comparativa dei candidati, nel rispetto di principi e criteri di trasparenza e di pubblicità delle procedure; l'individuazione del titolo di dottore di ricerca o di specializzazione quale requisito preferenziale per la stipula dei contratti; la possibilità per i contrattisti di far valere il titolo nei concorsi per il pubblico impiego; la conservazione da parte degli attuali ricercatori universitari dei diritti acquisiti di stato giuridico e trattamento economico. Stato Giuridico E Trattamento Economico - Viene ridisegnato il tema dei diritti e dei doveri dei docenti universitari, attualmente legato alle disposizioni dei primi anni Ottanta. In particolare, ferma restando la differenziazione delle due fasce docenti, viene stabilito che: i professori universitari espletano le attività scientifiche per 350 ore l'anno, di cui 120 di attività didattica frontale; viene assicurato ai professori un trattamento di base pari a quello dell'attuale docente a tempo pieno; i professori possono stipulare con l'Ateneo appositi contratti integrativi di quello di base per lo svolgimento di ulteriori attività; viene abrogata la distinzione tra tempo pieno e tempo definito; il rapporto di lavoro dei docenti è compatibile con lo svolgimento di attività professionali e di consulenza esterna, previa comunicazione all'università, fatto salvo l'obbligo di non concorrenza e di non recare danno all'Ateneo.

RIORDINO DEGLI ENTI DI RICERCA: DALLA FUSIONE DEL GALILEO FERRARIS E DELL'ISTITUTO COLONNETTI NASCE L'ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA METROLOGICA
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 gennaio in via definitiva, dopo il parere delle Commissioni parlamentari competenti e su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, il decreto legislativo "Disposizioni ulteriori di riordino del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e istituzione dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim)". La creazione dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica, unanimemente auspicata da molti anni, allinea il nostro Paese con gli altri Paesi industrializzati, in cui la ricerca di base sulla metrologia contribuisce allo sviluppo continuo di riferimenti standard sempre più avanzati per le unità di misura in tutti i campi di interesse tecnologico. Il nuovo Inrim acquisisce dai due istituti una grande tradizione scientifica di livello internazionale (il "Galileo Ferraris" è tra l'altro l'Istituto che fornisce l'ora esatta), che, con la fusione, permetterà di rafforzare e rilanciare la ricerca e fornire una base per il successivo trasferimento, attraverso collegamenti con gli enti applicativi, dei suoi risultati all'ambiente industriale. I campi specifici di ricerca metrologica sono lo sviluppo e la standardizzazione primaria di misure termiche, meccaniche, elettriche, fotometriche, acustiche, di tempo e frequenza e di scienza dei materiali. La moderna attività di ricerca in questo campo ha collegato la maggior parte degli standard primari di queste misure alle costanti fondamentali della fisica, con strumenti e metodi tra i più avanzati della ricerca di base, in un continuo confronto internazionale. L'inrim, acquisendo e rafforzando la estesa rete di scambi internazionali già sviluppata dai due Istituti di origine, garantirà la disponibilità dei metodi più sofisticati di confronto nel sistema di misure internazionale (S.i.), che è la base per una forte competitività del sistema industriale. A questo fine l'Inrim fornirà supporto al Ministero delle Attività produttive e alla rete degli uffici metrologici delle Camere di commercio, sulla base di apposite convenzioni. Il decreto legislativo definisce le finalità, le attività, gli organi, i principi di organizzazione e le modalità di funzionamento dell'Inrim, al fine di promuovere e collegare realtà operative di eccellenza nel campo delle misure, di evitare duplicazioni per i medesimi obiettivi, di assicurare il massimo livello di flessibilità, di autonomia e di efficienza. Il provvedimento si propone anche di favorire una più agevole stipula di intese, di accordi di programma e di consorzi, che permettano la più ampia valorizzazione, diffusione e trasferimento delle conoscenze acquisite nella scienza delle misure e nella ricerca sui materiali, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo del Sistema Italia nelle sue varie componenti. Oltre alla specifica attività di ricerca di base, al trasferimento dei risultati e alla consulenza tecnico-scientifica, l'Inrim promuoverà la formazione e la crescita tecnico-professionale dei ricercatori italiani nel campo della metrologia e della definizione degli standard, attraverso l'assegnazione di borse di studio e di assegni di ricerca e promovendo, sulla base di apposite convenzioni con le università, corsi di dottorato di ricerca, anche con il coinvolgimento del mondo produttivo. Come già avvenuto per il Cnr, per l'Asi e per l'Inaf, a decorrere dalla entrata in vigore del decreto decadranno il presidente e il consiglio di amministrazione dell'Istituto "Galileo Ferraris" nonché il direttore e il comitato di istituto del "Colonnetti". Sarà nominato un commissario straordinario con il compito di assicurare la funzionalità dei due istituti nella fase transitoria fino all'insediamento del nuovo presidente e del consiglio di amministrazione.

IL MINISTRO MORATTI APRE L’ANNO EUROPEO DELL’EDUCAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, parteciperà il 20 gennaio 2004 alle 9,30 a Villa Erba di Cernobbio (Como) alla inaugurazione dell’Anno europeo dell’educazione attraverso lo sport. Istituito per promuovere l’identità e lo sviluppo personale delle ragazze e dei ragazzi, l’Anno europeo dell’educazione attraverso lo sport si inserisce nell’azione del Miur volta a promuovere il valore educativo delle attività sportive e degli scambi tra gli studenti, elemento indispensabile per la costruzione di una piena convivenza civile. La cerimonia di apertura prevede, nell’arco della mattinata del 20 gennaio, oltre agli interventi delle autorità, testimonianze dei campioni dello sport, esibizioni di studenti-atleti, esposizioni, presentazioni di video, esperienze e progetti. Il giorno precedente, 19 gennaio, si terrà un seminario rivolto ai coordinatori degli Uffici provinciali di educazione fisica.

CONVEGNO PRESSO L’UNIVERSITÀ LA SAPIENZA DI ROMA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE. “SPORT UP 2004 – BE THE PLAYER”
Roma, 19 gennaio 2004 - Martedì 27 gennaio, inizio ore 9:30, presso il Centro Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione in via Salaria 113, si terrà Sport Up 2004 “Be The Player”, un convegno su interattività e sport, organizzato dagli studenti e dai laureati che compongono il team di Sport Up. Quest’anno l’evento si avvarrà della collaborazione di Roma One, prima emittente digitale della capitale, che sarà il main partner dell’iniziativa. Consapevoli del momento cruciale che il panorama televisivo italiano sta attraversando, quest’anno Sport Up dedica l’evento agli sviluppi a cui il sistema mediale va incontro con l’applicazione della tecnologia digitale. Il convegno sarà aperto dal prof. Alberto Marinelli che farà il punto della situazione e prospetterà gli scenari futuri, mentre i temi che saranno toccati durante la mattinata saranno anticipati nell’intervento di Simone De Stefanis, ideatore del progetto Sport Up. Si entrerà subito nel vivo della discussione con Vincenzo De Pace, responsabile dei progetti interattivi di Sky, che parlerà di come la società affronterà la sfida dell’interattività, soffermandosi sul progetto “Sky Active” e sulle possibili convergenze con il web. Dall’interattività televisiva si passerà a quella telefonica grazie all’intervento di Fabio De Grenet, consumer marketing product manager H3g, che stenderà un bilancio del primo anno di “Video-gol” e darà qualche anticipazione sulle mosse future del gruppo telefonico che rappresenta. Il rapporto tra sport e internet sarà invece affrontato da Fabio Fabbi, responsabile marketing new media Cinecittà Holding, ma con un passato a Tiscali come responsabile del canale sportivo del portale. Il digitale porterà cambiamenti non solo per gli utenti, ma anche e soprattutto per coloro i content provider sportivi, ovvero federazioni, società ed enti sportivi. Sarà Popi Bonnici, noto regista televisivo di Mediaset, a parlare delle possibilità commerciali offerte dalle nuove tecnologie in ambito sportivo. Chiuderanno gli interventi, prima del dibattito finale, Nicola Tomesani, amministratore delegato Stage Up, che parlerà del valore degli eventi sportivi, Francesco Pugliese, responsabile marketing Roma One che interverrà sul tema della regionalizzazione dei contenuti, e Duccio De Rosa, responsabile marketing e-Dexter. Quest’ultimo ci parlerà della convergenza tra internet e televisione e delle possibilità di sviluppo del T-commerce in ambito sportivo. Www.sportup.biz

GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA MEDIA STATALE "A. CAPERLE" DI VERONA A SOSTEGNO DEL PROGETTO OTONGA
Verona, 19 Gennaio 2004 “Care scuole, siamo gli alunni della scuola "A.caperle" di Verona-marzana e vi scriviamo per comunicarvi che stiamo lavorando sul "progetto Otonga". Questo progetto consiste nel ricavare dei soldi per salvaguardare un pezzo di foresta Otonga. L'intenzione è quella di acquistarne una porzione di territorio salvaguardandolo dal pericolo di disboscamento. Per raccogliere i soldi facciamo molte attività quali: -coltivazione di piante per poi venderle -vendita di piccole statuine in avorio vegetale realizzate dagli Indios della foresta Otonga -realizzazione e vendita di piccoli lavoretti fatti da noi. Inoltre realizziamo piccoli bigliettini per informare le persone, le scuole, gli enti che vogliono partecipare e aiutarci per questo importante progetto. Con questa lettera vi chiediamo se volete aiutarci inviandoci materiali, contribuire con foto, informazioni, consigli o semplicemente corrispondere con noi” Scuola Media Statale "A. Caperle" Piazza Lambranzi, n.1 37034 Verona-marzana(italia) caperle@virgilio.It

STAROFFICE PROMOSSO A PIENI VOTI DALLE SCUOLE ITALIANE 2.500 SCUOLE ITALIANE ADERISCONO ALL’INIZIATIVA SUN-MIUR E SCELGONO STAROFFICE, IL SOFTWARE DI SUN MICROSYSTEMS
Milano, 16 gennaio 2004 - “A pochi mesi dalla partenza del progetto, 2.500 scuole hanno già richiesto di ricevere gratuitamente Staroffice. E’ un risultato davvero importante che conferma l’interesse sempre maggiore verso la nostra soluzione” è così che Franco Roman, Direttore Marketing e Partner Sales Sun Microsystems Italia, ha commentato i primi risultati del protocollo d’intesa che Sun ha siglato a giugno con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Grazie a questa iniziativa, che prevede la distribuzione e la duplicazione gratuita di licenze Staroffice, tutti gli studenti e docenti italiani hanno la possibilità di utilizzare il programma gratuitamente sia a scuola che a casa. “Siamo molto contenti della buona riuscita dell’iniziativa intrapresa in collaborazione con il Ministero, perché crediamo sia importante che studenti e insegnanti abbiano a disposizione una valida alternativa ai prodotti attualmente in commercio” prosegue Roman “E’ particolarmente interessante notare come l’interesse per Staroffice sia stato molto alto nelle scuole di ogni ordine e grado e in tutte le regioni di Italia” conclude Roman. Richiedere Staroffice è semplice: basta cliccare sul sito www.Sun.it/staroffice  o entrare direttamente nel sito del ministero www.Istruzione.it e compilare l’apposito modulo di adesione. In poco tempo Sun Microsystems provvederà ad inviare direttamente il prodotto a scuola. In caso di necessità di ulteriori informazioni o approfondimenti è possibile contattare il numero verde 800-577337 oppure scrivere a whynot_staroffice@sun.Com  “"L'accordo siglato è in linea con le conclusioni e le raccomandazioni recentemente pubblicate dalla Commissione Open Source, istituita dal Ministro Stanca; Staroffice, infatti, in quanto basato su standard open, potrà costituire un valido strumento per favorire e sostenere lo sviluppo di questa filosofia all'interno dell'ambiente scolastico” ha dichiarato Alessandro Musumeci, Direttore Generale del Servizio per l’Automazione Informatica e l’Innovazione Tecnologica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca . “Prima dell’estate abbiamo fatto richiesta per ricevere Staroffice ed abbiamo iniziato ad usarlo con l’inizio di questo anno scolastico. Le scuole sono sempre molto sensibili al tema del budget e certamente avere un prodotto così completo a costo zero è per noi un grosso vantaggio perchè ci permette di investire in altre iniziative destinate a migliorare la scuola e l’insegnamento” ha dichiarato Paolo Latella, insegnante di Lab informatica, giornalista e responsabile Ecdl (Patente Europea) dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piero della Francesca” di San Donato Milanese. “Il fatto che la nostra scuola abbia aderito a questa iniziativa, dotandosi da subito di Staroffice, ci consente di poter imparare ad utilizzare un prodotto estremamente ricco di funzioni per realizzare pubblicazioni sul Web, creare presentazioni complete e produrre grafici di ogni tipo. Con Staroffice possiamo esportare i contenuti in formato Adobe Pdf che ci permette agevolmente di scambiare qualsiasi tipo di documento, mentre la funzionalità Flash contribuisce a migliorare sensibilmente la qualità delle presentazioni. Questo ci permette, inoltre, di prendere confidenza con un prodotto professionale che potremmo ritrovare in futuro anche in ambito lavorativo” ha affermato Vito Gulino, studente del 5° anno del corso programmatori sezione A dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piero della Francesca” di San Donato Milanese. La suite Staroffice, giunta alla versione 7.0, rappresenta una valida alternativa all’offerta di Microsoft: comprende strumenti per l'elaborazione di testi, la creazione di fogli elettronici e grafici, la realizzazione di presentazioni, il fotoritocco, la pubblicazione sul Web e l'utilizzo dei database relazionali ed è inoltre compatibile con Microsoft Office. Staroffice è disponibile per ambienti operativi Linux, Microsoft Windows e Solaris e garantisce per questo un’ampia libertà di scelta; inoltre, attraverso il formato standard Xml, permette di scambiare documenti con qualsiasi tipo di ambiente. A livello mondiale per questa iniziativa Sun Microsystems ha investito oltre 6 miliardi di dollari, coinvolgendo circa 100 tra Ministeri dell’Educazione, scuole e istituti, e più di 250 milioni di studenti in oltre 14 nazioni. Sun Microsystems, leader mondiale dei sistemi per la rete e inventore del linguaggio Java – la lingua franca di Internet – nasce proprio dal mondo universitario. "Sun – Stanford University Network", per questo motivo continua a dedicare una grande attenzione agli Enti di Formazione e Ricerca, mettendo a disposizione il proprio know how e le proprie tecnologie. Iniziative simili a quella formalizzata con il Miur sono già state intraprese con successo in Nord e Sud America, in Asia e in Europa, dove sono stati siglati accordi analoghi con i ministeri preposti di Danimarca, Finlandia, Spagna e Svizzera.

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