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CONFERMATA L'ORIGINE GENETICA DELLA DISLESSIA: NEL CROMOSOMA 15 LE CAUSE DELLA PATOLOGIA

Milano, 19 gennaio 2004 - Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Scientifico “Eugenio Medea - La Nostra Famiglia ” di Bosisio Parini e della facoltà di Psicologia dell’Università Vita-salute San Raffaele di Milano, guidati dalla Dr.ssa Cecilia Marino dell’Irccs Medea, hanno confermato, studiando 121 famiglie di bambini italiani con dislessia, l’origine genetica della malattia. La scoperta è pubblicata nel numero di Gennaio della prestigiosa rivista scientifica Journal of Medical Genetics . Lo studio ha almeno due importanti implicazioni. La prima è la conferma di un dato recentemente suggerito da un gruppo di ricerca anglosassone, che aveva individuato in bambini americani il coinvolgimento del cromosoma 15 nella dislessia. La seconda implicazione è che quest’area del genoma risulta in grado di influenzare la suscettibilità alla dislessia indipendentemente dalle caratteristiche culturali dei diversi Paesi in cui un bambino può trovarsi a vivere. Pertanto, indipendentemente dal grado di difficoltà grammaticali e dalle regole di lettura della lingua a cui un bambino viene esposto, l’area cromosomica indagata dagli studiosi sembra essere tra i ‘colpevoli’ del disturbo. Gli studi condotti negli ultimi anni su famiglie di dislessici e sui gemelli confermano in buona misura la predisposizione genetica della dislessia evolutiva. Un risultato concorde fra i vari studi è infatti l’aumentata probabilità per un bambino che ha un genitore o un parente stretto con problemi di lettura di avere a sua volta problemi nell’imparare a leggere. La dislessia è una patologia in cui bambini dotati di normale intelligenza incontrano difficoltà di lettura e scrittura di gravità variabile, dovute a un problematico utilizzo dei fonemi, cioè dei suoni semplici, i veri e propri ‘mattoni’ costitutivi delle parole. Questa condizione, che colpisce circa il 5% degli individui, è in parte determinata da fattori ambientali e in parte genetici, tanto da essere trasmessa all’interno delle famiglie. La base genetica della dislessia, al pari di altre condizioni cliniche complesse come l’ipertensione o la depressione, è tuttavia assai difficile da studiare, perché concorrono probabilmente più geni a svolgere un ruolo causale e ciascuno di essi non è da solo sufficiente a determinare la malattia. “Questo risultato avrà futuri sviluppi”, fa notare la Dr.ssa Marino , “la ricerca proseguirà nell'intento di identificare in modo ancor più accurato sul cromosoma 15 i geni alterati, cioè le unità più piccole codificanti del genoma umano, coinvolti nella dislessia. La conoscenza delle alterazioni genetiche può aiutare a chiarire i meccanismi che determinano la dislessia." Quali sono quindi le nuove prospettive della ricerca in questo campo? "Un’importante sfida nell'immediato futuro”, continua la Marino , “è rappresentata dal riuscire a comprendere esattamente quali componenti della dislessia siano determinate dai geni identificati. Questo significa anche comprendere quali funzioni di percezione e di analisi psicologica sono influenzate dalle varianti genetiche identificate dal nostro lavoro: riteniamo che la dislessia possa essere la conseguenza di alcuni errori di percezione dei segni grafici propri della scrittura, di associazione tra tali segni e i suoni che ad essi corrispondono, o di un difetto della capacità attentiva. E percezione ed associazione tra simboli e suoni sono in buona misura influenzate da fattori genetici". L’unitarietà dei processi che conducono alla dislessia, dimostrata su base genetica dal gruppo dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea, è a sua volta in accordo con alcuni studi di funzionalità dell’encefalo precedentemente svolti al San Raffaele, nei quali si mostrava che adulti con dislessia appartenenti a culture diverse mostravano le stesse modalità di attivazione cerebrale anomala durante la lettura di parole relative alle loro specifiche culture linguistiche. “Sappiamo che questa è una malattia complessa, in cui fattori genetici ed ambientali contribuiscono ad aumentare la possibilità che si manifesti”, commenta il Prof. Marco Battaglia della facoltà di Psicologia dell’Università Vita-salute San Raffaele di Milano. “Tale conferma è dunque estremamente preziosa, soprattutto considerando che siamo in un campo, quello della genetica dei disturbi complessi, in cui avere una convergenza di dati tra diversi laboratori di ricerca può risultare talvolta difficile”.

APPROVATO DECRETO LEGGE SU CENTRO NAZIONALE CONTROLLO MALATTIE E INGMA
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 gennaio, su proposta del Ministro della Salute Girolamo Sirchia, il Decreto legge recante “Misure urgenti di autorizzazione di spesa per interventi prioritari nei settori della prevenzione e controllo delle malattie, con analisi e gestione dei relativi rischi, della ricerca di alta innovazione e della genetica molecolare”. Il provvedimento istituisce presso il Ministero della Salute un Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie al fine di prevedere e affrontare in modo organico imprevedibili emergenze di salute pubblica quali ad esempio, bioterrorismo, Sars e altre malattie infettive, mortalità dovuta alle elevate temperature climatiche. Tale Centro, al quale sono affidati compiti di coordinamento nazionale, opererà in forte collaborazione con le Regioni, avvalendosi dell’Istituto Superiore di Sanità, degli Irccs, delle Università e di altre strutture di ricerca e assistenza pubbliche e private operanti in campo nazionale, nonché di professionisti appartenenti a varie disciplione mediche e non. Il Decreto legge, inoltre, prevede uno stanziamento di risorse - sulla base di un programma approvato con decreto del Ministro della Salute - per la realizzazione in Italia di un Istituto Nazionale di Genetica Molecolare Applicata di alto profilo che costituisca l’interlocutore del National Institutes of Health. Tale Istituto, con sede a Milano, è identificato nella Fondazione Istituto Nazionale di Genetica Molecolare. Con l’ultimo articolo del Decreto, infine, sono state stanziate risorse finanziarie per procedere nel triennio 2004-2006 alla realizzazione di progetti di ricerca in collaborazione con gli Stati Uniti d’America, relativi alla acquisizione di conoscenze altamente innovative per la tutela della salute nei settori dell’oncologia, delle malattie rare e del bioterrorismo, inclusa la diffusione intenzionale di agenti patogeni. I progetti di ricerca oggetto del finanziamento saranno individuati con decreti del Ministro della Salute sentito il parere della Conferenza Stato-regioni.

MINISTRO SIRCHIA ALL’ISTITUTO TUMORI PASCALE DI NAPOLI
Roma, 19 gennaio 2004 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia martedì 20 gennaio prossimo alle ore 10,30 visiterà l’Istituto Nazionale dei Tumori-fondazione G. Pascale di Napoli, struttura di eccellenza e maggiore polo di riferimento nel campo dell’oncologia per tutto il Meridione. Nel corso della visita il Ministro incontrerà il personale e i ricercatori dell’Istituto e i malati nei reparti di degenza. Accanto al Ministro Sirchia sarà presente il cantante Gigi D’alessio, promotore di una associazione per la qualità dell’assistenza ai malati oncologici, sempre disponibile ad aderire a iniziative in favore di chi è affetto da questa grave patologia. Il Ministero della Salute è fortemente impegnato, sia a livello nazionale che europeo, sul fronte dell’oncologia che considera il vero banco di prova dell’efficienza dell’organizzazione sanitaria del futuro in termini di miglioramento dell’assistenza, della ricerca e della didattica e che ha posto come obiettivo prioritario sia del Piano sanitario nazionale 2003-2005 che del Programma sanitario del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, appena concluso. La malattia oncologica tocca da vicino tante persone – il cancro costituisce la seconda causa di morte dopo le affezioni cardiocircolatorie - e coinvolge da un punto di vista etico non solo la classe medica ma tutta la società civile, in modo particolare nella fase terminale della malattia caratterizzata spesso dalla presenza di grave sofferenza. Per questo con il decreto ministeriale del 4 aprile 2003 è stata semplificata ulteriormente la prescrizione degli oppiacei per il dolore severo.

LA MENINGITE IN ITALIA : UN'INDAGINE DEMOSKOPEA RIVELA CHE GLI ITALIANI CONSIDERANO LA MENINGITE UNA MALATTIA GRAVE, MA NON SANNO COME PREVENIRLA.
Milano, 19 gennaio 2004 - Gli italiani non conoscono la meningite. E' questo il risultato dell'indagine Demoskopea che ha voluto sondare su un campione di 1000 persone qual è la percezione relativa a questa patologia. La maggior parte del campione intervistato (84%) considera la meningite una malattia grave che colpisce i bambini, ma ben il 74% non ne conosce le varie forme e il 79% non sa che grazie ai vaccini si possono prevenire alcune forme della malattia. Il sondaggio evidenzia, infatti, che solo il 17% degli intervistati ha vaccinato il proprio figlio contro la meningite. Di questo 17% di genitori che ha fatto ricorso al vaccino, però, il 50% non sa quanti vaccini ha somministrato al proprio bambino e ben l'83% di questi ultimi non ne ricorda il tipo e il nome. Infine, l'80% degli intervistati ha dichiarato che le informazioni disponibili sulla meningite e sui vaccini sono insufficienti o poco chiare. "La meningite è una malattia gravissima, tre le più temute dal pediatra e dai genitori - afferma Marcello Giovannini, Direttore Clinica Pediatrica, Ospedale San Paolo, Università degli Studi di Milano. - Purtroppo sappiamo che, a fronte di questa paura, le famiglie non dispongono ancora di informazioni chiare e sufficienti, né sulla malattia né sulla prevenzione; questa carenza informativa non permette loro di prendere una decisione importante per i propri figli." In Italia, dal 1994 ad oggi, i casi di meningite batterica notificati ogni anno sono andati aumentando. Secondo le stime dell'Istituto Superiore di Sanità, nel 2001 ci sono state 815 segnalazioni; 880 nel 2002 e 471 nel 2003 (dato ancora provvisorio). Dei casi segnalati, oltre 200 sono casi di meningite da meningococco. L'incidenza di meningite da meningococco (B e C) in Italia è di 3-6 casi ogni 1.000.000 abitanti; tuttavia, è stato osservato un incremento di casi del sierogruppo C, che nel 2002 hanno raggiunto il 43% dei casi totali da meningococco e nel 2003 il 46%. "Negli ultimi anni - afferma Rino Rappuoli, Direttore della Ricerca di Chiron Vaccines - si è registrato un aumento dei casi di meningite da meningococco C, una delle forme più gravi che colpisce soprattutto piccoli e adolescenti. Questa forma di meningite presenta un'elevata letalità e può portare a gravi conseguenze neurologiche." La meningite può colpire qualunque individuo sano poiché non esistono delle vere condizioni di rischio. Tuttavia alcuni fattori possono aumentare il rischio della malattia: immunodeficienze, infezioni del tratto respiratorio, condizioni di affollamento in ambienti chiusi che facilitano la trasmissione dell'infezione per via aerea e soprattutto la giovane età. Risulta infatti che la meningite di gruppo C colpisce prevalentemente i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, anche se si registrano parecchi casi tra gli adolescenti tra i 15 e i 19 anni. Nel 2003 più della metà dei casi di meningite meningococcica nei bambini con meno di 5 anni è stata di tipo C (52%). "La meningite batterica rappresenta una sfida per la medicina preventiva in quanto è causata da agenti diversi - continua Giovannini - Tuttavia oggi la meningite C, che è tra le forme più pericolose, si può sconfiggere, prevenendola attraverso un vaccino sicuro e efficace". E' disponibile in Italia, infatti, un nuovo vaccino di tipo coniugato che stimola sia la risposta anticorpale che la memoria del sistema immunitario, offrendo così una protezione duratura anche nei bambini più piccoli. "Dal momento che disponiamo di un nuovo vaccino - conclude Rappuoli - non è più possibile oggi accettare neanche una sola morte da meningite C." Per avere informazioni sulla meningite, sui sintomi, sulla prevenzione e sulle terapie è da oggi disponibile il sito www.Meningite.it Attraverso il sito inoltre è possibile inviare domande agli specialisti e ottenere una consulenza on line.

LE INDUSTRIE BIOTECNOLOGICHE E FARMACEUTICHE IN EUROPA: SEMINARIO DI FORMAZIONE
Londra, 19 gennaio 2004 - Il 22 e 23 aprile si svolgerà a Londra (Regno Unito) un seminario di formazione sugli attuali processi di fabbricazione nelle industrie biotecnologiche e farmaceutiche in Europa. Fra i temi di discussione figurano: le buone prassi di fabbricazione attuali; i controlli delle materie prime, dei laboratori e dei processi; i concetti di qualità; l'etichettatura e l'individuazione; i servizi di pulizia e la prevenzione delle contaminazioni incrociate; le procedure di crescita; le procedure standard di gestione e la registrazione di lotto. La manifestazione si rifà al modello di una serie di seminari simili che si sono svolti negli Usa. Infolink: http://www.Spi.pt/seminar

MIGLIORAMENTO DELLA PROPRIA AUTOSTIMA, RISCOPRENDO I CONCETTI DI VERITÀ EMOTIVA E LIBERTÀ ESPRESSIVA CON I SEMINARI ESPERIENZIALI DEL DOTT. GIAN MARCO CARENZI
Milano, 19 gennaio 2004 - Il Dott. Gian Marco Carenzi terrà a Milano il 13 e 14 Marzo 2004 il seminario esperienziale dal titolo ‘Il Potere Dentro’. Il Dott.carenzi, Psicologo e Presidente dell’istituto di Counseling Oceano Sintesi, guiderà i partecipanti a migliorare la propria autostima riscoprendo i concetti di verità emotiva e libertà espressiva. Durante i due giorni di incontro lo psicologo aiuterà i propri ascoltatori a raggiungere una visione di sé nuova e appagante attraverso un percorso di introspezione ironica e divertente. Sperimentando la forza del gruppo ogni partecipante imparerà a esprimersi nella chiarezza, a riconoscere i propri limiti, a relazionarsi con gli altri in modo costruttivo e ad ascoltare. Il costo del seminario è di 95 Euro e si terrà presso il Funakoshi club di p.Zza Nizza 5, Milano. Orario dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30. Ansia, panico, fobie: come prevenirli – Il comitato scientifico di Oceano Sintesi, Istituto di counseling integrato e respirazione metacorporea, in collaborazione con Tecniche Nuove e con il patrocinio del Comune di Milano terrà domenica 28 Marzo, in occasione di Expo Benessere, presso la Fiera di Milano, una conferenza sul disagio esistenziale e l’aspetto psicosomatico. ‘Ansia, Panico, Fobie: come prevenirli’ è il tema dell’incontro durante il quale il Dott. Gian Marco Carenzi approfondirà l’argomento: ‘La componente corporea esperienziale, l’acqua ed il respiro come strumenti dolci nel trattamento di ansia e stress’.L’incontro è patrocinato dal comune di Milano, Direzione Centrale Servizi Socio Sanitari. Ingresso libero. Oceano sintesi – Istituto di counseling integrato e respirazione metacorporea. L'istituto di Counseling Integrato e Respirazione Metacorporea è un'associazione scientifico culturale che opera con lo scopo di favorire la crescita personale ed il miglioramento della qualità della vita. Il Dott. Gian Marco Carenzi è tra i soci fondatori dell’istituto e ne coordina l’attività clinica, didattica e di formazione. Grazie al rebirthing e ad altre tecniche basate sul respiro e sull'ascolto interiore, Oceano Sintesi ha sviluppato ed approfondito la propria originale metodica della Respirazione Metacorporea per favorire in maniera dolce e graduale l'espressione dei propri potenziali positivi e costruttivi. L’istituto attraverso seminari, corsi e giornate aperte, promuove un modello di crescita personale rivolto a persone sane e basato su una maggiore consapevolezza mentale, emotiva e spirituale. È anche sede italiana delle scuole di "Formazione professionale operatori rebirthing" e di "Counseling Integrato con la procedura della Respirazione Metacorporea", e organizza corsi di aggiornamento ed approfondimento professionale per operatori. Tiene contatti con strutture nazionali ed internazionali ed esercita attività di ricerca didattica e formativa sulle componenti bioenergetiche, transpersonali, ed emozionali. Accreditato al Ministero della Salute come ente organizzatore nell'ambito del programma di educazione continua in medicina (Ecm) e riconosciuto dalla Reico (Registro Italiano Counselor) per la formazione professionale counselor. Per informazioni www.Oceanosintesi.it

LA GASTRONOMIA MOLECOLARE ALLA 34A MOSTRA INTERNAZIONALE DELL’ ALIMENTAZIONE
Rimini, 19 gennaio 2004 - La cucina molecolare sarà protagonista di un interessante talk show che si svolgerà nel corso della 34a Mostra Internazionale dell’Alimentazione, in programma dal 31 gennaio al 4 febbraio 2004. Martedì 3 febbraio, in Sala Diotallevi 2, il cibo del futuro, quello che secondo molti esperti sarà addirittura personalizzabile in base al proprio Dna o comunque arricchito dal contributo della ricerca scientifica, sarà al centro di un interessante dibattito nel corso di una esposizione che tradizionalmente ha manifestato grande attenzione alle nuove tendenze e all’applicazione nel fuori casa. La straordinarietà di questi preparati sta nel fatto che il cibo mantiene elevate caratteristiche organolettiche elevando il gusto multisensoriale. Ma cos’è specificatamente la cucina molecolare? Lo studio delle molecole permette l’unione di sostanze che cambiano completamente la struttura di un prodotto e questo va a beneficio anche della salute soprattutto per chi ha problemi di allergie o diete particolari. E’ possibile pensare a pani preparati con farina di castagne che essendo senza glutine, oggi non potrebbero lievitare; a paste preparate con l’utilizzo della lecitina di soja per chi soffre di celiachia oppure a maionesi senza uova le cui proteine, sappiamo, servono per creare l’emulsione che tutti conosciamo. La ‘gastronomia molecolare’, definita come il particolare campo di studio all’interno della Scienza degli alimenti, tende quindi ad individuare metodi standard per la realizzazione di piatti buoni per il gusto e per la salute. Al talk show, dal titolo ‘Alchimie di gusto ovvero la cucina del terzo millennio’ interverranno il Prof. Davide Cassi (laureato in Fisica, collabora con chef e pasticceri di tutto il mondo alla realizzazione e sperimentazione di nuove ricette), Ettore Bocchia (lo chef che ha portato nel 2002 l 'Italia al World Gourmet Summit di Singapore e massimo esperto italiano di gastronomia molecolare) e il Prof. Carlo Cannella (ordinario di scienza dell’alimentazione all’università La Sapienza di Roma). Nel corso della giornata non mancheranno dimostrazioni dal vivo di realizzazioni di piatti secondo i nuovi dettati della gastronomia molecolare. Infolink: www.Miafiera.it

ARS OPTICAL PARTECIPA ALLE FIERE DELLO SPORT DI ORLANDO E MONACO
Milano, 19 gennaio 2004 - Ars Optical, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di occhiali, rivolge da sempre un’attenzione particolare al mondo dello sport. Per questo sarà presente a due dei principali eventi fieristici dedicati allo sport & fitness: The Super Show – Orlando, Florida dal 12 al 14 gennaio 2004, e a Ispo Winter 04 – Monaco, Germania dall’1 al 4 febbraio 2004. Ars Optical, in occasione di queste manifestazioni, presenterà la linea Ars, Black Sheep (0-12 anni) ed il nuovo marchio Arsenik. The Super Show di Orlando, che si svolgerà in Florida, accoglie 2600 espositori suddivisi in oltre 300 categorie, facenti parte dell’industria sportiva. All’ispo Winter 04 sono iscritti oltre 1600 espositori provenienti da più di 40 paesi, facendo registrare il tutto esaurito.

DAL 12 AL 15 MARZO A GENOVA UNA FESTA SOPRA E SOTTO IL MARE CON BOMA E EUDISHOW USATO NAUTICO, NATANTI NUOVI, SUBACQUEA E INTERATTIVITA’
Genova, 19 gennaio 2004 - Nautica, subacquea e sport del mare i protagonisti a Genova dal 12 al 15 marzo della quinta edizione di Boma, il tradizionale appuntamento primaverile organizzato da Fiera di Genova e Ucina e della dodicesima edizione di Eudi Show, il Salone Europeo delle Attività Subacquee, organizzato da Assosub e Sei – Sport Eventing Italia Srl -. E’ la prima volta che le due manifestazioni si svolgeranno in contemporanea e il mix si annuncia particolarmente ricco di novità; sono attesi infatti non meno di 30.000 visitatori. A due mesi dall’apertura, nel settore dell’usato Bo.ma annovera già un’ampia gamma di imbarcazioni – dal piccolo natante alla grande imbarcazione – e, in particolare, registra il tutto esaurito nello spazio acqueo della banchina nord di Marina Uno, dove le imbarcazioni saranno disponibili anche per le prove in mare. Per quanto riguarda l’usato nautico, infatti, la nuova Legge della Nautica (172/2003), con l’abolizione della tassa di stazionamento, e i provvedimenti fiscali quali il leasing hanno innescato una sostanziale ripresa del mercato nazionale contribuendo anche a promuovere un usato” più fresco”, di qualità garantito dal maggior turn-over di compravendita indotto dalla legge stessa. Pressoché al completo anche il padiglione B1 dedicato ai natanti nuovi e - grazie alla sinergia con Eudi Show – in particolare ai gommoni e alle imbarcazioni attrezzate per la subacquea e la pesca sportiva. Il settore del nuovo risulta ulteriormente arricchito avendo la nuova Legge della nautica ampliato a 10 metri – per la vela e per il motore – la fascia delle unità non assoggettate ad immatricolazione. Tale provvedimento permette al neo-diportista l’acquisto della barca e la possibilità di navigare subito senza il peso di ulteriori formalità burocratiche. Completa il quadro di una manifestazione che rivolge un’offerta articolata al diportista la parte espositiva dedicata allo shopping, alla pesca sportiva, all’accessoristica nautica e ai servizi concernenti la sicurezza, la manutenzione e la riparazione. Il focus di Bo.ma 2004 sarà il turismo nautico con la parte espositiva della Btn – Borsa del Turismo Nautico - che lo scorso anno ha visto la partecipazione di numerosi operatori internazionali. Nello stesso filone tematico si inserisce la presentazione del volume in uscita a fine febbraio, edito da Zanichelli, “Diporto e turismo nautico” di Michele Grigoli. Grigoli, ordinario di Diritto della navigazione alla facoltà di Economia dell’Università di Catania, ha voluto mettere in luce le influenze della diffusione delle attività ricreative e turistiche sul mutamento del regime del demanio marittimo e della navigazione interna, analizzando i regolamenti sulla portualità turistica e crocieristica, sulla concessione e la gestione delle strutture dedicate alla nautica da diporto e alle attività balneari. Avvicinare i più giovani agli sport del mare – dalla scuola materna alle superiori - si conferma uno degli obiettivi principali di Bo.ma che, quest’anno insieme a Eudi Show, propone un ricco palinsesto di attività collaterali sportive promosse in collaborazione con la Direzione Regionale Scolastica Ligure. Ad affiancare “il battesimo della vela” – realizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Vela e lo Yacht Club Città di Genova - le lezioni sulla sicurezza in mare e alla spiaggia e le esibizioni con i cani terranova della Società Nazionale di Salvamento, le prove di canoa organizzate in collaborazione con Insport e gli incontri con il mondo della pesca sportiva. Inoltre, nella vasca del padiglione B, in collaborazione con l’Acquario di Genova, si terrà “il battesimo della subacquea”, riservato ai ragazzi delle scuole medie inferiori. La vela si conferma protagonista anche sotto il profilo istituzionale; a Boma, infatti, la Federazione Italiana Vela presenterà in anteprima nazionale i primi esemplari della produzione della nuova barca-scuola federale. Bo.ma, infatti, è anche cultura e conoscenza del mare e, grazie alla collaborazione con la provincia di Savona e con l’equipe di esperti dell’associazione Mare Forza Dieci, propone per la prima volta un laboratorio didattico sull’ambiente marino. Il programma, rivolto prevalentemente alla scuola dell’obbligo, sarà completato dalle uscite in mare sul “Grillo”, un gozzo attrezzato per lo studio della biologia marina; i ragazzi saranno coinvolti sia nell’osservazione diretta dell’ambiente marino attraverso una telecamera, sia nella comprensione delle diverse attività di pesca imparando a riconoscere il pesce fresco e a manipolarlo. Agli studenti delle scuole secondarie superiori è invece riservato il concorso “Profondo Blu”, promosso da Eudishow in collaborazione con Fiera di Genova e Ucina, allo scopo di promuovere la conoscenza delle attività subacquee come strumento di scoperta del mondo marino, l’evoluzione tecnica, sportiva e produttiva. La premiazione avrà luogo nel pomeriggio di sabato 13 presso il nuovo Museo della Subacquea situato nel sotto-galleria del padiglione C. La sinergia Bo.ma-eudishow si tradurrà anche nella presenza dei più autorevoli personaggi e campioni della subacquea. E’ già stato fissato per il pomeriggio di venerdì 12 un incontro sull’evoluzione della subacquea che vedrà la partecipazione di Luigi Ferraro, pioniere della subacquea moderna e Umberto Pelizzari, recordman e autore di straordinarie imprese sportivo. Dopo il positivo riscontro ottenuto dall’iniziativa dedicata al rapporto tra mare e disabilità durante lo scorso Salone Nautico Internazionale, si rinnova anche a Bo.ma l’impegno degli organizzatori per favorire la diffusione di una nautica senza barriere. Oltre a un incontro sul tema e a una regata con equipaggi misti, una particolare attenzione sarà riservata all’aspetto costruttivo con la presenza dei cantieri che hanno maturato una specifica esperienza nella produzione di imbarcazioni ad hoc. Boma ed Eudi Show offriranno al pubblico anche numerosi momenti ricreativi sia di carattere sportivo, con le esibizioni animate dalle maggiori federazioni di sport nautici, sia di carattere più “mondano” e di intrattenimento con l’avvicendarsi di sfilate – presso lo spazio Open Forum nel padiglione C - che vedranno in passerella importanti aziende di abbigliamento sportivo e non solo. Per promuovere i due eventi come un’unica grande occasione per vivere il mare in tutte le sue dimensioni gli organizzatori di Bo.ma ed Eudishow hanno concordato da venerdì 12 a lunedì 15 marzo un unico biglietto d’ingresso a 9 Euro, gratuito per i ragazzi fino a 12 anni se accompagnati; l’orario delle manifestazioni è dalle 9.30 alle 19.00 (lunedì 15 Eudishow chiuderà alle ore 14.00).

CAMPER, L’INDUSTRIA SORRIDE, IL COMMERCIO PIANGE PER I PRODUTTORI È BOOM, PER I CONCESSIONARI IL MERCATO RISTAGNA. CHI HA RAGIONE?
Firenze, 19 gennanio 2004  – Per Gianni Minzoni, presidente di Promocamp, l’Associazione degli operatori delle vacanze all’aria aperta, il 2003 è stato un anno di stagnazione, se non di contrazione del mercato. Per Luano Nicolai, presidente dell’Associazione Costruttori, il trend è invece sempre rimasto positivo, industria e commercio hanno entrambi alle spalle un’ottima annata (+5/7%) e il 2004 sarà in linea con queste cifre in vista di un futuro di vacche grasse “almeno fino al 2014” . Chi ha ragione e chi a torto? Quali strategie varare in ogni caso per arginare una concorrenza molto interessata a scalzare l’Italia da un terzo posto europeo duramente conquistato? Ecco una serie di temi di cui si discuterà molto a Tour.it, la seconda edizione del Salone del turismo all’aria aperta a Carrara dal 17 al 25 gennaio. “La realtà è che per noi operatori il 2003 è stato un anno preoccupante”, ha detto oggi Minzoni, presentando Tour.it a Firenze con l’assessore toscano al turismo Susanna Cenni e i vertici di Carrarafiere, “E quello che non fa la crisi economica lo fanno gli industriali. Non possono limitarsi a venderci la loro produzione. Occorre una politica che affronti anche i nodi della commercializzazione, della promozione e di quant’altro serva a allargare il mercato”. I dati di Promocamp sono questi: nel 2003 in Europa si sono venduti 60 mila camper e 90 mila roulotte, in Italia meno di 11 mila e di 2 mila. Dunque una stagnazione resa ancora più amara dal fatto che Francia, Inghilterra e Paesi nordici hanno registrato un +10% secco. E’ una situazione che a Minzoni ricorda molti spettri. “I produttori di tende e articoli da campeggio”, ha detto, “sono andati Ko negli anni Settanta. Quelli di roulotte (la toscana Roller compresa, allora leader in Europa) hanno fatto crack negli anni Ottanta. E negli anni Novanta sarebbe toccata agli autocaravan se la svalutazione della lira sul marco non avesse ridato fiato all’export”. Il risultato, ha ripetuto Minzoni, è che oggi i sette produttori italiani di camper sono per metà fagocitati da competitor stranieri. La Ci (Caravan International) di Poggibonsi e l’Arca di Roma fanno capo ai francesi della Trigano, la Laika di Tavarnelle Val di Pesa della tedesca Hymer. Restano italiane solo le tre del gruppo Sea (Elnagh di Milano, Mobilvetta di Tavarnelle, Mclouis di Collevaldelsa) e la Rimor-ivr di Poggibonsi. Minzoni, per la verità, è tutt’altro che pessimista. Vede anzi possibilità di un ottimo rilancio in un futuro non lontano: “Diciamo appena i paesi dell’est avranno una rete stradale come si deve. I nostri camperisti non vedono l’ora di avventurarsi fino agli Urali e oltre. E queste nuove frontiere alimenteranno il mercato. Anche l’Italia presenta forti attrattive. Da noi c’è molto da scoprire, territorio, monumenti, squisitezze gastronomiche. Già, al popolo dei camper piace mangiar bene”. In Italia circolano annualmente mezzo milione di camper (170 mila quelli italiani) e 200 mila roulotte, ossia oltre un quarto dell’intero parco europeo. Secondo una recente sondaggio, il 50% dei 300 mila camperisti tedeschi afferma di visitare il nostro Paese almeno una volta ogni due anni. Vuol dire dunque che l’Italia resta un paese assai attraente. Che fare di più? Minzoni e la sua Promocamp hanno una doppia ricetta. Enunciata quella per i produttori, ecco quella per il governo: “Occorrono aree di sosta su tutto il territorio nazionale. Anche lungo le autostrade ne abbiamo pochissime. La proposta di legge Del Pennino? E’ bloccata, ma deve andare in porto quanto prima. Magari con qualche miglioria”.

SI CHIAMERÀ “G!COME GIOCARE” E “FESTIVITY” IL SALONE INTERNAZIONALE DEL GIOCATTOLO 2004
Milano, 19 gennaio 2004 - Il Salone Internazionale del Giocattolo è ancora una volta protagonista: con l¹edizione del 2004, infatti, la prestigiosa manifestazione, momento di confronto ed aggiornamento di un mercato in espansione che riunisce il mondo del giocattolo, della regalistica, delle decorazioni natalizie e per feste, sarà autore di una significativa trasformazione del proprio progetto espositivo, per essere ancora una volta parte attiva nel panorama fieristico. Il Salone Internazionale del Giocattolo edizione 2004 si evolverà pertanto in due mostre distinte ma perfettamente in linea con la logica di valorizzazione delle categorie merceologiche di riferimento: “G! come Giocare”, il Salone dedicato al mondo dei giocattoli, dal 30 gennaio al 2 febbraio, e “Festivity”, Salone dell’addobbo e decorazione natalizia, dal 29 gennaio al 2 febbraio 2004. Questa nuova identità è coincidente con la trasformazione dell¹Ente Autonomo Salone Internazionale del Giocattolo, proprietario dei marchi dei saloni, in società a responsabilità limitata; un passaggio fondamentale nella storia dell¹ente organizzatore, che consente di essere più rispondenti alle dinamiche attuali del mercato espositivo. Ma le novità non finiscono qua: oltre alla contemporaneità ormai consolidata con Chibi & Cart, da sempre finalizzata ad un¹ottimizzazione delle visite degli operatori, per la prima volta le due manifestazioni si svolgeranno contestualmente a Macef, manifestazione internazionale interamente dedicata alla casa e alla persona. Una unione che si tradurrà anche nei fatti: “G! come Giocare” farà parte del percorso Regalo, Cerimonia e Cartoleria all¹interno di Macef e sarà ubicato al Pad. 7/2 (ingresso Porta Giulio Cesare 13), mentre “Festivity” si svilupperà nei Padd. 8, 9/1, 9/2 (ingresso Porta Metropolitana 17) mantenendo la propria identità di offerta. La collocazione dell’edizione 2004 in coincidenza con Macef risponde anche a una scelta di maggiore visibilità nei confronti di una pluralità di operatori. «Il nostro scopo sostanziale è sempre quello di stimolare il mercato ­ afferma il segretario generale del Salone Alberto Borella -, ma è evidente che oggi gli operatori commerciali tendono a diversificare la scelta dei loro prodotti. Fare parte di una manifestazione più estesa, contribuendo a renderla più completa, allargare le possibilità di visita e di lavoro ad altri settori nei confronti dei quali i confini stanno diventando sempre meno rigidi». Le categorie merceologiche di “G!come Giocare” vedono da sempre nell¹appuntamento di fine gennaio momento di incontro irrinunciabile per gli operatori del settore utile programmare l’attività dell’intero anno appena iniziato. “Festivity” è da anni un momento altrettanto consolidato grazie anche al moltiplicarsi delle occasioni di festa: non solo la più tradizionale delle festività, il Natale, ma anche Carnevale, Pasqua, S. Valentino e Halloween saranno protagonisti delle novità presentate ai saloni. Oltre a questo, poi, un intenso calendario di proposte e di iniziative collaterali Œcolorer๠i padiglioni come è consuetudine di Fiera Milano International, attenta sia al momento commerciale che al momento di informazione. La forte caratterizzazione e la chiarezza sono infatti due componenti fondamentali per fare parte di quella che sarà una tra le più grandi manifestazioni d¹Europa per tutti i settori produttivi legati alla casa, al regalo, alla gioielleria, alla cartoleria e al giocattolo.

PIANETA BIRRA BEVERAGE & CO 2004 A RIMINI FIERA, DAL 31 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO IN CONTEMPORANEA ALLA MOSTRA INTERNAZIONALE DELL'ALIMENTAZIONE E ALLA MEDITERRANEAN SEAFOOD EXHIBITION PER IL PIÙ IMPORTANTE POLO EUROPEO DEDICATO AI CONSUMI ALIMENTARI EXTRADOMESTICI
Rimini, 19 gennaio 2004 - Chi arriverà a Rimini dal 31 gennaio al 3 febbraio per partecipare a Pianeta Birra Beverage & Co, l’esposizione internazionale di birre, bevande, snack, attrezzature e arredamenti per bar e pizzerie giunta alla sesta edizione, si troverà a confrontarsi con un nuovo progetto di Rimini Fiera Spa che ha l’obiettivo di riunire contemporaneamente, pur nella rispettiva e totale autonomia organizzativa, i tre saloni dedicati ai consumi alimentari extradomestici, per dare vita alla capitale europea della ristorazione fuoricasa. In concomitanza con Pianeta Birra Beverage & Co, il cui accesso è riservato esclusivamente agli operatori di settore, si svolgeranno infatti anche la Mia , mostra internazionale dell’alimentazione e Mediterranean Seafood Exhibition, manifestazione di riferimento per il comparto ittico che si rivolge alla ristorazione moderna. Complessivamente, le manifestazioni occuperanno una superficie espositiva di quasi 100.000 mq sui quali saranno presenti 1.400 espositori. Lo scorso anno le tre manifestazioni sommarono oltre 95.000 visitatori e questi numeri danno la dimensione della portata dell?evento espositivo in programma dal 31 gennaio al 4 febbraio 2004. La Realta ’ Del Beverage Nel Talk Show Condotto Da Piero Marrazzo - Il giorno dell’inaugurazione di Pianeta Birra Beverage & Co, al fine di approfondire gli scenari presenti nel polo espositivo più importante d?Europa dedicato ai consumi alimentari extradomestici, Rimini Fiera organizzerà un talk show dal titolo “Pensato, bevuto, mangiato” che si svolgerà alle ore 11 in Sala Neri. Sulla base dell’annuale Rapporto Nielsen, allargato ai mercati rappresentati dalla confluenza dei tre saloni, si svilupperà un appuntamento condotto dal giornalista televisivo Piero Marrazzo che vedrà la partecipazione degli attori principali dei mercati di riferimento che approfondiranno e analizzeranno i dati emersi nella ricerca illustrata dal Vice Presidente Acnielsen, Daniele Tirelli, esplorando mercati e tendenze, stili di consumo e modalità di commercializzazione. L’indagine Acnielsen: Analisi Del Comparto Bevande - L’analisi del comparto, focalizzerà i cambiamenti profondi che percorrono il mondo delle bevande. Il rapporto e l'intervento avranno dunque l’obiettivo di mettere in luce quale relazione esiste tra bevande alcoliche e analcoliche in funzione delle varie occasioni di consumo, della modificazione dei gusti, della disponibilità di nuove strutture distributive. L'analisi spazierà dunque su tutto l'arco delle bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici,) alla frutta (succhi, bibite, mix di latte,) ai gusti, funzionali, ecc. Focus Su Pianeta Birra Beverage & Co - La sesta edizione di Pianeta Birra Beverage & Co, sarà caratterizzata dalla presenza contemporanea di 4 sezioni dedicate alle diverse tipologie del beverage. I maggiori gruppi internazionali, leader nei mercati mondiali si danno appuntamento nel settore espositivo Le Birre al quale si affiancherà la Fruit Juice Zone nella quale saranno esposti succhi, nettari, centrifugati. Centinaia di nuove proposte e prodotti, specchio fedele di un mercato i cui consumi in Italia superano gli 11 litri annui pro capite. Wine bar, enoteche, moderne “cantine” caratterizzeranno la sezione La Cantina che anticipa i trend futuri; come nel caso dei distillati, nelle formule originali o rivisitati, che conoscono un autentico boom. Le nuove tendenze si fanno sentire anche nella tradizionale e collaudatissima Caffetteria: nuovi spazi sempre più all’insegna dell’intrattenimento e nuove modalità di servizio che creano ulteriori occasioni di consumo. In mostra the, caffè, miscelati, infusi. Rimanendo in tema di caffè, Pianeta Birra Beverage & Co presenterà Espres Show la 3a edizione della manifestazione itinerante (le due precedenti si sono svolte e Miami e ad Oslo) organizzata da Scae Specialty Coffe Association of Europe, dedicata ai prodotti e servizi di livello internazionale per il mondo del caffè con un particolare focus sull’espresso e alla parte espositiva affianca una convegnistica di alto profilo e seminari teorico pratici per baristi . E poi ancora la sezione Bio Bar e l?area dimostrativa e spettacolare con il Cocktails’ Village. Infolink: www.Pianetabirra.com

SITINDUSTRIE PARTECIPA ALLA FIERA “REBUILD IRAQ” DEDICATA ALLA RICOSTRUZIONE DELL’IRAQ, CHE SI TERRÀ A KUWAIT CITY DAL 19 AL 23 GENNAIO, PRESSO IL PADIGLIONE ITALIANO ORGANIZZATO DALL’ICE.
Roma, 19 gennaio 2003 - Sitindustrie presenterà alla fiera “Rebuild Iraq” la propria ampia gamma di produzione di tubi in acciaio inossidabile e leghe di rame dedicati soprattutto al trasporto di fluidi (pipe-line), allo scambio termico ed alla dissalazione. Sitindustrie sarà presente allo stand A29 nel padiglione italiano organizzato dall’Ice. Sitindustrie già opera da anni nell’area del Golfo, fornendo soprattutto i tubi per i principali impianti di dissalazione. Nel 2003 ad esempio si è aggiudicata una commessa per la fornitura di circa 7.000 tonnellate di tubi alla società di ingegneria italiana Fisia Italimpianti, per la costruzione di un impianto di dissalazione di acqua di mare, a Dubai negli Emirati Arabi Uniti, in grado di produrre oltre 300 milioni di litri di acqua dissalata al giorno. “Rebuild Iraq”, è una manifestazione promossa dalla Autorità provvisoria irachena, dal Ministero del Commercio Estero del Kuwait, dagli Istituti fieristici del Kuwait e dell'Arabia Saudita nonché dall'Iraq Business Council. ''La fiera rappresenta sicuramente un’importante opportunità per poter esportare prodotti, tecnologia e know-how italiani nell’Area del Golfo Persico, dove, fra l’altro, Sitindustrie è già presente da anni - afferma Fausto Bocciolone, Presidente del Gruppo Sitindustrie. Concordo pienamente inoltre con quanto affermato dal dott. Urso, viceministro alle Attività Produttive con delega al Commercio Estero, sul fatto che, quando la prima fase di emergenza legata al soccorso umanitario sarà terminata, le imprese italiane potranno partecipare attivamente alla seconda fase, quella della ricostruzione dell'Iraq".

NUOVE VARIETÀ VEGETALI: NUOVO SPAZIO A FLORMART/MIFLOR DAL 20 AL 22 FEBBRAIO IN FIERA A PADOVA IL SALONE INTERNAZIONALE DEL FLOROVIVASIMO
Padova, 19 gennaio 2004 - L'attenzione del prossimo Salone internazionale del florovivaismo Flormart/miflor, alla Fiera di Padova dal 20 al 22 febbraio, sarà incentrata sulle nuove varietà vegetali del florovivaismo. Un'area espositiva, workshop e incontri metteranno a fuoco un mercato strategico per gli operatori. Si tratta della prima iniziativa fieristica nazionale di presentazione delle nuove varietà per la coltivazione del fiore reciso, della fronda verde e della pianta finita. Un'area espositiva di incontro esclusivo tra aziende, operatori specializzati e professionisti nazionali ed esteri, con tutte le novità di fiori da recidere e piante da vaso e da giardino, che avranno l'occasione di comparare offerta nazionale e internazionale anche in vista dell'apertura verso mercati emergenti, in particolare verso l'est europeo. Sarà allestito un centro servizi con aree riservate alla contrattazione, per la proiezione dei propri Cd o filmati aziendali, con un servizio di interpretariato. La tavola rotonda riunirà ibridatori, moltiplicatori e commercianti di novità vegetali di tutta Europa. Sarà l'occasione per conoscere le tendenze dei vari mercati e confrontare le esperienze e la percezione degli operatori sull'introduzione delle nuove varietà del mercato. Si guarda sempre con maggior interesse ai possibili sbocchi commerciali verso l'est europeo, per questo sono stati invitati una serie di speaker e giornalisti esteri ad una tavola rotonda che avrà come argomento proprio i Paesi dell'est più importanti per il florovivaismo italiano e i relativi mercati del fiore.

INTERVISTA CON IL “CAR DESIGNER DEL SECOLO”, GIORGETTO GIUGIARO, FONDATORE DELLA ITALDESIGN-GIUGIARO IL PASSO LUNGO ENFATIZZA IL PROFILO DINAMICO DELLA LACETTI
Milano, 19 gennaio 2004 - Siamo appena entrati nel nuovo anno e già è dietro l’angolo l’ultima proposta Daewoo: febbraio vedrà il lancio sui mercati europei della sportiva Lacetti a due volumi. Un debutto che conferma la forte spinta data da Gm Daewoo al rinnovamento del prodotto. Con il suo moderno design realizzato da Giugiaro, una gamma completa di dotazioni di serie e un eccellente rapporto qualità/prezzo, Lacetti è una proposta indirizzata soprattutto a una clientela di giovani attenti al design. Le proporzioni generose (lunghezza 4.295 mm , larghezza 1.725 mm e altezza 1.445) assicurano una spaziosità insolita per la categoria, in particolare posteriormente. Due potenti motori a benzina 16V uniscono prestazioni brillanti e consumi contenuti. I propulsori sono un 1.4 da 68 kW/92 Cv e un 1.6 da 80 kW/109 Cv. In una recente intervista presso la sede dell’Italdesign-giugiaro, a Moncalieri (Torino), Giorgetto Giugiaro ha spiegato il processo di sviluppo e le caratteristiche di stile della nuova Daewoo Lacetti. Domanda: Quando avete iniziato a lavorare sul progetto della Daewoo Lacetti? Giugiaro: Era il settembre 1998. Nel maggio 1999 le linee di base del design erano già state definite. In quanto partner dell’industria automobilistica, siamo costantemente impegnati per offrire un processo di lavorazione rapido ed efficiente. Domanda: Qual è il primo passo in un progetto di stile? Un disegno a matita, oppure le prime idee vengono alla luce sul monitor di un computer? Giugiaro: Ancora oggi con una matita si può disegnare un’auto con maggior rapidità – e soprattutto realismo – della più moderna tecnologia informatica. All’inizio gli elementi più importanti sono l’armonia delle proporzioni e il look caratteristico dell’auto. Domanda: Il passo successivo ai primi disegni a mano libera? Giugiaro: Il disegno viene scannerizzato e tutte le dimensioni convertite sotto forma di dati Cad (Computer Aided Design), utilizzando un modello matematico molto complesso. Si può così visualizzare l’auto nel nostro studio di realtà virtuale in tre dimensioni e da qualunque punto di vista, con lo stesso livello di realismo di cui si godrebbe avendola veramente di fronte o, in alternativa, si possono ricavare dei modelli in “clay” a partire dagli stessi dati. Domanda: Diamo un’occhiata da vicino alla Lacetti. Dal suo punto di vista, quali sono le principali differenze stilistiche rispetto al modello precedente, la Daewoo Lanos ? Giugiaro: (sorridendo) Se guardo le foto della Lanos, è come se avessi visto l’ultima volta una donna quando aveva 14 anni e ora, guardando la Lacetti , lei ne avesse all’improvviso 25. Sul piano dello stile, la Lanos è semplicemente indietro di una generazione di veicoli e con le sue linee più dolci e meno pronunciate è chiaramente una figlia del suo tempo. Domanda: Al di là della forma esterna, è vero che ci sono stati molti cambiamenti anche all’interno? Giugiaro: Vero. Molti clienti Lanos resteranno davvero sorpresi. In positivo, si intende! L’abitacolo della Lacetti ha molti dettagli stilistici attraenti, ma ugualmente l’interno dell’auto non appare congestionato. I particolari che più colpiscono sono le quattro bocchette di aerazione tonde nella plancia. Con le loro cornici metalliche, armonizzano perfettamente con la fascia argentata che attraversa il cruscotto. Domanda: Ora passiamo all’esterno. Qual è secondo lei la parte più attraente della Lacetti? Giugiaro: Oh, certamente la parte posteriore. Vista da dietro, la nuova Daewoo è totalmente diversa da tutti gli altri veicoli in questo segmento. Domanda: Questo è dovuto in buona parte alla forma sorprendente delle luci posteriori. Anche i fari anteriori sono molto personali. È una tendenza dell’industria automobilistica questa maggiore attenzione ai gruppi ottici? Giugiaro: Sì, i gruppi luce anteriori e posteriori si sono evoluti da puri elementi funzionali in dettagli stilistici con il loro look esclusivo. Fari come quelli della Lacetti esaltano l’immagine di un’auto, così come un bell’orologio o un anello particolare esaltano quella di una persona. Domanda: Lei ha sottolineato i tratti salienti del posteriore. Che cosa potrebbe dirci del frontale della Lacetti? Giugiaro: I fari anteriori con il cristallo trasparente di forma allungata e una nuova e incisiva mascherina, con lo stemma Daewoo integrato nella fascia cromata, sono i caratteri principali della Lacetti da questo punto di vista. Domanda: Può dirci qualcosa anche del laterale? Giugiaro: Il passo lungo e gli sbalzi corti, la forte sottolineatura dei passaruota e la linea di cintura che si rialza progressivamente verso il posteriore enfatizzano l’aspetto dinamico della vista laterale. La luce si rifrange sui passaruota in rilievo, attirando l’attenzione su di essi. Giorgetto Giugiaro nasce il 7 Agosto 1938 a Garessio (Cuneo). Il suo talento per il disegno di automobili viene scoperto nel 1955 da Dante Giacosa, leggendario ingegnere capo Fiat, che lo introduce nell’azienda. Dopo collaborazioni con Nuccio Bertone (1959 - 1965) e Ghia (1965 - 1967), nel febbraio 1968 Giugiaro fonda l’Italdesign. Da allora, Giugiaro e il suo staff hanno disegnato più di 100 modelli entrati nella produzione di serie, dei quali finora sono stati realizzati 40 milioni di esemplari. Nel febbraio 1994 il primo contatto con Daewoo. La Lanos , introdotta in Europa nel 1997, è stato il primo modello Daewoo ad essere disegnato dai famosi stilisti italiani. Altri lavori di Giugiaro sono la Daewoo Matiz (presentata nel 1998), la Kalos (2002) e la Evanda (2003).

“DISEGNARE NELLE CITTÀ. ARCHITETTURA IN PORTOGALLO 2004”: IN MOSTRA ALLA TRIENNALE DI MILANO FINO AL 28 MARZO 2004
Milano, 19 gennaio 2004 - La Ventesima Esposizione Internazionale della Triennale di Milano “La memoria e il futuro” presenta la mostra Disegnare nelle città. Architettura in Portogallo che resterà aperta dal 20 gennaio al 31 marzo 2004. Curata da Álvaro Siza con Maddalena d’Alfonso, António Madureira, João Soares, André Tavares, la mostra concentra il suo sguardo su alcuni progetti di architettura recentemente realizzati in Portogallo. In particolare sono stati selezionati i casi di Lisbona, Porto, Évora, Montemor-o-velho e Idanha-a Velha di cui vengono documentate differenti forme di crescita e trasformazione all’interno della città e nelle sue frange. La mostra si articola in una sequenza di fotografie di Gabriele Basilico, appositamente realizzate per l'occasione, e nella documentazione dei progetti degli architetti Fernando Távora, Eduardo Souto de Moura, João Luís Carrilho da Graça, Gonçalo Byrne, Vitor Figueiredo, Adalberto Dias, Rem Koohlas, Atelier 15, Miguel Figueira e Álvaro Siza. Disegnare nelle Città nasce dalla convinzione che le architetture di qualità abbiano il potere di interagire - in ogni senso, urbanistico, politico, economico e sociale - con i luoghi su cui insistono. Per farne esperienza sul territorio del Portogallo, i curatori hanno preso in considerazione cinque situazioni rappresentative di un nuovo spazio urbano diffuso uniformemente nel territorio ma concentrato in punti di densità e qualità differenti - Idanha-a-velha, Montemor-o-velho, Porto, Lisbona, Évora. La grande sfida dell’architettura oggi è quella da una parte di proporre nuovi centri capaci di arricchire la città contemporanea e dall’altra di dare vita a nuovi simboli senza perdere il gesto e la delicatezza della dimensione umana che garantisce loro la vitalità. Il percorso espositivo prevede, oltre ad una grande mappa generale del Portogallo, le carte dei luoghi individuati, le fotografie di Gabriele Basilico, i pannelli di presentazione dei progetti redatti dagli architetti, i loro disegni tecnici, i modelli. Disegnare nelle città fa parte della Xx edizione della Triennale e rappresenta lo sviluppo di una ricerca che è stata avviata in occasione della V Biennale di San Paolo che si è tenuta nel settembre del 2003. La mostra è stata prodotta con l’appoggio dell’Ambasciata del Portogallo, del Consolato Generale del Portogallo, Istituto Camoes – Ministero degli esteri del Portogallo, Fundaçao Calouste Gulbenkian, Fundaçao Luso-americana, Unifor, Archivio Fotografico della Camera Municipale di Lisbona, Faup (Faculdade de Arquitectura do Porto), Mds Correctora de Seguros, Gop (Gabinete de Organizaçao e Projectos), Serafim Pereira e Simoes Sucrs. Sul Palcoscenico Del Teatro Franco Parenti Va In Scena Il Futurismo, Una Delle Più Importanti Avanguardie Del Primo Novecento Il Futurismo è considerato una delle più importanti avanguardie del primo novecento e la proposta del Teatro Franco Parenti dal 27 gennaio all’8 febbraio 2004 si caratterizza per la volontà di trasferire sul palcoscenico tutta la varietà e la ricchezza di questo movimento. Infatti, la messa in scena è stata concepita in maniera tale da creare uno spettacolo futurista e non uno spettacolo sul futurismo. Tutto ha inizio da una cena che, per rispettare la logica del movimento, partirà dal digestivo per arrivare all’aperitivo. In questo svolgersi verranno introdotte le tematiche del futurismo da quello letterario a quello pittorico a quello musicale e così via in un gioco scenico vivace e divertente che utilizzerà oggetti, rumori, musiche, filmati allo scopo di offrire allo spettatore un’idea precisa di cosa abbia rappresentato il Futurismo per la scena italiana ed europea e quanto debbano alla sua forza innovatrice i movimenti d’avanguardia del secondo novecento. I testi proposti saranno di Marinetti, Balla, Depero, Cangiullo, Corra, Settimelli, Corradini, Balilla, Pratella, Carrà, Russolo, Severini. Il futurismo in scena, ovvero Incredibile Voglia Di Stupire A Discapito Di Ogni Regola,un progetto di Giovanni Battaglia Informazioni e prenotazioni allo 02 59995700

APERTA A VILLA ERBA DI CERNOBBIO LA MOSTRA SPORT E’ … DONNA VOLUTA DALL’ASSESSORATO REGIONALE AI GIOVANI, SPORT E PARI OPPORTUNITÀ DI DOMENICO PISANI
Cernobbio, 19 gennaio 2004 - La Regione Lombardia , nell’ambito del “Piano-programma 5 cerchi di sport” promosso dall’Assessore ai Giovani, Sport e Pari opportunità, Domenico Pisani, in collaborazione con l’Associazione Centri Olimpia, organizza una mostra fotografica dal titolo Sport E’…donna, aperta fino al 20 gennaio 2004 a Villa Erba di Cernobbio in occasione della Cerimonia inaugurale dell’Anno europeo dell’educazione attraverso lo sport. Tale esposizione, in linea con la Terza Conferenza Mondiale sulle donne e lo sport, ha l’intento di valorizzare la figura della donna in ambito sportivo. E’ solo negli ultimi 15 anni che sono stati promossi incontri istituzionali ed associativi dedicati alla discussione sugli sport femminili e solo dall’ultimo decennio esistono reti internazionali quali Europa-donne e sport, gruppo di lavoro internazionale sulle donne e lo sport. Le Carte dei diritti delle donne nello sport, poi, pur enunciando principi giusti, spesso sono destinate a rimanere semplici affermazioni. Risulta dunque necessaria una tenace operazione di sensibilizzazione verso un nuovo modo di concepire lo sport, come straordinario vettore di educazione al rispetto delle norme, alla solidarietà, alla tolleranza. La mostra fotografica Sport E'...donna intende sottolineare come lo sport sia occasione privilegiata di incontro, riconoscendo, oggi come non mai, la rilevanza essenziale dello sport nella formazione della mentalità e nell’evoluzione dei comportamenti, i quali possono, e devono testimoniare e promuovere attraverso lo sport praticato, i valori della parità delle opportunità, dell’uguaglianza dei diritti, della non discriminazione. Valori che non riguardano, ben inteso, solo le donne, bensì L’intera società, ma dove le donne possono divenire motore di progresso, di garanzia e di pluralismo. La mostra segue un itinerario concettuale che percorre le emozioni e i principi che la donna trasmette anche praticando l’attività sportiva: giustizia, tenacia, forza, perseveranza, eleganza, gioia. In linea con queste tematiche sono state selezionate ed esposte fotografie che vedono atlete, italiane e straniere, impegnate sia in sport individuali che di squadra, evidenziando i risultati straordinari ottenuti dalle donne.

PIER GATTI: L’ALTRA FACCIA DEL PIANETA
Parma, 19 gennaio 2004 - Si apre il 21 febbraio a Parma presso la Galleria S. Ludovico la mostra fotografica di Pier Gatti “L’altra faccia del pianeta”, dedicata alla muta solennità dei grandi spazi naturali incontaminati. L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, e si concluderà il successivo 21 marzo. Pier Gatti, nato nel 1958 nella provincia parmense, dopo studi d’arte e una lunga vocazione di amore per la natura e di pratica alpinistica, ha saputo conciliare queste due grandi passioni specializzandosi nella fotografia di grandi spazi naturali lontani dalla “civilizzazione” umana, spesso sperimentati in lunghe traversate solitarie in mountain-bike. Ecco così che i deserti africani e i ghiacciai islandesi, l’Ovest americano e la Patagonia e la Terra del Fuoco divengono protagonisti dei suoi scatti (spesso finiti su importanti riviste italiane di alpinismo, trekking, natura, fotografia) non per puro fine turistico – estetico, ma come testimonianze di un viaggio di ricerca di sé e del significato sotteso al reale. I grandi spazi infiniti che “schiacciano” l’uomo nella sua sparuta piccolezza divengono infatti la proiezione fisica del mistero che circonda i grandi interrogativi sul senso dell’esistenza e dell’universo, e si impongono, silenziosi e solenni, a ricordare all’uomo che i suoi tentativi di asservire la Natura sono in ogni caso destinati ad un triste e doloroso fallimento. Per questo Gatti immortala nei suoi scatti sagome indistinte di figure umane metalliche, materializzazione fisica dello scadimento dell’uomo a mero “oggetto” estraneo e inutile all’ambiente naturale circostante. La denuncia contro gli scempi umani ai danni della Natura, nella sospensione pacata e quasi astratta di questi paesaggi immobili e immensi, non poteva risultare più sferzante. La mostra, che sarà aperta tutti i giorni escluso il martedì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, è resa possibile grazie al contributo di Banca e Fondazione Monte di Parma in collaborazione con Fujifilm, Foto Elite, Greentime, Centro Negri Arredamenti, Andreella Photo e Ferrino. L’inaugurazione è prevista per sabato 21 febbraio alle ore 17.

GIAMPIERO INGRASSIA E GIUSEPPE CEDERNA PROTAGONISTI DI LENNON & JOHN SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO CIAK
Milano, 19 gennaio 2004 - 8 dicembre 1980: John sta aspettando qualcuno che è in ritardo…è Lennon, l’altra sua metà! Uno spettacolo dove si parla di John Lennon, in cui i richiami non lasciano spazio a dubbi. Ma il senso è più ampio, si fa riferimento all’uomo in generale, alle sue problematiche interiori, alla sua conflittualità, alla sfumature della sua personalità, con ritmo e spunti avvincenti
. Il musicista diventa due: una leggenda ed il suo doppio, esteriorità ed interiorità, vita e spirito . Inizia così un incontro, che racconta con impietosa credibilità il duello verbale  che si consuma tra anima privata e la figura pubblica dell’ex  Beatles, ripercorrendo le tappe più importanti di quella che è stata un’esistenza terribile e affascinante: il successo, i fans, interviste assurde …. Yoko Ono. Due caratteri di un uomo che ha segnato generazioni intere. Giampiero Ingrassia e Giuseppe Cederna offrono un interpretazione altalenante fra dolore, rabbia e dolcezza, accompagnati da Gabriele Foschi, il “nowhere man”, colui che ascolta, che domanda, che….uccide L’attenta regia di Giancarlo Lucariello e Massimo Natale, le musiche suggestive di Maurizio Fabrizio e i sapienti cambi di luce danno allo spettacolo un innegabile significato: in tempi di risate a tutti i costi non smercia inutile divertimento. Opera scritta da Giancarlo Lucariello ed Ennio Speranza. “ È persino banale ricordare come in ogni uomo coesistano più uomini, e come in ogni personalità navighino più motivi, diramazioni, e contrasti tra le parti. Ciò non è specifico di condizioni patologiche così come non è particolarità esclusiva degli ipersensibili, dei geniali, dei monomaniaci, di quelle persone che vengono chiamate artisti, sebbene in loro le ambivalenze si fanno spesso talmente pressanti da raggiungere la collisione reciproca. Un nome e un cognome rendono bene tale dicotomia: quello proprio, che ci è stato concesso, e quello della famiglia, che abbiamo ereditato.” Lennon - Giampiero Ingrassia & John – Giuseppe Cederna : due personalità opposte che litigano e sono tanto più distanti quanto più si appartengono. Il perché dell'incontro non viene mai esibito sino in fondo.  Solo rabbia e incomprensione sembrano guidare quel gioco al massacro che si nutre di ricordi, di dolorose sconfitte personali, mascherate da un lato dal consenso del pubblico, dall’altro dall'incapacità di prendere atto della propria diversità. Lo scontro a tratti è furioso. I due, dopo aver dato fondo a tutto il loro astio, sembrano avvicinarsi attraverso la disperazione, la solitudine e l’amore che li uniscono. Tutto si placa. John ha preparato per “l'ultima cena” un po' di pane e del vino. Lennon la prende quasi come uno scherzo, ma poi capisce e si lascia andare. Finalmente è rivelato il perché di quello strano invito. Si è fatto tardi, Lennon deve andare. Sono quasi le dieci e mezza, c’è chi lo sta aspettando: è Nowhere Man – Gabriele Foschi, un ammiratore, gli ammiratori, chi lo odia, chi lo ama, un'ombra, uno che c'è e che non c'è, uno che commenta, una visione, uno che passava

AL TEATRO GRASSI “LA BROCCA ROTTA” DI VON KLEIST CON LA REGIA DI CESARE LIEVI PROPONE L’IRONICA E ATTUALE VICENDA DI UN GIUDICE CORROTTO E INGANNI POPOLARI
Milano, 19 gennaio 2004 - Prodotto dal CTB- Teatro Stabile di Brescia con Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione lo spettacolo La brocca rotta mette in scena al Teatro Grassi  l’opera scritta nel 1806 da Heinrich von Kleist. L’autore si ispirava, in una sorta di “tenzone” compositiva abbracciata anche da Heinrich Zschokke, Heinrich Geßner e Ludwig Wieland, a un’incisione di Jean Jacques Le Veau che rappresentava la scena di un processo in un villaggio di campagna e che divenne l’argomento di una scommessa letteraria: ognuno di loro doveva  infatti trasformare il motivo del quadro in una differente forma letteraria.  Kleist scelse la commedia ed iniziò le prime scene nel 1803, tre anni dopo completò la prima versione, che Goethe rappresentò a Weimar nel 1808 presso il teatro di corte da lui diretto. La prima fu un insuccesso, per il quale Kleist incolpò Goethe che aveva suddiviso l’atto unico in tre atti: per lavare l’onta di un tale fiasco, Kleist pensò addirittura di sfidare Goethe a duello. Dopo Caterina di Heilbronn (stagione 1997/98), Cesare Lievi torna a Kleist, mettendone in luce eminentemente la tendenza metafisica e il potere metamorfosante dell’uso del grottesco quale chiave di trascrizione dell’intreccio e del suo carico simbolico. Ne La brocca rotta, la lettura simbolica e filosofica dell'intricata vicenda del tentativo di stupro della giovane Eva commesso dal giudice Adam, la cui colpevolezza è nota, oltre che a Eva, agli spettatori - soli testimoni consapevoli dei giochi di copertura e disvelamento che tutti i personaggi (compresa la ragazza) mettono in atto per interesse - fa emergere la natura, potenzialmente criminale, di ciascun uomo. A chiedere conto del risarcimento di una brocca rotta nella colluttazione tra Eva e il suo assalitore (il cui peso metaforico risulta piuttosto evidente) è la madre di Eva, Marta, che, nella sua ricerca della verità, si fa motore dell’azione. Splendida prova nei ruoli maggiori per Franca Nuti (Marta Rull) e Gian Carlo Dettori (giudice Adamo), per la seconda volta insieme in una produzione del CTB (la prima fu in occasione della ripresa di Spettri di H. Ibsen, per la regia di Lievi nella stagione 2001/2002). Infolink: www.piccoloteatro.org  

TORNA AL TEATRO GRASSI ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI LO SPETTACOLO SIMBOLO DEL PICCOLO TEATRO
Milano, 19 gennaio 2004 - Prosegue con una sosta milanese, dal 27 gennaio al 22 febbraio 2004, il lungo viaggio intrapreso anche quest’anno dallo spettacolo-simbolo del Piccolo Teatro di Milano Arlecchino servitore di due padroni-di Carlo Goldoni, storica regia firmata da Giorgio Strehler nel 1947, oggi messa in scena da Ferruccio Soleri con la collaborazione di Stefano De Luca e una rinnovata veste scenica firmata da Ezio Frigerio. Da martedì 27 gennaio (ore 19.30), lo spettacolo è in scena al Teatro Grassi, dopo un itinerario internazionale prestigioso che lo ha visto in scena al Teatro dell’Ermitage di San Pietroburgo (per la prima volta aperto alla prosa), per poi inaugurare la stagione del Teatro Nazionale “Nemezi Shinaz” di Budapest: In Belgio ha rappresentato l’Italia alla manifestazione “Europalia –Italia”, indetta in occasione della Presidenza Italiana dell’Unione Europea, mentre a Parigi ha trionfato nell’ambito del Festival Les italiens, e infine ha inaugurato l’Anno della Cultura Italiana in Egitto a Il Cairo. Vera e propria sfida alla natura eminentemente effimera del teatro, Arlecchino continua a trasferire la sua carica di vitalità ed energia alle platee di tutto il mondo: lungi dal trasformarsi in uno spettacolo - museo, conferma invece la sua natura di “memoria in azione” e le caratteristiche di spettacolo che si fa teatro per trascinare - come diceva Strehler - “lo spettatore nell’Empireo del grande teatro comico, inno gioioso di liberazione”. Il fatto che, in più di cinquant’anni, il ruolo di Arlecchino sia stato interpretato solo da due attori, Marcello Moretti e Ferruccio Soleri, che ne raccolse l’eredità nel 1963, accresce il suo carattere di eccezionalità e di “arte della memoria”. Ormai, Ferruccio Soleri è l’unico della compagnia ad aver lavorato per tutta la vita con Strehler, colui che - come ha affermato la studiosa francese Myriam Tanant - è “diventato Arlecchino” come si abbraccia una vocazione. In questo senso, Soleri può essere vissuto come un “tramite”, come il vettore in grado di trasmettere i segreti del grande regista. Il suo corpo, che ha imparato ad esprimere quei sentimenti che il viso, mascherato, non è in grado di tradurre, incarna la memoria del lavoro compiuto. Ed è per questo, inoltre, che lo spettacolo può continuare a vivere anche dopo la morte di Strehler. Tuttavia, lo spettacolo che possiamo vedere oggi, preso in carico dallo stesso Soleri e da Ezio Frigerio - scenografo di numerosi spettacoli di Strehler e, dal 1956, di Arlecchino – non si pone come un’evocazione nostalgica del lavoro del maestro. Al contrario, scegliendo di ispirarsi all’edizione del 1956, e non a quella del 1987 – detta “dell’Addio”, somma melanconica di tutta una vita di lavoro – Soleri e Frigerio restituiscono ad Arlecchino la giovinezza e la gioia dei suoi inizi. Quale omaggio migliore si poteva pensare per Giorgio Strehler e per la vivente poesia di Arlecchino? Dopo la presenza milanese, Arlecchino prosegue il suo viaggio in 11 città italiane, tra cui Roma, dove sarà al Teatro Valle dal 30 marzo all’8 aprile. Infolink: www.Piccoloteatro.org

PER LA MANIFESTAZIONE “TEATRO DI GIORNO” - ARSENALE ORE 14 “SE QUESTO È UN UOMO” DI PRIMO LEVI
Milano, 19 gennaio 2003 - lettura scenica accompagnata al pianoforte - Un testo potentissimo e profondamente toccante. Una storia vera che commuove ancora e che rimarrà sempre uno strumento fondamentale per tenere sveglia la coscienza e tenere presente il ricordo. La struttura temporale della storia di Primo Levi viene mantenuta ed una scelta di immagini, descrizioni e commenti rende fruibile e personale la narrazione. La musica si mescola alle parole, a volte sottolineandole, altre volte lasciando lo spazio allo spettatore di riflettere, immaginare o interrogarsi. Il testo - I brani scelti permettono di seguire la vicenda di Primo Levi nella sua terribile esperienza di prigionia ad Auschwitz. Aneddoti e brani descrittivi si alternano con momenti di riflessione dell’autore e con figure di personaggi spettrali, poetici, curiosi, i Sommersi e i Salvati, i compagni di strada di Primo Levi in questo viaggio verso il fondo. La musica - I brani musicali sono interpretati dal vivo, al pianoforte, essi accompagnano fedelmente il percorso narrativo, talvolta interagendo direttamente con le parole, talvolta creando momenti di pausa fra un testo e l’altro: spazi vivi nei quali lo spettatore rimane solo con le proprie emozioni. Giovedì 22, venerdì 23 gennaio - ore 14,00 Infolink: www.Teatroarsenale.org

LINO QUAGLIERO / GERARDO DI LELLA BIG BAND
Roma, 19 gennaio 2004 - Un’orchestra nata dall’incontro tra Lino Quagliero, per oltre 35 anni arrangiatore dell’orchestra della Rai di Roma, (sue le produzioni al fianco di Gorni Kramer, Bruno Canfora, Gianni Ferrio) e Gerardo Di Lella, giovane e talentuoso compositore-arrangiatore e direttore d’orchestra. Due diverse generazioni unite dalla comune passione per il “sound” delle grandi orchestre americane, con una formazione che ha visto in precedenza ospiti di elevatura internazionale quali il sassofonista Benny Golson, la cantante Jenny B. E il noto batterista Tullio De Piscopo. Il repertorio proposto offre famosissimi standard, omaggio alle grandi voci d’America, tra cui Nat King Cole, George Benson, Frank Sinatra, fino ad arrivare a contesti molto diversi tra loro, tra cui brani di Astor Piazzolla e composizioni originali dello stesso Di Lella. Molti i nomi di spicco all’interno della formazione: Giulio Todrani, Cicci Cantucci, Antonello Vannucchi, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, ecc…… A dirigere la formazione sarà Gerardo Di Lella, che vanta nel suo curriculum collaborazioni con Lee Konitz, Steve Grossman, Tony Scott e con il chitarrista tunisino Fawzi Chekili, col quale ha formato un inedito gruppo di musica etno-jazz. Recentemente Di Lella ha partecipato al Premio Città di Recanati 2003, accompagnando il cantante soul-blues di fama mondiale Solomon Burke, e ha scritto arrangiamenti per la cantante israeliana Noa, dirigendo l’Orchestra Scarlatti di Napoli accompagnata dal quartetto di Stefano Di Battista. Il prossimo 22 gennaio Gerardo Di Lella dirigerà anche l’Orchestra d’Archi del Dimi (Dipartimento Innovazione Musicale Italiana) nella serata di presentazione del Palalottomatica (ex Palazzetto dello Sport Palaeur) dedicata agli operatori del settore congressuale e incentive. Infolink: www.Dimi.it

"IPPODROMO MONUMENTO NAZIONALE: IL TROTTO NON PUO’ E NON DEVE ESSERE ESCLUSO DAL VINCOLO." DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE AL COMMERCIO ED ARTIGIANATO ROBERTO PREDOLIN
Milano, 19 gennaio 2004 - “La proposta di tutelare gli ippodromi milanesi con le sue piste di allenamento attraverso il vincolo del monumento nazionale mi trova sostanzialmente d’accordo. Si tratta infatti di una decisione che non solo incontra il mio personale consenso, ma anche e soprattutto dei cittadini che da anni richiedono un intervento di salvaguardia per questo inestimabile patrimonio di verde cittadino. L’unica modifica a mio parere indispensabile in questa concreta e necessaria azione di difesa di un’area che raccoglie un milione e mezzo di verde, è l’inserimento della pista del trotto. Un polmone che Milano ha il dovere di tutelare da ogni possibile tentativo di speculazione. La proposta della Soprintendente dei Beni ambientali e architettonici Dott.ssa Carla di Francesco mette al sicuro una imponente realtà che conta ben 150 ettari . Mi adopererò quindi affinché l’amministrazione comunale, attraverso le deleghe di competenza, provveda al più presto ad aprire un tavolo di concertazione sulla proposta della Soprintendente che includa anche la tutela dell’area del trotto. Da sempre il Comune di Milano è attento ed impegnato in questa battaglia per la difesa di un polmone di verde di cui la città non può assolutamente fare a meno. Non posso quindi che esprimere tutta la mia approvazione per un provvedimento tanto atteso, che speriamo venga attuato nel più breve tempo possibile.”

MITSUBISHI CANTER: L'ALTERNATIVA DAIMLERCHRYSLER NEL SEGMENTO DEGLI AUTOCARRI LEGGERI
Roma. 19 gennaio 2004 - Si è concluso un anno di successi per Mitusbishi Canter: nel corso del 2003 infatti il veicolo giapponese commercializzato dal Gruppo Daimlerchrysler ha consolidato la sua presenza nel nostro mercato con circa 450 veicoli ed un incremento delle vendite del 37, 7 % rispetto al 2002. Questo successo è stato possibile grazie alla caratteristica affidabilità e robustezza del veicolo e ad un notevole incremento nella qualità dei servizi di vendita ed assistenza sul territorio italiano. Il successo commerciale di Mitsubishi Canter La versatilità della gamma, la robustezza dei veicoli ed i nuovi propulsori sono la chiave del successo che il Canter sta riscuotendo anche presso la clientela italiana. Nel 2003 in Italia, Mitsubishi Canter ha raggiunto la quota di mercato dell'4,3 % nel segmento dei light truck orientali, con un incremento dell'1,4 % rispetto al 2002. Propulsori Euro 3 da 92 kW (125 Cv) e 105 kW (143 Cv) Canter propone due motorizzazioni, entrambe omologate Euro 3: un 92 kW (125 Cv) e 3.200 giri/min per le versioni da 3,5 t ed un 105 kW (143 Cv) da 2.700 giri/min per le versioni da 6,0- 6,3 a 7,5 t di Mtt. Il 125 Cv è un moderno propulsore completamente nuovo, derivato da quello che equipaggia il fuoristrada Pajero, che presenta sensibili miglioramenti prestazionali rispetto al precedente, ottenuti sia in termini di cavalli sviluppati (125 contro i 116 del precedente), di coppia (294 Nm a 1.800 giri/min contro i 216 a 2.000 giri/min), di incremento della cilindrata (2.977 cc. Vs 2.835 cc.), rispondenza alle normative antinquinamento più restrittive (Euro 3 Vs Euro 2) tramite Egr, introduzione della pompa di iniezione Bosch ad alta pressione con controllo elettronico, doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, consumi ridotti ed un eccezionale aumento degli intervalli di manutenzione, che passano dai precedenti 10.000 Km agli attuali 22.500 Km (valido anche sulle versioni oltre i 35q di Mtt). Il propulsore dei 6,0-6,3-7,5 t, pur mantenendo l'architettura precedente, ha usufruito di tutte quelle migliorie (pompa di iniezione elettronica, tarature parametri, impianto di raffreddamento, catalizzatore ecc.) che hanno consentito di incrementare potenza (143 Cv Vs.136) e coppia (412 Nm Vs. 370), di ridurre i consumi e di rispettare le normative Euro3. Canter beneficia su tutta al gamma di una garanzia di tre anni o 100.000 Km . Mitsubishi Canter dispone di una trasmissione a 5 marce per modelli da 3,5t e a 6 marce per quelli da 6,0-6,3 e 7,5t di Mtt; in entrambi i casi si tratta di sistemi sincronizzati che assicurano una maggiore facilità di innesto e guidabilità del mezzo. Anche le frizioni sono state adeguate per far fronte ai più elevati valori di coppia e potenza. Un'ampia gamma versatile ed affidabile Il Canter è un veicolo industriale leggero specializzato, adatto anche ad impieghi gravosi, disponibile in quattro differenti varianti di massa totale a terra, da 3,5 t (con telai cabinati a cabina singola e doppia), da 6,0 o 6,3 t con cabina singola larga e doppia e da 7,5 t (con telai cabinati a cabina singola larga). I modelli con Mtt pari a 3,5 t sono disponibili in due ulteriori versioni a cabina stretta (larghezza 1.700 mm ) e cabina larga (larghezza 2.000 mm ). Le misure dei passi assicurano un'ampia possibilità di allestimento, in modo particolare per le versioni con cabina singola. Per i modelli da 3,5 t, sia a cabina stretta che larga, il Canter dispone di ben tre passi, così come i 6,0-6,3 t, mentre la versione da 7,5 t è addirittura disponibile in quattro differenti misure, che consentono una carrozzabilità massima fino a ben 6.100 mm ! La cabina avanzata (Coe) del Mitsubishi Canter consente maggiore spazio per l'installazione dell'allestimento, un migliore rapporto lunghezza del veicolo/volume di carico ed un'ottima manovrabilità, e consente una facile manutenzione e riparazione del motore grazie alla cabina ribaltabile. Il telaio a longheroni con traverse garantisce un'alta riserva di carico utile, più varianti di allestimento, una struttura più robusta ed al tempo stesso una maggiore rigidità torsionale, migliori prestazioni off-road, un'altezza di carico ribassata e l'ingresso più agevole in cabina. Mitsubishi Canter: la soluzione ideale per ogni tipo di allestimento Il mercato degli autotelai cabinati offre una varietà quasi illimitata di allestimenti possibili ed il Canter offre numerosi vantaggi in ognuna di queste soluzioni. Ad esempio: - Cassone/ribaltabile: con la sua lunghezza carrozzabile, il telaio del Canter è adatto ai carichi ingobranti, ed il telaio ribassato permette un'altezza da terra ridotta del piano di carico; - Scarrabile: grazie all'elevata rigidità torsionale del telaio del Canter, è possibile allestire la carrozzeria con soluzioni specifiche ed anche complesse; - Furgonato/furgonatura frigorifera: rispetto ai concorrenti con cabina arretrata (Cbe), il Canter con la sua cabina avanzata (Coe) offre un migliore rapporto tra volume di carico e lunghezza totale. Ne conseguono vantaggi in termini di manovrabilità e parcheggiabilità; - Autocisterna: la rigidità torsionale del telaio del Canter è molto vantaggiosa per trasportare fluidi, che si "agitano" molto facilmente; - Compattatore di rifiuti: il design compatto del Canter Coe si dimostra utile nei servizi di pubblica utilità, per esempio nel trasporto di rifiuti ecc.; - Carrozzeria per carro soccorso: la cabina doppia del Canter permette di trasportare allo stesso tempo passeggeri e merce. Questo è di particolare importanza per veicoli di emergenza (per esempio carri attrezzi, vigili del fuoco e servizi aeroportuali). La rete di vendita ed assistenza in Italia L'esperienza e l'organizzazione della Daimlerchrysler Italia, che commercializza il Canter attraverso la rete Mercedes-benz Veicoli Industriali, ha dato un forte impulso alle vendite ed ha permesso l'implementazione di nuovi servizi che garantiscono al cliente qualità degna della tradizione Mercedes, superando con successo le naturali difficoltà incontrate nell'introdurre un nuovo marchio all'interno di un sistema già esistente. Sono infatti trascorsi due anni da quando il Gruppo Daimlerchrysler ha rilevato anche in Italia l'attività di vendita ed assistenza del Mitsubishi Canter ed oggi i clienti del Canter possono contare su 31 concessionari (26 nel 2002), che gestiscono 37 punti vendita e ben 43 centri di assistenza sparsi sul territorio italiano. Ogni concessionario presenta un'area espositiva dedicata al Mitsubishi Canter ed un veicolo allestito ed immatricolato disponibile per le prove su strada. Inoltre, anche le aree di assistenza e ricambi sono personalizzate secondo le Corporate Guidelines Mitsubishi e, in ogni centro di assistenza, è presente personale qualificato attraverso specifici corsi di formazione.

MUSEO BAROFFIO E DEL SANTUARIO DEL SACRO MONTE SOPRA VARESE CHIUDE PER LA PAUSA INVERNALE E RIAPRE A MARZO
Varese, 19 gennaio 2004 - Il Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte dopo l’apertura straordinaria delle sale espositive durante le festività natalizie chiude al pubblico per la pausa invernale. Il Museo ha replicato con successo la scelta di aprire al pubblico nel mese di dicembre dando la possibilità ai numerosi pellegrini, che raggiungono il Sacro Monte durante il Ss. Natale, di visitare le sale della collezione. L’apertura primaverile è prevista per giovedì 11 marzo con i seguenti orari: giovedì, sabato e domenica 9.30-12.30/15.00-18.30. Il costo del biglietto intero è Euro 3,00; il biglietto ridotto è Euro 1,00 ed è riservato a gruppi superiori a 10 persone, visitatori sino a 18 e oltre 65 anni, studenti, soci Tci e possessori di Welcome Card. Per agevolare l’accesso del pubblico è stato attivato un sistema di prenotazione di visita con o senza guida abilitata. Le prenotazioni devono pervenire dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00 via telefono o fax al numero 0331/777472; sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 al numero 340/6793636. A breve verrà comunicato il calendario delle iniziative collaterali che si svolgeranno in Museo nell’arco dell’anno. Un Po’ Di Storia Nato ufficialmente nel settembre del 1936 per ospitare il ricco patrimonio artistico che il barone Giuseppe Baroffio Dall’aglio volle lasciare in eredità al Santuario di S. Maria del Monte, il Museo Baroffio vide confluire in sé anche quanto era già parte del Museo del Santuario, inaugurato nell’agosto del 1900. L’eterogeneità della raccolta, costituita da dipinti di scuola lombarda, emiliana, fiamminga e olandese, reperti legati a varie fasi architettoniche e decorative del Santuario, codici miniati, monete, medaglie, ceramiche, pallii e paramenti liturgici, è preziosa testimonianza della ricca storia del Sacro Monte sopra Varese. Alcune recenti donazioni possono leggersi come attestazioni di merito per gli sforzi compiuti: risanamento della struttura architettonica, restauro delle opere e loro disposizione secondo moderni criteri museologici, ampliamento della superficie espositiva. Tra le sale che hanno arricchito il rinnovato museo è da segnalare la sezione d’arte sacra contemporanea, dal carattere monografico mariano, nella quale le opere di noti scultori e pittori del nostro tempo (Bodini, Buffet, Carpi, Guttuso e molti altri) si pongono in rapporto ideale con la tradizione di fertile produzione artistica che il culto alla Madonna del Monte ha saputo ispirare nei secoli.

DECOLLO OK PER AFRIKA RAMPITOURNUOVA DATA, DAL 29 FEBBRAIO AL 7 MARZO
Trento, 19 gennaio 2004 - Afrika Rampitour, l’inusuale iniziativa proposta dagli organizzatori del Rampitour d’Italia e da Marketing Communication, sta riscuotendo ampi consensi nel settore dei bikers.Il periodo delle iscrizioni sta entrando nel vivo, ma già a fine dicembre i partecipanti che avevano definito l’iscrizione erano una cinquantina, ed altrettanti hanno già annunciato verbalmente la propria adesione.È chiaro che una nuova e così originale iniziativa non può generare grandi numeri, anche perchè Afrika Rampitour, come già ampiamente comunicato dagli organizzatori, è una competizione abbastanza impegnativa per via dei suoi 60 chilometri , ma anche per il terreno sabbioso del deserto del Sinai.l’evento è ospitato a Sharm El Sheikh, ed in particolare atleti e organizzatori saranno alloggiati nello splendido resort dell’Hotel Sheraton.c’è una grossa novità, la data è cambiata leggermente rispetto a quella stabilita inizialmente, soprattutto per esaudire le richieste di molti appassionati. Ora la settimana interessata da Afrika Rampitour va dal 29 febbraio al 7 marzo 2004, e dunque i voli di andata e di ritorno sono entrambi di domenica, senza spezzare così la settimana.Sono vari i pacchetti predisposti dagli organizzatori per questa trasferta egiziana, che non ha solo un sapore agonistico ma sa anche molto di relax e di vacanza.Si va da un minimo di 690 Euro ad un massimo di 870 Euro, a cui vanno aggiunte poi le spese del visto, del trasporto bici (organizzato ad hoc) e dell’iscrizione alla gara.Lo standard organizzativo dell’evento è quello che contraddistingue il Rampitour d’Italia, soprattutto per ciò che riguarda i servizi accessori e l’assistenza.Ricordiamo che il percorso è di 60,6 km con un dislivello di 598 m ., da percorrersi entro otto ore. Dopo un breve tratto asfaltato in partenza (circa 2 km ), si sviluppa lungo un dedalo di piste sempre ben delineate che corrono all’interno del deserto del Sinai, con leggere salite e discese, sfiorando caratteristici villaggi beduini. I grandi spazi desertici si alternano a wadi aride, il fondo è discretamente compatto ma impegnativo e insidioso per la costante resistenza all’avanzamento della bici dovuta allo strato di sabbia soffice che copre quella più compatta. A volte se non si è abbastanza veloci, si è addirittura costretti a procedere a piedi per brevi tratti. I punti di ristoro previsti (liquidi e frutta) sono cinque. Diversi anche i punti di assistenza lungo il percorso.L’organizzazione ha previsto una dotazione obbligatoria che ogni concorrente dovrà portare con sè durante la gara come per i grandi raid africani.Maggiori informazioni su www.Afrikarampitour.com

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