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27 GENNAIO 2004

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SCOPERTA LA "CALAMITA" DELLE CELLULE STAMINALI UN GRUPPO DI RICERCATORI DELL'ISTITUTO SCIENTIFICO UNIVERSITARIO SAN RAFFAELE HA INDIVIDUATO IN UNA PROTEINA (HMGB1) IL RICHIAMO CHE GUIDA LE CELLULE STAMINALI VERSO I TESSUTI DANNEGGIATI.

Milano, 27 gennaio 2004 – Un gruppo di ricercatori dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele ha scoperto il meccanismo che permette alle cellule staminali adulte di trovare il tessuto danneggiato, moltiplicarsi e ripararlo. Si tratta della stessa proteina che i ricercatori del San Raffaele avevano già identificato come “ultimo messaggio” rilasciato dalle cellule morenti. Lo studio è pubblicato sul numero di febbraio della prestigiosa rivista "The Journal of Cell Biology". La terapia con cellule staminali adulte prevede di solito che le cellule siano prelevate dal paziente, coltivate in provetta, e reintrodotte nel paziente. Uno dei problemi della terapia è proprio fare in modo che le cellule staminali raggiungano il tessuto malato: molto spesso rimangono dove sono state iniettate, oppure si disperdono e non raggiungono il tessuto da riparare. Le cellule staminali che risiedono nell’organismo del paziente in qualche modo trovano naturalmente il tessuto danneggiato e lo riparano, anche se con bassa efficienza; il problema e’ capire come avviene per utilizzare lo stesso sistema per indicare la strada alle cellule staminali adulte coltivate. Il corpo umano e' composto da migliaia di miliardi di cellule. Se sottoposte a traumi, se avvelenate, o se manca loro l'ossigeno, le cellule muoiono in modo traumatico: in termini tecnici, vanno in necrosi. Uno studio precedentemente condotto da ricercatori del San Raffaele aveva già chiarito che le cellule che muoiono per trauma o malattia lanciano, prima di morire, un ultimo messaggio, la proteina Hmgb1, per avvertire le altre cellule dell'organismo. A questo messaggio le cellule reagiscono in modo diverso, a seconda della loro identità: alcune si muovono per andare a prendere il posto delle cellule morte, altre si dividono, altre ancora lanciano l'allarme e iniziano una reazione infiammatoria. Le cellule staminali, che hanno il compito di ricostruire i tessuti danneggiati, reagiscono accorrendo per riparare il danno, si moltiplicano prendendo l’identità delle cellule morte e le sostituiscono. Grazie alla proteina Hmgb1, non sbagliano strada e raggiungono l’obiettivo. E’ possibile che quello individuato da questo studio non sia l’unico meccanismo di richiamo delle cellule staminali, ma di sicuro e’ il primo finora scoperto. Potenzialmente, si potrebbe persino usare la proteina Hmgb1 per “aumentare la forza” del richiamo delle cellule morenti e rendere più efficiente la riparazione da parte delle cellule staminali del paziente, senza dover estrarre le sue cellule staminali per coltivarle prima di reintrodurle. Secondo i ricercatori questo meccanismo di richiamo potrebbe aprire nuove prospettive anche nella ricerca contro il cancro: essi sospettano infatti che il meccanismo di migrazione delle cellule staminali sia simile a quello con cui i tumori generano le metastasi. Se da una parte si potrebbe favorire la migrazione delle cellule staminali per la riparazione dei danni tissutali, dall’altra si potrebbe contrastare la formazione di metastasi con inibitori della proteina Hmgb1. I ricercatori precisano che saranno comunque necessari ancora da 3 a 10 anni prima che si possa arrivare alla sperimentazione di un’applicazione terapeutica. Questo studio è stato finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc), da Telethon, dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e dall’Organizzazione Parent Project per la Distrofia muscolare di Duchenne.

UN SETTORE BIOTECNOLOGICO EMERGENTE POTREBBE RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA MANCANZA DI ORGANI DI DONATORI LA COMMISSIONE EUROPEA INTENDE ELABORARE UNA NUOVA LEGISLAZIONE VOLTA A MIGLIORARE LA RICERCA SULL'INGEGNERIA DEI TESSUTI UMANI.
Bruxelles, 27 gennaio 2004 - Questo settore biotecnologico emergente è destinato a rivoluzionare la pratica medica, grazie alla possibilità di rigenerare i tessuti e gli organi malati e di favorire il processo di guarigione delle lesioni. Lo sviluppo di questa straordinaria tecnologia non solo migliorerà la qualità di vita dei pazienti, poiché ridurrà il ricorso alla chirurgia, ma offrirà anche numerose opportunità di elaborare trattamenti più efficaci. Fattore ancor più importante, l'ingegneria dei tessuti umani potrebbe risolvere il problema dell'insufficienza di organi di donatori. Allo stato attuale, la mancanza di leggi europee adeguate in questo settore ostacola sia la libera circolazione dei prodotti ottenuti mediante ingegneria tissutale, sia l'espansione dei relativi mercati. Questa situazione sembra destinata a cambiare, grazie ad una relazione dell'Istituto di prospettiva tecnologica del Centro comune di ricerca, con la quale si chiede l'introduzione di una procedura di autorizzazione armonizzata a livello comunitario. "Attualmente si sta stilando un regolamento specifico sulle condizioni per la commercializzazione di prodotti ottenuti mediante ingegneria tissutale. Tale regolamento introdurrà una serie di regole comuni destinate a chiarire il quadro giuridico per gli operatori commerciali e a garantire il livello di sicurezza più elevato possibile agli utilizzatori e ai pazienti", ha affermato il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione, Erkki Liikanen. "Queste norme comuni assicureranno la libera circolazione nell'Ue dei prodotti dell'ingegneria dei tessuti, mettendo le terapie innovative a disposizione di tutti coloro che ne hanno bisogno". Oggi, in Europa operano 113 società specializzate in ingegneria tissutale, 54 delle quali producono tessuti in vitro. Come negli Usa, tali aziende sono solitamente piccole e non possiedono le risorse necessarie per condurre costose sperimentazioni cliniche. Ciò significa che spesso non sono in grado di fornire dati comparativi sull'efficacia economica del trattamento proposto rispetto alle alternative convenzionali. Ed è proprio a causa di questa mancanza di dati che le compagnie assicurative sono restie a rimborsare i beneficiari dei trattamenti basati sui prodotti dell'ingegneria tissutale. Molti di questi prodotti si trovano ancora in una fase embrionale di sviluppo, ma si pensa già che in futuro potranno essere utilizzati per il trattamento di patologie quali malattie cardiovascolari, neurodegenerative (ad es. Il morbo di Alzheimer e di Parkinson) e lesioni alle fibre nervose e al midollo spinale che non possono essere curate definitivamente mediante metodi convenzionali. L'obiettivo ultimo dell'ingegneria tissutale è quello di consentire la produzione di organi umani in vitro destinati al trapianto. La promozione della ricerca in questo settore, pertanto, è essenziale. In risposta alla relazione intitolata "Human tissue-engineered products: Today's markets and future prospects" (Prodotti dell'ingegneria dei tessuti umani: i mercati odierni e le prospettive future), le istituzioni dell'Ue stanno lavorando ad una direttiva sulle "norme per la qualità e la sicurezza delle cellule e dei tessuti umani", nonché alla definizione di misure per la tutela dei consumatori e la commercializzazione dei prodotti. La relazione del Ccr può essere scaricata dal seguente indirizzo: http://www.Jrc.es/home/publications/publication.cfm?pub=1127   Per ulteriori informazioni sulla sezione "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6Pq) visitare il seguente sito: http://www.Cordis.lu/lifescihealth/home.html 

SECONDO LA PRESIDENZA IRLANDESE , RIPORTARE A CASA GLI SCIENZIATI EUROPEI DEVE ESSERE UNA PRIORITÀ
Bruxelles, 27 gennaio2004 - L'importanza che la Presidenza irlandese attribuirà alla ricerca e all'innovazione è stata ancora una volta confermata dagli interventi di tre figure di spicco del governo irlandese al Parlamento europeo. Nel suo discorso del 22 gennaio, il ministro irlandese del Lavoro, Frank Fahey, ha ribadito una delle priorità della Presidenza irlandese, già annunciata dall'attuale presidente del Consiglio europeo, Bertie Ahern, e dal vicepremier e ministro delle Imprese, del Commercio e dell'Occupazione, Mary Harney: rendere l'Europa più attraente per i ricercatori. 'Dobbiamo chiederci seriamente perché in Europa 400.000 laureati in materie scientifiche sono oggi assunti oltreoceano nei settori della ricerca e dell'innovazione", ha riferito Fahey al Parlamento europeo. "Alcuni dei nostri cervelli migliori stanno lavorando per rendere gli Usa più competitivi: questa tendenza deve essere invertita e quei talenti devono essere riportati a casa". Il ministro ha dichiarato che il mercato europeo del lavoro ha bisogno di diventare più adattabile, offrendo un migliore equilibrio tra flessibilità e sicurezza sul luogo di lavoro, se il Vecchio Continente intende mantenere i suoi lavoratori più competenti. Una normativa migliore e lo sviluppo di infrastrutture più economiche e di qualità per i servizi di doposcuola sono stati alcuni degli argomenti definiti fondamentali per garantire un minimo standard ai lavoratori. Fahey ha inoltre sostenuto il parere di quanti chiedono meno discussioni e più azione per la realizzazione dell'obiettivo di Lisbona: trasformare l'Europa nell'economia più competitiva al mondo entro il 2010. "Se tale obiettivo dovrà essere raggiunto, abbiamo bisogno di eliminare la retorica e cominciare a prendere decisioni. Dobbiamo dimostrare di essere all'altezza dell'agenda più ambiziosa mai elaborata finora dai nostri legislatori e la Presidenza irlandese è determinata ad avviare questo processo. Oggi, quattro anni dopo il vertice di Lisbona, non c'è nulla di cui essere fieri, poiché in verità siamo ancora più lontani dal nostro obiettivo di quando abbiamo cominciato". L'importanza di investire in formazione e istruzione nei settori della ricerca e innovazione è stata sottolineata anche nel corso di una riunione informale fra i ministri dell'Occupazione e delle Politiche sociali dell'Ue e dei paesi in fase di adesione. Le conclusioni della Presidenza mettono l'accento sull'aumento della spesa in formazione e istruzione per favorire lo sviluppo economico, sottolineando, in particolare, che "l'Ue deve investire in formazione per professioni altamente qualificate, in innovazione e in ricerca, per competere con le economie a bassa remunerazione".

ALIMENTI SENZA OGM, SECONDO FISCHLER UN'UTOPIA DA GIARDINO DELL'EDEN
Bruxelles, 27 gennaio 2007 - In occasione di una conferenza sull'agricoltura biologica, il commissario per l'Agricoltura Franz Fischler ha avvertito i delegati che gli alimenti completamente privi di organismi geneticamente modificati (Ogm) appartengono oramai al passato. Al momento di fissare le soglie di tolleranza per la presenza di Ogm nei prodotti biologici e convenzionali, il commissario ha affermato che l'Europa deve accettare consigli dagli scienziati piuttosto che dai politici. "Siamo stati cacciati dal paradiso. L'idea della soglia dello zero per cento era senza dubbio possibile nel giardino dell'Eden, ma non nel mondo reale", ha dichiarato Fischler. Nel corso della conferenza, il suo punto di vista ha trovato il consenso di un'illustre esperta dell'Istituto di scienze agricole del governo danese, Birte Boelt, direttrice della ricerca presso il dipartimento di biologia vegetale dell'Istituto, la quale ha affermato: "La tolleranza zero non è possibile". Nonostante sia sostenitrice di misure quali le distanze di isolamento tra colture Gm, biologiche e convenzionali e la pulizia accurata delle apparecchiature agricole, la dott.Ssa Boelt ha ammonito: "Anche adottando il massimo delle precauzioni, si commetteranno ugualmente degli errori". "Il rischio di contaminazione da Ogm, ha aggiunto, aumenterà con il tempo". Fischler ha annunciato che la Commissione intende intraprendere delle misure per incrementare il consumo di prodotti biologici nell'Ue. Attualmente, circa il tre per cento degli alimenti viene prodotto secondo le tecniche biologiche; tuttavia egli è convinto che questo dato potrebbe raggiungere il 15 per cento. Nei prossimi mesi, la Commissione auspica di elaborare un piano d'azione sui prodotti biologici.

A ROMA INCONTRO INTERNAZIONALE SUL TEMA "UN AGGIORNAMENTO SULLE INFEZIONI FUNGINE: RILEVANZA, EPIDEMIOLOGIA, CURE INNOVATIVE. ESPERTI A CONFRONTO"
Roma, 27 gennaio 2004 - In occasione del I° Incontro Internazionale "Update on Fungal Infections - Focus on Liposomal Amphotericin B" che si terrà a Roma presso il Museo di Palazzo Venezia il 30 e 31 gennaio prossimi, esperti da tutto il mondo faranno il punto sulle infezioni causate dai funghi. Queste rappresentano una grave patologia secondaria che spesso rischia di compromettere il decorso di quella primaria: numerosi sono, infatti, i malati critici e immunodepressi (quali malati di cancro sottoposti a chemioterapia, malati di Aids, trapiantati, etc.) che vedono ulteriormente compromesso il proprio stato di salute e la prospettiva di guarigione dal fatto di aver contratto un'infezione fungina. Le infezioni causate dai funghi non sono infezioni qualunque. Sono particolarmente aggressive e più frequenti di alcuni anni fa, anche a causa del progresso ottenuto in campo medico che ha portato all'aumento della sopravvivenza di pazienti particolarmente gravi. Dal 1980 al 1992 sono aumentate addirittura del 500 per cento. In un anno possono contrarle 2-5 italiani su 100 mila per un totale di 1.500-3.000 casi sull'intera popolazione. Oltre ai malati di cancro, i trapiantati di organi solidi e di midollo osseo o i malati di Aids, si aggiungono altre categorie di persone a rischio: ad esempio, sempre più spesso ad essere colpiti da queste infezioni sono i neonati e i bambini sotto l'anno. Con il sostegno di Gilead Sciences, discuteranno della dimensione del problema in U.s.a., Europa ed Italia, degli studi clinici e dei trattamenti, con un particolare focus sulle opzioni terapeutiche più innovative, i seguenti relatori: Dr. Michael G. Rinaldi - Fungus Testing Laboratory, Department of Pathology - University of Texas Health Science Center, San Antonio; Prof. Joan Gavaldà - Servei Malaltias Infeccioses Hospital Vall D'hebron, Barcelona; Prof. Franco Aversa - Dipartimento di Oncologia, Ematologia e Scienze Biomediche - Sezione di Ematologia e Immunologia Clinica - Responsabile del Centro Trapianto di Midollo Osseo, Azienda Ospedaliera di Perugia; Prof. Elias J. Anaissie - University of Arkansas Medical Sciences Center - Myeloma and Transplantation Center, Little Rock. Modererà l'incontro il Prof. Francesco Menichetti, direttore dell'Unita' Operativa di Malattie Infettive dell'Azienda Ospedaliera Pisana e docente presso la Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dell'Università di Pisa.

SOLIDARIETÀ : LA VOCE CONCRETA DI CHICCO A SOSTEGNO DELLA CASA FAMIGLIA
Milano, 27 gennaio 2004 - La filosofia del gruppo Chicco è competenza non solo nel progetto dei prodotti, ma anche nell'impegno a far crescere il bambino in un mondo migliore. Nel cuore di Chicco infatti la preoccupazione per il benessere e il comfort dei bimbi convive con la reale adesione alle tematiche attuali e ai problemi che riguardano la crescita e la formazione infantile. Alla fine del 2003, assieme all'Associazione Amici dei Bambini, Chicco ha promosso attraverso i suoi negozi (dal 1° novembre al 31 dicembre 2003) una raccolta fondi a sostegno di una Casa Famiglia. La partecipazione a questo disegno di dare ai bambini meno fortunati un ambiente sereno dove crescere, e quindi di contribuire alla sua costituzione, nasce dall'urgenza di favorire la creazione di tali strutture, in vista di una definitiva chiusura degli Istituti preposti e continuerà anche nei prossimi anni. Alla campagna realizzata per promuovere l'iniziativa e conclusa con risultati più che soddisfacenti, Alessia Marcuzzi e Roberto Mancini hanno prestato il loro volto in qualità di testimonial.

CARRARA CAPITALE DEL TURISMO ITINERANTE OLTRE 23 MILA I VISITATORI E PIENA SODDISFAZIONE DEGLI ESPOSITORI PER LA SECONDA EDIZIONE DEL SALONE DEI CAMPER DEI CARAVAN E DELLE VACANZE ALL’ARIA APERTA
Carrara, 27 gennaio 2004 - Tour.it 2004 ha fatto centro. La seconda edizione del Salone del turismo all’aria aperta (17 al 25 gennaio) si è chiusa domenica con un bilancio di 23 mila visitatori che ha superato di oltre il 15% l’edizione 2003. “E’ un successo che ci fa particolarmente piacere perché conferma una nostra precisa intuizione”, sottolinea Paris Mazzanti, direttore di Carrarafiere, “I fatti dimostrano che è una scelta vincente puntare su manifestazioni che non solo valorizzano le caratteristiche del nostro complesso, ma che sono anche intimamente collegate con le attività del territorio, come appunto il turismo”. Camper, caravan, motorhome, case prefabbricate, carrelli, componenti elettroniche, tende da campeggio, accessori e abbigliamento per il turismo en plein air, promozione turistica, servizi, editoria: questa crescente gamma di prodotti offerta a Tour.it da oltre 100 espositori ha calamitato un pubblico attento e particolarmente competente. Il turismo all’aria aperta è in effetti in crescita tumultuosa ovunque. L’italia conta 2370 campeggi con 14 milioni di arrivi e 110 milioni di presenze annue (oltre la metà italiani), un traffico da Pasqua a settembre di 500 mila camper per i due terzi dall’estero, oltre 25 mila addetti e un bilancio di € 6 miliardi. In più l’agriturismo. Da parte degli espositori è un coro di valutazioni positive: “Siamo molto soddisfatti per il numero e la qualità dei visitatori”, dice Franco Battaglia della Giò Caravan (attrezzature e accessori per camping, caravan e mezzi mobili), “non c’è stata tregua, soprattutto nei week end”. Entusiasta Claudia Vascelli, titolare della Ar Vascelli (camper): “Abbiamo avuto molti contatti con campeggi e privati. Un pubblico nuovo e molto promettente”. Analogo il commento di Luigi Albertini della Bondioli Caravan: “Sono venuti a visitarci molti vecchi clienti, ma si è vista anche tanta gente nuova. Manifestazioni come Tour.it sono importanti per allargare il mercato”. William Lamers, titolare della Artica Camper azienda di Lucca (allestisce pick up con cellule abitative d’avanguardia), ricorda inoltre che “in Italia il turismo all’aria aperta è appena agli inizi, ma è destinato ad avere un grande futuro. Quanto ai pick up interessano per ora un pubblico di nicchia, ma possono avere anche in Toscana un mercato eccezionale”. Del tutto positivo, infine, anche il giudizio delle associazioni degli operatori: “Tour.it ha messo in mostra quanto di meglio oggi offre il mercato”, dice Gianni Minzoni, presidente di Promocamp, “Piacevolissimo il contesto, eccellente l’afflusso di visitatori giunti a Carrara da tutta Italia. Credo che Tour.it si sia conquistata un posto stabile fra le manifestazioni importanti e che possa ulteriormente espandersi a partire dalla prossima edizione”. La rassegna è stata come noto promossa dalla Regione Toscana e organizzata da Carrarafiere e Adria Consulting & Communication, con i patrocini di Promocamp, Assocamp, Confederazione Italiana Campeggiatori, Unione Club Amici, Associazione Campeggiatori Turistici d’Italia. Prezioso il sostegno di Toscana Promozione, delle province di Lucca e Carrara, dei comuni di Massa e di Carrara, della Camera di Commercio di Massa Carrara e della Cassa di Risparmio di Carrara, sponsor unico bancario. Tra le manifestazioni collaterali da segnalare i raduni nazionali di camper, roulotte e pick up, in particolare quello del Toscana Camper Club che da solo ha portato a Carrara circa mille equipaggi da tutta Italia.  

MASERATI: LA QUATTROPORTE PRESENTATA A LONDRA
Londra, 27 gennaio 2004 - In tutte le numerose presentazioni invernali svoltesi negli ambienti più esclusivi delle principali città europee, l’elegante berlina della Maserati ha sempre ottenuto un grande successo. L’appuntamento londinese ha avuto come cornice la magnifica Lawrence Hall in stile moderno art déco presso la sede delle Royal Horticultural Halls nel cuore di Westminster. In rappresentanza del quartier generale di Modena erano presenti l'Amministratore Delegato di Maserati, Antonello Perricone, e il Direttore Commerciale, Roberto Ronchi. Dopo il cocktail di benvenuto, gli ospiti e i concessionari Maserati per il Regno Unito hanno potuto assistere alla proiezione di un video promozionale della Quattroporte.

" LA BUGIARDA " DI DIEGO FABBRI PRESENTATA DALLA COMPAGNIA ROSSELLA FALK AL TEATRO CARCANO DI MILANO
Milano, 27 gennaio 2004 - Da mercoledì 28 gennaio a domenica 8 febbraio è in scena al Teatro Carcano di Milano (Corso di Porta Romana 63 - tel. 02-55181377 / 02-55181362) " La Bugiarda " di Diego Fabbri, con Rossella Falk, Fiorella Rubino, Luciano Virgilio, Augusto Fornari, Adriano Evangelisti, Maurizio Romoli, Daniele Cecchi. La scena è di Orfeo Tamburi, i costumi di Annalisa Di Piero. " La Bugiarda " è una commedia comica che trae ispirazione da quella letteratura beffarda, macchiettistica, colorista, superficiale che è la letteratura in dialetto, il sonetto, lo scherzo, l'epigramma del Trilussa minore. Nel testo tira un'aria di provincialismo italiano e di un cosmopolitismo vaticano tutt'altro che privi di verità. E' la storia di Isabella, ragazza romana pigra, svagata, di un'assonnata lascivia che sposa un maestro elementare e fa l'amore con un Cavaliere Vaticano di cappa e spada e, con l'aiuto della madre intrigante e ruffiana, si barcamena tra l'uno e l'altro mentendo, piangendo, lagnandosi, affascinando, languendo e urlando in un gioco infinitamente furbo e ricco di sfaccettature. Una pièce garbatamente antiromana, uno studio tagliente e piccante sull'arte della bugia, un susseguirsi di situazioni al limite della farsa: un quadro d'epoca perfetto e ironico di gran divertimento e attualità. " La Bugiarda ", scritta nel 1956 da Diego Fabbri per Rossella Falk e portata in scena lo stesso anno dalla Compagnia dei Giovani, ha avuto altre due edizioni nel '64 e nel '72, dove recitarono anche Rina Morelli e Paolo Stoppa, dando così vita alla più grande compagnia italiana della seconda metà del '900, la "Albani-de Lullo-falk-morelli-stoppa-valli". Il pittore Orfeo Tamburi (1910-1994) fu invitato da De Lullo a costruire la scena per lo spettacolo dopo che il regista vide alcune sue opere in casa di Rossella Falk. Tamburi fu felicissimo di accettare l'incarico e ne risultò una scena strepitosa di colori, di completa aderenza allo spirito del testo, che il pubblico potrà vedere dopo quarant'anni in tutta la sua bellezza. Rossella Falk, che in questo nuovo allestimento da lei ripreso dalla storica regia di Giorgio De Lullo passa il testimone del personaggio di Isabella a Fiorella Rubino, torna a recitare nel suo "romanesco" e sarà la madre della Bugiarda. E' uno spettacolo di Giorgio De Lullo ripreso da Rossella Falk. Infolink: www.Teatrocarcano.com 

BAMBINI AL MUSEO POLDI PEZZOLI . FINO AL 22 FEBBRAIO 2004 CACCIA …AL MUSEO!
Milano, 27 gennaio 2004 - Il Museo Poldi Pezzoli propone un’attività didattica per i piccoli visitatori dai 6 ai 10 anni, che partecipano alla caccia insieme ai genitori. I bimbi, accompagnati da papà e mamma, possono scoprire i leoni, le tigri e le pantere che ‘popolano’ la casa-museo. In che modo? Bambini e genitori ricevono una scheda, verde i bambini, azzurra gli adulti. Diverse le informazioni, stessi gli oggetti. Da scoprire e conoscere insieme. Guidati ognuno dalla propria scheda, genitori e figli visitano le Sale e le collezioni più affascinanti del Museo. Al termine del percorso ogni bambino riceve un piccolo omaggio. Bambini Età 6/10 anni; Numero di partecipanti Non più di due bambini per adulto; Date Fino al 22 febbraio 2004; Ingresso bambini Gratuito; Ingresso adulti Ridotto (Euro 2,50); Omaggio A sorpresa.

MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA PADOVA, STABILIMENTO PEDROCCHI
Padova, 27 gennaio 2004 - Dall’8 febbraio 2004 il Piano Nobile del Pedrocchi, uno dei più noti caffè storici del mondo, ospiterà il Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea. Esso documenta, attraverso reperti in molti casi unici, fatti e protagonisti di un secolo e mezzo di storia padovana e nazionale, dal tramonto della Repubblica Veneta (1797) alla promulgazione della Costituzione Repubblicana il primo gennaio del 1948. Centocinquant’anni di storia in cui la città di Padova ha avuto spesso un ruolo di grande rilievo, se non di protagonista assoluta, non solo per il verificarsi di eventi di portata storica, ma anche per la presenza, nelle diverse epoche, di personalità illustri. Il Pedrocchi è parsa subito la sede perfetta per ospitare questo nuovo Museo. Qui, l’8 febbraio del 1848, gli studenti del vicino Ateneo insorsero contro gli occupanti austriaci: tale sommossa fu la premessa, in Italia, della Prima Guerra di Indipendenza e, in Europa, dell’anno che vide rivoluzioni e moti popolari divampare in numerose nazioni. Tracce dei colpi sparati dagli austriaci contro gli studenti asserragliati all’interno del Caffè sono ancora evidenti nella Sala Bianca dello storico edificio. La precisa scelta indipendentista di Antonio Pedrocchi era già palese, al di là di ogni possibile dubbio, dalla decisione di dedicare le tre sale del pianoterra del suo caffè ai colori della bandiera italiana. Nel 1866 il Veneto fu annesso al Regno d’Italia: al Comando Generale acquartierato a Padova giunse, da Bezzecca, il celebre “Obbedisco” di Giuseppe Garibaldi, atto storico di quella terza e ultima Guerra d’Indipendenza. Padova fu protagonista anche negli anni della Grande Guerra: “Capitale al fronte”, sede del Comando Supremo e delle Missioni Alleate e successivamente dell’Armistizio, firmato a Villa Giusti il 3 novembre 1918. Quello stesso giorno i bersaglieri, sbarcati dal cacciatorpediniere Audace nella Trieste liberata, sventolarono il vessillo italiano ora esposto al nuovo Museo. Gli anni successivi sono caratterizzati dall’inaugurazione della prima Fiera e dalla costruzione dell’Altare della Patria, interposto tra Palazzo Moroni, sede della municipalità, e il Bo, antica sede dell’Università. Il periodo fascista, documentato anche attraverso filmati dell’Istituto Luce e dell’Imperial War Museum, è ricordato dalle immagini dell’adunata in Prato della Valle per il discorso che Benito Mussolini tenne il 24 settembre del ‘38, alla vigilia della seconda guerra mondiale. Le Leggi Razziali di quello stesso anno colpirono 500 ebrei padovani e, tra essi, molte personalità dell’Ateneo. Ancora vive nelle memoria di molti sono le efferatezze della Banda Carità, il reparto speciale della Banda Repubblicana alle dirette dipendenze delle Ss (periodo della Resistenza). Tredici medaglie d’oro al Valor Militare testimoniano la nobile partecipazione di alcuni cittadini padovani al secondo conflitto mondiale. Per il contributo dato alla Resistenza dai professori e dagli studenti dell’Università l’Ateneo ricevette, unico caso in Italia, la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Protagonisti furono Concetto Marchesi ed Egidio Meneghetti e con loro i 117 docenti e studenti caduti per la libertà. Sezioni particolari sono dedicate ai manifesti di critica politica e propaganda fascista e a medaglie, distintivi e decorazioni dell’epoca. Non poteva mancare il ricordo dell’11 marzo del 1944, quando una bomba alleata polverizzò gli affreschi del Mantegna nella Cappella Ovetari. Attraverso i reperti e i documenti esposti (numerosi donati da privati cittadini, altri concessi da diversi Istituti di Cultura padovani e non: il Museo d'Arte Medievale e Moderna, il Museo Bottacin, la Biblioteca Civica , l'Archivio Generale del Comune, l'Archivio di Stato, la Biblioteca per il Centro della Storia dell'Università, l'Archivio Generale dell'Università, la Biblioteca Universitaria , la Fondazione Breda , l'Istituto Veneto per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, il Ginnasio-liceo Tito Livio, il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto), il nuovo Museo invita anche alla scoperta o riscoperta del Piano Nobile del Pedrocchi. Il celeberrimo Caffè “senza porte”, fu aperto al pubblico nel 1831. Il piano superiore, o Piano Nobile, venne invece inaugurato nel 1842, anno in cui Padova ospitò il Congresso degli Scienziati Italiani. Tutte le sale del “ridotto” ruotano intorno alla magnifica Sala Rossini, il salone da ballo nello sfarzoso stile impero. Già il solenne scalone d’ingresso dà un’idea della magnificenza che Antonio Pedrocchi e l’architetto Giuseppe Jappelli volevano caratterizzasse questa loro creatura. Dal Vestibolo Etrusco si accede alla Sala Greca, affrescata da Giovanni De Min con l’incontro tra Diogene e Platone, poi alla circolare Sala Romana, decorata da Ippolito Caffi con vedute romane, quindi alla Sala Rinascimentale, con i dipinti di Vincenzo Gazzotto e alla Saletta Ercolana, dedicata al Trionfo di Diana. Celeberrima la Sala Egizia , omaggio a Giovan Battista Belzoni, le cui scoperte impressionavano l’intera Europa. Ci piace intravedere, nel personaggio presentato in vesti arabe nella piccola Sala Moresca, proprio la figura del padovano Belzoni, viaggiatore in Oriente. La successione degli ambienti ripercorreva dunque gli stili del passato, quali momenti di autonomo apprezzamento estetico in clima di revival, tipico dell'eclettismo del tempo. Nel 1891 Domenico Cappellato Pedrocchi, figlio adottivo del fondatore Antonio, lasciava il Caffè al Comune di Padova con il vincolo di “conservare l’uso dello stabilimento…come trovasi…nulla trascurando onde… possa mantenere il primato in Italia”. L’apertura del Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea in locali che ampliano il percorso museale del celebre Piano Nobile dello Stabilimento va esattamente nella direzione che Pedrocchi sognava per la sua “mirabile creatura”. Infolink: www.Caffepedrocchi.it www.Padovanet.it/museicivici

L'OMBRA DEL GUERRIERO (KAGEMUSHA) L'UOMO, IL DOPPIO, IL SÉ
Torino, 27 gennaio 2004 - Maschere e mascheramenti, riti e trasformazioni, guerrieri, monaci, sciamani: proposto dalla Yoshin Ryu - Scuola di Cultura e Discipline Orientali, un affascinante viaggio intorno all'uomo e alle sue metamorfosi. L'uomo con le sue maschere e i suoi rituali sono i referenti di un percorso espositivo-tematico che suggerisce accostamenti tra tradizioni, passate e presenti, ed offre suggestioni e stimoli circa il tema della trasformazione e della ricerca dell'identità. Nello spazio espositivo di Palazzo Barolo a Torino, maschere di culture differenti, maschere da guerra orientali e occidentali, sculture legate a gestualità e riti metamorfici, filmati, spazi interattivi ed eventi dimostrativi delineano lezioni e suggestioni culturali sull'uomo: il suo bisogno di ricerca e conoscenza, la sua necessità di crescita e di ri-definizione costante del sé in funzione di un equilibrio complessivo, di una più solida sicurezza interna ed una più solidale capacità di relazione con gli altriun più armonico rapporto con la Natura e il Divenire della vita. Nucleo tematico la “Metamorfosi” come rito e gestualità simbolica giocata sulla frontiera tra Forma e Sostanza, Ego e Alterità: ambivalente confine tra occultamento/manifestazione e, insieme, strumento di rivelazione del sé più profondo e dell’Interiorità dell’Essere. In tale prospettiva particolare attenzione è riservata agli stimoli culturali provenienti dall’oriente e dalle sue Tradizioni di Ricerca, attraverso percorsi che - a partire dalla “forma mutata”- hanno saputo sviscerare valenze di formazione e di espressione del sé, traendone modi e metodi di Crescita complessiva, metodologie dello spirito attraverso cui riappropriarsi delle proprie Energie e del proprio Equilibrio. Un suggestivo gioco di specchi in cui riconoscere la propria immagine e riconoscersi. La mostra è la seconda tappa di un percorso avviato dall’associazione Yoshin Ryu nel maggio 2002 con “Kagemusha (l’ombra del guerriero) - l’uomo, le armi, il gesto” di cui sviluppa tematiche e riflessioni. 6 febbraio - 31 marzo 2004 Torino Palazzo Barolo, via delle Orfane 7 Infolink: http://www.Yoshinryu.com

SCAPES PAESAGGIO ALPINO: MUTAZIONI PERIODO MOSTRA 7 FEBBRAIO ­ 21 MARZO 2004
Merano, 27 gennaio 2004 - Con la mostra fotografica .Scapes - Paesaggio alpino: mutazioni dal 7 febbraio al 21 marzo 2004, a cura di Thomas Demetz, Valerio Dehò e Letizia Ragaglia, la Kunst Meran /o Arte continua la sua indagine sulle infinite potenzialità estetiche dei paesaggi che ha dato inizio lo scorso anno al progetto .Scapes, in cui il paesaggio viene visto come spazio residuale, contaminato da una presenza umana sempre più disincantata e invadente. La mostra, prima esposizione dopo il ciclo di incontri e workshop dello scorso anno, intende illustrare la trasformazione del territorio dell¹intero arco alpino attraverso le immagini di artisti diversi che lavorano con la fotografia e con il video, con l¹intento di favorire la nascita di una consapevolezza vera nel ricercare il giusto equilibrio nelle interrelazioni tra ambiente naturale e intervento umano. Tra gli artisti esposti si trovano protagonisti della fotografia italiana attivi a livello internazionale a partire già dagli anni Ottanta, come Olivo Barbieri (che espone prospettive aeree di foreste valdostane e della Baviera del Sud modificate dall¹uomo) Gabriele Basilico (che presenta una raccolta di immagini della periferia di Bolzano) Guido Guidi (che propone frammenti ravvicinati delle montagne trevigiane), Franco Vaccari (con la sua pedante ripresa di camion che ostruiscono la visuale del guidatore d¹auto) e la più giovane Gea Casolaro (che attraverso percezioni parziali, scaturite da una visione soggettiva, mostra sequenze precarie del territorio), ma anche artisti europei provenienti dai contesti alpini che ritraggono, quali Andreas Gursky, Armin Linke, Nikolaus Schletterer, Jules Spinatsch. L¹indagine che accomuna tutti gli artisti presenti in mostra é caratterizzata dal tentativo di andare oltre la mera rappresentazione del reale: usare il medium fotografico e il video per indurre lo spettatore a vedere oltre le immagini stereotipate di luoghi che spesso si codificano nella memoria in modo preconcetto, a causa delle facili e consuete divulgazioni dei media e della pubblicità.Infolink: http://www.Kunstmeranoarte.com/

LA PARTITA DELLA MEMORIA ALLO STADIO OLIMPICO DI ROMA
Roma, 27 gennaio 2004 - Questa sera alle ore 20.00 si svolgerà il quarto anno della "Giornata della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle deportazioni subite dal popolo ebraico durante la Seconda Guerra Mondiale. Quest'anno la Comunità Ebraica di Roma, con il Patrocinio dell'Associazione dei "Figli della Shoàh" e l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, organizzerà la "Partita della Memoria", un grande evento in grado di coinvolgere le nuove generazioni. Tale iniziativa, che Rai 3 trasmetterà in diretta, sarà costituita da un incontro di calcio, che avrà luogo allo Stadio Olimpico di Roma, tra due squadre composte da personaggi e volti noti, nazionali e internazionali, del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport. L'evento che vede il coinvolgimento diretto del Sindaco di Roma Walter Veltroni, avrà come ospite d'onore il premio Nobel Prof. Elie Wiesel. La Presidenza della Repubblica, il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati, il Consiglio dei Ministri, il Coni, la Figc e la Lega Calcio hanno concesso il proprio Patrocinio e le più alte cariche dello Stato hanno assicurato la loro presenza. Saranno coinvolte le scolaresche e a tale scopo la più ampia collaborazione è stata offerta dall'Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Roma affinché, insieme ai Vip presenti, possano essere i giovani e gli studenti i protagonisti della serata. Il giorno 25 gennaio le squadre di serie A e B sono scese in campo indossando delle magliette di solidarietà riportanti le scritte "Partita della Memoria - 27 gennaio 2004 Stadio Olimpico ore 20.00" e "Per non dimenticare".

SUZUKI IGNIS PROTAGONISTA NEL JWRC A MONTECARLO: URMO AAVA GIUNGE SECONDO E MIRCO BALDACCI SESTO
Montecarlo, 27 gennaio2004 - Grande prova di squadra di Suzuki a Montecarlo, nella gara d’apertura del Jwrc, il Campionato del Mondo Rally riservato alle vetture di 1600cc e a giovani piloti che non abbiano superato i 28 anni. Con la sua Ignis l’estone Urmo Aava ha colto un brillantissimo secondo posto assoluto, mentre le esordienti Ignis modello 2004 con carrozzeria a 5 porte affidate a Kosti Katajamaki, Guy Wilks, Mirco Baldacci e Per-gunnar Andersson hanno costituito la grande sorpresa e dominato la prima parte di gara, cogliendo alla fine un promettente sesto posto con il sanmarinese Mirco Baldacci e facendo segnare il miglior tempo in cinque delle dodici prove speciali disputate. A punti anche lo svedese Andersson, ottavo al termine. Durante la prima frazione del rally più famoso del mondo Andersson si è subito portato in testa, scivolando indietro in seguito a un’uscita di strada ma lasciando la leadership al compagno di squadra Katajamaki. In una gara resa difficilissima dal continuo mutare delle condizioni meteo e di fondo, il finlandese ha comunque concluso al comando la prima giornata, davanti ad Aava. Con due Ignis in testa, la seconda frazione del rally ha visto Baldacci, attardato da una serie di forature, recuperare posizioni su posizioni in un crescendo di emozioni che lo hanno portato a chiudere la giornata con il miglior tempo nel crono finale. Purtroppo, Katajamaki è uscito di strada e sfortunatamente non ha potuto riprendere la gara, anche se sino a quel momento aveva ampiamente dimostrato che la vittoria era alla sua portata. Nella terza e ultima tappa Baldacci, risalito fino alla quinta piazza, ha ancora forato, riuscendo a concludere al sesto posto, mentre Andersson ha terminato la sua rimonta agguantando l’ottava posizione. Urmo Aava ha suggellato la bella prestazione complessiva della Suzuki con il secondo posto finale. Soddisfatto, anche se con il rammarico di non essere riuscito a competere per il successo come era nelle sue possibilità, Mirco Baldacci: “La macchina mi ha molto impressionato – dice il sanmarinese – soprattutto a livello di motore, davvero potente e con una ottima erogazione dei cavalli. Ma quello che più mi ha soddisfatto è il team, davvero organizzato in maniera professionale. Peccato per la serie di forature nella quale sono incappato e per una toccata nella penultima prova speciale, il mitico Colle del Turinì. Senza tutti questi contrattempi avrei sicuramente lottato per la vittoria perché la Ignis , pur esordiente, è già competitiva al massimo livello. Ora sono in programma parecchie sessioni di test in vista del prossimo appuntamento, il rally di Grecia dove punterò al successo senza mezzi termini”. L'ultimo appuntamento con il Junior World Rally Championship 2003 sarà il Rally d'Inghilterra a novembre. Questa gara, decisiva per l'assegnazione del titolo di Campione del Jwrc, vedrà Salvador Canellas giocarsi tutte le possibili chanches per una vittoria finale.

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