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2004 anno 7°  

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di

MERCOLEDI'
4  FEBBRAIO 2004

pagina 1

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(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA LE LINEE GUIDA PER LE AZIENDE IN DIFFICOLTÀ

Bruxelles, 4 febbraio 2004 - L'utilità del ricorso alla consulenza esterna per evitare il fallimento è stata sottolineata da una nuova relazione della Commissione su Ristrutturazione, bancarotta e nuovo avvio, pubblicata il 29 gennaio. La relazione è frutto del lavoro di esperti dell'Ue, dei paesi candidati e della Norvegia, ed analizza i modi in cui le leggi nazionali sulla bancarotta agiscono da deterrente per la sopravvivenza e il nuovo avvio di aziende. La relazione valuta anche gli effetti della condanna sociale sugli imprenditori che hanno fatto fallimento e che decidono di non avviare una nuova attività. Le conclusioni della relazione mettono in luce il contributo della consulenza esterna nel prevenire la bancarotta e l'importanza di una legge sull'insolvenza aggiornata e univoca per incoraggiare le operazioni. Gli esperti hanno anche sottolineato la necessità di distinguere tra bancarotta e bancarotta fraudolenta, per aumentare le possibilità di successo dei nuovi avvii. La Commissione spera che la relazione possa contribuire alla riforma delle leggi sulla bancarotta negli Stati membri dell'Ue. Spagna e Regno Unito hanno già riformato le loro leggi sull'insolvenza, mentre Francia, Italia e Portogallo stanno per farlo. Oltre alle conclusioni generali, la relazione contiene indicatori, parametri di riferimento e guide di buone pratiche su argomenti come meccanismi d'allarme per le aziende in difficoltà, sistemi giuridici e procedure d'insolvenza, e l'atteggiamento della società nei confronti del fallimento. Per accedere alla relazione e al sommario delle sue conclusioni, http://europa.Eu.int/comm/enterprise/entrepreneurship/support_
measures/failure_bankruptcy/index.htm
 

LA COMMISSIONE AUTORIZZA AIUTI DESTINATI A FAVORIRE L'ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE DEL SETTORE AGRICOLO
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - La Commissione europea ha autorizzato per la prima volta un aiuto di Stato finalizzato a promuovere la costituzione di fondi di capitale di rischio a favore delle Pmi del settore agricolo. L'italia è autorizzata a stanziare annualmente, fino al 2005, un importo di 5 milioni di euro per la costituzione di un Fondo di investimento nel capitale di rischio inteso a promuovere gli investimenti nelle Pmi agricole e agroalimentari in fase di avviamento o di crescita incipiente. Il Fondo interverrà tramite assunzioni di partecipazioni minoritarie e prestiti partecipativi, a condizione che vi partecipino anche investitori privati. Il nuovo Fondo potrà anche partecipare in qualità di socio in altri fondi di capitale di rischio che investono in Pmi agricole e agroalimentari. Si intende così favorire l'accesso delle Pmi del settore agricolo al capitale di rischio. Le Pmi agricole sono fortemente ostacolate nell'accesso al mercato dei capitali di rischio, a causa dell'assenza di un'adeguata informazione, della scarsa propensione al rischio degli investitori e degli istituti di credito e dei costi elevati delle operazioni di intermediazione legate alla "necessaria diligenza". Il Fondo di capitale di rischio finanziato tramite l'aiuto immetterà nelle Pmi agricole nuovi apporti di capitale azionario o di capitale intermedio e finanzierà altri fondi che investono nel settore. Il Fondo finanzierà, direttamente e indirettamente, soltanto investimenti ammissibili già approvati dalla Commissione nell'ambito di un altro regime di aiuto (N 729/A/2000), il quale prevede tutta una serie di investimenti compatibili con le regole della concorrenza nell'agricoltura. La partecipazione del Fondo a tali investimenti non assumerà la solita forma di sovvenzioni in conto capitale o di mutui bancari, bensì consisterà nell'assunzione di partecipazioni minoritarie, tramite la sottoscrizione di nuove quote o azioni, e nella concessione di prestiti partecipativi. Il Fondo è interamente pubblico, ma il suo intervento è subordinato alla partecipazione di terzi e le sue decisioni si fondano su una valutazione commerciale basata a sua volta su un rigoroso piano aziendale. Le modalità d'intervento del Fondo presentano elementi di aiuto a favore sia delle imprese che beneficiano degli investimenti, sia dei privati che apportano il capitale di rischio per gli investimenti. L'aiuto soddisfa i criteri stabiliti nella Comunicazione della Commissione in materia di aiuti di Stato e capitale di rischio relativamente alla natura e al volume delle operazioni, alla limitazione degli investimenti alle piccole e medie imprese nella fase di avviamento o nelle prime fasi dello sviluppo, situate anche nelle zone assistite, e alla scelta di investimenti orientati alla realizzazione di un profitto e con un livello minimo di distorsione della concorrenza. Il testo delle decisioni sarà pubblicato nel sito Internet http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/sgb/state_aids/agriculture_2003.htm

FRANCESCO GIAVAZZI AL CNR: “RENDITE E DEMOGRAFIA CAUSANO IL DECLINO EUROPEO” A TUTTO CAMPO LE CONSIDERAZIONI DEL GRANDE ECONOMISTA A PALERMO PER I 5 ANNI DEL QUALITY COLLEGE
Palermo, 4 febbraio 2004 - “Continuando così -- ha spiegato Francesco Giavazzi il 30 gennaio intervenendo a Palermo al Consiglio nazionale delle ricerche -- l’Europa fra 50 anni sarà popolata di anziani, vi si lavorerà 4 giorni la settimana e saremo ancora ricchi: ma non come in Paesi come il Cile o la Corea del Sud che viaggiano su ritmi di crescita per noi impensabili. Inoltre, l’Ue sarà piena di immigrati che, a differenza di quelli che arrivano negli Usa saranno di religione diversa e non integrati nella nostra civiltà; mentre l’Unione sarà politicamente insignificante come lo è oggi quando gli Usa hanno 87 C17 (aerei di trasporto per le truppe) e tutta la Ue ne ha 4 per cui anche se ne raddoppiasse il numero sarebbe pur sempre poco o nulla”. Di analoga urgenza le altre considerazioni sull’economia mondiale e sull’Italia fatte dal grande economista dell'Università “Bocconi” nel suo intervento a tutto campo tenuto in Sicilia per i 5 anni del Quality College, la Scuola di formazione manageriale del Cnr. “Sono tre le grandi questioni per capire dove va il mondo: la demografia; il nuovo ventennio americano; e la globalizzazione. La popolazione in Europa non cresce più: Italia, Spagna e Germania hanno un tasso di 0.9 figli per donna contro i 2 richiesti come minimo. E il futuro non può essere promettente essendo l’intelligenza equamente distribuita: niente bimbi, niente nuove idee. La signora Condoleza Rice, che gestisce la politica estera Usa, ha ben chiaro che gli Usa hanno di fronte a sé 20 anni in cui non ci sarà nessun altro Paese pronto a rivaleggiarne la potenza, per cui vogliono esportare la democrazia e risolvere alcune grandi questioni. Infine, non è detto che la globalizzazione continui: i flussi di capitale odierni non hanno ancora raggiunto, in proporzione, quelli della fine dell’800 durante la globalizzazione spinta avutasi fra il 1880 e il 1918 quando la globalizzazione finì per gli interventi congiunti dei sindacati Usa, che misero fine all’emigrazione di massa dall’Europa, e dagli agricoltori europei: che fecero chiudere le frontiere ai prodotti delle più efficienti agricolture dell’Argentina e degli stessi Stati Uniti”. L’economista bergamasco ha smentito sorridendo di essere fra i candidati alla carica di nuovo Governatore della Banca d’Italia, ed ha quindi proseguito: “La crescita dipende soltanto da 2 cose: dal catch-up delle economie povere che vogliono smetterlo di essere, come la Cina oggi o il Giappone degli anni ’60; e dall’innovazione, per la quale avremmo bisogno di università ed enti di ricerca molto migliori, eliminando i finanziamenti a pioggia. Ma se non ci riesce neanche Letizia Moratti, che quando vuole può tornarsene a fare il suo mestiere, temo che non ci riuscirà nessuno. A me piacerebbe evitare che le mie figlie quando saranno adulte debbano per forza andare in California; ma per evitarlo bisogna attaccare le rendite che i grandi imprenditori italiani ricercano per il loro ovvio vantaggio, ma che sono un male per il Paese. I Benetton, questa famiglia straordinaria che s’inventò l’idea di colorare i golfini e il modo di distribuirli conquistando il mondo, oggi ottengono una quota irrilevante del loro bilancio dai golfini. Idem per Pirelli, che continua ad avere il Pirelli Lab, ma il cui bilancio dipende al 90% dalla telefonia fissa e da quella mobile grazie al duopolio di fatto con Vodafone. Stessa cosa per la Fiat : avevano deciso di uscire dall’auto, in cui producevano una gamma a basso costo che non poteva durare, e di cercarsi una rendita nel tranquillo duopolio dell’energia fra Enel ed Edison. “Le rendite – ha continuato Giavazzi – creano incentivi perversi: forse, senza rendite, alla Fiat si sarebbero svegliati prima. Ed è per questo che continuare a cercare di proteggere le rendite impedendo fusioni e accorpamenti è perdente. Il San Paolo Imi, la più grande banca italiana, ha una raccolta di 100 miliardi di euro. La svizzera Ubs, di 1800 miliardi, 18 volte il San Paolo. Quando anche il mercato bancario si aprirà, le persone scopriranno i vantaggi che vengono da una banca di simile dimensione ed inizierà la fine delle banche italiane”. “L’intervento del professor Giavazzi – ha concluso il responsabile del Quality College, Mario Pagliaro – è una testimonianza scomoda della verità: e come tale ha una natura ineluttabile. Possiamo fare finta che questi problemi non esistano. Ma i risultati sono gli stessi: le auto italiane non si vendono, i servizi privati sono costosi e scadenti, l’economia è in crisi e i giovani migliori vanno via. Imprese, amministrazioni e persone: in Italia siamo tutti chiamati ad uno sforzo di cambiamento radicale e la consapevolezza dei problemi e delle loro cause è la prima necessità perché si possa avere qualche speranza di successo nel risolverli.”

6PQ: DUE WORKSHOP PER SAPERE COME PREPARARE UNA PROPOSTA E NEGOZIARE UN CONTRATTO
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - L'associazione europea dei direttori e gestori della ricerca (Earma) terrà due workshop su come preparare una proposta e negoziare e gestire un contratto per il sesto programma quadro (6Pq). Il workshop sulla stesura di una proposta competitiva per il 6Pq avrà luogo a Bruxelles il 27 aprile, mentre quello sulla negoziazione, gestione e amministrazione dei contratti di ricerca dell'Unione si svolgerà il 28, sempre a Bruxelles. Infolink: http://www.Hyperion.ie/course1217.htm http://www.Hyperion.ie/course1218.htm

I MINISTRI DELLA SCIENZA CHIEDONO CHE VENGA APERTO L'ACCESSO AI DATI SCIENTIFICI
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - I ministri della ricerca di 34 paesi e dell'Unione europea hanno adottato una dichiarazione sull'accesso ai dati della ricerca finalizzata al miglioramento della qualità dei sistemi scientifici in tutto il mondo e finanziata con fondi pubblici. Nel corso della stessa riunione del comitato dell'Ocse per la politica scientifica e tecnologica, tenutasi il 29 e 30 gennaio, sono state anche adottate ulteriori dichiarazioni sulla cooperazione scientifica internazionale a favore dello sviluppo sostenibile, della neuroinformatica e della fisica delle alte energie. I ministri hanno riconosciuto che il libero accesso ai dati, all'informazione e alla conoscenza 'contribuisce in modo decisivo all'avanzamento della ricerca scientifica e all'innovazione' e 'massimizza il valore degli investimenti pubblici nella raccolta di dati'. Hanno pertanto concluso che dovrebbero essere creati metodi aperti e trasparenti d'accesso ai dati della ricerca, sia rafforzando gli strumenti esistenti sia instaurando nuovi meccanismi di collaborazione, e hanno definito prioritario il raggiungimento di questo obiettivo, nel rispetto della protezione della proprietà intellettuale e del segreto industriale. Il comitato ha invitato l'Ocse a tracciare una serie di linee guida, da approvare in un secondo momento, destinate ad agevolare l'accesso a costi ragionevoli ai dati della ricerca finanziata dai fondi pubblici. È stata anche adottata una seconda dichiarazione sul contributo della cooperazione internazionale in scienza e tecnologia ai fini del conseguimento dello sviluppo sostenibile. Il comitato ha convenuto che: '[I]l processo di globalizzazione ha dato vita a nuovi schemi di networking che stanno mutando il modo in cui la conoscenza viene creata, diffusa e applicata; per colmare le sperequazioni globali [...] nella conoscenza e nell'informazione, occorrono dunque risposte globali, soprattutto tecnologie e politiche innovative'. I ministri hanno dichiarato di voler rafforzare i programmi e gli strumenti di finanziamento esistenti allo scopo di appoggiare la collaborazione scientifica internazionale per lo sviluppo sostenibile. Tali sforzi si appunteranno particolarmente sulla creazione di una coscienza pubblica dell'uso della scienza per uno sviluppo sostenibile, rafforzando le capacità d'innovazione e di conoscenza dei paesi in via di sviluppo. La cooperazione internazionale è stata anche il tema centrale delle discussioni del comitato sulla neuroinformatica. Lo studio del cervello umano sarà senza dubbio una delle più importanti e difficili sfide scientifiche del Xxi secolo, e condurrà a miglioramenti della qualità della vita di milioni di persone. La neuroinformatica sarà fondamentale per gestire l'immane quantità di dati scientifici che tale ricerca non mancherà di produrre, e i ministri hanno perorato la necessità di uno sforzo internazionale coordinato per creare le infrastrutture necessarie. Hanno pertanto raccomandato la creazione di una struttura di coordinamento neuroinformatico internazionale (Incf) e di un programma di finanziamento associato. Lo scopo dell'Incf sarà coordinare la gestione dei database neuroinformatici nazionali in modo da garantire il libero accesso ai dati standardizzati, oltre a promuovere e finanziare progetti di ricerca sul terreno. Infine il comitato dell'Ocse ha accolto favorevolmente la relazione di un gruppo di lavoro sui grandi progetti basati su acceleratore in fisica delle alte energie e ne ha appoggiato le conclusioni, secondo cui le strutture della prossima generazione dovranno essere create su scala globale. Tra l'altro, la relazione raccomandava ancora la creazione di una mappa delle attività future e la promozione della cooperazione internazionale nel settore della ricerca. Il comitato ha adottato la relazione. Le conclusioni finali del comitato sono alla pagina http://www.Oecd.org/document/15/0,2340,en_2649_34487_25998799_1_1_1_1,00.html
 

'POCO E MALE SFRUTTATO DALLA SOCIETÀ' IL POTENZIALE DELLE DONNE SCIENZIATO NELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - Una relazione sulla situazione delle donne scienziato nell'Europa centro-orientale e gli Stati baltici mostra che, nonostante l'intensa attività nella ricerca documentata dalle statistiche, la loro presenza si concentra in settori in cui il finanziamento è ai minimi e in cui hanno poche probabilità di giungere a posizioni di rilievo. 'Il loro livello di professionalità è alto. Le donne progrediscono. E tuttavia continuano ad essere sorprendentemente poco presenti nelle alte sfere. La vetta resta fuori portata', ha detto al Notiziario Cordis Hana Havelková, sociologa e assistente presso la Charles University di Praga. Ed ha aggiunto: 'La società continua a fare un pessimo uso delle donne, perfino in questa professione 'intelligente'. Fanno tutto il lavoro duro, ma restano invisibili'. La fondatezza di queste dichiarazioni è provata dalla relazione Enwise (enlarge women in science to East), chiesta dalla Commissione europea per accompagnare una relazione affine sulla situazione delle donne scienziato nell'Unione europea. Il gruppo di esperti di Enwise era presieduto da Ene Ergma, presidente del Parlamento estone e uno dei vice presidenti dell'Accademia delle scienze estone, oltre che da scienziati di chiara fama appartenenti ad accademie, università, istituti di ricerca e industria. La relazione conclude che le donne rappresentano il 38% della forza lavoro scientifica dei paesi dell'Europa centro-orientale (Peco) e degli Stati baltici, sebbene la maggior parte di esse lavori in settori in cui la spesa è minima. Nel settore accademico le donne sono più della metà del corpo docente (54%), ma gli uomini hanno probabilità tre volte maggiori di giungere a posizioni importanti. In termini geografici, la percentuale di donne scienziato è più alta nei paesi in cui numero di ricercatori e spesa pro capite per la ricerca sono i più bassi. Questo significa che quando la concorrenza si fa più agguerrita perché i finanziamenti aumentano le donne sono tagliate fuori dalla ricerca. 'Sappiamo bene che maggiori finanziamenti significheranno maggiore concorrenza - un maggior numero di uomini - e si ripercuoteranno sulle posizioni delle donne', ha spiegato il prof. Havelková al Notiziario Cordis. 'Dobbiamo sorvegliare la ripartizione dei fondi e badare che le donne non vengano escluse', e chiedere anche una maggiore trasparenza, non solo per la distribuzione del finanziamento, ma anche nei criteri di selezione e valutazione. Sebbene abbia definito 'leggermente preoccupanti' alcune percentuali, il Commissario per la ricerca Philippe Busquin ha accolto favorevolmente la relazione, ed ha espresso ammirazione per i dati sui programmi quadro, da cui appare che le donne dei paesi Enwise superano numericamente quelle dellUe in tutti i settori: partecipazione ai progetti, esperti in database, valutatori. Busquin ha anche annunciato che la Commissione sosterrà un nuovo centro dedicato a donne e scienza a Praga (Repubblica ceca), ed ha dichiarato che la Commissione intende appoggiare iniziative simili in altri paesi. Il presidente del gruppo di esperti Enwise, Ene Ergma, si è detta soddisfatta per leffetto catalitico che la relazione avrà nei paesi implicati: 'Si tratta di uniniziativa veramente importante da parte della Commissione. Talvolta cè bisogno di una spintarella. Ai paesi Enwise interessa soprattutto sviluppare un'economia di mercato, e i problemi di genere possono apparire meno importanti. Spero che tra cinque anni non staremo più a discutere del problema della scarsa percezione del genere nel mio paese'. Tutti i partecipanti alla presentazione della relazione il 30 gennaio hanno sottolineato che le donne non hanno bisogno di un trattamento speciale. 'Nei programmi quadro il criterio è l'eccellenza, non il genere', ha detto il Commissario Busquin. 'Viene incoraggiata la coesione, ma non è questo il criterio'. Tutti sono stati concordi nell'affermare che quello di cui le donne scienziato hanno bisogno è che vengano loro offerte pari opportunità. Parlando della creazione di uno Spazio europeo della ricerca (Ser), il prof. Ergma ha messo in guardia la Commissione europea. 'Se [nei paesi Enwise] dovessimo perdere dal 50 al 60% di donne con istruzione universitaria, non riusciremmo più a creare il Ser. È uno spreco di talenti'. La relazione mostra come e perché la situazione delle donne nei Peco e negli Stati baltici sia diversa da quella delle loro omologhe nell'Ue. 'Il comunismo aveva diffuso l'idea della parità tra i generi. Le donne ritenevano di non subire discriminazioni'. Il periodo di transizione successivo alla Guerra fredda ha portato ad una situazione altamente complessa in termini di parità dei generi, ha spiegato la Havelková. 'Per definire il problema occorrono ulteriori ricerche. Si tratta di una cultura che è al tempo stesso moderna e tradizionale; le donne stanno ovviamente facendo passi avanti e non vogliono più sopportare tutto, come dimostra anche il numero in aumento dei divorzi, principalmente su richiesta delle donne. Ma esse conservano ancora i ruoli e le responsabilità tradizionali. Il problema è un altro. Le donne non stanno solo in prima fila o sullo sfondo, non sono alla ribalta o chissà cosa. Si tratta di qualcosa di molto più complesso', conclude il prof. Havelková. Per consultare la relazione: http://europa.Eu.int/comm/research/science-society/highlights_en.html  Per ulteriori informazioni sui paesi candidati e i programmi quadro: http://www.Cordis.lu/candidate_countries

PROSPETTIVE DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO, GENNAIO 2004 UN 2003 CARATTERIZZATO DA MARCATE FLUTTUAZIONI DEI RENDIMENTI.
Milano, 4 febbraio 2004 - Dopo gli aumenti dei rendimenti visti in precedenza, negli Stati Uniti e in Eurolandia i mercati obbligazionari hanno chiuso il 2003 con un andamento in ripresa. Sebbene in dicembre lo scenario economico si sia ulteriormente rischiarato, la situazione ancora modesta del mercato del lavoro ha creato qualche preoccupazione proprio negli Usa e si sono fatte più concrete le speranze che le ban-che centrali mantengano ancora per qual-che tempo una politica monetaria accomo-dante. Inoltre l’innalzamento del livello di allarme disposto dal governo americano per gli Usa ha nuovamente dato corpo al pericolo di attacchi terroristici, spingendo gli operatori di mercato a rifugiarsi nel porto „sicuro“ dei titoli a reddito fisso. Nonostante la positiva fine d’anno, nel 2003 l’andamento dei rendimenti è stato caratterizzato da notevoli turbolenze. La guerra in Iraq, l'epidemia della Sars, i timori deflazionistici, la debolezza del dol-laro e le questioni relative all'andamento della congiuntura hanno dato luogo a mar-cate fluttuazioni dei rendimenti. Il primo semestre è stato quindi all'insegna del conflitto bellico in Iraq e dei crescenti timori per la situazione economica. In qualità di presunto „porto sicuro“, in tale quadro i titoli a reddito fisso hanno tratto beneficio dall’allontanamento dagli investimenti a rischio come le azioni, oggetto proprio nei primi mesi dell'anno di violente oscillazioni delle quotazioni. I mercati obbligazionari sono stati inoltre sostenuti dalla politica monetaria ancora espansiva attuata dalla Fed e dalla Bce, che hanno reagito in tal modo al progressivo indebolirsi degli indi-catori congiunturali. L’annuncio dato all’ini-zio di maggio da Alan Greenspan in merito alla volontà di contrastare il possibile insor-gere di processi deflazionistici, se necessa-rio, anche con l’aiuto di misure non con-venzionali come un programma di riacqui-sto di titoli di Stato, ha messo in moto un rialzo in piena regola del mercato obbliga-zionario, nel corso del quale i buoni del tesoro statunitensi a 10 anni hanno ceduto il 3,1 per cento. Sulla scia dei titoli denomi-nati in dollari, anche i rendimenti dei corri-spondenti prestiti obbligazionari in euro hanno perso quasi 100 punti base nel giro di dieci settimane, attestandosi al 3,5 per cento. Solo quando in giugno la Fed , con-trariamente alle attese, ha ridotto il tasso di riferimento dei Fed Funds di soli 25 punti base, questo fatto è stato interpreta-to come un’inversione di tendenza dai mer-cati obbligazionari. A seguito di ciò e nella previsione di un netto miglioramento della situazione congiunturale per il secondo semestre, i rendimenti decennali statuni-tensi sono aumentati di 140 punti base nel giro di due mesi e i rendimenti europei cor-rispondenti sono saliti di 80 punti base. In particolare negli Stati Uniti si sono fatti più forti i segni di un'imminente ripresa con-giunturale. Se in una prima fase sono stati soprattutto gli indicatori anticipatori a segnalare una ripresa, successivamente tale tendenza è stata confermata anche dai dati provenienti dall'economia reale. In Eurolandia i potenziali di crescita hanno preso il sopravvento, anche se non si pote-va ancora parlare di una ripresa economica in grado di autosostenersi: nel complesso, tuttavia, un contesto non favorevole per le obbligazioni, visti i timori inflazionistici connessi a una ripresa congiunturale. Di conseguenza si sono verificati ulteriori rialzi dei rendimenti, interrotti solo a breve ter-mine da movimenti di ripresa. Nonostante l’andamento nettamente oneroso per la performance, il bilancio annuale è solo leg-germente negativo. Così, in ultima analisi, i prestiti obbligazionari che costituiscono il benchmark (i titoli di Stato decennali di Stati Uniti e zona euro) presentano un ren-dimento solo lievemente superiore rispetto a quanto registrato ad inizio anno. Continua a pesare la crescita della congiuntura. Dopo i minimi toccati dai rendimenti nel giugno 2003, il livello dei tassi d'interesse è notevolmente aumenta-to. Anche per i prossimi mesi prevediamo una prosecuzione dell'aumento dei tassi negli Stati Uniti e in Eurolandia. Il motivo è da individuarsi nel miglioramento del qua-dro congiunturale e nel conseguente insor-gere di timori di una ripresa dell'inflazione e quindi di una politica monetaria restritti-va da parte della Fed e della Bce, che influiscono negativamente sui mercati obbligazionari. Nel frattempo si è andata delineando un'energica ripresa economica soprattutto negli Stati Uniti. L’aumento del prodotto interno lordo nel terzo trimestre ha registrato un’ulteriore accelerazione toc-cando, con l’8,2 per cento su base annua, il livello massimo dalla primavera del 1984. Oltre all'impetuosa crescita della spesa pubblica e alla rinascita degli investimenti dell’industria, il principale elemento di trai-no della crescita sono state le spese per i consumi privati, dai quali derivano due terzi abbondanti del prodotto interno ame-ricano. In conseguenza della politica di riduzione delle tasse attuata dal governo americano i consumi privati potrebbero rimanere anche nel prossimo futuro il prin-cipale sostegno della congiuntura. Anche in Eurolandia si è assistito ad un migliora-mento delle condizioni macroeconomiche generali. Non si può certo parlare di una ripresa in grado di autosostenersi, tuttavia riteniamo che, in seguito al recupero dell'e-conomia negli Usa, comincerà a farsi senti-re in maniera evidente nei prossimi mesi anche qui da noi un miglioramento della congiuntura. Secondo le nostre stime nel 2004 il prodotto interno lordo della zona euro dovrebbe crescere dell'1,5 per cento circa (nel 2003 la crescita era stata dello 0,4 per cento).

PROSPETTIVE DEL MERCATO AZIONARIO, GENNAIO 2004 UN BILANCIO NETTAMENTE POSITIVO PER L'ANNO TRASCORSO.
Milano, 4 febbraio 2004 - Negli Stati Uniti e in Europa i mercati azionari si sono presentati alla scadenza di fine anno con un anda-mento particolarmente sostenuto. In dicembre sono stati ancora una volta i dati congiunturali in prevalenza incoraggianti a trainare le borse, facendo registrare nuovi massimi agli indici. In tale positivo panora-ma, caratterizzato dalle speranze di una prosecuzione dei movimenti al rialzo anche nel 2004, i nuovi timori di attacchi terrori-stici e l’innalzamento del livello di allarme disposto dal governo americano per gli Usa hanno scatenato ondate di incertezza solo temporanee. L'umore resta nel com-plesso fiducioso, tanto più che nel 2003, dopo tre anni di ribassi, i mercati sono tor-nati a registrare rialzi delle quotazioni su base comparativa annuale. Uno sguardo retrospettivo mostra che, nel complesso, nel 2003 le oscillazioni al rialzo sono state notevoli. La spinta ai mercati proveniva dalla ripresa congiunturale sca-turita dagli Stati Uniti, che ha messo le ali all'andamento delle borse su entrambe le sponde dell’Atlantico. Inizialmente tuttavia, alla vigilia del conflitto iracheno scoppiato nella seconda metà di marzo, sono state registrate forti flessioni delle quotazioni, nell'ambito delle quali i principali indici sono scesi a minimi storici mai raggiunti negli ultimi anni. Così, ad esempio, il Dax ha compiuto una temporanea incursione sotto la soglia dei 2.200 punti, corrispon-dente al minimo da circa otto anni. In apri-le, con la conclusione del conflitto armato, tra gli investitori sono tornate a diffondersi speranze di un'imminente ripresa dell'eco-nomia e quindi di prospettive più promet-tenti sul fronte delle imprese. Anche i risul-tati trimestrali pubblicati nel corso dell'an-no hanno poi confermato il miglioramento della situazione degli utili per le aziende sia statunitensi che europee, per le quali tuttavia l'incremento degli utili è riconduci-bile principalmente ai tagli alle spese. Dal-l’avvio della ripresa congiunturale hanno tratto beneficio soprattutto i titoli tecnolo-gici, che nella passata fase recessiva aveva-no subito una massiccia pressione di vendi-ta. La netta ripresa della domanda di tali titoli si è tradotta in forti rialzi delle quota-zioni: nel complesso quindi un „umore positivo“ sui mercati azionari, che ha subi-to solo temporanei rannuvolamenti, come nel caso della Sars, polmonite atipica alta-mente contagiosa, fonte di forti turbolenze in particolare per le borse asiatiche. Inoltre, nel secondo semestre il nuovo infittirsi degli attentati terroristici ha provocato incertezza e temporanee flessioni dei corsi. Nel complesso, tuttavia, il bilancio annuo archiviato è stato nettamente positivo. Con un incremento del 37 per cento circa e un livello finale intorno ai 3.965 punti il Dax si è aggiudicato il primato tra gli indici blue chip che hanno messo a segno una perfor-mance positiva. Ma anche il Dow Jones Industrial Average, con un incremento del 25 per cento abbondante, ha messo a segno un risultato soddisfacente. Tra gli indici tecnologici i tassi di crescita sono stati ancora più forti. Come nel caso del Tecdax o del Nasdaq Composite Index, che su base comparativa annuale hanno registrato un tasso di crescita del 50 per cento circa. Una tendenza altrettanto sod-disfacente ha interessato anche il mercato azionario giapponese. Anche qui, dopo gli iniziali crolli delle quotazioni, si sono verifi-cati importanti movimenti di ripresa quan-do il miglioramento delle condizioni econo-miche negli Stati Uniti, ma anche il rassere-namento dello scenario macroeconomico nello stesso Giappone, hanno stimolato l’andamento della borsa. L’indice Nikkei ha chiuso l’esercizio 2003 sulla soglia dei 10.677 punti, corrispondente a un aumen-to del 24,5 per cento. Per la prima volta dall’esplosione della cosiddetta bolla „dot.Com“ nel 2000, il barometro blue chip è tornato a registrare incrementi delle quotazioni su base comparativa annuale. La ripresa rende possibili ulteriori rialzi delle quotazioni. Rispetto al futu-ro andamento dei mercati azionari statuni-tensi ed europei manteniamo un atteggia-mento assolutamente costruttivo. La via appare libera per ulteriori oscillazioni al rialzo. Una congiuntura di nuovo in crescita soprattutto negli Stati Uniti, che alimenta le possibilità di una ripresa dell’economia anche in Europa, diventerà la molla in gra-do di dare slancio alle borse mondiali. Da uno sguardo alla Germania, la maggiore fonte di preoccupazione della zona euro, emerge che anche qui si sono verificati svi-luppi positivi. L'aumento dello 0,2 per cen-to del prodotto interno lordo rispetto al tri-mestre precedente, reso noto per il terzo trimestre 2003, dimostra che il paese ha superato la recessione. Inoltre, il recente accordo tra governo e opposizione su una parziale anticipazione della riforma fiscale e su determinate riforme strutturali del mercato del lavoro crea un clima favorevo-le nelle borse. Con uno scenario macroeco-nomico internazionale in via di migliora-mento aumenta anche la probabilità che in futuro gli utili delle imprese, finora presu-mibilmente saliti grazie ai tagli alle spese, evidenzino „vere“ tendenze di crescita. Si tratta di un presupposto importante affin-ché i rialzi delle quotazioni poggino su basi solide. Giudichiamo altrettanto positiva-mente il mercato azionario giapponese. A fronte di una ripresa imminente dell’econo-mia mondiale accompagnata dalle sorprese positive contenute negli ultimi dati con-giunturali provenienti dal Giappone, pro-prio gli investitori istituzionali esteri dovrebbero attribuire un’importanza via via maggiore al Kabutocho nelle loro „Global Asset Allocation“.

RASBANK: RIVISTI AL RIALZO GLI OBIETTIVI DI REDDITIVITÀ 2006 DOPO L'ACQUISIZIONE DI BNL INVESTIMENTI
Milano, 4 febbraio 2004 - L'acquisizione di Bnl Investimenti (soggetta ad autorizzazione di Banca D'italia e Antitrust) consente a Rasbank di correggere al rialzo le previsioni di redditività 2006. Il target di utile lordo Rasbank - che il piano fissava a 89 milioni di euro nel 2006 - viene portato infatti a 120 milioni di euro (+36%). La forte compatibilità industriale delle due strutture consentirà di avviare sin dal 2005 sinergie di costo per 15-20 milioni di euro l'anno. Le novità sono state illustrate durante il primo Ras Capita/ market day in corso oggi a Milano. L'acquisizione di Bnl Investimenti porta anche alla revisione degli obiettivi di reclutamento dei promotori finanziari. A fine 2006, infatti, si prevede che Rasbank disporrà di 3.600 professionisti, invece dei 3.400 indicati nel business plan triennale. Il reclutamento - d'ora in poi - si focalizzerà su risorse con profilo ancora più elevato per masse in gestione e portafoglio di clientela. Nel corso del Capital market day sono state tra l'altro fornite indicazioni sul rinnovamento della gamma prodotti, in linea con la strategia del piano triennale 2004- 2006. In particolare sul fronte previdenziale ad aprile verrà lanciato uno strumento di risparmio che combina un prodotto vita tradizionale con una componente unit linked. Nella seconda metà del 2004 verrà inoltre introdotta una polizza a copertura del rischio di contrarre malattie gravi come l'infarto e ('ictus. Nello stesso periodo sarà disponibile una nuova linea di prodotti finanziari che consentirà al pubblico retail di accedere a strumenti sofisticati con componenti di hedge fund e private equity.

AMERICAN EXPRESS CREATES GLOBAL FUND OF HEDGE FUNDS PLATFORM
Minneapolis , 4 febbraio, 2004 – American Express Financial Corporation, a wholly owned subsidiary of American Express Company announced the creation of a global fund of hedge funds platform through the integration of American Express Bank and American Express Financial Corporation’s fund of hedge funds businesses. The combined entity has total assets under management in excess of $1 billion. “With the creation of a global fund of hedge funds platform, American Express will be in a more powerful position to significantly grow our business both in the Us and internationally,” said Ted Truscott, chief investment officer, American Express Financial Corporation. “It will provide greater integration of our fund of hedge funds leadership, management and research talent.” The new entity is led by Sam Perruchoud, senior director, based in Geneva , Switzerland . Perruchoud reports to Truscott. The fund of hedge funds business will continue to operate out of Geneva , Minneapolis and New York . Peter Slattery, portfolio manager, will continue his portfolio management responsibilities, reporting to Perruchoud. The combined businesses are expected to have greater alignment and expansion of research coverage, improved risk management and an integrated product development and management function. Perruchoud noted, “With this new structure, American Express is in a better position to deliver outstanding alternative investment products and service to clients throughout the world.” The announcement does not impact Threadneedle Asset Management’s or American Express Financial Corporation’s single strategy hedge fund businesses. Infolink; www.Americanexpress.com

INAUGURAZIONE TOP TRADER 2004
Milano, 4 febbraio 2004 - Una settimana a Vienna negli uffici della società di investimento austriaca Globe Invest per fare speculazione di Borsa. Oppure la possibilità di essere inquadrato come gestore patrimoniale presso un broker di Lugano, in Svizzera. Questo è il premio per i vincitori della edizione 2004 del Top Trader di Borsa, l'unico campionato internazionale di trading on line con denaro reale, che arriva alla sua sesta edizione raggiungendo il massimo storico di sponsor internazionali che hanno garantito la loro adesione, tra cui la borsa derivati Eurex di Francoforte. Il Campionato Top Trader di Borsa, che si è tenuto in Italia dal 1999 ad oggi ad iniziativa del sito finanziario italiano Lombardreport.com e del broker torinese Directa sim, dal 2003 si è aperto anche ai broker dei paesi europei, Germania, Svizzera, Spagna, e ha visto militare nelle sue file più di un migliaio di trader in cerca, oltre che di utili di Borsa, anche di gloria e di sbocchi professionali. Tra tutti i trader che sono saliti sul podio quello che ha raccolto maggiore notorietà per le sue performance straordinarie è stato sicuramente Achille Capecce, l'ingegnere molisano di 30 anni che si è imposto alla attenzione sul podio dal 1999 al 2001 con risultati quasi sempre superiori al 1000% in soli 3 mesi. Per partecipare al campionato dei trader on line basta aprire un conto presso un broker che aderisce alla iniziativa (in Italia Directa sim), depositare almeno 15.000 euro ed operare al meglio delle proprie possibilità dal 22 marzo al 7 giugno 2004. La sponsorizzazione di Traders, il mensile di analisi tecnica stampato sia in tedesco che in inglese, punto di riferimento con 40.000 copie vendute, dei trader europei, ha impresso una svolta alla intera manifestazione tenutasi fino al 2002 all'interno dei confini italiani. A questo si aggiunga il patrocinio, per la seconda volta, dell'Eurex, la borsa europea dei derivati. "Siamo orgogliosi di essere il platinum sponsor del Top Trader di Borsa, ha dichiarato Harald Patt dell'Eurex di Francoforte, e daremo il nostro supporto alla competizione che mira ad incoronare il miglior trader europeo sui derivati. I plus della manifestazione Top Trader sono efficienza, trasparenza e velocità di decisione e queste caratteristiche fanno del Top Trader un evento unico. Come borsa di derivati leader in Europa siamo soddisfatti della opportunità che ci è offerta di aiutare il Campionato a trovare i migliori top trader. Auguriamo buona fortuna a tutti concorrenti". Nella edizione del 2004 si profila particolarmente agguerrita la partecipazione dei broker e dei trader tedeschi, infatti il colosso E-trade si è affiancato nel Top Trader a Ck Bank, leader nel settore dei derivati privati, e alla stessa Directa che ha un help desk operativo a Monaco di Baviera. In Svizzera parteciperanno al Campionato i due broker Refco, filiale europea del colosso Usa, e Activtrades.com di Lugano. In Italia lo sponsor ufficiale del Top Trader di Borsa è Directa, il primo broker on line italiano, che nel 1999 è stato il patrocinatore iniziale del campionato stesso. Le novità della sesta edizione sono l'apertura di una categoria Forex, il mercato dei cambi, a cui sarà possibile partecipare con i broker Refco (Zurigo), Activtrades.com (Lugano), Ck Bank (Francoforte). "Siamo lieti di poter offrire ancora una volta ai nostri clienti più attivi - dichiara Mario Fabbri, amministratore delegato di Directa -la possibilità di misurarsi in questa competizione molto interessante che sembra costruita apposta per permettere ai trader di valutare in modo realistico le proprie capacità e possibilità di miglioramento." Lombardreport.com è un quotidiano di informazione finanziaria dedicato a chi opera in borsa, sia professionisti che investitori, con 200 abbonati alle informazioni specializzate e oltre 6000 lettori della parte gratuita. Il Top Trader è il fiore all'occhiello di Lombardreport.com, una società che è attiva dal 1996 e che sta espandendosi anche all'estero: "Il settore del trading on line è un settore di nicchia - ha dichiarato Emilio Tomasini, direttore responsabile del sito - e tranne che nei periodi di boom il vero mercato è quello estero, ovvero la sommatoria di tutte le nicchie nazionali. Un mercato, quello estero, dove solo le società piccole, agili e brillanti possono avventurarsi. E non è un caso che siano sponsor di questo campionato quelle società italiane, e parlo soprattutto di Lombardreport.com, come Directa, come Finanzaonline, che hanno una vocazione internazionale in ragione della qualità dei loro prodotti."

ERGO PREVIDENZA - B. POP. DI INTRA ACCORDO DI BANCASSICURAZIONE
Milano/Verbania-Intra, 4 febbraio 2004 - Ergo Previdenza e Banca Popolare di Intra hanno siglato in data odierna un accordo triennale di bancassicurazione per la distribuzione di prodotti vita attraverso la rete commerciale della Banca stessa e delle sue controllate, Banca Popolare di Monza e Brianza e Intra Private Bank, rete composta da 78 sportelli e da 108 promotori finanziari. Ergo Previdenza, appartiene al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding assicurativa a sua volta controllata da Münich Re, primo riassicuratore mondiale; Ergo Previdenza, società quotata alla Borsa di Milano a cui è stato recentemente riconfermato il rating “Aa-“ da parte dell’agenzia londinese Fitch Ratings, prosegue quindi nel suo obiettivo di sviluppo di nuovi accordi di bancassicurazione con istituti di credito regionali indipendenti fortemente radicati sul territorio, come già rappresentato nel Piano Triennale 2003-2005. La Banca Popolare di Intra, grazie alla collaborazione commerciale con Ergo Previdenza, qualificherà ed amplierà ulteriormente la propria gamma d’offerta di prodotti di bancassicurazione di elevato profilo, specificatamente riservati alla clientela della banca e delle sue controllate.

GRUPPO MONDO TV: OFFERTA IN SOTTOSCRIZIONE NUOVA TRANCHE DELL’AUMENTO DI CAPITALE.
Roma, 4 febbraio 2004 - Ieri il Consiglio di Amministrazione di Mondo Tv S.p.a., nella persona del suo presidente, ha offerto in sottoscrizione a Banca Imi una nuova tranche di nuove azioni rivenienti dall’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci del 6 agosto 2003, come integrato in data 23 gennaio 2004. Tale aumento di capitale prevede l’emissione in più tranches, entro il 28 febbraio 2006, di massimo n° 1,3 milioni di nuove azioni del valore nominale di Euro 0,50 ciascuna ed è stato deliberato nell’ambito dell’operazione conclusa tra Mondo Tv e Banca Imi, con cui quest’ultima si è impegnata a sottoscrivere a fermo o, alternativamente, a garantire il collocamento presso investitori istituzionali di nuove azioni di Mondo Tv fino ad un massimo di 40 milioni di Euro (comprensivo di valore nominale e sovrapprezzo). Secondo i criteri stabiliti dall’Assemblea per l’attuazione dell’aumento di capitale: a) il prezzo delle azioni offerte in sottoscrizione (valore nominale più sopraprezzo) corrisponderà alla media ponderata, sulla base dei volumi negoziati, del prezzo ufficiale del titolo Mondo Tv nel corso dei dieci giorni di Borsa aperta successivi alla data odierna, fermo restando che tale prezzo non potrà essere inferiore a Euro 29,29; b) il numero di nuove azioni offerte in sottoscrizione sarà pari al 30% del volume dei titoli Mondo Tv scambiati nel corso dei dieci giorni di Borsa aperta successivi alla data odierna e comunque non potrà essere superiore a n° 35.000 e inferiore a n° 13.500. Tuttavia, qualora al termine del predetto periodo di dieci giorni di Borsa aperta la media del prezzo ufficiale del titolo Mondo Tv risulti inferiore a Euro 29,29 ma il prezzo ufficiale del titolo sia stato superiore a tale importo per almeno cinque giorni di Borsa aperta, il prezzo di offerta e il quantitativo delle azioni offerte in sottoscrizione sarà determinato tenendo in considerazione esclusivamente il prezzo ufficiale medio e i volumi scambiati dei giorni in cui il prezzo ufficiale del titolo è stato superiore a Euro 29,29. Sulla base dell'integrazione deliberata dall'Assemblea dei Soci del 23 gennaio 2004, è ora inoltre prevista la possibilità aggiuntiva da parte di Mondo Tv di offrire in sottoscrizione a Banca Imi, qualora questa ne faccia richiesta nel corso dei dieci giorni di Borsa aperta dalla data odierna, fino ad un massimo di 300.000 nuove azioni per ogni tranche, in aggiunta a quelle determinate sulla base dei summenzionati criteri. L’emissione e il pagamento delle nuove azioni avverranno entro il terzo giorno di Borsa aperta successivo alla scadenza del predetto periodo. I risultati dell’offerta in sottoscrizione della tranche di nuove azioni verranno successivamente comunicati nei termini di legge.  

TREVI: PRECONSUNTIVO AL 31 DICEMBRE 2003 E CALENDARIO ASSEMBLEE
Cesena, 4 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Trevi - Finanziaria Industriale S.p.a. (Mi:tfi), holding del Gruppo Trevi, tra i principali operatori mondiali nel settore dei servizi di ingegneria del sottosuolo e delle macchine per fondazioni e perforazioni, ha esaminato le stime di preconsuntivo al 31 dicembre 2003 che hanno evidenziato Ricavi totali per 370 milioni di Euro, in leggera crescita rispetto a quanto previsto dal Budget (360 milioni di Euro) e con un incremento di circa 9% rispetto al Bilancio 2002 (340 milioni di Euro). La Posizione finanziaria netta è in miglioramento rispetto al 30 giugno 2003 di circa il 10%. Nello stesso periodo semestrale l’indebitamento a medio/lungo termine passa dal 50 all’80% circa del totale. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato le date previste per i principali eventi societari nell’anno 2004 come riportato nel seguente calendario: 29 marzo 2004 - Consiglio di Amministrazione per esame del progetto di Bilancio e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2003. Il suddetti documenti saranno resi disponibili al pubblico entro 90 giorni dalla chiusura dell’esercizio e, pertanto, ai sensi dell’art. 82 della deliberazione Consob n. 11971/99 (e successive modifiche e integrazioni) la relazione trimestrale relativa al quarto trimestre 2003 non verrà predisposta. 30 aprile 2004 (1° convocazione) / 14 maggio 2004 (2° convocazione) Assemblea degli Azionisti per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2003 (Cesena - Palazzo Romagnoli). 15 maggio 2004- Consiglio di Amministrazione per esame della Relazione relativa al primo trimestre 2004. 13 settembre 2004 - Consiglio di Amministrazione per esame della Relazione semestrale al 30 giugno 2004. Il suddetto documento sarà reso disponibile al pubblico entro il 13 settembre 2004 e, pertanto, ai sensi dell’art. 82 della deliberazione Consob n. 11971/99 (e successive modifiche e integrazioni) la relazione trimestrale relativa al secondo trimestre 2004 non verrà predisposta. 12 novembre 2004 - Consiglio di Amministrazione per esame della Relazione relativa al terzo trimestre 2004.  

CIR: NON PUBBLICA LA RELAZIONE DELL ’ULTIMO TRIMESTRE 2003
Milano, 4 febbraio 2004 - Cir S.p.a. Metterà a disposizione del pubblico la relazione sull’andamento della gestione, il bilancio consolidato ed il progetto del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2003 entro il 30 marzo 2004. Pertanto Cir S.p.a. Non procederà alla pubblicazione della relazione relativa all’ultimo trimestre dell’esercizio 2003.

INFLAZIONE, CONFINDUSTRIA: PREMIATO LO SFORZO COMUNE GOVERNO-PARTI SOCIALI CSC:"ORA SI CREANO I PRESUPPOSTI PER UNA LIMATURA AI TASSI"
Roma, 4 febbraio 2004 – "Un dato migliore delle attese, che premia lo sforzo e l'impegno di Confindustria e sindacati nel denunciare e sollevare il problema dell'inflazione e delle politiche necessarie per la sua riduzione". Il Centro studi di Confindustria giudica positive le anticipazioni Istat delle città campione per il mese di gennaio che, se confermate, farebbero scendere l'inflazione di due decimi, al 2,3%. E ricorda come occorra continuare su questa strada che "rappresenta l'obbiettivo di fondo della politica dei redditi e della conseguente difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni". Il fatto che il calo dell'indice italiano sia in linea con le tendenze in atto nell'area dell'euro lascia prevedere – commenta Paolo Garonna, Chief Economist di Confindustria, - una riduzione dell'inflazione europea nel corso del 2004 maggiore di quella ipotizzata verso la metà dello scorso anno. Si vanno creando, dunque, le condizioni per un taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea. Un taglio – fa notare Garonna - che si rende anche necessario per favorire una maggiore stabilità nell'andamento del cambio euro-dollaro, e per consolidare le prospettive di ripresa economica in Europa. Il rallentamento registrato a gennaio sembra essere diffuso a tutte le componenti del tasso di inflazione: l'apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro ha stabilizzato le quotazioni, espresse nella valuta unica, del petrolio (in dollari, invece, i prezzi petroliferi hanno continuato a salire: 31 dollari al barile nella media di gennaio). Continuano a essere registrati segnali di riassorbimento delle tensioni monitorate negli scorsi mesi sui prezzi degli alimentari freschi, l'altra componente volatile dell'inflazione (ma la dinamica resta elevata: +3,9% tendenziale a dicembre). La moderazione dei prezzi alla produzione per i beni di consumo (1,5% tendenziale a dicembre), unitamente all'apprezzamento dell'euro, dovrebbe infine aver favorito anche il proseguire del rallentamento della dinamica delle componenti di fondo: la cosiddetta core inflation (al netto di energetici ed alimentari freschi) era infatti già scesa intorno al 2,5% a dicembre dal 3,0% di maggio. Infine, il calo della variazione tendenziale dei prezzi al consumo si è giovato anche del positivo confronto statistico rispetto al gennaio 2003, che aveva mostrato la tipica dinamica congiunturale molto sostenuta del mese di gennaio (+0,4%), legata per lo più all'aumento di varie tariffe. Ciò indica come quest'anno tali aumenti tariffari non si siano verificati: le tariffe avrebbero dunque giocato un ruolo significativo nella discesa dell'inflazione.

INFLAZIONE AL 2,3%? NON CI CREDE NESSUNO! PER CONOSCERE IL VERO LIVELLO DI INFLAZIONE BASTA INVERTIRE LE CIFRE, E COSI’ 2,3% DIVENTA 3,2%!!!
Roma, 4 febbraio 2004 - L’inflazione in calo nel mese di gennaio. Stando ai dati provenienti dalle 12 città campione, il carovita sarebbe sceso al 2,3% dal 2,5% di dicembre. Un dato contestato da Intesaconsumatori. “Ormai ai dati sull’inflazione non ci crede più nessuno – affermano i leader dell’Intesa – è il solito balletto di numeri senza alcuna corrispondenza con la realtà quotidiana”. E per conoscere invece il livello reale del carovita Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori invitano i cittadini a invertire le cifre diffuse: così un’inflazione annunciata al 2,3% diventa pari al 3,2%, di sicuro più vicina all’andamento reale dei prezzi…

ENERGIA: DECRETO PER FONTI RINNOVABILI
Roma, 4 febbraio 2004 - Il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2001/77/Ce sulla promozione dell'elettricità da fonti rinnovabili è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 gennaio 2004. Il decreto getta le basi per un futuro quadro europeo in materia di promozione delle fonti rinnovabili di energia per la produzione di elettricità. In particolare, il provvedimento prevede misure agevolative per la diffusione di impianti di piccola taglia, cioè con potenza nominale non superiore a 20 Kw (ad esempio impianti eolici), include i rifiuti fra le fonti energetiche ammesse a beneficiare del regime riservato alle fonti rinnovabili, prevede l’emanazione di specifiche disposizioni a favore dell’energia solare e definisce misure atte a promuovere studi ed iniziative che favoriscano una più efficace valorizzazione energetica delle biomasse. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/
fonti_rinnovabili/index.html

GLI EFFETTI SU ENEL DEL NUOVO SISTEMA TARIFFARIO
Roma, 4 febbraio 2004 – Enel, sulla base del nuovo sistema tariffario per il trasporto, la distribuzione, la misurazione e la vendita di energia elettrica per il periodo regolatorio 2004-2007, così come definito dall’Autorità di settore, stima i seguenti effetti principali. Sulla base di prime stime prudenziali, l’impatto sui ricavi tariffari per il 2004 è stimato in un calo di circa 4,3% per le attività di Enel Distribuzione (da oltre 4,9 miliardi di euro del 2003 a oltre 4,7 miliardi di euro nel 2004). Per Terna i ricavi dovrebbero rimanere invariati a circa 780 milioni di euro. Sulla base dei suindicati livelli tariffari e dei valori di settori forniti dall’Autorità, è possibile desumere il valore del capitale investito (Rab: Regulated Asset Base) relativo alle infrastrutture di Enel : per Terna tale valore sarebbe pari a circa 4,9 miliardi di euro; per Enel Distribuzione tale valore sarebbe pari a circa 20 miliardi di euro. A livello di Ebitda, gli effetti della riduzione dei ricavi riconosciuti sulle attività di distribuzione, misura e vendita saranno compensati dai continui progressi nel contenimento dei costi e nell’efficienza di tutte le attività di Enel.

LA DIFFICILE SITUAZIONE ECONOMICA FRENA LA LOCOMOTIVA LOMBARDA PICCOLE IMPRESE, PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E ISTITUTI DI RICERCA A CONFRONTO IN UN CONVEGNO PROMOSSO DA CNA MILANO
Milano, 4 febbraio 2004 - La Lombardia , traino dell’economia italiana, una delle regioni più ricche d’Europa, negli ultimi anni registra una diminuzione del tasso di crescita che scende al di sotto della media nazionale. Milano, la provincia con il più alto livello di produttività complessivo per unità di lavoro, denuncia un affaticamento nel mantenimento del ruolo propulsivo finora garantito allo sviluppo del Nord Italia. Queste preoccupanti considerazioni impongono alle imprese artigiane e alle Pmi la necessità di approfondire l’informazione circa lo scenario economico in cui operano. Per rispondere a queste esigenze, Cna Milano promuove il convegno: “Imprese Artigiane E Pmi Tra Stagnazione Economica E Voglia Di Rilancio: Gli Scenari, Le Prospettive” 7 Febbraio 2004 Ore 9.30 Sala Colonne – Palazzo ai Giureconsulti Piazza Mercanti 2, Milano Oltre ai rappresentanti delle Associazioni artigiane, parteciperanno ai lavori pubbliche amministrazioni, imprenditori e ricercatori.

IL BUSINESS DIVENTA RESPONSABILE TERRITORIO, CULTURA E MADE IN ITALY PER IL SUCCESSO DELL’IMPRESA NEL CONVEGNO DEL 16 FEBBRAIO AD AGORDO CON L’ON. ROBERTO MARONI
Belluno, 4 febbraio 2004 Più industria che finanza, più responsabilità, più cultura e rispetto dei partner sociali e dell’ambiente per tenere alta la credibilità e forte la competitività del marchio Italia. Così si è aperta la conferenza stampa del 30 gennaio, con la quale Renato Sopracolle, Presidente di Sipao (Sezione Industrie Produttrici Articoli per l’Occhialeria di Assindustria Belluno) e Rappresentante del Distretto dell’Occhiale, Rizieri Ongaro, Presidente Comunità Montana Agordina e Vice Presidente G.a.l. Alto Bellunese, Francesco Bernabei, Responsabile Ufficio Economia Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, e Roberto De Martin, Direttore Assindustria Belluno hanno presentato il convegno Responsabilità Sociale d’Impresa. Territorio, cultura e made in Italy per il successo dell’impresa del prossimo 16 febbraio. La sala congressi “Don Tamis” della Comunità Montana Agordina ospiterà una giornata di esperienze imprenditoriali e opinioni istituzionali, voluta da Assindustria Belluno, Comunità Montane Agordina e Centro Cadore in collaborazione con G.a.l. Alto Bellunese e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e ideata nell’ambito dei festeggiamenti per il 125° anniversario dell’occhiale. Dalle ore 9.30 per tutto il mattino, infatti, si susseguiranno gli interventi istituzionali, coordinati dall’inviato de “Il Sole 24 Ore” Luca Paolazzi: dopo il saluto di benvenuto di Vito Valcozzena, Sindaco di Agordo e l’introduzione di Rizieri Ongaro, Presidente della Comunità Montana Agordina e Vice Presidente del G.a.l. Alto Bellunese, sarà la volta di Celeste Bortoluzzi, Presidente Assindustria Belluno, del Prof. Walter Santagata, Direttore del Dipartimento di Economia “S. Cognetti de Martiis” e Professore Ordinario di Economia dei Beni e delle Attività Culturali all’Università di Torino, di Michelangelo Pistoletto, Direttore Artistico Cittadellarte - Fondazione Pistoletto e Leone d’oro 2003 alla carriera artistica alla Biennale di Venezia, Arnaldo Cartotto del Club dei Distretti Industriali Italiani, del Prof. Angelo Ferro dall’intervento intitolato “Impresa e Coscienza Sociale”, Presidente Gruppo Ucid Veneto Trentino e docente dell’Università Statale di Verona. Chiuderà il mattino l’intervento dell’On. Roberto Maroni, Ministro del Welfare, che della responsabilità Sociale d’Impresa è un profondo sostenitore. Dopo il pranzo a buffet, una tavola rotonda accenderà il pomeriggio. Luca Paolazzi de “Il Sole 24 Ore” modererà Luigi Rossi Luciani, Presidente Confindustria veneto, Renato Sopracolle, Presidente Sipao e Rappresentante Distretto dell'occhiale, Anna Adriani, Direttore Relazioni Esterne Illycaffè S.p.a., il Prof. Peter Bendixen, Docente Rudolf Arnheim Institut di Amburgo, Francesco Bernabei, Responsabile Ufficio Economia Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, Roberto Chemello, Amministratore Delegato Luxottica S.p.a, Enrico Correale, Responsabile Risorse Umane - Lanificio Fratelli Cerruti e Callisto Fedon, Presidente Giorgio Fedon & Figli S.p.a. E’ un fatto noto che il Made in Italy soffre in questi anni a causa di una competitività globale senza quartiere che premia tutti i comportamenti in grado di abbattere costi e prezzi, senza guardare in faccia alle norme etiche e di rispetto sociale che sembravano essere un patrimonio acquisito per l’umanità. “Come imprenditori abbiamo il dovere di sostenere l’etica nel comportamento quotidiano di chi opera sul mercato” – commenta Roberto De Martin, Direttore di Assindustria Belluno – “Oggi più che mai un’impresa opera sul territorio e contribuisce alla qualità della vita di chi vi lavora. Solo un atteggiamento di rispetto, che porti ad investire sull’ambiente e sulle persone, che produca reddito migliorando i rapporti fra i partner sociali potrà mantenere alta la credibilità del marchio Italia. Verso un simile cambiamento culturale ci stiamo muovendo anche grazie alle direttive dettate dall’Unione Europea ed il valore che il nostro Governo assegna alla Responsabilità Sociale d’Impresa. E l’alleanza, la capacità di fare sistema sul territorio che la nostra provincia sta dimostrando con questo convegno, in un momento davvero delicato per il sistema imprenditoriale italiano, dimostra che ci siamo e con un volontà ancor più forte che in passato. Ci auguriamo che il convegno del 16 febbraio ponga un tassello di consapevolezza in più sulla nuova frontiera della responsabilità sociale dell’impresa” – conclude De Martin. “Come può l’ente locale non trovarsi d’accordo con le preoccupazioni del territorio?” – si chiede Rizieri Ongaro, Presidente della Comunità Montana Agordina e Vice Presidente del G.a.l. Alto Bellunese – “L’obiettivo che gli amministratori locali devono perseguire è quello di anticipare le preoccupazioni, assecondare gli impulsi allo sviluppo e appoggiare la ricerca delle soluzioni. Il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa ci tocca in prima persona: per Agordo come per il Cadore, come per tutte le vallate bellunesi, il futuro è nella specializzazione del made in Italy. Con questo convegno amministrazione locale e impresa dimostrano come le sinergie per lo sviluppo del territorio debbano essere condivise perché siano vincenti. Condivisione di obiettivi che inizia con la condivisione di cultura e conoscenze” – conclude Ongaro. “I nostri prodotti vengono copiati e non riescono ad imporsi in un sistema che ingoia qualunque cosa senza attenzioni particolari” commenta Francesco Bernabei, Responsabile ufficio economia Cittadellarte – Fondazione Pistoletto – “Allora perché non riqualificare il prodotto italiano con un grosso investimento culturale sulla Responsabilità Sociale? Se imprenditori, politici, consumatori e tutti gli stakeholder della Responsabilità Sociale d’Impresa operassero di concerto per elaborare una visione organica di società, dalla quale i prodotti economici si differenziano come veicoli di promozione della qualità della vita, probabilmente si realizzerebbe un’acquisizione sociale e culturale molto importante per tutti e il Made in Italy diventerebbe un modello di qualità della vita. Per queste ragioni, l’artista Michelangelo Pistoletto, nel suo Manifesto dell’Arte e dell’Impresa del 2002 ha definito l’impresa italiana ‘una missione culturale’” – conclude Bernabei. “L’iniziativa si colloca all’interno della riflessione sul 125° anniversario dell’occhiale in Italia, voluta da Sipao, la Sezione Industrie Produttrici di Articoli per l’Occhialeria di Assindustria Belluno, in collaborazione con le Comunità Montane Agordina e Centro Cadore e con il G.a.l. Alto Bellunese” – commenta in conclusione Renato Sopracolle, Presidente Sipao e Rappresentante del Distretto dell’occhiale – “Una mostra e un convegno con il maestro Michelangelo Pistoletto oltre alla collettiva di aziende del Distretto al Silmo di Parigi nel corso dell’anno passato, un primo convegno di grande portata quest’anno: con questo spirito vogliamo dare voce ad una delle poche zone in Italia che possono vantare 125 di industria di successo” – continua il Presidente del Distretto bellunese dell’occhiale. “La nostra Associazione sta inoltre avviando un’iniziativa di screening visivo sui bambini in età d’asilo, per arrivare ad anticipare alcuni problemi alla vista che si possono poi porre in età adolescenziale e adulta. Un impegno davvero molto sentito, quindi, in un’area come quella delle valli bellunesi dove fare impresa richiede grande impegno. Investire sul territorio si può però davvero rivelare una scelta di successo. L’immagine del Distretto infatti riassume in sé tutte quelle connotazioni di rispetto dell’ambiente, collaborazione con i partner e cultura locale di cui la Responsabilità Sociale d’Impresa si fa portavoce. Nel corso del nostro convegno ad Agordo avremo modo di confrontarci apertamente con il Ministro Maroni e con tutti quegli imprenditori che da tempo ormai hanno avviato iniziative in questo senso” – conclude Sopracolle.

E’ LA CAMPANIA LA PRIMA REGIONE DEL SUD PER ATTRATTIVITÀ DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN RICERCA E SVILUPPO. AVELLINO LA PRIMA PROVINCIA.
Milan
o, 4 febbraio 2004 - La Campania è la migliore tra le regioni del mezzogiorno per capacità di attrarre capitali stranieri: è quanto emerge da un’analisi approfondita effettuata a livello locale dello studio Siemens-ambrosetti presentata nel corso di un incontro svoltosi oggi. Considerando il periodo 1998-2001, l’incidenza degli investimenti diretti esteri sul Pil regionale è stata dello 0,11%, valore più alto rispetto a Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Molise ed Abruzzo. Regioni, queste tre ultime, che nel periodo considerato hanno segnato tassi di investimenti diretti esteri sul Pil addirittura negativi. Si tratta comunque di una percentuale di gran lunga inferiore rispetto al già basso valore medio delle regioni italiane (0,47%), che pone la Campania in 14esima posizione, alle spalle delle regioni settentrionali, del Lazio e della Sardegna. Un’analisi più approfondita dei fattori-chiave che maggiormente incidono sulla capacità di attrarre gli investimenti dimostra tuttavia come alcuni valori fatti segnare dalla Campania siano vicini o superiori alla media delle regioni. Tra il 1998 e il 2000, ad esempio, l’incidenza sul Pil degli investimenti in infrastrutture tecnologiche avanzate ha superato il valore medio delle altre regioni prese in considerazione. Valori appena inferiori alla media sono stati registrati invece relativamente a capitale tecnologico innovativo, infrastrutture di base, capitale umano e sistema educativo/formativo. Molto significativo anche il dato registrato a livello provinciale, con Avellino che si rivela provincia campana più attrattiva: nel periodo 1998-2002 l’incidenza degli investimenti diretti esteri sul Pil ha raggiunto lo 0,28%, valore che pone la città irpina al 29esimo posto tra le province italiane. Valore praticamente doppio rispetto a quello di Benevento (0.14%) e Caserta (0,10%) e nettamente superiore rispetto a Napoli e Salerno, posizionatesi rispettivamente come 62esima e 90 esima provincia italiana. L’analisi dei fattori che influenzano la capacità di attrarre investimenti consente tuttavia di elaborare un quadro più completo: considerando l’indice sintetico relativo al capitale tecnologico innovativo ed alle infrastrutture tecnologiche avanzate, Napoli segna un valore (152) nettamente superiore alla media delle province italiane e a quello delle restanti province campane, che seguono con valori compresi tra 70 (Caserta) e 48 (Avellino). Anche per quanto riguarda le infrastrutture di base il capoluogo campano supera il valore medio delle province italiane, distanziando le altre province campane. Considerando invece l’indicatore relativo al sistema giudiziario, le cinque province sono accomunate da un netto divario rispetto alla media italiana.

DOPO PARMALAT E VERSO BASILEA 2 CHI DA’ CREDITO AI LOMBARDI? MA I PICCOLI SI ARRANGIANO IN FAMIGLIA. ANCHE NEL CUORE FINANZIARIO D’ITALIA CON UNA IMPRESA SU CINQUE DEL SETTORE
Milano, 4 febbraio 2004. Chi fa da sé fa per tre. Così la pensano i piccoli imprenditori lombardi: il 65% dei finanziamenti arriva dalla famiglia e dai soci e solo il 28% dalle banche. D’altra parte tra le difficoltà per avviare l’attività, per uno su cinque, c’è proprio il credito dalle banche. Così nelle decisioni finanziarie dell’impresa si ascolta ancora il commercialista (43%) più che la banca. E comunque quando il credito si prende è soprattutto a breve (45%) e in banca (74%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio su un’indagine Punto Nuova Impresa, su un campione di nuovi piccoli imprenditori lombardi. Anche se la scelta per avere credito non manca: le imprese di intermediazione monetaria e finanziaria in Lombardia sono quasi 20.000 oggi, escluse le assicurazioni, circa una su cinque in Italia. Un comparto che tiene a livello regionale: le imprese aumentano del +0,2% in un anno (2002-2003). Ma la crescita regionale generale del settore è divisa in due: bene a Mantova +2%, Como +1,5%, Brescia 1,3%, Milano +0,5% e Varese 0,3%. Meno bene a Lodi -3,6% e Pavia -2,4%, Lecco -1,6%, Cremona -0,7%, Bergamo e Sondrio -0,6%. E Milano con 8.880 imprese fa quasi la metà della Lombardia e circa il 10% dell'Italia. In che ramo e dove ci si espande di più? Nelle attività ausiliarie dell'intermediazione finanziaria (che escludono le assicurazioni e i fondi pensione): +5,4% regionale e +8,3% a Mantova. Ma calo nelle attività ausiliarie delle assicurazioni e dei fondi pensione: -1,7% regionale. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese 2002-2003. "L'accesso al credito per le piccole imprese deve essere un fattore di sviluppo e non una criticità, - ha detto Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - . Con Basilea 2 un 35% delle società di capitale si colloca a cavallo tra posizioni di rischio e di tranquillità; un 15% invece ha un rating estremamente basso da essere escluso dal mercato creditizio. A Milano e in Lombardia la situazione è di poco migliore: la piccola e media impresa si colloca due scalini di rating sopra il valore nazionale. Occorre dunque una corretta informazione alle imprese per vedersi assegnato un corretto rating. Va affrontato il tema delle piccole aziende per le quali non è facile stimare il rating. E va rivisto il ruolo dei Confidi, che oggi vedono quasi 400 mila imprese associate, con un contributo delle Camere di commercio pari a 20 milioni di euro”. Imprese nel settore. Un totale di 95.216 imprese attive nell’intermediazione monetaria e finanziaria in tutt’Italia nel 2003, con una crescita pari a +0,8% dal 2002. Capofila delle regioni la Lombardia con 18.909 imprese nel settore nel 2003, pesando il 19,9% sul totale nazionale. E delle province Per crescita. +0,2% per la Lombardia. Mantova in testa nella regione con +2%, seconda Como con +1,5. Seguono Brescia +1,3%, Milano +0,5% e Varese +0,3%. Flessione per le restanti province con diminuzione da –0,6 a –3,6%. Province: le prime tre in classifica per numero di imprese. Milano in testa per numero di imprese nel settore dell’intermediazione monetaria e finanziaria nel 2003 con 8.880. Seconda Brescia (2.239); terza Bergamo (1.877. Peso regionale. Milano pesa il 47% del totale lombardo. Con distacco, la segue Brescia (12,3%) e Bergamo (9,9%). …e peso nazionale. Milano pesa sull’Italia il 9,3%. Brescia il 2,4% e Bergamo il 2%. Intermediazione monetaria e finanziaria. 18.909 le imprese attive in questo ramo in Lombardia nel 2003: leggermente aumentate dal 2002 (18.864, +0,2%). Fra le province in testa prima Milano con 8.880 imprese, quasi la metà del totale regionale (47%) del dato regionale. Seconda Brescia con 2.329 imprese e peso 12,3%; terza Bergamo (1.877 9,9%); quarta Bergamo (1877, 9,9%). Ultima Sondrio con 306 imprese e peso regionale 1,6%. Per crescita Mantova in testa nella regione con +2%, seconda Como con +1,5. Seguono Brescia +1,3%, Milano +0,5% e Varese +0,3%. Flessione per le restanti province con diminuzione da –0,6 a –3,6%. In questo ramo: - Intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi di pensione). 4133 le imprese in Lombardia che si occupano di intermediazione monetaria nel 2003. Un po’ diminuite dal 2002 (-1,6%). Fra le regioni, per numero, Milano capofila con 2907 imprese attive e prima anche per peso regionale (70,3%) e per peso nazionale ( 23,8%). Seconda Brescia, 359 e peso regionale 8,7% e nazionale 2,9%. In crescita 4 province: Sondrio (+4,8%), Brescia (+4,4%), Varese (+2,9%) e Pavia (+2,5%). Stabile Lodi. Diminuzione per le restanti province con variazioni da –1,4% per Como a –7,5% per Cremona. - Altre intermediazioni finanziarie (leasing finanziario, servizi di credito al consumo, istituti e sezini per il credito speciale, factoring, ecc…). 14.776 le imprese in Lombardia nel 2003 con lieve aumento dal 2002 (+0,8%). Fra le province, per numero, Milano in testa con 5973 imprese attive e prima anche per peso regionale (40,4%) e peso nazionale (7,2%). Brescia seconda per numero (1970), per peso regionale (13,3%) e per peso nazionale (2,4%). In cinque crescono: Mantova in testa con +2,4% e Como +2%. E quattro diminuiscono: con oscillazioni da –0,1% per Varese a – 4% per Lodi.

INTESA CONSUMATORI CONTRO SAN PAOLO IMI
Roma, 4 febbraio 2004 - L’avviso a pagamento, pubblicizzato ieri su alcuni quotidiani (ad es. La Repubblica , pag.15),che pubblicizza la nascita del “Comitato dei clienti del San Paolo Imi possessori dei bond Parmalat”, promette di avviare azioni collettive di risarcimento contro i responsabili del dissesto, per i danni morali e per i danni direttamente sopportati e di curare gli atti occorrenti per l’ammissione al passivo, in Italia ed all’estero. Peccato che dietro al Comitato, ci sia proprio il San Paolo Imi, la stessa banca cioè che ha venduto i bond Cirio ed Argentini ai risparmiatori; lo stesso istituto di credito che è indagato dalle Procure della Repubblica per aver ritardato il rientro di un affidamento al gruppo agro-alimentare proprio per incassare i proventi delle obbligazioni Cirio emesse nei paradisi legali e che non potevano essere venduti,neppure se richiesti,al pubblico dei risparmiatori. Piuttosto che coinvolgere le rappresentanze reali dei consumatori ed ammettere i propri errori, come in precedenza hanno fatto banche ben più blasonate, il Gruppo San Paolo-imi pare preferire e sostenere comitati di comodo per far ritenere che darà tutela ed assistenza alla propria clientela. Intesaconsumatori, dopo aver segnalato all’Ufficio Pubblicità Ingannevole dell’Antitrust l’avviso a pagamento uscito ieri per verificarne gli eventuali profili di ingannevolezza (così si potrà accertare anche il committente), alla Consob ed alla Banca d’Italia per gli aspetti di propria competenza ed al Consiglio Superiore della magistratura, posto che viene reclamizzato come presidente del Comitato un presidente del Tribunale di Torino e della Corte d’Appello di Venezia,stigmatizza l’usuale arroganza di banche che continuano a dichiararsi parti lese dopo aver fatto finora,almeno 825.000 vittime del risparmio tradito. Intesaconsumatori, preoccupata per la crisi di fiducia nei rapporti banche clienti che si riverbera sull’economia italiana e sull’affidabilità internazionale del Paese,è disponibile ad un confronto per recuperare la fiducia perduta, purchè le banche la smettano di fare le vittime ed avviano un serio e costruttivo tavolo finalizzato ad ammettere gli errori ed a risarcire,caso per caso, le numerose vittime del risparmio tradito.

CON LA DECISIONE SULL ’AEROPORTO DI CHARLEROI, LA COMMISSIONE PROMUOVE L’ATTIVITÀ DELLE COMPAGNIE AEREE A BASSO COSTO E LO SVILUPPO REGIONALE
Bruxelles, 4 febbraio 2004. La Commissione europea ha preso ieri una decisione di importanza fondamentale per il futuro del trasporto aereo garantendo la piena concorrenza tra compagnie che operano da aeroporti regionali. Autorizza infatti alcune forme di aiuto che permettono un reale sviluppo di nuove linee, a condizioni chiaramente stabilite. Al contrario, altri aiuti, accordati direttamente dalla Regione Vallonia e in parte da Bsca, sono incompatibili con il buon funzionamento del mercato interno e dovranno essere rimborsati. La Commissione doveva pronunciarsi ieri sulla denuncia introdotta nel 2001 relativa ai vantaggi concessi a Ryanair all’aeroporto di Charleroi da Brussels South Charleroi Airport (Bsca), società che gestisce l’aeroporto, e la Regione Vallonia (Belgio). Nel caso di Charleroi la Commissione ha concluso che nessun operatore privato nelle stesse condizioni di Bsca avrebbe concesso gli stessi vantaggi. Non essendo rispettato il principio dell’investitore privato in economia di mercato, i vantaggi concessi a Ryanair costituiscono aiuti di Stato che possono falsare la concorrenza in favore della compagnia aerea. La Commissione ha però considerato che gli aiuti concessi a Ryanair a Charleroi possono essere compatibili con il mercato comune sulla base della politica dei trasporti (perché permettono lo sviluppo e un migliore sfruttamento delle infrastrutture aeroportuali secondarie che sono attualmente sotto utilizzate e che rappresentano un costo per la collettività). La decisione permetterà a Ryanair di conservare una parte degli aiuti già ottenuti (soprattutto per il lancio di nuovi collegamenti aerei a cui potranno aggiungersi incentivi una tantum, a condizione che le autorità belghe si conformino alle condizioni imposte dalla Commissione). Al contrario, alcuni aiuti non possono essere autorizzati (riduzioni sulle tasse aeroportuali e sulle imposte di assistenza a terra) e dovranno essere rimborsati. In linea generale la decisione presa oggi favorisce lo sviluppo regionale e condurrà ad un maggiore sviluppo delle compagnie a basso costo in tutta l’Unione europea, a beneficio dei consumatori. In questo modo tutti gli attori del trasporto aereo opereranno alle stesse condizioni per garantire una concorrenza reale.

RYANAIR ACCOGLIE LA PUBBLICAZIONE DELLA DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUL CASO DI BRUXELLES CHARLEROI
Milano, 4 febbraio 2004 - Ryanair, ha accolto ieri la pubblicazione della decisione della Commissione Europea perché questa significa che ora il settore può almeno focalizzarsi su fatti precisi invece che su anticipazioni o voci da parte della Commissione. Questa decisione conferma che la Commissione Europea intende aumentare i costi e le tariffe aeree per i consumatori. Il risultato di questa decisione è che la Commissione Europea non consentirà agli aeroporti pubblici di competere con gli aeroporti privati. La decisione è un attacco a tutte le compagnie aeree a tariffe basse e agli aeroporti pubblici e avrà ripercussioni ugualmente su Easyjet a Berlino Schonefeld, Tolosa e Marsiglia, su Lufthansa a Lipsia e Monaco, su Flybe a Perpignan, Bergerac e a La Rochelle , per fare qualche Esempio. E' spiacevole che la Commissione ponga i reclami degli aeroporti ad alti costi e delle compagnie aeree ad alte tariffe al di sopra degli interessi dei consumatori che vogliono tariffe più basse. ° La Commissione ha confermato adesso che gli aeroporti di proprietà pubblica non possono più competere con gli aeroporti di proprietà privata, e questa decisione è contro la concorrenza, contro il consumatore e aumenterà costi che a loro volta faranno aumentare le tariffe aeree. Michael O'leary, Amministratore Delegato di Ryanair, ha detto oggi a Bruxelles: "E' impossibile pensare che la Commissione limiti gli sconti o gli investimenti di marketing che Tesco, Carrefour, Aldi o Lidl negoziano per abbassare i prezzi al consumatore. E' impossibile pensare che la Commissione impedisca a Mcdonalds di negoziare sconti dai suoi fornitori per abbassare i prezzi dei pasti ai consumatori. "Faremo appello alla Corte Europea per questa decisione. Crediamo che l'appello sarà appoggiato da molte altre linee aeree a basse tariffe, dagli aeroporti regionali e dalle associazioni dei consumatori. La Commissione Europea non dovrebbe interferire nell'operatività di un libero mercato. L'aeroporto di Charleroi era vuoto 5 anni fa. Se questa decisione fosse stata applicata allora, sarebbe ancora oggi un aeroporto vuoto. Gli aeroporti secondari e regionali poco usati devono offrire sconti per attrarre i clienti a tariffe basse. Sia Bruxelles Charleroi che Ryanair fanno profitti su queste tariffe scontate, e 2.5 milioni di consumatori ora volano annualmente da e per Bruxelles Charleroi alle tariffe più basse d'Europa grazie a queste rotte scontate. "Gli unici beneficiari di questa decisione sono l'aeroporto di Bruxelles Zaventem, che ha reclamato originariamente, e le compagnie aeree ad alte tariffe che volano lì. Ora affronteranno una minor concorrenza, e tariffe più alte a Bruxelles Charleroi, grazie al fallimento della Commissione Ue nel promuovere la concorrenza, tariffe più basse e gli interessi dei consumatori."

CASO RYANAIR: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI ASSOTRAVEL (ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO ADERENTI A CONFINDUSTRIA), ANDREA GIANNETTI, IN MERITO ALLA SENTENZA DI CONDANNA DELLA COMMISSIONE UE.
Roma, 3 febbraio 2004 - “Il giudizio della Commissione Ue in merito agli aiuti concessi alla compagnia aerea Ryanair dalla Vallonia conferma, in modo inequivocabile, quanto evidenziato da Assotravel al Ministro Lunari la settimana scorsa: in Europa ed in Italia è in corso una lotta al ribasso tra le compagnie aeree che sta portando, grazie a varie concause, ad una situazione anomala costituita dalla diffusione di un livello tariffario eccezionalmente basso. Nel caso specifico della Ryanair la capacità di offrire biglietti a prezzi ultraconvenienti è quindi derivata dagli aiuti di Stato ricevuti, ledendo i principi della concorrenza. Ma, sempre in materia di trasporto aereo, la citata situazione di anomalia ci porta a richiedere, ancora una volta e con l’occasione, un generale innalzamento dei livelli di controllo sugli aeromobili e una più che puntuale applicazione delle norme previste per assicurare la tranquillità dei nostri clienti da parte delle Autorità competenti. Una richiesta, già formulata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e quindi non connessa al caso Ryanair, né a nessuna altra compagnia aerea in particolare, ma derivata dalla citata corsa al ribasso che tutte le compagnie, sia low cost che tradizionali, stanno praticando sul mercato: ben venga una libera concorrenza che comporti anche un abbassamento dei prezzi, ma ricordiamoci che è in gioco la sicurezza dei viaggiatori. In questo quadro e con questi obiettivi, si rende poi necessario ed utile che le Compagnie Aeree dichiarino, nella propria pubblicità, la reale disponibilità dei posti a prezzi stracciati sui singoli voli. È infatti fuorviante e, per certi aspetti pericoloso, indurre i consumatori a pensare che si possa normalmente andare in aereo da Roma ad un’altra città europea ad un costo più basso della corsa in taxi dal centro città a Fiumicino. È invece opportuno un approccio critico e competente, anche da parte dei consumatori, ad un settore come quello dei viaggi e vacanze e del trasporto aereo troppo spesso considerato con estrema leggerezza e valutato unicamente dal punto di vista del prezzo (più basso)”.

IN ITALIA LE COMMISSIONI RICONOSCIUTE DA AUSTRIAN AIRLINES ALLE AGENZIE DI VIAGGIO SONO DEL 7%
Milano, 4 febbraio 2004 - In merito alle notizie diffuse nei giorni scorsi dalla compagnia di bandiera Alitalia e riprese in maniera imprecisa da numerosi organi di stampa, Austrian Airlines precisa che in Italia la compagnia riconosce alle agenzie di viaggio una commissione del 7%. Il dato fornito da Alitalia si riferisce alle commissioni riconosciute da Austrian Airlines agli agenti di viaggio in Austria per l'emissione di biglietteria nazionale.  

ICE: OGGI A  PARIGI LA PRESENTAZIONE DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA L'OBIETTIVO ATTRARRE INVESTIMENTI ESTERI PER LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA
Roma, 4 febbraio 2004 - Su iniziativa dell'Ice, dell'Ambasciata d'Italia a Parigi e in stretto contatto con la società Stretto di Messina avrà luogo a Parigi il 4 febbraio 2004 presso la Camera di commercio francese la presentazione del progetto del ponte sullo stretto di Messina. L'iniziativa che si inserisce fra le attività di attrazione di investimenti esteri ha lo scopo di promuovere l'interesse dei potenziali investitori stranieri verso la realizzazione dell'opera o ad altre strutture ad essa collegate, costituisce la prima presentazione ufficiale all'esterno del progetto del ponte sullo stretto e vede l'Ice coinvolto in prima persona nella promozione di una delle più importanti opere ingegneristiche ed infrastrutturali mai progettate. Il seminario ha lo scopo di far conoscere questa grande opera, punta di un iceberg all'interno del quadro della legge obiettivo per lo sviluppo delle infrastrutture in Italia ed il recupero del gap nei confronti dei Paesi europei. Si rivolge prevalentemente ad un pubblico selezionato rappresentato dalle istituzioni finanziarie (banche di investimenti e società specializzate nel project financing), da società potenzialmente interessate alle future gare di appalto (società di costruzioni) e dalla stampa qualificata. L'evento, che sarà presieduto dall'ambasciatore d'Italia a Parigi Giovanni Dominedò e dal direttore generale dell'Ice, Ugo Calzoni, prevede l'intervento del Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, e Gilles de Robien, suo omologo francese, del Presidente e dell'Amministratore delegato della Società Stretto di Messina Spa, rispettivamente Giuseppe Zamberletti e Pietro Ciucci e di tecnici della stessa società responsabili delle attività di progettazione. Per l'organizzazione dell'evento l'Ice di Parigi ha inoltrato 916 inviti ad una mailing selezionata tra le diverse categorie interessate: sono attesi 165 invitati, di cui 29 addetti stampa, 80 società di costruzioni, 19 banche, oltre ad una trentina di esponenti provenienti dall'Italia.

TRASPORTO MARITTIMO IN ITALIA: LA COMMISSIONE ACCETTA DI PROROGARE LO SGRAVIO DEGLI ONERI SOCIALI PER IL CABOTAGGIO
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - Ieri la Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni circa la domanda dell'Italia di proroga per il 2004 e il 2005 del regime di sgravi degli oneri sociali a carico del datore di lavoro nel settore del cabotaggio marittimo. Gli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi permettono riduzioni totali o parziali degli oneri sociali dei marittimi che navigano a bordo di navi immatricolate in uno Stato membro. Questo regime, che avvantaggia gli armatori operanti sul mercato del cabotaggio marittimo in Italia, è stato autorizzato dalla Commissione per la prima volta per il periodo 1999-2001, poi per il 2002 e infine per il 2003. L 'unica modifica riguarda il tasso di riduzione, che sarà limitato al 30% nel 2004 e al 50% nel 2005.

AUTOSTRADE PER L'ITALIA: NEL FINE SETTIMANA -24,7% INCIDENTI, -50,9% FERITI
Roma, 4 febbraio 2004 - Nell'ultimo fine settimana, compreso tra venerdì 30 gennaio e domenica 1 febbraio, sulla rete di Autostrade per l'Italia ( 2854 km , pari al 51 % della rete autostradale a pedaggio) si è registrato un calo degli incidenti del 24,7% e dei feriti del 50,9% rispetto allo scorso anno.
Gli incidenti sono stati 107 contro 142 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno, i feriti 57 (116 nel 2003), invariato il numero dei deceduti

PROGETTO ITALIA PRESENTA IL PROGRAMMA 2004 LE NUOVE INIZIATIVE, I NUOVI INDIRIZZI E UN PRIMO BILANCIO DOPO UN ANNO DI LAVORO
Milano, 4 febbraio 2004 — Il Presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera e il Professor Renato Mannheimer hanno presentato ieri a Palazzo Clerici il programma 2004 di Progetto Italia. Annunciato all'inizio del 2003, Progetto Italia si è sviluppato l'anno scorso attraverso una serie di iniziative nella cultura, nella formazione, nella solidarietà e nello sport. Le iniziative si sono caratterizzate per la strettissima collaborazione con i partner scientifici, a cui il Gruppo Telecom ha fornito le proprie competenze di carattere tecnologico, ma anche organizzativo e di comunicazione. In questo modo si sono sviluppate collaborazioni importanti con Istituzioni pubbliche e private, Amministrazioni locali, associazioni ed enti, creando una rete che ha consentito la più adeguata organizzazione degli eventi. Tutte le iniziative volevano premiare la qualità, e il pubblico ha sempre risposto con un entusiasmo che rappresenta un segnale confortante per il nostro Paese. Oggi, dopo un anno di lavoro, Progetto Italia presenta un programma 2004 che risponde alle aspettative di questo pubblico, che mostra di voler partecipare a iniziative di alto livello qualitativo. A fianco di alcuni "classici" come Lectura Dantis, Festival della Scienza, Telecom Italia Colloquia con i Nobel dell'Economia a Venezia, l'edizione 2004, per la quale è confermato il budget annuale di circa 30 milioni di euro, presenta anche significative novità in tutti i campi di riferimento. Cultura Riflettori accesi sul Viaggio Telecom, un suggestivo itinerario di tre anni dedicato alla scoperta delle nostre città, della loro cultura, storia, bellezza artistica e naturale, della loro tradizione e dei valori espressi. Cinque le tappe nel 2004: Milano (La coscienza di Leonardo), Perugia ( La Spiritualità e la Poesia ), Cosenza (L'utopia), Trieste (Inconscio e Psicoanalisi), Ferrara (Mistero e Metafisica). In contemporanea con il Viaggio, prenderà il via anche il Premio Telecom, destinato a personaggi che hanno realizzato iniziative originali capaci di trasmettere l'amore per le arti e la consapevolezza della ricchezza culturale del Paese. Se il Festival della Scienza e le Conversazioni di Storia dell'arte si presentano al pubblico con un programma integralmente rinnovato, Le vie dell'amicizia vanno quest'anno a Damasco per il tradizionale concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti, a conclusione del Ravenna Festival. Nel 2004 si consolida, inoltre, il rapporto con i premi Strega e Campiello e parte La Grande Poesia, l'iniziativa culturale che Progetto Italia propone in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera: una collana di libri in edicola a febbraio collegata a una serie di incontri letterari che accompagneranno l'uscita di molti volumi. Il Museo del Tesoro di San Gennaro completa la proposta culturale. Formazione Accanto al rinnovo del Future Centre di Venezia, grazie a Progetto Italia partono i nuovi corsi del Laboratorio Digitale Telecom Italia della Scuola Nazionale di Cinema, mentre approdano in televisione i lavori degli studenti del Laboratorio di Comunicazione Telecom Italia dell'Università La Sapienza e R.t.i. — Mediaset. Ma la rivoluzione digitale è anche al centro dei programmi formativi di due scuole che coniugano design e tecnologia quali l'Interaction Design Institute di Ivrea e la Domus Academy di Milano. Per le scuole primarie e secondarie si rafforza inoltre l'iniziativa Telecom Alleniamoci alla vita con gli "Atleti in Diretta" che porterà alcuni dei più noti campioni nelle aule scolastiche per consolidare il binomio tra scuola e valori dello sport. Solidarieta' A marzo prende il via Missione Sogni, una iniziativa solidale rivolta ai bambini ricoverati presso il reparto di Pediatria dell'Istituto Nazionale per la Cura e lo Studio dei Tumori di Milano. Si tratta di giovanissimi pazienti che molto spesso soffrono, non solo a causa della malattia, ma anche della solitudine e del senso di isolamento. Grazie a un sistema di videochat, i piccoli ricoverati potranno comunicare con le loro famiglie. Progetto Italia e Missione Sogni stanno vagliando l'opportunità di estendere questa iniziativa ad altre realtà ospedaliere. Sempre a marzo si concretizzerà, inoltre, uno degli impegni presi l'anno scorso da Progetto Italia durante il concerto di Paul Mccartney all'interno del Colosseo: il contributo nella ricostruzione del Museo di Bagdad, uno dei grandi patrimoni dell'umanità, reso possibile con i fondi ricavati dalla performance dell'ex Beatle. Novità anche per "Matti per la vela", l'iniziativa di vela solidale che si occupa del recupero di persone con problemi psichici, che quest'anno facendo il periplo della nostra penisola raccoglierà una piccola flottiglia. L'anno si concluderà con Progetto Italia al fianco di Airc, Fai e Telethon per la realizzazione delle tradizionali raccolte fondi. Sport Nell'anno delle Olimpiadi di Atene, particolare rilievo assume Sport per tutti, un'iniziativa nata in ambito Coni per incentivare la pratica sportiva nei confronti di tutte le fasce sociali, senza dimenticare i più deboli. L'appuntamento clou è il 6 giugno 2004, giornata nazionale dedicata allo sport, organizzata da un Comitato presieduto da Marco Tronchetti Provera del quale fanno parte personalità come Guido Barilla, Yuri Chechi, Gianni Morandi, Gianni Rivera e Simona Ventura. Sempre più intenso l'impegno del Gruppo Telecom nel mondo della vela; all'avventura di Giovanni Soldini con il trimarano Tim — Progetto Italia, di concezione sempre più avanzata, e alla Regata dei Tre Golfi, quest'anno si aggiunge la Millevele, la tradizionale regata che si svolge nel mare di Genova. La scommessa per la diffusione del golf presso strati sempre più ampi della popolazione si concretizzerà quest'anno nell' apertura di campi pratica nei parchi di alcune tra le maggiori città italiane, ulteriore occasione di collaborazione con la Federazione Italiana Golf, dopo il varo dei Telecom Italia Open che si affiancano ai Telecom Italia Masters di Tennis.

OMICIDI MOSTRO/FIRENZE/INCHIESTA NON PIÙ CREDIBILE
Firenze, 4 febbraio 2004 - “Caro direttore, le interviste in tv di certi detective e le polemiche che ne sono nate soprattutto tra la gente di S. Casciano, mi spingono a rimandarti, così com’era, la lettera che ti ho inviato qualche giorno fa circa gli sviluppi (si fa per dire) dell’inchiesta sul mostro. Sperando in un’accoglienza migliore. Grazie” Riccardo Catola .
Firenze, 23 Gennaio 2004
“Caro direttore, puntuali come il solstizio d’estate, la dichiarazione dei redditi e le gaffes di Berlusconi, ecco anche quest’anno nuovi sviluppi dell’inchiesta sul mostro. Stavolta coinvolgono un farmacista, un medico, perfino un dermatologo, così come ieri hanno coinvolto medici, ginecologi, autisti d’ambulanze e, en passant, postini, pastori, agricoltori e quant’altri, fino a un disgraziato giornalista tirato in ballo da presunte perizie calligrafiche alle quali non crederebbe neppure un neonato. Per puro caso (ed è vietato malignare), questa nuova inchiesta coincide con la pubblicazione di una nuova fatica letteraria di uno dei detective, così come qualche anno fa il suo esordio nella narrativa s’incrociò, sempre per coincidenza, con alcuni clamorosi sviluppi investigativi, poi inevitabilmente dimenticati. L’opinione pubblica assiste costernata a una vicenda inverosimile legata alla realtà solo dal dolore (questo sì indimenticabile) dei familiari delle vittime e dall’accanimento terapeutico di chi ha fatto della caccia al mostro una professione esclusiva che si protrae ormai dagli anni Sessanta, ossia da oltre una generazione. La verità, con tutta la simpatia per gli inquirenti, è che l’inchiesta, se di inchiesta ancora si tratta, ha perso per strada la sua credibilità, perché priva della discrezione e della prudenza che gli anni e i molti infortuni dovrebbero ormai aver insegnato a tutti. Che senso ha dare in pasto ai giornali i nomi di alcuni poveretti solo in base a indizi fragilissimi? Era improprio quando il mostro uccideva. Oggi, senza quell’urgenza, suona tutto povero, scontato, arbitrario. E, più che altro, cervellotico.” Grazie Riccardo Catola

SEI UNO STUDENTE? DIVENTA UNO DEI TEDOFORI CHE SI SCAMBIERANNO LA FIAMMA OLIMPICA NEL SUO PASSAGGIO IN ITALIA
Milano, 4 febbraio 2004 - Samsung presenta alle scuole medie superiori e a tutti gli studenti di eta’ superiore ai 14 anni l’opportunità unica di diventare protagonista dei Giochi Olimpici di Atene 2004. Grazie a Samsung, Presenting Partner dell’Olympic Torch Relay di Atene 2004, gli studenti degli Istituti potranno avere l’onore di portare la Torcia Olimpica durante il suo passaggio a Roma il prossimo 28 giugno. Per prendere parte a questo emozionante evento, che da sempre unisce i popoli di tutto il mondo, basterà partecipare alla gara creativa “Condividi lo Spirito Olimpico” indetta da Samsung. Come Funziona Gli studenti che vorranno partecipare dovranno creare un lavoro originale e mai pubblicato prima dedicato ai Giochi Olimpici in una delle 4 categorie previste: Cinema - gli studenti dovranno presentare un micrometraggio (durata massima 90” ) a tema olimpico Musica - gli studenti dovranno presentare una musica/canzone a tema olimpico Animazione - gli studenti dovranno presentare un filmato di animazione (durata massima 90” ) a tema olimpico Design - gli studenti dovranno presentare il progetto per un accessorio olimpico dedicato al frigorifero I lavori dovranno essere inviati in formato digitale (Mpeg per micrometraggio e filmato di animazione, Mp3 per musica/canzone e Jpeg/ms Word per il progetto di design) entro e non oltre il 29 febbraio 2004 a: Cohn & Wolfe – Otr Samsung Via Benedetto Marcello, 63 2014 Milano – Mi Una giuria composta da nomi di primo piano del mondo del cinema, della musica, dell’animazione e del design selezionerà i 16 tedofori che porteranno la Fiamma Olimpica durante il suo passaggio a Roma. Premi I tedofori selezionati viaggeranno e saranno alloggiati a Roma, insieme ad un accompagnatore, a spese di Samsung. La scuola di appartenenza di ciascun tedoforo selezionato riceverà un prodotto audio/video Samsung utile alla formazione degli studenti. Contatti Per ulteriori informazioni: info_olympic@cohnwolfe.Com  

NUOVO REGOLAMENTO, COSÌ CAMBIA LA "CASA POPOLARE" CANONE MODERATO E LOCAZIONE TEMPORANEA LE NOVITÀ. NESSUNA SANATORIA PER GLI ABUSIVI
Milano, 4 febbraio 2004 - Approvato in Consiglio regionale il nuovo regolamento per l'accesso alle case popolari, proposto dall'assessore alle Politiche per la Casa , Carlo Lio. "Canone moderato" (per le famiglie con reddito non basso ma tale da non poter sostenere i valori di mercato) e "locazione temporanea" (alloggi offerti dai Comuni a chi soggiorna per un periodo limitato), sono le novità sostanziali. Fissato anche il principio della "residenzialità": chi abita in Lombardia da più anni (almeno 5) avrà un punteggio maggiore in graduatoria. Nessuna sanatoria, infine, per gli abusivi. "Con questo regolamento - ha commentato l'assessore Lio - abbiamo posto norme chiare e giuste, puntando sulla velocità delle procedure, sulla trasparenza nelle assegnazioni dei benefici, sulla lotta all'abusivismo e soprattutto sulla centralità della famiglia e dei suoi bisogni. Ed abbiamo fondato la nostra riforma dando una forte autonomia e responsabilizzazione ai Comuni". Canone Moderato - Va ad affiancarsi al tradizionale "canone sociale": mentre quest'ultimo è rivolto ai cittadini a più basso reddito, il "canone moderato" si rivolge ad una fascia di famiglie che vivono in condizioni socio-economiche non tanto basse da poter rientrare nella fascia del canone sociale, ma nemmeno tanto alte da poter sostenere un canone a valori di mercato. La fascia di reddito pro capite entro cui si può avere diritto al canone moderato può andare da 17.000 a 21.000 euro secondo le regole Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente), ma tenendo conto di diversi altri coefficienti da applicare caso per caso. Locazione Temporanea - Questa forma di locazione, originariamente prevista dalla legge statale 431/98 solo per lavoratori con contratto temporaneo, verrà estesa anche a studenti e altre tipologie di lavoratori che devono soggiornare in Lombardia per un periodo limitato. I Comuni acquistano o prendono in affitto alloggi che poi assegnano o subaffittano ai destinatari, rendendosi garanti per i canoni, la buona tenuta e il rilascio a fine contratto. "Peso" Alla Residenza In Lombardia - Ha ora maggiore "peso" l'anzianità di residenza. Chi abita in Lombardia da più anni (almeno 5) avrà un punteggio maggiore in graduatoria. Fine Dell'abusivismo - Chi occupa senza titolo una casa di edilizia residenziale pubblica deve lasciarla. Non è più prevista alcuna sanatoria. E chi ha occupato case popolari non può fare domanda per 5 anni per vedersene assegnare una. Bando Sempre Aperto - Non più bandi biennali né graduatorie sempre in ritardo, né discrezionalità di commissioni, ma immissione continua nel programma informatico regionale delle domande presentate ai Comuni, con formazione automatica ogni sei mesi delle graduatorie, secondo i parametri prefissati dal regolamento. Maggiori Poteri Ai Comuni - Oltre a scegliere appartamenti e aree, a gestire i fondi assegnati, a raccogliere le domande dei cittadini, ai Comuni è possibile - deliberandolo prima del bando - introdurre dei correttivi (più o meno 10% dei parametri regionali), tenendo conto di fattori collettivi locali ritenuti importanti. Riassegnazione Immediata Delle Case Lasciate - Le case rese libere dovranno essere riassegnate entro 30 giorni, al fine di ottimizzarne l'utilizzo.
 

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