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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Marzo 2004
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ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA: IL RUOLO DELL'UNIONE EUROPEA DOPO L'ALLARGAMENTO CONFERENZA AD ALTO LIVELLO SUL FUTURO DELLE RELAZIONI TRANSATLANTICHE-GRUPPO ELDR  
 
Bruxelles, 4 marzo 2004 – Di seguito l’intervento di Romano Prodi Presidente della Commissione europea sul tema “Il ruolo dell'Unione Europea dopo l'allargamento” tenuto nel corso della conferenza ad alto livello sul futuro delle relazioni transatlantiche-Gruppo Eldr “Presidente Watson, Onorevoli parlamentari, Signore e signori, Lo scorso anno circolavano metafore originali e colorite per descrivere le relazioni fra l'Unione europea e gli Stati Uniti. Molti cercavano le ragioni che ci portavano ad una separazione che qualcuno giudicava irreversibile. A distanza di un anno, e aggiungo per fortuna, queste cupe profezie non si sono avverate. Non voglio certo nascondere o ridurre la portata delle divergenze che abbiamo avuto. La crisi irachena ha turbato profondamente le nostre relazioni con gli Stati Uniti e ha avuto serie conseguenze anche per gli affari interni dell'Unione. Ma la gestione della crisi irachena ha anche stimolato una riflessione profonda sui fondamenti delle relazioni internazionali. Ancora oggi il dibattito si sviluppa su alcune questioni di fondo: su quali basi deve fondarsi un intervento militare e qual è la sua legittimità. Qual è il ruolo che deve essere svolto dalle istituzioni multilaterali, e mi riferisco tanto alle Nazioni Unite, quanto alla Nato. Quali sono i limiti delle azioni militari preventive. E ancora, come devono interagire "hard security" e "soft security". Chi e come deve guidare la gestione del processo di ricostruzione fisica e politica di un paese dopo un intervento militare. E infine, come coniugare multilateralismo ed efficacia dell'azione internazionale. Si tratta di temi complessi che non hanno risposte facili o intuitive. Ma le risposte a queste domande definiranno le basi dei rapporti internazionali negli anni a venire. Personalmente sono convinto che la riflessione sarà approfondita su entrambe le sponde dell'Atlantico. Nei momenti più complessi, la collaborazione tra Europa e Stati Uniti ha sempre saputo trovare risposte adeguate, di portata strategica che hanno inciso positivamente sugli assetti e gli equilibri mondiali. Noi dobbiamo puntare su tale collaborazione, sulla nostra capacità di affrontare e gestire insieme le sfide del nostro tempo. Sui grandi temi di fondo della politica, come nelle decisioni concrete ed operativi su temi specifici. I periodici incontri al vertice fra Stati Uniti e Unione Europea dimostrano la bontà di questo approccio ambizioso e pragmatico allo stesso tempo. Anche quest'anno il nostro dialogo andrà avanti su molti fronti. Penso all'accordo-- ormai definitivo--sui sistemi satellitari Galileo e Gps. Penso al futuro accordo sullo Spazio aereo senza frontiere. Penso alla possibilità di creare uno spazio comune della ricerca. Penso alla collaborazione nell'utilizzazione dell'idrogeno come combustibile. Europa e Stati Uniti stanno anche valutando la possibilità di avviare nuove forme di collaborazione per stimolare la crescita economica. Vogliamo rafforzare l'Agenda Economica Positiva, con l'obiettivo di integrare sempre più le nostre economie. E' un lungo e paziente lavoro che però porterà frutti importanti. Vogliamo intensificare ulteriormente il dialogo che manteniamo tra imprenditori nel "Transatlantic Business Dialogue". Vorrei anche ricordare in questo contesto il contributo del "Transatlantic Policy Network" che, dopo diciotto mesi di intenso dialogo tra Parlamento Europeo da un lato e Senato e Congresso statunitense dall'altro, ha elaborato una proposta per rafforzare la partnership transatlantica: un piano in 10 punti da realizzare in 10 anni. Nessun dubbio che la Commissione voglia lavorare in tale direzione: una sempre maggiore apertura ed integrazione delle nostre economie si traduce in maggiore benessere, maggiore occupazione, migliore qualità dei nostri prodotti e dei nostri servizi. Su diversi temi sollevati dal Transatlantic Policy Network la Commissione sta già lavorando da tempo. Mi riferisco ai servizi finanziari, all'aviazione civile, alla politica della concorrenza, ai problemi legati allo sviluppo dell'economia digitale a partire da quello della tutela della privacy. Su altri abbiamo iniziato a lavorare e speriamo di ottenere risultati significativi in tempi brevi: penso all'immenso settore della convergenza regolamentare e tecnica o al riavvicinamento e reciproco riconoscimento degli standards. Altri, sebbene vadano nella giusta direzione, prevedono un orizzonte temporale più ampio di quello che resta a questa Commissione. Il dibattito è aperto e la via tracciata va nella giusta direzione. Voglio solo sottolineare che ogni forma di rafforzamento della cooperazione tra Europa e Stati Uniti deve essere fatta in modo da non essere percepita come un'alleanza a detrimento o addirittura contro gli interessi degli altri paesi. E questo principio è applicabile anche al commercio, altro aspetto cruciale quando si parla di crescita economica. Non vi è dubbio infatti che in questo campo la collaborazione tra Europa e Stati Uniti sia essenziale per assicurare il successo dei negoziati nell'ambito del Agenda di Doha per lo sviluppo. Una collaborazione necessaria ma non sufficiente. La lezione di Cancun ci insegna infatti che non basta un buon accordo fra l'Ue e gli Usa per raccogliere le sfide del Xxi secolo. Nuovi attori si sono affacciati sulla scena mondiale e sta a noi avere l'intelligenza e la sensibilità politica di non marginalizzarli e, al contrario, di includerli in un processo decisionale che per sua definizione è multilaterale. Le nostre economie negli ultimi anni hanno subito il contraccolpo di pratiche finanziarie sleali quando non chiaramente disoneste. Questi scandali hanno danneggiato un gran numero di azionisti e di investitori e tanta gente rischia di perdere il lavoro e la pensione. La risposta è stata rapida e decisa sia negli Stati Uniti che nell'Unione Europea. Nelle prossime settimane la Commissione presenterà una serie di proposte per rafforzare le procedure contabili e di audit dalle quali dipende la credibilità di tutto il sistema economico. Signore e signori, Quando sono stato nominato Presidente della Commissione europea ho preso una decisione importante: in questi i cinque anni avremmo dovuto garantire il successo dell'allargamento dell'Unione. E posso dire con orgoglio che ci siamo riusciti. Fra poche settimane, dieci nuovi Stati membri entreranno nell'Unione e il continente europeo sarà unificato per la prima volta in pace e in democrazia. Intanto, procedono i negoziati con la Romania e la Bulgaria con l'obiettivo di accogliere questi paesi nell'Unione nel 2007. Sulla loro strada ci sono ancora ostacoli, ma sono certo della determinazione politica della leadership di quei paesi di affrontare e risolvere le difficoltà che restano e veglio ribadire la volontà e la disponibilità della Commissione a sostenere questa fase finale del negoziato, quella che con termine ciclistico definirei la "volata finale". Quest'anno la Commissione farà una raccomandazione al Consiglio europeo sulla Turchia in cui diremo se i progressi realizzati consentono di aprire i negoziati per l'adesione. La Turchia ha fatto grandi passi avanti sulla strada delle riforme: abolizione della pratica della tortura, progressi nel campo delle libertà di religione, di parola e di associazione e ridefinizione del ruolo delle forze armate nel sistema politico. A gennaio sono stato in visita in Turchia e ho avuto l'onore di parlare all'Assemblea nazionale di Ankara. In quell'occasione ho dichiarato che la determinazione mostrata dal governo turco di procedere sulla strada delle riforme è per noi un segno incoraggiante. L'unione europea si aspetta che la Turchia riesca a far proprie le regole e i principi fondamentali che fanno parte del nostro retaggio, soprattutto il rispetto dei diritti umani. Il nostro giudizio si baserà esclusivamente su una disamina approfondita della capacità della Turchia di rispettare i criteri richiesti per l'apertura dei negoziati. Né più, né meno di quanto richiesto a tutti gli altri paesi che hanno fatto domanda di adesione all'Unione Europea Le porte dell'Unione sono aperte anche per i paesi dei Balcani. Per la Croazia il cammino è già iniziato, e se Zagabria riuscirà a rispettare pienamente i criteri politici sono sicuro che i negoziati di adesione potranno iniziare presto. Anche la Macedonia avrebbe già presentato la sua candidatura se non fosse stato per il tragico incidente aereo che è costato la vita al presidente Trajkovski. Voglio cogliere l'occasione per ricordare un uomo e un leader politico che ha fatto tanto per il suo paese e per la stabilità dei Balcani. Venerdì parteciperò ai funerali del Presidente Trajkovski a Skopje per testimoniare del rispetto e dell'amicizia per un uomo che si è così a fondo battuto per i valori di democrazia e di tolleranza su cui si fonda la nostra Unione. E al governo e al popolo macedone vorrei dire che il modo migliore per mantenere vivo il ricordo e l'eredità del Presidente Trajkovski è quello di perseverare con convinzione sulla strada dell'integrazione europea e delle riforme necessarie per percorrerla fino in fondo. Quella dei Balcani è una parabola assolutamente straordinaria, se pensiamo che solo dieci anni fa dalla regione giungevano ogni giorno notizie di violenze, di dolore e di sangue. In questi anni abbiano avuto la prova che la cooperazione regionale e l'aspirazione all'integrazione europea hanno condotto i popoli della regione sulla via delle riforme e della ricostruzione. E le crisi a volte anche difficili - che si sono manifestate, sono state superate in nome di un ideale europeo di pace, di stabilità, di sicurezza e di prosperità che è ormai divenuto un punto di riferimento imprescindibile per tutti i paesi dei Balcani. Il successo dell'allargamento porta però anche nuove sfide. Cresce infatti il numero di paesi che chiedono di stringere con l'Unione relazioni più strette e più intense. L'allargamento non può e aggiungo non deve rappresentare la sola risposta a quanti vogliono rafforzare i loro legami con l'Unione. Per questo motivo abbiamo deciso di elaborare una politica coerente nei confronti dei nostri nuovi e vecchi vicini, una politica che crei un'area di stabilità e la prosperità, un anello di paesi amici che,dal Marocco alla Russia, circondi l'Unione. Con questi paesi intendiamo condividere tutto tranne le istituzioni, fondando le nostre relazioni su una comunità di valori e di interessi. L'obiettivo ultimo e di lungo periodo è quello di estendere a questi paesi le quattro libertà su cui si fonda l'Unione, dimostrando così in modo tangibile il nostro impegno a non voler innalzare altre barriere in Europa. A maggio la Commissione presenterà un pacchetto di proposte concrete che daranno corpo alla politica europea di vicinato. Signore e signori, Su entrambe le rive dell'Atlantico, il nostro obiettivo è duplice: costruire una società pacifica e ordinata per i nostri cittadini e porre le basi per la stabilità e lo sviluppo delle altre regioni del pianeta. Ci spingono verso questi obiettivi gli stessi motivi ideali e anche la comune consapevolezza che un mondo più stabile e più equo è una condizione per il benessere e la sicurezza delle nostre stesse società. In questo sforzo però non dobbiamo dimenticare le caratteristiche di apertura e tolleranza che hanno rappresentato il tratto distintivo delle nostre società. Sarebbe un errore capitale offrire ai nostri cittadini soltanto una prospettiva di paura e di incertezza per il futuro. Le nostre società finirebbero per ripiegarsi su loro stesse e perdere slancio e vitalità, come una pianta a cui viene tolto l'ossigeno. Noi vogliamo invece che la pianta della libertà, della pace e dell'eguaglianza cresca vigorosa e forte. A questo europei ed americani devono applicare tutti i loro sforzi e tutte le loro energie. A questo la Commissione continuerà a lavorare con entusiasmo e determinazione. Grazie. "  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA RISPONDE ALLE CRITICHE SUI FINANZIAMENTI DEL 6PQ  
 
Bruxelles, 4 marzo 2004 - La Commissione europea ha risposto alla petizione dell'Elso (European Life Scientist Organization), che chiedeva una 'nuova e ambiziosa politica europea per la scienza' e la ristrutturazione del programma europeo di finanziamento della ricerca. Un portavoce ha dichiarato al Notiziario Cordis che mentre alcune critiche sono valide, molte delle iniziative sollecitate dall'Elso sono già state lanciate. La petizione dell'Elso, che sarà presentata alle Istituzioni europee nell'autunno del 2004, intende influire sul prossimo Programma quadro, il cui inizio è previsto nel 2007. L'organismo sostiene che vi sono tre principali difetti nel modo in cui viene finanziata la ricerca europea, ossia la burocrazia eccessiva, l'enfasi insufficiente sulla 'ricerca di base' e la scarsità di fondi. 'La Commissione europea è pronta al dibattito e accoglie con piacere tutti i contributi al prossimo programma quadro', ha dichiarato un portavoce del Commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. 'Stiamo discutendo con tutti i protagonisti per affinare la nostra azione. La critica è legittima e la Commissione è d'accordo sulla necessità di rendere le procedure più semplici. Tuttavia le procedure devono anche essere rigorose, poiché quelli che sono in gioco sono i soldi dei contribuenti'. Il portavoce ha anche precisato che alcuni dei problemi segnalati dall'Elso sono già stati affrontati. Nel corso del simposio organizzato il 16 febbraio dalla Presidenza irlandese sul tema 'Europe's search for excellence in basic research', è già stato indicato come obiettivo prioritario un nuovo accordo caratterizzato da una burocrazia ridotta ai minimi termini e dal coinvolgimento diretto delle comunità scientifiche e tecniche. La Commissione europea ha inoltre proposto di aumentare del 60% il bilancio per la ricerca entro il 2013, e si sta attualmente discutendo di un possibile Consiglio europeo della Ricerca per la ricerca di base. 'L'idea sarebbe di dargli una struttura simile a quelle dell'Nih (National Institute for Health) e dell'Nsf (National Science Foundation) americani', ha spiegato il portavoce. 'Vi sarebbero contributi invece di consorzi, mentre il programma quadro resterebbe immutato poiché riteniamo possibile continuare con entrambi i modelli'. Per concludere, il portavoce ha sottolineato che 'in ultima analisi, è il Consiglio che decide'. La Commissione spera che le conclusioni del simposio di febbraio possano avere un impatto sul prossimo Consiglio Competitività del 15 marzo. Per leggere la petizione dell'Elso: http://ultr23.Vub.ac.be/petition/  
   
   
GIORNATA D'INFORMAZIONE ETEN A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 4 marzo 2004 - eTen è un programma della Commissione che incoraggia la realizzazione di servizi pubblici elettronici (e-services) a livello europeo. Il nuovo invito a presentare proposte nel quadro del programma eTen sarà pubblicato a marzo e si concentrerà quest'anno sulla realizzazione pratica di servizi online nei settori eGovernement, e-health, e-inclusion (servizi per gli anziani o i disabili), e-learning, attività di trust e sicurezza e servizi per le Pmi (piccole e medie imprese). Per illustrare alle parti interessate il programma di lavoro 2004 di eTen, la Commissione europea organizza il 24 marzo a Bruxelles una giornata d'informazione specifica. Dopo una presentazione generale del programma, verranno affrontati temi quali i requisiti di partecipazione e la procedura di valutazione delle proposte. La riunione permetterà ai partecipanti di presentare le proprie proposte di progetto e d'incontrare i partner potenziali. Infolink: http://europa.Eu.int/eten  
   
   
UN MANUALE SPIEGA AL SETTORE DELL'EDILIZIA COME SCRIVERE UNA PROPOSTA DI RICERCA  
 
Bruxelles, 4 marzo 2004 - Presso Villa Real Ltd è disponibile il manuale 'European Rtd [research and technological development] 2004 - Guide for the construction and real estate cluster'. La pubblicazione analizza gli inviti aperti a presentare proposte e spiega come preparare con successo una proposta di progetto per il Sesto programma quadro (6Pq). Analizza anche Eureka e Cost, due altre reti europee di ricerca che pubblicano frequentemente inviti a presentare proposte. Il manuale può essere scaricato online e costa 99 euro. Infolink: http://www.Villareal.fi  
   
   
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI (BEI): NUOVO DIRET TORE DEL DIPARTIMENTO ITALIA - MALTA  
 
Bruxelles, 4 marzo 2004 - Antonello Pugliese è il nuovo direttore del Dipartimento Italia e Malta della Banca europea per gli investimenti (Bei) con sede in Roma. Sostituisce Thomas Hackett che ritorna in Lussemburgo alla guida del Dipartimento Paesi Baltici. Economista di formazione, Antonello Pugliese arriva in Italia dopo aver ricoperto, all'interno della Bei, incarichi operativi sulla Spagna, la Grecia ed i paesi nordici. Negli ultimi tre anni Pugliese è stato direttore del Dipartimento della Bei per i Balcani ed il Mediterraneo. Ha avviato e diretto il Fondo euro-mediterraneo d'investimento e partenariato (Femip), lo sportello speciale della Banca per l'assistenza finanziaria ai paesi del Mediterraneo partner dell'Unione Europea.  
   
   
ANTICIPAZIONI SUI DATI DEL MESE DI FEBBRAIO 2004 FONDI COMUNI: FORTE RECUPERO DELLA RACCOLTA NETTA CHE CHIUDE A –0,5 MLD. DI EURO. FLESSIBILI IN VOLATA, AZIONARI SEMPRE POSITIVI  
 
Milano, 4 marzo 2004 - Si avvicina alla parità, e recupera notevolmente terreno rispetto al mese precedente, la raccolta netta dei fondi comuni d’investimento del mese di febbraio 2004. Il saldo a fine mese ha segnato un –538 milioni di euro. I fondi flessibili hanno registrato ottimi risultati. Segno più per i fondi azionari. In rosso gli obbligazionari e i bilanciati che però migliorano rispetto a gennaio. Segno meno per i fondi di liquidità. Nell’insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si registra: Azionari raccolta netta positiva per +133 mln. Di euro; Bilanciati raccolta netta negativa per -216 mln. Di euro; Obbligazionari raccolta netta negativa per -563 mln. Di euro; Di Liquidità raccolta netta negativa per -657 mln. Di euro; Flessibili raccolta netta positiva per +763 mln. Di euro. La raccolta netta, per tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta negativa per –2.057 mln. Di euro. I fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta positiva di circa +490 mln. Di euro. I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una raccolta netta positiva per circa +764 mln. Di euro. I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per circa +264 mln. Di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di gennaio una raccolta netta positiva per circa +910 mln. Di euro e un patrimonio pari a 9.415 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine gennaio, di circa 379.140 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è pari a 11.649 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani è di 95.596 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 26.952 mln. Di euro. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta, a fine gennaio, 513.338 mln. Di euro. I dati riportati nel presente comunicato sono provvisori e suscettibili di variazioni. Giovedì 4 marzo Assogestioni renderà pubblici i risultati completi e definitivi.  
   
   
ASSOGESTIONI: ASSEMBLEA ANNUALE IL 29 MARZO IN PIAZZA AFFARI. IN PROGRAMMA UNA TAVOLA ROTONDA E LA PRESENTAZIONE DELLA RICERCA DAL TITOLO: “COSTI E BENEFICI DELLA REGOLAMENTAZIONE”  
 
 Milano, 4 marzo 2004 - Il prossimo 29 marzo si terrà l’Assemblea Annuale di Assogestioni presso la sede di Borsa Italiana a Milano. Alla sessione a porte chiuse dedicata agli adempimenti statutari, seguirà una tavola rotonda durante la quale verrà presentata una ricerca, condotta per Assogestioni dal Professor Luigi Zingales dell’Università di Chicago, dal titolo: “Costi e Benefici della Regolamentazione”. La ricerca ha lo scopo di approfondire quale sia il giusto grado di tutela del risparmiatore tra normativa e autoregolamentazione e auspicare la possibilità di creare in materia finanziaria una tutela dell’investitore a prescindere da un’analisi dei costi della regolamentazione stessa. Alla tavola rotonda parteciperanno il Professor Guido Ferrarini, dell’Università di Genova; il Professor Marcello Messori, dell’Università Tor Vergata di Roma; l’Onorevole Roberto Pinza, membro della Commissione Finanze della Camera dei Deputati; l’Onorevole Bruno Tabacci, Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati. L’inizio dei lavori è previsto per le ore 10.00. Informazioni e segreteria: assemblea@assogestioni.It  
   
   
CONTINUA LA CRESCITA DEL MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO. ED INOLTRE IN RIALZO I PREZZI DEI PRODOTTI INDUSTRIALI, IL COSTO DELLA MANODOPERA, I PREZZI DELLE OPERE COMPIUTE. LO DICONO I DATI PUBBLICATI NELL’OSSERVATORIO IMMOBILIARE DI CASA.COMMUNITYTORINO  
 
, 4 marzo 2004 - Casa.community, il canale “immobiliare” di Sanpaoloimprese.com sta per inaugurare un’ampia e approfondita sezione per l’informazione quotidiana e l’aggiornamento professionale nel campo dell’ edilizia, urbanistica, ambiente e territorio. Da non perdere, Numeri e Mercati, la rubrica che informa sui trend del mercato immobiliare, l’appeal del mattone, il valore degli immobili, il costo delle materie e della manodopera. Inoltre, novità legislative, scadenze e adempimenti, fiere ed eventi, approfondimenti su temi di attualità. Sarà dunque un “punto di osservazione privilegiato” sul settore immobiliare rivolto ad aziende edili e liberi professionisti. L’osservatorio è frutto della collaborazione di Sanpaoloimprese.com con fornitori qualificati, tra i quali si è appena aggiunto Maggioli Editore, nota Casa Editrice che, da anni, rivolge un impegno crescente nelle tematiche dell’ Ambiente, Territorio, Edilizia e Urbanistica. Più di 800 titoli, tra novità e nuove edizioni, 40 periodici, 17 banche dati su Cd rom e prodotti software: sono questi alcuni dei numeri che Maggioli Editore dedica a Pubblica Amministrazione, Professionisti e Imprese. Grazie a questa nuova collaborazione, Casa.community si conferma come una guida indispensabile per chi costruisce e ristruttura, e ora, a completamento del quadro, anche come un supporto operativo per gli operatori tecnici, quali geometri, ingegneri e architetti, periti. Una maggiore attenzione sarà rivolta infatti ad aspetti applicativi, attraverso casi concreti e suggerimenti operativi, per accompagnare l’utente nell’affrontare le questioni e le problematiche più attuali, dalle tecniche di valutazione ambientale alla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’osservatorio Immobiliare si aggiunge alla gamma di servizi di Casa.community: Cerca un immobile, punto di incontro tra aziende edili e chi cerca casa; i finanziamenti e i servizi per le imprese edili i mutui per i privati Infolink: www.Casacommunity.sanpaoloimprese.com  redazione.Imprese@sanpaoloimi.com  
   
   
CASO PARMALAT- È CAMBIATA LA CREDIBILITÀ DELLE SOCIETÀ QUOTATE ITALIANE?  
 
 Milano, 4 marzo 2004 - Il tema del momento è senza dubbio lo scandalo Parmalat. In termini di comunicazione finanziaria è stato chiesto quale possa essere l'impatto che le vicende legate al gruppo di Parma possono avere sulle altre società quotate a Piazza Affari. Sempre in collaborazione con Qualicenter , B2 Comunicazione ha condotto un sondaggio per verificare la percezione delle ruolo della comunicazione nella crisi e l'impatto che la crisi stessa può avere sulla credibilità delle società quotate italiane intervistando giornalisti, operatori di mercato e investitori italiani ed esteri. Il rapporto è disponibile registrandosi al seguente indirizzo http://www.B2comunicazione.com/default.asp?pag=login  
   
   
BANK OF AMERICA: AVVISO DI GARANZIA SUL CASO PARMALAT  
 
Charlotte, Carolina del Nord, 4 marzo 2004 - Le autorità italiane, il 2 marzo, hanno inviato un avviso di garanzia a Bank of America in merito a certe attività condotte nel passato e su alcuni funzionari attualmente in servizio negli uffici di Milano in relazione al caso Parmalat Finanziaria Spa. Bank of America, attraverso sue società controllate, ha fornito servizi finanziari a Parmalat e alle altre società del gruppo. Lo scorso 8 gennaio 2004, le autorità italiane avevano interrogato Luca Sala, un ex funzionario della banca. Oggi, le autorità italiane hanno informato la società che altri tre funzionari dell’ ufficio di Milano sono stati raggiunti da avviso di garanzia, due dei quali hanno presentato le loro dimissioni. Bank of America ha fornito informazioni, e continuerà a collaborare con le autorità governative, comprese la Sec e le autorità italiane.La società è impossibilitata a determinare, in questa fase, i possibili risultati, i tempi e l’ impatto delle indagini o delle questioni relative al caso Parmalat.  
   
   
BANCA POPOLARE DI LODI : PRECISAZIONI IN MERITO A NOTIZIE STAMPA  
 
Lodi, 4 marzo 2004 - In relazione all’articolo apparso ieri sul quotidiano “la Repubblica” la Banca Popolare di Lodi chiarisce che la comunicazione con cui informò il cav. Tanzi di voler versare il prezzo relativo alle aree Eurolat esclusivamente alla società proprietaria degli stessi, anziché direttamente nelle mani del cav. Tanzi - che insistentemente chiedeva il pagamento - risale alla seconda metà di dicembre 2003. E’ quindi circostanza non rispondente al vero quella secondo cui tale comunicazione sarebbe avvenuta nell’aprile del 2003 Quanto al finanziamento di euro 25 milioni concesso al cav. Tanzi si precisa che le garanzie richieste da Banca Popolare di Lodi sono quelle usuali per il sistema bancario per operazioni dello stesso tipo. Con riferimento al merito la Banca, nella certezza di avere correttamente operato, è pronta a fornire agli organi inquirenti, nei confronti dei quali ribadisce la propria fiducia, ogni chiarimento al fine di consentire un più celere accertamento della verità.  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI CEDE A SERENISSIMA INVESTMENTS L’1,58% DETENUTO NEL CAPITALE DI INFRACOM ITALIA SPA LA PARTECIPAZIONE VALUTATA 7.125.000 EURO, CON UNA PLUSVALENZA PER LA COMPAGNIA  
 
Verona, 4 marzo 2004 - La Società Cattolica di Assicurazione ha ceduto in data odierna a La Serenissima Investments S.a. 750 azioni detenute nel capitale sociale di Infracom Italia Spa (già Serenissima Infracom), pari a una quota dell’1,58%. La transazione è avvenuta a un prezzo unitario di 9.500 euro per azione, pari a un controvalore di 7.125.000 euro, e ha comportato per la Compagnia una contenuta plusvalenza rispetto al valore di acquisto. Attraverso questa operazione Cattolica Assicurazioni che ribadisce attraverso questa operazione la propria volontà di concentrarsi sul core business assicurativo, mantiene pur mantenendo, a salvaguardia delle valenze strategiche,comunque una quota di partecipazione pari all’1,58% in Infracom Italia Spa, (società che opera nel settore dell’Information and Communication Technology e offre agli utenti infrastrutture e servizi per le comunicazioni) una quota di partecipazione pari all’1,58%. , e ritiene che le valenze strategiche attribuite a questa presenza possano essere preservate anche detenendo una quota inferiore del capitale sociale. Il Gruppo Cattolica, costituito da Cattolica Assicurazioni, Il Duomo Assicurazioni e da altre dieci compagnie assicurative, è al sesto posto tra i principali gruppi italiani. I dati al 30 settembre hanno ribadito la sostenuta dinamica di sviluppo degli ultimi anni, con una crescita della raccolta premi e dell’utile consolidato. Il Cda di Cattolica è convocato per il 20 marzo prossimo per approvare il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato 2003.  
   
   
ACCORDO TRA AIG FINANCIAL ADVISOR SERVICES E FARAD INTERNATIONAL SA CHE DISTRIBUIRÀ IN ITALIA I PRODOTTI ASSICURATIVI DELLA COMPAGNIA VITA IRLANDESE  
 
Milano, 4 marzo 2004 Farad International S.a., dinamica società lussemburghese attiva nel brokeraggio assicurativo, e Aig Financial Advisor Services (Aigfas), Compagnia di American International Group Inc. (Aig), società leader nel mondo dei servizi assicurativi e finanziari, hanno firmato un accordo per la distribuzione in Italia dei prodotti assicurativi della Compagnia vita Aig Life Ltd. Del Gruppo Aig. Il primo prodotto di Aig Life Ltd. Distribuito da Farad in Italia è Aig Foundation Investments, un prodotto assicurativo unit linked vita intera a premio unico di diritto irlandese, nato dalla collaborazione tra Aig Life e Aig Financial Advisor Services (Aigfas), società di consulenza finanziaria del Gruppo americano. Aig Foundation Investments offre, infatti, all¹interno di un unico contratto, 80 opzioni di investimento raggruppate nelle due categorie di Fondi Protetti (Fondo Mercato Monetario Protetto, Fondo Protezione Trimestrale, Fondi Protetti Peak Performance) e Fondi Non Protetti (Fondi a Scelta Gestita e Fondi a Scelta Aperta), permettendo all¹investitore di passare da un Fondo interno all¹altro adattando il proprio investimento al variare delle proprie esigenze e della propria propensione al rischio. A secondo dell¹importo investito sarà, inoltre, riconosciuto un bonus d¹investimento, tramite l¹assegnazione di quote addizionali che si applicherà anche in caso di versamenti aggiuntivi. “Aig Foundation Investments è stato progettato per consentire un¹efficace pianificazione assicurativa e finanziaria di lungo periodo, così da creare le fondamenta per la soddisfazione e la pianificazione finanziaria degli investitori italiani² dichiara Renato Mendola, General Manager di Aig Financial Advisor Service Italia – “Attraverso questo accordo di distribuzione gli investitori avranno modo di conoscere i benefici di questo prodotto che presenta oltre alle componenti di protezione, innovative caratteristiche di flessibilità”. Per assistere gli investitori nell¹approfondimento delle caratteristiche di Aig Foundation Investments, Farad International S.a., da sempre attenta alle specifiche esigenze dell¹investitore italiano al fine di fornire un¹assistenza costante e aggiornata con le evoluzioni dei mercati e delle normative fiscali, ha attivato un numero verde 800.19.89.39 e un sito internet www.Farad.lu  “Per noi è motivo di orgoglio aver stipulato questo accordo con un’azienda come Aig Financial Advisor Service, sempre attenta a condividere con i propri partner prodotti innovativi e di alta qualità adatti alle specifiche esigenze dei risparmiatori locali di alto livello” dichiarano Marco Caldana e Giuseppe Frascà, partner di Farad International S.a. “L’obiettivo di Farad è proprio quello di offrire un servizio all¹avanguardia nell¹ambito del mercato assicurativo vita italiano, sia alla clientela privata che a quella istituzionale”.  
   
   
REALE MUTUA LANCIA SUL MERCATO IL SUO NUOVO PRODOTTO “VITA” REALINDEX 2004-CENTOQUINDICIPIU’  
 
Torino, 4 marzo 2004 - Reale Mutua presenta al mercato il nuovo prodotto index linked Realindex 2004 Centoquindicipiù, la polizza vita a versamento unico che coniuga la sicurezza di una garanzia di rendimento con le potenzialità di crescita di tre principali mercati azionari a livello mondiale. Realindex 2004 Centoquindicipiù è dedicata a quegli investitori che prediligono un orizzonte di medio periodo e sono prudenti nelle scelte ma che nel contempo mirano a interessanti rendimenti. Infatti Realindex 2004 Centoquindicipiù unisce tre opportunità: protegge il risparmio, offre la certezza di un rendimento a scadenza del 15% e da’ la possibilità di cogliere risultati ancora più elevati, legati ai migliori apprezzamenti dei mercati finanziari. Le prestazioni sono collegate alla obbligazione 2004 – 2010 garantita da Sns Bank il cui rendimento è legato a un paniere di tre indici dei mercati azionari mondiali. Tale obbligazione prevede alla scadenza un rimborso pari al maggiore tra : il capitale iniziale aumentato del 15%; il capitale iniziale aumentato del 70% della performance di un paniere di indici composto, in maniera equipesata, da Dow Jones Eurostoxx 50, Standard&poor’s 500 e Nikkei 225. Per il calcolo delle performances del paniere si utilizza come valore iniziale quello rilevato alla data di partenza (5 aprile) e come valore finale quello calcolato come media aritmetica dei prezzi di chiusura del paniere stesso alle date di rilevazione annuale; ciascuna osservazione annuale viene considerata nel calcolo della media solo se è maggiore di tutte le precedenti (valore di partenza compreso). In questo modo Centoquindicipiù offre la possibilità di cogliere le fasi crescenti dei mercati, non considerando i possibili periodi di calo degli stessi. Inoltre, gli indici hanno una maggiore affidabilità rispetto alle singole azioni. Realindex 2004 Centoquindicipiù offre tutti i vantaggi tipici di una polizza vita: è impignorabile e insequestrabile, non rientra nell’asse ereditario e corrisponde ai beneficiari un capitale in caso di morte. Il riscatto è possibile trascorso un anno dalla data di decorrenza, senza alcuna penalità. Realindex 2004 Centoquindicipiù è sottoscrivibile fino al 28 marzo 2004. La data di decorrenza di Realindex 2004 Centoquindicipiù è fissa ed è il 5 aprile 2004. La durata contrattuale è anch’essa fissa ed è pari a sei anni dalla data di decorrenza. Dalla data di partenza delle prestazioni finanziarie, il 05/04/2004, le quotazioni dell’obbligazione a cui la polizza è collegata saranno accessibili sul sito Internet di Reale Mutua Assicurazioni, www.Realemutua.it  e saranno pubblicate giornalmente, con aggiornamento settimanale, su il Sole 24ore.  
   
   
EDISON: PER TECNIMONT NUOVO CONTRATTO IN CINA  
 
 Milano, 4 marzo 2004 – Tecnimont, societa’ di ingegneria e costruzioni del Gruppo Edison, e Petrochina Co. Ltd - Lanzhou Petrochemical Company hanno firmato a Pechino un contratto che prevede la concessione della licenza, la fornitura dei servizi di ingegneria e l’assistenza tecnica per la realizzazione di un impianto di polietilene a bassa densita’ (Ldpe). L’impianto sorgerà a Lanzhou, nella provincia cinese dello Gansu, e avrà una capacità produttiva di 200.000 tonnellate annue. L’investimento richiesto è di circa 100 milioni di dollari. L’unità produttiva, che verrà realizzata in 2 anni, adotterà la tecnologia di nuova generazione “Lupotech T” della Basell Polyolefine. Con l’aggiudicazione del contratto Tecnimont si conferma leader di mercato a livello internazionale nel settore dei polimeri, avendo realizzato più di 100 impianti per la produzione di polietilene e polipropilene, di cui 18 in Cina. In 5 anni le installazioni costruite da Tecnimont hanno prodotto 8 milioni di tonnellate all’anno di polimeri, pari al 22% del mercato mondiale.  
   
   
SOLVAY “PLUMBING GROUP” PRESENTA UNA NOVITÀ ASSOLUTA: LO SVILUPPO DI UN NUOVO SISTEMA SANITARIO E DI RISCALDAMENTO REALIZZATO COMPLETAMENTE IN MATERIALI POLIMERICI.  
 
Milano, 4 marzo 2003 - Il Solvay Plumbing Group è un global marketing group costituito dalle società Solvay Advanced Polymers, Solvay Padanaplast e Solvay Solexis. Lo scopo è di costituire un unico punto di riferimento sul mercato per diffondere l’utilizzo di polimeri in sistemi ad acqua calda per impianti idrotermosanitari e di riscaldamento. La produzione, le vendite e il supporto tecnico, specifici dei singoli prodotti, rimangono sotto la responsabilità delle tre rispettive aziende. I polimeri speciali forniti dalle società del Gruppo Solvay sono destinati ad essere utilizzati per un’ampia gamma di applicazioni nel mercato idrotermosanitario dove le superiori performance e il vantaggio economico dei sistemi a base di plastica, li rendono oggi vincenti sul metallo. Solvay Plumbing Group sviluppa l’utilizzo dei seguenti prodotti: Radel R polifenilsulfone (Ppsu) e Solef polivinildenefluoruro (Pvdf) per l’impiego in applicazioni di raccordi e collettori. Polidan polietilene reticolabile (Pexb) per la produzione di tubi e sistemi multistrato. Udel polisulfone (Psu) per vari componenti della rubinetteria. I materiali utilizzati in queste applicazioni sono stati ampiamente testati per soddisfare le crescenti richieste tecniche dell’industria e garantire un efficace e duraturo rendimento di utilizzo finale. Questi polimeri ad elevata performance offrono i seguenti vantaggi rispetto ai metalli: resistenza alla corrosione; resistenza alle incrostazioni minerali; eliminazione della contaminazione di metalli pesanti; convenienza rispetto ad alternative metalliche; sono stati testati, su scala mondiale, per essere usati con l’acqua potabile (Nsf, Ktw, Wrc).  
   
   
PER UN SISTEMA FERROVIARIO EUROPEO DI QUALITÀ: LA COMMISSIONE PROPONE L’APERTURA DEL MERCATO DEL TRASPORTO INTERNAZIONALE DI PASSEGGERI NEL 2010  
 
Bruxelles, 4 marzo 2004 - Con il «terzo pacchetto ferroviario» presentato in data odierna, la Commissione propone di portare avanti la riforma del settore ferroviario aprendo alla concorrenza il trasporto internazionale di passeggeri all’interno dell’Unione europea. L’obiettivo è completare l’integrazione dello spazio ferroviario europeo, rilanciando così un modo di trasporto più che mai necessario. La Commissione propone inoltre di rafforzare i diritti dei passeggeri internazionali, istituire un sistema di certificazione per i macchinisti e migliorare la qualità del trasporto ferroviario di merci. «Nel 2010 la rete transeuropea ad alta velocità sarà interconnessa e grazie alla concorrenza potranno svilupparsi nuovi servizi. La pressione esercitata dalle compagnie aeree a basso costo è già una realtà per il trasporto internazionale di passeggeri per ferrovia: questo settore dovrà adottare nuovi modelli, è giunto senza dubbio il momento adatto per lasciare libero spazio all’iniziativa», ha dichiarato Loyola de Palacio, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dei trasporti. «Questa proposta è ambiziosa e realista: fissando la scadenza al 2010, tutti gli operatori avranno un termine preciso per potersi preparare». La Commissione ha presentato una nuova serie di misure per rilanciare le ferrovie, nello spirito degli orientamenti illustrati nel Libro bianco «La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte»[1]. Apertura del mercato La proposta prevede che dal 1° gennaio 2010 le imprese ferroviarie titolari di una licenza e dei certificati di sicurezza necessari potranno operare servizi internazionali all’interno della Comunità. Per esempio, i servizi attuali quali il Thalys e l’Eurostar potrebbero assistere ben presto all'arrivo della concorrenza. Questa tappa supplementare dell’istituzione del mercato interno dei servizi ferroviari interviene in un momento in cui i servizi ferroviari internazionali tradizionali sono sottoposti a una pressione crescente da parte delle compagnie aeree a basso costo. Nuove iniziative commerciali dovrebbero rilanciare questo settore. Per creare condizioni economiche realistiche che favoriscano lo sviluppo di questi servizi, è prevista la possibilità di far salire e scendere passeggeri lungo l’intero percorso internazionale, quindi anche tra due stazioni in uno stesso Stato membro. È stata istituita un’articolazione adeguata per proteggere l’equilibrio economico dei contratti di servizio pubblico che potrebbero essere penalizzati, senza tuttavia irrigidire esageratamente le condizioni operative per i nuovi operatori internazionali. Un sondaggio realizzato nel 2003[2] nei quindici Stati membri mostra che il 70% degli intervistati condivide l'affermazione seguente: “Se le norme di sicurezza sono rispettate, la concorrenza è il modo migliore per rendere più efficiente il trasporto ferroviario”. Questa posizione è stata sostenuta ripetutamente dal Parlamento europeo, in particolare in occasione del voto nel 1999 sul primo pacchetto ferroviario e nel 2003 sul secondo pacchetto ferroviario. Nell’ottobre del 2003, il Parlamento europeo ha approvato un emendamento con cui si chiede l’apertura alla concorrenza di tutti i servizi ferroviari di trasporto passeggeri, nazionali e internazionali, al 1° gennaio 2008[3]. Nel parere su questi emendamenti[4] la Commissione ha spiegato che la questione doveva essere trattata in una proposta specifica, tenendo conto della legislazione esistente in materia di contratti di servizio pubblico per evitare qualsiasi incongruenza. La Commissione presenta pertanto in data odierna una proposta specifica sull’apertura del mercato del trasporto di passeggeri, corredata di misure per la tutela dei diritti dei passeggeri. Più diritti per i passeggeri Come è già avvenuto nel settore aereo con la protezione dei diritti dei passeggeri in caso di negato imbarco o di ritardo, la Commissione propone di istituire una regolamentazione per tutelare i diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario internazionale. Si tratta di una proposta di regolamento che stabilisce regole minime per l’informazione dei passeggeri, prima e durante il viaggio, le regole da rispettare in caso di ritardo, il trattamento dei reclami e l’assistenza alle persone a mobilità ridotta. Questo regolamento è il punto di partenza per incoraggiare l’attuazione di misure più favorevoli tramite accordi volontari tra il settore e le organizzazioni dei passeggeri. Certificazione dei macchinisti Una delle misure presentate oggi riguarda un progetto di direttiva sulla certificazione dei macchinisti. Questo testo, elaborato in stretta collaborazione con i rappresentanti del settore e le parti sociali, prevede un meccanismo destinato a definire meglio le competenze e responsabilità in materia di formazione, valutazione e riconoscimento delle qualifiche dei macchinisti e del personale di scorta. I macchinisti dovranno essere titolari di una certificazione nominativa che attesterà le competenze generali acquisite e valide su tutto il territorio comunitario. Questa certificazione dovrà essere completata da un’attestazione rilasciata dall’impresa ferroviaria che riconoscerà la formazione specifica relativa alla linea percorsa, al materiale usato e alle procedure operative e di sicurezza proprie dell’impresa in questione. Trasporto ferroviario merci di qualità Quanto al trasporto merci, la Commissione ha presentato un progetto di regolamento che prevede l’introduzione di clausole minime di qualità nei contratti tra le imprese ferroviarie e i clienti, un elemento già ritenuto una buona pratica nel settore. Il contenuto preciso degli impegni di qualità è lasciato alla libertà contrattuale, ma nel testo proposto gli elementi legati alla qualità devono essere sistematicamente discussi e presi in considerazione nei contratti. La carenza di qualità dei servizi di trasporto merci, in particolare di quelli internazionali gestiti da imprese ferroviarie diverse lungo lo stesso percorso, incide negativamente sulla capacità di attrazione del modo ferroviario ed è oggi una delle principali cause della costante diminuzione della quota di mercato delle ferrovie, che si situa ormai al di sotto della soglia dell’8% (rispetto al 40% negli Stati Uniti). In prospettiva, la concorrenza eserciterà una forte pressione per migliorare la qualità, tuttavia l'effettiva apertura del mercato europeo del trasporto merci per ferrovia non procede abbastanza rapidamente. I nuovi soggetti attivi nel settore rappresentano solo il 3-4% del mercato e in vari Stati membri sono ancora completamente assenti. Rispetto al 2002, nel 2003 il volume delle merci trasportate su rotaia[5] è diminuito nella metà degli Stati membri e, nel complesso, è calato dell’1% nell’Unione europea. Negli ultimi dieci anni, il volume dei trasporti è aumentato del 30% (38% per il settore stradale), mentre il trasporto ferroviario è rimasto stagnante (3%). La disaffezione nei confronti del trasporto ferroviario è dovuta in primo luogo ai problemi di affidabilità e qualità. Contesto Queste misure completano il quadro di regolamentazione esistente, costituito dalle direttive del primo pacchetto ferroviario del 2001 e dalle misure del secondo pacchetto ferroviario in corso di adozione finale (direttiva sulla sicurezza ferroviaria, agenzia ferroviaria, apertura del mercato del trasporto merci). Il primo pacchetto ha permesso l’apertura regolamentata del trasporto internazionale di merci, in vigore dal 15 marzo 2003. Il secondo pacchetto intende accelerare questa apertura, estendendone l’applicazione al trasporto interno di merci (cabotaggio). Inoltre, rafforza la sicurezza e consente una maggiore interoperabilità, grazie a varie direttive specifiche e all’istituzione dell’Agenzia europea per la sicurezza e l'interoperabilità ferroviaria, che avrà sede a Valenciennes (Francia). Attualmente è in corso la procedura di conciliazione tra il Consiglio e il Parlamento europeo.  
   
   
TRASPORTO COMBINATO SU ROTAIA: LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UN PIANO DI AIUTI ITALIANO  
 
 Bruxelles, 4 marzo 2004 - La Commissione ha autorizzato in data odierna un piano di aiuti proposto dalla Regione Friuli-venezia Giulia (Italia) per incoraggiare lo sviluppo del trasporto combinato e ridurne i costi di accesso. Il piano, che prevede un finanziamento di 3,6 milioni di euro, è compatibile con le norme in materia di concorrenza e sarà limitato al periodo 2004-2005. La Regione italiana Friuli-venezia Giulia intende sovvenzionare le imprese che forniscono servizi di trasporto combinato su rotaia con origine e destinazione nel suo territorio. Le sovvenzioni si limiteranno a compensare le differenze tra i costi esterni del trasporto stradale non coperti in altro modo e il trasporto combinato. Il piano permetterà di ridurre il prezzo pagato dagli utenti delle infrastrutture del trasporto combinato, favorendo così la concorrenza con il trasporto stradale in condizioni di mercato simili. La presente decisione è in sintonia con le proposte illustrate dalla Commissione nel Libro bianco del 2001 "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte", in cui si propongono, tra le altre misure, la promozione del trasporto combinato e l'internalizzazione dei costi esterni per combattere la congestione stradale e l'inquinamento causati dal settore dei trasporti. La Commissione giudica questi aiuti compatibili con le norme in materia di concorrenza. Il piano prevede un'indagine di mercato riguardante almeno tre soggetti interessati per selezionare il fornitore del trasporto su rotaia. Il piano di aiuti ha ottenuto una valutazione positiva anche in considerazione della durata limitata delle sovvenzioni. Il piano coprirà tre anni e avrà un bilancio di 1,6 milioni di euro per il 2004 e di 2 milioni di euro per il 2005.  
   
   
SIGLATA LA CONVENZIONE OPERATIVA TRA PROVINCIA DI MILANO, COMUNE DI SEGRATE E RETE FERROVIARIA ITALIANA PONTE DEGLI SPECCHIETTI: OK ALL’ATTESO ALLARGAMENTO  
 
Segrate, 4 marzo 2004 - E’ stata sottoscritta il 2 marzo 2004, tra Provincia di Milano, Comune di Segrate e Rete Ferroviaria Italiana una convenzione operativa per la realizzazione delle opere di manutenzione straordinaria alle strutture del ponte ad archi che scavalca la sede ferroviaria della Milano- Venezia (Ponte degli Specchietti), nonché dei lavori di allargamento dell’attuale sede stradale. L’importante documento rientra nel più ampio protocollo d’Intesa per il completamento e l’attivazione del Centro Intermodale di Segrate promosso dall’assessore regionale Massimo Corsaro nel dicembre 2001. Più che legittima quindi la soddisfazione dell’assessore alla Provincia Dario Vermi, del Sindaco di Segrate, Bruno Colle, e del Direttore Investimenti Nord Ovest della Rete Ferroviaria Italiana, Ezio Facchin, che hanno siglato l’accordo dopo una laboriosa preparazione. Tale intervento era atteso da tempo da parte dei cittadini che necessitano di servirsi del Ponte degli Specchietti per i loro spostamenti e che ogni volta si trovano in serie difficoltà stante l’assai ridotta carreggiata stradale. I frequenti urti tra i retrovisori degli automezzi hanno determinato nel tempo l’appellativo al ponte che tutti conoscono. L’intervento programmato seguirà la realizzazione della nuova passerella ciclopedonale prevista entro il corrente 2004, che, affiancata all’attuale manufatto, consentirà un più agevole collegamento tra il nostro territorio a nord del fascio ferroviario, i quartieri posti a sud (Tregarezzo, Novegro, San Felice) e tutta l’area dell’Idroscalo, raccogliendo gli attraversamenti non veicolari nella massima sicurezza. L’importo complessivo delle opere si aggirerà intorno ai quattro milioni e settecentomila euro.  
   
   
RYANAIR ANNUNCIA UNA CRESCITA DEI PASSEGGERI DEL 45% PER FEBBRAIO 2004  
 
Milano, 4 marzo 2004 - Ryanair, la linea aerea a bassa tariffa N.1 in Europa, ha annunciato ieri, le statistiche passeggeri e vendite via Internet per il mese di Febbraio 2004.
Statistiche Passeggeri ed Internet Febbraio 2004 Febbraio 2004 Ultimi 12 mesi (Al 29 Febbraio 2004)
1) Passeggeri 1.292.057 1.876.946 22.411.293
2) Load Factor 81% 77% 81%
3) Vendite Internet 94% 97% 95%
1. Rappresenta il numero di posti venduti inclusi i posti non effettivamente utilizzati dai passeggeri, infatti Ryanair è una linea aerea che non rimborsa: una volta che il volo è partito non è possibile per il passeggero “no show” cambiare volo o chiedere un rimborso. 2. Rappresenta il numero di passeggeri rispetto al numero di posti effettivamente disponibili. 3. Rappresenta il numero di posti venduti via Internet sulla percentuale di posti venduti in totale.
 
   
   
"AVERE SENZA COMPRARE" CON SKODA E CAYENNE  
 
Milano, 4 marzo 2004 - Lo scorso 18 gennaio è andata in onda, una innovativa campagna pubblicitaria, realizzata da Cayenne, per promuovere Skoda Solution. Skoda Solution è un nuovo sistema di noleggio a lungo termine che permette di pagare, tramite un canone mensile, solo i costi di utilizzo, e non l'intero prezzo, di un modello della gamma Skoda. E' importante sottolineare che Skoda Solution è il nuovo modo di concepire l'automobile, e soprattutto consente a tutti di usufruirne, con evidenti vantaggi specie per i giovani che spesso non dispongono di capitale da anticipare e sono soggetti ad elevati premi assicurativi. Solution è disponibile per tutta la gamma Skoda ad un canone fisso mensile "tutto compreso", alle stesse condizioni in tutta Italia. La durata, a scelta, può essere è da 12 a 48 mesi. "Abbiamo voluta dare la massima enfasi a questa nuova modalità di fruizione dell'auto – afferma Peter Michael Grosser, amministratore delegato di Cayenne Italia - mostrando, come iperbole, un mondo dove è possibile prendere tutto in affitto: un paio di occhiali, della stoffa e perfino dei pasticcini. Skoda Solution è infatti decisamente innovativo e porta il consumatore a ripensare il suo approccio verso l'automobile vista non più come un oggetto da possedere ma solo da utilizzare e cambiare a secondo delle proprie esigenze e/o desideri". Ii Claim della campagna è: "Benvenuti nell'era in cui tutti possono avere senza comprare": Lo spot Tv è andato in onda per 3 settimane sulle reti Rai, Mediaset e La7. Inoltre è stato realizzato anche un comunicato radio che è stato trasmesso su alcune delle maggiori emittenti nazionali. L'iniziativa commerciale e la relativa campagna pubblicitaria hanno riscosso un grande interesse da parte del pubblico. Infatti - durante le 3 settimane di messa in onda – le telefonate giornaliere al Servizio Clienti Skoda 800 100 600 sono passate da 70 ad una media di 550, e con punte di 700 telefonate. Inoltre ha creato una buona movimentazione presso le concessionarie Skoda che ha portato a una cinquantina di contratti già conclusi e a centinaia di trattative in corso. Comunicata per la prima volta al pubblico attraverso Tv e radio, questa iniziativa conferma la vocazione innovativa del marchio Skoda e la sua costante attenzione verso le esigenze del pubblico, e dei giovani in particolare.  
   
   
MEETING “NUOVE FRONTIERE DEL CONTROLLO VEICOLO” PIACENZA, 21-22 APRILE 2004  
 
Milano, 4 marzo 2004 - Attraverso un Meeting che verterà sulle “Nuove Frontiere del Controllo Veicolo”, Dsf Tecnologia promuove la propria esperienza nel settore degli equipaggiamenti elettronici ed elettromeccanici dedicati ai motori endotermici e relative applicazioni. In particolare, dal 1 gennaio 2003 Dsf Tecnologia è distributore esclusivo sul territorio nazionale dei prodotti Inter Control, azienda tedesca di primaria importanza nello sviluppo e produzione di sistemi di automazione per applicazioni su veicoli industriali. Il Meeting è rivolto a Società costruttrici di veicoli industriali e sarà caratterizzato da due distinti momenti d’incontro. Un seminario, dal titolo “Analisi dell’Automazione sui Veicoli da Lavoro, il mercato che evolve”, tratterà contenuti di interesse per gli operatori delle aree marketing, acquisti e produzione delle aziende coinvolte, oltre che per operatori generici del settore. Saranno inoltre affrontati argomenti di carattere tecnico-applicativo a completamento della trattazione. Contemporaneamente, in separata sede, si terrà un corso tecnico dal titolo “La risposta all’evoluzione: dalla teoria alla pratica. Concezione, Sviluppo e Programmazione di una rete Inter Control”. Il corso, che coinvolgerà un numero chiuso di tecnici programmatori, sarà interamente dedicato ad illustrare tecnicamente le caratteristiche di un sistema di automazione veicolo, nonché ad approfondirne le relative tecniche di programmazione e sviluppo. Le tematiche commerciali, tecnico-applicative e di produzione sviluppate durante il seminario hanno lo scopo di fornire un valido supporto decisionale alle aziende che intendono introdurre, o hanno già introdotto, l’automazione sui propri veicoli da lavoro. Il corso tecnico invece, per le stesse aziende, è da considerarsi un proficuo investimento per incrementare la propria capacità produttiva. E’ infatti un’opportunità per formare il proprio personale tecnico sulla programmazione di una rete Can e della relativa logica di automazione, oltre che sui principali aspetti applicativi, hardware e software, della gestione del veicolo. Sarà inoltre approfondito l’interfacciamento con il motore endotermico attraverso il protocollo di comunicazione Sae J1939. Il Meeting avrà luogo a Piacenza presso il Best Western Premier Park Hotel, con inizio il 21 aprile 2004 e proseguirà, solo con il Corso Tecnico, anche nella giornata del 22 aprile 2004. L’evento sarà presentato dalla Direzione Tecnica e Commerciale di Dsf Tecnologia, con la partecipazione dei tecnici Inter Control. Per informazioni e accreditamenti contattare: Dsf Tecnologia Srl Ufficio Commerciale (Sig. Franco Salanti – Ing. Antonino Romito) Tel. 02-91080209 Fax 02-91080397 info@dsftecnologia.Com  
   
   
ANNUNCIATI I FINALISTI DEL PREMIO EUROPEO PER L'AMBIENTE  
 
Bruxelles, 4 marzo 2004 - Sono stati annunciati i 12 finalisti del Premio europeo per l'Ambiente 2004, organizzato dalla Dg Ambiente della Commissione europea. Molte di quelle che figurano nella rosa sono aziende che introducono nuove tecnologie e pertanto contribuiscono allo sviluppo sostenibile. I premi sono destinati a ricompensare e promuovere le organizzazioni che danno un contributo eccezionale allo sviluppo sostenibile. 'Il numero di aziende che concorre al nostro Premio per l'ambiente mostra quanto sia importante ai fini delle vendite ricevere un riconoscimento per la sostenibilità', dichiara il Commissario europeo per l'Ambiente Margot Wallström. Tra i finalisti figurano la francese Papeteries Matussiere & Forest, per il lancio di una carta patinata riciclata al 100%, e la belga Cotinfi Nv, che ha messo a punto una tecnologia di fabbricazione dei tappeti che sfrutta una tecnica di saldatura a ultrasuoni ed elimina pertanto il ricorso a colle o adesivi esterni. Tra i premiati vi è anche l'inglese Rugby Ltd, che ha sviluppato un nuovo processo di produzione del cemento che riduce le emissioni di biossido di zolfo, e l'austriaca Solarfrost Research, che ha progettato una tecnologia di raffreddamento alternativa. I finalisti sono stati selezionati da una giuria indipendente composta da rappresentanti dell'industria, Ong (organizzazioni non governative), università ed autorità pubbliche. I quattro vincitori riceveranno il Premio europeo per l'Ambiente il 1° giugno. Per maggiori informazioni: http://www.Eu-environment-awards.org  
   
   
AL CUOA UN SERVIZIO DI CONSULENZA E FORMAZIONE SULLA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ  
 
Altavilla Vicentina, 4 marzo 2004 - Il Sistema Qualità del Cuoa è certificato Uni En Iso 9001:2000 dal Dnv Italia. Sulla base dell’esperienza maturata negli anni, la Fondazione Cuoa propone un nuovo servizio integrato e specialistico di consulenza e formazione sulla certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità. Il servizio è rivolto ad istituti scolastici, enti di formazione, aziende ed enti operanti nei servizi che intendono iniziare un percorso di crescita e miglioramento diffondendo al loro interno la cultura della qualità. Il servizio offerto viene progettato in modo tale che gli interventi possano essere fruibili secondo una logica integrata, modulare e specialistica, in base alle specifiche esigenze dell’organizzazione. Pewr informazioni: Sabina Altolini: tel. 0444 333749, e-mail: saltolini@cuoa.It  Alessandra Gregori: tel. 0444 333748, e-mail: agregori@cuoa.It  
   
   
EXECUTIVE MASTER IN AMMINISTRAZIONE PUBBLICA: UNA NUOVA INIZIATIVA FORMATIVA ALL’INSEGNA DEL PARTENARIATO  
 
Lugano, 4 marzo 2004 - L’executive Master in Amministrazione Pubblica (Emap) nasce come progetto di formazione manageriale destinato ai funzionari dirigenti cantonali e comunali, ai consulenti e revisori attivi nel settore dell’amministrazione pubblica, nonché a tutte le persone interessate ad approfondire le tematiche di gestione degli enti pubblici, in un periodo d’importanti cambiamenti istituzionali, organizzativi e gestionali. Organizzato congiuntamente dalla Facoltà di economia dell’Università della Svizzera italiana, dal Dipartimento Scienze Aziendali e Sociali della Supsi e dal Governo del Cantone Ticino, l’iniziativa formativa si propone di sviluppare in modo innovativo la formazione accademica nell’ambito del management degli enti pubblici. I processi di modernizzazione amministrativa e gestionale dell'amministrazione pubblica a livello federale, cantonale e locale richiedono, rispetto al passato, logiche e strumenti coerenti con le tendenze in atto a livello istituzionale (rafforzamento del ruolo dei cantoni, processi di aggregazione e fusione dei comuni) e a livello finanziario (difficoltà nell’utilizzo della leva tributaria, nuovo sistema di trasferimento). Emap si propone di fornire ai partecipanti metodologie, conoscenze e contenuti utili per ·migliorare i processi amministrativi, di cambiamento strategico e gestionali a livello cantonale e comunale; ·affrontare i processi di decentramento di competenze e funzioni, nonché accompagnare e governare i processi di fusione, aggregazione e cooperazione a livello regionale; ·consolidare le competenze nel campo del management pubblico e in particolare nelle seguenti aree: gestione, conduzione e motivazione delle risorse umane, organizzazione aziendale, controlling, gestione dei processi e della qualità, relazioni con gli utenti e nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (e-government). L’executive master in amministrazione pubblica è accessibile ai titolari di una licenza universitaria (bachelor) o di un diploma di una Scuola Universitaria professionale (o diploma equipollente) con esperienza professionale pertinente di almeno 3 anni. Il termine d’iscrizione è fissato al 31 marzo 2004, mentre l’inizio dei corsi è previsto a fine aprile. Il sito internet www.Emap.ch  costantemente aggiornato, fornisce le principali indicazioni di dettaglio concernenti il Master, tra cui il piano di studi, il calendario e gli obiettivi dei moduli, i nomi e i curricola dei docenti, le persone di contatto e la domanda di ammissione.