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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Settembre 2004
Web alimentazione e benessere
LA RISTORAZIONE COLLETTIVA PRIMO BILANCIO DEL 2004 E PROSPETTIVE DEL 2005 FATTURATO 2004 IN CRESCITA REALE DEL 2,8%, SCENDE DELL'L% IL MARGINE OPERATIVO LORDO  
 
Il mercato della ristorazione collettiva resta debole. In termini generali il 2004 si dovrebbe chiudere con un incremento modesto del fatturato e con una flessione di circa due punti percentuali del margine operativo lordo. Punti di servizio In termini di punti di servizio il consuntivo di metà anno indica un incremento medio quasi nullo come risultato di differenti dinamiche per segmento di mercato. Si allarga l'offerta di ristorazione scolastica (+3,8%), mentre la ristorazione aziendale, il segmento di mercato prevalente, fa segnare un modesto +0,4%. Cresce del +2,8% l'offerta nel segmento sociale, mentre per le altre collettività si deve registrare una contrazione del 3,3%. La distribuzione dei punti di servizio per tipologia di committenza indica una maggiore vivacità del pubblico, la cui quota sul totale sale dal 51,2% al 52,3% in coerenza alla crescita dei segmenti scolastico e sanitario. In termini relativi la crescita dei punti di servizio pubblici è pari al 2,3%. Ricavi Le performance economiche danno conto di una leggera modificazione della struttura dei ricavi. Cresce il peso della ristorazione scolastica dal 23,3% al 26,4% e delle "altre attività" dall'8,2% al 9,1%, cala l'aziendale dal 36,2% al 35,7% e la sanità dal 16,5% al 13,9%. Per il 57,1% delle imprese gli obiettivi fissati per il 2004 saranno raggiunti. Per una su cinque si andrà oltre le previsioni e per un altro 20% le performance saranno inferiori a quelle attese. L'incremento medio del fatturato è stimato, a prezzi correnti, in un + 6,1%. In coerenza a quanto visto prima è più diffusa la crescita del mercato pubblico (il 75% delle imprese afferma di essere in crescita) dove l'incremento medio del fatturato è valutato in media d'anno pari +4,3%. La committenza privata, sebbene meno virtuosa sul piano dello sviluppo, si conferma più remunerativa per le imprese di ristorazione collettiva. La crescita del fatturato viene stimata in un + 8,1%. Gli incrementi di fatturato più modesti si registreranno nei canali sociale (+1,8%) e sanitario (+3,5%) dove due terzi delle aziende dichiara di attendersi a fine anno risultati negativi. Il valore positivo sembra dar conto di un fenomeno di concentrazione del mercato nel segmento sanità. Poche aziende crescono (molto), tante aziende perdono quote di mercato. All'opposto il settore scuola con il +12,3% sembra essere quello con i maggiori margini di sviluppo. Risultati di crescita significativi (+6,7%) si attendono dal versante ristorazione commerciale, buoni pasto, ecc. Occupazione A fine 2004 l'occupazione farà registrare una crescita del 6,3%. Per il 50% delle aziende c'è stato un rafforzamento delle risorse umane, per il 43% il 2004 è in linea con l'anno precedente e solo il 7% ha dovuto diminuire i propri occupati. La composizione della forza lavoro per tipologia di contratto e orario di lavoro non subisce significative modificazioni. Sette lavoratori su dieci risultano assunti part time. Costi e Prezzi Lavoro e materie prime sono _due voci di costo importanti per l'erogazione del servizio di ristorazione collettiva. Le previsioni di crescita dei costi di tali input sono rispettivamente pari al +4,3% per le materie prime e al +7,5% per il costo del lavoro. Le aziende scontano tensioni sui prezzi dei prodotti alimentari mentre sul fronte lavoro i maggiori oneri provengono dall'allargamento della base occupazionale e dal rinnovo del contratto di lavoro. Sul versante dei prezzi del servizio si registra un incremento medio, nel periodo I sem. 2004/I sem. 2003, del 3,3%. Le dinamiche dei costi e quella dei prezzi non permettono di essere ottimisti sui risultati del 2004. L'incremento reale del fatturato viene stimato a fine 2004 in un +2,8% con una flessione del margine operativo lordo di 1 punto percentuale. Prospettive 2005 Per il 2005 le aspettative delle aziende sono segnate da moderato ottimismo. Buone le prospettive dei segmenti aziendale e sanitario, bene lo scolastico, male le altre collettività. Nel catering dei trasporti il bicchiere sembra mezzo pieno e mezzo vuoto. Per il 50% delle imprese il 2005 sarà un anno di sviluppo, per il restante 50% di stabilità. Criticità Il costo del lavoro resta il problema numero uno della ristorazione collettiva. Destano grande preoccupazione anche le gare di appalto, in particolare per la crescita dei bandi al massimo ribasso, e i pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Il peso del lavoro rende sensibili le aziende all'Irap, mentre l'aliquota iva è messa nei gradini più bassi delle criticità del settore.  
   
   
CRESCE IL CONSUMO DEI PASTI FUORI CASA  
 
Gli italiani tendono a consumare il pranzo al ristorante nelle mense aziendali Si ordina sempre di più il piatto unico o due portate L'inivito di Fipe - Confcommercio all'Istat: rivedere la rilevazione dei prezzi relativi alle spese al ristorante. Addio vecchio bel piatto di lasagne fumanti sulla tavola di mezzogiorno al rientro da scuola o dal lavoro. I ritmi frenetici e concentrati costringono gli italiani a consumare timballi e fettuccine fuori casa, magari nei punti di gastronomia o al ristorante oppure nelle mense scolastiche o aziendali. L'indagine svolta dal centro studi di Fipe - Confcommercio sulla ristorazione collettiva (mense) e quella commerciale (ristoranti e pizzerie) conferma la tendenza degli italiani a consumare sempre più spesso il pasto fuori casa. I consumi alimentari fuori casa nel loro complesso hanno assunto negli ultimi anni un ruolo crescente nell'ambito della domanda generale dei prodotti alimentari. Dal 1988 ad oggi la ripartizione della spesa delle famiglie per il consumo alimentare in casa è scesa dal 75,1% al 69,1% a tutto vantaggio della spesa per i consumi fuori casa la cui variazione è cresciuta dal 24,9% all'attuale 30,9%. E si stima che tra vent'anni le due quote quasi si equivarranno attestandosi a un 46% di spesa per i pasti fuori casa e a un 54% di spesa per i pasti in casa. In pratica, un terzo della spesa per consumi alimentari viene veicolata fuori casa in ristoranti o nelle mense (per stare alle due macrotipologie che fanno capo al variegato mondo del pubblico esercizio). Ma non è solo il luogo dove si consuma il cibo (casa o ristorante) a variare; cambia anche l'importanza data ai pasti. Appena dieci anni fa il 78,2% degli italiani considerava il pranzo il pasto principale della giornata a fronte di un 17,3% di italiani che davano importanza alla cena. Oggi la percentuale che dà rilevanza al pranzo non supera il 70% e quella che dà importanza alla cena si attesa oltre il 30%. Inoltre, all'interno di questi due momenti principali si inseriscono poi altre occasioni di consumo di cibo con spuntini, snack e merende varie. In pratica, per necessità o per scelta, gli italiani tendono ad alimentarsi sempre più fuori dalle pareti domestiche, prediligendo il pasto destrutturato (fatto di piatto unico o al massimo di due portate) al classico ordine di una ventina di anni fa che andava dall'antipasto al dolce. Per questo la Fipe - Confcommercio lancia una invito all'Istat per rivedere la metodologia di rilevazione dei prezzi al ristorante. In particolare si rende necessario passare dalla rilevazione del prezzo di un pasto completo a quello attuale, in modo da allineare la spesa effettivamente sostenuta dal consumatore italiano a quella sostenuta dai cittadini degli altri paesi di Eurolandia come risulta da un confronto sulla tabella allegata formulata con in prezzi rilevati da Hotrec, la federazione europea delle associazioni nazionali di hotel, ristoranti e caffè. In Italia, infatti il volume generato dal cambiamento della domanda del consumatore raggiunge la cifra di 46 miliardi di euro l'anno, di cui il 13% è il prodotto della cosiddetta ristorazione collettiva (mense aziendale, ospedaliere, scolastiche, eccetera) e il restante 87% passa attraverso la ristorazione commerciale (ristoranti, pizzerie). Si stima infatti che ogni giorno siano oltre 11 milioni gli italiani che pranzano fuori casa, di cui 4,4 milioni in mensa e 3,3 milioni al ristorante e altri 3,3 milioni pranzano sul posto di lavoro. Si tratta di un fenomeno in grado di generare un fatturato consolidato del settore pari a 6 miliardi di euro l'anno (2,3 mld presso la ristorazione collettiva e i restanti 3,7 presso quella commerciale). I consumi alimentari fuori casa nel loro complesso hanno assunto negli ultimi anni un ruolo crescente nell'ambito della più generale domanda di prodotti alimentari. Se nel 1988 la ripartizione della spesa delle famiglie tra consumo alimentare in casa e fuori era rispettivamente del 75,1% e del 24,9%, oggi, a distanza di sedici anni, le quote si attestano rispettivamente sul 70,5% e sul 29,5%. Si stima che tra vent'anni le due quote quasi si equivarranno ( 54% in casa e 46% fuori casa). Oggi, allora, quasi un terzo della spesa per consumi alimentari viene veicolata fuori casa in bar e ristoranti o nelle mense, per stare alle tre macro-tipologie che fanno capo al variegato mondo del pubblico esercizio. Questi dati danno immediatamente conto della profonda trasformazione che ha attraversato gli stili alimentari degli italiani e che trovano ulteriore conferma nel diverso equilibrio in cui si posizionano pranzo e cena. Appena dieci anni fa il pasto principale della giornata era il pranzo per il 78,2% degli italiani; la cena per il 17,3%. Oggi la percentuale del pranzo non supera il 70% e quella della cena si attesta oltre il 30%. All'interno di questi due momenti principali ci sono una miriade di occasioni di consumo fatte di spuntini, snack e quant'altro. In definitiva per necessità o per scelta, gli italiani tendono ad alimentarsi sempre di più fuori dalle pareti domestiche. Il volume d'affari generato da tali comportamenti raggiunge la cifra di 46 miliardi di Euro/anno, di cui 6 miliardi (pari al 13% del totale) è il prodotto della cosiddetta « ristorazione collettiva » ( mense aziendali, ospedaliere, scolastiche,ecc.) e i restanti 40 miliardi (87% del totale) passano attraverso la cosiddetta « ristorazione commerciale » ( ristoranti, bar,ecc.). In termini di pasti consumati il numero di quelli « fuori casa » è pari alla bella cifra di 6 miliardi/anno : 3,7 miliardi presso la ristorazione commerciale ( di cui 1 miliardo per "necessità" e 2,7 per "piacere") e i restanti 2,3 presso quella collettiva ). Si stima che ogni giorno siano oltre 11 milioni gli italiani che pranzano fuori casa : 4,4 milioni in mensa (di cui 3 milioni di lavoratori), 3,3 milioni al bar o al ristorante e altrettanti sul posto di lavoro. Un esercito di oltre 75.000 unità locali, di ogni dimensione e tipologia, e di oltre 450.000 lavoratori , La diffusa territoriale, con 1,4 esercizi ogni mille abitanti è tra le più elevate in Europa. Negli ultimi anni l'offerta si è fortemente diversificata in coerenza con l'evoluzione e con il cambiamento del comportamento di consumo. A fianco dei tradizionali ristoranti, che restano la formula di offerta di gran lunga maggioritaria, sono nate nuove tipologie di esercizi caratterizzati da innovativi livelli di servizio. La rappresentazione della ristorazione italiana nella forma di una piramide consente di individuare tre diversi format: 1. Top (si tratta di ristoranti tradizionali che hanno raggiunto buoni livelli di qualità e di notorietà); 2. Tradizionale (è la categoria che ricomprende tutta la ristorazione in cui l'offerta sia per livello di servizio che per la tipologia del food è fortemente tradizionale) 3. Moderna (sono le forme di ristorazione nelle quali si propone un nuovo mix servizio/prodotto) In termini di fatturato risulta prevalente la ristorazione tradizionale (16 mld. Di euro). Sotto il profilo delle occasioni di consumo è, invece, la ristorazione moderna ad avere con 1,4 mld. Di contatti/cliente il primato. Le prospettive del mercato indicano una sostanziale frenata della ristorazione tradizionale e crescita delle forme più informali di ristorazione. Il biennio 2002-2003 è stato negativo per la ristorazione italiana. La flessione è stata, in termini reali, di oltre un punto percentuale. Nel corso del 2004 l'andamento negativo della stagione turistica e la perdurante fase di stagnazione della domanda interna porta a stimare in un — 2% la perdita del comparto Negli ultimi anni la ristorazione ha subito numerosi attacchi sul versante dei prezzi. La prima riflessione che merita di essere fatta riguarda la forte articolazione dell'offerta per livello di prezzo. L'80% della rete, includendo anche la piccola ristorazione in snack bar, presenta livelli di prezzo inferiori ai 25 euro e il 42% al di sotto dei 10 euro. Una recente indagine condotta dall'Hotrec (l'organizzazione europea di settore) evidenzia come la ristorazione italiana goda di un buon posizionamento nella distribuzione per livello di prezzo. Sopra Spagna e Portogallo, ma sotto Francia, Olanda, Danimarca, ecc. Gli ultimi dati disponibili sulla variazione dei prezzi nel comparto danno conto di un tendenziale (ago. 2004/ago. 2003) del +4,5%. La variazione dei prezzi dei ristoranti dà conto di un riallineamento dei listini ai mutati comportamenti di consumo dei clienti. Il pasto destrutturato (max. Due piatti) ha imposto alle imprese un intervento sui prezzi per tenere in equilibrio i costi di gestione. In tale ambito si rende necessario un profondo intervento delle modalità di rilevazione dei prezzi da parte del sistema statistico nazionale. E' opportuno passare dalla rilevazione del prezzo del pasto completo a quello del prodotto oggi effettivamente consumato al ristorante (piatto composto). La ristorazione italiana si trova dinanzi ad un bivio. O assumere una struttura di mercato all'inglese (due segmenti di mercato: alta e moderna/informale) o andare verso un modello alla francese più segmentato dove convivono molteplici formule commerciali (alta ristorazione, ristorazione tradizionale, ristorazione moderna, ecc.). Aumento dei costi di gestione a partire dal lavoro e dalle materie prime per finire alle numerose imposte locali rischiano di mettere in ginocchio un sistema di ristorazione che è un patrimonio del Paese. E' necessario alleggerire le imprese dei tanti adempimenti amministrativi. Occorre riguadagnare terreno nei confronti dei consumatori secondo una logica di filiera. In tale ambito diventa indispensabile che il sistema produttivo assuma comportamenti più virtuosi nei riguardi delle piccole imprese di ristorazione anche in merito alle politiche di prezzo. Ipotizzare blocchi di prezzi al di fuori di una logica di filiera e di mercato è inutile. Il comparto ha bisogno di investire. Occorre garantire migliori condizioni per l'accesso al credito, anche agevolato, alle imprese del settore. Ma è anche necessaria una più forte valorizzazione della ristorazione italiana nell'ambito del sistema turistico nazionale. Da ultimo c'è bisogno di un rilancio del sistema formativo perché diventa sempre più difficile reperire personale qualificato.  
   
   
CRESCE IL CONSUMO DEI PASTI FUORI CASA  
 
Gli italiani tendono a consumare il pranzo al ristorante nelle mense aziendali Si ordina sempre di più il piatto unico o due portate L'inivito di Fipe - Confcommercio all'Istat: rivedere la rilevazione dei prezzi relativi alle spese al ristorante. Addio vecchio bel piatto di lasagne fumanti sulla tavola di mezzogiorno al rientro da scuola o dal lavoro. I ritmi frenetici e concentrati costringono gli italiani a consumare timballi e fettuccine fuori casa, magari nei punti di gastronomia o al ristorante oppure nelle mense scolastiche o aziendali. L'indagine svolta dal centro studi di Fipe - Confcommercio sulla ristorazione collettiva (mense) e quella commerciale (ristoranti e pizzerie) conferma la tendenza degli italiani a consumare sempre più spesso il pasto fuori casa. I consumi alimentari fuori casa nel loro complesso hanno assunto negli ultimi anni un ruolo crescente nell'ambito della domanda generale dei prodotti alimentari. Dal 1988 ad oggi la ripartizione della spesa delle famiglie per il consumo alimentare in casa è scesa dal 75,1% al 69,1% a tutto vantaggio della spesa per i consumi fuori casa la cui variazione è cresciuta dal 24,9% all'attuale 30,9%. E si stima che tra vent'anni le due quote quasi si equivarranno attestandosi a un 46% di spesa per i pasti fuori casa e a un 54% di spesa per i pasti in casa. In pratica, un terzo della spesa per consumi alimentari viene veicolata fuori casa in ristoranti o nelle mense (per stare alle due macrotipologie che fanno capo al variegato mondo del pubblico esercizio). Ma non è solo il luogo dove si consuma il cibo (casa o ristorante) a variare; cambia anche l'importanza data ai pasti. Appena dieci anni fa il 78,2% degli italiani considerava il pranzo il pasto principale della giornata a fronte di un 17,3% di italiani che davano importanza alla cena. Oggi la percentuale che dà rilevanza al pranzo non supera il 70% e quella che dà importanza alla cena si attesa oltre il 30%. Inoltre, all'interno di questi due momenti principali si inseriscono poi altre occasioni di consumo di cibo con spuntini, snack e merende varie. In pratica, per necessità o per scelta, gli italiani tendono ad alimentarsi sempre più fuori dalle pareti domestiche, prediligendo il pasto destrutturato (fatto di piatto unico o al massimo di due portate) al classico ordine di una ventina di anni fa che andava dall'antipasto al dolce. Per questo la Fipe - Confcommercio lancia una invito all'Istat per rivedere la metodologia di rilevazione dei prezzi al ristorante. In particolare si rende necessario passare dalla rilevazione del prezzo di un pasto completo a quello attuale, in modo da allineare la spesa effettivamente sostenuta dal consumatore italiano a quella sostenuta dai cittadini degli altri paesi di Eurolandia come risulta da un confronto sulla tabella allegata formulata con in prezzi rilevati da Hotrec, la federazione europea delle associazioni nazionali di hotel, ristoranti e caffè. In Italia, infatti il volume generato dal cambiamento della domanda del consumatore raggiunge la cifra di 46 miliardi di euro l'anno, di cui il 13% è il prodotto della cosiddetta ristorazione collettiva (mense aziendale, ospedaliere, scolastiche, eccetera) e il restante 87% passa attraverso la ristorazione commerciale (ristoranti, pizzerie). Si stima infatti che ogni giorno siano oltre 11 milioni gli italiani che pranzano fuori casa, di cui 4,4 milioni in mensa e 3,3 milioni al ristorante e altri 3,3 milioni pranzano sul posto di lavoro. Si tratta di un fenomeno in grado di generare un fatturato consolidato del settore pari a 6 miliardi di euro l'anno (2,3 mld presso la ristorazione collettiva e i restanti 3,7 presso quella commerciale). I consumi alimentari fuori casa nel loro complesso hanno assunto negli ultimi anni un ruolo crescente nell'ambito della più generale domanda di prodotti alimentari. Se nel 1988 la ripartizione della spesa delle famiglie tra consumo alimentare in casa e fuori era rispettivamente del 75,1% e del 24,9%, oggi, a distanza di sedici anni, le quote si attestano rispettivamente sul 70,5% e sul 29,5%. Si stima che tra vent'anni le due quote quasi si equivarranno ( 54% in casa e 46% fuori casa). Oggi, allora, quasi un terzo della spesa per consumi alimentari viene veicolata fuori casa in bar e ristoranti o nelle mense, per stare alle tre macro-tipologie che fanno capo al variegato mondo del pubblico esercizio. Questi dati danno immediatamente conto della profonda trasformazione che ha attraversato gli stili alimentari degli italiani e che trovano ulteriore conferma nel diverso equilibrio in cui si posizionano pranzo e cena. Appena dieci anni fa il pasto principale della giornata era il pranzo per il 78,2% degli italiani; la cena per il 17,3%. Oggi la percentuale del pranzo non supera il 70% e quella della cena si attesta oltre il 30%. All'interno di questi due momenti principali ci sono una miriade di occasioni di consumo fatte di spuntini, snack e quant'altro. In definitiva per necessità o per scelta, gli italiani tendono ad alimentarsi sempre di più fuori dalle pareti domestiche. Il volume d'affari generato da tali comportamenti raggiunge la cifra di 46 miliardi di Euro/anno, di cui 6 miliardi (pari al 13% del totale) è il prodotto della cosiddetta « ristorazione collettiva » ( mense aziendali, ospedaliere, scolastiche,ecc.) e i restanti 40 miliardi (87% del totale) passano attraverso la cosiddetta « ristorazione commerciale » ( ristoranti, bar,ecc.). In termini di pasti consumati il numero di quelli « fuori casa » è pari alla bella cifra di 6 miliardi/anno : 3,7 miliardi presso la ristorazione commerciale ( di cui 1 miliardo per "necessità" e 2,7 per "piacere") e i restanti 2,3 presso quella collettiva ). Si stima che ogni giorno siano oltre 11 milioni gli italiani che pranzano fuori casa : 4,4 milioni in mensa (di cui 3 milioni di lavoratori), 3,3 milioni al bar o al ristorante e altrettanti sul posto di lavoro. Un esercito di oltre 75.000 unità locali, di ogni dimensione e tipologia, e di oltre 450.000 lavoratori , La diffusa territoriale, con 1,4 esercizi ogni mille abitanti è tra le più elevate in Europa. Negli ultimi anni l'offerta si è fortemente diversificata in coerenza con l'evoluzione e con il cambiamento del comportamento di consumo. A fianco dei tradizionali ristoranti, che restano la formula di offerta di gran lunga maggioritaria, sono nate nuove tipologie di esercizi caratterizzati da innovativi livelli di servizio. La rappresentazione della ristorazione italiana nella forma di una piramide consente di individuare tre diversi format: 1. Top (si tratta di ristoranti tradizionali che hanno raggiunto buoni livelli di qualità e di notorietà); 2. Tradizionale (è la categoria che ricomprende tutta la ristorazione in cui l'offerta sia per livello di servizio che per la tipologia del food è fortemente tradizionale) 3. Moderna (sono le forme di ristorazione nelle quali si propone un nuovo mix servizio/prodotto) In termini di fatturato risulta prevalente la ristorazione tradizionale (16 mld. Di euro). Sotto il profilo delle occasioni di consumo è, invece, la ristorazione moderna ad avere con 1,4 mld. Di contatti/cliente il primato. Le prospettive del mercato indicano una sostanziale frenata della ristorazione tradizionale e crescita delle forme più informali di ristorazione. Il biennio 2002-2003 è stato negativo per la ristorazione italiana. La flessione è stata, in termini reali, di oltre un punto percentuale. Nel corso del 2004 l'andamento negativo della stagione turistica e la perdurante fase di stagnazione della domanda interna porta a stimare in un — 2% la perdita del comparto Negli ultimi anni la ristorazione ha subito numerosi attacchi sul versante dei prezzi. La prima riflessione che merita di essere fatta riguarda la forte articolazione dell'offerta per livello di prezzo. L'80% della rete, includendo anche la piccola ristorazione in snack bar, presenta livelli di prezzo inferiori ai 25 euro e il 42% al di sotto dei 10 euro. Una recente indagine condotta dall'Hotrec (l'organizzazione europea di settore) evidenzia come la ristorazione italiana goda di un buon posizionamento nella distribuzione per livello di prezzo. Sopra Spagna e Portogallo, ma sotto Francia, Olanda, Danimarca, ecc. Gli ultimi dati disponibili sulla variazione dei prezzi nel comparto danno conto di un tendenziale (ago. 2004/ago. 2003) del +4,5%. La variazione dei prezzi dei ristoranti dà conto di un riallineamento dei listini ai mutati comportamenti di consumo dei clienti. Il pasto destrutturato (max. Due piatti) ha imposto alle imprese un intervento sui prezzi per tenere in equilibrio i costi di gestione. In tale ambito si rende necessario un profondo intervento delle modalità di rilevazione dei prezzi da parte del sistema statistico nazionale. E' opportuno passare dalla rilevazione del prezzo del pasto completo a quello del prodotto oggi effettivamente consumato al ristorante (piatto composto). La ristorazione italiana si trova dinanzi ad un bivio. O assumere una struttura di mercato all'inglese (due segmenti di mercato: alta e moderna/informale) o andare verso un modello alla francese più segmentato dove convivono molteplici formule commerciali (alta ristorazione, ristorazione tradizionale, ristorazione moderna, ecc.). Aumento dei costi di gestione a partire dal lavoro e dalle materie prime per finire alle numerose imposte locali rischiano di mettere in ginocchio un sistema di ristorazione che è un patrimonio del Paese. E' necessario alleggerire le imprese dei tanti adempimenti amministrativi. Occorre riguadagnare terreno nei confronti dei consumatori secondo una logica di filiera. In tale ambito diventa indispensabile che il sistema produttivo assuma comportamenti più virtuosi nei riguardi delle piccole imprese di ristorazione anche in merito alle politiche di prezzo. Ipotizzare blocchi di prezzi al di fuori di una logica di filiera e di mercato è inutile. Il comparto ha bisogno di investire. Occorre garantire migliori condizioni per l'accesso al credito, anche agevolato, alle imprese del settore. Ma è anche necessaria una più forte valorizzazione della ristorazione italiana nell'ambito del sistema turistico nazionale. Da ultimo c'è bisogno di un rilancio del sistema formativo perché diventa sempre più difficile reperire personale qualificato.  
   
   
PREMIATI I GIORNALISTI VINCITORI DEL CONCORSO GASTRONOMICO LETTERARIO "DOMANI È FESTA, SI MANGIA LA MINESTRA" LANCIATO DA BALLARINI 1889 – TRA I VINCITORI LA GIORNALISTA DELLA NOSTRA TESTATA  
 
Martedì 21 settembre, nella accogliente veranda della Scuola de La Cucina Italiana, si è svolta l'affollata conferenza stampa di presentazione del concorso gastronomico letterario "Domani è festa, si mangia la minestra" lanciato da Ballarini 1889. E' stata l'occasione per premiare le migliori ricette che hanno partecipato all'anteprima del concorso riservato alla stampa. I premi sono stati consegnati direttamente dal presidente della giuria Paola Ricas, direttore de La Cucina Italiana. La lettura delle ricette ha riscosso vivissimo interesse ed ha dimostrato che le originali modalità di partecipazione al concorso (ricette scritte come un racconto, illustrate con disegni, in rima come una filastrocca, con immagini fotografiche e didascalie, oppure in altre forme personali scelte dall'autore) stimolano e producono una qualità originale dei contenuti. Nella calda e informale atmosfera gli ospiti si sono a lungo intrattenuti assaporando i manicaretti della Scuola de La Cucina Italiana e raccontandosi a vicenda le loro ricette del cuore. La giuria composta da Paola Ricas, Presidente della giuria e Direttore de La Cucina Italiana, Marzia Corraini, editore, Gian Franco Gasparini, architetto, Antonietta Leone, chef della Enoteca Finzi, Federico Maggioni, illustratore ha selezionato le 5 ricette migliori assegnando il premio a: Luisa Morselli, giornalista delle riviste La Cucina di casa mia e Le idee di casa mia, Franca Dell’arciprete Scotti, collaboratrice delle riviste Edizioni Fiera Milano, Shopping Milano e dell’agenzia quotidiana Marketpress.info, Marinella Chiorino, giornalista e scrittrice, tra le sue pubblicazioni le biografie di Adriano Celentano e della Nazionale italiana cantanti, collaboratrice dell’Agenzia Italiana Stampa e Direttore della rivista Comunicazione, Clara Dodino designer e giornalista pubblicista, collaboratrice per le riviste Arteregalo, Articoli Casalinghi delle Edizioni Fiera Milano, Arte Y Joya Grupo Duplex Barcellona (Sp), Rapaport Diamonds Report (Usa), www.Tdctrade.com (Uk), Angela Venturelli, collaboratrice dei quotidiani La Gazzetta di Parma e Il Cittadino di Lodi.  
   
   
STUDIO DIETOLOGICO ITALIANO PER CONSULENZE DI DIETOLOGIA CLASSICA, REALIZZAZIONE DI DIETE COMPUTERIZZATE E PERSONALIZZATE, ANALISI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA  
 
Il Dott.giacomo Fiori, specialista in scienza dell’alimentazione, è il direttore sanitario dello “Studio Dietologico Italiano”, società che da oltre 25 anni si occupa di dietologia e analisi della composizione corporea per diagnosi e terapie dietetiche personalizzate, con sedi a Milano, Roma e Viareggio. Lo Studio Dietologico Italiano offre ai propri clienti consulenze di dietologia classica, con la realizzazione di diete computerizzate e personalizzate per patologie, Analisi della composizione corporea e analisi della linea. E’ infatti fondamentale, come insegna il Dott. Fiori, imparare le regole base per una alimentazione che sia completa, varia e calibrata secondo le necessità, lo stile di vita e la costituzione individuale. Alle terapie basate su una corretta dieta, lo studio Dietologico Italiano aggiunge servizi di laser chirurgia, massoterapia, terapie anti-invecchiamento e chirurgia plastica. Per quanto riguarda i trattamenti applicativi mediante macchine, le attività variano caso per caso dalla elettrolipolisi alla mesoterapia, alla pressoterapia peristaltica, al trattamento delle smagliature con laser e alfa-idrossiacidi. Per chi invece vuole migliorare il proprio aspetto con azioni anti-age lo Studio Dietologico Italiano offre servizi di rivitalizzazione biologica del viso, soft peeling all’acido glicolico, terapie disintossicanti e microiniezioni con acido jaluronico, collagene, tossina botulina. Per curare couperose, acne, nei e altri problemi relativi alla pelle a seconda della patologia lo Studio Dietologico Italiano propone inoltre la laser terapia più idonea, che può essere il Laser ad Argon oppure il laser ad Argon e Co2, o ancora il laser Ultra Pulsato. L’offerta dello Studio si completa inoltre con la chirurgia plastica che propone lifting studiati per le singole necessità, blefaroplastica, mastoplastica additiva e riduttiva, liposuzione. Studio Dietologico Italiano, Galleria del Corso, 4, Per prenotazioni visite e informazioni Tel 02-76021568  
   
   
L’ANGUILLA? A COMACCHIO  
 
L’anguilla ritorna ad essere la regina della cucina del Delta del Po, grazie alla Sagra dell’Anguilla ( Comacchio 2-10 ottobre 2004). «Che avrà un prologo venerdì 1 ottobre rivolto soprattutto ai giovani», come ha sottolineato Cristina Cicognani, Assessore al Turismo di Comacchio presentando a Ferrara la Sagra. Alle ore ore 18.30 a palazzo Bellini si inaugurano alcune rassegne: la mostra fotografica “Il mare d’inverno” di Paolo Squerzanti e Corrado Pavan (fino al 6 ottobre), la mostra di pittura di Angles Granini e “80 anni di radiotrasmissioni – 50 anni di televisione” a cura di Giampaolo Guidi, collezionista (fino al 16 ottobre). Quest’ultima è una preziosa “chicca” perché si potranno ammirare una serie di apparecchi radio e tv di grande interesse che ripercorrono le tappe della radiofonia (dalla radio a trombone a quelle degli anni 30, fino agli arditi apparecchi a forma di cubo) e delle trasmissioni televisive (con i bisnonni degli schermi al plasma). E mercoledì & speciale annullo postale per gli 80 anni di radio. Altri annulli postali per la Sagra: il 2 e 3 e il 9 e 10. Sempre venerdì 1 ottobre c’è una novità, alle ore 19 inizia “Comacchio da bere”, con l’apertura dell’Enoteca nel cortile di palazzo Bellini. Qui l’Associazione barman Aibes proporrà vini Bosco Eliceo doc e cocktail e si potrà ascoltare musica con piano bar dal vivo, inoltre, solo venerdì sera, si potrà assaggiare pesce fritto al cartoccio. Sabato e domenica 2-3 e 9-10 ottobre, nel cortile di Palazzo Bellini dalle ore 11 e dalle ore 18, il Consorzio Verde Delta e i volontari dell’Anmi (Associazione marinai della città lagunare emiliana) prepareranno anguilla ai ferri e a béc d’asan (o in brodetto con polenta) agli stessi prezzi dello scorso anno. Va sottolineato che l’anguilla servita sarà quella denominata “selvaggia”, ovvero pescata nelle Valli di Comacchio in questo periodo che è uno dei migliori per assaporare le squisite carni (fino a tutto marzo). Non mancheranno altri piatti tipici come fritto misto di pesce di Valle o i dolcetti di Comacchio. Durante la settimana, la “parte” gastronomica della Sagra, con “Le Valli in Tavola” si sposta nei ristoranti, che fanno una staffetta con menù speciali. Si parte martedì 5 “Al Cantinon” (0533 314252) dove, per citare, l’antipasto è Medaglioni di anguilla alla moda degli Estensi (menù completo, con vini, 42 Euro), per passare mercoledì 6 alla “Pescheria” (0533 81597) dove puntano su un risotto di anguilla e tortelli di pesce (37 Euro con bevande) e finire a “La Barcaccia” (0533 311081) dove propongono anche risotto di folaghe di Valle e anguilla a violino (con vini 44 Euro). Fin qui la possibilità per tutti. Venerdì a “Le Gresine” di Comacchio si terrà il 2° Trofeo di Cucina Politica. Una sfida all’ultimo fornello fra politici, i quali cercheranno di sconfiggere gli avversari preparando piatti che una giuria giudicherà a voto segreto. Quest’anno la disfida all’ultimo sugo si terrà fra «tre assessori della mia Giunta –ha svelato Pier Giorgio Dall’acqua, Presidente della Provincia, intervenendo alla presentazione della Sagra- ovvero Andrea Ricci, Andrea Veronese e Alessandro Pierotti, ed ognuno potrà avere un aiutante purchè non sia un cuoco professionista». Ovviamente i piatti saranno degustati solo dalla Giuria. La Sagra dell’anguilla non è solo gastronomia. Nei due fine settimana si terrà “Collezionando sull’acqua”, la mostra mercato per hobbisti, antiquari ed artigiani che si tiene sulle rive dei canali del centro città. E non solo, perché nelle strade di Comacchio si potranno vedere prodotti agricoli locali ed ammirare una serie di artigiani che dimostreranno come certi antichi mestieri non sono finiti. Non mancheranno spettacoli e intrattenimenti. Sabato 2 ottobre, alle ore 17.00, in Piazzetta Trepponti, spettacolo del Gruppo Danza Città di Comacchio; domenica 3, Piazzetta Trepponti dopo i collegamenti in diretta con Radio Rete Alfa, alle ore 17, Concerto di Alessandro Ristori e la sua Band. Sabato 9 ottobre, alle 17, in Piazzetta Trepponti, Concerto del Duo Marzia e Mauro. Domenica 10, musica e collegamenti in diretta con Rete Alfa, poi, alle 17, Concerto della Big One Band e spettacolo pirotecnico. Durante la Sagra, nel parcheggio di via Zappata animazione per i più piccoli e giostre. Interessante anche la parte convegnistica. Sabato 2 ottobre alle 17.30 nella Sala polivalente si presenta il libro “Saluti da Magnavacca” di Franco Lucani, con recita di poesie in dialetto, poi, alle ore 19, nella Biblioteca “Muratori” si terrà il Convegno “Dal mare alla tavola” a cura della Cooperativa Piccola Grande Pesca, mentre alle 21 nella Sala Polivalente ci sarà la Vii Rassegna del documentario subacqueo “Noi e il Mare”, a cura di Amici Sub. Giovedì 7 ottobre a Palazzo Bellini, alle 17.30, è organizzata la presentazione del “Disciplinare per l’indicazione geografica protetta dell’anguilla di Comacchio” a cura dell’Assessorato alla Pesca del Comune di Comacchio e della Provincia di Ferrara. Venerdì 8 ottobre alle 14.30 nella Sala polivalente per il Progetto Artemia: convegno “L’educazione ambientale per una società sostenibile” a cura dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Comacchio, con la collaborazione di Antea di San Giuseppe. Giornata intensa anche sabato 9, Si inizia alle 16 nella Biblioteca “Muratori”, dove Giuseppe Bini presenta il libro “Ciceruacchio” di Claudio Modena. Oltre all’autore ci sarà Giuseppe Garibaldi (pronipote dell’Eroe dei due Mondi). Alle 18, sempre nella saletta della Biblioteca Muratori, Luciano Boccaccini e Nazario Spadoni presentano il libro “Comacchio e l’anguilla”, che si avvale della prefazione del Sindaco di Comacchio, Giglio Zarattini. Merita una visita il Museo del carico della Nave Romana di via della Pescheria (angolo delle ex carceri). Qui è esposto il carico di nave mercantile romana più completo trovato in Italia e forse al mondo. Unici sono i tempietti votivi (alti 10 cm, realizzati in piombo). Nei due fine settimana, orario unico 9.30-19.30. Nelle domeniche 3 e 10, visita guidata gratuita alle 10.30 e alle 15, con degustazione dei sapori dell’antica cucina romana (Per informazioni e prenotazioni visite guidate: tel. 0533-311316). Pacchetto turistico - Il B&b “Il Ponticello” (tel. 0533 314080 - Comacchio) per la Sagra, propone 3 pernottamenti e prima colazione con disponibilità di bici a 240 Euro a persona. Per ogni informazione: Iat Comacchio 0533 310161 oppure Consorzio Verde Delta 0533 318747 - durante la Sagra: 333 3328414  
   
   
LA SALA PARTO SUL SITO 3TRE3.COM  
 
 Milano, 28 settembre 2004 - Su www.3tre3.Com  il sito italiano interamente dedicato al suino, prende il via una nuova sezione che affronterà il tema del parto delle scrofe. Gestione e sanità della scrofa e suinetti nelle fasi antecedenti al parto, durante il parto e nel post-partum. La sezione si articolerà in 24 capitoli a uscita quindicinale per la durata di un anno.  
   
   
BALLARINI & LA CUCINA ITALIANA "DOMANI È FESTA, SI MANGIA LA MINESTRA" PARTE IL CONCORSO GASTRONOMICO-LETTERARIO CHE VEDRÀ PROTAGONISTI TUTTI I RIVENDITORI BALLARINI (PERIODO SETTEMBRE – DICEMBRE 2004)  
 
 La gastronomia regionale italiana è un patrimonio culturale di immenso valore. Per questo Ballarini e La Cucina Italiana si sono uniti per indire "Domani è festa, si mangia la minestra", originale concorso nazionale a sfondo gastronomico-letterario. Un'iniziativa per promuovere la grande qualità della nostra cucina locale, e premiarne i migliori interpreti e custodi: gli italiani stessi, invitati a scrivere in forma libera (breve racconto, aneddoto, rima, disegno... Ognuno ha carta bianca) la propria ricetta preferita. Un ruolo da protagonista lo giocheranno anche i rivenditori, che si faranno promotori del concorso raccogliendo nel loro punto vendita le ricette dei partecipanti e distribuiranno ad ognuno di loro un gradito omaggio: uno "Scolatutto pieghevole" Ballarini. L'intento di "Domani è festa, si mangia la minestra" è duplice: da un Iato fotografare uno spaccato del variopinto "vissuto culinario" italiano in base anche alle atmosfere, alle emozioni, ai ricordi, agli stimoli creativi legati ai vari piatti locali, dall'altro valorizzare il ruolo dei punti vendita Ballarini, quali profonde espressioni della cultura della qualità in cucina. Una giuria presieduta da Paola Ricas, direttore de La Cucina Italiana, selezionerà poi gli elaborati più interessanti per la pubblicazione in un inedito libro cucina, in vendita in tutte le librerie. Premi speciali saranno riservati ai migliori. Concorso - Scrivi su un foglio una tua ricetta o una ricetta di una specialità locale che conosci. Scrivila nella forma che preferisci: ad esempio componi un racconto, disegna, inventa una filastrocca anche in rima, presentala con fotografie e didascalie e in tutti gli altri mille modi che vorrai, purchè su carta. La tua ricetta potrà descrivere non solo la preparazione e l'elenco degli ingredienti, ma anche tutte quelle atmosfere, emozioni, ricordi legati alla preparazione o alla degustazione di un piatto. Porta la tua ricetta in uno dei punti vendita Ballarini aderenti all'iniziativa entro l’8 gennaio 2005 e riceverai subito un originale "scolatutto pieghevole" Ballarini. Le Migliori ricette scelte, tra tutte quelle inviate, saranno pubblicate in un libro dal titolo "Domani è festa, si mangia la minestra". Ii libro uscirà entro l'anno 2005. La Selezione delle ricette sarà effettuata a giudizio insindacabile della giu ri a, presieduta dalla Signora Paola Ricas, Direttore de "La Cucina Italiana". A tutti gli autori delle ricette selezionate per la pubblicazione sarà spedita in omaggio una batteria di pentole Ballarini e una copia del il libro con dedica della giuria e firma del Presidente, Signora Paola Ricas. Infolink: www.Ballarini.it  
   
   
NASCE IL SITO SACMICOOKWARE.COM UNA FINESTRA ELETTRONICA PER CONOSCERE PIÙ DA VICINO LA NUOVA AREA DI BUSINESS DEDICATA ALLA CONIATURA DELLE PENTOLE  
 
E’ pronta a sbarcare anche sul web Sacmi Cookware, la nuova area di business della multinazionale leader delle presse idrauliche che – con l’ingresso nel mercato dei casalinghi – punta alla leadership anche nell’impiantistica per pentole e prodotti in alluminio. Il nuovo sito rappresenta la finestra elettronica per conoscere più da vicino le tecnologie e le innovazioni di Sacmi Cookware, che conta già fra i propri clienti alcune delle maggiori aziende del settore, come Alluflon, Ballarini Paolo e Figli, Bialetti Industrie, Flonal e Lumenflon. “Quello delle pentole – sottolinea il direttore commerciale, Pieraldo Masotti – è un mercato dalle interessanti potenzialità, ma anche estremamente dinamico e quindi esigente. In questo momento, ad esempio, cresce la domanda di strumenti di cottura più grandi, ad alto spessore, capaci di assicurare lunga durata e qualità. Per questo Sacmi Cookware debutta alla Bimu con la nuova pressa Php 5000, pensata per rispondere in modo efficace a queste esigenze: una pressa da 5000 tonnellate, adatta proprio alla coniatura di pentole più grandi in dimensioni, spessore e dalla profondità fino a 200 millimetri”. Il sito web dell’area – che si colloca nella divisione Refrattari – offrirà aggiornamenti costanti sulle problematiche tecnologiche di settore, le novità realizzate da Sacmi Cookware, gli appuntamenti riservati al mondo dei produttori di pentole. Nfolink: http://www.Sacmicookware.com/  
   
   
BNL VICINA ALLA COMUNITÀ DI SAN PATRIGNANO NELLA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE E DELLA COESIONE SOCIALE LA BANCA SPONSOR DI SQUISITO - 4° FOOD FESTIVAL DELLA CUCINA ITALIANA  
 
Bnl conferma il proprio impegno a fianco della Comunità di San Patrignano partecipando in qualità di sponsor a “Squisito - 4° Food Festival della Cucina Italiana”, manifestazione volta a valorizzare la tradizione e l’innovazione della cultura e della produzione enogastronomica italiana. L’evento, patrocinato dal Ministero dell’Agricoltura e della Regione Emilia Romagna, si terrà il 9 e 10 ottobre a San Patrignano. Con questa scelta Bnl ha voluto rafforzare il rapporto di collaborazione che negli anni è andato crescendo a sostegno della Comunità di San Patrignano, in prima linea per l’accoglienza ed il pieno reinserimento sociale di persone emarginate e tossicodipendenti. Dal 2003, inoltre, la Banca ha aderito al “Comitato Amici di San Patrignano” per essere vicina, in maniera sempre più efficace, alle attività della Comunità nello studio di nuove strategie di lotta alla diffusione ed utilizzo delle droghe. L’impegno sociale di Bnl, testimoniato nella terza edizione del Bilancio della Responsabilità Sociale 2003 presentato in questi giorni, rappresenta per la Banca un obiettivo fondamentale per uno sviluppo economico socialmente responsabile e sostenibile. Con questo spirito lo scorso anno Bnl ha garantito, con un investimento di complessivi 6 milioni di euro, il supporto ad iniziative di solidarietà sociale e di attività culturali per il cinema, l’arte, lo sport.  
   
   
III RASSEGNA ESPOSITIVA NAZIONALE “CIBI E SAPORI NELL’ITALIA ANTICA” AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ADRIA  
 
Dopo poco più di un anno di lavori di ristrutturazione e ampliamento, l’edificio del Museo Archeologico Nazionale di Adria si presenta al pubblico nella sua nuova veste. In occasione della riapertura dell’edificio, che fra un anno verrà dotato di un nuovo allestimento, è stata inaugurata la mostra “Cibi e bevande nel Veneto antico”, evento in anteprima della Iii Rassegna Espositiva Nazionale “Cibi e sapori nell’Italia antica”, promossa dalla Direzione Generale per i Beni Archeologici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La mostra illustra, per mezzo di reperti archeologici provenienti da musei e scavi archeologici del Veneto, una grande varietà di aspetti legati all’alimentazione nel Veneto dell’età del Ferro e di età romana: dalla quotidianità, con i suoi preziosi corredi di stoviglie da cucina, ai banchetti commemorativi utilizzati nelle cerimonie funebri, dove era rituale “fornire” al defunto alcuni alimenti per il suo viaggio senza ritorno. L’allestimento procede con la presentazione del “Cibo degli dei”, che esibisce, con percettibile sacralità, le offerte di cibi e bevande nei santuari, nonché i sacrifici propiziatori in onore delle divinità. Parlando di alimentazione, non manca uno spazio dedicato ai condimenti, tra cui la salsa di pesce per i cibi salati, il miele come condimento dolce, l’olio d’oliva. Il percorso lungo le vie del gusto prosegue illustrando gli aspetti commerciali del vino, come le principali zone di produzione, le rotte commerciali, i produttori e i risvolti divini e mitologici legati a Dioniso, dio del vino. Il pubblico può visitare la mostra fino al 28 febbraio 2005. Sono previsti appositi laboratori per le scuole, nell’ambito di un progetto di didattica museale finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Sarà nuovamente visitabile anche la Tomba della Biga, eccezionale sepoltura del Iii sec. A.c. Comprendente gli scheletri di tre cavalli, due da tiro e uno da sella, e i resti di un carro a due ruote. La Tomba è stata restaurata e riallestita grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. “Cibi e sapori nell’Italia antica. Terza Rassegna Espositiva Nazionale” Adria (Ro), Museo Archeologico Nazionale, via Badini 59 0426 21612  
   
   
A RUSSIZ SUPERIORE LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DI UN VOLUME SULLA CUCINA ITALIANA  
 
Il libro è stato scritto a quattro mani dal più noto critico austriaco di enogastronomia e dal proprietario del famoso ristorante Novelli di Vienna. Ricette di cucina, aneddoti storico-culinari e un prezioso pacchetto di consigli sulle specialità dell’area mediterranea per un libro scritto e prodotto in Austria da due tra i più insigni rappresentanti dell’enogastronomia d’oltralpe. Per presentare ufficialmente alla stampa il volume, intitolato “Die Mittelmeer Kuche” e diventato già un successo con oltre 10 mila copie vendute in soli tre mesi, l’editore e i suoi autori hanno deciso di spostarsi in Friuli, terra di grandi vini e di forti tradizioni enogastronomiche. La scelta è caduta su Russiz Superiore, di Capriva del Friuli, una tra le più prestigiose e rappresentative aziende vitivinicole della regione e d’Italia. Alla presentazione, tenuta nei giorni scorsi e preceduta da una visita alla laguna di Grado e al Collio goriziano, ha partecipato un gruppo formato da una quarantina di giornalisti provenienti dalle principali testate austriache. Ospiti della famiglia di Marco Felluga, gli autori dell’opera e il gruppo di giornalisti sono stati accolti da Roberto e Alessandra Felluga nella splendida cornice di Russiz Superiore, l’antica e nobile tenuta un tempo proprietà del principe di Torre Tasso. Scritto a quattro mani da Christoph Wagner, il più noto critico di cucina in Austria, già autore di diversi lavori sull’enogastronomia, tra cui anche un recentissimo libro sul Carso triestino, e da Franz Haslauer, proprietario del ristorante Novelli, indicato dal Ministero degli Esteri italiano come uno dei cinque migliori ristoranti italiani all’estero, il volume raccoglie ricette e racconti legati alla tradizione culinaria dei Paesi affacciati sul Mar Mediterraneo, con una particolare attenzione per l’Italia. Tra le altre curiosità, l’origine del nome dei rigatoni all’amatriciana e la passione di Puccini per la pasta napoletana. “Il Mediterraneo – ha spiegato Wagner – esprime un delizioso stile di vita: la cosiddetta “dolce vita”, che è poi quello che cercano le migliaia di turisti che ogni anno scelgono l’Italia per le proprie vacanze. Ed è proprio questo, a mio avviso, il segreto di un successo tanto immediato: rientrati dalle ferie, gli austriaci più nostalgici sono rimasti affascinati dall’idea di un libro dedicato a queste terre e non hanno esitato un attimo per acquistarlo”. La presentazione del volume è stata accompagnata da una degustazione dei migliori vini della famiglia Marco Felluga (dal Molamatta al Carantan, dal Tocai friulano, al Col Disôre e al Marburg), che i padroni di casa hanno offerto assieme ad alcune specialità tipiche della cucina friulana, preparate dallo chef Samuele Puntel, della Trattoria Alle Viole.  
   
   
MARCO OLIVIERI FOOD & BEVERAGE DIRECTOR ALLO SHERATON ROMA  
 
Starwood Hotels & Resorts Worldwide, Inc. È lieta di annunciare il nuovo incarico di Marco Olivieri in qualità di Food & Beverage Director presso lo Sheraton Roma all’Eur. Nato a Roma nel 1964, Marco Olivieri ha conseguito il diploma di liceo scientifico a Roma, per poi proseguire i suoi studi a Los Angeles presso la Ucla (University of California – Los Angeles). Con un’esperienza pluriennale nel settore banchetti ed eventi, una specializzazione in Hospitality Management presso l’università Luiss di Roma, Marco Olivieri ha ricoperto negli anni, posizioni manageriali presso altre prestigiose strutture alberghiere della capitale. Nel 1999 il debutto in Starwood presso il St Regis Grand di Roma con la qualifica di Conference & Banqueting Manager. Nella nuova posizione di Food & Beverage Director, Marco Olivieri ha funzioni operative e direzionali nel settore della ristorazione allo Sheraton Roma e riporta direttamente a Giulio Polegato, Resident Manager. La sua figura risponde così all’obiettivo primario dell’albergo, di implementare e sviluppare l’attività congressuale e ristorativa e di partecipare allo sviluppo del quartiere Eur, attraverso la creazione di eventi e promozioni ad hoc. Tra le strutture congressuali più importanti della Capitale, lo Sheraton Roma è situato nel cuore del moderno ed elegante quartiere dell’Eur.  
   
   
DALL’8 AL 10 OTTOBRE 2004 CASTEGNATO (BS) DIVENTA LA CAPITALE DEL FORMAGGIO- TORNA FRANCIACORTA IN BIANCO TRA CONTINUITÀ E NOVITÀ  
 
Torna Franciacorta in Bianco, autorevole vetrina nazionale del latte e derivati, divenuta ormai uno dei punti di riferimento più importanti e significativi per produttori, esperti e appassionati del settore caseario italiano. Anche quest’anno la nuova Amministrazione Comunale di Castegnato (Bs) ha voluto rinnovare l’appuntamento individuando nel fine settimana dell’8, 9 e 10 ottobre 2004 le date della nona edizione della manifestazione. Franciacorta in Bianco è nata con l’obiettivo di sostenere e riscoprire i prodotti lattiero-caseari di nicchia e di grande qualità, diffondendone l’importanza e la ricchezza delle proprietà organolettiche e nutrizionali e sensibilizzando un pubblico sempre più vasto di appassionati che ogni anno non manca di visitare la rassegna, contribuendo in tal modo alla tutela e alla crescita del patrimonio caseario nazionale. Inoltre, Franciacorta in Bianco vuole confermare il proprio ruolo di manifestazione di grande richiamo anche turistico, contribuendo alla crescita di un territorio, la Franciacorta, apprezzato in modo particolare da chi ricerca il giusto equilibrio tra bellezza del paesaggio naturale e qualità della proposta eno-gastronomica. Tra le novità che caratterizzeranno l’edizione 2004 di Franciacorta in Bianco si porrà una più convinta apertura ai prodotti del territorio bresciano, con l’istituzione di aree dedicate ai formaggi tipici locali e agli abbinamenti, storici e “creativi”, con altri prodotti quali il vino della Franciacorta, l’olio del Sebino, le marmellate e i salumi bresciani. La macchina organizzativa è da tempo in movimento, mentre il Comune di Castegnato sta opportunamente studiando innovazioni e miglioramenti della manifestazione anche dal punto di vista logistico, nell’intento di offrire agli espositori e ai visitatori l’ambiente più ideale per poter soddisfare adeguatamente la propria passione per i formaggi bresciani e nazionali. Per informazioni, è possibile contattare la Segreteria Organizzativa (tel. 0302146835/837 – email ragioneria@comunecastegnato.Org ).  
   
   
ORVIETO CON GUSTO EDIZIONE 2004: NOVE GIORNI PER CELEBRARE I VALORI DELL’ENOGASTRONOMIA “MADE IN ITALY”  
 
Ritorna, dal 2 al 10 ottobre 2004, “Orvieto con gusto”, la prestigiosa manifestazione dedicata alla cultura del cibo e del buon vivere. Nata otto anni fa, sulla scia di un memorabile congresso mondiale del Movimento “Slow Food” tenutosi proprio nella città umbra, la kermesse orvietana non ha mai dimenticato di essere venuta al mondo sotto il segno della “chiocciolina”. Tant’è che dopo l’entusiasmante battesimo, gli organizzatori hanno consolidato lo stigma impresso all’iniziativa riuscendo a mettere in scena, anno dopo anno, e in maniera sempre più incisiva, i fondamenti della “filosofia slow”. Così, per l’ottava volta, dalla città delle rupe le ragioni del gusto potranno di nuovo reclamare, un’alimentazione capace di conservare le diversità territoriali all’interno di una cornice eco-compatibile, esigere dal cibo quel plus di piaceri sensibili oggi negati dai prodotti industriali e recuperare un rapporto con i sapori e con un tempo non viziato dall’impazzimento della velocità post-moderna. Dopo le “spezie e gli aromi” del 2002, dopo i “pani e i cereali” del 2003, la proposta slow 2004 - costruita da Luisa Borgna con la passione e l’intelligenza di sempre - ha per tema “i sapori della tradizione”. Una tradizione che viene declinata attraverso una pluralità di esperienze. Per i gourmet che non intendono rinunciare al fascino dell’archeologia dei sapori si segnalano quattro eventi (affiancati da degustazioni conseguenti e parallele) dedicati alla storia dell’enogastronomia e ospitati dentro i suggestivi Palazzi storici di Orvieto: una conferenza sui segreti dell’acqua da bere (domenica 10 al Pozzo di San Patrizio); un seminario sul arte del convivio in Etruria e a Roma (Museo “C.faina” sabato 9 ottobre ore 17); un “gustoso” meeting sulle memorie locali delle tradizione contadina a tavola (sabato 2 ore 18 Museo “Emilio Greco”); infine, un simposio dedicato ai piatti tipici della gastronomia orvietana (domenica 3 ottobre ore 17). Tre appuntamenti quotidiani caratterizzeranno le giornate che vanno dal 2 al 10 ottobre. Il primo – “Bacco sotto le stelle” (dalle 18.00 alle 22.00) – offre ai visitatori l’opportunità di poter degustare le eccellenze delle Strade dei Vini dell’Umbria; il secondo – le “Serate Golose” al Palazzo del Gusto (a partire dalle 17.30 sino a notte fonda) - presenta una fascinosa alternanza tra cene (con prodotti tradizionali), letture e spettacoli teatrali sul tema enogastronomico. L’ultimo appuntamento (“Orvieto a tavola con i sapori della tradizione”) vede come protagonisti i ristoranti di Orvieto che, sia a pranzo sia a cena, proporranno agli ospiti golose variazioni sul tema della manifestazione. L’edizione 2004 riserva, com’è ormai consuetudine, uno speciale spazio al gusto dei giovani con due iniziative. Quella di sabato 2 ottobre si riferisce ad un progetto dell’associazione “Città Slow” relativo agli “Orti e Giardini Didattici”; la seconda, riguarda un ciclo di laboratori di educazione al gusto (da lunedì 4 a sabato 9) realizzati nelle scuole elementari di Orvieto. Il week-end di sabato 9 e domenica 10 rappresenta il punto culminante di “Orvieto con gusto”. Nella superba cornice della città medievale, palazzi storici, chiostri e conventi apriranno le secolari porte per dare ospitalità alle tappe dell’immancabile “passeggiata dei piaceri” (“A spasso con gusto” dalle 12.30 alle 17.00), un autentico “festival” delle esperienze dei sapori enfatizzate, anche quest’anno, dalle migliori eccellenze dell’enogastronomia italiana, regionale e locale. Tuttavia, sin dalla mattina del 9 e del 10 settembre, altri appuntamenti diletteranno i gourmet più esigenti: dalle ore 10.30 aprono i battenti i “laboratori del gusto” (degustazioni guidate per conoscere, confrontare cibi e vini attraverso un gioco di assaggi e combinazioni insolite) per poi proseguire, in un crescendo di sensazioni sempre più intense, sino alle 19.00. E per chi volesse portarsi via un souvenir in ricordo di un così memorabile giorno, segnaliamo, a partire dalle ore 10 di sabato e domenica fino a notte inoltrata, il “Mercatino dei Sapori”, una piccola ma deliziosa fiera di prodotti locali direttamente dal produttore al collezionista di bontà. Ufficio Congressi e Manifestazioni 0763 344644, congressi@comune.Orvieto.tr.it  www.Orvietocongusto.it  www.Comune.orvieto.tr.it  
   
   
HAUSBRANDT, LO SPECIALISTA DEL CAFFÈ, PER LA PRIMA VOLTA A EUROCHOCOLATE 2004  
 
Hausbrandt, lo specialista del caffè, per la prima volta è a Eurochocolate 2004, perché dove ci si ritrova a gustare un buon cioccolato, c’è posto anche per un buon caffè! In questo straordinario appuntamento con il buon gusto, apoteosi della gola ed evento culturale insieme, non si può trovare un connubio più indovinato, dove i sapori ed i profumi della cioccolata si accostano alla perfezione a quelli del caffè, e la storia dell’uno e dell’altra sono ugualmente importanti ed affascinanti. Gli amanti del caffè non possono mancare a Perugia, del 16 al 24 ottobre, per apprezzare le valenze di questo raffinato abbinamento. Chi cerca “Le emozioni del palato” può partecipare ogni giorno, alle 11 del mattino e alle 5 del pomeriggio, alle degustazioni guidate di caffè Hausbrandt, ed acquistare i comodi barattoli, edizione speciale per Eurochocolate, tra le volte ombrose della Rocca Paolina. Mentre, nello storico Teatro Pavone, “L’isola dei golosi” propone la degustazione delle cialde monorigine Hausbrandt, con le selezionate miscele Sidamo,proveniente dall’ Etiopia, Antigua dal Guatemala e Santos fancy N.2 dal Brasile. All’università dei Sapori ci sarà infine una “Serata di gola”, dove un buffet di dolci alla cioccolata sarà accompagnato dal caffè Hausbrandt, a dimostrazione di un’affinita elettiva che non ha rivali. Accanto al caffè, si potranno degustare ed acquistare anche gli esclusivi panettoni, firmati dal famoso maestro pasticcere Iginio Massari.  
   
   
CON CHOCOTRAVELS SCUOLA ITINERANTE DI CIOCCOLATO  
 
Chocotravels organizza, a partire da Ottobre 2004, una nuova serie di week end presso i grandi maîtres chocolatier italiani con lo scopo di apprendere proprio da loro l'affascinante arte della lavorazione del cioccolato. Saranno gli allievi, come sempre, a recarsi nelle città dove vivono ed operano i vari maestri che metteranno a disposizione i loro laboratori. E la grande novità di questo autunno è il primo incontro con la “Chocolate Valley:roberto Catinari” ad Agliana(pistoia)il 6 e 7 Novembre 2004. E’ un appuntamento davvero unico dal grande guru del cioccolato Roberto Catinari. E’ universalmente riconosciuto, infatti, il fondatore della “scuola di cioccolato” nata in Toscana in questi ultimi trent’anni. Il corso, per un massimo di venti persone, si terrà nel suo laboratorio ad Agliana e si articolerà come segue: Sabato 6 Novembre: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, Domenica 7 Novembre: dalle 10 alle 13 e consegna degli attestati di partecipazione. Programma: Il cacao: dalla piantagione alla torrefazione, Temperaggio: metodologie varie, Realizzazione di praline e tavolette, Una torta speciale al gianduja. I costi dei week ends: € 180,00 a persona comprensivi delle 9 ore di lezione e della degustazione dei prodotti preparati a scuola e dell'attestato di frequenza. Si prega di prenotare con largo anticipo dato il numero chiuso dei posti a disposizione inviando un fax allo 02-733547 o telefonando al 333 4860753 o inviando una mail a info@chocotravels.Com  Per info visitare il sito www.Chocotravels.com  per novità e ricette davvero uniche.  
   
   
NUOVA CAFFETTERIA HAUSBRANDT A TREVISO  
 
C’è un fatto nuovo a Treviso in tema di caffé: la nuova caffetteria Hausbrandt in piazza San Vito. Hausbrandt, lo specialista del caffè, ha creato uno spazio dal design essenziale e raffinato, progettato da Hangar Design Group e dotato anche di un piacevole spazio esterno, dove è possibile gustare una tazzina di caffè Hausbrandt assaporandola come si deve, cogliendone appieno gusto, aroma e sensazioni. Dal chicco alla tazzina, Hausbrandt sceglie, seleziona e propone il meglio. Nella nuova "Caffetteria" di Treviso vive davvero tutta la "cultura" del Caffè Hausbrandt, un mix di competenza, perfetta conoscenza delle metodologie di estrazione e ricerca della perfezione del risultato. In particolare il reparto ricerche Hausbrandt coinvolge i baristi, veri esperti dell’argomento, in degustazioni test che permettono all’azienda di selezionare un caffè che ha tutte le carte in regola per incontrare i gusti del pubblico. Nella Caffetteria Hausbrandt viene servita, tra le altre, la miscela pregiata di caffè Academia che si propone con un gusto morbido ed intenso, ricchezza di corpo, persistenza della crema e retrogusto fruttato. Un caffè da gustare in ogni momento della giornata, perfetto per tutte le occasioni. Il primo incontro con la Caffetteria Hausbrandt sarà talmente piacevole da meritare un appuntamento quotidiano. E non solo per il caffè. Si potranno degustare anche i pregiati vini della tenuta Col Sandago a Pieve di Soligo e la birra Theresianer che propone, dalla versione Lager alla Pale Ale, una qualità davvero straordinaria, grazie ad ingredienti di prim’ordine ed all’esperienza di esperti maestri birrai. L'appuntamento è anche per serate speciali dedicate sia alla degustazione della birra che all'introduzione alla secolare cultura del Caffè. Per chi vuole fare regali esclusivi, saranno esposte e in vendita collezioni di tazze e tazzine disegnate da artisti contemporanei. Finalmente a Treviso un nuovo spazio dove Hausbrandt vuole rivitalizzare il concetto di Caffè e caratterizzarlo come luogo di incontro e punto di riferimento accogliente, vitale ed attualissimo. Dopo Treviso apriranno le Caffetterie di Roma, Berlino e di tante altre città. Pronte ad offrire momenti di “dolcevita” a chi desidera avere un appuntamento davvero speciale con il buon gusto del caffè.  
   
   
LA XVA EDIZIONE DELLA SAGRA DELLA PATATA DI LEONESSA CONCLUDE IL 9 E IL 10 OTTOBRE IL CALENDARIO 2004 DEL PROGETTO “FRIOL PER LE SAGRE”  
 
Quaranta quintali di patate saranno in lavorazione a Leonessa per celebrare la Xvª "Sagra della Patata Leonessana". Oltre 50 volontari, con il coordinamento della Pro loco, lavoreranno un paio di settimane prima per mettere in moto la macchina organizzativa (tendoni, tavoli, stand, musiche, balli), e soprattutto per preparare i succulenti piatti che sabato 9 e domenica 10 ottobre potranno essere gustati sulla piazza centrale di Leonessa, che per la seconda volta vede come partner d’eccezione Friol, l’olio specifico per friggere più utilizzato in Italia, che per questa edizione della sagra fornirà più di 700 litri di olio. Quindicesima edizione, quindi, di una sagra nata un po' in sordina in concomitanza con la Festa della Madonna di San Matteo, ma che negli anni è letteralmente "esplosa" diventando un appuntamento fisso dell’autunno leonessano. Tutto è nato per caso da un produttore di patate che in occasione della Festa della Madonna di San Matteo, si mise con il suo camion in mezzo alla piazza e cominciò a servire ai passanti delle porzioni di patatine fritte. Da lì ogni anno l’interesse verso questa attrazione è andato crescendo, fino a diventare una vera a propria tradizione che porta a Leonessa circa oltre 50.000 frequentatori. Nella passata edizione sono state distribuite più di 3000 porzioni, tra pranzo e cena, ognuna delle quali servita su un vassoio composto da ben 5 specialità diverse: gnocchi al tartufo, gnocchi con sugo di castrato, patate lesse, patate ripassate in padella con pancetta e salsiccia e le immancabili patate fritte; il tutto annaffiato da un ottimo vino novello. Con la Sagra della patata leonessana si conclude il progetto “Friol per le sagre”: otto eventi gastronomici organizzati dai Comuni e dalle Pro loco locali per creare momenti di festa e di spettacolo dove le maxi fritture sono le regine di casa e a cui Friol ha fornito il proprio contributo. L’olio Friol si è dimostrato così, in tutte le tappe del calendario itinerante, un ottimo partner per le organizzazioni locali, regalando a centinaia di migliaia di ospiti, giunti da tutta Italia, week end interamente dedicati alla buona cucina, soddisfacendo soprattutto i palati degli amanti del fritto Perché Friol? Friol è l’olio specifico per friggere più utilizzato in Italia, consumato da più di tre milioni di famiglie. L’equilibrata composizione di oli permette a Friol di essere un olio resistente alle alte temperature, consentendo di ottenere un fritto croccante e al contempo asciutto. Proprio per questo Friol è un collaboratore prezioso e molto apprezzato sia per i “grandi fritti” che per i “piccoli fritti” preparati nelle case degli italiani. Ma la Sagra è anche artigianato e prodotti tipici. Negli stand sistemati lungo il corso si potranno degustare salumi, formaggi, dolci, farro, frutti di bosco, mele di montagna, olio, castagne, miele. L'artigianato locale riguarda, invece, la lavorazione della lana e del cotone, incisioni su legno, ferro battuto, ricami, pietre ornamentali. La Sagra si concluderà domenica 10 ottobre, con il 'Ballo della Pupazza', fantoccio di carta pesta imbottito di fuochi d'artificio che, indossato da un uomo, ballerà fino all'esplosione dei fuochi che daranno vita a uno splendido spettacolo pirotecnico. Per Informazioni: Pro loco Leonessa Tel. 0746 - 92.33.80 , Comune di Leonessa Tel. 0746 – 92.32.12, www.Leonessa.org  
   
   
SAGRE, ITINERARI ENOGASTRONOMICI, FIERE DEL GUSTO, IN PIEMONTE: CON LATEROOMS.COM …IL PIÙ BEL SEGRETO DI INTERNET!  
 
Sagre, itinerari enogastronomici, fiere del gusto, mostre d’arte e rassegne artigianali: nei mesi di ottobre e novembre il Piemonte prospera di iniziative che richiamano un turismo molto vario. L’autunno è senza dubbio il periodo migliore per visitare la regione. Anche grazie a Laterooms.com, che propone un percorso attraverso le manifestazioni più importanti, per scoprire il piacere di viaggiare risparmiando. Si inizia da Alba, con la Fiera nazionale del tartufo bianco, rito culinario per eccellenza, che coinvolgerà la città dal 2 al 27 ottobre. Trifolao, turisti e gourmet di tutto il mondo rinnovano anche quest'anno il loro appuntamento sotto le torri. Tra le manifestazioni collaterali, una golosissima tappa: Il Chocotour, l'evento itinerante sul cioccolato che sarà ad Alba il 10 ottobre. Cuneo punta su un altro prodotto della tradizione culinaria. Con la Fiera del marrone, dal 7 al 10 ottobre sarà possibile scegliere tra conserve, dolci e altri prodotti gastronomici derivati dal frutto. Orti e fiori in piazza è invece la mostra mercato che ospiterà Moncalieri dal 30 ottobre al 1 novembre. Fino al capoluogo piemontese, che si conferma il grande protagonista della stagione. Dal 21 al 25 ottobre Torino ospita il Salone del Gusto, la manifestazione che ha cambiato il modo di intendere l’enogastronomia. Www.laterooms.com è nato nel 1999 ed è cresciuto del 100% ogni anno. Il sito registra attualmente oltre 40.000 visite giornaliere e più di 900 prenotazioni al giorno. Nei Paesi principali di destinazione – Regno Unito, Francia, Italia, Spagna e Germania, il servizio sta crescendo rapidamente. Al contrario di altri servizi di prenotazione alberghiera online, laterooms.Com chiede ai clienti di navigare sul sito alla ricerca del miglior affare e di confermare poi la prenotazione telefonicamente. L’approccio congiunto dell’online e dell’offline rende il servizio veloce, facile e popolare. L’azienda ha incrementato il suo call center internazionale per offrire aiuto ed informazioni on line e off line ai clienti (dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 23:00 e dalle 11:00 alle 17:00 il sabato e la domenica) con uno staff multilingue per le chiamate che arrivano da ogni angolo del globo. Il sito è disponibile in 5 lingue (inglese, italiano, francese, tedesco e spagnolo)  
   
   
"LE GOLOSITÀ DI TRIESTE FRA IL MARE ED IL CARSO" AL JOLLY HOTEL TOURING DI MILANO DA MARTEDÌ 2 A DOMENICA 14 NOVEMBRE  
 
Ad oggi, già una dozzina di manifestazioni gastronomiche di vario tema hanno caratterizzato le offerte culinarie del 2004 dell'Amadeus al "Jolly Hotel Touring" di via Tarchetti.- Milano. Passando fra funghi e pesci del Mediterraneo, cucina valtellinese, pasta fatta in casa, erbe primaverili, asparagi, Turchia e Campania, cucina dei fiori e cucina dietetica, a novembre sarà il momento di Trieste con gli intensi sapori del suo mare e delle sue colline carsiche. Il forte legame di Maurizio Cossetti, direttore del Jolly Hotel Touring, con la città di Trieste, sua terra d'adozione, ha ispirato questo appuntamento gastronomico. Punto di riferimento per una parte della mitteleuropa nobile, intellettuale e scientifica dei primi del '900, questa città esprime nelle sue tradizioni culinarie tutto il fascino degli influssi dei popoli con cui è venuta a contatto. Arabi, greci, spagnoli, ebrei, veneziani e austro-ungarici, nel corso degli anni, hanno regalato a questa gastronomia gusti forti, profumi accesi, sapori intensi che l'hanno resa emblema di una "cucina di frontiera" meritevole della più alta considerazione. "Le golosità di Trieste fra il mare ed il Carso" al Jolly hotel Touring di Milano saranno in scena da martedì 2 a domenica 14 novembre ed in quell'occasione saranno proposti, sotto la sapiente guida dello chef Luca Rizzotto, del Jolly Hotel di Trieste, i piatti più tipici della tradizione. Tra le proposte segnaliamo il liptauer, formaggio lavorato di origine austro-ungarica' oramai diffuso in tutto il mondo; pedoci, schile e girai (cozze, gamberetti e acquadelle) co' la polenta; persuto rosto nel pan, prosciutto arrosto in crosta di pane servito con una grattugiata di rafano, gnochi de susini, gnocchi di prugne; la famosissima iota, minestra di crauti e fagioli alla triestina; scampi a la busara, zuppa di scampi di origine fiumana e dalmata,. Schinco de vedel, stinco di vitello di probabile origine tedesca, con patate in tecia (al tegame); la caldaia triestina, un insieme di porzina (collo di maiale), viena (wurstel), cragno (tipo di salsiccia) e codighini (musetto) bolliti molto lentamente; per finire con gli strucoli, strudel di vario genere, i presnitz e la putiza. Il tutto bagnato con i vini di spiccata personalità di quelle terre aride e difficili: il Terrano dal colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei, profumato ai frutti di bosco e dal sapore prevalentemente acidulo, la Vitovska moderatamente alcolica e con un lieve sentore di mandorla e la Malvasia, mediamente alcolica, fruttata e leggermente aromatica. La manifestazione viene organizzata con il patrocinio di Aiat (Agenzia di Informazione e Accoglienza Turistica) e Promotrieste e con la collaborazione di due aziende simbolo di quel territorio molto note a livello internazionale, Illycaffè e Principe. Www.jollyhotel.com  - e-mail: milano_touring@jollyhotels.Com  tel. 02.6335  
   
   
VINI DI LANGA E TARTUFO BIANCO DI ALBA PROTAGONISTI DI UN SOGGIORNO AL RELAIS SAN MAURIZIO DI SANTO STEFANO BELBO  
 
Due giorni proposti dal relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo e dedicati alla ricerca del pregiato “Tuber Magnatum Pico” d’Alba e alla scoperta delle cantine più rappresentative per la degustazione dei vini delle Langhe: Moscato, Barolo, Barbera, Nebbiolo, Dolcetto, Barbaresco e Barolo. Il programma prevede all’arrivo una cena con degustazione di piatti tipici del territorio presso il Ristorante del Relais “Guido da Costigliole”.* Il giorno successivo in mattinata si svolge la passeggiata nei boschi alla “Ricerca del tartufo bianco d’Alba” per scoprire dove si nasconde il prezioso “diamante grigio” guidati dal “trifulau” l’esperto cercatore di tartufi e dal suo amico a quattro zampe dal fiuto straordinario (la ricerca non si effettua in caso di maltempo: prevista invece la visita ai tenimenti di Fontanafredda a Serralunga d’Alba, dimora che ospita una cantina vitivinicola e dove é possibile visitare il parco, le cantine e le costruzioni in stile ottocentesco della palazzina di caccia che vide gli intrecci amorosi tra la Bela Rusin e re Vittorio Emanuele Ii.) Pranzo in trattoria. Il pomeriggio è dedicato al relax presso la Spa di Vinotherapie Caudalie del Relais San Maurizio. Cena con degustazione di piatti tipici del territorio presso il Ristorante del Relais “Guido da Costigliole”.* Nel secondo giorno la mattina è dedicata alla visita di Canelli, definita il “santuario” mondiale del vino, unica in Italia per l’esteso patrimonio architettonico delle cantine definite “cattedrali sotteranee” che si snodano sotto tutta la città, creando ambienti suggestivi. Località San Maurizio, 39 – 12058 Santo Stefano Belbo (Cn) Tel. +39 0141 841900 info@relaissanmaurizio.It  - www.Relaissanmaurizio.it  
   
   
FRATELLI BERLUCCHI TESTIMONE DA HARRODS DEL “MADE IN ITALY” IL VINO DELL’AZIENDA DI FRANCIACORTA SCELTO PER LA SERATA DI PRESENTAZIONE DELLA RASSEGNA  
 
Harrods, la più famosa catena londinese di grandi magazzini, ha voluto dedicare al “Made in Italy” una selezionata rassegna di prodotti e di eventi che è un’evidente ulteriore conferma dell’apprezzamento dei prodotti a marchio italiano all’estero. Per tutto il mese di settembre e di ottobre Harrods offrirà la possibilità di conoscere alcuni dei migliori prodotti simboli dell’arte, del gusto, della creatività, dell’accuratezza del saper fare italiano. La rassegna del Made in Italy non sarà solo una vendita degli articoli di maggior pregio ma anche l’occasione per vedere dei classici della filmografia italiana, per assistere a sfilate di moda, per ascoltare cantanti d’opera, per fruire insomma di stralci del meglio che la cultura, l’arte, l’industria italiana offrono e che le rendono famose ed apprezzate ancora oggi nel resto del mondo. E’ un grande omaggio ma soprattutto un importante riconoscimento che Harrods fa al nostro Paese. Per inaugurare questo bimestre italiano il 9 settembre si è tenuto un prestigioso Launch Party cui erano presenti oltre settecento invitati all’interno del Georgian Restaurant del grande magazzino. In questa occasione un’accurata selezione di prodotti enogastronomici italiani hanno costituito il menù d’eccezione della serata che voleva essere un gustoso anticipo della rassegna. Tra i pochi vini selezionati per l’evento e fatti degustare agli invitati non poteva mancare l’etichetta Fratelli Berlucchi che ha proposto i suoi Franciacorta Millesimati Brut Rosè e Satén. Presente alla cena in rappresentanza dell’azienda agricola Fratelli Berlucchi anche Tilli Berlucchi Rizzo. I loghi di tutte le aziende i cui prodotti sono stati utilizzati per la cena sono stati inseriti sui poster che rimarranno esposti presso Harrods per l’intera durata della rassegna “Made in Italy” (9 Settembre – 30 Ottobre 2004), sui pieghevoli che verranno collocati su tutti i tavoli durante il party, e su una pagina pubblicitaria pubblicata sul magazine promozionale “Made in Italy”. Infolink: www.Berlucchifranciacorta.it  
   
   
FRATELLI BERLUCCHI TESTIMONE DA HARRODS DEL “MADE IN ITALY” IL VINO DELL’AZIENDA DI FRANCIACORTA SCELTO PER LA SERATA DI PRESENTAZIONE DELLA RASSEGNA  
 
Harrods, la più famosa catena londinese di grandi magazzini, ha voluto dedicare al “Made in Italy” una selezionata rassegna di prodotti e di eventi che è un’evidente ulteriore conferma dell’apprezzamento dei prodotti a marchio italiano all’estero. Per tutto il mese di settembre e di ottobre Harrods offrirà la possibilità di conoscere alcuni dei migliori prodotti simboli dell’arte, del gusto, della creatività, dell’accuratezza del saper fare italiano. La rassegna del Made in Italy non sarà solo una vendita degli articoli di maggior pregio ma anche l’occasione per vedere dei classici della filmografia italiana, per assistere a sfilate di moda, per ascoltare cantanti d’opera, per fruire insomma di stralci del meglio che la cultura, l’arte, l’industria italiana offrono e che le rendono famose ed apprezzate ancora oggi nel resto del mondo. E’ un grande omaggio ma soprattutto un importante riconoscimento che Harrods fa al nostro Paese. Per inaugurare questo bimestre italiano il 9 settembre si è tenuto un prestigioso Launch Party cui erano presenti oltre settecento invitati all’interno del Georgian Restaurant del grande magazzino. In questa occasione un’accurata selezione di prodotti enogastronomici italiani hanno costituito il menù d’eccezione della serata che voleva essere un gustoso anticipo della rassegna. Tra i pochi vini selezionati per l’evento e fatti degustare agli invitati non poteva mancare l’etichetta Fratelli Berlucchi che ha proposto i suoi Franciacorta Millesimati Brut Rosè e Satén. Presente alla cena in rappresentanza dell’azienda agricola Fratelli Berlucchi anche Tilli Berlucchi Rizzo. I loghi di tutte le aziende i cui prodotti sono stati utilizzati per la cena sono stati inseriti sui poster che rimarranno esposti presso Harrods per l’intera durata della rassegna “Made in Italy” (9 Settembre – 30 Ottobre 2004), sui pieghevoli che verranno collocati su tutti i tavoli durante il party, e su una pagina pubblicitaria pubblicata sul magazine promozionale “Made in Italy”. Infolink: www.Berlucchifranciacorta.it  
   
   
"I SAPORI DEL SOLE": SICILIA PROTAGONISTA DI UNA RASSEGNA GASTRONOMICA PRESSO IL RISTORANTE "IL VERZIERE" DEL JOLLY HOTEL PRESIDENT DI MILANO.  
 
Dal 15 al 30 Ottobre la Sicilia è di nuovo protagonista di una rassegna gastronomica presso il ristorante "Il Verziere" del Jolly Hotel President di Milano. Le preparazioni culinarie, accompagnate da vini esclusivamente siciliani, saranno curate con la consueta maestria dalla brigata di cucina guidata dallo chef Charlie Pedruzzi in collaborazione con Vincenzo Pizzurro, primo chef del Jolly Hotel di Palermo. Lo spirito che ci anima è quello di far conoscere la storia della gastronomia siciliana che, come la terra di Sicilia, vive di sole e di mare, di colori accesi, di odori intensi e di forti contrasti. Conoscere l'arte culinaria di questa regione è come fare un viaggio millenario alla ricerca di civiltà remote, che ci hanno tramandato patrimoni inestimabili. Nei locali del ristorante, per l'occasione, sarà creata un'ambientazione a tema con l'esposizione di prodotti tipici siciliani; i commensali saranno serviti da camerieri in costume. Fra tutte le prelibatezze che saranno presentate come non ricordare Sardi a Beccaficu, Caciu a'Argintera, Maccarruna a' Norma, Pasta cu Maccu, 'Nvoltini di Pisci Spata, Farsumagru da Nonna, per concludere con i dolci tipici fra i quali non mancheranno la fantastica cassata ed i cannoli straripanti di crema di ricotta, consegnati giornalmente dalla Sicilia. Consigliamo agli amanti della buona tavola di non perdere questo rinnovato appuntamento con il gusto e lo stile di una terra affascinante ed indimenticabile. Ristorante "Il Verziere" Jolly Hotel President Largo Augusto, 10, n. Telefonico per informazioni e prenotazioni: 02.77461 oppure 02.77462909  
   
   
ALL’UNA HOTEL VITTORIA PER SCOPRIRE ANTICHI GUSTOSISSIMI SAPORI DELLA TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA ITALIANA  
 
A partire dal 30 settembre, fino al 9 dicembre 2004, l’Una Hotel Vittoria ospiterà l’associazione fiorentina Laboratorio Ricerca e Gusto che presenterà, con cadenza quindicinale, 6 diverse iniziative volte a valorizzare le tradizioni enogastronomiche di Puglia (30 settembre 04), Basilicata (14 ottobre 2004), Calabria (28 ottobre 04), Sicilia (11 novembre 04), Sardegna (25 novembre 04), Isola D’elba e Corsica (9 dicembre 04). Il Laboratorio Ricerca e Gusto di Firenze è un associazione nata nei primi anni novanta con la volontà di celebrare il cibo quale espressione della più profonda cultura di un territorio, un “mezzo” raffinato e piacevole attraverso il quale conoscere le usanze e le tradizioni enogastronomiche del nostro Paese, creando occasioni d'incontro e di riflessione nel segno della buona tavola, della curiosità e del divertimento. Con questo preciso intento, negli originalissimi spazi dell’Una Hotel Vittoria, dove forme e colori si fondono, come nelle migliori ricette, per generare emozioni e stupore in un contesto d’avanguardia ma fortemente legato alla città, trovano la loro scenografia ideale le 6 serate volute dall’associazione enogastronomica fiorentina. Ogni serata sarà caratterizzata da 4 momenti salienti. Dalle ore 16 alle ore 21 verrà presentato un ricco buffet di vini, oli, formaggi, salumi e prodotti ittici locali. Alle ore 19 si potranno degustare i vini più tipici e particolari della zona di riferimento, come i rosati Pugliesi, gli spumanti Lucani, le Malvasie Siciliane e la Vernaccia di Oristano. Alle ore 20 si svolgerà una tavola rotonda sul territorio, un dibattito tra produttori ed estimatori sulla cultura enogastronomia delle diverse aree geografiche di volta in volta interessate. Il gran finale, alle ore 21, prevede la presentazione di un banchetto con un menù d’eccezione grazie al quale poter gustare i sapori e i profumi delle diverse specialità regionali magistralmente interpretate dagli chef Massimiliano Macchi e Sandro Pedica. Tutti i prodotti enogastronomici presentati sono prodotti locali D.o.c, D.o.p, e I.g.t. Provenienti direttamente da aziende agricole, caseifici e aziende vinicole inserite nel territorio di riferimento. Particolare nota meritano i menù regionali proposti nelle diverse serate e serviti all’Una Hotel Vittoria Restaurant, dove un lungo tavolo fratino, dalla sinuosa forma ad “S”, invita gli ospiti a condividere e a socializzare in un clima conviviale animato dal piacere della buona tavola. Così per la serata pugliese (30 settembre 04) verranno proposti come antipasto le calzuncidde, la pudica e le pettole. Tra i primi vi saranno le laganelle con salsa alla sangiovaniello, la tiella di patate, il riso e cozze, il cappello da gendarme, i mignuicc al sugo di coniglio. Come secondo sono previsti le ostriche alla tarantina, le secce chiene, il fecatu de maiale cu lu portacalli, le cazzemarre. Ad accompagnarli vi saranno i baggiuncule ti cucuzza e patane, le lambasciune arrestate, i peperoni alla barese, la cipolla barlettana ripiena. Infine come dolce verranno proposte le carteddate, le chescine de Gesu` Bammine, il sosamello. La serata Lucana (14 ottobre 2004) prevede come antipasto la pizza con tonno e peperoni, la focaccia alla materana, la pizza con cotenne e ciccioli, la scarcedda di Tramutola. Tra i primi vi saranno la cuccia, la minestra maritata, la pulljata, i maccheroni con mollica. I secondi saranno composti dal baccala` alla lucana, le alici alla lucana, il pollo alla potentina, la pecora alla materna, accompagnati da broccoli di rape con cotenne, fave arrapate, mandorlata di peperoni, muscari in agrodolce. Infine tra i dolci vi saranno i tarali di Svignano, le copete e i cannaricoli. Per la serata Calabrese Calabria (28 ottobre 04) verranno proposti fra gli antipasti le frittelle di pomodori e alici, i crostini rossi piccanti, le frittelle con acciughe salate e zucchine. I primi saranno composti da pasta alla maniera di Bagnara, pasta col pesce stocco, spaghetti ccu niuru ri sicci. Fra i secondi sono previsti il soffritto di maiale, la trippa, il sangue e patate, il tonno alla calabrese, gli involtini di cavoli e pesci accompagnati dalle cipolle al forno, la nchiampa insalata di melanzane. Per finire la pitta 'mpigliata, i nzuddri, il bukunotet, il viskotet, il kulaçi, lacrostata di peperoncino. Accompagnati da squisiti liquori alla Liquirizia, al Cioccolato, al Peperoncino e al Bergamotto. La serata Siciliana Sicilia (11 novembre 04) vedrà proporre fra gli antipasti la mpanata di sparaceddi, i guasteddi maritati, le fuazzedde con le sarde, la rianata. Poi sarà la volta dei primi con i ciciri a bruretto, il macco con la zucca, le busiate cu l'agghia, la pasta a frocia, gli sfilateddi cunzati. Come secondo vi saranno i calamari ammuttunati, le polpette di sarde al sugo, il farsumagru a ragú, la turtidduzza accompagnati dal canazzo, le fave a bugghiuneddu, le melanzane a beccafico, i peperoni ripieni con olive e capperi. Si finirà con i tipici dolci come i cavadduzzi, la cubbaita di giuggiulena, i tetú, i rolló. Per la serata Sarda (25 novembre 04) verranno presentati tra gli antipasti i su moddizzosu con prosciutto di capra, i coiettas, gli pingiadeddas, le cozze allo zafferano, lo isformau de recotu de capra.Come primi vi saranno la casca`, i maccarones, la fregula o succu, la favata. Fra i secondi verrano porposti i muggini di Oristano, la burrida, la cordula cum pisurci, il ghisau di bue rosso, accompagnati da il cauli sufugadu, l’insalata con nasturzio, l’iscialada him gruspinedu e ossiha. Infine, tra i dolci vi saranno il basolu turradu, i bianchini, le tilicas, le zippulas, le pardulas. Infine per la serata dedicata all’isola d’Elba e alla Corsica (9 dicembre 04) saranno porposti come antipasto i brilulli, le buglidicce, la bulagna, la misgiscia. Come primo vi saranno la pulenta di castagna con i figatelli, i ravioli al brocciu, la sburrita, l’aziminu. Fra i secondi lo stoccafisso riese, la zuppa di granite, la piverunata, la tripa piena accompagnati da zucchini ripieni, gurguglione e patate farcite. Fra i dolci vi saranno marron glacés, fiadone, castagniccia e torta briaca. Per informazioni e prenotazioni: Una Hotel Vittoria, via Pisana 59, 50143 Firenze, 055 22771, una.Vittoria@unahotels.it  numero verde 800 606162  
   
   
“LA VIA DEI FORMAGGI”NELLO SPLENDIDO DÉCOR DEL GRAND HOTEL VILLA SERBELLONI DI BELLAGIO  
 
Sarà un percorso attraverso i sapori di un cibo semplice e insieme complesso, ricco di varietà e caratteristiche talora sconosciute “la via dei formaggi”, l’appuntamento autunnale del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio. Nello splendido 5 stelle lusso sul lago di Como la giornata del 23 ottobre vede protagonisti il mondo dei formaggi e la sua sinergia con il variegato mondo dei vini. Un atelier che porterà alla scoperta di formaggi inusuali presentati da produttori di nicchia, che faranno conoscere, attraverso degustazioni mirate, alcuni interessanti segreti. Nell’arco della giornata inoltre, grazie all’esperienza e alla professionalità del vicecampione mondiale dei sommelier, Paolobasso, si troveranno gli abbinamenti migliori e quelli più audaci dei vini con i formaggi. L’incontro include un lunch con menu a tema creato appositamente da Ettore Bocchia, lo Chef del Grand Hotel Villa Serbelloni, che ha portato nel 2002 l’Italia al World Gourmet Summit di Singapore. Grand Hotel Villa Serbelloni Bellagio (Como), dalle 10h30 alle 17h00. Quota € 90 incluso lunch e degustazioni. Informazioni e prenotazioni tel. 02.4987769  
   
   
PRIMO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA TEQUILA DAL 6 AL 11 DICEMBRE 2004 A PORTO VALLARTA  
 
Dal 6 all’11 dicembre la fantastica località di Puerto Vallarta sarà la capitale mondiale di tutte le bevande a Denominazione di Origine Controllata e di quelle a Riconoscimento Regionale. Sedi secondarie del festival saranno le città di Guadalajara, Tequila e Bahía de Banderas. Puerto Vallarta si trova nello stato di Jalisco, che rappresenta uno dei 31 stati del Messico al quale sono associate le tradizioni più significative del paese. Partecipanti ed invitati provenienti da ogni dove offriranno al mondo le loro delizie: si potrà infatti assaporare la Tequila messicana, il Cognac e lo Champagne francesi, il vino della Rioja e di Jerez - regioni della Spagna, il Bourbon del Tennesi, il Whiski canadese, il sake giapponese e molt’altro…Scopo principale di quest’evento sará la possibilitá di stipulare accordi tra le aziende messicane e quelle dei paesi esteri invitati. Saranno infatti presenti produttori, distributori, ristoranti, sommeliers, fornitori di cristalleria ed organizzazioni internazionali. Il programma prevede un calendario fitto di appuntamenti: conferenze, degustazioni, un festival culturale, il torneo di golf intitolato “Copa Embajadores”, un’esposizione gastronomica, una mostra di prodotti di Origine controllata, esibizioni tipiche del luogo ed un rodeo. Per ulteriore informazione sul Primo Festival Internacional della Tequila. E-mail: www.Deorigen.com.mx  ; vallarta@deorigen.Com.mx  
   
   
IL TEATRO DELLA GRAPPA ARRIVA IN TUTTA ITALIA  
 
Riprenderà ad ottobre la tournèe nazionale de L’alcoologia di Socrate, prima commedia teatrale interamente dedicata alla grappa. Dopo aver incantato durante Vinitaly il pubblico veronese, le distillerie di F.lli Francoli, Frattina e Roberto Castagner Acquaviti, sponsor dell’evento e socie dell’Accademia della Grappa e delle Acquaviti, replicheranno il successo con le nuove tappe di Venezia e Milano tra il 4 e il 6 ottobre. Obiettivo sarà dimostrare al pubblico che si può fare cultura del prodotto anche utilizzando l’umorismo. Con questa formula, L’alcoologia di Socrate inaugura un originale modo per comunicare la storia e le qualità della nostra acquavite di bandiera: una commedia divertente che, strappando più di un sorriso, spiega al pubblico come è nata la grappa, come si produce e come si degusta. Grazie a codici e linguaggi nuovi, quindi, l’Alcoologia di Socrate consegna un’informazione essenziale: la grappa è un prodotto tutto italiano con precise caratteristiche di tipicità e qualità. A portare il messaggio in teatro saranno testimonial d’eccezione: Gino Cogliandro, storico componente del Trettrè e Sergio Grasso, Gastrosofo, figura originale fra filosofo e gastronomo. La trama riprende l’antica forma del Teatro Greco per tradurla in una “commedia all’italiana”, ricca di sense of humor ma anche di valori umani. Tra una battuta e l’altra, quindi, gli aromi e i profumi delle grappe saliranno per la prima volta in scena raccontando la propria storia. Lo spettacolo teatrale del 6 ottobre al Teatro Dell’elfo sarà il coronamento di una più ampia iniziativa: a partire dalla metà di settembre, infatti, l’intera città di Milano parlerà di grappa. L’operazione coinvolgerà una selezione di ristoranti milanesi, che con la degustazione di Torba Rossa, del Monovitigno di Nebbiolo e Clarae Uvae, offriranno ai propri clienti un biglietto per lo spettacolo teatrale. L’alcoologia di Socrate entrerà poi nei wine bar più trendy per incontrare i giovani e non trascurerà nemmeno le librerie. Partner dell’iniziativa saranno infatti le Librerie Feltrinelli, da sempre sensibili alla cultura enogastronomica. Nelle sedi milanesi, sfogliando un buon libro, i lettori potranno “conquistare” un biglietto per la serata a teatro. Ma perché la Grappa va in scena a teatro? Risponde Roberto Castagner, Presidente dell’Accademia della Grappa e delle Acquaviti. “La grappa vive oggi un momento dinamico, caratterizzato da un lato dalla selezione di prodotti più vicini al gusto moderno, dall’altro dalla ricerca di nuovi mezzi di comunicazione per far conoscere al pubblico la storia e le caratteristiche di questo prodotto. La grappa, infatti, richiede di essere “raccontata” in modo preciso ma, al tempo stesso, coinvolgente. Abbiamo quindi pensato al teatro, mezzo di comunicazione sin dall’antichità usato per comunicare al pubblico valori importanti”. E se l’Alcoologia di Socrate è ormai un grande successo per il pubblico, lo spettacolo dimostra di piacere anche ai professionisti del vino, i sommelier, che l’hanno voluta per una serata speciale all’interno del programma del 38° Congresso Nazionale, che si svolgerà a Venezia il 4 ottobre. A seguire, l’Alcoologia di Socrate arriverà a Roma e nel sud Italia.  
   
   
DISTILLERIE APERTE 2004: DOMENICA 10 OTTOBRE LA CULTURA DELL’ALAMBICCO SVELA I SUOI SEGRETI  
 
Distillerie aperte, iniziativa nata da un’intuizione di Vicenza Qualità e oggi promossa dall’Istituto Nazionale Grappa, compie tre anni e li festeggia rinnovando l’appuntamento che, domenica 10 ottobre, coinvolgerà la quasi totalità delle distillerie associate su tutto il territorio nazionale: una realtà di rilievo che rappresenta, per volume, oltre il 70% della grappa prodotta in Italia, e dunque nel mondo, essendo la Grappa un distillato esclusivamente italiano. Un appuntamento importante in termini di comunicazione se consideriamo il profilo del consumatore tipo che emerge da una recente indagine condotta dalla società Demoskopea. Secondo l’inchiesta, i consumatori sono prevalentemente uomini - dai 35 ai 50 anni - con maggiore concentrazione al Nord Est e nei grandi centri e non sono certamente dei cultori : il 46% del campione intervistato cita solo alcune marche e ammette di non conoscere le pratiche di degustazione. I veri "esperti" non sono che l' 8% degli intervistati: dichiarano una migliore conoscenza del prodotto e, in base al sapore, sanno riconoscere le diverse tipologie. Il consumo a casa, così come quello fuori casa, risulta ancora concentrato nei mesi più freddi. Forte del buon risultato in termini di presenze registrato lo scorso anno (oltre 11.000 visitatori sono stati accolti nelle distillerie aperte in Piemonte, Lombardia, Veneto, Valle d’Aosta, Trentino, Emilia Romagna e Toscana), distillerie aperte ritorna dunque come utile occasione per avvicinare il consumatore ad un mondo ancora poco noto, seppure parte integrante della nostra cultura. Per un’intera giornata i visitatori potranno accedere liberamente alle distillerie associate all’Istituto Nazionale Grappa e scoprire i segreti di un’arte affascinante in cui la tradizione del passato si coniuga con la moderna tecnologia che permette oggi di ottenere prodotti eccellenti salvaguardando tutte le potenzialità delle vinacce, affinché giungano all'alambicco con tutti i loro profumi più naturali e intensi. Maestri distillatori accoglieranno dunque i visitatori per illustrare la storia e l’evoluzione della grappa, le tecniche di distillazione e i vitigni di origine che determinano personalità e carattere di ogni distillato. Come ogni anno sarà infine possibile partecipare a degustazioni guidate alla scoperta delle migliori produzioni nazionali.  
   
   
GALLOWINEGALLERY, ENOTECA CHE COINVOLGE I SENSI A LA MORRA, NEL CUORE DELLE TERRE DEL BAROLO  
 
Gallowinegallery è un’enoteca situata nella provincia di Cuneo, a La Morra, piccolo paese arroccato su un’irta collina nel cuore delle terre del prezioso Barolo. La caratteristica di Gallowinegallery è di essere specializzata nella ricerca e vendita di vini piemontesi che meritino assaggio e degustazione attenta ; accoglie tuttavia vini di eccellenza di altre regioni italiane e di altre località del mondo e birre artigianali prodotte da microbirrifici italiani. Nelle eleganti stanze affrescate di questa enoteca è stata creata una galleria di profumi e sapori enogastronomici di grande raffinatezza. Sono presenti vini importanti ma hanno ampio spazio prodotti alimentari di qualità molto elevata, che si declinano dal salato al dolce, in un excursus estremamente interessante per i gourmets più esigenti. In un crescendo di gusti che stuzzicano il palato, si possono acquistare prodotti tipici spaziando tra peperoncini ripieni di capperi e acciughe, salse e fondute tartufate, bagna caoda, cognà, salamini al Barolo, tome sott’olio, olio pregiato, frutta sciroppata, torte e altre specialità con le nocciole, confetture, una grande varietà di curiose ed inusuali mostarde, torroni e tantissime altre golosità. E’ questa, una Galleria del gusto che vuole curiosamente coinvolgere anche gli altri sensi. La vista è appagata dal sapiente accostamento di colori che trasmettono dagli scaffali e dalle pareti un messaggio cromatico invitante che ha spesso il suo clou anche con l’esposizione di opere di artisti emergenti. Il gusto e il tatto sono sollecitati da degustazioni di prodotti peculiari abbinati a vini eleganti. Gallowinegallery adotta inoltre il sistema della comunicazione olfattiva, inebriando i visitatori che si avvicinano ai prodotti esposti con profumi che li presentano discretamente. Per meglio consentire agli ospiti di godere appieno delle delizie presenti in enoteca, con regolarità le degustazioni vengono accompagnate da concerti dal vivo di musica jazz quale sottofondo di piacevoli serate. L’aspetto innovativo di questa enoteca è che non si limita ad offrire prodotti enogastronomici, ai visitatori che si vorranno concedere lunghi momenti all’insegna del gusto e dello svago verranno proposti brevi corsi di cucina e di degustazione di vini e di abbinamento dei prodotti, passeggiate a piedi, in bicicletta o a dorso di mulo nelle vigne del circondario, escursioni in elicottero o in mongolfiera. La Gallowinegallery può essere visitata - e si possono ordinare i prodotti direttamente -sul sito www.Gallowinegallery.com  
   
   
SCOTTISH&NEWCASTLE ITALIA: IL PORTAFOGLIO PRODOTTI PARLA ANCHE “BELGA”  
 
La sussidiaria italiana di Scottish&newcastle International stupisce il trade specializzato presentando il nuovo assortimento di “specialty beer” Scottish&newcastle Italia amplia il proprio portafoglio prodotti con un’intera gamma di birre belghe – Brugs, Grimbergen, Maes e Watneys - e la scozzese Mcewan’s Scotch Ale, che saranno così disponibili per l’on trade su tutto il territorio nazionale in fusto da 30 litri. Il Belgio è sempre stata una nazione con una fortissima tradizione birraria (nella sola cittadina di Bruges si sono arrivati a contare negli anni più di 54 birrerie e 400 produzioni artigianali) le cui peculiarità, così come la qualità dei suoi prodotti, sono riconosciute a livello internazionale. Le tipiche birre belghe d’abbazia sono, ad esempio, una parte fondamentale della storia di questa bevanda. Proprio per questo l’introduzione di prodotti come Maes, Grimbergen, Brugs e Watneys – già entrate a far parte del Gruppo Scottish&newcastle nel 2000 in seguito all’acquisizione di Kronenbourg ed Alken Maes - è, per S&n Italia, un passo importante nella creazione di un portafoglio prodotti sempre più completo, che arriva così ad abbracciare un segmento – quello belga – che vanta esercenti e consumatori fedeli ed esperti, legati alla grande tradizione birraria di questa nazione. Sebbene inoltre, secondo Assobirra, il 65% degli italiani preferisca ancora le birre lager, quasi un terzo è attratto dalle birre speciali e, fra queste, le birre belghe d’abbazia Grimbergen, la bianca non filtrata Brugs, la filtrata a freddo Maes e la scoth ale Watney’s sono sicuramente dei gioielli di grande pregio e tradizione. Considerando poi che in Italia le birre d’importazione sono sempre più apprezzate, appare evidente che, per l’on trade, avere una gamma di birre alla spina che spazia dalle più tradizionali alle più particolari è sicuramente un elemento distintivo di grande rilievo, sia per offrire maggior scelta alla clientela attuale che per attrarne di nuova. “Con l’introduzione di queste birre prestigiose, il nostro intento è proprio quello di lavorare a stretto contatto con il trade specializzato - afferma Bruno Bedon, Amministratore Delegato di Scottish&newcastle Italia – al fine di posizionare l’intera gamma in locali di estrazione belga (birrerie/ brasserie) o che comunque desiderino iniziare con prodotti di questa tradizione, e generare vantaggi per tutti gli attori coinvolti.” Grazie a questo tipo di strategia, infatti, al prodotto verrà garantita la sua più naturale collocazione e la massima potenzialità di sviluppo, al trade verrà fornito un prodotto di altissima qualità e tradizione caratterizzato dalla migliore rotazione e dalla massima profittabilità, mentre al consumatore finale sarà offerta e garantita un’esperienza degustativa a tutto tondo, fatta di un mix incredibile di heritage, di un processo produttivo di qualità superiore e di un luogo di consumo che rievoca ed esalta l’atmosfera del paese d’origine. Le due scotch ale, Mcewan’s Scotch Ale e Watneys Scotch Ale, sono invece birre dal carattere forte e deciso con una gradazione alcolica di 8% vol. Ed un caratteristico aroma di caramello. La decisione di Scottish&newcastle Italia di inserirle nel proprio portafoglio è la risposta alle richieste del mercato per questa tipologia di birra di alta qualità che va a soddisfare le esigenze dei palati più ricercati. Le due Scotch Ale sono inoltre per S&n Italia una scelta strategica molto importante da un duplice punto di vista. Per la loro origine vanno infatti ad arricchire le due linee anglosassoni e belga, mentre dal lato della tipologia rappresentano il tassello mancante dell’offerta, poiché completano la gamma già composta da: Lager (Foster’s e Mcewan’s Lager), Ale (Newcastle Brown Ale), Stout (Beamish Irish Stout), Bitter Ale (Bulldog Ale e Slalom Ale), Creamy (John Smith’s), Strong Lager (Bulldog Strong Lager e Slalom Strong Lager) e Sidro (Strongbow). Mcewan’s Scoth Ale, in particolare, è una birra scozzese dalla forte personalità che, presente in Italia sin dagli anni ’90, era già apprezzata e conosciuta dai consumatori. “La presentazione della nuova gamma in distribuzione avverrà grazie ad un’attività di comunicazione veicolata attraverso la stampa specializzata...” - spiega Laura Foralosso, Direttore Marketing di Scottish&newcastle Italia – “...E sarà supportata da materiale Pos realizzato ad hoc per il punto vendita, così come da materiali di visibilità atti a creare e consolidare il posizionamento dei brand nella mente del consumatore, per far sì che i prodotti vengano infine scelti dal consumatore stesso.” Attività di trade loader ed attività promozionali atte sia a stimolare il trial di prodotto da parte del consumatore finale sia a generare nel tempo fidelizzazione vanno a completare il quadro. Nel 2003 S&n ha accresciuto la sua quota nell’on trade in ciascun mercato internazionale. E l’Italia non fa eccezione. Con questi nuovi marchi S&n Italia ha quindi intenzione di continuare ad incrementare questo trend positivo. Sebbene infatti la concorrenza sia molto forte, grazie al trend dei gusti dei consumatori tendente sempre più verso birre “speciali”, S&n si trova in una posizione ottimale per espandere l’appeal e la distribuzione dei suoi marchi chiave. Già nel 2003 infatti marchi come Slalom e Bulldog hanno fornito eccellenti risultati, con un progresso entusiasmante nelle vendite dei prodotti alla spina. I prodotti in bottiglia da 33cl della gamma Grimbergen e di Brugs verranno distribuiti sia nell’on che nell’off trade da Turatello Italia, con cui S&n Italia ha un forte rapporto di partnership per la commercializzazione dei suoi marchi.  
   
   
LINDOR FONDENTISSIMO E BOULE NOCCIOLATTE LINDT QUESTE LE NOVITÀ PER L’AUTUNNO 2004  
 
L’impegno di mantenere la “qualité supèrieure” è la base e la chiave del successo di Lindt & Sprungli che, da oltre 150 anni, produce il “miglior cioccolato”. Dalla passione dei Maitres Chocolatiers nasce l’ampia gamma di praline in grado di soddisfare qualsiasi appassionato: dal tradizionalista amante del “classico”, al più esigente, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Lindor Fondentissimo: per venire incontro al sempre crescente numero di estimatori del cioccolato fondente, i Maitres Chocolatiers di Lindt hanno sviluppato nell’ottobre 2003 una speciale ricetta “Limited Edition” di Lindor con una elevata percentuale di cacao: Lindor Fondentissimo. Il gradimento del pubblico è stato tale che Lindt ha deciso di inserire stabilmente il Fondentissimo nella gamma Lindor a partire dal prossimo autunno. La forma della boule è quella classica tondeggiante, con un guscio di finissimo cioccolato. Il cuore’ della pralina si caratterizza per la consueta scioglievolezza di tutti i Lindor, accentuando le caratteristiche del fondente. Il superlativo assoluto che definisce il Lindor (fondentissimo) si richiama all’elevato contenuto di cacao, pari al 60%. Lindor è la pralina più amata e conosciuta di Lindt grazie all’esclusività della sua ricetta: un guscio di finissimo cioccolato racchiude un morbido ripieno irresistibilmente scioglievole. E’ proprio il suo ripieno, frutto di una ricetta gelosamente custodita dai Maitres Chocolatiers Lindt da oltre 50 anni, a renderlo una delizia unica nel panorama del cioccolato. Il gusto latte, caratterizzato dal colore rosso, è il più noto ed apprezzato, tuttavia il prodotto è disponibile in altri 4 gusti: fondente, bianco, nocciola e caffè, tutti caratterizzati da un inconfondibile scioglievolezza del ripieno. Lindor Fondentissimo sarà disponibile al pubblico a partire da ottobre 2004. Boule Nocciolatte: i Maitres Chocolatiers hanno rivisitato una ricetta classica, unendo l’inconfondibile cioccolato al latte di Lindt con pregiate nocciole intere: nasce così la nuova Boule Nocciolatte. Un guscio di finissimo cioccolato al latte racchiude una nocciola intera perfettamente tostata, immersa in una morbida crema alle nocciole. Dall’estetica molto invitante, a doppio fiocco in un elegante incarto blu metallizzato, Boule Nocciolatte rappresenta una delle specialità golose di Lindt. Boule Nocciolatte, la pralina croccante nata dall’unione delle migliori nocciole con cioccolato di primissima qualità, rientra nella gamma Specialità Praline con nocciola Lindt e va a completare un’offerta di ricette che soddisfano i palati più esigenti e che variano dalle praline ai Frutti di Bosco, ai classici Giandujotti, sino alle praline delle Feste con vero Panettone e Pandoro. La nuova Boule Nocciolatte sarà disponibile per gli appassionati a partire da ottobre 2004.  
   
   
LE PROPOSTE GOLOSE DI RICHART PER LE PROSSIME FESTE  
 
Graines de Gourmets. Disegna il dessert dei tuoi sogni che vorresti condividere. Ecco il tema goloso e generoso del 13e Concorso .Graines de Gourmets. Organizzato da Michel Richart attraverso le sue boutique. 3000 disegni realizzati da altrettanti bambini nel mondo, per arrivare a 13 disegni finalisti riprodotti sul cioccolato: .Un cocktail di gelato., .Moon Cherry., .Dream Ice Cream., .Mantecado de dulces....Un idea regalo giocosa e simpatica. Cioccolatini che ameranno grandi e piccoli. Strutture e sapori differenti per l’iniziazione ai piaceri della degustazione. Vaniglia, pralinato, albicocca, arancia; i profumi della nostra infanzia da riscoprire con i più giovani e vivere con loro l’inizio di una passione che durerà sicuramente tutta la vita. Confezione da 9 cioccolatini .Graines de Gourmets a partire da 11,50. La Cave à Chocolats. Lusso e voluttà. Un’arte di vivere il cioccolato. Quando il cioccolato diviene una vera arte del vivere, i conoscitori, i cioccofili, si prendono cura dei loro preziosi cioccolatini come farebbe un amante del vino o dei sigari. Per ben conservarli e presentarli in modo ideale, Michel Richart ha ideato una Cave à chocolats..Un superbo cofanetto in radica d’olmo verniciato con ben 17 mani d’olio, che preserva i sapori e mette in scena la cerimonia della degustazione. Un termometro ed un igrometro permettono di conoscere se le condizioni di stoccaggio sono ottimali, altrimenti, sarà sufficiente spostare la Cave in un altro luogo. Puoi ricevere 7 cassetti di cioccolatini assortiti, scegliendo fra le collezioni Richart. Bulles d’Infusions. Momento frizzante. Il dente sgranocchia un rotondo e croccante cioccolatino...La morbidezza di una ganache allo Champagne Blanc de Blanc si diffonde sul palato...Sorpresa. Al cuore si rivela un gusto d’infusione di erbe aromatiche...Emozione allo stato puro...Una degustazione indimenticabile....Bulles d’Infusions. È il nome di questa collezione 2004 della linea Emotion Pure di Michel Richart. Un nome che ben rappresenta la dualità della festa, con l’alleanza fra Champagne e concentrati d’infusione: tè verde o tè nero, verbena, finocchio, fiori d’arancio, timo, rosmarino...7 cioccolatini differenti per 7 sapori inediti, che appartengono alla famiglia delle Erbe...la confezione da 16 cioccolatini .Bulles d’Infusion a partire da 13,50. Les Truffes Tradizione festiva, Un Natale senza le truffes non è un vero Natale Quelle di Michel Richart sono delle truffes tradizionali, realizzate all’antica maniera. Le propone nella famiglia dei Balsamici ripiene di puro cioccolato e o nella famiglia dei Fruttati ripiene di frutti rossi. La ganache montata apporta leggerezza e tenerezza, la copertura al cioccolato è appena croccante. Meraviglioso e sensuale contrasto fra croccante e morbido. Truffes quadrate, questa è l’originalità di Michel Richart. Truffes ultra fresche da degustare senza moderazione e senza indugio, sarebbe un danno lasciarle aspettare: arriveranno dalla produzione alle boutiques ogni due giorni. Truffes da assaporare durante la veglia in vestaglia, sotto l’albero, nel corso di una cerimonia conviviale e golosa. Cofanetto da 9 Truffes ultra fresche classiche o aromatizzate a partire da 9,50 .  
   
   
ERIDANIA RIVOLUZIONA IL MERCATO DELLO ZUCCHERO INAUGURANDO IL SEGMENTO DEI FUNZIONALI @TIV’IN, IL PRIMO ZUCCHERO CHE ASSOCIA ALLA BONTÀ E ALL’ENERGIA DELLO ZUCCHERO I BENEFICI DELLA FIBRA  
 
Dall’esperienza Eridania nasce @tiv’in, il primo zucchero, frutto della combinazione di Zefiro, la qualità premium di Eridania ad immediata solubilità e di inulina, la fibra alimentare vegetale estratta in modo naturale dalla radice della cicoria. Si tratta a tutti gli effetti di un alimento funzionale, che associa all’energia garantita dallo zucchero i benefici salutistici della fibra prebiotica, l’inulina, un carboidrato complesso (oligosaccaride), che migliora le funzioni dell’organismo, rinforzando la flora batterica e riequilibrando il funzionamento del tratto intestinale. L’inulina agisce direttamente sui batteri “buoni” presenti naturalmente nell’intestino, i bifidobatteri, rigenerandoli e favorendone la crescita (effetto prebiotico). Utilizzata quotidianamente, l’inulina contribuisce a rinforzare la flora batterica e le difese naturali, a regolarizzare l’intestino e a mantenere in equilibrio l’organismo. @tiv’in inaugura un nuovo segmento, quello degli zuccheri funzionali, rispondendo alle esigenze di un consumatore attento alla propria dieta alimentare e sempre più consapevole che l’alimentazione impatta ed influenza nel tempo la salute. Ideale per tutta la famiglia, @tiv’in è naturale, buono e dolce come lo zucchero e può essere utilizzato in sostituzione dello zucchero tradizionale per dolcificare bevande calde e fredde, yogurt, cereali e macedonie. Quest’anno @tiv’in è stato al fianco del team italiano partito alla conquista del K2 in Karakorum, spedizione organizzata in occasione del 50° anniversario della memorabile impresa nazionale guidata da Ardito Desio e portata a termine nel 1954. La scelta di seguire l’importante avvenimento sportivo è nata dal presupposto che un apporto bilanciato di zuccheri semplici e complessi nell’alimentazione quotidiana sia fondamentale per il massimo rendimento atletico (soprattutto se lo sforzo è effettuato ad alta quota) e funzionale al risultato della performance e al generale equilibrio psico-fisico. Per questo motivo Eridania ha scelto di affiancare la spedizione con “Classico”, lo zucchero tradizionale semolato bianco, da sempre sinonimo di energia, concentrazione e vitalità, nei formati zollette e bustine pronti all’uso, e con @tiv’in, che, grazie alla presenza dell’inulina, aiuta a rinforzare le difese naturali, il buon funzionamento del tratto intestinale e contribuisce all’equilibrio psico-fisico complessivo. Relativamente ad @tiv’in in particolare è stato avviato a luglio un test su 20 componenti della spedizione presso il campo base K2 sud a 5.000 metri. La vetta è stata raggiunta anche grazie all'energia fornita dallo zucchero. Infatti, fra i cinque alpinisti saliti a quota 8611, quattro di loro facevano parte del gruppo dei tester, e in particolare Michele Compagnoni e Ugo Giacomelli - negli ultimi giorni di scalata - hanno sempre utilizzato @tiv'in. La promessa di equilibrio di @tiv’in si incontra anche nel pack: l’astuccio è infatti caratterizzato dal tradizionale rosso “Eridania”, sinonimo di energia e di vitalità, e dal verde che richiama il concetto di natura e benessere. Studiato in bustine monodose per un corretto apporto di fibra in ogni momento della giornata, @tiv’in è pratico e facile da usare e può essere portato con sé per utilizzarlo durante ogni pausa. @tiv’in è già disponibile al grande pubblico presso la grande distribuzione. Prezzo consigliato: 1.99 Euro  
   
   
CACIOTTE AI SAPORI “I TIPICI” DEL GRUPPO FATTORIE ITALIA: I BUONI FORMAGGI TIPICI DELLA TRADIZIONE MARCHIGIANA  
 
Zone dedite alla produzione di latte si trovano praticamente in ogni regione d’Italia. Per non parlare, poi, dei formaggi. In questo caso, si potrebbe addirittura dire: “paese che vai, formaggio che trovi”, tali e tante sono le tipologie casearie che, partendo dalla tradizione locale, sempre più spesso trovano estimatori anche in altre regioni. Tutelare e valorizzare queste tipicità e, al tempo stesso, sviluppare le strategie di marketing, commerciali e distributive più idonee per portare il meglio delle produzioni locali in tutto il Paese è la missione assegnata da Cooperlat, Azienda leader nel settore lattiero - caseario, al marchio Gruppo Fattorie Italia, con l’obiettivo di farne il punto di riferimento per la distribuzione e i consumatori. Cooperlat - Gruppo Fattorie Italia, con sede a Jesi (Ancona), può contare su più di vent’anni di storia fatta da piccole imprese che sono diventate grandi successi. Composta da 15 cooperative agricole che associano circa 2.500 allevatori che operano in 8 regioni italiane e forniscono la materia prima latte, l’Azienda è, oggi, una grande realtà agro-alimentare: tra le prime Aziende italiane nel settore lattiero - caseario e sempre più importante all’estero. Gruppo Fattorie Italia, un nome che già di per se stesso evoca naturalità e gusto e che si associa perfettamente ai valori da localismi alimentari, promuove la riscoperta di sapori squisitamente tradizionali, garantendo, nel rispetto dei metodi di produzione di un tempo, il mantenimento della qualità e della tipicità. Gruppo Fattorie Italia seleziona e produce, rendendoli disponibili oltre i loro confini originari, i buoni formaggi della migliore tradizione regionale, valorizzando e tutelando le imprese agricole locali: operare affinché ogni prodotto non sia soltanto buono e sano oggi, ma continui ad esserlo nel tempo grazie a un controllo costante delle materie prime e delle modalità produttive e alla volontà di non snaturare la tradizione è la filosofia che caratterizza il Gruppo Fattorie Italia. Nella sua proposta di prodotti caseari, Gruppo Fattorie Italia contribuisce alla diffusione in tutto il Paese di formaggi D.o.p. (i valtellinesi Bitto e Valtellina Casera, la marchigiana Casciotta di Urbino, la Mozzarella di Bufala Campana), della Mozzarella fresca Sibilla S.t.g. (Specialità Tradizionale Garantita), di formaggi tipici e della buona tradizione regionale (il Pecorino Valmetauro, dal sapore dolce e delicato; il Cacio Nocello della Valmetauro, stagionato nelle foglie di noce; il formaggio Pecorino di Fossa “Santa Caterina”; le Caciotte ai Sapori “I Tipici”; il formaggio Tufino, al tartufo di Acqualagna; il Cacio in forma di limone della Valmetauro; i valtellinesi Scimudin e Crotto Ombra). Il Gruppo Fattorie Italia ha selezionato e produce cinque specialità di Caciotte ai Sapori “I Tipici”: Caciotta al tartufo: dal profumo e dal gusto caratteristico, nasce dalla sapiente unione del latte di pascoli ricchi di erbe aromatiche con il tartufo di Acqualagna, uno dei tartufi più famosi e pregiati. Caciotta alle noci: nasce dall’antica usanza locale di aromatizzare il formaggio con pezzi di noci sgusciate, che ne esaltano e ne accentuano il gusto. Caciotta alle olive: un aroma inconfondibile e un gusto fresco, ottenuti con l’aggiunta di olive denocciolate in rondelle, secondo un’antica tecnica di lavorazione. Caciotta al peperoncino: l’aggiunta di pezzetti di peperoncino essiccato e triturato, le conferiscono un sapore leggermente piccante. Caciotta ai funghi porcini: delizioso formaggio misto, ottenuto con l’aggiunta di funghi porcini essiccati (Boletus Edulis e relativo gruppo) e aroma.  
   
   
UN PIATTO DAL SAPORE PIENO E SFIZIOSO, PENSATO PER CHI HA POCO TEMPO DA DEDICARE AI FORNELLI: LE LINGUINE ALLO SCOGLIO DI APPETAIS  
 
Appetais presenta un primo piatto tradizionale e dal sapore supremo: Le Linguine allo Scoglio. Un’appetitosa novità che unisce le preziose qualità nutritive del pesce alla raffinatezza e bontà dette linguine. Un piatto dal sapore pieno e sfizioso, pensato per chi ha poco tempo da dedicare ai fornelli, ma non vuole rinunciare alla buona cucina. Appetais con le novità Linguine allo Scoglio amplia la gamma dei primi piatti, perché sa bene quanto gli italiani amino la pastasciutta. Esiste infatti cibo più naturale e semplice della pasta? Conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo sia per la bontà che per le straordinarie proprietà nutritive, la pasta è l’ingrediente principe della dieta mediterranea. Solo semola di grano duro e acqua, senza l’aggiunta di conservanti né coloranti. Le linguine, in particolare, sono il tipo di pasta che più esalta i condimenti a base di pesce. Se poi alle qualità delle linguine si aggiungono le straordinarie caratteristiche organolettiche del pesce, ecco che il binomio si fa eccezionale.., tanto da divenire una vera esplosione di gusto e benessere. Il pesce è salute, energia, leggerezza. Come dimenticare d’altronde la sua ottima capacità nutrizionale e il suo basso apporto di grassi E se gli italiani lo consumano poche volte alla settimana, è solo perché necessita dì lunghi tempi di preparazione. Per assaporare una buona porzione di pesce già “pulito e tagliato”, perché non scegliere il piatto pronto surgelato Linguine allo Scoglio Appetais? Preparate con teneri e gustosi pezzetti di calamari, gamberi e cozze già cotti e poi surgelati singolarmente, le Linguine allo Scoglio Appetais uniscono l’aroma ed il sapore tipici della cucina mediterranea.  
   
   
PARMIGIANO-REGGIANO: COME COMUNICARE NATURALITÀ ED UNICITÀ  
 
“La nostra mucca ‘Intrusa’ prima o poi entrerà nella zona d’origine del Parmigiano-reggiano? La risposta è semplice: se Paperino diventasse fortunato come Gastone, sarebbe ancora Paperino?”. Così Marco Testa ha concluso il suo intervento presentando i nuovi spot della campagna pubblicitaria del Parmigiano-reggiano, che vedono ancora una volta la mucca Intrusa alle prese con il bonario casaro che sorride ai suoi inutili e goffi tentativi di entrare nella zona d’origine del Parmigiano-reggiano. “Eh!! Non so cosa mangi!!”. Ecco quindi che la nuova campagna, realizzata come la precedente dalla Max Information di Bologna (Gruppo Armando Testa), si pone in continuità con la linea di comunicazione che il Consorzio si è dato fin dal 2001: per il Parmigiano-reggiano, prodotto naturale per eccellenza, occorre controllare in maniera assoluta l’alimentazione delle bovine, proibire i foraggi fermentati e riuscire così a fare il formaggio in modo naturale, senza l’uso di additivi, con una lunga stagionatura e quindi con aromi inimitabili. “Perdere la nostra naturalità – ha affermato Andrea Bonati, presidente del Consorzio – sarebbe come perdere la nostra identità, la nostra storia, la cultura del prodotto che anima i nostri produttori. Con questa campagna il Consorzio vuole continuare a comunicare al consumatore che l’unicità e la superiorità del prodotto si basano su scelte rigorose e regole impegnative che ogni giorno i nostri produttori mettono in atto per garantire quel livello qualitativo che non ha uguali”. “Proseguendo con questa campagna – ha continuato Leo Bertozzi, direttore dell’ente di tutela - si vuole sottolineare l’identità distintiva e la superiorità del prodotto. Abbiamo voluto continuare con questa modalità di comunicazione, con un linguaggio immediato, accattivante e che colpisce per come racconta il forte legame con il territorio del Parmigiano-reggiano”. La nuova campagna pubblicitaria è stata presentata a Modena, al termine del convegno “Evoluzione della comunicazione pubblicitaria del Parmigiano-reggiano”, organizzato all’interno delle celebrazioni per il 70° del Consorzio. Fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1934, il Consorzio ha avuto tra i suoi scopi, oltre alla tutela ed alla salvaguardia del Parmigiano-reggiano, anche quello di promuovere la conoscenza ed il consumo del formaggio. Rileggere l’attività di comunicazione del Consorzio, grazie al recupero di tutti i filmati pubblicitari e degli spot televisivi e radiofonici, è stato lo scopo del convegno. Uno degli obiettivi prioritari del Consorzio è la marchiatura delle forme di formaggio provenienti dalla zona d’origine. Il primo filmato pubblicitario del Consorzio dal titolo “Un prodotto vanto della nostra terra” testimoniava lo sforzo di comunicare tale distinzione e evidenziava le ragioni delle superiori caratteristiche del Parmigiano-reggiano. L’anno di questa prima produzione è il 1954, a ulteriore testimonianza di un primato indiscusso. In quell’anno fu promulgata la legge sulle denominazioni d’origine che determinò la costituzione di tanti consorzi di tutela, mentre il nostro, con vent’anni di vita, era già in grado di produrre un cortometraggio promozionale. I successivi filmati sono un esempio di come le strategie del messaggio pubblicitario si sono evolute nell’ultimo mezzo secolo. Negli anni ’60 il Consorzio ha scelto la via del testimonial, affidandosi prima a Giorgio Gaber, poi a Gino Bramieri e infine a Francesco Mulè. Durante gli anni ’70 la pubblicità scopre un nuovo filone di comunicazione attraverso personaggi in cartoni animati, ed il Consorzio imposta la propria comunicazione su cinque simpatici Briganti mattacchioni alla ricerca dell’Isola del tesoro, cioè il comprensorio dove si produce il Parmigiano-reggiano. La comunicazione del Consorzio, dopo aver puntato per anni sulla zona d’origine, la stagionatura, il latte senza additivi, si sposta ora sulle proprietà organolettiche del Parmigiano-reggiano. Giungiamo così al 1975, quando il nuovo spot si rivolge a chi fa attività sportiva, per raccontare il Parmigiano-reggiano come alimento ideale per un’alimentazione completa e funzionale. Negli anni ’80 si assiste al boom degli spot televisivi da 30 secondi. Da allora furono realizzate diverse campagne – Vuoi mettere! è Parmigiano-reggiano, Tanti punti di differenza, Manca un puntino, Giovanni, I diavoli, Donatello. Per tutti gli anni ‘90, la strategia di comunicazione del Consorzio è stata quella di puntare su di un messaggio pubblicitario con nuovi film ogni anno. Nell’anno 2000 il Consorzio decide di cambiare strategia, puntando su un messaggio capace di rimanere nella memoria del consumatore ed avvicinare il prodotto ad un target più giovane: i futuri consumatori. Nascono così le campagne multisoggetto con protagonista la “mucca Intrusa”, un’immagine forte, ironica e innovativa. L’evoluzione della comunicazione pubblicitaria è stata analizzata dai relatori del convegno di Modena. Per il sociologo Giampaolo Fabris “il Parmigiano-reggiano è riuscito a divenire un prodotto totemico, ad imporsi anche nei grandi mercati globalizzati come icona emblematica della via italiana al cibo e come protagonista prestigioso della dieta mediterranea. Il Parmigiano-reggiano è in piena sintonia con quei trends che generano l’ottagono della modernità alimentare – sapore, salute, supernaturalità, sensorialità, storia, servizio, shopping strategy, sapere – e conserva fortemente la sua matrice artigianale, dove l’uomo è ancora protagonista in tutta la filiera”. Come si è evoluta la presenza del cibo e dell’alimentazione nella televisione è stato l’oggetto dell’intervento di Bruno Gambacorta, giornalista di Rai Due, autore della rubrica “cult” Eat Parade. “Il mezzo televisivo, oltre ai limiti della semplificazione e del rischio dell’inflazione del messaggio, consente un’alfabetizzazione del grande pubblico, la difesa dell’identità gastronomica italiana e l’educazione all’alimentazione”. Cecilia Robustelli, docente dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha presentato una lettura della comunicazione linguistica nelle pubblicità del Parmigiano-reggiano, ed ha sottolineato come “la lingua italiana si combini con una serie di altri linguaggi (musicale, visivo...) non solo per intrattenere l’utente, ma addirittura per comunicare con lui. Il linguaggio di tipo “settoriale” usato nei vari messaggi pubblicitari si può ricondurre alle caratteristiche generali dell’italiano comune”.  
   
   
DA OGGI LA QUALITÀ PLASMON A MINOR PREZZO IL LEADER DEL BABY FOOD HA RIDOTTO DEL 10% IL PREZZO DEGLI OMOGENEIZZATI  
 
Buone notizie per le mamme italiane alle prese con il caro-prezzi: già dal mese di luglio gli omogeneizzati Plasmon hanno un prezzo più conveniente. Sugli scaffali dei supermercati e degli ipermercati, infatti, le quasi quaranta varietà di vasetti di carne, pesce e frutta sono disponibili ad un prezzo ridotto mediamente del 10%. L’iniziativa dell’azienda leader nel settore del baby food punta a rispondere alle esigenze delle famiglie con bambini piccoli, intervenendo proprio sui prodotti che più incidono nella spesa per l’alimentazione dell’infanzia, gli omogeneizzati. Il costo di una confezione di due vasetti di carne, per esempio, nella distribuzione moderna si assesterà tra i 2.45 e i 2.59 €, a seconda delle aree geografiche.  
   
   
DA ALCE NERO, SORSI DI NATURA E BENESSERE: ARRIVANO I NUOVI SUCCHI DI FRUTTA 100% MELA E PERA BIO IN CONTENITORI VETRO ED ETICHETTA BRAILLE PER NON VEDENTI  
 
Da oggi, con Alce Nero, i succhi di frutta fanno ancora più bene, e non solo alla salute. Grazie alle nuove ed esclusive etichette con il nome del prodotto in Braille riconoscibili al tatto, Alce Nero lancia il suo impegno volto a sottolineare e sensibilizzare una maggiore attenzione sociale a favore di categorie portatrici di handicap visivi. Stiamo parlando del Succo 100% Mela Bio e Succo 100% Pera Bio Alce Nero, le due nuove referenze che vanno ad arricchire la linea dei Succhi di Frutta Alce Nero, ottenuti dalla spremitura di frutta coltivata secondo il metodo dell’agricoltura biologica che esclude la presenza di Ogm, disponibili nelle nuove confezioni in vetro da 500 ml con etichette Braille per non vedenti. Succo 100% Mela Bio, ottenuto dalla spremitura di cinque mele fresche coltivate nelle terre più vocate delle campagne venete e trentine e Succo 100% Pera Bio, ottenuto dalla spremitura di cinque pere fresche coltivate nelle campagne romagnole, sono i nuovi gusti proposti da Alce Nero. Prodotti con frutta proveniente esclusivamente da coltivazioni biologiche, ovvero coltivata senza l’impiego di fertilizzanti o pesticidi di sintesi, i nuovi Succhi 100% Mela Bio e 100% Pera Bio non contengono saccarosio aggiunto né conservanti sono quindi ideali nell’alimentazione dei bambini sin dai primi mesi di vita. Con i Succhi 100% Mela e Pera Alce Nero ci si nutre di natura in qualunque stagione e in qualunque luogo, soddisfacendo il palato e ottenendo una fonte inesauribile di benessere quotidiano. Il Succo 100% Mela Bio è fresco e gustoso. Dalla spremitura della polpa di mele fresche provenienti da coltivazioni biologiche nasce questo drink squisitamente genuino e dissetante che racchiude in sé tutto il benessere della natura. Facilmente digeribile, adatta a qualsiasi età, la mela svolge un’azione rinfrescante e disintossicante; inoltre ha un effetto stimolante e decongestionante sul fegato e aiuta a regolare la flora. Ideale dopo un prolungato lavoro mentale o fisico, grazie all’elevata presenza di sali minerali e vitamine, la mela aiuta a risanare le “perdite” subite e il suo succo leggermente acidulo calma l’arsura della sete mentre i suoi zuccheri ridanno al corpo parte delle calorie consumate. Sapore, profumo, fragranza e, soprattutto, proprietà nutritive, sono racchiuse nel nuovo Succo 100%. Pera Bio Alce Nero. Ottenuto dalla spremitura di cinque pere fresche, è ricco di zuccheri semplici e di rapida assimilazione, come il fruttosio e di vitamine. Altamente digeribile, svolge un’azione diuretica e rinfrescante ed è particolarmente indicato nell’alimentazione di tutta la famiglia. Una grande armonia di gusto e proprietà nutritive, un prodotto che rientra in un approccio di “social responsability”, la stessa filosofia che caratterizza tutti i prodotti Alce Nero, marchio da sempre particolarmente attento al rispetto dell’ambiente.  
   
   
INTEGRA VITAMINELLE: ANCHE LA SALUTE DEGLI ADULTI SI CONCEDE UN PECCATO DI GOLA  
 
Integra Vitaminelle è stato e continua ad essere il primo e l’unico integratore multivitaminico per adulti in morbide e golose caramelle toffee, da assaporare lentamente, con gusto. Un peccato di gola che serve, in questo caso, ad assicurarsi ogni giorno la quantità raccomandata delle Vitamine più importanti per il benessere dell’organismo. L’importanza delle Vitamine per il benessere psico-fisico. Le Vitamine hanno un ruolo fondamentale per la salute e il benessere fisico e mentale dell’organismo. Si potrebbe rimanere digiuni anche per una settimana, ma la Scienza dell’Alimentazione ha dimostrato che non si può fare a meno quotidianamente delle Vitamine: esse non sono un optional nutrizionale, bensì il motore delle cellule. Le Vitamine, infatti, intervengono in molte funzioni dell’organismo e, in particolare, svolgono un ruolo essenziale e insostituibile nel metabolismo, ossia nel corretto utilizzo dei nutrienti da parte dell’organismo in quanto catalizzatori di tale funzione. Inoltre, alcune Vitamine contrastano l’azione degli agenti ossidanti (i cosiddetti “radicali liberi”), elementi ritenuti responsabili o, comunque, cofattori di molte malattie. Tuttavia, l’organismo umano non è in grado di produrre autonomamente le Vitamine in quantità sufficiente per soddisfare i propri bisogni e deve, quindi, procurarsele all’esterno attraverso il cibo. Se l’alimentazione è equilibrata, e cioè comprende tutti gli alimenti, con abbondanza di frutta e verdura fresche, l’organismo riceve quotidianamente tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno, fra cui le Vitamine. Se, al contrario, e come succede sempre più spesso, l’alimentazione non è equilibrata, l’apporto di Vitamine diventa insufficiente. Inoltre, bisogna tenere presente che gli alimenti che arrivano oggi sulla nostra tavola non sempre sono ricchi di Vitamine in quanto i metodi e i tempi di conservazione e di preparazione, il caldo e la luce ne distruggono buona parte. Se a ciò si aggiunge il fatto che particolari condizioni ambientali, il fumo, l’inquinamento, le radiazioni e lo stress comportano un maggior fabbisogno di Vitamine da parte dell’organismo (per lo meno di alcune) e che talune abitudini di vita sbagliate, come un eccessivo consumo di alcool o la necessità di assumere certi tipi di farmaci, possono rendere l’organismo meno capace di assimilare questi preziosi elementi, si comprende come sia difficile raggiungere i cosiddetti R.d.a. O L.a.r.n., e cioè i livelli di assunzione di Vitamine raccomandati dalle Autorità Sanitarie preposte alla tutela della salute. Integra Vitaminelle è il modo più semplice, piacevole e goloso per prevenire l’eventuale insorgere di problemi legati alla carenza di Vitamine e conservare l’organismo in perfetta salute. Questo integratore contiene, infatti, ben 11 Vitamine in dosi ottimali: B1, B2, B6, B12, C, E, H, K1, Pp, Acido Pantotenico e Acido Folico. In particolare: Vitamine del Gruppo B (B1, B2, B6, B12, Vitamina H, Vitamina Pp, Acido Pantotenico): intervengono nei principali processi metabolici, compresi quelli legati alla produzione di energia. Contribuiscono al mantenimento della funzionalità del sistema nervoso. Vitamina C: oltre all’azione antiossidante, che aiuta a contrastare i processi di invecchiamento, facilita l’assorbimento del Ferro e rafforza il sistema immunitario. Contribuisce a mantenere sani i capillari, i denti e le gengive. Vitamina E: svolge un’importante azione antiossidante, che protegge le cellule dall’invecchiamento. Vitamina K1: interviene nei meccanismi coagulativi ed esplica una funzione protettiva sulle pareti vasali, regolandone la permeabilità e aumentandone la resistenza alla rottura, in sinergia con la Vitamina C. Acido Folico: è importante per il corretto sviluppo dei globuli rossi e aiuta a prevenire alcune forme di anemia. Integra Vitaminelle non contiene zuccheri e ciò lo rende indicato anche nelle diete ipocaloriche e per coloro che soffrono di diabete o che vogliono contenere la quantità quotidiana di calorie. Inoltre, è senza coloranti e senza conservanti artificiali. Ogni Vitaminella contiene il 50% di R.d.a. Sono, quindi, sufficienti 2 Vitaminelle al giorno per soddisfare il fabbisogno giornaliero raccomandato delle Vitamine presenti nella formulazione. Integra Vitaminelle è disponibile nel gusto goloso Limone. Confezione da 100 g. Di caramelle toffee (circa 25 caramelle), singolarmente incartate, inserite in astuccio a sua volta sigillato con pellicola trasparente. Prezzo al Pubblico € 8,00. In Farmacia.  
   
   
L’ACQUA DI CAUTERETS DI GALENIC: LE PROPRIETÀ TERAPEUTICHE DELLE TERME CONCENTRATE E ATTIVE  
 
Cauterets è una stazione termale situata nella parte centrale della catena dei Pirenei a circa 930 m d’altitudine, non lontana da Lourdes. A Cauterets sgorga un’acqua minerale calda, da tempo conosciuta per i suoi benefici effetti sulla pelle. Si tratta di un’acqua biologicamente attiva che, nel suo lungo percorso nelle viscere della terra, si carica di preziosi elementi minerali, in particolare di zolfo, silicio, e poi di magnesio e zinco. Nel momento in cui sgorga, per effetto dell’ossigeno dell’aria, lo zolfo si riduce in composti sulfurei e tiosolfati, capaci di svolgere sulla pelle una “miracolosa” azione riequilibratrice. Dunque l’acqua appena sgorgata dalla terra, per effetto dell’aria, modifica la sua composizione, diventando non solo preziosissima ma addirittura terapeutica per la pelle affetta da disequilibri. La sua azione benefica deriva principalmente dal suo contenuto in zolfo ridotto, che è assimilabile dal nostro organismo essendo già presente in alcuni tessuti, come quello epatico e quello cutaneo, nei quali svolge un’azione parassiticida e battericida. E’ stato dimostrato che l’Acqua di Cauterets, concentrata al 10%, è sufficiente a inibire il 41% dell’attività enzimatica responsabile della seborrea. In particolare l’Acqua di Cauterets svolge: un’azione seboregolatrice inibizione degli enzimi - diminuzione della seborrea - opacizzazione della pelle, un’azione cheratoriduttrice, liberazione dei pori cutanei - diminuzione delle imperfezioni e loro prevenzione, un’azione riparatrice “gommage” delicato della cute -attenuazione dei segni lasciati dalle imperfezioni, un’azione anti-irritante decremento degli acidi grassi presenti sulla pelle -diminuzione delle irritazioni. In sintesi: l’Acqua di Cauterets possiede un notevole potere regolatore sulla secrezione del sebo e sull’ipercheratinizzazione del follicolo, riuscendo nel contempo ad eliminare le impurità e a sedare l’irritazione. Grazie all’esclusivo procedimento attuato dai laboratori Galénic l’Acqua di Cauterets viene prelevata direttamente dalle viscere della terra, tramite un articolato sistema dì canalizzazione che la trasporta, intatta, fino ad uno stabilimento sito nelle immediate vicinanze delle terme dove viene elaborata. Solo così le sue proprietà terapeutiche possono mantenersi integre ed attive. Per ottimizzare e potenziare l’efficacia dei prodotti, all’Acqua di Cauterets sono stati quindi associati altri principi attivi, caratterizzati da azioni sinergiche fondamentali per il trattamento della pelle lucida, grassa e problematica: Chelati di zinco: composti organici, nei quali lo zinco viene “imprigionato” diventando più potente nell’inibire gli enzimi responsabili della seborrea. Il Ctab: un’associazione di Bromuro di Cetrimonio e Clorexidina, due antibatterici che si oppongono alla proliferazione dei germi, tipica della pelle grassa. Acido salicilico: regolatore della cheratinizzazione, D-pentenolo: dal potere profondamente idratante, di grande aiuto alla pelle in difficoltà, Microsfere di polietilene: ad azione esfoliante, nel pieno rispetto dell’equilibrio epidermico, Polveri opacizzanti e argilla purificante: assorbenti l’eccesso di sebo, per una pelle immediatamente e naturalmente opaca.  
   
   
DAI LABORATORI DUCRAY KERACNYL, IN VENDITA SOLO IN FARMACIA, RISOLVE IL PROBLEMA DELLA PELLE ACNEICA  
 
Per acne si intende una patologia dermatologica piuttosto frequente, soprattutto in età giovanile. Le cause sono fondamentalmente tre: la Seborrea: ovvero un’iperproduzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, sotto stimolo ormonale, la ritenzione del Sebo: causata sia meccanicamente dall’aumentata adesione dei corneociti, sia chimicamente da un’alterazione del sebo stesso; a sua volta danneggiato da un batterio, l’Infiammazione: conseguenza logica e comprensibile delle prime due cause. Secondo la diversa incidenza dei tre fattori, l’acne si presenta in forme diverse: Acne Ritenzionale: caratterizzata da punti neri e microcisti, Acne Infiammatoria: caratterizzata da pustole, papule e noduli, Acne Mista: caratterizzata da forme intermedie. A causa dell’estrema sensibilità delle ghiandole sebacee all’azione degli ormoni, in particolare agli androgeni, l’acne si manifesta particolarmente nel periodo pre-puberale e guarisce in modo spontaneo attorno ai 20 anni nei soggetti maschi e attorno ai 22-25 anni nelle femmine. Sembra impossibile ma uno dei peggiori ostacoli al trattamento dell’acne è la fretta. L’acne va invece trattata con intelligenza ed astuzia. Se, in effetti, le sue cause sono molteplici e concomitanti, anche il trattamento dovrà agire su più fronti in contemporanea. E’ necessario, infatti: ridurre la seborrea, ostacolare la ritenzione di sebo, limitare l’infiammazione. I Laboratori Ducray propongono Keracnyl, in vendita solo in farmacia, un’acqua detergente che ha il potere di purificare la pelle agendo contemporaneamente su tutte le cause dell’acne: l’Acido Salicilico e l’Acido Glicolico sono dei cheratoregolatori, Ctab (bromuro di cetrimonio acetato) si oppone alla proliferazione dei batteri, l’Alfa-bisabololo agisce sull’infiammazione, l’Acqua di Hamamelis e il pH leggermente acido (4,5) astringono, il tensioattivo non ionico deterge in profondità donando un’immediata sensazione di freschezza e un gratificante effetto opacizzante sulla pelle.  
   
   
I SEMINARI ESPERIENZIALI DELL’ISTITUTO DI COUNSELING OCEANOSINTESI ‘UN CORPO DA AMARE’  
 
Il Dott. Gian Marco Carenzi, terrà a Milano il 13 e 14 Novembre 2004 il seminario esperienziale ‘Un Corpo da Amare’. Il Dott.carenzi, Psicologo, Naturopata e Presidente dell’istituto di Counseling e Respirazione Metacorporea Oceano Sintesi, guiderà i partecipanti a liberarsi dei pensieri limitanti che spesso abbiamo su noi stessi e in particolare sul nostro corpo. L’obiettivo del week-end di seminario di gruppo è quello di riappropriarsi della naturale unione fra corpo e mente per guardare se stessi con occhi innocenti e abbandonare le sensazioni di inadeguatezza. Lo strumento che permetterà ai partecipanti di ritrovare l’armonia fra mente e corpo è il respiro, ovvero l’uso della Respirazione Metacorporea, una speciale tecnica di respirazione guidata che aiuta a liberare le emozioni e a far fluire liberamente la nostra energia fisica inibita. Molti di noi hanno bisogno di un aiuto per capire e accettare il proprio corpo e i segnali che ci manda, ma una volta raggiunto tale traguardo è possibile sperimentare una maggiore consapevolezza emotiva per ritornare ad esprimersi liberamente e stare meglio con se stessi. Il costo del seminario è di 95 Euro per persona e si terrà Sabato e Domenica 13 e 14 Novembre presso il Funakoshi club di p.Za Nizza 5, Milano. Orario: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30. Per iscrizioni info@oceanosintesi.It. Oceano sintesi – Istituto di Counseling Integrato e Respirazione Metacorporea. L'istituto di Counseling Integrato e Respirazione Metacorporea è un'associazione scientifico culturale che opera con lo scopo di favorire la crescita personale ed il miglioramento della qualità della vita. Il Dott. Gian Marco Carenzi è tra i soci fondatori dell’istituto e ne coordina l’attività clinica, didattica e di formazione. Grazie al rebirthing e ad altre tecniche basate sul respiro e sull'ascolto interiore, Oceano Sintesi ha sviluppato ed approfondito la propria originale metodica della Respirazione Metacorporea per favorire in maniera dolce e graduale l'espressione dei propri potenziali positivi e costruttivi. L’istituto attraverso seminari, corsi e giornate aperte, promuove un modello di crescita personale rivolto a persone sane e basato su una maggiore consapevolezza mentale, emotiva e spirituale. È anche sede italiana delle scuole di "Formazione professionale operatori rebirthing" e di "Counseling Integrato con la procedura della Respirazione Metacorporea", e organizza corsi di aggiornamento ed approfondimento professionale per operatori. Tiene contatti con strutture nazionali ed internazionali ed esercita attività di ricerca didattica e formativa sulle componenti bioenergetiche, transpersonali ed emozionali. Accreditato al Ministero della Salute come ente organizzatore nell'ambito del programma di educazione continua in medicina (Ecm) e riconosciuto dalla Reico (Registro Italiano Counselor) per la formazione professionale counselor. Infolink: www.Oceanosintesi.it  
   
   
RITROVARE IL BENESSERE ALLE TERME DELL’EMILIA ROMAGNA  
 
In ogni stagione, in ogni tempo, l’appuntamento con la prevenzione, la salute e il benessere è con le Terme dell’Emilia Romagna. Per stare meglio, per prevenire eventuali disturbi, trattare e curare le patologie o semplicemente combattere lo stress quotidiano. Nei 22 Centri Termali dell’Emilia Romagna è possibile affidare il proprio benessere alle proprietà benefiche delle acque termali. Si tratta di acque millenarie che curano e proteggono, un rimedio naturale che unito all’esperienza e alla competenza della medicina termale, si prende cura del corpo e della mente, rigenerando la salute e il benessere psicofisico. Dalle sorgenti di acque naturali nascono le proposte curative e i trattamenti benessere delle Terme dell’Emilia Romagna. Qui ricerca scientifica e innovazione hanno consentito la nascita di centri specialistici per la diagnostica e la cura, rivolti alla riabilitazione e all’estetica, in cui il piacere si unisce alla terapia e al relax. Nelle 18 località termali della regione si incontra un’accoglienza esclusiva, sapori unici e ambienti incontaminati. Alle Terme dell’Emilia Romagna è possibile scegliere il soggiorno dei propri sogni sul pendio dei monti, vicino al mare o ai piedi di dolci colline. Il benessere è del tutto naturale, è come l’acqua termale. In queste località la vacanza si arricchisce di natura. Rilassanti passeggiate lungo itinerari indicati conducono a mete emozionanti dove si respira aria pura, balsamica e salutare, lontani dai colori cupi delle grandi città e dal caos metropolitano. Le escursioni regalano il piacere, i profumi e la purezza della natura, mentre l’enogastronomia presenta sapori unici e particolari. Alle Terme dell’Emilia Romagna si incontra la natura più viva, l’aria più pura, lo sport, l’arte e gli eventi culturali. In una cornice verdeggiante, le proprietà delle acque salsobromoiodiche e sulfuree, unitamente alla specializzazione del personale, diventano medicina termale al servizio della salute. Il soggiorno alle Terme dell’Emilia Romagna è salute, bellezza, relax, remise en forme, in un ambiente sano e incontaminato. Le acque termali delle Terme dell’Emilia Romagna. Sin dall’antichità le acque minerali sono state utilizzate per migliorare lo stato di salute e il benessere del corpo. Ancora oggi mantengono una loro validità avendo assunto col tempo un ruolo e un’applicazione ben precisa in campo terapeutico. La conoscenza delle differenti proprietà chimico-fisiche delle molteplici acque, ha portato ad una prescrizione mirata e razionale: ognuna delle acque minerali, in virtù della peculiare composizione in elementi che possiede, presenta attività terapeutiche che la caratterizzano e la differenziano dalle altre. Le acque termali delle Terme dell’Emilia Romagna contribuiscono al riequilibrio dell’organismo e sono in grado di prevenire e combattere in modo naturale molti disturbi di carattere reumatico, respiratorio, ginecologico, dermatologico, e di agire sulle disfunzioni metaboliche ed ormonali. Le Terme dell’Emilia Romagna vantano due tipi di acque farmacologicamente attive: le acque salsobromoiodiche, le acque sulfuree. Si tratta di acque in cui la concentrazione di elementi, indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo, è particolarmente elevata. Questo le rende molto efficaci per la cura, la prevenzione e la riabilitazione dell’apparato respiratorio, di quello locomotore e del sistema vascolare periferico, nonché per la cura della sordità rinogena, di affezioni gastroenteriche, cutanee, e di alcuni disturbi ginecologici. Per quanto riguarda i mezzi di cura e i trattamenti, pur svolgendo le due acque attività farmacobiologiche diverse, in alcuni casi la loro associazione è di grande utilità: l’acqua salsobromoiodica per via esterna (bagni, fanghi, riabilitazione in piscina, percorsi vascolari, ecc.), e quella sulfurea per le cure inalatorie. Le acque salsobromoiodiche, Le acque salsobroimoiodiche delle Terme dell’Emilia Romagna sono acque ad elevato contenuto salino. Sono note per l’azione antinfiammatoria, decongestionante e stimolante. Si tratta normalmente di acque ipertoniche, fredde, e quindi applicate sulle mucose istituiscono una corrente sierosa dall’interno verso l’esterno, ripulendo dai prodotti tossici e dall’infiammazione. Sono quasi prive di calcio e perciò assai meglio tollerate dalle mucose. Le principali azioni farmacologiche delle acque salsobromoiodiche sono sia locali che generali. A livello locale svolgono un’azione antiflogistica e risolvente dei processi infiammatori cronici di cute e mucose, oltre ad un’azione antisettica e di detersione delle mucose grazie e di riattivazione della stasi venosa. A livello generale stimolano le terminazioni nervose con una conseguente azione eccitante generale, e grazie all’assorbimento di composti di Iodio e Bromo, attivano le difese organiche. Hanno inoltre un’azione regolarizzatrice della funzionalità ovarica e di stimolazione della funzionalità tiroidea. Le acque sulfuree: Le acque sulfuree delle Terme dell’Emilia Romagna sono preziose soprattutto nel campo inalatorio. La presenza di zolfo sottoforma di idrogeno solforato agisce sulle mucose provocando vasodilatazione e aumento del trofismo, mentre l’anidride carbonica, grazie all’azione anestetizzante sulle terminazioni nervose, rende tollerata l’acqua anche nelle forme spastiche o allergiche. La loro azione farmacologia su cute e mucose è molteplice: azione cheratoplastica sulla cute, antianafilattica e anticatarrale sulle mucose dell’apparato respiratorio, che si associa ad un’azione antispastica e lassativa nell’apparato digerente. Svolgono inoltre un’azione complessa sulla cartilagine articolare, azioni generali sul metabolismo dell’urea, dei lipidi (specie del colesterolo), della creatinina, degli zuccheri, nonché un’azione equilibratrice del sistema neurovegetativo. Curare le malattie dermatologiche alle Terme dellEmilia Romagna Tra le patologie che possono trovare reale beneficio dalle cure termali presso le Terme dell’Emilia Romagna, le affezioni cutanee quali psoriasi, eczema, dermatite atopica, dermatite seborroica ricorrente e dermatite da contatto, occupano un ruolo rilevante. Il bagno dermatologico costituisce la principale soluzione terapeutica proposta dalle Terme dell’Emilia Romagna. Si tratta di un bagno in acqua sulfurea per purificare, lenire, cicatrizzare, grazie all’azione di detersione delle cellule morte dagli strati superficiali della pelle e di stimolo alla crescita degli strati più profondi. La tecnica del bagno in vasca ad acqua ferma consiste nell’immersione, parziale o completa (ad esclusione del capo), del corpo in acqua sulfurea alla temperatura di circa 36-38° C per una durata compresa tra i 15 e i 20 minuti. Al termine del bagno il paziente esegue la reazione termale sul lettino, avvolto da coperte, per una durata di 20 minuti circa.  
   
   
THERMALIA, L’UNICA VETRINA ITALIANA DEL MONDO TERMALE E DEL BENESSERE FISICO SI PRESENTA RINNOVATA  
 
E’ cominciato il conto alla rovescia per la quindicesima edizione di Thermalia che si terrà a Ischia dal 15 al 17 ottobre. L’unica vetrina del mondo termale e del benessere fisico si presenta rinnovata nelle forme e nei contenuti. Voluta dall'assessorato al turismo della Regione Campania, coordinata dall'Ept di Napoli, la nuova gestione della fiera, curata dall’agenzia Progecta, offre una combinazione di business to business, business to consumer, forum organizzati per i tour operator, coinvolgendo specialisti medici, cral aziendali e operatori del turismo sociale. I numeri parlano chiaro: hanno gia' aderito alla rassegna la Federalberghi, gli industriali del turismo di Ischia, l’associazione termalisti dell’isola di Ischia, l’Astoi (l’associazione dei tour operator). A gonfie vele le prenotazioni per gli stand: già sono 70 le aziende che hanno detto sì a Thermalia. Durante la due giorni circa 100 tour operator internazionali si incontreranno con gli operatori dell’offerta termalistica e del benessere. E al Forum, di carattere scientifico e commerciale, che si terrà nel centro congressuale dell’hotel Regina Isabella interverranno nel ruolo di presentatori- moderatori un testimonial a sorpresa e Michele Mirabella, un volto della televisione che non urla, ma riflette e offre informazione e qualità. Come la nuova Thermalia.  
   
   
IL TEMPIO DEL BENESSERE: AD ABANO TERME UNA NUOVA REALTÀ A MARCHIO GB THERMAE HOTELS  
 
Nell’ottica di un wellbeing celebrato a 360°, nasce ad Abano Terme il “Tempio del Benessere”, una vetrina di prodotti, informazioni, curiosità, incontri che il Gruppo Borile, già noto quale proprietario dei 5 Gb Thermae Hotels, inaugura il prossimo 3 ottobre. Protagonisti di una nuova filosofia, quella del Termalismo Moderno che rivisita in versione moderna l’antico rito di andare alle Terme, i Gb Thermae Hotels offrono alla loro clientela – e non solo – un calendario di appuntamenti, novità e proposte che avranno come unico e solo filo conduttore la “cura del sé” per stare bene appunto! Ma anche percorsi e programmi benessere che, richiamando i “ 4 elementi” - acqua, aria, terra, fuoco – interpretano nel miglior modo le necessità di ciascuno. Il Tempio del Benessere diventa così il nuovo punto di ritrovo ad Abano Terme per saperne un po’ di più sul “mondo” Gb Thermae Hotels: dal fango al massaggio, dall’arte del relax all’importanza del naturale grazie alla degustazione di tè e tisane e alla possibilità di acquistare “pensieri”, oggetti e pacchetti/soggiorni a marchio Gb Thermae Hotels da regalare e regalarsi per percorrere, accompagnati dal Gruppo Borile, un “giro di benessere intorno a se stessi”. Il Tempio del Benessere - Viale delle Terme 171 - 35031 Abano Terme (Pd) Infoline: benessere@gbhotels.It   
   
   
RIPRENDERE UN ANNO DI LAVORO SENZA STRESS? IL CENTRO YOGA SHABAD GARANTISCE CORSI DI RELAX ED EQUILIBRIO PSICOFISICO  
 
Il Centro Yoga Shabad sta organizzando un incontro intitolato Yoga per ricominciare che avrà luogo a Milano mercoledì 13 ottobre 2004 (ore 19.30), presso l’associazione “Amico Charlie” - Via Marco Polo, 4 Milano – Tel 02 29061398. Risvegliare l'energia. Riscoprire la creatività. Rigenerare la mente. Riequilibrare corpo, mente e spirito. Ricominciare. Un incontro per conoscere e sperimentare le tecniche millenarie dello Yoga. Presentazione del corso per la stagione 2004/2005 Il centro yoga shabad rappresenta a Milano la Comunità Yoga Dharma, nata a Roma 20 anni fa (www.Yogadharma.it). La Comunità ha la finalità di condividere gli insegnamenti dei maestri illuminati, concentrandosi sulla pratica del Kundalini Yoga, come insegnato da Yogi Bhajan.  
   
   
WELLNESS ED EQUILIBRIO DA RESPIRARE OVUNQUE CON INCENSI AROMATHERAPY PER AMBIENTE DA LCS  
 
Cura unita a piacere, benessere ad emozione, fanno dell’Aromatherapy una sinergia infallibile nella profumazione ambientale. Ognuno di noi sceglie a naso le essenze che sanno agire, in modo positivo, sia sul piano psichico sia fisico, la “carezza” olfattiva adatta al proprio umore e alla propria personalità. Con essenze naturali, opportunamente scelte da Lcs, cambiare la profumazione degli ambienti secondo le necessità della situazione o della stagione può diventare un appuntamento quotidiano e comporre ogni giorno, con fantasia, una nuova melodia olfattiva, può rappresentare un momento di creatività da vivere con piacere. Nel corso dei millenni uomini e donne si sono sempre circondati di fiori e piante aromatiche perché intuivano che il loro profumo sollevava il morale, rilassava, favoriva la concentrazione o contribuiva a creare un’atmosfera amorosa.Si é dimostrato che particolari odori riescono a produrre effetti specifici sul nostro stato di equilibrio fisiologico. Dalla ricerca Lcs nascono oggi cinque magie olfattive diverse e specifiche: Sandalo, Ozon, Bouquet, Jasmine, Rosa. Note naturali racchiuse in pratici e colorati astucci di incenso, da accendere in ogni momento della giornata per profumare l’aria degli ambienti e generare benessere all’organismo. Sandalo. Riequilibrante e Antistress Dall’aroma delicatamente legnoso, l’incenso al sandalo risulta rassicurante e intrigante. Stimola l’immaginazione e ispira nuove idee e iniziative. Lcs lo consiglia in ufficio, durante le ore di studio, prima di una prova importante, perché aiuta la meditazione calmando il lavorio mentale. Brezza Marina. Rinfrescante e Tonificante Balsamico e fresco, Lcs consiglia di accendere un incenso alla brezza marina in veranda o in giardino dopo una dura giornata di studio o lavoro trascorsa all’aria chiusa, in palestra o in bagno dopo l’attività fisica o durante la doccia, in camera da letto nelle ore notturne per creare evasione e accompagnare i sogni. Bouquet. Energia e Vitalità, Inebriante ed euforizzante, l’incenso al bouquet infonde spensieratezza, stimola l’intuito e l’artisticità. Lcs ne consiglia l’utilizzo in cucina o in bagno nelle prime ore del mattino per trovare la carica, in auto o in camper per prepararsi all’esplorazione e alle attività all’aria aperta. Gelsomino. Romantico e Sensuale, Il gelsomino viene anche definito il fiore “regina della notte”, per le sue qualità euforizzanti e per il profumo sensuale e paradisiaco. Perché allora non accendere un incenso Deò Lcs al Gelsomino in salotto o in camera da letto, magari nelle ore notturne come sottofondo di un incontro romantico o per avvolgere di magia il calore che precede la notte, oppure per accompagnare un regalo: avvolto in un bigliettino d’amore, inserito in un bouquet di fiori o chiuso in una lettera?  
   
   
WELLNESS ED EQUILIBRIO DA RESPIRARE OVUNQUE CON INCENSI AROMATHERAPY PER AMBIENTE DA LCS  
 
Cura unita a piacere, benessere ad emozione, fanno dell’Aromatherapy una sinergia infallibile nella profumazione ambientale. Ognuno di noi sceglie a naso le essenze che sanno agire, in modo positivo, sia sul piano psichico sia fisico, la “carezza” olfattiva adatta al proprio umore e alla propria personalità. Con essenze naturali, opportunamente scelte da Lcs, cambiare la profumazione degli ambienti secondo le necessità della situazione o della stagione può diventare un appuntamento quotidiano e comporre ogni giorno, con fantasia, una nuova melodia olfattiva, può rappresentare un momento di creatività da vivere con piacere. Nel corso dei millenni uomini e donne si sono sempre circondati di fiori e piante aromatiche perché intuivano che il loro profumo sollevava il morale, rilassava, favoriva la concentrazione o contribuiva a creare un’atmosfera amorosa.Si é dimostrato che particolari odori riescono a produrre effetti specifici sul nostro stato di equilibrio fisiologico. Dalla ricerca Lcs nascono oggi cinque magie olfattive diverse e specifiche: Sandalo, Ozon, Bouquet, Jasmine, Rosa. Note naturali racchiuse in pratici e colorati astucci di incenso, da accendere in ogni momento della giornata per profumare l’aria degli ambienti e generare benessere all’organismo. Sandalo. Riequilibrante e Antistress Dall’aroma delicatamente legnoso, l’incenso al sandalo risulta rassicurante e intrigante. Stimola l’immaginazione e ispira nuove idee e iniziative. Lcs lo consiglia in ufficio, durante le ore di studio, prima di una prova importante, perché aiuta la meditazione calmando il lavorio mentale. Brezza Marina. Rinfrescante e Tonificante Balsamico e fresco, Lcs consiglia di accendere un incenso alla brezza marina in veranda o in giardino dopo una dura giornata di studio o lavoro trascorsa all’aria chiusa, in palestra o in bagno dopo l’attività fisica o durante la doccia, in camera da letto nelle ore notturne per creare evasione e accompagnare i sogni. Bouquet. Energia e Vitalità, Inebriante ed euforizzante, l’incenso al bouquet infonde spensieratezza, stimola l’intuito e l’artisticità. Lcs ne consiglia l’utilizzo in cucina o in bagno nelle prime ore del mattino per trovare la carica, in auto o in camper per prepararsi all’esplorazione e alle attività all’aria aperta. Gelsomino. Romantico e Sensuale, Il gelsomino viene anche definito il fiore “regina della notte”, per le sue qualità euforizzanti e per il profumo sensuale e paradisiaco. Perché allora non accendere un incenso Deò Lcs al Gelsomino in salotto o in camera da letto, magari nelle ore notturne come sottofondo di un incontro romantico o per avvolgere di magia il calore che precede la notte, oppure per accompagnare un regalo: avvolto in un bigliettino d’amore, inserito in un bouquet di fiori o chiuso in una lettera?  
   
   
PER RILASSARE LA TENSIONE FISICA DI MUSCOLI, ARTICOLAZIONI E LEGAMENTI, I CORSI DI GINNASTICA ARMONICA PRESSO IL CENTRO PARSIFAL  
 
Rifacendosi ai fondamenti dello yoga, la ginnastica armonica consente di rilassare la tensione fisica a livello dei muscoli, delle articolazioni e dei legamenti, aiuta a migliorare lo stato di salute, stimola la colonna vertebrale e libera energia e vitalità. Proprio perché è dedicato a chi non è più giovanissimo, ogni postura viene eseguita in tutta sicurezza seguendo il flusso del respiro, la lentezza, la gradualità e il rispetto del limite. Il corso si basa sul principio che nel corpo umano la colonna vertebrale si estende naturalmente in due direzioni: la parte inferiore, più pesante, è attratta verso terra dalla forza di gravità, mentre quella superiore, più leggera e più delicata, è protesa verso il cielo. La maggior parte delle persone, accumula tensioni nella parte superiore del corpo, nel collo e nelle spalle. Questo tipo di rigidità si riflette nella parte più bassa della colonna, generando spesso blocchi dolorosi a livello delle lombari, del sacro e del bacino intero. La pratica della ginnastica armonica ristabilisce l’equilibrio del corpo, scioglie gradualmente la tensione accumulata e aiuta a rigenerare la vitalità del fisico affidandosi alla forza di gravità. Negli esercizi, attraverso particolari tecniche, il respiro accompagna dolcemente e delicatamente ogni posizione diventando sempre più intenso e consapevole, rivitalizzando e ringiovanendo il corpo, aiutando a essere più liberi mentalmente ed emotivamente. Il costo mensile del corso con frequenza monosettimanale o bisettimanale è a partire da 50,00 euro, previa l’iscrizione annuale all’ Associazione Parsifal che è di 60,00 euro. Centro Parsifal – V.le Gorizia, 6 – 20144 Milano – Tel. 02.89423673.  
   
   
PER RILASSARE LA TENSIONE FISICA DI MUSCOLI, ARTICOLAZIONI E LEGAMENTI, I CORSI DI GINNASTICA ARMONICA PRESSO IL CENTRO PARSIFAL  
 
Rifacendosi ai fondamenti dello yoga, la ginnastica armonica consente di rilassare la tensione fisica a livello dei muscoli, delle articolazioni e dei legamenti, aiuta a migliorare lo stato di salute, stimola la colonna vertebrale e libera energia e vitalità. Proprio perché è dedicato a chi non è più giovanissimo, ogni postura viene eseguita in tutta sicurezza seguendo il flusso del respiro, la lentezza, la gradualità e il rispetto del limite. Il corso si basa sul principio che nel corpo umano la colonna vertebrale si estende naturalmente in due direzioni: la parte inferiore, più pesante, è attratta verso terra dalla forza di gravità, mentre quella superiore, più leggera e più delicata, è protesa verso il cielo. La maggior parte delle persone, accumula tensioni nella parte superiore del corpo, nel collo e nelle spalle. Questo tipo di rigidità si riflette nella parte più bassa della colonna, generando spesso blocchi dolorosi a livello delle lombari, del sacro e del bacino intero. La pratica della ginnastica armonica ristabilisce l’equilibrio del corpo, scioglie gradualmente la tensione accumulata e aiuta a rigenerare la vitalità del fisico affidandosi alla forza di gravità. Negli esercizi, attraverso particolari tecniche, il respiro accompagna dolcemente e delicatamente ogni posizione diventando sempre più intenso e consapevole, rivitalizzando e ringiovanendo il corpo, aiutando a essere più liberi mentalmente ed emotivamente. Il costo mensile del corso con frequenza monosettimanale o bisettimanale è a partire da 50,00 euro, previa l’iscrizione annuale all’ Associazione Parsifal che è di 60,00 euro. Centro Parsifal – V.le Gorizia, 6 – 20144 Milano – Tel. 02.89423673.