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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Gennaio 2005
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IL FUTURO DEI FONDI STRUTTURALI NELLA VISITA A ROMA DEL COMMISSARIO PER LA POLITICA REGIONALE DANUTA HÜBNER  
 
Roma, 26 gennaio 2005 - Danuta Hübner, Commissario responsabile per la politica regionale, è venuta per la prima volta in visita ufficiale in Italia per parlare dell’attuazione dei Fondi strutturali e del loro futuro. Il Commissario ha incontrato i membri delle Commissioni Bilancio e Affari europei della Camera dei deputati italiana, il Ministro dell’economia e delle finanze Domenico Siniscalco, il viceministro responsabile per i fondi strutturali Gianfranco Micciché e il Ministro degli Affari Esteri on. Gianfranco Fini. Dopo la riunione con Gianfranco Micciché, il Commissario e il viceministro hanno incontrato i giornalisti interessati. Dall’incontro con Gianfranco Micciché è emerso il pieno accordo sulla linea della Commissione, sia in relazione alla proposta di riforma dei fondi sia riguardo alle prospettive finanziarie 2007-2013. Danuta Hübner ha espresso apprezzamenti per la buona gestione e l’efficacia con cui vengono spesi i fondi strutturali in Italia, sottolineando che i fondi europei stanno avendo un impatto positivo sia sul livello di sviluppo economico che sulla crescita occupazionale. Il Commissario si è anche augurato che il governo italiano sostenga attivamente la posizione della Commissione nei negoziati relativi alle prospettive finanziarie. Secondo la Hübner, per un contributore netto come l’Italia che benficia largamente dei fondi strutturali, l’idea di risparmiare diminuendo il proprio contributo al bilancio comunitario è illusoria, in quanto ad una riduzione della spesa comunitaria corrisponderebbe molto probabilmente anche una riduzione dei fondi strutturali per l’Italia. Il viceministro Micciché ha chiesto al Commissario un aiuto per dare rilievo non solo al criterio del reddito pro-capite ma anche a quello della disoccupazione. Detto criterio contribuirebbe, infatti, a mantenere un maggiore equilibrio sul livello dei fondi che le regioni del sud Italia continuerebbero a percepire rispetto a Grecia, Portogallo, ai nuovi Stati membri e ai paesi in via di adesione. Danuta Hübner ha mostrato piena comprensione su questo punto, assicurando la collaborazione tecnica della Commissione nel caso il Consiglio adotti la linea italiana. Gianfranco Micciché ha insistito molto sul rischio politico di far pesare i costi della solidarietà ai paesi più poveri della nuova Europa sui cittadini più poveri dell’Ue15. Secondo il viceministro, un’eventuale diminuzione del bilancio comunitario rispetto a quanto proposto dalla Commissione non potrebbe incidere solo sulla voce dei fondi strutturali ma dovrebbe necessariamente riguardare anche il livello di spesa agricola e gli altri capitoli del bilancio. Il Commissario ha anche insistito sull’importanza di chiudere in tempi rapidi i negoziati sulle prospettive finanziarie 2007-2013 – possibilmente entro la Presidenza lussemburghese – in modo da poter impostare una politica di coesione che consenta una redistribuzione graduale delle risorse.  
   
   
'VOGLIAMO ENTRARE DA PROTAGONISTI NELLA SCENA', DICHIARA JANEZ POTOCNIK AL NOTIZIARIO CORDIS  
 
Bruxelles, 26 gennaio 2005 - Nella sua prima intervista rilasciata al Notiziario Cordis da quando è diventato commissario della Scienza e della ricerca, Janez Potocnik ha delineato quelle che sono per lui le priorità immediate e le priorità a lungo termine, ed ha spiegato perché pensa che puntare sulla creazione di conoscenza sia essenziale per proteggere il modo di vita europeo. Per ora, la cosa più importante per il commissario sono i grandi documenti attualmente in preparazione o in discussione presso la Commissione: il programma di lavoro quinquennale della Commissione, l'esame a medio termine della strategia di Lisbona, le prospettive finanziarie per gli anni dal 2007 al 2013. Riferendosi a questi tre documenti, ed ai dibattiti che li accompagnano, Potocnik dice che 'la cosa importante che dobbiamo conseguire in questa metà dell'anno, specie entro questo primo mese, è riuscire a spiegare il meglio possibile quanto sia importante il ruolo della conoscenza, della scienza e della tecnologia per il futuro dell'Unione europea. Vogliamo entrare da protagonisti sulla scena, perché è quanto richiedono il futuro orientamento o l'ammodernamento della strategia di Lisbona'. Vi sono indicazioni che una strategia di Lisbona semplificata possa attribuire un'enfasi ancora maggiore alla ricerca e sviluppo (R&s), e Potocnik ha alcuni validi argomenti a favore di tale approccio. La futura Unione europea non sarà più in grado di competere per la moderazione dei salari o i sistemi di sicurezza sociale, ha detto. 'Noi abbiamo un modo di vita europeo che deve essere conservato. Concentrarci sulla strategia di Lisbona e snellirla significa riorientarci sui modi per conseguirla, sui modi per metterla in atto. Questo ci porterà alla risposta che la base sta nella conoscenza: creazione di conoscenza, diffusione di conoscenza, uso di conoscenza'. Il concetto di 'conoscenza per la crescita' è già stato menzionato varie volte dal commissario, fin dalla sua presa di funzione a novembre. Ma secondo Potocnik non è 'un'invenzione o un qualche tipo di nuova strategia', è semplicemente un'indicazione del mezzo con cui la strategia di Lisbona dovrebbe essere semplificata. Il Settimo programma quadro (7Pq) sarà al centro di questa concentrazione sulla conoscenza. Il commissario promette un nuovo orientamento, ma anche la continuità, sia in termini di sostanza che di strumenti di finanziamento. I nuovi strumenti introdotti nel 6Pq saranno conservati nel 7Pq, ma il commissario considera una priorità l'agevolarne l'uso, e afferma che 'occorrono grandi sforzi da parte nostra al livello europeo, ma anche al livello nazionale, e dobbiamo lavorare insieme'. Due aspetti nuovi del 7Pq saranno il Consiglio europeo della ricerca (Cer) e le Piattaforme tecnologiche. 'Il Consiglio europeo della ricerca lo vedo come una specie di 'champions' league' della conoscenza', dice Potocnik. 'Nei singoli paesi abbiamo vari e differenti approcci, che si occuperanno della [ricerca di base] nella forma che ciascun paese considera la più adeguata [...]. È come se avessimo vari campionati di calcio nazionali, ma avessimo creato una 'champions' league', in cui giocano le migliori squadre e si può assistere alle migliori partite'. Il commissario ha ripetuto che il Cer deve essere basato sull'eccellenza e sull'autonomia dei ricercatori quanto al loro settore di studio. Riguardo alla forma che assumerà il Cer, si deve ancora prendere una decisione, ma la Commissione sta andando 'un passo dopo l'altro' verso una soluzione, dice Potocnik. È già stato fatto un certo numero di questo passi. Il commissario ha già nominato i membri di un 'comitato per l'identificazione', che a sua volta sarà responsabile della scelta dei membri del consiglio d'amministrazione del Cer. 'Vogliamo che sia chiaro che non è la Commissione che prende le decisioni, ma la comunità scientifica stessa', spiega. La Commissione tuttavia manterrà un certo grado di controllo sul modo in cui i finanziamenti saranno spesi dal Cer. Come questo avverrà e quale sarà l'aspetto del nuovo strumento di finanziamento sono argomenti tuttora in discussione. Le Piattaforme tecnologiche sembrano aver preso vita da sole, ed essere spuntate tra le discipline scientifiche in questi ultimi mesi. Inizialmente, erano state proposte dalla Commissione per radunare aziende, istituzioni di ricerca, mondo della finanza e autorità normative al livello europeo, allo scopo di definire un'agenda comune di ricerca che avrebbe dovuto mobilitare una massa critica di risorse pubbliche e private. Potocnik nega che la Commissione abbia fatto un passo indietro per le Piattaforme, e sottolinea l'importanza di creare Piattaforme tecnologiche dal basso verso l'alto. La maggior parte delle Piattaforme tecnologiche sarà in grado di reperire cofinanziamento attraverso la ricerca collaborativa nel 7Pq, mentre quelle che sembrano avere potenzialità per una collaborazione a lungo termine, oltre che la visione e la partecipazione della società, potrebbero ricevere un finanziamento del 100% come Iniziativa tecnologica, spiega il commissario. Mentre le Piattaforme tecnologiche rivestono interesse soprattutto per le grandi aziende, il commissario è ansioso di garantire che le piccole e medie imprese (Pmi) non sono state dimenticate dal 7Pq. Per incoraggiarne la partecipazione, la Commissione intende mettere a punto incentivi e appianare il processo tramite la semplificazione. Potocnik progetta anche di creare un gruppo 'consiglio di scandaglio', che potrebbe comprendere rappresentanti delle Pmi per il processo di preparazione delle proposte, allo scopo di stabilire dove si situano esattamente gli scogli e se le nuove misure sapranno rimuoverli. I paesi che possiedono un'infrastruttura di ricerca meno sviluppata devono inoltre essere oggetto di speciali attenzioni da parte dell'Unione europea, anche se Potocnik preferirebbe che i fondi per farlo non provenissero dal bilancio della ricerca: 'Se l'Unione europea vuole competere a livello globale, e se vogliamo che l'Europa tutta accresca la sua competitività attraverso la creazione di conoscenza e la R&s, è mia opinione che non sarebbe avveduto usare i fondi della R&s per scopi di solidarietà'. Egli propone invece di ricorrere ai Fondi strutturali e di coesione dell'Ue. Tuttavia il finanziamento della ricerca dell'Ue potrebbe essere usato per aiutare i paesi in via di sviluppo un po' di più da casa. Un recente rapporto delle Nu sugli scopi del Millennium Development ha evidenziato l'importanza della scienza e della tecnologia per alleviare la povertà. La ricerca può veramente fare di più, e Potocnik ha già discusso la questione con il collega, il commissario per lo Sviluppo Louis Michel. L'argomento sarà nuovamente affrontato durante le discussioni preparatorie del 7Pq. Sebbene il commissario preveda un certo numero di cambiamenti nella futura politica di ricerca dell'Unione europea, parecchie questioni restano, con suo vivo rammarico, al di fuori della sua portata. Tre di queste, alla cui soluzione la precedente Commissione si è in qualche modo sottratta, sono il reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter), il brevetto comunitario e la ricerca sulle cellule staminali. Le negoziazioni sul sito di Iter continuano, e dovrebbero continuare per coinvolgere tutti e sei i partner del progetto, in quanto si tratta di un 'problema globale', afferma il commissario. Egli considera il desiderio di due dei partner di ospitare il reattore 'non un segno negativo, ma piuttosto un impegno di entrambe le due parti per risolvere il problema'. Si augura inoltre che il processo di reperimento e di accordo su una soluzione possa fornire orientamenti su come affrontare i futuri problemi globali. Le negoziazioni sul finanziamento da parte dell'Ue della ricerca sulle cellule staminali, e sulla creazione di un brevetto comunitario, sono arrivate ad un punto morto al Consiglio dei ministri. Chiaramente, la palla è nel campo dei governi degli Stati membri, ma il commissario sottolinea che accoglierebbe con il massimo favore dei movimenti su questi due nodi. Il brevetto comunitario risponde in special modo al concetto di 'conoscenza per la crescita' del commissario. Egli spera quindi che l'adozione di questo approccio da parte del Consiglio crei il giusto ambiente per discussioni costruttive sul brevetto. Con la ricerca impegnata ad occupare il centro della scena dopo lo snellimento della strategia di Lisbona, davanti al nuovo commissario per la Scienza e la ricerca si presentano cinque anni fitti d'impegni.  
   
   
ICT: STANCA, "DA CNIPA STRUMENTO UTILE PER MIGLIORARE I RAPPORTI TRA LA P.A. E LE IMPRESE"  
 
Roma, 25 gennaio 2005 "Uno strumento che ha molteplici obiettivi, utile per migliorare e rendere più semplici e trasparenti i rapporti tra le Pubbliche amministrazioni e le imprese del settore delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione Ict". Così Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, ha commentato le Linee guida sulla qualità dei beni e servizi Ict nella Pa, un "ponderoso lavoro", come lo ha definito, svolto dal Cnipa e presentato oggi agli operatori del settore in un convegno in Confindustria. Il ministro ha poi spiegato che questo manuale "rafforza e rende più semplice, trasparente ed efficace il rapporto tra la P.a. E le imprese del settore Ict. Poi, dà una guida alle Pubbliche amministrazioni, sia centrali che periferiche, affinché questo rapporto sia un'occasione di creazione di maggior valore. Non si tratta, infatti, solo di acquisire tecnologie, ma anche di collaborare per sviluppare innova-zione, progettualità, capacità di cambiamento". Infine, ha concluso Stanca, "queste Linee guida sono importanti per l'industria del settore in quanto facilitano il loro rapporto con la Pubblica Amministrazione, rendendolo per certi versi più trasparente e stabilendo regole del gioco più chiare e più moderne".  Le linee guida  
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 26 gennaio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, facendo seguito al comunicato stampa del 21 gennaio, comunica l'ammontare delle tranches dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell’asta del prossimo 28 gennaio:
Certificati di Credito del Tesoro
settennali 1°.11.2004/2011 quinta tranche: 2.500 milioni di euro
Buoni del Tesoro Poliennali
triennali 1°.2.2005/2008 prima tranche: 4.000 milioni di euro
"decennali" 1°.8.2004/1°.2.2015 nona tranche: 3.000 milioni di euro
 
   
   
NUOVI STRUMENTI PER DARE VOCE E NUOVE OPPORTUNITÀ AL VALORE DELLA DONNA IN FAMIGLIA IL PROGETTO DONNE IN RETE DI EQUAL-TELEWORK 360  
 
Milano, 26 gennaio 2005 “Chi lo ha detto che noi donne non siamo il motore dell’innovazione?” dice Liliana Merlo, presidente di Donneuropee Federcasalinghe.” Il progetto Donne in rete è un progetto sperimentale , che nasce dalle esigenze concrete dell’identità femminile del terzo Millennio, in cui la donna casalinga è sempre meno chiusa tra le mura domestiche e sempre più interagisce fortemente con la società, si interessa di arte, di cultura,di politica, legge, fa volontariato, coltiva hobbies con passione e non perde la sua identità diventando mamma o casalinga, ma può, grazie alle nuove tecnologie, se vuole, mantenersi aggiornata, amplificare le sue capacità professionali dovute ad anni di studio sia precedenti che dopo il matrimonio, e/o a periodi di lavoro esplicato prima di fare figli . Le capacità delle donne sono immense e con la scelta di essere casalinga per necessità e per proprio volere, con la grande scelta di fare dei figli, l’identità femminile si arricchisce e le capacità personali acquisiscono l’equilibrio che l’esperienza della maternità dona, per questo l’identità femminile non deve andare perduta, ma valorizzata e Internet e l’Ict in questo sono strumenti unici di estrema utilità: una finestra sul mondo!”. Donne in rete è un progetto sperimentale di avvicinamento all’informatica e al telelavoro per le donne casalinghe , prevede un servizio innovativo di assistenza e formazione gratuito attivato presso la sede di Milano di Donneuropee Federcasalinghe, ed è uno dei progetti sperimentali avviati con Equal-telework 360 (sito Internet www.Telework360.it). Prevede dei corsi di formazione e tutoring e iniziative di telelavoro. E’ cofinanziato con fondi Equal tramite la Regione Lombardia. Per l’Italia , l’Autorità di gestione responsabile dell’Iniziativa comunitaria Equal è il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. “In particolare Donne in rete fa parte del più complesso progetto Equal Telework 360”, spiega Michele Bonomo, responsabile di Excellent, società di Milano specializzata nel settore dell'informatica e sulle applicazioni Internet , promotrice del progetto Equal-telework 360, “ che ha la durata di 36 mesi, ha comportato un investimento di due milioni di euro , è cofinanziato dalla Regione Lombardia . Donne in rete è uno degli otto progetti che compongono Equal Telework 360 che ha l’obiettivo di studiare e sperimentare il telelavoro a 360 gradi , sia nei suoi aspetti aziendali sia come strumento per generare nuova occupazione”. Equal Telework 360 è realizzato da una partnership di sviluppo geografica che comprende i seguenti enti: Excellent (ente capofila), Cedcamera (Camera di Commercio di Milano), Provincia di Como, Fondazione Clerici, Agenzia Sviluppo Nord Milano, Getronics, Associazione Disabili Bergamaschi, Donneuropee Federcasalinghe, Fondazione Castellini. “Abbiamo anche svolto un apposito sondaggio con questionario” dice Liliana Merlo,” tra le nostre socie proprio sull’utilizzo di Internet e delle nuove tecnologie".L’ict e le applicazioni remote (telelavoro, formazione a distanza, accesso remoto alle informazioni e ai servizi) sono un ottimo strumento per avvicinare le donne al mondo del lavoro o per migliorare le condizioni di vita delle donne casalinghe anche come grande opportunità sociale e culturale di scambio e contatto informativo e supporto. “Grazie ai fondi comunitari, elargitici dalla Regione Lombardia , Donne in rete risponde ad esigenze concrete delle nostre socie e a un gap culturale ” , spiega Liliana Merlo,”abbiamo fatto un’ampia attività di formazione (corsi base e avanzati sull’informatica rivolti alle socie), abbiamo intenzione di potenziare il sito Internet , che è stato creato ed è in pieno sviluppo (www.Donnelombardia.it), e di aiutare anche le socie più anziane a utilizzare le postazioni con computer che abbiamo ora in sede (formazione, esercitazioni, applicazioni remote)”. Si tratta di un progetto che propone una esperienza di avvicinamento all’informatica e alle nuove modalità di telelavoro , assistita con tutor ad donne desiderose di misurarsi col mondo del lavoro o di offrire , attraverso i canali dell’informatica, le proprie competenze o i propri servizi (traduzioni, corsi di cucina, scritture di pagine web , etc.) e a donne che intendono aprirsi al mondo con le nuove finestre verso il mondo che l’Ict offre. Donneuropee Federcasalinghe è un’ associazione senza scopo di lucro, libera ed indipendente. E’ una delle principali associazioni che rappresentano, in Italia, le persone che svolgono a tempo pieno o part-time, il lavoro familiare. E’ nata nel 1982 con sede nazionale a Roma, presenta una rete capillare di sedi regionali e provinciali. Conta oltre 80mila socie, di cui oltre un migliaio a Milano. “Abbiamo la determinazione di essere una forza positiva della società,” dice Liliana Merlo,”e progetti come questo testimoniano che siamo parte costruttiva di una rivoluzione culturale per una migliore e più completa qualità della vita. Non dimentichiamo che importanti provvedimenti legislativi sono stati assunti anche sotto l’influenza e la pressione della nostra associazione, quali le norme per l’istituzione dell’albo degli installatori; la legge 215/92 detta dell’imprenditorialità femminile; la legge sulla sicurezza delle abitazioni del 1999; l’introduzione dell’assegno di maternità per casalinghe e non occupate la costituzione degli sportelli Informafamiglia, e molti altri risultati quali la novità della nostra holding sociale che raccoglierà i risultati di oltre 20 anni di impegno, il Fondo Pensione Famiglia , il Fondo Inail per la tutela delle casalinghe dagli infortuni domestici che supera il milione di iscritte/i “. La sede regionale della Lombardia Donneuropee-federcasalinghe rappresenta le donne che si occupano, part-time o full-time, della casa e della famiglia. E’ stata fondata oltre quindici anni fa, sull'impulso dell'Associazione Nazionale .La sede di Milano promuove ogni anno molteplici attività, tra cui il progetto e relativo premio So Fare che ha come scopo la valorizzazione delle capacità artistiche e manageriali delle donne, il progetto Salute con giornate informative e di sensibilizzazione. “Le nuove tecnologie informatiche “ dice Liliana Merlo,”è necessario che siano conosciute dalla donne, occorre sia fornita alle donne l’alfabetizzazione di una finestra nuova verso il mondo : l’Ict e Internet in particolare. Abbiamo toccato con mano che Internet ad esempio ci consente anche dialogare meglio con le nostre associate , di aggiornarle in maniera più completa e veloce sui programmi , le visite, i convegni che organizziamo, e ci permette di attivare più servizi anche per le donne . Nuovi progetti in essere ci sono già , come l’idea di fare una banca dati delle socie interessate al telelavoro, di dare loro voce ospitando dei loro siti Internet personali e altro ancora”.  
   
   
GENERALI CHINA LIFE ENTRA NEL SETTORE DELLE POLIZZE COLLETTIVE IN CINA LO SCHEMA PREVIDENZIALE È DESTINATO A 390.000 EX DIPENDENTI CHINA NATIONAL PETROLEUM CORPORATION  
 
Trieste, 26 gennaio 2005. Generali China Life, la joint venture paritetica tra il Gruppo Generali ed il Gruppo China National Petroleum Corporation, operante dal 2002 nel ramo vita in Cina, ha lanciato uno schema previdenziale destinato a coprire 390.000 persone per un premio unico non ricorrente di circa 2,4 Miliardi di Us Dollari. “Questo contratto” - afferma l’Amministratore Delegato Sergio Balbinot - “è il frutto della perfetta intesa strategica e operativa che ha fino ad oggi accompagnato il rapporto di collaborazione tra i gruppi Generali e China National Petroleum Corporation, e dimostra come anche un Gruppo italiano possa prendere parte attiva nello sviluppo di uno dei settori chiave dell’economia cinese”. Generali China Life fornirà uno schema previdenziale di natura integrativa basato sulla corresponsione di una rendita vitalizia immediata a favore di 390.000 ex-dipendenti della China National Petroleum Corporation. China National Petroleum Corporation, accanto alla grande solidità finanziaria che la contraddistingue, ha così contribuito al successo della partnership consentendo a Generali China di offrire i suoi servizi nell’ambito dell’organizzazione caratterizzante il colosso petrolchimico cinese. Il Gruppo Generali, dal canto suo, grazie all’efficienza delle sue strutture internazionali, ha dotato in poco tempo Generali China Life delle competenze tecnologiche, organizzative e finanziarie necessarie per la gestione di quello che potrebbe essere considerato uno dei contratti di rendite immediate tra i più grandi oggi esistenti al mondo. “Il risultato appena ottenuto” - ha proseguito l’Amministratore Delegato Balbinot - “dà attuazione a uno degli intendimenti strategici del piano industriale di Gruppo 2003-2005 che collocava la Cina tra le aree di espansione. Aver raggiunto una posizione di primo piano tra le joint venture straniere operanti in Cina dopo appena due anni dall’avvio dell’attività sottoscrittiva è fonte di grande soddisfazione per noi e testimonia l’elevato grado di credibilità raggiunta dalla nostra compagnia sul mercato assicurativo cinese”. In virtù di questa operazione, infatti, Generali China Life, creata nel 2002 e operativa su tre città della Repubblica Popolare Cinese (Pechino, Canton e Foshan), si colloca al vertice tra la ventina di joint-venture straniere operanti oggi in Cina. Nell’esercizio appena concluso l’industria assicurativa vita cinese ha conseguito un volume premi complessivo pari a 39 Miliardi Us$ (in crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente) dei quali circa 1,1 Mrd Us$ si riferiscono alle joint venture straniere fino ad oggi autorizzate. “E’ opportuno sottolineare” ha continuato l’Amministratore Delegato Balbinot “che pur in presenza di un premio unico del tutto eccezionale, sia in considerazione delle sue dimensioni che della sua natura non ricorrente, il risultato appena conseguito rappresenta il miglior viatico allo sviluppo di Generali China Life nel settore delle polizze collettive in Cina.” Generali China Life è stata infatti recentemente autorizzata ad operare in questo settore ed è ora in grado di offrire alle aziende locali e multinazionali una gamma completa e competitiva di prodotti vita, malattie e pensioni rivolti ai lavoratori cinesi ad integrazione degli schemi previdenziali pubblici già esistenti. Forte di una sofisticata piattaforma tecnica e dell’esperienza del suo team, la joint venture è in grado di servire imprese di varie dimensioni operanti in ogni settore merceologico del vasto mercato cinese.  
   
   
TELECOM ITALIA: CEDUTA PARTECIPAZIONE IN ENTEL S. A. PER 934 MILIONI DI DOLLARI L’OPERAZIONE CONSENTIRA’ UNA RIDUZIONE DELL’INDEBITAMENTO DEL GRUPPO DI CIRCA 1.1 MILIARDI DI EURO  
 
 Milano, 26 gennaio 2005 - Telecom Italia, attraverso la propria controllata Telecom Italia International N.v., ha sottoscritto un accordo con Almendral S.a. – holding di partecipazioni quotata alla Borsa di Santiago del Cile, che fa riferimento a una cordata di imprenditori guidata dal Gruppo Hurtado Vicuña e dal Gruppo Matte – per la cessione della propria partecipazione in Entel S.a., pari al 54,76% del capitale sociale. Il prezzo di vendita riconosciuto a Telecom Italia International N.v. È pari a 934 milioni di dollari americani, che corrisponde ad una valutazione complessiva di Entel S.a. Di 1.706 milioni di dollari americani. La cessione determinerà una diminuzione dell’indebitamento finanziario netto consolidato di circa 1,1 miliardi di euro e un onere netto di circa 143 milioni di euro. Il closing dell’operazione, previsto entro i prossimi 3 mesi, è subordinato, tra l’altro, all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità competenti. La cessione della partecipazione in Entel S.a. Si inquadra nell’ambito della strategia del Gruppo Telecom Italia di razionalizzazione del portafoglio internazionale con focalizzazione nelle aree di interesse strategico con potenzialità di crescita. Entel S.a. È l’operatore leader di mercato in Cile nei settori della lunga distanza nazionale, internazionale e di comunicazione dati, con una quota di mercato limitata al 2-3% sulle linee d’accesso. Entel S.a., attraverso la società interamente controllata Entel Pcs, è attiva anche nel settore della telefonia mobile con una quota di mercato intorno al 36%.  
   
   
CIT: FIRMATO L’ACCORDO PER IL “FINANZIAMENTO PONTE “ PER EURO 14 MILIONI NOMINATO IL DIRETTORE GENERALE PER L’AMMINISTRAZIONE E LA FINANZA  
 
Varese, 26 gennaio 2005 - In data 21 gennaio 2005, è stato siglato con il pool di banche ( Banca Intesa, Unicìredit, Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Milano, Banco di Brescia) il contratto relativo al “prestito ponte da 14 milioni di Euro“ nell’ambito del piano di salvataggio e rilancio del Gruppo Cit. Il finanziamento – ponte è funzionale alle immediate esigenze operative del Gruppo ed è propedeutico al proseguimento dell’intervento di riorganizzazione e rilancio già pianificato e delineato da Livolsi & Partners e Bain & Cò; piano che prevede anche la realizzazione del deliberato aumento di capitale della Società (infra comunicato stampa del 29 ottobre 2004). Il Consiglio di Amministrazione di Cit – Compagnia Italiana Turismo S.p.a., tenutosi in data 20 gennaio 2005, nel rispetto delle deliberazioni assunte in data 4 gennaio 2005 e tese a garantire un coerente sviluppo alle fasi di piano delineato da Bain & Cò e Livolsi & Partners e nel contempo dare avvio alla fase di concertazione con tutti i soggetti coinvolti. A seguito dell’apposito mandato conferito al dott. Ubaldo Livolsi ed alla Livolsi & Partners, il Consiglio, preso atto della proposta del dott. Ubaldo Livolsi e condividendone le valutazioni, ha approvato la nomina del Dott. Giuseppe Vaccarone alla carica di Direttore Generale Amministrazione Finanza affidando allo stesso il coordinamento delle fasi realizzative del piano di salvataggio e rilancio del Gruppo Cit.  
   
   
ERG: CONFERENCE CALL DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2004  
 
Genova, 26 gennaio 2005 - Erg ha annunciato ieri che giovedì 10 febbraio 2005 alle 16.30, ora italiana (15.30 Gmt), si terrà la conference call di presentazione dei risultati operativi del quarto trimestre 2004. I risultati saranno diffusi lo stesso giorno prima della conference call. Parteciperanno all’evento l’Amministratore Delegato di Erg S.p.a. Alessandro Garrone e l’Investor Relator Jonathan Gibson. La conference call potrà essere seguita via internet collegandosi al sito aziendale: www.Erg.it. La conference call sarà archiviata nel sito di Erg fino alla presentazione dei risultati del trimestre successivo.  
   
   
MITTEL: AUMENTO A PAGAMENTO DEL CAPITALE SOCIALE: RISULTATI DEFINITIVI  
 
Milano, 26 gennaio 2005 - Con l’offerta in Borsa dei diritti inoptati nei giorni dal 17 al 21 gennaio 2005 (esauriti nella seduta del 17 gennaio) e la successiva sottoscrizione degli stessi, si è concluso l’aumento di capitale sociale a pagamento deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Mittel S.p.a. Del 29 luglio 2004, in esecuzione della delega allo stesso conferita dall’assemblea straordinaria degli azionisti del 17 febbraio 2000. Sono state sottoscritte complessivamente n. 27.000.000 azioni con godimento 1 ottobre 2004, al prezzo di € 2,5 ciascuna, pari al 100% dell’Offerta, per un controvalore complessivo di € 67.500.000. Il capitale sociale di Mittel S.p.a. Pertanto ammonta oggi a € 66.000.000, suddiviso in n. 66.000.000 azioni ordinarie da nominali € 1 ciascuna.  
   
   
LEGGE DI SEMPLIFICAZIONE 2005 APA CONFARTIGIANATO: “LE PRIORITÀ PER INNOVARE IL RAPPORTO TRA IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”  
 
Milano, 26 gennaio 2005 - “Per recuperare competitività bisogna anche eliminare gli oneri, i vincoli e le lungaggini burocratiche a carico delle imprese”. Lo ha sottolineato ieri il Presidente di Apa Confartigianato Dario Visconti nel corso dell’Audizione presso la Commissione Affari costituzionali del Senato sulla Legge di semplificazione 2005. Dario Visconti giudica positivamente l’impostazione del Ddl di semplificazione, soprattutto per la generale previsione di liberalizzazione dell’attività d’impresa. Ma, per semplificare la vita degli imprenditori e facilitare il rapporto con la Pubblica Amministrazione, il Presidente di Apa Confartigianato ritiene prioritari: il rilancio e la razionalizzazione degli Sportelli Unici per le Attività Produttive; l’introduzione dell’Agenzia per le Imprese; l’estensione dell’autocertificazione e del silenzio-assenso generalizzato per tutte le richieste di autorizzazione alla P.a.; l’introduzione del Registro informatico degli adempimenti per la ricognizione e la conoscenza delle norme da applicare nei vari procedimenti. Inoltre, chiede di accorciare a 6 mesi il termine per l’esercizio della delega da parte del Governo. Dario Visconti ha insistito sulla necessità di prevedere la costituzione di Agenzie per le imprese, con il compito di svolgere le istruttorie relative agli atti amministrativi riguardanti l’attività d’impresa, rilasciando dichiarazione di conformità che attesta la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge. “L’agenzia per le imprese – ha spiegato Visconti – rappresenta una innovativa modalità per esternalizzare compiti oggi svolti dalla Pubblica Amministrazione, coinvolgendo soggetti privati, come ad esempio Associazioni imprenditoriali e altri soggetti di consulenza e servizio alle imprese, che per la loro capacità di essere vicine al sistema produttivo, sono in grado di interpretare e rispondere con efficienza ed efficacia ai bisogni delle aziende”.  
   
   
GERMANWINGS: NUOVI VOLI DA COLONIA/BONN PER BIRMINGHAM E ANKARA  
 
Milano, 26 gennaio 2005 - Nuovi collegamenti per Germanwings: dal 14 aprile la low cost tedesca volerà infatti da Colonia/bonn a Birmingham sei volte a settimana, e dal 28 giugno ad Ankara con tre collegamenti settimanali. I voli possono essere prenotati sin d’ora sul sito www.Germanwings.com  Con i due nuovi collegamenti per Birmingham e Ankara Germanwings arriva a servire 37 destinazioni dall’hub di Colonia/bonn: nessun’altra low cost in Europa collega altrettante città da un unico aeroporto. “Lavoriamo costantemente per ampliare l’offerta del nostro aeroporto principale. Birmingham e Ankara sono – come la maggior parte delle destinazioni che serviamo - interessanti sia per i viaggiatori d’affari che per chi viaggia per piacere” ha detto Joachim Klein, presidente del consiglio direttivo Germanwings. Birmingham - servita da Germanwings con voli giornalieri, sabato escluso - è la seconda città della Gran Bretagna, e il suo aeroporto serve un bacino di 13 milioni di abitanti. Birmingham è importante sede europea di società di assicurazioni e il secondo centro finanziario inglese dopo Londra. Ankara, capitale della Turchia, è città a vocazione industriale e sede di università, e conta tre milioni di abitanti. Le destinazioni Germanwings per l’orario estivo 2005 (27 marzo - 29 ottobre) da Colonia/bonn sono: Ankara (dal 28/06), Atene, Barcellona, Berlino, Birmingham (dal 14/04), Bologna, Budapest, Cracovia, Dresda, Dublino, Edimburgo, Faro, Helsinki, Ibiza, Istanbul, Lisbona, Londra (Gatwick), Londra (Stansted), Madrid, Milano, Malaga, Monaco di Baviera, Nizza, Oslo, Palma di Maiorca, Parigi, Praga, Roma, Salonicco, Smirne, Spalato, Stoccolma, Varsavia, Verona (dal 12/05),Vienna, Zagabria, Zagabria. Le destinazioni Germanwings per l’orario estivo 2005 (27 marzo - 29 ottobre) da Stoccarda sono: Amburgo, Barcellona, Berlino, Budapest, Cracovia, Dresda, Istanbul, Lisbona, Londra (Stansted), Madrid, Palma di Maiorca, Roma, Salonicco, Varsavia, Vienna, Zagabria.  
   
   
INTERPORTO DI VENEZIA: NUOVE STRUTTURE PER 50 MIO. DI EURO ALLEANZA STRATEGICA COI MAGAZZINI GENERALI DI PADOVA NELLA LOGISTICA DELLA DISTRIBUZIONE  
 
 Venezia, 26 gennaio 2005 - “Oltre 50 milioni di Euro di nuovi investimenti rappresentano la certezza del cambiamento nell’offerta logistica che l’Interporto di Venezia può offrire all’industria nazionale ed internazionale rafforzando, nel contempo, il suo ruolo di generatore di traffici e offrendo concrete opportunità per l’insediamento di nuove attività produttive e di servizi”. Così il consigliere delegato di Interporto Venezia s.P.a. Eugenio De Vecchi anticipa i contenuti della cerimonia che si terrà, alla presenza di oltre 600 invitati tra pubblici amministratori, imprenditori e lavoratori, sabato 29 gennaio in occasione dell’apertura dei cantieri per la realizzazione, nelle aree interportuali, di nuove strutture dedicate alla catena del freddo con 100.000 mc. Di celle frigorifere, del magazzino per la logistica di 16.000 mq. , del nuovo silo da 100.000 tonnellate per prodotti alla rinfusa e di ulteriori 2000 ml. Di binari oltre a due nuove potenti gru da 100 tonnellate per la movimentazione verticale e all’albergo per i lavoratori pendolari, progetto pilota di grande valenza sociale. Molto attesi, per sancire l’importanza di tale evento nello sviluppo dell’intermodalità nordestina, gli interventi istituzionali del presidente della Regione Veneto on. Giancarlo Galan , del Sottosegretario ai Trasporti on. Paolo Mammola, del presidente della Commissione Trasporti del Senato sen. Luigi Grillo e del sindaco di Venezia on. Paolo Costa mentre, a qualche giorno dalla manifestazione, il presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia dichiara che “Sapere che, in un momento tanto difficile soprattutto per i più giovani, questo ampliamento strutturale significherà la creazione di oltre 150 posti di lavoro, è un fatto che mi riempie di gioia. La Provincia di Venezia ha un grande obiettivo: contribuire a creare un modello di sviluppo capace di coniugare il rispetto dell’ambiente alle attività produttive per concretizzare un reale innalzamento della qualità della vita di tutti i cittadini. Credo- conclude Zoggia – che, in questo senso, un’operazione importante come quella che sta conducendo l’Interporto di Venezia si possa inserire con determinazione all’interno di quelle politiche di sviluppo sostenibile tanto fondamentali per Venezia e per tutto il territorio. La Provincia di Venezia continuerà a credere in questi progetti. Frutto di concertazione e buon senso e saprà essere un interlocutore, ed in certo senso un partner, attento alle esigenze di una classe imprenditoriale che sappia guardare con determinazione al futuro del territorio e dei suoi cittadini”. “La Camera di Commercio di Venezia partecipa al pacchetto azionario dell’Interporto per dare un contributo e fare da volano alla infrastrutturazione del territorio veneziano. - spiega il suo presidente Massimo Albonetti – Grazie al felice connubio tra soggetti pubblici e privati, l’Interporto è riuscito ad ottenere importanti finanziamenti che hanno consentito e consentiranno di realizzare strutture rilevanti. La posizione dell’Interporto di Venezia è strategica – continua Albonetti – si tratta dell’unica realtà dove è rappresentata tutta la filiera logistica dal mare al ferro , dalla gomma ai “cieli”, data la vicinanza dell’aeroporto Marco Polo. Anche per questa ragione, ora che gli interventi di infrastrutturazione si stanno concretizzando, è fondamentale realizzare quei collegamenti che permettano di sviluppare appieno questa iniziativa. A nostro avviso, l’Interporto di Venezia, con la connessione con il retroterra, in particolare con l’area di Padova e quella di Treviso, potrà svolgere nel prossimo futuro un ruolo ancora più pregnante”. Gli fa eco Renzo Sartori presidente dei Magazzini Generali di Padova cui verrà affidata la gestione del nuovo capannone per la logistica: ”Quest’opera rappresenta un esempio di come si possano costruire progetti determinanti per il futuro economico del veneto, attraverso alleanze che sappiano mettere insieme le risorse specifiche di ciascuna realtà geografica con le competenze ed il know how dei vari soggetti che operano nella logistica e nel terziario. In questo caso- continua Sartori – Venezia rappresenta un’area assolutamente strategica da un punto di vista infrastrutturale e geografico, mentre i Magazzini garantiranno ciò che sanno fare al meglio: servizi di logistica distributiva per il territorio. Solo così si potrà competere in un mercato sempre più dinamico e allargato”. Da parte sua il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia Giancarlo Zacchello dichiara: “ Il binomio porto-interporto rappresenta un fattore di grande pregio nello sviluppo dell’intermodalità del trasporto rafforzando anche quella catena logistica che oggi è un indispensabile elemento di competitività nella concorrenza internazionale. Porto, Interporto ed aeroporto rappresentano, insieme, i cardini per rilanciare in termini moderni ed adeguati alle esigenze dei traffici l’intera area veneziana , oggi più che mai, baricentro tra il Corridoio n.5 (Barcellona-kiev) e il Corridoio plurimodale Adriatico-ionio. L’autorità Portuale di Venezia- conclude Zacchello- non mancherà quindi di sostenere lo sviluppo dell’Interporto dove già detiene una quota significativa del suo pacchetto azionario”.  
   
   
LE ANALISI DELL’UNRAE SULL’IMMATRICOLATO DELL’ANNO 2004 UN RECORD STORICO: PER LA PRIMA VOLTA LE AUTO DIESEL OLTRE LA META’ DEL MERCATO  
 
 Roma, 25 gennaio 2005 - Nel corso del 2004 le autovetture e gasolio immatricolate sono state per la prima volta nella storia della motorizzazione privata in Italia più di quelle a benzina. Con il 58,54% di quota, le vetture mosse da motori Diesel hanno ottenuto il primato assoluto, dopo che nel corso del 2003 si erano avvicinate alla soglia della metà del mercato ottenendo il 48,86%. Nel triennio 2002-2004, in sostanza, la quota delle vetture a gasolio vendute in Italia è cresciuta di poco meno del 15%, passando dal 43,74 al 58,54%. “A nostro avviso – ha commentato Gianni Filipponi, Segretario Generale dell’Unrae, l’Associazione fra le Case estere operanti in Italia – la crescita della domanda di vetture a gasolio non si è ancora esaurita, tenuto conto che nel corso di quest’anno verranno introdotte sul mercato altre novità nel settore delle utilitarie e delle medie, segmenti che, sommati, rappresentano oltre il 71% dell’intero mercato italiano”. Gli analisti dell’Unrae, dal canto loro, sottolineano la notevole flessione del segmento delle medio grandi, scese dal 26,07 al 20,32% mentre per tipologia di carrozzeria, si evidenziano le monovolume piccole, giunte ormai a sfiorare il 7% del mercato delle auto a gasolio. In controtendenza, invece, le berline che – al contrario di quanto sta avvenendo nel mercato generale - nell’area del Diesel sono in ripresa, essendo passate dal 49,31% del 2002 al 52,43% del 2004.  
   
   
IL DIESEL “ BATTE “ LA BENZINA NEL 2004, VALORE RECORD IN EUROPA, E ANCHE IN ITALIA 51,9% DI QUOTA DIESEL NELLE NUOVE IMMATRICOLAZIONI DI AUTO NELL’EUROPA OCCIDENTALE  
 
Milano, 26 gennaio 2005 - La quota diesel nelle auto di nuova immatricolazione nell’Europa Occidentale ha raggiunto un livello massimo storico: secondo recenti dati di mercato resi noti da Bosch, negli ultimi mesi del 2004, il 51,9% delle vetture di nuova immatricolazione era equipaggiato con un motore diesel. “Rispetto al mese di ottobre 2003, la quota diesel è aumentata del 5,3%”, ha affermato Wolfgang Chur, Membro del Comitato di Direzione della Robert Bosch Gmbh. Secondo Bosch, la quota del 47,9 % raggiunta in Germania dal motore diesel costituisce un nuovo valore record. Nel mese di ottobre 2003, la quota del 41,5% era inferiore del 6,4% rispetto a quella attuale. Le quote massime del diesel di oltre il 70% si registrano nelle nuove immatricolazioni in Austria, Belgio e Francia. In particolare, in Italia e in Gran Bretagna si è potuto registrare un incremento del diesel del 7,5%. In Italia, la percentuale è aumentata dal 52,9 al 60,4%, mentre in Gran Bretagna il valore è aumentato dal 29,6% nel mese di ottobre 2003 al 37,1% nel mese di ottobre 2004. “L’aumento del diesel riguarda tutte le classi di autoveicoli”, afferma Chur. Secondo le statistiche di Bosch, si registrano quote di aumento costanti del diesel nella classe medio-alta, con una percentuale del 62,5%, mentre la quota nella classe media è del 61,4%. Le maggiori quote di aumento si sono registrate nella classe superiore, dove il diesel è aumentato di 9 punti in percentuale, raggiungendo il 44,4%, mentre nella classe compatta l’aumento è stato del 7,1%, per raggiungere una quota del 33,2%. I motori diesel trovano applicazione in tutte le classi di autoveicoli, a partire dalla Smart, con motore a tre cilindri da 0,8 litri, alla Touareg e Pheaton con motore a dieci cilindri. Inoltre, i motori diesel vengono applicati con una sempre maggiore frequenza anche nelle cabrio sportive e nelle coupés. Anche negli Stati Uniti, il diesel sta prendendo piede: un sempre maggior numero di “Light Duty Vehicles” (Veicoli Sport Utility, Vans e Pickups) vengono forniti con motore diesel. “Il successo del diesel continuerà. Consumo inferiore di un terzo rispetto ai motori a benzina, quindi, minori emissioni di biossido di carbonio sono argomenti convincenti. Anche l’elevato piacere alla guida, offerto dagli attuali motori diesel, dotati di moderni sistemi di iniezione ad alta pressione, vengono accolti con sempre maggiore entusiasmo dagli automobilisti di tutto il mondo”, afferma Chur.  
   
   
A 60 ANNI DALLA LIBERAZIONE DI AUSCHWITZ I RAGAZZI RICORDANO LA SHOAH NEL GIORNO DELLA MEMORIA PREMIATI I VINCITORI DEL CONCORSO MIUR  
 
Roma, 26 gennaio 2005 - Nel 60° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, il 27 gennaio prossimo, che il Parlamento Italiano con la legge n. 211/2000 ha voluto istituire come "Giorno della Memoria", il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, premierà al Vittoriano di Roma i vincitori del concorso riservato alle scuole primarie e secondarie sul tema del valore della testimonianza, bandito dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con l'alto Patronato del Presidente della Repubblica ed in collaborazione con l'Unione delle Comunità Ebraiche. Il concorso sulla Shoah ha offerto alla scuola italiana l'occasione per dimostrare quanto grande sia la sensibilità per le tragedie del passato, la cui memoria deve rappresentare uno stimolo all'affermazione di valori quali la pace e la solidarietà. Tra i numerosi quanto originali lavori presentati (disegni, favole, racconti, poster, ricerche e prodotti multimediali), una commissione nazionale, costituita da rappresentanti delle Comunità Ebraiche e da esperti del Miur, ha scelto le scuole vincitrici: il Liceo Scientifico "L. Mascheroni" di Bergamo, l'Istituto Comprensivo "Assisi 2" di Assisi e il Iii Circolo Didattico "A. Mereu" di Nuoro. Al termine della premiazione, i ragazzi visiteranno la mostra "Dalle leggi antiebraiche alla Shoah - Sette anni di storia italiana 1938-1945" allestita nel complesso del Vittoriano, il Vecchio Ghetto e la Sinagoga.