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VENERDì
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 15 Aprile 2005 |
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ALTO ADIGE / AVVENTURE ALLA INDIANA JONES TRA MONTI E TORRENTI DELLA VALLE AURINA. DAL 18 GIUGNO AL 2 LUGLIO 2005
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Azione e natura allo stato puro nelle “Settimane all’insegna dell’avventura” nelle Valli di Tures e Aurina, in Alto Adige/Südtirol, con nuove emozioni e scoperte ogni giorno. Dal 18 giugno al 2 luglio 2005 una spettacolare successione di escursioni al parco naturale delle Vedrette di Ries, discese a tutta adrenalina nei corsi d’acqua, attività all’aperto sui ponti tibetani e un mare di wellness in stile naturalistico. Il programma prevede un’escursione soft la domenica, per prendere confidenza con la montagna e iniziare ad orientarsi nello stupendo panorama delle Valli di Tures e Aurina, incorniciate da vette altissime e verdissime in questo periodo dell’anno, seguita il lunedì da un’esperienza alla Indiana Jones attraverso ponti tibetani, una vera palestra di corda realizzata tra gli alberi. Il martedì è dedicato ai corsi d’acqua, sono previsti rafting e canoying nelle limpide acque dei torrenti, mentre il mercoledì gli spericolati avventurieri si meritano una pausa, questo è il giorno destinato al programma wellness. Giovedì la prova più impegnativa: trascorrere la notte in tenda, a 2000 metri, come esploratori d’altri tempi per poi scendere a valle in mountain bike il giorno successivo. L’offerta proposta prevede sette giorni di pernottamento in appartamento, incluso il programma “Adventure”, a 399 euro a persona, ed è riservata a partecipanti con più di 14 anni. Si può richiedere al Consorzio turistico Area Vacanze Valli di Tures e Aurina Alto Adige/Südtirol la guida 2005 delle Valli di Tures e Aurina e riceverla gratuitamente a casa (info@tures-aurina.com). www.tures-aurina.com |
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EMILIA ROMAGNA / LA CARD DEL DUCATO DI PARMA E PIACENZA |
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Visitare i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza non è mai stato così comodo e conveniente: con la card portoni e ponti levatoi si apriranno al visitatore. La card dà diritto allo sconto di 1 euro sul biglietto di ingresso di tutti i castelli e, novità assoluta di quest’anno, alla riduzione del 10% sul pernottamento e/o sul conto del ristorante in alcune strutture situate nelle vicinanze dei manieri. La Card del Ducato è in vendita, a 2 euro, nelle biglietterie dei castelli e presso gli sportelli della Banca di Piacenza. Ha validità di un anno a partire dalla data di emissione. Inoltre ci sono strutture dove è possibile usufruire dello sconto del 10% sul pernottamento (lo sconto viene applicato sul costo di una camera e vale per un soggiorno massimo di 2 pernottamenti). Per informazioni: Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza – Club di Prodotto, tel. 0521.829055 - 0521.823221. www.castellidelducato.it |
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ALTO ADIGE / “BENESSERE ALPINO”, I TRATTAMENTI DI BENESSERE, LEGATI AI PRODOTTI TIPICI LOCALI: MELE, UVA, FIENO, PINO MUGO, LATTE DI CAPRA, VINO E BIRRA
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Alto Adige è da sempre sinonimo di benessere, relax, aria pulita, natura incontaminata, clima mite e buona cucina. Destinazione dove soggiornare, d’estate come d’inverno, per ritrovare nuove energie per il corpo e per la mente. Nasce due secoli fa il primo flusso turistico verso l’Alto Adige, proveniente da paesi come l’Austria, l’Ungheria e la Germania in cerca di un clima mite e di aria buona. Allora erano le classi nobili e borghesi, addirittura intere corti principesche (come quelle della principessa Sissi, che viaggiava con 102 persone al seguito) a spostarsi oltralpe per giovare degli effetti benefici dell’Alto Adige. Oggi parliamo di un fenomeno turistico molto diverso, ma risalgono forse ad allora la predisposizione all’accoglienza, la dedizione al cliente, la particolare attenzione al benessere e alla cura degli ospiti, che caratterizzano l’Alto Adige e ne fanno la destinazione ideale per chi desidera regalarsi una pausa di relax. Sono numerosissime le strutture in Alto Adige dove il benessere personale e l’armonia tra corpo, mente e spirito sono i veri protagonisti di un soggiorno indimenticabile. Strutture che hanno fatto tesoro della lunga tradizione naturale di utilizzare i frutti della terra, le erbe e le piante locali, scoprendone nel tempo caratteristiche e benefici. Oltre 150 alberghi dispongono di beauty farm e centri benessere; una trentina di questi fanno parte del gruppo specializzato "Belvita Alpine Wellness Hotels” ( www.belvita.it ), che offre vacanze indimenticabili abbinando proposte gastronomiche di altissimo livello e tanto benessere fisico per temprare il corpo e lo spirito: un ampio ventaglio di trattamenti naturali, di massaggi e di aree dedicate al relax e all’attività fisica, sono i principali ingredienti di un’attraente ospitalità tutta altoatesina. Sono soprattutto i trattamenti legati ai prodotti tipici, al territorio e alle tradizioni del posto a rendere il “benessere alpino” così unico, originale e dai risultati sorprendenti. Di seguito svelati alcuni segreti tipicamente altoatesini, per un benessere rigenerato, con il quale tornare con nuova energia e spirito rinnovato alla vita di tutti i giorni e la segnalazione di alcune tra le principali strutture dove soggiornare. IL BAGNO DI FIENO - La tradizione dei bagni di fieno ha radici lontane: da sempre i contadini altoatesini si coricavano, soprattutto durante i mesi estivi passati in malga, sul fieno, tagliato per il bestiame. Nonostante le lunghe e dure giornate di lavoro, al mattino tutti i dolori erano spariti. Fu una famiglia di medici e farmacisti di Luson, i Rogginer, a riconoscendone speciali virtù benefiche proprio del fino: alleviava spossatezza e dolori reumatici e attenuava le tensioni muscolari. L’utilizzo del fieno si diffuse così assieme alla conoscenza delle sue proprietà benefiche, arrivando ad essere considerato come vero e proprio trattamento curativo. Il fieno delle malghe è una miscela naturale di erbe preziose, fiori e diverse erbe medicinali. I bagni di fieno consistono in immersioni nel fieno fresco o rigenerato in acqua (soprattutto se si soffre di allergie) in via di fermentazione, durante le quali la temperatura raggiunge valori tra i 40 e i 50 gradi stimolando una forte sudorazione. Il rilassamento dato dal calore si unisce al ricambio idrosalino e, mentre da un lato l’organismo espelle tossine, dall’altro assorbe i principi attivi delle erbe d’alta montagna. Un metodo nuovo di fare il bagno di fieno è il “Kraxnofen”, in pratica una piccola sauna, dove si sta seduti, ricoperti da un telo. Dallo schienale esce vapore che attraversa uno strato di fieno. Il bagno di fieno stimola intensamente il metabolismo. Ha un’azione preventiva contro le malattie da raffreddamento, i disturbi reumatici e il mal di schiena, rinforza il sistema immunitario e ha un generale effetto rilassante e curativo per la pelle. Il primo albergo in Alto Adige, che ben 100 anni fa già proponeva ai propri ospiti i bagni di fieno, è l’Hotel Heubad-Bagni di Fieno di Fié ( www.hotel-heubad.com ), tuttora uno degli indirizzi più quotati per questo tipo di trattamento. IL BAGNO DI MELA - La mela è ricca di ben 13 vitamine diverse e di 20 tipi di sali minerali. Il trattamento completo a base del prezioso frutto proibito è utile per rigenerare, purificare e tonificare il corpo. Il trattamento consiste nel bere a digiuno una tisana di mele ed erbe; procede con una doccia arricchita da un gel a base di mela dall’effetto stimolante e depurativo e con un successivo bagno al vapore. Poi, avvolti in un lenzuolo impregnato di sali e aceto di mele, ci si immerge in un fluido con fettine di mela per un momento di assoluto relax, al quale segue per finire un leggero massaggio agli oli essenziali. Il risultato finale è quello di un corpo tonificato e rigenerato. In Alto Adige i bagni alle mele vengono proposti all’Hotel Urthaler all’Alpe di Siusi, all’Hotel Engel di Nova Levante, all’Hotel Majestic di Riscone/Brunico e all’Hotel Christiania a La Villa/Alta Badia e altri ancora. IL BAGNO DI PINO MUGO - I bagni di pino mugo sono caratteristici della Val Sarentino, zona dove l’arbusto cresce particolarmente bene grazie al terreno e a condizioni climatiche ideali. Conosciuto già dall’antichità per la sua resina, efficace contro le malattie ai polmoni, il suo utilizzo si è nel tempo esteso: tronco, rami, aghi producono infatti una miscela balsamica che cura in modo naturale reumatismi e dolori muscolari. Il tronco, i rami e gli aghi del pino mugo vengono tagliati e sminuzzati con particolari macchinari che non ne alterano le proprietà terapeutiche. Presso la distilleria di olio di pino mugo Eschgfeller a San Martino, il “paziente” viene avvolto in un lenzuolo e ricoperto con la miscela calda, residuo della distillazione, che rilascia i principi attivi. Pino mugo, come infuso per i bagni o usato in cucina per un gustosissimo ed intenso “pesto” che accompagna i piatti: questa la proposta dell’Hotel Bad Schörgau a Sarentino ( www.bad-schoergau.com/ita/frameset.html ). Oli essenziali al pino mugo vengono utilizzati per aromatizzare il bagno turco e la sauna finlandese all’Hotel Hohenegg a San Martino ( www.hotelhohenegg.com ). Dal legno viene poi distillato un olio balsamico in grado di curare tosse e raffreddore, utilizzato nei massaggi per aumentare la circolazione sanguigna, per curare contusioni, stiramenti, storte, strappi muscolari e infiammazioni. IL BAGNO AL LATTE DI CAPRA - Il bagno al latte di capra è ideale per chi ha problemi di pelle secca e sensibile, grazie alla sua azione nutriente e idratante: particolarmente ricco di acidi grassi, infatti, il latte garantisce l'apporto di importanti minerali, di vitamine e di agenti idratanti. Già Cleopatra, l'ultima leggendaria regina dell'antico Egitto, attraverso i secoli sinonimo di grazia e bellezza femminile, usava il bagno di latte di capra per preservare la salute e la giovinezza del corpo e della pelle. La medicina dermatologica attuale con la dovuta “rilettura” riconosce al latte di capra straordinarie proprietà idratanti, nutrienti, detergenti. Si tratta di una speciale miscela di latte di capra, oli vegetali spremuti a freddo e oli essenziali naturali e assolutamente puri. Il successo di questa ricetta, preparata al momento per ogni singola applicazione, è garantito dalla moderna e specifica tecnologia applicativa. Grazie ad una vasca per fluttuazione in acqua calda (tra i 36° e i 39°) il corpo giace libero da pressioni e assorbe totalmente i principi attivi dei prodotti utilizzati, in una condizione di totale rilassamento dei sensi e della mente. La miscela ha effetti equilibranti, seboregolatori e curativi per la pelle, che risulta ultra-idratata e ricca di minerali. Il bagno al latte di capra viene proposto, ad esempio, al Posthotel Lamm di Castelrotto insieme ad altri trattamenti come il bagno ai mirtilli, il pino selvatico e l’olio di rose ( www.posthotellamm.it ). IL BAGNO E I MASSAGGI AL VINO - Nata recentemente in Francia, nella terra del Bordeaux, la vinoterapia ha trovato in Alto Adige, terra di vini, un naturale sviluppo. Per i bagni al vino viene preparata una speciale miscela di acque minerali naturali, uva, mosto e oli biologici, mentre i massaggi vengono praticati anche con acini, ottimi per una pulizia profonda della pelle grassa e impura. I polifenoli contenuti nei semi combattono i radicali liberi e hanno un effetto benefico sulla microcircolazione. Sono molte le proprietà benefiche della vinoterapia: cancella le rughe, appiattisce l’addome, rassoda i glutei, ringiovanisce i muscoli e tonifica il seno. Sono due le strutture alberghiere che offrono la vinoterapia, l’Hotel Emmy e il Romantik Hotel Turm, entrambi di Fié allo Sciliar. All’Hotel Emmy ( www.hotel-emmy.com/home-i.htm ) la vinoterapia consiste in una serie di applicazioni basate sugli stessi principi applicati dalla talassoterapia e dalla balneoterapia. Gli estratti degli acini d’uva sono molto efficaci e considerati una delle più recenti scoperte nella lotta all’invecchiamento. Interessante e molto apprezzata è anche l’Idroterapia al vino, che consiste nell’immersione in una vasca di acqua calda ricca di ferro, estratti di acini di vino e oli essenziali. Il Bagno al vino è l’applicazione di relax e benessere offerto dal Romantik Hotel Turm ( www.hotelturm.it ). Il trattamento prevede un massaggio completo con effetto peeling del corpo. Rilassati su una speciale pietra calda per il massaggio viene utilizzata una miscela speciale di vinaccia, terriccio e pietra da gesso (con proprietà terapeutiche) uniti all'olio di enotera, segue un momento di riposo coperti da un lenzuolo. Così coperti ci si immerge in una vasca per un bagno in acqua calda. Durante il bagno viene servito un bicchiere di ottimo vino rosso. Al termine del bagno segue nuovamente un massaggio con olio di acini d’uva. Tutto il trattamento si svolge in un ambiente particolarmente romantico e confortevole illuminato con un’infinità di candele. IL BAGNO ALLA BIRRA - I bagni di birra vengono proposti presso il Wellness Residence Schgaguler ( www.schgaguler.com ). Il trattamento ha inizio con un peeling a base di vinacce di chardonnay, seguito da un trattamento con oli alle erbe, per arrivare al vero e proprio bagno caldo ricoperti da un impasto derivato dalla lavorazione della birra (malto e luppolo). Le proprietà benefiche di questo bagno sono soprattutto l’effetto rilassante e rigenerante della pelle. |
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ALTO ADIGE / A VALDAORA L’ESTATE è UNA PIROTECNICA GIRANDOLA DI COSE DA FARE, DA VEDERE E DA GUSTARE
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Festa sulle malghe ogni domenica, da luglio a settembre, concerti delle bande musicali nel parco, serate cinematografiche e piece teatrali, l’8° Festival internazionale di Canto Corale dal 26 al 26 giugno 2005, l’11° Festival internazionale Jazz New Orleans di Brunico, dal 7 al 10 luglio, la cucina in strada, la Festa degli Schutzen… l’elenco è piuttosto lungo. Sono solo alcune delle manifestazioni che fanno da raffinato contorno al “piatto forte” dei programmi settimanali proposti da Valdaora (il magnifico comprensorio dolomitico formato da Valdaora di Sopra, di Sotto, di Mezzo e Sorafurcia) per trasformare le vacanze estive e autunnali in una pirotecnica girandola di cose da fare, da vedere, da gustare e da acquisire come eccellenti percorsi esistenziali. Se è vero che la qualità della vita deriva dalla semplicità e dalla genuinità delle scelte, allora Valdaora è lo scrigno al quale attingere. Tra un’attività sportiva e l’altra (escursioni, mountain bike, bikeshuttle, nuovissima variante della bici che prevede un passaggio fino al punto di partenza lasciando il tragitto di ritorno ai polpacci dei cicloturisti, tennis, nordic walking, ferrate, torrenti da… brivido, equitazione…), i corsi di cucina tipica renderanno familiari termini delle specialità tirolesi come knödel, hasenöhrl, schutza, tirtlan, niggilan. E anche il “bauernbreatl”, il pane scuro fatto di farina di segale, grano, acqua, sale e cumino, diventerà un amico del nostro palato. Soprattutto se, dopo un’escursione guidata alla ricerca delle erbe officinali e delle spezie o una gita al Piz de Perez, alla Punta Tre Dita o al Col Valacia, oppure, durante l’avventura nei parchi naturali (Fanes-Sennes-Braies, Vedrette di Ries, Odle di Puez e Dolomiti di Sesto) si farà sentire una certa voglia di cose buone d’un tempo. Senza contare le soluzioni all’insegna del più completo relax: una gita in pullman sulla Malga Brusada e a Pratolungo (nei giorni dispari di luglio e agosto) o una comoda corriera per un tour intorno ai paradisi dolomitici, uniscono l’utile al dilettevole: una full immersion negli straordinari paesaggi di Valdaora avendo tutto il tempo di meditare sulle meraviglie di una vacanza unica. Qualche esempio di prezzi praticati in Valdaora durante la stagione estiva (a persona): da 40/50 euro fino a 159/198 euro per un hotel 4 stelle. Da 26/28 euro fino a 186/193 (per 6 persone) per un 3 stelle. Da 34/36 euro fino a 130/140 euro (6 persone) per un 2 stelle. Da 40-44 euro fino a 72-78 euro (4 persone) per un garni 2 stelle. Da 19,50 euro fino a 160 euro (6 persone) per un appartamento. Da 32/36 euro fino a 1.260 euro (per appartamento con 3 camere da letto). www.olang.com |
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LOMBARDIA / I° TROFEO MEMORIAL DANILO FOLLI
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Desideriamo segnalare a tutti gli staristi e appassionati, che i prossimi 23 e 24 aprile, per l’organizzazione della Lega Navale Italiana Sezione di Mandello del Lario, si terrà il I° Trofeo Memorial Danilo Folli. Nel ricordare la figura di uomo e velista, nonché il ruolo unico che egli ha ricoperto nella classe Star, riportiamo il profilo di Danilo Folli come presente nel bando di regata della manifestazione a lui dedicata. “Danilo Folli, una storia lombarda, un uomo con la “U” maiuscola, che amava ciò che realizzava con la sua intelligenza, il suo spirito di osservazione. Stupiva la sua capacità di capire i problemi e studiarne le soluzioni, provava e riprovava fino ad ottenere il massimo risultato. Di poche parole, preferiva i fatti. Sempre disponibile a dare una mano a chi, come lui, amava la “Star”. A Milano, con l’amico Berlini, aprì un laboratorio artigianale per la soffiatura e la molatura del vetro artistico; in seguito, a livello industriale, produsse bicchieri in cristallo molato. Veniva in Lega Navale, da poco fondata a Mandello del Lario, per rilassarsi regatando con la “Star”, imbarcazione difficile da condurre, molto tecnica, che richiede per vincere padronanza delle molte regolazioni per una “messa a punto” ottimale. E Danilo vinceva: divenne Campione Italiano nel 1974. Approfondendo la conoscenza dell’”Imbarcazione”, si cimentò nel perfezionarla, scegliendo le attrezzature che provava poi in regata. Il giro di boa avvenne quando Gilberto Colombo, architetto appassionato di nautica, progettò il modello della star dal quale fece lo stampo. Apprezzato per il carattere e l’impegno, amici come l’ingegner Giulio Cesare Carcano, gli diedero suggerimenti sulle tolleranze di stazza I.S.C.Y.R.A., determinanti per ottenere il massimo risultato. Folli iniziò così a produrre la sua “Star”. Lo spirito imprenditoriale lo portò a trasferirsi con la famiglia a Mandello, aprendovi il cantiere, dove il suo perfezionismo lo spingeva a migliorare nei minimi dettagli, costantemente, il suo “prodotto” con amore. Il premio alla sua determinazione arrivò con i riconoscimenti internazionali: Campioni Mondiali come Roberto Benamati, Giorgio Gorla, Alfio Peraboni, Mark Reynolds, Vincent Brun, Paul Cayard, Fredrik Loof vollero, per vincere, le “star” di Danilo Folli.Oggi la figlia Cristina e i figli Alessandro e Andrea, nel cantiere di Abbadia Lariana continuano a produrre e vendere la “star” Folli; noi, ammirati, li ringraziamo d’aver saputo conservare questo patrimonio trasmesso dal loro padre. Vicina sempre la loro mamma, signora Liliana, che come tutte le mogli di uomini eccellenti, ha saputo dare il suo silenzioso contributo al successo famigliare. Per questo la Lega Navale Italiana sezione di Mandello del Lario, ha deciso d’istituire in ricordo di Danilo Folli il 1° Trofeo Memorial a lui intestato”. |
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IL 16 APRILE ALLA ROCCA DI ANGERA PRESENTAZIONE DI “LA LIBRARIA DELLI MAGNIFICI SIGNORI BOROMEI”, MOSTRA DI LIBRI ANTICHI E RARI DI CASA BORROMEO
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Dopo il successo di Ovomania e la prima Domenica medievale in compagnia di Peter Pan e della caccia al tesoro in collaborazione con Lindt, la Rocca di Angera continua l’attività espositiva con una mostra di grande respiro storico e di assoluta novità. Sabato 16 aprile alle 16,30 nelle Sale storiche della Rocca Borromeo verrà inaugurata “La libraria delli magnifici signori Borromei”, mostra di libri antichi, manoscritti rari, codici, disegni e miniature provenienti dalle collezioni, dall’archivio e dalla biblioteca dell’Isola Bella. Nell’occasione, oltre al Principe e alla Principessa Borromeo Arese, che faranno gli onori di casa, saranno presenti e faranno una prolusione sul tema Giuseppe Armocida, professore dell’Università dell’Insubria e presidente della Società storica varesina, e Carlo Alessandro Pisoni, conservatore dell’Archivio Borromeo. La mostra, organizzata con il patrocinio dell’Associazione Bertolone di Angera, del Magazzino storico verbanese, della Società storica varesina e della Società dei Verbanisti, resterà aperta dal 17 aprile al 22 maggio. Il conte Federico III Borromeo, manzonianamente noto come cardinal Federigo, fu uno tra i tanti collezionisti di cose belle che segnarono la lunga storia di secoli di una famiglia: quella dei Borromeo, divenuta poi Borromeo Arese con il conte Carlo IV. Sei secoli di nobili esponenti, a partire da quel giovane Vitaliano I che, venendo da Padova nella metropoli lombarda a fine Trecento, ben fondò le fortune della casata, hanno saputo raccogliere di tutto: quadri, statue, argenti, mobili, arazzi, avori, vetri... e libri, carte, manoscritti: tanti, tanti libri, belle e venerande carte, importanti e preziosi manoscritti. Gli inventari conservatisi negli archivi di casa Borromeo dell’Isola Bella datano tra il secolo XV e il XIX; essi gettano luce sulla composizione della biblioteca borromea o delle piccole biblioteche private di vari esponenti (laici o religiosi) della casata; inventari che possono solo far rimpiangere le tante perdite occorse, specie per quanto è andato smarrito o sottratto durante guerre e rivoluzioni. Ma non tutto, di ciò, è andato perso. Dopo i grossi danni subiti durante i bombardamenti di Milano del 1943, l’intero patrimonio librario della famiglia è radunato all’Isola Bella. Alla biblioteca isolana fa da pendant d’eccezione la raccolta che il finissimo cultore di cose d’arte conte Giberto VI Borromeo Arese (1815-1885) costituì con acquisti condotti in ogni parte d’Europa. Da tali raccolte vengono esposti in queste sale della rocca libri, nuptalia, testi di storia locale, manoscritti, disegni, miniature: un piccolo campionario di mirabilia borromaica che stupiranno il visitatore. |
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LAZIO / TURISMO: GARAVAGLIA, VINCE LA NUOVA IMMAGINE DI ROMA
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"Gli ultimi dati diffusi oggi (11 aprile, n.d.r.) dall'Ente Bilaterale per il Turismo confermano ulteriormente la straordinaria vitalità del comparto turistico di Roma e della sua Provincia". E' quanto sostiene il Vicesindaco di Roma, delegata alle politiche per il Turismo, Mariapia Garavaglia. "E' grazie alla nuova immagine di Roma e al lavoro di istituzioni e operatori del settore, tutti uniti per migliorare l'offerta della capitale che certi traguardi si possono raggiungere –ha sottolineato la Garavaglia in partenza per gli Stati Uniti per una serie di incontri di lavoro con gli operatori americani–. Continueremo a lavorare per migliorare l'accoglienza e potenziare le nostre strutture visto anche le più che rosee previsioni di arrivi diffuse dall'Ente Bilaterale. Con le nostre bellezze architettoniche e archeologiche, i nostri eventi culturali e di spettacolo, le nostre mostre e le bellezze naturali e paesaggistiche, sarà difficile per chiunque rinunciare a un viaggio nella nostra città. A Roma, infatti, si viene e poi si ritorna". |
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LA PUGLIA VISTA DAL TRENO IN “PEUCETIA 2005”. L'ASSOCIAZIONE ALBERGATORI DELLA PROVINCIA DI BARI PRESENTA IL 2° VOLUME DI ITINERARI TURISTICI
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In occasione di Expoturismo si svolgerà a Bari, presso la Fiera del Levante (alle ore 10 di venerdì 15 aprile, nella sala delle conferenze del padiglione 9) la conferenza stampa di presentazione della guida “Peucetia 2005”, percorsi turistici nella provincia di Bari, realizzato per iniziativa dell'Associazione Albergatori della Provincia di Bari – ABA Federalberghi. La promozione del territorio a 360 gradi e in sinergia con gli enti istituzionalmente interessati allo sviluppo locale (Confcommercio, Fiavet, Fipe e Faita), è infatti da sempre tra le linee guida dell'ABA. L'Associazione, con i suoi settantaquattro operatori associati, è membro dell'Unione Regionale di Federalberghi di Puglia, associata alla Federalberghi nazionale che conta circa 33 mila soci in tutto il territorio nazionale. L'obiettivo della pubblicazione, ancora una volta, è quello di offrire un servizio istituzionale a coloro che visitano la Puglia e dare nello stesso tempo una risposta nuova e diversa alla crescente domanda di informazioni che muove i flussi di turisti verso la nostra regione. Così era stato con “Peucetia 2004” e così è con “Peucetia 2005”, che sviluppa l'idea nuova del turismo ferroviario, per offrire al visitatore un punto di vista insolito, a più stretto contatto con il territorio. Una Puglia che appare tanto più varia e affascinante se vista dal treno. “Si tratta solo di alcune proposte riferite alla provincia di Bari, ha precisato Eduardo Caizzi, presidente dell'ABA, che non si esauriscono in questo numero di Peucetia, ma che promettiamo di allargare anche agli altri territori pugliesi nella prossima edizione”. Venerdì 15 aprile 2005, ore 10, Fiera del Levante, padiglione 9, sala conferenze. |
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IL COMUNE DI ACQUAVIVA PICENA IN VISITA AL COMUNE DI SOAVE (VR), BANDIERA ARANCIONE
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Il Comune di Acquaviva Picena, rappresentato dall’Assessore Andrea Infriccioli, ha visitato uno dei paesi Bandiera Arancione, il Comune di Soave, situato nella provincia di Verona.A fare gli onori di casa il Vice Sindaco Dott. Lino Gambaretto che ha accompagnato l’Assessore in visita agli immobili storici del paese. Visitata altresì la bellissima Cantina Sociale, sontuosa struttura adiacente al paese. “Sono stato accolto in modo davvero speciale dal Vice Sindaco Dott. Gambaretto, persona squisita che per due giorni si è completamente dedicata a me accompagnandomi in visita nelle bellezze del suo paese. Abbiamo visitato lo splendido Castello, tipico manufatto militare del Medioevo e uno dei migliori esempi di struttura castellana del Veneto. Successivamente mi ha accompagnato in visita alla locale cantina sociale, splendida struttura aperta 7 giorni su 7, in cui viene prodotto un vino di alta qualità utilizzando anche nuovissime tecniche sperimentali”. Dal colloquio tra i due Amministratori sono emerse diverse idee tra cui quella discussa in sede di Consiglio Nazionale, ossia la possibilità di iniziare gite tra i paesi Bandiera Arancione. Infatti c’è la tendenza di organizzare obbligatoriamente gite in città “inflazionate” turisticamente, sottovalutando il fatto di andare a vedere ad esempio paesi stupendi accomunati dal marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano, la Bandiera Arancione. Seppur diversi, molti degli 81 paesi Bandiera Arancione provengono dalla stessa epoca storica; paesi comunque con proprie usanze, propria cultura, proprie tradizioni enogastronomiche, fattori del tutto positivi per una continua promozione turistica. L’Assessore Infriccioli, alla fine della visita, ha ringraziato il Vice Sindaco Dott. Gambaretto e tutta l’Amministrazione Comunale di Soave per la graditissima ospitalità, contraccambiando l’invito ad Acquaviva Picena che, a detta del Vice Sindaco, avverrà quanto prima. |
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