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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Aprile 2005 |
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IMATION CHIUDE IL PRIMO TRIMESTRE CON UN UTILE OPERATIVO DI 33,1 MILIONI DI DOLLARI E UN FATTURATO DI 325,2 MILIONI DI DOLLARI UN OTTIMO PRIMO TRIMESTRE FAVORITO DAI RISULTATI DEI PRODOTTI OTTICI, DAI NASTRI PER DATA CENTER E DALLE MEMORIE FLASH |
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Segrate, 27 aprile 2005 – Imation Corp ha annunciato di aver conseguito dalla propria attività ordinaria un utile per azione pari a 0,94 dollari, di cui 0,35 dollari frutto della risoluzione favorevole di una questione fiscale statunitense. A fronte di un fatturato del primo trimestre 2005, pari a 325,2 milioni di dollari, il margine lordo è del 26,2%, il cash flow operativo del trimestre è di 11,9 milioni di dollari; il totale della liquidità e degli investimenti a breve è pari a 430,5 milioni di dollari Questo risultato va confrontato con un utile per azione totalmente diluita derivante dall'attività ordinaria del primo trimestre 2004, pari a 0,60 dollari, con un fatturato di 339,3 milioni, un Mol pari al 22,9% e con un Mol del quarto trimestre 2004 pari al 27,6%. Bruce Henderson, Chairman e Ceo di Imation, ha dichiarato: "Siamo soddisfatti di questo eccellente inizio del 2005, che ha dimostrato la flessibilità del nostro business e la preparazione del team Imation. Al termine dello scorso anno abbiamo completato una riorganizzazione per allineare la Società a livello regionale e abbiamo implementato un programma di ristrutturazione e riduzione dei costi senza interrompere il lancio di nuovi prodotti. Con una tale attività in corso abbiamo concluso un primo trimestre più che positivo dal quale possiamo partire con rinnovato slancio per il resto dell'esercizio". "Uno dei fattori che ha contribuito alla nostra performance è stata la flessibilità con cui l’azienda ha affrontato la trasformazione che ci ha permesso di compiere passi avanti nelle attività di produzione e avviare iniziative simili in tutti i principali processi di business. Questo approccio punta a migliorare la qualità, ridurre i costi e aumentare la velocità, e resto fiducioso della capacità di Imation di continuare a trarre vantaggio da queste iniziative". "Siamo lieti di registrare un aumento della redditività dei nostri prodotti ottici, cui si affianca un miglior utilizzo del nostro nuovo impianto per il rivestimento dei nastri Tera Angstrom. Guardando al futuro, tuttavia, l'aumento dei prezzi di una materia prima come il policarbonato potrebbe influire sui costi dei nostri prodotti ottici con qualche incertezza sulla possibilità di trasferire a valle questi aumenti. Con tre trimestri ancora di fronte a noi, le prospettive per l'esercizio 2005 rimangono invariate e comprese tra il 3% e il 5% per quanto riguarda la crescita del fatturato, e tra 87 e 92 milioni di dollari per quanto concerne l'utile operativo". Principali dati finanziari del primo trimestre 2005 Il fatturato netto complessivo trimestrale è di 325,2 milioni di dollari, di cui 315 derivanti da prodotti data storage, che, pur essendo inferiori al risultato particolarmente positivo del primo trimestre dello scorso anno, rappresentano anch’essi un eccellente avvio d'anno nei prodotti ottici, magnetici e nelle nuove soluzioni flash. L’utile lordo del 26,2% è cresciuto di 3,3 punti percentuali rispetto al 22,9% del quarto trimestre 2004. Questo miglioramento deriva da un miglior utilizzo del nuovo impianto per il rivestimento dei nastri e da un aumento dei margini sui prodotti ottici, due elementi in qualche modo controbilanciati dal mix di prodotti. L'utile lordo del trimestre è inferiore di 1,4 punti percentuali rispetto al 27,6% dello stesso periodo del 2004 principalmente a causa del mix di prodotti, parzialmente riequilibrato dai miglioramenti dei margini dei prodotti ottici e dell'utilizzo di questo nuovo impianto. Le spese commerciali, generali e amministrative ammontano a 39,2 milioni di dollari, i costi di ricerca e sviluppo sono pari a 12,7 milioni di dollari. Vale a dire che, rispetto allo stesso trimestre dell'esercizio precedente, le spese sono diminuite (44,8 milioni), così come i costi R&d (15,2 milioni). Queste diminuzioni derivano innanzitutto dalle azioni intraprese alla fine del 2004, tese a ridurre i costi e a riallocare le risorse - in particolare nel settore ricerca e sviluppo - per cui la società prevede di investire in nuovi portafogli di competenze. L'utile operativo totale del trimestre è stato pari a 33,1 milioni di dollari, in lieve discesa rispetto ai 33,5 milioni della prima frazione del 2004 ma significativamente più elevato rispetto all'utile di 1,6 milioni totalizzato nel quarto trimestre 2004 (comprensivo di costi di ristrutturazione pari a 22,1 milioni di dollari). I costi netti non operativi, pari a 1,7 milioni di dollari, comprendono 1,9 milioni per il deprezzamento di un investimento. La Società ha inoltre ottenuto, nel trimestre in oggetto, un benefit fiscale pari a 12 milioni di dollari, equivalente a 0,35 dollari per azione. L'utile per azione diluita derivante dall'attività ordinaria (compresa la plusvalenza fiscale) è stato pari a 0,94 dollari nel primo trimestre 2005, contro i 0,60 dollari dello stesso periodo del 2004. La liquidità generata nel trimestre è stata pari a 11,9 milioni di dollari nonostante l'assorbimento di circa 10 milioni di dollari in contanti per indennità di licenziamento e il pagamento di 21 milioni di dollari per la causa legale relativa a Jazz Photo, il cui costo era stato registrato nel quarto trimestre 2004. Escludendo questi costi, il cash flow generato dall'attività del trimestre sarebbe stato pari a circa 43 milioni di dollari. Nel trimestre la Società ha speso $ 14,9 milioni per riacquistare 430.000 azioni ordinarie proprie, con la possibilità di riacquistarne altre per 3.3 milioni di azioni. I dividendi distribuiti nel trimestre sono stati pari a 3,4 milioni di dollari. Le spese in conto capitale sono pari a $ 3,5 milioni, mentre ammortamenti e deprezzamenti sono pari a 10 milioni di dollari. Al 31 marzo 2005, liquidità per 41 milioni di dollari di liquidità investiti era investita in titoli fruttiferi di alta qualità con scadenze superiori ai 90 giorni, e pertanto classificati sotto la voce "altre attività". Tali investimenti, sommati a 389,5 milioni di dollari in liquidità e simili, hanno dato luogo a un totale di 430,5 milioni di dollari alla stessa data. |
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CHECK POINT RISULTATI FINANZIARI Q1: UTILE NETTO: 73.7 MILIONI DI DOLLARI |
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Milano, 27 aprile 2005 - Financial Highlights per il primo quadrimestre 2005: Fatturato: 137.7 milioni di dollari, con un incremento del 19% sui 116.1 milioni del primo quadrimestre del 2004. Utile netto: 73.7 milioni di dollari, con un incremento del 76% sui 41.9 milioni del primo quadrimestre 2004. Se si escludono le imposte sulle acquisizioni, l'utile netto era di 75.8 milioni, con un incremento del 17% sui 65 milioni del primo quadrimestre del 2004. Utile netto per azione: 0.29 dollari, con un incremento del 78% sugli 0.16 dollari del primo quadrimestre del 2004. Se si escludono le imposte nette sulle acquisizioni, l'utile netto per azione era di 0.30 dollari, un incremento del 18% sugli 0.25 dollari del primo quadrimestre 2004. Risconti passivi: incrementati di 9.1 milioni di dollari hanno raggiunto il record di 150.2 milioni di dollari, un incremento del 6% sui risconti passivi al 31 dicembre del 2004. Programma di riacquisto delle azioni: durante il primo quadrimestre del 2005, Check Point ha acquistato 2.1 milioni di azioni con un costo totale vicino ai 50 milioni di dollari. |
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UNA NUOVA RICERCA RIVELA CHE UN TERZO DEI TOP MANAGER RITIENE IMPROBABILE IL RISPETTO DELLE SCADENZE PER L'APPLICAZIONE DEI REQUISITI DI GOVERNANCE INTERNA E DI CONFORMITÀ IT REGNA L'INCERTEZZA SUL RUOLO DELL'IT NELL'ASSICURARE LA CONFORMITÀ |
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Milano, 27 aprile 2005 - Un sondaggio svolto tra 400 Cio, Cto e responsabili It in Francia, Olanda, Germania e nel Regno Unito, commissionato da Compuware Corporation ha rivelato che il 33% delle organizzazioni avrà difficoltà a rispettare le scadenze poste per la conformità It. Anche se il 94% di essi è consapevole della crescente responsabilità di assicurare che le applicazioni It soddisfino i requisiti di conformità alle normative, il 72% degli intervistati afferma di non essere "affatto preoccupato" o "non molto preoccupato" dal fatto di dover rispondere personalmente della mancata conformità. "Per i Ceo e i Cfo i risultati di questa ricerca dovrebbero creare non poche preoccupazioni, considerato che la conformità è ampiamente riconosciuta come un fattore critico. Le organizzazioni che non sono in grado di assicurare la conformità dovrebbero tener conto che i vertici aziendali si aspettano che le normative vengano rispettate. Negli Stati Uniti alcuni dirigenti di alto livello sono già stati ritenuti personalmente responsabili, quindi dovrebbe essere tra le priorità assicurare che la conformità venga rispettata", ha commentato Ayman Gabarin, vicepresidente It Governance per l'area Emea di Compuware. "È inoltre molto interessante notare che un terzo degli intervistati non ha ancora iniziato a implementare un framework di It governance. Un'efficace gestione delle risorse It e un'adeguata strategia di governance sono fondamentali per rispondere a molti di questi requisiti di conformità". I risultati dimostrano che il rispetto della conformità rappresenta un enorme impegno per i reparti It, i quali non solo devono assicurare l'adempimento delle regole interne, ma devono anche supportare altri reparti affinché possano rispettare i loro requisiti di conformità. Il 69% degli intervistati ha dichiarato che altre funzioni aziendali si rivolgono al reparto It per assistenza nel rispetto delle norme di conformità. La crescente complessità delle normative sta diventando uno dei principali motivi di preoccupazione per il 75% degli intervistati, che la considerano il più importante ostacolo esterno al raggiungimento della conformità. Una delle sfide più significative che i reparti It devono affrontare nell'aiutare le organizzazioni a ottenere la conformità è la mancanza di metodi avanzati nei processi di gestione. Il 34% degli intervistati, ad esempio, fa affidamento su relazioni cartacee, mentre un altro 43% si basa su meeting diretti o in videoconferenza con i manager e ciò significa che il 77% non tiene efficacemente sotto controllo il progresso di importanti progetti come la conformità. Alla richiesta di indicare il maggiore ostacolo interno al raggiungimento della conformità, un'organizzazione su due (51%) ha accennato allo scarso coordinamento tra le varie funzioni coinvolte. "Le aziende affrontano molti ostacoli nel tentativo di raggiungere la conformità; il coordinamento interno e la crescente complessità delle normative sono solo la punta dell'iceberg. Non è quindi sorprendente che le aziende abbiano difficoltà a destreggiarsi tra queste sfide, considerato che molte di esse fanno affidamento su metodi manuali per tenersi aggiornate sullo stato dell'attività It", ha aggiunto Gabarin. "È invece preoccupante che così poche aziende dispongano di informazioni in tempo reale sullo stato dei progetti, dato che la conformità dovrebbe essere una delle massime priorità aziendali. Le organizzazioni devono disporre di strumenti che consentano di centralizzare e monitorare efficacemente le risorse It, in modo da massimizzare le probabilità di successo delle iniziative di conformità e It". Questa ricerca commissionata da Compuware Corporation è stata condotta della società di ricerche indipendente Illuma Research, che ha intervistato 400 Cio, Cto e responsabili It in Francia, Olanda, Germania e nel Regno Unito. |
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GIANCARLO ELIA VALORI PRESIDENTE ONORARIO DI HUAWEI TECHNOLOGIES ITALIA |
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Milano, 27 Aprile 2005 – L’amministratore Delegato della filale italiana del colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei, John X.p. Qiao, ha presentato Giancarlo Elia Valori come Presidente Onorario della filiale da lui stesso guidata a margine della Confindustria Lazio tenutasi in data 22 Aprile scorso. L’attivismo del Presidente della Confindustria Lazio verso la Cina, unitamente alla stima reciproca dei due manager ha portato al conferimento della nomina. |
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F-SECURE AMPLIA LA PROPRIA STRUTTURA ITALIANA CON LA NOMINA DI ELISA BENEDETTO A MARKETING MANAGER E GIUSEPPE SACCHETTI A CHANNEL SALES MANAGER |
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Milano, 27 aprile 2005 – F-secure, società finlandese specializzata nello sviluppo di software antivirus e di soluzioni per la protezione dalle minacce alla sicurezza, ha annunciato la nomina di Elisa Benedetto a Marketing Manager e Giuseppe Sacchetti a Channel Sales Manager. Presente in Italia dallo scorso settembre, la società finlandese sta registrando ottimi risultati nel nostro paese al punto da rendere necessario un ampliamento della propria struttura con l’ingresso di figure chiave in grado di sviluppare e attuare attività di vendita e marketing strutturate. Con una consolidata esperienza nel settore It, Elisa Benedetto ha maturato valide competenze in ambito marketing all’interno di importanti realtà internazionali quali Amd, Citrix, Oracle e Itway. Nel ruolo di Marketing Manager di F-secure, Elisa Benedetto si occuperà del coordinamento delle attività di marketing e dello sviluppo dei piani di comunicazione dell’azienda finlandese in Italia, con l’obiettivo di accrescere la visibilità di F-secure sul mercato e mettere a punto iniziative specifiche a supporto del canale in un’ottica globale di rafforzamento del brand. L’ingresso in F-secure di Giuseppe Sacchetti nel ruolo di Channel Manager rientra invece in una strategia di rafforzamento della struttura commerciale dell’azienda. Grazie a una significativa esperienza maturata dapprima in Esprinet in qualità di consulente nella vendita di prodotti destinati al mercato enterprise e successivamente in Sco nel ruolo di Channel Sales Manager, Sacchetti entra nel team italiano di F-secure con l’obiettivo di sviluppare e gestire i rapporti con il canale business, occupandosi dello sviluppo di vendita indiretta operate attraverso i due distributori della società: Sidin e Symbolic. Elisa Benedetto e Giuseppe Sacchetti riporteranno direttamente a Miska Repo, Country Manager di F-secure Italia, che ha commentato: “Con queste nomine puntiamo a dare un impulso significativo alla presenza di F-secure su un mercato che riteniamo fortemente strategico: lo sviluppo del canale è un elemento fondamentale per la crescita della nostra azienda che opera esclusivamente con una politica di vendita indiretta e siamo certi che, grazie al supporto di una strategia di marketing coordinata, potremo raggiungere gli ambiziosi obiettivi di crescita che ci siamo proposti e che vedranno un ulteriore ampliamento del team entro l’estate”. |
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ROBERTO COPPARI DIRETTORE GENERALE DI ELETTRODATA |
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Milano, 27 aprile 2005 - Elettrodata, uno tra i principali produttori italiani di Pc, annuncia la nomina di un Direttore Generale alla guida del gruppo: si tratta di Roberto Coppari, cinquantenne marchigiano di Ancona, con una lunghissima e importante esperienza nel settore dell’information technology. Coppari proviene da Borghi Trasporti, dove ha ricoperto per tre anni la carica di Amministratore Delegato. In precedenza, ha guidato la Divisione Operations di Synstar Computer Services, azienda che offre servizi di supporto e manutenzione multivendor. Ancora prima, ha maturato una solida esperienza manageriale con ruoli di crescente responsabilità all’interno di aziende multinazionali come Ncr e Honeywell Information Systems. Elettrodata è cresciuta in modo molto rapido, raggiungendo in poco più di dieci anni un fatturato di 124 milioni di Euro e i vertici del mercato italiano, e Roberto Coppari ha il compito di consolidare l’organizzazione dell’azienda e migliorare la sua efficienza, per consentirle di affrontare un’ulteriore fase di espansione. Secondo Lorenzo Zubani, fondatore e Presidente di Elettrodata: “L’inserimento al vertice dell’azienda di un manager esperto come Roberto Coppari rappresenta una tappa importante nel nostro percorso di crescita. Con lui, contiamo di consolidare gli aspetti operativi, che – per le dimensioni che abbiamo raggiunto – sono molto importanti, per concentrarci sulle attività di sviluppo del business. L’esperienza di Coppari, inoltre, ci può aiutare a sviluppare il fatturato nell’area dei servizi post-vendita, un’area che consideriamo strategica per la fidelizzazione del cliente e per la nostra evoluzione come fornitore globale di prodotti e servizi” “Elettrodata è una realtà imprenditoriale italiana significativa, che dimostra – con il suo successo – che è ancora possibile puntare su un modello di business che prevede la progettazione e la produzione dei Pc in Italia, con soluzioni che vanno dal portatile al server di fascia alta, se questo si traduce nella possibilità, da parte del cliente, di avere prodotti personalizzati in base alle proprie esigenze”, afferma Roberto Coppari. “Il mio compito è quello di migliorare questo modello, in modo tale da consentire all’azienda di raggiungere gli obiettivi del prossimo triennio” |
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INTERNET SECURITY SYSTEMS PROTEGGE IN MODO PREVENTIVO I CLIENTI CONTRO LE NUOVE VULNERABILITÀ DI MICROSOFT |
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Milano, 27 aprile, 2005 – I clienti di Internet Security Systems sono stati protetti in modo preventivo contro le seguenti vulnerabilità diramate dal Microsoft Security Bulletins e classificate come critiche o pericolose: Ms05-009, Ms05-016, Ms05-017, Ms05-019, Ms-05-020, Ms05-021, Ms05-022, Ms05-023. Internet Security Systems ha fornito una consulenza decisiva soprattutto riguardo alle vulnerabilità scoperte in Microsoft Email Exchange Smtp Server e nel driver Tcpip.sys, entrambe scoperte dal team Ricerca e Sviluppo X-force, e considerate una seria minaccia per le aziende. La più pericolosa tra le due vulnerabilità scoperte dal team X-force di Internet Security Systems è quella riscontrata in Microsoft Exchange Server Simple Mail Transfer Protocol (Smpt). Microsoft Exchange Server è il prodotto per e-mail e messaggistica corporate più diffuso ed è stato progettato per facilitare le comunicazioni tra le aziende. Il prodotto contiene una vulnerabilità legata al buffer overflow che potrebbe consentire ad un malintenzionato di prendere il pieno controllo di una specifica macchina e di tutte le e-mail nell’Exchange server senza interazione o autenticazione su Exchange Server 2000. |
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GLI ICSA LABS CERTIFICANO L'EX-1500 DI AVENTAIL COME PRODOTTO LEADER DELL'INDUSTRIA SSL VPN |
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Parigi, 27 Aprile 2005 - Aventail Corporation ha ottenuto la certificazione dagli Icsa Labs per la sua appliance Ssl Vpn Ex 1500 classe entreprise. Questa seconda fase della certificazione degli Icsa Labs per l'industria Ssl Vpn includeva nuovi rigorosi criteri - rispetto alla prima frase del test avvenuto nel 2003 - che rispondevano alle nuove esigenze di mercato e allo sviluppo delle piattaforme. Aventail ha contribuito in modo determinante, sia per la prima sia per la seconda fase della certificazione, nello stabilire questi criteri. Gli Icsa Labs, divisione di Cybertrust, sono un'accreditata autorità indipendente che, in modo serio e neutrale, effettua test e certifica prodotti di sicurezza. "La certificazione degli Icsa Labs conferma la leadership tecnologica di Aventail cosi' come la sua volontà di fornire ai clienti e partner soluzioni di accesso sicure e all'avanguardia che migliorano notevolmente la produttività, la sicurezza ed il controllo, riducendo i costi generali" dichiara Evan Kaplan, presidente e Ceo di Aventail. Tra la lunga lista dei severi vincoli che devono essere superati per ottenere la certificazione troviamo il cache cleaning, il controllo dell'identità lato client, più forti caratteristiche di sicurezza End Point ed una gestione più approprita dei servizi quali Owa, Smb e Microsoft Outlook. In aggiunta i criteri degli Icsa Labs tracciano regole migliori per l'autenticazione multi-fattore e per altre tecnologie di sicurezza, utilizzate congiuntamente con le Ssl Vpn. "I produttori Ssl Vpn che hanno superato questa ultima fase della certificazione spiccano realmente come leader in questo settore; gli Icsa Labs hanno alzato di molto il tetto della metrica di certificazione per la tecnologia Ssl Vpn e per lo sviluppo del prodotto" ha dichiarato Brian Monkman, Technology Program Manager degli Icsa Labs. "Siamo impazienti di poter continuare a lavorare insieme con Aventail e gli altri membri dei consorzio dei produttori, per aumentare ulteriormente i limiti della tecnologia di accesso alle applicazioni sicure". L'appliance Ex 1500 di Aventail è costruita sulla piattaforma comprovata Ssl Vpn di Aventail ed è riconosciuta dal mercato per le sue funzioni di End Point Control, Policy Management, semplicità e trasparenza di connessione. Fornisce agli utilizzatori finali una comunicazione sicura ad ogni risorsa presente all'interno del centro dati della rete. L' Ex-1500 di Aventail è una soluzione scalabile, di classe entreprise, che integra un alto livello di disponibilità ed un supporto load balancing, assicurando agli utilizzatori finali un accesso alle informazioni cosiddette critiche a qualsiasi ora del giorno e della notte. La tecnologia End Point Control di Aventail assicura il massimo di sicurezza e controllo, eliminando le minacce legate alla sicurezza, associando il livello di accesso al livello di fiducia, impedendo agli utilizzatori finali di lasciare dietro di sé informazioni confidenziali. Il programma di certificazione Ssl Vpn degli Icsa Labs è un processo indipendente e completo che esamina rigorosamente, valida e convalida le Ssl Vpn in condizioni di utilizzazione reali e continue. I criteri di test degli Icsa Labs sono pubblicati per essere esaminati e validati dai princiapli attori del mercato (imprese, specialisti ed utilizzatori). I criteri del test Ssl Vpn sono stati sviluppati con questo input insieme con il consorzio dei produttori dei prodotti Ssl Vpn. |
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IL NUOVO LIVELLO DI CERTIFICAZIONE COMMON CRITERIA EAL3+ ASSEGNATO AL DATA SECURITY KIT RICONFERMA GLI ELEVATI LIVELLI DI SICUREZZA GARANTITI DALL’AVANZATA SOLUZIONE SHARP |
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Milano, 27 aprile 2005 – Sharp annuncia che il Data Security Kit Ar-fr12m (versione M.20) ha ricevuto la certificazione Eal3+ (Evaluation Assurance Level 3+) di Common Criteria[1], lo standard internazionale per i prodotti di sicurezza. La memoria delle copiatrici e stampanti digitali multifunzione possono contenere quantità di dati riservati dell’azienda. Per evitare che questi dati finiscano in mani sbagliate, il Data Security Kit (Dsk) di Sharp li cancella non appena concluse le procedure di copia e di stampa, di scansione o di invio e ricezione di fax. Inoltre, i dati dei fax registrati sulla memoria interna dei dispositivi multifunzione vengono criptati[2][2] assicurando un maggiore livello di sicurezza. L’assegnazione del livello di certificazione Eal3+ non solo conferma l’affidabilità delle funzioni di sicurezza della Ar-fr12m (versione M.20), ma anche la sicurezza dell’ambiente di sviluppo Sharp, affermando a livello internazionale la validità del concept di base della gestione documentale dei sistemi multifunzione Sharp. Sharp sta sempre più implementando nei propri prodotti le funzioni di sicurezza documentali, convinta che rappresentino una assoluta priorità per le esigenze degli uffici evoluti. Sono compatibili con il Data Security Kit Ar-fr12m i modelli Ar-m236 e Ar-m276. |
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