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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Maggio 2005
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RECORDATI: RISULTATI MOLTO POSITIVI NEL PRIMO TRIMESTRE 2005 GRAZIE ALLA FARMACEUTICA INTERNAZIONALE. RICAVI +16,8%, UTILE OPERATIVO +40,7%, UTILE NETTO +31,8%.  
 
Milano, 9 maggio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Recordati S.p.a. Ha esaminato il 5 maggio i risultati consolidati relativi al primo trimestre 2005 predisposti secondo quanto richiesto dal principio contabile internazionale concernente l’informativa finanziaria infrannuale (Ias 34). I risultati del primo trimestre I ricavi netti consolidati sono pari a € 150,0 milioni, in incremento del 16,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Escludendo i ricavi della nuova consociata Merckle Recordati e quelli di Sophartex, società ceduta ad aprile 2004, l’incremento a perimetro omogeneo è del 13,2%. I ricavi farmaceutici, pari a € 137,2 milioni, hanno registrato un incremento del 18,4% e del 14,4% a perimetro costante. Hanno contribuito a questo risultato la crescita delle vendite di lercanidipina (+18,2%) e il positivo andamento delle vendite dei principali prodotti del nostro listino, anche per effetto dell’elevata patologia invernale. Le vendite in Francia sono cresciute del 28,2%, quelle farmaceutiche in Spagna del 48,0% e le vendite ai nostri licenziatari del 22,8%. La crescita in Italia delle vendite farmaceutiche è più contenuta (+ 2,0%) per effetto delle misure di contenimento della spesa farmaceutica. Le vendite della chimica farmaceutica sono di € 12,9 milioni, in incremento del 2,1% grazie alla crescita dei volumi. L’utile operativo è pari a € 27,3 milioni, in incremento del 40,7% rispetto all’anno precedente e con un’incidenza sui ricavi del 18,2%. In termini omogenei, applicando i nuovi principi contabili Ias/ifrs introdotti nel 2005 ed escludendo dal 2004 il costo per l’ammortamento dell’avviamento, la crescita è del 32,7%. Il margine operativo delle attività farmaceutiche è di € 27,0 milioni, in incremento del 30,5%. Quello della chimica farmaceutica è pari a € 0,3 milioni. L’utile netto è di € 16.6 milioni (11,1% sui ricavi), in crescita del 31,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La posizione finanziaria netta è positiva per € 32,7 milioni e si confronta con € 72,1 milioni al 31 dicembre 2004. Il decremento è dovuto esclusivamente all’acquisizione delle attività farmaceutiche in Germania, che ha comportato un esborso iniziale di € 45,0 milioni. Il patrimonio netto si è ulteriormente incrementato ed è pari a € 279,5 milioni. Nel primo trimestre Il 22 febbraio si è conclusa con successo l'acquisizione delle attività di marketing e di vendita delle specialità farmaceutiche etiche ed Otc di Merckle Gmbh, società fondata nel 1881, con sede operativa a Ulm, Baden-wiirttemberg (Germania) per complessivi € 62,5 milioni. Al momento del closing sono stati versati € 45 milioni e il rimanente complemento di prezzo sarà dovuto nell'arco dei prossimi tre anni a condizione che si verifichi il favorevole sviluppo delle vendite di alcuni prodotti. I risultati della nuova consociata Merckle Recordati sono stati consolidati dal 1 gennaio 2005. Il portafoglio prodotti di Merckle Recordati comprende specialità su prescrizione e prodotti Otc ed è focalizzato prevalentemente in gastroenterologia e in reumatologia. Le attività di marketing sono costituite da un'organizzazione di circa 50 persone, mentre l'attività di vendita è composta da una rete di oltre 130 informatori medico scientifici che copre tutto il territorio tedesco. Queste attività hanno generato nel 2004 ricavi per circa € 50 milioni, con un margine positivo. Nel primo trimestre 2005 le vendite di Merckle Recordati sono pari a € 12,5 milioni, in linea con l’anno precedente. Recordati Espana ha acquisito dalla società farmaceutica Stada i diritti per la commercializzazione di Yoduk (ioduro di potassio), un farmaco indicato in caso di carenza di iodio, che è stato lanciato nel mese di marzo. Yoduk è il primo prodotto presente sul mercato spagnolo che contiene solo ioduro di potassio. Il Ministero della Salute spagnolo e varie associazioni scientifiche, particolarmente nell’area della ostetricia, neonatologia ed endocrinologia, stanno promuovendo in Spagna campagne per la sensibilizzazione della classe medica e della popolazione alle patologie legate alla carenza di iodio. Nel settore chimico, è stato ceduto, con decorrenza 1 aprile 2005, lo stabilimento biochimico di Opera, non più attivo. Il prezzo di vendita è sostanzialmente allineato al suo valore contabile.  
   
   
TELECOM ITALIA: SU ROSSO ALICE DIBATTITO ONLINE SULLA LOTTA ALL’AIDS E AI TUMORI CON IL PROF. ROBERT C. GALLO  
 
 Milano, 6 maggio 2005 – Lunedì 9 maggio a partire dalle ore 18 il Professor Robert C. Gallo, eminente scienziato scopritore del virus dell’Hiv e Presidente emerito della Fondazione Ricerca & Progresso Onlus, sarà protagonista online su Rosso Alice  www.Rossoalice.it  il portale a banda larga di Telecom Italia, di un dibattito sul tema della lotta all’Aids e alle patologie tumorali. L’evento in diretta audio e video, moderato dalla giornalista Lavinia Bruno, offrirà l’occasione per uno scambio di riflessioni e per conoscere quali nuove speranze arrivano dalla scienza nella lotta contro l’infezione causata dall’Hiv. Sarà possibile assistere all’incontro con il prof. Gallo collegandosi a www.Rossoalice.it ed accedendo ad “Alice Live” nel canale Community. Tutti i clienti Alice Adsl registrati sul portale e alla Community potranno partecipare in modo interattivo, mentre tutti gli altri navigatori avranno comunque l’opportunità di intervenire via web inviando le proprie domande alla redazione di “Alice Live” che sottoporrà i quesiti più interessanti allo scienziato italo-americano. Per coloro che non potranno partecipare in diretta, sarà disponibile online dal pomeriggio del giorno successivo la trasmissione in differita dell’intero evento. “Alice Live” è un canale aperto e gratuito visibile a tutti gli utenti della Community di Rosso Alice che tramite le webcam possono diventare protagonisti degli eventi video e di tutte le altre iniziative di intrattenimento trasmesse in diretta. Lanciato da Telecom Italia nel marzo 2004, Rosso Alice ha registrato, nel mese di aprile 2005, 2.481.000 visitatori unici (quelli che si sono collegati al sito almeno una volta nel mese), con un totale di 48.695.000 pagine scaricate e con una media giornaliera di 1.623.000. Telecom Italia registra un progressivo sviluppo della banda larga con 4.872.000 accessi broadband a fine marzo 2005, di cui 522.000 all’estero. Il Professor Robert C. Gallo è Direttore dell’Institute of Human Virology e della Division of Basic Science, nell’Istituto di Biotecnologia dell’Università del Maryland. Insignito di numerose onorificenze per meriti scientifici in molti paesi del mondo, ha ricevuto 19 dottorati honoris causa e ha avuto il raro onore di ricevere per ben due volte il premio scientifico statunitense più prestigioso: l’Albert Lasker Award in Medicina, prima nel 1982 e poi nel 1986. In Italia, il prof. Gallo è impegnato direttamente attraverso la Fondazione Ricerca & Progresso Onlus, organizzazione non-profit da lui fondata e presieduta, scopo della quale è raccogliere fondi da destinare a borse di studio per giovani ricercatori italiani.  
   
   
GLI ITALIANI E LA LEGGE SIRCHIA UN’INDAGINE DELLA SOCIETÀ ACQUA RIVELA CHE UN FUMATORE SU CINQUE HA DECISO DI SMETTERE DI FUMARE  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Dopo circa tre mesi dall’entrata in vigore della Legge Sirchia contro il fumo, Acqua, società specializzata in servizi a supporto del marketing, ha condotto un’indagine dal titolo “Gli italiani e la nuova legge anti - fumo”. La ricerca fornisce dati interessanti per capire come gli italiani hanno reagito alla legge, ma anche un aggiornamento del numero dei fumatori, oggi quantificabile nel 26,1% della popolazione, pari a circa 14 milioni di persone. Nel 1986 (fonte Ipso) i fumatori rappresentavano il 36,2% della popolazione. Acqua, presieduta da Davide Arduini, ha condotto 800 interviste Cati (Computer Assisted Telephone Interviews) a un campione rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra i 14 e i 64 anni, suddivisa equamente tra i due sessi. Dall’indagine risulta che i fumatori sono al 47,4% maschi e al 52,6% femmine; la fascia di età in cui essi sono maggiormente concentrati è quella tra i 55 e i 64 anni con il 40,7%, seguita dalla fascia 45-54 anni con il 20,1%. Dall’indagine emerge che dopo l’introduzione della nuova legge circa il 19,4% dei fumatori, pari a 2,7 milioni di italiani, ha deciso di smettere di fumare. Il 37% continua a fumare come ha fatto fino a oggi, mentre il 38,8% ha ridotto il numero abituale di sigarette (solo l’1,2% ha reagito aumentandone il consumo). Tra coloro che non hanno rinunciato al vizio, il 40% costituisce la categoria “heavy smoker” con più di dieci sigarette al giorno, ma rimane alta anche la percentuale di coloro che ne consumano da 11 a 20 (34,5%), e significativa quella inerente alla voce “più di un pacchetto” (9,7%). Uno degli elementi fondamentali dell’indagine riguarda la notorietà della legge. La quasi totalità degli intervistati (94,4%) é a conoscenza della recente introduzione della Legge Sirchia; il 46% la conosce nei dettagli, mentre circa un intervistato su due dichiara di averne solo sentito parlare (48,4%). Il giudizio sulla nuova legge vede l’86,9% dei soggetti interpellati valutare positivamente il nuovo provvedimento, anche se, logicamente, la composizione in percentuale del dato vede la netta prevalenza dei non fumatori (81,5% contro il 18,5% dei fumatori). L’indagine pone agli intervistati anche il problema della frequentazione dei locali pubblici e delle modalità da seguire sul posto di lavoro. Il 13,9% dei fumatori intervistati denuncia l’intenzione di ridurre la frequentazione di luoghi pubblici quali bar, ristoranti o discoteche. Rimangono però invariate le abitudini di oltre l’80% dei fumatori, mentre il 2,4% afferma addiritura che ci andrà più spesso. Sul posto di lavoro invece la soluzione più gettonata, per il 33,3% dei fumatori, è quella di uscire all’esterno per concedersi la “pausa sigaretta”. Solo il 7,9% afferma che nelle loro aziende sono state predisposte delle sale fumatori, mentre il 21% dice di non fumare più. Una minoranza afferma di fumare fuori dalla finestra (7,9), in bagno (2,6) o di nascosto (0,9).  
   
   
LA DIETA MEDITERRANEA PUÒ ARGINARE LA DEPRESSIONE SCOPERTO IL COMPOSTO BIOCHIMICO CHE SEGNALA CON CERTEZZA LA PRESENZA DI UNO STATO DEPRESSIVO  
 
Ravenna, 9 maggio 2005 – Risiede nelle membrane cellulari la chiave per una diagnosi affidabile di stato depressivo un disturbo che, secondo il Ministero della Salute, riguarda 1 milione e mezzo di italiani e sembra sia in costante crescita. Secondo la ricerca presentata nel corso di ‘Brain and Nutrition’, il Seminario internazionale presieduto dal premio Nobel per la chimica Kary Mullis, che si è tenuto nella Villa Maria Cecilia Hospital, Ospedale Privato di Alta Specialità (Cotignola, Ravenna), infatti, uno stretto legame tra la composizione delle membrane cellulari ed il livello di un acido grasso in particolare, e la depressione. La comunicazione tra le cellule, finemente regolata con l’invio di neurotrasmettitori e ‘ascolto’ tramite recettori sulle membrane cellulari, influenza la stabilità dell’umore. Nel momento in cui le cellule perdono una delle loro principali caratteristiche, la fluidità, l’equilibrio può spezzarsi, la neurotrasmissione perde colpi e questo può portare il soggetto a sbalzi di umore e a sindrome depressiva. Lo studio presentato organizzato dalla Fondazione Villa Maria, ha portato alla scoperta del ruolo di un acido grasso che risulterebbe coinvolto nella stabilità delle membrane, dal cui livello è possibile stabilire con certezza se un individuo è sano, borderline o affetto da depressione: l’Acido Arachidonico. “Possiamo dire con una certa sicurezza di avere scoperto il più importante marker biochimico della depressione ossia quell’indicatore che ci permette di capire con un semplice esame di laboratorio quando una persona è depressa e quando non lo è” ha dichiarato Massimo Cocchi coordinatore della ricerca e Direttore del Centro di Biologia Molecolare della Fondazione Villa Maria. “Dai nostri dati è emerso come un eccesso di questo tipo di acidi grassi sia caratteristico dello stato depressivo”. Il disegno dello studio - Lo studio effettuato presso la Clinica Psichiatrica Accreditata Villa Baruzziana di Bologna, ha preso in considerazione 350 persone tra depresse (con diagnosi di depressione clinica maggiore) e sane. Per tutti i soggetti è stato calcolato con analisi gascromatografica il livello di specifici acidi grassi nelle membrane delle piastrine e i dati sono stati elaborati tramite la Rete Neurale Artificiale (Rna), un software molto avanzato (Vedi Box) che mette in relazione il livello di acidi grassi e lo stato depressivo. La Rna ha permesso di classificare correttamente i soggetti tra sani, depressi e per questi ultimi a classificare anche il rischio tra debole e forte. L’eccesso di acido arachidonico nelle membrane delle piastrine del sangue è risultato il parametro più significativo correlabile allo stato di depressione. “Questa scoperta spiega anche la fortissima correlazione tra la depressione maggiore e le patologie cardiovascolari come l’arteriosclerosi, infarto o cardiopatie” asserisce Cocchi. “Un eccesso di acido arachidonico in circolo, infatti, favorisce i processi infiammatori che rappresentano uno dei principali fattori scatenanti delle patologie cardiovascolari”. Sembra inoltre più chiaro il ruolo della vitamina E, i cui livelli sono sempre stati considerati direttamente collegati allo stato depressivo. Secondo l’equipe di Cocchi i livelli di vitamina E nelle membrane cellulari del depresso sono maggiori rispetto al soggetto normale (e non minori come è stato dimostrato in alcuni studi precedenti) e questo sembra dovuto alla necessità da parte delle cellule di una maggiore ‘protezione’ a fronte dell’eccesso di acido arachidonico. Il ruolo della dieta - Alla luce di questa novità un ruolo più che importante per prevenire lo stato depressivo e per ristabilire la corretta neurotrasmissione e quindi la composizione delle membrane cellulari potrebbe essere ricoperto da una dieta che permetta di diminuire i livelli di acido arachidonico e arricchire di omega 3, noti stabilizzatori di membrana e già considerati antidepressivi naturali, e vitamina E. La dieta ideale? Quella mediterranea. “La dieta mediterranea prevede, infatti, un moderato consumo di carne (ricca di acido arachidonico) e prodotti animali in genere – sono da preferire comunque carni bianche e carne di maiale povera di colesterolo – un discreto consumo di pesce, ricco di omega 3, e non sostituire mai l’olio extravergine d’oliva con quello di semi che contiene l’acido linoleico che nell’organismo si trasforma in arachidonico. Infine – continua Cocchi che è anche Presidente dell’Arna, l’Associazione Ricercatori Nutrizione e Alimenti – è fondamentale un elevato apporto di vegetali che hanno azione antiossidante. Modificando la composizione degli acidi grassi bisogna, infatti, garantire la maggiore protezione possibile dai fenomeni ossidativi”. Le applicazioni future - La scoperta mette nelle mani della comunità medica un potente strumento predittivo che permette di classificare meglio la patologia depressiva. Tramite una semplice analisi di laboratorio, che può essere effettuata in un migliaio di laboratori in tutta Italia, si possono classificare tra sani, depressi e borderline tutti quei soggetti che si recano nei centri di psichiatria senza avere una diagnosi affidabile. Sarà possibile con i risultati delle analisi non solo confermare con precisione la diagnosi clinica di depressione maggiore, ma anche individuare i diversi tipi di borderline e stabilire quindi se si tratta di borderline sano e quindi da non trattare oppure se si tratta di bordeline a rischio depressione e quindi da sottoporre a trattamento. Il metodo permette, infine, di intervenire tempestivamente modificando i lipidi della dieta in modo da riequilibrare la composizione delle membrane cellulari riducendo i rischi di depressione di patologia cardiovascolare. Il Seminario ‘Brain and Nutrition’ è stata un’occasione per indagare a fondo le strette connessioni tra nutrizione e cervello, in quanto oggi è chiaro che ci sono effetti precisi sul sistema nervoso centrale da parte di determinati nutrienti. Tale seminario si inserisce in un ciclo di Seminari Scientifici Internazionali organizzati dalla Fondazione Villa Maria, che ogni anno riunisce un board scientifico internazionale per affrontare tematiche attuali. La Fondazione Villa Maria, che ha sede a Lugo di Romagna, Ravenna, ha istituito un Centro di biologia molecolare (di cui ha affidato la direzione al Prof. Cocchi) con lo scopo di identificare per ogni patologia i markers biochimici-molecolari più significativi, tipizzanti quelle patologie che sono fortemente condizionate dalla sviluppo dei fenomeni ossidativi. In questa maniera si sarà in grado di fotografare la situazione di una patologia e quindi di identificare in maniera più rapida e meno costosa il soggetto malato. L’applicazione della rete Neurale Artificilale (Rna) laddove sarà possibile consentirà lo sviluppo di diagnosi revisionali. Cos’è una Rete Neurale Artificiale - La rete neurale artificiale (Rna) è un modello matematico, applicato ad un software, costruito su una base di algoritmi che per risolvere il problema per cui viene creato prende a modello la corteccia cerebrale e la capacità di imparare dall’esperienza e in maniera totalmente autonoma. La maggior parte dei programmi Ocr che permettono di riconoscere le lettere di un testo inserito in uno scanner è basata su tecnologia di reti neurali artificiali. Nel caso specifico della depressione si è utilizzata una Rna particolare che simula l’autorganizzazione della corteccia celebrale sensoriale, che è in grado di imparare da sola, in base alle informazioni ricevute, la legge per classificare degli oggetti in base a determinati parametri. Tale Rete Neurale Artificiale, passando in rassegna i risultati delle indagini gascromatografiche dei 350 volontari arruolati per lo studio, ha trovato delle similitudini tra i sani e tra i depressi e ha classificato i soggetti in due gruppi corretti.  
   
   
SODALITAS SOCIAL AWARD: SCELTI I FINALISTI  
 
 Milano 9 maggio 2005 - La Giuria del Sodalitas Social Award - presieduta dal Rettore dell’Università Cattolica di Milano, Lorenzo Ornaghi - ha selezionato tra i 144 progetti candidati, presentati da parte di 125 aziende, i seguenti finalisti: Categoria 1 – Processi interni aziendali di responsabilità sociale Aem Torino, Chiquita, Costa Crociere, Enel, Gruppo Loccioni, Vodafone Italia; Categoria 2 - Partnership nella comunità Atm Milano, Gruppo Filo Diretto, Focchi, Fondazione Johnson&jhonson, Ibm Italia, Indesit Company, Scm Group, Siemens; Categoria 3 – Marketing Sociale Artsana, Casse Rurali Trentine e Sait, Media Market, Obi, Salmoiraghi&viganò, Unilever Italia; Categoria 4 – Finanza socialmente responsabile Abi Associazione Bancaria Italiana, Federazione Italiana Banche di Credito cooperativo, Banca Monte Dei Paschi di Siena; Categoria 5 – Iniziative realizzate da Pmi Box Marche, Cantina La-vis e Valle di Cembra, Mazzali, Natura Sì’, Sabelli; Categoria 6 – Innovazione di prodotto o servizio socialmente e ambientalmente rilevante Bp Italia, Crai, Petroltecnica, Procter&gamble, Snaidero, Tim. Il nome dei vincitori sarà reso noto durante il convegno “Csr: innovazione e competitività”, che si terrà a Milano il 9 maggio alle 14.30 presso l’Auditorium di Assolombarda (via Pantano 9). In questa occasione, dopo l’introduzione ai lavori di Michele Perini, presidente di Assolombarda, Frank Welvaert, chairman of the Board of Directors di Csr Europe, e Federico Falck presidente di Sodalitas, lanceranno ufficialmente in Italia la “Roadmap per un’impresa più sostenibile e competitiva”. La Roadmap è il “manifesto” in cui le imprese esprimono il proprio impegno per la creazione di un contesto economico più competitivo e responsabile, che lo scorso marzo Csr Europe e Sodalitas hanno presentato alla Commissione europea. A seguire, una tavola rotonda durante la quale autorevoli esponenti del sistema economico italiano confronteranno la propria esperienza in tema di responsabilità sociale di impresa. Tra i partecipanti, ricordiamo Diana Bracco, presidente e amministratore delegato Bracco, Pietro Guindani, amministratore delegato Vodafone e Gian Francesco Imperiali, presidente e amministratore delegato Abb. Al termine della manifestazione sarà distribuito “Il libro d’oro della responsabilità sociale”, pubblicazione che raccoglie tutti progetti candidati. Best practices ricavate dalle candidature saranno altresì consultabili online, a partire dal 9 maggio, attraverso Orsadata, l'Osservatorio sulla Responsabilità Sociale delle Aziende www.Orsadata.it  
   
   
NASCE A ROMA LA PRIMA EDIZIONE DI BIOFUEL EXPO  
 
Roma, 9 marzo 2005 - Dal 29 settembre al 1 ottobre 2005 Fiera di Roma ospiterà Biofuel Expo 2005, prima mostra-convegno che si occuperà di biocarburanti per autotrazione, organizzata e promossa da Artenergy Srl, in collaborazione con Assobiodiesel e con altre associazioni tra cui Kyoto Club, Legambiente e Azzeroco2. I biocarburanti sono prodotti derivati dalla biomassa che producono calore, e che possono essere impiegati per l’autotrazione. Le due tipologie principali di biocombustibili sono: 1-Oli vegetali (bioli), estratti da piante oleaginose (colza, girasole, soia e palma), usati sia allo stato naturale sia trattati chimicamente, possono sostituire il gasolio senza alcuna modifica (biodiesel). Garantiscono un rendimento energetico pari a quello dei carburanti e dei combustibili minerali e un’ottima affidabilità nelle prestazioni dei veicoli e degli impianti di riscaldamento. Il biodiesel è un combustibile rinnovabile che determina numerosi effetti positivi per l’ambiente: non contribuisce all’effetto serra poiché restituisce all’aria solo la quantità di anidride carbonica utilizzata dalle piante durante la loro crescita, produce dal 38 al 68% in meno di emissioni di Co2. 2-Alcool etilico (bioetanolo, biometanolo), ottenuto da culture zuccherine (canna da zucchero, mais, sorgo zuccherino, frumento, o un suo derivato chimico, l’Mtbe). Il bioetanolo é un prodotto utilizzabile nei motori a combustione interna, normalmente di tipo “dual fuel” ed è uno dei prodotti alternativi ai normali carburanti, il miglior compromesso tra prezzo, disponibilità e prestazioni. In Brasile viene impiegato già dagli anni’70 come combustibile per autotrazione per motivi di politica energetica locale legata alla vasta produzione di canna da zucchero. Nel 2003, il Consiglio d’Europa ha approvato una Direttiva atta a promuovere l’utilizzo dei biocombustibili liquidi e del biodiesel nei paesi membri dell’Ue. I provvedimenti della Direttiva impongono agli Stati Membri di prendere misure adeguate e sviluppare piani nazionali per incrementare l’utilizzo dei biocombustibili, con l’obiettivo di sostituire il 2% di tutte le benzine e diesel venduti nel settore trasporti entro il 2005. Questa percentuale dovrà essere progressivamente aumentata fino a raggiungere il 5,75% dei combustibili fossili entro il 2010. Nell’ambito di Biofuel Expo 2005, oltre all’esposizione è previsto un ricco programma convegnistico che si propone di approfondire le problematiche riguardanti la produzione, l’utilizzo e la distribuzione di tali combustibili nel campo dei trasporti. La manifestazione si terrà inoltre nel contesto di un evento multitematico che comprende lo svolgimento di altri eventi legati alle energie rinnovabili, al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale: Eolica Expo Mediterranean 2005, quarta edizione della mostra-convegno dedicata all’energia dal vento. Co2 Expo 2005, prima mostra convegno sul clima e sul mercato delle emissioni di gas serra. Idrogeno Expo Mediterranean 2005, quarta mostra-convegno internazionale sull’idrogeno e le celle a combustibile. Geo Energy 2005, primo appuntamento dedicato all’impiego dell’energia geotermica.  
   
   
IN RAMPA DI LANCIO LA CINQUANTASEIESIMA EDIZIONE FIERA DEL VINO DI POLPENAZZE, RITORNO ALLA TRADIZIONE 35 LE AZIENDE VITIVINICOLE PRESENTI IN FIERA, PER UN TOTALE DI 82 VINI IN CONCORSO  
 
Polpenazze del Garda, 9 maggio 2005 - E’ partito il conto alla rovescia per la più popolare delle sagre gardesane: la fiera del vino di Polpenazze del Garda (Bs), in programma dal 27 al 30 maggio, si prepara per un ritorno alla tradizione, recuperando la formula organizzativa abituale archiviata in via sperimentale per un paio di edizioni. Torna quindi la programmazione classica nel fine settimana, dal venerdì al lunedì (nelle ultime due edizioni la fiera era stata organizzata dalla domenica al martedì), tornano gli stand di mescita gestiti direttamente dai produttori, e torna anche il carattere più autenticamente popolare di uno degli appuntamenti fieristici più conosciuti ed amati dell'intera provincia bresciana. "Torniamo alla tradizione, ma non rinunciamo all'innovazione - spiega il presidente del Comitato Fiera Giuseppe Turrina -. In questa edizione numero 56 infatti la Fiera punta al recupero del suo spirito più genuino, senza rinunciare tuttavia ad essere vetrina delle tradizioni, dei sapori e dei prodotti del territorio. L'obiettivo è quello di offrire un'alternativa sia ai turisti del vino in cerca di approfondimenti sensoriali, sia a chi viene a Polpenazze per ritrovare l'antica atmosfera delle sagre popolari. Quella che ha caratterizzato la nostra manifestazione fin dagli esordi, nei lontani anni del dopoguerra, e che oggi la rende ancora inimitabile". Coerentemente con queste finalità, la Fiera sarà quindi organizzata ad isole: i tradizionali stand di mescita, dove saranno ancora gli stessi produttori a servire e spiegare i propri vini, saranno posizionati nel piazzale Alpini; nel centro storico ci saranno la Corte degli Assaggi, l'angolo per le degustazioni comparate dei vini in concorso posizionato nella suggestiva cornice del Castello, lo spazio dedicato all'olio extravergine di oliva della Dop Garda Bresciano, ed il Giardino dei Sapori, dove un gruppo di aziende agricole bresciane selezionate proporranno in degustazione e vendita i propri prodotti (formaggi, salumi, frutti, confetture, miele, gelati). Al Centro Sportivo sarà invece allestita l'area della ristorazione, dove verrà servito lo spiedo bresciano e dove si terranno le serate danzanti, nella più classica tradizione della fiera. Nel segno della continuità e della tradizione, il gruppo folcloristico La Carata allestirà nei giorni della fiera un "museo contadino" con attrezzi ed oggetti d'epoca oltre ad una collezione di vecchi trattori. Come sempre, il vino sarà il grande protagonista dei concorsi enologici della fiera, che rappresentano il primo "termometro" per giudicare la qualità enologica dell'annata: da quelli ufficiali organizzati in collaborazione con Consorzio Garda Classico ed Ente Vini Bresciani, che giudicheranno le tipologie Garda Classico Doc Bianco, Rosso e Rosso Superiore, alle selezioni interne della Fiera, che prenderanno in esame le tipologie Garda Classico Doc Groppello e Chiaretto. Una selezione verrà effettuata anche per gli extravergini della Dop Garda Bresciano. In totale, sono 82 i vini iscritti ai concorsi, che le commissioni cominceranno a degustare a metà maggio; le aziende che partecipano sono 35, 21 delle quali presenti anche nell'area degli stand di mescita. "L'orgoglio principale - spiega il presidente Turrina-. È quello di avere in fiera, oltre ai marchi principali della zona, anche numerose piccole aziende del territorio, che evidentemente trovano nella Fiera di Polpenazze la vetrina ideale per la loro produzione". Diventa infine ufficiale anche il Gran Premio del Salame Doc, nato nel 1994 in via del tutto amatoriale e divenuto in seguito una vetrina sempre più affollata ed autorevole sull'arte norcina dell'entroterra gardesano: quest'anno, il premio, giunto alla dodicesima edizione, verrà quindi assegnato in concomitanza con i premi dei concorsi enologici nella tradizionale cerimonia della domenica.  
   
   
BARFESTIVAL 2005 AL VIA LA SECONDA DIZIONE DEL PIÙ IMPORTANTE EVENTO ITALIANO DEDICATO AL MONDO DEL BAR RIMINI PALACONGRESSI 9 E 10 MAGGIO 2005  
 
 Rimini, 9 maggio 2005 - Bargiornale (Gruppo Editoriale Agepe) -la rivista di riferimento per gli operatori professionali nel mondo del bar e della ristorazione italiani- organizza a Rimini la seconda edizione di Barfestival, il più importante appuntamento italiano dedicato all’Universo Bar. Tema conduttore dell’edizione 2005 di Barfestival è l’intrattenimento, i protagonisti italiani e stranieri del settore bar illustreranno le nuove tendenze su tutto ciò che può essere usato per fare spettacolo all’interno di un locale: dai piccoli “trucchi” per decorare un cappuccino alla musica, ai video, all’arredo, ai nuovi modi di bere il caffè, alle decorazioni e ai cocktail di tendenza provenienti da Londra, Las Vegas e Los Angeles. Barfestival, è un’occasione unica e irripetibile per conoscere e comprendere le nuove tendenze dell’universo bar e per decifrare le mode e i modi che determinano il successo dello stare insieme nel fuori casa. Lunedì 9 maggio -dalle 14.30 alle 19.00- e martedì 10 maggio -dalle 12.00 alle 19.30- i 12.000 mq del Palacongressi di Rimini, suddivisi in 4 grandi Aree e in sette piazze tutte da scoprire, si trasformano in un maestoso e spettacolare palcoscenico che avrà come protagonisti centinaia di professionisti dell’Universo Bar, coinvolti in prima persona nei numerosi appuntamenti in calendario. Due giornate ricche di appuntamenti, momenti unici e spettacolari: tanti show dal vivo, affascinanti sfide di abilità e specialità con 700 concorrenti che si cimenteranno in gare di cocktail e nella sfida per il panino dell’anno, nuove idee e suggerimenti per interpretare al meglio l’universo vino, la degustazione di acque minerali provenienti da tutto il mondo tra banconi di ghiaccio e pareti trasparenti, le ultime tendenze in fatto di cocktail, vini e birra, nuove idee per happy hour di successo con i giochi dei colori, tutto il piacere del thé, i prelibati suggerimenti di ristorazione veloce curati da prestigiosi chef stellati Michelin. Inoltre ogni giorno, performance live nella Cocktail Competition Room, nella Promotion Square e nella Video Square, e poi tanti ospiti internazionali, case histories di successo, momenti di informazione ad alto valore e la possibilità di incontrare e scoprire le novità presentate dalle 117 aziende presenti a Barfestival (elenco allegato). Lunedì pomeriggio alle 16,50 si accenderanno i riflettori sul talk show “Il Bar come luogo dove nascono modi e mode”, il primo talk show dedicato a questo luogo così tipico della cultura italiana, con la partecipazione di numerosi ospiti d’eccezione tra cui Platinette, Samantha De Grenet, Alfonso Signorini, Dado, Roberto Provana, Antonio Mungai (direttore Bargiornale) e i professionisti più rappresentativi della scena internazionale: da Singapore Michael Ma (General Manager Indochine), da Parigi Thierry Hernandez (bar manager dell’Hotel Athenée Plaza), da Los Angeles Valeriano Antonioli (direttore del W- Hotel) e da Londra Sue Leckie (Drinks Editor Therme Magazine). Lunedì sera, quattro madrine d’eccezione Barbara Chiappini, Alessia Fabiani, Alessia Merz e Federica Ridolfi, saranno ospiti dell’esclusivo Diamond Gala che chiude la prima giornata di Barfestival. Durante la serata, Bargiornale premierà i migliori professionisti e locali che, nel corso dell’anno, hanno contribuito a rendere unico e inconfondibile lo stile italiano nel panorama dell’Universo Bar. Martedì la giornata più intensa di Barfestival, con le esibizioni di ospiti di fama internazionale: il campione mondiale di free style Christian Delpech fondatore dei Flair Devils, le acrobazie dei Venenciadores del Sherry con Jesus Maria Tocino Caucin, il fascino dei Cocktail dedicati a tre grandi stilisti (Armani, Cavalli e Dolce & Gabbana ) che hanno fondato locali di grande successo a Milano, le magie dei Cocktail del Benessere di Flavio Scanu, del Park Hotel di Evian, o tutta l’energia della musica e del movimento dei Sound track Action, lo Show delle Cow Girls e la Bikini Lap Dance. Oltre alle competizioni e agli spettacoli, Barfestival si propone infatti anche come importante occasione di incontro, formazione e aggiornamento grazie ai master e agli incontri con gli esperti. I visitatori avranno perciò la possibilità di assistere alla presentazione delle più significative case history dei fenomeni che fanno e che hanno fatto tendenza: dalla House of Blues, la catena mito dei Blues Brothers, emblema di merchindising di successo, ai suggerimenti delle Hooters Girl, catena che ha fondato il suo successo sul binomio cibo e bellezza femminile, a Michael Ma, General Manager Indochine, svelerà i segreti del successo della sua società che gestisce numerosi locali di tendenza nel sud est asiatico e in Europa, una vera sintesi i tecnologia e tradizione. Inoltre, sarà attivo un servizio legale esclusivo dedicato al settore ad alto valore aggiunto: gli avvocati di Legalweb saranno a disposizione degli operatori per dare informazioni e consigli sulle normative vigenti, le disposizioni in materia di intrattenimento nei locali pubblici, dai permessi al diritto d’autore. Per quanto riguarda le gare, aperte a tutti i professionisti, la prima giornata di Barfestival é dedicata a competizioni decisamente originali. I Concorsi “Yogurt Cocktail’ e ‘Wine Cocktail’ vedranno gareggiare cocktail innovativi: nel primo, i partecipanti devono inventare un cocktail a base di yogurt in doppia coppetta; nel secondo, un cocktail a base di vino – non spumante – da presentare in un calice da vino bianco, due modi per rispondere alla crescente richiesta di innovazione dei nuovi consumatori. Il “Frozen Cocktail” è la sfida più fredda del lunedì per la realizzazione del cocktail dell’estate per eccellenza, in bicchiere da long drink. Spazio poi alla creatività femminile ed alla grinta delle signore della miscelazione, nel ‘Concorso Pink Ribbon’ dove le migliori barlady si cimentano nell’invenzione di un doppio cocktail da pomeriggio. Dedicato ai capo barman d’albergo di tutt’Italia invece il “Concorso Barman d’Albergo” dove i professionisti della miscelazione d’albergo sono chiamati a inventare un fantasioso cocktail aperitivo. La seconda giornata focalizza invece l’attenzione sulle due competizioni più attese. Il ‘Concorso Panino dell’anno’ dove i professionisti si sfideranno per la realizzazione del panino dell’anno, muniti di sei diverse tipologie di pane, tutte prodotte con ingredienti di alta qualità, e di tutta la loro creatività. La grande protagonista della giornata è la ‘Cocktail Competition’ la sfida per eccellenza riservata ai barman e barlady professionisti chiamati ad esprimere tutta la loro abilità e creatività interpretando in cocktail adatti ai diversi momenti della giornata i prodotti delle aziende sponsor. I vincitori di tutte le gare si incontreranno di nuovo, questa volta per la sfida finale, a Singapore, dal 9 al 14 ottobre 2005, dove nel corso di uno straordinario Final Show dove saranno premiati i migliori in assoluto.  
   
   
AL SAMP DI PESARO DIVERSE DELEGAZIONI ESTERE DRUDI: “GRANDE ATTENZIONE VERSO IL NOSTRO MOBILE”  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Prende forma il piano degli arrivi delle delegazioni estere che visiteranno il Salone del Mobile di Pesaro, dal 25 al 30 maggio prossimi. “Sono presenze significative – spiega oggi Alberto Drudi, Presidente della Camera di Commercio – perché si tratta principalmente di imprenditori ai quali, nei mesi scorsi, abbiamo presentato il trentanovesimo Samp”. La delegazione più numerosa, almeno per il momento, arriva da Ekaterininburg, la città natale di Eltsin, dove l’evento pesarese di fine maggio è stato presentato nella sede dell’agenzia sovietica Tass, davanti ad una ventina di giornalisti. In precedenza, il Samp ha potuto contare anche sulla presenza al Mebel di Mosca, il più importante evento fieristico organizzato dalla Federazione Russa per la promozione della filiera del legno-arredo. In arrivo anche delegazioni da San Pietroburgo, da Rostov e da Novosibirsk. “E’ la conferma che il mercato russo ha grande attenzione verso le nostre aziende dell’arredamento – spiega ancora Drudi -. Non a caso, è il secondo mercato di sbocco per l’industria pesarese del mobile dopo gli Stati Uniti: abbiamo perso fatturati nell’area del dollaro, ma li abbiamo recuperati ampiamente proprio in Russia”. Al Samp, Camera di Commercio di Pesaro e Ice raccolgono i risultati di un’importante attività di promozione del Salone, che ha coinvolto anche la Regione Marche. “Nelle sei giornate pesaresi – conclude Drudi – hanno prenotato anche da Estonia, Ucraina, Lituania, Turchia, Grecia, Regno Unito, Canada e Stati Uniti. Non mancheranno, infine, gli operatori dall’area dei Paesi Arabi, clienti storici del mobile pesarese”.  
   
   
SPOSIDEA 2005 UNA FESTA DI GALA PER VIVERE IN ANTEPRIMA IL GIORNO PIÙ BELLO XII EDIZIONE - DAL 29 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE 2005 VILLA CASTELBARCO ALBANI - VAPRIO D’ADDA (MI)  
 
Vaprio d’Adda, 9 maggio 2005 – Si rinnova anche quest’anno l’imperdibile appuntamento con Sposidea, che ritorna con tante sorprese e novità dal 29 settembre al 2 ottobre 2005, nell’incantevole scenario di Villa Castelbarco Albani, Vaprio d’Adda (Mi). E’ Sposidea la punta di diamante dell’Ente Fiera del Barco, più che una mostra una festa di gala che riporta la villa agli antichi sfarzi rinascimentali. Ed è qui che i futuri sposi scelgono di vivere in anteprima il loro giorno più bello, incantati dalla magica atmosfera, accolti e guidati in un percorso che diventa emozione. Da 12 anni Sposidea si pone come uno dei più affermati eventi a livello regionale per il settore wedding, con proposte di altissimo livello, idee originali e innovative, prodotti e servizi legati alla cerimonia del matrimonio. Sposidea è da sempre l’occasione per ammirare le novità più singolari e interessanti per i futuri sposi, che potranno conoscere incantevoli location per festeggiare il giorno più importante della propria vita, raffinati ristoranti per il ricevimento, le feste più stravaganti per gli amici. E poi ancora bomboniere, viaggi di nozze, auto da cerimonia, fotografi e fioristi…tutto quello di cui la coppia ha bisogno per organizzare il matrimonio e trasformare il sogno in realtà. Quali sono le nuove tendenze per il giorno del si? La parola d’ordine è perfezione, dall’abito al bouquet, dall’auto al pranzo tutto deve essere all’insegna della tradizione e perfino del galateo. “Sposidea è il momento che tanti futuri sposi attendono per organizzare personalmente un matrimonio perfetto – afferma Marta Menegardo, responsabile comunicazione dell’Ente Fiera - le spose di oggi infatti sono molto esigenti, non rinunciano alla tradizione e alla creatività, vogliono abiti romantici, non banali, addobbi floreali realizzati da flower designer e location raffinate, in particolare ville e castelli” Fa moda anche l’affidare ai wedding planner l’organizzazione di tutto il proprio matrimonio: nata negli Stati Uniti, dove è da tempo una tendenza consolidata, anche da noi gli sposi scelgono sempre di più di rivolgersi ad esperti che assicurino una perfetta riuscita dell’evento. “Sposidea offre anche questo tipo di proposte – prosegue la signora Menegardo – per le coppie che vogliono farsi guidare da consulenti tra le vastissime proposte nel mondo del matrimonio, per lasciare i propri ospiti a bocca aperta, scegliendo le soluzioni migliori senza arrivare stressati al giorno delle nozze. Non solo mostra, Sposidea è l’occasione per ammirare in passerella le ultime collezioni della moda sposa, per giocare e vincere bellissimi premi. Le giornate della mostra saranno infatti animate dalle sfilate degli stilisti, che presenteranno al pubblico le novità per il 2006 e da tanti eventi dedicati ai visitatori e agli espositori. Quest’anno i futuri sposi potranno sfilare in passerella con il concorso “Un giorno da modella… con lui”, che darà a tutte le ragazze e quest'anno anche ai ragazzi, la possibilità di partecipare ai casting, di sfilare sotto gli occhi di visitatori e fotografi e di vincere un bellissimo abito per il proprio matrimonio insieme alla possibilità di suggellare le proprie nozze sulle pagine della rivista White Sposa. Per chi alla moda preferisce la poesia Sposidea lancia “Amorismi”: i fidanzati sono invitati a scrivere una dedica al proprio amore, le più simpatiche e intense saranno raccolte in una pubblicazione che sarà disponibile dal prossimo anno sul sito internet di Sposidea. Le sorprese non sono finite! Tutte le coppie di futuri sposi che parteciperanno alla mostra potranno iscriversi al concorso “Armonie d’Amore”, ispirato alla Marcia Nuziale di Mendellshon, che mette in palio tantissimi premi e due super premi. Agli espositori sarà riservato invece il concorso “Il cupido d’oro” che premierà gli stand più belli e creativi. L’edizione 2005 di Sposidea si presenta ancora una volta come un appuntamento ricco ed emozionante, con proposte di altissimo livello, giochi e premi da sogno e una location davvero unica! www.Villacastelbarco.com  
   
   
"LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE E PER LA SICUREZZA DI ORGANIZZAZIONI COMPLESSE" IL CENTRO RICERCHE ENEA DELLA TRISAIA COME "MODELLO PILOTA" FORUM P.A - FIERA DI ROMA, 12 MAGGIO 2005  
 
 Roma, 9 maggio 2005 - L'Enea, in occasione del Forum P.a., promuove il convegno: "La certificazione ambientale e per la sicurezza di organizzazioni complesse" per presentare il percorso di innovazione metodologica e organizzativa di cui è promotore uno dei suoi Centri di Ricerca situato in Basilicata, per l'ottenimento della certificazione volontaria per l'Ambiente e per la Sicurezza, con l'obiettivo di realizzare un modellotrasparente, efficiente ed efficace per la gestione di tutti gli aspetti connessi con l'impatto ambientale e con le condizioni di sicurezza. Il Centro di Ricerche Enea della Trisaia (Rotondella -Matera) è il primo Centro di un Ente Pubblico di Ricerca ad avere ottenuto contemporaneamente le due certificazioni "Ambiente e Sicurezza", in conformità con gli standard Iso 14001 e Ohsas 18001. Le due certificazioni sono state conseguite grazie all'implementazione di un Sistema di Gestione Integrata, denominato "Siamesi". Questo sistema consente di gestire una realtà complessa ed articolata, come è quella di un Centro di Ricerche, costituendo una garanzia, per i dipendenti e nei confronti della realtà territoriale circostante, dell'impegno assunto dalla Direzione al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e della sicurezza e salute. L'enea, che è impegnato da tempo in attività ad alto contenuto tecnologico di supporto alle Pubbliche Amministrazioni e alle Pmi per la diffusione degli strumenti dello sviluppo sostenibile, con questa esperienza "pilota", è in grado di offrire un "modello"da diffondere ad altre realtà complesse. Il conseguimento della certificazione ambientale da parte di un numero sempre crescente di Pubbliche Amministrazioni, oltre ad apportare vantaggi al loro interno, costituisce non solo una modalità innovativa di gestione del territorio, ma soprattutto un esempio di adesione a comportamenti responsabili nei confronti dell'ambiente, con un effetto di trascinamento nei confronti dei cittadini e delle realtà produttive. La certificazione delle organizzazioni comporta una riorganizzazione e razionalizzazione della gestione sulla base dell'impegno al miglioramento continuo delle prestazioni. In particolare, la certificazione ambientale e quella per la sicurezza contribuiscono ad attuare i principi dello sviluppo sostenibile con la definizione di criteri e strumenti operativi che tutelano l'ambiente, la salute e la sicurezza dei dipendenti nella realizzazione di tutte le attività, prodotti e servizi.  
   
   
MARCONI AL FORUM P.A. NASCE LA DIVISIONE DEDICATA AI SERVIZI DI RETE E SOLUZIONI INTEGRATE ICT CHE AFFIANCA E COMPLETA L'OFFERTA DELL'AZIENDA  
 
 Genova, 9 maggio, 2005 - Marconi parteciperá al Forum P.a. 2005 che si terrá a Roma dal 9 al 13 maggio 2005. Forum Pa, punto di incontro annuale tra pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini, é l'ambito prescelto da Marconi per presentare al pubblico la sua nuova strategia nei Servizi, che ha portato alla costituzione di una specifica unitá di business dedicata allo sviluppo e commercializzazione di servizi e soluzioni integrate rivolte a tre principali settori: Pubblica Amministrazione, Enterprise e Trasporto. La nuova "missione" affianca e complementa in termini di offerta quella tradizionale di Marconi, partner strategico e fornitore di apparati e soluzioni di telecomunicazioni per i principali operatori di telecomunicazioni, che fa leva sull'innovazione tecnologica e la Ricerca & Sviluppo. "Marconi ha una profonda conoscenza di qualsiasi tipologia di rete ed é quindi in grado giá oggi di offrire alle aziende dei settori Telecomunicazioni, Enterprise, Trasporti, Pa, servizi end-to-end per la gestione di reti complesse" ha dichiarato Giorgio Bertolina, Presidente ed Amministratore Delegato di Marconi Communications S.p.a. "Forti della nostra vasta competenza tecnologica che ha gia' dimostrato di essere vincente, ci poniamo quindi come partner in grado di agire come "Ict network & system integrator" verso quegli enti che hanno l'esigenza di definire, sviluppare, gestire reti e sistemi di comunicazioni e le relative applicazioni". L'innovazione tecnologica e la competenza nei Servizi saranno il tema portante della presenza di Marconi al Forum Pa. Nell'area espositiva (pad.23 stand 10A) sará possibile approfondire l'offerta di tecnologie ed applicazioni innovative, quali il nuovo portafoglio di servizi e applicazioni Impact, basato sull'offerta Softswitch, per il settore Pa ed Enterprise; il sistema avanzato multimediale di comunicazione Vipr-marconi Virtual Presence e la nuova soluzione di accesso radio Marconi Axr, oltre al portafoglio di Servizi giá oggi disponibile in termini di pianificazione, consulenza progettuale, integrazione, connettivitá, assistenza tecnica per reti Tlc ed It. Marconi parteciperá inoltre al convegno "La lotta agli sprechi nella P.a. Attraverso l'uso delle tecnologie" in programma martedí 10 maggio 2005 alle ore 15 con un intervento di Giuseppe Giannico, Network Services Director.  
   
   
FORUM P.A. 2005: CON BRAIN FORCE SOFTWARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SI APRE AL DIALOGO CON I CITTADINI  
 
 Cologno Monzese, 9 maggio 2005 – Come rispondere al crescente bisogno di dialogo tra Pubblica Amministrazione e cittadini? Quale è il contributo che può offrire la tecnologia per attivare processi di comunicazione strutturati ed efficaci? Quali sono gli strumenti per migliorare la comunicazione interna alla stessa Pubblica Amministrazione? Temi di grande attualità che saranno affrontati e sviluppati in tutte le loro implicazioni nel corso del convegno “Dialogo e Consenso” – gestione delle relazioni con i cittadini in una Pubblica Amministrazione moderna ed efficiente”, in programma lunedì 9 maggio a Forum P.a. (ore 9.00). L’evento è organizzato da Team Dialogo, costituito da esperti e consulenti di comunicazione pubblica e sociale di Brain Force Software Italia, M&c Marketing e Comunicazione e Microsoft. In occasione del convegno, Stefania Donnabella, Amministratore di Brain Force Software - Microsoft Gold Certified Partner che opera dal 1986 come System Integrator, presenterà la nuova soluzione studiata dalla società per la gestione delle relazioni con i cittadini. Composta dai moduli Dialogo e Citizen Service, verticalizzazione di Microsoft Business Solutions Crm Customer Service, la soluzione traduce il concetto di Customer Relationship Management in quello, specifico per la realtà della P.a., di Citizen Relationship Management. Quest’ultimo è una modalità di gestione dei rapporti con i cittadini interattiva e proattiva che attiva il dialogo e i canali di comunicazione, gestisce le informazioni e la storia delle relazioni tra ente pubblico e cittadini, ne rileva e migliora la soddisfazione contribuendo a rinsaldare i rapporti di fiducia reciproca. “Il Citizen Relationship Management è lo strumento di base che permette di rendere operative le strategie di un piano di comunicazione ispirato ai principi del marketing relazionale, agevolando il coinvolgimento e il consenso dei cittadini e la circolazione interna delle informazioni”, spiega Donnabella. Il modulo Dialogo, soluzione software realizzata sulla piattaforma Microsoft .Net, consente di monitorare la soddisfazione degli utenti rispetto ai servizi offerti e le aspettative dei cittadini proponendo singoli segmenti di offerta (servizi, programmi, ecc.) a diversi target di riferimento attraverso gli strumenti di comunicazione più appropriati, sia tradizionali che innovativi, e con le diverse modalità di interazione e dialogo. Punti di forza della soluzione sono la facilità d’uso e l’economicità, consentendone l’adozione anche ai Comuni più piccoli. Dialogo basato su Microsoft Crm con cui è tecnologicamente integrato, è il primo passo per l’utilizzo di un sistema di Citizen Relationship Management cui affidare la gestione delle informazioni relative ai cittadini e le relazioni con essi intercorse. Per le realtà come Enti ed Amministrazioni già strutturate, dotate di sistemi informativi integrati fra i diversi uffici, la soluzione proposta - Citizen Service - è una verticalizzazione di Microsoft Crm Customer Service che consente di gestire l’Azienda/comune/ente con efficienza e profitto. Offre un’interfaccia semplice attraverso Outlook e di tipo browser, la gestione dei flussi di lavoro e la completa integrazione con le applicazioni Microsoft, garantendo la massima sicurezza dei dati. Con l’impiego di tecnologie di Crm, ad esempio, l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico trova uno strumento che ne sostiene tutte le attività garantendo al tempo stesso l’arricchimento delle basi dati di conoscenza, la conservazione di uno storico dei casi gestiti e il monitoraggio dei desideri e della soddisfazione dei cittadini. Le due parti in cui si compone la soluzione proposta da Brain Force sono acquisibili singolarmente.  
   
   
FORUM PA E CRM: UN CONVEGNO DEDICATO AI RISULTATI DEL BENCHMARKING 2005 DEL CUSTOMER MANAGEMENT FORUM. CRESCE L’INTERESSE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER IL CITIZEN RELATIONSHIP MANAGEMENT, LA PA QUEST’ANNO RAPPRESENTA BEN IL 31% DEL CAMPIONE  
 
Roma, 9 maggio 2005 - Il prossimo 11 maggio (ore 9.30) Thomas Schael (Resp. Del Customer Management Forum) presenterà al Forumpa il benchmarking 2005 del Customer Management Forum sullo stato dell’arte del Citizen Relationship Management in Italia, nell’ambito del convegno “Il Crm e la strategia della multicanalità”. I risultati del benchmarking 2005 del Customer Management Forum saranno discussi in una tavola rotonda, coordinata dal Cnipa, con rappresentanti di amministrazioni pubbliche che presenteranno i differenti approcci ed esperienze di call e contact center nella Pubblica Amministrazione italiana, contribuendo all’individuazione di modelli di riferimento e di indicazioni utili per tutte le amministrazioni che vogliano migliorare la relazione con cittadini e imprese. Tra gli interventi ricordiamo la presenza del Ministero degli Affari Esteri, dell’ Inail, dell’ Arma dei Carabinieri, di Poste Italiane, del Comune di Modena e di Siemens. Il benchmarking 2005 del Customer Management Forum è un’indagine che da cinque anni a questa parte si focalizza sui temi del Crm e del customer care in Italia in un’ottica strategico-gestionale, e non esclusivamente tecnologica. Quest’anno la penetrazione della ricerca nelle varie industries è stata molto elevata: hanno partecipato 264 amministrazioni pubbliche e aziende con complessivamente 422 contact center attivi, il 22%[*] degli installati in Italia, per un totale di 35.300 postazioni operatore, ovvero il 42%* del parco istallato nel paese. Nel campione si trovano inoltre gran parte delle aziende con più di 1.000 postazioni operatore come Acroservizi, Cos, H3g, Poste Italiane, Telecom, Tim, Televoice, Vodafone e Wind. Nell’ambito del benchmarking 2005 la pubblica amministrazione rappresenta una quota significativa del campione, il 31%, dimostrando come molti enti centrali e locali stiano puntando sul Crm per migliorare e innovare la gestione della relazione con i cittadini e con il territorio. Infatti, il 73% delle amministrazioni pubbliche ha attivato un progetto di multicanalità che si traduce in molti casi nella realizzazione di una vera e propria struttura di contact center. Interessante anche la notevole partecipazione alla ricerca di aziende sanitarie locali, sempre più sensibili al tema di un efficace presidio della relazione con il cliente. Sebbene le amministrazioni pubbliche abbiano ancora molta strada da fare per sviluppare appieno il Crm, emergono alcuni casi di eccellenza, quali per la Pubblica Amministrazione locale, il Comune di Roma e di Firenze, per la Pa centrale, i casi di frontiera dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, e per i servizi sanitari, alcune realtà di spicco di aziende sanitarie locali che hanno attivato strutture preposte alla gestione della relazione con il cliente. Si può osservare come finalmente in ambito pubblico sia stata colta la sfida lanciata dal confronto con il privato ed avviato un processo di innovazione e cambiamento culturale che difficilmente potrà essere fermato. Proprio in virtù della centralità del confronto tra il pubblico e il privato, il benchmarking del Customer Management Forum evidenzia come si posizionano le amministrazioni pubbliche rispetto al grado di sviluppo del Crm. In base alle soluzioni effettivamente implementate, tutte le organizzazioni partecipanti alla ricerca sono state analizzate in relazione alle tre dimensioni del modello del Customer Management Forum: strategicità dell’approccio al Crm, attenzione alle risorse umane, orientamento ai processi, e sono state classificate in 4 profili tipo secondo la loro maturità sul Crm. Da questa elaborazione è emerso che la Pubblica Amministrazione si posiziona prevalentemente su un profilo da “operational vision” (il 45%), mentre lo scorso anno era ancora ad uno stadio iniziale di sviluppo del Crm, collocandosi principalmente nel profilo “esordiente”. La Pubblica Amministrazione inizia quindi ad avere un buon livello di Crm operativo, ma non riesce ancora ad avere una strategia di servizio ben definita.
Esordienti Operational Vision Hr gap Customer Centric
Tlc 0 16,7 16,7 66,7
Bancario Assicurativo 10,5 47,4 10,5 31,6
Utilities 0 63,2 5,26 31,6
Commercio 17,4 39,1 17,4 26,1
Manifatturiero 16,67 41,7 20,8 20,8
Outsourcer 2,6 48,72 2,6 46,2
Pubblica Amministrazione 36,2 45,0 7,5 11,3
Servizi 20,8 54,2 12,5 12,5
Informatica 11,5 57,7 7,7 23,1
Tutto il campione 2004 18,5 47,7 9,7 24,2
Tutto il campione 2003 22,6 39,0 10,1 28,3
Per quanto riguarda le relazioni funzionali tra le unità organizzative deputate alla relazione col cittadino, emerge con chiarezza una bassa propensione all’integrazione. Rispetto al settore privato si evidenzia l’esistenza di problemi di carattere organizzativo legati alla gestione e al presidio dei processi. Tutti i dettagli della ricerca verranno divulgati alla stampa al Forum Pa, per le testate che non potessero partecipare è sufficiente fare richiesta di una sintesi del Benchmarking che potrà essere personalizzata per industries o argomenti in funzione delle esigenze della testata. Tutti i partecipanti all’incontro riceveranno gratuitamente una copia del benchmarking 2004 del Customer Management Forum.
 
   
   
ACBI: ASSOCIAZIONE PER IL CORPORATE BANKING INTERBANCARIO PARTECIPA A FORUM P.A.  
 
2005 Milano, 9 maggio 2005 - L’associazione per il Corporate Banking Interbancario (Acbi) parteciperà quest’anno a Forum P.a. Con un proprio stand all’interno del padiglione 9 ‘Tecnologia e Servizi’ (stand C). L'acbi interverra’ inoltre con una propria relazione al Convegno dedicato a ‘Servizi on line: verso il livello delle transazioni’, il giorno 12 maggio 2005 alle ore 15.00. Il Corporate Banking Interbancario e’ la soluzione all’esigenza di ogni impresa di ottimizzare la gestione dei rapporti di conto corrente intrattenuti presso le diverse banche con le quali opera. Il Servizio Cbi ha registrato negli ultimi due anni una forte espansione all’interno delle strutture creditizie e sulla scia del retail banking. A dicembre 2004 risultavano collegate al servizio circa 450.000 imprese e 613 Banche, che corrisponde alla quasi totalita’ delle Banche Italiane.  
   
   
DUCATI MOTOR HOLDING: ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI  
 
Bologna, 9 maggio 2005 – Ducati Motor Holding S.p.a. La casa costruttrice di motociclette ad alte prestazioni segnala, in esito al’assemblea degli Azionisti che si è tenuta il 5 maggio 2005, quanto segue: In parte ordinaria: è stato approvato, senza modifiche, il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2004; è stato illustrato il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2004, già approvato dal Consiglio di Amministrazione dela Società in data 10 marzo 2005; è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, così composto: Federico Minoli, Mauro Benetton, Massimo Bergami, David Bonderman, Abel Halpern, Andrea Lipparini, Paolo Pietrogrande, Dante Razzano, Giorgio Seragnoli, Giles Thorley, Ulrich Weiss; è stata deliberata un’autorizzazione per la Società ad atti di acquisto e disposizione di azioni proprie; è stata data informativa al’Assemblea su (i) fusione mediante incorporazione di Ducati.com S.r.l. Nela Società; (i) cessione infragruppo del marchio Ducati Corse; (i) adozione del documento programmatico sula sicurezza; (iv) assegnazione di opzioni per l’anno in scorso e altri bonus; (v) rifinanziamento del prestito obbligazionario; e (vi) struttura di corporate governance adottata dala Società. In parte straordinaria: è stato deliberato un aumento del capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione per i soci, a servizio del piano si stock option dei dipendenti; è stato adottato il sistema monistico di governance della Società, con relativa rielaborazione delo Statuto societario.  
   
   
LA SEAT AL SALONE DELL'AUTOMOBILE DI BARCELLONA 2005 ELEGANZA SPORTIVA TUTTI I DATI E GLI ALLESTIMENTI RIPORTATI SONO VALIDI ESCLUSIVAMENTE PER L'OFFERTA SPAGNOLA. LE SPECIFICHE TECNICHE POSSONO VARIARE DA UN PAESE ALL'ALTRO.  
 
 Barcellona, 9 maggio 2005 - La Seat presenta una primizia mondiale al Salone dell'Automobile di Barcellona: la nuova Leon, il modello che trasmette con più forza il concetto di sportività legato alla nuova generazione di prodotti della Casa spagnola. L'influenza del design innovativo lanciato dalla Seat Salsa, concept-car che è stata esposta per la prima volta nell'anno 2000, si apprezza adesso in modo palpabile nell'estetica della nuova Leon. Questo modello presenta una elegante carrozzeria che abbina in modo accattivante l'immagine sportiva di un bel coupé con la funzionalità delle cinque porte. Assieme alla Altea e alla Ibiza, la nuova Leon è uno dei tre pilastri fondamentali della nuova gamma di prodotti Seat. Inoltre, il nuovo modello fa un passo avanti portando alla massima espressione i concetti di sportività e di design innovativo, due valori propri della Marca spagnola. Forme eleganti e sportive, qualità dinamiche straordinarie e una grande tecnica sono aspetti che caratterizzano la nuova Leon, un modello che è stato sviluppato integralmente nel Centro Tecnico Seat e che è prodotto esclusivamente nella fabbrica Seat di Martorell. Design di essenza Salsa Stile sportivo, soluzioni ingegnose e pratiche ed impiego di materiali innovativi sono le chiavi degli esterni della nuova Leon che, come erede diretta del concept-car Salsa, mostra nella sua carrozzeria, molto nitidamente, il design innovativo che rispecchiano i modelli del nuovo corso Seat. L'espressività dei gruppi ottici stilizzati e il suggestivo design del cofano, dominato da una calandra di grandi dimensioni, si abbinano perfettamente ai passaruota marcati. Da questi nasce la "Linea Dinamica" - peculiarità nel design della nuova generazione dei modelli Seat- che inizia dalla fiancata dell'auto, prosegue lungo le porte, sino alla ruota posteriore. Questo passaggio di linee e forme dal frontale sino alla parte posteriore conferisce un aspetto molto sportivo alla carrozzeria. La sportività è sottolineata anche dalla immagine da coupé, che è creata dalla linea discendente dal tetto ed è rafforzata dalla sensazione visiva dell'assenza di maniglie di apertura per le porte posteriori, giacché nascoste. Un altro elemento che attira l'attenzione è la nuova dislocazione dei retrovisori esterni, che abbandonano il loro posto nell'alloggiamento dei finestrini anteriori, perfissarsi direttamente alla superficie delle porte, accentuandone la sportività. Nella parte posteriore spicca l'ampio portellone. Questo elemento è rifinito, nella parte superiore, da un discreto alettone. I gruppi ottici - orizzontali e con una forma molto stilizzata - ne invadono la superficie. Il logo Seat, situato al centro del portellone e in linea con i gruppi ottici, come già è consueto nei modelli Seat, ha la funzione di maniglia di apertura per il bagagliaio. Sotto al logo della Casa si trova il nome del modello: Leon, quattro lettere maiuscole, leggermente spaziate e centrate rispetto al portellone. Design dinamico e forma compatta sono le caratteristiche della nuova Leon, anche se le sue dimensioni si sono ampliate rispetto a quelle del modello precedente. La lunghezza, di 4.315 mm, è aumentata di 131 mm; il passo, di 2.578 mm, è di 67 mm più ampio; e l'altezza, di 1.458 mm, di 19 mm superiore. Una larghezza di 1.768 mm, 26 mm in più di quella della precedente Leon, assicura una maggior abitabilità, e carreggiate ampliate sino a raggiungere i 1.533 mm davanti e i 1.517 mm dietro, aiutano a ottimizzarne il comportamento su strada. Il bagagliaio aumenta leggermente la sua capienza rispetto al modello precedente (di un litro, ora 341) e, inoltre, presenta delle forme più facili da sfruttare. Con lo schienale del sedile posteriore
Carrozzeria Nuova Leon Leon 99 Differenza
Lunghezza (mm) 4.315 4.184 +131
Larghezza (mm) 1.768 1.742 +26
Altezza (m m) 1.458 1.439 +19
Passo (mm) 2.578 2.511 +67
Carreggiata anteriore/ posteriore (mm) 1.53311.517 1.51311.494 +201+23
Qualità dinamiche da sportiva Il comportamento dinamico della nuova Seat Leon è assicurato dall'utilizzo del noto Agile Chàssis, sviluppato dal Centro Tecnico della Seat, che è stato ottimizzato per la nuova Leon rispetto a quello che montano altri modelli della Casa. Le sospensioni anteriori sono, come nella Leon precedente, indipendenti di tipo Mcpherson, con la differenza che queste, attualmente, sono ancorate a un nuovo sottochàssis di alluminio. E le sospensioni posteriori, semi-indipendenti con assale di torsione nella prima generazione della Leon, passano a essere indipendenti mediante un assale Multilink a quattro bracci. La nuova Leon può contare su di uno sterzo elettromeccanico e monta un impianto frenante con freni a dischi ventilati sulle ruote anteriori e pieni sulle posteriori. Soluzioni innovative La nuova Leon può contare su diverse soluzioni innovative come il sistema dei tergicristalli, le nuove maniglie di apertura delle porte posteriori e l'uso di materiali all'avanguardia. L'innovativo sistema dei tergicristalli nel quale le spazzole stanno in posizione di riposo verticale, lanciato sulla Altea ed adottato anche dalla Toledo, acquista nella nuova Leon un carattere singolare trasformandosi in un autentico elemento di design. Come nella Altea e nella Toledo, i bracci del tergicristalli procedono paralleli ai montanti anteriori, ma con la differenza che nella nuova Leon rimangono a vista. I due motori che li muovono sono nuovi e agiscono con una coordinazione perfetta per pulire con una spazzolata "tipo farfalla" e tornare nella loro posizione di riposo senza toccare i montanti. La dislocazione e l'azionamento delle maniglie delle porte posteriori sono un esempio delle soluzioni pratiche applicate nella nuova Leon, soluzioni che sono state possibili grazie all'utilizzo di materiali innovativi. Queste maniglie restano nascoste nei telai posteriori delle porte evi si accede attraverso una mortasatura compresa in una custodia di policarbonato che alleggerisce il design del montante posteriore. Il policarbonato, che già si applica a fari e gruppi ottici, risulta essere una delle altre innovazioni presenti sulla nuova Leon. Questo materiale, oltre ad essere un'interessante risorsa per il design, apporta numerosi vantaggi rispetto al cristallo, giacché permette di creare elementi con forme complesse, è un 50% più leggero ed è meno esposto alle rotture. Abitacolo per cinque L'abitacolo della nuova Leon è esemplare per quanto riguarda l'ampiezza. Così, l'altezza dei sedili anteriori, dalla base del cuscino del sedile e sino al tetto, è di 1.000 mm, mentre la stessa misura nel sedile posteriore è di 963 mm. Spicca anche la "misura comfort% che è quella che va dalla pedaliera sino allo schienale del sedile posteriore, che è di 1.929
Misure Nuova Leon Leon 99 Differenza
Distanza dalla base del sedile al tetto nei 1.000 mm 983 mm +17 mm
sedili anteriori
Distanza dalla base del sedile al tetto nei sedili posteriori 963 mm 951 mm +12 mm
"Misura comfort% dalla pedaliera allo 1.929 mm 1.841 mm +88 mm
schienale del sedile nnsterinre
Di marcata sportività, il nuovo cruscotto è stato disegnato appositamente per la Seat Leon. Questo elemento, dalle forme semplici e pulite, è realizzato con materiali di grande qualità e dotato di superfici morbide al tatto. Una palpebra protegge il quadro degli strumenti, che è costituito da tre grandi quadranti leggermente ovali. Così pure, la consolle centrale acquisisce uno speciale ruolo per le sue grandi dimensioni e la raffinata estetica. Sul lato destro si apre una vano portaoggetti di volume considerevole. La nuova Leon offrirà sino a sei volanti diversi a seconda dei materiali impiegati e delle funzioni che svolgono (con comandi per controllare l'impianto audio o comandi per l'impianto audio e il telefono). All'interno della nuova Leon spiccano, per design e caratteristiche, i sedili anteriori. Durante il suo sviluppo è stato analizzato anche il più piccolo dettaglio per offrire il miglior supporto laterale ed un elevato livello di comfort. Per ottenere questo comfort è stato utilizzato un telaio rigido per lo schienale e la seduta, e sono state modificate le schiume per ottenere maggiore ergonomia. Lo schienale è più alto del 9% rispetto a quello della versione precedente, e sotto il posto guidatore si trova un cassetto portaoggetti con due posizioni di apertura e un sistema di collasso sul lato sinistro per evitare rotture. Anche la mobilità dei sedili è migliorata rispetto alla prima generazione, grazie al nuovo sistema di guide a sfera che rendono più comoda e pratica l'operazione di scorrimento. Inoltre, i sedili offrono un 24% in più di regolazione in altezza e un incremento del 4% in spostamento longitudinale rispetto alla Leon precedente. Il sedile posteriore è stato disegnato per ospitare comodamente tre passeggeri, che possono contare sui loro rispettivi appoggiatesta a forma di "l-" rovesciata che offrono al conducente una miglior visibilità posteriore. La seduta è fabbricata per mezzo di una tecnica di schiumatura a freddo che offre grande comfort e comprende, nel punto di giunzione con lo schienale, guide Isofix per il montaggio di seggiolini per bambini. Quattro motori per il lancio L'offerta dei propulsori per il lancio della nuova Leon è costituita da quattro motori, due a benzina e due a gasolio, che rispettano le normative sul controllo delle emissioni Euro Iv. I due a benzina sono il 1.6 a iniezione indiretta 102 Cv (75 kM e il 2.0 con tecnologia Fsi 150 Cv (110 kM. I propulsori Diesel sono il 1.9 Tdi 105 Cv (77 km e il 2.0 Tdi a 140 Cv (103 kW). Le motorizzazioni 1.6 e 1.9 Tdi sono associate a cambi manuali a cinque marce, mentre le due più potenti (2.0 Fsi e 2.0 Tdi) montano una cambio a sei rapporti. Il 2.0 Fsi si può abbinare a un cambio manuale oppure automatico con funzione sequenziale tiptronic e il 2.0 Tdi può montare il cambio automatico Dsg o un cambio manuale tradizionale, entrambi a sei rapporti. Prestazioni e consumi della nuova Seat Leon con motore a benzina
1.6102 Cv 2.0 Fsi 150 Cv 2.0 Fsi 150 Cv
(75 kYo (11000 (110 kYo tip.
Prestazioni
Velocità massima (km/h) 184 210 208
Accelerazione 0-100 km/h (s) 11,7 8,8 9,4
Ripresa 80-120 km/h in V (s) 14,3 9,2 11,9
Ripresa 80-120 km/h in Vi (s) - 11,6 17,1
Accelerazione 1.000 metri (s) 33,5 30,2 30,6
Consumi *
Ciclo urbano (11100 km) 10,3 11,1 12
Ciclo extraurbano (11100 km) 5,9 6,1 6,3
Combinato (11100 km) 7,5 7,9 8,4
*Consumo minimo omologato Prestazioni e consumi della nuova Seat Leon con motore Diesel
1.97D1105 2.0 Tdi 140 Cv 2.0 Tdi 140 Cv
Cv (77 kYo (103 kYo (103 kYo Dsg
Prestazioni
Velocità massima (km/h) 185 205 205
Accelerazione 0-100 km/h (s) 11,3 9,3 9,3
Ripresa 80-120 km/h in V (s) 12,4 8,2 8,5
Ripresa 80-120 km/h in Vi (s) - 10,1 10,7
Accelerazione 1.000 m (s) 33,2 30,6 -
Consumi *
Ciclo urbano (11100 km) 6,4 7,4 7,3
Ciclo extraurbano (11100 km) 4,1 4,6 4,9
Combinato (11100 km) 4,9 5,6 5,7
*Consumo minimo omologato Quattro livelli di equipaggiamento La nuova gamma Leon offre quattro livelli di equipaggiamento: Reference, Stylance, Sport e Sport-up. Reference. La versione di accesso alla gamma può già contare su di un equipaggiamento di serie molto completo. Tra gli altri elementi dispone di Abs e Tcs (disattivabile), airbag per conducente e passeggero, airbag laterali anteriori e a tendina, cerchi da 16 pollici con pneumatici 205/55, sensore di pressione degli pneumatici, ancoraggi Isofix, alzacristalli elettrici anteriori con funzioni "one touch" e sistema antischiacciamento, specchietti retrovisori esterni elettrici e riscaldabili, chiusura centralizzata con comando a distanza e chiave pieghevole a tre pulsanti (se ne aggiunge un terzo per aprire solo il portellone), aria condizionata, radio Cd con sei altoparlanti, sedile del conducente regolabile in altezza, schienale del sedile posteriore reclinabile (1/3-2/3), computer di bordo (solo con il 2.0 Tdi). Sport. Questa versione offre la stessa dotazione di serie della Reference aggiungendo un carattere e un aspetto più sportivo: sospensioni con taratura più rigida, sedili sportivi, finiture interne specifiche, volante e pomello della leva del cambio in pelle e cerchi in lega da 16 pollici a cinque razze e computer di bordo. Stylance. Rispetto alla Reference, queste versioni aggiungono cerchi in lega da 16 pollici con pneumatici 205/55, fari antinebbia, climatizzatore a due zone, alzacristalli elettrici posteriori, volante e pomello della leva del cambio in pelle, controllo della velocità di crociera e funzione "Coming Home", e computer di bordo tra gli altri elementi. Sport-up. Rispetto all'equipaggiamento Stylance, questa versione monta cerchi in lega da 17 pollici a cinque raggi, pneumatici 225/45, sospensioni sportive, sedili sportivi e finiture interne specifiche.
Motori Reference Sport Smance Sport-up
1.6102 Cv
2.0 Fsi 150 Cv
2.0 Fsi 150 Cv Tiptronic
1.9 Tdi 105 Cv
2.0 Tdi 140 Cv
2.0 Tdi 140 Cv Dsg
valido per Il mercato spagnolo) Innovativa in sicurezza La nuova Leon mostra importanti innovazioni quanto a sicurezza attiva. Il programma elettronico di stabilizzazione (Esp) è quello che concentra le principali novità. Così, il blocco elettronico del differenziale Eds e l'assistente di frenata d'emergenza Eba sono completati da nuovi sistemi come l'Overboost, che permette di realizzare frenate al massimo con temperature elevate dei dischi, il Bsw, che pulisce costantemente i dischi dei freni, e il Dsr (Driver Steering Recommendation), che in situazioni d'emergenza aiuta a mantenere la traiettoria del veicolo. Il sistema di controllo della trazione (Tcs) comprende un antibloccaggio dei freni Abs con correttore elettronico della frenata. Protezione per passeggeri e pedoni La protezione dei passeggeri della nuova Seat Leon - sicurezza passiva - è affidata a sei airbag di serie (due frontali, due laterali anteriori e due a tendina) che si possono completare con gli airbag laterali posteriori, i quali per la prima volta sono montati su di un modello della Casa spagnola. Tutti i sedili sono dotati di cinture a tre punti di ancoraggio, con pretensionatori e limitatori di carico in quelli anteriori e limitatori di carico in quelli laterali posteriori. Inoltre, la nuova Leon è un veicolo "amico" dei pedoni grazie al design del cofano, con cerniere collassabili, e del frontale, così come per la posizione verticale dei bracci del sistema tergicristalli. Il cofano assorbe energia senza perdere le caratteristiche di rigidità statica e dinamica. Avanzata in comunicazione ed informazione La nuova Leon offre i componenti più avanzati per quanto concerne la comunicazione e l'informazione, come sono la tecnologia Bluetooth e i sistemi di navigazione. Il sistema telefonico Bluetooth permette di collegare il telefono mobile al veicolo attraverso radiofrequenza e gestirlo in viva voce mediante i comandi e la leva multifunzione al volante. Con i pulsanti al volante si fanno, accettano o rifiutano chiamate, si chiude una conversazione e si attiva il riconoscimento di voce. La leva multifunzione serve per muoversi all'interno dell'agenda, che appare sullo schermo del quadro degli strumenti, e per fare chiamate. La comunicazione Bluetooth permette di utilizzare il sistema senza nessuna connessione fisica al telefono mobile, che potrà trovarsi in qualunque punto dell'auto (in uno dei vani portaoggetti, nella tasca della giacca, dentro la borsa, ecc.). Pertanto, questa tecnologia consente il funzionamento anche quando ci sono ostacoli tra il telefono ed il sistema Bluetooth, a differenza di quanto accade con gli infrarossi, dove le apparecchiature devono essere orientate l'una verso l'altra. La nuova Leon offrirà come optional due sistemi di navigazione. Uno con schermo monocromatico e un altro con schermo a colori. Entrambi offrono i seguenti menù: radio (selettore di banda Am/fm, memoria, ecc.); informazione (per conoscere gli ultimi messaggi di navigazione e informazioni dettagliate sulla situazione del traffico); Cd (per riprodurre un Cd del lettore dell'impianto oppure una unità del caricatore); navigatore (regolazioni di navigazione, selezione dei percorsi, opzione dei percorsi, eccetera); informazioni sul traffico Tmc (che richiede un Cd-rom per navigazione dinamica ed emittente Tmc); ed accesso al menù di configurazione del sistema (luminosità, elenco memorie, eccetera). L'impianto audio che comprende il navigatore con schermo monocromatico può riprodurre un Cd convenzionale oppure registrato in formato Mp3. Il navigatore dinamico di gamma alta si differenzia, principalmente, per il grande schermo a colori da 6,5" (formato 16:9) e le funzioni di guida a destinazione mediante mappe e/o pittogrammi sullo schermo. Sicurezza e comfort al servizio della guida La nuova Leon aggiunge numerosi elementi per facilitare una guida più sicura e confortevole. Tra questi equipaggiamenti spiccano i fari bixenon, il sensore luci ed il sensore pressione degli pneumatici. Fari bixenon. I proiettori allo xenon bifunzionali offrono i vantaggi dello xenon per luci anabbaglianti e abbaglianti. Inoltre, i fari possono contare anche su un dispositivo che ne regola in modo automatico e dinamico la portata. Mediante due sensori ed una elettronica di calcolo, la posizione del fascio di luce si regola in modo automatico e dinamico in funzione del carico e delle accelerazioni e delle frenate. Questa funzionalità dinamica fornisce una grande sicurezza anche in situazioni di accelerazione e decelerazione brusche. Sensore luci. Il sensore delle luci attiva e disattiva le luci dei fari automaticamente in funzione delle condizioni di luce naturale. Logicamente, questo componente risulta assai confortevole quando si circola su di una strada nella quale si succedono delle gallerie. Sensore pressione pneumatici. Questo elemento controlla il livello di pressione degli pneumatici e, se rileva che esistono differenze tra di loro, avvisa il conducente mediante una spia sul quadro degli strumenti. Una volta risolto l'inconveniente, si deve premere un pulsante situato nella consolle centrale affinché la centralina riporti il sistema alla sua posizione iniziale. Ossia, premendo il pulsante si effettua un "reset" del dispositivo. Sensore pioggia. Il piccolo sensore della pioggia che la nuova León lancia per la prima volta si trova nella parte superiore del parabrezza del lato del passeggero. Le sue piccole dimensioni e la sua collocazione in una zona colorata del parabrezza, fanno sì che questo elemento passi inosservato. Il sensore parking di aiuto al parcheggio è un altro dei dispositivi che propone la nuova Leon. Inoltre, l'elettronica più avanzata che presenta il nuovo modello si completa, tra gli altri elementi, con il retrovisore interno antiriflesso automatico, il controllo della velocità di crociera, il computer di bordo e la funzione " Coming Home".
 
   
   
LA FUTURISTICA CONCEPT CAR T2X DEBUTTA AL MOTOR SHOW DI SEUL PERFETTA SINTESI TRA SUV E SPORT COUPÉ  
 
Roma,9 maggio 2005 - La concept car T2x presentata per la prima volta al Motor Show di Seul offre un’anteprima della filosofia di design Gm Daewoo Auto & Technology (Gm Daewoo), casa madre di Chevrolet Europe, del prossimo futuro. Sviluppata dal Centro di Design di Incheon, Corea, la T2x combina la carrozzeria di un Suv compatto con le linee dinamiche di una coupé sportiva. “Questa entusiasmante concept car incarna lo spirito del nostro slogan ‘Driving Innovation’. Dimostra l’abilità del nostro team di design”, ha detto David Lyon, Responsabile del Design per Gm Daewoo e Gm Asia-pacific. “Siamo molto felici di poter presentare in prima mondiale questa concept car proprio qui a Seul. La T2x ha un potenziale davvero eccezionale e potremmo trovare qualcosa di molto simile in produzione prossimamente”. Secondo Max Wolff, Vice Direttore del Design Avanzato, “la T2x otterrà diffusi consensi da parte del pubblico, in particolare nella fascia 20-30 anni, tra coloro che aspirano a possedere un’auto sportiva ma che contemporaneamente necessitano di una versatilità da fuoristrada e di uno spazio di carico configurabile, tipico di uno Sport Utility Vehicle. La T2x è la materializzazione di una delle future linee di design Gm Daewoo”. La T2x è basata sull’architettura della Chevrolet S3x, prototipo già mostrato al pubblico che sarà anche il punto di partenza per il nuovo Suv Chevrolet, anch’esso presente sullo stand del salone coreano. La T2x debutterà in Europa quest’anno a settembre durante il Motor Show di Francoforte mentre la versione di serie della S3x sarà commercializzata nel Vecchio Continente dall’estate 2006. La carrozzeria grigio argento della T2x presenta un frontale muscoloso caratterizzato da fari di foggia prismatica. Le superfici tese ed attraenti sono messe in risalto dalle linee laterali dinamiche che salgono man mano che si procede verso il posteriore. Con un passo di 2.707 mm, passaruota anteriori marcati e imponenti cerchi da 20”, la T2x si presenta decisamente atletica. La quattro porte, con lunghezza e larghezza massime rispettivamente di 4.320 e 1.856 mm, non dispone di montanti centrali e le porte posteriori sono incernierate posteriormente. Con un’altezza massima di 1.666 mm, l’accesso delle persone e le operazioni di carico e scarico risultano agevoli. Completa il design esterno il tetto amovibile in vetro. Lo stile coupé, esaltato dalla parte superiore della carrozzeria, e l’aspetto massiccio e funzionale, che caratterizza l’area inferiore, rappresentano il trait-d’union con gli interni della T2x dove le pratiche superfici inferiori contrastano con quelle superiori, rivestite in stoffa, dallo stile sportivo. Il tessuto blu con dettagli arancione crea un ambiente moderno e pulito in armonia con lo stile degli esterni. Le finiture e i dettagli sono in linea con la qualità che contraddistingue i prodotti Gm Daewoo. Secondo Jin-wook Choi, esperto di design degli interni, l’abitacolo studiato appositamente per le necessità del guidatore è tanto spazioso quanto confortevole. “Una tecnologica console centrale connette i posti posteriori e viene riflessa sul padiglione della T2x attraverso una struttura in stile aeronautico che fornisce ulteriore spazio per lo stivaggio. I sedili posteriori sono completamente abbattibili per la massima flessibilità e capacità di carico”, ha spiegato. “Tutto punta a far intravedere le linee future del design automobilistico”, dice Lyon. “I clienti desiderano auto affascinanti ma anche pratiche. Con la T2x siamo in grado di accontentarli dando loro il brivido di un look da coupé sportiva con la funzionalità di un Suv”.  
   
   
REGISTRO ITALIANO MAZDA MX-5: 10 ANNI ON THE ROAD  
 
Torino, 9 maggio 2005 -Compie dieci anni il Registro Italiano Mazda Mx-5 (Rim), nato nell’aprile del 1995 per iniziativa di Mazda e gestito da Punto di Riferimento, Media Agency torinese specializzata in comunicazione ed eventi. Un traguardo storico importante per un club di auto, che cade proprio in concomitanza con la nascita della Terza Generazione di Mx-5. Un mito che si rinnova continuamente e che il Rim insieme a Punto di Riferimento seguono con amore e passione speciali. Dopo due lustri vissuti intensamente, riparte alla grande la stagione eventi con il primo appuntamento a calendario 2005 proprio dieci anno dopo il raduno numero uno, che si svolse al castello di San Gaudenzio il 21 maggio 1995. Sabato 28 maggio 2005 è infatti in programma lo Special Event “Mx-5 Special Vip al Giro d’Italia” dove 30 fortunati possessori di Mx-5 saranno ospiti di Mazda al Giro e apriranno, con le loro vetture, la carovana pubblicitaria della 19° tappa, la Savigliano – Sestrière, l’ultima prima del gran finale, a Milano. Mazda Motor Italia, Grande Sponsor della manifestazione che prenderà il via domani e auto ufficiale con Mazda 3, offre per il secondo anno consecutivo questa speciale occasione agli iscritti al Rim, inaugurando in modo davvero esclusivo la stagione eventi numero dieci. Ma è solo l’inizio, in collaborazione con la Rete Vendita e i Mazda Store di tutta la penisola, Mazda e il Rim offrono ai “miatisti” occasioni di divertimento per tutti i gusti. È sufficiente dare un’occhiata al calendario eventi pubblicato sul sito del club www.Mx5.it  nella sezione Raduni/calendario per scoprire occasioni d’incontro promosse non solo dal Rim ma da tutte le altre realtà Mx-5 presenti sul territorio nazionale, nonché dai principali club esteri. Dalla Svezia alla Spagna l’Europa si unisce nel divertimento targato Mx-5. E il ritmo dei raduni è incalzante, sabato 4 giugno Mx-5 sarà protagonista del Moscato Rally di Mango (Cn) dove la Concessionaria Mazda Unicar, in collaborazione con il Rim organizza un divertente raduno nelle Langhe con tanto di passaggio di apertura lungo la prova speciale del rally e salita sulla pedana dei vincitori al termine di una giornata all’insegna del piacere di guida, alla scoperta di una delle zone più belle d’Italia. Il week-end successivo sarà la volta del 21° Raduno Nazionale del Rim (tanti infatti sono stati gli incontri a livello nazionale in questi dieci anni e a cui si aggiungono gli innumerevoli incontri locali in tutta Italia) dall’eloquente titolo “Umbria Amore Mio”. Percorsi meravigliosi e cucina sopraffina per una “due giorni” all’insegna del piacere di vivere e viaggiare con Mx-5.  
   
   
CHEVROLET WTCC R+: IL TALENTO DELLE PISTE ANCHE SU STRADA PROTEZIONE ATTIVA: SISTEMA FRENANTE CON DISCHI SOVRADIMENSIONATI E SOFISTICATA ARCHITETTURA DEL TELAIO  
 
Roma, 9 maggio 2005 - Archiviata la mediatica premiere al Campionato Mondiale Turismo (Wtcc), Chevrolet coglie oggi l’occasione per portare la vettura da corsa sulle strade di tutti i giorni. Durante la seconda gara della stagione, tenutasi sul circuito francese di Magny-cours, Chevrolet ha infatti presentato il prototipo stradale della vettura da competizione. La Wtcc R+ concept trae origine anch’essa dalla Lacetti quattro porte ma, ovviamente, è stata completamente rielaborata e migliorata dal punto di vista del design, dell’aerodinamica e della tecnica dalla Ray Mallock Limited, partner Chevrolet per il Wtcc. “Ancor prima dell’avvio del Wtcc – dice Eric Nève, Responsabile Sport Motoristici Chevrolet – molti dei nostri estimatori chiedevano se potevano acquistare questa vettura. La R+ è la risposta ai loro desideri. Se ci sarà una richiesta adeguata, la vedremo nei concessionari prima della fine dell’anno”. L’aspetto di questo modello quattro porte sportivo ha molto in comune con la sofisticata aerodinamica della vettura da corsa. Un paraurti anteriore profondo con grandi prese d’aria si fonde armoniosamente con gli ampi parafanghi anteriori. Profili aerodinamici sottoporta si congiungono con i codolini posteriori. I vetri scuri insieme allo spoiler e al paraurti posteriore a "effetto Venturi", ossia dotato di uno scivolo aerodinamico per una maggiora aderenza al terreno, completano il look sportivo della nuova auto riconoscibile per il logo R+ situato posteriormente e ai lati dei parafanghi anteriori. Il segno “più” è stato disegnato appositamente per ricordare il logo Chevrolet. Lo stile sportivo si riflette anche all’interno. La selleria in pelle nera dei sedili è sottolineata dall’esclusiva finitura delle cuciture. I sedili anteriori sono siglati con il logo R+ così come gli speciali tappetini e il pannello strumenti. Gli inserti invece presentano una finitura tipo alluminio. Dallo speciale volante di gusto sportivo ai pedali antiscivolo in alluminio fino alla leva del cambio, tutto converge per dare al pilota il completo controllo dell’eccezionale potenza della Lacetti in versione sportiva. La stessa trasmissione indicata con quanta attenzione siano stati definiti i dettagli. Boccole più rigide determinano la sensazione di un cambio più preciso, più veloce, in grado di gestire la risposta più pronta del motore. E poi c’è la potenza. Un compressore meccanico con pressione di 0.5 bar sviluppato dallo specialista svizzero e partner di Chevrolet, Delta-motor, unisce le sue forze a quelle di un intercooler per l’aria compressa per aumentare la potenza di oltre il 40% (dati precedenti riportati tra parentesi): 127 kW/172 cv a 6.000 giri/min (90 kW/123 cv) e 230 Nm a 4.900 giri/min (165 Nm) forniscono eccezionali doti di accelerazione. La Lacetti Wtcc R+ raggiunge i 100 km/h in circa 8 secondi e vanta una velocità massima superiore a 215 km/h. Il propulsore può essere riconosciuto grazie al fregio R+ sul coperchio delle punterie e all’esclusivo terminale del sistema di scarico modificato. Per assicurare che la potenza sia completamente trasmessa alla strada, la R+ dispone di un differenziale a slittamento limitato. I freni sono stati progettati per una maggiore efficienza e durata. Anteriormente, la Lacetti dispone di ampi dischi da 325 mm; le pinze sulle quattro ruote sono dotate di pastiglie particolarmente resistenti allo sforzo prolungato. I quattro pistoncini in lega leggera delle pinze anteriori, forniti dagli specialisti inglesi della Alcon, sono rivestiti d’argento. Ottima aderenza al manto stradale è garantita da pneumatici 215/45-17 a basso profilo, adatti a vetture dalle elevate performance, montati su ampi cerchi in lega leggera da 17x7 pollici, in grado di aumentare l’ampiezza della carreggiata. Anche le sospensioni sono state profondamente modificate. Anteriormente e posteriormente la Lacetti è stata ribassata di 30 mm e i supporti standard delle sospensioni sono stati sostituiti da elementi rinforzati per una maggiore maneggevolezza, immediatezza di risposta e precisione. Anche le molle e gli ammortizzatori sono stati adeguati per le stesse ragioni. Barre stabilizzatrici di maggiori dimensioni riducono il rollio e contribuiscono ad elevare le prestazioni di guida sportiva. Per una migliore visuale notturna, il sistema di illuminazione avanzato Philips Power2night assicura un più intenso grado di luminosità (+30%) per una guida più sicura.  
   
   
“L’ITALIA È ARTE. PER TUTTI” - VII SETTIMANA DELLA CULTURA 16-22 MAGGIO 2005 UNA SETTIMANA DI EVENTI CON INGRESSO LIBERO NEI LUOGHI D'ARTE  
 
Roma, 9 maggio 2005 - Da lunedì 16 maggio a domenica 22 maggio 2005 “L'italia è arte. Per tutti”. Sette giorni da dedicare alle bellezze e alle curiosità del patrimonio artistico italiano in cui sarà possibile visitare i luoghi della cultura italiana senza pagare il biglietto e anche in orari e percorsi insoliti. La settimana della cultura, che l'anno scorso ha registrato un milione di visitatori, aumenta per questa settima edizione 2005 le tante iniziative pensate per avvicinare il mondo della cultura al pubblico italiano e internazionale. Oltre all'entrata gratuita in musei, pinacoteche, parchi e aree archeologiche sono organizzati eventi e mostre, concerti, rappresentazioni teatrali, visite guidate, convegni, conferenze, presentazione di guide e libri d'arte, laboratori didattici per i più piccoli ma anche per gli adulti. Saranno aperti anche siti normalmente chiusi e nei molti comuni italiani che aderiscono alla settimana della cultura vengono organizzati percorsi per spiegare la storia dell'arte e l'architettura del territorio. A partire dai prossimi giorni sarà possibile consultare l'elenco delle iniziative nella sezione "Eventi culturali" previste in tutta Italia . Tale elenco verrà aggiornato in tempo reale dagli istituti periferici del Mibac.  
   
   
A COMO SUPERATI I 30.000 VISITATORI DELLA MOSTRA PICASSO LA SEDUZIONE DEL CLASSICO  
 
Como, 9 maggio 2005 - Un grande riscontro di pubblico sta caratterizzando la mostra che Como dedica a Pablo Picasso. Sono oltre 30.000 le persone che, dal 19 marzo hanno ammirato le 130 opere – per una media di oltre 700 visitatori – tra dipinti, disegni, arazzi, incisioni, linogravure, sculture e ceramiche, che indagano il periodo giovanile del maestro spagnolo, e che tracciano, all’interno della sua grande esperienza, una linea di attenzione alla figura e, per essa, alla cultura classica. L’esposizione è organizzata dal Comune di Como in collaborazione con la Fondazione Cariplo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero per l’Innovazione e la Tecnologia, della Regione Lombardia, della Provincia di Como, e col contributo della Camera di Commercio di Como e di Como Servizi Urbani ed è curata da Maria Lluïsa Borràs, Massimo Bignardi e Luigi Fiorletta. Www.picassocomo.it  
   
   
APERTE A GROSSETO LE ISCRIZIONI PER DIVENTARE ARTISTI L’ACCADEMIA DELLO SPETTACOLO DELLA CITTÀ APRE LE ISCRIZIONI PER LE AUDIZIONI E I CORSI DELLA SCUOLA  
 
Grosseto, 9 maggio 2005 – L’accademia dello Spettacolo di Grosseto apre le iscrizioni alle varie attività che da anni la rendono una presenza radicata nella cultura grossetana e un punto di riferimento per la vita artistica della città per informazioni, tel. 0564-455996 oppure santinidanza@virgilio.It Da oggi infatti è possibile partecipare alle audizioni e alle selezioni per accedere ai corsi organizzati della scuola per il 2005: Audizioni per accedere alla Compagnia Teatro Balletto (27 giugno 2005): l’audizione, a numero chiuso, consiste in una prova di recitazione. Al termine delle prove pratiche, condotte dai docenti di teatro, seguirà un colloquio individuale. Le iscrizioni terminano il 27 maggio; Audizioni per accedere ai Corsi dell’Accademia (28 giugno 2005): l’audizione è a numero chiuso e consiste in una prova di danza, teatro e canto. Al termine delle prove pratiche, condotte dai docenti delle varie materie, seguirà un colloquio individuale. Le iscrizioni terminano il 27 maggio; Iscrizioni al Workshop per insegnanti sul Giocoteatro (10 luglio 2005): il workshop sarà tenuto da Valeria Morselli. Le iscrizioni terminano il 9 giugno; Iscrizioni allo Stage (11-16 luglio): lo stage sarà di Danza Classica, Repertorio con Giorgina Ramos del Balletto Nazionale di Cuba, Fisiotecnica con Marinella Santini e Hip hop con i maestri della scuola di Daniele Baldi. Le iscrizioni terminano il 9 giugno; Iscrizioni al Workshop per insegnanti (16-17 luglio): il workshop si baserà sul programma dei primi anni di studio di tecnica accademica e sarà tenuto da Giorgina Ramos e Marinella Santini. Le iscrizioni terminano il 9 giugno; Iscrizioni al Corso breve sul Teatrodanza (luglio-settembre 2005): sarà tenuto da Valeria Morselli e Grazia Scorza. Le iscrizioni terminano l’1 giugno.  
   
   
DEFRAG. DERIVE PLASTICHE: 6 ARTISTI CONTEMPORANEI NEL FRAMMENTATO ORIZZONTE PLASTICO IN CONCOMITANZA CON LA DECIMA EDIZIONE DI MIART 2005X MILANO, FABBRICA DEL VAPORE, 7 - 28 MAGGIO 2005  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Ospiterà dal 7 al 28 maggio 2005, presso La Fabbrica del Vapore di Via Procaccini n° 4, la mostra Defrag. Derive Plastiche curata da Ivan Quaroni e Norma Mangione, organizzata dall’Associazione Arteventi, con il contributo dell’Assessorato Sport e Giovani del Comune di Milano, con il patronato della Regione Lombardia ed il sostegno di Parmastand, Agrati, Altacucina tascabile, Chiara & Associati - Comunicazione Integrata, Lasergrafica Polver, Mida broker assicurazioni, Obx , Sabro - Birrificio Lambrate e Togan Porri salumi. Defrag raccoglie negli affascinanti spazi della Fabbrica del Vapore di Milano le opere plastiche di sei artisti contemporanei che indagano la dimensione plastica con originalità e stili unici. Pierluigi Calignano, Chris Gilmour, Paolo Grassino, Sabrina Mezzaqui, Carlo Steiner, Jelena Vasiljev rappresentano sei diverse declinazioni della ricerca scultorea contemporanea, in bilico tra impostazione concettuale e recupero della manualità, sospesi tra i modi tipici della pratica installativa e un’aggiornata rilettura della terza dimensione. Defrag. Derive Plastiche - non a caso in contemporanea con la decima edizione di Miart 2005X e soprattutto volutamente “declinata” sulla piazza cosmopolita e multiculturale di Milano - prende le mosse dalla situazione estremamente frastagliata dell’arte contemporanea, in un contesto in cui è sempre più difficile rintracciare elementi e linee guida comuni e convergenti. In un orizzonte così frammentato, le ricerche artistiche troppo spesso somigliano a tasselli persi di un irricomponibile mosaico. L’esposizione intende restituire al pubblico una porzione significativa dello scenario artistico odierno, puntando in particolare su alcuni interessanti aspetti della scultura contemporanea. “La mostra Defrag. Derive Plastiche ha commentato l’Assessore allo Sport e Giovani del Comune di Milano, Aldo Brandirali - permette ai giovani artisti di mostrare ad una platea di alto livello internazionale la produzione culturale che nasce a Milano. Il tema delle evoluzioni e delle derive della scultura contemporanea amplifica ulteriormente la percezione che della città stessa hanno questi giovani che hanno scelto proprio la capitale meneghina come sede della propria attività, facendo di Defrag un punto d’osservazione privilegiato”. Gli artisti, tutti di diversa provenienza geografica 4 italiani, un inglese e una serba rappresentano 6 diverse modalità di ricerca, possibili declinazioni di un linguaggio plastico in continuo divenire. Chris Gilmour, inglese, utilizza il cartone per re-inventare e riprodurre meticolosamente oggetti che appartengono al quotidiano come un pianoforte, una gru o una Fiat 500, privandoli tuttavia della pesantezza che li contraddistingue. Il lavoro di Chris Gilmour si compone di due anime distinte eppure perfettamente integrate: da un lato una ricerca di tipo concettuale e dall’altro un forte recupero della manualità tradizionale. In mostra Pianoforte (2004), realizzato in dimensioni reali con colla, cartone e corda. Courtesy Perugi artecontemporanea collezione Carlo Danieli Vicenza. Paolo Grassino, torinese, propone una riflessione sull’adattamento di uomini e animali all’evolversi della civiltà con la sua tendenza fagocitante. Utilizzando un materiale industriale come il pvc schiumato, l’artista ricopre in modo “inquietante” le sagome di oggetti e animali. Scompone, come fosse un gomitolo, la tradizionale maglia in spugna sintetica che si usa per fabbricare i tappetini da bagno, per poi ritesserla con pazienza certosina, fino a coprire lo scheletro delle sue creazioni. In mostra Demolire democratico (2005), realizzato con polistirolo, legno, ferro e spugna sintetica. Courtesy Giorgio Persano. Pierluigi Calignano esplora un universo che mescola mondo animato e robotica, storia dell’arte e immaginario fumettistico. Attraverso sculture, installazioni e disegni, costruisce una dimensione nuova, che, tramite la poetica del frammento, si libera dalle rigide strutture del reale. Le sue opere, ottenute assemblando cartoni e materiali di recupero, sono il risultato di una trasfigurazione, di un processo di distanziamento degli oggetti dal loro significato e dalla loro destinazione d’uso. In mostra La Fame (2005), realizzata con cartoncino ondulato e nastro adesivo. Il lavoro di Sabrina Mezzaqui sfugge a ogni definizione, non solo perché impiega un campionario quanto mai vasto di materiali, ma anche perché utilizza le più diverse pratiche creative, dal video al disegno, dall’installazione al ready made, dalla fotografia alla creazione di abiti, fino alla scrittura. L’artista attinge al patrimonio della creatività infantile come alla tradizione delle occupazioni femminili di ogni tempo, per affermare il senso di una ricerca artistica paziente e disciplinata, che salda in un solo corpo l’amore per la manualità e l’attitudine concettuale tipica della nostra epoca. In mostra Vocabolario (2002), un opera composta da vari disegni su cartoncino nero ciascuno 70 cm. X 100. Courtesy Galleria Massimo Minini. Jelena Vasiljev, giovanissima artista serba, lavora principalmente con il gesso, la garza, il metallo: tutti materiali di grande impatto fisico, con i quali plasma i suoi lupi dall’animo umano, metafora di una violenza inquieta, di un’avidità ferina, che diventa, nella moltiplicazione del branco, il simbolo dell’individuo annullato dalla collettività. La sua ricerca comprende, oltre alla scultura, l’utilizzo di media quali il disegno, il video e la fotografia. In mostra Essendo così i lupi/ i più difficili da cacciare/ come saranno gli uomini (2005), installazione composta da oltre 150 sculture su cui verrà proiettato un video. Carlo Steiner, scultore eclettico e ricco d’inventiva, privilegia l’utilizzo del metallo in tutte le sue declinazioni, dallo zinco al titanio, dall’acciaio al rame fino all’alluminio. L’artista conduce un’indagine sul complesso rapporto tra uomo e natura e sui sistemi di segni e codici con i quali l’uomo interagisce. La ricerca di Steiner, spesso confinante con la pratica installativa, è espressione dell’anelito ad una più libera concezione della tridimensionalità. In mostra Neve ai lati (2005), realizzata in ferro 250 cm. X 120. I curatori: Ivan Quaroni, milanese, classe 1970, è curatore indipendente, critico e giornalista. Corrispondente da Milano per Flash Art, collabora con le riviste Uovo, That's Art e Viatico. Cura sul web la newsletter My Art. Norma Mangione, torinese, classe 1977, è curatrice indipendente, critica e giornalista. Corrispondente da Torino per Flash Art, è redattrice di Uovo, magazine internazionale di arte e cultura contemporanea. In mostra sarà in libera distribuzione il catalogo della mostra: 80 pagine, 36 immagini a colori, con testi di Ivan Quaroni e Norma Mangione e interviste di Francesca Fiorella; in appendice le biografie dei 6 artisti e 2 curatori. Www.art-eventi.it  
   
   
SEDUZIONE IMPERO TESSUTI D’ARREDAMENTO DAL 1780 AD OGGI 5 MAGGIO 2005 – MAGGIO 2006 MOSTRA A CURA DI MARZIA CATALDI GALLO  
 
 Genova, 9 maggio 2005 - La mostra “Seduzione Impero” si articola in due sezioni: una dedicata all’abbigliamento maschile e femminile e una dedicata ai tessuti di arredamento. Nelle sale dedicate a D. V. J. Nella Galleria di Palazzo Spinola l'arredamento sarà re: si potranno ammirare le creazioni dei fantasiosi e raffinati creatori dei tessuti ‘Impero’ e alcune delle innumerevoli variazioni sul tema elaborate dai decoratori nei primi anni del Novecento e ancora oggi. Il ruolo dei tessili nell'arredamento all'inizio del Settecento era stato notevolmente ridimensionato rispetto al passato, messo in ombra dagli stucchi e dai mobili dorati. Sul finire del secolo le stoffe vennero rivalutate come elemento indispensabile nella ricerca di rendere gli ambienti più confortevoli e caldi. Furono usate per i tendaggi, per i letti, per le portiere, per le tappezzerie e per i rivestimenti di poltrone e sofà. Il repertorio neoclassico ha una linea perfettamente riconoscibile, pur avendo prodotto una grande varietà di motivi decorativi. Si spaziava dai decori più essenziali come le api, le stelle, le ghiande ad articolati disegni, con animali, figure, ghirlande, perline. Sfruttando la perfezione ormai raggiunta nella tecnica tessile, i tessitori non esitarono a cimentarsi con i disegni più complessi senza dimenticare che un disegno ad alto rapporto doveva servire sia per tappezzare le pareti, sia per rivestire le poltrone, senza che il decoro apparisse incompleto o tronco. Il problema fu risolto brillantemente con l’inserimento, nelle volute delle grottesche, di medaglioni ispirati agli antichi cammei, ideali per piccole superfici, come le poltrone. Né le sacerdotesse attorno all'altare, ancora presenti su tessuti prodotti a Lione, né le api e le stelle protagoniste hanno mai stancato i creatori di tessuti, anzi il loro continuo comparire rivela quanto li abbiano stimolati. Accanto alle stoffe antiche si vogliono, quindi, esporre quelle più recenti per permettere al pubblico di seguire ‘il cammino’ dei disegni più noti: stelle, ghirlande, fiocchi... I tessuti recenti saranno esposti in modo che i visitatori possano accostarli e toccarli, così da non perdere l'esperienza tattile, un aspetto importante nell'apprezzamento di un tessuto, di cui non si può godere quando si ammirano le stoffe antiche. La Collezione Tessile della Soprintendenza, che si è formata grazie all’acquisto da parte del Ministero di alcune delle più importanti collezioni conservate a Genova, può vantare un’eccezionale raccolta di tessuti nel gusto neoclassico e Impero. Un gusto, che affascinò i genovesi fin dagli ultimi decenni del Settecento; per seguirlo si modificarono le architetture e i decori dei palazzi e si acquistarono tessuti decorati con il disegni allora in voga per arredarli. La propensione per questo stile trova una singolare conferma nella presenza di certi decori, come il lampasso a fondo giallo con le sacerdotesse, in un telo della collezione e nelle poltrone di Palazzo Spinola, e ancora del lampasso a fondo rosso con i cigni in un altro telo della collezione e negli apparati tessili tardo settecenteschi di una villa privata. La ricchezza della collezione permette di seguire tutte le varianti allora di moda, come i tessuti rigati e fiorati. Nel tardo Settecento si assiste al trionfo dei rigati: Gros de Tours o taffetà a righe di varie dimensioni e colori per arredamento; rasi e taffetà a righe più regolari e più strette per abbigliamento. Per le vesti femminili, spesso dopo l’utilizzo trasformate in parati sacerdotali, si fece spesso ricorso a tessuti in cui oltre ai colori si alternavano anche le armature (pékin), dando luogo a delicate rigature alle quali si intrecciano piccoli bouquets di fiori e nodini. E’ molto singolare anche la raccolta di bordi, galloni, passamanerie e frange, testimonianze di una raffinatezza nella concezione di arredi en suite, caratteristica di quegli anni. Oltre alle sete anche le tele di cotone stampato furono molto ricercate: gli aristocratici smaniavano per vesti realizzate con queste stoffe, sdegnando le sete più preziose e l’uso di questi tessuti, particolari per la commistione di disegno occidentali e orientali, si diffusero con un irrefrenabile crescendo anche nell’arredamento. Gli stampati prodotti fra le seconda metà del Settecento e la prima dell’Ottocento si possono classificare in tre grandi gruppi: i mezzari (grandi teli con campo centrale ornato dall’albero della vita), le “indiane” vere e proprie (teli di cotone venduti in pezza e stampati con piccoli decori a fiorellini, usati soprattutto per l’abbigliamento femminile) e le toiles de Jouy. Il nome deriva dalla produzione della manifattura Oberkampf attiva a Jouy fin dal 1759, poi si è esteso a tutte le stoffe stampate in monocromo, eseguite con la tecnica della matrice del rame inciso. Questa tecnica risultava assolutamente innovativa rispetto alla stampa con blocchi di legno e permetteva di disegnare sulle stoffe immagini più dettagliate; verrà ulteriormente migliorata con l’introduzione della stampa a rullo, che consentirà nel Xix secolo di rendere sterminato il repertorio dei soggetti da raffigurare, dalla storia antica alla contemporanea, dalla letteratura al teatro, dalle feste pastorali alle feste di genere, non abbandonando la riproduzione, in versione più economica, dei decori più in voga nei panni serici. I gentili prestiti di alcuni rinomati decoratori, specializzati in arredi tessili, consentiranno al pubblico di “toccare con mano” quanto fascino il gusto impero esercita ancora oggi sulla produzione tessile attuale e, finalmente, di toccare letteralmente con mano i tessuti, per sentire la loro morbidezza e non limitarsi ad ammirarli nelle vetrine. Il rapporto con l’oggi è sottolineato anche dalla presenza delle sedie in perspex disegnate da Philipp Starck (gentilmente prestate da “Via Garibaldi 12 Interior Design”): la loro linea essenziale esalta la ricchezza dei decori tardo settecenteschi. Un’ulteriore conferma della possibilità di vivere oggi senza cancellare, anzi valorizzando, le creazioni di ieri. Prosegue, anche in questa occasione, la felice collaborazione della Soprintendenza con Ikea, che continua a offrire un prezioso sostegno alle nostre iniziative.  
   
   
“I COLORI DEL MARE” ILLUMINANO LO “SPAZIO IN ITACA” UNA MOSTRA MERCATO CON FOTO, PRODOTTI ARTIGIANALI E BIJOUX… RIGOROSAMENTE “MARITTIMI”  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Quanti colori ha il mare? Uno, dieci, cento? Lo abbiamo chiesto al fotografo Alessandro Castiglioni e agli artisti, Frances Barraco e Rossella Righetti. Le loro “opere” saranno esposte alla mostra “I colori del mare”, che verrà inaugurata giovedì 12 maggio alle ore 19.00 presso lo “Spazio In Itaca” (via Marco Polo, 6 a Milano). Foto di reportage scattate in mari da sogno da Alessandro Castiglioni; pesci, tartarughe e cavallucci marini creati con stoffa variopinta e riprodotti su colorati supporti di cotone da Frances Barraco; bijoux che raffigurano stelle marine, barche, pesci, acquistati in giro per il mondo e mescolati ad altre creazioni personali di Rossella Righetti. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 26 maggio e seguirà i seguenti orari: tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00. Sabato e domenica su appuntamento. L’ingresso è gratuito. Gli artisti. Alessandro Castiglioni ha lavorato a diversi reportage sociali, etnici e paesaggistici in Europa, Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina: dall’osservazione dei Big Five e degli squali bianchi del Sudafrica fino ai ghiacci del rigido inverno lappone. Ha partecipato alla spedizione “Urali 2000” (via terra, attraverso Austria, Polonia, Bielorussia e Russia, fino ai remoti villaggi della Siberia); ha attraversato l’America Latina da ovest a est (Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Brasile); ha solcato i mari dell’Oceano Pacifico a bordo di una barca a vela, cogliendo istantanee subacquee dal Triangolo d’Oro (Isole Coco, Malpelo e Galapagos). Dei suoi viaggi ha realizzato esposizioni e videoproiezioni in occasione di manifestazioni culturali e di viaggi. Collabora regolarmente con importanti testate periodiche italiane a cui fornisce reportage di taglio turistico, ma è anche appassionato di calcio e fotografa dai campi di calcio la serie A e la Champions League per testate sportive. “Ho cercato in questi anni di acchiappare fedeli frammenti di realtà senza artifici o pregiudizi, inseguendo la chimera che una macchina fotografica sia realmente in grado di agire indipendentemente dal suo padrone.” Commenta Alessandro “Mi piace credere che i contrasti di questo amato pianeta possano convivere benissimo, negli occhi di chi è disposto a liberarsi dal proprio patrimonio visivo e intellettuale. Non esistono scale di valori: questa convinzione mi spinge a ritrarre paesaggi e persone senza mai fare confronti. Sono tutte espressioni che sgorgano dalla stessa fonte, la quale riversa a getto continuo un flusso che fa scorrere, oltre ai fiumi, persino montagne, città, foreste e deserti. Per questo mostrerò perenne gratitudine alla mia camera che ha il talento naturale di afferrare ciò che mai si arresta”. Usticese doc, Frances Barraco ha lavorato fino al 2000 nel mondo del turismo (come agente di viaggio e direttore tecnico di Agenzia di Viaggi). Poi la svolta, alla ricerca di una propria identità che rivelasse attraverso i manufatti e le elaborazioni artistiche, la sua visione interiore del mondo che la circonda: il mare soprattutto. “Le forti sensazioni che assorbo dalla mia terra e dal mare che la circonda hanno finalmente trovato uno sbocco che mi consente di “cantare” attraverso i colori e trasmettere le emozioni di un’isola del Profondo Sud mediterraneo” dice Frances Barraco, artista che da sempre cerca l'utilità negli oggetti che crea. Dopo varie sperimentazioni, dalla manualità e dall’inventiva di Frances sono usciti “I Colori del Mare”. Pesci, spirografi, cavallucci, tartarughe, stelle marine e così via hanno preso forma da stoffe variopinte e stabilito il loro habitat su coloratissimi supporti di cotone, adattandosi con le loro sfumature cromatiche ai soggetti che rappresentano. Sinfonie di celesti e blu come le tonalità dell’acqua del mare. Rosse e gialle come il fuoco di certi tramonti isolani. E ancora gialle chiare e gialle scure, come la luce dei meriggi in cui soffia lo scirocco, o verdi tenui e verdi intensi, come quelli dei campi che punteggiano Ustica, in cui nascono lenticchie e ulivi Sono i quattro colori delle pezze di cotone di “Arte Tappeti” su cui Frances Barracco crea le sue fantasie marine. Tutti pezzi unici, rigorosamente artigianali, fra i quali ciascuno può trovare il suo acquario virtuale in cui immergersi anche in città. Un piccolo acquario immaginario e perenne, ideale per ravvivare la propria casa con le suggestioni di un mare onirico. Giornalista, scrittrice, fotoreporter, Rossella Righetti ha realizzato reportage di viaggi da tutto il mondo per le più prestigiose testate. Meditando fra un’isola e l’altra sul tema “cosa farò da grande?”, Rossella ha cominciato a coltivare un hobby affascinante: quello della bigiotteria, soprattutto d’epoca. Una passione ereditata dalla madre e affinata grazie al fortuito e fortunato incontro a Londra con Keith Palmer, direttore della Sphinx, che dal 1952 crea bellissimi bijoux esposti anche al Victoria & Albert Museum. Per la cronaca già nel 2002 lo showroom di Itaca ha ospitato una mostra organizzata da Rossella “Una soirée lunga 50 anni” dedicata al cinquantesimo compleanno della Sphinx. Dapprima setacciando i mercatini d’antiquariato, soprattutto londinesi, alla ricerca di monili capaci di trasmettere una storia, poi riportando a nuova vita bijoux da restaurare, Rossella ha scoperto una creatività manuale insospettata e una fantasia prorompente, soffocata da anni passati solo a scrivere. Ha cominciato così a creare anche gioielli suoi, pezzi praticamente unici, nati da materiali trovati ovunque e assemblati nel momento in cui arriva l’ispirazione privilegiando quei colori e quei materiali che fanno la differenza fra un ornamento effimero e un bijoux per tutte le stagioni. In questa filosofia, fra i “Bijoux di Rossella” si inserisce la raccolta “I Colori del Mare” in cui pezzi che raffigurano pesci, stelle marine, barche e così via acquistati in giro per il mondo, si mescolano a creazioni personali con colori accesi che ricordano il turchese delle lagune coralline, il nero cangiante delle notti stellate e il fuoco dei tramonti dei Mari del Sud.  
   
   
THE NORTH FACE SPONSOR DI ROTARART, LA MOSTRA D'ARTE BENEFICA A SOSTEGNO DI SAVE THE CHILDREN  
 
Milano, 9 maggio 2005 - The North Face è tra gli sponsor di Rotarart 3, la terza edizione della mostra d'arte che offre ai giovani artisti emergenti la possibilità di esporre le proprie opere e di farsi conoscere, e al tempo stesso l'opportunità di raccogliere fondi da destinare all'ente no-profit Save The Children. In occasione della serata benefica, che si svolgerà il 14 maggio presso lo Spazio Filologico di Milano dalle 19.30 in poi, saranno sorteggiati i prodotti delle aziende che sostengono l'iniziativa, tra cui alcuni capi di abbigliamento e accessori outdoor di The North Face. Rotarart è organizzato dal Rotaract Club Milano Porta Vittoria, uno dei Rotaract Club milanesi del Distretto 2040, parte di Rotaract - l'associazione mondiale apolitica nata come sezione giovanile del Rotary Club International - con il patrocinio ufficiale del Comune di Milano e del Ministero dei Beni Culturali. In occasione del vernissage, animato da piccoli eventi all'interno dell'evento, ruote della fortuna, dj set e molto altro ancora, saranno messe in mostra le opere di artisti di ogni forma espressiva contemporanea, dall'arte figurativa all'architettura fino al web design a partire dalle ore 14.30. Una giuria di esperti, professionisti e critici d'arte selezionerà la migliore interpretazione del tema "Il mondo visto attraverso gli occhi di un bambino" e premierà l'autore dell'opera con la targa "Premio Rotarart".  
   
   
UNICITÉ, IL PRIMO APPUNTAMENTO CON L'UNICITA' OGGETTI E OPERE UNICHE SFIZIOSE SPECIALI UNA MOSTRAMERCATO TRA ARTE E ARTIGIANATO SUPERSTUDIO PIU' MILANO  
 
Milano, 9 maggio 2005 – Si è tenuto il 6 – 7- 8 Maggio 2005, un altro appuntamento di grande successo al Superstudio Più, il centro che i milanesi hanno imparato a conoscere e amare per la sua ricca proposta di eventi mediatici e culturali. Unicité, prima mostramercato di artigianato d'arte, pezzi unici, collezioni limitate, per la prima volta mette insieme in una presentazione di grande effetto oggetti, quadri, sculture, libri, tappeti, gioielli, abiti, accessori, artigianato etnico e artigianato d'arte, scelti sotto il comune segno dell'arte e dell'unicità. Tre giorni in cui si sono incontraqti la bellezza e cose fuori dall'ordinario insieme ad artisti, artigiani-artisti, stilisti-artisti, ricercatori appassionati d'arte. Una mostra, ma anche un mercato, dove vedere e anche comperare. Le grandi sale di Superstudio Più sono state trasformate in uno spazio dove ogni passo regala una emozione. Al contrario di quanto avviene nelle presentazioni del genere, nessun allestimento standardizzato ma continue sorprese: Superstudio diventa un grande spazio teatrale in cui ciascun "autore" mette in scena la sua "stanza", il suo piccolo palcoscenico per raccontare la sua storia e le sue cose. Ogni "stanza" è uno scrigno di tesori. Tutti gli "autori" e i prodotti sono stati vagliati e selezionati con attenzione, ed ognuno di loro rappresenta una scelta di fantasia unicità qualità. Tra le presenze più soprendenti, tutte rigorosamente in mostra e in vendita, Gaetano Pesce, reduce dalla grande mostra alla Triennale, con i suoi oggetti molli di resina colorata, uno diverso dall'altro. Angela Pintaldi, per una volta non con i suoi famosi gioielli, ma con straordinarie borse tessili fatte realizzare dalle donne di Assuan con i pezzi di butta e l'argento della loro dote. Ceramiche inedite del pittore Emilio Tadini. Pezzi da mettersi addosso appositamente realizzati con i disegni di Maddalena Sisto. Pellicce sciamaniche di Altrove che arrivano da Cina, Mongolia, Tibet. In gemellaggio con Unicité, sempre al Superstudio Più, Caravanserraglio, analoga mostramercato nata un anno fa con successo a Roma, che porta a Milano una selezione di artisti e artigiani dell'Italia del Sud. Rara, una straordinaria mostra di grandi arazzi cinesi del tempo della rivoluzione di Mao. Soggetti politici e sociali ricamati a mano da ignoti artisti sul tessuto che riportano alla memoria tempi dimenticati. Pezzi unici e introvabili che sarà possibile vedere e comperare. E ancora, a orari fissi performance di danza contemporanea del laboratorio artistico Dlab diretto da Gaja Lucchini. Art-book Triennale, l'ora del tè con incontri con gli autori e altri personaggi di stile. Degustazione di art-food con i gustosissimi cibi proposti in forma di cubo da Joia Leggero. Pento ristoro al Dada Café. Unicité è un'idea di Giulia e Gisella Borioli realizzata in collaborazione con Superstudio Group e Recapito Milanese.  
   
   
“DA MARTINI A MITORAJ. LA SCULTURA MODERNA IN ITALIA 1950-2000”: UNA GRANDE MOSTRA IN ARRIVO ALLA BASILICA PALLADIANA DI VICENZA  
 
Milano, 9 maggio 2005 - In programma In un momento di grande rivalutazione della scultura e in particolare degli scultori italiani, il Comune di Vicenza - Assessorato alle Attività Culturali, in collaborazione con la Regione Veneto e Arthemisia, presenta una nuova importante mostra collettiva dedicata alla scultura della seconda metà del Novecento: “Da Martini a Mitoraj. La scultura moderna in Italia 1950-2000”, in programma dal 28 maggio al 25 settembre 2005. Si tratta di una rassegna di indubbio fascino, allestita nel salone superiore della prestigiosa Basilica Palladiana, che garantisce ancora una volta la felice valorizzazione reciproca tra il monumento storico-architettonico (Patrimonio Mondiale Unesco) e i moderni capolavori legati alla tridimensionalità. La mostra consente inoltre di accedere con biglietto unico alla Basilica Palladiana, attualmente non visitabile dal pubblico. Dopo il successo delle mostre di scultura già allestite negli scorsi anni nella Basilica Palladiana, dedicate a Luciano Minguzzi, a Domenico Rambelli, a Giacomo Manzù e alla scultura moderna in Italia della prima metà del Novecento, la mostra attuale è una nuova occasione per riportare l’attenzione del pubblico sull’arte scultorea dei maestri più significativi del secolo scorso. In rapporto di continuità con l’ultima rassegna dedicata alla prima metà del Novecento, la mostra si snoda attraverso un percorso storico dagli anni Cinquanta fino alle soglie del 2000. L’esposizione, a cura di Alessandra Zanchi e con il contributo scientifico di Rossana Bossaglia, si compone di 46 capolavori emblematici di 27 artisti (una selezione tra i nomi più rappresentativi) provenienti da raccolte pubbliche, fondazioni e collezioni private degli artisti e di collezionisti. Il fine è di illustrare le caratteristiche e i cambiamenti della scultura nel cinquantennio successivo alla seconda guerra mondiale. Attraverso opere di grande impatto visivo per le notevoli dimensioni e per la qualità stilistica, la mostra illustra le problematiche formali e tematiche affrontate dagli artisti, che a partire dalle lezioni storicamente affermate di Arturo Martini, Marino Marini, Giacomo Manzù e Francesco Messina, si aprono a nuovi percorsi, fino alle tendenze più attuali. Il percorso si snoda attraverso tre sezioni: I Maestri storici. La mostra si apre con alcuni esempi dei “classici”: Arturo Martini, con la splendida terracotta Cavalla che allatta, dal Museo Civico di Vicenza; Marino Marini, Giacomo Manzù e Francesco Messina, con alcuni esempi emblematici della loro produzione. Artisti che costituiscono il trait d’union con la rassegna dedicata al primo Novecento e che sono i punti di riferimento per le generazioni successive. Lucio Fontana e Fausto Melotti sono i portavoci delle prime nuove ricerche alternative alla scultura tradizionale e sono presenti con le opere più significative e centrali della loro produzione in ambito informale e concettuale. Tra figurazione e astrazione. Il percorso della mostra entra nel vivo con gli esiti scultorei, in continua oscillazione tra figurazione antropomorfa e astrazione come linguaggio delle forme e dei materiali, dagli anni Sessanta in avanti, ad opera di artisti nati nel ventennio compreso tra il 1920 e il 1940. La tendenza aniconica è esemplificata dalla innovativa ricerca di Pietro Consagra sulla scultura “frontale”, a partire dalla serie dei Colloqui, anti-tridimensionale e socialmente impegnata. Fedeli d’altra parte alle tre dimensioni, le sculture in marmo di Andrea e Pietro Cascella, le opere di Francesco Somaini, tra cui la Grande traccia nascita di Venere, di Arnaldo Pomodoro, con la celebre Colonna del Viaggiatore e di Gio’ Pomodoro; sono opere che, nel loro insieme, esprimono il bisogno di una grammatica nuova: una evidente dialettica tra gesto sulla materia di matrice informale, spesso con derivazioni decorative, e le ritrovate esigenze costruttive e strutturali della forma piena, sovente con ascendenze primitiviste e con sempre più spiccata vocazione ambientale. La ricerca astratta prosegue inoltre con la produzione di Carlo Ramous, Giuseppe Uncini, Giuseppe Spagnulo, Mauro Staccioli; autori che si confrontano con la tecnologia contemporanea e l’uso di materiali industriali (ferro, acciaio, cemento, ecc.) creando opere sempre più elementari ed essenziali, spesso non estranee tuttavia, come nel caso di Spagnulo, ad una posizione di impegno e denuncia sociale. La figurazione come espressione diretta di un messaggio ideologico resta invece punto di riferimento per artisti quali Alik Cavaliere, Augusto Perez, Giuliano Vangi (in mostra la celebre Figura di donna 1966) e Floriano Bodini (di cui è esposto il Ritratto di un Papa del 1968), che ripartono dalle tradizionali premesse plastiche e realiste per affrontare il tema dell’uomo contemporaneo con immagini “forti” che ne enunciano lo stato di tormento spirituale, inquetudine e desolazione. La scultura dell’immagine e dell’oggetto che risente delle influenze della Pop Art in Italia è esemplificata infine dai risultati originali, tra il rassicurante quotidiano e il fantastico inquietante, di Mario Ceroli e Valeriano Trubbiani, espressioni di una vita moderna sempre e costantemente al limite della contraddizione. Luciano Fabro, esponente dell’Arte Povera, traduce invece in scultura la purezza di immagini allo stato originario (come la stella e l’oblelisco). L’ultimo ventennio. La mostra si conclude con uno sguardo alla scultura “al femminile” rappresentata da Cordelia Von den Steinen e Alba Gonzales e alle tendenze dell’ultimo ventennio ovvero alle ricerche che nel panorama di un’arte ormai senza limiti di tecnica e di spazio si possa ancora definire scultura. L’esempio di Mimmo Paladino (tra gli eredi della Pop Art in Italia) illustra come la scultura possa essere (a partire dal 1985 con le grandi opere in bronzo) una tra le molteplici tecniche sperimentate e scelte dall’artista per esprimere il proprio mondo interiore. D’altro canto l’attività di un artista straniero in Italia quale Igor Mitoraj, con la sua rilettura e interpretazione della scultura classica, dimostra come questa forma artistica, nel senso tradizionale e con materiali storici come il bronzo e il marmo, possa ancora stupire oggi. Catalogo Arthemisia. Sede: Vicenza, Basilica Palladiana, Piazza dei Signori. 28 maggio – 25 settembre 2005. Info: tel. 0444-541685  
   
   
ULTIMO APPUNTAMENTO, LUNEDI’ 23 MAGGIO CON IL CICLO DI INCONTRI SUI POETI EUROPEI DEL ‘900 DA UN PROGETTO DI GIOVANNI RABONI  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Ultimo appuntamento, lunedì 23 maggio, al Teatro Studio (ore 17.30), con la rassegna dedicata ai Poeti Europei del '900. Intrapreso per impulso e ispirazione di Giovanni Raboni, il viaggio attraverso la poesia contemporanea - snodatosi quest’anno, intorno al tema della lingua dell’ospitalità - si chiude con un omaggio al poeta scomparso nel settembre scorso. Nella serata, curata da Patrizia Valduga, i frammenti del corpus lirico di Raboni letti in video dal poeta si accompagneranno alle parole sui versi, sulla vita dello stesso, lette da Franca Nuti - nello spirito della rassegna che da sempre si affida alle voci di grandi attori italiani - tracciando l’itinerario ideale lungo il quale prende vita il ricordo e l’omaggio all’artista. La rassegna, giunta alla Xii edizione e realizzata, come sempre, con la collaborazione dell’Aicem (Associazione Istituti di Cultura Europei Milano), ha proposto quest’anno sei incontri con poeti che, arrivati più o meno di recente in Europa da altre parti del mondo, hanno deciso di esprimersi nella lingua del paese che li ospita. Ha dichiarato Jean-paul Ollivier, Presidente dell’Aicem e direttore del Centro Culturale Francese: “Giovanni Raboni aveva, ancora una volta, visto giusto. Quale migliore missione per la nostra vecchia Europa che quella di essere terra di accoglienza, una terra in cui gli artisti di tutto il mondo e in particolare del vasto bacino mediterraneo – cha abbiamo appena scoperto grazie al ricco Festival offerto dal Piccolo Teatro – vengono a rinnovare e arricchire il nostro patrimonio?” Voci note e meno note della poesia europea del ‘900 si sono intrecciate sul palcoscenico del Piccolo Teatro: Salah Stétié, Zehra Cirak, Chantal Maillard, Mimi Khalvati, Diamant Abrashi, Serafettin Yildiz hanno letto i propri versi e introdotto quelli dei loro “poeti guida” come Pierre-jean Jouve, Hilde Domin, William Wordsworth, Giuseppe Ungaretti, Nazim Hikmet, affidandoli alla voce di cinque grandi attori italiani: Giancarlo Dettori, Massimo De Francovich, Umberto Ceriani, Franco Graziosi, Giulia Lazzarini.  
   
   
SCHIO GRANDE TEATRO 2004>2005, UNA STAGIONE DA RECORD  
 
 Schio (Vi) – 9 maggio 2005 - È stato un successo straordinario per la stagione 2004>2005 di Schio Grande Teatro. Record di abbonamenti con oltre 800 tessere vendute (di cui 500 nella prima settimana), quasi 7500 spettatori totali per i teatri Astra e Pasubio e la Sala Calendoli, per una media generale di oltre 630 persone a serata. E 9 "tutto esaurito" su un totale di 12 spettacoli, di cui 7 esauriti in prevendita. La parte del leone l'ha fatta logicamente (per questione di spazi) il Teatro Astra con 5236 spettatori totali; sono invece 1908 per il Pasubio e 333 per la Sala Calendoli. Numeri importanti, che dimostrano come il progetto costruito dalla Fondazione Teatro Civico con l'Amministrazione comunale abbia convinto il pubblico di Schio. E non solo, vista la forte affluenza di spettatori da altre città del Veneto. Una stagione che ha saputo essere a tutti gli effetti popolare e con cui Schio Grande Teatro ha mantenuto sulla ribalta regionale un'identità forte. E la città è stata ancora una volta capace di esprimere uno dei pochi progetti innovativi in questo pezzo di Veneto e di Italia. La stagione - con alcune delle proposte in cartellone - ha confermato Schio come punto di riferimento per un pubblico regionale abituato a scegliere e a muoversi, a ricercare occasioni nelle quali il teatro diviene evento d'eccezione. "Siamo molto soddisfatti - conferma il vicepresidente della Fondazione Daniele Romare -, soprattutto perché leggiamo un importante gradimento rispetto ad un progetto culturale che guarda in primis allo spettatore. Schio crede nel valore dell'investimento in cultura e questi numeri ci danno ragione". È stata una stagione di esperienze, di incontri a volte forti. Schio Grande Teatro ha riportato in città Marco Paolini con una delle anteprime del suo nuovo lavoro dedicato a Mario Rigoni Stern, ma anche Moni Ovadia con l'esplorazione cantata delle radici ebraiche degli States. Sul palcoscenico dell'Astra si è costituito un inedito trio Balasso-vacis-artuso per rileggere Meneghello (e dall'esperienza di Schio dovrebbe nascere una nuova produzione). E ancora Silvio Orlando, Lella Costa, Giuliana Musso appena dopo il debutto del suo "Sexmachine", Veronica Cruciani con l'Antigone romanesca di Ascanio Celestini, la "Biancaneve" del Teatro del Carretto, la conferma di un appuntamento impegnativo con il Teatro Out Off e, in chiusura, l'affascinante esibizione dei monaci zen del tempio di Shaolin. Passando per la comicità di Antonio Cornacchione e di Leonardo Manera. È stata una cavalcata di emozioni e di... "grande teatro". Un cartellone che ha saputo coinvolgere giovani e meno giovani, studenti, persone anziane e famiglie. Il pubblico di Schio Grande Teatro è variegato per età: una proposta articolata ha fatto sì che ogni fascia di pubblico trovasse una risposta di qualità alla "domanda di spettacolo". Ed è un pubblico eterogeneo per provenienza: gli scledensi sono spettatori appassionati e fedeli, ma molti appuntamenti in cartellone hanno richiamato l'attenzione a livello regionale, convocando appassionati dalle province vicine e talvolta da fuori regione (si pensi a Paolini o al trio Balasso-vacis-artuso). Si conferma dunque l'appeal di una stagione nella quale si mescolano innovazione e tradizione, grandi interpreti e forti emozioni, capace di richiamare un pubblico attento alla qualità della proposta. Www.teatrocivicoschio.it  
   
   
UNA DANZA PER SHAKESPEARE DEBUTTA A BOLOGNA LA CONFERENZA-SPETTACOLO CHE PORTA IN SCENA IL ‘SOGNO’ DELL’AUTORE  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Oggi al Teatro Comunale di Bologna, la Federazione nazionale associazione scuole di danza (f.N.a.s.d.), in collaborazione con l’Associazione Espressione Danza di Bologna, presenta “Sogno di una notte di mezza estate”, Conferenza-spettacolo liberamente ispirata dall’omonima opera di Shakespeare (ore 11 Teatro Comunale, Piazza Verdi Bologna). Lo spettacolo vedrà sul palco i ragazzi delle varie scuole di danza bolognesi che interpreteranno, con musiche e coreografie originali, alcune delle scene più significative del testo (sia in italiano che in inglese), conferendo ad esse stili e rielaborazioni differenti. In platea, assisteranno alunni delle scuole superiori locali che, insieme ai propri insegnanti, hanno analizzato e discusso l’opera in classe per prepararsi a questa giornata. ‘E’ un progetto in cui crediamo molto da oltre quattro anni – spiega Rosanna Pasi, presidente f.N.a.s.d. – e che ha come punto forte la lettura: partendo, infatti, dalla scelta di un testo, vengono coinvolte le scuole locali affinché insieme ai propri alunni analizzino in classe il contenuto e i diversi significati delle letture. Contemporaneamente, le scuole di danza lavorano su coreografie originali che esprimano, attraverso il corpo di giovani ballerini non professionisti, le emozioni e i messaggi del testo stesso. L’obiettivo è quello di proporre ai ragazzi e alle scuole un approccio diverso alla danza, in modo tale che essa venga percepita non solo come attività per il tempo libero, ma anche come strumento culturale e interdisciplinare. La conferenza spettacolo diventa così l’esempio pratico di come la danza possa incontrare i luoghi della formazione e della cultura. Un incontro significativo e proficuo per i giovani e un’occasione di confronto didattico per le scuole’. L’iniziativa rientra nel progetto “A teatro con Shakespeare”, ideato dalla giornalista e Medaglia d'oro per i Benemeriti della cultura Vittoria Ottolenghi che offrirà al pubblico la chiave di lettura della rappresentazione, introducendo e collegando tra loro le diverse pieces della commedia. ‘La conferenza spettacolo – afferma la giornalista - è un’occasione importante di confronto per studenti, docenti e scuole e, al contempo, un’esperienza interessante per il pubblico. Grazie al fatto che ogni scuola interpreterà un brano della commedia, il pubblico potrà infatti assistere a uno spettacolo sempre nuovo, dove il volto, la voce e la caratterizzazione dei personaggi muta continuamente. Spero fortemente che quest’esperienza non si concluda al calare del sipario, ma sia il punto di partenza per nuove iniziative e spinga a rileggere i grandi capolavori di Shakespeare, interrogandosi su di essi’. La celebre commedia sarà quindi raccontata attraverso la danza e la recitazione e vedrà la direzione artistica di Arturo Cannistrà, responsabile artistico Progetti Speciali Fondazione Nazionale della Danza/aterballetto, e la realizzazione culturale di Bianca Belvederi Bonino, Presidente dell’Associazione Espressione Danza.  
   
   
SCUOLE IN SCENA 2005 XIII RASSEGNA DI SPETTACOLI PRODOTTI DALLA SCUOLE DAL 14 MAGGIO AL 12 GIUGNO  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Giunge alla tredicesima edizione "Scuole In Scena". La rassegna si sta sempre più confermando come un importante appuntamento annuale con la scuola dell’Infanzia e Primaria di Milano e provincia. L'intento è quello di infondere il piacere del teatro e la cultura dello spettacolo dal vivo creando un solido rapporto tra l'istituzione scolastica e le famiglie. La rassegna è proposta dall'Associazione Culturale Officina Litta di Milano e dal Teatro Litta. Il progetto - cresciuto ed ampliatosi nel suo percorso - anche quest'anno, si realizza grazie al contributo di Fondazione Cariplo e alla nuova partnership dell’ Ufficio Scolastico Regionale Centro Servizi Amministrativi di Milano, e con il patrocinio del Irre (Istituto Regionale di Ricerca Educativa). La rassegna, che si svolgerà dal 14 maggio al 12 giugno, quest'anno ha come tema "..E Vengo Da Lontano” il viaggio come incontro reale o fantastico di luoghi, culture, avvenimenti . Una commissione, composta dal direttore artistico del settore ragazzi del Teatro Litta (Nicoletta Cardone Johnson), un insegnante della scuola primaria di secondo grado, esperto in teatro della scuola (Maurizio Barbarello), uno psicologo dell'età evolutiva (Lucilla Castellazzi), un educatore (Elisa Rota), un membro dell'Ufficio Scolastico Regionale (Cristina Iovinella), ha selezionato 23 progetti, tra oltre 60 pervenuti, provenienti complessivamente da 19 scuole dell¹Infanzia e Primarie di primo e secondo grado, che avevano risposto ad un bando di partecipazione. Tale selezione è stata effettuata sulla base dell'effettivo lavoro compiuto collegialmente da insegnanti, alunni e operatori teatrali, intendendo così valorizzare il processo creativo messo in moto, pur non tralasciando la qualità artistica dello stesso. Scuole In Scena coinvolgerà un centinaio fra insegnanti ed operatori teatrali, circa mille tra bambini e ragazzi fra i 4 ed i 13 anni nonché i familiari e gli amici arrivando a interessare circa cinquemila persone. Obiettivo principale del progetto è dare la possibilità ai ragazzi delle scuole di cimentarsi con il linguaggio teatrale in un vero e proprio teatro, offrendo nel contempo un adeguato supporto tecnico ed artistico tramite la collaborazione diretta degli operatori teatrali di Officina Litta con gli insegnanti e gli alunni. Non secondario l'intento di creare, all¹interno dell¹istituzione scolastica, attraverso l¹utilizzo del linguaggio teatrale - un punto d'interesse, all'interno della istituzione scolastica, autonomo e complementare rispetto all'apprendimento istituzionale . Questo ha fatto sì, fino dalle prime edizioni della rassegna, che l¹elaborato teatrale prodotto sia e sia stato autentico strumento di recupero didattico e umano, in particolare nei confronti di studenti con difficoltà in ambito scolastico. Fra le novità di ³Scuole In Scena 2005², verrà proposto ad alcune classi di scuole partecipanti alla rassegna, la visione delle prove aperte di " Wolfi bambino prodigio" - nuova produzione del Teatro Litta per la prossima stagione - sulla vita e le opere di Mozart, dedicato alle classi della scuola primaria di primo grado. Con questa iniziativa si vuole far vivere più da vicino, ad insegnanti e studenti, l¹atmosfera, le difficoltà, ma anche gli entusiasmi e soprattutto il lavoro effettivo che si crea attorno ad una produzione professionale. Si intende favorire il confronto attivo e rinnovare le relazioni che devono esistere fra chi produce teatro ³per le² scuole e chi di misura nel teatro ³delle² scuole. Continuano, sempre per i partecipanti alla rassegna, le visite guidate dietro le quinte del Teatro Litta , il più antico teatro funzionante in Milano e tipico esempio di teatro all¹italiana. Durante l¹anno scolastico gli insegnati hanno inoltre partecipato a corsi di aggiornamentio e seminari, riconosciuti dall¹Ufficio Scolastico Regionale, come naturale completamento al percorso artistico pedagogico effettuato con la messinscena dello spettacolo. Da tali seminari sono emersi casi particolari che hanno dimostrato come il ³fare teatro a scuola² sia effettivo strumento di recupero e di integrazione di alunni che vivono particolari situazioni di disagio. In chiusura di rassegna domenica 12 giugno alle ore 21 presso il Teatro Litta di Milano, verranno consegnate alle scuole le targhe di partecipazione. La partecipazione delle scuole e del pubblico alla rassegna è gratuita. Tutti gli spettacoli si svolgeranno presso il Teatro Rosetum di Via Pisanello 1 a Milano tranne lunedì 30 maggio unica data in cui la rassegna si trasferirà al Teatro Parrocchiale di San Donato Milanese. Www.teatrolitta.it  
   
   
PAVIA: “VOCI MUSICA AUDIOTATTILE” RASSEGNA DI SUONI E RACCONT  
 
Pavia, 9 maggio 2005 - Non si dica poi che la poesia è noiosa. La poesia ascoltata, recitata, suonata, rivisitata e piazzata lì in mezzo, tra un attore e un pubblico, per far ridere e pensare, piangere e ancora pensare. Da qualche parte, per sentire la poesia, bisogna pur sedersi e, come diceva Bertolt Brecht: «Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati». Così, con intenti scanzonati, ma tremendamente seri, i pezzi di teatro di Brecht hanno portato la poesia in mezzo alla gente. Ed ancora oggi ci sono mille modi per farlo. Uno di questi è quello che sarà presentato lunedì 9 maggio all’Osteria Sottovento di Pavia, per il secondo appuntamento della rassegna “Voci Musica Audiotattile”. Un attore che recita e canta, tra il serio e il gigionesco, un dj che ne manipola la voce attraverso un computer e un basso elettrcio a fare da sfondo con rumori e, naturalmente, qualche nota “normale”. Lo spettacolo di lunedì 9, alle ore 19 e in replica alle 21, prende spunto dalla poesia di Brecht per creare una situazione straniante nella quale le parole dei testi possano fondersi con il leggero sfasamento dell’elettronica, ma in cui l’ironia la faccia da padrone. Gian Paolo Albasini, giovanissimo attore professionista, ha selezionato alcune poesie di Brecht sui temi della guerra, della meditazione, della seduzione, senza tralasciare la celeberrima aria dell’Opera da Tre Soldi. Ad accompagnarlo, il dj Lorenzo Dal Rì, attraverso le sue sperimentazioni sonore al computer, e il bassista elettrico Guido Bosticco, di estrazione jazzistica. Senz’altro una performance non scontata. I prossimi appuntamenti della rassegna “Voci Musica Audiotatttile”, saranno lunedì 16 con Sergio “Tamboo” Tamburelli e Nicola Arata, letture e canzoni sulla storia del jazz; il 23 con Gianni Mimmo al sax soprano e Chandra Livia Candiani alla voce; ed infine, il 30 maggio, con Filippo Monico alle percussioni e Paolo Triulzi, autore dei testi e voce recitante. Osteria Sottovento Tel.: 038226350  
   
   
TEATRO ARSENALE PRIMA NAZIONALE DELLO SPETTACOLO: LE FATE LASCIVE DI ROCCO D’ONGHIA REGIA RICCARDO MAGHERINI  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Secondo appuntamento della “Stazione” del Teatro Arsenale, Le Fate Lascive rappresenta l’evento culminante del Progetto Stazioni 2005. Nel bosco di Yattokirte, in un territorio ai margini di ogni civiltà, luogo antico e carico di leggende, l’esercito è impegnato in esercitazioni ad oltranza nell’attesa di un conflitto imminente, in attesa di una guerra che non comincerà mai. Accanto a loro le Fate, donne assegnate alle esigenze ricreative della truppa, donne in viaggio, delle quali il Genio Militare dispone in gran segreto i movimenti: dalla baracca del “Circolo Ricreativo” alle casematte e ai fortini, da stazione a caserma, attraverso il grande bosco, esse vanno alimentando dicerie e leggende, portando con sé il loro piccolo bagaglio di felicità. Orgogliose di fare finalmente parte di qualcosa, di essere chiamate Consolatrici, nella vastità sconfinata della fredda tundra le Fate Lascive sono la sola cosa viva e calda. Ma che succederà loro quando la minaccia della guerra non ci sarà più, e le dure manovre non avranno più ragione di essere? Saranno mutate, abbandonate, distrutte e torneranno a chiamarsi con l’antico epiteto di puttane; la tundra selvaggia rimarrà sola con le sue ferite lasciate da mesi di manovre e di esercitazioni sul suo dorso ruvido e gelato. Il tempo e la natura ingoieranno lentamente ogni memoria, e ricomincerà un altro viaggio. Tra i protagonisti dello spettacolo la musica, con le composizioni di Samuel Cereghini e la voce di Suso: classe 1976, partendo dal rock elettronico, Suso è approdata al jazz e alla musica etnica esplorando inoltre il repertorio della musica melodica degli anni '50/'60 (Mina, Vanoni, Paoli). Il 4 Febbraio è uscito il suo primo album, omonimo, pubblicato da Akwaba Records e distribuito da Sony Music. Ultima produzione 2004/2005 del Teatro Arsenale, la pièce, diretta da Riccardo Magherini, è scritta da Rocco D'onghia: tra i suoi testi, da ricordare E all'alba mangiammo il maiale allestito (1990), Il camposanto di Ofelia Spavento (1993), Giorni felici nella camera bianca sopra il mercato dei fiori (1995) messo in scena al Teatro Studio di Milano dal Laboratorio di Drammaturgia del Piccolo; La cacciatrice di sogni (1995), Tango Americano (1998), Il violino, il soldato e il diavolo (2003). “Le Fate Lascive”: con Fausto Bernardinello, Federica Corradi, Maria Eugenia D’aquino, Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Ambra Rinaldo, Yumi Seto; musicisti Nicola Lanni, Gabriele Palimento - vocalist Suso; scene Ambra Rinaldo - luci Fulvio Michelazzi - musiche originali eseguite dal vivo di Samuel Cereghini; assistente alla regia Andrea D’imporzano. Www.teatroarsenale.org  
   
   
FORUM DI ASSAGO-MILANO - PROGRAMMAZIONE EVENTI MESE MAGGIO - GIUGNO 2005  
 
Assago, (Mi) 9 maggio 2005 - Domenica 8 maggio Fiera Smart Market Organizzazione: Forumnet Produzioni Sito Internet: www.Smartmarket.secondamano.it  Ufficio stampa: Locomia – 02 783807 (Chiara) Apertura pubblico: ore 10.30 – 18.00 Ingresso: 5 € Info Line: 199.153.992* * numero a tariffazione specifica; Mercoledì 11 maggio Sport Aj Milano – Vertical Vision Cantù Gara 1 quarti di finale play-off Sito Internet: www.Olimpiamilano.com  Inizio evento: ore 20.30 Biglietteria: www.Ticketweb.it  Prezzi: da 10 a 35€ + prev.; Martedì 17 maggio Sport Aj Milano – Vertical Vision Cantù Gara 3 quarti di finale play-off Sito Internet: www.Olimpiamilano.com  Inizio evento: ore 20.30 Biglietteria: www.Ticketweb.it  Prezzi: da 10 a 35€ + prev.; Sabato 21 maggio Concerto Francesco De Gregori Organizzazione: Friends and Partners Sito Internet: www.Friendsandpartners.net  Apertura cancelli: ore 18.30 Inizio spettacolo: ore 21.00 Ingresso: posto unico 25,30 €; Lunedì 23 maggio Concerto Subsonica Organizzazione: Indipendente eventi e produzioni Sito Internet: www.Indipendente.com  Apertura cancelli: ore 18.30 Inizio spettacolo: ore 21.00 Ingresso: posto unico 15,00 €; Giovedì 26 maggio Concerto Destiny’s child Organizzazione: D’alessandro e Galli Sito Internet: www.Dalessandroegalli.com  Sito Internet ufficiale: www.Destinyschild.com  Apertura cancelli: ore 19.00 Inizio spettacolo: ore 21.00 Ingresso: posto unico 30,00 € + prev.; Lunedì 30 maggio Concerto System of a down Sito Internet ufficiale: www.Systemofadown.com  Apertura cancelli: ore 18.00 Inizio spettacolo: ore 20.00 Ingresso: posto unico 25,00 € + prev.; Domenica 5 giugno Concerto Duran Duran Organizzazione: Clear Channel Sito Internet: www.Clearchannel.com  Sito Internet ufficiale: www.Duranduran.com  Apertura cancelli: ore 18.30 Inizio spettacolo: ore 21.00 Ingresso: parterre in piedi € 27,00 + prev. Settore B numerato € 35,00 + prev. Settore C seduto ma non numerato € 30,00 + prev. Tribuna Gold € 50,00 + prev.; Lunedì 6 giugno Concerto Lenny Kravitz Organizzazione: Barley Arts Sito Internet: www.Barleyarts.com  Sito internet ufficiale: www.Lennykravitz.com  Apertura cancelli: ore 19.00 Inizio spettacolo: ore 21.00 Ingresso: posto unico secondo anello € 36,80 Posto unico parterre e primo anello € 59,80 Tribuna Gold € 86,25; Martedì 7 giugno Concerto Bruce Springsteen Organizzazione: Barley Arts Sito Internet: www.barleyarts.com   Apertura cancelli: ore 19.00 Inizio spettacolo: ore 21.00 Ingresso: platea numerata - € 85,00 + 12,50 prev tribuna gold € 75,00 + 11,00 prev primo anello numerato - € 65,00 + 9,50 prev secondo anello non numerato - € 50,00 + 7,50 prev; Giovedì 10 giugno Concerto Mark Knopfler Organizzazione: D’alessandro e Galli Sito Internet: www.Dalessandroegalli.com  Sito Internet ufficiale: www.Mark-knopfler.com  Apertura cancelli: ore 18.30 Inizio spettacolo: ore 21.00 Ingresso: primo anello numerato € 46,00 Posto unico € 34,50.  
   
   
GOLF - IL TELECOM ITALIA OPEN ALL’INGLESE STEVE WEBSTER UNA GRANDE EMANUELE CANONICA TERMINA AL QUINTO POSTO  
 
Pieve Emanuele, 9 maggio 2005 - Ha vinto il trentenne inglese Steve Webster (270 - 68 68 66 68), al primo successo da professionista, ma il Telecom Italia Open ha avuto tra i suoi grandi protagonisti anche Emanuele Canonica. Sull’impegnativo percorso del Castello di Tolcinasco G&cc il torinese si è classificato al quinto posto con 274 colpi (68 68 71 67), dopo un entusiasmante giro finale in 67 colpi, sostenuto da un pubblico veramente eccezionale. Webster, mettendo a segno tre birdie nelle ultime cinque buche, ha avuto ragione di un terzetto composto dal connazionale Richard Finch (273 - 69 63 71 70), dal gallese Bradley Dredge (67 66 71 69) e dal danese Anders Hansen (72 68 67 66) distanziati di tre colpi. Il vincitore, oltre al primo premio di 216.660 euro, ha ricevuto anche un quantitativo di 75 kg di Grana Padano, equivalenti al suo peso. Hansen, invece, autore dello score migliore nell’ ultimo giro, ha ricevuto il Trofeo Jameson Whiskey. “Oggi - ha detto Canonica - ho giocato abbastanza bene. Non ho avuto un avvio facile, poiché c’era molto vento che poi per fortuna è andato calando. Non ho nulla da rimproverarmi. Ieri è stata la giornata probabilmente decisiva: non ha funzionato il putter e lo score lo ha evidenziato. Ma in questi casi non si può fare nulla. Comunque il quinto posto è sempre un ottimo risultato: non mi posso certo lamentare”. Canonica ha ottenuto il miglior risultato stagionale, così come il giovane neo pro Francesco Molinari, 17° con 281 (69 70 69 73). “Il bilancio - ha detto il ventiduenne torinese - è certamente positivo, nonostante oggi non sia andata al meglio. Ringrazio il pubblico: potessi giocare tutte le settimane con questo sostegno sarei più che felice. Si, sapevo che c’era attesa per la mia prova. Mi auguro di averla ripagata almeno in parte”. Gli altri due italiani, dei 26 alla partenza, che hanno superato il taglio sono stati Michele Reale, 42° con 286 (70 73 71 72) e Costantino Rocca, 53° con 289 (70 71 72 76). “Come avvenuto nei giorni scorsi - ha spiegato Reale - mi sono inceppato a metà percorso, ma sono lo stesso soddisfatto perché il mio gioco sta migliorando”. Quanto al campione bergamasco ha avuto una partenza entusiasmante con un eagle e un birdie, poi però ha perso tutti e tre i colpi guadagnati con un triplo bogey alla terza buca. “All’inizio è stato bellissimo. Un eagle ed un birdie - ha raccontato - mi hanno messo nelle condizioni giuste per fare un buon giro. Poi alla buca 3 volevo superare gli alberi, ma non ci sono riuscito. Anche alla 4 ho chiuso con un bogey in maniera piuttosto stupida. Alla 8 ho usato un ferro 3, ma è andata comunque male, così come alla 14 e alla 15. In compenso alla 16 ho eseguito un bel colpo con il ferro 3. Devo dire che il vento ha molto condizionato il gioco. Sono comunque contento di aver potuto partecipare a queste quattro belle giornate”. Tra i protagonisti dell’edizione numero 62 del Telecom Italia Open da ricordare lo spagnolo neo pro Gonzalo Fernandez Castaño, leader nel primo giro, poi in affanno nel secondo turno e nuovamente in auge nel finale in cui ha conquistato il sesto posto con 278 insieme a Jamie Spence, Simon Khan e Andrew Mclardy, i quali hanno tutto dato il loro piccolo contributo alla storia del torneo. Altro protagonista è stato il ventinovenne francese Julien Van Hauwe, sebbene si sia classificato soltanto al 53° posto (289). Quasi alla fine del secondo giro, infatti, ha conseguito una “hole in one” alla buca 16 (par 3, metri 188), vincendo la Bmw 645Ci Cabrio, del valore di ben 90.000 euro in palio per tale prodezza. Il transalpino ha eseguito il colpo con un ferro 5. Nota di merito per ventiduenne belga Nicolas Colsaerts al quale è andato il Premio Speciale Progetto Italia, riservato al miglior giovane classificato dei Telecom Italia Open. Da ricordare ancora Finch che nel secondo turno ha stabilito il nuovo record del percorso con 63 colpi. Mancati protagonisti del torneo lo statunitense Mark Calcavecchia, il sudafricano David Frost e il gallese Ian Woosnam. I primi due sono usciti al taglio. Calcavecchia è stato probabilmente distratto nel primo giro dal matrimonio che avrebbe contratto nel pomeriggio con la sua Brenda a Bellagio. Così, pur offrendo una buona prestazione nel secondo non ha potuto porre rimedio al 78 iniziale. Frost ha perso improvvisamente lucidità nella parte finale del secondo turno ed è uscito. E’ rimasto in gara solo Woosnam, ma ha concluso la sua prestazione al 53° posto, insieme a Rocca. Il Telecom Italia Open ha avuto un buon successo di pubblico. Sono stati circa 9.500 gli spettatori che hanno assistito alla terza giornata e circa 9.000 i presenti alla quarta. In totale sono state contate nelle quattro giornate oltre 27.000 persone. Moltissimi i giovani che, fino ai 18 anni di età, avevano ingresso gratuito. Oltre al title sponsor Telecom Italia hanno sostenuto la manifestazione altre aziende di prestigio: i major sponsor Aedes e Jameson Whiskey; gli sponsor Bmw, Bnl, Casinò di Campione, Grana Padano, Robe di Kappa, Rolex; lo sponsor della pro-am, Tnt; i fornitori ufficiali Acqua Norda, Berlucchi, Del Monte, Epson, Hertz, Integra Sport, Lindt & Sprungli, Segafredo Zanetti, Titleist, Town Life, Unisys. Partner media Radio Capital, La Gazzetta dello Sport, Virgilio.it e la Tv satellare Sky, che ha mandato in onda l’evento sul territorio nazionale sul canale 224-16/9 con dirette e differite che hanno occupato per quattro giorni le 24 ore. Il Telecom Italia Open è stato preceduto dalla Tnt Pro Am vinta dalla squadra dell’austriaco Markus Brier con Enrico Bertagnoli, Roberto Munnia e Stefano Galli (58 colpi) che ha preceduto il team di Mark Calcavecchia con Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, Marco De Rossi, Consigliere Federale e Luca Valentini. Classifica finale: 1° Steve Webster (Ing) 270 (68 68 66 68); 2° Anders Hansen (Dan), Bradley Dredge (Gal), Richard Finch (Ing) 273; 5° Emanuele Canonica 274 (68 68 71 67); 6° Simon Khan (Ing), Gonzalo Fernandez Castaño (Spa), Jamie Spence (Ing), Andrew Mclardy (Saf) 278; 10° Gary Orr (Sco), Stuart Little (Ing), Marcel Siem (Ger), Adam Groom (Aus) 279;... 17° Francesco Molinari 281 ((69 70 69 73); 42° Michele Reale 286 (70 73 71 72); 53° Costantino Rocca, 289 (70 71 72 76)  
   
   
GOLF - TORNA IL CLASSICO TORNEO DEL CHALLENGE TOUR EUROPEO A RIVA DEI TESSALI SI FESTEGGIA IL VENTENNALE  
 
Riva dei Tessali, 9 maggio 2005 - Data importante, ieri, per l’Italian Tessali-metaponto Open di Puglia e Basilicata, che festeggia i vent’anni. Il torneo del ventennale si disputerà dal 12 al 15 maggio con la partecipazione dei migliori professionisti del Challenge Tour. Come avvenuto negli ultimi due anni, nelle prime due giornate i 156 partecipanti si alterneranno sul tracciato all’interno del Riva dei Tessali Golf Hotel & Resort e sul campo di Metaponto, che si snoda tra le rovine dell’antica città greca da cui prende il nome. Ancora una volta, dunque, il Golf Club Riva dei Tessali-metaponto si caratterizza per le sue iniziative innovative, proponendo un torneo sullo stile dei grandi resort statunitensi. In Italia in qualche rarissima occasione, si erano già disputati tornei su due campi, ma mai nell’ambito dello stesso circolo. Il montepremi sarà di 120.000 euro, uno dei più altri nel Challenge Tour, con prima moneta di 20.000 euro. Lo scorso anno si impose lo svedese Leif Westerberg. Al via quasi tutti i migliori esponenti del Challenge Tour compresa una nutrita rappresentanza italiana. Saranno presenti, tra gli altri, gli argentini Cesar Monasterio, Rafael Gomez e Rafael Echenique, l’inglese Edward Rush, il finlandese Roope Kakko, l’inglese Richard Mcevoy, lo statunitense Kevin Haefner. In campo italiano ci saranno Andrea Maestroni e Marco Bernardini, che solitamente giocano nell’European Tour, i fratelli Michele e Stefano Reale, Gianluca Baruffaldi, Gianluca Pietrobono, Emmanuele Lattanzi, Gregory Molteni, Federico Bisazza, Alessandro Napoleoni, Marco Soffietti, Francesco Guermani. Numerosi gli sponsor della manifestazione: Regione Basilicata, Regione Puglia, Provincia di Matera, Apt Basilicata, C.c.i.a.a. Di Matera, Enit, Coni Puglia, Coni Basilicata, San Paolo Banco di Napoli, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Mondo del Golf, Deltauno Terminal Operator, Capital Logistic & Transport, T.o. Delta, Centro Terminal Europa, Price Watewrhousecooper, Azienda Vitivinicola Torrevento, Smit Spa, United Colors of Benetton, Gaudianello-le Fonti di Monticchio-leggera, Tecnopaper Copier, Mercedes-benz Sacar Srl, Fiat Engineering Depureco, Fiera del Levante, Divella, Maieutikè Téchné, Romano Exibit, Nastro Azzurro. Sabato 14 maggio, sul percorso di Metaponto, si svolgerà la Basilicata Pro-am con sponsor principale il Presidente della Provincia di Matera alla quale prenderanno parte squadre di quattro giocatori composte da un professionista e da tre dilettanti. In palio un cospicuo montepremi per i professionisti e numerosi premi per i vincitori amateur. Da due anni la pro-am è programmata nel corso della manifestazione, un’altra caratteristica dell’Italian Tessali-metaponto Open di Puglia e Basilicata. In realtà le innovazioni che ogni anno ispirano l’organizzazione di uno dei più prestigiosi appuntamenti del Challenge Tour, sono lo specchio della filosofia di conduzione del Riva dei Tessali Hotel & Golf Resort, il circolo diretto con molta lungimiranza da Angelo Zella. Proprio il presidente ha ricevuto un prestigioso riconoscimento per la sua attività dirigente, ricevendo la “Pallina d’Oro”, premio istituito dall’Associazione dei Giornalisti Golfisti.  
   
   
PIAZZA DEL CAMPO DI SIENA SI TRASFORMA IN GREEN PER LA JECKERSON CUP  
 
Siena, 9 maggio 2005 - Sarà una città d’arte ad ospitare la prima tappa della Jeckerson Cup all’interno del singolare evento “We Golf”. Piazza del Campo, cuore palpitante di Siena, per due giorni, venerdì 3 e sabato 4 Giugno diventerà a tutti gli effetti un campo da golf. Nato da un’idea della Bgsa (Beach Golf Sport Association), società pescarese fondata nel 1999 con l’obbiettivo di diffondere la disciplina del golf in modo non convenzionale, “We Golf” vuole essere un evento in grado di fondere fra loro disciplina, competizione e divertimento. Il torneo che prenderà il via venerdì 3 Giugno, da Piazza Matteotti con arrivo a Piazza del Campo, prevede la partecipazione di una quarantina di squadre ognuna composta da un giocatore professionista e da un amatore supportati da tre bellissime caddie-girls. Compito di queste ragazze sarà quello di garantire la sicurezza dei passanti (anche se la pallina non comporterà alcun rischio, essendo in poliuretano espanso), di segnare i punti ed infine di allietare la vista degli spettatori. Alla fine di questa prima giornata saranno decretati due vincitori: un professionista e un amatore. Questi ultimi avranno il compito di rappresentare l’Italia alla “Jeckerson Cup”, il triangolare Italia-spagna-inghilterra previsto per il giorno successivo. Jeckerson, noto marchio di abbigliamento bolognese, ha voluto sponsorizzare questa iniziativa in quanto deve il suo successo ad un pantalone che, nato come capo da golf, ha saputo in breve tempo conquistare un grande successo al di fuori del green diventando un must nell’abbigliamento sportwear-chic. L’elemento che accomuna il marchio Jeckerson e la Beach Golf Sport Association è la volontà di allargare i confini del golf dando vita ad eventi al di sopra delle righe. Obbiettivo comune è stare al passo con le evoluzioni di questo mondo coinvolgendo un pubblico giovane da sempre attento alle novità. Perché “We Golf”. Letteralmente “Noi Golf”, perchè tutti possono partecipare a questo torneo. Inoltre “We” anche come acronimo di “Way Entertainment”, dato che il divertimento andrà in scena proprio sulla strada. Selezione “Caddie girl”. La selezione delle 120 bellissime Caddie Girls è già partita nei migliori locali di Siena e dintorni. Per ogni informazione, www.Beachgolf.net. L’intrattenimento. “We Golf” è una manifestazione sportiva che unisce disciplina, divertimento e mondanità. A margine della competizione sono previste feste e appuntamenti.  
   
   
SEAT LEON WTCC PIÙ TECNOLOGIA SPAGNOLA NEL CAMPIONATO MONDIALE DEL TURISMO  
 
Barcellona, 9 maggio 2005- Presentata ufficialmente al Salone Internazionale dell'Automobile di Barcellona, la nuova Seat Leon Wtcc, che debutterà quest'anno nel World Touring Car Championship (Wtcc) è una delle vetture da gara più all'avanguardia della Casa spagnola, e nasce con l'obiettivo di lottare per il titolo di uno dei Campionati Mondiali più importanti nel calendario della Fia insieme alla Formula 1 e ai Rally. Creata e sviluppata negli stabilimenti della Seat Sport a Martorer, molto vicino a Barcellona, la nuova Leon è il simbolo di un salto tecnologico che permetterà alla Casa spagnola di lottare ancora per il Campionato Mondiale. Questa è la migliore dimostrazione che il carattere sportivo delle vetture di serie della Casa, inserita da tre anni nel Gruppo dei Marchi Audi insieme alla stessa Audi e a Lamborghini, costituisce una perfetta base per una buona auto da competizione. I primi test ufficiali su pista cominceranno entro poche settimane e con essi il processo di messa a punto per il suo debutto nel Wtcc prima che si concluda la stagione. Tutto ciò grazie all'ambizioso piano di lavoro messo in moto dalla Seat Sport alcuni mesi fa, che ha coinvolto 140 persone tra specialisti di 41) del Centro Tecnico Seat e i tecnici della Audi Sport, che hanno offerto una indispensabile collaborazione per lo sviluppo aerodinamico nel loro tunnel del vento. Questa collaborazione con gli ingegneri tedeschi si estenderà in futuro allo sviluppo dei motori. La Seat è tornata alle competizioni internazionali nel 2003 partecipando al Campionato d'Europa Turismo (Etcc) con la Toledo Cupra, e nel 2004 ha già ottenuto un palmarès che faceva ben sperare con una vittoria, cinque podi, due pole position e tre giri veloci. L'etcc si è trasformato in Wtcc nel 2005, e la Seat si è anche messa in marcia verso un Campionato Mondiale con un progetto che dal principio è stato molto più ambizioso e tecnologicamente più avanzato, lavorando su due fronti per cominciare il Mondiale con la Toledo Cupra e realizzando allo stesso tempo tutti gli studi e i test per preparare l'arrivo della nuova Leon, giacché l'équipe Seat Sport è l'unica in Spagna che disegna, costruisce e mette a punto le sue vetture, dai primi disegni sino alla competizione su circuito. "Il progetto della Leon Wtcc è stata una magnifica occasione per tutta l'équipe Seat Sport, date le poche opportunità per creare una vettura da zero sino al suo sviluppo in pista% afferma Jaime Puig, Direttore della Seatsport. "abbiamo lavorato con grande entusiasmo e speranza affrontando la sfida che, per una squadra giovane come la nostra, implica lottare contro costruttori "di lunga data". Abbiamo una struttura forte, con personale molto preparato, per fare della nuova Leon una vettura vincente, e voglio sottolineare la collaborazione del Centro Tecnico Seat con Audi Sport. Il loro aiuto è stato molto importante per noi". L'attività è stata molto intensa durante il 2005. Mentre la squadra realizzava i test pre-stagionali del Wtcc con la Toledo Cupra che, pilotata da Jordi Gené, Rickard Rydell e Peterterting continuerà a rappresentare la Seat sino all'arrivo della Leon, la nuova auto stava prendendo forma. Nell'arco di cinque mesi, e da quando lordi Gené ha realizzato in dicembre il primo test su circuito per verificare il comportamento del telaio e gli elementi meccanici, completati con una carrozzeria modificata della Altea, gli ingegneri della Seat Sport e della Audi Sport hanno definito tutti i componenti della Leon realizzando un esauriente studio aerodinamico. Grazie a questo lavoro l'auto è già una realtà. La sua presentazione al Salone di Barcellona non solo è un orgoglio per tutti coloro che hanno collaborato alla sua creazione, ma evidenzia anche la competenza tecnica della Seat di porre la sua squadra da competizione allo stesso livello dei suoi rivali quanto a capacità di miglioramento della vettura, studi, messa a punto e sviluppo. Ed è anche notevole il beneficio tecnico ed industriale che presuppone il portare avanti un progetto con queste caratteristiche coinvolgendo in primo piano tecnici e industrie spagnole.  
   
   
MAGNY-COURS: OTTIMO PIAZZAMENTO PER NICOLA LARINI CON LA CHEVROLET LACETTI WTC TATTICHE DI GUIDA OPINABILI COSTANO UN’ALTRA AUTO A CHEVROLET  
 
Milano, 9 maggio 2004 - Nicola Larini ha fatto segnare il miglior piazzamento per Chevrolet nella quarta corsa del Campionato Mondiale Turismo (Wtcc) 2005 tenutasi a Magny-cours, Francia. Con grande sangue freddo il pilota italiano è riuscito a tenersi fuori dai guai e terminare 13° in gara 2. Il collega svizzero, Alain Menu, è stato meno fortunato: infatti, la guida spericolata di altri piloti l’ha coinvolto nel peggiore incidente della sua carriera mentre Rob Huff ha condotto due gare intelligenti che l’hanno portato al 16° posto dal 30° di partenza. Ottimo avvio della prima gara per tutte le Chevrolet Lacetti ma, a metà del primo giro Menu si è trovato coinvolto nel peggiore incidente della sua carriera. “Alcuni piloti hanno iniziato a spingermi fino a che non ho fatto testacoda e una terza auto mi ha centrato in pieno mentre ero fermo ai lati della pista”, ha detto lo stesso pilota. L’impatto è stato così forte che persino la cellula di sicurezza si è piegata! “Non mi sentivo per niente bene dopo l’urto e sono rimasto nell’auto per cinque o sei minuti ma nessuno è venuto a vedere come stavo”, ha continuato Menu che ha dovuto recarsi con le sue gambe al centro medico. Gli eventi hanno lasciato perplesso anche Eric Nève: “Le gare di oggi hanno confermato che dobbiamo continuare a migliorare. Al momento siamo nel limbo della seconda metà del campo, dove l’etica è piuttosto carente. Sono veramente costernato dagli standard di guida di alcuni piloti, almeno a questo livello, si tratta pur sempre di un Campionato Mondiale. Gli avvenimenti di oggi ci sono costati un’altra auto, la seconda in due weekend. Alain, per questioni fisiche e tecniche, non è stato in grado di ripartire in gara 2 privandoci di molti dati utili per lo sviluppo delle Lacetti. Fortunatamente Nicola e Rob ci hanno confermato che stiamo lavorando nella giusta direzione e che una posizione tra i primi dieci potrebbe essere più vicina di quanto ci aspettavamo inizialmente”. Nicola Larini è risalito dalle retrovie fino al 13° posto in una gara più che mai combattuta. Tuttavia, anche lui è rimasto sconcertato dallo stile di guida di alcuni piloti: “Tra i giovani sembra ve ne sia qualcuno che non realizza che questo è un Campionato Mondiale e che dovrebbero adattare il loro stile di guida opportunamente. In un’occasione ho tagliato il traguardo i sovrasterzo perché qualcuno continuava a colpirmi. Fortunatamente ho corso un’ottima seconda gara dove ho potuto veramente combattere per la posizione”. Rob Huff ha scalato posizioni come nessun altro oggi risalendo dal 30° al 16° posto in gara 2. “La vettura era decisamente più performante di quanto non fosse ieri, molto più stabile in frenata nelle curve lente. All’avvio della prima gara sono semplicemente rimasto indietro, cercando di stare fuori dai guai. Non volevo essere coinvolto negli incidenti che spesso si verificano durante il primo giro”. La tattica di Huff ha pagato anche in gara 2 consentendogli di segnare il suo miglior risultato stagionale. Le gare 5 e 6 del Campionato Mondiale Turismo (Wtcc) 2005 si terranno a Silverstone, Gran Bretagna, il prossimo 15 maggio. Magny-cours – Risultati Gara 1 1. J Müller (Bmw) 12 giri in 22m19s545 (Media: 141.75 km/h); 2. A Priaulx (Bmw) + 0m02s882; 3. R Rydell (Seat) + 0m07s253; 4. G Tarquini (Alfa Romeo) + 0m08s334; 5. A Garcia (Bmw) + 0m09s899; 17. N Larini (Chevrolet) + 0m38s495; 19. R Huff (Chevrolet) + 0m44s208; Dnf* A Menu (Chevrolet) Incidente * Did not finish – Non ha terminato. Magny Cours – Risultati Gara 2 1. J Müller (Bmw) 12 giri in 22m23s707 (Media: 141.31 km/h); 2. D Müller (Bmw) + 0m05s003; 3. A Priaulx (Bmw) + 0m05s171; 4. J Garcia (Bmw) + 0m05s480; 5. A Farfus (Alfa Romeo) + 0m06s034; 13. N Larini (Chevrolet) + 0m23s794; 16. R Huff (Chevrolet) + 0m27s392; Dns* A Menu (Chevrolet) Incidente in gara 1.  
   
   
BMW ITALIA ESPANDE LA SUA PRESENZA NEL GOLF ITALIANO  
 
San Donato Milanese, 9 maggio 2005 - Dopo il felice ritorno nel 2004 in qualità di title sponsor dell’Open d’Italia femminile, nel 2005 Bmw Italia consolida e amplia la sua presenza in ognuno dei tre grandi settori sportivi: nel golf dilettantistico con la Bmw Golf Cup e i Bmw Golf Days, nel golf professionistico femminile con il Bmw Ladies Italian Open e nel maschile come sponsor del Telecom Italia Open Bisogna risalire al 1987 per trovare la prima presenza di Bmw Italia nel mondo del golf nazionale, in veste di partner dell’Open d’Italia femminile; un’operazione affiancata, due anni dopo, dalla prima edizione del circuito di tornei per dilettanti, la Bmw Golf Cup. Da allora il rapporto tra Bmw Italia e il golf è cresciuto e si è consolidato e, dopo una pausa di alcuni anni, torna abbracciando il mondo del golf nella sua totalità. Con l’Open femminile l’accordo di partnership iniziale si trasformò in ruolo di Title sponsor nel quadriennio dal 1991 sino al 1994, anni in cui salirono alla ribalta nomi di prestigio come l’inglese Laura Davies e la svedese Annika Sorenstam, seconda a Lignano nel 1993, l’anno prima di trasferirsi negli Usa e proseguire la sua stellare carriera. Il 2004 ha segnato il ritorno del Bmw Ladies Italian Open, con un accordo triennale firmato con la società milanese promoter dell’evento, Playteam, che a sua volta ha ottenuto dalla Federgolf e dal Ladies European Tour la gestione dei diritti per l’organizzazione del torneo grazie al contratto siglato per 3 anni (con opzione di rinnovo per altri due). In campo dilettantistico Bmw Italia scese in campo per la prima volta nel 1989 con la Bmw Golf Cup International, un circuito di gare per giocatori dilettanti di portata mondiale, che oggi coinvolge 40 Paesi e 100mila concorrenti all’anno. Il torneo, che dal 1990 prevede una finale mondiale organizzata dalla Casa madre di Monaco e spesso ospitata in Spagna, Portogallo o in Paesi esotici come Sudafrica e Australia (ma anche a Roma nel 1993), si è disputata in Italia ininterrottamente sino al 1999. Dopo una pausa di cinque anni riprende nel 2005 con dieci tappe, in calendario da gennaio a maggio. A completare il presidio di Bmw nel mondo del golf italiano arrivano i Golf Days, giornate dedicate all’apprendimento e al miglioramento della tecnica di gioco, che si terranno a Roma in concomitanza con il Bmw Ladies Italian Open. Anche in questo caso si tratta di un ritorno poiché Bmw sponsorizzò per diverso tempo, tra la metà degli anni ’80 e i primi anni ’90, le golf clinic italiane del coach americano Chuck Cook, in collaborazione con la rivista Il Mondo del Golf. È una novità assoluta, invece, la presenza di Bmw nell’Open d’Italia maschile: dal 5 all’8 maggio sarà sponsor del 62° Telecom Italia Open al Castello di Tolcinasco di Milano, un’operazione che si inquadra in un più ampio progetto di coinvolgimento nel golf internazionale voluto dalla Casa madre di Monaco.  
   
   
17-18 GIUGNO 2005 TAPPA ITALIANA “BOULDER” A FIERA DI PRIMIERO(TN) PER LA COPPA DEL MONDO DI ARRAMPICATA  
 
Primiero S.martino, 9 maggio 2005 - L’u.s. Primiero San Martino continua a far parlare di sé. Dopo gli incoraggianti successi della stagione invernale, ecco una nuova e grande conferma. La sezione di arrampicata della società primierotta è stata prescelta dalla Federazione internazionale di arrampicata (Uiaa) per organizzare l’unica tappa italiana di boulder. Quella del 2005 è la quarta edizione della Coppa del Mondo, che delizia appassionati e curiosi all’interno del parco Clarofonte di Fiera con due giornate di sport elettrizzanti. Sono sei le pareti che i migliori atleti al mondo affronteranno in contemporanea, venerdì 17 e sabato 18 giugno. Il bouldering è una disciplina altamente spettacolare, ma a Fiera di Primiero la competizione acquista ulteriore valore. Si è nel cuore delle Dolomiti, terra di arrampicatori, ma in particolare le pareti di gara si sono sempre rivelate molto selettive tanto che, anche lo scorso anno, la competizione è stata incerta fino all’ultima arrampicata. Gli atleti devono raggiungere il “top” nel tempo consentito dal regolamento, arrampicandosi tramite minuscole prese che i tracciatori fissano ad arte sulle pareti. Una prova di forza e di “grip” con le dita e con i piedi che devono fare presa su superfici lisce e appigli invisibili. Ma l’arrampicata “boulder” non è, al contrario di quello che si può pensare, uno sport pericoloso. Le prime gare di Coppa quest’anno hanno messo in luce quelli che probabilmente saranno i protagonisti della stagione, un trio composto dal francese Meyer, dall’italiano Christian Core e dall’austriaco Fischhuber, quest’ultimo vincitore lo scorso anno proprio a Fiera di Primiero. Tra le donne è la stella dell’arrampicata a brillare, quella della francesina Sandrine Levet, con la connazionale Abgrall e la russa Abramtchouk costrette a rincorrere la campionessa in carica, vincitrice pure lei lo scorso anno nella gara di Coppa disputata in Valle di Primiero. Anche quest’anno gli italiani hanno dato saggio delle proprie capacità, ed il secondo posto nella graduatoria provvisoria di Coppa di Christian Core ne è una conferma. L’atleta si è piazzato quinto a Birmingham e secondo a Mosca, ma bene sono andate anche le azzurre Marchisio, Giammarco e Lavarda, quest’ultima quarta lo scorso anno in Trentino. Vale dunque la pena per gli appassionati spendere due giornate col naso all’insù, per assistere ad un folgorante spettacolo che terminerà con la finalissima sabato 18 giugno a notte inoltrata. Le attenzioni saranno tutte per Christian Core, e non si possono assolutamente perdere le evoluzioni e le emozioni offerte dai “ragni” della scalata, con arrampicate incredibili che sfidano la forza di gravità e che tengono tutti …silenziosamente col fiato sospeso fino alla fine, per poi spellarsi le mani nell’applaudire i migliori che raggiungono la mèta. Www.usprimiero.com