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Notiziario Marketpress di
Giovedì 27 Gennaio 2005
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A BERGAMO DUE OPERE DI FABIO MAURI RICORDANO IL GIORNO DELLA MEMORIA |
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Bergamo, 27 gennaio 2005 - La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e il Comune di Bergamo, Assessorato alla Cultura celebrano la ricorrenza del 27 gennaio “Giorno della Memoria” - anniversario della liberazione del campo di Auschwitz avvenuta nel 1945 - istituito in ricordo dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico e dei deportati italiani nei campi nazisti, con una mostra allestita al Teatro Sociale di Bergamo dal 28 gennaio al 20 febbraio 2005 di Fabio Mauri, un artista che ha sempre affrontato la tematica del dolore e della memoria in maniera intensa, impegnata e allo stesso tempo poetica; La scelta delle due opere esposte a Bergamo, Il Muro Occidentale o del Pianto e Gioiello-laiback (da Ebrea del 1971), è stata dettata non solo dalla loro indiscutibile valenza storica, ma anche dalla forza comunicativa che le caratterizzano. Entrambe raccontano, attraverso immagini poetiche e violente al tempo stesso, una storia di dolore, esilio, discriminazione, fanatismo e intolleranza: la storia tragica di un popolo che diventa paradigma dell’umanità. Mauri rielabora l’esperienza collettiva della guerra e lo shock provocato dalla scoperta degli orrori dei campi di concentramento attraverso un linguaggio artistico che è sinonimo di impegno pubblico e politico, affrontando temi come la violenza sociale e la responsabilità dell’individuo nel contesto storico. Il Muro Occidentale o del Pianto, proposto per la prima volta in occasione della Xlv Biennale di Venezia del 1993, è un muro monumentale realizzato con valigie di forme e dimensioni diverse e oggetti d’uso, tutti appartenuti a persone che hanno subito la deportazione. Ciascun bagaglio porta con sé la traccia di un vissuto personale e insieme collettivo. L’opera - che fa esplicito riferimento al Muro del Pianto di Gerusalemme, emblema della divisione, dell’esilio e della fuga – è stata presentata al pubblico in diverse occasioni e più recentemente al Royal Festival Hall di Londra e al City Art Centre di Edimburgo (1995), al Kulturhaus Altes Rathaus di Potsdam (1996), al Museo Pecci di Prato (1998) alle Scuderie Papali al Quirinale, Mercati di Traiano a Roma (2000) e ai Cantieri dell’Arte – ex Cartiere Binda a Milano (2004). Il Gioiello-laiback è l’oggetto-scultura espressamente scelto dall’artista per essere affiancato alla monumentalità del Muro e evocare, attraverso la sua dimensione intima e preziosa, un contrasto drammatico e denso di emozione. L’armonia e il fascino estetico del monile svelano, ad uno sguardo più attento un agghiacciante orrore: un’etichetta lo riconduce alla propria origine, ossia l’essere in realtà realizzato, come tutti gli oggetti di Ebrea, con parti umane. L’ornamento in oro e platino porta, infatti, incastonati ai metalli preziosi due denti. La scelta dell’artista – Gioiello-laiback è parte dell’installazione-performance Ebrea, realizzata per la prima volta nel 1971 – è allo stesso tempo un invito a scavare nella memoria e un monito. Dopo la prima presentazione alla Galleria Barozzi di Venezia, Ebrea è stata riproposta, ogni volta in diverse varianti decise dall’artista, in numerose sedi espositive tra le quali la Xlv Biennale di Venezia (1993), il Jewish Museum di New York (2001), il Castello Ujazdowskie, Centro per l’Arte Contemporanea di Varsavia (2001), il Museo del Corso a Roma e il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova (2004). Una composizione musicale, scelta dallo stesso artista, accompagnerà i visitatori, sottolineando la forza evocativa delle due opere. In occasione della mostra mercoledì 16 febbraio 2005, ore 21.00, allo Spazio Parolaimmagine della Gamec (Via S. Tomaso, 53) si terrà una conferenza dibattito di Fabio Mauri. Fabio Mauri è l’autore del primo della serie di dodici manifesti d’artista che durante l’arco dell’intero 2005 ricopriranno i muri della città di Bergamo. Il progetto War Is Over 60 anni di libertà 1945 – 2005, realizzato dalla Gamec e dal Comune di Bergamo Assessorato alla Cultura, rientra nelle celebrazioni per il 60° anno della Liberazione: ogni mese un artista internazionale è invitato a confrontarsi con le tematiche legate alla guerra ed alla libertà attraverso la realizzazione del lay-out di un manifesto. Al Teatro Sociale saranno presentate dal 28 gennaio al 20 febbraio Il Muro Occidentale o del Pianto (1993) e Ebrea (1971) www.Gamec.it
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