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Notiziario Marketpress di
Giovedì 27 Gennaio 2005
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LA MIA SERA FOTOGRAFIE DI ALFREDO CHIAPPONI |
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Parma, 27 gennaio 2005 - Una città di notte è un teatro dell’anima. In cui il palcoscenico delle attività e del via vai di ogni giorno giace silenzioso e come abbandonato: un mondo in cui i rari esseri umani appaiono come figuri non identificati né distinguibili. Alfredo Chiapponi, noto pittore, ha voluto stavolta, eccezionalmente, ritrarre la città che ama (Parma) con un mezzo differente: la fotografia. E in una “luce” differente dal solito: la notte. Ma rendendo la fotografia materica e metafisica come la pittura. E’ questo il tema della mostra La Mia Sera che aprirà a Parma, presso la Galleria S. Ludovico (via Cavour) sabato 19 febbraio per chiudere il successivo 6 marzo. L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma. Chiapponi deve essersi aggirato a lungo per le strade deserte e silenziose di Parma in certe notti, soprattutto in certe serate invernali di pioggia battente, per accumulare il suo personalissimo bottino d’immagini, tutte proiezioni di un’introspezione attenta e meditabonda. In cui le fotografie di una città “in notturno” mantengono l’attiva partecipazione demiurgica di un pittore abituato a ricreare la realtà, piuttosto che a ritrarla: scorci di sbieco, strane prospettive segnate dall’allucinata luce dei lampioni, figure umane indefinite che si allontanano quasi ombre furtive nella notte, riflessi di pioggia sui marciapiedi e oltre i fasci di luce dei fari delle automobili, cumuli di foglie autunnali rovesciate per le strade. Su tutto, fortissimi chiaroscuri da film noir. Sono scorci più di natura interiore che fotografie: sovrapposizioni momentanee di stati d’animo, espressioni casuali della sintonia del mondo “dentro” con il mondo “fuori”: occorre però l’occhio di un artista per vedere al di là dell’oscurità fisica della notte. Le immagini sono velate dalla manipolazione fotografica di Chiapponi, che ha voluto al contempo sia togliere loro la tipica piattezza bidimensionale della fotografia a favore di una loro “pittoricizzazione”, sia avvolgerle con un’aura metafisica universale: quasi queste strade, questi monumenti, questi scorci non fossero Parma, ma qualsiasi città, qualsiasi paesaggio urbano nell’abbandono inconsueto della notte. La mostra, che è stata realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma e di Fondazione Monte di Parma, sarà aperta tutti i giorni tranne il martedì con orari 10 – 13 e 16 – 19 con ingresso libero. L’inaugurazione avrà luogo presso la Galleria S. Ludovico sabato 19 febbraio alle ore 18.
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