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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2005
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  DA ORIENTE A OCCIDENTE UNA RETE DI PARCHI EUROPEI DELLA VITE E DEL VINO  
   
  Il progetto è stato presentato in sede comunitaria e si avvale di una rete di partner internazionali. Sarà illustrato il 29 gennaio a Buttrio (Udine) Il progetto è ambizioso: creare una rete di Parchi europei della Vite e del Vino. E’ l’ultima iniziativa dell’Associazione nazionale Città del Vino (540 Comuni associati) nel quadro dell’iniziativa comunitaria “Interreg Iii B Cadses”. Il progetto, presentato di recente, conta su una rete di partner internazionali. Per l’Italia, oltre alle Città del Vino che fanno da capofila: l’Ersa, il Comitato Vinum Loci e Gorizia Fiere, in Friuli Venezia Giulia; la regione Emilia Romagna, la provincia di Forlì Cesena, il Crpv di Faenza e il consorzio Altra Romagna; per la Grecia l’Aristotele University of Thessaloniki; per l’Albania l’Accademia della Vite e del Vino di Tirana; per la Croazia l’Istituto per il turismo e l’agricoltura di Parenzo; per la Romania l’Università di Bucarest; per l’Austria il Federal College for Wine e Fruit Culture di Klosterneuburg, per l’Ungheria l’Istituto di Ricerca in Viticoltura ed Enologia (Pecs) e il Ministero dell’Agricoltura. Nelle intenzioni dei promotori i Parchi europei della Vite e del Vino si qualificheranno come siti di particolare valore naturale per la presenza di viti autoctone e come luoghi di testimonianza della millenaria attività vitivinicola dell’uomo. I Parchi abbracceranno l’Europa da oriente a occidente, dal Danubio alle strade antiche (la via Egnazia in Dalmazia) al mar Adriatico e alle regioni italiani che vi si affacciano. I territori coinvolti sono: lungo la direttrice del Danubio la Germania, l’Austria, l’Ungheria e la Romania; lungo la direttrice della via Egnazia (costa Dalmata) l’isola di Santorini in Grecia, l’Albania e l’isola di Vis in Croazia; lungo la costa Adriatica italiana il friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna e la Puglia. Il progetto, che prevede approfondite analisi scientifiche sulla vite, sul paesaggio, sui beni storico-archeologici e culturali, nonché la creazione di collezioni eurasiatiche di vitigni autoctoni, sarà presentato a Buttrio, presso Villa Florio, sabato 29 gennaio alle ore 12,00.  
     
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