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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Febbraio 2005
 
   
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  UNA GIORNATA DI STUDIO IN PROGRAMMA PER IL 9 APRILE A GIOVINAZZO DI BARI PIOGGIA SPORCA: I TRATTAMENTI PER DIFENDERE L’AMBIENTE  
   
   Milano, 1 febbraio 2005 - Anche l’acqua piovana inquina e va depurata prima di essere canalizzata nelle condotte idriche. Recenti ricerche scientifiche dimostrano che la pioggia cade da cielo già inquinata perché raccoglie le particelle volatili delle emissioni gassose industriali e domestiche e del traffico, non solo veicolare terrestre, ma anche aereo. Durante gli eventi piovosi, poi, con il dilavamento delle superfici impermeabili scoperte, le acque così dette di “prima pioggia” raccolgono elevate concentrazioni di altre sostanze inquinanti (come metalli pesanti in soluzione) che, dapprima possono provocare la corrosione dei materiali usati per canalette, grondaie e infissi e, poi, scaricandosi in fognatura, innalzare il livello di rischio ambientale nel territorio circostante. Come si possono misurare gli impatti ambientali delle acque meteoriche di dilavamento negli insediamenti di tipo residenziale e di tipo industriale? Quali rischi idraulici ingenerano le acque di “prima pioggia”? Quali sono i rischi compatibili e i trattamenti depurativi previsti dalle norme tecniche vigenti? Per dare una risposta a questi interrogativi, di grande interesse e stringente attualità, soprattutto per amministratori pubblici, imprenditori e organizzazioni ambientaliste, lo studio l’Ambiente di Milano e Ecoacque Snc di Giovinazzo (Bari), organizzano una giornata di studio che si terrà nell’hotel Lafayette di Giovinazzo, sabato 9 aprile sul tema “Acque meteoriche di dilavamento e di prima pioggia: caratterizzazione, impatti ambientali, trattamenti depurativi, legislazione e prescrizioni tecnico-normative”. Interverranno come relatori: Alberto Cocchi dell’Università di Bologna, Angelo Selis dell’Aniai, Associazione Nazionale Italiana Architetti e Ingegneri di Roma, Luigi Fanizzi di Ecoacque, Gaetano Manzone della M&m Associati di Catania, Michele Spizzico del Politecnico di Bari, Antonio Di Fazio, consulente della Regione Puglia e Carmelo Carrieri del Comitato Tecnico Provinciale di Taranto. I lavori, dopo l’apertura di Franco Ranieri dello Studio l’Ambiente di Milano, saranno moderati da Saverio Misceo del Politecnico di Bari. Seguirà una tavola rotonda aperta a tutti i partecipanti. Il convegno sarà realizzato con il patrocinio della Comunità Europea, del Ministero dell’Ambiente, della Regione Puglia, del Comune di Bari e degli Ordini regionali della Puglia degli ingegneri, dei geologi e dei biologi. Nel corso della giornata di studio, gli esperti, dopo aver inquadrato il problema delle acque di “prima pioggia” (il volume idrico corrispondente alla precipitazione dei primi cinque millimetri tecnicamente definito anche first flush) e delle acque di dilavamento nel contesto degli strumenti legislativi nazionali e regionali, parleranno degli impatti e dei rischi idraulici sul sistema ambientale, delle metodiche di smaltimento, del dimensionamento delle opere di raccolta e i riusi compatibili delle acque meteoriche e del regime autorizzatorio e degli adempimenti normativi.  
     
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