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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Febbraio 2005
 
   
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  P.A.: INGENTI RISPARMI CON IL CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE MAGNA CHARTA DELLA PA MODERNA PER UNA “AMMINISTRAZIONE AMICA ED EFFICIENTE” DOMANI LA PRESENTAZIONE AGLI ALTI DIRIGENTI DELL’ORGANIZZAZIONE STATALE  
   
  Roma, 9 febbraio 2005 – Il Codice dell’Amministrazione Digitale è una vera e propria rivoluzione organizzativa per lo Stato. Il nuovo strumento giuridico, che sta per completare il suo iter legislativo, è stato voluto da Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, per dare un quadro normativo coerente, omogeneo e unitario all’applicazione delle nuove tecnologie digitali nella Pubblica amministrazione, consentendo un notevole recupero di efficienza e ingenti risparmi, valutati tra i 4 e i 5 miliardi di € l’anno solo nelle amministrazioni centrali ed almeno altrettanti nella Pubblica amministrazione locale. I benefici più consistenti saranno non solo per le casse dello Stato ma, soprattutto, per i cittadini e le imprese. Nella conferenza stampa, il Ministro Stanca ha sottolineato come “il Codice, che non ha precedenti al mondo, si propone di liberare gli italiani da molti ed anacronistici obblighi e adempimenti verso le Pubbliche amministrazioni. Accanto alla Pubblica amministrazione digitale, quindi, nasce oggi il ‘cittadino digitale’, a cui il Codice riconosce nuovi diritti e nuove possibilità, definendo il quadro giuridico per garantirne l’effettivo godimento”. Non solo, ha proseguito Stanca, “ma si vuole pure liberare nuove risorse della Pa attraverso una massiccia e pervasiva digitalizzazione in grado di eliminare sprechi, restituire maggior valore ai contribuenti, come pure di essere alla base di nuovi e più moderni modelli organizzativi, rendendo più produttivo ed efficace il lavoro pubblico”. Il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha poi precisato che “questo codice non nasce dal nulla, ma è parte di una strategia complessiva che, come ha detto il Presidente del Consiglio, è tesa a ‘trasformare la pubblica amministrazione da handicap a punto di forza per il nostro competere nell’economia mondiale’”. In sostanza il consentire, con norme certe e mirate, la digitalizzazione della Pa permette di avviare un modello organizzativo moderno ed efficiente, innescando risparmi che vanno ad incidere sui circa 70 miliardi di euro che sono le spese di gestione delle Pubbliche amministrazioni centrali. Il Codice con la sua piena applicazione permetterà di conseguire ogni anno risparmi tra i 4 ed i 5 miliardi di € solo a livello centrale e almeno altrettanti a livello lcoale. Con il Codice, quindi, “la pubblica amministrazione dovrà fare ricorso all’informatica e ad accettarla come il principale strumenti operativo non soltanto nei rapporti interni ma soprattutto con i cittadini”, ha detto Stanca ricordando che “i cittadini e le imprese ci chiedono una Pa più snella, più vicina, più veloce, più semplice e aperta”. Certo, ha riconosciuto Stanca, “per completare questa rivoluzione, sarà necessaria almeno un’altra legislatura”. Quali sono le novità che verranno gradualmente introdotte nel nostro ordinamento? Solo pochi ma significativi esempi. Con il Codice la “Pa in rete” diventa una realtà in quanto tutti gli atti, i dati, i documenti, le scritture contabili e la stessa corrispondenza, non solo con la Pa ma anche tra privati, se prodotti in modo digitale e contenuti in archivi informatici, avranno la stessa validità giuridica dei documenti cartacei tradizionali”. In tal modo si riducono tempi e costi di gestione e ricerca dei documenti, oneri per gli archivi. Si stima in 1,4 milioni di metri cubi il volume di documenti accatastati ogni anno. Oltre a creare le condizioni per una graduale eliminazione dei 35 milioni di certificati prodotti annualmente dalle pubbliche amministrazioni, si riconosce pieno valore legale alla posta elettronica nei rapporti con gli uffici pubblici, come pure tra privati. Già ora la sola macchina organizzativa statale al proprio interno e verso l’interno inoltra annualmente centinaia di milioni di messaggi di posta elettronica, con un risparmio di 18/20 €, per ogni singola spedizione, nei costi di gestione rispetto alla posta tradizionale. A questo Codice si è giunti dopo un impegnativo lavoro di oltre due anni, che ha coinvolto dirigenti ed esperti dello Stato, docenti universitari e associazioni, con l’obiettivo, ha spiegato Stanca, “non tanto di creare una nuova normativa, ossia un’altra che si aggiungesse ad una già prolifica legislazione, quanto creare uno strumento che, in linea con gli impegni di Governo, aggiornasse ed adeguasse le leggi esistenti rendendolo più efficaci, consentendo una adozione semplice, abolendo norme obsolete. Uno sforzo organizzativo che non è solo e tanto tecnologico quanto umano e culturale”. Proprio per favorire la massima divulgazione del Codice è addirittura nato un sito: www.Padigitale.it E oggi, mercoledì, nel complesso monumentale di San Michele a Ripa il Codice verrà presentato a tutti gli alti dirigenti della Pubblica amministrazione per cominciare il processo di diffusione della conoscenza e di radicamento culturale delle sue novità.-  
     
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