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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Febbraio 2005
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LA IOSCO PROMUOVE UNA PIÙ AMPIA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA LE AUTORITÀ DI VIGILANZA |
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Milano, 10 febbraio 2005 - Il Comitato tecnico della Iosco (International Organization of Securities Commissions) - l'organizzazione mondiale delle autorità di vigilanza sui mercati finanziari, di cui la Consob fa parte - ha lanciato un'iniziativa per ampliare l'adesione agli standard della cooperazione internazionale tra le autorità di vigilanza. Il progetto è stato approvato nel corso della riunione svoltasi negli scorsi giorni a Città del Capo (Sud Africa). La delegazione italiana era guidata dal presidente della Consob, Lamberto Cardia. L'iniziativa prende avvio dalla constatazione del crescente livello di globalizzazione dei mercati finanziari, che rende la collaborazione tra le autorità di vigilanza un obiettivo di sempre maggiore importanza. A tale problema, del resto, la Iosco ha dedicato da diversi anni particolare attenzione, incoraggiando la collaborazione internazionale nel campo della vigilanza, estesa anche ai centri finanziari off-shore. La Iosco ha peraltro già definito standard per la cooperazione internazionale nei principi e nelle risoluzioni degli ultimi anni. Il protocollo d'intesa multilaterale, adottato nel 2002 e subito sottoscritto dalla Consob, rappresenta in questo campo un chiaro punto di riferimento per la collaborazione transfrontaliera tra autorità di vigilanza. La nuova iniziativa mira, anche a seguito di recenti grandi crisi di dimensioni internazionali, ad identificare i Paesi a più alto rischio per le attività finanziarie e a promuovere il loro adeguamento agli standard di collaborazione Iosco attraverso un confronto che metta in luce quali sono gli ostacoli che attualmente si frappongono e quali le soluzioni per superarli. In particolare, il processo per ampliare l'adesione agli standard della cooperazione internazionale prevede quattro fasi: l'identificazione dei Paesi che sembrano non essere in grado di fornire un adeguato livello di cooperazione o che non intendono collaborare, a partire da quelli che presentano i rischi più alti in tema di protezione degli investitori, di corretto ed efficiente funzionamento dei mercati e di stabilità finanziaria; l'avvio del dialogo per sviluppare un'effettiva comprensione della loro volontà e capacità di impegno nella cooperazione, offrendo al contempo assistenza per la soluzione dei problemi emersi; la valutazione dei progressi conseguiti nel processo di adeguamento agli standard Iosco; lo studio di ulteriori iniziative per conseguire un crescente livello di conformità agli standard Iosco. Il Comitato tecnico Iosco ha già avviato il processo e intende iniziare i primi contatti con i Paesi a più alto rischio entro il corrente mese di febbraio, al fine di attivare al più presto il dialogo previsto dalla seconda fase. Si stima che questa dovrebbe essere ultimata nei successivi sei mesi. Il Cesr pubblica le linee guida sulle direttive sui fondi elaborate dal gruppo di esperti presieduto da Lamberto Cardia Trasmesso alla Commissione europea il primo parere sulle misure di attuazione della direttiva comunitaria Mifid (Comunicato stampa del 3 febbraio 2005) Il Cesr (Committee of European Securities Regulators), di cui la Consob fa parte, ha pubblicato oggi le linee guida sulle disposizioni transitorie relative alle direttive comunitarie sui fondi di investimento (Ref:cesr/04-701b). Le linee guida, adottate all'unanimità la scorsa settimana nel corso della riunione plenaria tenutasi a Lussemburgo, intendono realizzare una significativa convergenza nelle diverse pratiche amministrative degli Stati Ue, sviluppatesi a seguito dell'emanazione delle direttive sui fondi. L'obiettivo perseguito è quello di ridurre l'incertezza propria dei regimi di transizione. Il documento, approvato al termine di un'ampia consultazione dei partecipanti al mercato avviata nello scorso ottobre, è il risultato del lavoro condotto dal gruppo di esperti sulla gestione del risparmio guidato da Lamberto Cardia, presidente della Consob. Il gruppo - che negli ultimi mesi si è più volte riunito a Roma, presso la Consob - è stato istituito per sviluppare un approccio coordinato tra le autorità di vigilanza europee nella regolamentazione delle gestioni patrimoniali e degli organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr). "Gli esperti del Cesr - ha affermato Cardia - si sono impegnati per fornire una soluzione valida ed efficace che consentisse la miglior convergenza tra i diversi regimi normativi che ancora disciplinano la gestione del risparmio. Nella fase di consultazione abbiamo avuto il supporto dei gestori e dei partecipanti al mercato, che avevano più volte lamentato le barriere normative poste dal regime transitorio previsto dalle direttive sui fondi". "Le linee guida che abbiamo messo a punto - ha concluso Cardia - hanno risolto tali incertezze, agevolando lo sviluppo del risparmio gestito e assicurando al contempo un più adeguato livello di protezione degli investitori, accrescendo così la loro fiducia nel mercato". Sempre il Cesr ha pubblicato il primo parere tecnico (Ref:cesr/05-024b) fornito alla Commissione europea sulle misure di attuazione della direttiva comunitaria in materia di mercati degli strumenti finanziari (Market in Financial Instruments Directive - Mifid), che modifica la vigente direttiva sui servizi di investimento (Isd). Sono state inoltre pubblicate le risposte fornite dai partecipanti al mercato (Ref:cesr/05-025) nel corso dell'ampia consultazione avviata nel giugno del 2004. Il parere è stato trasmesso alla Commissione Ue lo scorso 31 gennaio; un secondo parere sarà formulato entro il prossimo 30 aprile, come richiesto dalla Commissione. La direttiva Mifid, che rappresenta una profonda innovazione della disciplina europea dei mercati finanziari, consentirà alle società di investimento ed ai mercati regolamentati di operare in tutta Europa sotto il regime normativo e sotto la vigilanza dell'autorità competente del Paese d'origine. Il parere sulla direttiva tratta, in particolare, i seguenti punti: l'indipendenza del controllo interno degli intermediari; la loro organizzazione e le procedure operative; i servizi esternalizzati (outsourcing); la registrazione ed attestazione degli ordini; la salvaguardia dei fondi di pertinenza della clientela; la gestione dei conflitti di interesse; i criteri per valutare la correttezza, la chiarezza ed il carattere non fuorviante dell'informazione. Il parere indica inoltre i criteri generali per facilitare la collaborazione tra le competenti autorità di vigilanza. Cesr ha infine pubblicato il documento finale sulla valutazione delle equivalenze tra gli standard contabili Ias/ifsr e i principi contabili del Paesi terzi (Ref.cesr/05-001). Il testo, messo a punto su mandato della Commissione europea e redatto a seguito di una vasta consultazione, espone i principi generali in base ai quali sarà possibile comparare i metodi contabili europei e quelli extra-europei per valutarne l'equivalenza o la non equivalenza, secondo quanto richiesto dalle direttive comunitarie sul prospetto e sulla trasparenza.
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