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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Ottobre 2004
 
   
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  I RICERCATORI POLARI PENSANO A UNA RETE PANEUROPEA  
   
  Bruxelles, 27 ottobre 2004 - Un progetto paneuropeo recentemente presentato per il finanziamento nell'ambito del programma Era-net della Commissione europea mira ad armonizzare la ricerca polare europea. Al progetto Europolar ('European strategic framework for science and operational capabilities in the polar regions') partecipano 25 agenzie di 19 paesi dell'Ue e la Russia come osservatore esterno. 'Stiamo sviluppando la struttura di un consorzio polare europeo come passerella centrale europea tra i programmi nazionali di ricerca polare e sviluppo tecnologico e stiamo migliorando la massa critica europea', ha spiegato il dottor Paul Egerton, segretario scientifico esecutivo dell'European Polar Board (uno dei partner del consorzio). Il consorzio preparerà un quadro di riferimento che permetta una migliore integrazione di tutte le agenzie che sostengono e gestiscono i programmi europei di ricerca polare. Costruirà inoltre la struttura necessaria ai partenariati transnazionali e internazionali per dare impulso su scala europea alle strategie comuni di ricerca nelle regioni polari. 'Europolar rafforzerà e approfondirà il flusso d'informazioni tra i programmi europei, in modo da agevolare le attività comuni nelle più importanti aree di esperienza europea, come ad esempio la ricerca climatica polare', ha aggiunto Egerton. L'ue è in prima linea negli sforzi di ricerca nella scienza polare, ma resta ancora molto da fare per arrivare a capire i cambiamenti climatici e il ruolo del clima polare in tali fenomeni. Per affrontare le principali sfide poste dalle profondità dell'oceano Artico, Europolar ha quindi preparato un piano di ricerca nella scienza artica, grazie al quale sarà in condizione di fornire ai governi europei e alla Commissione raccomandazioni sulla politica scientifica nelle regioni polari. 'La cosa è tanto più importante in quanto non esiste attualmente un meccanismo di coordinamento per fornire consulenza alla Commissione europea sui temi polari', ha ribadito Egerton. Europolar lavorerà con un impegno graduale dei paesi partecipanti, commisurato agli sviluppi del programma polare, e incoraggerà in particolare la costruzione di capacità di gestione scientifica e programmatica delle nazioni che stanno sviluppando attività polari e che hanno bisogno d'integrarsi con nazioni che già dispongono di solidi programmi scientifici (come ad esempio Italia, Francia e Germania). La proposta Europolar è stata presentata alla Commissione europea ai primi di ottobre. 'Pensiamo di avere buone opportunità', ha detto Egerton. 'La ricerca polare è ai primi posti nell'agenda dell'Ue e noi abbiamo una massa critica sufficiente'. Europolar dovrebbe essere pienamente operativo entro il 2007, prima dell'inizio dell'anno polare internazionale. Infolink: http://www.Esf.org/epb  
     
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