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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Ottobre 2004
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FORMIGONI A PARIGI, ROAD SHOW PER LE GRANDI OPERE 500 CANTIERI APERTI IN LOMBARDIA TRA RESTAURI E NUOVI INTERVENTI |
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Milano, 27 ottobre 2004 - E' Parigi la prima tappa del road-show progettato per mostrare nelle principali città e regioni d'Europa la rinascita delle grandi opere e dell'architettura in Lombardia. Un road show organizzato dalla Fondazione Fiera Milano cui la Regione Lombardia ha aderito per confrontarsi e dialogare a livello internazionale, "per trovare nuove sintonie e complementarietà con altre realtà - ha sottolineato il Presidente Roberto Formigoni nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa nella capitale francese - che condividono con noi la responsabilità e l'impegno a fare della bellezza il nuovo nome della vivibilità e di una possibilità di essere protagonisti per tutti i cittadini". Sono 500 i cantieri aperti in Lombardia, tra restauri e nuove opere, e molti sono i progetti e plastici appunto in mostra a Parigi: tra i principali il nuovo grande Polo Fieristico di Rho - Pero, la trasformazione dell'attuale Quartiere Fieristico di Milano, la nuova sede regionale, il restauro innovativo del Teatro alla Scala, quello del grattacielo Pirelli, quello della Villa Reale di Monza, la Mediateca di Santa Teresa a Milano, il nuovo Ospedale di Niguarda, la cui gara è in corso. Ma i cantieri aperti dal Governo regionale riguardano anche centinaia di edifici di pregio, dal Castello Sforzesco di Milano all'Università di Pavia, dalla Cattedrale di Como a Palazzo Te di Mantova. "Da questa serie di interventi che vanno dal restauro dell'antico e del moderno alle invenzioni architettoniche più innovative - ha detto Formigoni - esce una immagine molto avanzata di sviluppo urbano di quel territorio lombardo che è stato giustamente chiamato la 'città infinita' per la diffusione reticolare e intensiva dell'abitato e per la natura pluricentrica dei suoi poli di aggregazione". "L'impegno profuso in questa direzione - ha concluso Formigoni - è testimoniato dalla presenza dei grandi nomi dell'architettura mondiale che in questo momento stanno operando a Milano, da Liebskind a Foster, da Fuksas a Cobb, da Pelli a Isokaki: grandi firme su progetti che ci aiuteranno nella direzione di far emergere la bellezza del nostro tempo come marchio duraturo e caratterizzante di una volontà di tendere alla convivenza sociale, alla salvaguardia della salute, alla tutela dell'ambiente e allo sviluppo economico partendo da una visione dell'impronta lombarda".
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