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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2004
 
   
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  I PROGETTI DEL CBM PER IL NUOVO DISTRETTO DI BIOMEDICINA MOLECOLARE  
   
  Trieste 2 novembre 2004 - L’accordo di programma sottoscritto il 5 ottobre scorso dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Letizia Moratti, e dal Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, che istituisce il "Distretto tecnologico di Biomedicina Molecolare”, affida al Consorzio di Biomedicina Molecolare (Cbm) il compito di sovraintendere all’organizzazione del Distretto tecnologico, di elaborare le linee strategiche di indirizzo per le attività poste in essere, assicurando la promozione delle iniziative programmate. In questo quadro, uno degli obiettivi più qualificanti è quello di stabilire delle relazioni stabili e proficue con le maggiori realtà italiane e straniere, scientifiche e imprenditoriali, del settore. Il Cbm ha già avviato in questo senso, con buone prospettive di successo, alcuni progetti e attività. Altri ambiti prioritari sui quali il Cbm sta incentrando la propria attività riguardano la formazione, le risorse umane, la realizzazione di laboratori e il reperimento di risorse finanziarie. Le Collaborazioni Scientifiche E Imprenditoriali Internazionali Prossimo il business plan per l’insediamento in Friuli Venezia Giulia di un’azienda del settore nano-bio-tech, proveniente dalla Silicon Valley Il Consorzio di Biomedicina Molecolare ha in corso - con l’efficace contributo del prof. Mauro Ferrari, presidente del Comitato Scientifico del Cbm - una trattativa con un imprenditore statunitense che opera in Silicon Valley (California) nel settore della produzione e commercializzazione di dispositivi nano-bio-tech utilizzati in medicina. Si tratta di Nick Arvanitidis, attualmente titolare di iMedd e in passato amministratore di Sequus Pharmaceuticals. Imedd è un’impresa specializata in tecniche di microfabbricazione per la realizzazione di dispositivi estremamente miniaturizzati per il rilascio controllato di farmaci. L’obiettivo della trattativa in corso con il Cbm è quello di realizzare in Friuli Venezia Giulia nanoveicoli costituiti da particelle in silicio biodegradabile, da utilizzare per il trasporto e il rilascio di farmaci nell’apparato cardiocircolatorio per terapie mirate, con effetti collaterali sul paziente fortemente diminuiti rispetto a quelli connessi alle esistenti opzioni terapeutiche. L’applicazione è di particolare interesse nel settore oncologico. La produzione, protetta da brevetto Usa, potrebbe essere avviata e commercializzata in tempi brevi, grazie anche alle sinergie esistenti con importanti realtà di ricerca, quali Cnr-tasc e Sincrotrone Elettra, e finanziarie, quali Sviluppo Italia e Friulia. L’imprenditore californiano ha già in passato portato alcune iniziative da start-up universitarie all’approvazione della Food and Drug Administration (Fda), accompagnandole fino alla fase di commercializzazione. Nei prossimi giorni saranno messi a punto gli aspetti, tecnici, manageriali, finanziari, necessari alla definizione di un adeguato business plan. Progetto italo-statunitense sulle nanotecnologie applicate alla lotta al cancro È in via di completamento nel campus di Basovizza di Area Science Park il laboratorio di 150 mq che accoglierà l’insediamento di un nuovo Centro di ricerca frutto di una cooperazione tra Italia e Usa che coinvolge il Ministero della Sanità, l’Istituto superiore di Sanità, l’Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare del Cnr e, per parte statunitense, National Institutes of Health (Nih) e National Cancer Institute (Nci). L’attività del laboratorio che opererà nell’ambito del Cbm prevede la messa a punto di un sistema di rilascio controllato di farmaci attraverso un nanodispositivo in silicio da introdurre nell’organismo. Il nanodispositivo consentirà di portare, direttamente a ridosso di precise molecole bersaglio da trattare in funzione anti-cancro, cellule opportunamente isolate e protette dal sistema immunitario (che altrimenti le distruggerebbe), in grado di rilasciare con dosaggio predeterminato e continuo un principio attivo. Nel caso specifico (il modello è in fase preclinica), si tratta di citochine che, su ratti da laboratorio affetti da metastasi epatiche da carcinoma colorettale, verranno testate per un trattamento chemio-immunoterapico, nell’ambito di in una strategia terapeutica combinata antineoplastica. Il progetto di ricerca sarà in parallelo portato avanti nel Cbm dell’Area Science Park e nei i laboratori dell’Area Cnr di Tor Vergata a Roma. Responsabili della ricerca sono, per la parte italiana, il prof. Guido Rasi dell’Inmm-cnr Sezione di Medicina Molecolare e, per la parte statunitense, il prof. Mauro Ferrari del Nih-nci. La realizzazione di uno spin-off è anche l’obiettivo finale del progetto italo-statunitense, una volta che saranno portate a termine con successo prima la fase di messa a punto del sistema di somministrazione, poi quella di ottimizzazione della strategia terapeutica e di verifica dell’efficacia antineoplastica del modello. Finanziamento Il laboratorio avrà una dotazione iniziale di 200mila Euro su fondi del Ministero della Salute erogati dall’Istituto Superiore di Sanità in base ad un accordo intergovernativo Italia-usa. In avvio è previsto l’impiego di 5 ricercatori diretti dalla prof.Ssa Sinibaldi Vallebona dell’Università Torvergata di Roma – Cnr. Durata del progetto Fase 1: messa a punto del sistema di delivery Æ 6-12 mesi Fase 2: ottimizzazione della strategia terapeutica e verifica dell’efficacia antineoplastica Æ 6- 12 mesi Fase 3: spin-off inizio dopo 12-18 mesi Rapporti di collaborazione con la Slovenia Un recentissimo incontro avuto a Lubiana dal presidente di Area, Maria Cristina Pedicchio, con il sindaco della capitale slovena, Danica Sim_i_, e responsabili della Camera di Commercio, dell’Università e del Parco scientifico della città, è stata l’occasione da parte slovena per manifestare l’interesse ad una forte collaborazione con il Cbm e il Distretto di Biomedicina Molecolare sul piano scientifico, imprenditoriale e istituzionale. In particolare la Slovenia è sede di numerose industrie del settore farmaceutico potenzialmente interessate all’attività del Distretto. In tal senso la Camera di Commercio di Lubiana è pronta a farsi promotrice di incontri con imprenditori ai quali saranno illustrate le opportunità dell’iniziativa. Formazione Il Cbm sta avviando una serie di opportunita di formazione, in particolare dedicate ai ricercatori provenienti dai Paesi in via di sviluppo, in collaborazione con il nostro Ministero degli Esteri. Le attività di formazione vedono il coinvolgimento diretto dell’Icgeb e dell’Ics-unido, grazie alla stipula di apposite convenzioni. Risorse Umane Il prof. Edoardo Boncinelli ha accettato un incarico di consulente scientifico del Cbm. In questa veste contribuirà anche a rafforzare le attività di comunicazione scientifica del Centro, date le sue indiscusse doti di divulgatore scientifico. L’attrazione di “cervelli” è uno degli obiettivi strategici del Cbm e l’istituzione di borse di ricerca è uno degli strumenti che verranno utilizzati a questo scopo. In questi giorni e fino al 12 novembre è aperto un bando per borse individuali di mobilità internazionale, riservato a laureati stranieri presentati, attraverso un progetto di ricerca, da società e centri insediati in Area Science Park. Edilizia L’ultimo Cda di Area Science Park ha dato il via alla costruzione di un nuovo edificio di 5000 mq per laboratori dedicati al Cbm nel campus di Basovizza di Area. Le nuove superfici andranno ad affiancarsi ai 6000 mq attualmente in dotazione e ai 1000 mq in ristrutturazione in un edificio attiguo. In futuro è prevista la realizzazione di ulteriori 4000 mq di laboratori, per un totale complessivo di 16mila mq. Finanziamenti E’ notizia di questi giorni l’aumento del fondo di dotazione ordinario del Miur a favore di Area Science Park dagli attuali 5 milioni a 8 milioni di Euro. I finanziamenti aggiuntivi consentiranno ad Area di supportare adeguatamente nei prossimi anni il Cbm e, per i progetti con esso congiunti, il laboratorio di Sincrotrone Elettra.oltre a ciò è da ricordare che il Cbm ha anche altri finanziatori: in primis la Regione Friuli Venezia Giulia, e, in forme diverse, la Fondazione Cr Trieste, Assicurazioni Generali, Gruppo Bracco e Rotary Nord.  
     
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